#letteratura noir
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 7 days ago
Text
Sconosciuti in treno: il romanzo che ha ispirato Hitchcock.
Un intreccio di destino e follia: Patricia Highsmith al suo debutto letterario
Un intreccio di destino e follia: Patricia Highsmith al suo debutto letterario Il capolavoro di debutto di Patricia Highsmith, Sconosciuti in treno, rappresenta una pietra miliare nel genere del thriller psicologico. Pubblicato per la prima volta nel 1950 e recentemente riedito da La nave di Teseo, questo romanzo si contraddistingue per la capacità dell’autrice di intrecciare magistralmente una…
0 notes
illettoredifantasia · 1 year ago
Text
rivista di narrativa gratuita
il Lettore di Fantasia si basa su pochi semplici concetti, uno fondamentale è che la narrativa deve correre libera!
ecco perché la nostra rivista ha una versione gratuita, che tutti possono ricevere direttamente nella propria mail una volta al mese!
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
44 notes · View notes
giulianafacchini · 2 years ago
Text
Bar Einstein, come nascono le mie storie
Come nascono le mie storie? Ero in una cittadina tedesca, nel nord della Germania; ero stanca e coloro che erano in vacanza con me non si staccavano dalle vetrine di un grosso negozio di apparecchi fotografici. Vidi un bar al di là della strada, la scritta gialla recitava Bar Einstein e io mi avviai verso la porta, anche quella gialla. Gli altri mi avrebbero raggiunto più tardi. Entrai e mi…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
bibliotecasanvalentino · 2 months ago
Text
Tumblr media
Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica @valentina_lettrice_compulsiva
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: @pelledocaeditore
Buona lettura a tutti!
GHOST STORIES – M. R. JAMES
È la notte di Halloween, quale modo migliore di trascorrerla se non leggendo le storie di fantasmi dello scrittore e medievalista britannico Montague Rhodes James?
La casa editrice Pelledoca, specializzata in narrativa per ragazzi, ha pubblicato un graphic novel che raccoglie i cinque racconti più famosi dell’autore, nell’adattamento di Leah Moore e John Reppion, in cui vengono trattati: il tema della vendetta, del ritorno dal regno dei morti, della curiosità che spinge l’uomo a superare limiti invalicabili.
I protagonisti di queste storie sono studiosi impegnati in misteriose e insidiose ricerche in archivi polverosi o in dimore infestate, che si trovano ad affrontare esperienze al di là dell’umana comprensione.
"LA MEZZATINTA", in assoluto il mio racconto preferito di James, racconta di un dipinto che, notte dopo notte, prende vita per ricordare in eterno la terribile vendetta di un nobile decaduto.
"IL FRASSINO", invece, narra la storia di un albero che nasconde un terribile segreto, legato alla morte di una donna giustiziata per stregoneria
"LA NUMERO 13" racconta di una stanza d’albergo che appare e scompare.
"IL CONTE MAGNUS" è ambientato in un mausoleo misterioso nel quale sarebbe meglio non entrare.
“FISCHIA E IO VERRÒ DA TE” narra di un fischietto capace di evocare mostri e demoni.
Le splendide illustrazioni di Fouad Mezher, Alisdair Wood, George Kambadais, Abigail Larson e Al Davison costituiscono il valore aggiunto del volume.
COSA MI È PIACIUTO
Adoro la letteratura gotica e, in particolare, le storie di fantasmi. Quelle di M. R. James mi hanno sempre affascinata per le ambientazioni cupe e le vicende oscure che le caratterizzano.
COSA NON MI È PIACIUTO
Purtroppo l’età avanza e ho avuto un po’ di difficoltà a leggere le vignette di alcune tavole.
   
L’AUTORE
M. R. James (1862-1936) è stato uno scrittore e studioso medievale, ricordato soprattutto per le sue storie di fantasmi che sono considerate tra le migliori del genere. I racconti di M. R. James continuano ad influenzare molti dei grandi scrittori di oggi, tra cui Stephen King  (che discute di James nel libro di saggistica del Danse Macabre, 1981) e Ramsey Campbell.
LA CASA EDITRICE
I libri di Pelledoca editore vogliono raccontare storie belle, forti e particolari. Storie da brivido, capaci di tenere il lettore con il fiato sospeso e gli occhi incollati alla pagina. La casa editrice ha fatto una scelta precisa, decidendo di occuparsi solo di thriller, noir e mistero. Chi scrive per Pelledoca accompagna i lettori, soprattutto i più giovani, in un mondo narrativo di intrighi in cui si muovono personaggi equivoci, vittime e carnefici, ma anche astuti eroi.
