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Aforismi e citazioni sul mare

Aforismi e citazioni sul mare Aforismi e citazioni sul mare, idee, massime, proverbi e frasi poetiche sul mare, gli oceani, i pirati, i sogni e le metafore che il mare stimola negli uomini. Dove c'è mare ci sono pirati. Proverbio greco Mercante e pirata sono stati per lungo tempo la stessa persona. Ancora oggi la moralità mercantile non è altro che un raffinamento della moralità piratesca. Friedrich Nietzsche Se non puoi cambiare il vento, devi aggiustare le vele. Proverbio del mare Più il mare è agitato, più navighiamo tranquilli. Ahoy! I pirati della Malesia Se l'oceano può calmarsi, puoi farlo anche tu. Siamo entrambi acqua salata mescolata ad aria. Nayyirah Waheed L'oceano mi fa sentire davvero piccola e mi fa mettere tutta la mia vita in prospettiva. Beyoncé Il cuore dell'uomo è molto simile al mare, ha le sue tempeste, ha le sue maree e nelle sue profondità ha anche le sue perle. Vincent van Gogh C'è, non si sa quale dolce mistero in questo mare, i cui movimenti dolcemente terrificanti sembrano parlare di un'anima nascosta sotto... Herman Melville Ho la schiuma del mare nelle vene, capisco il linguaggio delle onde. Le Testament d'Orphée Il mare è un deserto di onde, una landa desolata d'acqua. Langston Hughes Siamo come isole nel mare, separate in superficie ma connesse in profondità. William James L'oceano separa le terre, non le anime. Munia Khan Troverò conforto nel ritmo del mare. Charlotte Eriksson Anche noi, come l'acqua che scorre, siamo viandanti in cerca di un mare. Juan Baladàn Gadea C'è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c'è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l'interno di un'anima. Victor Hugo

Citazioni e aforism i sul mare Acqua, acqua in ogni dove, e non una goccia da bere. Samuel Taylor Coleridge Il ricordo del mare durante le notti insonni ci offrono, più dell’organo o della disperazione, l’immagine dell’immensità. Emil Cioran Il mare non è mai stato amico dell'uomo. Tutt'al più è stato complice della sua irrequietezza. Joseph Conrad Dopo l'istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima. Jacques-Yves Cousteau Il suono delle onde del mare mi ricorda quello del battito del cuore di mia madre filtrato dal liquido amniotico nella sua placenta. E' un'associazione che tuttavia non riesce a calmare la mia angoscia per la sua scomparsa. Carl William Brown Vasto mare, che genera un unico continuo mormorio lungo la riva di ciottoli della memoria!" John Keats Dov’è per noi l’indocile naviglio / che, come seni, innalzò vele strane, / rigonfie dell’amore del mare? G. Rodenbach Il mare appare tutto d'oro sotto il cielo illuminato dal sole. Heinrich Heine La poesia consiste nel far entrare il mare in un bicchiere. Italo Calvino Il fiammante / al sol di giugno tremulo mare. Gabriele D’Annunzio La lingua non è sufficiente a dire, e la mano a scrivere, tutte le meraviglie del mare. Cristoforo Colombo Il tocco del mare è sensuale, quando avvolge il corpo nel suo morbido, stretto abbraccio. Kate Chopin Una volta parlai del mare a un ruscello, e il ruscello pensò che io fossi un immaginoso fanfarone; E una volta parlai al mare di un ruscello, e il mare pensò che io fossi soltanto uno sprezzante diffamatore. Kahlil Gibran Il mare della stupidità dei mass media con i socials è diventato un oceano di imbecillità. Carl William Brown Dio crea l'uomo così come il mare crea i continenti: ritirandosi. Friedrich Hölderlin Il mare è un amico dalle mille facce, mai monotono, mai ripetitivo, mai uguale. Susanna Agnelli Il più bello dei mari / è quello che non navigammo. Nazim Hikmet Non vi è nulla di così disperatamente monotono come il mare, e non mi meraviglio più della crudeltà dei pirati. James Russel Lowell Vivi alla luce sole, nuota nel mare, bevi l'aria selvaggia. Ralph Waldo Emerson Biancheggia la vela solitaria Ed essa, ribelle, invoca le tempeste, come se nelle tempeste ci fosse la pace. M. Lermontov Il mare si oscura, / I gridi dei gabbiani / Sono appena bianchi. Basho Coloro che vivono sul mare difficilmente possono elaborare un solo pensiero di cui il mare non faccia parte. Hermann Broch Sudore della terra, il mare. Empedocle Di fronte al mare, rimuginavo onte antiche e recenti. Il ridicolo di occuparsi di sé quando si ha sotto gli occhi il più vasto degli spettacoli, non mi sfuggì. Perciò ho cambiato in fretta tema. Emil Cioran Mare. Non ha fondo. Immagine dell'infinito. Fa venire grandi pensieri. In riva al mare bisogna sempre avere un cannocchiale. Quando lo si guarda, dire sempre: "Quanta acqua!". Gustave Flaubert Fugge la bianchissima spuma, innumerevole riso. G. Boine

Citazioni, idee, aforismi sul mare Il Mare! La patria de’ liberi. Gabriele D’Annunzio Ciò che conta di fronte alla libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell'acqua da attraversare. Alessandro D'Avenia Smisurato mare! le cui onde sono anni, / oceano del Tempo, le cui acque di lutto profondo / sono sapide per il sale del pianto umano. P.B. Shelley Solcò la distesa del mare lungo la traccia svanita dei remi. Eschilo Il fiume è dentro di noi, il mare tutto intorno a noi. Thomas Stearns Eliot Il mare è così grande per insegnare che una speranza liquida può conquistare il mondo. Federico Basso Zaffagno Sul porto s’incide l’attesa / le nubi si prendono il giorno. // Lontano trasvola il gabbiano / materia del grido e del nulla. // Il corpo s’innalza ondeggiando / riverbero muto del sole. G.E. Sansone Gloria a coloro che hanno esplorato il mare delle tenebre e ciò che in esso vi era da esplorare. La loro follia rappresenta il grado più elevato dell'intelletto. Carl William Brown Vedi gli scogli, un paio di molluschi e le onde e credi di conoscere tutto del mare. Valeriu Butulescu Cielo e mare sono come due specchi che di giorno si riflettono e di notte si ascoltano. Romano Battaglia Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza. Joseph Conrad Tenendo la mano, o Mare, sulla tua criniera. Lord Byron Anche il sole, la luna e le stelle, per rendere ancor più lucente e splendente la propria bellezza, vanno a specchiarsi sulla bellezza del mare. Giuseppe Alvaro Uomo libero, tu amerai sempre il mare! / È il tuo specchio il mare! Contempli la tua anima / nell'infinito svolgersi della sua onda / e non è meno amaro l’abisso del tuo spirito. Charles Baudelaire Tutto ciò che io scorgo con gli occhi mutati dal mare è una visione troppo grande per la mia mente. V. Watkins Il mare è insieme padre e figlio, desiderio di ritornare in lui. Il mare è l'origine della vita, la gioia, la completezza. Il mare ha lunghe braccia protettive che ti possono ricevere sempre. Il mare è un fratello che dà molto senza ricevere niente. Romano Battaglia Conosco una cura per tutto: l'acqua salata in un modo o in un altro, il sudore, le lacrime o il mare. Karen Blixen Per tutti gi uomini il mare è uno dei simboli materni più grandi e più costanti. Solo la terra, il cui seno ci nutre e ci riprende uno alla volta, può essergli paragonato sotto questo aspetto. Marie Bonaparte La letteratura si nutre di se stessa, per questo talvolta capita che alcuni scrittori fanno indigestione e vomitano un mare di scemenze. Carl William Brown Quando avvien che un zefiretto, / per diletto, / bagni i pié nell’onde chiare, / sicché l’acqua, in su l’arena, / scherzi appena, / noi diciam che ride il mare. G. Chiabrera Coste funebri, famose per tanti naufragi, avvolte per sei mesi l’anno nel sudario delle brume e della spuma delle onde. Marcel Proust Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai faraglioni, perché il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare. Giovanni Verga Il mare è un antico linguaggio che non riesco a decifrare. J.L. Borges Il mare non cambia mai e il suo operare, per quanto ne parlino gli uomini, è avvolto nel mistero. Joseph Conrad Sul mare non è come a scuola, non ci stanno professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua. Erri De Luca

