#medico condotto
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solovedreidue · 27 days ago
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Ippocrate, ipocrita, condotto, condotta
Dopo la voluttà l'accidia, del sesso docile, addomesticato, di una cagnetta dolce che si piega alla sua stessa voglia d'essere puttana.
Non più velluto sulla poltrona, ma pelle. Non più nudità sfatta, ma gli abiti belli della città. Non più lo sguardo passivo, ma il vedere interessato, porco e colto, morboso, esigente.
Nuda nel focolare domestico, davanti a lui, che la scopre senza toccarla. Chiede ed esamina. Medico di carne e psiche. Indaga, così vicino, senza scomporsi. È lei a scomporsi, in effetti, oscena, progressivamente slabbrata, apre, davanti.
Un'operetta dalla radio a valvole, mentre crescono i mugolii pretesi frutto delle sue stesse dita pudiche fanno quello che chiede, senza remore, con decisione, imperativo. Fanno irrimediabilmente quello che sanno. Nella vergogna della presenza inopportuna, ma nella consapevolezza di un piacere noto.
La spoglia dei limiti, della decenza, ne smonta le sovrastrutture. È difficile tenere il contegno, la posizione deontologica del voyeur, in una condizione di prepotenza erettiva con la quale vorrebbe solo ingozzarle le carni, orali, vaginali, anali.
È il medico di paese, adoratore delle false frigidità, di un pudore che si fa delizia e malizia sotto gli occhi che sanno guardare, vedere e toccare dove le mani non possono.
Non sempre regge la sua condotta morale, soprattutto quando i buchi sgorgano e l'odore del desiderio travalica la decenza del contegno.
E allora tutto cambia.
E allora s'alza dalla poltrona e la cagna tronfia d'orgoglio s'impala come se dovesse scoparsi Ippocrate ficcandogli con due dita in culo il suo stesso giuramento e facendogli sborrare l'anima nelle stesse carni che lui aveva esaminato con distacco, senza più sapere chi sia la puttana.
È molto amato nel paese il medico condotto, uno di famiglia.
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laragazzadagliocchitristi · 5 months ago
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Oggi mi sono alzata con una consapevolezza che in qualche modo mi ha rasserenata. Non sono come le altre persone, ho tempi, modi, pensieri e gusti diversi. Per timidezza e insicurezza trovo difficoltà a fare cose che per gli altri sono facili o normali e sono sempre stata additata come una persona stupida, incapace e senza voglia di fare niente. Ho una sensibilità e fragilità profonda e diversa da qualsiasi persona conosciuta, e cose che per gli altri sono indifferenti per me sono fonte di disagio e sofferenza e cose che per gli altri passano inosservate per me sono importanti. Ho sempre avuto difficoltà a integrarmi e fare amicizia perché non ho mai trovato persone simili e mi sono sempre sentita fuori luogo in quasi tutti i contesti e per questo ho sempre condotto una vita solitaria e non ho fatto le stesse esperienze delle altre persone negli stessi tempi delle altre persone, e sono sempre stata giudicata strana e diversa e ho sofferto molto per tutto questo. Sono diversa e finalmente riesco a dirlo senza sentirlo come una colpa, come una vergogna, come mi hanno sempre fatto credere per tutta la vita. Sono diversa e va bene così. Ho capito che parte del mio malessere nasce e cresce quando mi confronto con gli altri, quando tento di omologarmi e assecondare i condizionamenti sociali, quando tento di incastrarmi con persone o ambienti che non fanno per me. E come quando hai un sintomo di un malessere, lo descrivi al medico per capire la cura non lo ignori, così bisognerebbe imparare ad ascoltare ogni segnale che il corpo e la mente ci danno. Se una cosa non ci fa stare bene dovremmo smettere di farla, non dovremmo forzarci in luoghi, cose e persone che non fanno per noi. Il benessere mentale è una delle cose più importanti.
-laragazzadagliocchitristi
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fridagentileschi · 1 year ago
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RINO GAETANO: UCCISO DAI POTERI FORTI
Era amico della figlia del medico personale di Licio Gelli: era lei la fonte di tante rivelazioni che poi sarebbero finite nelle sue canzoni, in un gioco tanto pericoloso da costargli la vita?
Sono gli interrogativi che l’avvocato salernitano Bruno Mautone solleva, nel suo secondo libro sulla strana morte di Rino Gaetano, fino a chiedere alla magistratura romana di riaprire le indagini sulla scomparsa del cantante, morto nella capitale il 2 giugno 1981, a soli trent’anni di età, dopo esser stato investito da un camion. Impressionante l’elenco delle “stranezze” che Mautone riassume nel pamphlet, “Chi ha ucciso Rino Gaetano?”, edito da Revoluzione nel 2016. Davvero moltissimi i riferimenti, nelle canzoni di Gaetano, a episodi imbarazzanti della politica italiana. Desta scalpore, inoltre, l’infelice sorte di un grande amico del cantautore crotonese, altra possibile fonte di informazioni riservate: una morte-fotocopia (incidente stradale) altrettanto prematura. Il giovane, che lavorava presso consolati stranieri, fu sepolto al Verano accanto all’artista, ma poi disseppellito e trasferito in un altro cimitero. Curiosità: l’autore dello spostamento dei resti mortali, scrive il blog “Scomparsi”, ha una identità «che coincide con un personaggio storico dello spionaggio italiano, collegato addirittura al “Noto Servizio”». Si tratta di apparato riservato dello Stato «che compiva atti di intelligence in modo autonomo rispetto ai servizi istituzionali», prima il Sid e poi il Sismi e il Sisde, «spesso sfociando in atti illegali e gravissimi». Specialità inquietante del “Noto Servizio” «risultò essere, con atti sequestrati e acquisiti dalla magistratura, l’uccisione di persone ritenute “scomode” con incidenti stradali». Nel libro, Mautone ricostruisce le vistose anomalie dell’incidente che causò la morte di Gaetano, travolto da un camion e poi morto dissanguato, nella notte, a bordo di un’ambulanza militare, dopo che il ricovero fu rifiutato dal pronto soccorso di diversi ospedali. Una vicenda su cui inutilmente chiesero di fare luce, subito dopo, due senatori del Msi, Araldo di Crollalanza e Tommaso Mitrotti. Dal governo Forlani, un muro di silenzi e omissioni: il liberale Renato Altissimo, autore della risposta, non precisò l’ora dell’incidente sulla Nomentana, non disse chi allertò i soccorsi e come, né perché intervenne un’unica ambulanza nonostante fosse ferito anche il camionista coinvolto nell’incidente, esanime sull’asfalto, accanto all’artista intrappolato nella sua Volvo. Nella risposta di Altissimo, inoltre, «non si precisa perché l’unica ambulanza intervenuta fosse un mezzo poco attrezzato dei vigili del fuoco e perché Rino, una volta prelevato con una gravissima ferita cranica, venne condotto fatalmente in un ospedale privo del reparto di traumatologia cranica».
