#pichetto fratin
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Alluvione in Emilia e nelle Marche. La colpa è di Bonaccini e dei sindaci “comunisti” che, contrariamente al bravo Zaia (che ha fatto i bacini di laminazione che contengono i danni, mentre in realtà anche lui si barcamena col “fenomeno imprevisto quando il Veneto sembra tutto una risaia), non sono stati capaci di porre degli argini al maltempo?
Considerate che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è Pichetto Fratin, un economista che niente sa né di ambiente, né di sicurezza e che vorrebbe ritornare al nucleare, pur non sapendo niente neanche di nucleare.
Pensate che quando la Meloni legge la lista dei ministri e inverte i rispettivi ministeri di Fratin e di Zangrillo, entrambi si dicono soddisfatti di essere il primo Ministro della Pubblica Amministrazione (ben sapendo di non sapere nulla neppure di Pubblica Amministrazione) e il secondo Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ed essendo avvocato potete immaginare quanto questo sapesse dell’uno e dell’altro argomento.
Ma non è finita qui, il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare è Musumeci, che è un giornalista e, come se non bastasse, dal 2017 al 2022 ha governato la Regione Sicilia, sarebbe stato sufficiente guardare i risultati ottenuti da Musumeci nell’isola per capire cosa potevamo aspettarci.
Infine, il 27 giugno 2023 il Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni nomina il generale Figliuolo commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna, Marche e Toscana, in seguito all’alluvione che ha colpito quei territori: qualcuno sa dov’è finito?
#pichetto fratin#nello musumeci#giorgia meloni#generale figliuolo#alluvione emilia romagna#luca zaia#bonaccini#protezione civile
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Gilberto Pichetto Fratin
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“Quanto è dovuto all’uomo il cambiamento climatico? Non so quanto sia dovuto all’uomo e quanto al cambiamento climatico terrestre, perché leggevo ieri sera che il cambiamento climatico della Terra è iniziato da metà del secolo scorso”
—Gilberto Pichetto Fratin (Fratelli d’Italia), Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a SkyTg24).
C’è chi dice che siamo ancora in tempo per evitare i disastri degli scenari peggiori del cambiamento climatico. Considerando la gente che ci governa e coloro che li votano, mi viene invece quasi da sperare che si avverino in pieno.
Limortaccivostra.
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Assemblea Generale di Unione Industriali Torino: Focus sull’Intelligenza Industriale il 28 Ottobre 2024
Lunedì 28 ottobre 2024, presso il Centro Congressi in via Vela 17, si terrà l’annuale Assemblea Generale dell’Unione Industriali Torino con importanti interventi sul futuro dell’industria.
Lunedì 28 ottobre 2024, presso il Centro Congressi in via Vela 17, si terrà l’annuale Assemblea Generale dell’Unione Industriali Torino con importanti interventi sul futuro dell’industria. Lunedì 28 ottobre 2024, presso il Centro Congressi in via Vela 17, si terrà l’annuale Assemblea Generale dell’Unione Industriali Torino con importanti interventi sul futuro dell’industria. Lunedì 28 ottobre…
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C’era anche Cassano Magnago, rappresentata da Andrea Pisani, al Convegno CambiaMenti in corso di Cameri (NO) patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica #andreapisani #cambiamentiincorso #cameri#cassanomagnago #ministropichettofratin #ministeroambienteenergia #commissioneeuropea #sinergie #digitalizzazione #fabriziosbardella
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Ma al di là della sua presenza fino alla fine, più in generale a Pichetto Fratin è stata rimproverata da diversi commentatori una sua irrilevanza durante i negoziati che hanno portato all’accordo. Sui socia network e sui giornali si è parlato del fatto che non conoscesse l’inglese, mancanza che ovviamente complica le relazioni durante le riunioni internazionali. Il sito Pagella Politica ha confrontato il suo curriculum con quello di alcuni suoi colleghi europei, più esperti di lui nelle materie ambientali. Pichetto Fratin infatti ha 69 anni e fa il commercialista. Nella sua lunga carriera politica ha fatto prima l’assessore all’Industria e alla Programmazione economica e poi il viceministro allo Sviluppo economico tra il 2020 e il 2022, nel governo guidato da Mario Draghi.
In effetti molte delle critiche fatte a Pichetto Fratin riguardano sue lacune che si sono manifestate più volte in questi suoi tredici mesi da ministro: la scarsa capacità negoziale, la pessima conoscenza delle lingue straniere, la tendenza a commettere gaffe e a fare dichiarazioni inopportune o imbarazzanti. La COP28 ha solo messo in risalto un’inadeguatezza che si poteva intuire già da come era iniziata la carriera da ministro di Pichetto Fratin.