Aforismi e lampi d'intelletto sul mare Vede / incedere le barche in mezzo al mare, / bianche e impettite, come dentro un solco. M. Moore I corpi sfacciati di questa quasi nuda gente di città ai bagni di mare Le vibrazioni delle automobili hanno fiaccato i loro insensibili deretani in un’inerzia di gomma elastica, in una noncuranza turgida come uno pneumatico Dunlop. D.H. Lawrence In alto mare ho sempre avuto l’impressione di vivere, minacciato, nel cuore di una felicità da re. Albert Camus Per me il mare è come una persona, come un bambino che conosco da molto tempo. Sembra folle, lo so, ma quando nuoto in mare ci parlo. Non mi sento mai sola quando sono con lui. Gertrude Ederle Un raggio, avanguardia del giorno ancora incerto, / sfrecciò sui flutti dello Ionio; palpita / sulle onde tremule la luce e scherzano / fiammelle saltellando sull’azzurro. Claudiano Immenso, misterioso oceano che mutava colore ad ogni istante, mentre le onde parevano giocare con i raggi del sole. Sawako Aryoshi Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada. Kahlil Gibran Ingannevole è l’aspetto della tua immobilità: / tu, nei tranquilli abissi, nascondi il turbamento; / tu, in ammirazione del cielo, tremi per esso. V.A. Zukovskij L'uomo è talmente stupido da disprezzare i compagni che navigano con lui nel tempestoso mare di guai della propria esistenza, mentre ammira strabiliato chi lo fa affondare. Carl William Brown C’è il mare, d’accordo, ma il mare è poi sempre quello, sempre uguale, mare fino all'orizzonte, se va bene ci passa una nave, non è che sia poi la fine del mondo. Alessandro Baricco Questo invito d’ogni istante / che il mare ci fa di evadere! Questa disperazione di voler partire / e dover rimanere! J. Barbosa Quella benefica pellicola colorata che si depositava sull’epidermide aveva un piacevole effetto visivo e cromatico. Sembrava cancellare la malattia e, come una vernice, ricopriva la maschera della povertà. G. Triani A distanza di migliaia di secoli il mare è ancora lì a testimoniare una verità il cui significato spesso ci sfugge. Nessuna conoscenza, nessuna sensazione, nessuna esperienza è superiore a quella del mare. Romano Battaglia Soltanto la musica è all'altezza del mare. Albert Camus O pesci amici ditemi il segreto degli occhi aperti / dei miei sguardi che sboccano nel mare / a reggere le chiglie delle navi lontane. V. Aleixandre Vecchio oceano, o grande scapolo, quando percorri la solitudine solenne dei tuoi regni flemmatici. Lautréamont Per il misero corpo dolorante, / per l'anima mia triste, lacerata, / per il rigido cuore sanguinante, / per l'amara via affaticata il mare amato, il mare dolce amante, / il mare, il mare, e sia ogni cosa obliata. M. Machado y Ruiz Con una immagine poetica, ma per nulla forzata, il fondo del mare è il punto da cui l’uomo è partito per il lungo viaggio verso lo spazio. W. von Braun Con la moderna stronzata che per andare bene bisogna pensare in modo positivo, troviamo sempre più gente che pur essendo in un mare di guai per non dire nella merda fino al collo, si gonfia del proprio orgoglio ed esprime soddisfatta: " Proprio un ambiente fertile, non vi sembra." Carl William Brown Sulla spiaggia un giorno mi ritrovai con la mano del mare nella mia, e sulla risacca una voce che diceva: ‘Noi sopravvissuti’. E. Diktonius Inutile cercare tra gli uomini: di bello e profondo c'è solo il mare. Mirko Badiale I venti silenziosi di stupore / sfiorano leggermente le acque. John Milton Aveva il petto tre volte fasciato di quercia e di bronzo, l’uomo che, per primo, al mare feroce affidò una fragile barca. Orazio Al mare la vita è differente. Non si vive di ora in ora ma secondo l’attimo. Viviamo in base alle correnti, ci regoliamo sulle maree e seguiamo il corso del sole. Sandy Gingras Volevo libertà, aria pura e avventura. Le ho trovate sul mare. Alain Gerbault Il mare unisce i paesi che separa. Alexander Pope Sulle creste la schiuma splende / più luce / più luce di quanto / gli specchi possano riflettere mai. C. Vasio Il mare, una volta lanciato il suo incantesimo, ti tiene per sempre nella sua rete di meraviglia. Jacques-Yves Cousteau Siamo fatti per l'immensità. La nostra anima si dilata quando il cielo e il mare si ingrandiscono sotto i nostri occhi. Hernst Hello I nuotatori in mutandine bianche a quadrellini blu v’insegnano gratis anatomia alle ragazze curiose, che poi la notte non possono dormire e sognano di non essere sole e si alzano la mattina con gli occhi sbattuti. L’Illustrazione Italiana 1890 E come spiccata da un vento / t’abbatti fra le braccia / del tuo divino amico che t’afferra. Eugenio Montale

