#libri in Italia
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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DirectBook: Nuovo Distributore Esclusivo per Swanbook Edizioni. Swanbook sigla un accordo di distribuzione con DirectBook, per una diffusione capillare in tutta Italia
Il 1° ottobre 2024, Swanbook Associazione Culturale & Ricreativa ha annunciato l'importante accordo con DirectBook, un distributore leader in Italia, per la distribuzione in esclusiva dei libri di Swanbook Edizioni su tutto il territorio nazionale.
Il 1° ottobre 2024, Swanbook Associazione Culturale & Ricreativa ha annunciato l’importante accordo con DirectBook, un distributore leader in Italia, per la distribuzione in esclusiva dei libri di Swanbook Edizioni su tutto il territorio nazionale. Questo traguardo segna una nuova fase per Swanbook, che potrà beneficiare di una rete di distribuzione allargata che include FastBook, Feltrinelli,…
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pietro-balivo · 2 months ago
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"Ognuno deve contare sulle proprie forze. Puoi stare vicino alle persone ma il proprio destino dipende solo da loro."
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mal-concio · 7 months ago
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Pensavo di averla trovata.
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alessaless · 1 year ago
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al-sapore-di-sigarette · 8 months ago
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"Avevo sempre avuto questa tendenza a immergermi talmente in qualcosa da dimenticarmi per un po' del resto del mondo."
Norwegian Wood — Haruki Murakami
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selenemetra · 12 days ago
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Un sogno in testa..
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ragazzadalsorrisonero · 14 days ago
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«il male non è sempre nero, a volte si nasconde dietro un sorriso, dietro un abbraccio, dietro un'illusione di normalità».
-Call Me Micheal, A Ferro e Fuoco.
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qu4lc0s41ncu1cr3d3r3 · 4 months ago
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Così è davvero pieno il cuore ♥️ 📚
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pietro-balivo · 20 days ago
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"Hai ragione, io amo!"
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mal-concio · 8 months ago
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alessaless · 1 year ago
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I pianti più strazianti sono quelli silenziosi, quelli di cui non parli, quelli che vivi di notte e tieni per te. Nessuno sa quanto siano profondi e sconfinati.
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al-sapore-di-sigarette · 5 months ago
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"«Sto bene» disse.
«Lo dici davvero un sacco di volte. Inizio a pensare che tu non sappia cosa significa.»"
All for the game (The Foxhole Court) — Nora Sakavic
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selenemetra · 2 months ago
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Che lavoro fai - come stai - come va all’università• come va con la tua dolce metà - quanto guadagni al mese - di che segno sei • che musica ascolti - cosa dici - cosa pensi • cosa farai • come sta il cane - dove sei andato in vacanza • come si fa la VERA carbonara - per chi hai votato (si capisce lo stesso) - se vai in terapia - se non vai in terapia - che scuola hai fatto - che lavoro fa tuo padre - se conosci i vini - se sai i nomi dei cocktail - che influencer segui • cosa hai scritto nel curriculum - che crema viso hai usato - le tue unghie nuove - quali libri hai letto - quale musica ascolti - se stai dicendo una stronzata • se stai dicendo una cosa giusta - se hai fatto il cammino di Santiago. Questo proprio non frega a un cazzo di nessuno.
“Manifesto abbastanza ostile”
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untuffonelpassato · 7 days ago
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🪄
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gregor-samsung · 1 month ago
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" «Con la cultura non si mangia» ha dichiarato […] Tremonti il 14 ottobre 2010. Poi, non contento, ha aggiunto: «Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia». Che umorista. Che statista. Meno male che c’è gente come lui, che pensa ai sacrosanti danè. E infatti, con assoluta coerenza, Tremonti ha tagliato un miliardo e mezzo di euro alle università e otto miliardi alla scuola di primo e secondo livello, per non parlare del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo e altre inutili istituzioni consimili. Meno male. Sennò, signora mia, dove saremmo andati a finire?
In questi ultimi anni, però, l’ex socialista Tremonti non è stato il solo uomo politico a pronunciarsi sui rapporti tra cultura ed economia. Per esempio, l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, ha sostenuto che per i laureati non c’è mercato e che la colpa della disoccupazione giovanile è dei genitori che vogliono i figli dottori invece che artigiani. Sapesse, contessa… E il filosofo estetico Stefano Zecchi, in servizio permanente effettivo nel centrodestra, ha chiuso in bellezza, come del resto gli compete per questioni professionali: ha detto che in Italia i laureati sono troppi. Insomma, non c’è dubbio che la destra italiana abbia sposato la cultura della non cultura e (chissà?) magari già immagina un ritorno al tempo dell'imperatore Costantino, quando la mobilità sociale fu bloccata per legge e ai figli era concesso fare solo il lavoro dei padri. (Non lo sapeva, professor Sacconi? Potrebbe essere un’idea…) E la sinistra o come diavolo si chiama adesso? Parole, parole, parole. Non c’è uno dei suoi esponenti che, dal governo o dall'opposizione, non abbia fatto intensi e pomposi proclami sull'importanza della cultura, dell'innovazione, dell'istruzione, della formazione, della ricerca e via di questo passo, ma poi, stringi stringi, non ce n’è stato uno (be’, non esageriamo: magari qualcuno c’è stato…) che non abbia tagliato i fondi alla cultura, all'innovazione, all'istruzione, alla formazione, alla ricerca e via di questo passo. Per esempio, nel programma di governo dell'Unione per il 2006 si diceva: «Il nostro Paese possiede un’inestimabile ricchezza culturale che in una società postindustriale può diventare la fonte primaria di una crescita sociale ed economica diffusa. La cultura è un fattore fondamentale di coesione e di integrazione sociale. Le attività culturali stimolano l’economia e le attività produttive: il loro indotto aumenta gli scambi, il reddito, l’occupazione. Un indotto che, per qualità e dimensioni, non è conseguibile con altre attività: la cultura è una fonte unica e irripetibile di sviluppo economico». Magnifico, no? Poi l’Unione (o come diavolo si chiamava allora) vinse le elezioni e andò al governo. La prima legge finanziaria, quella per il 2007, tagliò di trecento milioni i fondi per le università. Bel colpo. Ci furono minacce di dimissioni del ministro per l’Università e la Ricerca, Fabio Mussi. Ma le minacce non servirono. Tant’è che, nella successiva legge di bilancio, furono sottratti altri trenta milioni dal capitolo università a favore… degli autotrasportatori. E inoltre, come scrivono Francesco Sylos Labini e Stefano Zapperi, nel 2006 con il governo Prodi «c’è stato un calo del trenta per cento circa dei finanziamenti, cosicché il già non generoso sostegno alla ricerca di base è diminuito, da circa centotrenta a poco più di ottanta milioni di euro, proprio nel periodo in cui al governo si è insediato lo schieramento politico che, almeno a parole, ha sempre manifestato un grande interesse per la ricerca». Certo, dopo quanto avevano scritto nel programma, non sarebbe stato chic e «progressista» avere la faccia tosta di dire che bisognava sottrarre risorse alla scuola e all'università, e allora non l’hanno detto. Però l’hanno fatto, eccome. "
Bruno Arpaia e Pietro Greco, La cultura si mangia, Guanda (collana Le Fenici Rosse), 2013¹ [Libro elettronico]
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mioritic · 11 months ago
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D'Annunzian mottos, Fiume stamps, and bookplates
from Tutte le opere di Gabriele D'Annunzio (Verona: Istituto Nazionale per la Edizione di Tutte le Opere de Gabriele D'Annunzio/Arnoldo Mondadori, 1927)
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