#novità 2018
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ambrenoir · 4 months ago
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“Quando nasci ti danno un biglietto, indecifrabile, dentro il quale c’è scritto tutto il tuo avvenire. Le malattie, gli amori, il successo, l’insuccesso, gli incontri importanti, c’è scritto tutto lì. Anche il giorno e l’ora della tua morte. È nel ticket, è nel prezzo del biglietto.
Io non capisco i miei amici quando cominciavano a diventare vecchi, cominciavano a diventare tristi. Perché non lo sapevi che s’invecchia?
Cos’è una novità? Ti devi preparare a tutto, come ti prepari alla vita quando sei giovane. Devi prepararti alla fine della vita, quando sei vecchio, senza disperazione perché è naturale.
Era già scritto.”
Così lo scrittore Andrea Camilleri il 20 febbraio 2018, ospite a Carta Bianca, su Rai Tre.
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multiverseofseries · 3 months ago
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Venom: un cinecomic fuori tempo massimo
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Venom: il film con Tom Hardy sembra provenire da un altro decennio; un'occasione sprecata per un personaggio Marvel che avrebbe meritato di più.
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Venom: una scena del film
Ed è un peccato. Perché l'idea di creare un nuovo franchise parallelo a quello di Spider-Man e tutto dedicato ad un "supereroe" così atipico poteva essere un'idea affascinante, soprattutto una volta individuato come protagonista una superstar del calibro di Tom Hardy. Ma al film di Ruben Fleischer manca davvero tutto: in Venom non ci sono sequenze d'azione degne di questo nome, manca completamente il tono epico che spesso accompagna questo genere cinematografico e non vi è traccia di sorprese o colpi di scena nella trama. State pur certi che nel giro di pochi minuti vi sarete fatti un'idea fin troppo precisa di tutta la storia di Eddie Brock, dettagli inclusi. E che non ci sarà nulla in grado di sorprendervi nei 90 minuti successivi. Se non, appunto, la breve durata della pellicola, che arriva a 112 minuti soltanto grazie a dei titoli di coda e due scene post credits particolarmente lunghe. Molto altro del girato del film è rimasto in sala montaggio e, a detta dello stesso Hardy, lo stesso vale per le scene migliori di tutto il film. Visto il risultato finale, non facciamo fatica a credergli.
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Venom: Tom Hardy e Michelle Williams in un momento del film
Trama prevedibile, cast sprecato, regia svogliata: ma è davvero un cinecomic del 2018?
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Venom: Michelle Williams in una scena del film
Possibile davvero che questo Venom risulti così datato e sbagliato a causa dei troppi tagli? O si tratta di un film già sbagliato in partenza? La domanda è legittima perché altrimenti nel cast di Venom davvero non si riuscirebbe a spiegare la presenza di un'altra star quale Michelle Williams, a cui spetta un personaggio femminile talmente imbarazzante. Almeno Tom Hardy si diverte nel destreggiarsi in un ruolo che è fondamentalmente comico, in alcuni momenti quasi al limite dello slapstick, ma comunque molto lontano da quello che oggi, fortunatamente, il sottogenere dei cinecomic è in grado di offrire. Dimentichiamoci pure il senso del tragico dei moderni supereroi filmici, mettiamo da parte la spavalderia sexy ed istrionica dei vari Iron Man o Doctor Strange, e godiamoci invece un attore che smette i soliti panni del duro per accogliere quelli un po' goffi e per nulla eroici di Eddie Brock. O almeno godiamoci per modo di dire, visto che il (pessimo) doppiaggio/adattamento italiano del film infierisce anche sull'unico elemento che sarebbe potuto essere positivo.
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Venom: Tom Hardy affronta gli avversari in un scena
Ma anche Tom Hardy al suo meglio non può comunque salvare questo Venom. Perché non può nulla davanti al problema degli ironici dialoghi tra il protagonista e il simbionte alieno che troppo spesso finiscono con l'essere al limite del ridicolo. Si sorride ogni tanto, certo, ma è il tono dell'intero film ad essere sbagliato. Così come sbagliata è la scelta di rendere per tutti un film che la natura stessa del personaggio avrebbe avuto bisogno di un maggiore coraggio e di un po' di sangue in più. Per non parlare poi delle motivazioni dell'antagonista umano e della pessima, e terribilmente datata, scelta di inserire un nemico che è semplicemente una versione più cattiva e grossa del "supereroe" in questione. Si trattava di una scelta errata anche nei migliori film del Marvel Cinematic Universe, figuriamoci in un film come questo dove anche solo la CGI non è assolutamente all'altezza delle produzioni più blasonate.
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Venom: Tom Hardy e Riz Ahmed in una scena del film
Il problema più serio di Venom rimane però la poca personalità dietro la macchina da presa e la carenza di un qualsivoglia senso nella sceneggiatura: si tratta di una nuova origin story, certo, ma a quale scopo? Cosa dovrebbe rappresentare il personaggio di Venom così come l'abbiamo visto nel vasto e difficile panorama dei cinecomic attuale? Quale sarebbe la ventata di novità che porta? Perché, anche senza andare a scomodare gli altri film della Marvel/Disney chiaramente di tutt'altro livello anche produttivo, come può questo film pensare di poter competere con prodotti quali Deadpool o Logan? In Venom non c'è nulla del coraggio, dell'irriverenza o anche solo dell'epica che la Fox è riuscita, a fatica e dopo lungo tempo, ad estrapolare dai personaggi Marvel, ma solo la volontà di sfruttare un nome che, da solo, può portare in sala i fan del fumetto e di una star del cinema. Eppure, i precedenti Spider-Man insegnano, ormai tutto questo non basta. Alla fine della nostra recensione ci sentiamo di scrivere che Venom è un film nato male e realizzato anche peggio: probabile che ce ne dimenticheremo tutti presto, oppure, nella "migliore" delle ipotesi, finiremo con il deriderlo e richiamarlo alla memoria tra i peggiori cinecomic di sempre o come esempio di ciò che non dovrebbe mai essere un film di supereroi. Vecchio.
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newsintheshell · 6 months ago
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💫 ANIME EXPO 2024: TUTTE LE NOVITÀ DAL GRANDE EVENTO DI LOS ANGELES (PARTE 1)
Batman Ninja, Bleach, UbelBlatt, Panty & Stocking, Beastars, Trigun e poi Arifureta, SAO Alternative, Guilty Gear, Blue Box e altro ancora!
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Ce l'ho fatta! Vi avevo detto che arrivava presto, no? Easy, first try. A proposito di first, questo che trovate qua è appunto il primo dei due post di cui vi anticipavo ieri, con i quali vi andrò a raccogliere e impacchettare tutti gli annunci, aggiornamenti e trailer arrivati durante i quattro giorni dell'ANIME EXPO 2024, la grande kermesse dedicata al settore, che ogni anno si tiene al Convention Center di Los Angeles.
Ovviamente, visto che mi seguite più per la simpatia e per i fantastici collage che faccio per le notizie, piuttosto che per la mia velocità, la seconda parte che contiene tutto l'arsenale Crunchyroll arriverà presto, ma non prestissimo. Chiedo scudo. Nel frattempo godetevi questa prima carrellata, con tanta bella roba!
🔶🔸NEW PANTY & STOCKING WITH GARTERBELT
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Sono già tre anni che ce la fanno sognare, non sarà ora di uscirla? Secondo me è già pronta ed è tutto un trick per farsi invitare ogni anno all'Anime Expo, eh studio TRIGGER? :V
A questo giro hanno portato un nuovo coloratissimo poster e si sono, addirittura, fatti sfuggire che la serie arriverà in un momento non precisato del 2025!
L'anime è, ovviamente, di nuovo scritto e diretto dal buon Hiroyuki Imaishi (Promare, Space Patrol Luluco, Cyberpunk Edgerunners), affiancato per l'occasione ancora una volta nella sceneggiatura da Hiromi Wakabayashi (Inferno Cop), produttore e partner in crime di lunga data.
🔶🔸BEASTARS (Stagione 3) 
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Altro anime che si sta facendo attendere, forse anche più del dovuto.
Come vi avevo già anticipato, l'ultima stagione della serie targata studio ORANGE (Trigun Stampede, Land of the Lustrous), tratta dal premiato manga di Paru Itagaki, verrà divisa in due parti; la prima arriverà su Netflix a dicembre, mente la seconda ancora non ha una finestra di lancio.
