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#ministri e ministeri
raffaeleitlodeo · 19 days
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Open Arms, l'accusa dei Pm: «Salvini agì in spregio a tutte le regole. Era un'autopromozione»
Sei anni per aver trattenuto illegalmente 147 persone a bordo di una nave, «piegando strumentalmente le norme alla strategia dei porti chiusi», non sono una richiesta politica contro l’atto politico di un ministro.
Sono piuttosto la valutazione giuridica di un comportamento considerato illegittimo in base alle leggi nazionali e alle Convenzioni internazionali. Un reato, secondo la valutazione dei pubblici ministeri, commesso non per attuare la linea politica di un governo, bensì l’autopromozione della propria personale posizione. Anche in chiave elettorale.
È il punto chiave, per quanto scivoloso, del processo e dell’atto d’accusa finale: alla sbarra non è la politica ma il comportamento di un politico, ribadiscono i pm, sapendo che la difesa ha battuto e batterà proprio su questo punto.
Non a caso, la requisitoria parte proprio da qui. «Di fronte al fallimento delle misure varate dal governo — spiega il procuratore aggiunto Marzia Sabella, riferendosi alle direttive e ai decreti sicurezza approvati dall’esecutivo Conte sostenuto da Lega e Cinque stelle —, l’imputato Salvini s’è avventurato in atti amministrativi illegittimi e penalmente rilevanti, consapevole di agire in spregio a tutte le regole, distinguendo così la sua responsabilità da quella del governo del suo insieme».
A partire dal 14 agosto 2019, quando il Tar del Lazio annullò il divieto d’ingresso di Open Arms in acque nazionali, gli altri ministri competenti Elisabetta Trenta (Difesa) e Danilo Toninelli (Trasporti) si rifiutarono di firmare un nuovo provvedimento che confermasse il primo; e lo stesso premier Conte scrisse a Salvini per chiedergli di far scendere almeno i minorenni (la loro presenza a bordo è un’aggravante del reato) e poi che l’obiettivo della redistribuzione era in via di raggiungimento. Provocando un «vero e proprio caos istituzionale», costringendo altri organismi «ad approntare soluzioni di fortuna non potendo permettere di lasciare quei naufraghi senza terra».
Ma il leader leghista ha proseguito con il suo diniego, proclamando in diretta facebook: «Solo contro tutti». Una frase che ora finisce nella requisitoria a riprova che la linea politica del governo non c’entrava più; anche perché «non c’era più il governo», ormai in crisi dopo la decisione della Lega di sfilarsi dalla maggioranza, come hanno testimoniato gli ex colleghi davanti al tribunale.
Prima di qualsivoglia volontà politica, collettiva o individuale, nell’impostazione dell’accusa ci sono comunque le leggi. Secondo le quali i diritti fondamentali delle persone — alla vita, alla salute, alla libertà personale — prevalgono su ogni altro. Compresa la difesa dei confini da parte dei singoli Stati. L’obbligo dei salvataggi in mare, che giuridicamente si conclude solo con la concessione del Pos (permesso di sbarco in un porto sicuro), «è un principio ancestrale che risale all’Odissea», ricorda l’altro pm Calogero Ferrara. Estendendo il concetto: «Anche il terrorista e il trafficante di uomini non possono essere lasciati in mare; uno Stato democratico è diverso dai criminali, prima li salva e poi li processa».
È un altro punto qualificante affrontato dall’accusa per contrastare la difesa di Salvini. Il divieto di approdo e di sbarco era giustificato dall’ipotetica presenza a bordo di terroristi o soggetti comunque pericolosi per l’ordine pubblico. Ma quella presenza, sottolinea Giorgia Righi, terzo magistrato del pool della Procura palermitana, era presunta e indimostrata: «L’ha ammesso lo stesso imputato, qui in aula, quando ha sostenuto che per lui era un automatismo; tutti i passaggi di navi con soggetti imbarcati senza il coordinamento dell’Italia erano considerati potenzialmente offensivi, anche in assenza di segnalazioni o ragioni specifiche».
Un motivo in più, secondo la ricostruzione dei pm, per considerare illegittimo il comportamento del ministro, consapevole di aver innescato «un iter criminoso» interrotto solo dall’intervento della supplenza della magistratura», quando il procuratore di Agrigento ordinò il sequestro della nave e lo sbarco di tutti i migranti.
Niente — almeno negli ultimi sei giorni di un’odissea che era cominciata il 1° agosto e quindi durava da venti, mentre le condizioni di salute e di sicurezza a bordo della nave si stavano facendo drammaticamente pericolose tanto che i migranti cominciavano a buttarsi in mare pur di toccare terra — giustificava il persistente rifiuto del ministro dell’Interno di concedere il Pos. Non il rifiuto da parte del comandante di andare in Spagna né quello di far scendere a Malta solo una parte dei migranti, perché non si poteva continuare a navigare per giorni né si potevano rischiare disordini a bordo.
