Tumgik
#libri regalati
s-memorando · 2 years
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Libri di dicembre.
Mese denso di letture, praticamente ho recuperato il ritardo dei mesi precedenti. Andiamo in ordine: 1 – Matsumoto Seicho: “La donna che scriveva haiku e altre storie”. Una raccolta di racconti dal sapore giallo, le mie osservazioni le trovate qui. 2 – Kurt Vonnegut: “Mattatoio n.5”. Uno dei migliori libri che ho letto quest’anno, all’inizio il titolo non mi attirava, ma poi… leggetelo, un…
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ambrenoir · 10 months
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🙏Quando morirai, non preoccuparti del tuo corpo.. i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti
Ti laveranno
Ti vestiranno
Ti porteranno via da casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale a ′′salutare". Alcuni cancelleranno gli impegni e mancheranno anche a lavoro per andare al tuo funerale..
I tuoi averi, ciò che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati.
Le tue chiavi
I tuoi strumenti
I tuoi libri
I tuoi cd
Le tue scarpe
I tuoi vestiti..
E sii sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te.
L’economia continuerà.
Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità, assumerà il tuo posto..
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi..
E non dubitare che continuerai ad essere citato, giudicato, messo in discussione e criticato per le piccole e grandi cose che hai fatto nella vita..
Le persone che ti conoscevano solo per il tuo viso diranno: Povero uomo!
I tuoi amici sinceri piangeranno qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po’ di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi verranno messe in fondo a un cassetto..
Qualcun altro si siederà sul tuo divano e mangerà sulla tua tavola..
Il dolore profondo a casa tua durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due.. Dopo sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia sarà finita..
Finito tra le persone, finito qui, finito in questo mondo..
Ma inizierà la tua storia nella tua nuova realtà... nella tua vita dopo la morte.
La tua vita dove non hai potuto trasferirti con le cose che avevi qui perché in più, andandotene, avranno perso il valore che avevano..
Corpo
Bellezza
Aspetto
Cognome
Comodità
Credito
Stato
Posizione
Conto bancario
Casa
Automobile
Professione
Titolo
Diplomi
Medaglie
Trofei
Amici
Luoghi
Coniuge
Famiglia..
Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore che gli hai accumulato qui, sarà l'unica fortuna su cui conterai lì.
Questa fortuna è l'unica cosa che ti porterai via e si impasta per tutto il tempo che stai qui. Quando vivi una vita d'amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai impastando la tua fortuna spirituale..
Ecco perché prova a vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché, come ha detto Francesco D’Assisi: ′′Da qui non ti porterai via quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato′′…🙏
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animaespirito · 3 months
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Fai del bene per te e credimi: nessuno se ne infastidirà negati di partecipare a cose in cui non credi o che semplicemente ti annoiano. Regalati buona musica, buoni libri e buone conversazioni. Non scambiare la tua pace per una messinscena.
Non fare nulla che ti dispiaccia solo per compiacere gli altri.
Martha Medeiros
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lunamarish · 6 months
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Quando muori, non preoccuparti del tuo corpo… i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti, ti laveranno, ti vestiranno, ti porteranno via di casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale per "addio". Alcuni cancelleranno gli impegni e salteranno persino il lavoro per andare al tuo funerale.
I tuoi averi, anche quello che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati. Le tue chiavi, i tuoi attrezzi, i tuoi libri, le tue scarpe, i tuoi vestiti… E stai sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te. L'economia continuerà. Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità prenderà il tuo posto.
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi… E non dubitare che continuerai ad essere citato, giudicato, interrogato e criticato per le piccole e grandi cose che hai fatto nella vita.
Le persone che ti conoscevano solo per il tuo viso diranno: Povero uomo o donna! o lui o lei si divertiva molto!