Aforismi celebri sul mare La teoria è una grande rete che va a pescare nel mare dell'esperienza, quello che si pesca, si pesca. Soprattutto oggi, dove le acque sono molto inquinate e i pesci scarseggiano. Carl William Brown Dev'esserci qualcosa di stranamente sacro nel sale. Lo ritroviamo nelle nostre lacrime e nel mare. Kahlil Gibran Ai limiti bassi della terra, / fiduciosa la sera mi consente / la pace casta delle acque. L. Sinisgalli Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti / arrivederci fratello mare / mi porto un po' della tua ghiaia / un po' del tuo sale azzurro / un po' della tua infinità / e un pochino della tua luce / e della tua infelicità. Nazim Hikmet Il mare è molto simile a noi. Non ha il cuore duro della terra, che è senza pulsazioni. H. Michaux Il mare / corteggia / la spiaggia. / Sono mille anni / che giocano, / e non sono stanchi. E. Pietraforte La ridicola borghesia moderna è più interessata ad una vacanza al mare, al giardino della propria casa, o ai vari optionals da montare sulla propria auto che non alle reali sorti dell'umanità. Carl William Brown Il mare / corteggia / la spiaggia. / Sono mille anni / che giocano, / e non sono stanchi. (E. Pietraforte) E un alto vento / trascina il mare / dietro sogni. D. Barnes E un alto vento / trascina il mare / dietro sogni. D. Barnes I mari sono la prova tangibile che Dio ha pianto della sua creazione. Paul Fort Mi hanno portato una conchiglia. / Dentro ci canta un mare di mappa. / Il mio cuore / si riempie d’acqua / con pesciolini d’ombra e d’argento. / Mi hanno portato una conchiglia. F. García Lorca Il tempo non disegna rughe sulla tua fronte azzurra: oggi ti muovi ancora come ti vide l’alba della creazione. Lord Byron Panta rei, tutto scorre diceva Eraclito, soprattutto il fiume in piena della stupidità che genera un'inondazione dopo l'altra, accade così che il livello del mare si sta alzando sempre più e perfino i ghiacciai, eccitati, pensano di sciogliersi. Carl William Brown O conchiglia marina, figlia / della pietra e del mare biancheggiante, / tu meravigli la mente dei fanciulli. Alceo Mare, liscio e turchino, / addò pare nchiuvata / ncopp’a ll’acqua ’na vela / janca. S. Di Giacomo; dialetto napoletano Mare, mare, mare / ma sai che ognuno ci ha il suo mare dentro al cuore sì / e che ogni tanto gli fa sentire l'onda / mare, mare, mare / ma sai che ognuno ci ha i suoi sogni da inseguire sì / per stare a galla e non affondare. Luca Carboni Ah, chissà chissà / se non sono partito un tempo, prima di me, / da un molo / se non ho lasciato, vascello al sole, / obliquo dell’alba, / un’altra specie di porto? Ferdinando Pessoa Tutti ar mare tutti ar mare / a mostra' le chiappe chiare / co' li pesci in mezzo all'onne / noi s'annamo a diverti'. Gabriella Ferri Lo amavo come se avesse dovuto lavarmi di una macchia. Arthur Rimbaud Dio proteso su balaustrate d’abissi a meravigliarsi ancora / dell’incredibile invenzione del mare. G. Brunamontini All'uomo piacciono le cose facili e comode; perciò cosa c'è di più allettante di una marea di fesserie che vengono somministrate ogni giorno dai mass media mentre si è comodamente seduti in poltrona, praticamente si può approfondire l'imbecillità senza muoversi da casa. E poi dicono che non c'è progresso. Carl William Brown Implacabile io, il Vecchio e implacabile mare: / implacabile assai più quando sereno sorrido Rallegrato, ma non ammansito, dai mille e mille naufragati in me. H. Melville La nave non è una creatura di fantasia, una felice libellula che beva l’azzurro svolando d’isola in isola, di mare in mare: no, no: la nave è una povera mula da soma; poco posa, molto cammina, se vuol stare a galla sul glauco. C.E. Gadda Tutto viene a noia, solo a te non è dato abituarsi, / passino i giorni, e gli anni, e mille, mille anni. B. Pasternak Su tematiche affini potete leggere: Citazioni e battute divertenti sulle vacanze Citazioni e battute divertenti sul mare Pensieri e riflessioni sulle vacanze Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Read the full article
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Miliardi di dollari in una città fantasma

Il mistero di Forest City, una città da 100 miliardi di dollari completamente abbandonata. Un progetto titanico in Malesia ideato per ospitare quasi 700mila abitanti oggi è una città fantasma. Cosa è successo a Forest City? Vi raccontiamo la sua storia. Un complesso edilizio titanico Perfettamente allineato di fronte al mare, il complesso edilizio di Forest City si trova in Malesia, non lontano dalla città-stato di Singapore. Il progetto di questa nuova città, ideato per ospitare più di 700.000 abitanti, prevedeva la costruzione di una serie di alte torri residenziali simili a grattacieli che raggiungono quasi i 35 piani. Tuttavia, l’ambizioso e costoso progetto (100 miliardi di dollari) non ha dato nessun risultato.

Forest City: la nuova città costata 100 miliardi di dollari è stata completamente abbandonata Forest City oggi è una città fantasma Oggi, Forest City è una vera e propria città fantasma: progettata sull’isola artificiale nello Stretto di Johor, è stata completamente abbandonata. Le strade deserte, i viali silenziosi, i negozi e gli appartamenti vuoti preoccupano il costruttore cinese Country Garden, che si trova in difficoltà finanziarie. La città di 30 km2, che avrebbe dovuto essere un paradiso digitale e vegetale, ha attirato solo 2.000 residenti, compresa una piccola squadra di lavoratori che si occupa della manutenzione dell’area. Le restrizioni legate alla pandemia di Covid hanno probabilmente scoraggiato gli acquirenti dall’investire in una seconda casa. La futuristica, intelligente e tecnologica Forest City è ora deserta.

Vista di Forest City, la città abbandonata in Malesia. Lo scorso dicembre, la BBC ha mandato in onda un’intervista a un ex residente della città fantasma, che ha confidato di essere “riuscito a fuggire”. L’ingegnere informatico trentenne si era stabilito a Forest City, in un grattacielo affacciato sul mare, e in un appartamento con una sola camera da letto. Ha dichiarato ai media: “Non mi importava della caparra o dei soldi, volevo solo scappare da lì”. Il giovane ha parlato del suo disagio all’idea di trovarsi in una città del genere, deserta, senza nessun tipo di forma di vita o di abitante. Quando incontra il giornalista della BBC nel grattacielo in cui viveva, dice che “il solo pensiero di tornare lì gli fa venire la pelle d’oca”. Fonte: AD Francia Read the full article
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Avete mai sentito parlare del Continente Marittimo? Non è lontano dall'Australia e i suoi canali riscaldano il mondo
Africa, Asia, Australia, Antartide, America del Nord e del Sud, Europa e il continente marittimo. Non avete mai sentito parlare di quest’ultimo? Perché non è un continente fatto di terra. È infatti il più grande mare caldo tropicale del mondo, che lambisce le coste di Indonesia, Malesia, Papua Nuova Guinea, Filippine e altri Paesi minori. Perché chiamarlo continente? Il nome deriva dal modo in…