Bisognava solo rispettare le regole, e l’imputato s’è guardato bene dal farlo, concludono i pm. Chiamati a «difendere i confini del diritto», a fronte di un imputato che invoca solo la difesa dei confini nazionali. Giovanni Bianconi, Corriere della Sera 14/09/2024
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curiositasmundi · 29 days
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Come previsto dalla delega, l’articolo 114 del codice di procedura penale sul “divieto di pubblicazione di atti e immagini” sarà modificato cancellando l’inciso al comma 2, inserito nel 2017 dalla riforma Orlando, che esclude l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari dagli atti di cui è vietata la pubblicazione fino alla fine delle indagini preliminari, sebbene non più coperti da segreto (perché notificati alle parti). Rimane invece consentito, in base al comma 7, pubblicare il “contenuto” dell’atto, cioè la sintesi parafrasata da chi scrive. Lo schema del provvedimento sarà ora trasmesso alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, che dovranno esprimere un parere entro sessanta giorni, dopodiché tornerà in Cdm per l’approvazione definitiva, in seguito alla quale diventerà legge. Le conseguenze? Per fare un esempio pratico, se il testo fosse già stato in vigore negli scorsi mesi, sarebbe stato un reato far conoscere i dialoghi che hanno portato all’arresto per corruzione del governatore della Liguria Giovanni Toti, intercettato mentre discuteva di finanziamenti e delibere con l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.L’intervento normativo, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, ha lo scopo di “rafforzare la presunzione di innocenza della persona indagata o imputata nell’ambito di un procedimento penale, in coerenza con quanto disposto dagli articoli 3 e 4 della direttiva (UE) 2016/343″. Si tratta della stessa direttiva usata come paravento – anche qui tramite un emendamento di Costa – per introdurre nel nostro ordinamento un’altra legge-bavaglio, firmata nel 2021 dall’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ha imposto dei limiti strettissimi alla comunicazione di pubblici ministeri e polizia giudiziaria: le informazioni sui procedimenti in corso, si prevede, possono essere fornite solo attraverso comunicati stampa oppure – in casi eccezionali di interesse pubblico – conferenze stampa, e sempre dietro autorizzazione del procuratore capo. Una norma che ha reso complicato ai limiti dell’impossibile il lavoro dei cronisti di tutta Italia (qui l’approfondimento sul tema del fatto.it) ed è stata contestata sia dai magistrati che dai giornalisti.
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lostdrarryfics · 1 year
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Hey! I’m looking for a short fic where Draco is taken to the ministery being suspected of stealing. Harry is an auror and is ordered to strip search Draco. After the search Draco gets to leave and it is then revealed that Harry and Draco are together and they have this cellar or some hidden place at their home where they keep stuff they have together stolen from the ministry. Thanks in advance for your help!
We believe you are looking for Inside Job by postjentacular (1k, E)
Don’t forget to bookmark, leave kudos and comments!
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kneedeepincynade · 1 year
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The injustice of the Palestinian people must be put to an end and the Palestinian state must be formed
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🕊 和平是世界上最重要的事情 | DIALOGARE CON TUTTE LE PARTI, PORRE FINE AL CONFLITTO E PROMUOVERE L'ISTITUZIONE DI UNO STATO DI PALESTINA CHE SIA INDIPENDENTE E SOVRANO 🥰
🇨🇳 Il Compagno Zhai Jun - Inviato Speciale della Cina per gli Affari del Medio Oriente, visiterà i Paesi della Regione la prossima settimana, per promuovere i Negoziati e i Colloqui di Pace, atti a far cessare il Conflitto Israelo-Palestinese 🕊
💬 Promuovendo la Diplomazia, e dialogando con tutte le parti interessate, Zhai Jun ha dichiarato di aver parlato al telefono con funzionari dei Ministeri degli Esteri di Palestina, Israele, Egitto, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, nonché con il Coordinatore Speciale delle Nazioni Unite per il Processo di Pace in Medio Oriente e altri funzionari di istituzioni multilaterali 👍
🇨🇳 Inoltre, ha anche incontrato diplomatici di Paesi Arabi in Cina, nonché i Capi dell'Ufficio di Rappresentanza della Lega degli Stati Arabi in Cina:
🕊 Tutte le parti interessate, ha sottolineato l'Inviato Speciale, intendono promuovere un "Cessate il Fuoco", la fine delle indicibili violenze che si sono verificate negli ultimi giorni, la costruzione di un Corridoio Umanitario a Gaza e una ripresa del Processo di Pace in Medio Oriente, a cui la Diplomazia Cinese lavora da tempo, come per la Rinascita delle Relazioni Diplomatiche tra Iran e Arabia Saudita, mediata dal Governo Cinese 🇨🇳