I tuoi amici sinceri piangeranno per qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
Gli "amici" che ti tiravano alle pachanga, si dimenticheranno di te più velocemente.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po' di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi forse saranno conservate in fondo a un cassetto. E vivremo solo nel ricordo di coloro che ci hanno amato.
Qualcun altro siederà sul tuo divano e mangerà al tuo tavolo.
Il dolore profondo durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due… Poi sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia è finita.
È finita tra la gente, è finita qui, è finita in questo mondo.
Ma inizia la tua storia nella tua nuova realtà… nella tua vita dopo la morte.
La tua vita dove non hai potuto trasferirti con le cose di qui perché poi, andando via, hanno perso il valore che avevano.
Corpo
Bellezza
Aspetto
Cognome
Comodità
Credito
Stato
Posizione
Conto bancario
Casa
Macchina
Professione
Titolo
Diplomi
Medaglie
Trofei
Amici
Luoghi
Coniuge
Famiglia
Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore che hai accumulato qui sarà l'unica fortuna su cui contare lì.
Questa fortuna è l'unica che prenderai e accumulata durante il tempo in cui sei qui. Quando vivi una vita di amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai accumulando la tua fortuna spirituale.
Per questo cerca di vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché: "Da qui non prenderai quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato.
Alejandro Jodorowsky
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ilblogdellestorie · 1 year
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C’è tutta la voglia e la forza di reagire della Romagna in quella distesa di libri infangati che «Alfabeta» mette in vendita a prezzi quasi regalati: «Sono pagine appiccicate, fradice, ma ancora vive –dicono i proprietari della libreria – e si possono e devono ancora leggere».
Eccolo il mercatino del libro che fu e della tenacia che è, in questi giorni un simbolo per il mondo intero: la resilienza del grande poplo romagnolo passa anche per le vetrine infangate di una libreria che l’alluvione non ha voluto risparmiare. Ma la Romagna, nelle sue molteplici forme, resiste. Tra queste immagini ci sono anche quelle dei un mercatino dei libri adagiato sul pavimento diventato il simbolo della forza e della passione della libreria Alfabeta di Lugo di Romagna. Un luogo che vive dal 1979 e che, chi come me ha studiato in quelle zone, conosce e ricorda come sempre accade con i luoghi che diventano culle di formazione. L'odore dei libri appena arrivati, della carta appena stampata, delle gomme da cancellare profumate. Una libreria nata dalla passione dei suoi proprietari Massimo Berdondini e Marinella Fabbri che da quando l’acqua è piombata come una furia tra i loro libri non fanno altro che pulire il fango e cercare un modo per salvarli.
Così è nato il mercatino dei «Libri infangati, fradici, appiccicati, forse illeggibili, ma ancora vivi, maneggiabili». «Libri memento, monumento di dramma che ci accomuna, sopravvissuti come noi, ammaccati, feriti, piegati, ma ancora in piedi. Libri per voi, acquistabili a un prezzo simbolico, perché come simboli riecheggino sui vostri scaffali». Ammirevoli.
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~ Arsenico ~
Le cantine possono essere posti pericolosissimi. Pieni di insidie. Specialmente se si è disordinati ed accumulatori cronici. Se non si fa attenzione si rischia di inciampare o che qualcosa, in bilico, possa cadere e colpirti. Anche metaforicamente parlando.
Avanzo perciò con la massima cautela nel caos generale, con l'intento di uscire di lì con il testo di economia che mi serve, il corpo incolume e la volontà intatta di riordinare quel porchitorio con due euro di benzina. Tra scatole e scatoloni, impilati a cavolo, ne intravedo uno con la scritta "Libri". Bingo. Pensavo peggio dai. Pesa da cani ma riesco a trascinarlo fuori dal mucchio. Quel che resta dello scotch da imballo viene via quasi spontaneamente tant'è deteriorato, con sommo gaudio del mio semipermanente fresco di estetista. Apro con la dovuta circospezione: questo scatolo è qui da tempo immemore, niente di difficile che spunti fuori qualche odiosa sorpresina zamputa. Con estremo disappunto mi rendo conto che non sono i testi scolastici che cercavo, ma libri da lettura. Eppure avevo fatto piazza pulita di questa roba decenni fa... Con svariati bps di ritardo rispetto al mio stomaco, che s'è già stretto in una morsa, il mio cervello realizza di cosa si tratta: sono "i libri". Quelli dei quali non riuscivo a separarmi. Quelli regalati, letti insieme da vicino o da lontano. Quelli con le frasi sottolineate. Quelli che fumiamoci una Philips Morris sopra. Come fa strano vederli adesso, ingialliti dal tempo e dall'umidità.
