#sapete dove?
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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La programmazione per Oppenheimer e Barbie l'hanno decisa 6 mesi fa e stanno al cinema per altri tre mesi invece i film italiani boh? Due giorni bastano? Però ti faccio sapere la mattina stessa se escono ah e per vederlo ti devi spostare di regione. No macché promozione non li spendo i soldi tanto so già che non lo vede nessuno. Come dici? Se non faccio promozione è ovvio che non lo veda nessuno? Ma figurati non è così che funziona è tutto un magnamagna, fidati
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mangywayway · 1 month ago
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Not me starting this fine Sunday morning fighting on the comments of my town FB group with ppl that are clearly too old and closed minded to be on the internet
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santipietroepaolo · 1 year ago
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The first two episodes of Suburræterna will premiere at the Rome Film Fest 2023
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stelashe · 2 years ago
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The way yall can't tell shitpost from real science and then write essays against tiktok
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pgfone · 5 months ago
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Posso lamentarmi? Mi lamento: per descrivervi quanto sia ridicola ormai la situazione agricola Italiana vi voglio raccontare questa cosa. In questi ultimi anni ho dismesso tutte le coltivazioni (causa zero ricavi) orzo, grano, farro, lenticchie, per citarne alcune, ormai tutta rimessa sotto ai 100 ettari e mi sono concentrato sugli olivi, ogni tanto però faccio qualche prodotto su richiesta specifica o per qualche amico. In questo caso ho fatto delle balle di fieno per un amico, un fieno di prato misto dove ci sono varie essenze tra cui l'erba medica, il trifoglio, il loietto, l'avena, ecc ecc... insomma tutte quelle varieta di specie erbacee che fanno i prati di montagna colorati per cui tutti impazziscono (Tipo la fioritura di Castelluccio). Bene vi ho già annoiato? Lo capisco, ma aspettate tanto è caldo e non si può fare niente a quest'ora a parte leggere. Allora per essere breve, il processo del fieno è abbastanza semplice, si taglia, si fa asciugare un giorno o due (in questa stagione) si gira, si ranghina, ovvero si mette tutto insieme in file per poi pressarlo con l'apposita macchina attaccata al trattore che fa le balle che possono essere di varia forma densità e misura a seconda poi delle bestie che andrà a nutrire. Ecco capite che è un bel dispendio di tempo e gasolio fare questi passaggi senza contare le macchine che ormai sono costosissime e senza contare che il mercato ormai richiede un prodotto perfetto, per perfetto intendo che se becca una piovuta non vale più niente. Ok fino a qui ci siete? Ora viene il bello, una di quelle balle cilindriche dove tutti si fanno le foto Instagrammabili pesa all'incirca 4 quintali e il fieno quest' anno viene pagato 4 euro al quintale, 4x4=16 euro per una balla, bene, sapete quanto costa la rete per legare la balla (che è quella che fa si che il fieno stia lì tutto bello pressato) ?????
20 euro.
Per concludere, 4 euro di rimessa a balla, senza considerare il gasolio per tutti i passaggi che vi ho descritto e senza considerare che il fieno lì non ce l'ha messo il buon dio ma ci è stato seminato con altrettanti passaggi che vi evito per non essere ancora più prolisso
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italian-lit-tournament · 29 days ago
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Italian literature tournament - Third round.
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Propaganda in support of the authors is accepted, you can write it both in the tag if reblog the poll (explaining maybe that is propaganda and you want to see posted) or in the comments. Every few days it will be recollected and posted here under the cut.
Propaganda for Pier Paolo Pasolini by @alsosprachvelociraptor
Vorrete mica fare perdere Pier Paolo Pasolini, tra le più importanti figure LGBT+ in Italia, nonché l'uomo che si faceva scattare migliaia di queste foto? Letteralmente un'icona di stile, e non solo di pensiero, degli anni 60 e 70?!
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Ammirate con quale fierezza sfoggia la camicetta più confusa (ma col cuore nel posto giusto) che potesse esserci sul mercato. Appoggiato in una posa statica al suo amato divano fucsia. Torquato Tasso mica ce l'aveva, il divano fucsia!
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Vi prego di osservare con attenzione il tacco ventordici (forse non lo sapete, ma PPP era alto tre mele o poco più), e l'elegante mix di bronzo metallizzato + vernice nera. Una combo che sicuramente dovrebbe portargli un sacco di voti. (queste foto sono state scattate nel 1973 nella sua casa in Via Eufrate e sono apparse sulla rivista "OTTO8")
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Votate Pier Paolo per poter in futuro vedere altri deliziosi outfit anni '70. Con la manina sul fianchetto, ovviamente.