⭐️ Il Compagno Zhai Jun inizia la sua carriera nel 1975, lavorando - fino al 1980, come Membro del Personale dell'Ufficio per le Traduzioni del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese 🚩
🇨🇳 Specializzandosi in Affari Asiatici ed Africani, fino al 1985 lavora presso l'Ambasciata Cinese nella Repubblica Democratica Popolare dello Yemen, per poi spostarsi - negli anni '90, in Arabia Saudita e nella Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista 💼
🇨🇳 Tornato in Cina nel 2000, ha preso parte ad incarichi di livello dirigenziale nel Ministero degli Affari Esteri, per poi ricoprire, dal 2014 al 2019, il ruolo di Plenipotenziario della Repubblica Popolare Cinese in Francia 💼
😍 Nel 2019, terminato il suo mandato, ha ottenuto il suo ruolo attuale, ovvero quello di Inviato Speciale per gli Affari del Medio Oriente 👏
🔍 Approfondimenti:
🤝 La Cina ha sempre sostenuto, sostiene e sosterrà l'Istituzione di uno Stato di Palestina 🇵🇸
💕 La Storia dell'Amicizia Sino-Palestinese 😍
🤔 Che cos'è la "Two-State Solution", e qual è l'opinione di HAMAS e PLO su di essa? 🤔
🇨🇳 Zhang Jun: «Fermare la Crisi Umanitaria, promuovere l'Istituzione di uno Stato di Palestina che sia indipendente e sovrano» 🇵🇸
🤔 Cosa significa 和平共处 - Coesistenza Pacifica? 🕊
🇨🇳 Come funziona la Diplomazia Cinese? 🐲
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🕊 和平是世界上最重要的事情 | DIALOGUE WITH ALL PARTIES, END THE CONFLICT AND PROMOTE THE ESTABLISHMENT OF AN INDEPENDENT AND SOVEREIGN STATE OF PALESTINE 🥰
🇨🇳 Comrade Zhai Jun - China's Special Envoy for Middle East Affairs, will visit the countries of the region next week, to promote peace negotiations and talks aimed at ending the Israeli-Palestinian conflict 🕊
💬 Promoting Diplomacy, and engaging in dialogue with all interested parties, Zhai Jun said he spoke on the phone with officials from the Foreign Ministries of Palestine, Israel, Egypt, Saudi Arabia and the United Arab Emirates, as well as with the United Nations Special Coordinator for the Middle East Peace Process and other officials of multilateral institutions 👍
🇨🇳 Furthermore, he also met with diplomats from Arab countries in China, as well as the Heads of the Representative Office of the League of Arab States in China:
🕊 All interested parties, the Special Envoy underlined, intend to promote a "Ceasefire", an end to the unspeakable violence that has occurred in recent days, the construction of a Humanitarian Corridor in Gaza and a resumption of the Peace Process in the Middle East, on which Chinese Diplomacy has been working for some time, as for the Rebirth of Diplomatic Relations between Iran and Saudi Arabia, mediated by the Chinese Government 🇨🇳
⭐️ Comrade Zhai Jun began his career in 1975, working - until 1980, as a Staff Member of the Translation Bureau of the Ministry of Foreign Affairs of the People's Republic of China 🚩
🇨🇳 Specializing in Asian and African Affairs, until 1985 he worked at the Chinese Embassy in the People's Democratic Republic of Yemen, and then moved - in the 90s, to Saudi Arabia and the Socialist People's Libyan Arab Great Jamahiriya 💼
🇨🇳 Returning to China in 2000, he took part in managerial positions in the Ministry of Foreign Affairs, and then held the role of Plenipotentiary of the People's Republic of China in France from 2014 to 2019 💼
😍 In 2019, after completing his mandate, he obtained his current role, that of Special Envoy for Middle East Affairs 👏
🔍 Further information:
🤝 China has always supported, supports and will support the establishment of a State of Palestine 🇵🇸
💕 The History of Sino-Palestinian Friendship 😍
🤔 What is the "Two-State Solution", and what is the opinion of HAMAS and PLO on it? 🤔
🇨🇳 Zhang Jun: «Stop the Humanitarian Crisis, promote the establishment of an independent and sovereign State of Palestine» 🇵🇸
🤔 What does 和平共处 - Peaceful Coexistence mean? 🕊
🇨🇳 How does Chinese Diplomacy work? 🐲
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arcobalengo · 2 years
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Intanto don Masino svelava particolari inquietanti agli inquirenti statunitensi. Nella primavera del 1985, Buscetta raccontò di Giulio Andreotti, già cinque volte presidente del Consiglio e ministro di quasi tutti i governi del dopoguerra, come patron di Cosa Nostra al sostituto procuratore federale di New Work Richard Martin, collega e amico personale di Giovanni Falcone. Ma anche ad Antony Petrucci, agente della Dea. Anche la Cia mostrò interesse per i segreti di Buscetta: in cambio della sua collaborazione, ai suoi cari viene garantita una residenza negli Stati Uniti. Ma Buscetta, in cuor suo, sapeva che era meglio stare lontano dall’Agenzia. Sapeva quanto fosse pericolosa quella «congrega di killer di Stato», come lui stesso definì