#leggi contro il cyberbullismo
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7 FEBBRAIO: GIORNATA MONDIALE CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO
Il 7 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un'iniziativa volta a sensibilizzare l'opinione pubblica su un fenomeno che colpisce milioni di giovani in tutto il mondo.
Un impegno globale per proteggere i giovani dal fenomeno della violenza digitale e sociale. Il 7 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, un’iniziativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno che colpisce milioni di giovani in tutto il mondo. In un’epoca in cui la comunicazione digitale ha abbattuto le distanze, il bullismo si è…
#adolescenti e social media#Alessandria today#azioni contro il bullismo#bullismo psicologico#bullismo scolastico#bullismo verbale#comunità educante#conseguenze del bullismo#contrasto al bullismo#Cyberbullismo#cyberbullismo in Italia#denuncia bullismo#educazione al rispetto#educazione civica digitale#Educazione Digitale#empatia e rispetto#GENITORI E FIGLI#genitori e insegnanti#Giornata Mondiale contro il Bullismo#giovani e internet#Google News#italianewsmedia.com#leggi contro il cyberbullismo#linguaggio d’odio#molestie online#nuove tecnologie e adolescenti#Pier Carlo Lava#prevenzione bullismo#prevenzione cyberbullismo#protezione minori
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Straordinario record di adesioni per l’evento della polizia dedicato alla lotta contro il cyberbullismo
Straordinario record di adesioni per l’evento della polizia dedicato alla lotta contro il cyberbullismo
Leggi la notizia su Casteddu Online Straordinario record di adesioni per l’evento della polizia dedicato alla lotta contro il cyberbullismo
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Si parla tanto di leggi contro l'#omofobia, la #bifobia, la #transfobia ed il movimento #lgbtqia che, coi suoi attivisti, si sta muovendo battendosi al fine di ottenere i propri diritti ma non si parla abbastanza di quello che è il #Cyberbullismo ed il #bullismo in generale: un fenomeno che sta alla base della poca informazione che viene data nelle scuole e nelle famiglie (soprattutto nelle famiglie dove i genitori "avrebbero" anche il compito/dovere di insegnare il rispetto per le persone disabili o che, cmq, hanno una "particolare caratteristica" che non li rende conformi a quello che viene definito come "standard di normalità", motivo per il quale - se così vogliamo definirlo - il soggetto "diverso" (o non uguale" viene trattato senza il benché minimo rispetto, soprattutto dai ragazzini dal 13/14 anni in su.
Io ho sempre lottato per l'abbattimento delle "dogane, delle classificazioni" e delle barriere architettoniche che ci separano gli uni dagli altri, suddividendoli i sottogruppi/cerchie per via delle quali non vedo un trattamento "alla pari" ed, ancora oggi, all'età dei 38 anni suonati, mi ritrovo a dover fare i conti con questi bulletti (che potrebbero benissimo essere i miei figli, vista la differenza d'età che ci separa) e l'unica cosa che mi viene consigliata é quella di IGNORARE o di DENUNCIARE ma, se nel secondo caso mi risulta difficile (per diverse ragioni che non sono ora sede di discussione), nel primo caso, a cosa serve fare finta di niente ed andare oltre a tutto ciò?
I miei genitori mi hanno cresciuto trasmettendoli valori e principi sani che partono dalle basi del RISPETTO PER TUTTI...
Volevo solo dire che rimango scandalizzato da come, tutto questo, ad oggi, nel 2020, sia ancora possibile.
Qualche giorno fa, dopo tutti gli accadimenti che mi hanno visto vittima degli ennesi attacchi, non solo di Bullismo e cyberbullismo, ma anche di molestie al limite dello #stalking, mi sono sentito abbattuto ed abbandonato a me stesso, avevo bisogno di cercare nuove persone con le quali stringere amicizia in modo SANO e, così, ho aperto un gruppo #WhattsApp libero nel quale chiunque poteva entrare tramite un link che ho diffuso in qualche gruppo #Facebook (vista la drammatica situazione che si era creata sui vari gruppi #Telegram..., nei quali sono stato più volte inserito per essere preso di mira...,: gruppi nei quali sono state prese le mie foto e le mie cose e divulgate senza autorizzazione da parte mia, per essere ulteriormente reso oggetto di sfottô) e le cose non sono cambiate.
