#ma grazie al cazzo
Explore tagged Tumblr posts
Text
Domenica sono andato a pranzo da mia madre.
Mi ha fatto riportare un po’ di sugo.
Vi faccio capire quanto è “un po’” nel linguaggio di mia madre.
Oggi è il terzo giorno che mangio pasta condita col suo sugo.
#fame#buon appetito#poi dice che ingrasso#ma grazie al cazzo#tagliatelle#sugo di carne#sugo fatto in casa#tre giorni mi è durato
22 notes
·
View notes
Text
La programmazione per Oppenheimer e Barbie l'hanno decisa 6 mesi fa e stanno al cinema per altri tre mesi invece i film italiani boh? Due giorni bastano? Però ti faccio sapere la mattina stessa se escono ah e per vederlo ti devi spostare di regione. No macché promozione non li spendo i soldi tanto so già che non lo vede nessuno. Come dici? Se non faccio promozione è ovvio che non lo veda nessuno? Ma figurati non è così che funziona è tutto un magnamagna, fidati
#e poi 'eh ma il cinema americano' ESTICAZZI????????????????????????????????????????#'ma l'approccio americano alla recitazione' l'approccio consiste nel fare finta di parlare con un telo verde e tanto di rispetto se ci#riescono ma porca miseria ti sembra il modo di lavorare#e non è solo la bella estate sono tutto il resto dei film italiani cazzo nina dei lupi in anteprima a venezia sembra una figata#tra una settimana è lì e nessuno ne ha mai parlato#poi si lamentano se si fanno coprodurre da netflix eh minchia almeno lì qualcuno li guarda#poi ci smenano in soldi perché vanno tutti alla corporazione ma la soddisfazione di averlo fatto vedere c'è#poi sono le persone che non vanno al cinema eh grazie al cazzo la promozione di 3.50€ c'è da non so quanto tempo#ho visto un minimo di pubblicità solo quest'anno#sapete dove?#al cinema#ma se ci sono già evidentemente lo so#con un video preso dalla premiazione dei david di Donatello#in cui attorə e registə spiegano perché è bello andare al cinema#per carità stupendo#mandatelo in tv magari#scusate ho finito
17 notes
·
View notes
Text
.
#ricordatevi che quando in preda alla disperazione agli esami scritti fate una domanda a* pover* assistenti#ecco quando non vi rispondono è sia perché dovete sapere voi la risposta quindi che cazzo chiedete <3#e poi perché magari manco loro la sanno#rip tizia che mi ha chiedo una roba super specifica sul trattato di Maastricht ma che è signora mia si mangia?#ma con un sorriso da Gioconda che ammoniva la poveretta facendole capire che non avrei potuto rispondere ho camuffato abilmente il fatto che#comunque non avrei saputo rispondere#e questo grazie anche alle mie due lauree che mi permettono di improvvisare al meglio anche in situazioni tese#in my macellaio del meme di che cazzo ne so scusi era#rip anche signora che non sapeva le cd generazioni dei diritti un kis :’)
13 notes
·
View notes
Text
going insane a parte che mentre stavamo nella navetta per il diciottesimo sono uscite le materie d'esame ma poi tipo bell e buon si scopre che alcuni non vanno più in scienze domani e io ci dovevo andare sabato quindi sicuramente chiamerà altri e io comunque ho studiato ma mo sono le cinque meno dieci e io sto ripetendo da un'oretta chimica e ora mi devo mettere a fare biologia perché quella viene alla prima ora e io oggi non ho aperto mezzo libro. le mie cervella mi stanno uscendo dalle orecchie come dio sfaccimma mi ricorderò ste cose so solo che gli alcoli sono quello che il mio stomaco sta digerendo mo e la formaldeide è quella che vorrei bermi ora perché non ce la faccio più
#che belli i diciott'anni. fatemi uscire da questa prigione#ma poi fosse qualsiasi altra materia ok ma è Chimica e Biologia. non so neanche dove stanno di casa#grazie a dio che in sti giorni mi sono messa un po' a farla comunque perché altrimenti non saprei proprio dove sbattere la testa#tanto tra un anno starò in sessione chi cazzo se ne frega del. metiletiletere e dei virus a rna ooooo#c'est la vie basta preoccuparsi per la scuola non posso controllare la mia vita al 100% sarà sempre piena di imprevisti!!!!!! and thats ok.#mo vado
3 notes
·
View notes
Text
jj pedinato da UN MESE sti cessi maledetti si devono cagare addosso
#e ora non si sente più al sicuro e grazie al cazzo manco io mi sentirei#ma perché ci deve essere sta gente di merda perché
0 notes
Text
Io non ero nata per fare la puttana. A scuola ero bravissima. Intelligente. Morto papà, ci siamo trovate in seria difficoltà. Io, mia madre e il mio fratellino Elia più piccolo di me di dieci anni. Mamma aveva un lavoro precario e malpagato. A stento sapeva fare la sua firma. L'hanno messa in mezzo: una grossa storia di prestanomi e fatture false. Ed è finita dentro.