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In questi giorni Giorgia e la sua "ECOANSIA" stanno attirando le attenzioni di tutti. Tutti a cercar vita morte e miracoli dell'attivista che ha tenuto banco al Giffoni film festival. Attrice,scrittrice,doppiatrice eccetera eccetera insomma una che sa fare spettacolo e lo ha fatto. Ma sul ministro Pichetto Fratin non una parola. Non una parola su un ministro che delegittima decenni di realtà processuali legate alla lotta alle ecomafie. Le mafie che mandano a fuoco il sud Italia e la Sicilia in particolare ogni anno, per interessi legati al fotovoltaico, all'eolico, ai Canadair. Un ministro che nella migliore delle ipotesi avalla e mistifica la realtà, nella peggiore inscena un teatrino che veicola il messaggio che la Sicilia brucia non per dolo, non per mafia, ma per caldo. Un ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica che nel suo ruolo istituzionale cavalca una narrazione fuorviante omettendo (omertosamente) realtà inquietanti del nostro paese. Quello no, non ne parla nessuno, nessuno lo dice. Nessuno che faccia pelo e contropelo a un rappresentante delle istituzioni. Sia mai...la politica come sempre ringrazia.
Pubble
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GILBERTO PICHETTO FRATIN (FI), Min. Ambiente e Sicurezza energetica: “quanto è dovuto all’uomo il cambiamento climatico? Non so quanto sia dovuto all’uomo e quanto al cambiamento climatico terrestre, perché leggevo ieri sera che il cambiamento climatico della Terra è iniziato da metà del secolo scorso”. (SkyTg24)
Un dubbio corretto, e una sparata. Noi che pensavamo che il clima fosse sempre cambiato...
Ma soprattutto: il Ministro l'ha letto ieri che il clima è cambiato.
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Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 12.30, si tiene il question time trasmesso in diretta dalla Rai dall’Aula di Montecitorio, organizzato da Rai Parlamento. Durante l’incontro, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, risponde a diverse interrogazioni. Le tematiche trattate includono le iniziative per semplificare il meccanismo per la creazione di comunità energetiche rinnovabili, allo scopo di facilitare l’uso delle risorse del Pnrr (interrogazione di Cappelletti del M5s). Viene anche affrontata la questione dell’avvio di una politica nucleare in Italia, con focus sul progetto di legge annunciato (interrogazione di Squeri - F-Ppe) e sulla compatibilità ambientale del Ponte sullo Stretto di Messina (interrogazione di Bonelli - Avs). Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, risponde a interventi indirizzati al ministro della Salute riguardanti vari temi. Tra questi, il ritardo nell’adozione del piano pandemico e le azioni per garantire risorse adeguate al sistema sanitario in caso di emergenze sanitarie (interrogazione di Onori - Az-Per-Re). Vengono discusse le iniziative per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario (interrogazione di Lupi - Nm(N-c-u-i)M-Cp) e le misure normative per rendere strutturale la deroga al vincolo di esclusività per alcune categorie del personale sanitario (interrogazione di Loizzo - Lega). Inoltre, si parla della revisione della decisione di annullare le sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 (interrogazione di Girelli - Pd-Idp) e del progresso degli interventi per potenziare il Sistema sanitario nazionale previsti dal Pnrr (interrogazione di Bignami - Fdi). Ulteriormente, si discute della strategia per prevenire eventuali epidemie di influenza aviaria o altri virus respiratori (interrogazione di Della Vedova - Misto-+Europa) e del potenziamento delle strutture sanitarie per l’emergenza-urgenza in vista del Giubileo della Chiesa cattolica del 2025 (interrogazione di Faraone - Iv-C-Re).
