#legge sulla parità
Explore tagged Tumblr posts
Text
Nuova Mozione Approvata alla Camera: Un Deciso Impegno per la Parità di Genere
La Camera dei deputati ha approvato una mozione volta a migliorare le condizioni lavorative, economiche e sociali delle donne, segnando un passo significativo nella lotta alla violenza di genere.
La Camera dei deputati ha approvato una mozione volta a migliorare le condizioni lavorative, economiche e sociali delle donne, segnando un passo significativo nella lotta alla violenza di genere. La Camera dei deputati ha recentemente approvato una mozione di grande importanza, volta a migliorare la parità di genere in vari settori della società italiana. La mozione rappresenta un impegno…
#accesso al lavoro#Centri antiviolenza#condizioni lavorative#Congedo di Paternità#Congedo parentale#congedo parentale condiviso#Diritti civili#Diritti delle donne#Diritti Umani#discriminazione di genere#educazione scolastica#empowerment femminile#iniziative parlamentari#leadership femminile#legge sulla parità#legislazione sociale#lotta alla violenza#misure contro discriminazioni#mozione Camera#Parità di genere#parità salariale#politiche di genere#politiche per famiglie#prevenzione violenza#programmi educativi#protezione donne#protezione vittime#retribuzione equa#riforme legislative#Sensibilizzazione
0 notes
Text
UBI MAIOR MINOR CESSAT
[racconto educativo -22b]
Dopo le GED quello che era sempre stato normale non andava più bene, e fu necessario mettere mano ad una revisione pressoché totale delle convenzioni che avevano accompagnato così a lungo l'umanità. Anche negli antichi fumetti Marvellosi si trovano storie di superumani con facoltà amplificate da incidenti, i nostri antenati avevano quindi già immaginato che potesse accadere quello che poi è effettivamente successo. Tiravano ad indovinare, certo, con il goffo intelletto dei primitivi, inventandosi che la radioattività invece di far cadere i denti li potesse rendere più bianchi e resistenti, ma avevano intuito, in qualche modo. D'altra parte il rischio più grave nel riuscire a immaginare una cosa non è forse quello di passare la vita cercando di farla succedere? Le Grandi Epidemie Disfunzionali iniziarono in occidente, all'improvviso, e si propagarono come un incendio, e alla fine avevano intaccato ogni uomo e ogni donna sulla faccia della Terra, e non sempre erano superpoteri quelli che arrivavano, a volte erano subpoteri, e ben presto chi era stato fortunato, ricevendo in dono qualcosa in più, iniziò ad approfittarsi di quelli a cui qualcosa era stato tolto. I SUB alla fine furono confinati dentro apposite città fuori da quelle vere, perché almeno così nessuno li avrebbe tormentati solo perché erano più deboli. Ogni cosa andò ripensata, perché i SUB molto spesso non disponevano più delle semplici abilità che servivano per fare le cose di prima, quelle che facevano gli uomini tutti insieme. Le Commmissioni di Valutazione Abilità, (antesignane dei nostri COUNTER CLUB) decidevano se un SUB poteva ancora guidare un'automobile o una motocicletta, se poteva ancora viaggiare da solo, o se era sicuro lasciargli accendere un fuoco. Ma i casi di sottocapacità erano troppi, e così molte libertà vennero tolte a tutti i SUB, in quanto categoria, per legge. Le olimpiadi furono una delle poche eccezioni di queste riforme, e le regole vennero lasciate com'erano, perché il consiglio dei SUPER aveva stabilito che erano competizioni troppo antiche, troppo importanti e troppo ricche di significati per cambiarne le regole. "ANCHE UN SUB PUÒ PRIMEGGIARE SE NON ARRIVA ULTIMO" divenne il motto della Federazione Internazionale Subdotati, e anche se quella frase conteneva un briciolo di verità, un SUB non è mai arrivato primo, almeno