#presa in carico vittime
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Alessandria: Violenza di genere, un evento formativo per sensibilizzare e agire. Un incontro multidisciplinare per affrontare e contrastare la violenza di genere
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) rinnova il suo impegno nella lotta contro la violenza di genere organizzando un evento formativo e di sensibilizzazione.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) rinnova il suo impegno nella lotta contro la violenza di genere organizzando un evento formativo e di sensibilizzazione. Giovedì 5 dicembre, nel Salone di Rappresentanza di Via Venezia 16, dalle ore 9 alle 16.30, esperti del settore, professionisti sanitari e rappresentanti istituzionali si confronteranno per analizzare e condividere…
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vintagebiker43 · 1 year ago
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LAVINIA CARA,
le racconto una storia.
Quando ero ragazzina e impiegavo le mie giornate sui libri per laurearmi mia mamma e persino mia nonna mi guardavano con orgoglio e mi dicevano “Studia, studia…studia per la tua libertà e la tua indipendenza, così se domani volessi comprarti un rossetto non dovrai chiedere i soldi a tuo marito…”
Mia mamma e mia nonna di figli ne hanno avuti 3 ciascuna e hanno interpretato il loro ruolo di madri alla perfezione.
Mia nonna è rimasta vedova giovanissima e se l’è cavata meravigliosamente.
Mia mamma ci ha cresciute, me e le mie sorelle, lavorando e facendo la mamma alla perfezione.
Per loro essere madri è stata una missione.
Ma non hanno mai dimenticato l’importanza della libertà e dell’indipendenza.
Perché loro tante mamme vittime dei mariti e della sudditanza economica le hanno viste dal vivo, Lavinia cara.
Hanno visto donne far la cresta sulla spesa per poter disporre di qualche spicciolo senza render conto al marito.
Hanno visto mamme spaccarsi la schiena a far pulizie presso terzi di nascosto dal marito durante le ore di lavoro del coniuge, pur di raccattare qualche soldo da metter via per i figli, per il loro futuro.
Hanno visto donne consumate dalla fatica e dal dolore di dover sempre abbassare la testa ma sempre incredibilmente fiere e dignitose.
Mia nonna e mia mamma non hanno mai detto a me o alle mie sorelle di considerare come massima aspirazione per una donna quella di far figli.
Perché, spiace dirlo ma è così, mia nonna e mia mamma sono nate molti decenni prima di lei ma sono molto ma molto più giovani di lei.
Per loro una donna è una persona, non una fattrice.
E aggiungo, per quel che conta.
Io figli non ne ho avuti ma lei non sa perché.
E come me milioni di donne non abbiamo figli e lei non sa perchè.
Ma nessuno l’autorizza a pensare che non sia o non sia stata la nostra aspirazione.
Impari a dosare le parole, senatrice cara.
Impari a rispettare chi ascolta o legge le sue esternazioni.
Impari a parlare di temi così delicati come il calo delle nascite secondo il suo ruolo, che non è certo quello di dire alle mamme cosa devono insegnare alle loro figlie.
Si impegni piuttosto a ricercare soluzioni per assicurare quanti più diritti possibili alle donne.
Che siano mamme o no.
E, già che ci sono, le ricordo che in Italia le cure per avere una gravidanza per le donne che non ci riescono sono costosissime e solo in piccolissima parte a carico del servizio sanitario nazionale.
Non lo sapeva forse…ebbene, glielo dico io.
Cominci da qui magari.
E tenga per sé i suoi inopportuni predicozzi sulle aspirazioni che dovrebbero avere le diciottenni.
Che non è che tutti siamo stati fortunati come lei, Lavinia cara…
Cordialità (giusto quanto basta)
@ Antonella Pavasili
Nella foto, presa dal web, la senatrice Lavinia Mennuni.
Ha dichiarato che per le donne diventare madri dev’essere la prima aspirazione.
E amen…
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susieporta · 4 months ago
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Otto di Spade
"La Via della Responsabilità"
La Luce pulsante che sentiamo muoversi dentro di noi, ci racconta di un altro "luogo".
Un luogo Sacro, dove c'è vibrante Armonia tra l'Essenza e la Sostanza, tra l'Essere e il Manifestare, tra la Ragione e il Sentimento.
Questo sarà un Autunno di profonda trasformazione.
Anche i mesi passati lo sono stati.
Ma erano prevalentemente dedicati alla chiusura del Passato e impegnati nella Destrutturazione degli schemi di disfunzione ad esso associati.
Difficile accorgersi nel mentre in cui si vive l'esperienza del crollo di come la nostra Struttura abbia contestualmente plasmato una nuova Forma.
Ma l'Autunno ci impegnerà proprio nella definizione dei nuovi "Confini Sconfinati", in quella indefinita vastità che non abbiamo mai esplorato di noi stessi.
E le Maschere dei più deboli cadranno. Perché essi non reggeranno "l'Espansione", ossia quel massivo movimento di manifestazione dell'Essenza, che trascenderà impetuoso ogni schema di personalità, sia esso antico o di nuova generazione.
Il Buio, mascherato di Finzione e Potere, si rivelerà nella sua piccolezza. Nella sua fragile costruzione di Dolore.
Non potremo più fermare la Verità che avanza imperiosa dentro e fuori di noi.
Essa uscirà dalle bocche dei Carnefici in egual misura con cui verrà resa pubblica dalle Vittime.
Cosa ne faremo di questa Verità, solo la nostra Struttura potrà dirlo.
Potremo tentare di infangarla nuovamente e renderla schiava del nostro insano disturbo mentale. Oppure potremo osservarla e coglierne i suggerimenti palesi che ci invia.
Ma chi sceglierà di aggrapparsi alla propria disfunzionalità, avrà un "aiuto speciale": gli accadimenti dell'Autunno sono come sentinelle pronte a "cecchinare" ogni impurità interiore.
E se dovessero cogliere forme di "incongruenza" energetica, plasmeranno nella Materia la manifestazione del sintomo in versione "cartellone gigante".
Cosicché finalmente si abbia la possibilità di vedere la gigantografia del nostro inquinato e malato Corpo di Dolore.
Siate onesti. Se potete.
E se non vi accorgete di essere lontani dalla vostra parte autentica, iniziate a porvi alcune semplici domande.
Senza puntare il dito contro voi stessi o gli altri, senza colpa o vergogna. Solo con la voglia di sentirvi, di comprendervi, di accogliere le parti di disfunzione ed elaborarne il profondo dolore che vi trasmettono.
Non è colpa dell'Altro. Non oggi.
Ieri forse potevamo parlare anche di questo all'interno dello schema Carnefice - Vittima.
Ma non oggi.
Oggi parliamo di "Responsabilità Personale", di presa in carico individuale, di potere di Guarigione interiore.
Gli altri non c'entrano.
Tocca a noi.
Tocca a noi guardarci dentro ed essere onesti.
Nessun "risarcimento danni" e nessuna "pretesa di riconoscimento" tardivo ci salverà da noi stessi e placherà il senso di ingiustizia.
Non siamo stati amati?
Allora è giunto il tempo di amarci.
Fino in fondo.
Senza limiti. Senza scuse. Senza condizioni.
Tante cose accadranno in questi prossimi tre mesi. Tante tante.
Restiamo concentrati e presenti a noi stessi. E proseguiamo questo fantastico viaggio d'Amore...
Mirtilla Esmeralda
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sophiaepsiche · 16 days ago
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Il Salvatore
SECONDA PARTE
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Redenzione soprannaturale offerta
Avendo compreso l’azione di redenzione presente nell’evoluzione interiore, possiamo passare a capire la più complessa redenzione offerta.
Pensate a un santo che è vicinissimo all’unione con Dio, vive nella pace, ha già le sue lotte per via dell’azione redentrice spontanea ma viene consolato immensamente dalla pace che gli infonde lo Spirito Santo e dona facilmente a Dio il dolore che gli provocano. Se questo santo è cristiano sa di avere una scelta, lo impara e ci crede per fede: se vuole farsi simile al suo Maestro può offrirsi vittima. Deve farlo volontariamente perché non è un’azione spontanea, non è parte delle leggi che governano il mondo nonostante le sfrutti, non è evolutiva, è molto di più, è un’invenzione soprannaturale che solo chi conosceva perfettamente le leggi di Dio, il suo stesso Verbo, poteva creare.
Non essendo spontanea va espresso il proprio fiat, la volontà personale di offrirsi come vittima per i peccatori.
Ma chi sono questi peccatori? Tutti noi? Ah sì certo lo siamo tutti e tutti dobbiamo proseguire senza sosta la nostra purificazione ma, alla luce di quanto abbiamo detto prima (precedente articolo), chi sono i peccatori?
I distruttivi. Quelli che mai vorrebbero guardarsi dentro, mai vorrebbero migliorare, mai vorrebbero purificarsi, quelli che hanno tonnellate di impurità e irrisolti, risposte distruttive inconsce e dolori occultati che quando salgono fanno un male cane. Sono coloro che, tra l’altro, spingono tante altre persone manipolabili, che di loro non sarebbero cattive, al male. Sono quindi anche pedine importantissime nella lotta contro il male. I distruttivi, nel cristianesimo, sono definiti dannati, lo sono già o sono vicinissimi ad esserlo. Sono gli irrecuperabili. Se ci pensate, anche a detta dei maggiori esperti di psicologia, la possibilità della conversione alla semplice bontà umana e naturale, nei narcisisti maligni, è talmente rara da poter essere convenzionalmente negata. È talmente insolita che gli psicologi stanno agendo al contrario, non potendo aiutare loro che non vogliono farsi aiutare, aiutano tutte le vittime e i complici, più o meno consci di esserlo, a conoscere il fenomeno e a liberarsi dalle trame negative innescate da questi individui. Se siete vittime di un narcisista maligno vi si dirà di scappare perché non cambiano. Potete cambiare mille terapisti ma la risposta rimarrà la medesima.
