#potrebbe salvare
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Sapete come fanno aziende come Gucci, Walt Disney, Netflix, Apple a diventare aziende green con basse emissioni di CO2?
Acquistando elettricità prodotta solo da eolico e solare, penserete.
I certificati sono acquistati da privati assolutamente non controllati da nessuno. I più noti sono Verra e Pachama.
Insostanza, a fronte di pagamento di milioni di dollari, i certificatori assicurano che proteggeranno tot ettari di foreste da futuri disboscamenti.
Si badi bene, che non si tratta di piantare nuovi alberi, ma di considerare le foreste già esistenti!
Vediamo alcuni esempi di aziende:
La società Walt Disney afferma di aver dimezzato le sue emissioni dal 2012. Ciò è stato possibile solo attraverso i crediti di carbonio.
Gucci afferma di essere neutrale dal punto di vista climatico. I crediti di carbonio provengono tutti da progetti di protezione forestale.
L’ONU nel ’97 aveva deciso di non includere la conservazione delle foreste come metodo per certificare la compensazione le emissioni.
Di avviso diverso alcuni uomini d’affari, il WEF, il Climate Forum, BP, StarBucks e Allianz.
Insieme hanno creato VERRA
Come si può vedere il mercato dei crediti di carbonio è in forte espansione.
Oggi le più grandi aziende del mondo compensano le loro emissioni di carbonio attraverso la protezione delle foreste.
Ogni progetto di conservazione delle foreste è radicato in una previsione su ciò che potrebbe portare il futuro.
Questo è un incentivo intrinseco a fare previsioni imprecise. Vediamo perché.
Nell'area protetta dell'Alto Mayo in Perù, negli ultimi 20 anni l'area forestale è andata perduta.
Tuttavia, le perdite forestali in aree comparabili erano ancora più elevate, quindi il progetto garantiva qualche effetto.
Ma lo sviluppo effettivo è lontano dalla prognosi dell'operatore del progetto di ciò che sarebbe accaduto senza protezione.
Più gli sviluppatori di progetti di deforestazione si aspettano nella loro foresta, più crediti di carbonio possono emettere e più la previsione è pessimistica, più soldi si possono guadagnare.
Ecco, quando comprate un prodotto di un’azienda “green”, adesso sapete quanto è apprezzabile il suo sforzo etico di “salvare il pianeta”.
Poi sono quelle che sponsorizzano Greta!
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Ovunque è incisa
quella Voce infinita
che al Centro invita
Poco prima di morire, i neuroni trasmettono per l'ultima volta una scarica di energia alla massima potenza, distruggendo le cellule del cervello.
Questo fenomeno è noto come tsunami cerebrale. Ed è stato osservato in alcune persone in punto di morte attraverso elettrodi posizionati lungo la superficie cerebrale: poco dopo l'arresto cardiaco, è stata osservata una "scarica" di energia, i neuroni, prima di spegnersi, hanno trasmesso forti segnali elettrici in tutto il corpo, nonostante il cuore avesse già smesso di battere.
Questo fenomeno porta alla morte cerebrale ed è proprio questo evento che potrebbe spiegare in maniera scientifica tutte le esperienze di pre-morte, come ad esempio la famosa "luce in fondo al tunnel".
Ulteriori ricerche in merito al fenomeno dello "tsunami cerebrale" potrebbero portare i ricercatori a trovare un modo per fermare questo processo, che va a distruggere le cellule cerebrali, per salvare i pazienti dalla morte cerebrale e continuare a trattarli.
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"Ho capito che dovevo lasciarlo andare.
Era indifferente mentre io perdevo la testa per i suoi comportamenti distruttivi.
Mi ero persa nel tentativo di salvare qualcosa che, in realtà, mi stava consumando.
La verità? Era rotto, e non era mio compito aggiustarlo o obbligarlo a rimettersi insieme.
Ho trovato la mia guarigione e ho imparato che il modo in cui le persone ti trattano riflette come si sentono verso se stesse. E che 'ciò che accetti oggi, lo incoraggi per il futuro'.
Non permettere mai a nessuno di sentirsi a proprio agio nel ferirti.
Quello che tolleri oggi potrebbe essere la gabbia che ti imprigionerà domani."
Luisa Lai (Patrizia)
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🇺🇦 FINANCIAL TIMES: “L’UCRAINA AFFRONTA LA SUA ORA PIÙ BUIA
“In questo momento, sto pensando di più a come salvare il mio popolo”, dice Mykhailo Temper. “È abbastanza difficile immaginare che saremo in grado di riportare il nemico ai confini del 1991”, aggiunge, riferendosi all’obiettivo del suo paese di ripristinare la sua piena integrità territoriale.
