#manifestazioni sanità
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pier-carlo-universe · 26 days ago
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Sanità pubblica in crisi: mobilitazione del PD a Casale Monferrato. Presidio davanti all’Ospedale Santo Spirito per difendere il diritto alla salute
Il Partito Democratico di Casale Monferrato organizza una mobilitazione per sabato 30 novembre 2024, dalle ore 9:30 alle 13:00, davanti all’Ospedale Santo Spirito.
Il Partito Democratico di Casale Monferrato organizza una mobilitazione per sabato 30 novembre 2024, dalle ore 9:30 alle 13:00, davanti all’Ospedale Santo Spirito. L’iniziativa nasce per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di difendere e rafforzare la sanità pubblica, un pilastro fondamentale per garantire equità e giustizia sociale, come stabilito dalla Costituzione italiana. Una…
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risposte-e-reblog-randagi · 1 month ago
Note
si vabbè.....è una foto di secoli fa...con un Ignazio ventenne....
Qualcosa di più credibile no???
Senti testa di cazzo. Parlare con te mi fa schifo perché: a) hai la testa nel culo b) hai difficoltà ad accettare la realtà dei fatti c) sei ignorante come lamm��rda d) che hai la testa nel culo lo ho già detto? Chiami "libertario" un governo che, per ora, non ha fatto nulla se non vietare (sulla carta, almeno) tramite una serie continua di decreti (poi inapplicati), tipo i rave, le manifestazioni pubbliche, la gravidanza etero-assistita (rendendola reato universale: mi aspetto arresteranno Musk, quindi, la prossima volta che verrà in Italia), la cannabis depotenziata, e nel mentre continua ad attaccare i fondamenti costituzionali della nostra democrazia (dal Presidente della Repubblica, alla separazione tra potere legislstivo e giudiziario, passando attraverso la libertà di stampa), non in ultimo penalizza la scuola e la sanità pubblica a favore di quella privata. Non in ultimo lascia manifestare Casa Pound ma mena gli studenti in corteo. Se non vedi del fascismo in tutto questo o sei un fascista o sei un coglione o sei un coglione fascista. E non stare a rispondermi, se non evitando di nasconderti dietro l'anonimato, o meglio proprio di persona tra l'altro che, come ha per altro sostenuto un ministro di questo governo, due manganellate hanno un forte potere educativo e chi sono io per non istruirti?
P.s.: buona giornata mondiale della gentilezza
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rosaleona · 2 years ago
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Salviamo il Ssn. In tutta Italia medici, dirigenti Ssn e cittadini in piazza in difesa della sanità pubblica. “La salute non è una merce”
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notiziariofinanziario · 21 days ago
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Dopo l'agitazione dello scorso 29 novembre un nuovo sciopero è già all'orizzonte. Venerdì 13 dicembre è infatti la data scelta da Usb, unione sindacale di base, per lo sciopero generale dei lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private.  Come confermato dal portale dedicato del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, l'agitazione è stata indetta lo scorso ottobre e si terrà proprio il 13 dicembre. A rischio, come sempre, i treni e i mezzi pubblici nelle città. A Milano e in Lombardia potranno incrociare le braccia i lavoratori di Trenord - la società che gestisce il servizio ferroviario in regione - e i dipendenti di Atm, con metropolitane, bus e tram che potrebbero subire stop e disagi. Secondo quanto comunicato dalla stessa Usb lo sciopero dei treni inizierà alle 21 del 12 dicembre e terminerà 24 ore dopo, alle 20.59 del 13. I mezzi di Tpl saranno invece a rischio "24 ore con modalità territoriali".  Proprio l'unione sindacale di base ha diffuso un lungo comunicato per spiegare le ragioni dello sciopero, mettendo "nel mirino" il governo di Giorgia Meloni. "È ora di convocare uno sciopero generale che coinvolga tutte le categorie del mondo del lavoro e metta in movimento anche il resto della società, perché le scelte che questo governo sta realizzando hanno delle ricadute pesanti non solo sulle condizioni di lavoro ma anche sulle condizioni di vita, sul sistema dei servizi e più in generale sulle libertà democratiche e sul rischio sempre più concreto di vederci coinvolti in una pericolosissima spirale di guerra", si legge nella nota. "Dopo una serie di agitazioni già proclamate in diverse categorie che si svolgeranno nelle prossime settimane, dopo le manifestazioni organizzate lo scorso 19 ottobre in tutto il paese contro il ddl 1660, dopo le manifestazioni di sostegno alle ragioni della resistenza palestinese che hanno sfidato i divieti illegittimi voluti dal Ministro degli Interni, l’unione sindacale di base proclama lo sciopero generale per il prossimo 13 dicembre", l'annuncio della sigla. "La lista delle ragioni che spingono a convocare lo sciopero generale si allunga ogni giorno. C’è un disegno generale che il governo Meloni sta portando avanti che concentra le risorse per l’economia di guerra, aumenta le disuguaglianze sociali e ci trascina verso l’abisso di una nuova guerra mondiale. Non c’è un solo ambito della vita sociale, politica e culturale del Paese che non sia sotto attacco, dalla scuola alla sanità, dall’ambiente alla sfera dei diritti civili, dall’accoglienza alla restrizione degli spazi di democrazia. E - hanno proseguoto da Usb - sul piano economico e del lavoro c’è una scelta netta dalla parte delle banche e delle grandi imprese, una politica economica che asseconda la deindustrializzazione e ci condanna alla turistificazione della penisola". "È il nostro futuro che questo governo sta ipotecando. Non solo perché rende vulnerabili i nostri territori di fronte all’aggravarsi della crisi climatica, non solo perché prospetta una vecchiaia di pensioni da fame per tutte le nuove generazioni, non solo perché cancella diritti fondamentali come quello di curarsi o di avere un alloggio dignitoso, ma anche perché - hanno concluso dal sindacato - vuole imporre una cultura che colpisce i diritti degli ultimi e alimenta la guerra ai poveri".  Read the full article
