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Prevenzione in Italia: Solo il 23% degli Italiani si Definisce Proattivo. Conclusa a Roma la 19ª Edizione del Forum Meridiano Sanità: Disuguaglianze e Sfide per una Sanità Sostenibile
Si è chiusa a Roma la 19ª edizione del Forum Meridiano Sanità, intitolata "Health for all Policies: verso una nuova visione strategica del sistema sanitario per la crescita del Paese".
Si è chiusa a Roma la 19ª edizione del Forum Meridiano Sanità, intitolata “Health for all Policies: verso una nuova visione strategica del sistema sanitario per la crescita del Paese”. Il Forum, ospitato allo Spazio Esposizioni, ha evidenziato importanti temi di attualità nel settore sanitario italiano, con particolare attenzione alla prevenzione e alle difformità territoriali nell’accesso ai…
#Alessandria today#barriere economiche#collaborazione istituzionale#Comunicazione sanitaria#coperture vaccinali#differenze regionali#disuguaglianze sanitarie#Forum Meridiano Sanità#forum sanità#Google News#governance europea#immunizzazione#indicatori prevenzione#invecchiamento attivo#invecchiamento della popolazione#investimenti sanità#italianewsmedia.com#Lea#Life Sciences#Livelli Essenziali di Assistenza#Medicina preventiva#Meridiano Sanità 2024#monitoraggio sanitario#nord sud Italia#Orazio Schillaci#Pier Carlo Lava#politiche sanitarie#prevenzione in Italia#resilienza sociale#Ricerca e Sviluppo
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X: "Come fa a vincere la Meloni! È omofoba e fascita! La Sinistra non riesce a fare opposizione?"
Idee media della sinistra italiana:
Geronimo Stilton è un borghese e un nemico del popolo!
Dovremmo permettere alla gente di occupare le case!
Perché non mettiamo una bella patrimoniale?
*inserire commento assolutamente irrilevante sul fascismo, come se gli italiani non sapessero che la Meloni è fascista"
Togliamo i ferri da stiro giocattolo dai supermercati!
Quando una sinistra non riesce a portare in campo neanche mezza frase coerente alla fine ti becchi Sangiuliano ministro della cultura con la 4a elementare e Salvini che pur di non lavorare spande disinformazione su atlete algerine. Che tristezza. Almeno in America (che pure non sono santi) si fanno venire qualche idea sull'economia sul sociale. Qui abbiamo il nulla cosmico. Abbiamo avuto una rotazione di almeno 6 partiti negli ultimi 10 anni, di tutto lo spettro politico. E neanche uno che abbia fatto qualcosa, ma un cosa qualunque, tipo fare delle strade in Puglia. Boh. Costruire un Acquedotto in Sicilia. Fare un spaventapasseri in Calabria, uno zoo ad Abbiategrasso.
Aiuto molto out of context questo ask
Lamentarsi della sinistra italiana e poi avere da ridire sulla patrimoniale e sulle case occupate non è molto coerente, anzi forse queste sono 2 delle pochissime cose DA SINISTRA che vorrebbero fare (ma che non faranno mai)
Lo spiego meglio, perché pure su twitter tempo fa vidi molta gente impanicata sulla questione case occupate, state tranquilli la nostra sinistra non è così a sinistra, e nessuno vuole togliervi la casa al mare o la casa ereditata da nonna. Quando si parla di case vuote nello specifico si sta indicando le NUMEROSE case in mano allo STATO ITALIANO, le suddette "case popolari", che sono appunto inutilizzate, altre andrebbero ristrutturate, ma devono essere assegnate. C'è molta gente che ne ha urgentemente bisogno (ad esempio i senza dimora, ma anche chi vive strutture che non garantiscono una vita dignitosa o sono addirittura pericolose -vedi la recente tragedia a Scampia) perciò se per te "dare un tetto ai poveri" è una cosa che non riguarda il sociale, non so.
Stesso si può dire sulla patrimoniale, tassare di più i ricchi per far respirare i poveri. Ci sarebbero più entrate, e quindi anche più investimenti per le infrastrutture che sono carenti, soprattutto nel mezzogiorno come hai fatto notare.