Una persona più intelligente avrebbe richiuso la scatola in un nanosecondo. Ma io, no... Per la serie "facciamoci male" ne pesco uno a caso. 1984. Ricordo e sorrido. Apro e sulla parte interna della copertina ci sono tre dediche. La sua calligrafia. "Tuo Alex" scriveva. Mio, sticazzi eh. Come fa ridere adesso, con un paio di decenni e più di senno di poi. Chissà, forse anche lui, come me, ha continuato a pensarmi e a ricordarmi, conservando gelosamente in una sorta di sancta santorum della mente tutto di noi. Allora quel "tuo" avrebbe ancora un senso, perché una parte di lui è rimasta mia. Lo porto al viso nell'assurda speranza che un po' del suo profumo sia rimasto nel libro. Ne spruzzava sempre un bel po' tra le pagine dei libri che mi spediva. Li infestava letteralmente di Paco Rabanne. Niente. Sfoglio a vuoto senza soffermarmi su niente, arrivando al retro della copertina. C'è qualcosa scritto di mio pugno stavolta: un numero di cellulare.
Si sblocca un cluster sovrascritto nel cervello e lo riconosco. Immediata sensazione di ferita da arma da fuoco al centro del petto. Lo avevo perso, perso definitivamente quando mi avevano rubato il cellulare più o meno vent'anni fa. È passato troppo tempo, cioè voglio dire, la probabilità che sia ancora il suo numero è al lumicino. Poi penso... hai visto mai... anch'io ho lo stesso numero da trent'anni. Adesso una persona intelligente avrebbe fatto finta di niente, riposto il libro nello scatolo coperto e allineato agli altri, gettata la chiave del garage nel tombino e se ne sarebbe andata buona buona a fanculo. Ma io, no no... Per la serie "facciamoci del male - seconda stagione", ho già il cellulare in mano e sto memorizzando quel numero in rubrica sotto un nome improbabile. Non contenta, vado su whatsapp e lo cerco. Visualizza contatto. Ingrandisco la foto profilo. La ferita da arma da fuoco sanguina che è una meraviglia. Lui, con berretto e occhiali da sole, oggi come allora. Le sue braccia, sempre perfette, sono coperte di tatuaggi che un tempo non c'erano. Ne aveva solo uno ai nostri tempi, che poteva arrivare a vedere solo chi era molto intimo. Chino di profilo, espressione neutra, concentrata, mentre fa, o tenta di fare, la coda ai capelli di una bambina. Indossa anche lei occhiali da sole ed ha lo stesso naso e la stessa identica bocca di lui. È bellissima. Mi assale un brivido. Ripenso a quando diceva che non si sentiva in grado di essere un padre, che era uno stronzo, che non aveva niente da dare, e invece eccolo lì. E io per questo non gli ho mai detto che, a volte, invece fantasticavo su come poteva essere una figlia nostra. Chissà perché la immaginavo sempre femmina. Forse perché le femmine, quasi sempre, patrizzano. In uno dei suoi tatuaggi, che prende quasi tutto l'avambraccio, si legge chiaramente Giada.