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China continues to support regional friendships and cooperation sharing the possibility for development with other countries
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🥰 合作共赢 | COSTRUIRE UN FUTURO CONDIVISO TRA CINA E MALESIA 😘
🇨🇳 11 novembre, il Compagno Han Zheng - Vice-Presidente della Repubblica Popolare Cinese, ha concluso la sua Visita in Malesia 🇲🇾
🇨🇳 Durante gli incontri con Abdullah Sultan Ahmad Shah - Yang di-Pertuan Agong, e Anwar Ibrahim - Primo Ministro, il Compagno Han Zheng ha ricordato che Cina e Malesia, in quanto vicini amichevoli al di là del mare, godono di una lunga storia di Amicizia, e che la Cina, sulla base della Costruzione Congiunta della 一带一路 - Nuova Via della Seta, promuoverà l'edificazione di una Comunità dal Futuro Condiviso 💕
❤️ 人类命运共同体 mostra che l'Umanità (人类, rénlèi) ha un Destino Comune (命运共同, mìngyùn gòngtóng), e che la Cooperazione è il corretto percorso per il raggiungimento della Prosperità Comune (共同富裕) ❤️❤️
🤝 La Cooperazione tra i due Paesi nell'ambito della Nuova Via della Seta arricchirà il Partenariato Strategico Sino-Malese, e armonizzerà la Modernizzazione Cinese con la Strategia di Sviluppo della Malesia 💕
🇨🇳 La Cina è pronta ad intensificare la Cooperazione con i Paesi ASEAN, compresa la Malesia, per promuovere la Prosperità Comune (共同富裕) e la Stabilità nella Regione 🤝
🔍 Li Qiang: «L'Asia è la Casa Comune dei Paesi che la abitano» 💕
🇲🇾 Il Sovrano della Malesia si è congratulato con la Cina per gli enormi risultati ottenuti tramite la Nuova Via della Seta, lodando lo Sviluppo Cinese e affermando che la crescita economica della Cina ha guidato lo sviluppo dei Paesi dell'ASEAN 📈
🇨🇳 Han Zheng ha ricordato che la Cina sostiene la Malesia nell'esplorazione di un proprio Percorso di Sviluppo, adatto alle proprie condizioni nazionali e materiali, e che la Cina sosterrà l'espansione della 合作共赢 - Cooperazione a Mutuo Vantaggio con la Malesia in numerosi settori: commercio, cultura, turismo, istruzione, innovazione tecnico-scientifica 🤝
🇲🇾 Anwar Ibrahim ha osservato che le Relazioni Sino-Malesi hanno un significato speciale e strategico, e la Malesia è pronta a lavorare con la Cina nella Cooperazione tramite la Nuova Via della Seta 🤝
🔍 Approfondimenti:
一 Costruire congiuntamente una Comunità dal Futuro Condiviso | Singapore, Malesia, Cambogia 💕
二 马来西亚交通部长谈“一带一路”10周年:中马两国合作潜力巨大 🤝
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🥰 合作共赢 | BUILDING A SHARED FUTURE BETWEEN CHINA AND MALAYSIA 😘
🇨🇳 November 11, Comrade Han Zheng - Vice-President of the People's Republic of China, concluded his Visit to Malaysia 🇲🇾
🇨🇳 During meetings with Abdullah Sultan Ahmad Shah - Yang di-Pertuan Agong, and Anwar Ibrahim - Prime Minister, Comrade Han Zheng reminded that China and Malaysia, as friendly neighbors across the sea, enjoy a long history of Friendship, and that China, on the basis of the Joint Construction of the 一带一路 - New Silk Road, will promote the building of a Community with a Shared Future 💕
❤️ 人类命运共同体 shows that Humanity (人类, rénlèi) has a Common Destiny (命运共同, mìngyùn gòngtóng), and that Cooperation is the correct path to achieving Common Prosperity (共同富裕) ❤ ️❤️
🤝 Cooperation between the two countries under the Belt and Road Road will enrich the Sino-Malaysia Strategic Partnership, and harmonize China's modernization with Malaysia's development strategy 💕
🇨🇳 China is ready to intensify cooperation with ASEAN countries, including Malaysia, to promote common prosperity (共同富裕) and stability in the region 🤝
🔍 Li Qiang: «Asia is the common home of the countries that inhabit it» 💕
🇲🇾 The Ruler of Malaysia congratulated China for the enormous achievements achieved through the New Silk Road, praising Chinese Development and stating that China's economic growth has led the development of ASEAN countries 📈
🇨🇳 Han Zheng recalled that China supports Malaysia in exploring its own Development Path, suited to its national and material conditions, and that China will support the expansion of 合作共赢 - Mutual Benefit Cooperation with Malaysia in numerous sectors: commerce, culture, tourism, education, technical-scientific innovation 🤝
🇲🇾 Anwar Ibrahim noted that Sino-Malaysia Relations have special and strategic significance, and Malaysia is ready to work with China in New Silk Road Cooperation 🤝
🔍 Further information:
一 Jointly Building a Community with a Shared Future | Singapore, Malaysia, Cambodia 💕
二 马来西亚交通部长谈“一带一路”10周年:中马两国合作潜力巨大 🤝
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Mar Cinese Meridionale, dopo Taiwan ecco il nuovo fronte Cina-Usa
Cresce giorno dopo giorno la tensione nel Mar Cinese Meridionale, quell’ampia porzione di mare fra Cina, Vietnam, Malesia, Filippine e Taiwan che Pechino rivendica come propria e che la comunità internazionale ritiene essere occupata illegalmente. I Paesi del G7 in occasione dello scorso summit di Hiroshima hanno stigmatizzato il tentativo di Pechino di modificarne unilateralmente lo status quo,…
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#aggiornamenti da Italia e Mondo#Mmondo#Mmondo tutte le notizie#mmondo tutte le notizie sempre aggiornate#mondo tutte le notizie
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Le dolci distese delle piatagioni di Tè delle Cameron Highlands, in Malesia. Un mare mosso di piantine verdi che si distende a perdita d'occhio. "Boh" è il nome di una delle piantagioni più grandi della zona, nata dall'impegno e l'ingegno degli indiani approdati fra quelle colline agli inizi del '900. Questo disegno dal mio taccuino di Viaggio ha evitato l' innaffiata d'acqua di poco grazie allo zaino con cappottino antipioggia che ha fatto un ottimo lavoro⚡. Segui il viaggio pioggia dopo pioggia su Instagram @fabio_pass_cioffi The Sweet Hills of Tea of the Cameron Highlands, in the North of Malaysia. A Sea of green plants long for kilometers. "Boh" is the name of one of the biggest plantations, born thanks to the ingenuity of the indian's people who came there in the early '900. A sketck that has avoided rain for a souffle, thank' s to the great work of the impermeable Bag🌧️. Follow the Trip rain after rain on Instagram @fabio_pass_cioffi
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Pequod Acoustics, Luca Donzelli Sunrise in Ibiza, sabato 24 aprile dalle 22
La primavera 2021 è ormai nell'aria. Ognuno può viverla a modo suo, ma senz'altro con un po' di bella musica emozionarsi è più facile. Se poi la musica è diffusa da casse acustiche Hi-Pro di Pequod Acoustics è possibile che l'emozione passi anche in digitale, tramite video e foto di location splendide 'sonorizzate' da diffusori che fanno spettacolo comunque, in ogni situazione.
Ad esempio, le foto scattate qualche giorno dallo staff di HPS Ibiza (distributore spagnolo Pequod Acoustics) al Bless Hotel Ibiza, con la dolce luce del sole al tramonto sul mare calmo, emozionano anche senza sentire musica.
E sabato 24 aprile, dalle 22 (CET), alla magia delle foto, si unirà finalmente quella della musica. L'occasione è: "Luca Donzelli Sunrise in Ibiza", ovvero un video con il dj set che il celebre dj producer Luca Donzelli ha registrato all'alba in quella magica location. Tra i partner dell'iniziativa, Amnesia Ibiza, Tenax, Morositas e tanti altri.
Nella foto che comunica l'evento Donzelli è abbracciato ad uno speaker Pequod Acoustics e sullo sfondo c'è la costa ibizenca, per cui di musica, sound, design e panorama ce n'è. Eccome.
Pequod Acoustics, un brand 100% Made in Italy, ha poi ormai distributori in gran parte d'Europa (Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Russia), Stati Uniti, Asia (Singapore, Cina, Laos, Myanmar, Hong Kong, Vietnam, Corea del Sud, Malesia) Dubai e Medio Oriente. Nonostante la pandemia, infatti, i nuovi ordini si susseguono. Per questo il team di Pequod Acoustics in questo periodo si sta espandendo: per poter continuare produrre i suoi prodotti allo stesso modo, con la consueta qualità senza tempo.
https://pequodacoustics.com https://www.instagram.com/pequodacoustics/ https://www.facebook.com/pequodacoustics/
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Joseph Conrad, l’uomo e il mare

