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"Il Minchione e Oltre": Recensione della Poetica Provocatoria di Ivan Pozzoni
Esploriamo la potenza dissacrante della poesia di Ivan Pozzoni e il suo impatto sulla letteratura contemporanea.
Esploriamo la potenza dissacrante della poesia di Ivan Pozzoni e il suo impatto sulla letteratura contemporanea. Biografia dell’autore. Ivan Pozzoni, nato a Monza nel 1976, è una figura di spicco nella letteratura e filosofia italiana contemporanea. Ha introdotto in Italia la materia della Law and Literature, diffondendo saggi su etica e teoria del diritto antico. Poeta, saggista e teorico, ha…
#Alessandria today#alienazione#avanguardia#critica culturale#critica politica#critica sociale#Cultura italiana#depressione#dissidenza#etica#Filosofia#Google News#Il Minchione#Innovazione#Ironia#italianewsmedia.com#Ivan Pozzoni#letteratura comparata#LETTERATURA CONTEMPORANEA#letteratura italiana#linguaggio#linguaggio alternativo#Modernità#Monza#NeoN-avanguardismo#Pier Carlo Lava#poesia dissacrante#poesia grottesca#poesia irriverente#poesia italiana
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"Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no,che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai...."
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Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta,
maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l'amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più,
di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose),
o di una donna capace di restare mezz'ora davanti a un quadro
o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere,
che rimanga con te oppure no, che ti ami o no,
da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
MARTHA RIVERA GARRIDO
#martha rivera garrido#frasi#frasi belle#pensieri e parole#pensieri#pensando#quotes#frasi vere#citazioni#frasi tumblr#tumblr quotes
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VERONIQUE GABAI - EAU DE LA NUIT BOOSTER - Eau de Parfum
In praise of slowness. Root of all feelings.
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Elogio della lentezza. Della riflessione. Della contemplazione. Della poesia. Della conversazione nella profondità delle parole e del loro significato. Dell’arte generata dal sentimento. Manipolata dalle emozioni.
Del piacere di scrivere, come espressione di un meccanismo che genera partecipazione, empatia, simbiosi. A dispetto di questa nuova ‘arte’ digitale che premia la rapidità, la ripetitività, l’emulazione, il paradosso, dove la pennellata è un reel di pochi secondi, la cifra di stile il protagonismo, il sarcasmo, il giudizio, la mutilazione del sentire, dei valori portanti e inalienabili.
Allora evviva il pensiero lento e irriverente, evviva chi non accelera, perché ciò che si ottiene accelerando si perde in profondità.
Lentezza non è immobilità.
È apprezzare al meglio ogni percorso, ogni esperienza, scoprire quanta forza e quale straordinario potere abbia la pazienza che, come sosteneva Leopardi, è la più eroica delle virtù.
Lentezza è gioia, dall’attesa al completamento del gesto, ciò che guida ogni scelta, anche quella del profumo. Dall’immaginare al realizzare, attraversando mondi infiniti, universi paralleli, orizzonti mai scrutati. Avere la sacrosanta pazienza dalla nostra, centellinare ogni attimo, godersi ogni respiro, spalancare la mente e spingersi oltre l’ovvio, la consuetudine.
Mai il tutto e subito. Nella lentezza germoglia la seduzione, così come ardente, calma e seducente è l’aura di Eau de la Nuit, la fragranza booster creata da Veronique Gabai, strategica senza pari nel far emergere sensazioni più decisamente passionali e misteriose nel layering con altre EdP in collezione.
Splendida in solo, di maiuscola grazia e raffinatezza, si lascia apprezzare in purezza per la sontuosa complessità degli accordi con legni, ambra e muschi, priva di spigoli e dissonanze, la percezione è di eleganza impeccabile. Nella stratificazione assorbe e restituisce senza riserve la sua allure enigmatica e ipersensuale come promessa (notturna e non solo) di desideri da coltivare e consumare in magnifica lentezza.
Eau de Parfum 85 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove
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Cecilia Vicuña
La donna di oggi è Cecilia Vicuña, artista visiva, poeta e attivista cilena, nota per le sue performance poetiche che rivendicano la sua identità femminile provando a riscrivere la storia della cultura indigena.