non fino ad oggi. Sulle copie statiche dei giornali online rinvenute negli archivi centrali di RESPUBICA ritroviamo infatti gli infuocati dibattiti sulla correttezza dei combattimenti misti. Uno di casi che appassionò di più l'opinione pubblica (famoso ancora oggi tra gli appassionati di BOXXXE) fu l'incontro di pugilato svoltosi alle Olimpiadi di ROMA 3023, dove ad un angolo c'era una donna, e all'altro angolo una donna disfunzionale. Se c'era chi sosteneva che la sua disfunzione la avvantaggiava, altri ribattevano che era tutto in regola, e che anzi era bellissimo, perché dimostrava che chiunque, benché svantaggiato, può aspirare alla vittoria. Un concetto molto simile al nostro, in un certo senso, come si noterà. In quel particolare caso la disfunzione era il Gigantismo Neuroipertrofico, e a parità di peso, la contendente disfunzionale disponeva di un allungo nettamente superiore, essendo alta 229 centimetri, senza contare che la diversa percentuale delle fibre bianche nei suoi muscoli le permetteva di portare colpi con un'energia quasi tripla rispetto a quelli dell'avversaria. La stampa, anche per via della sua apparente magrezza, le aveva dato un soprannome, la Mantide. A fare in modo che quel soprannome entrasse nella leggenda del pugilato, tuttavia, contribuì certamente il fatto che durante l'incontro, durato in tutto 45 secondi, al terzo montante, La Mantide staccò di netto la testa dell'avversaria, che non essendo riuscita a portare nemmeno un singolo colpo contribuì, suo malgrado, a gettare le basi del concetto etico che guida ancora oggi le nostre competizioni sportive: IL PIÙ FORTE VINCE, IL PIÙ DEBOLE MUORE.
anima_della_festa
2 notes
·
View notes
Text
Quindi ?
Il mondo sta cambiando, noi, popolo del mondo lo stiamo cambiando...
Vogliamo i cambiamenti ma non accettiamo i cambiamenti...
Votiamo i politici sbagliati ma non accettiamo il fatto di aver sbagliato a votarli...
Vogliamo la parità dei diritti ma non accettiamo che uomo e donna siano uguali...
Vogliamo integrare gli stranieri ( in italia ) ma non accettiamo le loro usanze...
Politicamente siamo un disastro, ogni politico crea leggi per proteggere se stesso senza guardare il bene comune : per avere voti dagli estracomunitari crea leggi a loro favore ( non sono contro gli estracomunitari n.d.r. ) senza però verificare le conseguenze... un esempio ? Eccolo : in italia si può vietare il crocifisso a scuola per rispettare la loro religione ma se un italiano va ad esempio in egitto ed entra in una loro chiesa sconsacrata ( RIPETO SCONSACRATA ) è ancora obbligato a ridoettare il velo per le donne e il decoro per gli uomini.
Vogliamo tutelare gli animali domestici ma poi obbligiamo a tatuare / mettere un cip al cane e poi lasciamo liberi i gatti che possono andare dove vogliono e sporcare dove vogliono ( ricordo a tutti che le feci del cane sono brutte ma non portano malattie mentre pelo e feci del gatto si, sopratutto per donne in dolce attesa )
Vogliamo parità di diritti nello sport... be, come in tutte le cose servono regole chiare ! Perdere non è bello ma se le regole sono chiare tutto è piu semplice e chiaro.
Vogliamo ricordare le stragi della mafia o altre associazioni......... non dobbiamo rocordare, dobbiamo lavorare e trovare colpevoli e soluzioni !
Cazzo !
L'italia è una nazione fondata sulla forza e sulla volontà del suo popolo, smettiamola di scaricare obblighi e colpe sugli altri, se uno sbaglia, va punito ( cazzo, non con la morte, non siamo cosi drastici ma la buona penitenza farà ben pensare che non è il caso di ripetere l'errore ).
1- stop all'immunità parlamentare, se hai sbagliato, paghi. ( anche se hai 99 anni ) perche se la legge è UGUALE per tutti, è UGUALE per tutti non solo per alcuni.