Poi ti prego, menzionami tutti i paesi del mondo ma non uno in cui 1. la sinistra non esiste 2. non hanno manco una sanità pubblica, cioè noi siamo la merda della merda ma mai al livello di quelli là, grazie.
Per il resto mi trovi d'accordo sul fatto che la sinistra fa poco la sinistra (a parte le 2 cose che mi hai menzionato, che ripeto, sono le uniche cose DA SINISTRA che vorrebbero fare), ormai il PD è la nuova DC
E mi trovi pure d'accordo sull'approccio della "sinistra" che fa schifo, e non tanto per il memino scemo di Geronimo Stilton, è proprio imbarazzante la puzza sotto al naso, come se stessero parlando ad una sorta di élite, e se vuoi essere di sinistra non puoi fare l'elitario, quella è roba da destra (che difende i ricchi), la sinistra deve guardare ai poveri, punto.
Quindi io più che cringiare per Geronimo Stilton, mi preoccuperei più di gente che senza ironia alcuna se ne esce con roba tipo "aboliamo il suffragio universale", questo è un atteggiamento sbagliato e anche classista.
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Per avere un’idea sui veri obiettivi che stanno dietro alla cosiddetta emergenza climatica, è necessario aprire uno squarcio sulla finanza internazionale. La Green Economy, secondo quanto aveva già scritto nel 2019 l’IIF è “il nuovo oro”.
Di conseguenza la preoccupazione più grande è verso il debito mondiale dovuto ai governi. Il problema per l’IIF è che questo debito elevato, con oneri molto pesanti, potrebbe indebolire gli sforzi internazionali per mitigare i cambiamenti climatici.
La soluzione dell’IIS è: “ridimensionare i flussi di finanza pubblica e privata”. Cita, a tal proposito, la stima dell’IPCC del 2010 secondo cui sono necessari 3,5 trilioni di dollari ogni anno per evitare che le temperature globali aumentino di 1,5 °C entro il 2050.
Insomma l’IIF è preoccupato perché il debito degli Stati nazionali potrebbe ridurre gli investimenti per l’emergenza climatica (IIF 2019b). Perciò, l’enorme debito pubblico mondiale, non preoccupa l’IIF per le conseguenze negative sui diritti sociali, come la diminuzione della spesa sulla sanità, l’istruzione, la previdenza o per la mancata fornitura di energia elettrica a due miliardi di persone nei paesi più poveri etc.
L’IIF si preoccupa invece per la diminuzione di disponibilità di risorse destinate a prevenire presunti rischi climatici. Insomma si preoccupa di non perdere “il nuovo oro”. Secondo voi Greta &Co non lo sanno, o fanno finta di non saperlo?
Critica Climatica
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Il comunista mentale italiano è quello che chiede di non fare la spesa a ferragosto così i dipendenti dei supermercati possono andare al ristorante o al lido a farsi servire lo spritz in spiaggia. È quello che schiuma se un ricco chiama il 112 per farsi recuperare in montagna, affermando che dovrebbe pagarsi le cure e le emergenze da solo. Ma è anche quello che schiuma se il ricco si paga il pronto soccorso privato, perché la sanità deve essere comunista. È quello che se uno propone di eliminare il ministero delle donne e pari opportunità in Argentina lo chiama psicopatico di ultra destra. E tanto altro, se volete aggiungete voi.
Il comunista mentale italiano è quello che esulta all’ordine della guardia costiera di smontare un gazebo in spiaggia per ripararsi dal sole, perché il gazebo occupa il demanio pubblico.
È quello che dice il corpo e mio e decido io se deve abortire un feto ma vuole l'antinfluenzale obbligatorio per tuttj
E' quello che non si deve confondere meteo con clima, ma che usa i temporali estivi per sostenere che il clima sta cambiando.
E' quello che schiumò quando il sindaco neoeletto nero di Johannesburg annullò gli investimenti per piste ciclabili del predecessore, dicendo che son cose non per le masse ma da privilegiati della ZTL.
E' quello che fa il sindaco de Milan, d'estate chiude i parchi e va a Formentera, chi resta se la prenda col cambiamento climatico.