“Per un marinaio, non c’è niente di misterioso al di fuori del mare, signore e padrone della sua vita, e imperscrutabile come il destino” (Cuore di tenebra)
Ora come ora non possiamo che sognarlo il mare, ma lasciamoci ugualmente guidare da uno scrittore, a lungo definito autore di racconti marini, definizione che, secondo le sue stesse dichiarazioni, lo imprigionava: Joseph Conrad. Per nostra fortuna narratore piuttosto prolifico, Conrad concentra in realtà la sua attenzione soprattutto sulla figura umana: come per il Melville di Moby Dick, Billy Budd e Benito Cereno, il mare in tempesta, i panorami e gli ambienti non sono che il correlativo oggettivo dei sentimenti e delle emozioni dei personaggi.

Delle sue numerose opere possiamo in questo breve spazio soffermarci solo su alcune, come Il reietto delle isole, splendido romanzo ambientato negli anni dell’impresa coloniale britannica in Malesia. Ma la storia non è che il pretesto per tracciare un variegato quadro del protagonista, personaggio difficile da inquadrare, certo un anti-eroe problematico e pieno di difetti, egocentrico e megalomane, una vera mina vagante, pericolosissima quando le si dà la possibilità di gestire un potere: insomma una figura a dir poco contemporanea.

Anche in Tifone la meravigliosa descrizione delle forze della natura scatenate nella loro energia più distruttiva (sembra La tempesta perfetta, film con George Clooney), non è che lo sfondo che circonda la figura del comandante, uomo dall’io ipertrofico, percezione purtroppo non surrogata da intelligenza, né da umana simpatia, ma sostenuta da una grande esperienza marinara. Questo concentrato di opposte qualità e difetti lo porterà allo stesso tempo ad affrontare e risolvere la situazione più grave che gli sia mai capitata.

Altri titoli sono: La linea d’ombra (ma quanto è bello il titolo originale The Shadow-Line), Il caso (in cui per la prima volta una donna è protagonista), Al limite estremo, La freccia d’oro, Nostromo, Il salvataggio, L’agente segreto (da cui sono stati tratti due film: Sabotaggio di Hitchcock e un film nel 1996 con Gérard Depardieu, Patricia Arquette e Christian Bale), Lord Jim (in cui compaiono gli stessi temi poi trattati in Cuore di tenebra), Il negro del Narciso, Il compagno segreto (The Secret Sharer, di agevole lettura anche in lingua originale), sul tema del ‘doppio’. Che Conrad non sia solo mare in burrasca, giungle malesi, colonie africane, lo dimostra ampiamente il racconto Il ritorno, storia di un tradimento, analizzato in tutte le sue pieghe più nascoste e da punti di vista inaspettati, come a sorpresa è anche la conclusione: per citare le parole di un critico, L’analisi dell’uomo mangia e consuma il racconto (Cecchi). Per quanto brava sia Isabelle Huppert, il film (Gabrielle, 2005) tratto da questo racconto perfetto non può rendere la profondità di indagine introspettiva e la pregnanza del testo letterario.

I duellanti (titolo originale The Duel, compreso nella raccolta Un gruppo di sei), ovvero l’accanimento insensato, folle, kafkiano, omicida di un uomo contro l’altro, dettato da pura ignoranza, stupidità (che ne è l’effetto), ingiustificato malanimo, malinteso senso di umiliazione. Bellissimo, scorrevole, si divora con piacere a differenza del film, così incomprensibilmente noioso (nonostante l’illustre firma di Ridley Scott e l’interpretazione di due grandi attori come Harvey Keitel e Keith Carradine), se considerato il testo da cui trae ispirazione, dalla scrittura agile, dal tono quasi scherzoso (“all’esordio in stile opera buffa segue una conclusione eroicomica”), se non addirittura ironico, sempre accattivante. “Il racconto di Conrad ha una dimensione di affresco storico che sorprende in una novella di non più di cento pagine. L’epopea napoleonica è raccontata attraverso le storie degli uomini che l’hanno fatta, in quell’irripetibile coacervo di idealismi, arrivismi, senso dell’onore, ambizioni, coraggio e disperazione che caratterizzano gli ufficiali della Grande Armée. In un’epoca di tali sentimenti ed eccessi, Conrad ambienta la vicenda straordinaria di due uomini che si odiano e s’inseguono attraverso l’Europa, intrecciando un inquietante rapporto fatto di rancore, invidia, paura, ma anche di rispetto e lealtà, e caricando questo stesso rapporto di aspettative irrazionali e di significati metaforici”. Dal generale al particolare, l’autore fa partire la vicenda singola dalla visione storica di “Napoleone I, la cui carriera ebbe il carattere di un duello contro l’Europa intera”. Il duello, così procrastinato all’infinito, senza regole e rituali consacrati, senza reali motivazioni, annulla il cosiddetto punto d’onore e si trasforma nella negazione della sua forma istituzionale.
Cuore di tenebra (Heart of Darkness), originale nella tipologia del racconto, narrato dall’antagonista, Marlow (alter ego dell’autore anche in molti altri racconti), e nell’impostazione ricca di prolessi: sembra di scendere in un Erebo, accompagnati da Cerberi (le due figure nere di donne che accompagnano negli uffici della compagnia sembrano uscite direttamente dalla prima cantica della Divina Commedia: “Ave! Vecchia sferruzzatrice di lana nera. Morituri te salutant. Di tutti quelli che lei guardò, non furono in molti a rivederla”). Il linguaggio, ricco di termini relativi alla sfera semantica dell’oscurità, si colora di anticipazioni drammatiche: vi invito a contare quante volte nel libro compare la parola tenebre. E il racconto di questa catabasi nelle profondità oscure del Tamigi e del Congo, dell’imperialismo europeo (il colonialismo è definito senza mezzi termini “rapina a mano armata” contro coloro “che hanno la pelle diversa dalla nostra o il naso leggermente più schiacciato”), così come in quelle dell’animo umano, è ammantato da un velo di sottile, impietosa ironia.