3 notes · View notes
Text
La sovraccoperta, infatti, sta al libro come l’indumento all’uomo, e non è un caso che in inglese la si chiami jacket. È una giacca tagliata su misura per il libro, che può essere sobria o sgargiante, elegante o pacchiana.
Esiste, anche in questo settore della moda, un codice non scritto che il giornalista americano Paul Collins ha provato a esplicitare: «Se una copertina ha il titolo in rilievo, metallizzato, o entrambe le cose, allora è come se dicesse al lettore: Salve, sono un romanzo rosa, o un noir, o l’autobiografia di un’attrice. Ai lettori che non amano questi generi, il titolo dice: Salve. Sono robaccia». Poi bisogna considerare la palette cromatica: «I colori vivaci e brillanti sono obbligatori per i suddetti libri con i titoli in rilievo»; d’altro canto, «un’opera di Letteratura Seria avrà colori smorzati, simili a macchie di tè».
Cit. "Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri"
2 notes · View notes
mariotolvo62 · 9 months ago
Video
youtube
Le Conseguenze Dell'Amore il film di Paolo Sorrentino (2004) ancora vivi...
Si chiama Titta Di Girolamo e da lungo tempo abita in un albergo svizzero. senza un perchÉ apparente consuma la propria esistenza tra una camera e il bar, tra il ristorante e il salotto dove si gioca a carte. Regolarmente riceve una valigia, e intorno a quella valigia si condensano tutti i misteri, mostruosi e inquietanti, che lo riguardano. Un giorno Titta Di Girolamo rivolge la parola a una fanciulla, Sofia, e da quel momento il precario equilibrio del suo mondo oscuro va in frantumi. «L’abitudine alla vita non è un buon motivo per vivere», diceva Jean-Claude Izzo. Al di là dei risvolti noir del film, dell’esigenza di un colpo di scena esplicativo che forse non è poi così importante, Le conseguenze dell’amore lavora su questo. Sull’abitudine, il vuoto, la mancanza di senso dei gesti e dei pensieri di un individuo alla deriva. Calato in una dimensione squisitamente metafisica, allora, quello di Sorrentino diventa un grande film. Non importa, cioè, che “dietro” ci sia una storia di mafia, e che la fine di Titta rimandi simbolicamente alla sua ormai appurata “imbalsamazione” (pietrificato di fronte a tutto, alla vita come alla morte). In fondo il senso del film è già nel suo essere così sospeso, “svuotato”, liquido. Non a caso, Sorrentino attraverso i vetri e il direttore della fotografia Luca Bigazzi attraverso i filtri, ci fanno assistere alla tragedia del protagonista come fosse in un acquario. E con curiosa simmetria, rispetto al suo precedente film L’uomo in più, nel quale un destino si raddoppiava, il regista (anche sceneggiatore) questa volta dimezza, sminuzza, finché Titta non diventa l’uomo in meno, l’elemento mancante. Lo scandalo filosofico, quindi, è il momento in cui si sospetta che potrebbe mancare a qualcuno (a Sofia?). Allora sì che l’universo crolla, e quell’uomo che prima non c’era, finalmente c’è. Toni Servillo, un Titta straordinario, riempie la scena ma non la ingombra mai, proprio perché sopra, sotto, dentro e intorno a lui pulsa il vuoto liquido dell’acquario. Ma sono da brivido anche i due personaggi secondari, Angela Goodwin e Raffele Pisu, che si trascinano dietro un senso di decadenza e di “orgogliosa” solitudine che appartiene da sempre agli uomini e alle donne della letteratura lacustre, da Piero Chiara in giù. 
 Recensione tratta da FilmTv.it
  #cinema #movie #love #actor #movies #actress #photography #hollywood #art #music #filmmaking #fashion #video #cinematography #instagood #filmmaker #director #instagram #bollywood #model #filmphotography #photooftheday #tv #films #filmisnotdead #aşk #repost #35mm #actors #sinema
0 notes
letteratitudine · 1 year ago
Text
33° NOIR IN FESTIVAL - il manifesto di MANUELE FIOR e l'invito alla CONFERENZA STAMPA - martedì 21 novembre, ore 10 - Palazzo Marino, MILANO
Fuggevole Milano
Tumblr media Tumblr media
Manuele Fior tinge di notte il manifesto del 33° Noir in Festival
Il Noir in Festival torna a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023 con un programma poliedrico che attraversa secoli e generi, autori e visioni, finendo per specchiarsi nel cinema e nella letteratura contemporanei. Un’inquietudine di fondo risuona tra le pieghe della 33a edizione del festival, che trova il suo ideale baricentro a metà strada tra l’agitazione di un autore milanese doc come Andrea G. Pinketts, storico frequentatore del Noir scomparso esattamente cinque anni fa, e il manifesto malinconico e allo stesso tempo proiettato verso il futuro firmato da un maestro del fumetto nostrano, Manuele Fior.