E' quello che quando pensa al Covid gli vengono i lucciconi agli occhi, che occasione perduta per dare una disciplina sociale centralista, equa e solidale oltre che austera e decrescista a tutti.
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CONTRO IL GOVERNO DEGLI ASINI, DEGLI INCOMPETENTI, DEGLI INADEGUATI, DEI GAFFEUR DI PROFESSIONE...
L'appello degli Scienziati, del mondo Accademico, della Ricerca scientifica Italiana, degli uomini più illustri in campo sanitario, che avvertono l'urgenza di lanciare l'allarme contro lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale Italiano.
Prima che sia troppo tardi e non restino soltanto i cocci da raccogliere di ciò che fu l'orgoglio della Nazione italiana dal 1978 agli anni 2000.
Poi vennero i guastatori, vennero gli speculatori lombardi, i leghisti, gli Egoisti, i Berlusconi, gli interessi dei Formigoni di turno, a demolire il sistema Pubblico, per accordare favori e privilegi agli amichetti degli amichetti.
Alle speculazioni delle Cliniche Private che fanno profitti sulla pelle di chi si ammala.
Poi non accusiamo nessuno che non lo sapevamo cosa stesse tramando questo sciagurato Governo di Destra-Destra, che ci porterà a sbattere e a disgregare la coesione nazionale mettendo tutti contro tutti, gli enti locali contro il Governo centrale, grazie alle norme sulla Autonomia differenziata e alla proposta di Premierato forte preteso dalla burina della Garbatella: la caciottara Giorgia Meloni.
Sappiamolo fin d'ora, cosa stanno preparandoci questi picconatori della Repubblica Italiana.
NOI CI BATTEREMO STRENUAMENTE PER DIFENDERE IL SISTEMA UNIVERSALE CHE GARANTISCE CURE A OGNI CITTADINO, SENZA DISTINZIONE DI REDDITO, CENSO, AMICIZIE DI PARTE O LEGAMI CORPORATIVI.
LE CURE SANITARIE VANNO PRESTATE A PRESCINDERE DAL PORTAFOGLIO CHE HAI IN TASCA. È UN DIRITTO SACRO QUESTO. È IL DIRITTO ALLA VITA, ALL'ESISTENZA IN VITA PER TALUNE PERSONE IN DIFFICOLTA' GIA ORA DA PERSONE SANE.
Approfondimento su Repubblica di oggi 4 aprile 2024.
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#Sistema Sanitario Nazionale#Salute e Politica#il Governo che vuole cancellare i Diritti#LA FATTORIA DEGLI ANIMALI#Il potere degli ASINI
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Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato è proprietario del 10% della clinica Therapia srl, volete gridare al conflitto d’interessi? Nel paese in cui Silvio Berlusconi ha spadroneggiato per trent’anni grazie ad un impero mediatico senza precedenti, queste sono bazzecole, quisquilie, noccioline americane.
Girano un po’ di più le sfere quando la reclame di questa clinica recita testualmente che potrete avere accertamenti diagnostici “senza dover attendere i tempi lunghi del sistema sanitario pubblico”.
Si, avete capito bene mr. Marcello Gemmato, deputato barese di FdI (e chi altri?) è sia il sistema sanitario pubblico, sia il sistema sanitario privato, uno e bino, con una mano cancella investimenti pubblici nella sanità, e con l’altra vi chiede l’obolo privatamente per curarvi nel suo privato.
In passato aveva già dato segni che non era l’uomo giusto al posto giusto quando disse che non c’è alcuna prova che senza vaccini saremmo stati peggio (e notate la finezza della frase costruita su due negazioni che si annullano e che si tradurrebbe automaticamente con: niente prova l’efficacia dei vaccini).
Volete che il suddetto Marcello Gemmato ne renda conto al Parlamento? Quando anche John Elkan lo diserta come se si trattasse della lezione di violino.
Volete che dia le dimissioni? Quando più nessuno si sogna di darle, qualunque sia la cosa fatta o la cosa detta, e tutti restano aggrappati al carro o al carroccio del vincitore.
