#quello che vi consiglio volume 4
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Chi non supera i propri limiti è un morto vivente
Gemitaiz - Neanche un giorno
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Planet Manga, le uscite del 19 dicembre
Di seguito trovate tutte le nuove uscite targate Planet Manga, disponibili da oggi in libreria, fumetteria e store online.
APOSIMZ #2 di Tsutomu Nihei
LA NUOVA OPERA DELL’AUTORE DI BLAME! E KNIGHT OF SIDONIA Etherow ha un solo desiderio: vendicarsi dell’Impero Ribedoa. Accompagnato dall’automa Titania, ora vaga per Aposimz alla ricerca di nemici da eliminare… e per diventare sempre più forte.
5 volumi - In corso - € 7,00 - Acquista su Amazon
SAMURAI 8 - LA LEGGENDA DI HACHIMARU #2 di Masashi Kishimoto, Akira Okubo
Hachimaru deve imparare a usare i nuovi poteri. Sotto la guida del maestro Daruma, il ragazzo comprenderà un po’ per volta quali sono le sue nuove abilità, le responsabilità che dovrà assumersi e i pericoli che lo attendono.
2 volumi - In corso - € 4,90 4,16 - Acquista su Amazon
BANANA FISH #1 di Akira Yoshida
Due parole rappresentano la chiave di un mistero violento che lega il destino di Ash Lynx a quello del fratello. Intensa, scorretta, magnetica, riecco l’opera che ha fatto storia in Giappone superando i confini di genere. Una nuova curatissima edizione per un manga classico, che presenta una colorazione gialla sui bordi del volume. Inoltre, come se non bastasse, troverete una carolina in omaggio dedicata a Banana Fish!
10 volumi - Concluso - € 18,00 15,30 - Acquista su Amazon
KILLING MORPH #2 di Masaya Hokazono, Nokuto Koike
SCONCERTO E TERRORE: NON SI PLACA LA FURIA DEL SERIAL KILLER CHIAMATO “M” … Un incubo iniziato in centro città e in pieno giorno che, dopo l’apparente chiusura del caso, non cessa di seminare il panico. Il sanguinario assassino continua ad apparire in luoghi diversi e a mietere vittime. Come fermarlo?
4 volumi - Concluso - € 7,00 - Acquista su Amazon
BEASTARS #10 di Paru Itagaki
LEGOSHI HA FINALMENTE SMASCHERATO CHI HA UCCISO DI TEM… Questa scoperta, tuttavia, è ben lontana dal chiudere la vicenda. Il peso della verità rappresenta una grave minaccia sia per il giovane lupo, sia per il bighorn Pina, testimone involontario della confessione del killer.
17 volumi - In corso - € 7,00 - Acquista su Amazon
MAKEN-KI! #22 di Hiromitsu Takeda
Ora che sul campo di battaglia è apparso il vero Yamata no Orochi, i ragazzi del consiglio studentesco dell’accademia Tenbi dovranno vedersela contro un avversario a dir poco leggendario... riusciranno comunque a salvare il Giappone, e il mondo intero, dall’ambizione di Yamato Takeru?
23 volumi - In corso - € 5,50 - Acquista su Amazon
TRACCE DI SANGUE #4 di Shuzo Oshimi
IN UN CRESCENDO DI TENSIONE, SEIICHI SI DIBATTE PER SFUGGIRE A UN AMORE MORBOSO… L’ossessione per il figlio spinge Seiko oltre confini che una madre non dovrebbe mai oltrepassare… L’autore di Happiness e I fiori del male si supera nel dare voce, con splendide tavole, alle emozioni più oscure e contorte.
6 volumi - In corso - € 7,00 - Acquista su Amazon
TWIN STAR EXORCISTS #19 di Yoshiaki Sukeno
Se vuoi ottenere più potere, devi essere disposto a pagarne il prezzo. Nella dimensione di Magano, si incrocia il destino di tre degli esorcisti più forti. C’è chi ha valicato i limiti umani con pratiche proibite. Chi ha vissuto attendendo la morte. E l’eroe che vuole scolpire il futuro con le proprie mani.
20 volumi - In corso - € 4,90 - Acquista su Amazon
SLAM DUNK #4 (Restyled Edition) di Takehiko Inoue
L’ARMA SEGRETA DELLO SHOHOKU Superata la paura della prima sfida e spronato dalla rivalità con Rukawa, Sakuragi dà prova di un gioco imprevedibile che mette in crisi il Ryonan. Basterà questo per arginare il talentuoso Sendo e recuperare lo svantaggio?
20 volumi - Concluso - € 7,00 - Acquista su Amazon
SKY VIOLATION #21 di Tsuina Miura, Takahiro Oba
Il gioco al massacro che ha insanguinato il mondo di grattacieli è giunto infine al suo atto finale. Per Yuri e compagni è l'ultima disperata occasione di impedire la nascita di Dio e distruggere il "dominio". Quale futuro sorgerà dal confronto decisivo con l'amministratore?
21 volumi - Concluso - € 4,90 - Acquista su Amazon
GUNSLINGER GIRL #5 di Yu Aida
UN NUOVO CAPITOLO PER IL MANGA DI CULTO DI YU AIDA AMBIENTATO IN ITALIA Mentre un giornalista indaga su cosa si celi veramente dietro l’Ente Pubblico per il Benessere Sociale, Pinocchio, Franca e Franco si sono rintanati in campagna dopo che il piano per l’attentato ai cantieri del ponte sullo stretto di Messina è stato accantonato dagli indipendentisti. Ma le cose stanno per subire una brusca accelerazione.
15 volumi - Concluso - € 7,00 - Acquista su Amazon
L'IMMORTALE #3 (Complete Edition) di Hiroaki Samura
RIEDIZIONE DELUXE CON COVER INEDITE PER LA CELEBRE OPERA DI HIROAKI SAMURA La scia di morte seminata da Kagehisa Anotsu e dai suoi seguaci è lunga e attira il profondo risentimento di vittime e guerrieri. Sulle tracce dell’Ittoryu, dunque, non vi sono solo Manji e Rin, ma anche qualcuno deciso ad annientarne i membri.
30/15 volumi - Concluso - €14,90 12,66 - Acquista su Amazon
NANA & KAORU #18 di Ryuta Amazume
Nana e Kaoru scoprono il volto più autentico del piacere in un volume conclusivo che all’improvviso si tinge di suspense e pericolo. Un finale degno del manga con cui Ryuta Amazume ci ha fatto esplorare il mondo della dominazione e sottomissione in tutta la sua carica sensuale.
18 volumi - Concluso - € 5,50 - Acquista su Amazon
NANA #8 (Reloaded Edition) di Ai Yazawa
Nana e la band dei Blast stanno facendo prove su prove per prepararsi al loro debutto professionistico. Intanto, Hachi cerca di vivere serenamente la sua storia con Nobuo dei Blast. Ma cos'è quella nube nera che si scorge all'orizzonte? Un numero di svolta per il capolavoro dell'autrice di Paradise Kiss e Cortili del cuore!
21 volumi - In corso - € 6,50 5,52 - Acquista su Amazon
TAKANE & HANA #12 di Yuki Shiwasu
Il rapporto tra i protagonisti è a una svolta! Dopo lo sventato rapimento di Hana, Takane ha iniziato a riflettere sui suoi sentimenti. A che conclusione sarà giunto? Questa nuova consapevolezza come influirà sulla vita di tutti quanti? Prosegue la spassosa storia d’amore tra una liceale e un uomo d’affari!
15 volumi - In corso - € 4,90 - Acquista su Amazon
I CAVALIERI DELLO ZODIACO - EPISODE G: ASSASSIN #28 di Megumu Okada, Masami Kurumada
Ikki eleva il proprio cosmo all’estremo ammantandosi così di una un’Armatura Autentica, un manufatto divino senza uguali che dona al Cavaliere di Bronzo della Fenice nuovi straordinari poteri.
32 volumi - Concluso - € 4,90 - Acquista su Amazon
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
[FONTE]
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La Top 10 (non richiesta) dei fumetti che ho letto fino ad ora
Wow, sono passati 3000 anni dall’ultimo post, ho una costanza formidabile proprio con questo blog. Abbiate pietà della mia anima.
Oggi ho deciso di trasformarmi nel Corrado Augias dei poveri e fare una top 10 dei fumetti che ho letto fino a questo momento. Non è stato semplice, lo ammetto ma era un’idea che avevo da un po’.
Sono delle mini recensioni perchè non voglio spoilerare le storie complete, anzi voglio incuriosirvi a leggerli!
Premessa: non è che tutti gli altri che ho letto fanno schifo, semplicemente questi mi sono rimassi impressi di più e li rileggo con piacere.
Let’s roll!
10. “DEATH” di Neil Gaiman
Questo fumetto è uno dei miei preferiti tra quelli di Neil Gaiman. Incoraggio sempre tutti a leggerlo perchè è un mostro della scrittura e “Sandman” (da cui è tratto questo personaggio) è un’opera pazzesca.
La protagonista qui è Morte, e intendo proprio la morte con la M maiuscola. E’ rappresentata come una giovane ragazza goth che nessuno assocerebbe al Tristo Mietitore (siamo abituati allo scheletro con la falce e il mantello nero) e forse è giusto così.
Questo volume è una raccolta delle storie in cui lei è il personaggio principale (di solito lo è suo fratello Sogno) e c’è una profonda riflessione sul concetto di Morte e su cosa comporta la sua presenza.
Consiglio assolutamente di leggere e rileggere la prima storia, “Il Battito delle Sue Ali” perchè è una mazzata al cuore ma anche la realtà della morte stessa.
9. “LA GENERAZIONE” di Flavia Biondi
Io ADORO Flavia Biondi. Adoro la sua scrittura e il suo tratto e ho letto quasi tutto quello che ha prodotto.
Questo fumetto è quello che più mi è piaciuto e che riprendo spesso in mano.
La storia ruota attorno a Matteo, un ragazzo gay che si trova in crisi e decide di tornare nel suo paese natale dove abitano le sue zie e sua nonna. Matteo teme di trovare un ambiente che lo tratti male per via di chi è, invece trova un percorso che lo aiuta a crescere.
Una delle mie scene preferite è sicuramente l’elaborazione della sessualità di Matteo da parte delle zie. E’ una scena semplice di per sè ma ha tantissimo significato.
I rapporti umani sono le fondamenta di questa storia e sono quei rapporti che ci troviamo anche noi nella realtà. Ci si allontana ma in qualche modo ci si riavvicina per sostenersi a vicenda nei momenti difficili.
8. “MAUS” di Art Spiegelman
(Spero che Tumblr non mi censuri sto post perchè c’è quel simbolo sulla copertina... se lo fa, smatto)
Beh, che dire? Un classico dei fumetti. Una storia che prende un’epoca che uno vorrebbe dimenticare per gli orrori che ci sono stati ma che invece dobbiamo ricordare, soprattutto alla luce degli ultimi tempi.
E’ la biografia del padre di Art Spiegelman, Vladek Spiegelman, un ebreo polacco che ha subito le torture dell’Olocausto. Ovviamente il povero uomo si ritroverà in un campo di concentramento e cercherà di sopravvivere.
Ora... Come si può trattare questo argomento con un fumetto senza essere banali? Spiegelman ci è riuscito utilizzando animali antropomorfi. Gli ebrei sono rappresentati come topi, i tedeschi come gatti, i polacchi come maiali (sottile critica per il loro aiuto ai nazisti) e così via... Sembra quasi un libro per bambini ma non lo è. Ci sono scene forti e d’impatto che fanno venire il magone.
La tematica può sembrare “banale” (e non dovrebbe esserlo MAI) ma il tutto è reso in una maniera che prende la lettura. Non sono riuscita a metterlo giù fino alla fine.
7. “RUGHE” di Paco Roca
Penso di aver perso tutte le mie lacrime su questo fumetto. Non sto esagerando.
La storia è ispirata alla vita dell’amico di Roca, Diego, e di suo padre Emilio che ha l’Alzheimer.
Il protagonista, Emilio, è un ex-impiegato di banca che in tarda età viene mandato dal figlio in casa di riposo perchè gli viene diagnosticato l’Alzheimer. La storia parte da questo momento e vediamo come Emilio si approccia all’ospizio e a chi vi abita ma vediamo anche il triste declino della sua salute.
In qualche modo speri che non finisca male ma è inevitabile che succeda perchè non c’è cura per questo morbo. E’ davvero straziante.
E’ una storia che tocca tante persone, chi ha avuto o ha una persona cara malata, ha visto un suo nonno sparire davanti a sé e sa che non può fare nulla se non starci vicino.
E’ davvero una storia che mi ha colpito da vicino, con un disegno “semplice” ma funzionale alla storia.
Preparate i fazzoletti.
6. “IL PORTO PROIBITO” di Teresa Radice e Stefano Turconi
La bellezza di questo fumetto non è quantificabile, amo qualsiasi vignetta.
Questo volume è il prodotto della premiata ditta Radice-Turconi e la prima cosa che si vede è che è fatto tutto, interamente a matita! Già solo per questo va nella mia top 10, la matita è lo strumento che ha il tratto più bello per me. Rende tutto più sinuoso ed elegante.
La storia si concentra su Abel, un giovane naufrago che non ricorda nulla della sua vita; sale su una nave che lo porta a Plymouth dove incontrerà la prostituta Rebecca e i due hanno molto in comune.
Ci sono colpi di scena continui e non assolutamente la storia che ti aspetti. Ci sono tantissimi riferimenti alla letteratura inglese (Coleridge, Wordsworth, Blake...) e la cura nei dettagli è incredibile.
Fun fact: alla fine del libro gli autori ci hanno lasciato una playlist con le canzoni che hanno utilizzato nella realizzazione del fumetto e l’ho trovata una cosa geniale!
5. “PRESIDENTI MORTI” di Posehn, Duggan e Moore
Dopo una carrellata di fumetti con storie tristi, è il momento della storia senza senso che ti fa ridere come un’idiota.
E’ l’unico fumetto Marvel che troverete in lista ed è qui perchè c’è uno dei miei personaggi preferiti, Deadpool.
Il Mercenario Chiacchierone già normalmente fa ridere con le sue battute e il suo rivolgersi al lettore (unico personaggio che lo fa nell’universo Marvel e tutti lo prendono per pazzo) ma qui si supera.
Uno stregone, pensando di aiutare gli USA, decide di far tornare in vita (come zombie) tutti i vecchi presidenti americani ma la cosa gli sfugge di mano e questi cercano di distruggere il paese.
Ovviamente è compito di Deadpool, essendo lui immortale, quello di rispedirli indietro e si vengono a creare delle scene comiche che ti lasciano a ridere per ore.
Se volete qualcosa di leggero e divertente, è il fumetto perfetto per voi!