Non si fanno neppure i nomi dei medici che avrebbero curato o cercato di curare il ferito in quelle condizioni, né si fa cenno ai presunti motivi che spinsero altri ospedali, pur allertati, a non approntare nessuna forma di soccorso. Non si dice nemmeno chi convocò il medico traumatologo, fatto accorrere al Policlinico, né il nome dello specialista e degli altri sanitari coinvolti. Tanta evidente vaghezza finisce per moltiplicare i sospetti: «Sin dai primi momenti, la morte prematura dell’artista calabrese suscitò interrogativi e dubbi». Oltre alla storia dell’amico impegnato in uffici diplomatici, che di lì a poco avrebbe seguito Rino Gaetano nel cimitero maggiore della capitale (per poi esservi rimosso), Mautone rimarca una clamorosa dichiarazione rilasciata da Rino dopo i trionfi sanremesi al giornalista Manuel Insolera: il festival della canzone viene paragonato in modo esplicito ad «un ordine massonico». In un articolo della “Stampa” di Torino, pubblicato il 3 giugno 1981 all’indomani della morte del cantante, si rileva come i testi di diverse canzoni facessero riferimento alle scabrose cronache della P2. A Mautone non sfugge che Rino Gatano è statoesplicitamente citato da Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, nel suo discorso ufficiale di insediamento, il 6 aprile 2014, utilizzando un verso del cantante per sottolineare la necessità di concordia: «Vi ricordo che cosa cantava Rino Gaetano: “Chi nuota da solo affoga per tre”».
«Una notizia di grande interesse – aggiunge il blog “Scomparsi” – è rappresentata da una stretta frequentazione di Rino: nel cerchio delle sue più care amiche si annovera la giornalista Elisabetta Ponti, figlia di un medico, Lionello Ponti, che risultò inserito nella lista della P2 ed era il sanitario di fiducia di Licio Gelli». Il libro di Mautone, poi, mette a fuoco i costanti, fittissimi riferimenti (cifrati) con cui Rino Gaetano alludeva, nelle sue canzoni. Nella canzone “La zappa, il tridente, il rastrello” compare direttamente “una mansarda in via Condotti”, che – si scoprirà poi – ospitava il vertice della P2. Decisamente inquietante, poi, il brano “La ballata di Renzo”, inciso nel 1970 ma uscito soltanto nel 2009, postumo. Sembra l’anticipazione, profetica al millimetro, della fine che attendeva l’artista – una sorta di contrappasso dantesco. “Quando Renzo morì, io ero al bar”, cantava Rino. L’incidente, poi l’odissea in ambulanza: “S’andò al san Camillo, e lì non lo vollero per l’orario”. Altro ospedale: “S’andò al san Giovanni, e lì non lo accettarono per lo sciopero”. E quindi l’epilogo, con persino il sinistro riferimento cimiteriale: “Con l’alba, le prime luci, s’andò al Policlinico, ma lo respinsero perché mancava il vice capo. In alto c’era il sole, si disse che Renzo era morto. Ma neanche al cimitero c’era posto”
Rino Gaetano piaceva molto ai giovani. Li faceva riflettere sulla società che li circondava: era scomodo. La sua morte è stata utile al sistema per addormentare i giovani...poco dopo la sua morte infatti il sistema aiuterà l'affermarsi di un tossico ubriacone che insegnerà ai giovani a spegnersi come massimo della ribellione tra una dose di eroina e due litri di alcol come un non plus ultra della vita spericolata e a diffidare di chi cerca di andare oltre le cose...i giovani lo hanno eretto idolo in varie generazioni dagli anni 80 a oggi...alle droghe e all'alcol ha aggiunto il siero come massimo del servilismo edonista a un sistema che si può fregare solo annullandosi come esseri pensanti... embè eh già..
Guardate Maurizio Costanzo (membro della ex-loggia massonica P2) come e' irritato della presenza del cantante...