Io suggerisco sommessamente l’atavico e sempre funzionante “argumentum baculinum”, per chi non mastica latino è l’uso calibrato di un bastone ben nodoso per infondere la moralità, il senso dell’opportunità e del pudore in alcuni cialtroni che stanno assurgendo come asparagi, dall’oggi al domani, a cariche di responsabilità a cui non sono minimamente degni.
#marcello gemmato#sottosegretario ministero della salute#clinica therapia srl#john elkan#fratelli d'italia#argumentum baculinum
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Puo' anche essere che la Meloni non abbia fatto nulla in 5 mesi di governo.
ma la sinistra negli ultimi mesi dopo 15 anni al governo, qualcosa lo hanno fatto.. HANNO VOTATO con i 5S LE DIRETTIVE EUROPEE SULLA CASA GREEN...le classi meno abbienti che a malapena arrivano a fine mese vi ringraziano visto che sta mossa colpirà l'80% delle abitazioni italiane, svalutazione immediata del patrimonio, blocco di nuovi investimenti Ater di zona, dovendo mettere in regola tutta l ' edilizia agevolata etc etc, e non ho sentito una, dico una proposta per aiutare chi non potrà farlo, in base isee magari, niente, solo l'obbligo (un classico da una classe dirigente da sempre supponente ed arrogante) ..per quanto riguarda il salario minimo che più minimo non si puo ci penserà SUMAHORO lui è l’ esperto ….
A no, scusate, a dx adesso sono impegnati con il ponte di Messina, un altro pozzo divora soldi che pagheremo tutti noi, con ennesime tasse, tagli alla sanità, scuola etc etc ...
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Le richieste degli Stati Maggiori delle Forze Armate: nuove armi per almeno 25 miliardi
E la scuola a bagasce
E la sanità a bagasce
E le pensioni mai
E la giustizia a bagasce
E gli stipendi a bagasce
......
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non capisco questo ask sull'abrogazione. l'autonomia non significa che una regione x non vuole più dipendere dallo stato, tipo san marino, e gestire il tutto in totale autonomia? e si deve votare a favore di cosa? a parte il fatto che non si apre il link
Non so neanche da dove iniziare io con quest'ask invece 😰 Vediamo un po': il link non si apre perchè probabilmente in tanti ci abbiamo cliccato sopra, perchè prima si apriva. E' una raccolta firme (serve lo SPID) per proposta di abrogazione (quindi cancellazione) della legge (che è stata approvata) sull'autonomia differenziata. San Marino non è una regione autonoma, ma uno Stato indipendente. E no, autonomia non vuol dire quello che hai scritto tu, altrimenti vorrebbe dire secessione; ci sono già alcune Regioni italiane a statuto speciale che hanno una certa autonomia. Con questa legge si dice che TUTTE le Regioni possono fare un po' come gli pare: decidere di privatizzare la sanità ad esempio (come sta già accadendo in Lombardia), riforme sulla scuola, o "tenersi" tutti gli introiti delle tasse e decidere di spenderli come gli pare piuttosto che far decidere allo Stato in base alle Regioni che hanno più bisogno di fondi/investimenti/opere di infrastruttura. Ne deriverà solo una disastrosa frammentazione del Paese, Presidenti di Regione che si crederanno sceriffi del far west, ricchi che si arricchiscono di più e ulteriore impoverimento del Sud.
#ask#Anonymous#io non sarò la persona più informata in merito#ma per cortesia#leggetevi due articoli di politica ogni tanto#che ne va del futuro di tutti
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IN SARDEGNA LA MAGGIOR CRESCITA D’IMPRESE IN ITALIA
Non sono né Milano né Roma le provincie con più nuove imprese in Italia ma la Gallura, nel nord della Sardegna, a far segnare il maggior tasso di crescita di nuove attività aperte nel 2023.
La Gallura si è distinta con un tasso di crescita 2,23%, superiore al 2,10% di Milano e all’1,91% di Roma, rispettivamente seconda e terza. “Il merito dell’exploit va in gran parte a Olbia che ha visto un incremento del 5,7% nel 2023 rispetto all’anno precedente. Questa crescita non solo testimonia la vitalità economica della Gallura, riconosciuta per la sua densità imprenditoriale tra le più alte in Italia, ma evidenzia anche la sua capacità di attrarre nuovi investimenti, in molti casi internazionali” dichiara il centro studi Cipnes responsabile del rilevamento. Nel solo distretto produttivo di Olbia sono state registrate 17 nuove attività nel settore nautico e molte nuove imprese in settori che vanno dal settore alberghiero alla sanità, dalla tecnologia alla moda. Molti anche gli investimenti dall’estero.
