#mobilità e ambiente
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I taxi aerei elettrici stanno prendendo il volo. Possono avere successo come business
Un’analisi del futuro della mobilità aerea urbana e delle sue potenzialità economiche.
Un’analisi del futuro della mobilità aerea urbana e delle sue potenzialità economiche. I taxi aerei elettrici, noti anche come eVTOL (electric Vertical Take-Off and Landing), stanno rapidamente passando dalla fantascienza alla realtà. Questi veicoli promettono di rivoluzionare la mobilità urbana, offrendo un trasporto rapido, sostenibile e accessibile. Ma la domanda chiave è: possono davvero…
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179 COMUNI SONO A MISURA DI BICI IN ITALIA: OLTRE IL 20% DELLA POPOLAZIONE
Aumentano i Comuni a misura di bicicletta in Italia, sono 179 secondo l’ultima rilevazione della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
Nell’ultimo anno, otto nuovi Comuni si sono aggiunti alla lista riuscendo ad ottenere la bandiera gialla di Comune Ciclabile: Aosta, prima in Valle d’Aosta, Ascoli Piceno, Fermo, Fiscaglia (FE), Russi (RA), Fossacesia (CH), Ispani (SA) e Soave (VR). 38 sono capoluoghi di regione e/o di provincia, con l’Emilia-Romagna che risulta la regione con il maggior numero di capoluoghi: Bologna, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Ferrara e Rimini. Nato con l’obiettivo di stimolare ed accompagnare le amministrazioni locali nello sviluppo di politiche di mobilità ciclistica, FIAB-ComuniCiclabili qualifica gli sforzi del comune per rendere il proprio territorio adatto e sempre più appetibile a essere vissuto e visitato in bicicletta. Ogni anno un punteggio assegnato sulla base di un’analisi di molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile, analizza quattro aree di valutazione: mobilità urbana (ciclabili urbane/ infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione e promozione, cicloturismo.
Il punteggio massimo è per Bologna, Borgarello (PV) e Cervia (RA), quest’ultima ha completato il proprio tratto di competenza della Ciclovia Adriatica, la più grande ciclabile nazionale e tra le più lunghe d’Europa (circa 1300 Km). La valutazione dell’impegno dei territori italiani nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile è una scelta ritenuta fondamentale per il buon esito della transizione virtuosa delle nostre città, secondo la FIAB che la sta promuovendo.
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Fonte: Comuni Ciclabili FIAB; foto di Blue Bird
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RFI, riaperta la Sala Blu
Ambiente rinnovato in Sala Blu, accogliente e funzionale, assistenza per viaggiatori con disabilità CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Terminati i lavori di rinnovamento dei locali, la Sala Blu dellaStazione Centrale ha riaperto al pubblico, offrendo un servizio ancora più efficiente e confortevole ai viaggiatori con disabilità e a ridotta mobilità. Grazie agli interventi di ristrutturazione la…
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Europcar Lavora con noi: Opportunità di Carriera Esclusivo
Europcar Mobility Group è un leader nel noleggio auto a livello internazionale. Vuole offrire attraenti alternative alla proprietà di veicoli. Cerca professionisti qualificati per crescere e contribuire in un ambiente responsabile. Lavorare qui significa unirsi a un team che valorizza la diversità e l’autenticità. Si impegna per soluzioni di mobilità sostenibili e per un’esperienza cliente…
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Ecosistema urbano 2024: Palermo e Catania chiudono la classifica nazionale
Ecosistema urbano 2024: Palermo e Catania chiudono la classifica nazionale.