Un tempo sostenuti dalla speranza di liberare le loro terre, anche i soldati al fronte ora esprimono il desiderio di negoziare con la Russia per porre fine alla guerra. Yuriy, un altro comandante sul fronte orientale che ha dato solo il suo nome, dice di temere la prospettiva di una “guerra eterna”: “Sono per i negoziati ora”, aggiunge, esprimendo la sua preoccupazione che suo figlio – anche lui soldato – possa passare gran parte della sua vita a combattere e che suo nipote possa un giorno ereditare un conflitto senza fine.
“Se gli Stati Uniti chiudono il rubinetto, siamo finiti”, dice un altro ufficiale, un membro della 72a Brigata Meccanizzata, nella vicina Kurakhove.
L’Ucraina si sta dirigendo verso quello che potrebbe essere il momento più buio della guerra finora. Sta perdendo sul campo di battaglia nell’est del paese, con le forze russe che avanzano senza sosta, anche se a un costo immenso in uomini e attrezzature.
“La società è esausta”, afferma Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri del parlamento ucraino.
Allo stesso tempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è sottoposto a crescenti pressioni da parte dei partner occidentali per trovare un percorso verso una soluzione negoziata, anche se c’è scetticismo sulla volontà della Russia di avviare colloqui in tempi brevi e preoccupazione per il fatto che la posizione dell’Ucraina sia troppo debole per garantire un accordo equo in questo momento. “La maggior parte dei protagonisti vuole una de-escalation qui”, dice un alto funzionario ucraino a Kiev.
L’amministrazione Biden è consapevole che la sua attuale strategia non è sostenibile perché “stiamo perdendo la guerra”, afferma Jeremy Shapiro, capo dell’ufficio di Washington dell’European Council on Foreign Relations. “Stanno pensando a come spostare quella guerra verso una maggiore quiescenza”.
Fonte: Financial Times
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Nino Sarratore. Perché fa male, ma attrae?
È questa la domanda che mi tormenta, un pensiero che non mi lascia tregua. L’odio che sento non è abbastanza, mai abbastanza, ed è questo il mio dramma più grande. Perché, se odio gli uomini come lui e mi ripeto che sono esseri meschini, crudeli, incapaci di amare davvero, qualcosa in me lo desidera ancora?
C’è una bellezza in lui che non si spiega, una bellezza che non è nella forma, anche se ben diversa dagli altri uomini, ma nel modo in cui riesce a entrare nella tua testa e a starci, a farti credere che sia tutto diverso con lui, che per lui potresti cambiare tutto, anche te stessa. È un gioco sporco, e lui lo sa fare alla perfezione. Sa affascinare, sa prendere quello che vuole, e poi lasciarti lì, vuota, con la sensazione di essere stata stupida, ingenua, ma anche irrimediabilmente viva.
Lui incarna tutto ciò che ferisce: la superficialità travestita da profondità, l’arroganza mascherata da fascino, la mancanza di lealtà in un universo dove cerchiamo disperatamente stabilità e verità. Nino è il conflitto tra ragione e cuore, la consapevolezza che dovresti odiarlo, che dovresti lasciarlo andare, ma non ci riesci. Perché? Perché sapere che è tossico non basta per spegnere l’attrazione, per soffocare quel desiderio insensato che nasce da un mix letale di idealizzazione, bisogno e debolezza.
Amarlo è un rischio che si prende quasi senza accorgersene o addirittura volontariamente, un veleno che scivola lento dentro di te, e quando te ne accorgi è troppo tardi. Lui ti segna. Segna come ha segnato Lenù, come ha segnato Lila (che dovrebbe aver amato più intensamente, ma solo per senso di mera conquista), come segna chiunque abbia il coraggio o la sfortuna di lasciarlo entrare. Ti strappa pezzi di anima, ma ti insegna anche a riconoscere il tuo valore. Non subito, no, perché prima ti spezza. Ma alla fine capisci che non sei il riflesso del suo desiderio, che la tua esistenza non dipende dal bisogno di essere scelta da qualcuno che non sa amare, che lui è come la luna, vive di luce riflessa.
Nino è brillante, accattivante, capace di far sentire chiunque speciale. Sa dire le cose giuste, sempre al momento giusto. Sa accendere in te quel desiderio primordiale di essere vista, capita, scelta. È il suo potere, il suo talento più grande, ma anche il suo inganno più crudele. Perché non sceglie mai davvero. Entra e esce dalle vite come se non fossero altro che stanze da attraversare, lasciando dietro di sé un vuoto che brucia. E tu, in quel vuoto, ti trovi a desiderare l’impossibile: essere quella che finalmente lo trattiene, quella che lui non potrà né vorrà mai lasciare.
È tossico, lo sai, ma è anche profondamente umano. È quella speranza folle e insensata di trasformare un rapporto imperfetto in qualcosa di definitivo, di salvare qualcuno che non vuole essere salvato.
Ma la vera sfida, forse, è questa: imparare a vedere Nino per quello che è, senza lasciarsi accecare dal fascino di ciò che potrebbe essere.