https://www.youtube.com/watch?v=0Y7eE3gNepI
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scienza-magia · 2 months ago
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Poco salutare il cibo vegetariano già pronto
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Il paradosso dei vegetariani: consumano cibi più dannosi di chi mangia carne. Una ricerca britannica ha messo in luce i rischi che corrono vegetariani e vegani consumando cibi ultra-processati: ecco cosa è emerso e gli alimenti da evitare. Può sembrare un paradosso ma spesso capita che i vegetariani portino avanti un'alimentazione dannosa e composta da cibi ultra-processati maggiore rispetto ai carnivori o agli onnivori: è il risultato di una ricerca britannica pubblicata su eClinicalMedicine che mette in luce questa problematica in gran parte sconosciuta ai più. La ricerca A lavoro si è messo un team composto da membri dell'Imperial College di Londra che ha collaborato con l'Università di San Paolo e l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro identificando alcune macro categorie: vegani (che non mangiano mai cibi di origine animale), vegetariani (che non mangiano mai carne/pesce); pescatariani (che non mangiano mai carne), flexitariani (che consumano pesce/carne meno di due volte a settimana), consumatori di poca carne rossa (che consumano pesce/pollame più di una volta a settimana ma carne rossa/lavorata meno di due volte a settimana) e consumatori abituali di carne rossa (che consumano carne rossa/lavorata più di una volta a settimana). Quali sono i risultati Gli studiosi hanno preso in esame quasi 200mila partecipanti e suddivisi tra le categorie sopra menzionate con delle conclusioni molto chiare: "Questo studio condotto nel Regno Unito ha rilevato un consumo di Upf (cibi ultra-processati, ndr) più elevato nelle diete vegetariane e più basso nelle diete con una modesta quantità di carne o pesce. È importante che le politiche che incoraggiano la transizione urgentemente necessaria verso modelli alimentari più sostenibili promuovano anche il riequilibrio delle diete verso alimenti minimamente lavorati", spiegano i ricercatori. Gli alimenti a rischio
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Insomma, massima attenzione anche ai vegeteriani e vegani per il consumo di alimenti che spesso non sono così salutari come si pensa. Rispetto alle diete dei consumatori abituali di carne rossa, i vegetariani consumavano una quantità significativamente maggiore di Upf mentre le diete dei consumatori di poca carne rossa, dei flexitariani e dei pescatariani mostravano il contrario", hanno aggiunto gli studiosi. La ricerca britannica è stata analizzata dal prof. Stefano Erzegovesi, medico psichiatra e nutrizionista. "Pane bianco industriale, patatine, pizze bibite gasate sono cibi 'tecnicamente veg' ma non proprio ideali per la salute. Ed è meglio mangiare con parsimonia cibi veg pronti, come hamburger, formaggi o salsicce vegetali che abbondano sugli scaffali dei supermercati: per dare consistenza e sapore contengono grassi, coloranti, emulsionanti e addittivi di ogni genere. Un recente studio ha evidenziato come un vegano che si nutre di alimenti ultra processati sta peggio in termini di salute rispetto a un onnivoro", ha spiegato in relazione. Le conseguenze per la salute Al di là dei benefici della verdura, per poter mantenere il giusto apporto proteico è chiaro che i vegetariani si nutrano di numerosi altri alimenti ma devono fare molta attenzione a cosa scelgono: spesso accade che ci si affidi a cibi ultraprocessati come quelli elencati dal prof. Erzegovesi ma anche a noodles, formaggi vegani e battette di cioccolato senza sapere che contengono numerosi composti e sostanze chimiche che ne migliorano sapore, consistenza e conservazione ma che di certo non sono salutari. I benefici per il mancato consumo di carne rossa, dunque, si perderebbero quasi del tutto. Read the full article
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a-dreamer95 · 4 years ago
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Continuo a stupirmi del comportamento delle persone come se le delusioni non mi avessero ancora insegnato abbastanza.
Oggi mi sono svegliata con una nuova consapevolezza che mi ha dato una certa serenità. Mi rendo conto di non essere come le altre persone: i miei ritmi, i miei modi di pensare e i miei gusti sono differenti. A causa della timidezza e dell'insicurezza, mi trovo spesso in difficoltà a fare cose che agli altri sembrano semplici o normali, e questo mi ha portato a essere etichettata come incapace, pigra o addirittura poco intelligente. La mia sensibilità è profonda e unica, diversa da qualsiasi persona che io abbia mai incontrato, e situazioni che agli altri sembrano insignificanti per me possono rappresentare fonte di disagio o dolore, mentre dettagli che passano inosservati per loro, per me possono avere un grande valore. Ho sempre faticato a integrarmi e a stringere amicizie, perché non ho mai trovato persone affini e mi sono spesso sentita fuori posto in quasi ogni contesto. Di conseguenza, ho condotto una vita solitaria e non ho vissuto le stesse esperienze degli altri nei loro stessi tempi, venendo spesso giudicata come strana o diversa, soffrendo molto a causa di tutto questo. Ora, però, riesco finalmente ad accettare la mia diversità senza considerarla una colpa o una vergogna, come mi è stato fatto credere per tanto tempo. Sono diversa, e va bene così. Ho compreso che gran parte del mio disagio deriva dal confronto con gli altri, dal tentativo di conformarmi alle aspettative sociali, dal cercare di adattarmi a persone e ambienti che non mi appartengono. È come quando si prova un sintomo fisico e lo si descrive al medico per trovare una cura, piuttosto che ignorarlo. Allo stesso modo, dovremmo imparare ad ascoltare i segnali che il nostro corpo e la nostra mente ci mandano. Se qualcosa ci fa star male, dobbiamo smettere di farla. Non dovremmo forzarci a stare in luoghi o con persone che non ci fanno bene. Il benessere mentale è una delle cose più preziose. 💖
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mezzopieno-news · 1 year ago
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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SCOPRE PRIMA UN TUMORE SU CINQUE
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Uno studio sull’efficacia dello screening del cancro al seno ha dimostrato che grazie all’intelligenza artificiale si è in grado di individuare il 20% in più di tumori negli esami mammografici.
Lo studio condotto dall’Università svedese di Lund ha rilevato che su 80.000 screening mammografici effettuati, l’accoppiamento uomo-intelligenza artificiale è stato in grado di identificare il cancro al seno in 6 donne ogni 1.000, rispetto a un tasso di 5 ogni 1.000 raggiunto dai soli medici radiologi, un miglioramento notevole e senza alcun aumento di falsi positivi. Si tratta del primo studio randomizzato e controllato che dimostra l’efficacia delle nuove tecnologie informatiche basate sulla superintelligenza nella prevenzione dei tumori e nell’allungamento delle aspettative di vita delle donne colpite da questa neoplasia. Questi dati dimostrano che l’intelligenza artificiale può aumentare la velocità, l’efficienza e l’accuratezza degli screening del cancro al seno e salvare molte vite umane.
