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Domenico Rossi (PD): "Interrompere l'isolamento di Pino Masciari e garantire piena sicurezza alla sua famiglia"
Il Consiglio Regionale del Piemonte si mobilita per la protezione del testimone di giustizia Pino Masciari, simbolo della lotta alla 'ndrangheta
Il Consiglio Regionale del Piemonte si mobilita per la protezione del testimone di giustizia Pino Masciari, simbolo della lotta alla ‘ndrangheta. Domenico Rossi, Presidente della Commissione per la promozione della cultura della legalità e il contrasto ai fenomeni mafiosi del Consiglio Regionale del Piemonte, ha lanciato un appello urgente per interrompere l’isolamento e garantire la piena…
#&039;ndrangheta#Andrea Mantella#audizione Consiglio Piemonte#audizione pubblica#azione antimafia#coinvolgimento istituzioni#collaboratori giustizia#Commissione Legalità#condizione Masciari#Consiglio regionale#Consiglio Regionale Piemonte#contrasto crimine organizzato#coraggio denuncia#costruttori democrazia#Cultura della Legalità#denuncia contro mafia#denuncia mafiosa#diritto sicurezza#Domenico Rossi#Domenico Rossi PD#esempio giustizia#fenomeni mafiosi#inchiesta Factotum#isolamento istituzionale#Lotta alla mafia#lotta contro &039;ndrangheta#mafia Italia#Ordine del Giorno Masciari#Pino Masciari#presidente Commissione Legalità
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Bergamini: Forza Italia orgogliosa del ruolo Italiano in UE
Discorso alla Camera della vicesegretario nazionale e responsabile esteri di Forza Italia Deborah Bergamini: "Forza Italia è molto orgogliosa di poter rivendicare il proprio ruolo per aver raggiunto il traguardo di avere Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione Europea" Nel contesto di un discorso alla Camera dei Deputati, Deborah Bergamini, vice segretario e responsabile esteri di Forza Italia, ha sottolineato l'importanza del ruolo che l'Italia sta assumendo all'interno dell'Unione Europea con il nuovo assetto della Commissione Europea. Bergamini ha espresso un forte orgoglio per il traguardo raggiunto con Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, rimarcando il dialogo costruttivo all'interno del Partito Popolare Europeo (PPE), dove Forza Italia è riconosciuta come la colonna portante italiana. La politica toscana ha rilevato come il continuo confronto tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente del PPE Manfred Weber abbia permesso di creare un argine popolare contro l'offensiva politica di quella sinistra europea che, secondo Bergamini, ha rivolto pregiudizi e contumelie ideologiche contro Fitto e l'Italia. Questo successo è visto come un'ulteriore credenziale italiana nel contesto comunitario, aggiungendosi al lavoro svolto dalla presidente del Consiglio Meloni, dal ministro Tajani e da tutto il governo, che oggi sono considerati fattori stabilizzanti e propositivi all'interno dell'Unione. Bergamini non ha mancato di ironizzare sulla critica delle minoranze parlamentari, definendo le loro dichiarazioni non solo nervose, come ha ricordato Meloni, ma anche "livorose", "rancorose" e prive di rispetto istituzionale. Ha sottolineato come sia paradossale che l'Italia venga criticata sia per la sua presenza che per la sua assenza agli eventi internazionali, con frasi come "se l'Italia non c'è, non va bene perché è marginalizzata, se l'Italia c'è, non è che ci può essere perché invitata, no, è imbucata." Nel discorso, Bergamini ha anche toccato questioni geopolitiche come l'immigrazione illegale, ricordando come l'Italia abbia coniugato legalità e cooperazione, riducendo gli arrivi irregolari del 60%, un risultato riconosciuto anche da Frontex. Sull'Ucraina, ha ribadito il sostegno italiano all'aggredito senza mai esitare, ma con la fermezza di non voler vedere le proprie armi utilizzate sul suolo russo, riprendendo le parole del ministro Tajani. In Medio Oriente, Bergamini ha evidenziato l'impegno italiano per il diritto di Israele a difendersi e per il sostegno umanitario alla popolazione di Gaza, citando l'iniziativa "Food for Gaza" come modello di intervento concreto. Anche in Siria e Libano, l'Italia ha promosso azioni diplomatiche e di pace, come il ritiro delle credenziali all'ambasciatore presso Assad e il supporto alla missione UNIFIL. Bergamini conclude il suo intervento riprendendo la "dottrina Berlusconi", che ha fissato le coordinate della politica estera del centrodestra, basata su libertà, pragmatismo e ricerca della pace, valori che Forza Italia continua a seguire in un contesto geopolitico profondamente cambiato. Concludendo, Bergamini ha espresso la speranza che la presidente Meloni porti un messaggio di europeismo consapevole e laico al Consiglio Europeo, dove l'Italia si presenta con un ruolo di rilievo, consapevole che in un mondo in evoluzione, l'Unione Europea deve governare la globalizzazione, non subirla. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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Napoli: gravi responsabilità dell’assessore comunale alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu, che, a distanza di oltre un mese dall’annuncio, da lui stesso dato, non ha ancora convocato la conferenza dei servizi sulla viabilità in piazza degli Artisti
Anche su questa mancata convocazione dovrà indagare la Magistratura inquirente. Si rinnova dunque l’appello al procuratore capo della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri La richiesta di convocazione della conferenza dei servizi per piazza degli Artisti Come risulta dal sollecito, protocollato in data 4 dicembre u.s., dalla presidente della Commissione trasparenza del Consiglio Comunale di…