Gesù ha però creato, attuato e diffuso, sulla terra, un potente contrattacco, che agisce proprio sui distruttivi, l’unico che ha un potenziale di riuscita altissimo. Chi si offre vittima, infatti, prende sulle sue spalle il carico del peccatore, prova al suo posto quei dolori nascosti che quando salgono fanno un male cane, paga al posto suo e lo riscatta. Tornando alla metafora del pentolino col latte, l’azione del santo-vittima è proprio quella di trascendere tutta l’ebollizione del narcisista senza creare caos, senza schizzare, senza macchiare, senza scatenare distruttività, solo in nome dell’amore di Dio e dei fratelli, con l’ovvio risultato di togliere la distruttività dal mondo. Non solo quella presa in carico, perché quando il distruttivo fa del male, colui che lo riceve, a meno che non sia un santo, gestirà male il dolore a sua volta e lo trasformerà in ulteriori risposte distruttive o, per lo meno, nevrotiche o auto-distruttive. La propagazione del dolore e della distruttività è virale. Inoltre, come già accennato, quelli che erano, o sarebbero stati, influenzati al male dal distruttivo vengono liberati sia in caso fossero complici diretti sia che fossero manipolati inconsciamente al male. Infine c’è l’effetto, forse il più importante, di annullare la punizione che quella distruttività porta con sé. Tutto questo male infatti si paga e quando arriva il conto a livello di specie travolge con punizioni e catastrofi che l’uomo causa praticamente a se stesso, attirando su sé la distruttività. Per capirlo di più vi sprono alla lettura de ‘la comprensione della mente’, testo più dedicato agli aspetti del meccanismo psicologico dell’inconscio, che scatena questo fenomeno di restituzione inconscia della distruttività, a livello personale e di specie, per puro tentativo di risoluzione.
Questo concetto è simile a quello del karma, che è molto compreso e diffuso ormai in tutto il mondo, però è molto poco compreso in termini cristiani. Il karma viene inteso quasi sempre come personale e sottintende la continuità della vita sulla terra, ma si sa che ci sono effetti karmici anche più ampi, a livello di nazione, di specie e più veloci come quelli del karma istantaneo. Il concetto che il peccato si paghi caro e la nozione delle punizioni divine, invece, che sono identici nel senso, ad esclusione della credenza in molteplici vite, fanno quasi allontanare dalla cristianità, che si vede come religione severa, accusatrice, nonché triste, per via della speciale missione che assolve. Un trattamento più ingiusto a chi sta garantendo la salvezza dell’essere umano come specie non è stato riservato mai a nessuno, fuorché al suo Capostipite. Stiamo trattando queste perle di Santi e di saggezze esattamente come abbiamo accolto Gesù. Per questo la traduzione spicciola in linguaggio semplice e comune di alcuni dei capisaldi della cristianità può tornare utile, almeno spero, a far capire il suo infinito valore.
Tornando alla punizione, che sia personale, di massa, di nazione o addirittura di specie, io personalmente credo che pochissime di queste siano dovute a diretti interventi divini. Ci sono anche questi sicuramente e a volte avvengono proprio attraverso i santi. I figli di Dio diventano infatti delle ‘prove’ per gli altri e come vengono accolti è un test e un giudizio per tutti coloro che orbitano intorno a lui. Molto più spesso, però, siamo semplicemente soggetti alle leggi di natura che conosciamo e sfruttiamo bene a livello esteriore ma non capiamo affatto a livello interiore. Tali leggi operano perfettamente e quando noi le trasgrediamo, prendendo come un insignificante dogma quello della conseguenza del peccato e non sapendo come funzioni il nostro inconscio, ci attiriamo sciagure, guerre, devastazioni e catastrofi, causate solo ed unicamente dalla nostra negligenza nell'evolvere interiormente. Dobbiamo allora capire come operano queste leggi e cos’è il peccato.
Se non capiamo che ogni nostra azione ha conseguenze gravissime sia per noi stessi che per gli altri e se non capiamo il grande ruolo che copre la gestione del dolore nel ripulire le nostre azioni esterne, non riusciremo a capire il Mistero della Croce.
LEGGI E RUOLO DEL DOLORE
Partiamo dalle leggi. La coscienza stessa è dotata intrinsecamente di un potere proiettivo per risolvere le dinamiche psicologiche irrisolte. Interiormente siamo delle opere incompiute ed essendoci urgente bisogno di evolvere e migliorare, meno ci si dedica alla pulizia della propria coscienza più si richiama una proiezione, ossia un’esperienza esterna, che dona possibilità di farlo, per cambiare.
Queste esperienze comportano un nuovo passaggio attraverso il dolore, poiché il ruolo del dolore è cruciale, essendo il sentimento spartiacque tra distruttività e creatività. Avendolo precedentemente buttato nell’inconscio e trasformato in distruttività, l'inconscio causa esperienze esterne atte alla sua risoluzione. Il processo di proiezione di cui parliamo è dunque di dinamiche prettamente psicologiche. Più si ignora l’inconscio più esso fa baccano esternamente. Non è una punizione, in realtà, ma un’eccellente meccanismo di riproposizione delle dinamiche psicologiche arretrate nell’essere umano. Possiamo addirittura dire che se il contenuto celato nell’inconscio è ignorato e distruttivo, il meccanismo che lo ripropone è invece super conscio e tende a costringerci alla purificazione nonché all’evoluzione della coscienza umana, proprio per evitare che arriviamo ad auto-distruggerci come specie.
Il dolore vissuto, risolto e trasceso porta amore in sé e per gli altri, comprensione, empatia e compassione. A livello personale, più si vigila interiormente e più pace e ordine si proverà, l’unico limite a tale pace è dato dal fatto che oltre ad essere individui siamo parte di una specie e viviamo comunque nella proiezione della distruttività insita nella coscienza umana. Per questo i più evoluti stanno meglio da soli.
La proprietà di riproposizione degli irrisolti garantisce l’opportunità di cambiare ed evitare che il dolore si trasformi in distruttività, a tutti. La reazione però, come detto, può essere estremamente diversa. Se per chi si dedica alla propria santificazione è una purificazione e per i manipolati inconsciamente al male è un’opportunità di risveglio e conversione al bene, diventa giudizio per chi si rifiuta di guardarsi dentro e mettersi in discussione. Quando il narcisismo è distruttivo, come dicevamo, il cambiamento è davvero poco probabile. Nonostante non ci sia nessun impedimento, l’atteggiamento superbo di negazione e di proiezione verso gli altri delle proprie colpe, trasforma la grazia in giudizio. La grazia di essere venuto in contatto con un figlio di Dio che lo costringe alla purificazione diventa giudizio quando il maligno punisce il suo catalizzatore. Quando questo giudizio si compirà non sta a noi saperlo. Nel cristianesimo è nota la nozione che i peggiori vivono il giudizio e la punizione alla morte quando la coscienza finalmente si apre e si palesa per ciò che è, restituendo tutto il male dato e pensato.
Se capiamo il potere proiettivo dell'inconscio a livello individuale e lo portiamo a livello di nazione o addirittura di specie, come purtroppo è il nostro caso, capiremo facilmente che, vivendo la maggioranza senza guardarsi dentro, senza volersi purificare e mettere a posto la coscienza, la stessa coscienza umana proietta forti esperienze dolorose per dar modo a tutta la specie di svegliarsi da questo torpore interiore e fare il proprio dovere evolutivo come esseri umani. Questo purtroppo equivale a vivere guerre, calamità e catastrofi che nessuno vuole vivere.
La vigilanza interiore, la pulizia della coscienza, la meditazione, la lectio divina, la preghiera, tutti questi sono gli strumenti che abbiamo per evolvere interiormente e sono parte integrante del cristianesimo. Colgo l’occasione per spezzare una lancia anche per la confessione, tanto poco apprezzata e capita. Essa tenta di costringere i più pigri a guardarsi dentro con onestà, anche quel tanto che basta per riferire ciò che si è visto con chiarezza nella coscienza. È un tentativo di spingere l’attenzione del tiepido dentro di sé per cominciare il lavoro di conoscenza di sé indispensabile alla purificazione interiore; è un primo freno alla distruttività personale.
In parole povere dobbiamo rendere conscio l’inconscio, ciò che ignoriamo in noi, le risposte distruttive non solo esterne bensì interiori. La pulizia interiore è più importante del controllo delle azioni, perché è da ciò che abbiamo dentro che scaturiscono le risposte e le azioni e solo una coscienza pulita può operare il bene.
Se quanto detto e, spero, meditato, ha aperto un orizzonte sul funzionamento e sull’impatto del nostro mondo interiore sul mondo esterno, potrete tranquillamente capire ora l’amore perfetto di Gesù nonché il Mistero della Croce, a cui dedicheremo il prossimo articolo, rendendo evidente il ruolo di Salvatore di Gesù Cristo.
Abbiamo già anticipato che ci sono tre gradi nell'evoluzione interiore, considereremo i primi due brevemente per aiutarci a capire più agevolmente il più raro e potente di tutti: l’immenso mistero della Croce.
Nel primo grado l’individuo soffre per la distruttività che ha dentro e per il suo dolore personale precedentemente mal gestito. Se si occupa in autonomia della sua purgazione interiore sta progredendo semplicemente come individuo dalla necrofilia (distruttività-odio) alla biofilia (creatività-amore).
Chi invece si dedica costantemente a questa opera di purificazione e lo fa interiormente, comincia a purificarsi più profondamente, ad assorbire e trasmutare il male in bene, la distruttività in amore, a livello di specie. Questo è il secondo grado. Come specificato, diventa un catalizzatore di purificazione in modo localizzato, ossia per chi è in contatto con lui e aiuta tutti coloro che si impegnano in questa trasformazione.
Il terzo grado è raggiunto da pochi. L’amore perfetto di Gesù è una vera e propria presa in carico del dolore altrui, personale o generale, per porre un freno alle inevitabili conseguenze che l’inconscio proietterebbe esternamente. Questo amore non ha alcun limite spazio temporale, è del tutto soprannaturale.
Non è perdono o trascendenza è molto, molto di più. La redenzione offerta è la goccia che non fa traboccare il vaso.