“Il più grande potenziale dell’intelligenza artificiale, in questo momento, è che potrebbe consentire ai radiologi di essere meno gravati dalla quantità eccessiva di lettura”, ha detto la coautrice dello studio, la dott.ssa Kristina Lång, professore associato di diagnostica radiologica presso l’Università di Lund in Svezia. La diagnosi precoce del cancro al seno, come nel caso della maggior parte dei tumori, può aumentare significativamente il tasso di sopravvivenza, senza sostituire la figura del medico ma aiutandolo a risparmiare tempo e ad essere più preciso e minuzioso nella diagnosi.
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Fonte: The Lancet Oncology; foto di Tara Winstead
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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Viviamo in una situazione che alcuni fatti hanno condotto al parossismo. Questi fatti che in fondo sono gli stessi nel corso di tutto lo sviluppo del sistema medico a partire dal XVIII secolo, quando è nata un’economia politica della salute, quando sono comparsi dei processi di medicalizzazione generalizzata. Si tratta di conoscere meglio il modello di funzionamento storico di questa disciplina dal XVIII secolo per sapere in che misura è possibile modificarlo. Bisogna affermare che la medicina non deve essere rifiutata né adottata di per se stessa, ma che la medicina fa parte di un sistema storico, che fa parte di un sistema economico e di un sistema di potere, che è necessario mettere in luce i legami tra la medicina, l’economia, il potere e la società per determinare in che misura è possibile rettificare e applicare il modello.
Michele Foucault
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Un intervento straordinario all’Infantile di Alessandria: Ricostruzione dell’esofago con tecnologia robotica. Innovazione e competenza salvano la vita di una piccola paziente
ALESSANDRIA – Al Presidio Infantile “Cesare Arrigo” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria, è stato eseguito un intervento chirurgico eccezionale che ha salvato la vita di una bambina albanese con una grave ustione all’esofago causata dall’
ALESSANDRIA – Al Presidio Infantile “Cesare Arrigo” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria, è stato eseguito un intervento chirurgico eccezionale che ha salvato la vita di una bambina albanese con una grave ustione all’esofago causata dall’ingestione accidentale di acido muriatico. Questo traguardo medico, condotto dal dottor Alessio Pini Prato, Direttore della SC Chirurgia…
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jacopocioni · 3 months ago
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Perchè si dice "beccamorto"?
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L’origine della parola risale al Medioevo. Quando un uomo moriva, per certificarne la morte si chiamava il “medico condotto”. Questi, per essere certo dell’avvenuto decesso, aveva un unico mezzo a disposizione: infliggere dolore al deceduto. La prassi seguita era quella di mordere l’alluce del defunto che, nel caso fosse stato ancora vivo, gli avrebbe provocato un dolore tale da farlo urlare o perlomeno muovere. Questa figura assume sempre maggiore importanza, fino a divenire un vero e proprio mestiere. La figura del beccamorto (o becchino) si sviluppa nel Medioevo perché proprio in quel periodo si diffuse l’usanza di fingersi morti per scappare ai creditori.
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Nella maggior parte dei casi erano le banche a soffrire di questa singolare usanza, e siccome avevano tutto l’interesse ad eliminare il problema, studiarono una soluzione che potesse risultare efficace. Venne ideata la figura dell’ispettore, che aveva la funzione di controllare che il debitore fosse effettivamente morto e, non avendo conoscenze mediche, trovarono un’adeguata alternativa nel mordere l’alluce del defunto. Per cui, se fino a quel momento il termine veniva associato ai medici, nel Medioevo il beccamorto diventa una vera e propria professione.
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Esiste poi una storiella, di stampo boccaccesco, che racconta di come questo mestiere veniva tramandato da padre in figlio. Accadde però che uno dei beccamorti più famosi non riuscì a concepire un figlio maschio e domandò alla chiesa la dispensa per poter tramandare la professione alla propria figlia, la quale, ricevuta la benedizione, iniziò il suo lavoro di beccamorto. Fatalità volle che il suo primo morto fosse un uomo al quale un carro aveva tranciato entrambe le gambe; la ragazza non sapeva dove mordere ma, alla fine, non si perse d’animo e prese una decisione… E fu così che nacque una nuova professione!
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Gabriella Bazzani Madonna delle Cerimonie Read the full article
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saluteebenessere2 · 3 months ago
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5 integratori per abbassare la pressione sanguigna
Alcuni integratori alimentari possono contribuire ad abbassare la pressione sanguigna se assunti nell'ambito di uno stile di vita sano. Tra questi vi sono il potassio, gli Omega-3 e alcuni probiotici.
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I medici definiscono la pressione alta come ipertensione. Colpisce circa 1 adulto su 3 negli Stati Uniti. L'ipertensione può danneggiare il cuore, i vasi sanguigni e i reni, causando attacchi cardiaci, insufficienza cardiaca, ictus e malattie renali croniche.
Secondo il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH), i cambiamenti nello stile di vita sono il modo migliore per gestire l'ipertensione. Il NCCIH raccomanda di
seguire una dieta sana ed equilibrata
ridurre il consumo di sale
fare esercizio fisico regolare
mantenere un peso moderato
limitare il consumo di alcol
smettere di fumare, se del caso
gestire i livelli di stress
La ricerca ha anche dimostrato che alcuni alimenti e integratori alimentari possono contribuire ad abbassare la pressione sanguigna.
È importante notare che la base delle prove è debole. Ad oggi, gli scienziati hanno condotto solo un numero limitato di studi, quindi non possono essere certi che gli integratori possano aiutare le persone affette da ipertensione.
Consigli importanti per prevenire il diabete.
Potassio
Il potassio è un minerale che l'organismo utilizza per il corretto funzionamento di cuore, reni e altri organi. Contrasta gli effetti del sale nel sangue e riduce la tensione delle pareti dei vasi sanguigni, abbassando la pressione sanguigna.
La maggior parte delle persone può aumentare l'apporto di potassio mangiando più alimenti ricchi di questo minerale, come avocado, banane, latte, yogurt, funghi, succo d'arancia, patate, pomodori e tonno.