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Verona, giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia: le iniziative di una città che non discrimina
Verona, giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia: le iniziative di una città che non discrimina.   Famiglie alla pari, per una città che non discrimina. Per il secondo anno la città di Verona, in occasione della Giornata Internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la trasfobia e la bifobia (17 maggio), sceglie di sostenere e promuovere un ampio programma congiunto di iniziative sotto un'importante slogan che punta a sostenere tutte le famiglie, deciso dal coordinamento della rete RE.A.DY. Il programma, che ha preso il via il 9 maggio, proseguirà fino al 6 giugno.   L'amministrazione, tramite l'Assessorato alle Pari opportunità, prosegue così l'azione di promozione e sostegno delle attività volte a  superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere con la volontà di andare oltre il gap che si è creato negli anni. Riconoscendo il ruolo svolto sul territorio veronese per decenni da associazioni e gruppi LGBTQIA+ e l'importanza dei servizi che questi erogano alla cittadinanza, l'Assessorato alle Pari Opportunità promuove infatti un programma congiunto di appuntamenti. Giornata Internazionale contro l'omolesbobitransfobia. La Giornata ricorda il 17 maggio 1990, la data in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali. La Giornata è stata riconosciuta e fatta propria dall'Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, che ha indetto il 17 maggio di ogni anno, nel territorio di tutti gli stati membri dell'Unione, la Giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. Dal 1990 ad oggi, le persone LGBTQIA+ hanno ottenuto parecchie conquiste in molti paesi del mondo, tra cui l'Italia, grazie all'impegno di associazioni e movimenti che sono riusciti a mettere in moto anche le istituzioni. Ma c'è ancora molto da fare contro l'omolesbobitransfobia nella società, nella cultura, nella politica, dove alla maggiore visibilità delle persone LGBTQIA+ reagiscono nuove forme di bullismo e di intolleranza organizzata. Il programma della manifestazione per la Giornata del 17 maggio vede coinvolti, oltre al Comune, l'Università di Verona con il Centro di ricerca PoliTeSse, il Circolo Pink, Pianeta Milk, SATPink, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Eimi, UDU Unione degli Studenti Universitari e la Rete Studenti Medi. "Una seconda edizione della Giornata contro le discriminazioni LGBTQIA+ che raccoglie un numerose iniziative – spiega l'assessore alle Pari opportunità – frutto del lavoro di una rete territoriale attiva che continua a crescere e vede una forte sinergia con il Centro di Ricerca Politesse dell'Universita di Verona. Quest'anno insieme alla Rete Ready, la rete nazionale delle amministrazioni contro le discriminazioni LGBTQIA+ si vuole ribadire l'affermazione e il riconoscimento della parità dei diritti di tutte le famiglie oltre che  continuare a contrastare le discriminazioni presenti nella nostra società. Centrale sarà l'incontro 'Le parole sono importanti: per una città che non discrimina' promosso dall'Assessorato alle Pari opportunità in collaborazione con il C.U.G. del Comune di Verona il prossimo 6 giugno, con Francesca Vecchioni di Fondazione Diversity per un linguaggio più inclusivo, dove le parole acquisiscono un ruolo centrale per combattere stereotipi e costruire una città che non discrimina". Il calendario è stato illustrato questa mattina dall'assessore alle Pari opportunità insieme a Gianni Zardini di Pink Refugess, Serena Cavalletti di Pianeta Milk, Laura Bergamin di Unione degli Universitari, Rosa di Cagno dell'associazione EIMI', Lisa Perlini di Famiglie Arcobaleno e Irene Villa dell'Università di Verona. Programma manifestazioni L'Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Verona, con il patrocinio del C.U.G. del Comune di Verona, organizza per giovedì 6 giugno alle 14.30, nella sala Farinati della Biblioteca Civica, un incontro dal titolo Le parole sono importanti: per una città che non discrimina, con la presenza di Francesca Vecchioni di Fondazione Diversity e autrice del volume Pregiudizi inconsapevoli. Perché i luoghi comuni sono sempre così affollati (Mondadori, 2020). Questo incontro, aperto alla cittadinanza, viene rivolto in particolare al personale comunale referente alla comunicazione ed ha come obiettivo quello di aprire una riflessione che possa aiutare a prendere atto dell'importanza di un utilizzo consapevole delle parole, al fine di contribuire a promuovere comportamenti inclusivi. Altre iniziative in programma Il 9 maggio, alle 18, alla Libreria Libre!, interrato dell'Acqua Morta 38, la presentazione del libro Politiche della bisessualità (Edizioni ETS, 2023) con il curatore del volume Aurelio Castro. Organizzato con il Centro di Ricerca PoliTeSse, Università di Verona. Venerdì 10 maggio, dalle 9 alle 13, all'aula Magna Giurisprudenza - UNIVR, in via Montanari 9, l'evento Famiglie alla pari, nella città che non discrimina, rivolto ad alunni e alunne delle classi 3^ e 4^ delle scuole superiori. Promosso dalle associazioni LGBTQIA+ e il Centro di Ricerca PoliTeSse. Università di Verona. Oggi, sabato 11 maggio, dalle 10 alle 17, al Circolo Primo Maggio di Montorio, via Lanificio 60, la Festa delle Famiglie. Famiglie Arcobaleno e le altre associazioni LGBTQIA+ di Verona organizzano