Oltre alla nuova locandina, sono stati comunicati anche qualche aggiunta e qualche cambio allo staff, più che mai in termini di direzione artistica, effetti, design e fotografia.
🔶🔸TRIGUN STAMPEDE
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Rimaniamo sempre in casa ORANGE per un piccolo aggiornamento sul sequel della nuova serie, basata sul celebre manga di Yasuhiro Nightow (Blood Blockade Battlefront), che ricordo lo studio ha definito come "fase finale". Parlare chiaro è un optional come al solito, a quanto pare.
Bene, la storia di Vash e co. proseguirà con TRIGUN STARGAZE, il cui debutto è ancora tutto da definire, quindi vi rimando ai primi 12 episodi andati in onda l'anno scorso, che trovate comodamente in streaming Crunchyroll.
🔶🔸BATMAN NINJA VS YAKUZA LEAGUE
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Svelati poster e primo teaser della nuova avventura del Cavaliere Oscuro in un altro epico mondo DC in salsa feudale nipponica!
La resa in 3D dei ragazzi di KAMIKAZE DOUGA (Pop Team Epic, Sand Land), purtroppo, non è il massimo, ma il design di Lanterna Verde, Aquaman, Wonder Woman e Flash è spettacolare, bisogna ammeterlo.
Come per il film sbarcato nel 2018 su Netflix, anche stavolta la regia è in mano a Junpei Mizusaki (Sound & Fury) e Shinji Takagi.
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🔶🔸ÜBELBLATT
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Primo attesissimo trailer per la serie che da gennaio 2025 porterà in tv il manga dark fantasy di Etorouji Shiono, pubblicato qua in Italia nella sua interezza da J-POP Manga.
Cioè, almeno parlando della lunga prima parte della storia di Koinzell, visto che in patria è da poco stato lanciato il sequel.
L'anime è diretto da Takashi Naoya (Vermeil in Gold, Tales of Wedding Rings) ed è una produzione congiunta targata SATELIGHT (Helck) e STAPLE ENTERTAINMENT (Am I Actually the Strongest?).
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🔶🔸ARIFURETA - FROM COMMONPLACE TO WORLD’S STRONGEST (Stagione 3)
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Svelato il trailer per la terza stagione dell'avventura fantasy isekai basta sull'omonima light novel di Ryo Shirakome, che andrà in onda a partire da ottobre.
Seppur travagliata, la produzione ASREAD (Mother of the Goddess' Dormitory) ci ha già portati a metà della storia, quindi ormai che ci siamo possiamo legittimamente sperare in un'eventuale quarta stagione, che ci porti a vederne anche l'epilogo.
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🔶🔸BLEACH: THOUSAND-YEAR BLOOD WAR
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Nuova locandina e nuovo teaser per la terza parte della serie, The Conflict, attesa su Disney+ per ottobre; in tutto sono previste quattro parti.
Il doppiaggio italiano della serie è curato da Dynit, che si sta occupando anche dell'edizione home video. 
Per chi ne sapesse poco, questa è la serie sequel dell'originale anime trasmesso nei primi anni 2000, che rese celebre il manga in tutto il globo. L'intento è proprio quello di completare, finalmente, la storia.
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🔶🔸SPECIAL KID FACTORY
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Ricomparso l'originale mystery sci-fi di studio NAZ (Garouden: The Way of the Lone Wolf, Good Night World), inizialmente previsto per l'anno scorso e poi svanito nel nulla.
L'anime scritto da Otaro Maijo (Id:Invaded) e diretto da Atsushi Ikariya (Sabikui Bisco), sotto la supervisione di Ei Aoki (Id:Invaded), si mostra in un teaser trailer, ma resta ancora vago su quando lo potremo vedere.
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🔶🔸BLUE BOX
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La versione animata della commedia romantico-sportiva di Kouji Miura, che qua in Italia possiamo leggere grazie a Star Comics, sbarcherà in simulcast su Netflix a ottobre!
L'adattamento è fatto in casa TELECOM ANIMATION FILM (Tower of God, The Seven Deadly Sins: Four Knights of the Apocalypse), dietro alla regia di Yuichiro Yano ( Lupin III - Ritorno alle origini).
Ci sarebbe anche un nuovo video promozionale postato esclusivamente su Twitter/X, ma Tumblr si rifiuta categoricamente di farmelo incorporare, quindi piazzo il cartonato e vi rimando a questo link. Si fa quel che si può.
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🔶🔸SWORD ART ONLINE ALTERNATIVE: GUN GALE ONLINE (Stagione 2)
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Siete pronti a loggare nuovamente su GGO? LLEN e gli altri torneranno sui nostri schermi a partire da ottobre, con alle spalle lo stesso staff della prima stagione, che volendo potete recuperare in streaming su Prime Video e Netflix, oltre che in Blu-ray.
La serie si basa sull'omonimo spinoff per veri gamer di SAO, nato dalla penna di Keiichi Sigsawa (Kino’s Journey). 
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🔶🔸GUILTY GEAR STRIVE: DUAL RULERS
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Arrivato, sotto forma di un breve teaser trailer, un primo assaggio dell'anime ispirato al popolare picchiaduro di Arc System Works!
La serie è prevista per il 2025 e la regia è affidata a Shigeru Morikawa (Argonavis Movie: Axia). Il progetto rimane in casa SANZIGEN (D4DJ, BanG Dream!), che per il gioco ha già realizzato il videoclip celebrativo Find Your One Way.
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🔶🔸FURERU
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Dalle botte da orbi passiamo ai danni emotivi, con il nuovo film dei Super Peace Busters.
Il team creativo è infatti composto dal regista Tatsuyuki Nagai (Ano Hana,��Her Blue Sky, Toradora!), dalla scrittrice e regista Mari Okada (Ano Hana, Her Blue Sky, Maquia) e dal designer Masayoshi Tanaka (Ano Hana, Her Blue Sky, Suzume).
Il loro prossimo drama con elementi soprannaturali è in lavorazione presso lo studio CLOVERWORKS (Bocchi the Rock!, The Elusive Samurai) e sbarcherà nelle sale giapponesi il 4 ottobre.
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🔶🔸GROTESQUE
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Parlando sempre di CLOVERWORKS, è stato annunciato un nuovo progetto originale potenzialmente molto interessante, almeno a livello stilistico, in arrivo indicativamente nel corso del 2025, di cui è stato mostrato per ora solo un concept trailer.
Il regista a capo della produzione è Atsushi Nishigori (Darling in the FranXX, The iDOLM@STER).
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🔶🔸PRINCESSION ORCHESTRA
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Presentato anche un primo trailer per l'originale fantasy-musicale diretto da Shin Onuma (Fate/kaleid liner Prisma Illya, BOFURI: I Don't Want to Get Hurt, so I'll Max Out My Defense), che lo studio SILVER LINK (My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom!, Hokkaido Gals Are Super Adorable!) conta di portare in tv nel 2025.
L'idea è quella di mescolare il genere delle maghette con tante canzoni da cantare, sia per le doppiatrici che per gli spettatori. Non a caso il progetto fa capo alla casa discografica King Records ed è stato ideato, indovinate un po' da chi? Dal maestro Akifumi Kaneko (Symphogear), bravi.
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In ultimo, è stato anche accennato che Shoji Kawamori (Escaflowne, Macross, Aquarion) starebbe attualmente lavorando ad un nuovo film d'animazione, che dovrebbe vedere la luce nel 2025. Cosa si sarà inventato stavolta?
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì! 
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a--piedi--nudi · 1 year ago
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nusta · 2 years ago
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Stamattina ho letto che è uscita una sentenza della corte europea dei diritti umani (con esito positivo per l'autrice, Neringa Dangvydé Macaté) su un caso di censura e bando di una raccolta di storie per bambini pubblicata in Lituania in cui c'è n'è una con una relazione lesbica. E io ero sicura di aver letto di questa faccenda prima che uscisse la sentenza, qui sul tumblr, ma non sono riuscita a trovare il post con l'app e nemmeno da pc x_x (però ne trovato un altro del 2018 che comunque parlava del caso)
Sono sicura di averne letto qui perché si raccontava che era stato censurato perché ad un certo punto < spoiler> la principessa e la figlia del calzolaio si addormentavano insieme, tipo mano nella mano </spoiler>, e questo dettaglio mi aveva fatto tenerezza *_* (oltre che molta frustrazione per il fatto che fosse questo genere di dettaglio a far considerare inadatto un libro a dei bambini e_e)
Siccome la questione della censura per i contenuti rivolti ai bambini è un argomento che mi interessa dai tempi della mia, di giovinezza, con il moige a fare da censore supremo, e quella sui contenuti lgbtq in particolare è una censura ancora particolarmente stupida e bastarda, quando ho visto la notizia stamattina ho riconosciuto la storia.