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La mia mente vaga da sola e va in luoghi così lontani e isolati che nessun altro riuscirebbe a ritrovare la strada.La mia mente potrebbe viaggiare per migliaia di chilometri in pochi secondi, solo per tornare indietro con più domande sulla morte, sull’amore e sul significato dell’esistenza.Ho una mente che non riesco a raggiungere, un uragano di emozioni avvolto in un unico, enorme groviglio dentro la mia testa, che cerca di farmi impazzire. Ho una mente che non può davvero essere domata.
Resto a letto per giorni. Qualche ora dopo, potrei ritrovarmi su un tetto e urlare per l’intensa euforia che mi riempie le vene, con una magia che il mio corpo trova incomprensibile ma a cui si adatta lo stesso. Sono un’altalena terrorizzata, che un momento prima vola tra le stelle e quello dopo cade giù con tutta la sua forza. Ho così tanto amore da dare, eppure sono incapace di farlo. Dentro di me ci sono due mostri che combattono per un primo posto dove al vincitore non spetta altro che dolore.
Quando sono sovraeccitata, sono la regina del mondo. Me ne vado in giro con una sicurezza che nessuno può compromettere. Sono una vincente, sono imbattibile, posso fare qualsiasi cosa. Posso fare in modo che inizi a piovere. Posso far sì che smetta. Posso cambiare il modo in cui vedete il mondo e provo pena per chi non lo guarda attraverso i miei occhi. Mi dispiace per quelle povere anime che non riescono a trovare la luce alla fine del tunnel. Sono entusiasta, sono amorevole. Voglio vedervi felici, non voglio mai vedervi piangere. Voglio che dimentichiate le ferite che il mondo vi ha riservato, e che vediate tutta la bellezza che contiene. Sono in cima al mondo e niente e nessuno può toccarmi.
Poi crollo. Voi non siete voi e io non sono io. E il mondo sta per finire. Questa vita è la nostra punizione. È quello che ci spetta per aver pensato di meritare felicità e amore. Spegnete le luci e andatevene perché non c’è speranza e io morirò da sola. Se mi vedete piangere, fate finta che non stia accadendo perché niente di quello che direte cambierà il fatto che sono disperata e pronta a morire. Non potete salvare me, non potete salvare voi stessi. No, non uscirò stasera, andate senza di me ragazzi. Mi spiace che non riusciate a sentirmi presente. Mi dispiace di essere sempre così triste. Chiedo scusa se riesco a parlare solo di perdita. Scusate, perché non so più come parlare. Perché siete ancora qui? Andate, correte! Via! Non meritate una persona come me nella vostra vita, perché sono fatta di dolore e dovreste davvero andare, adesso. Non riesco a controllare ciò che faccio, le mie mani non mi appartengono. Non so dove sto andando.
Non è momentaneo. Non è una fase. Non è la parte in cui piombate da me per dirmi che le cose andranno meglio, perché non è quello che ho bisogno di sentire. Quello di cui ho bisogno, ma di cui non parlerò mai, è sapere se resterete o ve ne andrete. Se riuscirete a sopportare qualcuno che cambia continuamente personalità, come nel gioco dei mimi. Se un giorno vi sveglierete e deciderete che è troppo, che non potete gestirla.
Sono cose che non dirò mai perché sono troppo orgogliosa e perché non piangerò quando un giorno deciderete di allontanarvi da tutto questo. Farà male, ma non lo saprete mai. Mi squarcerà in due, ma vi mostrerò soltanto che non siete mai stati importanti per me. Non ci proverò, non supplicherò. Mi richiuderò la porta alle spalle nel momento in cui vi sentirò titubare, perché la vita mi ha già dato abbastanza lezioni su come essere sola.
Perciò, mi dispiace se pensate che io sia fredda, distante. Mi dispiace che parliate incessantemente della mia folle capacità di essere totalmente autonoma, a volte. Mi dispiace se, ogni tanto, vi sembro egoista o minacciosa. Posso soltanto mettere nero su bianco quello che sento. Se state leggendo, allora dovreste sapere che vi amo, nel miglior modo in cui posso farlo. L’unico modo in cui posso farlo.