La Gallura è un’area dell’isola sarda con 26 Comuni che ha visto un grande sviluppo a partire dagli anni ’70 grazie soprattutto al turismo ma che ha saputo trasformare questa opportunità in un’occasione di crescita solida. Oggi sono molte le imprese che alimentano il tessuto produttivo locale, con l’industria del sughero e del granito nelle quali ha raggiunto primati a livello internazionale. La città di Olbia e la Costa Smeralda hanno visto un incremento di imprese nel 2023 che supera di 8 volte quello nazionale che ha segnato un tasso di crescita complessivo dello 0,7%.
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Fonte: Cipnes
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Fratelli d'Italia risponde al segretario della CGIL, avvertendolo di prestare attenzione poiché le sue dichiarazioni potrebbero incitare a comportamenti illegali. La polemica si intensifica nel contesto politico attuale, con Fratelli d'Italia che difende il proprio operato e contesta le affermazioni della CGIL. Dall’opposizione, il Partito Democratico attacca il governo, accusandolo di voler smantellare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il Pd lamenta che le politiche attuate dall’esecutivo stiano minacciando la qualità e l’accessibilità dei servizi sanitari, sostenendo che le scelte fatte dal governo potrebbero portare a una forte diminuzione delle risorse destinate alla sanità pubblica. Il dibattito è acceso e le parti si contrappongono su questioni centrali come la sicurezza e la salute dei cittadini. Da una parte, la coalizione di governo cerca di difendere le proprie scelte politiche, mentre dall’altra parte l’opposizione cerca di mobilitare l'opinione pubblica contro quelle che considera decisioni dannose per la salute collettiva. Il segretario della CGIL è accusato da Fratelli d'Italia di creare tensione con le sue esternazioni, mentre il Pd prosegue sulla linea della denuncia, portando in evidenza i rischi legati a un eventuale depotenziamento del SSN. Le parole di accusa e difesa si susseguono, riflettendo una crescente polarizzazione del dibattito politico italiano. Nel complesso, la situazione mette in luce non solo le differenze ideologiche tra governo e opposizione, ma anche la crescente tensione sociale in un periodo in cui la sanità pubblica è un tema di cruciale importanza per i cittadini. Le preoccupazioni espresse da vari attori politici evidenziano come la salute e i diritti dei lavoratori restino questioni centrali su cui si gioca l’accordo sociale nel paese. In questo clima di scontro e polemica, le parti cercano di legittimare le proprie posizioni, sottolineando l'importanza di mantenere un servizio sanitario nazionale forte e accessibile a tutti, mentre al contempo si interrogano sui possibili sviluppi futuri e sull’andamento delle politiche governative nel settore della salute.
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Sciopero Nazionale dei Medici il 20 Novembre: Protesta contro la Manovra Economica
Sindacati sul piede di guerra: "Gli aumenti previsti dalla legge di bilancio sono briciole che offendono la categoria."