È creatrice di una poetica speciale che interseca arte e coscienza ecologica.
Il suo lavoro porta avanti conoscenze millenarie attualizzate con performance, film, installazioni, sculture, libri e gesti della vita quotidiana.
Ha scritto 25 libri di arte e di poesia, tradotti in sette lingue e anticipato i più recenti dibattiti su ecologia e femminismo decoloniale, immaginando nuove mitologie personali e collettive. Molte delle sue installazioni sono realizzate con materiali trovati e detriti abbandonati che intesse in delicate composizioni, nelle quali il microscopico e il monumentale trovano un fragile equilibrio, la sua arte è precaria, intima e, insieme, potente.
I suoi dipinti si ribellano alla forma, mettendo al centro l’immaginazione di una donna indigena.
Oggi le sue opere fanno parte delle collezioni di importanti musei tra cui il Guggheneim, il MoMa, la Tate, il Museo d’Arte Latinoamericana di Buenos Aires e il Museo Nazionale delle Belle Arti di Santiago del Cile.
È nata a Santiago del Cile il 27 luglio 1948 in una famiglia di artisti e intellettuali. Dal 1966, dopo aver iniziato con tele astratte, ha iniziato a lavorare a un progetto che ancora oggi porta avanti, le precarios, sculture assemblate con materiali da recupero, esposte agli agenti atmosferici e alle maree.
Nel 1967 ha fondato il suo primo gruppo, Tribu No, che realizzava azioni artistiche collettive nella città di Santiago.
Nel 1968 ha pubblicato il suo primo poema sul periodico messicano El Corno Emplumado.
Dagli anni ’70, il suo lavoro si è confrontato visivamente e poeticamente con i rituali dell’America latina, delle popolazioni aborigene australiane, del Sudafrica e dell’Europa paleolitica. Le sue esibizioni, installazioni site-specific, quipu, sculture, dipinti, disegni e testi legano il filo rosso al sangue mestruale e alla continuità della vita.
Dopo aver esposto per la prima volta al Museo Nazionale delle Belle Arti di Santiago ed essersi laureata in Belle Arti, nel 1972 è partita per Londra per specializzarsi alla Slade School of Fine Art.
Si trovava in Gran Bretagna quando, l’11 settembre 1973, c’è stato il violento colpo di stato militare contro Salvador Allende guidato da Pinochet e ha chiesto asilo politico.
L’anno seguente ha fondato il gruppo Artists for Democracy per raccogliere fondi per la Resistenza cilena e organizzato il Festival of Arts for Democracy in Chile che ha visto partecipare 320 artisti e artiste internazionali tra cui Julio Cortázar, Christo e Sol LeWitt. Durante il Festival erano stati denunciati i soprusi commessi dalla dittatura militare di Pinochet e dalle altre dittature dell’America Latina e la violazione dei diritti umani.
Nel 1975 si è trasferita a insegnare storia dell’arte e poesia latinoamericana all’università di Bogotà, ha lavorato in ambito teatrale e condotto laboratori artistici con la comunità guambiana della Valle del Cauca, esperienza che l’ha portata ad approfondire il suo legame con la cultura indigena.
Quando al Concorso nazionale di poesia Eduardo Coté Lamus le è stato negato il premio a causa del tono erotico e irriverente della sua opera, è partita una serie di azioni artistiche di protesta che le hanno dato grande fama.
A questo periodo risalgono le Palabrarmas, neologismo che unisce le parole (palabra) con le armi (armas), concretizzate attraverso varie tecniche artistiche che spaziano dal disegno alla performance, dalla scrittura ai film, come risposta poetica alla distorsione del linguaggio e alla violenza delle menzogne.
Nel 1980 ha realizzato il suo primo documentario, ¿Qué es para usted la poesía? (Cos’è per voi la poesia?), oggi nella collezione del MoMA.
A New York ha collaborato con il periodico Heresies: A Feminist Publication on Art and Politics, leggendario gruppo di artiste e intellettuali femministe.