Il report Ecosistema Urbano 2024 realizzato da Il Sole 24 ore sui dati di Legambiente, evidenzia la situazione critica per la Sicilia. Ogni città, in questo studio, viene valutata su 20 indicatori con punteggi da 0 a 100, influenzati da un peso specifico per ciascun parametro: mobilità (24%), aria (19%), rifiuti e acqua (18% ciascuno), ambiente urbano (16%) e solare pubblico (5%).Le politiche…
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Vicenza: "Comune Ciclabile" per il settimo anno consecutivo, il riconoscimento è stato consegnato da FIAB
Vicenza: "Comune Ciclabile" per il settimo anno consecutivo, il riconoscimento è stato consegnato da FIAB Sono 179 in Italia, 29 in Veneto, 7 nel Vicentino i "Comuni Ciclabili" FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), riconoscimento che valuta e attesta l'impegno a promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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I primi 6 mesi di Bologna Città 30: meno incidenti, morti e feriti, meno traffico, meno inquinamento. Insomma: un successo da molti punti di vista
Immagine da da un post su Linkedin di Andrea Colombo, esperto di mobilità sostenibile ed ex assessore del Comune di Bologna 📊 𝟔 𝐌𝐄𝐒𝐈 𝐃𝐈 𝐁𝐎𝐋𝐎𝐆𝐍𝐀 𝐂𝐈𝐓𝐓𝐀̀ 𝟑𝟎: 𝐈 𝐑𝐈𝐒𝐔𝐋𝐓𝐀𝐓𝐈 📊 Poco fa abbiamo pubblicato i dati di un primo bilancio complessivo della Città 30: tutti gli indicatori di sicurezza stradale, mobilità sostenibile, ambiente e spazio pubblico sono positivi e incoraggianti, segnando una vera e…
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Recensione approfondita 2024: Intel NUC Business Core i5-9300H - Tutto quello che devi sapere
Recensione completa:
Scopri altre recensioni sul nostro blog.
L'Intel NUC Business Core i5-9300H si presenta come una soluzione ideale per chi cerca un computer desktop potente e compatto, senza rinunciare a prestazioni elevate e flessibilità. Questo mini PC è perfetto per professionisti, aziende e chiunque abbia bisogno di un sistema affidabile per lavorare in ufficio o in mobilità.
Design e dimensioni:
Compatto e versatile: L'NUC si distingue per le sue dimensioni ridotte, che lo rendono facilmente trasportabile e posizionabile in spazi ristretti.
Design elegante: Il case in alluminio gli conferisce un aspetto professionale e resistente.
Hardware e prestazioni:
Processore: Il Core i5-9300H garantisce prestazioni fluide e reattive, anche per applicazioni impegnative come editing video e progettazione grafica.
Memoria: 16GB di RAM offrono un'esperienza multitasking fluida, permettendo di eseguire più programmi contemporaneamente senza rallentamenti.
Archiviazione: L'SSD da 1TB PCIe assicura tempi di avvio rapidissimi e accesso istantaneo ai dati.
Connettività: Thunderbolt, HDMI, RJ-45 e Wi-Fi 6 offrono una vasta gamma di opzioni per collegare periferiche e reti.
Software:
Windows 11 Pro: Il sistema operativo preinstallato offre un ambiente di lavoro sicuro e produttivo, con numerose funzionalità avanzate.
Utilizzi ideali:
Ufficio: Perfetto per l'ufficio, per gestire email, fogli di calcolo e altre applicazioni produttività.
Creazione di contenuti: Adatto per editing video, foto e audio a livello amatoriale.
Gaming: Può gestire giochi meno impegnativi o titoli più vecchi a impostazioni medie.
Lavoro da remoto: Grazie alle dimensioni compatte e alla connettività wireless, è ideale per chi lavora da casa o in mobilità.
Vantaggi:
Prestazioni elevate: Grazie al processore e alla memoria RAM, offre un'esperienza d'uso fluida e reattiva.
Compatto e versatile: Le dimensioni ridotte lo rendono ideale per qualsiasi ambiente di lavoro.
Connettività completa: Offre numerose porte per collegare periferiche e reti.
Windows 11 Pro: Il sistema operativo preinstallato garantisce sicurezza e produttività.
Svantaggi:
Potenza limitata per gaming ad alta risoluzione: Non è la scelta ideale per i gamer più esigenti.
Espandibilità limitata: Le opzioni di aggiornamento hardware sono limitate a causa del formato compatto.