4. “DIMENTICA IL MIO NOME” di Zerocalcare
Vabbè dai tanto era ovvio che prima o poi Zerocalcare saltasse fuori.
Ho letto tutto quello che c’è di Zerocalcare e adoro il fatto che sia capace di mischiare il comico con tragico, che ti coinvolga tantissimo nella sua storia.
Ero tentata di inserire “Kobane Calling” (che consiglio comunque) ma questo è quello che più ho sentito vicino a me.
Zerocalcare qui affronta la perdita della nonna a cui voleva molto bene. La storia tratta dell’elaborare il lutto ma soprattutto del vedere le persone, che di solito sono la tua roccia, cadere giù per la tristezza, per la perdita.
C’è una componente comica e anche una “fantastica” nel racconto della vita della nonna, che fa sorridere ma anche piangere.
E’ una storia in cui un po’ tutti ci possiamo ritrovare: quando perdi qualcuno cerchi di farti forza ma anche di far forza a quelli attorno a te, a quelle persone che di solito sono sempre quelle che ti aiutano nei momenti difficili.
Grazie, Zero.
3. “RESIDENZA ARCADIA” di Daniel Cuello
E siamo nella top 3!
Questo libro l’ho preso a caso, lo ammetto. Non avevo assolutamente idea di chi fosse Daniel, quale fosse la storia... Ho guardato la copertina e ho pensato “Sembra carino”.
E’ BELLISSIMO!
L’avrò letto in 2 ore, penso. Divorato.
La storia sembra semplice a primo impatto: la vita in un condominio. Ma non è così. Già le prime pagine ti fanno dire “No... Aspetta... Cosa è successo???” e da lì in avanti è tutto un crescendo.
Il punto di forza sono i personaggi. Sono tutti anziani (tranne due) che vivono da tempo in questo condominio e ognuno ha la propria caratteristica: chi è acido, chi è curioso, chi è ligio al dovere, chi è diffidente... Sono vecchi che vediamo tutti i giorni.
Ma alcuni nascondono delle storie, anche molti tristi, che fanno comprendere il perchè siano così.
Vivono in un microcosmo tutto loro che però li aiuta a sopravvivere al macrocosmo pericoloso fuori dal condominio.
Il finale non è scontato, anzi, tutto l’opposto!
2. “BLACKSAD” di Diaz Canales e Guarnido
Mi strappo i capelli per la bellezza di questo libro.
Avete presente quando vedete un bel quadro e dite “cavolo, lo vorrei nel mio salotto”? Ecco, io vorrei nel mio salotto ogni tavola prodotta da Guarnido.
“Blacksad” è un Zootropolis noir per adulti, diciamo. I personaggi sono tutti animali antropomorfi che abitano il nostro mondo. Il protagonista è John Blacksad, un gatto nero (tranne il muso) che fa l’investigatore privato.
Le avventure di John non sono semplici gialli, trattano anche di tematiche importanti come il razzismo, la droga, il pericolo dell’atomica e così via.
A livello visivo è una BOMBA. Ogni pagina è un’opera d’arte che guardi per 15 minuti, trovando ogni volta un dettaglio nuovo. Guarnido fa quello che vuole con il pennello e tu non puoi che inginocchiarti al suo cospetto.
Le storie di Canales poi non sono banali, ti lasciano con il fiato sospeso e c’è sempre un colpo di scena che ti fa saltare sulla sedia.
Se non lo leggete, siete brutte persone.
1. “LA SAGA DI PAPERON DE’ PAPERONI” di Don Rosa
“Che noiosa, hai messo un roba della Disney al primo posto”
Ebbene sì e non me ne pento.
Paperone è un personaggio che in qualche modo ho sempre amato. E’ vero che è uno scorbutico taccagno e un avido uomo d’affari... Ma lo è sempre stato?
Questa saga racconta l’immensa storia di Paperone, da quando era piccolo e viveva in povertà in Scozia fino a quando non è diventato il papero più ricco del mondo. E’ l’esempio dell’immigrato che lascia la sua famiglia per andare a guadagnare altrove e aiutare così i suoi parenti (se ci pensiamo è una storia estremamente attuale).
Così vediamo come Paperone arriva negli USA durante la febbre dell’oro e qui incontra una marea di personaggi famosi realmente esistiti che lo aiutano nelle sue avventure.
Ma non è tutta rose e fiori. Ci sono anche momenti di grande tristezza per Paperone, lutti nella famiglia che non può affrontare perchè deve lavorare ma quando riesce a tornare a casa, l’immagine è davvero straziante (è una cosa molto anomala nel fumetti Disney vedere la morte).
Scopriamo anche che Paperone ha avuto un grande amore (pure lui rimorchiava) che però ha messo da parte per continuare la sua scalata al successo... Tuttavia non ha mai dimenticato la papera che lo ha stregato.
Questa saga fa rivalutare tantissimo l’immagine burbera di Paperone perchè bisogna sempre chiedersi del perchè qualcuno è quello che è, c’è sempre una storia dietro.
La mia top 10 finisce qui, spero vi sia stata utile e vi invogli a leggere alcuni di questi fumetti bellissimi!
Peace out
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Arrivo a stare bene solo se so che la soddisfo
Gemitaiz- Superman PT.3
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Arrendersi - Amy Daws, RECENSIONE
Titolo: ArrendersiAutore: Amy DawsEditore: Hope Edizioni Vuoi ricevere in anteprima le nostre uscite ?
Recensione
Arrendersi - Amy Daws Salve readers, il libro di cui vi parlerò oggi è il 4°volume della Harris Brothers Series di Amy Daws edito da Hope Edizioni, uscito il 6 marzo. Di che libro sto parlando? Ovviamente del primo della dilogia finale di questa serie: Arrendersi. Di questa serie, purtroppo, ho letto solo il 3° volume: Il portiere, ma ho in libreria anche i primi due, La sfida e Resistenza, che provvederò a leggere quanto prima. Ogni volume di questa serie è autoconclusivo, ma vi consiglio di leggerli tutti per avere una panoramica completa, soprattutto per affrontare i due libri conclusivi: Arrendersi, che è quello di cui vi parlerò oggi e Dominare il 5° e ultimo, in uscita il mese prossimo. In questo libro, raccontato con un doppio punto di vista alternato, i due protagonisti di dividono la scena in modo particolarmente equo. Ognuno di loro ha un suo background, diverso senza dubbio, ma sotto vari aspetti altrettanto simile. Certo è che la maggior parte delle donne sarebbero eccitatissime all’idea di lavorare nell’industria della moda e a stretto contatto personale con un calciatore. Inciamperebbero nelle parole e mostrerebbero la scollatura. Tutto, pur di essere notate. Sloan, invece, non sembra lavorare nella moda per la fama. Non si veste mai per fare colpo. Non stravede per i vip e non fa tante storie. Lei solleva lo sguardo mentre sale i gradini e il cuore mi si affossa. I suoi occhi, di solito vibranti e color miele, sono cerchiati di rosso e la pelle sotto al naso è irritata. Sembra proprio che abbia appena pianto. Gareth è il maggiore degli Harris Brothers, è quello che li sostiene da sempre, è quello che li ha cresciuti quando la loro mamma è morta, è quello che a otto anni ha iniziato a fare da padre ai suoi fratelli, è quello che da sempre nasconde a tutti quanto sia profondo il suo dolore, quanto radicate siano le radici delle cicatrici che si porta dietro da tutta la vita. Non ci sono per sentire Callum che le suggerisce di non mangiare altre caramelle perché sono quelle che la fanno ingrassare. Essere una madre divorziata significa che ho perso parte della mia Frittellina. Ora si sta trasformando in questa nuova creatura ibrida che ogni due settimane devo di nuovo imparare a conoscere. So che questo stile di vita è proprio di molte famiglie e che tutti sopravvivono. Per alcuni, anzi, si è tramutato in un beneficio. Nel profondo, so anche che vivere con Callum non sarebbe stato proprio l’esempio di famiglia che volevo offrire a Sophia. Sloan è stata cresciuta da una mamma che da sola ha tirato su lei e le sue sorelle, facendo i salti mortali perché in casa non mancasse nulla. Ha fatto un percorso per raggiungere un obbiettivo, ma ad un certo punto ha dovuto fare una scelta, e ha scelto di essere responsabile, matura. Purtroppo, col tempo la sua scelta non si rivelerà giusta, ma questo lo scoprirete leggendo. In piedi, nel mezzo del campo di Cliff, vengo sopraffatto dal ricordo di quando avevo più o meno sei anni e mia mamma mi portava qui a guardare papà che si allenava. Ci era permesso entrare nel campo, e ricordo di aver strappato molti fili d’erba e di essermeli infilati in tasca con il grande sogno di diventare un calciatore come papà. Laggiù, sembrava enorme, insieme a tutti gli altri giocatori. Ricordo che per me era fichissimo che il loro lavoro fosse giocare a calcio tutti i giorni. E mamma pareva così felice di guardare papà giocare. In apparenza, Gareth e Sloan, non hanno niente in comune, lui è un calciatore famoso e pieno di soldi, lei è una donna sposata, una madre e una lavoratrice instancabile, quindi cosa li lega? Sloan e Gareth si conoscono per caso sul set di una pubblicità, lei lo colpisce subito, ma la presenza di una fede al dito lo stoppa in partenza, però lei in un solo istante ha capito di lui più di chiunque altro; perciò, decide di assumerla come personal shopper. Il loro rapporto lavorativo va a gonfie vele, sono diventati amici, ma una sera lei arriva da lui completamente sconvolta: il suo mondo è appena stato stravolto… Arrendersi, mette in evidenza i bisogni dei due protagonisti, il bisogno di essere visti per quello che realmente sono, di essere accettati con tutte le loro fragilità, di essere compresi e sostenuti. Ciò che li rende complementari è che l’uno ha il bisogno opposto a quello dell’altra. Dove uno ha bisogno di cedere, l’altra ha bisogno di avanzare. Sloan ha le necessità della sua bimba come priorità, ma non vuole rinunciare a quello che sta vivendo con Gareth. Gareth sa di avere bisogno di Sloan nella sua vita, ma i paletti che lei ha messo cominciano a dargli fastidio, lui vuole di più almeno finché scopre cosa gli ha sempre nascosto. Direi che vi ho detto fin troppo, posso solo consigliarvi di non lasciarvi sfuggire questa serie, la scrittura della Daws è scorrevole, attuale, ironica, intrigante e sapientemente hot, i suoi personaggi ricchi di personalità ed emozionanti, quindi cosa aspettate? Buona lettura, Jenny. SCOPRI IL NOSTRO TEAM Vuoi ricevere in anteprima le nostre uscite ?
Trama
Arrendersi - Amy Daws Una notte di resa completa è tutto ciò che serve... Gareth Harris, il celebre e riservato difensore del Manchester United, ha il pieno controllo su ogni aspetto della sua vita. Tuttavia, l’intera esistenza trascorsa a supportare i suoi fratelli e a fare le veci di un padre emotivamente assente comincia a far sentire il suo peso. Sloan Montgomery è una personal stylist, il cui mondo è stato ribaltato quando si è ritrovata incinta e costretta a trasferirsi a Manchester, con un uomo che, ben presto, si è rivelato non essere il suo “per sempre”. Dopo un divorzio recente e in lotta per la custodia condivisa di sua figlia, il controllo è diventato un concetto aleatorio per questa americana trapiantata in Inghilterra. Sia Gareth sia Sloan hanno bisogno di sentirsi liberi; di assaporare un istante in cui entrambi possano dimenticare il passato e le pressioni familiari, e semplicemente... arrendersi. Nessuno può prevedere ciò che accadrà quando abbasseranno la guardia. Arrendersi - Amy Daws Buona lettura, Jenny. Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore! Autrice consigliata : monique vane SERVIZI ONLINE PER IL TUO LIBRO Read the full article
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Machete mixtape 4 nel 2019, vita vera mixtape nel 2020, fastlife 4 nel 2021. Tre dischi, rispettivamente della Machete, di Tedua, e di Il Guercio, che hanno segnato questi ultimi tre anni discografici sia in termini di numeri, sia dal punto di vista storico (erano 9 anni che Gué non continuava la sua serie di fastlife, che si fermava al volume 3 pubblicato nel febbraio 2012).
Ma cos’è un mixtape?
Oggi la parola ‘mixtape’ la conoscono tutti quanti, per la ‘mainstreamizzazione’ del prodotto. Un tempo però il mixtape era la cosa più street che potesse esistere, discograficamente parlando, all’interno del rap, che già di per sé era anti-‘commerciale’ (mi si passi il termine).
Negli anni ’90, alcuni rapper pubblicavano alcuni prodotti da lanciare sul mercato in maniera completamente autoprodotta, spesso vendendo le copie a mano, che fossero su supporto cassettina (tape, appunto) o anche in cd. Questi prodotti, i mixtape appunto, contenevano strumentali alcune inedite, ma molte erano strumentali già edite e di brani che avevano già fatto successo, e sulle quali i giovani artisti avevano piacere di rappare per omaggiare il loro beniamino o l’artista originario. Si trattava di progetti comunque ‘inferiori’ rispetto agli album di soli inediti, e che per loro natura erano quasi introvabili, figurarsi oggigiorno...
Nel corso degli anni, la natura del mixtape si è evoluta parecchio, causa anche il fatto che fosse sempre più difficile reperire le strumentali originali dei brani americani, e fosse altrettanto difficile replicarle fedelmente. Alcuni mixtape usciti in Italia negli anni ’10, infatti, avevano più la natura di compilation underground che di progetti discografici scritti da zero. Dj Double S, tra 2010 e 2015 ha rilasciato circa 4/5 mixtape, all’interno dei quali, oltre a raccogliere le hit maggiori del rap di quel periodo, chiamava a rappare in freestyle alcuni artisti su strumentali di rap italiano già edite: Fabri Fibra su King del rap di Marracash, Raige su Su le mani di Fabri Fibra, Moreno su Giusto un giro di Marra ed Emis Killa, e via discorrendo...
Altri mixtape, invece, come Venerdì 17, di Fibra, raccoglievano hit rivisitate dello stesso artista, realizzate in collaborazione con amici e colleghi, e serviva come progetto ‘di mezzo’ in attesa di nuova musica inedita da parte di Fibra.
Per circa 6/7 anni, il rap italiano ha visto un calo di produttività se si parla di mixtape: l’unico a portare avanti questo discorso è stato solo Gemitaiz, giunto l’anno scorso al nono volume della sua saga di mixtape di ‘quello che vi consiglio’.
