#qui buon umore
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mynameis-gloria · 1 year ago
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La prima domenica libera dopo mesi non si scorda, anche se piove.
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cywo-61 · 1 month ago
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AMORE
C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini; Il Buon Umore, La Tristezza, l'Orgoglio... così come tutti gli altri l'AMORE. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare e questi cominciarono in fretta e furia a preparare tutte le loro navi. Solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo. Quando l'isola fu sul punto di sprofondare l'Amore decise di chiedere aiuto. La ricchezza passò vicino all'amore su di una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "ricchezza mi porti con te?”. "Non posso", rispose la ricchezza, “c'è molto oro e argento sulla mia nave e non c'è posto per te". L'Amore allora decise di chiedere aiuto all'Orgoglio che stava passando di lì su di un magnifico e altezzoso vascello. "Orgoglio, ti prego, mi porti con te? " chiese l'Amore.. "Non ti posso aiutare, Amore, qui è tutto così perfetto e mi sento così bene. Tu potresti rovinare tutto" rispose l'Orgoglio. All'improvviso una voce disse:" Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò senza dire il suo nome. L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere. "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato? " "E stato il Tempo", rispose il Sapere. "Perchè il tempo mi ha aiutato? " chiese stupito l'Amore. "Perche solo il tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita”.
dal web
cywo
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scogito · 1 month ago
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Il cosiddetto "sfogo", che tantissime persone ritengono indispensabile e naturale, genera in realtà un circolo di tossicità espanso.
Nel momento in cui una persona "usa" il prossimo per liberare la sua immondizia, per raccontarsi in lamentela, per dirigere la sua frustrazione verso l'esterno, crea soltanto un riversamento di negatività. Per un momento potrebbe anche sentirsi meglio, ma è un'illusione perché non ha risolto nulla dei problemi che l'affliggono, e il giorno seguente si troverà punto e a capo.
Non è intervenuta (f)attivamente né su di sè, né sulla situazione, non ha gestito in concreto niente, ha soltanto rigurgitato insoddisfazione, rabbia, dolore e spesso anche richiesta di attenzioni.
Se chi ascolta ha una coscienza simile farà lo stesso con qualcun altro, e via dicendo.
Bisogna imparare a svincolarsi da un cronico umore negativo, non a "sfogarlo". Oltretutto questa pratica è anche un modo balordo e stupido di concepire le relazioni umane, per non parlare del fatto che spesso si ritiene "amico" colui che ascolta le tue paturnie. Un amico semmai è quello che ti fa muovere il culo per uscirne, non per ascoltarti ad infinitum mentre nutri la tua inettitudine.
Suggerimenti per chi rifiuta un approccio psicologico o omeopatico:
non fingere di provare emozioni positive, chiediti piuttosto perché sei fissato soltanto sugli aspetti negativi
scrivi, tieni un diario, scarica un app dove annotare il tuo stato d'animo, questo serve a sciogliere il tuo umore, ma anche a renderti conto del tuo schifo interiore, perché va sistemato! - il diario al positivo è comunque un esercizio migliore (leggi qui)
comprendi dov'è davvero il tuo focus e che valori di vita hai, non scostarti mai da essi e se non ne hai impegnati a trovarli
scrivi su un foglio la persona che vuoi essere, tutte le volte che entri in frustrazione rileggilo
realizza che fino a oggi lamentarti non ti è servito a niente
frequenta o leggi libri di persone che trovano soluzioni e osservale, impara, prendi esempio
fai sport, non trovare scuse che non puoi andare in palestra, ci sono mille modi con cui puoi praticare movimento
trova una canzone preferita, che ti ricarica, che ti dà buon umore, tienila a portata di orecchie ogni volta che ti stai spegnendo
impara a gestire non soltanto a volere.