e invitano la cittadinanza veronese a una mattinata ludico/culturale per conoscere da vicino la realtà delle famiglie omo-genitoriali. Il 16 maggio, dalle 20.30 alle 22.30, al Circolo Pink, via Cantarane 63c, l'evento Stone Butch Blues (Asterisco Edizioni, 2024), reading collettivo con Irene Villa, sensitive reader della nuova edizione. Organizzato da Circolo Pink Verona e Sat Pink. Il 17 maggio, dalle 18.30 alle 20.30, alla sala Civica Elisabetta Lodi, via S. Giovanni in Valle 13, la tavola rotonda Politiche LGBTQIA+ in Italia oggi. Le associazioni si confrontano con alcuni e alcune attiviste/i sullo stato delle mobilitazioni LGBTQIA+ in Italia. Organizzato dalle associazioni LGBTQIA+ di Verona. Il 20 maggio, alle 16 all'aula A, Palazzo Ex Economia, UNIVR, in via dell'Artigliere 19, l'evento L'opinione pubblica in Italia e i temi LGBT+: i risultati di un sondaggio inedito. Presentazione della ricerca con: Pamela Pansardi (UniPD), Massimo Prearo e Federico Trastulli (UniVR). A cura di Centro di Ricerca PoliTeSse. Università di Verona Il 29 maggio, alle 16, all'aula SPB Silos di Ponente – Polo Santa Marta, UNIVR, in via Cantarane 27, l'appuntamento Carriere politiche LGBT+: un percorso a ostacoli? Dibattito con Massimo Prearo e Federico Trastulli. Saranno presentati i risultati della ricerca GENPOLEAD (UNIPV-UNIVR, Fondazione Cariplo); Avv. Gianmarco Negri, Sindaco di Tromello (PV). Proiezione del film-documentario Good Times for a Change, di Elena Comoglio e Mick De Paola. A cura di Centro di Ricerca PoliTeSse dell' Università di Verona. Iniziativa della rete RE.A.DY (Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l'omolesbobitransfobia). La grafica del manifesto che promuove tutte le iniziative legate alla giornata del 17 maggio 2024 è opera di Sofia Meli del Liceo Artistico di Verona. L'illustrazione è stata selezionata tra le 36 pervenute a seguito di un concorso grafico sul tema delle famiglie, cui hanno partecipato le classi 3O e 3G.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 8 months ago
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Israele, capo dell'intelligence militare si dimette per l'attacco del 7 ottobre
23 aprile 2024 08:30 TEMPO REALE Borell: “A Gaza non ci sono progressi significativi sul rilascio degli ostaggi, sulla tregua immediata e sull’accesso di aiuti umanitari” 23 apr 09:48 Tendopoli in costruzione a Khan Younis, forse per offensiva Rafah 23 apr 08:59 Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 34.183 23 apr 08:21 Proseguono manifestazioni pro-Palestina in università…
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pettirosso1959 · 8 months ago
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Non si fa in tempo a finire di smoccolare per i tappi di plastica che rimangono attaccati alle bottiglie che parte, in tutto il mondo occidentale in decadenza, la guerra contro la plastica.
E dire che quella direttiva sui tappi doveva partire da luglio '24 in poi, ma siccome siamo i più bravi della classe, abbiamo anticipato di sette o otto mesi in sede di produzione delle bottiglie.
Oggi, Giornata della Terra, nei TG e testate giornalistiche cartacee e in rete non fanno altro che ricordarci di quanto siamo brutti e cattivoni perché abbandoniamo la plastica dappertutto, salvo dimenticarsi di dirci che noi europei siamo i più ricicloni in fatto di plastica. E giù immagini e filmati che presumibilmente sono stati girati nel Sud-est asiatico dove interi fiumi riversano in mare milioni di tonnellate di plastica all'anno.
La plastica è stata una invenzione che all'umanità ha fatto fare passi da gigante, con cosa hanno intenzione di sostituire? Con carta pressata? Non avrei proprio idea con quale materiale si possa sostituire.
Infatti vedo la notizia su una TV rivestita di plastica, scrivo su un telefonino di plastica, ho altre TV, PC, elettrodomestici, vasi di piante, le due auto che possiedo hanno più della metà componenti in plastica, vestiti derivati da materiali sintetici da plastica, il tavolo e sedie in giardino sono in plastica, ciotole per la Mia, i miei occhiali, tutto il materiale in plastica usato nella chirurgia e nella sanità, elencarne tutti gli usi è praticamente impossibile.
Ho visto manifestazioni in TV contro la plastica con i giovani partecipanti con innumerevoli ammennicoli in materiale derivati da petrolio, quindi plastica, gli stessi striscioni con frasi di protesta... In uno di essi avevano scritto una cazzata madornale: March For Science!
Ecco... a quel punto mi venuto uno sconforto inimmaginabile.
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alephsblog · 9 months ago
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“Nel Kurdistan, che dopo il 2014 dovette accogliere quasi due milioni di profughi in fuga dal Califfato (cose così succedono all’altro mondo, e nessuno le chiama invasioni) si sono impegnati soprattutto nella sanità e poi, sconfitto l’Isis, nell’aiuto al ritorno”.
Ribadisco che mentre assistiamo ad un’alluvione di manifestazioni indignate e a senso unico per i palestinesi, NESSUNO si preoccupa per il destino di milioni di curdi oppressi dalle solite dittature mediorientali, Turchia inclusa.
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tachilalia · 9 months ago
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28.03.2024
Supposto che:
in epoca contemporanea, ogni istanza individuale comportamentale, che può anche sforare nella sfera sociale globale, è scelta. Questo, beninteso, quando si parla per assiomi; ovvero quando le condizioni di esistenza di un individuo sono, utopicamente, ideali (sanità fisica e mentale, situazione economica, etc.)
Si deduce che:
un individuo può scegliere per sé nel pieno esercizio del libero arbitrio. O almeno questo è quello che ci è dato credere.
Non si parla di indagini giuridiche e penali.