Nel 1981 ha esposto per la prima volta al MoMA, nella collettiva Latin American Video.
Tra i viaggi in giro per l’America Latina e gli Stati Uniti, producendo reading, performance poetiche e esposizioni, non ha mai smesso di scrivere libri.
Nel 1995 ha tenuto il primo seminario con la comunità rurale di Caleu, in Cile, per promuovere la riscoperta delle conoscenze ancestrali dando origine a un metodo di educazione decolonizzatrice che ha chiamato Oysi, titolo che ha dato alla sua organizzazione senza scopo di lucro.
Nel 1997 è stata pubblicata la biografia The Precarious. The Art and Poetry of Cecilia Vicuña. L’anno successivo ha realizzato la prima mostra multimediale Cloud-net, dedicata al riscaldamento globale e all’estinzione delle specie e delle civiltà, temi che denuncia e porta avanti, instancabile, in ogni suo lavoro.
Numerose sono state le esposizioni e retrospettive tenute in giro per il mondo e le conseguenti acquisizioni da parte dei più importanti enti museali internazionali.
Nel 2015 è stata nominata Messenger Lecturer per il Dipartimento di Antropologia della Cornell University per contribuire all’«evoluzione della civiltà con lo scopo specifico di elevare lo standard morale della nostra vita politica, commerciale e sociale».
Nel 2017 ha partecipato a documenta 14, una delle più importanti esposizioni d’arte contemporanea nel mondo.
Nel 2018 ha ricevuto il premio Achievement Award assegnato da Cisneros Fontanals Art Foundation ed è stata nominata Sherry Memorial Poet in Residence 2018 per il Programma di poesia e poetica dell’Università di Chicago.
Nel 2019 ha ricevuto il Premio Velázquez di arti plastiche assegnato dal Ministero della cultura e dello sport della Spagna.
Al Centro Cultural España di Santiago del Cile, ha presentato Minga del Cielo Oscuro, convocando personalità del mondo dell’arte, astronomia, archeologia, musica ed etnomusicologia per riflettere sull’oscurità del cielo notturno e sulle molteplici conseguenze ecologiche, neurologiche e sociali della sua scomparsa.
Il 23 aprile 2022 è stata la prima artista cilena a ricevere il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Per l’occasione ha realizzato l’installazione site specific NAUfraga, dedicata alla fragilità (fraga) della laguna.
Il 3 maggio 2023 ha ricevuto la Laurea honoris causa dall’Università del Cile.
Per i suoi meriti, la poetica, l’instancabile ricerca e il fervente attivismo, si può considerare tra le più interessanti protagoniste dell’arte contemporanea.
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In questi giorni la recensione più bella (escluse quelle dei ragazzi, ovvio) di Sette abbracci e tieni il resto (Rizzoli) compie 4 anni, e mi pare di non averla mai postata.
"Cesellato come una miniatura, frizzante come una bibita gassata, con una cura così minuziosa, certosina e chirurgica per le parole che quasi le senti, le parole, rabbrividire di piacere e ridere, o nascondersi, o svelarsi timide e nude o mostrarsi addobbate a festa: "Sette abbracci e tieni il resto" di Stefano Tofani è una sferzata di bellezza, poesia e umorismo che spazza via per un attimo il piattume di molta pseudo letteratura (non solo) per ragazzi.
Esilarante e surreale, è saturo di quel pensiero irriverente e profondo che non si ferma a piagnucolare o predicare ma attraversa il quotidiano e lo mostra e lo racconta con leggerezza calviniana, colpendo netto, dritto al centro, a caccia di sfumature ma senza inutili orpelli. C'è il piacere vero, puro, del raccontare. Ci sono pagine dove si ride, forte, altre dove il cuore si strizza e ci si emoziona. In alcune mi son fermata a pensare "oh, caspita, che bello detto così".
