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A 8 ANNI INSEGNA AI SUOI COETANEI COS’È L’AUTISMO
Durante la sua ultima conferenza presso la Dulwich Wood Primary School a Londra Noah Faria, un bambino brasiliano di otto anni, ha condiviso la sua visione unica sull’autismo e sull’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) davanti a un pubblico di 300 bambini di età compresa tra 5 e 11 anni. Autore di un libro per bambini nel quale racconta la sua esperienza, Noah cerca di mostrare agli altri che avere autismo e ADHD non li rende strani, ma parte di una vasta comunità. Sua madre, Renata Formoso, inizialmente preoccupata dell’esposizione del figlio al tema, ora comprende il valore di questa esperienza mentre Noah, diagnosticato con ADHD all’età di 7 anni, esprime la sua mente “frizzante” e “accelerata” come nel titolo del suo libro “The Fizzy Brain”, scritto in collaborazione proprio con sua madre. “Nella lettera di diagnosi, è stato scritto che lui, parlando con il medico, ha spiegato di avere un cervello effervescente: come se la sua mente parlasse con lui così velocemente che a volte non riesce a capirla”, ricorda la madre.
La vice-direttrice della Dulwich Wood, Helen Jary, è rimasta impressionata per la fiducia in se stesso e la professionalità mostrata da Noah, sottolineando l’importanza di affrontare la neurodiversità per creare un ambiente scolastico inclusivo: “Crediamo che, come scuola, sia molto importante parlare di questo, abbracciare le somiglianze e le differenze, in modo che i bambini non si sentano in alcun modo emarginati, esclusi o diversi”
Noah non solo condivide le sue esperienze con altri bambini, ma nel suo libro offre anche una visione di un mondo più accogliente e inclusivo, dove tutti sono valorizzati indipendentemente dalle loro differenze.
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Fonte: BCC Brasile; Foto Gerd Altman
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Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo. Ogni neurodiversità è ricchezza per la società. Ogni identità. Impariamo ad abbracciarci così come siamo. ❤️
tizianacerra.com
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Si celebra oggi la giornata mondiale dell’educazione, e non potevamo trovare momento migliore per presentare il lancio del progetto di educazione ambientale dal titolo “Siamo tutti cartolai! Amicizie silenziose tra carta e natura per costruire una biblioteca della biodiversità altamente creativa attraverso laboratori esperienziali”.
l'associazione o2italia da il via al ciclo di laboratori ecocreativi e formativi dal titolo: ‘Siamo tutti cartolai! Amicizie silenziose tra carta e natura per costruire una biblioteca della biodiversità altamente creativa.
L'iniziativa è organizzata dal Nodo In.F.E.A. della Città Metropolitana di Messina con il coordinamento di Peppe Cacciola, in sinergia con l'Ente proponente e attuatore “O2italia” e con l'A.I.A.S. Onlus di Barcellona Pozzo di Gotto, mentre la responsabile del progetto è Antonia Teatino.
Si tratta di un format che mette insieme formazione per adulti e attività laboratoriale per gruppi di bambini frequentanti l’ambulatorio dell’AIAS di Barcellona Pozzo di Gotto Onlus, in via Gramsci, dove si terranno 18 incontri.
L’obiettivo è quello di creare un approccio ecologico attraverso un'azione inclusiva ed esperienziale che permetta una connessione tra le risorse naturali del territorio, i percorsi sensoriali, l'attività riabilitativa e quella didattica. Per maggiori info.
Comunicato stampa
Antonia Teatino, sulla base della ricerca di ecodesign applicata alla didattica, che porta avanti da anni, ha ideato un progetto che ha come obiettivo principale quello di diffondere l’educazione alla sostenibilità attraverso il cartolaio del bosco in ambiti educativi riabilitativi, attivare con i partecipanti un approccio ecologico che mette in connessione la bellezza e la scoperta della natura facendo un parallelismo altamente inclusivo tra Neurodiversità e Biodiversità.
Il ciclo di laboratori si svilupperà nell'arco di 6 mesi e accoglierà tutti i bambini le bambine in età scolare (dai 6 anni in su) frequentanti il centro A.I.A.S.