Un consiglio: se non avete mai affrontato la lettura di Conrad, lasciate Cuore di tenebra per ultimo, o fra gli ultimi: ve lo gusterete di più! Vi proponiamo una breve citazione dal libro e il link relativo alla puntata della trasmissione della Rai Per un pugno di libri (con Piero Dorfles) dedicata proprio a Cuore di tenebra:
“Non mi piace lavorare, a nessuno piace, ma mi piace ciò che c’è nel lavoro: la possibilità di scoprire se stessi, la propria realtà, valida per noi, non per gli altri, quello che nessun altro potrà mai sapere”.

Il film del 1994 con Tim Roth e John Malkovich non è neppure lontanamente all’altezza del libro, mentre Apocalypse now di Coppola (1979) riprende da Conrad poco più della figura inquietante di Kurtz, interpretato da Marlon Brando come solo lui sapeva fare.

Alcune curiosità su Cuore di tenebra: Orson Welles avrebbe voluto, invano, girare un film su questo libro; Ettore Scola vi trae spunto, in chiave ironica, per il suo Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa (titolo alla Lina Wertmüller…), con Nino Manfredi e Alberto Sordi; il gruppo italiano Baustelle ha inciso un brano dallo stesso titolo.

Vi vogliamo lasciare con le parole dell’autore: Si scrive soltanto una metà del libro. Dell’altra metà si deve occupare il lettore.