(via huffpost)
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Zelensky il Dentone
Con tutto il rispetto che si deve al leader di un Paese invaso dai russi da due anni, dilaniato dalla guerra civile da nove, infestato di nazisti, corrotto fino al midollo ed economicamente fallito, Zelensky ricorda Guglielmo il Dentone: il personaggio di Alberto Sordi che, nel film I complessi, si presenta al concorso Rai per il nuovo lettore del telegiornale e nessuno osa dirgli in faccia che con quelle zanne non può andare in video. In 21 mesi e rotti di guerra il mediocre comico ucraino si è trasformato in attore consumato, calandosi alla perfezione nella parte e nel copione che gl’impresari e gli sceneggiatori angloamericani gli hanno assegnato: l’eroico condottiero che guida il suo popolo (o quel che ne resta) alla resistenza armata da una controffensiva trionfale all’altra fino alla vittoria dell’Impero del Bene, cioè alla sconfitta della Russia, alla riconquista delle cinque regioni perse e alla caduta di Putin. Purtroppo, come sapeva fin dall’inizio chiunque fosse dotato dei minimi rudimenti di storia, economia, geopolitica e strategia, nessuno di quegli obiettivi è stato mai alla portata: era pura propaganda, del tutto sconnessa dalla realtà.
La realtà sono centinaia di migliaia di vittime (oltre 100 mila fra morti e mutilati ucraini solo nella “controffensiva di primavera” partita in estate e finita in autunno senza lasciare traccia), mandate al macello senz’alcuna speranza dai criminali della Nato, che ne conoscevano l’assoluta inutilità: il comandante Usa Mark Milley aveva previsto il fallimento 13 mesi fa e proposto di sfruttare lo stallo per negoziare un compromesso e salvare il salvabile. Invano. La realtà sono i circa 250 miliardi di dollari buttati dall’Occidente per armare e finanziare l’Ucraina: 132 dai Paesi Ue, 69 dagli Usa, 36,5 da Gran Bretagna e altri Stati. E i mille miliardi di dollari che serviranno per ricostruirla: cifra spaventosa e destinata a lievitare, visto che nessuno fa nulla per fermare la distruzione, anzi tutti s’impegnano a prolungarla in attesa di non si sa bene cosa. Intanto ogni mese di guerra costa all’Occidente 25 miliardi di dollari e altrettanti alla Russia, che però reagisce meno peggio di noi perché, mentre noi ne annunciavamo il default, si riconvertiva all’economia bellica. Anche le braccia aperte dell’Ue a Kiev si sono rivelate promesse da marinaio: sia perché si scopre che l’Ucraina ha ben poco di democratico, sia perché quel buco nero potrebbe inghiottire la già agonizzante economia europea. Perciò ora, con le elezioni in Usa e in Ue, nessuno vuole buttare altri soldi (le vite umane per il cattivo Putin e i buoni occidentali non sono un problema) in una guerra ormai persa. Resta da trovare qualcuno che prenda da parte Zelensky il Dentone e gli spieghi la triste realtà, magari con un disegnino.
Marco Travaglio
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"Ho capito che dovevo lasciarlo andare.
Era indifferente mentre io perdevo la testa per i suoi comportamenti distruttivi.
Mi ero persa nel tentativo di salvare qualcosa che, in realtà, mi stava consumando.
La verità? Era rotto, e non era mio compito aggiustarlo o obbligarlo a rimettersi insieme.
Ho trovato la mia guarigione e ho imparato che il modo in cui le persone ti trattano riflette come si sentono verso se stesse. E che 'ciò che accetti oggi, lo incoraggi per il futuro'.
Non permettere mai a nessuno di sentirsi a proprio agio nel ferirti.
Quello che tolleri oggi potrebbe essere la gabbia che ti imprigionerà domani."
-Luisa L- dalla pagina Donne in rinascita
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negli ultimi giorni escono un po’ di notizie sul fatto che in varie città è capitato che fossero scongiurati sul nascere degli stupri di alcune giovani ragazze che di sera stavano camminando per strada (attività banalissima ma che a quanto pare non lo è di questi tempi, almeno non per tutti), il problema è che a salvare queste ragazze non è mai qualcuno delle forze dell’ordine ma, almeno per quello che ho letto, in tutti i casi un tassista che passava per caso di lì: ora mi pongo un quesito, com’è possibile che ci siano più autorità pubbliche negli uffici che nelle strade? com’è possibile che in uno stato democratico due o più tizi possano violentare o importunare deliberatamente delle ragazze se non interviene un comune cittadino? non dovrebbe essere la comunità ad autotutelarsi a vicenda, è compito dello stato salvaguardare i propri cittadini, ma purtroppo lo stato è occupato a fare la guerra ai diritti dei cittadini, è troppo impegnato a fare proclami su proclami piuttosto che trovare soluzioni ai problemi VERI dei cittadini (che in questo caso è l’incolumità fisica e psicologica ma che potrebbe essere la sanità, l’istruzione, la disoccupazione, e così via)
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L’ULTIMA LUNA
30 Dicembre 2024
Buongiorno Anime Belle,
finiamo l’anno con una bella Luna Nuova nel segno del capricorno, l’ultima Luna che ci traghetterà nel 2025.