Il ciclo di incontri formativi si svolgeranno online e coinvolgeranno insegnanti, terapisti, studenti di scienze della formazione con percorsi di studio sulla riabilitazione didattico sensoriali ed educatori.
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Incorpare i saperi
Ho qualche dubbio sul titolo perché il focus non è solo sul rapporto tra il sapere e la necessità che in qualche modo sedimenti e diventi corpo ma anche su pensiero arborescente e neurodiversità. Ora serve una necessaria premessa: l’approccio narrativo è una delle possibilità date all’interno dell’ermeneutica pedagogica, nella fattispecie un blog, in cui tratta le biografie, le autobiografie, le…
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SHORT NOTICE: Cultural Autism Studies at Yale (CASY, the ethnography project led by Dr. Dawn Prince-Hughes) is delighted to welcome Drs. Alice Scavarda and Ariel Cascio this Wednesday, May 22, 11 a.m. EDT. This special presentation will be made in both Italian and English and its entitled, “The neurodiversity movement in Italy: Theoretical developments and research opportunities. Il movimento della neurodiversità in Italia: Sviluppi teorici e opportunità di ricercar.”
There is no cost to attend, and international participants are invited to join. RSVP online though our borderless Meetup group https://tinyurl.com/3nv2exsy
DESCRIPTION: Neurodiversity is a revolutionary paradigm which considers all humans as neurologically diverse, by acknowledging the presence of multiple ways of thinking, perceiving the outside world, and interacting with people. This variety has been historically denied and stigmatised, based on the existence of the “normal brain/mind”, a cultural and statistical artifact which has been turned into a biological essence. People with neurodivergent conditions, namely whose brains work differently than the presumed normal one, have been socially oppressed because of the pathologisation of their difference. Neurodiversity is not only a field of inquiry, but also a global social movement, drawing on neurodiversity ideas to advocate for children and adults with neurodivergent conditions. However, neurodiversity movements are varied, because they are influenced by local cultural contexts such as the history of medicine and the structure of education within the country. In this context, Italy is an interesting case study, which may illuminate the multifaceted perspectives and social actors constituting the biosocial field of autism and their relationships. With this talk I will chronicle and discuss the history of the neurodiversity movement in Italy, as well as the research opportunities and the consequences on children’s mental health, drawing on 8 in-depth interviews with movement leaders, researchers, and members of parent associations. We argue that Italian education and health services systems serve as promising sites within which a neurodiversity approach can foster neurodivergent children’s self-esteem and give them powerful tools to fight against oppressive practices.
BIOGRAPHIES:
Alice Scavarda, Ph.D. in Sociology, is Postdoctoral Research Fellow at the University of Torino. She is a member of Disability Studies Italy and a Founding Member of Graphic Medicine Italia. Her research interests revolve around Critical Autism Studies, Sociology of Health and Illness and Qualitative Methods. She is currently committed to deepening the methodological and ethical aspects of doing participatory and emancipatory research with neurodivergent people. Moreover, she is studying the development of the neurodiversity paradigm in Italy.
Ariel Cascio, Ph.D. is joining us from the ancestral, traditional, and contemporary Lands of the Anishinaabeg – Three Fires Confederacy of Ojibwe, Odawa, and Potawatomi peoples, the land also called Michigan. Dr. Cascio is an Assistant Professor in the Center for Bioethics and Social Justice at Michigan State University. They are an anthropologist who studies social and ethical issues around autism and neurodiversity in Europe and North America, especially Italy. Their research projects largely center on the questions “what does autism mean?” and “how do groups account for the neurological diversity of their members?” You can read their research at arielcascio.wordpress.com.
Drs. Scavarda and Cascio are co-authors of papers such as “Embracing and rejecting the medicalization of autism in Italy. Social Science and Medicine” (2022), “Fare ricerca qualitativa con persone disabili: possibili sfide e benefici. Welfare e Ergonomia, (2021, with V. Quaglia) and “’Children should be raised like this’: A history of the neurodiversity movement in Italy and its implications for children’s wellbeing” (under review).