#joseph conrad#herman melville#francis ford coppola#marlon brando#Ettore Scola#alfred hitchcock#peter o'toole
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“Da bambino divoravo gli atlanti”. Fosco Maraini, dalle segrete del Tibet al mignolo mozzato
Siamo un paese di avventurieri – che trovano scrittura nell’avventatezza. Mi è capitato un libro di spudorata bellezza, Afghanistan, ultimo silenzio. Lo firma Riccardo Varvelli per De Donato nel 1966: stile schietto ma con il gusto per il dettaglio, fotografie magnetiche, il viaggio come eccidio del sé, intrusione in una saggezza pietrificata. “È l’enigma dell’alpinismo. Si soffre, si rischia la vita per un risultato di cui, appena acquisito, ci si sente incapaci di gioire”; “Se sapere di vivere è più importante che vivere bisogna ogni tanto fermarsi. Stare con il cuore seduto di fronte a un paese silenzioso per misurare se stessi in rapporto a una realtà sconosciuta. Raccogliere il nan e la luce, la fatica e la neve, il deserto e la folla, ma senza mai perdere il filo. Perché esistere vuol dire tornare”. Perché non si stampano più questi libri, che consentono alla mente – quindi, al corpo – di andare in terre incognite? La letteratura italiana nasce raccontando i viaggi di questo – Marco Polo – e altri – Dante – mondi: perché ci siamo ridotti a narrare la periferia del nostro io?
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Un giorno dovrò filare la storia di Giovanni Battista Cerruti, “l’uomo che era diventato re dei terribili Sakai”, morto nel 1914 “in un piccolo ospedale di Penang, in Malesia, per una banale appendicite… il capitano che nell’illusione di compiere l’impresa risolutiva della propria esistenza aveva solcato mari, esplorato foreste, raccolto esemplari sconosciuti di fauna e flora per i musei, fondato imprese commerciali fallimentari, scoperto miniere”, questa specie di incrocio tra il Kurtz di Conrad e il Fitzcarraldo di Herzog, di cui l’editore Ecig, tre decenni fa, ripropose il leggendario romanzo-reportage, Tra i cacciatori di teste. Ecco: tre quarti di narrativa attuale andrebbe decapitata, in virtù di questi scoordinati, scriteriati, sgrammaticati, straordinari narratori di viaggio.
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Torno in me. Nella stessa collana De Donato in cui è pubblico Varvelli, “All’insegna dell’orizzonte”, ci sono i libri di Ettore Biocca – Yonoama, sugli indios dell’Amazzonia – di Gianni Roghi – I selvaggi – di Folco Quilici – I mille fuochi, Sesto continente. Li ristamperei tutti, sono più utili di un documentario – gli occhi si accontentano di guardare ciò che trasmette la superficie dello schermo, le parole portano nella quarta dimensione dell’immaginare. De Donato – già Leonardo da Vinci – pubblicava i grandi libri di Fosco Maraini. Nel libro che possiedo ne promuovono quattro: G 4. Baltoro Karaorum, Ore giapponesi, Paropàmiso, Segreto Tibet. Nel ‘Meridiano’ Mondadori, Pellegrino in Asia (2007; a cura di Franco Marcoaldi), si riproducono i libri maggiori – Segreto Tibet, Ore giapponesi – e una manciata di “Scritti scelti”; La Nave di Teseo ha ripubblicato, lo scorso anno, Case, amori, universi e Gnosi delle fànfole. Qualche anno fa l’istrione Claudio Cardelli, presidente dell’Associazione Italia-Tibet, passionaccia per i Beatles, amico di Maraini, mi ha concesso l’edizione Dren-Giong, “il primo libro di Fosco Maraini” (il primissimo è la Guida dell’Abetone per lo sciatore del 1934), nell’edizione Corbaccio del 2012, con “i ricordi dei suoi amici”.
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Fosco Maraini unisce diversi talenti: la rapacità linguistica – pari a un Gianni Brera per estro –, l’istinto narrativo, la sapienza da “etnologo poeta”. Si diceva Clituvit, “Cittadino-Luna-Visita-Istruzione-Terra”, era qualcosa tra Indiana Jones e Jack London – in realtà, deve l’amore per l’Asia a due libri particolari: Three Years in Tibet del monaco giapponese Ekai Kawagchi e With Bayonets to Lhasa dell’ufficiale inglese Sir Francis Younghusband. Era un estraneo che incontrava dei diversi, studiandoli con il rigore dello scienziato e la curiosità dello scrittore: questo lo rende, ai miei occhi, più accattivante, più spigliato di Bruce Chatwin, impegnato nella bizantina narrazione del proprio io.
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Un paio di eventi su tutti. Il viaggio come esito del fantasticare. Il viaggio, prima di tutto, lo si custodisce, lo si prepara, lo si ama nella testa, nell’ardore metafisico dell’impossibile. “Ero un adoratore, un divoratore e naturalmente un distruttore di atlanti… Isole, penisole, continenti, laghi, bracci di mare suggerivano coi loro profili personaggi, cose, favole”, ricorda Maraini. Il mondo va divorato immaginando il seguente, incendiando mappe. Il tormento enigmatico di una carta geografica è proprio quello: alla foce di un nome si elevano fiabe, sotto una macchia marrone s’ipotizzano civiltà, lotte, eresie, si vede perfino quel piccolo volto che sporge da un castello sui giunchi.
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Secondo episodio. Fosco Maraini è in Giappone. È nata da poco l’ultima figlia, Antonella. È da poco uscito il primo studio sugli Ainu. La Seconda guerra impedisce allo studioso il ritorno in Italia; dopo l’Otto settembre, l’arresto. “Rifiutandosi di aderire alla Repubblica di Salò, Fosco e Topazia, dopo un breve periodo di arresti domiciliari a Kyoto, vengono trasferiti insieme alle figlie nel campo di internamento Tempaku a Nagoya” (Marcoaldi). “Tolte alcune piccolezze, l’inizio parve buono”, attacca Fosco. Le cose procedettero in modo meno buono. Il 18 luglio del 1944, vista la scarsità di cibo, i prigionieri iniziano uno sciopero della fame. Il capo dei poliziotti accusa di tradimento i prigionieri. Fosco – così nel racconto della moglie, Topazia Alliata – “afferra l’accetta (della cucina), si taglia il dito mignolo della mano sinistra, lo raccatta e lo getta al terrorizzato Kasuja gridando… gli italiani non sono dei bugiardi. Tutti fuori di sé: terribile impressione”. Iosif Brodskij direbbe, “La più sicura difesa contro il Male è un individualismo estremo, l’originalità di pensiero, la bizzarria, perfino – se volete – l’eccentricità”. Cioè: sorprendere con una scelta superiore; capire il nemico, essere spietati con ciò che si ha – la presa psichica.
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L’effetto che ti fa leggere Maraini: partire! Segui il primo sfarfallio azzurro all’orizzonte, piglialo per l’Himalaya, parti! Ogni tigre, sembra dire l’infaticabile Fosco, in fondo, giace nella gabbia delle tue costole. Segreto Tibet è il suo libro più sgargiante, forse è uno dei romanzi più belli del Novecento italiano. Qui un cammeo che ritrae Giuseppe Tucci: “Non so perché, Tucci d’un tratto s’è immusonito. Ha l’aria di cercare qualcosa che non trova. Osserva, annota, torna sui suoi passi, ma non parla più… Ormai so che in simili frangenti occorre tacere, possibilmente cancellarsi per un poco dal paesaggio. Ho per compagno un uomo dalla mente eccelsa, ma dal carattere d’infinita complessità, tutto trabocchetti e botole nascoste. Del resto lo ripete sovente lui stesso: ‘Odio gli uomini, amo invece gli animali! Mi piacciono i puniti dal karma, non i premiati! Magari i Budda fanno eccezione… Ma noi li vediamo solo in arte’. Tucci ha in sé qualcosa di notturno, di felino, di tantrico della mano sinistra. Ed è gelosissimo della propria cittadella interiore!”.
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Uno dei libri remoti di Maraini: Gli ultimi pagani (l’ho in edizione Bur 2001). Raccoglie alcuni studi straordinari di Fosco: quello sugli Ainu, gli indigeni giapponesi, di cui racconta lo iyomande, l’uccisione rituale dell’orso; quello sui Cafiri, “gli infedeli, cioè non-cristiani e non-ebrei, in pratica i pagani, i primitivi rimasti ancora fuori dal campo dell’azione missionaria islamica”, tra i picchi di Pakistan e Afghanistan. Maraini sonda le stirpi estirpate, gli ultimi sussulti di culture travolte dal sopruso, dalle avversità della storia, dalla sfortuna; censisce le patrie perdute, gli dèi al tramonto, col cranio mozzo, l’eroismo degli inflessibili – altro che infedeli.
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A una delle sue spedizioni himalayane, sul Saraghrar, cima dell’Hindu Kush, fino ad allora inviolata, è il 1959, Maraini dedica Paropàmiso (1963). La spedizione, coordinata dalla sezione CAI di Roma, conta anche Franco Alletto e Giancarlo Castelli Gattinara. Quest’ultimo, nel 2007, con Marietti, pubblica la sua versione dell’impresa, Viaggio in Himalaya, che nel sottotitolo (“Un agnostico, un comunista, un cattolico discutono durante un’ascensione nelle montagne dell’Hindu Kush”) tradisce lo stile: è una specie di libro ‘platonico’, dove l’ascesa coincide con la disciplina del capire. Maraini, in questo concerto di voci, è l’agnostico; e dice, tra l’altro. “È l’uomo l’eterno soggetto, il centro da cui tutto parte e il nucleo in cui tutto si risolve. L’altro termine è il Mistero, la comoedia della vita e della morte. Le religioni sono la somma dei messaggi che l’uomo legge in questo Mistero… Le religioni servono all’uomo, non viceversa. Il cristianesimo ha percorso il suo arco naturale di secoli, forse è tempo di riporlo, con tutto il rispetto per le grandi cose del passato, in un museo. Quante religioni non ha creato e lasciato lungo la sua strada, l’uomo!”. In montagna per sfracellare le idee di Dio.