La Lunazione invita ad assumerci le nostre responsabilità, lasciando andare quelle che non sono di nostra competenza. Tra queste anche il voler salvare il mondo, gli altri o credersi responsabile degli stati emotivi altrui. No, noi non decidiamo come stanno gli altri, semmai siamo degli attivatori delle tematiche altrui e così gli altri con noi. Non sono gli altri a crearci dolore o sofferenza, e nemmeno la gioia e la felicità. Queste emozioni le abbiamo già dentro di noi e le attiviamo in determinate circostanze. Crediamo che siano le circostanze a crearci quelle emozioni, ma non è così! Noi le possediamo già; semmai, le circostanze sono l’effetto di quelle emozioni che portiamo dentro.
Tutto parte da noi, ogni cosa, ogni evento: la risposta è solo nostra e così quella di chi ci sta di fronte.
È questo un momento ideale per riflettere su ciò che si vuol davvero nella vita, considerare la priorità e fare un bilancio delle proprie esigenze e desideri.
Questa Luna Nuova potrebbe portare un po’ di malinconia e senso di solitudine, ma è il metro di giudizio per capire quanto siamo vicini o lontani dal nostro centro.
E con questa Luna Nuova io vi auguro di concludere il 2024 nel migliore dei modi e di iniziare il 2025 ancora meglio… sarà un anno veramente interessante e di grande cambio energetico.
A voi, che in questo anno mi avete dimostrato ancora di più il vostro affetto e supporto, dedico il caffè con la panna!
“L’ultima luna
la vide solo un bimbo appena nato,
aveva occhi tondi e neri e fondi
e non piangeva
con grandi ali prese la luna tra le mani, tra le mani
e volò via e volò via era l’uomo di domani
e volò via e volò via era l’uomo di domani”
(“l’ultima luna” Lucio Dalla)
Akash astrologia moderna
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Quando ci siamo conosciuti, abbiamo stretto un patto segreto. Lascerò che tu risponda al mio bisogno, se lascerai io risponda al tuo. Tutto quel che abbiamo fatto dopo, è stato stringere altri patti "secondari" per continuare a rispettare il primo. Tu hai salvato la mia bambina interiore, ora è cresciuta e potrebbe essere lei a salvare il tuo bambino interno. Tu lo sai, lo senti, e vorresti tanto lasciarmelo fare - ma non puoi, perché ci sono altre persone di mezzo, perché c'è un'intera altra vita di mezzo.
Ah, che brutto dover scegliere tra la vita che avremmo voluto e la vita che oggi abbiamo. Specialmente quando non hai davvero una scelta.
Continuerò a rispettare il patto, io, comunque; so che lo saprai, so che lo capirai quando mi farò da parte e ti dirò tra le righe «Se un giorno si potrà, sarò ancora qua. Sarò sempre e comunque qua.» Anche se il resto del mondo mi penserà altrove. Sarò sempre qua, anche mentre sarò tutta di là. Qua e là. Là, e qua. Comunque, sempre un po' più qua che là.
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30 Km/h perché ti vogliono salvare la vita e volersi bene.
Poi ci vogliono 30 mesi per fare una TAC che potrebbe davvero salvarti la vita.
Bonaccini rilancia! 30 km/h per salvarti la vita.
Così potrai scegliere di essere soppresso dalla tua regione mentre attendi la tua RMN di controllo prevista per l'anno prossimo, perché adesso non c'è posto.
Lo fanno per noi, Cappato docet.
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#shorts #80s #90s #2000s #cinema
I MIEI FILM PREFERITI ANNI '80 - '90 e 2000
Oscar un fidanzato per due figlie
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Trama: Nel 1931 Angelo Provolone, detto Snaps, sposato con Sofia e padre di Lisa, capo di un'importante banda di gangster, è costretto a giurare al padre morente che tornerà ad essere onesto. Perciò, abbandonate le sue lucrose attività, cerca di allearsi con un gruppo di importanti banchieri per entrare nella legalità. Ma proprio nel giorno in cui deve avvenire in casa Provolone questo contratto, si scatena intorno a Snaps una serie di avventure sorprendenti. Per primo giunge il giovane contabile di Angelo, Anthony Rossano, il quale chiede di sposare la figlia del boss, rivelando di averlo derubato di grosse somme, che però intesterà alla moglie nel giorno delle nozze…
Il tredicesimo guerriero
Trama: Nel 922 d.C. Ahmad ibn Fadlan, poeta alla corte di Baghdad, è costretto ad arruolarsi con dodici guerrieri vichinghi che tornano in patria per difendere il re normanno Hrothgar contro un'orda feroce di Wendol, cannibali tatuati e cacciatori di teste, travestiti da orsi o cinghiali.
All'inseguimento della pietra verde.
Trama: Per salvare la sorella, una scrittrice di romanzi rosa successo si reca in Colombia con in mano una misteriosa mappa del tesoro e si trova in mille guai dai quali la tira fuori un simpatico giramondo spericolato. Non esiste l'uomo perfetto, ma l'uomo giusto al momento giusto sì….