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#Comitato Valori collinari#Gennaro Capodanno#Napoli#piazza degli Artisti#piazza Medaglie d&039;Oro#via Recco#via San Gennaro ad Antignano#viale Michelangelo#Vomero
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Verona, studenti e istituzioni insieme per un uso consapevole dei monopattini elettrici
Verona, studenti e istituzioni insieme per un uso consapevole dei monopattini elettrici. Una comunicazione diretta, semplice ed efficace, fatta dai giovani per i giovani. Per la prima volta a Verona, gli studenti e le studentesse delle scuole superiori si sono fatti promotori di una iniziativa orientata ad accrescere fra i loro coetanei l'informazione su un uso consapevole dei monopattini. Un breve vademecum, strutturato su livelli comunicativi diversi per essere funzionale su molteplici canali di diffusione - giornali/tv, internet e social media -, dove sono esposte in forma 'semplificata' le norme e le sanzioni collegate all'uso del monopattino elettrico. Un progetto che ha preso forma da un'idea dei rappresentanti della Commissione Trasporti della Consulta Provinciale di Verona del biennio precedente e che l'attuale Commissione Trasporti ha portato a conclusione con la collaborazione della Polizia locale, nella persona del Comandante Luigi Altamura, e della prof.ssa Luana Vincenti del Liceo Artistico di Verona. "E' un piacere vedere i risultati di un importante progetto di collaborazione fra Istituzioni e studenti, che punta a far parlare i giovani con i giovani – evidenzia l'assessora alla Sicurezza e alla Legalità –. Un prodotto a più mani per accrescere le informazioni su un uso dei monopattini elettrici consapevole e rispettoso delle norme. E' una modalità di cittadinanza attiva che ci piace tantissimo, tanto più perché vede i giovani in azione per i giovani. Ci stiamo già muovendo per attivare altre collaborazioni di questo tipo. L'ottimo risultato raggiunto, infatti, rafforza l'idea che per la diffusione di certe tematiche fra i più giovani la migliore soluzione sia quella di supportarsi di coetanei capaci e desiderosi di operare per il bene comune. Il Vademecum sarà trasmesso a tutti i comandi delle Polizie locali della Provincia per la massima diffusione e stiamo anche pensando ad una sua traduzione in inglese". L'innovativa iniziativa è stata presentata lunedì 27 dall'assessora alla Sicurezza e alla Legalità insieme al Comandante della Polizia locale Luigi Altamura. Presenti la referente della Consulta provinciale degli studenti di Verona Roberta Spallone, la professoressa Luana Vincenti del Liceo Artistico di Verona, ma soprattutto le studentesse Camilla Bardini presidente della Consulta Provinciale Studentesca di Verona - CPS e Vittoria Benfatti componente della Giunta del CPS e Coordinatrice Commissione Trasporti. . "E' la prima volta da tanti anni che faccio il Comandate – dichiara Luigi Altamura – che studenti e studentesse propongono un tema di rispetto delle regole, di legalità, di conoscenza e di consapevolezza rispetto al codice della strada. Questi giovani sono stati i primi e a livello nazionale non ho trovato esempi e idee simili, perché questi vademecum di norma vengono fatti dagli organi di Polizia stradale, dal Ministero dell'Interno o dalle Polizie locali. Questa è quindi una idea innovativa di contributo di comunicazione sulla sicurezza stradale della città, una partecipazione positiva che merita un plauso". Il Vademecum, graficamente impostato dalla classe IV G del Liceo Artistico di Verona, ha avuto il patrocinio del Comune di Verona – Assessorato alla Legalità, Sicurezza e Trasparenza, ed è stato realizzato sia in una versione più estesa e completa che in una versione "smart" più sintetica ma ugualmente completa ed anche in un documento interattivo con QRcode. Perché un Vademecum sulle norme che disciplinano l'uso dei monopattini elettrici L'obiettivo è quello di favorirne la conoscenza da parte dei giovani, in particolare dei minori, attraverso uno strumento di chiara, semplice ed agevole consultazione, in modo da contribuire anche ad una maggiore sicurezza nella circolazione e, ove possibile, dare un contributo alla riduzione degli incidenti, anche gravi, che sempre più spesso si verificano nella nostra città. Pubblicazione e diffusione Verrà inviato a tutti gli istituti scolastici di Verona e Provincia, pubblicato sul social della Consulta Provinciale Studentesca e messo a disposizione del Comune e della Polizia locale perché possano utilizzarlo e divulgarlo alla cittadinanza. Consulta Provinciale Studentesca (CPS) di Verona La Consulta Provinciale Studentesca (CPS) di Verona è un organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale composto da due studenti per ogni istituto secondario di secondo grado della Provincia. E' un organismo apartitico e di durata biennale, e, al suo interno, opera attraverso Commissioni tematiche. La CPS collabora con l'amministrazione scolastica, gli enti locali ed il MIM affinché le necessità della comunità studentesca siano messe in evidenza, avanzando proposte e progetti ed esprimendo pareri che vadano a soddisfare le richieste e le necessità degli studenti e che superino la dimensione del singolo istituto. "Tra gli altri – spiegano Camilla Bardini e Vittoria Benfatti – la Consulta ha anche il compito di promuovere per gli studenti percorsi formativi di educazione alla convivenza civile sulle tematiche della legalità, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. Ed è anche in relazione a questi aspetti che si inserisce il progetto che ha dato vita al Vademecum: rispetto delle regole (legalità) che garantiscono una convivenza civile, attenzione all'ambiente trattandosi di monopattini elettrici e, non ultimo, sicurezza stradale. La Consulta è orgogliosa di mettere a disposizione dei cittadini questo documento, che mira a facilitare la consultazione delle norme riguardanti i monopattini, sperando che possa essere apprezzato pienamente dalla collettività non solo studentesca". ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Favara, XVI Edizione della Festa della Legalità. Ecco il programma dal 3 al 12 Maggio 2024