la Cia. Don Masino conosceva molti dei suoi segreti. Sapeva che negli anni Sessanta era stata la Cia a commissionare a Cosa Nostra l’assassinio del presidente dell’Eni Enrico Mattei, inviso alle sette sorelle del petrolio. Lui stesso aveva partecipato ai sopralluoghi che avevano preceduto il sabotaggio dell’aereo personale di Mattei, parcheggiato all’aeroporto di Catania. Alla fine dell’estate 1985, Totò Riina era latitante da sedici anni, Bernardo Provenzano da ventidue. Non li cercava nessuno. Palermo era spaccata in due: voglia di cambiare e voglia di mafia. Il Maxiprocesso stava per iniziare e c’erano giudici che si defilavano. Nessuno voleva fare il presidente della Corte. C’era chi si giustifica con problemi di salute, chi di famiglia. La sensazione era che nessuno voleva guai. Si faceva fatica a trovare un presidente per il “Processo alla mafia”. Il 10 febbraio del 1986 si aprì finalmente il dibattimento. Gli imputati accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso erano quattrocentosettantaquattro. Con loro, erano finiti nel carcere dell’Ucciardone anche l’ex sindaco Vito Ciancimino e gli esattori Nino e Ignazio Salvo. Alla fine ad accettare lo scranno bollente era stato Alfonso Giordano, sarebbe stato lui presidente della Corte di Assise alla fine. Veniva dal civile, era una grande sorpresa. Il giudice a latere era Pietro Grasso, i pubblici ministeri Giuseppe Ayala e Domenico Signorino. «Silenzio, entra la Corte», scrisse in prima pagina “Il Giornale di Sicilia”. Un titolo perfetto per il processo dove per la prima volta c’erano mafiosi che volevano parlare. Per diciotto mesi Palermo, e il resto d’Italia, furono catturati da quanto accadde nell’aula bunker. Il 16 dicembre 1987, dopo trentacinque giorni di camera di consiglio, trecentoquarantanove udienze, mille e trecentoquattordici interrogatori, seicentotrentacinque arringhe difensive, Cosa Nostra siciliana incassò la sconfitta più dura della sua storia: diciannove ergastoli e duemila e seicentosessantacinque anni di carcere. «La mafia è in ginocchio», dichiararono pomposamente i ministri di Roma. La notizia delle condanne al Maxiprocesso di Palermo fece il giro del mondo. Era una vittoria per il pool, per Giovanni Falcone, quello delle «comiche figure» e delle «sceneggiate » descritte sul quotidiano cittadino. Tutti erano certi che ormai la mafia era alle corde, ferita mortalmente. C’è solo un uomo che non si fece travolgere dalla sbornia del successo: Falcone. Sapeva troppe cose sulla mafia e i suoi complici. Aveva intuito, accantonato, ma non dimenticato, piste insolite sui delitti eccellenti e su organizzazioni nazionali e transnazionali, di cui nessuno parlava. Sapeva che stava per arrivare il momento più difficile. Anche perché seimila chilometri più a occidente c’era qualcuno di molto potente che “il processo alla mafia” proprio non l’aveva mandato giù. Proprio adesso che la solidità dell’accordo Italy Project era fondamentale per il futuro del mondo doveva saltare tutto in aria. Non era accettabile. L’alleanza doveva essere ripristinata, anche a costo di versare del sangue, tanto sangue.
Franco Fracassi - The Italy Project
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ginogirolimoni · 16 days
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Alluvione in Emilia e nelle Marche. La colpa è di Bonaccini e dei sindaci “comunisti” che, contrariamente al bravo Zaia (che ha fatto i bacini di laminazione che contengono i danni, mentre in realtà anche lui si barcamena col “fenomeno imprevisto quando il Veneto sembra tutto una risaia), non sono stati capaci di porre degli argini al maltempo?
Considerate che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è Pichetto Fratin, un economista che niente sa né di ambiente, né di sicurezza e che vorrebbe ritornare al nucleare, pur non sapendo niente neanche di nucleare.
Pensate che quando la Meloni legge la lista dei ministri e inverte i rispettivi ministeri di Fratin e di Zangrillo, entrambi si dicono soddisfatti di essere il primo Ministro della Pubblica Amministrazione (ben sapendo di non sapere nulla neppure di Pubblica Amministrazione) e il secondo Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ed essendo avvocato potete immaginare quanto questo sapesse dell’uno e dell’altro argomento.
Ma non è finita qui, il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare è Musumeci, che è un giornalista e, come se non bastasse, dal 2017 al 2022 ha governato la Regione Sicilia, sarebbe stato sufficiente guardare i risultati ottenuti da Musumeci nell’isola per capire cosa potevamo aspettarci.
Infine, il 27 giugno 2023 il Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni nomina il generale Figliuolo commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna, Marche e Toscana, in seguito all’alluvione che ha colpito quei territori: qualcuno sa dov’è finito?