Le retoriche parallele alla narrazione comune e lineare, voluta dal sistema entropico, promuovono la più che brillante analisi di una realtà intesa come derivazione gneoseologica di quelle che sono le nostre esperienze di vita. Insomma, l'esistenza stessa, o la nostra interpretazione di essa, è, banalmente, il risultato di un'indagine empirica che produce un regresso culturale che fa da nostro fondamento analitico all'azione. La realtà non esiste solamente come manifestazione fisica ma anche come idea di essa (razionalismo) singolare. La questione ambientale è, in questa lettura, fondamentale. Il problema sorge quando la matrice è sistemica e controllata in funzione di disparità.
Alla luce di questa affermazione, ogni singola istanza culturale può essere declianata attraverso un tipo di lente differente unica ad ogni individuo e dunque, andando più a fondo, attraverso la giusta lucidità, si può potenzialmente scardinare, fino alla follia più totale conseguente all'assenza di un comune sistema di riferimento, l'intero sistema del reale, le sue declinazioni e manifestazioni.
Questo comporta, alla massima superficie, la rivalutazione del sistema economico, sociale ma anche, e spaventosamente, culturale. Quali sono, infatti, i canoni di riferimento? Perché seguirli? Chi li ha instaurati? Sono anch'essi assiomi che perdono della loro credibilità quando applicati al singolo problema?
La violenza, ad esempio, in tale ottica, è vista come una scelta, certo, declinabile a seconda delle circostanze. Ma quando le circostanze non offrono alternative, c'è solamente l'illusione della scelta e la narrazione costruita intorno a questa per giustificarla.
Così come il gusto, la ricchezza, i desideri dell'individuo.
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personal-reporter · 1 year ago
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L’Avis, donare il sangue per aiutare gli altri
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L’associazione che, dalla Lombardia del primo dopoguerra, ha sempre cercato di aiutare chi è in difficoltà… La storia dell’Avis cominciò nel 1926, quando il dottor Vittorio Formentano lanciò a Milano un appello per costituire un gruppo di volontari per la donazione del sangue. All’invito risposero 17 persone, che il 16 febbraio 1927  fondarono l’Avis, cioè l’Associazione Italiana di Volontari del Sangue, che si pose come obiettivi di soddisfare la crescente necessità di sangue contribuendo a salvare vite umane, avere donatori pronti e controllati e lottare per eliminare la compravendita di sangue. Nel 1929 fu  approvato il primo Statuto dell’Avis dove si legge che “Scopo dell’Associazione – si legge – è di propagandare, specialmente nelle masse operaie, il concetto prettamente umanitario, sociale e patriottico dell’offerta volontaria del proprio sangue”. Da Milano partì un’opera di proselitismo che via via si allarga a tutta la penisola, con gruppi di donatori in diverse città italiane come Ancona, Bergamo, Brescia, Torino, Napoli, Cagliari, Cremona. Nel 1933 si tenne il primo Convegno nazionale dell’Avis ma fu solo dopo la guerra che, nel 1946, nacque l’Avis Nazionale, con sede a Milano, per conferire una veste giuridica e assicurare un raccordo alle crescenti attività di quelle comunali, grazie anche all’ideazione della rivista Avis Sos – Sempre Ovunque Subito. Fu nel 1950 che l’Avis Nazionale venne riconosciuta giuridicamente dallo Stato con la legge n. 49. Nel 1955 nacque in Lussemburgo la Federazione Internazionale delle Associazioni di Donatori di Sangue, proposta già da tempo dal presidente dell’Avis Formentano, che ne divenne Consigliere e, successivamente, Presidente. Avis nel 1969 ideò la prima Giornata Nazionale del Dono del Sangue, che si celebra da allora ogni 12 ottobre e nel 1971 fu lanciata la prima campagna di Pubblicità Progresso, dedicata alla donazione di sangue, e il logo che comparve negli spot e nelle immagini pubblicate sulla stampa era  proprio quello di Avis. Nel 1990 entrò in vigore la Legge n. 107, sulla “Disciplina per le attività trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti e per la produzione di plasmaderivati” per estendere a livello nazionale il principio di gratuità della donazione, sino ad allora sancito solo da alcune leggi regionali, oltre che le Associazioni dei donatori volontari di sangue e le relative Federazioni concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale concernenti la promozione e lo sviluppo della donazione di sangue e la tutela dei donatori. Dopo che nel 1991 fu pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge Quadro sul Volontariato n. 266, Avis fu iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Lombardia, che dal 2001 è di pertinenza provinciale. Nel 2005 fu emanata la Legge 219/05, che riconosceva la funzione civica, sociale e solidaristica che si esprime con la donazione, confermava che le Associazioni di volontariato del sangue concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale e assicurava la loro presenza sia nella Consulta tecnica sia nel Centro Nazionale Sangue. A questo seguì nel 2007 la nascita del Centro Nazionale Sangue, organismo che fa capo al Ministero della Salute e che opera all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità, di cui fanno parte del suo Comitato direttivo anche i rappresentanti delle Associazioni e Federazioni di donatori di sangue, tra cui Avis. Nel 2011 nacque Radio Sivà, web radio dell’associazione che è diventata nel tempo un punto di riferimento non solo per i donatori di sangue, ma per tutto il volontariato italiano. Avis nel 2017 festeggiò il suo 90° anniversario con un ricco programma di iniziative e manifestazioni, inoltre il 3 luglio fu emanato il decreto legislativo 117, o Codice del Terzo Settore, con l’istituzione delle Reti Associative e delle Reti Associative Nazionali, una nuova categoria di associazioni di associazioni e l’Avis fu inclusa fra di esse. Nel 2018 fu lanciata #GialloPlasma, la prima campagna nazionale per la promozione della donazione di plasma. Quando nel 2021, per la prima volta, l’Italia ospitò le celebrazioni ufficiali della Giornata mondiale del donatore di sangue, Avis a Roma tenne una serie di importanti eventi istituzionali volti a celebrare il dono volontario, gratuito, periodico, anonimo e responsabile. Read the full article