Il mixtape che più ha riacceso l’attenzione su questo genere di progetti discografici è stato senza dubbio il mixtape della Machete, che nel 2019 ha spaccato gli streaming con brani come Yoshi, Marylean, Ho paura di uscire 2, diventati tutti delle web hit. Nel 2020, invece, Tedua ha pubblicato Vita vera mixtape, mixtape che fungeva da apripista per il suo prossimo progetto ufficiale Divina commedia, di prossima uscita. Nel 2021 invece è stato il turno di Gué Pequeno, che con fastlife 4 ha sancito il ritorno di una delle saghe storiche di mixtape nel rap italiano, e all’interno di esso troviamo nomi vecchi e storici come Luchè, Marracash, Bassi Maestro, e nomi più nuovi, come Lazza, Vettosi, Mv Killa, Rasty Kilo...
Anche l’approccio nella realizzazione dei mixtape è cambiato: infatti col tempo i mixtape hanno iniziato ad assumere sempre più le sembianze degli album, con la differenza che nei mixtape vengono inseriti prodotti che in un album (più mainstream per natura) non verrebbero inseriti. Particolare risulta la scelta di Gué Pequeno di adottare la tecnica del one-take-recording, ovvero dell’incisione in una sola registrazione, senza concedersi stacchi e riprese all’interno della sua strofa e dei suoi ritornelli, una cosa che era andata ormai perduta in anni e anni di sempre maggiore professionalizzazione di chi lavora con il genere rap.
Venerdì 17, Fastlife 4, Vita vera mixtape, Machete mixtape 4, J, Keta music, vol. 3: sono solo alcuni dei mixtape che nel corso degli anni gli artisti hanno fatto uscire in parallelo con la loro carriera più commerciale. Voi quale mixtape preferite?
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Terry Brooks
Dopo averlo nominato nel post dedicato al Festivaletteratura di Mantova, tra gli ospiti storici più famosi, oggi ho finalmente deciso di parlarvi più approfonditamente di uno degli autori che ho più amato in gioventù, Terry Brooks, padre del Ciclo di Shannara, una delle saghe fantasy più vendute e ripubblicate al mondo.
Iniziamo col dire che, secondo me, se avete amato Il Signore degli anelli, e apprezzate i fantasy di stampo piuttosto classico, dove degli eroi improbabili, che partono come donne o uomini comuni, poi si ritrovano sulle spalle una missione per savare il loro mondo, stile Frodo, allora la saga di Shannara fa decisamente per voi.
Lo stile con cui è scritta è naturalmente molto più semplice di quello di Tolkien, le varie storie più scorrevoli, ma comunque molto ricche di dettagli e di molti personaggi. E al centro della trama c’è sempre la dicotomia Bene contro Un Male che torna sempre, sotto varie forme, e va sempre sconfitto da nuovi eroi.
Se invece amate i fantasy contemporanei, che virano spesso verso il genere YA e hanno trame più semplici e scarne e anche molto diverse dal classico, allora non so se Terry Brooks fa per voi, ma giudicate voi dopo aver letto la mia presentazione.
Il cuore del ciclo di Shannara, i libri da cui tutto è iniziato, formano la trilogia originale di questa saga e sono:
1- La Spada di Shannara
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Trama: Il villaggio di valle d'Ombra è sempre vissuto in pace, ma ora anche su di esso grava una terribile minaccia. Il Signore degli Inganni, che molti ritenevano morto da secoli, è di nuovo all'opera. Solo un meraviglioso talismano, la spada di Shannara, può riuscire a sconfiggerlo per sempre, ma la mitica arma può essere ritrovata ed impugnata solo da un discendente di antichi re. È forse questo il destino del giovane trovatello Shea? Sarà l’ultimo druido Allanon a reclutarlo per cercare di proteggere il mondo dal ritorno del druido Brona, noto anche come Il Signore degli Inganni.
2- Le Pietre Magiche di Shannara
Trama: Ad Arborlon, la mitica capitale del regno degli Elfi, la popolazione sta per essere investita da uno spaventoso cataclisma. L'Eterea, la pianta magica che protegge tutto l'antico popolo dalle forze del male, sta soccombendo sotto un magico attacco. Da ogni parte stanno per irrompere mostri delle tenebre e demoni spaventosi. Solo il giovane Lauren, alla testa di un pugno di eroi, troverà il coraggio di opporsi alle forze del male.
3- La Canzone di Shannara
Trama: I popoli delle Quattro Terre sono ancora una volta in pericolo. Su di loro incombono le oscure e terribili maledizioni tramandate dall’Ildatch, il libro della magia nera. C’è solo una speranza: la “magia fatta di parole” custodita da Brin Ohmsford, la figlia di Wil. Il Druido Allanon, protettore delle Razze, ha bisogno del suo aiuto per ingaggiare questo nuovo combattimento contro il Male. E contro un’antica profezia di sventura che promette per Brin un destino ben peggiore della morte…
Di questa trilogia io in particolare vi consiglio il terzo libro, la Canzone di Shannara, quello che personalmente mi è piaciuto di più, di cui ho amato di più i personaggi. Poichè ho trovato invece la Spada di Shannara fin troppo classica come trama e ho trovato antipatico Will il protagonista del secondo libro.
Dalla trame credo abbiate già afferrato le somiglianze tra alcuni punti delle trame di Terry Brooks e Il Signore degli anelli, ad esempio, la figura del druido che guida l’eroe verso il suo destino, non può non ricordare Gandalf il mago...
Ma è certamente col la quadrilogia seguito del CIclo principale che le somiglianze aumentano ancora.
La quadrilogia seguito del ciclo principale di Shannara si intitola Il ciclo degli eredi di Shannara ed è direttamente collegata ad esso anche se è ambientata tre secoli dopo la fine delle avventure di Brin e Jair.
Nel corso del tempo la Federazione minaccia di conquistare il mondo, ma in pochi sanno che alle sue spalle si cela la tenebrosa magia degli Ombrati, responsabili fra l’altro anche della scomparsa degli elfi. Qui conosciamo i discendenti di Shea Ohmsford: Par e Coll Ohmsford, Walker Boh e Wren Ohmsford. L’ombra di Allanon affida a ciascuno un compito: Par e Coll dovranno cercare la Spada di Shannara e tentare di scoprire la verità sugli Ombrati, Walker Boh dovrà ritrovare la perduta Paranor e riportare in vita l’ordine dei druidi, mentre Wren si dovrà mettere alla ricerca degli elfi scomparsi.
Come potete vedere quindi abbiamo una compagnia di novelli eroi con delle missioni singole, che in teoria poi dovranno poi riunirsi per combattere un unico potente nemico. Vi ricorda forse un’altra Compagnia?Questa quadrilogia la consiglio in toto, non solo mi è piaciuta tutta, ma è anche impossibile non leggere tutti i libri che la foramno, poichè sono tutti collegati, avvengono temporalmente in contemporanea e insieme formano un’unica grande trama.
La quadrilogia è formata dai libri:
1- Gli Eredi di Shannara
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Trama: A trecento anni dalla morte di Allanon, il leggendario Druido protettore delle razze, le Quattro Terre sono teatro di tristi cambiamenti: gli Elfi sono scomparsi e i Nani ridotti in schiavitù, mentre le Terre del Sud sono cadute sotto il malvagio governo della Federazione, che ha rigorosamente bandito ogni forma di magia. Ma Par Ohmsford, discendente del mitico Shannara, ha conservato il potere della Canzone Magica, capace di trasformare la realtà; con il fratello Coll, continua a ridare vita alle antiche leggende, e, compiendo imprese impossibili, va alla ricerca della spada di Shannara.
2- Il Druido di Shannara
Trama: Per i quattro eredi di Shannara, riunitisi per liberare le quattro terre dal dominio degli Ombrati, non sono poche le prove che lo spettro del mitico Allanon impone loro di superare. E' infatti necessario restituire ai druidi la scomparsa roccaforte di Paranor, ma occorre anche ritrovare la magica Pietra Nera degli Elfi, attualmente in possesso di una creatura antichissima che sta lentamente pietrificando il mondo.
3- La Regina degli Elfi di Shannara
Trama: Tutte le terre e tutti i popoli sono destinati a perire, gli unici che possono impedirlo sono gli appartenenti al popolo degli Elfi, così recita una profezia. Nessuno però ha più visto un elfo da almeno un secolo e molti dubitano che siano mai esistiti. Solo una vecchia cieca sembra saperne ancora qualcosa, un antico segreto che viene rivelato solo alla bella Wren. Wren scopre così che qualcosa la lega indissolubilmente al mondo degli Elfi e, con pochi compagni, parte all'avventurosa ricerca di quell'antico popolo.
4- I Talismani di Shannara
Trama: tutti gli eredi del mitico Shannara hanno ormai superato le loro prove: la fortezza di Paranor è risorta, Walker Boh è diventato un druido, Wren è stata scelta come regina dagli Elfi e l’ardito Par ha ritrovato la leggendaria spada di Shannara. Il male continua però a minacciare le Quattro Terre, i malefici Ombrati spandono le loro venefiche esalazioni su città e campagne e il loro capo, Rimmer Dall, è pronto ad affrontare la sfida decisiva contro i nemici affidandosi alle sue armi migliori, l’astuzia e il tradimento. Solo il coraggio di un pugno di eroi e il potere di alcuni magici talismani può salvare le Quattro terre.
Terry Brooks oltre queste due serie principali, ha poi espanso il mondo di Shannara con una serie di prequel e sequel a questi libri.
I Sequel di Shannara
- Il viaggio della Jerle Shannara, trilogia con protagonista ancora Walker Boh, già conosciuto nella saga degli Eredi di Shannara, e composta dai libri: La Strega di Ilse, Il Labirinto e L’Ultima Magia;
- Il Druido Supremo di Shannara trilogia ambientata cronologicamente dopo Il viaggio della Jerle Shannara, con protagonista ancora un membro della famiglia Ohmsford e formata dai libri: Jarka Ruus,Tanequil e La Regina degli Straken;
- Gli Oscuri Segreti di Shannara, trilogia direttamente collegata alla precedente (Il druido supremo) con cui condivide dei personaggi e composta dai libri: I Guardiani di Faerie, Il Fuoco di Sangue e Lo Spettro della Strega;
- I Difensori di Shannara, trilogia con protagonista stavolta un discendente della famiglia Leah, famiglia da sempre amica della famiglia Ohmsford e composta dai libri: La Lama del Druido Supremo, Il Figlio dell’Oscurità e La Figlia dello Stregone.
I Prequel di Shannara
- Il ciclo del Demone (Saga del Verbo e del Vuoto), questa in realtà era nata come serie a sè stante che poi Terry Brooks ha collegato con quella di Shannara, ed è composta dai libri: Il Demone, Il Cavaliere del Verbo, Il Fuoco degli Angeli;
- Il ciclo de La genesi di Shannara, Prequel vero e proprio del ciclo di Shannara, qui vediamo come un mondo simile al nostro sia stato distrutto e abbia iniziato a diventare ciò che poi sarà il mondo di Shannara, ed è formato dai libri: I Figli di Armageddon, Gli Elfi di Cintra e L’Esercito dei Demoni;
- Il ciclo Le leggende di Shannara, duologia che continua a raccontare l’evoluzione del mondo di Shannara, ed è formato dai libri: L’Ultimo Cavaliere e Il Potere della Magia;
- II volume singolo Il Primo Re di Shannara, che presenta finalmente uno degli eroi antichi citati nel ciclo principale come antenato di Shea Ohmsford.
Quindi se vi innamorerete del mondo di Shannara sappiate che esistono molti altri libri da esplorare. Ora alcune precisazioni in merito a questa serie:
- proprio come ne IL Signore degli anelli, anche in Shannara l’amore romantico è poco rappresentato nelle trame dei suoi libri, c’è, viene nominato, magari ha anche un ruolo di rilievo ad un certo punto, ma è poco presente.
-non guardate il telefilm tratto dal secondo libro del ciclo principale di Shannara non rappresenta per niente questa serie.
Detto questo comunque Terry Brooks ha scritto anche altre serie oltre a Shannara, tra cui la più famosa è certamente il Ciclo di Landover, formato da 5 libri + 1 che però è un sequel molto recente e piuttosto staccato dal resto della serie:
1.Il magico regno di Landover
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2. L'unicorno nero
3. Mago a metà
4. La scatola magica di Landover
5. La sfida di Landover
6. La principessa di Landover
Trama: Un vero regno magico, con tanto di fate e maghi, in vendita a prezzo di liquidazione. All’avvocato Ben Holiday sembra un'occasione da non perdere ma, una volta effettuato l'acquisto, il povero Ben scoprirà fin troppo presto che sarebbe stato meglio pensarci due volte. Il regno è in rovina, i baroni sono in rivolta ed un terribile drago distrugge ogni cosa. Cosa potrà fare l'improvvisato eroe?
Questa serie è molto diversa da quella di Shannara, nasce come una presa in giro dei temi fantasy classici e dei personaggi fantasy classici, quindi va letta con un certo stato d’animo. Se prendete troppo sul serio il fantasy non fa per voi, e se non conoscete molto il genere fantasy allo stesso modo forse non fa per voi perchè non cogierete in pieno tutti i rimandi dell’autore ai classici fantasy anni 80′. compresi i suoi.
Se però un’infarinatura fantasy l’avete e siete in vena di trame assurde senza capo ne coda, potrebbe fare per voi.
Qui chiudo questo lunghissimo post, sperando di esservi stata utile e magari di avervi fatto conoscere unnuovo autore. Se invece siete già fan di Terry Brooks fatemi sapere i vostri libri preferiti tra le sue serie. Il mio credo sia La canzone di Shannara.
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Liborio Salomi e il capodoglio di Punta Palascia (I parte)
di Riccardo Carrozzini
Liborio Salomi (Carpignano Salentino, 1882 – Lecce 1952) è lo scienziato / geologo / naturalista / tassidermista, amico e collaboratore di Cosimo De Giorgi, al quale succedette nella cattedra di Scienze naturali e nella direzione del Museo – Gabinetto di Scienze presso l’Istituto “O. G. Costa” di Lecce. Di lui mi sono occupato nel volume Liborio Salomi, un illustre salentino quasi sconosciuto [1]. Ne riporto di seguito uno stralcio, che vede coinvolti gli addetti al Faro di Punta Palascia (Otranto), in ciò stimolato da Cristina Manzo, che ci delizia con i suoi bellissimi articoli sui Guardiani del mare (https://www.fondazioneterradotranto.it/2020/08/07/i-guardiani-del-mare-si-raccontano-e-i-piu-belli-sono-nel-salento-iv-parte/). E che in quello del 7 agosto parla proprio di quel faro, che sul web (non ricordo dove) ho trovato essere stato costruito nel 1869, sul luogo di una delle nostre tante torri cinquecentesche, all’epoca già allo stato di rudere, che fu interamente demolita. Ho un po’ ridotto e adattato il testo alle esigenze di questo sito: si tratta della vicenda (che vide Salomi protagonista nel 1902-1903) del recupero dello scheletro di un capodoglio, la cui carcassa in decomposizione venne avvistata proprio dai soldati del semaforo. Sarei curioso di sapere se esistono i diari dell’attività di quel faro (allora era presidiato) e, in caso affermativo, se in quello del 1902 la vicenda è stata riportata.