Chiudo la foto e mi sposto nei cosiddetti "stati", ma non mi appare nulla. O non ne pubblica o, come vuole ma regola, non li posso vedere perché non ha anche lui il mio numero memorizzato. Si forma un nodo in gola. Mi bruciano le guance per quanto mi sento ridicola ad averlo anche solo pensato. Ovvio che mi ha cancellata. Anni e anni senza un minimo accenno di contatto. Mica sono tutti patetici come me. Ovvio.
Torno indietro e mi concentro sulla frase nelle info: "Che dolore dentro me quando piove e non stai con me". Uhm, non mi suona, decisamente non è il suo modo di scrivere questo, sarà una citazione. Copio e incollo su Google: vai bello, trovala! Detto fatto: come volevasi dimostrare, la frase è tratta da una canzone.
Arsenico
"Sigarette di plastica
vodka dentro una tanica
io non so più di te (non so più di te)
... che dolore dentro me
quando piove e tu non stai con me
...cicatrici di Venere
sul mio cuore di cenere
io non so più di te (non so più di te)
ma che dolore c'è
...spilla qui le tue lacrime
non cancellare le dediche
io non so più di te (non so più di te)
ma che dolore c'è
... io non dimentico
siamo stati un oceano
stelle che poi si infrangono
sugli scogli della tua costa nuda
io non dimentico..."
Resto imbambolata per un tempo che non saprei quantificare. Il mio stomaco è un reattore nucleare. Mi si sono rizzati anche i peli dietro al collo. Nella testa tutto e niente. Se avesse avuto un display sono sicura che avrei visualizzato il messaggio "L'applicazione cervello non risponde. Memoria insufficiente per completare l'operazione richiesta. Si prega di arrestare processi e riavviare." Immagini stroboscopiche. No. Non è. Non può essere. O forse sì? Tira il freno a mano e metti a folle ciccia. Respira. Brava così. Stai solo vedendo quello che vuoi vedere. Chissà per chi è quella canzone, a chi pensava. Stupidissima me, ancora una volta.
La chat è aperta. Il cursore lampeggia al ritmo del cuore che sento rimbombarmi nelle orecchie. Che voglia di mandargli la foto della dedica dove mi chiedeva di conservare il suo libro per sempre, scrivendogli che ho mantenuto la promessa, io. Come tante altre, io. E raccontargli tutto quello che è successo dopo noi, di come la collisione con la sua vita ha cambiato irreversibilmente la traiettoria della mia. Di cosa non ho fatto nel tentativo di dimenticarlo. Quante stronzate, che hanno gettato solo acqua bollente sulle bruciature del mio cuore. Le notti a bere lacrime fino ad ubriacarmi, le risse tra me e la disperazione, la malinconia, l'orgoglio e la voglia. La voglia di mettermi in macchina, e viaggiare per ore nella notte, solo per vederlo un'ultima volta ancora. Vedere quel ghigno perverso un'ultima volta ancora. Vedere i suoi occhi scuri un'ultima volta ancora. Stringerlo a me, forte, fortissimo, respirando il suo odore un'ultima volta ancora. E poi fargli quella domanda, che da allora mi scava dentro: perché. Perché? Senza una parola, dopo tutto quel fottuto tutto che c'era stato. Senza un addio che mi liberasse. Una spiegazione, almeno una cazzo di spiegazione, pure farfugliata, me la meritavo. O forse avrei dovuto avere le palle di andarmela a prendere veramente, costringendolo a dirmela guardandomi in faccia. Io? Questo dovevo? Ma poi sarei stata uguale a tutti gli altri, a tutti gli altri che nella vita lo hanno sempre "costretto a". Epperò, ke cazz!
Mi sento tirare per le orecchie dall'orgoglio. Siamo donne o caporali? Basta così, riprendiamoci. Mi alzo e mi sento come se mi avesse investita un autobus. Rimetto il cellulare in tasca giusto un attimo prima che arrivi mio marito.
- "Hey ma ti sei persa quaggiù?".
Oh, cazzo sì. Non sai quanto. Persa completamente.
- "Hai trovato almeno il libro?"