Per alcune persone, come quelle affette da disturbi renali, una quantità eccessiva di potassio può fare più male che bene. Chiunque stia pensando di assumere un integratore di potassio per aiutare la pressione sanguigna dovrebbe parlarne prima con il proprio medico.
Omega-3
Gli acidi grassi omega-3 svolgono numerose funzioni all'interno dell'organismo, tra cui quella di mantenere sani i vasi sanguigni. La Ricerca suggerisce che possono anche contribuire ad abbassare la pressione sanguigna.
I pesci grassi, tra cui il salmone, lo sgombro, l'aringa e le sardine, forniscono una grande quantità di Omega-3. Altre buone fonti sono le noci e i semi, come i semi di chia e le noci.
Alcune persone non ottengono abbastanza omega-3 dalla dieta e scelgono quindi di assumere integratori. L'olio di pesce, l'olio di krill e l'olio di fegato di merluzzo sono tutti disponibili nelle farmacie e nei negozi di alimentari. In alternativa, l'olio algale è ricavato dalle alghe ed è adatto a vegetariani e vegani.
Probiotici
I probiotici sono microrganismi vivi, come batteri e lieviti. Aiutano a mantenere un sano equilibrio batterico nell'intestino. Alcuni studi hanno dimostrato che possono anche abbassare la pressione sanguigna.
Di solito si assumono i probiotici sotto forma di alimenti fermentati e yogurt o come integratori alimentari. Questi prodotti possono contenere una varietà di microrganismi, ognuno dei quali ha un effetto diverso. Alcuni dei più comuni sono i batteri Lactobacillus e Bifidobacterium e il lievito Saccharomyces boulardii.
Lo studio dei batteri intestinali è un'area scientifica emergente. Per questo motivo, i ricercatori non sono ancora sicuri di quali siano i microrganismi migliori per abbassare la pressione sanguigna o quali siano i dosaggi da assumere.
Ibisco sabdariffa
L'ibisco sabdariffa è un tipo di ibisco. Si può anche chiamare rosellina, mirtillo rosso della Florida, acetosa rossa o acetosa giamaicana. Da molti anni viene utilizzato come medicina naturale e può essere consumato come integratore o come tè.
Gli autori di una revisione del 2015 di tutte le prove disponibili hanno concluso che il consumo di questa pianta sotto forma di tè può ridurre la pressione sanguigna. Tuttavia, i ricercatori devono condurre ulteriori studi prima di poter essere certi del suo funzionamento o della quantità da bere.
Il calcio
Il corpo umano ha bisogno di calcio per costruire le ossa e per far coagulare il sangue, contrarre i muscoli e far battere il cuore. È un minerale essenziale.
Una revisione del 2015 ha rilevato che un maggiore apporto di calcio potrebbe abbassare la pressione sanguigna, ma solo leggermente. Gli autori hanno sottolineato che sono necessari ulteriori studi prima che i medici possano essere sicuri di come funziona e di quanto le persone dovrebbero assumere.
La maggior parte delle persone riceve tutto il calcio di cui ha bisogno dalla dieta. Gli alimenti ricchi di calcio includono latte, yogurt, formaggio, verdure a foglia verde e pesce azzurro in scatola con lische.
Per coloro che non riescono ad assumere una quantità sufficiente di calcio con l'alimentazione, sono disponibili integratori di calcio in farmacia, nei negozi di alimentari e online.
Sintesi
La pressione alta, o ipertensione, è comune.
Può danneggiare il cuore, i vasi sanguigni e i reni. Nel tempo, può provocare infarto, insufficienza cardiaca, ictus o malattie renali croniche.
Il modo migliore per abbassare la pressione arteriosa è seguire uno stile di vita sano. Ciò comporta un'alimentazione sana e ricca di tutti i nutrienti di cui l'organismo ha bisogno per mantenersi in salute.
Alcune persone potrebbero non essere in grado di assumere con la dieta tutte le vitamine e i minerali di cui hanno bisogno. Per queste persone, gli integratori alimentari possono essere d'aiuto. Chiunque sia preoccupato per la propria pressione sanguigna dovrebbe parlarne con un medico.
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solovedreidue · 5 months ago
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Terapia d'unto
"Signora mia, divarichi bene, è necessaria una terapia d'urto vista la mancanza di cura adeguata".
Iniezione carnale nel gonfiore di voglia, di labbra grasse di brama di cazzo. Senza mezze misure, nei termini, nei mezzi e nei modi.
Solo delicatezza d'inizio, tesa al raggiungimento dell'elasticità dei tessuti, poi colpi, come cure d'isteria d'un tempo, ma calde, di minchia, di verga, di corpo e di pelle.
Pesa il medico condotto, nel pieno esercizio della sua funzione disinibitoria, compare dei mariti consenzienti e delle mogli inappagate, categorie che abbondano in ogni luogo e in ogni tempo, all'ombra dell'illecito desiderio e dell'immorale pensiero di condotta.
Pesa sopra di loro, ostenta quel peso dei tessuti cavernosi e usa la sostanza della sua struttura per raggiungere le profondità sessuali nonostante la dotazione tozza. Dentro infilato a forza con adeguata disposizione dei corpi, perchè lei s'appaghi di quel toccare e di quel dilatare.
Indicazioni precise, ma anche cura, nel rispetto di Ippocrate e della sua morbosa carnalità clinica. Morboso, ecco sì, nei dettagli, nell'osservare, nell'aprire per guardare meglio la natura delle forme e concretizzarne il fremere.
A lungo, quanto basta a placare la brama dell'attesa di quella visita, dal medico condotto, che ora sente il pompare alla base, sente il fluire dalla prostata a raccogliere il contenuto scrotale da eiaculare nel ventre.
Anche piscio, poi, a lavare con l'immondo il sozzo seme che già inizia ad appiccicarsi all'epitelio sfatto dell'apertura, quasi tumida, bella da vedere solo per l'uomo porco che ora è, ma sbircia anche la paziente consapevole e complice e sorride per quello che hanno.