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il governo impoverisce i servizi pubblici: salari fermi e privatizzazione della sanità
Il 19 ottobre in piazza per la dignità dei contratti e il diritto alla salute
Il 19 ottobre in piazza per la dignità dei contratti e il diritto alla salute Il sistema sanitario italiano è sempre più in difficoltà. Il rapporto della Fondazione Gimbe, presentato al Senato, ha evidenziato che la sanità pubblica è al collasso, con tagli drastici e una crescente privatizzazione che sta impoverendo i servizi pubblici essenziali. Le famiglie sono costrette a pagare di più per le…
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sardies · 1 year ago
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Piu (Europa verde): «Sanità veterinaria senza direttore da quattro mesi»
Antonio Piu Sassari. «L’avviso per l’individuazione del direttore del Servizio di Sanità pubblica veterinaria è stato chiuso lo scorso 25 maggio e ad oggi non c’è notizia né dell’esito delle manifestazioni d’interesse, né tanto meno di una nomina», denuncia Antonio Piu, consigliere regionale di Europa verde, che insieme ai colleghi del gruppo Alleanza Rosso – Verde ha presentato un’interrogazione…
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scienza-magia · 1 year ago
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Variante estiva Eris ed aumento dei contagi da Covid-19
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Covid, raddoppiati i casi rispetto alla settimana scorsa: ecco perché. Gli esperti parlano di aumento estivo dei casi di Covid-19 legato all’emergere di nuove varianti. E parlano di dati sottostimati. Tanti, infatti, sottovalutano l’infezione e non fanno il tampone I casi di Covid-19 in Italia sono aumentati dai 5.919 rilevati nella settimana dal 10 al 16 agosto agli 11.606 della settimana dal 17 al 23 agosto. Lo indica il bollettino settimanale del ministero della Salute, dal quale emerge inoltre che nello stesso periodo sono aumentati anche i tamponi, da 91.402 a 126.215. I decessi sono calati da 56 a 44 e il tasso di positività è salito dal 6,5% al 9,2%. Trovate tutti i dati nella dashboard di Lab24. Cresce anche l’incidenza dei casi di Covid-19: dal 14 al 20 agosto è di 14,5 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (11 casi per 100.000 abitanti). Cresce anche l’indice di trasmissibilità o Rt, pari a 1,23 e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (quando era stato di 1,1). Oms, nuovi casi arrivano a 1,5 mln, +63% in ultimo mese Del resto l’Italia non si trova in una situazione isolata. I casi di Covid-19 continuano a crescere nel mondo. Negli ultimi 28 giorni (dal 24 luglio al 20 agosto) sono stati registrati circa 1,5 milioni di nuovi contagi, in aumento del 63%, e oltre 2.000 decessi, che si confermano in calo, con un -48%. Questo il bollettino epidemiologico aggiornato dell’Organizzazione mondiale della sanità, che evidenzia come ormai i casi riportati non rappresentino più in modo accurato la diffusione dell’infezione, a causa del forte calo dei test e delle segnalazioni. Vaia: livelli incidenza restano bassi, aumento casi era atteso Non si scompone il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, illustrando i dati settimanali di Covid-19 nel nostro Paese. «Il monitoraggio periodico effettuato dalla Cabina di regia mette in evidenza - dice Vaia - il persistere di bassi livelli di incidenza dell'infezione, sia pure con un lieve aumento dei nuovi casi. Aumento atteso, sulla base degli andamenti previsti di fine estate e della diffusione di una nuova variante che, come per le varianti precedenti, si associa a una maggiore circolazione virale. Restano molto bassi anche i numeri dei ricoverati per Covid». E aggiunge: «Queste osservazioni sono in linea con quelle riportate dagli altri Paesi della Ue e riferite nell'ultimo rapporto dell'Ecdc. Il ministero mantiene comunque alta la vigilanza - sottolinea - che sarà sempre più focalizzata sulle infezioni con manifestazioni cliniche rilevanti e sul monitoraggio delle varianti virali». Lopalco: in corso ondata estiva da nuove varianti, forte sottostima casi «Come previsto, stiamo registrando gli effetti dell’ondata estiva di Covid-19 legata all’emergere delle nuove varianti. Va detto che i numeri che registriamo, esclusi quelli relativi ai decessi, sono terribilmente sottostimati. Tanti, infatti, sottovalutano l’infezione e non fanno il tampone. Oppure fanno un tampone a casa e non segnalano la positività». A dirlo all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, commentando i dati Covid del bollettino settimanale aggiornato del ministero della Salute. «Il richiamo alla cautela serve più che mai. Sono ormai tantissime le persone fragili che hanno fatto l’ultima dose di vaccino molti mesi fa e sono quindi nuovamente a rischio di prendere l’infezione e sviluppare forme severe. Speriamo che la campagna di vaccinazione autunnale inizi presto e con la giusta spinta», conclude. Iss, cresce la variante Eris in Italia Dal 31 luglio al 6 agosto si continua ad osservare la co-circolazione di varianti ricombinanti di Omicron, XBB.1.9 (45,9%) e XBB.1.16 (37,8%). In particolare, indicano i dati consolidati pubblicati sulla Sorveglianza Integrata Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità, nell’ultima settimana si è registrato un incremento di sequenziamenti di EG.5, chiamata ’Eris’, pari a più del 30% dei sequenziamenti. Guardando i dati più recenti sulle varianti considerate di interesse dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e relativi alla situazione dal 7 al 13 agosto, a predominare in Italia è la famiglia XBB con le sue ’sorelle’ XBB.1.5, XBB.1.9, XBB.1.16 e XBB.2.3. Mentre le varianti BA 2.75 (Centaurus) e BQ.1 (Cerberus) rilevate nelle settimane e mesi precedenti non si vedono più in circolazione. Covid, nuove varianti spingono l'aumento dei casi  Read the full article
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veritanascoste · 2 years ago
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Possiamo prevenire una cyberpandemia?