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unbiviosicuro · 7 months ago
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è festa. mi sono svegliata alle sei comunque, ma ho letto e studiato, e ascoltato un pochino di musica, e guardato il mio albero muoversi nel sole e nel vento. io e L ci siamo dati il buongiorno dai nostri rispettivi letti, e sempre dai rispettivi letti abbiamo parlato di ieri e di oggi, di Manchester, di amici e di ragazze, di sogni mezzo erotici fatti la notte. ho riso, sono sempre di buon umore con lui, con effetto immediato. vorrei vivere qui così per sempre anche se non si può, vorrei scrivere di tutti questi momenti così normali
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lunamagicablu · 1 year ago
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C’era una volta… C’era una volta un’isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini. Il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere, l’Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l’isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l’Amore volle aspettare fino all’ultimo momento. Quando l’isola fu sul puntodi sprofondare, l’Amore decise di chiedere aiuto. La Ricchezza passò vicino all’ Amore su un barca lussuosissima e l’Amore le disse: ”Ricchezza, mi puoi portare con te?” “Non posso, ho molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te.” L’Amore decise di chiedere all’Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello: ”Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?” “Non ti posso aiutare Amore” rispose l’Orgoglio, “qui è tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca”. Allora l’Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto: “Tristezza ti prego, lasciami venire con te”. “Oh Amore” rispose la Tristezza “sono così triste che ho bisogno di stare da sola”. Anche il Buon Umore passò di fianco all’Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando. All’improvviso una voce disse: “Vieni Amore, ti prendo con me”. Era un vecchio che aveva parlato, l’Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra, l’Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: “Sapere puoi dirmi chi mi ha aiutato?” “E’ stato il Tempo” rispose il Sapere.“ “Il Tempo?” s’interrogò l’Amore, “Perché mai il Tempo mi ha aiutato.” Il Sapere pieno di saggezza rispose: “Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l’Amore sia importante nella Vita” WEB ********************** Once upon a time... Once upon a time there was an island, where all the feelings and values of men lived. Good Mood, Sadness, Knowledge, Love. One day it was announced to the feelings that the island was about to sink, so they prepared all their ships and left, only Love wanted to wait until the last moment. When the island was on the verge of sinking, Love decided to ask for help. Wealth passed by Love on a very luxurious boat and Love said to her: “Wealth, can you take me with you?” “I can't, I have a lot of gold and silver on my boat and I have no room for you.” Love decided to ask Pride who was passing by on a magnificent vessel: "Pride please, can you take me with you?" “I can't help you Love” replied Pride, “everything is perfect here, you could ruin my boat”. Then Love asked Sadness who passed by him: “Sadness please, let me come with you”. “Oh Love,” Sadness replied, “I'm so sad that I need to be alone.” Even Good Mood passed by Love, but he was so happy that he didn't hear that he was calling him. Suddenly a voice said: “Come Love, I'll take you with me”. It was an old man who had spoken, Love felt so grateful and full of joy that he forgot to ask the old man's name. When they arrived on earth, Love realized how much he owed him and asked Knowledge: “Can Knowledge tell me who helped me?” “It was Time,” replied Knowledge. “Time?” Love asked himself, “Why has Time ever helped me?” Knowledge full of wisdom replied: “Because only Time is capable of understanding how important Love is in Life” WEB 
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solosepensi · 2 months ago
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Il suo paesaggio cambiò. Se aveva vissuto a Parigi come un estraneo e a Roma come un ospite, ora la sua vera casa era la pineta di Roccamare, presso Castiglione della Pescaia. In qualche modo, ripeteva il paesaggio ligure. Anche qui, tutto era limitato: una striscia di sabbia chiusa tra due promontori, una pineta, una macchia, un piccolo giardino dove tutto sembrava miniutarizzato. Scriveva nel cuore della casa, in alto, in uno studiolo raggiunto da una scala pericolosissima, come in un pollaio aereo o in una colombaia. Sotto i suoi piedi, la moglie parlava con le amiche o con la domestica, entravano i fornitori, arrivavano gli amici; e lui continuava a scrivere, immerso nel rumore dell'esistenza, vegliando sulla casa come una cicogna. Non diceva mai di no alle cosa. Ma si era ormai allontanato profondamente dalla realtà, chiuso nel suo mondo di ombre leggere. Sulle soglie tra lui e la vita, tra lui e gli altri, aveva disposto la moglie, che doveva riferirgli tutto: che volti avessero gli altri uomini, cosa accadesse nella pineta, che ombre gettassero gli alberi, che odori attraversavano il prato, che sapori avevano i cibi, che suoni la musica. Lassù in alto, come un'ape riceveva il miele che la moglie aveva raccolto, e lo depositava nella delicatissima arnia della sua mente. (…)
Poi sulla pineta scesero, troppo rapidamente gli ultimi anni. Volgendo le spalle a qualsiasi idea generale, Calvino si accontentava di contemplare un'onda, un ciuffo d'erba nel giardino, un uccello che cantava (…) L'ultima estate fu difficile. Scriveva le sue Lezioni americane: un libro bellissimo, l'Ars poetica della nostra fine di secolo, dove la letteratura antica e moderna si riflettono in un limpido specchio. Non era di buon umore: non usciva più di casa, chiuso nell'alta colombaia, non faceva il bagno. Pensava di perdere tempo: era uno scrittore, doveva dar forma alle decine di racconti che gli gremivano il capo, non riflettere sulla letteratura. Ai primi del settembre 1985 le Lezioni erano quasi finite: ma, per lui appartenevano già ad un tempo passato. In quegli ultimi giorni lo vidi due volte; e fu tenero, affettuoso, divertente, quasi felice. (…) Poi non ci fu più niente. Ci fu la caduta al suolo, la cosa dell'autoambulanza fino a Siena, l'orribile ospedale dove avevo conosciuto altre morti, i visi stravolti dei medici, l'operazione inutile, i discorsi inutili, le attese inutili, il capo bendato, la piccola tomba sul mare di Castiglione. Una mattina i medici ci dissero, per consolarci, che tutto era andato benissimo. Quella di Italo era una malformazione cerebrale congenita. Avrebbe dovuto morire a venticinque o trenta anni al più tardi. Quanto tempo aveva guadagnato; quanti libri aveva scritto, col suo passo da marinaio-contadino che si inoltrava nei gerbidi. Come era stato accorto nel sottrarre tempo - l'unica ricchezza che importa - alle divinità che si prendono gioco di noi. E mi dissi che nemmeno lui, forse, sapeva di essere così fragile. Aveva eluso la propria fragilità colla pazienza, il lavoro, la discrezione e quella terribile maga, che trasforma ogni fragilità in forza, ogni forza in fragilità: la letteratura.