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m2024a · 5 months ago
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«Sei sporca, brutta e grassa»: 12enne bullizzata in classe, la scuola condannata a risarcire 60mila euro «Tu sei una ragazza sporca, come tu madre, fai cose sporche, se i un p... Sei brutta, grassa, guardati». Presa di mira da un bullo, un coetaneo di 12 anni che frequentava la sua stessa classe, la seconda media di un istituto di Pescara. Per giorni, diventati mesi, lunghissimi e pesanti, la bambina è stata bersaglio di offese volgari e costanti, in classe, durante la ricreazione, quando camminava lungo i corridoi, quando usciva o entrava a scuola terrorizzata, con il cuore gonfio di angoscia per qualcosa che non sapeva spiegarsi. «Perché a me? Cosa ho di sbagliato?» si domandava quando mamma e papà la lasciavano davanti all'istituto scolastico. Quella scuola che l'ha abbandonata rendendola quasi invisibile, fatta diventare il bersaglio di un bullo, e che oggi per questo è stata condannata anche secondo grado, dalla Corte d'appello dell'Aquila, a risarcire la bambina (oggi è una ragazza di 23 anni che lavora e ha ripreso in mano la sua vita dopo anni di cure e sostegno psicologico) e i suoi genitori con 60 mila euro, dopo che la famiglia ha fatto causa alla scuola affidandosi all'avvocaro Giacomo Cecchinelli di Pescara. Ci sono voluti otto anni di udienze - uno strazio ripercorrere le sofferenze - per avere giustizia. Bullismo, bambino si suicida: i genitori si erano lamentati con la scuola almeno 20 volte. Sammy Teusch aveva 10 anni Si tratta di una sentenza di appello che ha confermato la decisione di primo grado di condannare al risarcimento del danno la scuola di Pescara per non aver vigilato e non aver preso provvedimento immediati e sufficienti a neutralizzare il bullo già nel 2015, quando iniziarono i primi episodi in classe di offese e vessazioni verso la bambina che aveva la sola colpa di avere un animo senbibile, all'apparenza timida, studiosa e riflessiva. Perché, si sa, i bulli scelgono come vittime quelle che riconoscono come più fragili, incapici di difendersi. Le continue violenze verbali hanno provocato danni gravi alla bambina che allora perse addirittura 20 chili, ebbe un contraccolpo psicologico serio e fu costretta a cambiare scuola, perdendo l'anno scolastico. La scuola, al tempo, sospese il ragazzino bullo per una settimana, ma i giudici hanno considerato questa decisione non adatta, da sola ad arginare il comportamento vessatorio del ragazzino. I compagni di classe della ragazzia bullizzata con le loro testimonianze sono stati fondamentali per arrivare alla sentenza: «Lei piangeva nei corridoi, era esasperata, andai dal preside e disse che avrebbe preso provvedimenti, capì che era a conoscenza del comporamento del ragazzino in classe» ha detto un'amica in Tribunale. «Sei nera, lei non è tua madre perché è bianca»: bimba bullizzata dai compagni costretta a lasciare la scuola di Roma I giudici sono stati molto duri con la scuola scrivendo che «a nulla rileva l'aver adottato un rigido regolamento scolastico e la sanzione inflitta a carico dei ragazzino solo dopo che la vittima  aveva trovato la forza di  informare il preside e denunciare l'accaduto. Il compito della scuola era quello di tutalare la minore, adempiendo all'obbligo di controllo e vigilanza prima che si verificasse la situazione di pericolo e non intervenire in un momento successivo». E ora all'istituto scolastico non resta che pagare i danni.
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Contrasto violenza sulle donne, ripartiti 14 milioni. Nasce il primo albo dei centri antiviolenza e case rifugio
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Contrasto violenza sulle donne, ripartiti 14 milioni. Nasce il primo albo dei centri antiviolenza e case rifugio La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha approvato le modalità di utilizzo e i criteri di riparto per il contrasto alla violenza di genere. Si tratta di risorse nazionali pari a 10.741.887 euro alle quali si aggiungono 3.300.000 euro di cofinanziamento regionale. "L'impegno della nostra Regione per la prevenzione e la presa in carico delle donne vittime di violenza si rinnova oggi con la ripartizione delle risorse alle nostre 27 reti territoriali. Contrastare la violenza di genere - ha dichiarato l'assessore - è una priorità di civiltà, così come una priorità del mandato sancita dal Programma regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS) di questa legislatura". Le risorse ripartite oggi sono da destinare all'integrazione della programmazione del biennio 2024/2025 finalizzata al sostegno dei Centri antiviolenza e delle Case Rifugio e alla attuazione di interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne. "Oggi - chiarisce la responsabile alla Famiglia - abbiamo anche approvato il primo elenco degli iscritti all'albo dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio. Grazie a ciò, abbiamo definito i requisiti e le procedure di iscrizione, nonché le modalità di gestione dell'albo stesso. L'introduzione di un albo apposito si inserisce nell'ottica di rafforzamento di reti e di organismi di parità che operano a livello territoriale". Una scelta che consentirà un miglioramento della qualità degli interventi per meglio calibrare la formazione degli operatori e per mettere al centro di ogni azione la donna e i minori.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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dionysman · 8 months ago
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IN FRIULI-VENEZIA GIULIA NON CAMBIA ASSOLUTAMENTE NULLA!
LE VIOLAZIONI DI VERI E PROPRI DIRITTI, DI LEGGI, FATTE IN MANIERA TOTALMENTE DELIBERATA E SISTEMATICA, SVOLTA DA DUE PSICHIATRICHE, CRIMINALI, CHE NEL SETTORE SOCIALE SIEDONO CON I PIÙ GRAVI DEI DISTURBI MENTALI EVIDENTI, MA VIGE LA RACCOMANDAZIONE E LA CORRUZIONE TRIESTINA E ITALIANA, IN POLTRONA SENZA MUTANDE PROSTITUZIONE ALLO STATO PURO, MA CON DEI DISTURBI MENTALI COSÌ GRAVI E COSÌ EVIDENTI, EPPURE RESTANO INTOCCABILI E INTATTE, COSÌ COME L'INTERO CONSORZIO FHOCUS CON UN DIRETTIVO ALTRETTANTO MALATO.
GABRIELLA BON, FRANCESCA ANGELUCCI, PEZZI DEL PEGGIOR MANICOMIO E DA GALERA. NON ALTRO CHE DISTURBI PSICHIATRICI CONTENUTI IN CORPI VAGAMENTE UMANI, MA CHE DI CARATTERISTICHE UMANE NON HANNO NIENTE E SI DIVERTONO A GIOCARE CON LA VITA DEGLI ALTRI.
UNA DISTURBATA MENTALE GRAVE NEL SERVIZIO SOCIALE CHE VIOLA LE LIBERTÀ E LA CAPACITÀ DI INTENDERE E VOLERE DELLA PERSONA, SENZA ALCUNA PRESA IN CARICO, MA MALATA, OSSESSIONATA, PSICHIATRICA, DEPRAVATA CON LA SMANIA DI VOLER CONTROLLARE LA VITA DELLE VITTIME DI VIOLENZA E AIUTARE IN MANIERA ATTIVA I CARNEFICI.
ALESSANDRA GAVA, EVIDENTE COME È L'ERA DEL MANICOMIO IN POLTRONA.
UN PERSONALE DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI #GORIZIA TALMENTE DISTURBATO E TALMENTE DANNOSO, BELLA MENZOGNA, NELLA MANIPOLAZIONE E NELLA PREVARICAZIONE ATTIVA DI SVILIMENTO E DI ANNULLAMENTO DELLA VITTIMA DI VIOLENZA.
SIMONA AGOSTINIS, MARCO VISINTIN.
IL PERSONALE INTERNO #OSS DELL'OSPEDALE CATTINARA DETIENE UNA PSICHIATRICA DELIRANTE NON IN CURA, STALKER, BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE, LADRA, VIOLENTA, ANCHE SU MINORI E NESSUNO LA MANDA VIA.
SCOVINO LIVIA, COPIONI DEGNI DEL TEATRINO DELLE MARIONETTE.
UNA FAMIGLIA DI PSICHIATRICI, BUGIARDI PATOLOGICI, MANIPOLATORI, DEPRAVATI, VIOLENTI, ESIBIZIONISTI SESSUALI COMPROVATI CHE PERÒ CONTINUANO A TENERE LA MINORE IN AFFIDO.
ABUSI E VIOLAZIONI EVIDENTI, INCONFUTABILI, SEGNALATI, DENUNCIATI, MA È SOLO SPRECO D'OSSIGENO.
MA SIETE PROPRIO LA TERRA DELLA SPUDORATA MALATTIA MENTALE QUANTO DELL'ABUSO.
UN MONDO PARALLELO DOVE UN'AMPIA COLLETTIVITÀ SEMBRA ABBIA IN SÉ PATOLOGIE MENTALI BEN RADICATE E NESSUNO FA NIENTE PER LA SANITÀ MENTALE E L'ONESTÀ.
IL REGNO DEI DISTURBATI MENTALI PIÙ SPUDORATI, DELLA RACCOMANDAZIONE E DELLA CORRUZIONE.
DIRITTI ALTRUI E LEGGI CHE NON ESISTONO MINIMAMENTE, SOPRATUTTO NÉ SANITÀ MENTALE NEL SETTORE SOCIALE E SANITARIO NÉ ASSOLUTAMENTE ALCUN RISPETTO PER LA VITA DEGLI ALTRI.
VEDERVI MORIRE SARÀ UN'ASSOLUTA LIBERAZIONE, SOLLIEVO E GIUSTIZIA. NON SIETE UMANI, SIETE CORPI FATTI DI ASSOLUTA MALATTIA E CRIMINALITÀ CHE FA MARCIRE LA SOCIETÀ.
SMONTATE QUESTO ENORME TENDONE DA CIRCO CON DENTRO I PIÙ GRAVI PSICHATRICI DA GALERA.
E CHE TORNI LA SANITÀ MENTALE DOVUTA IN TUTTI I SETTORI, SPECIALMENTE NEL SOCIALE E NEL SANITARIO.
SI DANNO CONTRIBUTI E MAN FORTE AI MALATI MENTALI, ALLA CRIMINALITÀ E AGLI ABUSI VARI PERPETRATI DAI DISTURBATI PEGGIORI COMPROVATI.