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paoloferrario · 4 months
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Il disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere in magistratura, approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 maggio 2024
Il disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere in magistratura, approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 maggio 2024, ha l’obiettivo di distinguere nettamente il ruolo dei magistrati giudicanti da quello dei pubblici ministeri. Le principali motivazioni alla base della riforma sono: Imparzialità e terzietà del giudice: La separazione delle carriere mira a rafforzare…
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swldx · 5 months
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RNZ Pacific 1109 30 Apr 2024
11725Khz 1058 30 APR 2024 - RNZ PACIFIC (NEW ZEALAND) in ENGLISH from RANGITAIKI. SINPO = 45333. English, pips and news @1100z anchored by Lydia Lewis. An average of 6 women have been killed every year for the past 10 years in Fiji, and this is from ongoing cases of domestic violence. This has been revealed by Fiji Women’s Crisis Centre Coordinator Shamima Ali after a research on domestic violence in the country. She says these are just the murders of women which are documented either by the media or police apart from the cases that we only hear about and are not reported. Samoa's Ministry of Health is doing a survey of people's knowledge of, and attitudes to, dengue fever. The nation has declared an outbreak of the mosquito-borne illness, with 250 lab-recorded cases from November last year to 21 April. The former Vanuatu prime minister and now opposition leader, has admitted he has regrets about how he came into power. Ishmael Kalsakau was elected in November 2022 after a motion of no confidence was filed against the then prime minister, Bob Loughman. There has been a trail of no confidence motions filed since then. The first prime ministerial candidate has been announced in Solomon Islands and it is not Manasseh Sogavare. The man of the hour is Jeremiah Manele, the MP for Hograno/Kia/Havulei constituency in Isabel Province, who served as minister of foreign affairs in the last government. Manele's candidacy was announced by caretaker prime minister Sogavare in a news conference in Honiara on Monday night. The cyclone season in the South Pacific which came to an end on Tuesday this week last day of April finished with less cyclones than what was forecast. The El Niño weather pattern was supposed to result in a high number of cyclones in the South Pacific, however, there were only seven - two less than the long term average. An interpreter who fabricated refugee claims for migrant workers has been sentenced to 11 months' home detention. Nurul Noor Azman, who was on a working holiday visa and working as an interpreter at an Auckland law firm, was found guilty of supplying false information in five cases involving horticultural workers. Azman charged workers up to $600 each to create the fake applications. Indonesia's Ruang volcano spewed "explosive" flows of incandescent lava into the night sky on Tuesday as lightning flashes dramatically lit up its crater, promoting authorities to raise the alert status and close a nearby airport. The island of Ruang, which is about 100km from Manado, is home to more than 800 residents, most of whom were evacuated following the recent eruptions. Authorities downgraded the status level to level 3 last week before bumping it up again to level 4 on Tuesday. Sports. @1108z "Pacific Waves" anchored by female announcer. 250ft unterminated BoG antenna pointed E/W w/MFJ-1020C active antenna (used as a preamplifier/preselector), Etón e1XM. 100kW, beamAz 325°, bearing 240°. Received at Plymouth, MN, United States, 12912KM from transmitter at Rangitaiki. Local time: 0558.
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lamilanomagazine · 6 months
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Masaf: 12-13 aprile a Brescia e Verona la prima Conferenza Internazionale sul Vino
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Masaf: 12-13 aprile a Brescia e Verona la prima Conferenza Internazionale sul Vino 12 e 13 aprile si terrà a Brescia (in Franciacorta) e a Verona, la Conferenza Internazionale sul Vino (Wine Ministerial Meeting) ospitata dal Governo italiano. Si tratta della prima riunione a livello ministeriale dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv), che quest'anno compie cento anni. Il 12 aprile, in Franciacorta, dove si svolgeranno i lavori della ministeriale, saranno presenti, il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il presidente e il direttore generale dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, Luigi Moio e John Barker, e i rappresentati di 30 nazioni produttrici di vino provenienti da tutto il mondo, tra ministri, viceministri e ambasciatori. La ministeriale si concluderà ad Opera Wine a Verona con i saluti del ministro Francesco Lollobrigida, del presidente di Vinitaly e Veronafiere Federico Bricolo e delle cariche istituzionali del Comune di Verona e della Regione Veneto. I giornalisti, cineoperatori e fotografi interessati ad accreditarsi alla ministeriale del 12 aprile in Franciacorta possono inviare una e-mail all'ufficio stampa del Masaf all'indirizzo [email protected]. Si precisa che l'accredito riguarda solo la giornata del 12 e non l'Opera Wine a Verona Di seguito il programma: RIUNIONE MINISTERIALE OIV Brescia/Verona, 11 -13 aprile 2024 Venerdì 12 aprile Ore 08:45 Accoglienza dei Capi Delegazione da parte del Ministro Ore 09.15 Foto di Famiglia Taglio del nastro Ore 09:30 Punto stampa del Ministro Ore 09.45 - 12.30 Lavori presso la Sala Convegni Ore 12:45 Punto stampa conclusioni lavori Sabato 13 aprile Ore 10.30 Visita in anteprima del Padiglione MASAF a Vinitaly Ore 12.45 Trasferimento e visita dell'Opera Wine Ore 13.00 Foto dei Ministri con i 130 espositori di Opera Wine all'ingresso della struttura Maggiori informazioni al seguente link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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omcmedicalblog · 6 months
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Medical Device Registration in UAE - OMC Medical Limited
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Ministry of Health
Ministry of Health and Prevention (MoHAP)
Regulatory Authority
Medical Device Regulation
UAE Medical Devices Registration Guideline
Official Language
Classification
Class I, IIa, IIb and III
Medical Device Registration in United Arab Emirates
Register in the e-services, create a username and password (if not already registered) and access the electronic system.