Yuri Zhdanov: Assolutamente. Il direttore del Dipartimento per la sicurezza informatica internazionale del ministero degli Esteri russo Andrei Krutskikh, nell'ambito di una discussione online del Valdai Club, ha avvertito il 7 aprile che si trattava essenzialmente di due pandemie. Uno è una biopandemia associata alla diffusione del coronavirus, le persone muoiono e ora questo è un argomento prioritario. Ma parallelamente ad esso, si sta aggravando un altro problema globale, ed è probabilmente causato dall'uomo. Questo è ciò che ha definito una cyberpandemia. Cioè, la possibilità di coinvolgere l'umanità in un confronto informatico e persino in una guerra informatica. Ha spiegato che le manifestazioni della pandemia informatica sono l'hacking, il terrorismo informatico, l'invasione informatica della privacy e lo sviluppo degli stati. E tutto ciò è una conseguenza dello sviluppo di tendenze negative nel miglioramento delle tecnologie informatiche.
Andrey Krutskikh ha incluso qui anche il fatto che un certo numero di stati proclama la dottrina del diritto di infliggere i cosiddetti attacchi informatici preventivi anche a un potenziale avversario, quando la colpa di nessuno è stata ancora dimostrata. Pertanto, secondo il diplomatico, dobbiamo elaborare non solo un unico linguaggio terminologico, non solo sviluppare una comprensione comune, ma anche standard di sicurezza comuni. È necessario non tardare a trovare soluzioni prima che scoppi un'altra crisi informatica, questa volta.
Dall'inizio di marzo, il mondo ha assistito a un aumento globale senza precedenti delle attività informatiche dannose. Gli attacchi di phishing mirati a rubare denaro o segreti ai lavoratori da casa sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. E in alcuni punti sono cresciuti sei volte. Ci sono stati anche diversi tentativi di attacchi informatici contro infrastrutture critiche, inclusi aeroporti, reti elettriche, porti e strutture idriche e igienico-sanitarie. Anche gli ospedali che curano i pazienti COVID-19 sono stati presi di mira, con la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità che ha segnalato un aumento di cinque volte degli attacchi alle sue reti.
Codice Genesi
https://t.me/httpR2aVkMTA0
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Summit Forum, presidente Fontana: Lombardia sempre più internazionale, capace di agire nel mondo che cambia
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Summit Forum, presidente Fontana: Lombardia sempre più internazionale, capace di agire nel mondo che cambia Le dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: "Un caro saluto a tutti gli importanti ospiti nazionali e soprattutto internazionali che, accogliendo il nostro invito, hanno voluto essere qui presenti oggi. Sarebbe troppo lungo elencarli tutti, mi permetto però di sottolineare la presenza, la vicinanza e l'interesse che i più alti rappresentanti delle istituzioni nazionali hanno voluto riservarci. In particolare, ringrazio il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. La loro partecipazione dimostra in modo chiaro la piena sintonia con il Governo nazionale, e voglio ribadire subito, la nostra massima collaborazione, la volontà di essere protagonisti mettendoci a disposizione di tutto il Paese! 'Agire nel mondo che cambia'. Così ho voluto intitolare il Lombardia World Summit 2023, un evento che è iniziato già ieri con 10 tavoli tematici che hanno coinvolto nel lavoro decine di stakeholders. È evidente a tutti che stiamo attraverso una fase storica complessa, investita da cambiamenti epocali, ricca di sfide da affrontare: dopo gli anni della pandemia, la guerra in Ucraina e il conflitto in Israele alle nostre porte, gli equilibri geopolitici che cambiano, le migrazioni, la crisi demografica, la nuova sanità, la questione energetica e l'approvvigionamento di materie prime, le sfide poste dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie (a partire dall'Intelligenza Artificiale), senza dimenticare un passaggio politico istituzionale, le prossime elezioni europee, che certo contribuiranno ad indirizzare il futuro del nostro vecchio continente. In questo mondo sempre più globale e connesso, la Regione Lombardia vuole giocare un ruolo importante: se siamo qui oggi è perché sono profondamente convinto, e fortemente intenzionato, a rilanciare il ruolo internazionale della Lombardia. Sia perché da sola è paragonabile ad uno stato europeo di medie dimensioni per popolazione, PIL pro capite, export, ecc. Sia perché la Lombardia è un sistema, una società, un tessuto fatto di tante (e diverse) eccellenze: economie e imprese, università, sanità e welfare, ricerca e innovazione, attrattività e creatività, moda e design, arte e cultura, senza dimenticare la ricchezza del tessuto sociale, del volontariato e del Terzo settore. Oggi tutti questi mondi si alterneranno in un dialogo ricco di spunti, idee e proposte che insieme, con il Governo nazionale, avremo poi il compito e la responsabilità di portare avanti nei prossimi anni. La Lombardia, dunque, è una regione che si colloca in un contesto fortemente connotato dalla dimensione internazionale, in un intreccio di relazioni che storicamente la pone in una posizione privilegiata. Una terra animata dallo spirito di intrapresa, una terra industriale, manifatturiera, creativa, innovativa, attrattiva per gli investitori e le imprese straniere (proprio l'altro ieri ho partecipato all'inaugurazione del Datacenter di Microsoft) e con uno sguardo sempre aperto al commercio con l'estero (350 miliardi di interscambio, 162 miliardi di export nel 2021). Un interscambio che continua a crescere in tutte le principali aree del mondo. Qui in Lombardia ha sede la Borsa italiana, si svolgono alcune delle più grandi manifestazioni fieristiche internazionali, è attivo il primo aeroporto merci nazionale, sono presenti centri di ricerca, università, istituzioni culturali che attraggono