Dal 3 al 12 maggio 2024, si svolge a Favara la XVI Edizione della "Festa della Legalità", voluta e coordinata da Gaetano Scorsone. Ecco il programma degli appuntamenti in cartellone: Venerdì 3 maggio Ore 09.30, il Liceo Statale “M. L. King” in collaborazione con il Centro Studi “A. Russello”, presenta il Convegno: La Grande Sete di… Giustizia, Aula “C. Marrone”. Saluti: Dirigente Scolastico Prof.ssa Mirella Vella; Antonio Palumbo (Sindaco di Favara); Dott.ssa Maria Buffa (Dirigente USR Sicilia); Dott. Gaetano Scorsone (Coordinatore Festa della Legalità). Interventi: -Prof. Salvatore Ferlita (Università Kore, Presidente Centro Studi “A. Russello”); -Dott. Salvatore Cardinale (Magistrato a riposo); -Dott. Antonio Liotta (Editore, Vice Sindaco di Favara); -Prof. Calogero Sorce (Docente Liceo “M. L. King”); -Letture di Sara Chianetta (Vice Presidente Centro Studi “A. Russello”); -Interventi artistici a cura del Gruppo Teatro “I Ragazzi del King” diretto dalla Prof.ssa Arianna Vassallo. Modera la Professoressa Giada Attanasio (���Docente Liceo M.L.King”). Domenica 5 maggio Ore 08.30, l’A.I.D.O. Gruppo Comunale Favara “N. Papa–S. Urso”, il C.A.M.E. dei Templi di Favara e la Chiesa Madre presentano l’evento: Memoria, Gratitudine, Preghiere: percorsi di legalità di una comunità in cammino. Programma: - Ore 08.30-09.15: Afflusso delle auto e moto d’epoca e dei partecipanti presso il “Saracen Bar” di Via Capitano Callea n. 119; - Ore 09.30: Inizio percorso della memoria con l’omaggio a Stefano Pompeo presso il Cimitero di Piana Traversa (deposizione composizione floreale, lettura profilo, preghiera); a seguire visita alla Stele del Beato Giudice Rosario Angelo Livatino – sp3 -, fermata in Via Padre Pino Puglisi e in Corso Vittorio Veneto (scaletta) per ricordare rispettivamente il Beato Pino Puglisi, Gaetano Guarino e Stefano Pompeo; - ore 11.30: Santa Messa in Chiesa Madre, celebrata dall’Arciprete don Nino Gulli. Al termine, consegna del IV Trofeo “Gaetano Tuzzolino/Gaetano Parello” alla Tenenza dei Carabinieri di Favara da parte del C.A.M.E. dei Templi. Lunedì 6 maggio Ore 10.30, l’A.N.F.F.A.S., l’I.I.S.S. “E. Fermi” e la Pro Loco “Castello” presentano il workshop inclusivo per il rispetto dei Beni Comuni: Insieme si può, presso la sede dell’A.N.F.F.A.S. di Via E. Berlinguer n.23 di Favara. Interventi a cura di persone con disabilità dell’Associazione ospite e degli Alunni dell’I.I.S.S. “E. Fermi”. Martedì 7 maggio Ore 09.30, l’I. C. “A. Camilleri” e l’Associazione “Favara per il Futuro” presentano In classe con Livatino, plesso “Mendola-Vaccaro”. Interventi di Autorità locali ed esponenti dell’Università Kore di Enna. Ore 11.00, l’I. C. “G. Guarino” con la partecipazione degli studenti dell’I.P.S.S.E.O.A. “G.Ambrosini”, in una dimensione di continuità e orientamento, presenta lo spettacolo teatrale Voli di colombe, ali di farfalle, dedicato a bambini vittime innocenti della mafia. 0re 16.30, l’I. C. “Falcone Borsellino” presenta lo spettacolo La classe dei banchi vuoti, tratto dall’omonimo libro di Don Luigi Ciotti, con il coordinamento degli insegnanti Maria Cristina Marrella e Francesco Brutto. Mercoledì 8 maggio Ore 09.30, l’I. C. “V. Brancati” presenta il Convegno La lotta per la legalità, la giustizia e la libertà. L’ultimo discorso di Giacomo Matteotti, presso il Castello Chiaramonte di Favara. Saluti: -Prof.ssa Carmelina Broccia, Dirigente Scolastico; -Antonio Palumbo, Sindaco del Comune di Favara; -Dott.ssa Miriam Mignemi, Presidente del Consiglio Comunale; -Dott.ssa Etta Milioto, Presidente Commissione Pari Opportunità; Interventi: -Dott. Paolo Cilona, giornalista e scrittore; -Francesco Curaba, già Dirigente Scolastico; Intermezzi musicali a cura dell’orchestra dell’Istituto. Letture e approfondimenti: -Prof.ssa Giuseppina Mira, poetessa; -Alunni delle classi terze di scuola secondaria di I grado. Coordina la Prof.ssa Ombretta Canu, docente I. C. “V.Brancati”. Ore 15.00, l’Associazione Culturale Unitre visita la Casa Circondariale “P. Di Lorenzo” (Petrusa) per presentare Conciliazione e Tradizioni popolari, momento di intrattenimento con poesie, canzoni, recitazioni, letture, sketch di vita vissuta, barzellette, serenate e altro ancora al fine favorire un positivo afflato di spontanea inclusione, di umana condivisione e di pari dignità. Oltre ad una rappresentanza dell’Unitre è prevista la presenza del Presidente del Consiglio Comunale di Favara, Dott.ssa Miriam Mignemi. Ore 19.30, presso la Chiesa di San Giuseppe Artigiano, Veglia di Preghiera per la Pace e la Legalità, aperta a tutta la comunità cittadina. Giovedì 9 maggio Ore 20.30, la Compagnia Teatrale “Arcobaleno” e il Comune di Favara presentano: Anime, tratto da Anime che si chiamano di Antonella Morreale, Castello Chiaramonte. Regia di Antonella Morreale e Franco Sodano. Musiche di Franco Sodano e Gigi Finestrella. Musici: The Angels e Myriam Russello. Venerdì 10 maggio MANIFESTAZIONE FINALE Ore 09.30, inizio afflusso delle rappresentanze scolastiche e associative, degli ospiti, delle Autorità e della cittadinanza, in Piazza don Giustino per prepararsi alla