- "Ehm... No."
- "E quello?"
Stringo il libro a me, come se volessi difenderlo, proteggerlo.
- "No, niente, un vecchio romanzo... Lo voglio rileggere"
- "Pure! non ti bastano quelli che già hai sopra?"
- "No, questo è più bello".
Lo liquido definitivamente facendo spallucce.
- "Ok. Dai lascia stare, è inutile. Ormai è andato, chissà dov'è. È una bella giornata. Ce jamm 'a pigliá nu bell café?"
Ma di che parla?!!! Ah, il libro che cercavo. Ormai è andato. Magari fosse... È sempre qui, dentro, intorno a me, ovunque mi trovo, notte, giorno, da un paio di decenni, forse più, a questa parte. Il mio pensiero fisso collaterale. L'assenza più presente mai percepita. Maledetto.
- "Eh sì, jammuncenn!".
In fondo cos'altro posso fare se non continuare ad andare avanti? Mi ripeto mentalmente. Questo ho sempre fatto, imperterrita, granitica, nessuno ha mai saputo, nessuno potrebbe immaginare cosa mi consuma dentro. La mia vita è qui e un bel caffè sicuramente mi aiuterà a togliere questo gusto amaro, questo "arsenico" dalla bocca. Peccato solo che ho smesso di fumare... adesso ci voleva proprio una cazzo di Philips Morris Blu... chissà se esistono ancora le 100's.
Penso questo, mentre camminando mi assicuro ancora una volta che il cellulare sia in tasca, al sicuro, più per quello che adesso contiene che per il resto. Non si può mai sapere. Sento gli applausi a scena aperta di tutti i miei tormenti. Eh sì. Sono un caso perso.
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nusta · 2 years
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Questa sera sono andata di nuovo a fare un'esplorazione in libreria per cercare regali. Mi segno il link all'altro post che avevo fatto tempo fa per averlo comodo per le prossime occasioni. Questa volta stavo cercando qualcosa per un ragazzo di seconda media, un target relativamente inedito per me, anche perché mi ricordo cosa leggevo io, ma non ho abbastanza confidenza con lui da sapere se è roba che potrebbe apprezzare (e non so nemmeno se ci siano ancora in circolazione i miei titoli preferiti... ecco, ora che ci penso devo controllare se le raccolte di racconti della super junior mondadori siano ancora pubblicate e in che veste grafica, c'era serie di "storie di giovani ..." che mi piaceva un sacco e tipo quella degli alieni era a cura di Asimov e un paio di storie mi fanno ancora emozionare se ci penso *_*)
Intanto stasera volevo sfogliare un libro di cui avevo sentito parlare per mio papà e con l'occasione ho fatto una prima raccolta di titoli interessanti, poi vedremo.
Ho trovato questo "Noi inarrestabili" di Yuval Noah Harari che è una strana versione della storia dell'umanità e delle sue interazioni col mondo, con un filo conduttore del tipo qual è il nostro superpotere, ha anche delle belle illustrazioni ed è fitto di testo ma mi pare molto scorrevole e vorrei leggerne qualche altra pagina per capire meglio il taglio. Quello di Michela Murgia l'avevo già visto e mi era piaciuto, mi sa che lo volevo regalare anche a una mia amica e non ricordo se poi l'ho fatto per davvero, ma prima o poi lo prenderò sicuramente. Di libri come Lost in translation invece ne ho già regalati e ne ho pure io e mi piacciono un sacco, e sarebbe forse anche particolarmente adatto, considerato che il destinatario ha già vissuto in tre paesi con tre lingue diverse.
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Questi sulla lotta alla mafia e sulla vita di Gino Strada me li segno qui, ma sono troppo impegnativi per questa occasione, così come altri sulla Resistenza, i migranti e la storia delle battaglie sociali e del femminismo che per fortuna ormai riempiono scaffali interi. Mi piacerebbe un giorno essere nella condizione di regalarli, ma ancora non ci sono le premesse.