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brunopino · 2 years ago
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Supporto alle vittime di tortura, Laghi: “Asp Cosenza e Regione Calabria diano il loro sostegno”
COSENZA - «Ieri mattina ho incontrato gli operatori dell’“Equipe Multidisciplinare Vittime di Tortura” di Cosenza - realtà di questa natura unica nel Meridione -, di cui ho avuto modo di conoscere il lavoro meritorio e appassionato portato avanti sul territorio per la presa in carico, la cura e il sostegno offerto alle vittime di tortura e di violenza richiedenti o titolari di protezione…
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corallorosso · 3 years ago
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Matrimonio riparatore: noi non siamo vittime ma sopravvissute Il 5 settembre 1981 furono cancellati dal nostro codice penale il delitto d’onore e il matrimonio riparatore. Entrambi erano parte di quell’avvilente cumulo di misoginia contenuta nel mai troppo rinnovato codice Rocco di origine fascista. Era il tempo in cui se ammazzavi tua moglie, la tua ex, tua sorella, tua figlia, tua madre, potevi dire che ella aveva in qualche modo violato l’onore del patriarca di turno e dunque andavi a spasso assolto da ogni accusa. Era anche il tempo in cui se stupravi qualcuna poi potevi cavartela con il matrimonio riparatore e tutto era finito. La riparazione consisteva nella presa in carico di un oggetto rotto: così veniva considerata una donna non più vergine. Ricordo che per lungo tempo ancora, fino al 1996, in ogni caso lo stupro fu considerato reato contro la morale e non contro la persona. Dunque di fatto la questione, pur se con qualche modifica, rimase a lungo fin troppo aperta. Ma grazie a Franca Viola che si oppose al suo stupratore, non acconsentendo mai al matrimonio riparatore, si aprì la strada per un processo per stupro. I processi per stupro, dal 1981 in poi, non sono comunque mai stati facili per le vittime. Se prima gli stupratori potevano cavarsela “riparando” con nozze cui lei non aveva acconsentito, in seguito il calvario delle vittime continuò obbligandole a subire processi su abitudini sessuali, su misure della penetrazione, su presunti mancati coiti, su abbigliamento provocante e tutto il necessario per far apparire lui, come sempre, innocente. Nel mondo reale inoltre la mentalità dell’onore infranto da riparare con femminicidio o matrimonio non è mai del tutto stata archiviata. E dopo questa premessa vi racconto quello che è successo a me che sono cresciuta ben oltre il 1981. In Sicilia c’era la brutta abitudine di riparare le fuitine con i matrimoni. La fuitina poteva essere un espediente per mettere d’accordo famiglie che non consentivano a legami d’amore o poteva solo essere una idiozia messa in giro per tutelare l’onore di quelle stesse famiglie nel caso in cui una relazione generasse un bebè inatteso. Io rimasi incinta giovanissima e come da copione mio padre mi cacciò fuori casa. Questo diventò “fuitina” anche se io non ero fuggita da un bel niente. Così i parenti decisero di convivenze e nozze per le quali non eravamo pronti, tanto entusiasti di poter preparare corredi e confetti da passar sopra il fatto che il mio ex mi massacrava di legnate e mi aveva spedito un paio di volte in ospedale per minaccia d’aborto per le legnate in pancia. Dissi chiaramente che non mi volevo sposare ma mia madre si espresse al riguardo: “Meglio divorziata che ragazza madre”. E fu così che con il pancione attraversai la navata di una chiesa che avevo a malapena frequentato prima di allora, per poi separarmi in fin di vita pochi mesi dopo la nascita della prole con la trachea massacrata per uno strangolamento, lesioni varie, ossa spezzate, traumi vari ed eventuali. Quello fu il prezzo che dovetti pagare per la libertà, per così dire, senza dimenticare il fatto che in cuor loro i miei pensavano di aver fatto il proprio dovere e ad onor del vero si comportarono da ottimi genitori e nonni assistendo me e la mia prole da lì in avanti. Il punto è che la cultura si è di certo evoluta ma è accaduto sempre e solo sulla nostra pelle. Ogni nostra ferita ha risparmiato un livido a chi sarebbe venuta dopo. Le ragazze potranno più o meno essere inclementi con chi le ha precedute; potranno anche pensare che la libertà di poter dire di no, di poter nominare molestie, stupri, maltrattamenti e percosse sia venuta dal niente. Ma nulla è mai stato gratis e quello che molte donne hanno vissuto sulla propria pelle ha tracciato una strada fatta di lacrime e sangue. E no, non siamo vittime ma sopravvissute, siamo combattenti di una resistenza che ci ha stremate, ci ha massacrate ma non ci ha mai costretto a vergognarci di quello che abbiamo dovuto fare per poter anche solo poter pronunciare la parola libertà. A tutte le partigiane di una lotta che mai finisce mando un grande abbraccio. Facciamo tesoro delle lotte delle donne perché ogni battaglia vinta è un po’ di ossigeno in più per quelle che verranno dopo. Eretica Precari(A)
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paoloxl · 5 years ago
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Succede a Sassuolo: la Martinelli Ettore srl, attiva nel campo ceramico, è fallita e il sindaco Menani: "propongo come soluzione estrema il trasferimento in un'azienda dello stesso gruppo in Russia" globalist 31 luglio 2019 A fronte del fallimento della Martinelli Ettore srl di Sassuolo, azienda tra le più longeve del distretto ceramico che occupava 54 dipendenti, il sindaco leghista Francesco Menani ha saputo commentare con una proposta surreale: che i lavoratori prendano in considerazione di andare a lavorare in una società del gruppo situata in Russia". "In tanti anni di vertenze aziendali una cosa simile non mi era mai capitata - commenta il segretario generale della Fiom modenese, Cesare Pizzolla - Ci vuole coraggio a dire a lavoratori che da una vita prendono 1.200-1.500 euro al mese, e fanno fatica ad arrivare con la famiglia a fine mese, che si potrebbero trasferire in Russia". "Del gruppo industriale Martinelli Ettore - replica il primo cittadino di Sassuolo, che per 43 anni ha lavorato come dipendente proprio in un'azienda dell'indotto ceramico e che come questa era fallita - resterà in piedi solo la Zoa Martinelli nella regione di Mosca. Dicono che va bene, ha una ventina di dipendenti e un mercato che può crescere. Ho detto che si poteva cercare, come soluzione estrema, di chiedere ai dipendenti disoccupati se qualcuno voleva andare a lavorare in Russia. Che c'è di male? Non c'era nulla di provocatorio, di polemico. I sindacati e tutti noi dobbiamo prendere atto che il mercato del lavoro è cambiato. E anche lavorare in Russia, in tempi in cui occorre portare a casa la pagnotta, può essere una soluzione temporanea". "Il sindacato non ha capito, o non ha voluto capire, che la possibilità di assorbire, su base volontaria, alcuni dipendenti nell'azienda partecipata in Russia era un'idea, una possibilità in mezzo a tante altre e nessuno e nessuna di esse, di fronte all'opportunità di mantenere un posto di lavoro onesto e dignitoso, può o deve essere scartata a priori. Ad inizio 2014, quando l'azienda in cui lavoravo fallì, ero pronto a fare le valige e trasferirmi in Tennessee pur di permettere a me ed alla mia famiglia una vita dignitosa: è giusto che anche i dipendenti di Martinelli Ettore abbiano la possibilità di scegliere", risponde ancora il sindaco alle polemiche. "Sono stato io - aggiunge - a chiedere alla Regione che fossero attivati gli ammortizzatori sociali, visto che ormai il fallimento sembrava inevitabile, ho assicurato che il Comune di Sassuolo farà la sua parte, prendendosi carico di quei casi economicamente più difficili, e mi sono attivato con aziende locali affinché alcuni dipendenti possano essere ricollocati nel distretto. Proprio questa mattina ho sollecitato un imprenditore metalmeccanico di Sassuolo, in cerca di personale, ad attingere tra le persone rimaste vittime del fallimento, l'ho fatto nei giorni scorsi e lo farò nei prossimi. Sono rimasto stupito ma non sorpreso del fatto che a quel tavolo la Fiom sia stata solo in grado di formulare accuse alla proprietà, senza avanzare una possibile soluzione: vanno bene le bandiere rosse, ma serve anche concretezza ed è quello che ho cercato di mettere in campo. Prendo atto anche della presa di posizione e delle accuse da parte del Pd che chiede risposte: anche noi le chiediamo da tempo, in merito alla vicenda "Untouchables" che rappresenta un episodio gravissimo per la nostra città e per il quale l'allora capogruppo a Sassuolo sarà processato il prossimo 5 dicembre". Il riferimento è all'operazione di Polizia e Guardia di Finanza che nell'autunno 2015 portò all'arresto di due presunti estorsori e alle dimissioni del capogruppo Pd in Comune, indagato in un filone dell'inchiesta con due dipendenti comunali: gli inquirenti ipotizzarono che il politico fosse stato al centro di favoritismi nella campagna elettorale che portò all'elezione a sindaco di Claudio Pistoni.
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determinato-io · 5 years ago
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Ora basta! vi illumino. Vedrete il fuoco che non brucia.
Vi mostro alcune delle Leggi Reali. Trovate tutto nel mio libro –  https://www.amazon.it/dp/1070942073/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=senza+titolo&qid=1560276058&s=books&sr=1-1
 ESODO
CAPO 20
IL PRIMO REGOLAMENTO DEMOCRATICO.
2 - Mosè, Capo Generale; colui che ha dimostrato e che dimostra di agire con Intelletto e con Amore per l’intero popolo.
3 - Al di sopra delle regole, non ci sarà niente e nessuno.
4 - Non dovete mai pensare di essere superiori o inferiori al vostro simile: siamo tutti esseri umani.
5 – Se ragionerete di fantasia, vi autodistruggerete, e il Capo Generale vi allontanerà dal popolo.
6 - Seguite sempre le seguenti regole e vivrete per sempre nella comunità Democratica.
7 - Non chiedete sempre tutto al Capo Generale: dovrete imparare ad essere autonomi. A meno che vi sia una questione complessa da risolvere.
8 - Ricordatevi il sabato: dovrete riposarvi e dedicare la giornata a voi stessi e alla vostra famiglia, e “celebrare la messa”. Festeggiate anche i giorni sacri di Pasqua etc., che vi sono durante l’anno.