Non sogno mai. Due anni più tardi, Italo mi apparve in sogno. Aveva ancora la fronte bendata, ma il sorriso era quello, luminosissimo, dell'ultima sera. Mi diceva: «Sai, è stato tutto uno sbaglio. I medici non hanno capito. Non sono morto».
Pietro Citati in ricordo di Italo Calvino
#ciaoitalo
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susieporta · 1 year ago
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COME FARSI CAPIRE DALL'ALTR@
- LA COMUNICAZIONE NONVIOLENTA E NON MANIPOLATIVA
La comunicazione nonviolenta si basa tutta su un pilastro fondamentale:
riuscire ad esprimere i propri bisogni e i propri sentimenti per entrare in empatia con l’altro ed essere compresi, anziché addossare all’altro la responsabilità dei nostri sentimenti.
PER QUESTO, quando si impara a comunicare tramite la modalità nonviolenta,
anziché dire "mi fai sentire" si dice "mi sento";
anziché dire "mi hai detto o fatto questo" si dice "a me è arrivato questo, ho capito bene?";
anzichè dire "tu devi" si dice "io avrei bisogno di", eccetera, eccetera.
Ecco, imparare a fare questo in una cultura che ti ha insegnato ad essere punita o ripresa sempre fin dall’inizio quando hai osato, magari da piccola, esprimere i tuoi bisogni, è molto difficile, perché bisogna vincere delle resistenze e buttare giù un muro di cui spesso non siamo neanche più consapevoli.
Nel libro di Marshall B. Rosenberg “Le parole sono finestre [oppure muri] – Introduzione alla comunicazione nonviolenta”: https://amzn.to/3g9VZWS,
mi ha colpita in particolare una lista di aggettivi che possono aiutarci ad esprimere meglio, in maniera più comprensibile, analitica, sottile e dettagliata cosa sentiamo in quel momento.
Dunque qui trascriverò per tutti una lista preziosa per provare a farsi capire meglio da chi ci ascolta e, in primis, a capire meglio se stesse/i e come si reagisce di fronte a un certo stimolo! 😊
ALCUNI SENTIMENTI CHE PROVIAMO QUANDO I NOSTRI BISOGNI SONO SODDISFATTI
Mi sento….
Affascinata, A mio agio, Affettuosa, Agitata, Allegra, Amichevole, Ammaliata, Amorevole, Appagata, Appassionata, Assorta, Aperta, Attenta, Audace, Baldanzosa, Beata, Bendisposta, Brillante, Briosa, Calma, Calorosa, Coinvolta, Centrata, Commossa, Comoda, Concentrata, Contenta, Curiosa, Deliziata, Di buon umore, Desiderosa, Divertita, Eccitata, Effervescente, Elettrizzata, Emozionata, Entusiasta, Estasiata, Esuberante, Esaltante, Felice, Festosa, Fiduciosa, Fiera, Frizzante, Grata, Gioiosa, Gloriosa, Immersa, Impaziente, In armonia, Impressionata, In attesa, Interessata, In pace, Ispirata, Incantata, Incoraggiata, Incuriosita, Intenerita, Libera, Lieta, Meravigliata, Orgogliosa, Ottimista, Pacifica, Piena di ammirazione, Piena di energia, Placida, Quieta, Raggiante, Rallegrata, Rapita, Rasserenata, Riconoscente, Rilassata, Rinforzata, Rinfrescata, Risvegliata, Riposata, Sbalordita, Serena, Stupita, Sensibile, Senza fiato, Sfavillante, Soddisfatta, Sollevata, Sopraffatta (dalla gioia), Sorpresa, Spensierata, Speranzosa, Stregata, Stupita, Toccata, Tranquilla, Turbata, Vigile, Vivace.
ALCUNI SENTIMENTI CHE PROVIAMO QUANDO I NOSTRI BISOGNI NON SONO SODDISFATTI
Mi sento….