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Questi due romanzi me li sono salvati a promemoria degli autori: La figlia della luna di Margaret Mahy l'ho letto un sacco di volte (è uno degli ex Gaia Mondadori, una delle mie collane preferite da ragazzina) e vorrei vedere se ci sono altre opere della stessa autrice, invece quello di Gaiman non l'avevo mai sentito e vorrei provare a trovarlo in inglese, magari per l'anno prossimo.
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Per il mio giovane destinatario ho pensato anche alla serie di pseudo-diari di Keri Smith, che mi guardano sempre dallo scaffale e che non ho ancora avuto l'occasione di regalare a nessuno >_< anche se ogni Natale mi cade l'occhio perché sono bellissimi secondo me. Forse il più interessante per cominciare è anche il più comodo da portare, la versione pocket del diario da distruggere, però anche quello degli sbagli mi piace molto - così come quello del museo - insomma, ho letteralmente l'imbarazzo della scelta u_u
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Per le mie nipotine invece per una delle prossime volte mi sono segnata questi, che sono dei fumetti, dato che un vero e proprio fumetto loro l'hanno sperimentato poche volte e sarebbe anche ora di cominciare seriamente, dico io *_*
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A proposito di fumetti, personalmente ho lasciato un pezzo di cuore davanti ai ricettari di ramen e dumpling a fumetti, sono bellissimi *_* il ricettario ispirato a LOTR potrebbe essere interessante pure lui, ma non ho avuto tempo di sfogliarlo (e purtroppo credo non ci sia nessun fumetto >_<)
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E per finire, la Storia dell'editoria è il libro che ho preso per mio papà, ne avevo sentito parlare in un podcast e mi pare molto scorrevole e perfetto per lui. "Educare controvento" di Lorenzoni lo vorrei leggere io, così come quello di Munroe, che è una specie di esercizio mentale di quelli che mi tengono sveglia la notte ma nel senso buono, tipo le lunghe discussioni di approfondimento qui sul tumblr su roba assurda. Gli ultimi due li ho salvati proprio pensando chi qui sul tumblr è appassionato di flora e fauna come me (anzi anche di più, direi, a giudicare da alcuni post): il librone sui vermi è tutt'altro che breve, è un bel malloppo rosa fitto di informazioni, mentre il Bestiario selvatico stava nel reparto delle robe dei musicisti e della musica per via dell'autore, Massimo Zamboni, e ha delle belle illustrazioni realizzate da Stefano Schiaparelli raccolte tutte insieme alla fine.
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E insomma, più ne vedo e più ne vorrei e la scelta è davvero difficile! Mi sa che dovrò fare almeno un altro giro u_u
(Ma a chi la racconto, starò come minimo qualche altra dozzina di ore a girare tra gli scaffali XD)
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alephsblog · 7 months
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“Perché insisto su questa vicenda? Perché finirà nei libri di storia (economica e non solo) di questo paese. La conferma la fornisce lo stesso Capone, quando inquadra la dimensione dell’assurdità: le famigerate baby pensioni sono costate 130 miliardi in mezzo secolo, i bonus edilizi cifrano (non “cubano”, mi raccomando) sin qui 170 miliardi in tre anni.” La follia assistenzialista ha bruciato più di 50 miliardi all’anno, regalati a benestanti, furbetti e mafiosi, ma poi senti Conte e la sua corte dei miracoli frignare per gli aiuti militari all’Ucraina🤡
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weirdesplinder · 9 months
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Regalati un libro a Natale
Nella settimana che ci porta al Natale vi sto presentando dei romanzi interessanti nel caso vogliate regalarvi un bel libro.