9 - Lavorate sei giorni, qualsiasi lavoro voi facciate.
10 - Il settimo giorno, riposatevi e godetevi la serenità.
11 - Il settimo giorno è sacro, perché è giusto riposarsi per tutta la giornata, dopo aver lavorato per sei giorni consecutivi.
12 - Onorate, rispettate e servite la vostra famiglia; createvi anche voi un nucleo familiare, composto da un padre, da una madre e da tutti i figli che verranno. Così dovrà essere, di generazione in generazione.
13 - Non uccidete.
14 - Siate fedeli, non tradite voi stessi né gli altri.
15 - Non rubate.
16 - Non ingannate nessuno, siate sempre sinceri.
17 - Non invidiate nessuno, siate rispettosi dello spazio e del pensiero delle altre persone.
18 - Queste regole saranno indiscutibili.
19 - Da ora in poi, dovrete ascoltare e servire direttamente Mosè.
20 - Mosè lavorerà e servirà il popolo.
21 - Mosè si allontanerà dal popolo; ossia, non sarà più costantemente in mezzo alla popolazione. Così da avere una vita privata e serena, per poter lavorare in tranquillità.
22 - Mosè ha parlato in maniera chiara e Democratica con tutti.
23 - Da ora in poi, basta: non esisterà alcun Dio.
24 - Da ora in poi, adorerete la terra e i suoi frutti, adorerete la natura e tutto il creato, anche qualora non ci fosse più una persona Sovra-Illuminata sul pianeta Terra. La persona Sovra-Illuminata, comunque, ritornerà in vita. Quando lo farà, sarà felice e apprezzerà tutti voi.
25 - Non importerà al Sovra-Illuminato se lo elogerete come un Dio: egli valuterà e apprezzerà la personalità di ciascuno di voi.
26 - Non imponetevi come Sovra-Illuminati, se non lo siete. Perché, nel momento in cui il Sovra-Illuminato si ripresenterà, vi farà sentire nudi. Ossia: vi farà capire che lui, a livello Intellettuale, è molto superiore a voi.
 CAPO 21
1 – Le leggi giudicali
2 - Istruisci sei anni un Ebreo; il settimo anno, férmati.
3 - Se l’Ebreo fosse venuto con qualcosa, se ne vada con la stessa cosa.
4 – Se l’Ebreo avesse ricevuto qualcosa in questi sei anni, lo dovrà restituire quando se ne andrà.
5 – Ma, se l’Ebreo si ostina a volersi tenere qualcosa che gli fu dato durante il percorso, e quindi non rispetta le regole,
6 - vuol dire che costui non sta rispettando la volontà del Sovra-Illuminato, e dovrà esser cacciato via.
7 – E, se ci fosse con lui qualcuno che la pensa alla stessa maniera, che sia allontanato.
8 – Però, qualora si pentisse, perdonatelo.
9 - Sarà reinserito nel suo “anno”.
10 - Sarà reinserito all’interno del suo percorso e dovrà essere trattato come tutti gli altri.
11 - Se qualche Giudice non rispetta le tre imposizioni precedenti a questa, se ne vada egli stesso.
12 - Non dovrà esser fatto alcun tipo di violenza. Se venisse fatta violenza, l’autore pagherà per quello che ha fatto. Chi uccide, dovrà essere rinchiuso a vita.
13 - Qualora vi fossero delle vittime, Iddio punirà il colpevole. La vittima dovrà essere aiutata.
14 - Chi non rispetta le regole o le raggira, per trarne per sé vantaggio a discapito del prossimo, che venga allontanato dalla comunità.
15 - Chi non rispetta sua madre, suo padre, o qualsiasi persona o il proprio nucleo famigliare, che sia cacciato dalla comunità.
16 - Chi ruba, dovrà essere cacciato dalla comunità.
17 - Chi non vorrà crearsi un proprio nucleo famigliare, che sia cacciato dalla comunità.
18 - Se qualcuno ha una discussione verbale, che si trasforma in violenza fisica di qualsiasi entità,
19 - colui che ha alzato le mani dovrà pagare e servire la vittima fino alla guarigione di questa. Poi, potrà essere perdonato.
20 – Ma, se la vittima della violenza subìta dovesse morire per le percosse subite da lui, quest’ultimo dovrà pagare a vita per quello che ha fatto.
21 - Assicuratevi che la vittima sia morta per colpa del colpevole, e non per altri motivi.
22 – L’autore dei reati orribili, vale a dire tutto quel che sarà fatto contro una persona in maniera disumana, ossia uno stupro, il picchiare una donna gravida o un disabile, etc., dovrà pagare così come sarà imposto dalla vittima o da colui che è vicino a questa; questi ultimi saranno giudici del carnefice, sovra ogni Giudice.
23 – Ma, qualora fosse richiesta la morte del carnefice, questi non dovrà essere ucciso per nessun motivo.
24 - Nessuna violenza dev’essere fatta, per nessun motivo.
25 - Neanche la minima violenza dev’esser fatta, per nessun motivo.
26 – Però, se la vittima - o colui che le è vicino - ha alzato le mani addosso al carnefice, senza ridurlo in fin di vita, perdonàtelo. Bisogna essere comprensivi, di fronte alle vittime di questi abusi orribili e immorali.
27 – Se, in una discussione, una persona tira una lieve manata a un'altra persona, non va condannata.
28 - Se un animale attacca un essere umano, quell’animale deve essere ucciso. Il padrone dell’animale - qualora questo fosse domestico - non dovrà pagare per l’animale.
29 – Ma, se l’animale è stato usato dal padrone per far del male a una persona, o se il padrone non è stato previdente nella maniera giusta, costui dovrà esser considerato colpevole della morte provocata dall’animale; quindi, l’animale andrà ucciso e il padrone andrà rinchiuso a vita.
30 - Se i Giudici riterranno giusto che venga pagato un riscatto, questo dovrà essere calcolato in base al danno, e dovrà essere pagato interamente, così come è stato imposto all’autore del danno.
31 In caso di danni, che sia applicata la legge precedentemente scritta.
32 Nel caso sia stato un animale ad aver creato dei danni ad un altro animale, che sia ucciso, e il padrone dovrà pagare i danni.
33 - Se qualcuno lavora male, mettendo a rischio la vita o la sanità del prossimo, ossia se una persona si fa male veramente (ad esempio: se un uomo taglia un albero e questo albero, cadendo, distrugge una casa o uccide o ferisce qualcuno o danneggia qualcosa),
34 - chi ha fatto quella cosa dovrà pagarne i danni.
35 - Se farete del male a un animale, e qualora non fosse possibile guarirlo, l’animale andrà ucciso, perché l’animale non deve soffrire. Il colpevole dovrà pagare i danni al padrone dell’animale. Nel caso l’animale muoia, il colpevole risarcirà al padrone i danni maggiorati.
36 – Ma, se un animale di un padrone facesse del male a un altro animale di un altro padrone, e il primo animale fosse già noto alla popolazione per la sua violenza, il suo padrone dovrà pagare i danni al proprietario dell’animale che è stato ucciso.
 CAPO 22 (continuo del capo 21)
1 - Chi ruba un animale o una cosa, dovrà pagare i danni al padrone in misura cinque volte superiore al valore della merce rubata.
2 - Se il ladro venisse sorpreso di notte a rubare, e il proprietario se ne accorgesse e colpisse anche a morte il ladro, ciò non sarà considerato come omicidio.
3 - Se il ladro viene sorpreso di giorno a rubare dal proprietario, il primo dovrà pagare i danni che ha arrecato al padrone.
4 - Se il ladro viene fermato con la refurtiva, dovrà pagare la merce per il doppio del suo valore e restituirla.
5 - Se qualcuno arreca dei danni a un'altra persona, dovrà pagare i danni arrecati, più un sovrapprezzo.
6 - Chi appicca gli incendi dovrà pagare tutti i danni.
7 – Chi, pur assistendo ad un furto o ad un qualsiasi reato, non denuncia il fatto né il colpevole, anch’egli dovrà pagare i danni, così come chi li ha provocati.
8 - Nel caso in cui una persona, indicata come un ladro, si difende dichiarandosi innocente, si dovrà recare davanti al rettore: dovrà difendersi in tribunale.
9 - Qualsiasi discordia lesiva, tra due persone o più, dovrà essere risolta davanti ai Rettori. Chi sarà giudicato dai rettori colpevole, dovrà pagare il doppio dei danni che sono stati portati in causa.
10 - Il colpevole dovrà pagare i danni che ha arrecato al prossimo, senza indugio.
11 - Se non vi sono prove di un furto, l’accusato non potrà essere condannato. Sarà direttamente il Signore a giudicarlo, quando costui morirà e durante il percorso della sua vita.
12 - Il padrone che ha subito il furto, ma del quale non è stato trovato alcun colpevole, non se ne rammarichi, poiché prima o poi pagheranno per quel danno.
13 - Se vien trovato un animale ferito non per colpa del padrone, ma per una calamità naturale, il padrone non dovrà pagare per il maltrattamento subìto dall’animale.
14 - Chi prende in prestito qualcosa, e la danneggia, dovrà pagare i danni al padrone.
15 – Ma chi riceve in prestito qualcosa già danneggiato, deve assicurarsi che la merce presa in carico non fosse già danneggiata. Colui che impresta un bene ad altri è obbligato a dichiarare se la merce è lesionata.
16 - Se avviene un rapporto sessuale tra due persone, ossia se avviene una mercificazione del proprio corpo, la persona danneggiata dovrà essere risarcita dei danni.
17 – Chi induce una persona a farla prostituire, dovrà pagare i danni, con una quota prestabilita.
18 - Le persone lese dovranno essere aiutate.
19 - Chiunque faccia del male agli animali, sia allontanato dalla comunità.
20 - Chi adorasse altri Dèi, al di fuori del Sovra-Illuminato, sarà cacciato via, senza discussioni.
21 - Non discriminare per nessun motivo lo straniero e/o l’ignorante, perché lo eravate anche tutti voi.
22 - Non discriminare nessuno.