Oltre al materiale screenshottato che ho reso disponibile sia nei post più indietro sulla mia pagina pubblica (http://www.facebook.com/alessandrovillaofficial) che, più nel dettaglio, soprattutto sul mio profilo personale, questa sera mi sono ritrovato a postare (sul mio profilo personale) altro materiale dello stesso tipo.
Per quel che riguarda i primi casi, ho avuto la fortuna di essere aiutato dal supporto di Sasha Donatelli, il quale si é SPONTANEAMENTE preso la briga di sistemare le cose a modo suo ma non posso sempre abusare della pazienza e del buon cuore delle singole persone, mediaticamente "più grandi di me" (che non sono nessuno e non mi arrogo di certo il diritto di sentirmi qualcuno) ma scusatemi se mi permetto di dirlo: ADESSO É ORA DI DARCI UN TAGLIO perché credo sia giunta l'ora che tutto questo finisca perché non ha senso e, soprattutto, chi fa il bullo crede di sentirsi grande e forte ma ai miei occhi non è altro che un poverino che ha bisogno di crescere e maturare, meditando sui propri errori.
Non mi servono scuse per fare sentire queste persone a posto con la loro coscienza perché quello che è capitato e sta capitando a me, per fortuna (o sfortuna) capita davvero a tante, troppe persone che non hanno alcuna colpa se sono nate con delle problematiche fisiche più o meno visibili.
Io non lo so se questo post arriverà mai a chi di dovere affinché possa cambiare qualcosa ma mi auguro tanto che, chiunque lo legga, possa farsi un esame di coscienza per aiutarmi a fermare questo SCHIFO SOCIALE.
- ALESSANDRO VILLA -
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Cassandra Crossing/ Odio contro la Rete
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Cassandra Crossing/ Odio contro la Rete
Perché venire ad e-privacy il 23 e 24 giugno a Lucca?
Perché le iniziative targate Odio in Rete, Fake News e Cyberbullismo sono strumentali a nuove e gravi censure contro la Rete
A febbraio di quest’anno un grosso convegno
http://www.paroleostili.com/
, di cui si è molto parlato, introduceva così l’argomento del cosiddetto “Odio in Rete”:
«La ferita provocata da una parola non guarisce»
E’ divenuto il proverbio di riferimento per la sensibilizzazione contro “l’ostilità delle parole in Rete”. Certo, la Rete dà la parola a tutti, anche a «legioni di imbecilli» (Umberto Eco), e permette che le idee dei suoi utenti, senza distinzione di classe, educazione e ceto sociale, vengano condivise e trasmesse senza filtri.
Come non essere d’accordo? La Rete lo permette, e permetterlo a tutti è il suo “fiore all’occhiello”, cosa per cui val bene la pena sostenere qualche secondario aspetto negativo.
Ma guarda caso, senza che la cosa apparentemente sembri pericolosa, si demonizzano proprio i tratti distintivi della Rete, che è diventata quella di oggi solo grazie alla gratuità ed alla libertà di espressione che l’ha sempre caratterizzata.
Non è certamente un caso che da allora, dopo prese di posizione se non altro molto chiare di personaggi pubblici quali Laura Boldrini od Enrico Mentana, le campagne denigratorie contro la Rete siano state un tormentone sia sui media tradizionali che nelle istituzioni.
Travestite da iniziative contro il Cyberbullismo e le Fake News, che sono problemi si reali, ma tranquillamente contrastabili con le leggi esistenti, abbiamo ascoltato in questi mesi le più folli eresie censorie contro la Rete, demonizzata con nuove categorie di “cattivi”, visto che probabilmente i vecchi “pedoterrosatanisti“, tanto abusati in passato, non fanno più paura a nessuno.
Ma tutti grossi nomi che tuonano, spesso con la bava alla bocca, contro la Rete sono, non dimentichiamolo mai, solo gli ultimi arrivati. Sono personaggi che si trovano, strumentalmente od inconsciamente, a difendere loro ruoli e posizioni.
Non ci stiamo.
Non accettiamo che gli ultimi arrivati, anche quelli che hanno buone intenzioni, decidano il futuro della Rete.
Pur assolutamente d’accordo che le comunità sociali ed il web marketing abbiano riempito la Rete di legioni di imbecilli, siamo certi che il problema non è la Rete ma il modo perverso in cui governi, aziende ed agenzie triletterate la stanno usando.
Per parlare di questi problemi, con un programma veramente interessante, ci ritroveremo a Lucca questa settimana, il 23 e 24 Giugno, per la XXI edizione di e-privacy
http://e-privacy.winstonsmith.org/
.