Submit the request through the electronic service and complete the payment to meet all conditions and required fees.
The competent technical committees will deliberate the registration of products and then recommendations are to be submitted to the competent ministerial committee.
Letters are to be addressed to the concerned companies stating the committee’s decisions.
The company should complete the requirements and submit them via electronic service.
The relevant technical and ministerial committees will re-deliberate the registration of products that have been deferred in advance as soon as companies complete the requirements.
Issuing certificates of registration of products that have been approved.
Documents Required
Application Form
CE Mark certificate
QMS certificate
Technical documents
Manufacturing site registration
Letter of Authorization
Applicable QMS
ISO 13485
Registration Timeline
45 working days
Authorized Representative
Yes
License Validity
5 years
Originally Published at: https://omcmedical.com/medical-device-registration-in-the-united-arab-emirates-uae/
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londranotizie24 · 7 months
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curiositasmundi · 23 days
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Peggio di così non si poteva fare a livello di comunicazione. La notizia ha scatenato le opposizioni, con Matteo Renzi, il Movimento 5 stelle e il Pd alla carica per chiedere spiegazioni di questo nuovo maldestro passo falso di Meloni, che da agosto non trova pace: prima con le dichiarazioni che avallavano una fantomatica cospirazione delle toghe a carico della sorella Arianna e ora con i dieci giorni di passione intorno all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
A guardare bene, gli errori comunicativi hanno avuto un crescendo di confusione paragonabile solo alla débâcle dell’ormai famigerata conferenza stampa a Cutro. Tutto è cominciato con la decisione di Meloni di metterci la faccia, intervenendo in difesa del suo ministro alla trasmissione di Paolo Del Debbio per poi essere smentita in diretta da Boccia.
Poi la scelta di tenere nel limbo Sangiuliano anche davanti all’evidenza, rifiutando le sue prime dimissioni ma costringendolo a sottoporsi all’imbarazzante intervista al Tg1. Infine, la dimostrazione tangibile che Meloni si sente costretta in un fortino assediato, con l’allontanamento della polizia. Una sequela di errori, leggerezze e sottovalutazioni inaspettate da parte di una premier che, durante il Consiglio dei ministri di ripresa dei lavori, aveva parlato dell’importanza di comunicare «di più e meglio».
Archiviato il tentativo, fallito, di farsi consigliare da un giornalista esperto come Mario Sechi, la premier aveva deciso di riportare la gestione del dossier comunicazione “in famiglia” promuovendo nel ruolo di consigliere strategico l’amico e sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Ora, dopo questi giorni di fuoco, l’orientamento di Palazzo Chigi sarebbe quello di trovare un nuovo esperto esterno in grado di gestire la crisi. Fazzolari rimarrebbe al suo posto di regista della comunicazione politica, il nuovo profilo dovrebbe invece evitare che altri “casi Boccia” esplodano.
Più facile a dirsi che a farsi, perché il profilo di alto livello che Meloni sta cercando è difficile da identificare. Tra i nomi collaterali al partito (che sono sempre la scelta preferita della premier) non spuntano persone all’altezza di un ruolo del genere, e, al di fuori, nessuno si è mostrato disposto a caricarsi di un compito tanto gravoso. Reso ancora più complicato dalla necessità di districarsi nella fitta rete costituita dal “cerchio magico” della premier, composto, oltre che da Fazzolari, dalla sorella Arianna, dalla segretaria Patrizia Scurti, dalla storica portavoce Giovanna Ianniello e da pochi altri fedelissimi.
Dopotutto è anche questo uno dei motivi che ha convinto Sechi, mai davvero entrato in sintonia con il cordone sanitario meloniano, a traslocare alla direzione di Libero. Un riflesso di questo “effetto respingente” di Meloni & co. lo si vede anche in altre posizioni strategiche.
L’ex cognato e ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida fatica a trovare un capo dell’ufficio stampa dopo l’addio di Paolo Signorelli, costretto a lasciare per le sue chat con il defunto Fabrizio “Diabolik” Piscitelli. E anche in altri ministeri, come quello della Giustizia, si è assistito a un avvicendamento.
A oggi, dunque, a Roma si registra un fuggi fuggi di comunicatori e spin doctor avvicinati informalmente dallo staff presidenziale. Proprio questa penuria di figure all’altezza è ormai un’emergenza per il governo, soprattutto per le caselle appannaggio di Fratelli d’Italia. Anche per questo Meloni sarebbe intenzionata a tenere ad interim le deleghe del dimissionario Raffaele Fitto, affidandole ai suoi sottosegretari, e per sostituire Sangiuliano ha scelto la soluzione lampo di Alessandro Giuli, tra i profili più stimati provenienti dalla destra e già “bollinato” come fedele.
La lista di nomi presentabili, senza imbarazzanti rapporti col passato legato alla Fiamma e con curriculum all’altezza, è praticamente finita. Il criterio di selezione basato sulla fedeltà, anche ideologica, sta mostrando tutti i suoi limiti.