23 - Non fare del male psicologico a nessuno, per nessun motivo.
24 - Qualora voi vi faceste beffe e discriminaste qualsiasi altra persona, l’ira del Signore si scatenerà contro di voi durante la vostra vita e dopo la morte.
25 - Non date denari a chi mendica per strada, o sarete colpevoli di usura.
26 - Se tu hai un debito, pagalo il giorno stesso in cui lo hai contratto.
27 - I debiti vanno pagati subito. Il Signore non vuole che vi sia alcun tipo di usura o di ingiustizia.
28 - Rispetta i rettori e tutti coloro che hanno un ruolo fondamentale nella società.
29 - Non indugiare nel pagare le tasse ad ogni tuo profitto.
30 - Il Governo lavora per voi e voi dovete lavorare per lui, in modo che vi possa sostenere e che possa far valere i vostri diritti e i vostri doveri. Così si costituisce una Democrazia uguale per tutti e perpetua.
31 - E siate uomini intelligenti: non ascoltate le chiacchiere della gente, ma usate sempre il vostro cervello e il vostro buon cuore.
 CAPO 23 (continuo dei capi 21 e 22)
1 - Distinguete ciò che è vero da ciò che è falso; se non lo farete, sarete dei falsi anche voi.
2 - Non fatevi più grandi degli altri, per schiacciarli e deriderli. Non date sentenza in una lite: prima, calmatevi, così potrete ragionare con mente lucida. Non è detto che chi ha dei titoli o dei ruoli abbia sempre ragione: anch’essi possono commettere errori.
3 - Tutti hanno gli stessi diritti: siete tutti uguali di fronte alla legge. La legge è uguale per tutti.
4 - Se trovate qualcosa che non vi appartiene, restituitelo al proprietario.
5 - Aiutate il prossimo, qualora fosse in difficolta, anche se non vi sta simpatico.
6 - Proteggete chi è in difficoltà.
7 - Non dite falsità: dovete sempre e comunque dire la verità; il Signore non tollera le bugie.
8 - Non fatevi corrompere da niente e da nessuno, o non vi sarà giustizia né per voi, né per gl’altri.
9 - Non opprimete chi è forestiero. Aiutatelo a comprendere senza assillarlo. Ognuno ha i propri tempi, per apprendere la Conoscenza.
10 - Lavorate la terra per sei anni, e raccogliete i frutti. Studiate e accrescete la vostra Conoscenza.
11 - Il settimo anno, fate riposare la terra e concimatela, così da arricchirla. Festeggiate con gli altri il buon raccolto che avete tratto da quel terreno.
12 - Per coloro che svolgono le faccende in casa per sei giorni alla settimana, si riposino il settimo giorno.
Tutti devono riposare per un giorno alla settimana.
13 - State attenti e seguite tutto quello che vi è stato scritto; non parlate degli Dèi come Idoli.
14 - Celebrate tre feste solenni ogni anno, irrevocabili.
15 - Osservate la festa degli Azzimi e mangiatene per sette giorni. Ricordate e celebrate la Democrazia, così che non si dimentichi cos’è la discriminazione, l’odio e la schiavitù. Così facendo, apprezzerete di più la Libertà, la Democrazia e l’Eguaglianza. Ricordate che non vi è mai stato chiesto nulla in cambio; tutto questo è stato fatto da Mosè, per amore verso l’umanità.
16 - Festeggiate la vita della natura, la propria nascita, la nascita dei vostri figli e di chi vi sta vicino.
17 - In ogni festa, elogiate il Signore e rendete grazie a Lui.
18 - Non affliggetevi troppo di dolore, per quello che il Signore e la popolazione precedente hanno subìto.
19 - Portate felicità al vostro prossimo e al Signore Iddio vostro. Non pensate sempre al male subìto.
20 – Voi siete capaci di pensare con la vostra testa; non dimenticatelo.
21 - Non affliggetevi e non pensate sempre al male, né abbiate continuamente paura di sbagliare. Vivete in serenità, rispettando tutti.
22 - Usate la vostra Coscienza e le Leggi: in tal modo, saprete sempre cosa è giusto fare. Il Signore sarà nemico di chi non lo farà.
23 – Voi avete la Coscienza: usatela ed essa vi introdurrà in un mondo migliore. Il Signore distruggerà il male e l’ignoranza sul pianeta.
24 - Non seguite altri Idoli nella vostra vita. Nulla è più importante della Democrazia, della Libertà e dell’Eguaglianza.
25 Servite la Costituzione e il vostro Iddio: in tal modo, verrete aiutati in perpetuo. Il Signore vi aiuterà a progredire.
26 – Così facendo, l’umanità durerà per secoli e secoli.
27 - Voi diffonderete i princìpi della Democrazia, in modo tale che ogni Paese ed ogni essere umano apprezzerà le leggi e vivrà in Democrazia.
28 - Le vostre parole saranno ascoltate da tutti. Dovranno essere le stesse parole che quivi sono sovrascritte.
29 – Alle persone che incontrate, date il tempo di comprendere e non siate duri contro di loro; ma cercate di comprendere cosa esse non capiscono e aiutatele.
30 - Queste apprenderanno poco a poco, e saranno così rese Intelligenti.
31 - Voi diventerete così: Maestri e Saggi tra i popoli.
32 - Non elogiate mai nessun idolo; ricordate di servire e di non peccare contro il vostro Statuto.
33 - Ricordate di seguire le presenti Leggi, la Coscienza e la Democrazia. Usate sempre la Conoscenza, per amor del vostro prossimo.
SI STA PARLANDO DI DEMOCRAZIA, LIBERTÀ E UGUAGLIANZA A LIVELLO MONDIALE.
Daniele A. vi pone una domanda: com’è possibile che, nel 2019, tutte le religioni si basino sull’Antico Testamento o sulle Sacre Scritture, comunque vogliate chiamarle, ma nessuna religione parla di Democrazia Reale? Tutto il Pentateuco è impregnato di questa Parola, di questo Sentimento, di questa Essenza.
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bibliotecasanvalentino · 3 years ago
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In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l'opera prescelta è "Ragazzi di scorta: Rocco, Vito, Antonio. Gli agenti di scorta di Giovanni Falcone" di Gian Marco De Francisco e Ilaria Ferramosca.
È il 23 maggio del 1992. Alle 17.58 il silenzio delle campagne di Capaci viene squarciato da un tremendo boato causato dall'esplosione di cinque tonnellate di tritolo piazzate sull'Autostrada A29. Poche ore dopo due famiglie partono da Brindisi con una manciata di notizie date loro frettolosamente. Sono quella d'origine del ventinovenne Antonio Montinaro, capo della scorta di Falcone e dell'agente scelto Rocco Dicillo, trent'anni appena compiuti. Le famiglie non si conoscono né hanno informazioni precise su quanto accaduto. In un volo notturno di poche interminabili ore, i fratelli minori di Antonio e Rocco, Matilde e Michele, ripercorrono i ricordi d'infanzia e adolescenza dei loro cari: il legame con la propria terra d'origine, gli affetti, la quotidianità, le scelte che li hanno portati a svolgere il lavoro di agenti di scorta.
Prendendo le mosse dalle ore successive alla strage di Capaci, durante le quali i familiari delle vittime – ancora ignari – vengono condotti in Sicilia in un volo notturno carico di silenzi tesi e disperati, Ilaria Ferramosca ripercorre l’esperienza di vita dei poliziotti Montinaro e Dicillo (entrambi classe 1962 e entrambi pugliesi), partendo dalla loro infanzia, e ne mostra la lenta e non facile costruzione di una coscienza sociale, di un senso del dovere e della giustizia, la presa di consapevolezza della necessità a fare del bene.
Ferramosca non indugia nel buonismo e nella retorica, offrendo sempre un punto di vista realistico e veritiero sulla vicenda, aiutata da una complessa ricerca sul campo: ne emergono tavole in cui la cura per i dettagli è evidente. Si alternano le scene collocate nel presente storico del maggio 1992 – subito individuabili grazie a una scelta cromatica di bianco e nero – e i flashback – per i quali l'illustratore De Francisco ha scelto una tavolozza sui toni dell’ocra, quasi a richiamare la patina ingiallita e rossastra delle vecchie fotografie di famiglia.
Il racconto, intimo e sentito, è frutto di incontri e interviste condotte con alcuni dei familiari di Montinaro e Dicillo, inoltre è arricchito da un apparato bibliografico attraverso il quale il lettore più curioso e attento può meglio documentarsi.
"Ragazzi di scorta" è, senza esagerazioni, un fumetto dalla grande valenza sociale, dal quale emerge un forte messaggio: Falcone, Morvillo, Montinaro, Dicillo e Schifani – così come tutti coloro che oggi chiamiamo “eroi” per aver votato la propria vita a combattere la criminalità e il malaffare – non avevano in effetti nulla di eroico. Il loro unico potere, quello che li ha distinti in vita e ce li ha resi indimenticabili, era la normalità, il loro essere semplicemente umani, e consapevoli che solo facendo fino in fondo il proprio dovere avrebbero cambiato il Paese.
Ilaria Ferramosca, nata a Maglie (LE), ha iniziato a scrivere curando alcune rubriche su riviste del settore R.U. Successivamente si è dedicata alla narrativa, vincendo alcuni concorsi nazionali di scrittura con pubblicazione di brani inediti in antologie di autori vari. Scrive inoltre sceneggiature per il fumetto e ha sceneggiato il romanzo grafico noir "Un riflesso nel vetro", per il quale ha ricevuto il premio "miglior sceneggiatore", in occasione del "Gran Premio Autori ed Editori 2010" a Fullcomics 6. Ha collaborato con il periodico Talkink, per il quale ha creato anche il personaggio seriale W.I.L.D. In fine, collabora periodicamente con alcune riviste pugliesi (Lecce e Taranto). Da aprile 2010 è coordinatrice editoriale per Edizioni Voilier. Per l'associazione A&C Artists & Creatives, è coordinatrice delle attività culturali in Puglia.