Tutto quella notte
Trama: Una baby sitter riceve una chiamata di soccorso da un'amica bloccata dall'altra parte della città. Non potendo abbandonare i bambini lasciatile in custodia li trascina con sé in una notte che più pazza non potrebbe essere
Serenity
Trama: Avanti di 500 anni nel futuro, il capitano Malcom “Mal” Reynolds - un disilluso veterano che ha combattuto, dalla parte dei perdenti, una guerra civile galattica - sbarca il lunario con piccoli crimini e trasportando passeggeri e merci (senza fare troppe domande) sulla nave classe Firefly “Serenity”. È a capo di un equipaggio esiguo ed eclettico – che è per lui la cosa più vicina ad una famiglia – litigioso, insubordinato e fedele fino alla morte. Quando Mal accetta di trasportare a bordo un giovane dottore e la sua instabile e telepatica sorella, imbarca molto più di quello che si aspettava. I due sono fuggitivi dell’Alleanza – la coalizione che domina la galassia – che non si fermerà davanti a nulla pur di riavere la ragazza. L’equipaggio, abituato a navigare non visto ai margini della galassia, si trova improvvisamente intrappolato tra questa forza militare inarrestabile e i Reavers – barbari selvaggi che vagano ai limiti dello spazio. Ricercato da nemici completamente differenti ma ugualmente pericolosi, l’equipaggio comincia presto a scoprire che il pericolo più grande alla loro incolumità potrebbe essere proprio a bordo della “Serenity”.
Baby boom
Trama: Lei è una tigre negli affari, non se la cava bene con gli uomini, dedica quattro minuti esatti al sesso quotidiano e ha fatto le sue scelte: lavoro, carriera, successo, dollari. Poi arriva una bimba di quattordici mesi, orfana, e le cambia la vita…
Casa dolce casa
Trama: Due fidanzati, un avvocato e una violista, si trovano in difficoltà dopo che l'ex marito di lei, un affermato e ricco direttore d'orchestra, rientra dalla tournée, costringendoli a lasciar libera casa sua dove erano ospitati. A New York non è semplice trovare casa e Walter chiede aiuto a Jack, un amico appena uscito di prigione. Attirati da un annuncio e desiderosi di metter su casa insieme, i due acquistano a prezzo stracciato una grande casa di campagna. Non potendo resistere al fascino della villa, i due decidono per l'acquisto, senza sospettare quanto la sua bellezza sia solo di facciata ed invece sia completamente da restaurare. Dalle fondamenta praticamente. I due finiscono quindi invischiati nel gorgo dei lavori edili, con muratori selvaggi, idraulici che si fanno pagare oro, e chi più ne ha più ne metta, mettendo in crisi il loro rapporto.
Insieme per caso
Trama: Una materna casalinga dà una svolta alla propria vita, volando in Inghilterra per seguire i funerali del suo cantante preferito, ucciso da un assassino seriale con balestra, e facendo amicizia col suo compagno e amante. Comici i duetti fra lei e l'energica nuora nana; la gag in aereo con J. Andrews (nella parte di sé stessa) che calma i passeggeri spaventati, facendoli cantare in coro. Ma potranno un gay in lamè, una nana e una casalinga fermare un serial killer?Il film è un'intelligente metafora di come ognuno possa far brillare il suo destino, non solo nonostante le diversità, ma proprio grazie ad esse.
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La guerra civile in Israele
Il mondo è impotente davanti al genocidio e l’implosione di Israele potrebbe essere la svolta. Netanyahu ha trascinato il suo paese sull’orlo del baratro e per salvarsi licenzia il suo ministro della difesa Gallant nel pieno di una guerra su più fronti. A Gaza ormai bombardano a caso macerie anche umane, in Libano sono bloccati al confine e passano il tempo a celebrare funerali nelle retrovie, la Galilea è in fumo sotto i colpi di Hezbollah e perfino l’attacco all’Iran è stato un fallimento clamoroso. La terza risposta missilistica che l’Iran starebbe per lanciare, ha proprio lo scopo di confermare una volta per tutte questo cambio nei rapporti di forza nella regione. Altro che Grande Israele, è già tanto se sopravvive quello piccolo. Ma torniamo a Tel Aviv dove la gente si è riservata in strada alla notizia del licenziamento di Gallant, non certo una colomba ma considerato perlomeno non uno psicopatico. I suoi rapporti con Netanyahu erano tesi da tempo, da quando Gallant ha condiviso i maldipancia dei generali dell’esercito per l’assenza di strategia e lo stallo a Gaza e in Libano. Apriti cielo, non c’è come la verità per mandare in bestia le vittime di deliri ideologici. Storia del secolo scorso, psicologia di sempre. Solo lo schianto li risveglia, ma quando è troppo tardi. Ed è quella la direzione in cui Netanyahu e i suoi ministri coloni stanno trascinando un paese sempre più diviso e sofferente a causa di questa guerra infinita