Marcia della Legalità. Ore 10.00, partenza del corteo da Piazza don Giustino in direzione Piazza Cavour, attraversando Via Roma, Via Vittorio Emanuele, Via Cesare Battisti. Ore 10.30, Piazza Cavour: deposizione Corona di fiori al Monumento ai Caduti delle Guerre e alle Vittime innocenti della mafia; saluti delle Autorità; scopertura e presentazione della maxi tela dedicata all’Esercito Italiano -Istituzione Madrina della manifestazione - con l’intervento del Maestro Vincenzo Patti; consegna del 6° Trofeo “Salvatore Cucchiara” al Vigile del Fuoco Antonio Lattuca; passaggio dello Stendardo della Legalità dall’Unitre Empedocle all’Istituto Studi e Ricerca "Calogero Marrone”. La consueta iniziativa Pane, Olio e… Legalità offrirà la possibilità di gustare il buon pane favarese, donato dai Maestri Panificatori cittadini e arricchito dalla qualità dell’olio frutto della nostra terra. Il gustoso assaggio sarà accompagnato da pensieri sulla Legalità che gli studenti delle Scuole cittadine, insieme ai loro familiari, hanno appositamente preparato. A curare l’organizzazione e la distribuzione gli Allievi dell’I.P.S.S.E.O.A.“G. Ambrosini”. Saluti finali Read the full article
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Russia Ucraina: un conflitto che indebolisce la situazione finanziaria mondiale
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Russia Ucraina: un conflitto che indebolisce la situazione finanziaria mondiale
In questi giorni si è tornato a parlare di Ucraina. Non del fronte militare: di quello non si parla più da settimane. E nemmeno delle mancate elezioni presidenziali: previste per la primavera 2024, non si sa se e quando si terranno. Così come della scomparsa (giusto per usare un eufemismo) di centinaia di milioni di dollari in armi e armamenti regalate all’Ucraina dai Paesi occidentali: dopo il report ufficiale degli USA nel quale si parlava di oltre un miliardo di dollari in armi e armamenti di cui si erano perse le tracce, nei giorni scorsi è venuta a galla la sparizione di un’altra quarantina di milioni di dollari di aiuti dei quali non si sa più che fine abbiano fatto.
Nei giorni scorsi, i Paesi del G7 (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Giappone) e dell’Unione Europea hanno deciso di rinnovare il proprio sostegno al governo di Zelensky concedendo altri 50 miliardi di dollari di aiuti, da ora fino al 2027. Quello che hanno dimenticato di dire è che questa somma (tutt’altro che bruscolini: si pensi a quanti problemi potrebbero essere risolti con tutti questi miliardi), probabilmente, non servirà a nulla. Per diversi motivi.
Il primo è la situazione finanziaria di questo Paese. Secondo Il Fondo Monetario Internazionale, il debito pubblico dell’Ucraina è praticamente un pozzo senza fondo. Solo per il 2024, il Fondo Monetario Internazionale stima il deficit di finanziamento dell’Ucraina superiore ai 40 miliardi di dollari. Gli aiuti dei Paesi del G/ e dell’UE non basterebbero nemmeno a coprire questo. Ma non basta: secondo le stime della Banca Mondiale, il fabbisogno a lungo termine dell’Ucraina per la ricostruzione ammonterebbe a 411 miliardi di dollari. Alcuni Paesi europei hanno espresso scetticismo sulla decisione di continuare a versare montagne di denaro all’Ucraina. “Tutti si rendono conto che 50 miliardi di euro non sono sufficienti”, ha detto Johan Van Overtveldt, conservatore belga che presiede la commissione Bilancio del Parlamento europeo.
A questo si aggiunge un’altra riflessione. I 50 miliardi di euro che l’UE dovrebbe regalare all’Ucraina dovrebbe provenire dal bilancio centrale. Questo, sulla carta, non dovrebbe inficiare altre voci di spesa già in crisi (si pensi alle polemiche di questi giorni sulle politiche agricole). Per questo motivo si starebbe pensando di trovare altrove i fondi. Tra le soluzioni proposte ci sarebbe quella di consentire a Kiev di emettere dei “bond zero coupon”, ovvero dei titoli di stato senza cedole periodiche ma con interessi pagati tutti insieme al momento della restituzione del prestito. Ma vista la voragine dei debiti dell’Ucraina nessuno comprerebbe questi titoli. Per questo, alcuni “furbetti” dell’alta finanza hanno pensato di utilizzare, a garanzia di questi bond, gli asset della banca centrale russa congelati in Europa il cui valore si aggira intorno ai 250 miliardi di euro.
Inutile dire che esistono fortissimi dubbi sulla legittimità e sulla legalità di questa manovra: finora nessun tribunale si è pronunciato su questi fondi e Mosca ha annunciato l’intenzione di ricorrere in ogni sede contro iniziative di questo genere.
Il trucco sarebbe continuare a [fingere di voler] aiutare Kiev coprendo i rischi con gli asset russi, ma rimandando la questione sulla reale possibilità di farlo a un futuro non meglio definito. Un’operazione questa che comporta rischi e problemi non indifferenti di vario genere. Soprattutto per i Paesi Europei, alcuni dei quali hanno detto chiaramente di non essere d’accordo. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno dichiarato che questo modo di fare, a lungo andare, potrebbe addirittura destabilizzare l’euro. Già perché tra le cose che gli “ideatori” di questa trovata non hanno detto c’è anche che la maggior parte delle riserve russe oggetto della manovra sono in euro. La Banca centrale russa aveva scelto questa moneta ritenendola più sicura e affidabile del dollaro, in considerazione del minore (rispetto al dollaro) rischio che gli asset venissero requisiti. Far crollare questa fiducia nell’euro come valuta internazionale alternativa al dollaro e soprattutto sicura potrebbe avere conseguenze non da poco sui mercati finanziari.