Gian Marco De Francisco, architetto e fumettista tarantino, è stato allievo di Carlos Meglia, uno dei maestri della scuola sudamericana del fumetto. Ha al suo attivo le graphic novel "Nostra madre Renata Fonte" (001 Edizioni, 2012) e "Un caso di stalking" (Edizioni Vollier, 2010). Nel 2012 è stato ideatore e a oggi è il coordinatore generale di "Grafite", primo polo di formazione regionale sull'arte del fumetto, presente sui territori di Taranto, Bari e Lecce, nata dalla partnership fra lo studio http://www.iltratto.com/ e la Lupiae Comix.
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e-o-t-w · 3 years ago
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Eyes on the world #1
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Siete al mare e non avete argomenti di cui parlare? State facendo un viaggio in macchina, ma uno zaino sarebbe una compagnia migliore della vostra? Nessun problema, vi do una mano (non richiesta) io 🖐
Una volta a settimana, se vi va, commentiamo le news più importanti dal mondo (o le commentate tra voi, è uguale). Simple as that 🤷‍♂
Lo faccio anche, e soprattutto, per importunare il vostro feed pieno di gite in barca e tramonti (che palle, vero?). Cominciamo! 👇
1) Sfido a non aver avuto un sussulto, un colpo al cuore, anche solo spavento, di fronte alle immagini dell’esplosione avvenuta in Libano. Un carico di quasi 3mila tonnellate di nitrato di ammonio, stagnante da anni in un magazzino del porto di #Beirut per via di diversi contenziosi mai risolti, è saltato in aria provocando danni gravissimi ad un paese che non era già da prima in buone condizioni. Acqua corrente, elettricità e spazzatura, oltre a una politica economica fallimentare, sono le problematiche che tenevano in ginocchio il paese. Da dove ripartire adesso? Nel frattempo diverse rivolte stanno avendo luogo a Beirut, con scontri tra manifestanti e polizia. Si temono le dimissioni del capo di stato 😢
2) Tempi duri per il nostro eroe arancione. Tra una pessima intervista sulla gestione fallimentare dell’emergenza Covid in USA e l’altra, il caro Donald è alle prese con diverse seccature: #Facebook, da sempre professatosi “neutrale” nella lotta alle fake news, ha per la prima volta eliminato un suo post, reo di fornire informazioni false sul virus. Inoltre, #Trump è nel pieno di una faida con #TikTok (e la Cina, più genericamente), avendo vietato con un ordine esecutivo ogni rapporto commerciale tra persone o aziende con #ByteDance, società proprietaria del popolare social (che ha già annunciato il ricorso). E, come se non bastasse, l’epidemia in USA è più forte che mai. 200 mila vittime entro agosto? Probabile. Non molto bene insomma. E le elezioni saranno a novembre. Good luck dude 👌
3) Una decisione storica presa da #PapaFrancesco. Sei donne laiche faranno parte, insieme ad altri sei nuovi membri uomini, del Consiglio per l’Economia del Vaticano, nato nel 2014 per controllare e vigilare sull’economia della Chiesa Cattolica. Tutte e sei hanno avuto ruoli di rilievo nel mondo della finanza o insegnamento universitario di natura economica 💶
4) A proposito di “lotte” social, Instagram - come avrete potuto notare - ha introdotto anche in Italia #Reels, che si candida prepotentemente a sostituire (nelle loro intenzioni) TikTok. Non è altro che una funzionalità già presente su IG, che permette a chiunque di poterne fare uso senza installare nessuna nuova applicazione. Mercato ricco, mi ci ficco. Secondo voi, è meglio avere solo un’app con tantissime funzionalità, oppure più app specializzate? TikTok farà la stessa fine di Snapchat? Un indicatore potrà essere ciò che decideranno di fare i TikToker più famosi, qualora venissero contattati per realizzare dei contenuti esclusivi sulla nuova piattaforma, dietro lauto compenso si intende 👀
5) Ultima, ma non per importanza (o sì? 😉) la notizia del passaggio di proprietà dell’#ASRoma nelle mani dell’imprenditore statunitense #DanFriedkin. Entro fine agosto, rileverà la squadra dall’uscente #JamesPallotta, dopo otto anni da presidente, tre secondi posti e una semifinale di #ChampionsLeague raggiunta nel 2018. Dobbiamo aspettarci una stagione di assestamento, soprattutto dopo la pessima uscita dall’#EuropaLeague contro il #Siviglia, o subito una lotta al vertice? ⚽
Ps. Menzione d’onore, restando in tema sport, la discutibile (?) scelta della #Juventus di affidare la guida tecnica della prima squadra ad #AndreaPirlo, alla sua prima esperienza su una panchina. Altre importanti menzioni andrebbero fatte per il DL agosto, l’importante svolta possibile sull’aborto farmacologico, la morte di Franca Valeri e il ritorno delle coppe europee. Ma direi che per ora può andar bene così 👊
Alla prossima!
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Livorno: siglato il Protocollo Zeus contro stalking e violenza domestica
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Livorno: siglato il Protocollo Zeus contro stalking e violenza domestica. Nella sala cerimonie di Palazzo Comunale è stato siglato un protocollo d'intesa, denominato Zeus, in materia di stalking e violenza domestica, da parte della Questura di Livorno, del Comune di Livorno, della Azienda USL Toscana Nord Ovest e dell'Associazione Psicosfera APS di Livorno. La sottoscrizione di questo secondo Protocollo Zeus, promosso dalla Questura e dall'Amministrazione Comunale, va ad integrare l'azione del Precedente Protocollo Zeus, sottoscritto lo scorso febbraio, al fine di coinvolgere anche l'Associazione Psicosfera APS all'interno della risposta di rete alla violenza di genere in un'ottica innovativa e sistemica rispetto alla presa in carico delle donne vittime di violenza e dei soggetti responsabili di atti di violenza. Le azioni previste dal protocollo nascono dall'istituto dell'ammonimento del Questore, previsto dalla legge rispetto alla violenza domestica e allo stalking: l'ammonimento è uno strumento importante che rappresenta un primo "avvertimento" rivolto ai soggetti maltrattanti e che evidenzia il disvalore sociale e penale della loro condotta. L'ammonimento del Questore punta, infatti, a bloccare le recidive degli episodi di violenza di genere, prima che questi diventino un reato penale, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. I percorsi messi in atto da centri specializzati mirano ad un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, allo stesso tempo, una possibilità di recupero del maltrattante. La Questura, attraverso i due protocolli, ha operato in stretto accordo con l'Amministrazione Comunale, l'Azienda USL Toscana Nord Ovest e le associazioni che si occupano di percorsi di recupero per uomini maltrattanti, per mettere a sistema una rete sul territorio, tesa a promuovere lo sviluppo e l'attivazione di azioni, basate su metodologie consolidate e coerenti con linee guida appositamente predisposte, di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva. La stesura e la sottoscrizione di questo Protocollo Zeus rappresenta quindi un'ulteriore risposta congiunta e di rete contro la violenza di genere in un'ottica sistemica, che guardi all'accoglienza e al sostegno alla vittima, così come al recupero dei responsabili della violenza stessa e alla prevenzione del fenomeno, anche attraverso azioni di informazione e di sensibilizzazione della collettività. L'Associazione Psicosfera APS, attraverso il servizio Spazio PSICOM, opera infatti nello specifico, attraverso Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile, inserendosi quindi necessariamente all'interno della visione integrata e sistemica che muove l'operato della Questura e dell'Amministrazione Comunale. Sottolineata dal questore Maria Rita Giuseppina Stellino l'importanza di fare rete per dare risposta ad un fenomeno che non accenna a diminuire. Riferendosi al protocollo appena sottoscritto Cinzia Porrà, direttrice della Zona Distretto livornese dell'Azienda Asl Toscana Nord Ovest ha parlato di un altro importante tassello che contribuisce a rafforzare le azioni e gli interventi per combattere fenomeni di questo tipo. Ada Doria, presidente Psicosfera APS ritiene che "il fenomeno violenza di genere possa essere contrastato anche tramite interventi sugli autori di reato. Senza questa parte non potremmo mai affrontare il fenomeno in modo completo. Il sostegno alle donne, componente primaria, deve essere affiancato da un lavoro che riguarda coloro che alle vittime infliggono violenza e con questo protocollo, un'equipe completamente al femminile e con profonda esperienza nella gestione delle vittime, mette in campo le competenze maturate negli anni, rivolgendo agli autori di reato interventi di sostegno per il cambiamento dei comportamenti disfunzionali. Attraverso Spazio Psicom (Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile), la cui referente è l'Avv. Cristina Cerrai, sviluppiamo percorsi esclusivamente individuali diretti a coloro che hanno agito violenza. Riteniamo infatti che il percorso individuale possa avere più obiettivi: di favorire nella persona la consapevolezza dell'accaduto, assumendosene la responsabilità e in caso di esito positivo ottenere la revoca dell'ammonimento, conseguentemente un miglioramento e riappropriazione di un percorso di vita che spesso vede coinvolti soggetti fragili come i minori, vittime anch'essi di violenza assistita. Sottolineiamo che i percorsi sono a carattere volontario e gratuito, secondo l'accordo contenuto nel Protocollo Zeus".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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dionysman · 9 months ago
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In Italia, chi viola diritti umani, civili e viola leggi civili e penali, continua libero e spensierato e continuare a far carriera, ricevere poltrone, appalti nel settore sociale e nella sanità, contratti di lavoro e tante promozioni, che però per quanto dimostrato non ha alcuna sanità mentale e si rivela degno del manicomio quanto della galera.
Chi nel settore sociale, viola non solo diritti e leggi, ma abusa talmente tanto la persona da garantire lo stalking, il prosecuo del controllo, della violenza e delle ulteriori violazioni delle proprie libertà e si rivela di una malattia mentale inconfutabile e degna del manicomio resta in poltrona del servizio sociale.
Chi è abilitato anche nel centro di salute mentale, abusa le vittime di violenza e difende chi ha commesso 30 anni di violenza fisica e psicologica, anche su minori, stalking, continue menzogne e manipolazioni anche in faccia alle stesse forze dell'ordine, tutto pur di coprire e insabbiare tali abusi.