A disagio, Abbattuta, Addolorata, Adirata, Affaticata, Afflitta, Affranta, Agitata, Allarmata, Amareggiata, Angosciata, Annoiata, Ansiosa, Apatica, Arrabbiata, Assonnata, Atterrita, Avversa, Avvilita, Colpevole, Confusa, Contrariata, Costernata, Cupa, Delusa, Demoralizzata, Depressa, Di malumore, Diffidente, Disgustata, Disillusa, Disinteressata, Disperata, Dispiaciuta, Distaccata, Dolente, Dubbiosa, Esasperata, Esausta, Febbrile, Fiacca, Fredda, Fragile, Frustrata, Furibonda, Furiosa, Gelosa, Imbarazzata, Impacciata, Impaurita, Impaziente, Impensierita, Impotente, Inappagata, Inasprita, Incerta, Incontrollabile, Incurante, Indifesa, Indifferente, Infastidita, Infelice, Impietrita, In colpa, Indecisa, Infervorata, Inorridita, Inquieta, Insensibile, Insicura, Invidiosa, Irrequieta, Irritabile, Letargica, Malinconica, Mesta, Nervosa, Ostile, Pensierosa, Perplessa, Persa d’animo, Pessimista, Piena di paura, Piena di rancore, Piena di vergogna, Preoccupata, Raccapricciata, Rammaricata, Rattristata, Reticente, Riluttante, Risentita, Sbigottita, Scettica, Scioccata, Scocciata, Sconsolata, Scontenta, Sconvolta, Scoraggiata, Scossa, Seccata, Senza energia, Sfiduciata, Sfinita, Sgomenta, Snervata, Sola, Sopraffatta, Sorpresa, Sospettosa, Spaventata, Stanca, Stordita, Straziata, Stressata, Stufa, Suscettibile, Svogliata, Tesa, Tetra, Tiepida, Timorosa, Titubante, Triste, Turbata, Vergognosa, Vulnerabile
www.ilboscofemmina.com
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clorophillarium · 1 year ago
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Sul filo dei sogni
Carnica Ultra Trail, 2023
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Giramondo Giramondo Giramondo…
Questo nome continua a ‘girare’ tra i miei pensieri. Un nome - filastrocca, così simile a ‘girotondo’. Mi sembra quasi una vecchia canzone e mi sembra anche di averlo incontrato leggendo la ‘Storia Infinita’ di Michael Ende, quando ero piccolo.
C’era un Giramondo nel viaggio di Bastiano ?
È un luogo immaginario o esiste per davvero ?
In realtà, almeno geograficamente, è un passo, un valico che con Giulio abbiamo attraversato durante la seconda tappa della nostra Carnica Ultra Trail.
Per me quello è stato lo spartiacque del viaggio, più per il suo nome così evocativo e per la bellezza arcana del luogo, che per la mia reale consapevolezza di arrivare per davvero in fondo al nostro viaggio.
Giramondo in quel momento è diventato la mia direzione, una sorta di ispirazione e di simbolo.
È così mi ritrovo di nuovo a pensare ai sogni, alla fatica che faccio per non perdere il bambino che sono stato; sempre pronto ad immaginare e a cercare lo stupore nella realtà, a fantasticare sui i nomi, a cercare animali parlanti e a non smarrire i miei ideali, anche quando quasi tutto vorrebbe schiacciarmi e omologarmi con arroganza e noia.
No, non mi voglio adeguare.
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I sogni sono fatti di un filo invisibile che unisce
chi vuole sognare, e spesso chi vuole sognare aiuta anche altri a farlo, non al posto loro, ma con loro.
Una cresta in montagna non sempre rappresenta un confine e un limite, ma un collegamento, un filo appunto, che unisce da una parte all’ altra.
È significativo che la Carnica Ultra Trail sia esattamente una cavalcata in cresta; un filo che unisce San Candido con Tarvisio.
Domenica pomeriggio, dopo la conclusione della traversata, parlo con Marcello.
Chissà se anni fa ha pensato a questa cresta di 200 km come ad un filo che cuce tutti i sogni insieme.
Ora, nel sole brillante dopo la tradizionale pioggia che accompagna gli arrivi, Marcello mi spiega con grande pace e soddisfazione, che il senso di tutto questo è che ciascuna persona può finalmente affermare la propria individualità, nonostante una disabilità apparentemente limitante, e che questo può accadere grazie al sostegno e alla forza di chi si mette a disposizione l’uno dell’ altro.
Andrea, Attilio e Swami sono arrivati da poco e sono l’immagine vera, più forte e più bella di questa idea.
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La ‘nostra’ Carnica, mia e di Giulio, orfani di Francesco infortunato, inizia tra mille dubbi. Giulio non sta bene fisicamente ed è demoralizzato. Io affronto come sempre logoranti battaglie emotive ed esistenziali. Sono felice di essere qui ma non è semplice essere concentrato sul momento, sul presente.
Ma so anche che si tratta di partire, di essere paziente e di imparare ogni volta a vivere il viaggio, passo dopo passo.
Ogni mattina, si inizia almeno con una lunga salita che schianta come sempre il mio umore e le mie gambe. Naturalmente mi occorrono un paio d’ore per stare bene e riuscire a far girare le gambe come vorrei.
Ma è in queste prime ore difficili, dopo notti a volte umide e trafelate, che costruiamo la consapevolezza del nostro viaggio.
Il privilegio di correre ogni giorno in montagna, da una parte all’ altra, sta diventando semplicemente naturale.
Lambire le pareti del monte Peralba, del gruppo del Volaia e del Coglians, della Creta di Timau e di cima Avostanis, giorno dopo giorno, mi mette di buon umore, perché la bellezza pura e assoluta, fa pace con la mia anima e mi rassicura sulle cose che valgono e che contano.
Corriamo e non abbiamo altro, eppure abbiamo tutto.