Ma non basta. Buona parte delle riserve russe sequestrate si troverebbero in Belgio, nel depositario centrale Euroclear. Qualora i contenziosi legali non avessero un esito come quello sperato dai Paesi del G7, potrebbero esserci conseguenze di natura geopolitica: aver venduto obbligazioni basate sull’ipotesi dell’esproprio degli asset russi, avrebbe effetti rilevanti anche sui dialoghi di pace proposti da molti Paesi europei (Italia inclusa). Per non parlare delle conseguenze che avrebbe sulla decisione dell’UE di applicare una tassa sui profitti generati dagli asset russi depositati in Euroclear che, nel 2023, hanno già prodotto 4,4 miliardi di euro. Una manovra per la quale diverse aziende russe coinvolte hanno già avviato diversi procedimenti legali. Quasi tutti nei tribunali russi.
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Insediata la Consulta regionale per la legalità
Si è insediata a palazzo Campanella la Consulta regionale per la legalità. Alla giornata ha preso parte Pietro Molinaro, presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, due componenti lo stesso organismo, Antonello Talerico e Ferdinando Laghi, l’ex presidente della commissione Giuseppe Gelardi e l’assessore alla sicurezza e legalità e valorizzazione ai fini sociali…
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Valorizzare i beni confiscati alle mafie è un segnale di legalità. E il governo che fa? Taglia!
(Davide Mattiello – ilfattoquotidiano.it) – L’inferno, si sa, è lastricato di buone intenzioni, ma anche l’antimafia di Governo non scherza. Mentre a parole la presidente della Commissione antimafia non perde occasione per ribadire che nessuno farà un passo indietro nella lotta alle mafie, che si devono moltiplicare gli sforzi per stare accanto a chi si impegna, a chi denuncia, a chi ci mette la…
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Infine la crisi di governo è arrivata, era nell'aria da mesi, ma Salvini ha aspettato con prudenza il momento a suo parere più consono per infilare la stilettata. Poco ci interessa discutere adesso sugli scenari prossimi delle geometrie parlamentari e sulle polemiche spicciole. E' più interessante provare a capire come questo passaggio si inserisce nel ciclo neopopulista italiano, quali contraddizioni scioglie, o liquida e quali ulteriori invece apre per il futuro.
Alcune note a caldo sulla crisi di governo
1 - La crisi di governo è latente dall'inizio dell'esperimento giallo-verde.L'incompatibilità tra le istanze sociali che questo governo avrebbe dovuto combinare era chiara dall'inizio, ma, paradossalmente, in una fase iniziale era proprio questa profonda ambiguità a costituire la tenuta del governo. L'esecutivo Conte formalmente funzionava come una delle prime esperienze di governo "pigliatutto" che come presupposto al famoso contratto di governo aveva una sostanziale armonizzazione e organizzazione tendenziale della società, in una forma totalmente incoerente. Al di là del costrutto ideologico, che passava per un certo grado di neutralizzazione e istituzionalizzazione del conflitto sociale, a divergere profondamente erano le proposte di politica economica. Non che quelle del cinquestelle contenessero nulla di rivoluzionario, ma di fatto de-intermediavano la distribuzione delle risorse dalla presenza degli intermediari privati, aggredendo dunque, in forme molto edulcorate, la finanziarizzazione e privatizzazione del welfare e della spesa pubblica. Una ricetta socialdemocratica fuori tempo massimo. La ricetta leghista invece, al contrario prevede un keynesismo finanziarizzato, in cui la combinazione tra l'inclusione differenziale della forza lavoro, la riduzione delle tasse e la maggiore liberalizzazione dell'accesso dei privati alla spesa pubblica dovrebbe ri-impulsare l'economia e fare aumentare gli investimenti. Entrambe le ricette partivano dall'ipotesi comune che l'autoregolazione del mercato è una stronzata, tanto più in un contesto globalizzato e competitivo, e che dunque l'intervento dello stato è necessario, ma mentre i primi volevano, illusoriamente, restituire al pubblico un suo briciolo d'indipendenza dal mercato, i secondi, comprendendo che ormai il legame è inscindibile, puntano a una sempre più profonda distribuzione di risorse pubbliche ai privati. E' palese che l'opzione salviniana ha da subito ricevuto il sostegno degli imprenditori, dei media e di ciò che rimane della classe media soprattutto in contrapposizione con i miseri tentativi di redistribuzione grillini. Ma anche delle fette di proletariato più o meno tradizionale si sono fatte irretire dalla promessa della "crescita", mentre perché le proposte dei 5stelle assumessero un minimo di credibilità era necessario almeno un accenno di mobilitazione sociale significativa, che non solo non è emersa, ma è stata fortemente scoraggiata e evitata dalla compagine pentastellata. L'autodelega è dunque via via mutata in debolezza e infine in trasformismo. Infatti Salvini, consapevole che questo rischio alla lunga potrebbe riguardare anche lui, nell'ultima fase del governo giallo-verde ha aperto a una ri-intermediazione con le parti sociali "tradizionali" in una sorta di embrione neo-corporativistico. Il governo giallo-verde dunque per circa un anno è riuscito a rappresentare in maniera ancora molto frammentaria un arco di soggetti composito, ma adesso, se si dovesse andare ad elezioni, la ricetta salviniana sarà adeguata per farlo ancora? Cosa sostituirà le proposte blandamente sociali dei 5stelle? O vedremo riemergere delle contrapposizioni su una linea implicitamente di classe?
2 - Non bisogna però pensare al salvinismo come una semplice restaurazione che oggi arriva al suo compimento. In parte lo è, ma è soprattutto una innovazione sia per quanto riguarda gli assetti istituzionali, di cui parleremo dopo, sia per quanto riguarda la collocazione internazionale dell'Italia, sia per le forme comunicative che per la forma dello scontro politico che impone. Non bastano vecchie categorie, né consolatorie, né drammatizzanti per affrontare una seria opposizione sociale al Capitone.