interesse e talenti da tutto il mondo. E quindi non può stupire che proprio qui sia presente il più numeroso Corpo Consolare del mondo, con 112 rappresentanti. La Regione Lombardia sulla scena internazionale, si muove in una triplice direzione: - giocare il proprio peso per incidere sui processi decisionali, in primis a livello comunitario; - accompagnare e promuovere la crescita delle opportunità per tutti i soggetti del sistema lombardo; - sviluppare l'attrattività del nostro territorio e l'internazionalizzazione delle nostre imprese. Questo evento vuole essere anche l'occasione per condividere i principali progetti e le linee di intervento che ci vedranno protagonisti da qui fino al 2030. Quali dunque le sfide ed i temi strategici su cui investire e rilanciare per il futuro? Con il Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile, il nostro programma di legislatura, vogliamo dare un'impronta diversa, innovativa alle politiche regionali, partendo dalla centralità della sostenibilità nelle sue tre declinazioni: ambientale, sociale, economica. Non può esserci un vero sviluppo se l'una prevale sull'altra: se, ad esempio, in nome della tutela dell'ambiente cancelliamo migliaia di posti di lavoro, oppure se in nome della crescita economica non tuteliamo la biodiversità, quale Lombardia lasceremo ai nostri figli? L'idea che meglio sintetizza questa visione del futuro è quella di una Lombardia come unica, grande Smartland, connessa in tutte le sue aree: gli anni della pandemia hanno reso evidente la profonda interconnessione tra i diversi territori e mutato le dinamiche di relazione tra le grandi città e i centri più piccoli, tra le aree più industrializzate e quelle a vocazione agricola, tra le aree urbane e le aree interne. Un approccio strategico, data driven, e che vede nella trasversalità delle politiche e degli interventi il suo principale punto di forza. Oltre alla sostenibilità vorrei ricordare altre due parole chiave, innovazione e autonomia, su cui consentitemi di spendere un pensiero. Autonomia per noi significa rispondere più efficacemente alle esigenze dei diversi territori, assumersi responsabilità per gestire meglio le risorse, ma soprattutto crescere nella competizione e nel posizionamento a livello internazionale. Non possiamo nascondere un dato di fatto molto evidente: ogni giorno la Lombardia si misura con aree regionali europee che hanno competenze dirette ed una autonomia fiscale molto più forti, e quindi possono compiere scelte e implementare politiche che noi possiamo solo sognare. Per la Lombardia, l'Europa comunitaria continua a restare la prima frontiera internazionale. Le economie europee sono fortemente interconnesse e la politica comune influisce direttamente sui nostri territori, sulle nostre imprese, sui nostri cittadini: solo per fare un esempio, il rallentamento dell'economia tedesca ha inevitabilmente un impatto sui nostri imprenditori. Il compito dell'Europa deve essere dunque, sempre e primariamente, agire per rispondere concretamente alle esigenze dei suoi cittadini e delle sue imprese, portando avanti quelle scelte che guardano ai bisogni del presente, ma anche agli investimenti per il futuro. Anche le regioni sono chiamate a fare la loro parte, e non vogliamo sottrarci a questo compito: continueremo perciò a rivendicare un ruolo più incisivo per i governi subnazionali in tutti i campi dell'attività comunitaria come la revisione delle politiche, la gestione dei fondi, la programmazione futura. E lo faremo anche con la forza delle reti internazionali e delle associazioni di regioni a cui aderiamo, come i 4 Motori d'Europa, Agriregions, Arge Alp, Automotive Regions Alliance, Air Quality Initiative, solo per citarne alcune. Queste reti sono strumento importante per presidiare l'evolversi delle normative UE e portare avanti le nostre battaglie sulla qualità dell'aria, nel settore agro-alimentare, dell'automotive, dei biocarburanti, del packaging, ed in generale per lavorare in un orizzonte più ampio su alcuni temi prioritari, come: - Università, Ricerca e innovazione: per promuovere una visione, un'intelligenza della complessità, la digitalizzazione, il trasferimento tecnologico, investendo su big data e Intelligenza Artificiale come fattori abilitanti e trasversali. Permettetemi in questo senso un saluto particolare a Giovanna Iannantuoni, oggi qui con noi, rettrice dell'università Bicocca e da pochi giorni nominata, prima donna nella storia, presidente della Conferenza dei Rettori italiani. - Sanità e welfare: per raccogliere la sfida della gestione post pandemica investendo sulla medicina del territorio, sullo sviluppo tecnologico dei servizi e delle strutture ospedaliere. - Sviluppo economico: per sostenere la competitività delle nostre imprese, l'internazionalizzazione, i nuovi servizi e modelli di networking, e-commerce e la partecipazione a manifestazioni fieristiche. Continueremo sul fronte dell'attrazione di nuovi investimenti, per supportare le imprese nell'approccio a nuovi mercati e alla prima esportazione, per fornire assistenza ad aziende estere che intendono avviare o espandere la propria attività in Lombardia, per sostenere i distretti di innovazione e incubazione di nuova impresa. - Lombardia Style, come percorso complessivo di promozione dell'immagine della Lombardia e delle sue bellezze ed eccellenze. Ma in questo contesto geopolitico che cambia, oltre all'Europa quali sono gli altri fronti e le aree del mondo a cui guardare?E come una grande regione come la Lombardia può svolgere un ruolo di supporto, o di stimolo, anche rispetto all'azione del Governo, sulle grandi questioni internazionali? La guerra in Ucraina è certamente un evento gravissimo, e le sue conseguenze in termini umanitari, economici, geopolitici coinvolgono tutti noi. Così come il conflitto tra Israele e Palestina, dove un paese come Israele, unico presidio di democrazia in quell'area, è stato vittima di un