2- la legge è e deve essere uguale per tutti
3 - sei un profugo ! DIMOSTRA che il tuo paese è in difficoltà altrimenti torni a casa tua !
4 - sei un operaio e sei in pensione ? Vuoi continuare a lavorare ? Continua pure ma, niente pensione finche non ti fermi !
5 - niente pensioni ai politici, anche loro devono dimostrare che hanno lavorato 43 anni ! ( e la pensione non può superare la pensione massima di un operaio / impiegato ).
6 - come per gli operai, la pensione di reversibilità va solo alla moglie ( e non ai figli dei politici )
7 - in politica puoi stare solo per 10 anni, 2 mandati e poi, VAI a LAVORARE ! non puoi rimanere nel partito e prendere i soldi non facendo un cazzo !
8 - sei " straniero " ? Vuoi vivere in Italia ? Bene, per 6 mesi avrai un permesso di soggiorno e dovrai trovare un lavoro. lavora e chiedi al tuo datore di lavoro di " sponsorizzarti " se lavori bene e il tuo datore sarà d'accordo avrai altri 6 mesi ( altrimenti tornerai al tuo paese ti portiamo noi !) Dopo 12 mesi dovrai trovare un garante, se il garante ( datore di lavoro controllato al 100% ) darà il tuo benestare avrai ancora 12 mesi di permesso. Ok, in italia siamo buoni quindi se per 2 anni avrai un garante che ti aiuta, potrai rimare in italia.
... come vedete basta boco, in AUSTRALIA ad esempio questa procedura dura 5 anni.
Ho finito ? No, volete altre informazioni, scrivetemi.
0 notes
Text
Per sgomberare il terreno da malintesi, vorrei innanzitutto ricordare che le donne, fino agli anni ‘70 e per talune cose addirittura fino agli anni ‘90, non avevano gli stessi diritti legali degli uomini e che gran parte delle donne della mia generazione, in famiglia, non erano trattate allo stesso modo dei fratelli, né per noi esistevano le stesse aspettative e libertà. Qualunque donna italiana che oggi abbia più di 50 anni è nata in una posizione subordinata. Lo imponeva la cultura e lo diceva la legge.
Chi scrive aveva un padre che era una gran brava persona ed aveva un gran cuore. Eppure, nel corso della mia infanzia era un patriarca a tutti gli effetti: era lui a sedere a capotavola, a battere il pugno sul tavolo e ricordarci a tutti che il capo famiglia era lui e che in casa comandava lui. Amava nostra madre ma spesso la trattava come una serva; voleva bene a noi figlie femmine, ma il futuro a cui guardava era soprattutto quello di nostro fratello. Frasi come “quando ti sposerai, a queste cose ci penserà tuo marito” erano all’ordine del giorno perché per quanto ci spronasse a studiare, il “futuro” era sempre e solo percepito attraverso quello di un marito, non il nostro.
Era un despota da colpevolizzare? No. Non si possono giudicare comportamenti passati estrapolandoli dal contesto. Nostro padre agiva in un contesto culturale e sociale, sulla base dell’educazione ricevuta (famiglia patriarcale del Meridione e scuole fasciste) e cercava di rispondere alle aspettative della società e del ruolo che essa gli imponeva.
La cultura patriarcale è esistita come struttura sociale, una struttura che poneva gli uomini ai vertici. Questo non significa che tutti gli uomini erano “colpevoli”. Al suo interno molti uomini erano essi stessi vittime di quella struttura e del ruolo che dovevano ricoprire, volenti o nolenti.
Negli anni ’80, quando ero adolescente, le leggi erano state modificate, la cultura stava cambiando e, al passo con i tempi, la trasformazione di nostro padre fu radicale. Posso dire di avere avuto due padri: il patriarca della mia infanzia e il femminista della mia adolescenza. E certo, non è che si fosse sbarazzato del suo retaggio dall’oggi al domani, ma ci provava, a volte lo faceva goffamente ma ci provava.