3 - E' veramente nata la Terza Repubblica.Non nel senso del "governo del cambiamento" o del "popolo" come Di Maio (pace all'anima sua) in maniera sbruffona affermava. Piuttosto ad essere significativamente mutati sono i rapporti istituzionali non nelle loro caratteristiche formali, ma in quelle agite. Lo Stato, come comando, e la sua transizione in una direzione o in un'altra è la vera posta in palio di questa fase. Salvini si scontra e ricuce, colonizza e tenta di cooptare, tutti gli apparati della funzione stato, dalla magistratura, ai burocrati, al Presidente della Repubblica, all'Autorità Nazionale Anticorruzione. Sa bene che oggi per contare, per imporre la propria visione politica non basta vincere delle elezioni, ma tocca riorganizzare nel profondo la macchina statale. Salvini inoltre deve ridefinire le forme della legalità (impresa non riuscita neanche completamente a Berlusconi) per dare risposte agli imprenditori sempre più voraci che non riescono a rubare abbastanza con i lacci e lacciuoli imposti dalle legislazioni attuali. Non è una questione banalmente di corruzione, è una necessità sistemica nella contrazione della capacità produttiva italiana. Bisogna dare il via libera a nuove forme di accumulazione e estrattivismo per rilanciare la "crescita" senza che nessuno metta i bastoni tra le ruote. Per fare ciò bisogna rimettere completamente in discussione gli assetti istituzionali post-tangentopoli. I 5stelle puntavano a una banale razionalizzazione dello Stato, Salvini deve osare molto di più. Questo potrebbe portare a frizioni intra-istituzionali, nonostante l'apparente disfacimento e delegittimazione in cui versano oggi tanti di questi apparati. Per chi crede che sia necessaria un'opposizione di classe alla Lega non si tratta di tifare Mattarella come fanno certi o le magistrature, ma piuttosto di tenere ben presenti le contraddizioni nel campo avverso e di sfruttarle quando possibile.
4 - Salvini annuncia la crisi di governo poco prima di alcuni passaggi centrali dell'anno politico. Una manovra economica con il rischio dello scatto dell'IVA al 25%, il taglio del numero dei parlamentari e la scelta del commissario UE. E' chiaro che l'obbiettivo del Capitone è di agire su questi temi senza dover trovare una mediazione interna con i 5stelle. Dovrà trovare i soldi per la Flat Tax e evitare l'aumento dell'IVA. Cosa succederà dunque al "reddito di cittadinanza" e al "decreto dignità"? La Lega cancellerà con un colpo di spugna queste riforme? Chi ha avuto accesso a questi dispositivi come reagirà alla loro possibile cancellazione?
5 - L'affare Russia Gate è probabilmente tra le questioni che ha portato ad un'accelerazione della crisi di governo. Non solo per l'evidente imbarazzo della compagine giallo-verde di fronte all'opinione pubblica nel gestire lo scandalo, ma soprattutto perché evidenzia la strategia di reazione alla politica estera trumpiana che gli ambienti democratici americani stanno provando ad articolare in Europa. Il tentativo è quello di far saltare o almeno mettere in cattiva luce i referenti del sovranista sul vecchio continente. Altrove la strategia ha funzionato, in Italia per il momento no, ma Salvini sa bene che sta giocando una partita assai rischiosa su quel fronte. Proseguire il gioco di equilibrismi in cui si sta muovendo con la palla al piede dei grillini avrebbe potuto rappresentare un disastro. Oggi Salvini in Europa è effettivamente piuttosto isolato e la strategia di parziale cooptazione delle forze populiste messa in atto dalla nuova Commissione Europea potrebbe metterlo in difficoltà. Dunque la Lega si troverà ad un bivio, senza la possibilità di scaricare la responsabilità su altri, tra adeguarsi a una qualche forma di contrattazione al ribasso con l'UE o approfondire la conflittualità sperando di avere le spalle coperte dagli yankees. Entrambe le strade avrebbero conseguenze in termini di consenso e di effetti economici e sociali tutt'altro che prevedibili oggi.
6 - Il governo giallo-verde vede la sua fine su una tematica ormai paradigmatica, per quanto apparentemente marginale come quella del TAV. In questo Salvini è stato un animale politico non indifferente, costruendo mattone su mattone la crisi del 5stelle e svuotandolo di senso fino ad attaccare una delle battaglie costituenti dei grillini. Dopo averli ammansiti e addestrati, averne completamente annullato l'aurea di alterità li ha abbandonati a se stessi. Ma più che per la dinamica in sé è importante annotare che la crisi si è data su questo tema perché è un simbolo, il più palese, dello scontro latente nella società tra la "crescita" senza limiti e la conquista di forme di vita più egualitarie e umane. Il movimento No Tav e i movimenti contro le grandi opere sono una ferita aperta nel piano sovranista perché sono le uniche forme di opposizione di classe di una certa dimensione in questo paese che si contrappongono alle vie di uscita dalla crisi dall'alto. Questo chiaramente vorrà dire un approfondirsi dello scontro con le compagini popolari che compongono questi movimenti, ma potrebbe anche significare una progressiva generalizzazione delle loro istanze, tanto per via dello scontro in sé, quanto per il moltiplicarsi dei fronti determinati dai cambiamenti climatici e dalla ripresa dell'accumulazione indiscriminata.
In sostanza le contraddizioni con cui si dovrà confrontare un eventuale governo sovranista sono tutt'altro che lisce e la fase che si apre potrebbe chiarificare una polarizzazione, se non immediatamente nelle piazze, almeno nell'opinione che non potrà tornare nell'alveo destra-sinistra come dimostra il sostanziale girare a vuoto della proposta liberaldemocratica del PD. Bisognerà fare attenzione a non cedere alla retorica del frontismo antifascista che è rimasta l'unica tenue arma nella mani dei Dem per provare a rifarsi una verginità. Ci aspettano tempi, strani, faticosi, ma interessanti.