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Propaganda for Torquato Tasso by @girldante, @eresia-catara and @machiavellli
copying @eresia-catara and @machiavellli's torquato propaganda because with all due respect for a giant like pasolini we are tassopilled in this house:
#TORQUATO VAIII#con tutto il rispetto per le imprecazioni di pasolini#ma tormento religioso omosessuale sublimato con la poesia >>>>>>#inoltre non mi risulta che pasolini abbia mai scritto qualcosa di melodico e suggestivo come Qual rugiada o qual pianto/ quai lagrime eran#quelle/ che slarger vidi dal notturno manto/ e dal candido volto de le stelle?#ma soprattutto#Pasolini non ha descritto un duello omoerotico tra cavalieri dove ha cercato in tutti i modi di non far trasparire il suo desiderio con#aggiunta di finale tragico#Quindi.#ripeto. TASSO VAIIIIIIIIII#ANZI AGGIUNGO UN'ALTRA COSA#Tasso era così tormentato e paranoico e bisognoso di affetto che è andato dalla sorella#travestito e gli ha detto che era morto per vedere come avrebbe reagito#poi ha passato qualche giorno a casa sua >3#e si è spontaneamente consegnato agli inquisitori che non lo volevano neanche più vedere#inoltre pasolini non è passato alla storia come qualcuno che pensava di essere perseguitato da un folletto >333
#TORQUATO TASSO#THE AUTUMN OF THE RENAISSANCE#THE AUTHOR WHO WAS SO OUT AND INSIDE OF HIMSELF TO BECOME A LITERAL CHARACTER FOR MANY PSYCHOLOGICAL STUDIES#THE ONE WHO PUT THE PIETAS HAS THE HEART OF HIS POEM#THE HEIR OF CHRISTIAN HUMANISM#“amico; hai vinto: io ti perdon; perdona/ tu ancora”#THE WHOLE Tancredi - Clorinda ARC CMON#“temerò me medesmo; e da me stesso/ sempre fuggendo#avrò me sempre appresso.”#also#he never had a break
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ambrenoir · 2 months ago
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I miei genitori sono stati sposati per 55 anni. Una mattina, mia madre scese in cucina per preparare la colazione a papà, quando ebbe dolore al petto e cadde. Mio padre la sollevò come meglio poteva e, quasi trascinandola, la portò in macchina. A tutta velocità, senza rispettare i semafori, la guidò fino all’ospedale.
Quando arrivò, purtroppo, non c’era più.
Durante il funerale, mio padre non parlò; il suo sguardo era perso nel vuoto. Non pianse quasi per nulla.
Quella sera, noi figli ci radunammo intorno a lui. In un’atmosfera di dolore e nostalgia, ricordammo insieme i bei momenti trascorsi, finché papà chiese a mio fratello, un teologo, di spiegargli dove si trovava in quel momento mamma. Mio fratello iniziò a parlare della vita dopo la morte, di ipotesi su come e dove potesse trovarsi.
Papà lo ascoltava attentamente. Improvvisamente, ci chiese di portarlo al cimitero.
“Papà!” rispondemmo, “sono le 11 di sera, non possiamo andare al cimitero ora!”
Alzò la voce, e con uno sguardo velato ci disse:
“Non discutete con me, per favore non discutete con un uomo che ha appena perso sua moglie dopo 55 anni.”
Ci fu un momento di silenzio rispettoso, e non discutemmo più. Andammo al cimitero, chiedemmo il permesso al custode notturno. Con una torcia, raggiungemmo la tomba.
Mio padre la accarezzò, pregò e disse a noi figli, che osservavamo la scena commossi:
“Sono stati 55 anni… sapete? Nessuno può parlare di vero amore se non ha idea di cosa significhi condividere la vita con una donna.”
Si fermò e si asciugò il viso. “Io e lei, siamo stati insieme durante quella crisi. Ho cambiato lavoro…” continuò. “Abbiamo fatto le valigie quando abbiamo venduto la casa e ci siamo trasferiti in un’altra città. Abbiamo condiviso la gioia di vedere i nostri figli laurearsi, abbiamo pianto insieme la perdita di persone care, pregato nelle sale d’attesa di vari ospedali, ci siamo sostenuti nel dolore, ci siamo abbracciati ogni Natale e ci siamo perdonati gli errori… Figli miei, ora lei è andata via, e io sono felice, sapete perché?
Perché è andata via prima di me. Non ha dovuto affrontare l’agonia e il dolore di seppellirmi, di rimanere sola dopo la mia partenza. Sarò io a passare attraverso tutto questo, e ringrazio Dio. L’amavo così tanto che non avrei voluto vederla soffrire…”
Quando papà finì di parlare, io e i miei fratelli avevamo le lacrime che ci rigavano il volto. Lo abbracciammo, e lui ci confortò: “Va tutto bene, possiamo andare a casa, è stata una buona giornata.”