Dopo due anni di governo e mentre si comincia a discutere una Finanziaria che si preannuncia molto complicata, la fotografia è quella di una premier ossessionata dal timore di complotti e asserragliata a palazzo Chigi, circondata dai suoi fedelissimi e preoccupata che i poliziotti della sicurezza origlino alla sua porta e spifferino ai nemici i suoi segreti.
In realtà – se spifferi ci saranno – rischiano di provenire proprio dalle leggerezze inaccettabili commesse dal suo ministro della Cultura. Che ha permesso a Maria Rosaria Boccia di tenere sotto scacco la premier e, secondo alcune sue allusioni, anche le persone a lei più vicine.
Via
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m2024a · 7 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/fedez-marta-fascina-e-la-compagna-di.html Fedez, Marta Fascina e la compagna di Giuseppe Conte. Non solo il ministro Crosetto: chi sono gli spiati dell'inchiesta sul dossieraggio Si allarga l'inchiesta della procura di Perugia sulla presunta attività di dossieraggio per cui sono indagati il magistrato antimafia Antonio Laudati e il luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, per un totale di quindici persone tra cui alcuni giornalisti. Le indagini sono partite da una denuncia del ministro della Difesa Guido Crosetto, ma non è l'unico nome noto tra gli "spiati". I dossier hanno infatti riguardato non solo il ministro Crosetto ma anche altri politici, manager e personaggi di primo piano. Politici e vip Tra i nomi vip spunta anche quello di Fedez, mentre sono numerosi gli esponenti politici. Spiccano i ministri Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, i sottosegretari Giovanbattista Fazzolari e Claudio Durigon. Ci sono anche Marta Fascina, la deputata di Forza Italia ultima "moglie" di Silvio Berlusconi, e l'attuale compagna di Giuseppe Conte, Olivia Palladino. L'elenco, pubblicato dal Fatto Quotidiano, continua con Matteo Renzi, Denis Verdini, Irene Pivetti.   Gli indagati Tra gli indagati non c'è più ora il solo Pasquale Striano, ma una quindicina di persone. Tra cui il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati, in passato responsabile del servizio Sos, e alcuni giornalisti. I magistrati guidati dal procuratore Raffaele Cantone stanno però ancora cercando di chiarire quello che è ritenuto il vero nodo della ancora presunta attività di dossieraggio. Cioè da chi e per quali scopi siano state utilizzate le informazioni carpite. Se siano state cioè impiegate solo per fini giornalistici o anche per altro. Per dipanare la matassa i pubblici ministeri di Perugia hanno già convocato Striano, indagato per accesso abusivo a sistema informatico e che ha sempre sostenuto di avere agito con correttezza. L'ufficiale si sarebbe però avvalso della facoltà di non rispondere. Il magistrato Antonio Laudati La Procura intende sentire ora Laudati, anche lui accusato di accesso abusivo, al quale è stato notificato un invito a comparire. Il suo difensore, l'avvocato Andrea R. Castaldo, ha annunciato che il magistrato «alla data stabilita risponderà, avendo modo di chiarire la completa estraneità ai fatti contestati». Ha sottolineato anche come «l'attuale vicenda processuale nasca proprio a seguito di una relazione di servizio a firma del dottore Laudati rivolta alla Procura della Repubblica di Roma, nella quale si circostanziavano irregolarità commesse da un ufficiale della guardia di finanza». «In ogni caso - ha sostenuto Castaldo -, gli addebiti contestati non riguardano minimamente personaggi politicamente esposti».   La denuncia L'indagine è stata avviata dalla procura della Repubblica di Roma in seguito a una denuncia del ministro Crosetto dopo che erano state pubblicate notizie riguardanti la sua precedente attività professionale. Il fascicolo è stato poi trasferito ai magistrati di Perugia in base alla competenza a occuparsi di tutti i fascicoli nei quali sono coinvolti i loro colleghi della capitale come persone offese dal reato o indagati.
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theleadersglobe · 7 months
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TradeTech Forum 2024: World Economic Forum Pioneers Technological Revolution in Global Trade
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The World Economic Forum is set to launch the pioneering TradeTech Forum 2024, marking the first-ever dedicated assembly focused on integrating cutting-edge technologies into global trade practices. With the aim of revolutionising international trade, this landmark event will convene 300 influential figures including ministers, business leaders, trade experts, and representatives from civil society. Hosted in collaboration with the United Arab Emirates Ministry of Economy and the Abu Dhabi Department of Economic Development, the forum will take place concurrently with the World Trade Organization 13th Ministerial Conference (MC13) in Abu Dhabi.
Driving Technological Innovation in Global Trade
Under the leadership of Børge Brende, President of the World Economic Forum, the TradeTech Forum seeks to invigorate global trade by harnessing the potential of emerging technologies. Emphasising the pressing need to adapt to technological advancements, Brende highlights the forum’s role in accelerating technology deployment to propel a trade recovery and mitigate the effects of ‘slowbalisation’.
Discussions at the TradeTech Forum will build upon the momentum generated at the Forum’s Annual Meeting 2024 in Davos, focusing on strategies to modernise the trade system to meet contemporary demands. Key areas of interest include investment facilitation, e-commerce, and sustainable trade, reflecting a commitment to a rules-based global trade framework.