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Pascucci: "bandiera pace rimane in piazza, prima sgombero CasaPound" La bandiera della pace non si tocca. Parola di Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, che è tornato a parlare del caos scatenato da CasaPound per via della bandiera arcobaleno esposta alle finestre del Municipio della città. Il movimento di estrema destra ha scritto al prefetto per chiederne la rimozione ed ha annunciato una manifestazione per sabato. "Il sindaco - ha detto Mauro Antonini responsabile laziale dei fascisti del terzo millennio - non vuole rimuovere la bandiera arcobaleno? Ci penseremo noi". Ma il sindaco di Cerveteri ha ribadito che la bandiera non si tocca. "L'intelligenza - ha detto Pascucci - è un dono che non tutti hanno. Quando mi è arrivata la lettera di CasaPound l'ho presa e l'ho stracciata perché non ho tempo di leggere le loro lettere. Ho solo detto loro che quando sgombereranno l'immobile che occupano e si libereranno dall'illegalità allora potrò parlare con loro perché io so di essere nel giusto!" "Sono anche Presidente della Commissione Bilancio nell'Area Metropolitana di Roma Capitale - ha aggiunto Pascucci - e in questa veste ho scritto al Prefetto circa 5 mesi fa chiedendo come mai non fosse stata ancora sgombrata la sede di Casapound a Roma ma non ho ricevuto alcuna risposta. Allora mi chiedo come mai abbia però trovato tempo per rispondere a un militante di Casapound?! La prossima volta che devo comunicare qualcosa al Prefetto farò scrivere a uno di loro così forse risponde pure a me! La bandiera rimane in Piazza perché io sono nella legalità!” globalist
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Bordata sul Veneto dal presidente grillino della Commissione antimafia Nicola Morra: le mafie si sviluppano per complicità, giusto chiedersi quanta cultura della legalità ci sia lì da voi. È una domanda aperta per tutti noi: ce l’abbiamo, la cultura della legalità?
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Operazione DDA e ROS: Sgominate dai vertici della ‘Ndrangheta internazionale, la reazione del Presidente Domenico Rossi. PD. Torino
Un richiamo alla responsabilità collettiva per contrastare il radicamento mafioso in Piemonte.
Un richiamo alla responsabilità collettiva per contrastare il radicamento mafioso in Piemonte. Un’operazione contro il traffico internazionale di droga. L’operazione condotta dai Carabinieri del ROS e dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) ha portato a sgominare un’organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti, che aveva ai vertici figure tutte al femminile. Tra gli…
#Alessandria today#arresti mafiosi Brasile.#‘Ndrangheta Piemonte#beni confiscati Canavese#beni confiscati Piemonte#collaborazioni internazionali anti-mafia#Commissione Legalità#confisca beni mafiosi#contrasto alla criminalità organizzata#Criminalità organizzata#Cultura della Legalità#Domenico Rossi#Domenico Rossi dichiarazioni#educazione legalità Piemonte#famiglia Assisi#Google News#impegno contro mafie#italianewsmedia.com#legalità in Piemonte#Lotta alla mafia#mafia nel nord Italia#magistratura anti-crimine#magistratura e forze dell’ordine#operazione antimafia#operazione DDA#operazione ROS#operazioni internazionali antimafia#Partito Democratico Piemonte#Pier Carlo Lava#Presidente Commissione Legalità Piemonte
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Zinzi al convegno SFaC al Centro: “La cultura della legalità si alimenta con le buone amministrazioni”
“Nelle nostre comunità ognuno di noi può fare la propria parte per tenere ben alta la barra della legalità. Benedetto Zoccola, già vicesindaco a Mondragone con l’amministrazione Schiappa, con la sua attività quotidiana di contrasto alla camorra è la dimostrazione di come buona amministrazione e impegno sociale possano e debbano andare di pari passo dando un’impronta ben ferma sui territori. Compito di chi siede nelle istituzioni è anche quello di tenere lontano chi cerca di contaminare un ambiente sano”. Così il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, già presidente della Commissione Anticamorra in Consiglio regionale partecipando alla ‘Chiacchierata sulla legalità ed impegno civile’ organizzata dall’associazione culturale ‘San Felice a Cancello al centro’, presieduta da Mena Forcella, in occasione del trentennale della strage di Capaci. Al convegno moderato da Marco Lettieri hanno partecipato anche il testimone di giustizia Benedetto Zoccola, che ha presentato il suo libro, la garante provinciale dei detenuti Emanuela Belcuore e la referente del Comitato don Peppe Diana Alessandra Tommasino.
source https://www.ilmonito.it/zinzi-al-convegno-sfac-al-centro-la-cultura-della-legalita-si-alimenta-con-le-buone-amministrazioni/
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LA GIUSTIZIA CONVIENE di Guido Lo Forte - Giancarlo Caseli In onda il 20.02.2022 ore 17.00 - Pienneradio.com Sarà Giancarlo Caselli il nuovo ospite di "Le interviste di Leggere per capire Scrivere per capirsi" , coautore del libro "La giustizia conviene" ( Rizzoli ), opera che spiega il valore delle regole raccontato ai ragazzi di ogni età e molto altro. L'imperdibile appuntamento, occasione per parlare anche della storia criminale del nostro Paese, è fissato per domenica 20 febbraio 2022 alle ore 17.00 (con replica il lunedì successivo alle 21.00) sulle frequenze di Pienneradio (anche in streaming su www.pienneradio.com oppure sul http://radio.garden/listen/pienneradiofm-89-7/LvB4-9F9). - - - Pienneradio - - - Giancarlo Caselli, vinto il concorso in magistratura, è stato destinato al Tribunale di Torino, ove nei primi anni settanta è stato giudice istruttore penale. Dalla metà degli anni settanta sino alla metà degli anni ottanta, ha trattato reati di terrorismo riguardanti le Brigate Rosse e Prima Linea. Nel 1984 ha fatto parte della Commissione per l'analisi del testo di delega del nuovo codice di procedura penale e nel 1991 è stato consulente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul terrorismo e sulla mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Dal marzo 1986 al 1990 è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Nel 1991 è stato nominato magistrato di Cassazione ed è divenuto Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Torino. Dal 15 gennaio 1993 è stato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, dal 1999 è Direttore generale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Dal 2001 è il rappresentante italiano a Bruxelles nell'organizzazione comunitaria Eurojust contro la criminalità organizzata. Dopo aver ricoperto il ruolo di Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Torino, viene nominato Procuratore Capo con voto unanime del Consiglio Superiore della magistratura. #caselli #malo #mafia #giancarlocaselli #mauriziolorenzi #pienneradio #scrivere #capire #leggere #lpcspc #radio #interviews #rizzoli #legalità #giustizia #palermo #pool #torino #toro (presso Pienneradio) https://www.instagram.com/p/CaLVjqfMhNv/?utm_medium=tumblr