Nel cercare informazioni in giro ho trovato il libro in versione inglese: si chiama Amber Heart e l'hanno messo a disposizione autrice ed editore qui in versione illustrata. Alla fine c'è anche un breve resoconto della vicenda della censura.
L'autrice Neringa Dangvydé Macaté nel frattempo purtoppo è morta, ma i suoi eredi hanno portato avanti la causa, supportati anche da alcune associazioni, e chissà che questa sentenza non faccia da punto saldo per una svolta nel settore.
Una storia "incriminata" è quella intitolata THE PRINCESS, THE SHOEMAKER’S DAUGHTER, AND THE TWELVE BROTHERS, circa 20 pagine, ed è molto carina *_* anche le illustrazioni sono molto dolci e delicate, perfette per un libro di fiabe che vogliono sembrare un po' "classiche". Mi ha ricordato un po' quella dei fratelli che si trasformano in cigni e anche Prezzemolina, che aveva il cancello ed altri oggetti della casa delle streghe, anzi, delle fate, che reagivano al suo comportamento. Ci sono anche altri elementi più o meno tipici del folklore europeo, la vecchia strega nel bosco, l'arma tagliente nel letto, le notti insonni della protagonista, il travestimento con cambio di genere, le classiche prove impossibili per conquistare la mano della principessa tipo quelle di Tremotino, la prova della generosità e il pentolino magico. Bellissimo il finale, anche questo una novità rispetto alla tradizione, che personalmente metterei in coda a tutte le storie con principi e principesse e nobiltà varia.
Un'altra è quella dei tre principi, e mo' me la vado a leggere con una bella tazza di tisana calda che è quasi l'ora della buonanotte ^_^
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criptovalutait · 1 month ago
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Introduzione a Fantom FTM Fantom è una blockchain completa dotata di proprio token - $FTM - che offre un elevato numero di transazioni al secondo, costi bassi e una buona decentralizzazione, almeno rispetto alla maggioranza dei progetti che la precedono sia temporalmente quanto per capitalizzazione di mercato. Il progetto è anche una delle creature di Andre Cronje, che è tornato all'interno del network imponendo una nuova linea di aggiornamenti e la ricerca di funzionalità uniche. $FTM è il token del progetto e dopo aver seguito tutto il mercato nel 2021 in piena bull run, ha risentito nel 2022 del mercato calante. Con le novità che arriveranno nel corso del 2023 il progetto punta a rilanciarsi e potrebbe essere interessante per chi cerca buoni investimenti e buoni progetti nel mondo delle blockchain. Fantom merita di essere studiata e approfondita perché ha scelto un approccio unico alla soluzione dei problemi tipici del mondo blockchain, cosa che potrebbe aiutarla a conquistare una fetta di mercato interessante, anche se non maggioritaria. Principali informazioni su Fantom Coin: ❓Nome:Fantom $FTM📑Sigla:$FTM👶Nascita:2018📈Previsioni:Previsioni Fantom FTM🔍Tecnologia:Propria���Comprare:Come comprare Fantom FTM📱Wallet:fWallet, Ledger X, Metamask, Coinbase, TrustFantom– Tabella principali caratteristiche introduttive Fantom: Capitalizzazione di mercato, statistiche prezzo FTM/USD Che cos'è Fantom $FTM Fantom è un ecosistema in blockchain con alte prestazioni, che offre tutti i servizi che ci aspetteremmo da un sistema completo in questo senso. $FTM è il token con il quale si pagano le commissioni e le transazioni all'interno dell'ecosistema. Un sistema duale come tanti ne abbiamo visti già nel mondo della blockchain. Ci sono diverse novità e approcci particolari che sono stati introdotti però da Fantom. - Ecosistema completo Fantom è un ecosistema completo che può vivere senza appoggiarsi a terzi. È comunque compatibile con la Ethereum Virtual Machine: chi scrive codice e App Decentralizzate sull'ecosistema di Ethereum può farlo senza cambiare codice anche su Fantom. Fantom è un ecosistema completo Facendolo su Fantom invece che su Ethereum lo sviluppatore e gli utenti avranno a disposizione un sistema più rapido, più snello, meno costoso e con un maggiore numero di transazioni al secondo. - Il token $FTM È utilizzato per il pagamento del gas degli Smart Contract, seguendo il modello di Ethereum. Per adesso possiamo considerarlo come un token il cui valore di mercato dipende dal livello di utilizzo di Fantom come blockchain. Più sarà alto l'utilizzo di Fantom come blockchain, più sarà alta la domanda per $FTM. NOTA BENE: come tutte le criptovalute anche $FTM di Fantom è oggetto di speculazione e risente dei cicli di mercato. L'unica forza in gioco non è l'utilizzo del network. - La soluzione del trilemma Il trilemma tra scalabilità, decentralizzazione e sicurezza non può essere risolto, a prescindere da quanto ne dicano certi progetti. Ogni progetto sceglie la propria combinazione di questi tre fattori per offrire un prodotto per quanto possibile unico. Nel caso di Fantom si è dato massimo spazio alla scalabilità, una buona quantità di risorse alla decentralizzazione e a nostro avviso si è fatto un po' meno per la sicurezza, argomento complesso che non riguarda quanto sia facile bucare il sistema. Se abbiamo conoscenza di altre blockchain possiamo ritenere Fantom una blockchain che ha fatto scelte, in termini di trilemma, simili a quelle di Avalanche o di Solana. Non vuole essere Bitcoin e non prova ad esserlo, per quanto il consenso di Nakamoto utilizzato da $BTC venga citato più volte all'interno della documentazione del progetto. - Sistema di consenso aBFT È una delle particolarità del funzionamento di Fantom, che per il consenso sulla sua chain utilizza Lachesis, sua stessa creazione. Un meccanismo di consenso che punta ad offrire un sistema rapido e poco esoso in termini di risorse: asincrono, perché permette ai partecipanti di processare i comandi anche non in simultanea. Il sistema di consenso tra le altre cose non fa riferimento a nodi speciali o che hanno attribuzioni particolari. - Buon ecosistema L'ecosistema di Fantom conta già 200+ App, con una vivacità che è in crescita anche grazie ad un grande ritorno ai vertici del progetto. Anche se per TVL - ovvero per quantità di valore detenuta all'interno dei progetti - siamo lontani dai progetti top, questo è comunque qualcosa di incoraggiante per il futuro del progetto. Sì, è già rilevante a livello economico - Molta concorrenza Nello spazio che è occupato da Fantom c'è tanta, tantissima concorrenza. Da Solana a Avalanche, per rimanere sui piani più bassi, fino a Ethereum per chi è molto ottimista e punta in alto. Anche se la concorrenza è numerosa e arcigna, c'è comunque spazio affinché progetti della risma di Fantom possano ritagliarsi una propria redditizia nicchia. - Uno stablecoin All'interno del progetto è presente anche uno stablecoin, fUSD, non molto utilizzato ma comunque nevralgico per un ecoSIstema che voglia dirsi complesso. Per quanto il 2022 abbia instillato un po' di paura per questo tipo di progetti, rimangono necessari per tutte le chain che vogliono fare sul serio. Ne è la prova anche l'evoluzione in tal senso di un concorrente diretto di Fantom e cioè Cardano. Lo stablecoin di Fantom è alla versione 2 e punta a breve ad imbarcare anche utenti istituzionali. Come funziona Fantom $FTM Fantom è una blockchain generalista che punta ad offrire un ambiente di sviluppo e di utilizzo per tutti i problemi che queste tecnologie sono in grado di risolvere. Ci sono diversi aspetti interessanti del funzionamento di Fantom, che costituiranno una prima presentazione che poi andremo a sviluppare nel corso della nostra guida. - Velocità, scalabilità, decentralizzazione Come tutte le chain di un certo tipo, Fantom punta ad ottenere velocità di finalizzazione (si parla sulla documentazione ufficiale di circa 1 secondo), di mantenere un certo grado di decentralizzazione e anche di essere nei limiti, scalabile. - Scalabilità, di nuovo Le TPS di oggi sono già interessanti - parliamo del massimo di transazioni al secondo. Il gruppo fa notare, sulla documentazione ufficiale, che il progetto può essere fatto scalare su centinaia di nodi. Staremo a vedere se questa affermazione sarà valida anche alla prova del tempo. - Un progetto Open Source Per quanto questo sia relativamente la