Come ci si era arrivati? Grazie alle battaglie femministe e sociali che avevano imposto una virata culturale; che avevano fatto anche cambiare le leggi. Nel giro di uno o due decenni, la mia generazione (di uomini e donne), nata in pieno patriarcato, si ritrovò ad agire in un nuovo scenario.
E ora torniamo al punto di partenza. Fanatismo è quello che crea una lotta tra i sessi e colpevolizza facendo di un’erba un fascio; è quello che non cerca di analizzare i fenomeni, ma si ferma alla superficie; è quello che giudica senza comprendere; è quello che offre la scappatoia ad altri nel negare le basi di una problematica. Quello, appunto, è fanatismo, ed è sempre e solo stata la frangia più radicale.
Ridurre delle lotte reali alle frange più radicali è al tempo stesso una forma di fanatismo. Un po’ come chi riduce la sinistra al comunismo (anche quella socialdemocratica) e la destra al fascismo (anche quella liberista). Non è che se in un movimento ci sono alcune frange radicali che colpevolizzano, tutto il movimento è nato per colpevolizzare. Cerchiamo di essere un po’ più razionali e più profondi di così e soprattutto proviamo a non cercare di sfruttare il fanatismo per liquidare una questione ancora molto reale.
Condannare il femminismo come un movimento illiberale e sessista è una scappatoia, anche se alcuni gruppi femministi sono così. È un modo per liquidare una questione con il classico: “oggi il patriarcato non esiste più, c’è la parità dei sessi e abbiamo anche un PdC donna, cosa vogliono le donne di più?” La pietra tombale sulle problematiche.
0 notes
Text
Kikue Yamakawa
Kikue Yamakawa, scrittrice e politica, ha dedicato la sua vita alla liberazione delle donne giapponesi e al miglioramento della loro condizione domestica, lavorativa e sociale.
Pioniera del femminismo socialista nipponico, ha contribuito a fondare l’associazione Sekirankai (l’Onda Rossa) e pubblicato un famoso manifesto in sei punti per chiedere tutela e pari diritti per le donne del suo Paese.
Nata a Tokyo il 3 novembre 1890, col nome di Kikue Aoyama, discendeva da una nobile famiglia di samurai da parte di madre. Ma lo spirito nazionalista e conservatore non ha mai attecchito sulla sua indole rivoluzionaria. Grazie al suo status privilegiato ha potuto frequentare l’accademia di lingua inglese Joshi Eigaku Juku. Il tipo di insegnamento limitante rispetto al sistema di istruzione maschile, aveva ben presto, provocato in lei critiche e dissenso.
Durante gli anni universitari, le si è spalancato il mondo del pensiero femminista e, grazie a Raichō Hiratsuka, fondatrice della prima rivista letteraria di sole donne Seitō, che ha illuminato i movimenti femminili nel primo ventennio del XX secolo, ha potuto pubblicare i suoi primi scritti.
Laureatasi alla Tsuda English Academy nel 1912, aveva 17 anni quando ha sposato Hitoshi Yamakawa, futuro professore di economia all’Università di Kyoto, leader sindacale e uno dei primi membri del movimento comunista clandestino poi passato alla fazione Rōnōha (Gruppo dei lavoratori e agricoltori) del movimento socialista. La coppia ha avuto spesso problemi con la legge a causa delle loro posizioni.
Kikue Yamakawa è passata da teorica ad attivista nel momento in cui, nell’aprile 1921, ha contribuito alla fondazione dell’associazione socialista femminile Sekirankai il cui scopo principale consisteva nell’abolizione del capitalismo, visto come fonte primaria dell’oppressione nei confronti delle donne. Dopo una vita breve e tumultuosa, due anni dopo, l’organizzazione è definitivamente sciolta.
La condizione delle donne e, in particolare, quella delle lavoratrici è stata al centro del suo interesse. Ha contribuito a organizzare una serie di conferenze sui diritti femminili al Kanda Seinen Kaikan e nel 1925, quando si è ristabilito il partito comunista, ha pubblicato un manifesto in sei punti, ancora attuale:
Abolizione del sistema familiare patriarcale e delle leggi a favore dell’ineguaglianza fra uomini e donne.