ABOUT: Cultural Autism Studies at Yale (CASY, the ethnography project led by Dr. Dawn Prince-Hughes). An 'ethnography' is an exploration of how a group of people express themselves in a cultural way. Autistic people have a growing kind of culture, and each autistic experience is a vital part of it. Dr. Dawn Prince-Hughes is an anthropologist, ethnographer, primatologist, and author who is autistic. Join her for an exploration of the importance of autistic self-expression and the culture that grows from it. Those who wish to share their content are free to do so on our private Facebook group (see below), organically contributing to a growing autistic culture.
Links to online events will also be shared on these private Facebook groups: SOCIAL CONNECTIVITY FOR AUTISM (http://tinyurl.com/mrxnxmnc) or Cultural Autism Studies at Yale (http://tinyurl.com/4ckbyut7).
CREDITS: The preparation of this material was financed under an agreement with the Connecticut Council on Developmental Disabilities (CTCDD). CASY Sparks membership, activities and events are free. CASY Sparks is sponsored in part by The Daniel Jordan Fiddle Foundation Adult Autism Research Fund, and a generous gift from the Rosen family, and the research of Dr. Roger Jou, including Simons Foundation Powering Autism Research (SPARK) Clinical Site Network - Yale University (https://www.SPARKforAutism.org/Yale).
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Tallulah, figlia di Bruce Willis svela: "Mi hanno diagnosticato una forma di autismo"
Tgcom24 “In realtà questa è la prima volta che condivido pubblicamente la mia diagnosi. L’ho scoperto quest’estate e mi ha cambiato la vita”, ha risposto Tallulah ad un follower che la elogiava per aver pubblicato la clip, chiedendole se il disturbo le fosse stato diagnosticato da piccola. La neurodiversità come risorsa In un commento separato Tallulah si è poi definita “neurospicy”, che è un…
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Livorno, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Evento per combattere le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche
Livorno, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Evento per combattere le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo del 2024 il Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo organizza un evento di alto profilo e di coinvolgere alcuni tra i più importanti artisti italiani per combattere assieme le battaglie a difesa dei diritti delle persone autistiche. Mercoledì 3 aprile (con inizio alle ore 21.5) al teatro Goldoni di Livorno è in programma il concerto "Heroes – Omaggio a David Bowie" con una super band guidata da Paolo Fresu. Il progetto è sostenuto dal Comune di Livorno, dalla Regione Toscana, dal teatro Goldoni di Livorno ed è organizzato da Officine della Cultura. Paolo Fresu che interpreta David Bowie, già questo è una grande notizia e lo fa per una grande causa, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo. Assieme a Fresu (tromba) ci sarà un cast stellare con Petra Magoni (voce), Filippo Vignato (trombone), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (basso), Christian Meyer (batteria). Un concerto con un valore speciale che unisce la grande musica di Bowie ai temi della giustizia sociale e dell'inclusione, tanto cari allo stesso Duca Bianco. Bowie è un autore immortale che si è sempre battuto per la diversità ed è stato vicino a coloro che soffrono e che vengono emarginati dalla società. Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo Questo evento ha come obiettivo quello di dare voce e palco a chi voce e palco non ha. Grazie alla disponibilità di questi grandi artisti per una notte Livorno sarà teatro di una società accogliente ed inclusiva. Il Coordinamento da tempo si batte per ottenere il rispetto e la dignità delle persone autistiche, ed il loro diritto ad una vita piena, fatta di cura e libertà. Abbiamo scelto di essere nel cuore delle persone di chiamare la comunità a teatro, di chiedere a grandi personalità artistiche di percorrere una parte del viaggio assieme a noi, per questo il concerto del 3 aprile assume un valore speciale ed una dimensione che va oltre la musica. L'Autismo non è una malattia ma uno stato di vita che rende unici i nostri figli, come lo siamo tutti. Unici e spesso emarginati e considerati solo per la loro patologia e non per il contributo straordinario che potrebbero dare alla comunità. Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana " L'arte al servizio di una grande causa di umanità e di civiltà: quello che avverrà al teatro Goldoni di Livorno il prossimo 3 aprile è un evento importantissimo che, come Regione Toscana, a sosteniamo convintamente. Sarà un'occasione preziosa per conoscere l'impegno delle famiglie e delle associazioni per l'autismo, per supportarle, ma anche per condividere concretamente con loro il cammino verso una società più accogliente e più inclusiva. La musica, con l'omaggio a David Bowie, affidato a artisti di straordinario valore, sarà il canale giusto per dare forza e emozione a questo messaggio. Sono sicuro che Livorno e l'intera Toscana risponderanno prontamente a questo invito." Andrea Raspanti Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Livorno "Se vogliamo costruire comunità sempre più accoglienti e inclusive dobbiamo promuovere la conoscenza. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza che ne deriva possiamo superare i pregiudizi che purtroppo ancora limitano la partecipazione sociale di tante persone. L'autismo è una neurodiversità e una condizione molto complessa, caratterizzata da una grandissima variabilità. La maggior parte delle persone tende invece a ricondurla a due o tre stereotipi cinematografici. In questi anni, insieme all'associazione Autismo Livorno, abbiamo avviato vari progetti per fare di Livorno sempre più una città Autism Friendly, cioè una città amica delle persone con autismo. Questa iniziativa, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla consapevolezza sull'autismo, è un'altra tappa di questo percorso. Siamo contenti che sia stata scelta Livorno." Coordinamento Toscano Associazioni per l'Autismo Autismo Toscana - Autismo Arezzo - Iron Mamme Grosseto - Piccolo Principe Associazione Autismo Siena -Autismo Apuania ONLUS - Agrabah Pistoia - Orizzonte Autismo Prato - Autismo Casa di Ventignano - Autismo in Blu (Valdinievole-Pistoia) - Autismo Pisa - Autismo Livorno - T.A.R.T.A Blu a.p.s Peccioli -Autismo Firenze - AIABA Firenze. per contatti [email protected] 348 8714051... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Una specie di scintilla
Una specie di scintilla - Una storia di grandi ideali, di coraggio e fiducia in sé stessi che nasce dalle esperienze dell'autrice, autistica come la protagonista, e dal suo impegno per una maggiore rappresentazione della neurodiversità nei libri per bambini.
La vita a scuola è dura per Addie, undicenne autistica costretta a combattere ogni giorno contro l’ostilità, la diffidenza e la paura degli altri. Miss Murphy, la sua insegnante, non fa che umiliarla e quella che sembrava la sua unica amica ora le ha voltato le spalle. L’unica persona che riesce a capirla è sua sorella Keedie. Anche lei è autistica, ma appare più sicura di sé e sa benissimo come…
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Comune di Larino: insediamento consulta delle disabilità e neurodiversità
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18 GIUGNO - GIORNATA DELL'ORGOGLIO AUTISTICO L’inclusione e l’accettazione delle persone con autismo nella società sono estremamente importanti per garantire loro pari opportunità e una vita piena e soddisfacente. Infatti, non sono tanto le sfide quotidiane dovute alla loro neurodiversità (più o meno pesanti a seconda della condizione di nascita) a creare problemi ma la visione che la società stessa ha di loro. L’atteggiamento nei loro confronti è spesso di pietà e c’è anche la convinzione che l’autismo sia una condizione che richieda sempre e comunque un trattamento. Invece i rappresentanti della Giornata Mondiale dell’Orgoglio Autistico ci tengono a sottolineare che l’autismo ha fornito loro delle caratteristiche uniche che oltre alle difficoltà di ogni giorno, offre tante gratificazioni. Per onorare questa importante giornata ti offriamo un seminario gratuito che ti farà conoscere più da vicino la Sindrome di Asperger! Iscriviti qui 👉 LINK IN BIO #autismo #autismoadulto #autismo #autismoinclusivo #Pride #pride #autisticpride #autisticpride #autisticprideday #autisticpridemonth #igeacps #igeacentropromozionesalute — view on Instagram https://ift.tt/dZRsJHi
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Autismo e inclusione scolastica: quanto è importante per i docenti?