Dovevamo cavarcela, io ed Elia. Gli assistenti sociali, dei bassifondi fondamentalmente se ne fregavano: troppo lavoro. Cincischiavano. Un ricco commerciante della zona, vedovo, si è offerto dapprima di farci mangiare, poi di pagare delle bollette. Inevitabilmente, ha chiesto qualcosa in cambio. Da subito. Ero vergine, giovanissima, ingenua. Ma già una donna sviluppata. L'avrei potuto mandare in galera, se avessi voluto.
Ma poi come avremmo mangiato. Quando ha saputo che avevo solo tredici anni è impazzito: mi voleva tutte le sere. All'inizio ho pianto di rabbia. Poi ho iniziato pure a godere, visto che comunque dovevo farlo. I vicini hanno fatto un po' di chiacchiere; le voci corrono. L'hanno denunciato ed è finito dentro per direttissima. Pure lui. Ma ormai avevo imparato tutto: come far drizzare il cazzo agli uomini maturi, cosa piace loro e soprattutto avevo capito che essere giovanissima mi dava un enorme potere contrattuale.
Sono finita subito con un anziano protettore: che mi faceva lavorare tantissimo, ma mi trattava male. Sberle e sottomissione psicologica. E ogni sera, prima di farmi andare coi clienti, voleva il mio culo. Ne andava pazzo. Una mattina, invece di tornare a casa, ho preso Elia e siamo scappati con l'incasso della nottata. Sono stata l'amante esclusiva di un'agiata farmacista zitella a cui mi ero rivolta per un aiuto appena fuggita.
Quando dopo tre mesi ho capito che mi voleva in esclusiva e che avrei dovuto rinunciare alla mia libertà, che avrei dovuto mandare Elia in un istituto da lei scelto, le ho rubato un po' di soldi, d'oro e siamo fuggiti di nuovo. E quindi oggi eccomi qui: sempre puttana, ma cerco di gestirmi da sola. Ho imparato a tirar fuori gli artigli. Dentro la borsetta ho sempre spray e coltello. Per questo il mio soprannome è 'l'arrotina'. Grazie a Internet seleziono anche i clienti. 100 euro in macchina in campagna per una sveltina.
Se vuoi anche culo e bocca: 200 euro, pagamento sempre in anticipo. 800 euro per una notte intera. Però per una notte voglio il pagamento con bonifico anticipato e solo così vengo a domicilio. Chiedo e offro massima igiene. Preservativo d'obbligo e pasto a carico tuo. Elia lavora giù al porto, ha diciotto anni e si gestisce da solo. Comunque è bellissimo e le colleghe spesso gliela danno gratis, lo ospitano, lo sfamano. Lo divorano. Quindi sono libera di muovermi, anche in trasferta. Interessa?
Aliantis
30 notes
·
View notes
Text
I fatti non hanno valore in sé, ma attraverso le loro conseguenze e il loro rapporto con eventi precedenti o futuri.
Harry Laus
Avrei voluto scrivere grazie al cazzo ma poi Harry lo stimo....;-)
49 notes
·
View notes
Text
Vieni qui
Stasera non scappi, bella: guardacaso stasera ho voglia di te e ho bisogno di trattarti da puttana. Andiamo in camera e fammi godere. Cammina, muoviti e non protestare. Ti inginocchierai e me lo prenderai in bocca. Zitta e docile. Perché sei il mio personale passatempo, fino a prova contraria. Sono tuo marito e ti posso usare quando voglio. Stasera ho voglia del tuo corpo, di scoparti senza troppe smancerie.
Ecco: con la tua bocca per ora ho finito, perché ti voglio venire dentro, rimarcare quello che è il mio esclusivo territorio e per questo ora desidero scoparti. Spero tu al solito abbia preso le dovute precauzioni da sola, perché non voglio plastica, ostacoli o interruzioni, mentre ti fotto. E ti fotterò in modo selvaggio, davanti e dietro. Sii preparata.
Tanto, le buone maniere, le gentilezze e soprattutto l'esserti stato sempre fedele, con te non sembrano essere serviti a nulla: ho scoperto purtroppo proprio oggi che te la fai con quel cazzo di istruttore di pilates che francamente mi sembra una checca. A lui penserò domani. Per ora voglio scopare la mia puttana. Ne ho bisogno.