e senza vie d’uscita. Nelle ultime settimane sono state arrestate presunte spie in tutto il paese e sono finiti dietro alle sbarre perfino membri dello staff di Netanyahu. L’accusa è quella di aver passato alla stampa documenti top-secret da cui emerge come pur di far saltare ogni trattativa con Hamas, Netanyahu ha mentito spudoratamente. Si è trattata di una congiura contro Netanyahu da parte suo stesso staff e che ha confermato quello che ripetono da mesi tutti tranne il giornalismo propagandistico: è stato Netanyahu e non Hamas a far fallire tutte le trattative per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi e questo anche mentendo spudoratamente ai propri cittadini, alle famiglie degli ostaggi e al mondo intero. Uno scandalo che potrebbe portare alla fine politica anticipata di Netanyahu e l’inizio del suo calvario giudiziario. Al punto che il licenziamo del suo ministro Gallant a molti appare come un disperato tentativo per sviare l’attenzione pubblica e restare in sella. E non ci sono dubbi che Netanyahu proverà con tutti i mezzi leciti ed illeciti a mantenere le redini, sa che lo attende anche a livello internazionale un destino da criminale di guerra oltre che la vergogna eterna al posto della gloria. Quella di Netanyahu è una fuga che sta portando Israele verso l’autodistruzione, una deriva talmente pericolosa da aver fatto emergere due anime contrapposte. Entrambe sioniste ma una a livello psicopatico e l’altra più ragionevole. Gallant ed i capi dell’esercito appartengono a quella più ragionevole, mentre Netanyahu e i suoi ministri coloni a quella psicopatica e se dovessero macchinare oltremisura per restare al potere, si potrebbe arrivare ad un colpo di stato. Netanyahu ha molti oppositori politici anche di peso e l’esercito è stremato e senza una rotta, da mesi registra crescenti diserzioni e un numero di vittime anche mentali senza precedenti.
I generali sono poi consapevoli delle reali forze in campo e dell’assurdità di combattere su sette fronti senza nessuna possibilità di vittoria strategica. Ma il sionismo psicopatico si sveglierà solo schiantandosi e se non si arrivasse ad un pacifico trasferimento di poteri, non è da escludere neanche una guerra civile. Pur di salvare un paese sull’orlo del baratro, i sionisti ragionevoli dovranno infatti ricominciare a scendere a patti e negoziare e potrebbero essere addirittura costretti anche dalle pressioni internazionali a tornare ai confini del 1967 smantellando gli insediamenti come richiesto dall’ONU, a qual punto i sionisti psicopatici daranno i numeri scatenando una guerra civile che potrebbe sancire la fine di Israele come l’abbiamo conosciuta.
Tommaso Merlo
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Nel tuo post fissato in alto descrivi cosa diresti alla persona che un giorno potrebbe fare parte della tua vita, cosa diresti invece alla te stessa del passato se tu potessi parlarle?
Di salvarsi la testa il cuore e tutto cioè che è possibile salvare perché a raccogliere i cocci sarai sola
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LA MORTE DI PITON PER AMORE
L'interpretazione è quella canonica e il riassunto proviene dal capitolo 5 del libro di Laura Anna Macor, "Filosofando con Harry Potter" (Mimesis).
- SETTE ANNI DI GUAI -
Piton è il personaggio piu' sfuggente e contraddittorio perche', se ufficialmente e' schierato coi "buoni", non fa corrispondere a questa scelta un cambiamento di psicologia o una differenza di comportamento. Fin dal primo anno si dedica a salvare Harry Potter lanciando un controincantesimo che impedisce al professor Raptor di uccidere il bambino nella partita di quidditch: eppure Piton odia Harry, perche' è il figlio dell'uomo che lo bullizzava a scuola - James Potter. E Potter fu anche quello che gli porto' via la ragazza che amava: Piton non ha mai cambiato il suo punto di vista.
Il secondo anno, scoperta la gatta pietrificata, sostiene che potrebbe non essere stato Harry Potter ma lo dice come se facesse del sarcasmo.
Il terzo anno nessuno ha ancora capito che Sirius Black è innocente del tradimento dei genitori di Harry e della loro conseguente morte: benche' Piton odi Remus Lupin profondamente, non e' per odio che si oppone all'idea di assumerlo come insegnante, bensi' perche' era amico di Sirius e ritiene che potrebbe avere la tentazione di aiutarlo ad entrare a scuola, per consentirgli di uccidere Harry.
Durante il quarto anno, il Veritaserum che serve a tirare fuori la verita' da Barty Crouch jr proviene da Piton.
Nel quinto anno, Piton scopre che la visione trasmessa ad Harry di un Sirius Black torturato all'Ufficio Misteri era falsa. Pertanto avverte i membri dell'Ordine della Fenice perche' vadano in aiuto dell'esercito di Silente.