Sindacati sul piede di guerra: “Gli aumenti previsti dalla legge di bilancio sono briciole che offendono la categoria.” Il 20 novembre 2024, medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie aderiranno a uno sciopero nazionale di 24 ore. La protesta nasce da una crescente insoddisfazione nei confronti della legge di bilancio presentata dal governo, che i sindacati di categoria…
#aumento stipendi#aumento stipendi medici#carenza personale sanitario#condizione lavoro ospedali#condizione ospedali#condizioni lavoro medici#crisi sanità pubblica#crisi sistema sanitario#dialogo governo-sindacati#emergenza sanità#investimenti sanità#investimenti strutture ospedaliere#lavoratori sanità in sciopero#legge bilancio 2024#legge di bilancio 2024#manovra economica governo#manovra finanziaria 2024#protesta contro il governo#protesta sanità#protesta sistema sanitario#proteste sanità italiana#riduzione personale medico#riforma sanitaria#sciopero 24 ore medici#sciopero dirigenti sanitari#sciopero dirigenti sanitari novembre.#sciopero infermieri#sciopero medici#sciopero novembre 2024#sicurezza lavoratori sanità
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Sono iniziate le audizioni della commissione bilancio della Camera riguardo alla manovra economica. Da oggi è previsto un fitto calendario di deposizioni, che proseguirà fino a giovedì 7 novembre, giorno in cui interverrà il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Le audizioni rappresentano un'opportunità per discutere le diverse misure economiche e i temi cruciali che riguardano il bilancio dello Stato. Nella prima giornata di audizioni, l'attenzione si è concentrata soprattutto sul settore della sanità. È emerso un durissimo attacco da parte della fondazione Gimbe, che ha evidenziato le criticità del sistema sanitario italiano. Secondo la fondazione, le politiche attuate fino ad oggi non hanno garantito un adeguato livello di assistenza per i cittadini e hanno causato una serie di problemi strutturali che necessitano di un intervento immediato. Gimbe ha sottolineato che i finanziamenti destinati alla sanità sono insufficienti e che occorrerebbe un maggiore impegno per garantire la qualità e l'accesso ai servizi sanitari. L’organizzazione ha anche esposto dati preoccupanti riguardanti tempi di attesa per le visite specialistiche e interventi, sottolineando che questi fattori influiscono negativamente sulla salute pubblica. Inoltre, è stata messa in evidenza la necessità di rivedere il modello organizzativo delle cure, per promuovere una maggiore integrazione tra le variabili sanitarie e sociali. Le audizioni continueranno nei prossimi giorni coinvolgendo vari esperti e rappresentanti di diversi settori, che porteranno le loro proposte e critiche riguardo alla manovra e al bilancio complessivo. Il ministro Giorgetti, che chiuderà il ciclo di audizioni, avrà l'opportunità di rispondere alle sollecitazioni e alle osservazioni emerse durante gli interventi. Il parlamento, con queste audizioni, intende raccogliere informazioni utili per un esame più approfondito del disegno di legge di bilancio e delle misure collegate, cercando di garantire che le decisioni prese tengano conto delle reali esigenze del paese. Si prevede un coinvolgimento attivo non solo dei politici, ma anche della società civile, per definire una manovra che possa realmente rispondere alle sfide che l'Italia si trova ad affrontare, in particolare nel campo della sanità.
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Manifestazione del Pubblico Impiego a Roma: “Salario, salute, diritti, occupazione” Si è svolta il 19 ottobre 2024, a Roma ... #cgil #leggedibilancio #manifestazionepubblicoimpiego #mauriziolandini #pierpaolobombardieri #scioperogenerale #uil https://agrpress.it/manifestazione-del-pubblico-impiego-a-roma-salario-salute-diritti-occupazione/?feed_id=7553&_unique_id=67140e717541c
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Clima e guerre aumentano la povertà globale
Così il mondo perde la lotta contro la povertà e il climate change aumenta i rischi. Metà della popolazione vive con meno di 6,85 dollari al giorno e 700 milioni di persone hanno meno di 2,15 dollari. Un rapporto della Banca Mondiale rivela che l’eliminazione dell’indigenza estrema entro il 2030 è fuori portata. Il climate change aumenta i rischi - Quasi metà della popolazione mondiale (44%) vive con meno di 6,85 dollari al giorno: per sottrarla alla condizione di povertà, potrebbe volerci oltre un secolo. Quasi 700 milioni di persone (8,5%) vivono addirittura con meno di 2,15 dollari, in condizioni di estrema indigenza. Secondo un nuovo rapporto della Banca Mondiale, potrebbero volerci almeno tre decenni per sradicarla, sulla base delle attuali politiche in campo. L’obiettivo di sconfiggerla entro il 2030 è ormai «fuori portata». I poveri restano poveri «Si è perso un decennio», afferma il report «Povertà, prosperità e pianeta», pubblicato il 15 ottobre, la prima valutazione dei progressi globali verso l’eliminazione della povertà dopo la pandemia di Covid-19, che ha fatto aumentare il numero di persone in condizioni di indigenza. Una ferita che non si rimargina.