Poco più che diciannovenne, da studente del secondo Liceo dell’Istituto “Capece” di Maglie, Liborio Salomi mise già alla prova tutte le sue capacità partecipando attivamente al recupero e alla preparazione dello scheletro di un grosso capodoglio morto, il cui corpo venne avvistato al largo di Otranto il 18 gennaio 1902 [2].
Il corpo di questo enorme pesce (che in realtà, come si sa, è un mammifero), visto in lontananza, fu scambiato, dai “soldati del semaforo, addetti al servizio di Otranto, in località così detta Palascia”, per il profilo di un natante naufragato; alcuni gruppi di pescatori si diressero perciò, a bordo di sette imbarcazioni, verso questa sagoma indistinta visibile al largo, sperando di trovarvi chissà quale bottino.
Rivelatosi per quello che era, il corpo del cetaceo, già in stato di decomposizione, venne trainato a Otranto, da dove il Sindaco dell’epoca ordinò che venisse rimosso e spostato in località “Rinule” [3], a causa del fetore che emanava, in attesa che chi di dovere decidesse il destino di quella enorme carcassa. Esiste una foto, in possesso di Teresa Salomi (figlia dello scienziato, ancora vivente), appena leggibile e che, malgrado ciò, ho pensato ugualmente di pubblicare, del corpo del cetaceo trasportato nel porto di Otranto.
Fig. 1 – Il capodoglio nel porto di Otranto; sul molo un gruppo di curiosi (Foto da Teresa Salomi)
Frattanto la notizia era giunta a Maglie, dove il Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Liceo Capece, avv. Raffaele Garzia, si interessò alla questione, manifestando il suo interesse anche presso il Ministero della Marina. Questo, con telegramma in data 24 gennaio, concesse il cetaceo al Ministero dell’Istruzione e per esso al Preside del Liceo Capece a “scopo scientifico”. Con telegramma del giorno successivo il Sindaco di Otranto comunicava al Preside che il Prefetto lo aveva reso partecipe di quanto sopra e che pertanto il cetaceo recuperato era nella disponibilità del Liceo Capece “subordinatamente intero pagamento spesa ricupero ed in caso rifiuto lo abbandoni ricuperatori”. Lo stesso giorno (25 gennaio) il Consiglio d’Amministrazione del Liceo Capece, convocato in via d’urgenza, adottava la deliberazione n. 51, con la quale si stanziavano £. 150,00 per l’acquisto “dello scheletro del cetaceo giacente nelle acque di Otranto”.
Il Salomi, già conosciuto nella sua scuola per la sua competenza e per gli interessi nel settore della preparazione di animali imbalsamati e scheletri, fu incaricato di recuperare, per l’Istituto “Capece”, lo scheletro del cetaceo, e si recò dove il corpo era stato portato, procedendo [4] alla rimozione di tutte le carni e le parti molli in decomposizione [5] e al dissezionamento dello scheletro; organizzò e sovrintese anche al trasporto dello scheletro stesso, ormai privato degli organi interni e in gran parte ripulito dalle masse carnose, a Maglie, dove le ossa vennero seppellite nella calce viva per una loro completa ripulitura.
Tra la documentazione reperita vi è poi una lettera del Presidente Garzia al prof. Giuseppe Consiglio [6] con la quale il docente veniva pregato “di compiacersi procedere al diseppellimento delle ossa del cetaceo, e provvedere per pulirle, facendosi aiutare da qualche alunno, se lo crede, per evitare spese all’Istituto”. Qui rientra in gioco il Salomi, che effettua la pulizia finale delle ossa dissotterrate e procede alla ricomposizione dello scheletro, come testimonia la fig. 5, in possesso della figlia Teresa e già pubblicata (sia pure in una versione “speculare” fornita dalla pronipote di Liborio dott. Elena Valsecchi) nell’articolo Braschi – Cagnolaro – Nicolosi (si veda la nota 2); la foto mostra lo scheletro, sommariamente ricomposto a Maglie, con accanto la figura inconfondibile del giovane Salomi [7].
Fig. 2 – Il frontespizio del fascicolo che contiene tutti i documenti della vicenda (archivio Fondazione “Capece”, Maglie)
Non si capisce bene perché, ma le originarie motivazioni dell’acquisto, di cui si trova traccia nella delibera n. 51 (“per arricchire il materiale scientifico dei nostri Gabinetti”), vennero successivamente meno, tanto che venne deciso –credo unicamente per motivi economici, ma non ho trovato documentazione che confermi questa mia supposizione- di alienare lo scheletro, forse al miglior offerente, inoltrando la relativa offerta anche oltr’alpe.
Fig. 3 – La deliberazione n. 51 (Archivio Fondazione “Capece”)
A tal proposito si segnala una lettera a stampa in lingua francese, su carta intestata, anch’essa in francese, non si sa se mai spedita (è, infatti, senza indirizzo), che trascrivo integralmente nella mia traduzione:
“Data del timbro postale – Il nostro Istituto ha acquisito, da qualche mese, lo scheletro di un capodoglio, restituito morto dal mare Adriatico nei pressi di Otranto il 19 gennaio 1902. Si tratta di un physiter macrocephalus femmina, il cui scheletro raggiunge la lunghezza di 15 metri [8] e la circonferenza di 7 metri all’altezza della parte anteriore del tronco. Non è ancora montato, ma tutti i suoi pezzi – mancano solo 8 dei 25 denti della mandibola destra – sono stati scarnificati con cura e seccati con la calce. Desideriamo venderlo o scambiarlo con altro materiale scientifico di zoologia in buono stato. In attesa di ricevere proposte, siamo pronti a fornirvi eventuali chiarimenti richiesti (foto, inventario dei pezzi, ecc.). Il Presidente dell’Istituto Raffaele Garzia.” La lettera è indirizzata, sempre a stampa, “ai Signori Direttori d’Istituti di scienze naturali, di Musei zoologici, etc.”, senza ulteriori specificazioni.
Fig. 4 – La lettera al prof. Consiglio (Fondaz. “Capece”)
(continua)
Note
[1] R. Carrozzini, Liborio Salomi, un illustre salentino quasi sconosciuto, Ed. Milella, Lecce 2015, ISBN 978–88–7048–581–3. Chi volesse saperne di più può cercare Liborio Salomi tra gli articoli della Fondazione Terra d’Otranto.
[2] Nell’archivio della Fondazione “Capece”, la cui sede è ubicata nello stesso stabile dell’omonimo Liceo, a Maglie, si trova, nella busta n. 9, un fascicoletto con la documentazione relativa a questa vicenda; in altre buste vi è anche traccia di alcuni mandati di pagamento relativi alla stessa. Ringrazio il Presidente della Fondazione dott. Dario Vincenti e l’addetta all’archivio dott. Giovanna Ciriolo per la grande disponibilità dimostrata e per l’autorizzazione a pubblicare la documentazione in loro possesso. Altro doveroso ringraziamento al prof. Roberto Barbuti, vice-Direttore del centro Interdipartimentale – Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa per le foto dello scheletro, l’articolo sullo stesso (S. Braschi, L. Cagnolaro, P. Nicolosi, Catalogo dei Cetacei attuali del Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, alla Certosa di Calci. Note osteometriche e ricerca storica, in Atti Soc. tosc. Sci. nat., Mem., Serie B, 114, 2007) ed altre notizie fornite. Ringrazio infine il dott. Nicola Maio dell’Università di Napoli, studioso dello scheletro dei cetacei dei musei italiani, con il quale ero in contatto per altre vicende relative al Salomi e che mi ha permesso di trovare e pubblicare la lettera/relazione di Salomi che si può leggere in questo articolo.
[3] Piccola cala ubicata circa 650 metri a nord della “punta” posta sulla costa a nord dell’insenatura principale della città di Otranto, ossia dopo l’odierna Riviera degli Haethei.
[4] Con l’aiuto di manovalanza non particolarmente qualificata, vedere relazione di Salomi trascritta più oltre.
[5] Il lavoro durò complessivamente tredici giorni; Teresa Salomi riferisce di aver appreso direttamente da suo padre che in quella occasione qualcuno gli insegnò a fumare il sigaro toscano, il cui “odore” riusciva in qualche modo a coprire o almeno a mitigare gli effetti dei miasmi nauseabondi emanati dall’enorme carcassa in decomposizione.
[6] prot. n. 110 in data 31 maggio 1902, fig. 4
[7] Si vedano anche le figg. 5a, 5b, 5c, 5d e 5e che raffigurano particolari dello scheletro prima del suo assemblaggio.
[8] I pochissimi articoli finora pubblicati sul Salomi, ed anche quanto riferitomi dalla figlia Teresa, in realtà concordavano sul fatto che la lunghezza del capodoglio sarebbe stata di 22 metri; la cosa mi insospettì fin da subito per due ordini di motivi: per quanto a mia conoscenza 22 metri era una dimensione più che rispettabile persino per una balenottera (i capodogli, più piccoli, non credevo arrivassero a tale misura), ed inoltre dalla fig. 5, in cui è visibile anche il Salomi, si desume facilmente che la lunghezza doveva essere notevolmente inferiore; il prof. Barbuti mi ha scritto infatti, il 15 gennaio 2013, che “non è lungo 22 metri bensì 12,57 metri”, evidentemente così com’è ancora esposto a Pisa; nella lettera riprodotta nella fig. 6 si parla di una lunghezza di 15 metri; Salomi nella sua relazione (ved. oltre) parla di una lunghezza massima di 12 metri.
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La giornata delle pulizie (ovvero, voglio parlare dei miei libri)
Post di Giovedì 05/02/2015, 11:07
Bene, dato che sto aspettando che la lavatrice finisca la centrifuga, sono spalle contro la mia cassettiera, sedere sulla coperta e laptop sul lap. Di fronte a me, quello che chiamo Barriera culturale.
La situazione al momento (i miei piedi ft. le ciabatte di Miley Cyrus)
A casa mia, il giovedì è conosciuto come Giornata delle pulizie. Dato che mia madre lavora e io studio, entrambe spolveriamo ogni singolo giorno, passiamo l'aspirapolvere e laviamo i pavimenti di alcune stanze (cucina, corridoio, bagno ed ingresso) e - ovviamente - laviamo da cima a fondo determinate stanze (non c'è bisogno che dica quali, perchè è ovvio). Ma è il giovedì il giorno in cui rivoltiamo la casa come un calzino. Nel mio caso, io sono in charge della mia camera. Ogni giovedì, armata di sgrassatore, alcool, stracci e detersivi vari, pulisco a fondo tutto, fin dietro gli armadi, fin sopra gli scaffali. Col passare degli anni, il giovedì ha inglobato anche il mercoledì pomeriggio (conosciuto come Giorno dei vetri in cui puliamo tutti i vetri di tutte le finestre) e il venerdì (ovvero, il giorno in cui laviamo - di nuovo - tutti i pavimenti).
La parte migliore/peggiore del mio lavoro sono proprio i miei libri. A giovedì alterni li prendo e li spolvero ad uno ad uno, e dato che nel frattempo devo fare altro (si, perchè finire in fretta quando puoi ascoltare tutta la compilation di Burt Bacharach?) ci metto ore. Ma mi piace un sacco! Nel corso degli ultimi due-tre anni ho accumulato un sacco di libri (fin troppi per mia madre).
Per mia madre, questi erano tanti libri.
Guardandoli, vedo bellezza estrema, ma anche ottimi affari. Molti di loro li ho acquistati a metà prezzo, oppure sono frutti di buoni, acquisti da bancarelle, residui di case che mio nonno sgombrava e destinati alla spazzatura, scambi e perfino acquisti in gruppi di Facebook che vendono libri usati.
Jane Austen chiamava Orgoglio e Pregiudizio "Il mio bambino". Io non arrivo a tanto, ma alla fine ho sviluppato un occhio talmente attento per loro che mi accorgo dopo 0.4 secondi se qualcuno (= mia madre) ha messo mani alla libreria. Per questo motivo sono l'unica che può toccarli. Di solito, quando sono sotto esame e non posso curarmi di loro, mia madre aspetta che io esca di casa per andare a farmi torturare dai prof per pulirli. Nonostante sostenesse fermamente che Li alzo per passare lo straccio sulle mensole, non li ho nemmeno puliti perchè quello devi farlo tu non riuscivo mai a capire come un libro di Jane Austen uscisse magicamente fuori dalla sezione "Letteratura femminile inglese" (primo ripiano, seconda fila, sezione centro-destra) per finire accanto ad un libro di Chris Colfer della sezione "Young Adult - US" (secondo ripiano, prima fila, sezione centro). Per citare il più scemo.
Esempio di mia madre che "mette mani".
Esempi di GRANDI AFFARI - Ragione e Sentimento = pagato 1€, scopertosi Edizione Fabbri gran lusso molto ricercata fra i Janeites (i fan di Jane Austen) - Libri di John Green nuovi pagati a metà prezzo - Vecchi libri come La lettera scarlatta, Casa di Bambola, Dracula, Il Dottor Zhivago e Lolita pagati 1-2€
Gli acquisti migliori li ho fatti su www.libraccio.it, il cui usato è praticamente NUOVO e lo paghi una schifezza. Credo che nei loro uffici abbiano una foto con il numero del mio conto sopra con scritto "Non accettare più ordini da lei", visto che ogni volta compro 6-7 libri e li cambio in continuazione ^^" inoltre i miei compravano spesso i libri scolastici di mio fratello, e di conseguenza avevo in cambio dei buoni (essendo l'unica lettrice di famiglia, ero l'unica ad apprezzare il regalo), comprando una decina di libri e pagando solo 2-3€.
Altri acquisti fantastici... beh, ho la mia arma segreta. Vende libri nuovi a metà prezzo, io non faccio domande, lei non ne fa a me. La mia amica ha comprato una trilogia di romanzi pagandola solo 24€ contro i 50€ che doveva spendere. Da allora è la PUSHER.
Quelli nella foto in alto sono solo i libri che ho in camera. Ne ho altri in camera di mio fratello, ma quelli sono i cosiddetti "Libri rinnegati", ovvero libri che leggevo a 14 anni, tipo "Le Ragazzine" o i libri di Amici (20 fustigazioni al giorno per quelli). Ho libri rinnegati anche qui in camera, e dalle foto potete ben capire quali sono xD ma dato che "di là" non c'è spazio, sono costretta a tenerli qui.
In alto, la mia libreria l'anno scorso. In basso, una panoramica dei rinnegati in camera di mio fratello. N.b erano stati sistemati da mia madre, quindi in disordine
Sono una di quelle che preferisce il cartaceo, però leggo anche gli ebook (così tanto da rovinarmi la vista). Leggo in digitale quei libri che costano troppo, oppure quelli che non costano nulla ma non mi va di spenderci soldi sopra (vedi, libri per esami), oppure libri introvabili in Italia o che mal figurerebbero nella mia libreria. Anche se alcuni, vedi quelli su Jane Austen, vorrei comprarli anche in formato cartaceo.