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Se nel 1937 Maraini ha il fegato e il sale di proporsi a Tucci, in preparazione per l’ennesimo viaggio verso il Tibet, “come fotografo”; se alla fine della sua vita – nel 2004 – confessa, “ho optato per la Rivelazione Perenne, cioè il regime religioso in cui Dio parla, per chi vuole ascoltarlo, non attraverso messaggi singolari concessi in punti particolari dello spazio e in momenti particolari del tempo (Rivelazione Puntuale), bensì sempre e ovunque, nella natura e nella vita umana intorno a noi”, sarà anche perché nella villa di famiglia a Poggio Imperiale passeggiavano Bernard Berenson e D.H. Lawrence, H.G. Wells e Aldous Huxley (quello della Filosofia Perenne), Ardengo Soffici e Norman Douglas. Certo, Fosco era piccino e scatenato, me certe cose restano, tra le ciglia e sotto le unghie. Tutto, d’altronde, è letteratura, parola che fonda sedie e tavoli. (d.b.)
*In copertina: una fotografia “giapponese” di Fosco Maraini
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Cosa fare a Langkawi, incantevole isola tra Thailandia e Malesia
Cosa fare a Langkawi, incantevole isola tra Thailandia e Malesia
Ho una sensazione strana. Sono seduto al tavolo di un ristorante sulla spiaggia, in costume da bagno e con la gradevole carezza della sabbia fresca sotto le piante dei piedi. Il vento agita le fronde delle palme sopra di me. Un gallo da combattimento zampetta fra i tavoli del ristorante, mentre il cameriere ci porta succhi di frutta, pesce alla griglia ed un piatto di spinaci d’acqua, favolosi.…
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il viaggio più strano forse è stato in Malesia quello più emotivo direi Istanbul il più a nord a Oulu, vicino al circolo polare, per una conferenza… uno dei più belli a New Orleans… ero lì per ricerca ma è stata una vacanza una cosa indimenticabile
e ti sarebbero piaciuti ognuno di questi posti per motivi diversi
il sole di mezzanotte,
oppure i taxi presi al volo a kuala lumpur fischiando, come nei film, e il cibo;
il mistero del Bosforo a Istanbul: una città che si adagia in un braccio di mare millenario e misterioso e bello
Istanbul è una esperienza unica coi suoi misteri millenari
anche Siviglia con gli alcazares, i giardini imperiali, costruiti per ingannare il caldo torrido, le fontane, scorci, aperture, camini, patii, e ovviamente nessuna immagine umana o animale, solo disegni geometrici e arabeschi
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La città sprofonda ogni anno di diversi centimetri, per ragioni che vanno dal riscaldamento globale all’innalzamento del livello del mare fino al prelievo eccessivo di acqua dalle falde acquifere, che ha reso il territorio su cui poggia Giacarta sempre più fragile. Una parte è già stata colpita da questo fenomeno, e i muri costieri costruiti per evitare il peggio non bastano più.
[...] nuova capitale sorgerà nel Borneo, famosa soprattutto per le sue piantagioni di olio di palma. Il piano prevede che la nuova capitale, il cui nome non è stato ancora scelto, venga costruita in un’area nella provincia del Kalimantan Orientale dove il governo possiede già 180mila ettari di terreno (parte del territorio dell’isola è di proprietà del Brunei e della Malesia). La location è stata scelta dopo tre anni di studi. Sulla selezione avrebbe influito anche il fatto che quest’isola non è soggetta a calamità naturali come altre aree del paese quali Giava – dove sorge Giacarta – o Sulawesi, ed è in una posizione centrale.
I lavori dovrebbero cominciare nel 2021 e terminare nel 2024, anno in cui scade il secondo e ultimo mandato dell’attuale presidente indonesiano (è stato eletto nel 2014 e riconfermato quest’anno). Una volta che saranno completati, il presidente, i parlamentari e i funzionari pubblici si trasferiranno qui. Il progetto dovrebbe costare circa 33 miliardi di dollarima lo stato fornirà solo una parte dei finanziamenti, pari a circa il 19%. Il resto dei fondi dovrebbe arrivare dal settore privato.
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Crollo della globalizzazione. Ultime notizie.
Cina e America, sono ormai in guerra (fredda).
Le navi americane e cinesi si confrontano nel Mare intorno a Malesia, Corea ecc.
Adesso, l'ultima notizia: mentre gli Americani fuggono dopo avere perso in Afghanistan, i cinesi, cercano di comprarsi i Talebani. Cosa non difficile. Dato che i Talebani, si erano fatti comprare dal Miliardario Saudita Bin Laden (tralasciando tutti i "misteri" della vicenda...) non sarà difficile per la Cina, comprarli.
Se l'operazione riesce, sarebbe un bel colpo messo a segno dai Cinesi. Piazzarsi proprio al centro dell'Asia Minore, dove gli Americani hanno tentato, fallendo, per oltre vent'anni. E senza sparare un colpo!
Tuttavia, al di la' della facilità con cui i Talebani accettano denari, sarà molto difficile controllarli. Date le differenze ideologiche, che per gli estremisti islamici sono imprescindibili. E per il loro attaccamento assoluto all'indipendenza e all'isolamento del loro paese.
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Malesia, esercitazioni di soccorso in mare
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Bajau Laut: la difficile vita dei bambini invisibili e apolidi degli Zingari del Mare "Quando vediamo il camion della polizia corriamo a nasconderci dietro le barche". Maslina Madsail sembra più piccola dei suoi undici anni, ma riesce a correre velocemente anche se scalza. A Sabah, sull’isola del Borneo in Malesia migliaia di bambini giocano a un gioco molto pericoloso, quello del gatto e del topo con le autorità di polizia del luogo. Il loro crimine? Essere quelli che l’UNHCR, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, chiama bambini invisibili ovvero apolidi, persone senza cittadinanza che ufficialmente per lo Stato non esistono. Sono in questo caso, tutti i figli dei migranti filippini, indonesiani o appartenenti alle tribù nomadi che pur essendo nati e cresciuti in Malesia, non sono riconosciuti come cittadini ma ereditano l’apolidia dai loro genitori. È per questo motivo che vengono inseguiti dalla polizia locale. I Bajau Laut, gli zingari apolidi del mare, vivono al largo della costa del Borneo e passano la maggior parte della loro giornata in acqua, mangiando e dormendo su palafitte di legno. econdo le organizzazioni non governative asiatiche i bambini invisibili in Malesia sono 50mila. I loro genitori spesso entrano illegalmente nel Paese e lavorano in nero, costituendo la forza lavoro principale della regione, soprattutto nella raccolta nelle piantagioni di olio palma. Tutti sanno che ci sono eppure per la legge non esistono. Non registrano né matrimoni, né nascite per paura di essere arrestati. Automaticamente i loro figli non possono frequentare le scuole pubbliche e non hanno diritto all’assistenza sanitaria. "I bambini sono abituati sin da piccolissimi a scappare. Le autorità effettuano controlli periodici, se malauguratamente vengono presi finiscono in centri di detenzione”, spiega Flora Yohanes, un insegnante in una scuola gestita da una ONG malese di Sabah. Non solo, i bambini sono così disperati che preferiscono passare la notte dormendo da soli nella foresta piuttosto che essere trovati dalle autorità". "I bambini invisibili crescono nella povertà, sniffano la colla per evitare la fame, chiedono l’elemosina e cercano il cibo nella spazzatura”. Non hanno molta via d’uscita questi bambini apolidi, il loro futuro è già scritto. Ma hanno comunque tanta speranza. Come Maslina, che frequenta la scuola dell'ong e vende i sacchetti di plastica al mercato per aiutare la sua numerosa famiglia di 26 persone. Spera di diventare un ufficiale dell’immigrazione per dare i documenti alla sua famiglia e uscire dalla loro condizione di invisibilità. Dominella Trunfio Fonte: Al Jazeera
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Pequod Acoustics, una primavera musicale tra Ibiza e Firenze
La primavera 2021 è ormai nell'aria. Quella delle casse acustiche Hi-Pro di Pequod Acoustics riesce ad emozionare anche soltanto in digitale, tramite video e foto di location splendide 'sonorizzate' da diffusori che fanno spettacolo comunque, in ogni situazione.
Ad esempio, le foto scattate dallo staff di HPS Ibiza (distributore spagnolo Pequod Acoustics) al Bless Hotel Ibiza, con la dolce luce del sole al tramonto sul mare calmo, emozionano anche senza sentire musica.
E che dire del dj set con cui i Supernova hanno fatto ascoltare il loro sound sulla terrazza di una villa immersa nel verde a tratti selvaggio delle colline che circondano Firenze? In questo caso la musica, che è decisamente house, si sente forte. Il video, disponibile qui sulla pagina Facebook di Pequod Acoustics - https://bit.ly/2R9jkz2 - mette voglia di ballare. Soprattutto a chi, in giro per il mondo, non può più farlo da tempo...
Da qualche giorno poi, sempre sulla pagina Facebook di Pequod Acoustics - bit.ly/PequodPergolaFirenze - è disponibile un video dj set dell'italiano Pergola. Girato a Firenze, sul terrazzo di Palazzo Pucci, ha come sfondo della splendida Cupola del Brunelleschi ed il sound è diffuso da casse acustiche Hi-Pro del brand fiorentino.
Pequod Acoustics ha poi ormai distributori in gran parte d'Europa (Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Russia), Stati Uniti, Asia (Singapore, Cina, Laos, Myanmar, Hong Kong, Vietnam, Corea del Sud, Malesia) Dubai e Medio Oriente. Nonostante la pandemia, infatti, i nuovi ordini si susseguono. Per questo il team di Pequod Acoustics in questo periodo si sta espandendo: per poter continuare produrre i suoi prodotti allo stesso modo, con la consueta qualità senza tempo.
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