Tra i più apprezzati artisti di graphic novel e illustratori, recentemente uscito in libreria con le graphic novel Celestia (Oblomov edizioni, 2019-2020) e Hypericon (Coconino Press, 2022), Fior ha all’attivo collaborazioni con i più importanti nomi dell’editoria italiana e internazionale: Coconino Press, Oblomov, La Repubblica, La Stampa, Internazionale, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, La nave di Teseo, Dargaud, Futuropolis, L’école des loisirs, Gallimard, Le Monde, The New Yorker, Dark Horse, etc. Negli anni la sua opera è stata premiata con alcuni tra i massimi riconoscimenti del settore: il Fauve d’or al festival di Angoulême, il Micheluzzi Award del Napoli Comicon, il Gran Guinigi e il Yellow Kid di Lucca Comics & Games e l’Inkpot award al San Diego Comic-Con. Il Noir in Festival l’ha scelto per firmare l’immagine della 33° edizione, unendosi alla galleria di artisti eccellenti che ha visto sfilare, dal 1991 ad oggi, nomi come Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago, Lorenzo De Felici, Mario Alberti, Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz, Mojmir Jezek e molti altri.
Una collaborazione, quella tra Manuele Fior e il Noir in Festival, che ha il sapore della predestinazione. Sue, infatti, sono le recenti copertine dei romanzi editi da La Nave di Teseo di Giorgio Scerbanenco, autore al quale il festival intesta dal 1997 il premio per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir. Il segno magico e onirico di Fior, sospeso tra il blu notte di Eyes Wide Shut e le fascinazioni cyberpunk di Ghost in the Shell, ci trasporta nello scenario misterioso di una Piazza Duomo insolita e immersa nel silenzio, dove si aggira una figura enigmatica: un detective ? Un assassino? O il riflesso delle angosce di cui è portatore sano l’uomo contemporaneo?
“L’essenza del genere noir”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “è quella di rimescolare le carte in tavola, rifuggire lo status quo, evadere dalle consuetudini. E quale modo migliore di rappresentare la sua anima più moderna se non giocare sul contrasto che Manuele Fior, potentemente, rappresenta nell’immagine di quest’anno: la Milano del Duomo, quella da cartolina che tutti conosciamo, si scontra con la Milano del futuro, un groviglio di grattacieli luminescenti che rappresenta la finanza, il virtuale, le intelligenze artificiali. Da questo attrito tra vecchio e nuovo nascono non rovine ma dubbio, curiosità, dibattito e conoscenza. Questo è esattamente lo spirito che anima l’edizione 2023 e ringraziamo Manuele per averlo affrescato in modo così preciso e appassionato.”
Manuele Fior è uno dei più noti e apprezzati fumettisti e illustratori contemporanei. Con le sue graphic novel, tradotte in più di 10 lingue, si è aggiudicato i più importanti premi internazionali e prestigiose mostre. Quotidiani, riviste e case editrici gli commissionano regolarmente illustrazioni di articoli e copertine, in Italia e all'estero. Le sue indimenticabili gouache e la crescente notorietà gli hanno portato lavori come manifesti per il cinema e importanti manifestazioni culturali, uniform edition per le opere di Pavese, Scerbanenco, Ballard e Louise Penny.
Il Noir in Festival è diretto da: Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM). Una realizzazione: Studio Coop. Con il patrocinio di: Comune di Milano. Promosso da: DGCA - MiC. In collaborazione e con il sostegno di: IULM.