Ecco i miei "bambini" (lol) in dettaglio, dato che li dovevo rimettere in libreria era troppo sbattimento girarli quaranta volte, quindi o girate lo schermo del pc o vi girate voi (y)
Primo piano della libreria:
I LIVE e i LIVE DELUXE della Newton
Libri che non hanno una sezione vera e proprio, è letteratura francese (3 libri) più libricini vari.
Bonus: quando mi infiltrai ad una conferenza per scuole elementari per sentir parlare francese a Daniel Pennac.
Libri rinnegati + letteratura inglese e americana Qui c'è da spiegare la presenza di Moccia e Volo, autori che odio: - Amore 14, comprato con sconto perchè c'era il firmacopie, ed io ero una sedicenne (credo) idiota (sicuro). Dentro campeggia un "A M. per il tuo sorriso, il più bello!" roba che avrà scritto alle altre centinaia di ragazzini urlanti. Alla mia partner in crime letteraria ha scritto "A A. per i tuoi sogni, i più belli!" e sono anni che ci chiediamo che cazzo si sia fumato prima di sparare una dedica del genere. - Fabio Volo, regalo. Ovvio. Del mio ex (no, non è stato lasciato per il libro, ma è una delle tante goccie che non hanno fatto traboccare il vaso, ma l'hanno sommerso e poi distrutto). Il suo primo regalo, sigh. Altrimenti conosciuto come Libro delle puttane, tenera e delicata nomea che si dava, nella mia classe del liceo, alle cose che utilizzavano tutti (penne, bottiglie d'acqua, questo libro). Chiamato così perchè l'ho prestato praticamente a tutti, cosa che non faccio mai con i miei libri. Fun fact: prestato in quarto liceo, è ritornato a casa solo a primavera scorsa (secondo anno di università). Conservo ancora il bigliettino, che romanticona. Lui non l'ho più visto/sentito. C'è da spiegare anche la presenza di un libro di diritto civile vecchio di 40 anni e del libro "Salò", ma vi ho detto che mio nonno sgombra appartamenti...
La mia sezione preferita: letteratura femminile inglese (c'è anche Jean Rhys che è caraibica, ma chiudiamo un occhio). Non si vede, ma in fondo c'è Marquez per far compagnia alla Rhys. La mia collezione da Janeite <3 deve ancora aumentare. Avevo comprato il volume dei Juvenilia di JA, ma non è mai arrivato *sigh*
Secondo piano della libreria:
Sezione YA e biografie (nella foto manca la biografia di Sissi). Oh, non dite niente. A me Miley Cyrus e la Ferlito piacciono. E si, di Miley ce ne sono due perchè sono due edizioni con capitoli extra. Avevo 17 anni ed ero scema (lo sono ancora). Ma almeno sono sempre affari a metà del metà prezzo!
Per Guglielmo Scilla vale lo stesso discorso di Moccia, ma almeno lui ha solo scritto "Guglielmo" (e menomale).
Sezione Letteratura Inglese (pt. II) e russa. La maggior parte sono stati acquistati per gli esami di letteratura (Romeo e Giulietta, Macbeth, La ballata del vecchio marinaio, L'ispettore generale, Il diavolo Meschino, Una giornata di Ivan, Il Maestro e Margherita, La Coda, Poesie. Pasternak già l'avevo, ma è servito anche lui per l'esame di Lett. Russa III).
Sezione fantasy-idiota ben nascosta da occhi altrui. Le uniche saghe che abbia mai letto: - Twilight. Si, ero una scema. Lo comprai la stessa sera di Federico Moccia, sotto consiglio della mia partner in crime letteraria. Era Settembre, ad Ottobre usciva il primo film (se usciva a Novembre, l'ho preso ad Ottobre). Insomma, prima dell'uscita del film Twilight li avevo letti tutti e 4. Due volte. Per fortuna avevano già schifato dopo il film Eclipse, ma intanto avevo tappezzato la mia camera di foto col bel faccino di Robert Pattinson e di comprare L'ospite della Meyer (tranquilli, sono guarita, e L'Ospite mi fa sempre addormentare dopo 2 capitoli). - House of Night. Sempre vampiri, sempre colpa della mia partner in crime letteraria. Qui ce ne sono solo 6, ma ho letto proprio a Settembre-Ottobre scorso l'undicesimo volume. Ho cominciato a comprare il cartonato e vorrei finire così, ma costa la bellezza di 16.50€. Devo aspettare di mettere da parte un po' di €€€ per fare scorta da Il Libraccio. Ho cominciato a prendere sul culo la protagonista verso il 5 libro, ora è ODIO TOTALE. Ma devo sapere come va a finire.
Il mio preferito? E' un manuale di inglese per insegnanti, del 1970, ed era destino che ci trovassimo *-* (sempre grazie al nonno!)
Bonus
- Come leggere trattandosi BENE (Versione invernale ed estiva)
- Cosa ho trovato in un libro arrivato da Il Libraccio
- Il mio vano tentativo di creare un albero di Natale letterario
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ad halloween il vestito che mi faceva più paura era quello da sbirro
Gemitaiz - Intro (Qvc4)
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Star Comics, le uscite manga dell’11 settembre
Di seguito trovate tutte le nuove uscite manga targate Edizioni Star Comics, disponibili da oggi in libreria, fumetteria e store online.
IL GIARDINO DELL'EDEN di Kaoru Fujiwara
Per la terza uscita della collana Wasabi, Star Comics sceglie un’opera dal sapore delicato e pungente al tempo stesso. Grazie al suo tratto etereo eppure estremamente espressivo e a uno stile compositivo che strizza l’occhio al mondo della fotografia, la maestra Fujiwara dipinge quattro storie che oscillano vertiginosamente fra l’onirico e il carnale, scavando a fondo nelle distorsioni e nelle contraddizioni dell’animo umano e interrogandosi sulla fragilità dei rapporti. Chiude l’opera un rivisitazione in chiave psicologico-erotica della fiaba di Cappuccetto Rosso. Un’opera imperdibile per chiunque voglia assaporare appieno il gusto del miglior fumetto d’autore giapponese contemporaneo!
Volume unico - Completo - € 12,00 10,20 - Acquista su Amazon
FAIRY TAIL #42 (NEW EDITION) di Hiro Mashima
In occasione della messa in onda dell’anime di Fairy Tail, ecco a voi un’edizione nuova di zecca dell’acclamatissima opera del maestro Mashima, che grazie a un’approfondita revisione dei contenuti renderà la vostra lettura un’inedita, sorprendente avventura! Le imprese della gilda più strampalata e divertente che si sia mai vista ripartono da zero!
Archiviato positivamente l’incarico presso il Villaggio del Sole, un nuovo sconquasso colpisce il mondo della magia: la gilda oscura Tartaros attacca Era facendo esplodere la sede del Consiglio della Magia e uccidendo nove maghi del Consiglio! Sopravvissuto, Doranbalt raggiunge Cobra di Oracion Seis, tenuto prigioniero, al fine di ottenere informazioni, e scopre così qualcosa di sconvolgente... I membri di Tartaros sono tutti demoni del libro di Zeref! Fairy Tail dovrà far fronte a una crisi senza precedenti!
63 volumi - Completo - € 4,30 3,65 - Acquista su Amazon
VITA DA SLIME #9 di Fuse, Taiki Kawakami, Mitz Vah
Perdere la vita in seguito a un’aggressione non è certo una bella esperienza... Figuriamoci se poi ci si reincarna in un essere gelatinoso, per di più cieco e sordo, e si viene catapultati in un mondo completamente diverso da quello che si è lasciato! È ciò che accade a Satoru, che intraprende un’assurda avventura nei panni di uno slime!
Accettando la proposta del re demone Callion, Tempest e Yurasania inviano le reciproche ambascerie per instaurare delle relazioni diplomatiche. Sembra che tutto stia per cominciare senza intoppi quando, ancor prima di terminare i convenevoli di rito, il gruppo di Yurasania comincia a mostrare un atteggiamento ostile nei confronti di Limur. Riuscirà lo slime ad allacciare dei rapporti con i nuovi interlocutori…?
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FAIRY TAIL SIDE STORIES #3 di Hiro Mashima, Kyouta Shibano
Il Gran Palio della Magia si è concluso con la vittoria di Fairy Tail, divenuta la gilda più forte del regno di Fiore. Ma in giro ci sono tante altre gilde piene di maghi dagli incredibili poteri. Ecco a voi uno spin-off ufficiale che vi darà l’opportunità di conoscere alcuni dei più interessanti personaggi dell’universo di Mashima, dai draghi gemelli di Sabertooth a Gajil il drago d’acciaio!
Dopo lo scioglimento di Fairy Tail, anche Luxus è costretto a cercare una nuova gilda. Contro ogni aspettativa, la gilda in cui chiederà di entrare... è Blue Pegasus! Qui, il Dragon Slayer del Fulmine si troverà a fare i conti con degli incarichi che lo metteranno parecchio in difficoltà: dovrà fare da host, salvare Ichiya dai suoi bislacchi rapitori e persino affrontare un inaspettato scontro col Commando del Dio del Fulmine... L’incontro con dei maghi la cui natura è completamente diversa dalla sua scatenerà una vera e propria tempesta anomala!
3 volumi - Completo - € 4,90 4,16 - Acquista su Amazon
STARVING ANONYMOUS #2 di Yuu Kuraushi, Kazu Inabe, Kengo Mizutani
Il Giappone è stato colpito da un anomalo surriscaldamento climatico dalle cause sconosciute. Ie, un liceale che sogna di diventare un pittore, viene rapito mentre sta tornando a casa con l’amico Kazu e, al suo risveglio, si ritrova all’interno di una struttura in cui, come in un girone infernale, gli esseri vengono trasformati in cibo. Ma chi c’è dietro a tutte quelle atrocità? Ha inizio un survival horror in cui è in gioco la sopravvivenza del genere umano!
Il luogo in cui Ie, Natsune, Yamabiki e Kazu sono stati rinchiusi si rivela essere un impianto per la trasformazione degli esseri umani in cibo. Mentre una persona dopo l’altra finisce in pasto a delle creature mostruose, loro riescono in qualche modo a scappare, passando in quello che sembra essere una sorta di settore riproduttivo, dove donne trattate come bestie vengono forzate ad accoppiarsi con uomini eccitati artificialmente. Qual è la natura dell’assurda struttura in cui si trovano?! Esisterà una via di fuga?!
7 volumi - Completo - € 5,90 5,01 - Acquista su Amazon
RINNE - CIRCLE OF REINCARNATION #39 di Rumiko Takahashi
Sakura Mamiya, una liceale in grado di vedere i fantasmi, e il misterioso Rinne Rokudo, un suo compagno di classe per metà umano e per metà Shinigami (una sorta di dio della morte), collaborano per aiutare le anime smarrite rimaste sulla Terra a trasmigrare e trovare finalmente la pace...
Mentre lavora in uno stabilimento balneare, Renge incontra Kain che le dà appuntamento per rivedersi quella sera stessa. L’inaspettato invito a uscire insieme manda Renge al settimo cielo, ma poco prima di incontrarsi con Kain sente casualmente una voce secondo la quale lui parteciperà a un incontro a scopo matrimoniale. Questo fa cadere la ragazza nella più totale disperazione...
40 volumi - Completo - € 4,30 3,65 - Acquista su Amazon
KUROKO’S BASKET REPLACE PLUS #4 di Tadatoshi Fujimaki, Sawako Hirabayashi, Ichiro Takahashi
Satsuki Momoi, la manager del club di basket della scuola media Teiko prova un certo interesse per un giocatore della squadra suo coetaneo, Tetsuya Kuroko. Quale sarà la vera natura del sentimento che nutre per quel tipo così poco appariscente? Per la gioia dei fan di Kuroko’s Basket, un prequel della serie regolare che vi permetterà di dare un’occhiata da vicino alle vite di quegli straordinari giocatori che sarebbero poi diventati la Generazione dei Miracoli!
"Da’ il massimo e poi affidati alla sorte". È questo il motto di Shintaro Midorima, membro della Generazione dei Miracoli. Un giorno, però, si perde l’oroscopo del mattino e ciò innesca una giornata piena zeppa di imprevisti alla disperata ricerca del portafortuna del giorno. Unico indizio... il colore rosso!
10 volumi - Completo - € 4,50 3,82 - Acquista su Amazon
SilenziO)))
[FONTE]
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Gemitaiz nel volume sette Sono le 4:20 gira le lancette
Gemitaiz, Quello Che Vi Consiglio pt.3, QVC7
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Generalmente rap, ma va bene tutto
Guarda anch’io ascolto principalmente rap, ma anche altro. Ti consiglio qualche canzone:
1)Gli album di Fabri Fibra turbe giovanili e guerra e pace.
2)L’album Fenice di izi
3)coco- ora o mai più, perso con te
4)giaime- ci risiamo, soulitudine, per tre, altro che, più di tutto, after
5)luca j- pezzo di carta
6) Gli album quello che vi consiglio di gemitaiz che mi piacciono molto
7) Madman- escape from hearth, traguardo, intro volume 2, solo con me, quei ragazzi remix, veleno parte 6, mi va a puttane , è solo l’inizio, lo rifarò, questa merda,
8)lowchano- amore o morte, autobus24, mi chiedi se
E ce ne sarebbero tante altre,ma tante ahah
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TOP TEN DEI MIEI ROMANCE CONTEMPORANEI PREFERITI
Nuova top ten, stavolta riguardante i miei romance contemporanei preferiti. Da notare che si tratta di romance puri, perciò ho eliminato dalla lista tutto ciò che poteva essere considerato un ibrido, e che in realtà io preferisco. Infatti di solito amo leggere romanzi rosa contemporanei un po’ gialli, un po’ thriller, un po’ paranormal, un po’ chick lit ecc... ma per questa lista li ho esclusi poiché in fondo ve ne parlo già spesso nel mio blog e anche per restringere notevolmente il campo, altrimenti rischiava di diventare infinita. Perciò se noterete che mancano autrici famose come Nora Roberts o Jayne Ann Krents, questo è il motivo, di loro io leggo romanzi rosa suspance più che altro.
Naturalmente tenete come sempre conto che questa lista è frutto del mio gusto personale e che è del tutto soggettiva, ma magari potrà tornarvi utile per scoprire nuovi libri, di cui si parla troppo poco.