Autismo e inclusione scolastica. 6.000 docenti formati in tutta Italia e un alto indice di gradimento e soddisfazione tra gli iscritti. Sono questi i primi risultati ottenuti, a soli 6 mesi dalla sua attivazione, da “AutLab: Laboratorio per menti speciali”, il corso di formazione online gratuito, realizzato da La Fabbrica (www.lafabbrica.net) con la consulenza scientifica di Fondazione Renato Piatti Onlus, il cui obiettivo è facilitare l'inserimento scolastico e sociale degli alunni con autismo valorizzandone le abilità, attraverso la formazione e il coinvolgimento dei docenti non specializzati delle scuole primarie. Il progetto è nato su idea di Roberta Salvaderi, mamma di Giulia - una bambina autistica -, che è riuscita a far conquistare alla figlia spazi di autonomia e felicità proprio grazie alla collaborazione di insegnanti, specialisti ed educatori e che si batte per la formazione di tutti i docenti di classe. Il corso è disponibile su Scuola.net (www.scuola.net), portale dedicato agli insegnanti, ed è riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione. Autismo e inclusione scolastica: AutLab Il successo di“AutLab: Laboratorio per menti speciali" dimostra quanto nelle scuole italiane si avvertisse l'esigenza di acquisire strumenti e competenze per la gestione delle dinamiche dell’autismo, disturbo che in Italia colpisce 1 bambino su 77, tra i 7 e i 9 anni (ultime stime disponibili rilevate nell'ambito del "Progetto Osservatorio per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico”, co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute). Grazie ad AutLab, tutti i docenti del team di classe possono apprendere come sviluppare percorsi educativi, scolastici ed extrascolastici finalizzati a valorizzare e potenziare le capacità - a volte anche molto elevate - degli alunni autistici, che vengono riconosciuti non più come bambini che funzionano “meno”, ma diversamente (neurodiversità). Cosa ne pensano i docenti? Da una survey post-corso (più in basso i risultati completi), a cui hanno risposto 500 insegnanti tra coloro che hanno svolto e completato il corso AutLab, è emerso che il 10% ha notato episodi di discriminazione nei confronti degli alunni autistici e che oltre il 95% ritiene che la formazione di tutti i docenti del team di classe possa favorire i percorsi di inclusione per gli alunni autistici. "Nel mondo della scuola si sentiva il bisogno di un progetto come AutLab, tant'è che il corso in soli 6 mesi ha raggiunto un numero importante di partecipanti. AutLab è un’opportunità unica per rendere la scuola più inclusiva”, spiega Angela Mencarelli, Amministratore Delegato de La Fabbrica, “Continueremo a impegnarci nel far conoscere il corso a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado d’Italia, rendendoci disponibili a nuove sinergie e collaborazioni con enti, associazioni e aziende che vogliono creare valore sociale. Inoltre il successo del corso è un ulteriore incoraggiamento a portare avanti la nostra mission: ideare e sviluppare percorsi educativi finalizzati a dare opportunità più eque a tutte le studentesse e gli studenti, inclusi coloro che vivono in condizioni di fragilità”. Autismo e scuola: i docenti dicono la loro nella survey post-corso Come accennato in precedenza, tra i 6.000 docenti che hanno svolto e completato AutLab, 500 hanno partecipato a una survey ad hoc sulle problematiche dell’autismo a scuola. Dall’indagine emerge che quasi l'unanimità degli intervistati ritiene che la formazione di tutti i docenti del team di classe possa favorire i percorsi di inclusione degli alunni autistici, mentre oltre l’86% pensa che in tutte le scuole andrebbe introdotta la figura di un docente o di un esperto competente sui temi dell’autismo per facilitare percorsi inclusivi. Interessante segnalare che il 90% degli intervistati ha avuto esperienze con lo spettro autistico e il 10% ha notato episodi di discriminazione ai danni degli alunni autistici. Oltre il 70% ha notato che negli ultimi 5 anni nella propria scuola c’è una maggiore sensibilità rispetto all’inclusione scolastica e sociale degli alunni autistici, e la metà ritiene che la scuola consideri con sguardo professionale i problemi delle famiglie. Infine per il 46% il problema più significativo è la necessità di una formazione specifica, mentre per il 24% la gestione degli alunni. Read the full article
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Neurodiversità #Blackandwhite #streetphotography #iphone13pro #chiaroscuro #anewhope (presso Chinatown, Milan) https://www.instagram.com/p/CpBXOtkMNrn/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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LA DISLESSIA E I DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO: INTERVISTA PER "PROFESSIONE MAMMA"
COME RICONOSCERE I SEGNALI DELLA DISLESSIA ( DSA )
La dislessia fa parte della famiglia dei disturbi specifici dell'apprendimento
scolastico, assieme alla disgrafia, la disortografia e la Discalculia. Sono disturbi cognitivi di origine neuro-biologica....
quindi geneticamente determinati e ad alta familiaritá.