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Ripenso a tutte le malghe e ai rifugi incontrati, di cui assolutamente non ricordo nemmeno il nome e la posizione, ma lascio che restino così, a galleggiare in un sogno infinito. Erano luoghi bellissimi e stavamo bene. Quasi sempre erano gestite da ragazzi e ragazze o da malgare sorridenti e abbronzate che ‘discutevano’ amorevolmente con le proprie capre… credo per questioni di latte ah ah ah !
Una birra, una radler, pane e formaggio freschissimo, sono stati il miglior ristoro possibile.
Queste erano anche occasioni in cui per lo più ci incrociavamo spesso con gli stessi simpatici compagni di viaggio, con cui abbiamo condiviso lunghi tratti di sentiero insieme.
E poi, come per magia, nel verde o nel nulla più assoluto, trovavi Maja ad aspettarti.
Elfa e fata al tempo stesso, indecifrabile ed entusiasta, ci indicava una linea misteriosa di creste e di montagne da seguire.
Sembrava quasi una caccia al tesoro, ma il tesoro in effetti sapevamo già quale sarebbe stato, ed era proprio quello di vivere lì, in quel momento, né prima, né dopo, ma sul filo dei sogni.
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È stata la prima volta in una corsa a tappe per me e Giulio. Ma negli anni avevamo già compiuto insieme lunghe traversate appenniniche. Ci capiamo in silenzio e ci accontentiamo dell’ indispensabile, a volte anche di meno.
Credo sia importante vivere un’ esperienza così forte con un compagno accordato con la propria anima.
Ci sono momenti in cui sì è semplicemente pelle e ossa, soli davanti a montagne sconosciute, battuti dal vento, dalla pioggia e presi a pugni dalla stanchezza.
È importante fidarsi, sentirsi e riconoscersi, senza parole.
Ma è sul filo dei sogni che alcuni individui si incontrano, ciascuno a volte perso nel proprio vuoto, ma pronti a vivere tutti lo stesso sogno fino alla fine di una cresta invisibile.
Perchè spesso chi vuole sognare, aiuta anche altri a farlo, non al posto loro, ma insieme a loro.
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Sul filo dei sogni
Carnica Ultra Trail, 2023
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mynameis-gloria · 2 years ago
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Cose di questa settimana che voglio fissare qui:
-domenica 21 visto concerto di Sam. Paz ze sco
- lunedi 22 andata a trovare mia sorella, è stato bello. Camminato, fatto cose da "pigiama party" ma nel pomeriggio, come unghie, maschera ecc ed è stato carino perché queste cose non le abbiamo mai fatte prima. Girato nella sua città, provato piatti squisiti, staccato la spina.
- martedì 23 sempre da lei, trekking e giornata in mezzo alla natura, post pranzo ripartenza verso casa.
-sempre martedì 23 nel pomeriggio, tra una corsa e l'altra per fare in tempo ed esser anche presentabile visto S, parlato e stati un po insieme. È stato bello ma anche strano, la mia testa è tornata a pensare. Dopo discussioni, rabbia, piantini, una pizza e dolcezza, la mia mente credo abbia fatto davvero chiarezza per la prima volta. Troppe emozioni quel giorno
- mercoledì 24 decisamente non la giornata migliore. Poche parole e voglia di star sola, possibilmente in un letto con tutti i miei pensieri. Bisogno di elaborare
-giovedì 25 riunione lavorativa, vecchi e nuovo volti, tornare è stato piacevole, buon umore e quasi curiosità. In fissa con Citadel
-venerdì 26 finito la fantastica signora maisel, ancora sono ferma lì. Tanta energia, un sole pazzesco, il mio corpo su lettino, mille commissioni, mille notifiche e un gran mix di vibezzz
-sabato 27, nonché oggi, iniziato ufficialmente a lavoro, felice e stanchina; Trovato scarpe da battaglia per affrontare questa stagione! Mangiato dei super coockies però alla fine niente spritz :(
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thebeautycove · 1 year ago
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MAISON FRANCIS KURKDJIAN - AQUA MEDIA COLOGNE FORTE - Aqua Cologne Forte Collection - Eau de Parfum - Novità 2023 -
Green therapy. Part I.
Mastering light in its purest olfactory expression.
Green is hope, green is energy, green is the colour of our future.
Embracing all these vivid botanical shades while a rainbow beam smiles on my senses!
•••••
"Aqua Media Cologne forte sa di felicità e cura, di vitalità ed energia, rassicurante nella sua apparente semplicità. Mi mette di buon umore, tutto qui. Non ho altro da aggiungere, tutto è già lì, scritto nella formula". Francis Kurkdjian
Una vivida rinvigorente energia traspare dagli accordi green, puri e lucenti dell’ultima creazione di Maison Francis Kurkdjian - Aqua Media Cologne Forte - quarto capitolo della Collezione Aqua Cologne Forte, emblematica della tradizione aromatica dell’acqua di Colonia ma attraversata da una peculiare essenzialità compositiva. Nel nome di una conquistata dimensione di armonia e benessere.