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L'Italia si prepara a un ritorno al nucleare, come annunciato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, durante un evento a Atreju. La notizia, storicamente significativa per il Paese, è stata accolta con un iniziale scetticismo, tanto che Pichetto Fratin ha dovuto sottolineare che si tratta di "un dovere verso le nuove generazioni". Ha inoltre affermato che presenterà una legge quadro al Consiglio dei Ministri nel 2025 per normare il processo di reintroduzione dell'energia nucleare, includendo misure per la certificazione delle centrali. Il contesto italiano attuale è notevolmente diverso rispetto a quello del 1987, anno in cui, con un referendum, il 80,57% degli italiani si espresse contro il nucleare dopo l'incidente di Chernobyl. Allora, il clima di paura prevaleva, sostenuto dai partiti come la DC e il PSI. Le centrali nucleari attive furono chiuse in una fase di forte opposizione. Oggi, tuttavia, gli argomenti contro il nucleare si sono trasformati. Il focus si è spostato principalmente sui costi, con una crescente percezione che le energie rinnovabili come il solare e l'eolico siano più economiche. In questo nuovo scenario, l'energia atomica è vista come una delle fonti energetiche più sicure, comparabile alle rinnovabili. Anche in altri Paesi, si sta ripensando l'opposizione al nucleare: in California, noto per il suo ambientalismo, e in Giappone, dove la memoria delle catastrofi di Hiroshima e Nagasaki ha radicato una forte resistenza, si sta tornando a considerare il nucleare. In Germania, nonostante le divisioni politiche, due centrali nucleari restano operative, evidenziando che le centrali a carbone riattivate hanno un impatto ambientale significativo mentre quelle nucleari generano "zero emissioni". Il dibattito attuale sul nucleare si interseca con la crisi energetica causata dalla scarsità di gas russo, invitando a una riflessione sulle certezze precedentemente adottate. È emerso, infine, un principio fondamentale: la opposizione al nucleare è spesso considerata più una questione ideologica che scientifica, dato che non esistono fonti di energia completamente pulite, ma il progresso tecnologico promette impianti nucleari sempre più sicuri.
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Individuati i siti per il deposito nazionale nucleare
Riparte l'iter per il deposito nazionale di scorie nucleari, sito possibile in provincia di Trapani. A nove mesi dalla fine della fase delle autocandidature, riparte l’iter per individuare il sito che ospiterà il deposito nucleare nazionale, un progetto richiesto da anni dall’Unione Europea per garantire una gestione sicura delle scorie radioattive disperse in tutto il Paese. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente annunciato in Parlamento le nuove tempistiche: la scelta del sito è prevista per il 2027, la progettazione per il 2029 e l’entrata in funzione dell’impianto per il 2039. Tutto ciò senza alcuna modifica normativa. La Sogin, la società responsabile della gestione del progetto, ha avviato la fase della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per i 51 siti individuati come idonei nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI). La VAS servirà a valutare l’impatto ambientale del futuro deposito, ma il percorso si preannuncia tutt’altro che privo di ostacoli. Il progetto Il deposito nazionale è progettato per ospitare circa 95.000 metri cubi di rifiuti radioattivi, provenienti sia dalle centrali nucleari dismesse che dalle attività di medicina nucleare e industriali. L'infrastruttura, che occuperà una superficie di 150 ettari, prevede un investimento di circa un miliardo di euro. Il progetto prevede la costruzione di 90 edifici in calcestruzzo armato speciale da 27×15,5×10 metri di dimensioni che verranno riempiti con migliaia di “moduli” al cui interno verranno inseriti centinaia di migliaia di fusti radioattivi. Il tutto verrebbe poi coperto di terra per creare una collina artificiale di circa 10 ettari di estensione, circondata da altri 140 ettari di terreno sorvegliato dai militari per evitare attacchi terroristici e furti di materiale nucleare. Le polemiche in Sicilia In Sicilia sono state molte le polemiche e le prese di posizione contro l’ipotesi di realizzare un deposito di scorie nucleari. Sono due i siti ritenuti idonei ad ospitare il deposito, entrambi in provincia di Trapani. Uno nella zona di Fulgatore, l’altro a Calatafimi. I siti di Calatafimi Segesta e Fulgatore-Trapani sono stati inseriti nella lista delle 51 aree idonee ad ospitare le scorie nucleari delle vecchie centrali nucleari (Trino Vercellese, Montalto di Castro ect.) dimesse, e di tutti i rifiuti radioattivi d'Italia. La decisione ad opera del Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) è stata presa, nonostante le osservazioni di natura tecnica presentate oltre 3 anni fa da parte del Comitato "Mai rifiuti radioattivi in provincia di Trapani”. Il comitato, insieme ai sindaci del territorio, politici, e associazioni, hanno ribadito, in più occasioni la contrarietà all’ipotesi di realizzare il deposito. E il governo regionale guidato da Renato Schifani è stato spesso accusato di non aver fatto abbastanza per far escludere, categoricamente, il territorio siciliano dall'ipotesi di realizzare il deposito. Il ruolo dei Comuni e delle associazioni Un altro punto critico riguarda il coinvolgimento delle amministrazioni locali. Non è chiaro se i Comuni che ospitano le aree individuate saranno considerati “soggetti competenti in materia ambientale” e, di conseguenza, se potranno formulare proposte durante la VAS. Questo aspetto è particolarmente rilevante, dato che il progetto di un deposito nazionale è atteso dal 2008, e i territori coinvolti chiedono da anni maggiore trasparenza e partecipazione. Tempi e prossimi passi Enti e associazioni hanno ora 30 giorni per presentare osservazioni sulle modalità di esecuzione della VAS. Si tratta di un’opportunità cruciale per sollevare dubbi e proporre miglioramenti. Tuttavia, le polemiche e i sospetti sull’intero iter non mancano. Mentre il 2039 sembra ancora lontano, la necessità di individuare un sito idoneo per lo smaltimento delle scorie nucleari rimane una priorità urgente, non solo per ragioni ambientali, ma anche per rispettare gli obblighi internazionali e garantire maggiore sicurezza per cittadini e territori. Read the full article
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Condannato a morte e ucciso solo per aver seguito delle persone. Un orso appena diventato indipendente dalla mamma, evidentemente solo curioso e non aggressivo. Che indossava un radiocollare, quindi facilmente catturabile. Invece è stato scelto di ucciderlo. E la velocità con la quale la sentenza di morte, emanata dal presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, è stata eseguita fa pensare che non sia improbabile che fosse morto già prima della firma.