GABRIELLA BON, PEGGIOR FECCIA TRIESTINA, ITALIANA, MANICOMIO VIVENTE, LADRONA, IGNORANTE, PUTTANA, BUGIARDA PATOLOGICA, MANIPOLATRICE, BUONA A NULLA, RACCOMANDATA, HA VIOLATO DIRITTI UMANI E LEGGI, IL TUTTO CON LA FACCIATA PERBENISTA GARANTITA DALLA STESSA COOPERATIVA SOCIALE DOVE HA PERPETRATO TALI ABUSI.
FRANCESCA ANGELUCCI, BRACCIO DESTRO E DEL LAVORO SPORCO SVOLTO PER LA BON. ABILITATA ANCHE COME PSICOTERAPEUTA, QUANDO GIÀ PROVATA ENORMEMENTE DISTURBATA.
ALESSANDRA GAVA, ASSISTENTE SOCIALE DI GRADISCA D'ISONZO, SENZA ALCUNA PRESA IN CARICO DA PARTE DEL SERVIZIO SOCIALE, MA PER PROPRIA INIZIATIVA HA VIOLATO LA VITTIMA DI VIOLENZA ULTERIORMENTE IN TUTTE LE SUE LIBERTÀ, VOLONTÀ, CONSENSO E PRIVACY, PER AIUTARE E DIFENDERE GLI PSICHIATRICI MAI ANDATI PROPRIAMENTE IN CURA E CHE INEVITABILMENTE HANNO PERPETRATO DECADI DI VIOLENZE, ANCHE E ANCORA SU UNA MINORE, DEPRAVAZIONI FINO ALL'ESIBIZIONISMO SESSUALE, PRIVAZIONI DI LIBERTÀ ALTRUI, TERRORISMO PSICOLOGICO, MENZOGNE PATOLOGICHE, MANIPOLAZIONI E STALKING. LA PEGGIOR MALATA MENTALE ATTUALMENTE SEDUTA IN POLTRONA.
IL PERSONALE OSPEDALIERO DI TRIESTE HA NELLO STESSO PERSONALITÀ GRAVEMENTE DISTURBATE E DEGNE DELLA GALERA.
IL PERSONALE ABILITATO NEL CENTRO DI SALUTE MENTALE DI GORIZIA, INVECE DI AIUTARE, TUTELARE E SOSTENERE LA VITTIMA DI VIOLENZA, DIFENDE E GIUSTIFICA VERGOGNOSAMENTE CHI HA PERPETRATO 30 ANNI DI VIOLENZA.
IN ITALIA LA CRIMINALITÀ, LA TOTALE ILLEGALITÀ, L'ABUSO E LA PIÙ GRAVE EVIDENTE E COMPROVATA MALATTIA MENTALE MAI CURATA E TRATTATA, DA MANICOMIO E DEGNA ASSOLUTAMENTE DELLA GALERA NON VENGONO RIMOSSE, VENGONO PROMOSSE, SOSTENUTE E LODATE. E I DANNI? INSABBIATI.
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scienza-magia · 3 years ago
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Post pandemia e salute mentale, lo Stato non aiuta
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Disturbi dell’umore, aggressività e ansia: il Covid ha colpito la salute mentale. La fotografia scattata da Società Italiana di Psicologia  conferma che l’emergenza Covid ha colpito profondamente la salute mentale degli italiani. Le visite psichiatriche programmate, sia a domicilio sia nello studio, stanno continuando solo per alcuni casi, sostituite da incontri su appuntamento e a distanza, tutte le altre attività hanno avuto una significativa diminuzione, come i consulti psichiatrici ospedalieri (-30%), le psicoterapie individuali (-60%), le psicoterapie di gruppo e gli interventi psicosociali (-90/95%), il monitoraggio di casi in strutture residenziali (-40%) e di autori di reato affetti da disturbi mentali affidati dai tribunali ai Centri di salute mentale (-45%). E poi aumentano le richieste di aiuto da parte dei giovani e giovanissimi, molto spesso vittime di autolesionismo. Predomina il senso di incertezza per il futuro. Il quadro fotografato da SIP è stato presentato dal Presidente eletto Massimo Di Giannantonio. “Il numero dei reparti di psichiatria degli ospedali è sceso del 12%, soprattutto a causa della conversione in unità per pazienti positivi al Covid, e i posti letto disponibili sono diminuiti del 30%, per la necessità di garantire una maggiore distanza fisica per i pazienti. Si è registrata anche una riduzione complessiva dei ricoveri (-87%), mentre la maggioranza dei reparti ha continuato a eseguire consulti psichiatrici al pronto soccorso e, in misura minore, nelle unità mediche e chirurgiche o, in un caso su cinque, nelle unità Covid. Disturbi dell’umore, psicosi, disturbi d’ansia e tentativi di suicidio sono i problemi più frequenti tra i pazienti, ma il 21,4% dei centri segnala anche un preoccupante aumento dell’aggressività e della violenza, con episodi gravi nell’8,6% dei casi”. Dai dati di diverse regioni si rileva che nella prima fase pandemica, nei mesi a cavallo tra marzo e maggio 2020, a fronte di un lieve calo del numero dei pazienti in contatto (circa il 10%), il calo delle prestazioni, in particolare quelle psicosociali, è stato più consistente (circa il 30%) e anche un rilevante calo sia dei ricoveri ordinari che dei TSO (rispetto allo stesso periodo del 2019 del 50-70%). Dall’inizio dell’estate 2020 nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) italiani si è assistito ad una graduale ripresa verso livelli di attività prepandemici. Da una recente metanalisi di 23 studi internazionali (Prati e Mancini, 2021), superato l’iniziale momento di disorientamento relativo all’imprevista emergenza sanitaria e ai pesanti risvolti socio-relazionali connessi, la richiesta di supporto psicologico è andata riducendosi attestandosi a livelli ordinari. La terza fase relativa alla fine del 2020 e al corrente anno ha aperto nuove prospettive. “Sta emergendo la consapevolezza che ciò che precedentemente poteva essere inquadrato in un situazione da stress-test acuto si è andata trasformando in una situazione di media-lunga durata – ha spiegato Tommaso Maniscalco, Direttore Dipartimento di salute Mentale Ulss7 e Referente Area Salute mentale e sanità penitenziaria Regione del Veneto -. Al contrario della prima fase in cui i sentimenti prevalenti erano legati alle conseguenze psicologiche dell’isolamento e alla paura, ora predomina il senso di incertezza per il futuro. Questo sentimento peraltro è amplificato dai primi, tangibili segni della crisi economica e sociale che la pandemia sta evidenziando. Il rischio è di un progressivo aumento del disagio psicologico e delle conseguenze, anche sul piano psicopatologico. Il rischio è di assistere ad un aumento di epifenomeni quali abuso di sostanze e alcool, fenomeni depressivi, crisi dei rapporti coniugali, fenomeni di violenza, suicidi. Ciò che si sta già osservando in prima battuta, accanto ad un’evidente aumentata richiesta, diretta o indiretta, di accesso ai servizi da parte di giovani e giovanissimi, sono fenomeni più di carattere sociologico, in particolare relativamente a condotte finalizzate all’autolesionismo, spesso improntato una forte componente imitativa. La capacità di resilienza, più volte espressa dagli individui in situazioni particolarmente difficili, potrebbe far emergere risorse e strumenti inattesi che possano far ipotizzare un futuro a tinte meno fosche. Pertanto è fondamentale adottare una certa misura nella comunicazione pubblica a questi temi. Il ruolo dei DSM e la loro tenuta in queste fasi successive della pandemia ne ha evidenziato sia il ruolo fondamentale nell’assistenza territoriale che la versatilità e la flessibilità”. Uno degli strumenti chiave si è rivelata la gestione della domiciliarità da parte dell’equipe multiprofessionale. “La capacità di improntare questa particolare modalità di presa in carico assertiva in una relazione contrattuale matura ha permesso di favorire l’autonomia e la resilienza di buona parte dell’utenza – ha aggiunto Maniscalco -. Va poi sottolineato il ricorso all’innovazione in particolare con l’implementazione della telemedicina sia per televisite che per teleconsulti. Risulta pertanto di fondamentale importanza, anche a fronte delle rilevanti carenze di organico (figure mediche), valorizzare queste articolazioni evitando di depotenziarle, utilizzandole caso mai come modello di riferimento per l’assistenza territoriale e la continuità ospedale-territorio”. ‘Il Governo deve mettere al centro la salute mentale’ Michele Sanza, Presidente Eletto Società Italiana di Psichiatria delle Dipendenze ha spiegato perché è importante mettere la salute mentale al centro dell’azione di governo. “Non c’è salute senza salute mentale, è questo il messaggio lanciato anni fa dall’OMS per affermare che la tutela delle problematiche psichiche è indispensabile requisito delle politiche sanitarie. Il nostro Paese vanta indubbiamente una delle legislazioni più avanzate al mondo, se non la più avanzata, in materia di organizzazione dei servizi di salute mentale. Le leggi 180 e 833 del 1978, hanno reso i servizi psichiatrici parte integrante del Servizio sanitario nazionale e le cure sono divenute di norma volontarie. E’ questa la cornice di riferimento entro la quale muovere i passi necessari per l’adeguamento e l’innovazione dell’offerta di cura ai bisogni della popolazione alla crescente domanda di interventi”. “L’applicazione dei percorsi di cura costituisce un irrinunciabile traguardo per il miglioramento della qualità dell’offerta di servizi di salute mentale in particolare per quanto riguarda il miglioramento dell’appropriatezza, della sicurezza e della tempestività delle cure erogate” ha aggiunto il Professor Sanza. “Oggi sappiamo che l’intervento precoce costituisce un fattore critico per la riduzione della gravità delle prognosi dei disturbi psichiatrici. Intervenire presto sugli esordi riducendo il gap che intercorre tra le prime prestazioni e l’ingaggio in cura è una priorità. Per questo è importante orientare interventi specifici sugli adolescenti e le popolazioni giovanili e favorire l’integrazione con le aree della neuropsichiatria infantile e delle dipendenze patologiche, viste le frequenti comorbilità con l’abuso di sostanze. È necessario quindi aumentare le risorse, migliorare la qualità delle prestazioni in riferimento alle linee guida e incidere maggiormente sugli esordi delle patologie più gravi. Read the full article
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