Francis Kurkdjian prosegue il suo percorso esplorativo dentro luce e acqua, elementi essenziali ad ogni forma di vita. In questo verde mediano, rubato al cuore dell’arcobaleno, lascia sedimentare sensazioni edeniche, riflessi cristallini zampillano dalla natura, dai mormorii di acqua, sole, vento.
Nel crogiolo di sentori viridi tutto sembra appartenere alla purezza, all’autenticità, a quella bellezza che predilige sincerità ed equilibrio. Al piacere sublime delle cose semplici.
Freschezza di clorofilla, energia di luce e acqua di fonte, aromi di teneri germogli emergono da un curato orto botanico, gli adamantini bagliori della rugiada all’aurora, i buoni frutti della terra, i riflessi dorati del sole meridio. Il respiro della Natura.
C’è il bergamotto, fil rouge della collezione, flash agrumato d’apertura con la sensuale frizzante esuberanza floral dell’hedione, poi la virata verde dolce acerba di verbena e finocchio, una micro folata erbacea e la vivace baldanza di muschi legnosi e patchouli.
FK dice che questa fragranza lo mette di buon umore.
Chi siamo noi per dargli torto? Andiamo in euforia e armonia allora.
Creata da Francis Kurkdjian.
Eau de Parfum 70 ml. Online qui
Scopri le altre tre fragranze della Collezione Aqua Cologne Forte qui
©thebeautycove   @igbeautycove
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unfilodaria · 1 year ago
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OT - Confronto solo per chi sa dare aiuto: figli con problemi psicologici
Astenersi perditempo
Sono in difficoltà, seria difficoltà.
Chi mi segue, sa che non ho vissuto per niente un periodo facile psicologicamente da novembre ad oggi, tanto da dover richiedere un aiuto esterno sia medico che farmacologico.
Con non poca fatica, ho rimesso insieme i pezzi, gettato quello che mi sembrava inutile e faticoso e pian piano ho risalito la china. Credevo di avercela fatta.
Tutto d'un tratto scopro che mia figlia sta vivendo qualcosa di simile se non peggio. Lei è fuori sede per cui non mi è facile tenerla nel radar. La situazione precipita, crolla: attacchi di panico, fobie, intervento psichiatrico, tutto a mia insaputa. Lo vengo a sapere, accorro, lei decide di tornare a casa. E qui viene il difficile.
È un progressivo peggiorare, attacchi di panico che si susseguono, cambio di cura in corsa più volte, rapporti difficili con la madre, con me, fobie mai avute prima, intolleranze, piccole manie, iperattività. Io non so come prenderla. Sicuramente sbaglio, sicuramente le mie ansie tenute sotto controllo con fatica vacillano. Alterniamo buon umore a scazzi perché non si può dire nulla, il suo psichiatra e lei mi tengono fuori. Io comincio a vacillare ma è un lusso che non mi posso permettere: sono io l'adulto, sono io quello che deve fare da spalla e appiglio, sono io quello che deve sapere dare conforto quando occorre, io quello che non deve lamentarsi, io quello che non può vacillare e recriminare.
Ma io non sono così forte. Io non ho tutta questa forza e pazienza. Io sono spaventato da quello che potrà (av)venire perché le premesse non sono confortanti. Lei conta su di me... io ho paura di venir meno, sbagliare, fare danni e ricascare nel caos.
Esperienze a confronto. Solo in pvt. Grazie
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cywo-61 · 1 year ago
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AMORE
C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini; Il Buon Umore, La Tristezza, l'Orgoglio... così come tutti gli altri l'AMORE. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare e questi cominciarono in fretta e furia a preparare tutte le loro navi. Solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo. Quando l'isola fu sul punto di sprofondare l'Amore decise di chiedere aiuto. La ricchezza passò vicino all'amore su di una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "ricchezza mi porti con te?”. "Non posso", rispose la ricchezza, “c'è molto oro e argento sulla mia nave e non c'è posto per te". L'Amore allora decise di chiedere aiuto all'Orgoglio che stava passando di lì su di un magnifico e altezzoso vascello. "Orgoglio, ti prego, mi porti con te? " chiese l'Amore.. "Non ti posso aiutare, Amore, qui è tutto così perfetto e mi sento così bene. Tu potresti rovinare tutto" rispose l'Orgoglio. All'improvviso una voce disse:" Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò senza dire il suo nome. L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere. "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato? " "E stato il Tempo", rispose il Sapere. "Perchè il tempo mi ha aiutato? " chiese stupito l'Amore. "Perche solo il tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita”.
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guelfoalexander · 1 year ago
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Un giorno Silvio Berlusconi muore per un improvviso attacco cardiaco e finisce di filato all' inferno dove Belzebų lo sta aspettando.
"Non so cosa fare", esordisce il Diavolo, "Sei nel mio elenco ma non ho pių posto per te. Perō d'altro canto devi per forza stare qui!"