E poi dimmi: da quando hai iniziato a scopare con lui? E già che ci siamo: ne hai presi molti altri, di cazzi in questi ventun'anni di matrimonio? Quanti hanno conosciuto la tua gola e ci hanno sborrato dentro? Che coglione: non mi sono mai accorto di nulla! Imbecille e pure innamorato! “No, sai mia moglie… No grazie: sono veramente lusingato, ma sono sposato…” Idiota puro, fatto e finito! Che cazzo di vero scemo, a non approfittarne! Mai. E allora adesso muoviti.
Stenditi: girati a pancia sotto e apri bene le chiappe, che ti devo trapanare per bene, stasera: di dritto e di rovescio. Inizierò dalla tua fregna completamente spanata e poi a seguire ti sborrerò nel culo. Me l'hai sempre fatto sudare, ‘sto cazzo di culo tuo, come fosse il Santo Graal: una volta l'anno, se m'andava bene.
Invece le foto dell'investigatore ti fissano mentre te lo stai facendo sfondare senza troppe esitazioni, dal merluzzetto giovane. Roba forte: collare e lacrime di dolore! Porca miseria! Per un'ora intera! Ti piace, fare la troia in giro, eh? Cose da pazzi: che numeri da bordello fa, la mia sposa puttana. Che cazzo piangi, adesso? Sei mica un coccodrillo…
RDA
22 notes
·
View notes
Text
papa francesco dice che oggi si privilegia avere cani e gatti piuttosto che fare figli e vorrei dirgli sinceramente: grazie al cazzo
viviamo in un mondo di merda che è già una botta di culo trovare una persona che ti sopporta e che tu sopporti, senza che sia uno psicopatico che ti ammazza al primo litigio oppure una persona che ti vuole privare della tua libertà individuale oppure che sta con te solo per solitudine o per altri motivi futili/economici che non coincidono con i sentimenti, in più se proprio sei fortunato/a, devi pure avere il coraggio di mettere al mondo un bambino o una bambina in un mondo del genere
e poi sinceramente la chiesa che parla di bambini/ragazzini dopo tutto lo schifo che abbiamo sentito negli anni (non ultima la povera elisa claps ma sono centinaia di centinaia i casi acclarati di pedofilia in ambiente ecclesiastico)
51 notes
·
View notes
Text
Today I'm gonna kill someone
#'ci dispiace ma i biglietti per lo spettacolo sono finiti' e grazie al cazzo#se al posto di mandarmi tre mail in tre giorni diversi me ne aveste mandata solo una in cui chiedevate tutto il cazzo che serviva#che tra l'altro non c'era scritto nel documento del polimi#magari si risparmiava tempo e i biglietti non finivano#e vaffanculo
3 notes
·
View notes
Note
non per andarti contro o cose, però guarda che le due atlete, Imane Khelif dell'Algeria e Lin Yu-Ting di Taiwan, che gareggiano alle Olimpiadi di Parigi nella categoria sono state precedentemente squalificate da un campionato del mondo femminile per avere "cromosomi XY". Praticamente, sono stati svolti i campionati mondiali di boxe femminile nel marzo del 2023, ospitati a Nuova Delhi, in India. Tuttavia, l’evento è stato segnato da polemiche dopo che Umar Kremlev, presidente dell'International Boxing Association (IBA), ha annunciato la squalifica di più pugili dal campionato. Kremlev ha detto che i dirigenti dell'IBA si erano incontrati verso il gran finale del campionato per discutere di "equità tra delle atlete e professionalità", dopo che sono state sollevate preoccupazioni sul sesso biologico di alcuni partecipanti. Ha aggiunto che dopo "una serie di test del DNA", l'IBA "ha scoperto atleti che stavano cercando di ingannare i loro colleghi e fingere di essere donne". Parlando a TASS News, Kremlev ha affermato che i test avevano dimostrato che le atlete in questione "avevano cromosomi XY ed erano quindi esclusi dagli eventi sportivi". Tra gli squalificati c'era Imane Khelif, la pugile algerina, la quale avrebbe dovuto sfidare Yang Liu della Cina nella finale dei pesi welter. Khelif è stato rimosso dalla lotta per la medaglia d'oro e al thailandese Janjaem Suwannapheng, che aveva perso contro Khelif in semifinale, è stato invece permesso di procedere a combattere Yang. In una dichiarazione pubblica, l'IBA ha scritto che "un pugile dell'Algeria, Imane Khelif, è stato escluso dai campionati mondiali di boxe IBA a causa del mancato rispetto dei criteri di ammissibilità dell'IBA". Ma il Comitato Olimpico Algerino ha negato le affermazioni dell'IBA, attribuendo la squalifica di Khelif a una "cospirazione" per impedire all'Algeria di avere una medaglia d'oro nella boxe. Mentre alludevano vagamente al fatto che Khelif è stato colpito per "motivi medici" che circondano alti livelli di testosterone, hanno aggiunto che avrebbero sostenuto il viaggio di Khelif alle Olimpiadi di Parigi del 2024 a prescindere. Ma dopo la controversa squalifica, una pugile si è fatta avanti per discutere della sua esperienza (simile a quella della Carini) combattendo Khelif sul ring al campionato. "Quando ho combattuto con lei mi sono sentita molto fuori dalla mia profondità", ha scritto la pugile messicana Brianda Tamara su X. "I suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni come pugile, né nel mio sparring con gli uomini. "Grazie a Dio quel giorno sono uscita dal ring sana e salva, ed è un bene che finalmente se ne siano resi conto"", ha detto Tamara Brianda.