Conclusione:
L'Intel NUC Business Core i5-9300H è un mini PC potente e versatile, ideale per un'ampia gamma di utilizzi. Se cerchi un computer compatto, affidabile e performante per il lavoro o lo studio, questo NUC è sicuramente una scelta da considerare.
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Conclusa la "Centauro 2024", esercitazione a fuoco per il Reggimento “Cavalleggeri di Lodi” con la Blindo Centauro II Si è conclusa l’esercitazione a fuoco denominata “Centauro 2024” condotta dal Reggimento “Cavalleggeri di Lodi” (15°), nel corso del quale è stata impiegata la Blindo Centauro II, l’innovativa piattaforma da combattimento, tecnologicamente avanzata, in grado di operare in ambiente completamente digitalizzato. L’esercitazione, oltre a testare la mobilità e la potenza di fuoco esprimibili dalla nuova piattaforma destinata ad equipaggiare i reggimenti di cavalleria di linea, ha avuto lo scopo di verificare la perfetta integrazione in termini di digitalizzazione tra unità della Brigata Pinerolo, mediante la condotta di attività tattiche abilitanti e offensive. Sono stati, infatti, utilizzati i sistemi di Comando
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Ewiva porta la mobilità elettrica nelle scuole superiori con il progetto “E-MOBILITY@SCHOOL”. Milano
Un viaggio educativo per oltre 12.500 studenti italiani verso la sostenibilità e la transizione energetica
Un viaggio educativo per oltre 12.500 studenti italiani verso la sostenibilità e la transizione energetica La mobilità elettrica entra in classe Milano, 20 novembre 2024 – Ewiva, la joint venture tra Enel X e Gruppo Volkswagen, ha lanciato il progetto educativo “E-MOBILITY@SCHOOL – Il viaggio elettrizzante inizia oggi”. L’iniziativa, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza…
#agenda 2030#Alessandria today#arte e sostenibilità#Cambiamento climatico#città sostenibili#contest creativo#creatività studentesca.#Crediti formativi#Daniela Biscarini#E-MOBILITY@SCHOOL#Educazione Ambientale#Educazione civica#educazione green#Enel X#Energia pulita#Ewiva#Futuro sostenibile#giovani e ambiente#Google News#Gruppo Volkswagen#iniziative educative#Innovazione tecnologica#italianewsmedia.com#kit didattico digitale#mobilità e ambiente#mobilità elettrica#Mobilità sostenibile#Neways#opere murali#Pier Carlo Lava
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L’ascesa della rottamazione gratuita degli scooter Una soluzione sostenibile per la mobilità urbana
Negli ultimi anni, le aree urbane di tutto il mondo hanno assistito a un’impennata della popolarità degli scooter elettrici come mezzo di trasporto conveniente ed ecologico. Tuttavia, la rapida crescita del settore dello scooter sharing ha anche dato origine a sfide come la sovrappopolazione di scooter, problemi di manutenzione e preoccupazioni ambientali. Per affrontare questi problemi è emersa una nuova tendenza: la rottamazione gratuita degli scooter. Questo approccio innovativo non solo affronta il problema del disordine degli scooter, ma contribuisce anche agli sforzi di sostenibilità.
La sfida della sovrappopolazione degli scooter:-
Con l’aumento vertiginoso della popolarità degli scooter elettrici, le strade delle città sono diventate ingombre di scooter abbandonati o malfunzionanti. Le aziende che forniscono servizi di scooter sharing incontrano difficoltà nel mantenere le proprie flotte, il che porta ad un aumento del numero di scooter in rovina. Ciò non solo pone rischi per la sicurezza, ma sminuisce anche l’attrattiva complessiva di questi servizi.
L’impatto ambientale:-
Al di là delle sfide immediate legate alla sovrappopolazione degli scooter, l’impatto ambientale degli scooter scartati è una preoccupazione crescente. Gli scooter elettrici, dotati di batterie agli ioni di litio, contribuiscono ai rifiuti elettronici se non smaltiti correttamente. Lo smaltimento improprio delle batterie può portare alla contaminazione del suolo e dell'acqua, con rischi sia per l'ambiente che per la salute umana.