Oggi tocca a uno dei miei libri:
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Dreamwalker, la ragazza che camminava nei sogni
di Mariachiara Cabrini
Link: https://amzn.to/3RqdRPV
Trama: Cosa accadrebbe se un giorno ti svegliassi e scoprissi che gli ultimi cinque anni della tua vita sono stati solo un sogno? Che il ragazzo che hai amato e perduto non è mai esistito? Se non ti potessi fidare dei tuoi stessi sensi per capire ciò che è reale e ciò che non lo è? Diana ha perso cinque anni della sua vita. Vorrebbe che non fosse accaduto, ma non può cambiare il passato, né cancellare le cicatrici che le ha lasciato. Può solo ricominciare da capo. Costruirsi una nuova identità, trovare nuovi amici, un nuovo scopo, e nascondere a tutti il suo segreto. Nessuno potrebbe mai immaginare che dietro i suoi abiti sempre coordinati, la sua quieta determinazione nello studio e l'abilità di creare dolci squisiti celi la tremenda paura che i farmaci non riescano a tenere a bada i sintomi del suo male invisibile. Nemmeno Sebastiano, l'assistente del corso di giapponese che ha iniziato da poco a seguire. Quando la guarda, lui vede solo una ragazza attraente, con gli occhi grigi più belli che abbia mai visto, ma quando lei lo guarda vede un volto troppo familiare, un dolore che l'ha cambiata per sempre e che non vuole mai più provare. Amare è un rischio che non vuole correre di nuovo, ma la scelta non è unicamente nelle sue mani, e osare potrebbe permetterle di raggiungere un traguardo che non aveva mai neppure osato sognare. Un romanzo psicologico avvincente, una storia di rinascita e coraggio.
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plutonialab · 2 years
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(Podcast e video) Tutti gli ebook comprati nel 2022
(Podcast e video) Tutti gli ebook comprati nel 2022
A grande richiesta, torno a fare lo stesso elenco dello scorso fine anno: tutti gli ebook comprati nel corso del 2022.Molti non li ho nemmeno aperti – e su questa cosa ci sarebbe da fare un ragionamento assai complesso – altri li ho letti e recensiti.Nell’elenco mancano i libri cartacei e gli ebook che mi sono stati regalati. Magari ci farò un post a parte.Quest’anno lo “speciale ebook” è…
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zdaleo · 2 years
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Sì, lo so, non è né il 31 dicembre, né il 31 agosto, né il mio genetliaco, ma ho bisogno di scrivervi. Ultimamente nulla mi gratifica. No, non è esatto. Mi correggo. Ultimamente nulla di quello che faccio mi gratifica totalmente. Sono stato in così tanti posti, 4 libri pubblicati, 6 journal, ho firmato copie ognidove senza nemmeno fare una sola presentazione (perché trovare la libreria giusta è come cercare di vincere alla lotteria), mi sono stati regalati libri più di quanti tetris possa effettivamente reggere (è un miracolo che stiano tutti su), ho ricevuto lettere, biglietti, messaggi, ho ricevuto proposte, ho accettato, mi sono messo in gioco. Ho fatto tanti passi avanti e tanti passi indietro. Un anno fa mi facevo vedere per la prima volta dietro lo stand della Trisk al SALTO, e avevo paura delle conseguenze. Ieri ho organizzato una riunione in Trisk, ed è stato bellissimo... Vero, non sto scrivendo come vorrei, ma sto leggendo quanto non avevo mai fatto in tutta la mia vita. Sto prendendo appunti, sto studiando, ma alla mia età è ancora lecito studiare? Non lo so. I numeri sembrano confermare il mio stato attuale. Sono in stallo, in attesa del tutto e del nulla. Vi ho sempre promesso sincerità, quindi sì, lo dico... Vivo con la costante paura di aver fatto tutto il possibile, di aver raggiunto la vetta, di non poter fare meglio di così, di vedere scomparire tutto quanto di colpo, come fumo tra le dita. Ho paura. Ho tremendamente paura di deludere coloro che hanno creduto in me. Perché ho sentito così tanto il loro affetto che ora non mi sembra nemmeno giusto meritarlo. Cosa ho fatto io per meritarmi tutto ciò? Sì, lo so. Non è che abbia raggiunto chissà che, ma sono così orgoglioso dei traguardi degli ultimi 12 mesi, mi hanno permesso di credere che i sogni possono diventare reali. E vorrei, con tutto il cuore, con tutta la mia mente, con tutta la mia anima, tenerli stretti questi sogni, qui, ora adesso. Vorrei prendermene cura, farne la mia realtà. E gioire e dividere la gioia con chi sta costruendo questa favola, e magari smettere di sentirmi in colpa per quello che non riesco a essere. https://www.instagram.com/p/CjONHDxs3Jk/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ambrenoir · 7 months
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QUANDO MUORI, non preoccuparti del tuo corpo... i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti, ti laveranno, ti vestiranno, ti porteranno via di casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale per "addio". Alcuni cancelleranno gli impegni e salteranno persino il lavoro per andare al tuo funerale.