Sostanzialmente, l’algerina ha potuto partecipare alle olimpiadi di Parigi perché le linee guida per l’ammissibilità sono a compito del paese di provenienza.
C’è anche da ricordare che Angela Carini si era dichiarata pronta per l’incontro (rispondendo alle accuse della destra), dicendo: “Io devo adeguarmi a quello che ha deciso il CIO, quindi domani andrò sul ring e darò tutta me stessa“.
le frasi fra “” non sono mie parole
Cioè fammi capire, stanno umiliando una donna, ci stanno facendo becera propaganda sopra, e vieni qua a scrivermi 'sto MUCHO TEXTO e a fare la punta al cazzo su come nel 2023 l'IBA, ente sportivo non riconosciuto dal comitato olimpico internazionale (ansa), l'abbia esclusa dai mondiali? È idonea per le Olimpiadi, e lo era anche nel 2021, non lo fosse stata l'avrebbe esclusa anche il comitato olimpico, quindi cosa?
E Tamara Brianda (ma anche la nostra Angela Carini) ci spiegasse allora perché 5 donne sono riuscite tranquillamente a battere la Khelif senza piangere (x)
E Angela se ne andasse a quel paese, col suo NON salutare l'avversaria ha dimostrato una bassezza unica
Ma veramente, non hai di meglio da dire? A volte l'empatia vale più di un "ACHTUHALLY ☝️🤓"
52 notes
·
View notes
Text
madonna quellə che fanno le moine al* docente a tutti i costi e a più riprese per ottenere chissà che cosa lə metterei sotto con la bici e per sicurezza ci passerei sopra anche col monopattino che non ho
#non sono cogliona lo so anch’io che alle volte è necessario calcare un po’ la mano con l’entusiasmo etc etc#è tutto galateo feudale e nel galateo c’è un sacco di falsità#DETTO CIÒ#madonna c’è chi proprio emana una falsità e una detestabilità tali che v supra#di’ grazie al professore perché ha detto una cosa interessante non c’è bisogno di dirgli a più riprese che lo ringrazi perché ti ha cambiato#la vita da così a così ma che cazzo vuol dire ma smettila gianleonardə
10 notes
·
View notes
Text
@esthergravityfalls made me think of this, so have the Loumand fight adapted into Italian by me
L: "Cosa? Cosa?"
A: "È giorno!"
L: "E allora? Me la passavo-"
A: "Con un ragazzo. Te la spassavi con un ragazzo. Ero a casa a girarmi i pollici sul divano."
L: "Ti ho chiesto di unirti a noi."
A: "La notte è passata, la stanza è un casino e ora sono qui, a pulire con straccio e stupidità."
L: "La stanza si è sporcata, e allora? La pulisco."
A: "No, la pulisco io. Tu fai i casini e io li pulisco. Segnamolo sul calendario, allineiamolo con Orsa Maggiore, il triannuale "vaffanculo, ora trovami" di Louis, con scuse a seguire."
L: "Scusa!"
A: "Ti rifugi nelle braccia di delinquenti e malcapitati e ragazzini distrutti, va bene."
L: "Ah, il va bene che non sembra bene."
A: "Ma rivelare la nostra natura a un reporter che hai incontrato in un bar 10 ore fa... E se avesse pubblicato?"
L: "Mi stavo divertendo, stavo per chiudere la faccenda quando..."
A: "Saresti svenuto sul pavimento di fianco a lui, Louis. Stordito dalle droghe che gli hai dato."
L: "Oh, che noia! Sei noioso. Scolorito, insipido. Settimane noiose, mesi noiosi, un noioso del cazzo!"