Rottamazione gratuita dello scooter come soluzione:-
Per contrastare le conseguenze negative della sovrappopolazione degli scooter e dell’impatto ambientale, il concetto di rottamazione gratuita degli scooter ha guadagnato terreno. Questo approccio prevede la raccolta e lo smaltimento responsabile degli scooter abbandonati o malfunzionanti da parte di servizi specializzati, spesso senza alcun costo per le società di scooter sharing.
Vantaggi della rottamazione gratuita dello scooter:-
Riduzione del disordine: rimuovendo gli scooter abbandonati dalle strade, i servizi gratuiti di rottamazione degli scooter aiutano ad alleviare il problema del disordine nelle aree urbane. Ciò migliora l’estetica generale della città e migliora la sicurezza dei pedoni.
Responsabilità ambientale:- servizi dedicati alla rottamazione degli scooter garantiscono che gli scooter vengano smaltiti in modo rispettoso dell'ambiente. Il corretto riciclaggio delle batterie e di altri componenti aiuta a mitigare l'impatto ambientale associato ai rifiuti elettronici.
Pratiche sostenibili:- la rottamazione gratuita degli scooter è in linea con la crescente enfasi globale sulle pratiche sostenibili. Riciclando i materiali e riducendo l’impronta di carbonio associata alla produzione di scooter, questo approccio contribuisce all’obiettivo più ampio di creare un ambiente urbano più sostenibile.
Migliorare la percezione pubblica:- le società di condivisione di scooter che partecipano attivamente alla rottamazione gratuita degli scooter dimostrano un impegno verso pratiche commerciali responsabili. Ciò può migliorare la loro immagine pubblica e favorire un rapporto positivo con le comunità che servono.
Sfide e considerazioni:-
Sebbene la rottamazione gratuita degli scooter offra una soluzione promettente, esistono delle sfide. Per garantire l’efficace attuazione di questo approccio è necessario affrontare il coordinamento tra le società di scooter sharing e i servizi di rottamazione, le considerazioni logistiche e le implicazioni finanziarie.
Mentre le città continuano a fare i conti con l’impatto della sovrappopolazione degli scooter, la loro rottamazione gratuita emerge come una soluzione pratica e sostenibile. Affrontando sia il disordine nelle strade che le preoccupazioni ambientali associate agli scooter fuori uso, questo approccio innovativo contribuisce a creare un ambiente urbano più vivibile ed ecologico. È fondamentale che le società di scooter sharing, le autorità locali e i servizi di rottamazione collaborino e attuino strategie efficaci per garantire il successo delle iniziative di rottamazione gratuita degli scooter.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:-
Rottamazione Scooter Gratis
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Aosta sempre più città a misura di bicicletta
Nell’ambito del meeting “ComuniCiclabili” è stata consegnata virtualmente al Comune di Aosta la bandiera gialla 2024, il riconoscimento della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) che valuta e attesta l’impegno dei territori italiani nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. In questa edizione dell’iniziativa Aosta era una “new entry” e ha ottenuto un…
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10 dic 2023 20:43
MA CHE RICCO QUESTO BUSINESS ARCOBALENO! “REPORT” STASERA SCODELLA UN’INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ DA IMPRENDITORE DEL DEM ALESSANDRO ZAN, FEDELISSIMO DI ELLY SCHLEIN, CHE LO HA PIAZZATO NELLA SUA SEGRETRIA – IL PALADINO DEL MONDO LGBTQ+ È SOCIO DI MAGGIORANZA E AMMINISTRATORE UNICO DI UNA SRL CHE GESTISCE I GAY PRIDE A PADOVA: UN BEL “GIOCATTOLO” PER FARE BUSINESS, CHE MACINA MIGLIAIA DI EURO ED È STATO SOSTENUTO ANCHE DA 180MILA EURO RISTORI PER IL COVID – INTERVISTATO DALLA TRASMISSIONE DI RAI3, ZAN SI DIFENDE: “NESSUN CONFLITTO DI INTERESSI, LO FACCIO A TITOLO GRATUITO” – LA SEGRETARIA ARMOCROMISTA NON HA NULLA DA DIRE?