norma in questo ambiente, si tratta comunque di un'ottima aggiunta al nucleo del progetto. Il codice che fa girare Fantom è liberamente disponibile e tutti possono analizzarlo. Questo ha dei riflessi importanti in termini di scalabilità e di sicurezza. - Compatibilità con Ethereum La scelta di Fantom è stata di avere piena compatibilità con Ethereum. Questo rende più facile portare progetti nati per quella chain anche su Fantom, eliminando uno degli ostacoli più importanti per l'adozione di una blockchain e delle relative tecnologie. Una scelta in controtendenza rispetto a quanto hanno fatto concorrenti arrivati dopo sul mercato. Sulla decentralizzazione si potrebbe fare di più? - Un sistema in Proof of Stake Il sistema di consenso scelto da Fantom è in Proof of Stake. Per farla breve, si vota a seconda della quantità di token che vengono bloccati sulla piattaforma, seppur in una declinazione particolare e propria di Fantom. È una scelta quasi obbligata per quanto riguarda le blockchain di ultima generazione. Ci sono limiti importanti per il singolo nodo, nel senso che è alta la quantità di Token che devono essere bloccati per partecipare in qualità di nodo al network. - A basso costo Un'altra delle caratteristiche interessanti di Fantom è il costo relativamente basso delle transazioni. Il costo viene pagato con il token $FTM, il cui valore è dunque anche funzione del livello di utilizzo di questa blockchain. Uno dei, non l'unico: a muovere il prezzo delle criptovalute è anche la pura speculazione di mercato, cosa che non dobbiamo mai dimenticare se vogliamo approcciarci anche come investitori a questo mercato. - Basso tempo di finalità È uno dei fiori all'occhiello di Fantom: i dati ufficiali parlano di finalità della transazione, il che vuol dire che la transazione non può più essere annullata o invertita dopo che sia trascorso questo tempo, è tra 1 e 2 secondi. - TxFlow Un protocollo aggiuntivo che migliora i tempi di risposta della chain. È accompagnato a Lachesis, che è l'algoritmo di consenso utilizzato da questa chain e permette di avere latenze inferiori al secondo. È un'aggiunta interessante per tutti quei progetti di Dapps che hanno bisogno di risposte quasi immediate. - NFT Sulla blockchain di Fantom, che prende il nome di Opera, è possibile anche creare dei token non fungibili (NFT). Questo permette di avere un complesso di attività, compresi i marketplace come Artion, per questo tipo di collezionabili digitali. - Supporto per gli smart contract Fantom fa direttamente affidamento su una parte rilevante della Ethereum Virtual Machine. Possiamo pertanto scrivere i nostri Smart Contract in Solidity, cosa che come abbiamo visto sopra finisce per ridurre - e di molto - le difficoltà di chi vuole portare il suo progetto all'interno del mondo di Fantom. - Nodi Al contrario di quanto avviene su altre chain, i nodi sono completamente anonimi. Richiedono uno stake di 500.000 FTM e possiamo anche sfruttare diversi servizi in cloud per farli girare. Da AWS a Digital Ocean, passando per Google e Azure di Microsoft, il supporto per questo tipo di codice è assolutamente completo. NFT su Fantom È possibile creare, al costo fisso di 1 FTM, token non fungibili su Fantom. La procedura è piuttosto semplice - e ricalca quella di altre blockchain - e abbiamo anche la possibilità di commerciarli poi su Artion. Artion è un marketplace in stile OpenSea per quei token non fungibili che andiamo a creare su Opera, la chain di Fantom. Offre un ambiente privo di commissioni per lo scambio, che offre supporto per diversi dei wallet più utilizzati, scambi rapidi e anche dei buoni volumi. Un marketplace comunque interessante I progetti NFT che per il momento girano su Fantom non sono sicuramente di punta, ma un'attenzione a diversi aspetti "di moda" nel settore crypto e blockchain potrebbero dare nel 2023 la spinta che il progetto necessita. Domini su Fantom Su Fantom è possibile anche generare i propri domini Web3, con il supporto per il network che è stato aggiunto anche, ad esempio, a Unstoppable Domains. Si tratta anche in questo caso di una funzionalità che è già presente anche in diretti concorrenti del progetto. Tramite FantomDomains possiamo anche registrare, trasferire e cercare domini che potrebbero interessarci. I domini terminano, come prevedibile, in .ftm. Anche questo servizio per il momento non è molto utilizzato rispetto a quelli di diversi concorrenti. Approfondimenti legati al progetto Fantom offre un gran numero di approfondimenti sul proprio progetto, in particolare sugli aspetti più tecnici. Chi vuole cimentarsi con questa blockchain anche come sviluppatore o vuole comprenderne gli aspetti di funzionamento più reconditi, potrà trovare documentazione di ottimo livello, seppur in inglese. - Le ricerche ufficiali di Fantom Fantom pubblica costantemente ricerche sugli aspetti tecnici del suo protocollo, che sono qui raccolte. Ci sono spiegazioni, in forma di paper scientifico, su tutti i principali aspetti del funzionamento di Fantom e sono la fonte principale di conoscenza per chi vuole capirne di più sul protocollo. - Il sito ufficiale Esiste anche documentazione specifica dedicata agli sviluppatori, di carattere più pratico, che è nata per offrire risorse a chi vuole sviluppare direttamente sulla blockchain di Fantom e facendo ricorso alle funzionalità che offre. La documentazione è molto dettagliata e parte da argomenti più semplici per finire poi su quelli più specifici. Quale sarà il futuro di Fantom Gli aspetti da valutare per il futuro di Fantom sono diversi. Alcuni dipendenti direttamente dal successo della blockchain in questione, altri invece dipendenti dall'evoluzione del mercato cripto e anche dei concorrenti diretti di questo progetto. CONCORRENZA: Fantom è tutto fuorché dominante oggi. Ha una fetta di mercato molto ridotta rispetto a concorrenti che sono arrivati prima o che hanno avuto tassi di crescita più importanti. Partire come underdog, come dicono gli allibratori, non è sempre facile. Ma per molti può essere anche occasione per una crescita più ampia rispetto a progetti simili. SOLIDITÀ: quella finanziaria c'è. Per quella progettuale garantisce Andre Cronje. Fantom è una sorta di progetto rinato dalle sue quasi ceneri. Ed è questo che riempie di ottimismo i tanti che si sono avvicinati di recente a questo progetto. I nomi sono interessanti, le iniziative anche - e staremo a vedere se gli sarà dato seguito effettivo. MERCATO: in generale dovremo vedere come si posizioneranno i progetti dedicati alla DeFi e se vogliamo anche a risolvere problemi da catena generalista. Veniamo da un bear market duro che però potrebbe anche essere interpretato come la necessaria igiene per un settore che era cresciuto troppo rapidamente. Fantom sembra essere tra i progetti che possono farcela a rimanere qui con noi. E i progetti che ce la faranno avranno probabilmente una spinta propulsiva ancora maggiore. ETHEREUM: in molti temono che il futuro passaggio di Ethereum ad un sistema che utilizza sharding renda completamente obsolete le altre chain. Noi non siamo di quelli che la pensano così e riteniamo che in questo senso ci sarà spazio non solo per Fantom, ma anche per tanti altri progetti che cercano di occupare lo stesso spazio. USO ISTITUZIONALE: per quanto ci siano tante altre chain che hanno un assetto più in linea con i desideri degli istituzionali, non è assolutamente detto che Fantom non riesca a fare qualcosa di importante anche in questo spazio. Le novità degli ultimi mesi sembrano puntare proprio in questa direzione, e potremo valutarne gli effetti a stretto giro di posta. Interessanti anche le opportunità di minting USO: dovremo vedere quanto saranno utilizzati i progetti interni a questa chain, così come quanto saranno utilizzate le varie App che vi vengono sviluppate. Per ora i dati sono incoraggianti, per quanto non di prima fascia. Staremo a vedere se, come e quando Fantom prenderà definitivamente il volo. TEAM: per ora sempre lo show di un uomo quasi solo al comando. Che sia frontman o meno, speriamo di vedere altri nomi prestigiosi affiancati a questo progetto. Cosa che contribuirebbe a dare una spinta a questa chain. SCEGLIERE COSA FARE