1. Il gioco della seduzione (It had to be you) di Susan Elizabeth Philips
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Trama: Quando gli opposti non solo si attraggono, ma diventano inseparabili… Chicago non è pronta per l’affascinante e capricciosa Phoebe Somerville, ma quando il padre le consegna le redini della squadra di football della famiglia, tutti, lei compresa, dovranno ricredersi. Nessuno pensa che Phoebe riuscirà a risollevare le sorti della squadra, né tantomeno a far capitolare Dan Calebow, il fascinoso allenatore… Ma si sa che spesso la prima impressione è quella che inganna. Lavorando fianco a fianco, i due comprenderanno che gli opposti si attraggono irresistibilmente. E che forse vale la pena cogliere le sorprese che l’amore ci riserva, anche se non si è pronti a riceverle
La mia opinione: Bellissimo! Tutta la serie Chicago Stars è stupenda, ma questo che è il primo volume e il secondo, Heaven Texas, sono i miei preferiti. Questo vince anche su quest’ultimo perché adoro veramente Phoebe la protagonista, che non è affatto ciò che sembra. La sua immagine di mangiauomini, i suoi abiti succinti, tutto è una montatura per nascondere le sue insicurezze. Ma tutti i personaggi sono veramente interessanti e simpatici, senza svelarvi troppo vi accenno solo alla presenza di una sorellastra da accudire, un cagnolino adorabile, una rude squadra al cuore d’oro, un cugino cattivo, un pazzoide padre di un ex giocatore, scene esilaranti, scene tenere...non manca veramente nulla a questo libro. Il suo pregio più grande oltre ad una grande ironia e leggerezza credo sia la complessità di ogni personaggio.
2. Sunshine and Shadow (inedito in italiano) di Laura London (alias Sharon e Tom Curtis)
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Trama: Alan Wilde, ex bambino prodigio di Hollywood ed ex piccolo genio, è oggi un affermato regista horror dotato di una grande capacità di visione, un magnifico musicista e un uomo dotato di grande carisma e fascino. Eppure anche se dovrebbe sentirsi realizzato si sente in realtà vuoto. Diverso dalle persone che lo circondano, svuotato di ogni gioia di vivere e troppo disincantato col mondo che lo circonda. Il denaro, le donne che lo inseguono, tutto gli è ormai insopportabile e gli sembra inutile. Crede di non aver più nulla per cui vivere, di essere una pessima persona troppo cinica e pessimista per stare bene al mondo, finché, per caso, sul set del suo nuovo film che sta girando vicino a una riserva Amish non incontra una giovane vedova Amish, Susan Peachey che riesce a stupirlo. Susan è bella ma non sa di esserlo, ha un grande carisma ma lo ignora, in casa non possiede neppure uno specchio, è, innocente, eppure saggia in modi che Alan non riesce pienamente a comprendere, ma soprattutto ha una visione del mondo e della vita che è magica e sorprendente. Vede il bello e il buono in ogni cosa, ogni cosa è un dono di Dio, qualcosa di magico, e ha un carattere solare e spiritoso che riesce a far diventare un gioco qualsiasi cosa. Inutile dire che Alan è pazzamente attratto da lei, ma al tempo stesso combatte quest’attrazione, poiché sa che non può avere un futuro, che Susan ne soffrirà quando lui finirà di girare e dovrà andarsene, poiché lei non è certo una donna di mondo che può prendersi liberamente un amante, anzi se venisse scoperta dalla sua comunità rischia l’espulsione che significherebbe non vedere più la sua famiglia che lei ama. Eppure non riesce ad impedirsi di stare con lei e quando riesce a convincerla a prendere parte al film inizia per lui il periodo più felice della sua vita
La mia opinione: Stupendo. Il personaggio di Alan all’inizio non è di facile comprensione, il lettore vede tutto attraverso il suo cinismo e perciò lo ritiene veramente un personaggio negativo. E’ solo con la comparsa di Susan, il cui punto di vista si alterna a quello di Alan che il lettore acquista una visione più oggettiva della realtà e intuisce il vero carattere di Alan. Quando poi si aggiungono i punti di vista dell’assistente di Alan e del fratello di Susan il libro assume nuova luce e diventa ancora più bello facendoci approfondire ancora di più le complesse personalità dei personaggi. Inoltre questo libro non è solo una bella e toccante storia d’amore, che grazie al cielo nonostante le premesse finisce bene, è anche un affascinante viaggio dietro la macchina da presa di un registra, su un tipico set di Hollywood, sulla vita degli attori, sulla vita di una comunità Hamish e su cosa significhi realmente il termine famiglia. Non è un libro semplicemente romantico, è al tempo stesso lirico, poiché sia Susan che soprattutto Alan sono anime molto artistiche. E’ un libro che consiglio, ma con l’avvertimento che è uno di quei libri che fanno riflettere, non semplicemente un riempitivo piacevole per passare qualche ora.
3. All’improvviso a New York di Melissa Hill
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Trama: Darcy Archer lavora in una piccola libreria indipendente di Manhattan. È una sognatrice: non è disposta ad accontentarsi e a trentatré anni aspetta l'arrivo del Vero Amore, quello che abita nei suoi adorati romanzi. Un giorno di dicembre, sfrecciando in bicicletta per le strade innevate della città, travolge un uomo che le sbuca davanti all'improvviso. Quando Aidan Harris viene portato via dai paramedici, sul marciapiede rimangono il suo cane e un pacco misterioso. In preda ai sensi di colpa, Darcy fa di tutto per ricongiungere il cane, un adorabile husky di nome Bailey, al suo padrone e quando scopre che nell'incidente Aidan ha perso la memoria, le cose si complicano. Inizia così l'indagine di Darcy che, decisa ad aiutarlo a ritrovare la sua identità, si lascia trascinare da Bailey attraverso una New York natalizia, vibrante di luci e colori, fino a un lussuoso appartamento nell'Upper West Side. Qui raccoglie indizi preziosi sulla vita dello sconosciuto, che sembra fatta di viaggi esotici, sport estremi e bellissime donne, e trova la stanza dei suoi sogni: una biblioteca privata colma di preziosissime prime edizioni. Mettendo insieme le tessere del puzzle, la sua vivida immaginazione costruisce un ritratto di Aidan incredibilmente somigliante al suo uomo ideale. Ma le sue fantasie corrispondono alla realtà? E cosa succede quando la realtà è ben diversa da quanto sembra?
La mia opinione: La cosa che mi piace di più di questo libro è senza dubbio l’amore per i libri che lo permea più che la storia d’amore che contiene. Ma anche la trama è carina, e non così prevedibile come potrebbe sembrare. Molto dolce e adatto al Natale.
4. Love overdue di Pamela Morsi (inedito in italiano)
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Trama: Doroty è una giovane bibliotecaria che crede nell’apparire come si vuole essere, perciò si veste e cerca di comportarsi come una bibliotecaria, con completi grigi, occhiali calcati sul naso…ma c’è molto di più in lei. Un’infanzia con dei genitori poco affettuosi morti troppo presto l’ha lasciata isolata dal mondo, ma dietro il muro che si costruita intorno nasconde una fiamma vivissima che chiede solo di essere vista e riconosciuta per tornare a brillare come ha già fatto una volta otto anni prima, quando per il suo ventunesimo compleanno si è regalata una serata di pazzia e con abiti sexy e un atteggiamento provocante ha rimorchiato un completo sconosciuto a cui non ha mai chiesto neppure il nome. Poi un giorno arriva la chiamata da parte del comitato bibliotecario di una piccola cittadina del Kansas: la vogliono assumere! Piena di gioia Dorothy si dirige nel paesino pronta ad iniziare la sua nuova vita e incontra dopo otto anni quello sconosciuto, ma lui non la riconosce. Scott è segnato da un doloroso divorzio e nonostante sia attraente è insicuro con le donne, in certi casi. Inoltre non capisce perché sua madre stia cercando di farlo uscire con la nuova bibliotecaria del paese dal momento che questa sembra trovarlo antipatico, anche se somiglia in alcuni tratti alla ragazza con cui anni prima passò una notte di passione mai dimenticata.
La mia opinione: Nonostante la trama sia semplice i personaggi sono così, così…reali e vivi e ben approfonditi e i comprimari rendono il tutto ancora più perfetto, inoltre non c’è solo amore c’è anche molta introspezione e amore per i libri e ironia e malinconia e bè, per me è un piccolo capolavoro! Purtroppo è inedito in italiano, in alternativa nella nostra lingua potrei consigliarvi di provare la serie Bride quartet di Nora Roberts composta dai libri: La sposa in bianco, Letto di rose, Il sapore della felicità e Un amore per sempre.
5. My Sunshine di Catherine Anderson (Inedito in italiano)
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Trama: Cinque anni fa, la vita di Laura Townsend è stata quasi distrutta quando un trauma cranico ha compromesso la sua capacità di parlare e l'ha costretta ad abbandonare una brillante carriera. Nonostante le sue difficoltà, non ha mai perso il suo spirito vivace o il suo carattere solare. Ora ha un nuovo fantastico lavoro in una clinica per animali e un nuovo capo affascinante che le riempie il cuore di desiderio. Ma il veterinario Isaiah Coulter merita una donna integra, non ciò che ne resta, o almeno questo è ciò che pensa Laura. Lui ha delle idee molto diverse.
La mia opinione: avrei potuto scegliere qualsiasi libro della Anderson, perché in realtà i suoi romanzi sono tutti belli e in molti lei utilizza il genere rosa anche per raccontare la disabilità con un tocco veramente leggero e delicato.
6. Ti prego dimmi di sì (Law man) di Kristen Ashley
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Trama: Mara viene da una famiglia problematica, ma a fatica e a costo di grandi sacrifici è riuscita a crearsi una vita più che decente: ha un buon lavoro, dei buoni amici, un appartamento tutto suo, e un vicino bellissimo, nonché poliziotto. L’unica cosa che le manca è l’autostima e il coraggio di abbordarlo. Sì perché Mara nella sua testa attribuisce un punteggio a ogni persona, da uno a dieci. Dove i nove e numeri maggiori di nove sono superfighi, belli, hanno tutto ecc, i sette e gli otto sono nella media e lei si considera un due o un tre a causa delle sue origini e della sua famiglia. E il povero poliziotto Mitch dovrà faticare sette camicie per farle capire il suo valore e che a lui interessa e non poco. Per fortuna due bambini gli daranno una mano nell’impresa.
La mia opinione: In realtà di Kristen Ashley adoro anche The Will, e Raid, ma visto che Law man è stato pubblicato anche in italiano e lo adoro altrettanto, ho deciso di mettere lui in lista. Mitch è meraviglioso. E anche la trama mi piace molto con la lotta per la custodia dei bambini e il mistero legato ai materassi. Certo è una storia molto dolce che magari manca dell’adrenalina presente in altri romanzi della Ashley, ma a me tutti questi buoni sentimenti e tutta questa bontà piacciono.
7. Insieme coi lupi di Nicholas Evans
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Trama: A Hope, selvaggia cittadina del Montana, sono tornati i lupi: fanno strage di animali, si avvicinano ai bambini. La gente ha paura ed è pronta a ucciderli. In questo clima di tensione, arriva da New York una biologa specialista di lupi: Helen, una ragazza insicura e assillata dalla vita, che ha l’incarico di proteggere gli animali da coloro che vorrebbero distruggerli. Con lei, sulle tracce del branco, c’è un diciottenne timido e sensibile, Luke, che ha imparato a “”parlare”” con i lupi.
La mia opinione: Questo libro mi è piaciuto più di L’uomo che sussurrava ai cavalli, perchè l’ho trovato più attuale. I due protagonisti Helen e Luke sono pieni di paure timori e insicurezze ma insieme riescono a superarli. Si tocca inoltre il tema della differenza d’età fra una donna e un uomo, quando è la donna ad essere più grande. E i lupi sono uno dei protagonisti in quanto lo scrittore racconta brevi brani anche dal loro punto di vista. Un libro interessante ricco di tematiche e piacevole da leggere oltre che profondo. Abbiamo conflitti tra padre e figlio, uomini e animali, e la forza della Natura che vince contro tutti, così come l'amore. La vita è cambiamento e lottare contro di esso non porta mai a nulla di buono.
8. The Australian di Lesley Young (inedito in italiano)
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Trama: Charlie non ha avuto una vita facile nonostante abbia un'intelligenza fuori dal comune, infatti ha dovuto prendersi cura della madre drogata fino alla sua improvvisa morte per overdose. Alla deriva dopo questa perdita, e incapace di affrontare i propri sentimenti, poiché totalmente incapace di relazionarsi con gli altri emotivamente, quasi come una persona autistica, prende la prima decisione impulsiva della sua vita: trasferirsi in Australia, dove è ambientato il film preferito da sua madre. Qui tenta di farsi una nuova vita e cercando lavoro si ritrova a colloquio con Jace Knight proprietario di diversi alberghi e in cerca di un'assistente personale. Cosa fareste se un'aspirante impiegata vi dicesse con perfetto candore e serietà del tutto all'improvviso durante un colloquio di lavoro che non ha certo sfiorato l'argomento che non crede che il coito tra datore di lavoro e impiegato sia opportuno o appropriato? Vi arrabbiereste? Bè Jace decide invece di assumere Charlie e da lì il caos ha inizio…
La mia opinione: il libro ha qualche difetto a livello di trama, ma dal momento che si regge sulla protagonista femminile e lei funziona, anche il libro funziona. Lei ha un cervello fuori dal comune, è super intelligente, ma totalmente incapace di rapporti sociali normali. Tipo Sheldon di Big Bang theory, non sa mentire, non sa decifrare i sentimenti delle altre persone, non sopporta i discorsi inutili, insomma la sua mente funziona in modo strano e perciò rende interessante la storia semplicemente facendola vedere al lettore attraverso i suoi occhi. Alcune scene sono da scompisciarsi dal ridere, sul serio! Questo libro unisce temi seri e pesanti, ad una giusta ironia, divertimento e anche azione. Purtroppo è inedito in italiano ma se volete nella nostra lingua è disponibile un romanzo con una protagonista con problemi simili, si tratta di La matematica dell’amore di Helen Hoang.
9. Just one of the guys di Kristan Higgins (inedito in italiano)
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Trama: Chastity ha quattro fratelli e le spalle ampie come loro, ama gli sport, il football e pratica il canotaggio. Per tutta la vita è stata trattata con un ragazzo anche se da sempre è innamorata di Trevor, un amico di famiglia. Ormai però gli anni passano e vuole farsi una famiglia, perciò deve trovare un ragazzo, anche se nessuno raggiungerà mai le altezze di Trevor nel suo cuore….