I tuoi averi, anche quello che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati.
Le tue chiavi, i tuoi attrezzi, i tuoi libri, le tue scarpe, i tuoi vestiti... E stai sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te. L'economia continuerà.
Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità prenderà il tuo posto.
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi... E non dubitare che continuerai ad essere citato, giudicato, interrogato e criticato per le piccole e grandi cose che hai fatto nella vita.
Le persone che ti conoscevano solo per il tuo viso diranno: Povero uomo o donna! o lui o lei si divertiva molto!
I tuoi amici sinceri piangeranno per qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
Gli "amici" che ti tiravano alle pachanga, si dimenticheranno di te più velocemente.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po' di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi forse saranno conservate in fondo a un cassetto. E vivremo solo nel ricordo di coloro che ci hanno amato.
Qualcun altro siederà sul tuo divano e mangerà al tuo tavolo.
Il dolore profondo a casa tua durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due... Poi sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia è finita.
È finita tra la gente, è finita qui, è finita in questo mondo.
Ma inizia la tua storia nella tua nuova realtà... nella tua vita dopo la morte.
La tua vita dove non hai potuto trasferirti con le cose di qui perché poi, andando via, hanno perso il valore che avevano.
Corpo
Bellezza
Aspetto
Cognome
Comodità
Credito
Stato
Posizione
Conto bancario
Casa
Macchina
Professione
Titolo
Diplomi
Medaglie
Trofei
Amici
Luoghi
Coniuge
Famiglia...
Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore che hai accumulato qui sarà l'unica fortuna su cui contare lì.
Questa fortuna è l'unica che prenderai e accumulata durante il tempo in cui sei qui. Quando vivi una vita di amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai accumulando la tua fortuna spirituale.
Per questo cerca di vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché: "Da qui non prenderai quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato
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leggendolibri · 4 years
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Diario di un mese di libri, Gennaio 2021
Diario di un mese di libri, Gennaio 2021 È stata una lunga impresa ma alla fine dopo millemila ore di lavoro ecco qui il mio mese dei libri, buone letture -post per impavidi!-
Benvenuti nel diario di un mese di libri. Il diario è un post, mensile, lungo, molto più dei miei soliti, ed è per questo che può esser letto in tutta tranquillità e visto come un modo di sbirciare, a tutto tondo, nei libri di cui mi circondo. Per chi è nuovo della serie, funziona sostanzialmente così: a mano a mano che escono le recensioni dei libri citati sia nei box qui sotto e sia nel testo,…
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deathshallbenomore · 3 years
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friabile · 3 years
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appena realizzato uno dei sogni che avevo da piccina e quindi uscita dalla libreria con in borsa cinquanta euro di libri dovrei essere contenta ed invece sono attanagliata dai sensi di colpa per aver speso soldi che oltretutto mi son stati regalati e mi viene solo da urlare ma allora vaffanculo
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withoutskin · 3 years
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Comunque i libri regalati dai parenti a Natale non li ho mai letti, avevo bisogno di dirlo
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