0 notes
lamilanomagazine · 1 year ago
Text
Modena: alla Tenda tre appuntamenti dal fantasy al dreampop
Tumblr media
Modena: alla Tenda tre appuntamenti dal fantasy al dreampop. Spazia tra la letteratura fantasy, la poesia, la musica rock declinata nel genere dreampop e un approfondimento sui movimenti operai la programmazione della Tenda, dove in questa settimana prosegue con tre appuntamenti la rassegna culturale inserita nell'ambito delle attività proposte dall'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena. La settimana si apre mercoledì 18 ottobre, alle ore 21, col terzo e ultimo appuntamento di "Dai Margini - La letteratura di genere legge il mondo", rassegna di incontri sulla scrittura di genere (fantascienza, horror, noir, etc) a cura di Natalia Guerrieri e Giorgio Raffaelli, in collaborazione con Zona42. Titolo della serata è "Fantasy e Poetry slam": fantastico e fantasy hanno mille, nuove e interessanti declinazioni, dalle proposte young adult alle nuove tendenze del fantasy contemporaneo. Nell'occasione, quindi, Tiffany Vecchietti e Vargas sviluppano una panoramica sulla direzione intrapresa dal genere; modera Luca Fazioli. Dopo la talk si svolge una poetry slam a tema, curata da Mutuo soccorso poetico. Giovedì 19, sempre alle 21, spazio invece della musica dal vivo con un nuovo appuntamento di Arts & Jam #11, rassegna di jazz e contaminazioni curata da associazione Muse e JazzOff Produzioni. Sul palco di viale Monte Kosica sale il gruppo italo-francesce "terestesa": durante il concerto, il gusto avvolgente del dreampop viene perturbato dalle sonorità acidule e nebbiose dell'improvvisazione libera e della musica elettronica, in un universo riservato e notturno che si dispiega sulle proprie malinconie, a bordo di un treno o su un letto, da qualche parte tra la Francia e l'Italia. I testi brutali e intimi descrivono i sentimenti contrastanti della compositrice verso la sua terra natale: la vita in Francia, lontano da casa, risveglia il suo bisogno di raccontare il suo paese tanto amato e tanto detestato, di descriverne gli odori concreti e le tinte nebbiose. Largo poi ai libri venerdì 20, alle 18, con un nuovo appuntamento di "Dialogo con l'autore", kermesse curata dall'associazione culturale L'Asino che vola. In questo appuntamento Flavio Giordano presenta "Sognando la rivoluzione. Lotta continua e la stagione dei movimenti. Gli anni Settanta nella provincia meridionale" (Edizioni dell'Ippogrifo). Sabato 21, infine, la Tenda ospita alcuni appuntamenti di Atipico Festival, la rassegna diffusa promossa da Cgil Modena e curata dall'associazione Outer: uno sguardo sul mondo dei lavoratori atipici del mondo della cultura, dello spettacolo (il programma online su www.atipicofestival.com). Il calendario completo di tutte le iniziative e le modalità di prenotazione sono consultabili sui canali social e sul sito web de La Tenda all'indirizzo www.comune.modena.it/latenda. Per informazioni: mail [email protected], telefono 059 2034810.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
personal-reporter · 1 year ago
Text
Barbara Perna vince Il Premio Nebbia Gialla 2023 a Suzzara
Tumblr media
Ieri pomeriggio presso il Cinema Politeama di Suzzara, una giuria di cinquanta lettori ha assegnato, con la presenza del Direttore del festival NebbiaGialla Paolo Roversi, il Premio NebbiaGialla 2023 per la letteratura noir e poliziesca a Barbara Perna con Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi (Giunti). Al vincitore è stata assegnata l’opera realizzata dall’artista Giulia Bozzetti e Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi si è aggiudicato il premio con un totale di 20 voti. La classifica completa ha visto Carlo Lucarelli – Bell’Abissina (Mondadori) 7 voti, Chiara Montani – La ritrattista (Garzanti) 18 voti, Danilo Pennone – Il delitto di Ferragosto (Newton Compton) 5 voti e  Barbara Perna – Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi (Giunti) 20 voti Nato da un’idea dello scrittore e giornalista Paolo Roversi, con il contributo del Comune di Suzzara e di Piazzalunga Cultura, il Premio è giunto quest’anno alla sua quattordicesima edizione: nell’albo d’oro dei vincitori figurano, tra gli altri, autori come Maurizio De Giovanni, Claudio Paglieri, Giovanni Negri, Massimo Polidoro, Giuliano Pasini, Gianni Farinetti, Barbara Baraldi, Fausto Vitaliano e Fabrizio Roncone, vincitore della scorsa edizione. Durante la cerimonia di premiazione è stato inoltre assegnato il Premio NebbiaGialla per racconti inediti, realizzato in collaborazione con il Giallo Mondadori, a Michele Renzullocon L’uomo che puliva la panchina. Si aggiudica invece il Premio NebbiaGialla per romanzi inediti, realizzato in collaborazione con la casa editrice Laurana – Calibro 9, Alessandro di Domizio con Il giorno dei limoni neri. I vincitori saranno pubblicati da Giallo Mondadori e Laurana – Calibro 9 entro febbraio 2024. Read the full article
0 notes
marcogiovenale · 2 years ago
Text
"il cappello del prete", di emilio de marchi: presentazione a roma il 22 aprile
Sabato 22 aprile ore 18:00 Mercato Trieste via Chiana, 109-115 – Roma Presentazione della nuova edizione del libro di Emilio De Marchi Il cappello del prete «il primo ‘giallo’ (o forse ‘noir’) della letteratura italiana» Illustrato da Sandra Antonelli con 26 tavole in b/n fuori testo. Prefazione di Francesco Crisafulli. Progetto editoriale di Fabrizio M.…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
pier-carlo-universe · 7 days ago
Text
Quella dolce follia: un capolavoro del noir psicologico firmato Patricia Highsmith. Recensione di Alessandria today
Un’analisi inquietante della mente ossessiva e del confine tra amore e follia
Un’analisi inquietante della mente ossessiva e del confine tra amore e follia Biografia dell’autrice: Patricia Highsmith Patricia Highsmith (1921-1995) è una delle autrici più iconiche del genere noir e thriller psicologico. Nata a Fort Worth, Texas, Highsmith si è distinta per la sua capacità di scavare nelle profondità dell’animo umano, portando alla luce i lati più oscuri e ossessivi dei…
0 notes
seanvondrake · 1 year ago
Text
ragazzi se vi piace leggere questa è una bomba, una volta al mese vi arriva la newsletter con un racconto completo e una marea di suggerimenti di lettura :D
è GRATIS!