La mia opinione: Il libro è carinissimo. Specie le scene dove è presente il cane di Chastity, Buttercup. Da morir dal ridere la parte dove Buttercup, in calore, fugge di casa con addosso un paio di boxer e..ma non aggiungo altro. La trama è più articolata di ciò che vi ho detto, compare un chirurgo molto attraente, una madre in fase di divorzio, nuore in crisi con i mariti e tanto altro. Ma il nocciolo di tutto è la connessione tra Chastity e Trevor, che per molti versi mi ha ricordato il rapporto tra Anna e Marco, i protagonisti del mio romanzo Imprinting love. Insomma, questo libro non poteva non piacermi. Purtroppo è inedito in italiano ma molti altri della Higgins sono stati pubblicati anche nel nostro paese e in alternativa vi consiglio anche i libri di Susan Donovan, che io trovo molto simili come tematiche e stile.
10. Un sentimento pericoloso (Flirting with danger) di Suzanne Enoch
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Trama: Samantha Jellicoe è una ladra e ne è orgogliosa. Amante delle cose belle, non esita a procurarsele rubando ai ricchi le loro opere d’arte. Tutto cambia, però, la notte in cui tenta un furto in una villa a Palm Beach: l’esplosione di una bomba uccide una guardia e lei finisce per salvare la vita del padrone di casa, il playboy miliardario Richard Addison. Samantha è una ladra, è vero, ma se qualcuno pensa di farla passare per un’assassina si sbaglia di grosso. E se Richard è abituato a essere assediato dalle donne, quella che ha trovato in casa sua non sembra affatto interessata a lui. Però è vivo solo grazie a lei, l’unica a potergli dare le risposte che cerca. Così, fra gli intrighi del mondo dorato di Palm Beach, la seducente Samantha e l’affascinante Richard seguiranno gli indizi per scoprire anche il mistero di ciò che li unisce.
La mia opinione: Libro molto frizzante, con situazioni divertenti, ma anche sentimento. Un alettura leggera e piacevole. La ladra e il milionario, già sulla carta sono un'accoppiata vincente, non trovate anche voi?
MENZIONE:
Fuori lista perchè si tratta di un romanzo breve voglio anche segnalarvi un libro in via di estinzione, praticamente sconosciuto:
Prepotente è il desiderio (Lightning that lingers) di Laura London (alias di Sharon e Tom Curtis)
Trama: Philip Brooks di giorno è un serio biologo che alleva gufi in casa e si adopera per mantenere e trasformare in riserva i terreni di famiglia; di notte, per sbarcare il lunario, è diventato la principale attrazione del Cougar Club dove, nel riflesso fumoso di un riflettore, ipnotizza centinaia di donne eseguendo un eccitante strep-tease al ritmo cadenzato di una musica sensuale. Quando conoscerà una timida libraria però la sua vita subirà una svolta…
La mia opinione: Stupendo. Un libro bellissimo e dolcissimo, non lasciatevi ingannare dalla trama, la storia è veramente dolce come la protagonista. Peccato solo sia molto breve.
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Vladimir Majakovskij cittadino onorario di Santarcangelo di Romagna, la Città della Poesia!
“Una commedia in cui non accade nulla, per due volte”. Così si è espressa Vivian Mercier sull’Irish Times a proposito di Aspettando Godot di Samuel Beckett. Era il 1956. La chiusa del testo è un graffio sulla tela, alla maniera di Lucio Fontana. Eccola:
Vladimiro: “Allora andiamo?”
Estragone: “Andiamo”.
Non si muovono.
*
Qualcosa invece si è mosso per un altro Vladimiro, che però non ha la “o” alla fine del nome. Come è assurdo (il teatro) quello che ha scritto Beckett, altrettanto (con uno slittamento semantico) è il parziale oblio – parziale perché grazie al cielo e alla steppa siberiana, il direttore di Pangea da tempo porta avanti uno “sbrinamento” nel quale è scivolato sino al limite dell’ibernazione – nel quale è stato incoccato Vladimir Vladimirovič Majakovskij: una freccia tesa sulla corda dell’arco temporale che ancora oggi potrebbe colpire il bersaglio ma che per pigrizia mentale, per scarsa volontà di portare a galla l’archeologia russa, per poco appeal, per mille altri motivi ignoti, per densità, non si muove. Esattamente come i protagonisti del capolavoro di Beckett.
*
“S’io fossi piccolo come il grande oceano / mi leverei sulla punta dei piedi delle onde con l’alta marea / accarezzando la luna”.
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Il “Cantiere Poetico” di Santarcangelo di Romagna edizione 2020 ha alzato il velo di Maya (di Maja). Lo ha fatto alla maniera di Schopenhauer: se il velo appresenta ciò che nasconde la realtà delle cose, occorre in qualche modo strapparlo via e far volare il pensiero. Così, in occasione delle “Poetiche delle Istituzioni – Manifesto per le città – In piazza! Uno dieci cento Sindaci per la cultura”, accompagnata dall’incitamento dei ragazzi della non-scuola, la prima cittadina del borgo clementino è salita sul palco e ha deciso di tendere quella corda. “Io sottoscritta Alice Parma, sindaca di Santarcangelo di Romagna (…), in virtù dei poteri a me conferiti dalla cittadinanza, essendo la poesia di vitale importanza per la comunità che amministro e rappresento, delibero di conferire la cittadinanza onoraria a Vladimir Majakovskij per il suo immenso contributo alla poesia e alla vita di questo Sferisterio, da cui ora vi parlo. Mi impegno pubblicamente a dare mandato al competente Responsabile del servizio di predisporre tutti gli atti necessari alla realizzazione della relativa cerimonia di conferimento della Cittadinanza onoraria e tutti i consequenziali adempimenti organizzativi, prendendomi la piena responsabilità di questo gesto rivoluzionario”.
Delibera sindacale per assegnare la cittadinanza onoraria di Santarcangelo a “Vladimir Majakowskij”. La dizione in Italia sarebbe Majakovskij, ma non fermiamoci alle sottigliezze e plaudiamo la bella iniziativa…
*
Già, ma perché proprio lui e non invece Anna Achmatova o Marina Cvetaeva? Perché Vladimir non volgeva il mento all’indietro ma guardava con fierezza in avanti: rivoluzione lessicale e sintattica, assoluta libertà nell’uso dei caratteri tipografici, formati, carte da stampa, impaginazioni. Una poesia del domani e non di ieri o di un’era preistorica. Una poesia per raccontare il presente. Una poesia non Neoclassica ma futurista. E soprattutto futuribile.
*
A chi legge il nuovo, il primigenio, l’imprevisto. Soltanto noi siamo il volto del nostro tempo.
Il corno del tempo risuona nella nostra arte verbale.
Il passato è angusto. L’accademia e Puskin sono più incomprensibili dei geroglifici.
Gettare Puskin, Dostoevskij, Tolstoj, ecc., ecc., dalla nave del nostro tempo.
Chi non dimenticherà il primo amore non conoscerà mai l’ultimo.
Chi, credulo, concederà l’ultimo amore alla profumata libidine di Balmont? Si riflette forse in essa l’anima virile del giorno d’oggi?
Chi, pusillanime, si rifiuterà di strappare la corazza di carta dal nero frac del guerriero Brjusov?
O forse si riflette in essa un’aurora di inedite bellezze?
Lavatevi le mani, sudice della lurida putredine dei libri scritti da questi innumerevoli Leonid Andreev.
A tutti questi Maksim Gorkij, Kuprin, Blok, Sologub, Remizov, Avercenko, Cernyj, Kuzmin, Buni, ecc., ecc., occorre solo una villa sul fiume. Questa ricompensa riserba il destino ai sarti.
Dall’alto dei grattacieli scorgiamo la loro nullità!
Ordiniamo che si rispetti il diritto dei poeti:
1) ad ampliare il volume del vocabolario con parole arbitrarie e derivate (neologismi);
2) ad odiare inesorabilmente la lingua esistita prima di loro;
3) a respingere con orrore dalla propria fronte altèra la corona di quella gloria a buon mercato, che vi siete fatta con le spazzole del bagno;
4) a stare saldi sullo scoglio della parola “noi” in un mare di fischi e indignazione.
E, se nelle nostre righe permangono tuttora i sudici marchi del vostro “buon senso” e “buon gusto”, in esse tuttavia già palpitano, per la prima volta, i baleni della nuova bellezza futura della parola autonoma.
*
Majakovskij si uccise a 37 anni non ancora compiuti. Un colpo di pistola al cuore. Lasciò uno scritto, l’ultimo. “A tutti. Se muoio, non incolpate nessuno. E, per favore, niente pettegolezzi. Il defunto non li poteva sopportare. Mamma, sorelle, compagni, perdonatemi. Non è una soluzione (non la consiglio a nessuno), ma io non ho altra scelta. Lilja, amami. Compagno governo, la mia famiglia è Lilja Brik, la mamma, le mie sorelle e Veronika Vitol’dovna Polonskaja. Se farai in modo che abbiano un’esistenza decorosa, ti ringrazio. […] Come si dice, l’incidente è chiuso. La barca dell’amore si è spezzata contro il quotidiano. La vita e io siamo pari. Inutile elencare offese, dolori, torti reciproci. Voi che restate siate felici”. Fu poeta sino alla fine, imbavagliato in quel mestiere che non si sceglie: accade, e ti tocca portarlo avanti nonostante le onde del mare, quelle del sistema, il vento del Nord, il gelo della Siberia, l’assenza del calore di un corpo da amare ancora una volta e una volta ancora.
*
“Mi lesse La nuvola in calzoni e frammenti del Flauto di vertebre e molte liriche. I versi mi piacquero molto e lui li recitava in modo ottimo, si metteva addirittura a singhiozzare come una donna, cosa che mi spaventò e preoccupò molto. (…) Si comportava in modo molto nervoso, era evidente il suo stato di profondo turbamento. Parlava come a due voci: ora da lirico puro, ora da graffiante satirico. Si percepiva che egli non aveva cognizione di se stesso e aveva paura di qualcosa. Ma era chiaro che si trattava di un uomo dotato di una sensibilità peculiare, pieno di talento e – infelice”, disse Maksim Gor’kij nel 1915, due anni prima della Rivoluzione d’Ottobre.
*
Una chiamata pubblica per non dimenticarlo. Una mozione di fiducia – di restituzione di fiducia – al poeta che voleva strappare la gioia ai giorni venturi. Già questo è un atto rivoluzionario. E chissà che quello Schiaffo al gusto del pubblico che aveva sottoscritto nel 1912 assieme a Burljuk, Kamenskij, Kruchenych e Chlebnikov – un manifesto di intenzioni potente come un canto – non si possa trasformare in un applauso. O in una carezza.
*
“Sono un poeta. Per questo sono interessante. Di questo scrivo. Di tutto il resto, solo se si è decantato nella parola”.
Alessandro Carli
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Angelo Gorgoni (1639-1684) di Galatina e una stroncatura forse immeritata (1/2)
di Armando Polito
(Il fratello, credendo di consagrarle all’Eternità, con pessimo consiglio si risolvè di stamparle.)
Probabilmente la figura di Angelo Gorgoni sarebbe stata inesorabilmente avvolta dalle tenebre del tempo se non ci avesse lasciato memoria della sua vita il suo conterraneo Alessandro Tommaso Arcudi (1655-1718) alle pp. 68-69 della sua Galatina letterata uscita per i tipi di Giovambattista Celle a Genova nel 1709. Così in particolare: Ora di questa famiglia [Gorgoni] abbiamo veduto, e pratticato ne’ nostri giorni, ed in un secolo tanto nella mia Patria scarso, ed avaro di letterati, per eruditissimo Angelo Gorgoni. Egli doppo aver sedate alcune turbolenze insorte nella sua casa, e legatosi in stato matrimoniale, attese con ogni ardenza a fondare, e promovere l’Accademia degl’Irrisoluti: e diede sprone alla gioventù con gloriosa emulazione ad erigere l’altra de’ Risoluti. Più volte abbiamo inteso il Signor Angelo publicamente discorrere, ed in verso, ed in prosa, con applauso di tutta la radunanza. Ma doppo la sua morte a poco, a poco, l’una, e l’altra Accademia restano quasi dimenticate, e sepolte. Il suo fratello, e già Archidiacono D. Giovanni Camillo Gorgoni, soggetto che ancor vive in Napoli, al par di lui erudito, fece stampare alcune delle sue Poesie,col titolo di Melodie di Parnaso, risuscitando il nome del Signor Angelo dal sepolcro, nel quale fu chiuso nell’anno 45 della sua vita a 24 Febraro, e nel Bisestile 1684.
Sulle due accademie fondate dal Gorgoni l’unica, scarna fonte è l’Arcudi con questo passo e con un altro de Le due Galatine difese, raccolta di suoi diversi opuscoli fatta e pubblicata da Francesco Saverio Volante, per i tipi dello stesso editore di Galatina letterata, nel 1715. Le pp. 8-15 contengono un pezzo dal titolo L’autore a gli signori accademici Risoluti di Galatina e alle pp. 237-244 un’epistola datata 10 ottobre 1681, che così inizia: Cugino carissimo, desiderando V. S. di leggere le mie due composizioni poetiche, l’una latina, e l’altra volgare da me recitate contro le maledicenze del signor Musarò nella nostra Accademia, celebrata alle lodi dell’Apostolo Pietro principale Padrone, e protettore della mia Patria. E più avanti (p. 243): Dovete finalmente sapere, che l’Academia celebrata dall’Academici Risoluti, i quali fanno per impresa la fiamma, fu sotto gli auspici del Signor Sindico Angelo Mongiò, che fà per impresa la Luna, il quale qualche tempo fu travagliato da infermità di pazzia; che la mia impresa è l’Orsa stellata, che Galatina erge la Civetta coronata, alla quale Urbano VI aggionse le chiavi di Pietro e Gallipoli il Gallo. In quella radunanza erudita io presentai il libro del Musarò, leggendo publicamente l’accennate parole sue, sopra le quali facendo una breve perorazione, poi recitai quelle composizioni, che per ubidirla le invio. All’Arcudi si rifà Camillo Minieri-Riccio1 indicando come data di fioritura il 1715, cioè quello di pubblicazione del libro. Basta, però, una lettura superficiale dello stesso (a parte la lettera del 1681) per capire che gli opuscoli ivi raccolti erano stati preparati da tempo e che, quindi, conformemente alla testimonianza dell’Arcudi, a quella data (erano passati trentuno anni dalla morte del fondatore) l’accademia doveva essere estinta da un pezzo.
Del Gorgoni nulla sarebbe rimasto, dunque, se suo fratello Giovanni Camillo non avesse provveduto a pubblicare le sue poesie a quattro anni dalla morte nel volume intitolato Le melodie di Parnaso, uscito per i tipi di Michele Monaco a Napoli nel 1688.