Uguali opportunità nel campo dell’istruzione e del lavoro.
Abolizione del sistema di prostituzione autorizzata.
Garanzia di salario minimo indipendentemente da sesso ed etnia.
Parità di retribuzione a parità di lavoro.
Tutela della maternità inclusa l’assistenza post natale e il divieto di licenziamento delle donne in gravidanza.
Il partito aveva accettato tutti i punti del suo programma tranne quello riguardante la prostituzione.
Visto che le donne continuavano a essere relegate alle sezioni femminili dei partiti e dei sindacati, ha continuato a esporsi per espandere l’identità delle donne da oggetto a soggetto, costante comune tra tutti i partiti, conservatori o liberali.
Dopo l’allargamento della guerra del Giappone contro la Cina nel 1937 e contro l’Occidente, sebbene di sinistra, è stata più incline a interagire con lo stato sempre più autoritario in tempo di guerra che ad opporsi o sfidarlo. Sostenere le posizioni di governo erano da lei considerate come un modo per ottenere vantaggi sociali migliori per le donne.
Contro le politiche di assistenza finanziaria che forniscono solamente soluzioni parziali, non ha partecipato al movimento per il suffragio femminile chiamato Shin Fujin Kyōkai (Associazione delle Nuove Donne), ritenendo che concentrarsi sul diritto di voto, senza alcuna critica costruttiva su ciò che la società doveva essere, avrebbe perpetuato la disuguaglianza delle donne, utilizzandole come armi della dittatura.
Quando il movimento socialista giapponese venne dichiarato fuorilegge, il marito venne arrestato. Rimase in carcere per due anni e dopo la guerra, si unirono entrambi al Partito Socialista Giapponese.
Dal 1947 al 1951 è stata a capo dell’Ufficio Donne e Minori del Ministero del Lavoro.
Durante la sua direzione venne prestata notevole attenzione alla parità salariale, la tutela dei diritti delle lavoratrici e la riduzione del lavoro minorile. È stata anche responsabile del lancio della Settimana della donna, a partire dall’aprile 1949.
In un’intervista sul Tokyo Times, del 12 novembre 1948, ha dichiarato che dovere del suo dipartimento era proteggere e dare dignità a donne e minori, per fare questo era necessario conoscere e indagare sulla reale vita quotidiana della popolazione per scoprire quale fosse il problema più urgente delle lavoratrici o delle vedove di guerra.
In Giappone le leggi sono cambiate e alle persone sono stati concessi uguali diritti, ma la popolazione non ne conosce il vero valore. Auspichiamo che tutte le donne abbiano abbastanza buon senso da rivolgersi al tribunale per le relazioni domestiche quando si presenta una causa di divorzio e che le leggi svantaggiose per le donne vengano riviste.
Prolifica scrittrice di saggi e libri, la sua vita, il suo pensiero e il suo impegno politico sono stati importanti per mostrare il contributo delle donne all’evoluzione del movimento socialista giapponese e per l’attuazione di riforme significative per lavoratrici e minori in un’economia ancora impoverita del primo dopoguerra.
Ha continuato a scrivere e impegnarsi fino alla sua morte, avvenuta il 2 novembre 1980.