Charting the Course for Future Trade Practices
The TradeTech Forum agenda features a diverse array of panel discussions, workshops, and roundtables aimed at exploring how technology can foster sustainability, inclusivity, and development in global trade. Special attention will be given to assisting companies in navigating regulatory requirements, enhancing supply chain resilience, and addressing trade finance gaps, particularly for small businesses and developing economies.
This collaborative initiative not only complements ongoing negotiations at MC13 but also underscores the importance of public-private partnerships in driving meaningful trade reforms. Moreover, the TradeTech Fair will provide a platform for showcasing innovative trade solutions and fostering collaborative networks to propel the global adoption of trade technology.
Media representatives accredited for MC13 are invited to participate in the TradeTech Forum sessions, which will kick off with an opening plenary accessible to both media and the public via livestream. With a focus on shaping a smarter, cleaner, and more inclusive future for global trade, the TradeTech Forum promises to be a pivotal event in advancing the integration of technology into international trade practices.
Source:(https://theleadersglobe.com/)
(https://theleadersglobe.com/magazines/)
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cinquecolonnemagazine · 9 months
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Quali sono i poteri dello Stato Italiano?
La Repubblica Italiana è uno Stato democratico fondato sul principio della separazione dei poteri. Ciò significa che le tre funzioni fondamentali dello Stato, ovvero la funzione legislativa, la funzione esecutiva e la funzione giudiziaria, sono attribuite a organi diversi. Il potere legislativo Il potere legislativo è attribuito al Parlamento, che è composto da due Camere: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Il Parlamento ha il potere di fare le leggi, di approvare il bilancio dello Stato e di controllare l'operato del Governo. La Camera dei deputati è composta da 630 membri, eletti a suffragio universale e diretto, mentre il Senato della Repubblica è composto da 315 membri, di cui 309 eletti a suffragio universale e diretto e 6 nominati dal Presidente della Repubblica. Il Parlamento esercita il suo potere legislativo attraverso la procedura legislativa, che prevede una serie di fasi successive: l'iniziativa legislativa, la discussione parlamentare, l'approvazione della legge e la sua promulgazione da parte del Presidente della Repubblica. Il potere esecutivo Il potere esecutivo è attribuito al Governo, che è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, dai ministri e dai sottosegretari di Stato. Il Governo ha il potere di attuare le leggi, di dirigere l'amministrazione dello Stato e di rappresentare l'Italia all'estero. Il Presidente del Consiglio dei ministri è nominato dal Presidente della Repubblica, che lo invita a formare un Governo. Il Governo deve ottenere la fiducia del Parlamento, che può essere espressa attraverso una votazione in Aula. I ministri sono nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri e sono responsabili dell'attuazione di una determinata materia. I sottosegretari di Stato sono nominati dal Presidente del Consiglio dei ministri e affiancano i ministri nell'esercizio delle loro funzioni. Il potere giudiziario Il potere giudiziario è attribuito alla magistratura, che è un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. La magistratura ha il potere di applicare le leggi, di giudicare i reati e di dirimere le controversie tra privati. La magistratura è composta da giudici, pubblici ministeri e avvocati dello Stato. I giudici sono responsabili della decisione dei processi, mentre i pubblici ministeri sono responsabili della persecuzione dei reati. Gli avvocati dello Stato rappresentano l'interesse pubblico nelle controversie tra privati. La magistratura è organizzata in tre gradi di giudizio: il primo grado, il secondo grado e il terzo grado. Il primo grado è rappresentato dai tribunali, il secondo grado dalle corti d'appello e il terzo grado dalla Corte di cassazione. La separazione dei poteri Il principio della separazione dei poteri è un principio fondamentale del sistema politico italiano. Esso ha lo scopo di garantire l'equilibrio dei poteri e di prevenire l'abuso di potere da parte di un singolo organo. In pratica, la separazione dei poteri si traduce nel fatto che gli organi che esercitano i diversi poteri non possono interferire tra loro. Ad esempio, il Parlamento non può intervenire nell'attività del Governo e la magistratura non può intervenire nell'attività del Parlamento. Tuttavia, la separazione dei poteri non è assoluta. In alcuni casi, gli organi che esercitano i diversi poteri possono collaborare tra loro. Ad esempio, il Parlamento può approvare leggi che autorizzano il Governo a intervenire nell'economia o nella sicurezza nazionale. Foto di Julia Casado da Pixabay Read the full article
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giuseppepiredda · 9 months
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Sull’opera nella Chiesa
Sull’opera nella Chiesa Nella chiesa non c’è solo un ministro, ad esempio un pastore o un dottore un apostolo, che fa tutto. Nella chiesa ci sono tutti e 5 i ministeri che sono: apostoli, profeti, dottori, evangelisti e pastori. Oltre ai 5 ministri ci sono anche gli anziani/vescovi, che vengono eletti dalla chiesa e che hanno l’importante ufficio di insegnare, ammaestrare, ammonire e vegliare…
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