Quella notte capii cos’è il vero amore; è ben lontano dal romanticismo, ha poco a che fare con l’erotismo o il sesso. Piuttosto, è legato al lavoro, al completarsi a vicenda, al prendersi cura l’uno dell’altro e, soprattutto, al vero amore che due persone realmente impegnate si promettono per tutta la vita.
✍️ Amore a distanza
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io-pentesilea · 5 months ago
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Giovedì è morto un mio collega.
Maestro di tennis, 66 anni.
Aveva deciso di smettere a 70 anni. Avrebbe venduto la casa di Roma e ne avrebbe comprata una a Capalbio, dove si sarebbe trasferito con la moglie.
Avrebbe comprato anche la tomba, diceva, 'per vedere il mare'.
Aveva superato un infarto di recente e dopo solo pochi mesi, a seguito di suoi comportamenti 'strani' - aveva perso la sua agenda e telefonava più volte per sapere se l'avevamo trovata, ripeteva sempre le stesse cose... - si era sottoposto a un controllo.
Tumore al cervello, inoperabile, aspettativa di vita non più di sei mesi.
Se n'è andato nel giro di poco tempo. Passando le ultime settimane in un letto d'ospedale - sapete immagino come gli ammalati allettati vengono tenuti.
Ho sempre pensato che se gli fossero stati concessi 10 minuti di lucidità e se mai fosse riuscito a trascinarsi fuori dal letto - conoscendolo, lui così attento al suo aspetto, lui così dignitoso - si sarebbe buttato da una finestra per farla finita.
Non ce l'ho fatta ad andare al suo funerale.
Non so. Vigliaccheria? 'Negazione' della realtà?
L'ho 'salutato' a modo mio.
Sono entrata in una chiesa, ho acceso una candela per lui perché 'la luce gli indicasse la via'.
Non si sa mai, ci fosse qualcosa dopo...
Buon viaggio, Giancarlo.
Barbara
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apropositodime · 5 months ago
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Esattamente undici anni fa, mi svegliavo con un sogno. Pazzesco.
Sognavo mia madre, in piedi vestita,come nei giorni normali della sua vita, era davanti al suo armadio metteva a posto . A fianco a lei c'era quel letto, quello ospedaliero, attrezzato, vuoto.
In quel sogno percepivo, serenità.
Mi sono svegliata e ho pensato: che strano sogno,non mi ha turbata, non mi ha spaventata, avevo capito chiaramente...
In quegli anni vivevo i nella stessa palazzina dove vivevano i miei.
Ale aveva 6 anni e Andre 9.
Ci prepariamo e scendiamo dai nonni.
Mio padre è preoccupato e mi dice: stamattina non va.
Solo questo.
Lei è nel letto ospedaliero, con il respiratore e tutto il resto, dimostra duecento anni, mio padre è stato il miglior infermiere che io abbia mai conosciuto.
Maledetta malattia.
Andiamo via, fa caldo, conosco mio padre, porto i bambini fuori, anche se loro sono davvero bravi.
Andiamo nel bar del loro padre, io a giugno ho chiuso la nostra storia, il nostro matrimonio, e stato un anno assurdo,tra una cosa e l'altra.
Intorno alle undici mi chiama mia sorella, piange e non capisco cosa dice, ma capisco cos'è successo
Mamma è volata via.
Ho dovuto sempre dire io da sola, le cose ai miei figli, anche quando il loro padre se ne è andato,sempre io.
Va be, chi se no!
In quel sogno, mi ha salutata.
Non lo dimenticherò mai.
In questi anni non l'ho sognata molte volte, ma solo in momenti miei particolari.
"non lo so dove vanno le persone quando ci lasciano, ma so dove rimangono"
L'unico volta in cui ho pianto è stato quando mia sorella mi ha detto : la mamma ha la Sla.
Chi vuole stare in corpo che non sente più, chi? Sapendo che non c'è nulla da fare.
Quando se n'è andata, ho respirato, lei non respirava più in autonomia, e sapete una cosa, la sua paura più grande era quella , la mancanza del respiro, il suo punto debole era la gola, tantissimo anni fa le era stata tolta la tiroide .
La sua malattia l'ho trovata ingiusta. Non che ci siano malattie giuste...
Quindi io sapevo che non ce la faceva più, in quel saluto ho percepito la sua serenità.
E niente, dopo questo ricordo buttato su questo muro, mi scuso se vi ho trasmesso tristezza, non era questa l'intenzione.
Giovedì.