Sia come sia, la vita degli esseri viventi subordinata a manovre politiche. Come fossero oggetti di cui disporre senza rimorso. Così trattiamo le altre forme di vita.
Abbiamo trasformato il mondo in un posto orribile per coloro che lo abitano insieme noi. Già prima non è che fosse facile sopravvivere, ma almeno la Natura è di per sé amorale: la cattiveria l’abbiamo inventata noi e l’abbiamo usata per inquinare questo pianeta.
Non ci meritiamo la compagnia di questi esseri e loro si meriterebbero un mondo senza di noi.
Non credo a paradisi o ad altre illusioni ultraterrene. Ma un pianeta senza umani su qualche altra galassia sarebbe potuto essere un bel posto per l’orso ucciso oggi.
Purtroppo non hai fatto in tempo a raggiungerlo.
Addio M90.
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Conclusa la visita della Commissione Ecomafie in Sicilia: la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea è un'emergenza
Si è conclusa oggi con la visita alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, situata in provincia di Messina, la missione in Sicilia della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari. La delegazione, guidata dal deputato Jacopo Morrone, era composta anche dal senatore Pietro Lorefice e dagli onorevoli Eliana Longi, Maria Stefania Marino e Calogero Pisano. Prima di questa tappa, la Commissione aveva già effettuato un sopralluogo al polo impiantistico di Bellolampo, a Palermo. Jacopo Morrone ha espresso preoccupazione per la situazione della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, descrivendola come una vera emergenza che persiste da troppo tempo. Ha sottolineato la necessità di accendere i riflettori su questa realtà e ha annunciato che la Commissione organizzerà audizioni per valutare la possibile pericolosità per la salute dei residenti, aggravata dai frequenti incendi, come quello del 25 giugno scorso. Nonostante l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco, il problema resta preoccupante. Morrone ha inoltre dichiarato l'intenzione di collaborare con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, recentemente nominato commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata del sistema di gestione dei rifiuti. Schifani ha ereditato una situazione complessa e critica, che richiede interventi urgenti e coordinati. La Commissione si impegna a supportare questo processo. Infine, il presidente della Commissione ha comunicato di aver contattato immediatamente il ministero dell'Ambiente. Nel pomeriggio è previsto un incontro tra il ministro Gilberto Pichetto Fratin e i sindaci dei comuni interessati dalle problematiche ambientali legate alla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, per discutere delle possibili soluzioni. Read the full article
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Assiterminal presenta "Rapporti”
Si è svolta ieri a Roma presso la Sala Longhi di Unioncamere l’Assemblea pubblica di Assiterminal, alla presenza del Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi. L’evento è stato aperto da un video messaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e da una lettera da parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energica Gilberto Pichetto Fratin.…
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Il presidente della Regione Liguria ad interim Piana ha incontrato il Ministro Pichetto Fratin per parlare del rigassificatore
Il presidente della Regione Liguria ad interim Piana ha incontrato il Ministro Pichetto Fratin per parlare del rigassificatore Il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana ha incontrato ieri mattina, a Roma, il Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Presente, oltre ai tecnici del Ministero e della Regione Liguria, anche il sottosegretario all'Ambiente Claudio Barbaro.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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