Si manifestano con difficoltá precoci e specifiche nell'apprendimento (rispettivamente delle abilitá di lettura, scrittura e ortografia, calcolo) che non dipendono da deficit intellettivi, scarsa motivazione, problematiche di natura emotiva
o svantaggio culturale.
Il 10% della popolazione scolastica presenta difficoltá di apprendimento, ma solo il 5% presenta difficoltá specifiche di apprendimento.
La Dott.ssa Anna La Guzza, psicologa clinica specializzata in prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi dell'apprendimento, emotivi e del comportamento, in questa intervista affronta il tema dei disturbi dell'apprendimento del bambino,
per invitarci a prenderne coscienza.
Dott.ssa La Guzza come facciamo ad accorgerci precocemente se nostro figlio ha qualche disturbo specifico?
"Io credo che l'identificazione precoce sia fondamentale ai fini della positiva evoluzione del disturbo.
I primi segnali possono cogliersi già a 3 anni (secondo le ultime ricerche) ma uno specialista può già individuarli dai 5 anni, quando il bambino frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia.
A 5 anni è un bambino che non ha ancora maturato i prerequisiti all'apprendimento.
A questo proposito le scuole dovrebbero impegnarsi a mettere in campo test di screening.
All'ingresso in prima ci sono segnali più evidenti:
- A Gennaio della prima fa fatica a riconoscere le lettere, spesso le inverte, confonde p q d b, confonde la a e la e, fa fatica a imparare parole o poesie a memoria, appare disorientato nella percezione del tempo, tarda a imparare ad allacciarsi
le scarpe o a leggere l'orologio.
- E' molto più lento rispetto ai bambini della sua classe nella lettura e commette molti errori quando legge. Commette molti errori di ortografia e , nonostante l'impegno, non riesce a migliorare.
- Può non ricordare le tabelline, i giorni della settimana, le stagioni o i mesi...dimentica il nome degli oggetti e può avere scarsa memoria.
- Può avere difficoltà di attenzione e concentrazione.
- Ma nonostante queste difficoltà è un bambino intelligente e sveglio, molto creativo e intuitivo, che magari eccelle in altri ambiti quali lo sport, la musica, il disegno."
Cosa si fa nel momento in cui si nutrono dei dubbi in tal senso?
" Ecco, se avete il sospetto che le difficoltà di vostro foglio non siano dovute a scarsa motivazione, disinteresse, scarse possibilità di apprendimento o altro, se il vostro bambino appare frustrato, scoraggiato, o emergono sintomi fobici verso
la scuola, chiedete colloquio urgente agli insegnanti.
Le insegnanti, se formate, hanno il dovere di condurre valutazioni di approfondimento specifiche.
Se avete ancora dei dubbi contattate un centro specializzato Dsa per un approfondimento.
Un bambino con disturbo dell'apprendimento che non viene riconosciuto vive continue frustrazioni, la sua autostima può essere molto bassa e quindi richiede un sostegno psicologico continuativo."
Emotivamente tutto ciò va a compromettere l'autostima inizia la frustazione come aiutarli?
"Come avrete sicuramente capito il disturbo dell'apprendimento è un mondo complesso, fatto soprattutto di emozioni.
Per questo motivo lo psicologo clinico specializzato è il professionista adatto per affiancare il bambino e le famiglie.
La problematica (e ci tengo a precisare, la dislessia e i dsa sono un problema nel momento in cui l'ambiente non è preparato ad accogliere questo tipo di neurodiversità) è comunque complessa perché ogni caso è a se stante e le emozioni sono
fortemente implicate.
Quindi rivolgetevi ad uno psicologo specializzato, che programmi un trattamento su lettura, scrittura e calcolo ma anche sostegno alla famiglia, consulenze alle insegnanti e soprattutto sostegno alle emozioni del bambino con dsa.