DA GRANDE: Fantom vuole essere sia in profumo di anarchia, sia cercare di conquistare il grande pubblico con sponsorizzazioni importanti. Staremo a vedere se riuscirà a tenere il piede in due scarpe oppure se per il progetto arriverà l'inevitabile resa dei conti. Siamo in uno spazio decisamente più orizzontale rispetto a quello di altre blockchain più istituzionali. Ma basterà? Fantom Blockchain La blockchain di Fantom e i meccanismi che la governano sono interessanti, perché sono alla base della differenziazione che il progetto ha provato ad ottenere rispetto a progetti analoghi. - Modularità Il primo aspetto - il più interessante - dell'ecosistema di Fantom. Lachesis è infatti un layer di consenso che può essere collegato a qualche network. In altre parole abbiamo la libertà di far girare network indipendenti tra loro all'interno di Fantom, che avranno come punto in comune il meccanismo di consenso. - EVM L'altro aspetto sul quale il progetto di Fantom punta molto è la compatibilità con la Ethereum Virtual Machine, compatibilità che permette a chiunque di portare applicativi sviluppati in ambiente Ethereum anche su Fantom senza grosse modifiche. - Lachesis È il particolare modello di consenso creato e scelto da Fantom. Le transazioni vengono confermate non appena arrivano all'interno del network, con finalità molto rapida e con la possibilità per tutti di avere transazioni rapide e a basso costo. - Sistema con delega Possiamo diventare nodi del network mettendo in staking almeno 500.000 FTM, somma che certamente non è alla portata di tutti. A correggere questo aspetto però troviamo la possibilità di delegare il nostro stake. Opportunità che spiegheremo in dettaglio nella sezione che dedichiamo a questa pratica. - DAG Ovvero Directed Acyclic Graph, che è il sistema a cui ricorre Lachesis, e dunque Fantom, per ottenere quella che in gergo tecnico chiamano la fault tolerance Bizantina asincrona. Asincrona perché chi partecipa al network non deve necessariamente processare le transazioni in simultanea. La fault tolerance bizantina invece segnala la possibilità per il network di funzionare correttamente anche nel caso in cui 1/3 dei nodi fossero malevoli. - Rete Leaderless Il che significa che all'interno del network non ci sono nei fatti dei partecipanti che abbiano funzioni speciali o che siano superiori gerarchicamente agli altri. Questa scelta è stata presa, dice Fantom, per aumentare il livello di orizzontalità e sicurezza e avere a tutti gli effetti un network in grado di offrire anche decentralizzazione in potenza. - Proof of Stake Il sistema è comunque, per quanto con una versione modificata, un consenso in Proof of Stake che vive in funzione di chi mette a disposizione del network risorse, tanto in forma di $FTM quanto in forma tecnica e di hardware. I requisiti elevati per diventare nodo sono stati giustificati con la necessità di ridurre la possibilità di sybil attack. - Qualche parola in più su DAG Che in molti vedono come una tecnologia di Ledger distribuito del futuro - o meglio - tra le più interessanti del presente. DAG o Directed Acyclic Graph è una soluzione tecnologica relativamente recente almeno in termini di implementazione per questo tipo di progetti. È una tecnologia che ad esempio è stata scelta anche da IOTA, sebbene in modalità e implementazione differente. Ci sono poi i soliti compromessi: secondo molti esperti questo tipo di soluzioni hanno problemi a raggiungere consenso sicuro in modo decentralizzato - cosa alla quale ovviano o utilizzando dei coordinatori centralizzati o in alternativa cercando di limitare il numero dei validatori. Fantom Wallet La popolarità di Fantom si ricava anche dall'enorme numero di wallet che ne supportano le operazioni. Il supporto è generalizzato presso tutti i principali wallet utilizzati tanto per il cold storage quanto per la DeFi. - fWallet È il wallet ufficiale sviluppato da Fantom. È disponibile direttamente online e possiamo cerarlo tramite un'interfaccia Web. È in aggiunta disponibile anche per Windows, MacOS, Linux, iOS e Android - e dunque coperto da tutti i principali sistemi operativi. Questo wallet però non è l'unica soluzione che abbiamo a disposizione. - MetaMask Uno dei più discussi - e anche più utilizzati - wallet software al mondo offre supporto per Fantom. Possiamo, tramite MetaMask, accedere non solo alla conservazione dei token, ma anche a tutte le App decentralizzate che girano su Fantom. È una soluzione comunque meno sicura rispetto agli hardware wallet. - Ledger Vi è pieno supporto anche da parte degli hardware wallet più popolari al mondo, ovvero quelli della serie Ledger. Possiamo utilizzare Fantom, i token prodotti sulla sua chain e tutto quanto concerne il progetto anche su Ledger Nano X e gli altri modelli del marchio. - Altri wallet Possiamo inoltre utilizzare Fantom anche con il wallet di Coinbase, con Exodus, con Coin98 Wallet, con Math, con Trust Wallet, OKex, edge e tanti altri che vengono costantemente aggiornati sulle pagine del progetto originale. Per quanto concerne il supporto dei wallet, con Fantom abbiamo accesso ad un enorme numero di servizi, come difficilmente troviamo per protocolli che non sono al top della capitalizzazione di mercato. Read the full article
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charlie-lombard · 1 month ago
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Charlie Roy Lombard
790 Carroll St., Brooklyn, NY 11215 | 718-213-1259 | [email protected] | LinkedIn
PROFESSIONAL EXPERIENCE
Novità PR, Manhattan, NY—2024
Intern
Wrote press releases, award applications, and newsletters for major companies including Fisher & Paykel, Duravit, and Poltrona Frau
Blok Haus, Brooklyn, NY—2023–Present
Retail sales employee
Managed care and sales of houseplants and home goods, including inventory and online orders
Akashic Books, Brooklyn, NY—2019
Intern    
Edited and reviewed manuscripts, descriptions, and author bios for upcoming books
Wrote and published author bios, book descriptions, and website articles, online and in print
Acted as liaison between editors and authors, printing presses, and customers
Maintained inventory and sales data, as well as the company website
Avenues for Justice, Manhattan, NY—2019
Intern                
Designed and distributed fundraising materials for nonprofit focusing on alternatives to incarceration for youthful offenders aged 13–24
Contacted new and past donors via phone and email and processed donations
Accompanied clients on court visits
The Berkeley Carroll School, Brooklyn, NY—2018 | 2019 | 2023
Assistant Teacher and Guest Speaker      
Designed and taught a two-week course on cannibalism in literature and media throughout history
Planned assignments, class schedules, and field trips
Returned as a guest speaker for three subsequent sessions
EDUCATION
Vassar College, Poughkeepsie, NY
Bachelor of Arts in English, thesis: “Sweetgum Rot," December 2022
GPA: 3.92/4.00
SKILLS AND ACHIEVEMENTS
Speaking: Progressive Connections 4th Global Conference, “The End of Life Experience,” 2024
Published: BloodLetter Magazine Issue #3, 2024
Languages: fluent in English, French, and Spanish
Tech skills: Microsoft Office Suite, Google Suite, PowerPoint, WordPress, Mailchimp, Raiser’s Edge
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thebeautycove · 1 month ago
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BDK PARFUMS - ROUGE SMOKING EXTRAIT - La Collection Parisienne - Extrait de Parfum - Novità 2024 -
Tout à fait, séduction à la parisienne. Smoking Rouge is back, same unmistakable atmo of the most sinful Paris by night but with an upsurge of audacity and alluring sensuality. Seems to say never ever quit to flirt with life and passions.
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Sexytudine all’ennesima. Dopo il lancio, nel 2018, Rouge Smoking di BDK Parfums ritorna con la versione in Extrait, una promessa che andava mantenuta considerando il successo ottenuto con l’originale e la schiera di estimatori che hanno captato, nei suoi accordi, il significato di connessione e dipendenza. Questo fruity oriental rimane fedelmente sul podio delle creazioni più sensuali e audacemente glam di sempre.