Estratto dell’articolo di Fabio Amendolara per “La Verità”
Gay.it, il sito web punto di riferimento per la comunità omosessuale italiana, dedica al Padova pride village, una descrizione molto breve ma efficace: «Fondato da Alessandro Zan (sì, proprio lui, il relatore del disegno di legge omonimo contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo), è il più grande evento Lgbtq+ del Nord Italia, che si svolge in estate dal 2008».
Ma ci sono altri due dettagli non trascurabili che Report, il programma televisivo d’inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci che andrà in onda oggi su Rai 3, ha scoperto: Zan, oltre a esserne il fondatore, è anche l’organizzatore dell’evento tramite una società, la Be Proud srl, azienda che opera con un codice Ateco, quello che identifica l’attività economica, per l’organizzazione di convegni e fiere.
Ha un capitale sociale di 3.000 euro, sede legale a Padova e un valore della produzione da oltre 600.000 euro. Ma il moschettiere che combatte l’omotransfobia e che è nella segreteria nazionale del Partito democratico (Elly Schlein è stata ospite d’onore della serata di chiusura dell’ultima edizione del Pride padovano), detiene il 52% delle quote della Be Proud e, oltre a essere quindi il socio di maggioranza, è anche l’amministratore unico della società.
L’evento, in coda al nome mostra anche un altro brand: Virgo, un fondo d’investimento che ha deciso di puntare sull’inclusività e per abbinare il suo brand all’evento ha sborsato 4 milioni per progetti sul tema. «In Virgo Fund», è spiegato sul sito web del fondo, «siamo consapevoli che promuovere la diversità, l’equità e l’inclusione in ogni aspetto della nostra attività è un nostro valore fondamentale oltre che essere un ingrediente del nostro successo». E ancora: «Virgo Fund abbraccia l’uguaglianza e l’inclusione come canoni di bellezza in quanto parte del nostro ambiente di lavoro, degli investimenti e soprattutto delle partnership che scegliamo, fino all’offerta delle competenze nelle nostre attività».
Obiettivi che sembrano essersi sposati in pieno con il pride padovano. Che, oltre a Virgo, può contare su un’altra partnership: il Comune di Padova, guidato da Sergio Giordani, un sindaco che piace particolarmente ai dem.
In bella mostra sul sito web dell’evento organizzato da Zan ci sono poi anche i loghi dei partner, in prevalenza società energetiche e della mobilità verde, ma non mancano i big del beverage. E, spiegano gli organizzatori, «il Pride Village Virgo è un evento inclusivo che accetta tutte (con la «e» capovolta, ndr), tranne gli omofobi». La politica (ideologica) sembra intrecciarsi spesso, però, con l’attività di business. E Padova è proprio il collegio elettorale di Zan.
Gli inviati di Report, Carlo Tecce e Lorenzo Vendemiale sono stati al pride che ogni anno supera le 200.000 presenze e hanno potuto verificare sul campo che è un bel «giocattolo» per fare business. Nell’area beverage, per esempio, c’è un privé con quota d’ingresso da 25 euro a persona e consumazione minima al tavolo da 160 euro. «Le quote», è spiegato online dagli organizzatori, «si sommano e vengono convertite in un giro di bottiglie (servite direttamente al tavolo)». Chi decide di restare in piedi, invece, paga 10 euro e non ha diritto alla consumazione, da pagare a parte.
A questo punto i due giornalisti si sono chiesti: «Tutto ciò che viene speso per bere, mangiare e divertirsi, dove finisce?». Una domanda che hanno rivolto proprio a Zan. Che ha risposto così: «È un evento dove tutto quello che viene guadagnato viene riversato nell’iniziativa e dunque non c’è nessun tipo di guadagno».