I bambini con dsa (dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, e disturbo misto) sono bambini con intelligenza nella media, per definizione"
Dott.ssa come riconosciamo un bravo psicologo?
"Per lo psicologo "bravo" il lavoro non è un lavoro ma una passione, il suo interesse primario è il benessere del bambino è un professionista umile che non propone il suo trattamento come risolutivo, è una persona umana e sincera che sa consigliare
senza invadere, una persona che sa ascoltare veramente e si commuove, che fa il suo lavoro con passione e meglio che può.
I primi incontri di solito sono conoscitivi, quindi andate e toccate con mano.
Se il professionista non vi convince cercate altro!
Ma soprattutto, portate il vostro bambino... Se vi dirà "mamma quando torniamo?" "mamma che bello non voglio andare via" allora siete sicuri che è il posto giusto per lui!"
Ma torniamo emozioni e su come sostenere un bambino con dsa.
" Credo che il primo passo da fare sia essere sinceri circa il disturbo, spiegare con parole semplici in cosa consiste, in modo che il bambino possa rendersi conto che le sue difficoltà nn sono dovute a scarsa intelligenza o svogliatezza.
Uno psicologo che segue il bambino lavora innanzitutto su questo, sul riconoscimento non sono delle difficoltà oggettive, ma dei propri punti di forza.
Questo permette di incrementare l'autostima Il genitore a casa può fare la stessa cosa. Sarà il professionista a indicare quali strategie impiegare
Ci sono molti modi per incoraggiare o motivare un bambino ma non tutti sono adeguati al caso specifico, appunto perché c'è molta variabilità."
"Ascolto e dialogo aperto sono sicuramente atteggiamenti vincenti per un genitore e per un insegnante, così il bambino può sentirsi amato e accettato, con le sue particolari diversità."
PSICOLOGO DSA CONSULENZA ONLINE
Centro Dislessia Dsa a Milano
Per informazioni: Dott.ssa Anna La Guzza Direttrice Centro Amamente Milano Cell.3311842704
http://www.professionemamma.it/risultati-della-ricerca.html?searchword=la%20guzza&searchphrase=all
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LA DISLESSIA E I DISTURBI DELL'APPRENDIMENTO: INTERVISTA PER "PROFESSIONE MAMMA"
COME RICONOSCERE I SEGNALI DELLA DISLESSIA ( DSA )
La dislessia fa parte della famiglia dei disturbi specifici dell'apprendimento
scolastico, assieme alla disgrafia, la disortografia e la Discalculia. Sono disturbi cognitivi di origine neuro-biologica....
quindi geneticamente determinati e ad alta familiaritá.
Si manifestano con difficoltá precoci e specifiche nell'apprendimento (rispettivamente delle abilitá di lettura, scrittura e ortografia, calcolo) che non dipendono da deficit intellettivi, scarsa motivazione, problematiche di natura emotiva o svantaggio culturale.
Il 10% della popolazione scolastica presenta difficoltá di apprendimento, ma solo il 5% presenta difficoltá specifiche di apprendimento.
La Dott.ssa Anna La Guzza, psicologa clinica specializzata in prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi dell'apprendimento, emotivi e del comportamento, in questa intervista affronta il tema dei disturbi dell'apprendimento del bambino, per invitarci a prenderne coscienza.
Dott.ssa La Guzza come facciamo ad accorgerci precocemente se nostro figlio ha qualche disturbo specifico?
"Io credo che l'identificazione precoce sia fondamentale ai fini della positiva evoluzione del disturbo.
I primi segnali possono cogliersi già a 3 anni (secondo le ultime ricerche) ma uno specialista può già individuarli dai 5 anni, quando il bambino frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia.
A 5 anni è un bambino che non ha ancora maturato i prerequisiti all'apprendimento.
A questo proposito le scuole dovrebbero impegnarsi a mettere in campo test di screening.
All'ingresso in prima ci sono segnali più evidenti:
- A Gennaio della prima fa fatica a riconoscere le lettere, spesso le inverte, confonde p q d b, confonde la a e la e, fa fatica a imparare parole o poesie a memoria, appare disorientato nella percezione del tempo, tarda a imparare ad allacciarsi le scarpe o a leggere l'orologio.