Il nuovo Extrait, elaborato da Amélie Bourgeois (già Naso dell’edizione originale EdP) si avvale di una concentrazione monstre al 30%, ricalca l’ispirazione sorgiva di una Parigi notturna e tentacolare, il quartiere a ‘luci rosse’ di Pigalle e l’impareggiabile smoking Saint Laurent immortalato nei memorabili scatti di Helmut Newton.
Potenziata nella nota dominante in apertura, una ciliegia carnosa con riflessi esperidati di mandarino e bergamotto, graffiata dal pepe rosa, la fragranza esalta quello slancio gourmand che le è proprio, soffice e rotondo, con assoluta di vaniglia nera, tonka e balsamo Perù.
Più strutturata, profonda, voluttuosa nel suo incedere, la scia menziona l’abbracciante abbondanza dei legni ambrati, le incandescenti sfumature di oud, patchouli, benzoino, la ricercata impronta dei muschi, in una finitura olfattiva di assoluta e quintessenziale eleganza.
Creata da Amélie Bourgeois.
Extrait de Parfum 100 ml. Online qui
Scopri Rouge Smoking EdP qui
©thebeautycove    @igbeautycove
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tarditardi · 2 months ago
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Natale e Capodanno '25 @ The Beach + CAVA Egypt… emozioni, show e piatti d'eccellenza sul Mar Rosso by Manuel Dallori
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Manuel Dallori, imprenditore italiano (per la precisone Toscano, è di Viareggio), attivo da sempre tra moda, ristorazione ed intrattenimento, per l'autunno inverno sta preparando a Sharm El Sheikh, tante sorprese per i suoi ospiti. Dallori è anche Corporate Entertainment Director di Domina e sul Mar Rosso sono nati tanti suoi format, primo tra tutti The Beach, concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. 
La prima bella novità per chi vuol rilassarsi e divertirsi al caldo, a 4 ore dall'Italia, per le feste di fine anno (e pure prima e dopo), è CAVA (nella foto composizione), evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24 in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo)... e pure a Sharm. Offre, all'estero e in Italia, sapori italiani in piatti realizzati sempre con ingredienti freschi. Aperto a Sharm a pranzo e a cena, soddisfa il palato... e non solo. E che succede tra The Beach Luxury Club Egypt e CAVA Egypt a Sharm, dopo il successo della notte Halloween, a Natale '24 e Capodanno '25? 
Andiamo con ordine. Gli appuntamenti sono tanti e prendono vita in date strategiche, perché chi è in viaggio merita di poter far festa, ad esempio, anche la notte di Natale. I festeggiamenti infatti iniziano già martedì 24 dicembre al The Beach, con un dinner show che diventa un beach party tutto da vivere. Chi invece desidera cenare in un ambiente romantico, può farlo con menu alla carta al nuovo CAVA. Doppia proposte al The Beach per Natale, mercoledì 25 dicembre. Brunch dalle 13 e cena alla carta con pianobar durante la giornata, seguito da uno scatenato beach party con live dj set alla sera.
Ed eccoci a Capodanno 2025: dalle 21 del 31/12/24 live music e dinner show animato da artisti e performer internazionali alla The Beach Arena. Sul palco, insieme a tanti vip amici di The Beach la cui presenza  tra gli altri come special guest Umberto Smaila, un artista capace di far cantare e ballare chiunque. Si può scegliere di vivere questa magica notte, tutta da ballare fino all'alba, in diversi palchi, al centro della scena oppure in altre zone della The Beach Arena. 
Chi desidera poi vivere il Capodanno in una situazione intima e tranquilla, può scegliere CAVA, dove si festeggia il 2025 con i piatti della tradizione italiana con piano bar dal vivo.
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). In Toscana si fanno notare due nuove aperture nell'estate '24: Greg on the Beach a Forte dei Marmi e The Beach @ Marina di Scarlino (Grosseto). www.thebeachluxury.com/
COS'E' CAVA
CAVA è una nuova catena di locali dedicati alla cucina italiana ed al piacere di gustarla in locali ad alto tasso di stile, in Italia e nel mondo. Nasce da chi ha portato al successo The Beach Luxury Club, format che fin dal 2018 propone cucina fusion d'ispirazione mediterranea, da godere con dinner show internazionali e party. CAVA è un'evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24 in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Sharm, in Egitto; a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo). https://www.instagram.com/cavarestaurants_/
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djs-party-edm-italia · 2 months ago
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Natale e Capodanno '25 @ The Beach + CAVA Egypt… emozioni, show e piatti d'eccellenza sul Mar Rosso by Manuel Dallori
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Manuel Dallori, imprenditore italiano (per la precisone Toscano, è di Viareggio), attivo da sempre tra moda, ristorazione ed intrattenimento, per l'autunno inverno sta preparando a Sharm El Sheikh, tante sorprese per i suoi ospiti. Dallori è anche Corporate Entertainment Director di Domina e sul Mar Rosso sono nati tanti suoi format, primo tra tutti The Beach, concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. 
La prima bella novità per chi vuol rilassarsi e divertirsi al caldo, a 4 ore dall'Italia, per le feste di fine anno (e pure prima e dopo), è CAVA (nella foto composizione), evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24 in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo)... e pure a Sharm. Offre, all'estero e in Italia, sapori italiani in piatti realizzati sempre con ingredienti freschi. Aperto a Sharm a pranzo e a cena, soddisfa il palato... e non solo. E che succede tra The Beach Luxury Club Egypt e CAVA Egypt a Sharm, dopo il successo della notte Halloween, a Natale '24 e Capodanno '25? 
Andiamo con ordine. Gli appuntamenti sono tanti e prendono vita in date strategiche, perché chi è in viaggio merita di poter far festa, ad esempio, anche la notte di Natale. I festeggiamenti infatti iniziano già martedì 24 dicembre al The Beach, con un dinner show che diventa un beach party tutto da vivere. Chi invece desidera cenare in un ambiente romantico, può farlo con menu alla carta al nuovo CAVA. Doppia proposte al The Beach per Natale, mercoledì 25 dicembre. Brunch dalle 13 e cena alla carta con pianobar durante la giornata, seguito da uno scatenato beach party con live dj set alla sera.
Ed eccoci a Capodanno 2025: dalle 21 del 31/12/24 live music e dinner show animato da artisti e performer internazionali alla The Beach Arena. Sul palco, insieme a tanti vip amici di The Beach la cui presenza  tra gli altri come special guest Umberto Smaila, un artista capace di far cantare e ballare chiunque. Si può scegliere di vivere questa magica notte, tutta da ballare fino all'alba, in diversi palchi, al centro della scena oppure in altre zone della The Beach Arena. 
Chi desidera poi vivere il Capodanno in una situazione intima e tranquilla, può scegliere CAVA, dove si festeggia il 2025 con i piatti della tradizione italiana con piano bar dal vivo.
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). In Toscana si fanno notare due nuove aperture nell'estate '24: Greg on the Beach a Forte dei Marmi e The Beach @ Marina di Scarlino (Grosseto). www.thebeachluxury.com/
COS'E' CAVA
CAVA è una nuova catena di locali dedicati alla cucina italiana ed al piacere di gustarla in locali ad alto tasso di stile, in Italia e nel mondo. Nasce da chi ha portato al successo The Beach Luxury Club, format che fin dal 2018 propone cucina fusion d'ispirazione mediterranea, da godere con dinner show internazionali e party. CAVA è un'evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24 in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Sharm, in Egitto; a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo). https://www.instagram.com/cavarestaurants_/
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sounds-right · 2 months ago
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Natale e Capodanno '25 @ The Beach + CAVA Egypt… emozioni, show e piatti d'eccellenza sul Mar Rosso by Manuel Dallori
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Manuel Dallori, imprenditore italiano (per la precisone Toscano, è di Viareggio), attivo da sempre tra moda, ristorazione ed intrattenimento, per l'autunno inverno sta preparando a Sharm El Sheikh, tante sorprese per i suoi ospiti. Dallori è anche Corporate Entertainment Director di Domina e sul Mar Rosso sono nati tanti suoi format, primo tra tutti The Beach, concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. 