Avremo modo di parlare e discutere su questa situazione di “Odio contro la Rete” mediaticamente ed istituzionalmente indotto, e di studiare insieme un modo costruttivo di reagire.
Registratevi gratuitamente qui
Come sempre, quest’anno grazie al prezioso supporto logistico del Comune di Lucca, e-privacy è un convegno aperto e gratuito per tutti, senza sponsor commerciali ed a budget zero.
A presto.
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La piattaforma social vara nuove possibilità di contrasto ai troll della rete
La piattaforma social vara nuove possibilità di contrasto ai troll della rete
Ormai tutte le grandi multinazionali dei nuovi media stanno prendendo precauzioni contro il cyberbullismo e anche i vari paesi varano leggi ad hoc. “A volte i commenti che le persone ricevono possono essere poco appropriati. Per responsabilizzare ogni individuo, ci sentiamo in dovere di promuovere una cultura in cui ognuno si sente sicuro di essere se stesso senza paura di ricevere critiche o…
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Cassandra Crossing/ Odio contro la Rete
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Cassandra Crossing/ Odio contro la Rete
Perché venire ad e-privacy il 23 e 24 giugno a Lucca?
Perché le iniziative targate Odio in Rete, Fake News e Cyberbullismo sono strumentali a nuove e gravi censure contro la Rete
A febbraio di quest’anno un grosso convegno
http://www.paroleostili.com/
, di cui si è molto parlato, introduceva così l’argomento del cosiddetto “Odio in Rete”:
«La ferita provocata da una parola non guarisce»
E’ divenuto il proverbio di riferimento per la sensibilizzazione contro “l’ostilità delle parole in Rete”. Certo, la Rete dà la parola a tutti, anche a «legioni di imbecilli» (Umberto Eco), e permette che le idee dei suoi utenti, senza distinzione di classe, educazione e ceto sociale, vengano condivise e trasmesse senza filtri.
Come non essere d’accordo? La Rete lo permette, e permetterlo a tutti è il suo “fiore all’occhiello”, cosa per cui val bene la pena sostenere qualche secondario aspetto negativo.
Ma guarda caso, senza che la cosa apparentemente sembri pericolosa, si demonizzano proprio i tratti distintivi della Rete, che è diventata quella di oggi solo grazie alla gratuità ed alla libertà di espressione che l’ha sempre caratterizzata.
Non è certamente un caso che da allora, dopo prese di posizione se non altro molto chiare di personaggi pubblici quali Laura Boldrini od Enrico Mentana, le campagne denigratorie contro la Rete siano state un tormentone sia sui media tradizionali che nelle istituzioni.
Travestite da iniziative contro il Cyberbullismo e le Fake News, che sono problemi si reali, ma tranquillamente contrastabili con le leggi esistenti, abbiamo ascoltato in questi mesi le più folli eresie censorie contro la Rete, demonizzata con nuove categorie di “cattivi”, visto che probabilmente i vecchi “pedoterrosatanisti“, tanto abusati in passato, non fanno più paura a nessuno.
Ma tutti grossi nomi che tuonano, spesso con la bava alla bocca, contro la Rete sono, non dimentichiamolo mai, solo gli ultimi arrivati. Sono personaggi che si trovano, strumentalmente od inconsciamente, a difendere loro ruoli e posizioni.
Non ci stiamo.
Non accettiamo che gli ultimi arrivati, anche quelli che hanno buone intenzioni, decidano il futuro della Rete.
Pur assolutamente d’accordo che le comunità sociali ed il web marketing abbiano riempito la Rete di legioni di imbecilli, siamo certi che il problema non è la Rete ma il modo perverso in cui governi, aziende ed agenzie triletterate la stanno usando.
Per parlare di questi problemi, con un programma veramente interessante, ci ritroveremo a Lucca questa settimana, il 23 e 24 Giugno, per la XXI edizione di e-privacy
http://e-privacy.winstonsmith.org/
.
Avremo modo di parlare e discutere su questa situazione di “Odio contro la Rete” mediaticamente ed istituzionalmente indotto, e di studiare insieme un modo costruttivo di reagire.
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Come sempre, quest’anno grazie al prezioso supporto logistico del Comune di Lucca, e-privacy è un convegno aperto e gratuito per tutti, senza sponsor commerciali ed a budget zero.
A presto.
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