- E' molto più lento rispetto ai bambini della sua classe nella lettura e commette molti errori quando legge. Commette molti errori di ortografia e , nonostante l'impegno, non riesce a migliorare.
- Può non ricordare le tabelline, i giorni della settimana, le stagioni o i mesi...dimentica il nome degli oggetti e può avere scarsa memoria.
- Può avere difficoltà di attenzione e concentrazione.
- Ma nonostante queste difficoltà è un bambino intelligente e sveglio, molto creativo e intuitivo, che magari eccelle in altri ambiti quali lo sport, la musica, il disegno."
Cosa si fa nel momento in cui si nutrono dei dubbi in tal senso?
" Ecco, se avete il sospetto che le difficoltà di vostro foglio non siano dovute a scarsa motivazione, disinteresse, scarse possibilità di apprendimento o altro, se il vostro bambino appare frustrato, scoraggiato, o emergono sintomi fobici verso la scuola, chiedete colloquio urgente agli insegnanti.
Le insegnanti, se formate, hanno il dovere di condurre valutazioni di approfondimento specifiche.
Se avete ancora dei dubbi contattate un centro specializzato Dsa per un approfondimento.
Un bambino con disturbo dell'apprendimento che non viene riconosciuto vive continue frustrazioni, la sua autostima può essere molto bassa e quindi richiede un sostegno psicologico continuativo."
Emotivamente tutto ciò va a compromettere l'autostima inizia la frustazione come aiutarli?
"Come avrete sicuramente capito il disturbo dell'apprendimento è un mondo complesso, fatto soprattutto di emozioni.
Per questo motivo lo psicologo clinico specializzato è il professionista adatto per affiancare il bambino e le famiglie.
La problematica (e ci tengo a precisare, la dislessia e i dsa sono un problema nel momento in cui l'ambiente non è preparato ad accogliere questo tipo di neurodiversità) è comunque complessa perché ogni caso è a se stante e le emozioni sono fortemente implicate.
Quindi rivolgetevi ad uno psicologo specializzato, che programmi un trattamento su lettura, scrittura e calcolo ma anche sostegno alla famiglia, consulenze alle insegnanti e soprattutto sostegno alle emozioni del bambino con dsa.
I bambini con dsa (dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, e disturbo misto) sono bambini con intelligenza nella media, per definizione"
Dott.ssa come riconosciamo un bravo psicologo?
"Per lo psicologo "bravo" il lavoro non è un lavoro ma una passione, il suo interesse primario è il benessere del bambino è un professionista umile che non propone il suo trattamento come risolutivo, è una persona umana e sincera che sa consigliare senza invadere, una persona che sa ascoltare veramente e si commuove, che fa il suo lavoro con passione e meglio che può.
I primi incontri di solito sono conoscitivi, quindi andate e toccate con mano.
Se il professionista non vi convince cercate altro!
Ma soprattutto, portate il vostro bambino... Se vi dirà "mamma quando torniamo?" "mamma che bello non voglio andare via" allora siete sicuri che è il posto giusto per lui!"
Ma torniamo emozioni e su come sostenere un bambino con dsa.
" Credo che il primo passo da fare sia essere sinceri circa il disturbo, spiegare con parole semplici in cosa consiste, in modo che il bambino possa rendersi conto che le sue difficoltà nn sono dovute a scarsa intelligenza o svogliatezza.
Uno psicologo che segue il bambino lavora innanzitutto su questo, sul riconoscimento non sono delle difficoltà oggettive, ma dei propri punti di forza.
Questo permette di incrementare l'autostima Il genitore a casa può fare la stessa cosa. Sarà il professionista a indicare quali strategie impiegare
Ci sono molti modi per incoraggiare o motivare un bambino ma non tutti sono adeguati al caso specifico, appunto perché c'è molta variabilità."
"Ascolto e dialogo aperto sono sicuramente atteggiamenti vincenti per un genitore e per un insegnante, così il bambino può sentirsi amato e accettato, con le sue particolari diversità."
Centro Dislessia a Milano
Centro Amamente Milano Cell.3311842704
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