rivista di narrativa gratuita
il Lettore di Fantasia si basa su pochi semplici concetti, uno fondamentale è che la narrativa deve correre libera!
ecco perché la nostra rivista ha una versione gratuita, che tutti possono ricevere direttamente nella propria mail una volta al mese!
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
44 notes · View notes
contedivaldoca · 2 years ago
Quote
La gente crede a quel che vuole credere; ma questo non significa che sia la verità
“Scrublands noir”, C.Hammer
2 notes · View notes
incipit-adribrando · 3 years ago
Text
Incipit 34/100
Incipit 34/100
“Mi buttarono fuori dal camion verso mezzogiorno. C'ero saltato sopra la notte, giù al confine, e appena steso sotto il telone, nel fieno, mi ero addormentato. Sonno ne avevo un bel po', dopo tre settimane a Tijuana, e dormivo ancora ancora quando si fermarono a uno slargo per far freddare il motore. Videro spuntare un piede e mi tirarono giù. Provai a cavarmela con qualche frottola, ma come parlare al muro; sicché fine della corsa. Però mi diedero una sigaretta, e mi incamminai sulla strada in cerca di qualcosa da mangiare.”(Il postino suona sempre due volte, di James M. Cain – trad. Franco Salvatorelli)
Tumblr media Tumblr media
2 notes · View notes
liviaserpieri · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Può spiegare il significato del “punto di sella”, che lei usa spesso come momento magico della creatività?
Non amo la parola creatività: non si crea niente, tutto al più si rielabora l’esistente. Penso che sia una truffa dei mass media, per farci credere che possiamo tutti quanti essere poeti, scrittori, artisti senza studiare, da perfetti ignoranti. Quanto al “punto di sella”, ecco: amo moltissimo una quartina di Omar Khayyâm, l’ho imparata anche in originale, in farsi, e l’ho tradotta con l’aiuto di due donne iraniane, una regista e un’artista. Dice: “Se sono sobrio ogni gioia è proibita, / ubriacato, la coscienza è svanita; / ma c’è un punto tra ebbrezza e sobrietà: / lui mi possiede, lui solo è la vita”. Quando l’ho recitata a un professore di fisica, ha detto: “Ma è il punto di sella!”. E mi ha spiegato che il “punto di sella” è quel punto in cui due sistemi contrapposti stanno in equilibrio. È così: si sta bene, ci si sente vivi quando c’è equilibrio tra razionalità e sentimento o, per dirla con il più grande teorico della psicoanalisi dopo Freud, Ignacio Matte Blanco, tra logica asimmetrica e logica simmetrica, cioè tra le due logiche che governano la mente. E che cos’è l’arte, la poesia, se non questo punto di equilibrio? Si può dire allora che la poesia è “pensiero emozionato” o “emozione pensante”. Molti l’avevano intuito. Una della definizioni più belle è quella di Tommaso Ceva, del ‘700: “la poesia è un sogno che si fa in presenza della ragione”. E poi c’è quell’altra bellissima di Francis Bacon – Francesco Bacone – tra fine ‘500 e inizio ‘600: “la poesia è la facoltà di fare matrimoni e divorzi illegali fra le cose”. Ma anche Leopardi parlava di ‘animo in entusiasmo'…
22 notes · View notes
strange4real · 6 years ago
Text
Non era un tipo spavaldo, ma sapeva che il dolore fisico non dura all'infinito.
Georges Simenon (Il piccolo libraio di Archangelsk)
8 notes · View notes