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La Regione Sicilia dà il via alla ristrutturazione della masseria Verbumcaudo a Polizzi
La Regione Sicilia dà il via alla ristrutturazione della masseria Verbumcaudo a Polizzi. Partite le opere di ristrutturazione della masseria Verbumcaudo, il bene confiscato alla mafia nel territorio di Polizzi Generosa, nel Palermitano, acquisito dalla Regione Siciliana e gestito dal 2019 dalla cooperativa sociale Verbumcaudo. La consegna dei lavori è avvenuta alla presenza del presidente della Regione, dell'assessore all'Economia, del presidente della commissione Antimafia dell'Ars, del vescovo di Cefalù, dei sindaci di vari centri delle Madonie, di autorità militari, del presidente di Confcooperative e dei soci della coop Verbumcaudo. Nell'ambito della missione 5 "Coesione e inclusione" del Pnrr che prevede corposi investimenti a favore dei beni confiscati, specialmente nel Mezzogiorno, la Regione ha potuto aggiudicarsi un finanziamento da oltre cinque milioni di euro, grazie all'accordo fra assessorato dell'Economia, attraverso il dipartimento Finanze, e l'assessorato delle Infrastrutture, attraverso il dipartimento regionale Tecnico, per la redazione di un progetto di riqualificazione che prevede anche il ripristino di parte della viabilità d'accesso. Un traguardo importante nella valorizzazione dei beni confiscati, attraverso una collaborazione tra soggetti pubblici e privati, segno concreto della forza dello Stato contro la mafia, per il riscatto del territorio e la tutela del lavoro. Il percorso intrapreso dalla Regione, frutto anche di uno stretto rapporto di collaborazione con l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, punta a restituire ai cittadini, in particolare alle giovani generazioni, ciò che la violenza mafiosa ha sottratto per troppo tempo. I lavori saranno eseguiti dall'ati Icored-Scancarello di Bagheria (Pa) e avranno una durata di 650 giorni. Prevista la ristrutturazione dell'ala nord-est della masseria, testimonianza dell'architettura feudale siciliana del Cinquecento, estesa per 960 metri quadrati; l'intera azienda agricola si estende complessivamente per circa 150 ettari in territorio madonita. Gli interventi in programma saranno utili a sostenere le attività produttive della masseria, ma anche per le finalità di promozione sociale e della cultura della legalità attuate dalla cooperativa "Verbumcaudo", fra cui laboratori per le scuole e i giovani, inserimento socio-lavorativo di soggetti fragili, divulgazione. Previste la rifunzionalizzazione della masseria mediante la creazione di spazi multimediali e l'acquisto di attrezzature agricole per la produzione di olio, vino e formaggi, la riqualificazione energetica della struttura e la sistemazione di alcuni tratti delle strade provinciali di accesso alla masseria, per un piano dal valore complessivo di 5,3 milioni di euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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L'Istituto Brancati di Favara organizza convegno per il Centenario della morte di Giacomo Matteotti
L'Istituto Comprensivo "V. Brancati" di Favara, Dirigente Scolastica prof.ssa Carmelina Broccia, rende omaggio a Giacomo Matteotti nel centenario della sua scomparsa (10 giugno 1924, Roma), organizzando un convegno dedicato alla memoria dell'uomo e del politico, simbolo della libertà e della democrazia. L'iniziativa, inserita nel contesto della XVI Festa della Legalità, si terrà mercoledì 8 maggio presso la suggestiva sala del Collare del Castello Chiaramonte, di piazza Cavour a Favara. Inizio dei lavori è fissato per le 9e30. Giacomo Matteotti, figura di spicco della politica italiana, sarà al centro di riflessioni, con l'obiettivo di approfondire il suo ruolo nella storia del nostro Paese e il suo impegno per la difesa dei valori democratici. L'evento rappresenta un'importante occasione di confronto e di approfondimento per la comunità scolastica e per tutta la città di Favara, evidenziando l'importanza di preservare e promuovere i principi fondamentali della legalità e della democrazia. Saranno presenti oltre alla Dirigente Scolastica Broccia, anche Miriam Mignemi presidente del Consiglio Comunale di Favara e Antonio Palumbo, sindaco. Ed ancora, Gaetano Scorsone, coordinatore della Festa della Legalità, Etta Milioto Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Favara. Sono previsti gli interventi dello scrittore e giornalista Paolo Cilona, di Francesco Curaba ex Dirigente Scolastico. Le letture e gli approfondimenti sono stati affidati alla poetessa Giuseppina Mira. A coordinare i lavori sarà Ombretta Canu, docente dell'Istituto Comprensivo "Vitaliano Brancati". Sono state previste anche riflessioni e performance artistiche degli alunni dell'Istituto Brancati. Il convegno si propone di analizzare il contributo di Matteotti alla costruzione di una società libera e giusta, nonché di stimolare una riflessione sulle sfide attuali che riguardano la difesa dei diritti civili e della giustizia sociale. La sala del Castello Chiaramonte offrirà uno scenario suggestivo per celebrare la memoria di Matteotti e riaffermare l'impegno verso una società basata sui principi di uguaglianza e solidarietà. L'iniziativa, aperta alla partecipazione di tutti i cittadini interessati, si propone quindi di essere un momento di incontro e di confronto, volto a mantenere viva l'eredità di Giacomo Matteotti e a promuovere valori di libertà, democrazia e legalità che costituiscono il fondamento della nostra società. Read the full article
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