C'è una storia che non perde un respiro o una battuta, a volte suonando in controtempo. C'è tutta quell'ironia feroce degli adolescenti, usata come arma e scudo, come scherzo e pozione per attraversare se stessi e il mondo. C'è tenerezza, aspra e dolce, come certi fruttini selvatici che racchiudono tutti i sapori e li fanno esplodere al primo morso. C'è un modo di raccontare la nostalgia e la mancanza che ti vien voglia di abbracciare l'autore perché caspita se ha ragione, non serve spiegare e si capisce benissimo ed è proprio così, certi vuoti diventano quel cercare, quel cullarsi nel ricordo srotolandolo al tempo presente.
Ci sono pensieri contorti e aggrovigliati, di quando la vita ricorda quei giochi di enigmistica in cui seguendo un filo devi trovare la via, ma il filo giusto non lo trovi e provi e riprovi, e tutto dura un attimo mentre il tempo si dilata, dispettoso. Si legge d'un fiato, ma resta a lungo, come i profumi, quelli buoni, quelli che restano impigliati nel tempo, nella memoria. Assolutamente da scoprire.
A pagina 54 c'è uno dei passaggi più esilaranti e geniali che io abbia letto fino a oggi. Di righe sottolineate tante. Tante proprio."
- Monica Tappa, Gazzetta di Modena
#stefano tofani#sette abbracci e tieni il resto#libri#dinonfissatoaffetto#scrivere#me#libri da regalare#regali di natale#abbracci#hugs#books
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Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che inoltre è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l'amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz'ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
MARTHA RIVERA GARRIDO
#poesia#donne#citazioni libri#non innamorarti di una donna che legge#frasi libri#amore#pensieri#donna che ti ruba la mente
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A seconda dell'umore di Véronique Pittolo
Véronique Pittolo è nata nel 1960 a Douai. Titolare di un Master e di un DEA in storia dell’arte (Parigi 1), scrittrice, critica d’arte, ha partecipato alle riviste Photographies e Beaux-Arts Magazine. Vincitrice del premio di poesia SGDL nel 2004, ha pubblicato numerose opere, che tra poesia, letteratura e performance, gettano uno sguardo singolare e volutamente irriverente sul mondo dell’arte.…
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Haiku "all'italiana"
Consapevoli che un serio e approfondito discorso intorno all'haiku non può certamente essere riassunto in un video da bar di pochi minuti, il nostro vuole essere solo un "cenno", un irriverente (e autoironico) omaggio a questa sofisticata e profondissima forma poetica di origine giapponese. Per cercare di farci perdonare, però, abbiamo letto anche alcuni componimenti di Basho e di altri "haijin italici"...
Haiku tratti da:
"Haiku - Il fiore della poesia giapponese da Basho all'Ottocento" (Mondadori)
"Il gorgo" di Francesco Innella:
https://ilmiolibro.kataweb.it/.../poesia/259018/il-gorgo-5/
"11 haiku per 11 scatti" di Michele Nigro:
https://pomeriggiperdutihome.files.wordpress.com/.../11...
"Haiku in Italia", a cura di Giuliano Manacorda (Empiria, Roma - 1995)
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“Non innamorarti di una donna che legge”: l’indimenticabile poesia di Martha Rivera Garrido
Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l’amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai
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Bobo Rondelli al Colibrì di Prato, ingresso gratuito
Livorno 1 giugno 2023 – Bobo Rondelli al Colibrì di Prato, ingresso gratuito Venerdì 2 giugno ore 22 – ingresso libero Colibrì – via Pasubio 23 – Prato Un cacciucco di ironia e poesia. Istrionico e irriverente, Bobo Rondelli porta la sua musica e un po’ della sua Livorno al Colibrì di Prato, venerdì 2 giugno per il primo grande evento live dello spazio estivo. Un concerto rigorosamente a ingresso…
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Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
Martha Rivera Garrido
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Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
Martha Rivera Garrido
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"NON INNAMORARTI DI UNA DONNA CHE LEGGE" diMartha Rivera Garrido
Non innamorarti di una donna che legge,
di una donna che sente troppo,
di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa,
che sa di sapere e che inoltre è capace di volare,
di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride
o piange mentre fa l’amore,
che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più,
di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose),
o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica,
lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere,
che rimanga con te oppure no, che ti ami o no,
da una donna così, non si torna indietro.
Mai.
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"Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive.
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no,che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai...."
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