1 note
·
View note
Text
Dal 1° aprile 2024 gli agenti e i mediatori di assicurazione sono tenuti ad applicare la ritenuta d'acconto
L’Agenzia delle entrate fornisce le istruzioni operative agli uffici, sulle modalità di applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni corrisposte agli agenti e ai mediatori di assicurazione. Ambito di applicazioneIl Bilancio 2024 (articolo 1, comma 89, legge n. 213/2023), ha modificato il quinto comma dell’articolo 25-bis del Dpr n. 600/1973, abrogando la parte in cui era disposto l’esonero dall’applicazione della ritenuta d’acconto alle provvigioni, comunque denominate, corrisposte agli agenti e ai mediatori assicurativi. A seguito della modifica normativa, pertanto, la ritenuta d’acconto si applica alle provvigioni percepite da: - agenti di assicurazione, per le prestazioni rese direttamente alle imprese di assicurazione - mediatori di assicurazione, per i loro rapporti con le imprese di assicurazione e con gli agenti generali delle imprese di assicurazioni pubbliche o loro controllate. che rendono prestazioni direttamente alle imprese di assicurazione in regime di reciproca esclusiva. Nel documento di prassi, l’Amministrazione precisa che restano ferme, per quanto compatibili, le indicazioni fornite con la circolare del ministero delle Finanze n. 24/1983. L’Agenzia, inoltre, superando le indicazioni fornite con la risoluzione n. 7/2013, considera assoggettate a ritenuta d’acconto, per identità di ratio legis e per parità di trattamento degli operatori, anche le provvigioni percepite dagli intermediari iscritti nelle sezioni d), e) ed f) del Registro unico degli intermediari, per le prestazioni rese direttamente alle imprese di assicurazione, anche laddove l’attività assicurativa sia esercitata a titolo accessorio. Decorrenza della modificaAi sensi del comma 90 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2024, il nuovo regime entra in vigore a partire dal 1° aprile 2024. L’Amministrazione specifica che la ritenuta d’acconto va operata all’atto del pagamento della provvigione, rilevando a tal fine i pagamenti effettuati a decorrere dal 1° aprile 2024. La circolare si sofferma, in particolare, sulla fattispecie di cui al quarto comma dell’articolo 25-bis del Dpr n. 600/1973, il quale prevede che, quando gli agenti e i mediatori di assicurazione trattengono direttamente la provvigione spettante prelevandola dalle somme riscosse, gli stessi sono tenuti a rimettere ai propri committenti anche l’importo corrispondente alla ritenuta. Quest’ultima si considera operata nel mese successivo a quello in cui le provvigioni sono state trattenute dai percipienti e dovrà essere versata all’Erario dai committenti entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui le ritenute sono operate. In tal caso, l’Agenzia indica che gli agenti e i mediatori di assicurazione, in applicazione del criterio di cassa, sono tenuti a rimettere ai committenti le ritenute che si intendono operate dal 1° maggio 2024, ossia quelle relative alle provvigioni trattenute dalle somme che gli agenti e i mediatori hanno incassato, anche precedentemente al mese di aprile 2024, e che gli stessi riversano ai committenti a decorrere dallo stesso mese, anche se i relativi contratti sono stati conclusi nei mesi antecedenti. Determinazione della ritenuta in misura ridotta e ulteriori precisazioniRestano invariate la disciplina del calcolo delle ritenute d’acconto, di cui al primo comma dell’articolo 25-bis, e quella dell’applicazione della ritenuta nella misura ridotta di cui al secondo comma del medesimo articolo. A tal proposito, l’Agenzia specifica che le comunicazioni per richiedere l’applicazione della ritenuta in misura ridotta, di cui al decreto del ministro delle finanze n. 2446/1983, possono pervenire mediante raccomandata A/R o Pec, entro i quindici giorni successivi all’entrata in vigore della norma, ossia entro il 16 aprile 2024. La modifica disposta dalla legge di bilancio non ha riflessi sugli obblighi di fatturazione previsti dalla normativa Iva, trattandosi di operazioni esenti, per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura, salvo esplicita richiesta da parte del committente o del cliente privato. Relativamente agli altri adempimenti, infine, l’Amministrazione precisa che i committenti, in qualità di sostituti d’imposta, sono tenuti al rilascio della Certificazione unica al percipiente e alla trasmissione della stessa all’Agenzia delle entrate. Read the full article