A: "Ecco le droghe, dalle zanne giù per la gola fino al cuore, le dita tremanti, i piedi..."
L: "Soffocamento dal cuscino più morbido e beige. Le 10 ore che ho passato con quel ragazzo sono state più interessanti, più affascinanti, di decenni con te! Oh eccolo! Lo sguardo mezzo vacuo, mezzo apocalittico. Ma cosa significa oggi, eh? Mi vuole leccare le scarpe o tagliarmi le mani? Stasera c'è il gremlin o la crocerossina?"
A: "Okay. Okay, forse. Ma sono noioso come il blaterare registrato sulle cassette magnetiche del tuo affascinante ragazzo? Oh, oh, è così difficile essere me!"
L: "Mi giravo i pollici sul divano?"
A: "È così difficile uccidere gli umani,sento i loro sentimenti mentre li prosciugo! Tutti quelli che conosco mi fanno dei torti!"
L: "OK, OK, svegliamo il ragazzo e proviamo con te. Sono il vampiro Armand e il mio papà vampiro mi ha addestrato ad essere una puttanella!"
A: "Mio fratello, si è gettato dal tetto! Mia sorella mi ha sepolto vivo!"
L: "Ma i vampiri che hanno ucciso mio papà mi hanno fatto pretendere di non avere il cazzo per 240 anni."
A: "Mia figlia era mia sorella, era il mio soprammobile. Non mi guardava gentilmente. Lestat, Lestat, Lestat, Lestat"
L: "Ho parlato male di lui tutto il tempo! E allora?"
A: "IL NOME! Il nome, muto nella nostra casa da 23 anni, detto di nuovo e di nuovo finché non mi pulsava in testa come un martello."
L: "I nostri problemi non riguardano lui!"
A: "E tu usavi il suo nome solo come copertura, ma poi si tornava sempre a lui!"
L: "L'ho amata!"
A: "Ma lei non amava te! Non come lui, non come me."
L: "Lo so. Lo so! Grazie, grazie per averlo detto."
A few observations
- boy, do they say a lot in 2 minutes
- some things have been changed, such as picking lint off the sofa and idk what Armand meant by "wallowing fingers" at a certain point
- rewatching this scene never gets old
#interview with the vampire#armand#iwtv#iwtv spoilers#iwtv amc#amc iwtv#louis de pointe du lac#Loumand fight
34 notes
·
View notes
Note
Sono 46 anni che avrei bisogno di un gatto, di sapere com' è vivere la vita con un animale e provare quello che tutti chiamano "amore incondizionato". Si, non ho figli e sarei a detta di molti nella fase del ciclo vitale "donna-single=gattara". Ho paura. Non ho mai vissuto questo tipo di esperienza e ho mille paure: e se muore perché involontariamente lo uccido? e se soffre perché lo costringo in un ambiente non suo? Se perdo la mia libertà e sto male e lui idem? E quando morirà sarà l'ennesimo dolore da affrontare. Mi faccio mille paturnie e mille problemi sia pratici che iper fantasiosi. Vedo gatti ma non mi decido e secondo me mi avranno presa anche un po' sul cazzo pensandomi come pazza inconcludente. Ecco, mi sento così. Tra l'altro faccio una vita abbastanza regolare e non avrei neanche il problema di essere in quella fase "pepe sul culo" per cui esco moderatamente e faccio robe moderate (più che altro non avrei proprio più le forze di andare tipo ad un rave...per dire eh). Detto ciò, secondo te, esiste qualcuno al mondo che si possa essere mai pentito di aver fatto questa scelta (escludendo le merde umane che puntualmente abbandonano animali per strada)?. Può succedere che una persona mediamente sana di mente si possa accorgere che questa scelta è in realtà per lei insostenibile a diversi livelli e per altrettante ragioni? Grazie per aver letto fin qui sto pippone paranoico incredibile. Sarei curiosa e felice di leggere una tua risposta. Ti seguo sempre e ti stimo un botto.
Stai parlando di uno degli esseri con il quale ci siamo scelti per sentirci meno soli nel cammino attraverso i secoli.
Finché ci sarai tu, sarà il suo ambiente e la tua e la sua libertà saranno sempre proporzionate a quella dell'altro.
Non credo che lo ucciderai e quando arriverà il suo momento di riposare nel prato in fondo al sentiero del mondo, sono sicuro che da lui avrai imparato molto sulla vita e tutto sui rimpianti... quanto sia stata unica e piena la prima insieme a lui e come non ci sia bisogno dei secondi, se si è vissuto ogni nuovo giorno con intensità.