La prima recensione che io conosco (e non ho certo la pretesa che questo mio scritto ne costituisca una sottospecie di ultima) è quella di Giovanni Battista Lezzi di Casarano (1754-1832), in Vite degli scrittori salentini , manoscritto (ms. D5) custodito nella Biblioteca pubblica arcivescovile Annibale De Leo a Brindisi. A p. 462 (la numerazione non è per r/v), si legge: Per dire, che queste Poesie non sono lodevoli per alcun verso, basti il dire, che son del secento; ma l’Autore contento almeno di averle scritte non avea pensato di farne un regalo ai Posteri, o se avea avuto il desiderio di pubblicarle, non ne avea avuto il tempo, prevenuto dalla morte. Il fratello, credendo di consagrarle all’Eternità, con pessimo consiglio si risolvè di stamparle. Per osservarne il cattivo gusto, basta il leggere l’annesso sonetto ch’è de’ meno sciagurati.
L’autore ad Amico, che l’addimanda in che si trattiene, risponde.
Nacqui Cignoa, son Cigno. A Cliob che volle/
amico avermi, son’amico ancora;
amo la vita mia sempre canora
giachec sempre al mio core un spirto bolle.
Non mi ribellod dall’ Aonioe colle
per altri monti a divagar tal’ora:
ivi l’anima mia note migliora,
ivi l’alma erudita i versi estollef.
Umor Castaliog in urnah breve accoglio,
in cui disseto la mia penna, in cui
trovo materia d’eternare il foglio.
Se pianse Anchise e ne’ disastri sui
disse Fummo Troiani, io dir non voglio,
Non son Poeta se Poeta fui.
_____
a Appellativo di musicisti e poeti.
b Una delle nove Muse, protettrice della storia e della poesia epica.
c Per giacché, ma la forma (nata da già che) era di uso normale in testi a stampa del XVII e del XVIII secolo.
d non rinuncio
e dell’Aonia, regione montuosa della Beozia dove le Muse avevano la loro sede.
f innalza.
g della fonte Castalia, che prese il nome dalla fanciulla che si suicidò gettandovisi per sfuggire ad Apollo. In essa si purificavano i pellegrini che si recavano a Delfi per consultare l’oracolo del dio. Dai poeti romani era ritenuta ispiratrice di poesia. Quindi tutto il verso sta per attingo l’ispirazione con un piccolo vaso (difficile dire se il riferimento è alla limitatezza delle sue capacità di captazione o alla brevità dello schema metrico preferito, che è, qui come negli altri componimenti, il sonetto).
h vaso.
Premesso che le note di commento per questo sonetto e per i successivi sono mie, debbo rilevare che il Lezzi con quel suo basti dire che son del secento mostra di essere condizionato dal pregiudizio più banale in cui sovente cadiamo, non solo quando si tratta di dare il giudizio su un prodotto letterario: tutto ciò che non esprime il gusto del nostro tempo è da buttar via, quando, al contrario, ma non vale per il nostro caso dato l’esiguo lasso di tempo esistente tra il poeta ed il suo critico, non ci ergiamo a laudatores temporis acti. Da questa premessa ne consegue la stroncatura di un componimento che, pure, è considerato tra i meno sciagurati. Probabilmente il Lezzi non poteva tollerare quelle che a lui apparivano come oziose ripetizioni talora accoppiate a figura etimologica (Cigno nel primo verso, amico nel secondo con la figura etimologica di amo nel terzo, colle e monti rispettivamente nel quinto e nel sesto verso, anima nel settimo e alma nell’ottavo, poeta nell’ultimo. E dovettero sembrargli una prova di presuntuosa sicurezza gli ultimi tre versi, compreso, ad aggravarla, il ricordo virgiliano del primo di essi. È del poeta il fin la meraviglia, parlo dell’eccellente e non del goffo, chi non sa far stupir vada alla striglia! predicava Giambattista Marino, il pontefice della poesia barocca. Certamente il Gorgoni non è un cigno, ma non si può nemmeno invitarlo ad andare alla striglia senza dare uno sguardo integrale al suo volume che comprende componimenti che, secondo il Lezzi, probabilmente, sarebbero da considerare tutti più o meno sciagurati.
Per corroborare quanto affermato nel commentare questa poesia che nel volume è a p. 26 e perché il lettore si faccia una sua idea, propongo un estratto dell’imponente produzione2.
Comincio con un sonetto in cui l’autore, ben lungi da quella presunzione che una lettura superficiale del precedente indurrebbe a rilevare, mostra chiara consapevolezza dei suoi limiti (questa volta qualcuno lo accuserà di ipocrisia e falsa modestia? …) pur invocando a compensazione una certa correttezza morale e religiosa.
(p. 4) Per le sue Poesie, mentre vanno alle Stampe3
Ite innocenti mie dolci fatiche,
ne’ torchi amici à miglior vita haverne;
voi della penna mia già figlie antiche,
voi della Cetra mia note moderne.
Se le lingue de’ Savi havrete amiche,
poco vi cale di chi mal discerne.
Non Elene corrotte, et impudiche
v’accoglie Apollo in sù le sfere eterne.
Vergine la mia Clioa, però modesta,
a suon di corde d’or vita vi diede,
e, mentre v’adornò, la man fù onesta.
Quanto spetta al decoro, in voi si vede,
quanto a pena Cristiana, in voi s’innesta;
vi diede un Cigno purità di fede.
_________
a Vedi la nota b del componimento precedente.
Il sonetto che segue si direbbe quasi premonitore …
(p. 5) Per chi cenzura , e non scrive
Mille Zoilia vegg’io, che a’ Greci Omeri
mordono i fogli, et è livor lo sdegno;
di mille anco Aristofani severi,
che de’ Socrati ognor ridonsi à segnob.
Veston ali di cera i lor pensieri,
né giunger ponno della Fama al Regno.
Inutili di Palladec Guerrieri,
hanno l’armi alla lingua, e nò all’ingegno.
Chi commenzal d’Apollo oggi si spanded,
Pindaroe non fù mai. Né bene accenna
che delibòf col Dio sacre vivande,
non sà, chè fiero il Mar, chi mai l’Antennag
d’un pinh guidò. Né sà, che peso è grande
chi Atlantei non provò Cielo di penna.
________
a Zoilo fu un grammatico greco del IV secolo a. C., autore di un’opera, andata perduta, in cui criticava ferocemente i poemi omerici.
b Aristofane (V secolo a. C.) nella commedia Le nuvole ironizza su Socrate e i Sofisti.
c Dea protettrice delle arti.
d vanta
e Poeta lirico greco (VI-V secolo a. C.) famoso per i suoi voli, cioè ardite, improvvise digressioni.
f gustò
g l’albero
h nave (metonimia: invece dell’oggetto, la materia di cui è fatto).
i Zeus, che era figlio di Crono, lo costrinse a reggere sulle spalle la volta celeste per punirlo di essersi alleato con Crono per guidare o titani contro gli dei dell’Olimpo.
Proseguo con i sonetti dedicati agli animali.
(p. 31) La formica
Quando Sirioa più avampa, e ‘l fier Leoneb
co’ suoi raggi infocati il Mondo accora,
sbucata da mia concava magione,
de’ bruti in compagnia lodo l’Aurora.
Provedo a’ casi miei nella stagione
dell’ariste indorate avida ognora.
E per assimilarmi cal dio Plutone,
furo a Cerere afflitta i frutti ancora.d
Non di villano cor m’agghiaccian l’onte
Caccoe di brieve corpo. Io sono amante
delle bricef disperse, e lui del fonte.
Rispetto al corpo, alle minute piante,
s’ogni peso che porto appare un monte,
benche il nano de’ vermi io sono Atlante g.
___________
a É la stella più luminosa della costellazione del Cane e nel periodo della canicola (24 luglio-26 agosto) sorge e tramonta con il sole.
b Il sole è nel suo segno tra il 23 Luglio e il 22 Agosto.
c rassomigliare
d Allusione al mito di Cerere, la cui figlia Proserpina fu rapita da Plutone.
e Caco viveva in una grotta dell’Aventino e terrorizzava i vicini con i suoi furti. Fu ucciso da Ercole, al quale aveva rubato dei buoi.
f briciole
g Vedi la nota i del componimento precedente.
(p. 32) La mosca
Chi regal mi dirà!! Chi mi condanna
plebea frà tanti piccioli animali!
D’aquilino color vestendo l’ali,
ogni fisonomista in me s’inganna.
Se turbo il sonno altrui, sono tiranna;
arpiaa, se cene infestob a’ commenzali.
I Monarchi, i Plebei fò tutti eguali,
succhio a questi l’erbette, a quei la manna.
Mio Tron, è un volto in cui me spesso assentoc,
né temo, che mi fuga, indi importuna,
con flagello di carta ira di vento.
La sorte è a me, né lucida, né bruna;
con vicende di Fato, io m’alimento
in desco di Miseria, e di Fortuna.
___________
a Le Arpie erano creature mitologiche col volto di donna e il corpo di uccello. Erano specializzate nel saccheggio delle mense.
b invado
c siedo; qui l’autore, che non era certo un indotto, si è preso la licenza, dovuta ad esigenza di rima, di scambiare assido (da assidere) con assento (da assentire), attribuendo a quest’ultimo il significato del primo.
(p. 122) Lamenti d’un Bue
Su l’apparir de’ matutini albori
m’intima a fatigar bifolca mano,
e interrotti i placidi sopori,
o le valli coltivo, o solco il piano.
Trovo circonferenti i miei sudori,
se dura sfera è l’esercizio humano,
né pietade provede a’ miei languori,
che le leggi ad un Bue fa Re villano.
Son’io, che copro i semi, io che raccoglio
le ricche biade; e se talor mendico
cibo, lo porge rusticano orgoglio.
Riposa altrui nel vitupero antico,
io naufrago operando; e sì mi doglio,
che fra tanti cornuti io sol fatico.
(p. 142) L’Aragno
Priva di penne, ove convengon l’ali,
lega debol fil da muro, in muro,
e fabra, e spola: aggroppa i stami uguali,
Dedaloa verme ,c’ha veleno impuro.
Mille Tesei volanti, i dì fatali
chiudono a morte al carcere spergiuro,
e, fallace Arianna a loro mali
porge stami, e lo scampo è men sicuro.b
Pesca senz’amo, sù dell’Etra al Marec;
dalle viscere sue l’esche raduna,
fatte le reti Rie fila già rare.
Se ‘l cerchio indi le squarcia Aura importuna
meraviglia non è, che sempre appare
chiara incostanza a Rota di Fortuna.
_____
a L’inventore del labirinto, cui la tela del ragno somiglia.
b Allusione al mito di Teseo che uccise il Minotauro (rinchiuso da Minosse, re di Creta, nel labirinto) grazie all’aiuto di Arianna, figlia del re , la quale lo dotò di una matassa che, srotolata, permise all’eroe di uscire dal labirinto.
c dal cielo al mare
(p. 152) Il Gallo
Quando avanzano al dì brievi momenti,
la notte invoco à seminar gli orrori.
Ristorate dal sonno al fin le menti,
desto l’Aurora à dispensar gli albori.
Animato Orologgio: io balbia accenti,
rinforzo audace, e fremiti sonori,
invito à sursib effeminate genti.
Sono Metro del Tempo, e degli amori.
Coronato volante: à me natura
della prosapiac mia fidò l’impero,
altro che vigilar non è mia cura.
Iride hò nelle piume; e sempre altero
se co ‘l canto protestod ogni bravura,
degli Augelli son’io tromba, e Guerriero.
________
a Forma sincopata di surgersi(levarsi dal letto)
b balbettanti
c stirpe
d mostro
(p. 166) Per una sanguettolaa, morta sopra il braccio di bella Donna
Dai neri stagni, in lucida prigione
altri ti chiuse, di salute un Angueb,
acciò, svenando agl’innocenti il sangue,
fusse de’ vermi un fisico Neronec.
Mentre l’arte di Cood savia t’impone
mordessi il braccio à Lilla mia che langue:
avida, e tu, per non sentirla esangue,
fustee di sua salute empia cagione.
In picciolo Eritreof, tue rabbie absorteg,
inerme Faraon vedesti; e ‘l male
che ondoso s’annegò, anco fù forte,
ma, felice imparasti empio animale,
per non mutarti in cenere la Morte,
con i balsami suoi farti immortale.
________
a sanguisuga; all’epoca il salasso tramite sanguisuga era una delle terapie più usate in varie malattie. Sanguettola è diminutivo di sanguetta, voce regionale settentrionale.
b serpente
c Qui l’imperatore è assunto per antonomasia a modello di sanguinario.
f Il globulo rosso, scoperto da poco (dall’olandese Jan Wammerdam nel 1568).
g scatenate
(p. 236) Si paragona all’Ape
A te, ch’ali dorate Ape ramingo
apri a i raggi del Sol, Clotoa de’ fiori
e guerriero oricalcob, a’ tuoi clamori
coorti aduni, a parità mi fingo.
Tu nel fumo patisci, e io mi stringo
del Dio ch’è ciecoc ai fumiganti ardori,
tu favi ammonti, ed io con atri umorid
armoniche dolcezze al Mondo pingo.
Tu volante destrier sù l’Etrae biscif,
io di Marte scrivendo, or pugno, or giostro,
tu i Prati adori, io d’un bel volto i lisci.
Così, troppo uniforme è il viver nostro,
mentre noi stizza altrui: pronto ferisci
tu con ago mordace, io con inchiostro.
__________
a Era la più giovane delle tre Parche e il suo compito era quello di filare lo stame della vita.
b tromba
c Amore
d inchiostro
e nell’aria
f sibili
(CONTINUA)
________________
1 Notizia delle Accademie istituite nelle Provincie Napolitane in Archivio Storico per le Province Napoletane, anno III, fascicolo I, Giannini, Napoli, 1878, p. 147: Galatina. L’Accademia col nome di RISOLUTI fioriva tuttavia nell’anno 1715 in Galatina, e facea per impresa una Fiamma3. E in nota 3: Vedi ALESSANDRO TOMMASO ARCUDI a p. 8, 237 e 243 del suo libro Le due Galatine difese, che stampò in Lecce nel 1715 colla falsa data di Genova e col finto nome di Saverio Volante.
2 Sono 312 componimenti: 270 sonetti, 37 epigrammi e 5 altri di maggiore estensione. Due suoi sonetti , inoltre,si trovano inseriti, in lode dell’autore, in Vita e miracoli del glorioso S. Saba, di Onofrio Guido di Castrignano dei Greci, opera uscita per i tipi di Pietro Micheli a Lecce nel 1861 (le pagine non sono numerate).
3 Scrive il fratello nell’avvertenza al lettore che i sudori di mio fratello furono valevoli, accelerandogli il suo dì fatale, a privarlo della luce; e più avanti che si tratta di opere … la maggior parte ritrovate abbozzate trà misere cartuccie … Se, dunque, questo componimento non è un topos obbligato, Angelo aveva intenzione di pubblicare la sua fatica ma la morte glielo impedì.
#Alessandro Tommaso Arcudi#Angelo Gorgoni#Armando Polito#Giovanni Battista Lezzi#Giovanni Camillo Gorgoni#Libri Di Puglia#Spigolature Salentine
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