Dopo averci pensato su, il Diavolo prosegue: "Sai cosa faccio? Ho due o tre persone che non sono state tanto cattive quanto te, ne lascerō andare una e tu ne prenderai il posto... anzi, siccome oggi sono di buon umore ti lascio addirittura scegliere quale liberare".
A Silvio la proposta sembra accettabile e cosė Belzebų apre la prima porta.
Lė dentro, in una grande piscina, nuota Craxi che si immerge ripetutamente tentando di portare in superficie uno sfavillante ed immenso tesoro, riemergendo perō sempre desolatamente a mani vuote.
E si immerge e riemerge e ancora e ancora.
Questo č il suo destino all'inferno.
"No" dice il Cavaliere "non ci siamo, non sono un gran nuotatore e poi sempre a mani vuote non posso restare, non potrei fare questo per l'eternitā".
Belzebų lo conduce allora nella stanza successiva dove trovano Francesco Cossiga che con un enorme piccone deve frantumare giganteschi massi di pietra durissima... e poi alti e altri ancora.
"No" dice Berlusca "tu sai che ho un problema alla spalla, mi farebbe troppo male picconare in continuazione per l'eternitā".
Belzebų apre allora la terza porta. All' interno, l'ex presidente degli U.S.A., Bill Clinton, sdraiato sul pavimento con le braccia dietro la nuca e le gambe larghe; china su di lui Monica Lewinsky intenta nell' ormai famosa attivitā.
Berlusconi osserva incredulo e dice subito: "Si, si puō fare, vada per questo."
"OK " dice il Diavolo, "Monica, tu puoi andare!".
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dettaglihomedecor · 2 years ago
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Rinnovare casa in primavera: i consigli di Westwing
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La primavera è arrivata e con lei anche la voglia di rinnovare casa. Questa stagione è tutta all’insegna del colore e delle forme, lascia alle spalle i toni più neutri e pallidi e abbraccia tonalità accese e forme audaci, in un mix&match che veste la casa di buon umore e serenità. Gli esperti di Westwing raccontano come trasformare gli spazi di casa con poche e semplici mosse, senza stravolgerli ma, allo stesso tempo, facendoli sembrare completamente nuovi.
Rinnovare il salotto
Il salotto, spesso, è l’epicentro della casa: la zona dove ci si rilassa soli davanti a un libro o a un film, ma anche lo spazio della casa che spesso viviamo con la famiglia o con ospiti. Rinnovarlo con un look primaverile è semplice: bastano piccoli accenti, come pouf e cuscini colorati sul divano (facilmente intercambiabili e modulari) e il salotto abbraccerà già l’atmosfera calda e gioiosa della nuova stagione. Si può poi facilmente sostituire qualche piccola decorazione su madie e piani d’appoggio con accessori nuovi e colorati, come ciotole, candele e libri.
Rinnovare cucina e tavola
Anche in cucina e sulla tavola non si deve avere paura di giocare con accenti pop e colorati, che porteranno subito una ventata di buon umore e stupiranno gli ospiti. Qui giocano un ruolo importante i fiori di stagione (freschi o secchi), ma anche piccole decorazioni qua e là, come vasi e candele dalle forme insolite, renderanno la mise-en-place unica. Un elemento molto in trend che si può facilmente aggiungere sulla tavola sono i bicchieri iridescenti, che con la luce del sole creeranno un bellissimo effetto arcobaleno.
Rinnovare casa, la camera da letto
Anche la camera da letto vuole la sua parte. Essendo questa la stanza dedicata al riposo, per questo spazio è meglio optare per toni pastello. Un abbinamento vincente è quello del giallo e del lilla, e in camera da letto il modo più semplice di rinnovare lo spazio è quello di puntare su un set di lenzuola e qualche cuscino decorativo sul letto, in questo modo è più semplice e veloce portare una ventata di novità agli spazi.
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Grazie a Westwing per i preziosi consigli. Ora non resta che dare un'occhiata alle offerte giornaliere di Westwing.it, o scoprire le novità nel catalogo fisso WestwingNow.it, con prodotti sempre disponibili in consegna veloce e una sezione organizzata in shoppable looks.   Read the full article
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simbac64 · 8 months ago
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Mi chiamo Emiliano ho 42 anni.
Nella vita faccio il papà di due figlie Marta e Carlotta di 10 e 8 anni.
La mia è una famiglia tradizionale, anche se insomma, la parola tradizionale ormai viene buona giusto per i broccoletti delle nonne.
Contrariamente alla tradizione, ho dovuto imaprare a fare tutte quelle cose che i nostri papà raramente facevano.
Cambiare pannolini prima, studiare gli Etruschi e parlare con le maestre poi.
E poi ho imparato anche a distinguere una Lol da una Winx.
A fare le treccine invece non ci sono mai riuscito.
Ma ho un’attenuante.
Sono Calvo.
Mi chiamo Giorgio e di anni ne ho 45.
La mia famiglia tradizionale, è andata a finire male.
Oh!
C’abbiamo provato,eh!
Ma alla fine separarci è stata la cosa migliore per tutti.
Il rapporto con la mia ex quanto meno è civile e coi figli piano piano le cose si stanno sistemando.