Loro lo sanno fare divinamente, gioendo delle piccole cose (che poi tanto piccole non sono) e quindi credo che tu non debba privarti di una connessione così profonda e bella con una creatura che ti insegnerà una nuova sfaccettatura di quella strana cosa che molti chiamano 'vita'.
27 notes
·
View notes
Text
TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol.1 From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 5
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
Sotto il corpo del prete si allargava una pozza di sangue.
“Aha, ecco dove vi eravate cacciati!”
La poca speranza che aveva Jessica svanì all’istante mentre fissava il vampiro apparso sulla porta. Sembrava fosse già completamente guarito dalle ustioni, il suo viso nel chiarore delle due lune non ne mostrava alcuna traccia.
“Ci incontriamo di nuovo eh?” Disse il Duca. “Prima siamo stati interrotti da quell’impiccione, ma ora che dici di continuare da dove eravamo rimasti?”
“A—ahh…” Jessica era paralizzata dalla paura. Cercò di arretrare ma andò a sbattere contro la parete.
“Sii paziente tesoro… dopo che ho finito qui mi prenderò cura di te.” Sghignazzò il vampiro, facendo schioccare le labbra e masticando quello che sembrava del tabacco.
Il Duca tirò fuori il dischetto metallico che aveva usato sul ponte e lo sollevò in alto.
“Cos’è’?” Chiese Jessica curiosa, nonostante la paura.
“Credo sia il codice di accesso al sistema di navigazione. Ma vuoi sapere un segreto? In realtà non so nemmeno io cosa sia. Mi è stato detto di inserirlo nel computer e spingere qualche bottone. Mmhh vediamo…”
“Non lo faccia.”
Dita sottili afferrarono la gamba del vampiro.
E’ il prete! Ma come fa ad essere ancora vivo?
“La prego, ci sono centinaia di persone a bordo di questa nave.” Rantolò il prete.
“Non me ne frega un cazzo di quelle inutili persone!” Urlò il duca, colpendo con un calcio il prete su una tempia. La forza del colpo spedì Abel contro il muro. E lì rimase disteso, come una bambola rotta.
“Sono un Metuselah! Un vampiro! Siamo gli esseri più potenti della terra! Voi siete solo bestiame!! Mi ciberò di voi e poi userò la vostra pelle come un vestito una volta che avrò finito di uccidervi!”
“No…Vi sbagliate… siete umani anche voi…”
“Zitto e muori, inutile animale.” Ringhiò il vampiro.
Il Duca Alfredo iniziò a battere sulla tastiera. “Ho quasi fatto qui, bambolina.” Si rivolse a Jessica, sempre come masticando qualcosa. “Fra poco questa nave sarà finalmente distrutta!”
Jessica mirò al vampiro con un pezzo di tubatura e lo colpì con tutta la forza che aveva in corpo. Ma lui bloccò il colpo a mani nude, senza nemmeno degnarsi di alzare gli occhi dalla tastiera. Alfredo usò la sua mossa contro di lei, torcendole il braccio dietro la schiena senza nemmeno guardarla. Con un minimo movimento del polso, scaraventò Jessica contro il muro. Lei si accasciò sul pavimento.
“J-Jessica” urlò il prete con un verso strozzato.
“Oh cazzo! L’ho uccisa per caso?” Rise il Duca. Poi iniziò a fischiettare una marcia funebre continuando a scrivere sulla tastiera, cercando di non farsi passare il buonumore: il sangue di un morto aveva un sapore orribile.
“Quello cos’è?” Chiese Abel.
La cosa informe che era uscita dalla bocca del vampiro non era per niente tabacco. Era un pezzo di gomma rossa. Era…
“Un palloncino rosso…? Non può essere…” Abel sussurrò sconcertato.
“Questo? Oh, l’ho preso dal ragazzino.” Ripose il Duca. Continuò a scrivere senza prestare alcuna attenzione al palloncino o al prete. “Mi ci sono imbattuto mentre venivo qui. Il suo sangue era delizioso. Era denso, vellutato... Veramente squisito.”
Non fece in tempo ad ad aggiungere altro, perché venne buttato a terra da un forza terrificante. Cadde, squittendo come un maiale. Non riusciva a capire cosa gli stava succedendo.
Un normale essere umano si sarebbe rotto tutti gli arti, mentre il Duca rimase solo un po’ frastornato dall’impatto. Alzò la testa per un attimo, solo per vedere il prete in piedi di fronte a lui.
“Duca Alfredo, è andato troppo oltre.” Disse Abel, incombendo su di lui come un’ombra scura.
Il volto del prete era avvolto nel buio, ma la sua veste era zuppa di sangue.
E ora che ne sarà del sabotaggio? — Si chiese il vampiro.