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carmenvicinanza · 5 months ago
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Estelle Ramey
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Le catene delle donne sono state forgiate dagli uomini, non dall’anatomia.
Estelle Ramey è stata l’endocrinologa e fisiologa passata alla storia per aver causato le dimissioni del leader del Partito Democratico Edgar Berman, confutando la sua affermazione che le donne non erano adatte a ricoprire alte cariche pubbliche a causa di “violenti squilibri ormonali“.
Nella sua brillante carriera ha ricevuto 14 lauree honoris causa e pubblicato oltre 150 articoli su riviste scientifiche e due libri.
È stata la prima donna a far parte del consiglio della facoltà di medicina dell’Università di Chicago. Ha fondato la Association for Women in Science (AWIS) e fatto parte del President’s Advisory Committee for Women.
Nel 1971, il suo racconto Male Cycles (They Have Them, Too) apparve nel primo numero di Ms. la più famosa e longeva rivista femminista americana.
Nata Estelle Rosemary Ramey, il 23 agosto 1917 a Detroit, è cresciuta a New York. A soli quindici anni aveva già terminato il college per poi laurearsi, a diciannove, in matematica e biologia al Brooklyn College.
Nel mezzo della Grande Depressione, le venne offerto un lavoro come docente presso il Dipartimento di Chimica del Queens College. Successivamente, ha conseguito il master in chimica fisica alla Columbia University.
Nel 1941 la sua domanda presso il Dipartimento di Chimica dell’Università del Tennessee venne respinta solo perché era una donna, le venne detto di tornare a casa a occuparsi di marito e figli. Venne richiamata durante la guerra, per insegnare chimica e termodinamica ai cadetti infermieri dell’aviazione. Dopo il conflitto, ottenne un dottorato in endocrinologia presso la facoltà di medicina dell’Università di Chicago e una borsa di studio dal Public Health Service degli Stati Uniti.
Ha lavorato nel campo del diabete mellito e condotto ricerche sulla relazione tra ghiandole e sistema nervoso e risposte allo stress, arrivando alla conclusione che gli uomini si trovano in una situazione ormonale naturale svantaggiata perché sono più inclini all’aggressività, muoiono prima delle donne e sono più inclini ad avere infarti e malattie cardiache. Ha spesso affermato, a mezzo stampa, che “la mascolinità è un fattore di rischio biologico”.
È stata professoressa emerita di fisiologia e biofisica della Georgetown University Medical School, dove ha svolto ricerche e insegnato fino alla fine dei suoi giorni.
Oltre alla sua ricerca e all’insegnamento ha fatto parte attiva del movimento per i diritti delle donne. 
Nel 1970, il politico e medico Edgar Berman, durante una sessione del Comitato per le Priorità Nazionali del Partito Democratico, respingendo un appello ad agire sui diritti delle donne, aveva affermato che le tempeste ormonali le rendevano inadatte a cariche elevate. 
Estelle Ramey rispose criticando le affermazioni di Berman, scrivendo di essere sbalordita nell’apprendere che gli ormoni ovarici sono tossici per le cellule cerebrali, menzionando il fatto che, durante la crisi missilistica cubana, il presidente John F. Kennedy, soffriva del morbo di Addison e che i suoi farmaci per quel grave disturbo ormonale erano in grado di causare gravi sbalzi d’umore. 
Il Women’s National Press Club ospitò un dibattito tra i due in cui lui aprì con la frase “Amo davvero le donne” a cui lei rispose “Così come Enrico VIII “. La conseguenza di questa diatriba in cui la scienziata ebbe la meglio, fu che Berman si dimise dal Comitato Democratico Nazionale e Ramey divenne un’importante oratrice pubblica sui diritti delle donne ospitata in tutti i più importanti consessi.
Tra le sue tante battaglie, ha condotto una campagna contro una casa editrice che utilizzava l’immagine di una spogliarellista nuda per illustrare l’anatomia.
È stata anche protagonista di un importante progetto di ricerca sulla storia orale della Columbia University.
Nel 1989 è stata inserita nella Maryland Women’s Hall of Fame e, dal 2000, è stato istituito il premio Estelle Ramey Mentorship Award al Georgetown University Medical Center.
Si è spenta l’8 settembre 2006 a Bethesda. Aveva 89 anni.
È stata una scienziata che ha contribuito a importanti studi e una femminista che, grazie al suo sapere, ha saputo tenere banco e confutare assurde teorie sessiste e discriminanti.
A chiosa del suo lavoro e impegno ha sostenuto: “Ho amato. E sono stata amata. E tutto il resto è musica di sottofondo“.