Ciao Ma😊
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 1 month ago
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Siete tutti caldi stamattina... Forse dovrei misurarvi la temperatura... Sapete il posto migliore dove prenderla, vero??? 😏😏😏
~ Virginia ~
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omarfor-orchestra · 2 months ago
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Ma secondo voi mettere una puntata il lunedì e una il martedì è una trovata per risolvere il disastro della fascia del martedì
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raffaeleitlodeo · 1 year ago
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A partire dal primo giugno del 2024, più di settemila persone con gravissima disabilità che vivono in Lombardia vedranno diminuire da 650 a 400 euro mensili l'assegno che ricevono come contributo per l’assistenza domiciliare. Mentre chi vive in una condizione di dipendenza vitale da macchinari (per esempio coma, stato vegetativo o tracheotomia) vedrà ridursi il contributo da 900 a 700 euro al mese. E voi direte, "ma come è mai possibile una cosa del genere? Voi all'opposizione, che ci state a fare? Non avete protestato, durante il dibattito sul bilancio?" Bene, cari. Sapete com'è andata? Che in quaranta ore di discussione fatte fino al 20 dicembre di questi tagli non si è parlato. Anzi hanno passato il tempo a dirci quanto fosse importante mantenere gli investimenti su categorie così fragili. E quindi? E quindi la Giunta Fontana, fra Natale e Capodanno, quando l'attenzione dei media è calata, vertiginosamente, si è ritrovata e all’unanimità ha partorito una delibera contenente questi tagli. Lontano dall'aula consigliare. Una porcata inaudita. Per la gravità dei tagli che entra sulla carne viva di tutti quei caregivers familiari che quotidianamente, tra mille sacrifici, si occupano di stare vicino alle persone con disabilità. Per la modalità. Quasi di nascosto. Quasi contando che nessuno se ne accorgesse, lontano dal luogo istituzionale dove rendere conto di una decisione del genere. In campagna elettorale, quanta gente mi disse "ma io non voto, tanto siete tutti uguali". Come no. Luca Paldini - Pagina, Facebook
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iosognatore · 3 months ago
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Lo sapete che oggi si celebra la Giornata Mondiale del Caffè?
Ma voi l’avete mai bevuto il Caffè Pedrocchi alla menta nello storico locale? Si tratta di una ricetta tutta padovana, ormai famosa in tutto il mondo, nata dal perfetto connubio tra espresso 100% arabica, emulsione di panna fresca, menta in sciroppo e una spolverata di cacao amaro.
La storia di questa bevanda, che si snoda tra i secoli XV e XVIII, tra l’Oriente e le capitali europee. Venne importata per la prima volta in Europa a fine Cinquecento, nella città di Venezia. A portarla con sé, di ritorno da uno dei suoi viaggi, fu Prospero Alpini, Direttore dell’Orto Botanico di Padova dal 1603 al 1616.
Alpini trascorse alcuni anni della sua vita in Egitto, dove la pianta del caffè era utilizzata per produrre un decotto dalle proprietà medicinali. La nuova bevanda incontrò, nella sua diffusione, alcuni pregiudizi: si riteneva che il suo uso allontanasse gli uomini dal focolare domestico e i consumatori di caffeina erano associati a una vita notturna licenziosa. Basti pensare che ancora nel 1732 il compositore Bach scrisse una cantata il cui testo descriveva l’angoscia di un padre desideroso di guarire la figlia dalla passione del caffè.
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pgfone · 9 months ago
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Ogni tanto mi viene ad aiutare nei vari lavori agricoli un ragazzo marocchino, sono ormai 5 anni che lo conosco, andiamo d'accordo, così in confidenza durante la giornata mi racconta un sacco di cose del suo paese, una su tutte che quando va in Marocco a trovare la famiglia al ritorno porta giù un po' di fumo per arrotondare, e sapete dove se lo mette sto fumo per non essere sgamato?
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pensieri-di-dea · 5 months ago
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Imparate a non aspettare una telefonata,
un messaggio, uno sguardo, un sorriso.
Imparate a non aspettare qualcuno che
ha rallentato il passo perché ha voluto
perdervi. Imparate a non aspettare chi
si dimentica dove vi ha lasciato.
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Si aspettano i treni, gli aerei, i bus.
Si aspettano i saldi, le ferie, l'uscita di
un nuovo film.
Persino la pioggia, si aspetta.
Ma chi non vuole esserci no.
Perché, sapete, ad aspettare chi ci
ha dimenticato, si perde chi invece
sta cercando solo noi.
Bonne nuit
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be-appy-71 · 5 months ago
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Imparate a non aspettare una telefonata, un  messaggio, uno sguardo, un sorriso.
Imparate a non aspettare qualcuno che ha rallentato il passo perché ha voluto perdervi.
Imparate a non aspettare chi si dimentica dove vi ha lasciato.
Si aspettano i treni, gli autobus, i taxi. Si aspettano i saldi, le ferie, l'uscita di un nuovo film.
Persino la pioggia, si aspetta. Ma chi non vuole esserci, no.
Perché sapete, ad aspettare chi ci ha dimenticato. si perde chi invece sta aspettando solo noi..♠️🔥
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P. Delton
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