gravissimo e inaccettabile attacco terroristico. Su entrambi i fronti la Comunità Internazionale deve assumersi la responsabilità di favorire con maggiore determinazione percorsi di pace. Conseguenze della guerra sono anche altri temi importanti, con cui fare i conti. Le chiusure, le interruzioni e gli shortage che hanno colpito i commerci, in particolare alcuni settori, hanno evidenziato l'insicurezza che caratterizza le supply chains globali. La ricerca di nuove catene di approvvigionamento delle materie prime e dell'energia, una maggior autosufficienza manifatturiera, il reshoring industriale, sono oggi argomenti che richiedono serie riflessioni. Per la Lombardia sarà importante sviluppare o rinsaldare i rapporti con le aree con cui ci sono maggiori potenziali di interscambio, ma anche aprire nuovi scenari ed opportunità, in particolare in aree forse meno esplorate dalle nostre imprese come, a esempio, il Sud Est Asiatico (ASEAN) e il Pacifico. Il Mediterraneo, il Nord Africa e l'Africa sono altri orizzonti verso i quali guardiamo con attenzione. Seguiamo da vicino il tema energetico legato al gas del Mediterraneo, così come tutte le altre tematiche che hanno riflessi importanti sulla nostra economia e sulla nostra società. I flussi migratori dal Nord Africa sono un tema con cui ci confrontiamo ogni giorno e che in questa legislatura vorremmo affrontare anche utilizzando tutti i nostri mezzi, compresi quelli della cooperazione allo sviluppo. Anche l'Africa subsahariana, con tutta la sua complessità e la sua grande varietà di scenari politici ed economici, è un orizzonte strategico da esplorare. Lo è per il Governo, che ha manifestato il proprio interesse a rilanciare, con un importante Piano di sviluppo, i rapporti con questo Continente partendo dal rispetto, e dalle convenienze, di questi Stati. Come Regione Lombardia siamo a disposizione per fare la nostra parte. Non ultimo il continente americano, il cui ruolo resta centrale per il mondo, e ancor di più per la Lombardia. Il peso geopolitico degli Stati Uniti continua a essere forte, e con l'Europa i rapporti sono stretti. Ed anche per la Lombardia: gli interscambi commerciali sono solidi e in continua crescita, e crescono le prospettive di stringere relazioni più solide con alcuni Stati federati, che hanno manifestato interesse, ricambiato, nei nostri confronti. L'America Latina e i Caraibi sono una nuova direzione di interesse: nella scorsa legislatura abbiamo approfondito le relazioni, e siglato memorandum, con alcuni governi, aprendo una strada che vogliamo continuare a percorrere. Una riflessione finale anche sul grande evento internazionale delle Olimpiadi Invernali Milano - Cortina 2026. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali Milano - Cortina 2026 rappresentano per la Lombardia un'opportunità senza precedenti, un motore di crescita e sviluppo che si rifletterà nel nostro presente e plasmerà il futuro. Dovremo dimostrare la nostra capacità di organizzare grandi manifestazioni, ma soprattutto sarà un'occasione per lavorare sul concetto di 'legacy', ciò che di definitivo sia in termini fisici che immateriali rimarrà ai nostri luoghi e ai nostri concittadini. Le Olimpiadi coinvolgeranno vaste aree dei nostri territori, non solo montani: sono certo che lo spirito olimpico susciterà un entusiasmo capace di coinvolgere tutta la Lombardia e l'intero Paese. In questo contesto, la visione di Regione Lombardia punta a tre obiettivi principali: - mostrare l'eccellenza del Sistema Lombardia; - promuovere quelle locali; - investire sull'innovazione e sperimentazione. Anche il claim che abbiamo scelto, 'Le nostre Olimpiadi, il nostro futuro', racconta bene quel filo conduttore che unisce tutti gli interventi che verranno realizzati e trasmette efficacemente il valore della legacy sul territorio che deriverà dallo svolgimento delle Olimpiadi. Un'ultima riflessione, che riprende le parole iniziali del mio intervento. La Lombardia, di fatto, è già oggi un soggetto protagonista nello scenario internazionale: non si tratta di presunzione, è solo la constatazione della realtà. Lo è per tutte le ragioni che ho ricordato, per le sue eccellenze, per l'attrattività e l'interesse che suscita nelle grandi imprese internazionali come nei giovani talenti che qui trovano un luogo ideale dove potersi esprimere e realizzare. Mi rivolgo perciò alle importanti autorità nazionali che interverranno in questa giornata: la Lombardia è pronta a giocare con energia ed entusiasmo nella squadra dell'Italia, come da sempre accade. Continueremo ad essere locomotiva per l'intera Nazione, spingendo l'acceleratore dello sviluppo e dell'innovazione. Alle tante personalità del mondo d'impresa dico: siamo e saremo al vostro fianco, siete la forza di questa terra e dobbiamo mettervi sempre di più nelle condizioni di lavorare, crescere, generare. Alle illustri rappresentanze dei tanti Paesi qui presenti dico infine il mio grazie per questa partecipazione, davvero straordinaria: qui siete e sarete sempre a casa vostra, nella logica del rispetto e della collaborazione sincera. Infine, un annuncio: vorrei fare di questo evento un appuntamento stabile, per proseguire in maniera efficace e raccogliere i frutti del lavoro che inizieremo insieme oggi. Siamo pronti, con quell'orgoglio misto alla nostra abituale concretezza lombarda, a fare la nostra parte, al servizio della crescita e dello sviluppo della Lombardia e dell'Italia. Buon lavoro a tutti".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Saliti a 9 i palestinesi uccisi da forze Israele in Cisgiordania
– RAMALLAH, 14 OTT – Sono almeno nove i palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in Cisgiordania negli scontri avvenuti durante manifestazioni di sostegno a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Ramallah.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA source
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