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scienza-magia · 18 days ago
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Nostradamus una brillante carriera di medico
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La famiglia di Nostradamus era saldamente legata alla terra di Provenza e i suoi discendenti da circoncisi erano stati battezzati. Ciò aveva permesso loro di acquisire non pochi diritti e aveva fatto sì che le arti liberali fossero appannaggio dei suoi figli. Nella famiglia Notre Dame la medicina era una tradizione che si tramandava senza interruzione: il padre di Giacomo Pierre de Notre Dame era stato medico ad Arles e solo l’invidia dei suoi concittadini speziali lo avevano costretto a cercare rifugio presso i potenti. Infatti gli speziali non tolleravano che egli fosse in grado di curare i propri pazienti con rimedi che preparava egli stesso e pertanto non avevano esitato a denunciarlo come falsificatore. Destituito dalla sue funzioni di medico cittadino Pierre entrato a servizio da prima del duca di Calabria e poi del re Renato d’Angiò che lo aveva nominato suo medico personale. Pierre versato nella medicina godette della massima fiducia da parte del re. Fu pure abbastanza naturale che allorquando Michel de Notre Dame fu in età di scegliere la sua futura professione venisse avviato allo studio della medicina. A quel tempo per chi viveva in Provenza Avignone rappresentava la città per eccellenza nella quale convergevano da ogni angolo della provincia tutti coloro che auspicavano a diventare qualcuno o più semplicemente tutti quelli che desideravano evadere dalla campagna per trovare il modo di sbarcare il lunario alla meno peggio. Nostradamus giunse dunque ad Avignone e dette inizio ai propri studi con serietà e tenacia. Lo studio era per lui una vera vocazione anche se l’età estremamente giovane lo rendesse vulnerabile alle seduzioni di una vita scapigliata e goliardica. Nostradamus dimostrò sin dall’inizio una netta propensione per tutto ciò che era introspezione e ricerca della verità. Egli non era condizionato da qualsiasi ambizione legata a successi puramente personali. Ad Avignone il giovane Michel alternava il proprio tempo tra due occupazioni ovvero i doveri scolastici e l’osservazione del cielo stellato che da sempre aveva esercitato su di lui un fascino smisurato. La matematica l’astronomia e l’astrologia erano materie a lui familiarissime e delle quali era in grado di discutere con profonda conoscenza e competenza coinvolgendo sempre chi lo ascoltava. A questo primo periodo di studio condotto ad Avignone ne seguì un secondo a Montpellier dove Nostradamus si trasferì per potervi frequentare i corsi di medicina. Nel Cinquecento Montpellier aveva una fama grandissima grazie appunto alla sua facoltà di medicina che era famosa entro e fuori i confini della Francia. Per tale ragione il giovane Nostradamus scelse Montpellier per i suoi studi di medicina. Nostradamus impiegò tre anni per conseguire il dottorato. Questi tre anni furono un periodo di tempo nel quale il nostro autore divenne padrone dei segreti del corpo come poi sarebbe diventato padrone di quelli dello spirito. La natura esercitava un fascino grandissimo su di lui : per tale motivo egli non si accontentò di essere medico ma volle anche approfondire le conoscenze in fatto di erbe e di rimedi che da esse si potevano ottenere. Non dimentichiamo infatti come a quel tempo medicina ed erboristeria andassero di concerto e rappresentassero l’unico rimedio a disposizione dell’uomo per combattere le malattie che si manifestavano in molti modi diversi. Di tutto questo dunque si interessava il dottor Nostradamus. La sua reputazione di ottimo medico era già solitamente affermata allorché accadde un avvenimento grazie al quale il nostro autore ebbe la possibilità di dimostrare una volta di più il proprio valore di medico. In effetti l’arrivo della peste diede modo a Nostradamus di dimostrare che i suoi studi medici non erano stati vani. A quel tempo la peste non conosceva ostacoli di alcun genere. I cronisti delle varie epoche storiche hanno descritto in maniera efficace quale evento apocalittico fosse la peste per tutti gli infelici che dovevano affrontarla brivido di morte che la preannunciava bastava da solo a seminare il terrore in tutti gli individui cosicché anche il più potente dei sovrani era inerme e indifeso come un fanciullo. La peste questo mostro insaziabile generalmente proveniva da Oriente. Il contagio dilagava con incredibile rapidità e velocità giorno dopo giorno. Purtroppo scienza e medicina nulla potevano per arrestare il flagello della peste cosicché saggi e sapienti scomparivano allo stesso modo di tutti gli altri individui. Comunque al primo annuncio della peste le Chiese si riempivano di penitenti dal momento che chi ne aveva il tempo preferiva preparare l’anima al trapasso piuttosto che tentare di combattere il morbo. Così fu anche in Provenza allorché l’epidemia si abbatté sulla regione causando nel giro di poche settimane tanti morti che sembrava impossibile che possedesse tanta violenza. In quest’atmosfera apocalittica gli unici che osavano muoversi per dare seguito alla missione di cui erano investiti erano i medici. Essi masticando aglio che si diceva avesse il potere di tenere lontano il contagio passava da un ammalato all’altro senza poter fare altro che constatare il galoppare della malattia nell’intera contrada. Anche il dottor Nostradamus si muoveva nell’infuriare della peste a differenza dei suoi colleghi egli era realmente in grado di portare aiuto agli infelici vittime del morbo. Vi era in lui un che di taumaturgico che faceva sì che al suo passaggio migliorasse la situazione degli ammalati di peste. Egli stesso ci ha lasciato scritto qualcosa sul modo in cui cui curava la peste. A quanto c’è dato sapere Nostradamus faceva preparare tale rimedio contro la peste da uno speziale di sua fiducia che abitava a Marsiglia. Secondo quanto tramandato dalla tradizione quelle persone che usarono tale rimedio durante l’epidemia furono preservati dalla peste. Non è possibile controllare oggi a tanti secoli di distanza se realmente la sua medicina ebbe effetti così miracolosi come narra la tradizione. Ma nonostante tutto un fatto è certo e inoppugnabile : Nostradamus ebbe fama di grandissimo medico non solo per la sapienza della sua scienza ma anche per l’animo missionario con cui la prodigò. Tuttavia i suoi conterranei gli dimostrarono senza nessun dubbio la gratitudine che egli ben meritava : dove egli passava c’era gente che gli si gettava ai piedi benediceva il suo nome la fama di salvatore lo precedeva e lo accompagnava per tutta la Provenza allorquando alla fine la terribile peste mostra segni di esaurimento e smise di mietere vittime umane a migliaia No strada venne onorato con un pubblico riconoscimento e colmato di doni. Ma oro ricchezza e fama non potevano certo intaccare il suo animo dedito alla ricerca della verità pertanto non gli servì molto tempo per tornare