Ho un maschio e una femmina. Filippo di 12 anni e Gaia che di anni ne ha 8.
La separazione per loro è stata una bella botta.
Ma io quando stanno con me ce la metto tutta ad essere presente.
Cioè ce la metto tutta anche quando non stanno con me.
Il maschio ormai mi batte alla play.
E questo è un bel problema.
Ma almeno ho la femmina.
Che dice che comunque il più figo tra i due, rimango sempre io.
Mi chiamo Mario. 52 anni.
Figli?
Una di 19 anni.
Carla.
Cioè in verità è figlia della mia compagna.
Il padre di Carla è sparito che era piccola.
Carla sta con me da quando aveva 3 anni.
Mi chiama papà.
All’inizio era strano, eh?
Un po’ mi imbarazzava sta cosa.
Però ti assicuro che c’ho sempre messo tutto l’impegno che potevo.
E adesso un po’ sento di meritarmelo di essere chiamato papà.
Mi chiamo Alberto, ho 39 anni e sto con Gianni che di anni ne ha 37.
E si.
Abbiamo una figlia.
Raffaella di 5 anni.
La nostra è una storia complicata che a starla a raccontare non basta un libro.
Cavilli burocratici, impazzimenti di ogni tipo che a starli a spiegare è un macello.
Si.
Abbiamo mille dubbi però si capisce che la curiosità e anche un po’ di benevolenza sta sostituendo la cattiveria e il pregiudizio negli occhi della gente.
La strada da fare è tanta ma si percepisce che qualcosa sta cambiando.
Mi chiamo Gleb e di anni ne ho 28.
Qui a Kiev è un casino.
Abbiamo paura e per quanto proviamo a sforzarci questa situazione proprio non riusciamo a capirla.
Però nei momenti più duri penso ai miei due bambini.
Sono al sicuro, lontano da questo schifo.
Voglio credere che un giorno potremo rivederci.
E ricominciare a vivere.
Mi chiamo Valerio e di anni ne ho 52.
Figli non ne sono arrivati.
Ci abbiamo provato in tutti i modi ma è andata cosí.
Però ho una nipotina.
La figlia di mia sorella.
Appena posso sto con lei.
Siamo legatissimi.
Oggi per la festa del papà ha fatto un piccolo regalo anche a me.
Oh… mi è venuto da piangere.
E quando lei m’ha abbracciato con le sue manine, mi sono commosso ancora di più.
Mi chiamo Nadia.
45 anni due figli maschi Michele e Lorenzo.
Li ho cresciuti da sola che lui, il loro padre, vabbè…
E quindi mi sono ritrovata a fare anche da papà.
Vale?
Mi chiamo Gino e sulla Terra non ci sono più. Non fate quelle facce. È andata bene.
Morto a 80 anni.
Di qua non si sta poi cosí male, eh.
Ogni tanto però butto un occhio dall’altra parte.
C’ho lasciato due figli e guardarli penare mi mette di buon umore.
Oh! Non sono mica sadico,eh?
Io di qua già so come va a finire e quindi mi viene da ridere a vederli cosí preoccupati.
Perchè so che se la caveranno.
Oggi è la festa del papà.
PAPÀ ormai è una parola declinabile in mille diverse sfaccettature.
Però in questi anni da padre, forse una cosa l’ho capita.
Tutte le possibili combinazioni per dare come risultato la parola “Papà” devono raggrupparsi sotto il minimo comune denominatore dell’esempio, dell’impegno e dell’amore.
E allora a prescindere da marca e modello auguri a tutti papà.
Emiliano Miliucci
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prendi-fiato-e-ricomincia · 10 months ago
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Ehilà! 😽 Normale dai, stranamente nessun pensiero negativo ahah. L’importante è provare a farlo, quindi brava per non mollare e insistere piano piano. È successo qualcosa di bello? ☺️
Meteo uguale anche qui, siamo in due ad aver superato la prova. Mi fa piacere che l’umore non ti abbia rovinato la giornata.
Grazie ancora di cuore, concordo e lo stesso vale anche per te. Sai in effetti è vero, forse perché sappiamo che le amicizie strette soffrono quando stiamo male. Ricambio volentieri l’abbraccio, grazie! 🤗
Mi dispiace, per fortuna ora sta meglio e sei riuscita a parlarle. Incrocio le dita per le prossime volte.
Buongiorno ☀️
Ieri, come anche nei giorni passati, sono successe delle cose belle. La cosa che a volte mi butta giù sono quei momenti d’ansia che mi vengono a caso anche senza motivo e che mi rovinano i momenti.. però poi torna il buon umore e andiamo avanti 🤞🏻
Oggi c’è bel tempo e questo già mi mette felicità 🌷
Concordo pienamente! A volte faccio fatica ad aprirmi con le persone a me care perché penso di farle soffrire parlando dei miei problemi. Ma gli amici si vedono anche nei momenti difficili, se ti stanno accanto o meno.
Grazie 🫶🏻 spero andrà bene, voglio continuare questo percorso con lei ma ci sono stati dei problemi negli ultimi mesi
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