Poi l’hanno incalzato: «Non ci vede un po’ un conflitto nell’avere una società che ha comunque un giro d’affari sugli stessi temi su cui lei, giustamente, conduce delle battaglie meritevoli in Parlamento?». La risposta: «No, io ho prestato il mio nome per dare una mano. Ma lo faccio con spirito di servizio, a titolo gratuito».
I due giornalisti hanno quindi raccolto le considerazioni di Stefano Capaccioli, commercialista e revisore legale: «Le società sono fatte necessariamente per avere un utile. Incassando 1,3 milioni e spendendo, visto che guadagna poco, 1,3 milioni, fondamentalmente c’è tutta una serie di fattori produttivi che vengono remunerati. Dichiarano otto dipendenti, c’è un affitto, ci sono dei servizi». La conclusione non può che essere una: «È un business».
Stando a Zan, la Be Proud non avrebbe ricevuto aiuti pubblici. Tranne uno: 180.000 euro di ristori Covid. Per i quali Zan ha spiegato: «C’erano i fornitori che avevano installato tutto il materiale e quelli andavano pagati. Per cui, come tutte le altre società, hanno chiesto un aiuto pubblico». La Be Proud, infatti, ha superato le difficoltà della pandemia anche grazie agli aiuti dello Stato: oltre 180.000 euro di ristori Covid, appunto, senza cui il bilancio 2021 avrebbe chiuso in perdita.
La recente storia della società, però, s’intreccia di nuovo con la politica. Nell’ultimo anno e mezzo la Be Proud ha versato circa 50.000 euro nelle casse del Partito democratico nazionale e locale. E Schlein sul palco della serata di chiusura non si era fatta sfuggire l’occasione per lanciare un messaggio politico: «Vi ringrazio di questa partecipazione, per questa chiusura del Village qui a Padova. E allora insieme, vi prego, siamo qui per divertirci. Ma non dimentichiamoci che dobbiamo essere militanti tutte quante, tutti quanti, insieme». Zan ringrazia. E con la benedizione del segretario nazionale del Pd diritti e business vanno a braccetto.
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Per un domani di Emanuele Saurwein
Ripercorrere il passato per progettare il futuro PER UN DOMANI di Emanuele Saurwein edito da Mimesis è un libro che racconta, attraverso tre generazioni, le nostre abitudini di vita. Il testo è concepito come una guida alla consapevolezza, un obiettivo a cui tutti possiamo arrivare per capire come realmente abitiamo le nostre città e cosa possiamo fare in concreto per aspirare ad un futuro sostenibile. Il saggio di Emanuele Saurwein si concentra sull’energia in tutte le sue forme, che è considerata dall’autore la chiave di lettura per poter capire come siamo al mondo e che relazione abbiamo generato con le città che abitiamo e il pianeta che viviamo. Solo la consapevolezza su come abbiamo sfruttato l’energia fino ad oggi ci permetterà di creare un futuro sostenibile da costruire progettandolo sull’imprescindibile rapporto città-energia. In PER UN DOMANI l’autore fa appello all’azione da parte di ognuno di noi, perché solo la consapevolezza che noi siamo il nostro ambiente può portare a un reale cambio di rotta. Emanuele Saurwein, classe 1969 è architetto, diplomato all’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH) e titolare del laboratorio di architettura LANDS (Lugano). Dal 2016 lavora a un progetto di ricerca innovativo (HAB), che integra edificio, mobilità, alimentazione, consumi e Intelligenza Artificiale (Ev.A.); scopo del progetto è verificare le condizioni abitative future in rapporto al comportamento umano personale. Saurweinè inoltre traduttore e curatore de il Modulor di Le Corbusier (2004) PER UN DOMANI di Emanuele Saurwein Per un domani è pensato come una piccola guida per chiunque desideri comprendere il complesso intreccio tra l’uomo e la città. Secondo lei l’informazione dei media è carente sotto questo aspetto? Il libro parla delle nostre abitudini di vita, di come sono state, di come sono e come potrebbero essere se fossimo consapevoli di come abitiamo. Non diamo