a vivere appartato e schivo scegliendo come suo domicilio la città di Aix. Qui riprese il suo lavoro di medico e al tempo stesso continuò a occuparsi di erboristeria di cosmesi e di balsami nonché di confetture e distillati che gli assicurarono la riconoscenza di quanti lo usarono. la vita scorreva tranquilla e a un certo punto accadde che il dottor Nostradamus sposò una giovane donna. Ben presto accadde che la sua casa fu allietata dalla nascita di due figli. In seguito a ciò il fuoco della preveggenza il desiderio di penetrare i segreti della vita diminuirono fortemente in lui. Gli insegnamenti che sin da fanciullo gli erano stati tramandati dagli anziani della famiglia la sua capacità di osservare gli astri con l’occhio acuto di chi sa interpretare il loro cammino prevedendo gli eventi futuri sembravano molto lontani dalla vita di Nostradamus. Una professione rispettabile una famiglia che completava la sua esistenza sembravano un baluardo sufficientemente forte per impedire al suo io di riprendere la via delle stelle. E invece niente può arrestare talune predestinazioni che segnano l’uomo. Così Nostradamus quasi a sua insaputa e certamente aldilà della propria volontà si trovò sospinto dagli eventi a continuare sulla strada della preveggenza. Infatti di colpo la sua vita subì un mutamento a causa della morte della moglie e dei due figli. Abbandonata Aix che certamente restava nel suo animo ricordi troppo dolorosi Nostradamus si trasferì nella tranquilla cittadina di Salom dove prese alloggio in una casa che si affacciava su una piazza. Pur continuando a esercitare la sua professione di medico trascorreva ora lunghe ore in una profonda meditazione. Se non fosse stato per la fama di grande medico che lo aveva preceduto Nostradamus avrebbe potuto avere qualche problema tra i cittadini di Salom. Nel frattempo la sua reputazione di astrologo e di veggente cominciava a guadagnare sempre più terreno e lo poneva su un piano del tutto diverso agli occhi della gente che con lui aveva contatti. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
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osappleobeneduci · 5 months ago
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Sicurezza Penitenziaria in Crisi: detenuto evade dall'ospedale di Sessa Aurunca, l'OSAPP chiede interventi urgenti non più rimandabili
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 15, un detenuto del Carcere di Carinola è riuscito ad evadere durante l’attesa per un esame medico presso l’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. Denis Costel Strauneanu, cittadino rumeno nato il 17 dicembre 1996 è riuscito a fuggire attraverso una finestra del bagno dell’ospedale, dove era stato condotto per una radiografia. L’evasione ha immediatamente…
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siciliatv · 8 months ago
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Tentato omicidio a Catania, accoltella l'ex marito della compagna e tenta di scappare, arrestato 41enne
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Un uomo di 41 anni è stato arrestato a Catania per tentato omicidio dopo aver accoltellato l'ex marito della sua compagna. L'episodio, avvenuto in una abitazione nel quartiere Nesima, è stato segnalato da un residente che ha chiamato il 112 intorno alle 10:30 del mattino. La vittima, un cinquantenne, è stata ferita con diverse coltellate al collo durante una lite furibonda scatenata da motivi di gelosia tra l'aggressore e la vittima. All'arrivo dei carabinieri, coadiuvati dal nucleo operativo della compagnia di Fontanarossa e dalla stazione di Nesima, hanno trovato una donna di 45 anni, ex moglie del ferito, in stato di shock fuori dall'abitazione. La donna ha raccontato agli investigatori che il suo attuale compagno, accecato dalla rabbia, aveva impugnato un coltello da cucina e colpito l'ex marito più volte. Il ferito è stato immediatamente soccorso dal personale del 118 e trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Marco, dove è stato dichiarato fuori pericolo di vita. Nel frattempo, gli investigatori hanno iniziato le indagini, scoprendo che l'aggressore aveva pulito accuratamente la scena del crimine per eliminare le tracce di sangue. Nonostante questo, gli investigatori sono riusciti a trovare tracce di sangue che confermavano la dinamica dell'aggressione. L'aggressore, dopo il fatto, si era recato a una visita medica programmata da tempo. I carabinieri, dopo aver individuato lo studio medico, hanno circondato l'edificio e osservato l'uomo a distanza. L'aggressore è stato poi arrestato all'interno della sala d'attesa del centro medico, senza coinvolgere gli altri pazienti. Successivamente, i carabinieri hanno perquisito il domicilio e l'auto dell'aggressore, trovando elementi che confermavano la dinamica dell'evento ricostruita dagli investigatori. L'uomo è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Piazza Lanza, a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha convalidato l'arresto. Read the full article
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mezzopieno-news · 1 year ago
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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SCOPRE PRIMA UN TUMORE SU CINQUE
Uno studio sull’efficacia dello screening del cancro al seno ha dimostrato che grazie all’intelligenza artificiale si è in grado di individuare il 20% in più di tumori negli esami mammografici.
Lo studio condotto dall’Università svedese di Lund ha rilevato che su 80.000 screening mammografici effettuati, l’accoppiamento uomo-intelligenza artificiale è stato in grado di identificare il cancro al seno in 6 donne ogni 1.000, rispetto a un tasso di 5 ogni 1.000 raggiunto dai soli medici radiologi, un miglioramento notevole e senza alcun aumento di falsi positivi. Si tratta del primo studio randomizzato e controllato che dimostra l’efficacia delle nuove tecnologie informatiche basate sulla superintelligenza nella prevenzione dei tumori e nell’allungamento delle aspettative di vita delle donne colpite da questa neoplasia. Questi dati dimostrano che l’intelligenza artificiale può aumentare la velocità, l’efficienza e l’accuratezza degli screening del cancro al seno e salvare molte vite umane.
“Il più grande potenziale dell’intelligenza artificiale, in questo momento, è che potrebbe consentire ai radiologi di essere meno gravati dalla quantità eccessiva di lettura”, ha detto la coautrice dello studio, la dott.ssa Kristina Lång, professore associato di diagnostica radiologica presso l’Università di Lund in Svezia. La diagnosi precoce del cancro al seno, come nel caso della maggior parte dei tumori, può aumentare significativamente il tasso di sopravvivenza, senza sostituire la figura del medico ma aiutandolo a risparmiare tempo e ad essere più preciso e minuzioso nella diagnosi.
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Fonte: The Lancet Oncology; foto di Tara Winstead
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