La prima bella novità per chi vuol rilassarsi e divertirsi al caldo, a 4 ore dall'Italia, per le feste di fine anno (e pure prima e dopo), è CAVA (nella foto composizione), evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24 in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo)... e pure a Sharm. Offre, all'estero e in Italia, sapori italiani in piatti realizzati sempre con ingredienti freschi. Aperto a Sharm a pranzo e a cena, soddisfa il palato... e non solo. E che succede tra The Beach Luxury Club Egypt e CAVA Egypt a Sharm, dopo il successo della notte Halloween, a Natale '24 e Capodanno '25? 
Andiamo con ordine. Gli appuntamenti sono tanti e prendono vita in date strategiche, perché chi è in viaggio merita di poter far festa, ad esempio, anche la notte di Natale. I festeggiamenti infatti iniziano già martedì 24 dicembre al The Beach, con un dinner show che diventa un beach party tutto da vivere. Chi invece desidera cenare in un ambiente romantico, può farlo con menu alla carta al nuovo CAVA. Doppia proposte al The Beach per Natale, mercoledì 25 dicembre. Brunch dalle 13 e cena alla carta con pianobar durante la giornata, seguito da uno scatenato beach party con live dj set alla sera.
Ed eccoci a Capodanno 2025: dalle 21 del 31/12/24 live music e dinner show animato da artisti e performer internazionali alla The Beach Arena. Sul palco, insieme a tanti vip amici di The Beach la cui presenza  tra gli altri come special guest Umberto Smaila, un artista capace di far cantare e ballare chiunque. Si può scegliere di vivere questa magica notte, tutta da ballare fino all'alba, in diversi palchi, al centro della scena oppure in altre zone della The Beach Arena. 
Chi desidera poi vivere il Capodanno in una situazione intima e tranquilla, può scegliere CAVA, dove si festeggia il 2025 con i piatti della tradizione italiana con piano bar dal vivo.
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). In Toscana si fanno notare due nuove aperture nell'estate '24: Greg on the Beach a Forte dei Marmi e The Beach @ Marina di Scarlino (Grosseto). www.thebeachluxury.com/
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CAVA è una nuova catena di locali dedicati alla cucina italiana ed al piacere di gustarla in locali ad alto tasso di stile, in Italia e nel mondo. Nasce da chi ha portato al successo The Beach Luxury Club, format che fin dal 2018 propone cucina fusion d'ispirazione mediterranea, da godere con dinner show internazionali e party. CAVA è un'evoluzione della classica trattoria italiana e nasce nella primavera '24 in spazi in cui design, servizio, piatti e stile sono curati in ogni singolo dettaglio. Dove? In quattro location: a Sharm, in Egitto; a Tulum, in Messico; a Marina di Scarlino (Grosseto) e in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo). https://www.instagram.com/cavarestaurants_/
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alephsblog · 3 months ago
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“Trovo che il nazionalismo israeliano bruci il credito dell’Olocausto”. Lo ha scritto David Riondino. È una frase odiosa che sta sulla punta della lingua di tutti coloro tradiscono maldestramente il proprio astio verso gli ebrei. Questa coazione a voler confondere ebraismo e Israele rappresenta la migliore cartina di tornasole del perché continuiamo a sollevare un problema di antisemitismo. Ma facciamo un passo indietro.
Quando gli ebrei della diaspora in Europa venivano gassati a milioni, Israele non esisteva. I motivi per cui venivano gassati non si discostano molto dal ventaglio di pregiudizi antiebraici che continua a prosperare ancora oggi. Gli ebrei erano i diabolici burattinai di un grande complotto mondiale a cui attribuire gran parte dei motivi di sofferenza e frustrazioni patite dagli altri popoli. Infidi e crudeli, essi meritavano di venire sterminati senza mostrare pietà. Questo era stato inculcato a quei soldati tedeschi che spaccavano il cranio dei neonati ebrei con il calcio del fucile. Scarafaggi da schiacciare. Topi da avvelenare con il gas. Non era una novità per gli ebrei. Ciò che principalmente distingue la Shoah dalle precedenti bimillenarie persecuzioni ebraiche è costituito dalla scala industriale e dalle grandi capacità logistico-organizzative dei tedeschi messe al servizio di un disegno di sterminio facilitato da una guerra mondiale. Da qui il suo successo in termini di ebrei sterminati.
Tanto le persecuzioni e le uccisioni violente degli ebrei non erano una novità che Theodor Herzl a cavallo dei due secoli scorsi e ben prima della Shoah pensò che l’unico modo per sottrare gli ebrei europei da un destino inesorabile di discriminazione e persecuzione fosse quello di costituire uno stato ebraico. Un luogo dove gli ebrei potessero vivere al sicuro. Una dimostrazione di pragmatismo e buonsenso che purtroppo divenne realtà solo dopo che l’Olocausto si era già consumato. Si è sempre insinuato che l’emozione per quanto era accaduto nei campi di sterminio facilitò il consenso alla nascita dello Stato d’Israele, È una cosa tutta da dimostrare se è vero, ad esempio, che molte delle armi usate dagli eserciti arabi che attaccarono Israele appena costituita erano fornite dagli inglesi.
Il punto è, cari Riondini, che non c’è nessun “credito dell’Olocausto”.
Il punto è che fino al processo Eichmann nei primi anni ’60 in Israele di Shoah quasi non si parlava. Il punto, è che la connessione tra Olocausto e Israele è soprattutto un altro topos del pregiudizio antiebraico. Sono gli odiatori a considerare Israele un debito degli ebrei e non viceversa. Sono costoro a costruire acrobatiche associazioni tra Israele e Genocidio tra Israele e nazismo!
Disse, a tal proposito, il grande scrittore israeliano Abraham Yehoshua: «Innanzitutto non accetto di chiamarlo Stato ebraico, ma è lo Stato d’Israele che dalle origini corrisponde al nome del popolo ebraico. Noi siamo israeliani. […] La memoria dell’Olocausto e di una sofferenza incommensurabile non ci dà il permesso di non riconoscere la misura del dolore degli altri. L’immane catastrofe della Shoah non declassa le altre e non ci garantisce un certificato morale. Al contempo i palestinesi con la costante rivendicazione della Nakba e del ritorno a casa dimostrano di non voler guardare oltre il passato. Queste memorie negative s’impossessano dell’identità, che diventa l’unica ideologia politica. Vuota». (Intervista di Gabriele Santoro per il Messaggero, dicembre 2018).
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multiverseofseries · 4 months ago
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A Quiet Place - Giorno 1: quando imparammo a stare in silenzio
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A Quiet Place: Giorno 1 ci porta all'inizio dell'invasione in un film essenziale ed asciutto, in linea con una saga che ci ha sempre colpiti per atmosfera e per la forza dell'idea. Protagonista Lupita Nyong'o.
C'è un dettaglio, un singolo momento vissuto durante la visione di A Quiet Place: Giorno 1 che fa capire quanto forte sia l'idea, e quanto il nuovo film riesca a sostenerla a dovere: nel mezzo di una scena di tensione e di caccia delle creature che hanno invaso il nostro pianeta, dall'orologio di chi vi sta scrivendo ha emesso il solito rumore di una sveglia che utilizzo come memo e la mano è corsa a coprire il quadrante per zittirla. È stata la conferma di uno spunto, quello alla base della saga avviata da John Krasinski nel 2018, di grande impatto immaginifico e dalle enormi potenzialità narrative che inevitabilmente la produzione ha l'intenzione di sfruttare ancora (e ancora?). E lo fa proprio Krasinski, qui co-autore della storia con il regista Michael Sarnoski, riprendendo le stesse suggestioni e spostandole in un momento diverso dell'evoluzione del racconto di A Quiet Place: alle origini di tutto.
La trama che ci porta all'inizio dell'invasione
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I protagonisti in strada a New York
E quelle origini, quell'incipit di un'invasione che ben conosciamo, piomba a New York, seguendo la protagonista Sam, malata terminale in gita con altri pazienti dell'istituto in cui è ricoverata nel corso di una escursione in città con lo scopo di assistere ad uno spettacolo teatrale e, soprattutto per la donna, approfittare per mangiare una buona pizza. Ed è proprio mentre sono nelle vie caotiche della città che tutto inizia, in modo suggestivo e drammatico, con scie di fuoco nel cielo e l'arrivo degli esseri che abbiamo conosciuto nei due precedenti film della serie: uno dopo l'altro, i passanti in preda al panico vengono attaccati ed eliminati, lasciando ben poco margine di dubbio: i predatori seguono i rumori che emettono e l'unica salvezza è non produrre suoni.