Durante il sesto anno, dopo aver ucciso Silente che stava proteggendo Harry Potter, impedisce ai Mangiamorte di torturare il ragazzo.
Nonostante tutto cio', è palpabile la sua avversione per ogni membro dell'Ordine, il disprezzo per individui di sangue non puro, il disgusto per chi cerca e accetta la compagnia di creature "subumane" come lupi mannari ed elfi domestici.
- IL NOCCIOLO DEL PROBLEMA -
< Che valore ha una scelta che non modifica in alcun senso il carattere di una persona?> (Cit.)
La chiave di lettura fornita dalla Macor deriva dal rapporto che ciascun personaggio, Piton in particolare, ha con la morte.
Dopo gli anni di scuola, Lily sposa il giovane che aveva bullizzato Piton e lo fa essenzialmente perche' membro dell'Ordine. Peraltro, lo stesso Piton da ragazzo tendeva a bullizzare i maghi nati babbani, da solo o in compagnia di altri Serpeverde. Non vede in questo comportamento una frattura o una contraddizione, come se Lily fosse altro da se stessa, un'idea della sua mente.
Severus Piton ammette davanti a lei le molestie ad altre babbane ma non ne comprende appieno la gravita'. È maligno, ma non corrotto, in caso contrario mentirebbe. È interessato unicamente ai propri desideri, ma non e' falso; tuttavia il suo è un amore immaturo rimasto ai primi anni dell'infanzia.
Piton diventa un Mangiamorte seguace di Voldemort, in parte per lenire la delusione d'amore, ma anche perche' convinto degli ideali della purezza della razza.
- DUE AMORI -
L'amore per Lily è cio' che lo ha convinto a passare definitivamente alla magia oscura, ma e' la morte di Lily che lo induce a diventare spia per conto di Silente.
Come puo' lo stesso sentimento spingere a due comportamenti antitetici?
La confusione è aumentata dal fatto che il Patronus di Piton è una cerva, come quello di Lily, il che denota sincerita' di sentimenti. Pero' non e' chiaro se lo sia sempre stato o se il Patronus sia diventato cosi' dopo la morte dell'amata, uccisa per mano di Voldemort.
Dopo aver implorato il signore oscuro di risparmiare la donna in cambio del marito e del figlio - inviano - Piton passa i successivi 17 anni a complottare contro il suo vecchio signore, facendogli credere di essergli ancora alleato. E senza dubbio Voldemort ci crede, perche' la loro ideologia condivisa vuole che Lily fosse un capriccio, un desiderio rimpiazzabile da una piu' degna pretendente di sangue puro.
Piton tuttavia non si sposa, ma chiede a Silente che nessun altro sappia le sue reali intenzioni, di fatto gettando fango su di se'. Ancora una volta, non e' con Voldemort che ha un conto in sospeso, ma con se stesso.
- LO SCOPO E LE INTENZIONI -
Se manifestare antipatia verso Harry Potter servisse al suo scopo di spia, egli dovrebbe dimostrare comprensione ed empatia verso il ragazzino, nelle occasioni in cui parla da solo con Silente. Invece il suo atteggiamento non cambia.
Piton si divide tra l'amore infantile - ma puro - l'amore maturo, corrotto e consapevole, e l'avversione per gli altri personaggi, per lo piu' conosciuti negli anni di scuola. L'amore infantile è quello dominato dall'egocentrismo e dal sacrificio chiesto agli altri. L'amore maturo porta al sacrificio di se', ragion per cui è probabile - anche se non reso esplicito - che Piton non avesse Patronus prima di apprendere della morte di Lily. O che ne avesse uno differente.
< Non stupisce che Harry ne rivendichi la centralita' (del Patronus) come testimonianza della fedelta' di Piton a Silente nel dialogo che precede il suo scontro finale con Voldemort. > (Cit.).
- LE NOSTRE CONVINZIONI -
L'odio che Piton nutre per i propri alleati, anziche' diminuire la credibilita' delle sue scelte, sembra esortare a "curare cio' che ci unisce, non cio' che divide". Il filosofo Vaihinger scrisse che le nostre idee e convinzioni non descrivono la realta', ma danno comunque una direzione che migliora la vita. "Comportati come se fosse vero", disse. Piton fa qualcosa di piu', si comporta come se ci credesse, dal momento che anche quella di Vaihinger è una convinzione.
< Egli non si limita a riconoscere la propria parte di colpa ne' acconsente semplicemente a proteggere Harry (...) Non porta solo dentro di se' il ricordo dell'errore commesso, quasi morso interiore che preclude il raggiungimento di qualsiasi felicita', ma sceglie consapevolmente e ripetutamente di confermare la decisione presa a suo tempo > (Cit.)
La morte per amore, invece dell'amore per la morte come era nei progetti iniziali.
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