“Mi spiace ma non posso perdonarla.” Disse il prete.
“Perdonarmi dici?” La rabbia si impadronì del Duca, che si rialzò in piedi. “E cosa succede se non mi perdoni? Subirò per caso una punizione divina?”
“No, l’amore del Signore è infinito, ma…” Nell’oscurità gli occhi del prete cambiarono improvvisamente colore: da quello di un tranquillo lago in inverno passarono ad un rosso scarlatto, come sangue fresco. “Anche se Lui sarebbe in grado di mostrare misericordia… Io non posso.”
“Ahaha! Dillo al tuo Dio quando lo incontrerai in paradiso!”
Alfredo allungò un dito verso Abel, con l’intenzione di usarlo per cavargli un occhio. Non credeva che il prete avrebbe ancora avuto voglia di sproloquiare a proposito di Dio una volta accecato. Pregustò con piacere il rumore del suo dito che andava a scivolare dietro l’orbita del prete, attraverso il bulbo oculare fino al cervello.
Ma non successe nulla.
“Impossibile” sibilò il Duca.
Abel aveva afferrato il braccio del vampiro. Serve la forza di dieci umani per poter bloccare il braccio di un Metuselah. Chi è davvero quest’uomo? Cercò di liberarsi dalla presa del prete ma non ci riuscì. Ma quella non era la sola sorpresa in serbo per il Duca.
“Crusnik-02: operatività autorizzata fino al limite del 40%. Attivazione!” Mormorò Abel, con una voce più scura della notte.
“Aaaagh!” Urlò Alfred piegandosi bruscamente all’indietro. Inciampò e cadde. Un dolore acuto lo attraversò tra il pugno ed il braccio: il suo polso ora era avvolto da catene d’oro. I suoi anelli stavano cibandosi della sua carne come se avessero avuto una mente propria. Piccoli spruzzi di sangue apparvero sul suo braccio mentre pezzetti di carne ed osso saltavano in aria attorno a lui. La catena stava facendo a pezzi il suo braccio.
“La mia maaaanoo!” Gracchiò il Duca.
“Fa male, non è vero?” Disse il prete freddamente. I suoi occhi erano di un rosso più scuro del sangue. Un paio di zanne erano improvvisamente apparse sulle sue labbra. “Non è così? Stai soffrendo? Le persone che hai ucciso hanno dovuto sopportare dolori ben peggiori. Ma non ti preoccupare, non ti ucciderò. Seguirò la volontà di Dio. Ti farò solo provare un centesimo della sofferenza che hai inflitto alle persone che hai ucciso.”
Un suono orribile come di carne che si strappava riempì la stanza. Era un rumore disgustoso. Ma non veniva dal Duca. La mano ed il braccio destro di Abel si stavano spaccando in due. Da dentro il buco che ne risultava, apparvero zanne affilate che crescevano attorno ad una mascella scura.
Era una bocca che si contorceva.
E la bocca iniziò a mangiare il pugno destro di Alfredo.
“T—tu…” balbettò il Duca “C—cosa sei tu? Non sei umano.”
“Hai paragonato gli esseri umani al bestiame, giusto? E allora non hai mai pensato: gli esseri umani mangiano la carne degli animali. I vampiri mangiano gli umani. Magari esiste qualcuno che mangia i vampiri.” Sussurrò il prete con labbra rosse come se fossero macchiate di sangue. “Io sono un Crusnik. Un vampiro dei vampiri, se vuoi metterla così”.
“Stronzate!” Urlò Alfredo incredulo. “Io sono un Metuselah. Tutte le creature viventi sulla Terra non sono altro che mangime per noi. Noi abbiamo il diritto di calpestare e divorare tutto! Vá all’inferno cane del Vaticano!”.
Nascosta nella cintura, il Duca nascondeva una sottilissima lama a filo. Il suo bordo era stato affilato fino a farlo diventare dello spessore di un capello ed era in grado di tagliare qualunque cosa. Il filo saltò fuori dalla cintura come fosse un serpente. Abel si protesse il viso con la mano sinistra, ma la lama si era mossa ad una velocità supersonica e gli aveva tagliato via il braccio. Una colonna di sangue schizzò fino al soffitto.
“Debole mortale. ‘Un vampiro dei vampiri’, eh?”
Sanguinante ed in terribile sofferenza, Abel cadde in ginocchio.
Il Duca Alfredo sghignazzò deridendolo.