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Vietato urlane in A Quiet Place: Giorno 1
Dopo un inizio che traspare la nostra rumorosa normalità, le peculiarità della saga prendono il sopravvento e i sopravvissuti devono muoversi e comunicare cercando di non causare alcun tipo di rumore. Vietato parlare, ovviamente, ma anche calpestare qualcosa che possa rompersi, sbattere contro oggetti o qualunque possibile evento che possa attirare l'attenzione dei mostri che stanno invadendo il nostro pianeta.
Enjoy the Silence.
Torna, preponderante e in maniera sempre efficace, lo spunto base della saga di A Quiet Place con quell'atmosfera unica che accompagna la storia che ci viene raccontata. Se da una parte manca, ovviamente, la novità, dall'altra è interessante come la tematica venga introdotto sin dalla didascalia iniziale, che sottolinea come New York produca un quantitativo di decibel costante pari a quello di un essere umano che urla. Una semplice nota introduttiva, mentre il rumore di fondo monta e diventa opprimente, che tratteggia da subito il contesto in cui ci andremo a muovere e del mondo che abbiamo creato e in cui ci troviamo a vivere costantemente, soprattutto se siamo cittadini di una metropoli affollata e caotica. In questo, pur mancando della novità che poteva avere il primo film, A Quiet Place: Giorno 1 riesce ad aggiungere un ulteriore livello di lettura ai presupposti della saga.
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Lupita Nyong'o è Sam nel terzo capitolo della saga
Ma, parallelamente, il film ci coinvolge con una protagonista riuscita e intrigante, ben interpretata da una brava Lupita Nyong'o: la sua Sam è forte, decisa ed emozionante per costruzione e sviluppo, e ben si accompagna al comprimario Eric di Joseph Quinn, che ritroviamo con piacere dopo averlo amato in Stranger Things. Se loro due funzionano e reggono bene la costruzione narrativa ed emotiva del film, accompagnati dal magnifico gatto di Sam che rischia più volte di rubare la scena, è certo un peccato che le altre figure che ruotano attorno a loro fatichino a trovare spazio e approfondimento, anche nel caso del Henri di Djimon Hounsou, che pure si presenta come personaggio dalle buono potenzialità.
Uno sviluppo essenziale ma efficace
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Djimon Hounsou nel ruolo di Henri
Se possiamo considerare un difetto l'essenzialità della scrittura e la mancanza d'approfondimento, è in realtà la naturale conseguenza di una costruzione narrativa asciutta e diretta, che scende in lungaggini che avrebbero diluito le tempistiche dell'azione e della tensione, annacquandone la resa: A Quiet Place: Giorno 1 non perde tempo a costruire qualcosa che già conosciamo o spiegare dettagli che i suoi stessi personaggi non conoscono, si limita a seguirli nella loro muta lotta per la sopravvivenza, nel cammino verso una salvezza difficile da raggiungere. Michael Sarnoski, dunque, ci guida in questo percorso imbastendo sequenze che trasmettono ansia e tensione, ma anche momenti toccanti in cui è l'emotività a prendere il sopravvento. E in questo il suo film funziona a dovere, senza strafare e con i tempi giusti per non scivolare mai in momenti di stanca o di noia. Per approfondire il mondo di A Quiet Place siamo sicuri che avremo altre occasioni in futuro, perché lo spunto è troppo potente per non riprenderlo in ulteriori capitoli della saga.
Conclusioni
In conclusione A Quiet Place: Giorno 1 funziona. Funziona perché riprende e sviluppa con coerenza i presupposti della saga di cui è prequel, ma soprattutto perché il regista Michael Sarnoski lo sviluppa con una costruzione narrativa diretta e lucida che non perde tempo in inutili divagazione che avrebbero annacquato la storia. Peccato solo che lo spunto, così potente ed efficace, sia ormai noto e non aggiunga novità di sorta, oltre che per uno sviluppo dei comprimari solo accennato, ma i 99 minuti del film tengono molto bene la tensione e questo basta per giustificare la visione di questo nuovo capitolo della saga.
Perché ci piace
La tensione, costante ed efficace, al cospetto di mostri pronti a cogliere ogni piccolo rumore.
I personaggi di Sam ed Eric con rispettivi interpreti Lupita Nyong’o e Joseph Quinn.
La costruzione narrativa diretta e asciutta, che evita inutili lungaggini e spiegazioni.
Lo spunto iniziale, forte e ancora efficace…
Cosa non va
… che però non rappresenta più una novità, come è ovvio per un terzo capitolo.
I personaggi secondari sono solo abbozzati.
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jorgedaburgos · 5 months ago
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Racconto:
"Il commissario Bacone va in vacanza"
Mi permetto di portare qui su Tumblr un racconto breve (meno di 10000 parole...) iniziato nel 2018 e terminato solo qualche giorno fa. Fa parte della serie del 'commissario Bacone' un personaggio inventato per fini puramente 'letterari' una decina di anni fa, quando mi dilettavo di queste cose, e che comprende un romanzo e 4-5 racconti (non ricordo più neanche io quanti sono...). Questo che segue è l'inizio. Nei prossimi giorni pubblicherò il seguito, se a qualcuno interessa.
A quell'ora non potevano esserci zanzare o moscerini, quindi quel ronzio doveva venire dal telefonino.
Lo tirò fuori dal tascone dei pantaloni e fece passare qualche secondo prima di rispondere: magari smette, si disse.
Dalla panchina sulla panoramica guardava il mare fin dove lo sguardo lo permetteva ed ebbe paura che tutto quel blu non finisse mai, non potesse finire.
"L'infinito è soffocante, c'è poco da fare. Ma ogni cosa ha un limitare, prima o poi deve finire", pensava.
Tranne quel ronzio.
Senza guardare il chiamante aprì la comunicazione e:
- Pronto!
- Commissario! Disturbo?
Ormai...
La voce dell'agente scelto Gennaro Bellagamba era inconfondibile e il commissario Francesco Bacone la riconobbe subito.
- Ciao, Gennà! Come va?
- Bene, bene, e voi?
- Anche qui tutto bene - rispose Bacone, abituato al "voi" del suo sottoposto. - Qualche novità?
- Ma quando! Normale amministrazione. E poi avete lasciato l'ispettore che è in piena attività
- Allora avete qualcosa sottomano! - e Bacone si illuminò per un attimo al pensiero dei suoi uomini al lavoro su qualche pista; e allo stesso tempo, ma solo per un attimo, avrebbe voluto essere lì, nel suo commissariato.
- No, niente di particolare. L'ispettore, Conci, è impegnato a programmarsi la sua quindicina di ferie e ha la scrivania piena di cataloghi di viaggio e di bigliettini coi prezzi degli hotel. E voi, ve la state godendo la vacanza? E il mare… il mare, com'è il mare? Fatevi belle nuotate pure per noi, che là l'acqua deve essere bellissima!
- Gennà, io non so nuotare! Al massimo mi metto in ammollo vicino alla riva coi mocciosi di quattro anni.
Bellagamba uscì in una sonora risata che riempì il telefono.
- E i cugini che dicono?
- I cugini?
- I caramba!
- Ah! La vita è uguale dappertutto. Magari qui... che vuoi sono solo duemila anime. Passano più tempo a girare per le campagne di pattuglia che a scrivere denunce. Insomma è tutto tranquillo qui. E poi io sono in vacanza.
- E allora riposatevi, e salutatemi il vostro amico, il commissario Condè!
- È un carabiniere, Gennà, quindi è maresciallo, e poi si chiama Vardè, Francesco Vardè. Che poi, tanto tranquillo…
- In che senso? Chiese Bellagamba attivando le innate antenne della curiosità.
Era vero che Francesco Bacone era in vacanze ospite del suo amico, il maresciallo Vardè, in una piccola caserma di un piccolo paesino della costa calabra, e che il posto era tranquillo, ma in quegli ultimi giorni...
(continua)
P.S.: domanda interessata: come fate a far sparire quell'odioso doppio spazio dovuto al daccapo? Grazie!
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storiearcheostorie · 6 months ago
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antennaweb · 7 months ago
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