abbastanza valore al nostro modo di abitare poiché non lo conosciamo. Lo riteniamo normale e questo genera molta confusione. Non siamo informati sulla quantità di energia che utilizziamo (molta ne sprechiamo) e facciamo finta di niente. L’informazione è quindi importante e va diffusa. Ad esempio, attraverso l’Intelligenza Artificiale, si porranno misurare le nostre abitudini in tempo reale e trasformarle in informazione. Questa è consapevolezza sul nostro agire e quindi sull’energia e come viene impiegata. L’informazione accumulata diventa un dato, modelli comportamentali, e questo potrà essere ampiamente diffuso dai media. Nel saggio lei parla di tre generazioni di cittadini che mette a confronto. Perché è così importante per lei paragonarle? Il libro è pensato per nonni, genitori e figli che non si conoscono. Sono tre generazioni, vero, ma sono principalmente tre modelli di abitare e costruire la città. Ho analizzato la forma della città in rapporto al modo di utilizzare l’energia e alle nostre abitudini. Il risultato sono tre modelli di città. Paragonarli è importante per conoscersi, per cercare una via, personale, attraverso la quale poter abitare in modo sostenibile. Un piccolo passo per un domani. Il libro è però dedicato alla nuova generazione (quella dei miei figli) che sono molto più consapevoli, attenti e aperti e che spero possano presto dimostrare la loro energia e il loro sapere; che è ampio. Hybrid City sarà la città fatta da loro e abitata consapevolmente. Nel suo libro lei si rivolge al singolo lettore, fa appello alla sua sensibilità affinché prenda consapevolezza e agisca per difendere il pianeta. Secondo lei il singolo può realmente contribuire in modo fattivo anche quando manca una volontà a livello politico ed economico? Non ho dubbi. In una democrazia viva, il singolo, la persona, se consapevole, può fare molto. Non da solo, certo. Il presente si vive da soli, è personale, ma il futuro lo si costruisce in società, è collettivo. Le scelte personali, la responsabilità, sono il nostro futuro e la volontà politica non è altro che il prodotto delle singole scelte. In un certo senso, siamo noi a fare (letteralmente) i politici che ci governano; la relazione con l’energia e la forma della città, se letta in questo modo, appare evidente. Per un domani affronta anche la questione dell’Intelligenza Artificiale. Secondo lei che impatto avrà sul nostro futuro e sul nostro modo di abitare? L’impatto dell’Intelligenza Artificiale è già avvenuto. Noi stiamo vivendo dentro a un mondo completamente artificiale (le città) e per viverlo, per poterlo vivere, l’integrazione con la tecnologia è evidente. L’Intelligenza Artificiale è la forma più avanzata di tecnologia che abbiamo in questo momento e dobbiamo imparare ad usarla e integrarla in noi. Noi, la tecnologia, l’ambiente sono il nostro modo di abitare e quindi, sì, l’impatto sarà positivo, se saremo capaci di capire questa relazione, che è un uso dell’energia. PER UN DOMANI di Emanuele Saurwein è una lettura scorrevole, adatta a chiunque, che attraverso un linguaggio chiaro e coinvolgente accompagna il lettore in un viaggio verso la consapevolezza, affinché ognuno di noi possa fare del proprio meglio per contribuire a un domani migliore Read the full article
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Pesaro, si riconferma per il 7°anno consecutivo città della bicicletta
Pesaro, si riconferma per il 7°anno consecutivo città della bicicletta Pesaro si conferma città della bicicletta. Ieri, giovedì 11 luglio, il Sindaco Andrea Biancani e l’Assessora con delega alla Mobilità e Bicipolitana Sara Mengucci hanno ricevuto la bandiera gialla di Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). «Orgogliosi di confermare per il settimo anno consecutivo il massimo punteggio di 5 bike-smile – commentano –.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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