“Idiota, sei ridicolo! Cosa sei, un essere umano potenziato dalle droghe e dalla tecnologia? Non importa. Me la pagherai lo stesso. Ti taglierò anche l’altro braccio, e poi entrambe le gambe. E poi, mentre starai morendo dissanguato, violenterò la ragazza davanti ai tuoi occhi e ne berrò il sangue. E tu mi pregherai di smetterla. Oh sì che lo farai.”
Abel non batté ciglio. Si alzò semplicemente, raccogliendo il suo braccio dal pavimento. Un rumore di risucchio risuonò in tutta la stanza. La bocca sul braccio di Abel si mosse di nuovo ed iniziò a mangiare il resto del braccio sinistro reciso: dal palmo della mano, al polso, all’avambraccio.
“Stai mangiando te stesso.” Osservò il Duca. “Che cosa disgustosa.”
Mentre consumava il suo ripugnante pasto, il corpo di Abel iniziò a trasformarsi. Cinque forme simili a vermi apparvero dal taglio sulla sua spalla sinistra. Ma non erano vermi, erano cinque dita. Seguirono il palmo della mano, il polso e alla fine tutto il resto delle braccia.
Non era umano. E di sicuro non era un vampiro. Davanti al Duca stava qualcosa oltre la sua comprensione, qualcosa ancora più maledetto di un vampiro.
“Ora ti farò una domanda...” Il mostro, che aveva terminato di alimentarsi e rigenerarsi allo stesso tempo, aprí finalmente bocca. Come dal nulla, apparve tra le sue mani una luccicante falce a doppia lama. “Rispondimi… Per chi stai lavorando?”
Il Duca Alfredo non ci pensò un attimo. Scappò fuori da una finestra e lasciò la nave, correndo freneticamente sulla superficie del pallone di elio.
Chi cazzo è questo tizio?
“E’ inutile, non puoi sfuggirmi.”
Come ha fatto a raggiungermi?
L’aria intorno a loro era gelida, ma il prete se ne stava lì come nulla fosse, non si vedeva nemmeno la condensa del suo respiro.
Alfredo iniziò a piagnucolare, temendo per la sua vita.
Sotto la luce delle lune gemelle, una bocca piena di zanne stava sogghignando.
“Di cosa hai paura, Duca? Non sei forse in cima alla catena alimentare?”
Disperatamente, Alfredo scagliò la sua cintura contro il prete e poi si voltò per scappare. Il suo piano riuscì per metà. Le sue gambe corsero in una direzione… ma la parte superiore del suo corpo cadde dall’altra.
“Aiutami. Ti prego aiutami.” Pregò il vampiro.
Gli occhi di Abel guardarono in basso verso il vampiro mortalmente ferito. “Come ci si sente ad essere bestiame?”
Gli occhi che avevano posto quella domanda non erano umani né vampiri.
Mentre i suoi organi interni scivolavano fuori, il vampiro tentò di scappare via, terrorizzato. Ogni pensiero razionale gli era impossibile.
“Parla.” Ordinò il prete.
Il Duca fu obbligato a rispondere. Iniziò a spifferare tutto quello che aveva giurato di mantenere segreto.
“Il Rosekreuz Orden…”
Il Duca Alfredo sentì come qualcosa che gli strizzava il cuore. Con un suono umido, la sua stessa mano gli si era conficcata nel petto. Alfred continuò a guardare sconcertato mentre la sua mano sinistra, muovendosi di propria volontà come un animale, afferrava il suo cuore fra le costole spezzate.
Cosa cazzo mi sta succedendo?
“Sono stato drogato…? Post ipnotismo?”
Il prete calò la falce cercando di togliere il cuore dalle mani di Alfredo, ma inutilmente. L’organo spappolato era già stato schiacciato come un acino d’uva. Il Duca abbandonò le sue spoglie mortali con un gorgoglìo.
Abel si inginocchiò accanto al vampiro morto, chiuse gli occhi del cadavere e sussurrò: “Culpa perennis aelito ora tuor nominare. I tuoi peccati sono eterni. Ma ora io pregherò per i morti. Una vita é pur sempre una vita, anche quella di un uomo che disprezza gli altri.”
Il prete si rialzò. Il rosario fece un rumore metallico fra le sue dita, ondeggiando per il vento intenso. “Tutto questo non mi piace.” Disse. “Non mi piace per niente
#abel nightroad#trinity blood#sunao yoshida#rage against the moons#trinity blood novels#flight night#jessica lang#thores shibamoto#traduzione italiana
8 notes
·
View notes
Text
Mio padre sta rimontando i vecchi mobili della camera di mia sorella che avevo smontato io perché non gli piace il letto nuovo. Ma tutto a posto? Ma grazie al cazzo che ho mille problemi psicologici se mi ritrovo con genitori così. Ma io boh
16 notes
·
View notes