La povertà estrema (meno di 2,15 dollari al giorno) rimane concentrata nei Paesi con crescita economica storicamente bassa e zavorrati da alto debito, che costringe a dirottare sui rimborsi dei prestiti una parte significativa delle risorse pubbliche, sacrificando istruzione, sanità, sviluppo. Molti di questi Paesi si trovano nell’Africa subsahariana. «Dopo decenni di progressi, la lotta contro la povertà globale sta subendo gravi battute d’arresto, a causa dell’intersecarsi di sfide che includono la lenta crescita economica, la pandemia, l’elevato debito, i conflitti e gli shock climatici», ha dichiarato Axel van Trotsenburg, direttore generale senior della Banca Mondiale. Secondo il report, i redditi di tutto il mondo dovrebbero in media quintuplicarsi per raggiungere uno standard di benessere di 25 dollari a persona al giorno, che in molti luoghi rimane una mera aspirazione. Anche se il numero di Paesi con elevate disuguaglianze di reddito è diminuito nell’ultimo decennio, ben 1,7 miliardi di persone (una su cinque nel mondo) vivono in queste condizioni, soprattutto in America Latina e nell’Africa subsahariana. L’elevata disuguaglianza riflette una mancanza di mobilità socioeconomica, che ostacola le prospettive di crescita inclusiva e di riduzione della povertà. Un altro report della Banca Mondiale mostra che i 26 Paesi più poveri del mondo (reddito medio pro-capite inferiore a 1.145 dollari), che ospitano il 40% delle persone indigenti, hanno l’indebitamento più alto dal 2006, pari al 72% del Pil. Rischio climatico Gli eventi climatici estremi minacciano di gettare nella povertà un numero elevato di persone. Quasi un individuo su cinque, a livello globale, rischia di subire nel corso della propria vita un grave shock meteorologico, da cui faticherà a riprendersi economicamente. L’Africa subsahariana ha la quota maggiore di popolazione esposta. Per ridurre la povertà è quindi necessaria una crescita economica sostenibile, a più basso impatto di gas serra. La maggior crescita necessaria per ridurre la povertà estrema non avrebbe effetti globali elevati in termini di maggiori emissioni, poiché i Paesi più poveri contribuiscono in misura molto ridotta. Al contrario, ridurre la povertà per i Paesi a reddito medio-alto potrebbe portare a un aumento significativo dei gas serra, se la crescita richiesta non fosse sostenibile dal punto di vista climatico. Ricette su misura Per la Banca mondiale, i Paesi a basso reddito dovrebbero dare la priorità agli investimenti nella creazione di posti di lavoro, nel capitale umano, nell’accesso ai servizi e nelle infrastrutture, migliorando al contempo la resilienza delle economie. I Paesi a medio reddito dovrebbero invece mettere al centro l’aumento dei redditi, per ridurre la vulnerabilità agli shock, insieme a politiche per ridurre l’intensità di CO2 della crescita economica. Nei Paesi ad alto e medio reddito, dove le emissioni di gas serra sono elevate, l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulla loro riduzione, accompagnata da misure a sostegno delle persone che possono perdere il lavoro per effetto della transizione o possono subire perdite economiche, in particolare le fasce povere o vulnerabili. Read the full article
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Unicef-Oms, '48% bimbi allattati al seno, in 12 anni aumentati del 10%'
(Adnkronos) - "Negli ultimi 12 anni, il numero di bambine e bambini di età inferiore ai sei mesi esclusivamente allattati al seno è aumentato di oltre il 10%. Ciò significa che il 48% dei neonati in tutto il mondo beneficia di questo sano inizio di vita. Ciò si traduce in centinaia di migliaia di bambini e bambine la cui vita è stata salvata attraverso l'allattamento. Lo ricordano L'Unicef e l'Organizzazione mondiale della Sanità, in occasione della Settimana mondiale dell'allattamento. Le due organizzazioni internazionali sottolineano la necessità di migliorare il sostegno all'allattamento come azione fondamentale per ridurre le disuguaglianze e proteggere il diritto di madri, bambine e bambini a sopravvivere e prosperare. Per quanto riguarda i 'numeri', sebbene ci sia stato un significativo balzo in avanti che avvicina all'obiettivo dell'Oms di portare l'allattamento esclusivo ad almeno il 50% entro il 2025, "esistono sfide persistenti che devono essere affrontate", spiega una nota. Unicef: i dati sull'allattamento Quando le madri ricevono il sostegno necessario per allattare, tutti ne traggono beneficio. Secondo gli ultimi dati disponibili, migliorare i tassi di allattamento potrebbe salvare oltre 820.000 vite ogni anno. Durante questo periodo cruciale di crescita e sviluppo precoce, gli anticorpi contenuti nel latte materno proteggono i bambini e le bambine dalle malattie e dalla morte. Questo è particolarmente importante durante le emergenze, quando l'allattamento garantisce una fonte di cibo sicura, nutriente e accessibile. L'allattamento riduce il peso delle malattie pediatriche e il rischio di alcuni tipi di cancro e di malattie non trasmissibili per le madri. Si stima che 4,5 miliardi di persone - più della metà della popolazione mondiale - non abbiano una copertura completa dei servizi sanitari essenziali; quindi, molte donne non ricevono il sostegno necessario per allattare al meglio. Questo include l'accesso a consigli e consulenze qualificati, empatici e rispettosi, durante tutto il percorso di allattamento. La raccolta di dati affidabili è fondamentale per affrontare le disuguaglianze e garantire alle madri e alle famiglie un sostegno tempestivo ed efficace per l'allattamento. Attualmente, solo la metà dei Paesi raccoglie dati sui tassi di allattamento Per sostenere i progressi, è necessario disporre di dati anche sulle azioni politiche che rendono possibile l'allattamento, come le politiche occupazionali a favore delle famiglie, l’applicazione del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno e gli investimenti nell'allattamento. Sistemi di monitoraggio Il miglioramento dei sistemi di monitoraggio aiuterà ad aumentare l'efficacia delle politiche e dei programmi per l'allattamento, a fornire informazioni per un migliore processo decisionale e a garantire che i sistemi di sostegno possano essere adeguatamente finanziati. Quando l'allattamento è protetto e sostenuto, le donne hanno più del doppio delle probabilità di allattare. Si tratta di una responsabilità condivisa. Le famiglie, le comunità, il personale sanitario, i politici e gli altri responsabili delle decisioni giocano tutti un ruolo centrale: Aumentando gli investimenti in programmi e politiche che proteggano e sostengano l'allattamento attraverso finanziamenti nazionali dedicati. Lavoro a favore delle famiglie Attuando e monitorando politiche di lavoro a favore delle famiglie, come il congedo di maternità retribuito, le pause per l'allattamento e l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia economici e di buona qualità. Garantire che le madri a rischio nelle emergenze o nelle comunità sottorappresentate ricevano protezione e sostegno per l'allattamento in linea con i loro bisogni specifici, compreso una consulenza tempestiva ed efficace sull'allattamento come parte dell’assistenza sanitaria di routine. Migliorare il monitoraggio dei programmi e delle politiche di allattamento per informare e migliorare ulteriormente i tassi di allattamento. Sviluppare e far rispettare le leggi che limitino la commercializzazione dei sostituti del latte materno, comprese le pratiche di marketing digitale, con un monitoraggio per segnalare di routine le violazioni del Codice. In Italia l'Unicef porta avanti le Baby-Friendly Initiatives (Bfi): buone pratiche, basate su prove di efficacia, che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento, offrendo e garantendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri che non allattano. Le Bfi comprendono 35 ospedali e 10 comunità riconosciuti 'Amici delle bambine e dei bambini' e 4 corsi di laurea Amici dell’allattamento. Inoltre, fanno parte del programma dell'Unicef Italia "Insieme per l'allattamento" oltre 1.000 Baby PIt Stop, aree allestite per accogliere i genitori che vogliono allattare o cambiare il pannolino quando si trovano fuori casa. [email protected] (Web Info) Foto di Rebecca Scholz da Pixabay Read the full article
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