0 notes
Text
Leva obbligatoria in Danimarca: parità di genere e venti di guerra
Dal 2026, in Danimarca, la leva sarà obbligatoria anche per le donne. La novità fa parte di un piano più ampio di ristrutturazione dell'esercito danese presentato dalla prima ministra Mette Frederiksen. La Danimarca non è il primo Paese europeo che negli ultimi anni si sta riarmando. Nell'Europa, fondata sulla pace, i venti di guerra soffiano sempre più forti. La leva obbligatoria e il piano di difesa danese Attualmente l'esercito danese conta 9.000 soldati professionisti e 4.700 riservisti provenienti dal servizio militare; tra questi ci sono molti volontari e anche donne. Il servizio militare dura quattro mesi. Con il piano presentato dalla Frederiksen, la coscrizione sarà estesa anche alle donne con l'obiettivo di aumentare a 5.000 il numero dei riservisti. Inoltre, la durata del servizio militare sarà prolungata da 4 a 11 mesi sia per gli uomini che per le donne. Il piano sarà discusso dal Parlamento nel 2025 e convertito in una legge che andrà in vigore nel 2026. In Europa, a oggi, il servizio di leva è obbligatorio per le donne già in Norvegia e Svezia. Nel progetto di ristrutturazione dell'esercito, c'è anche l'impegno, da concretizzare nell'arco dei prossimi 5 anni, di aumentare la spesa destinata alla difesa fino a 5,4 miliardi di euro. La decisione nasce come risposta alla richiesta della NATO ai Paesi membri di dedicare il 2 per cento del PIL alle spese militari. Inoltre andrebbe in continuità con la decisione, approvata lo scorso anno, di abolire una festa nazionale per ricavare ulteriori fondi da destinare alla difesa. Il riarmo dell'Europa La guerra in Ucraina, possiamo dirlo senza ombra di dubbio, non è stata voluta dall'Europa, eppure la sta attraendo nella sua spirale sempre di più. Dopo due anni in cui si procede a inviare armi per aiutare il paese guidato da Zelensky contro l'esercito russo, i Paesi europei stanno alzando il tiro. La Germania, dove il servizio militare obbligatorio era stato abolito nel 2011, sta valutando l'introduzione di un modello di leva semi obbligatoria sul modello svedese. In Svezia, il servizio militare era stato abolito e poi ripristinato. In Francia, Macron ha annunciato che, se la situazione sul campo lo richiedesse, sarebbe disposto a inviare soldati in Ucraina. Intanto, anche il suo governo sta pensando a ristrutturazioni dell'esercito. Potrebbe innalzare il limite d'età per i riservisti dai 62 e i 65 anni attuali ai 70 e 72 anni per avere a disposizione circa 300.000 soldati di cui 100.000 riservisti. In Italia, dove la leva obbligatoria è stata abolita nel 2004, si sta pensando alla creazione di un contingente ausiliario delle Forze armate di oltre 10.000 unità composto per lo più da ex militari da impiegare in conflitti o crisi internazionali come supporto. Una legge a riguardo già c'è mentre un nuovo disegno di legge dovrebbe portare alla creazione di una riserva militare da utilizzare in caso di emergenza o di grave minaccia. L'Europa fondata sulla pace La Danimarca non si sta riarmando per fare la guerra, ha dichiarato la prima ministra Frederiksen, ma per evitarla. Inoltre, ha affermato la Frederiksen, la leva obbligatoria per le donne rappresenterebbe un nuovo tassello nell'attuazione della parità di genere. Macron, nel dichiarare la sua disponibilità a inviare soldati (la quale cosa costituirebbe un upgrade nella guerra) ha illustrato come priorità impedire a Putin di vincere. Non molti giorni fa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito non impossibile il rischio di una guerra in Europa. Ha incitato a impegnarsi nella produzione di armi così com'è stato fatto per il vaccino durante la pandemia. Da quando, nel 2022, la Russia ha invaso l'Ucraina, abbiamo visto un'Europa prendere posizione a favore del Paese invaso. Una scelta che è equivalsa alla rinuncia di un ruolo di terzietà che avrebbe potuto collocarla in un posto d'onore al tavolo delle trattative di pace. La parola pace, invece, non è mai stata contemplata e come se ciò non bastasse ora ci prepariamo a un'escalation del conflitto. Intanto gli Stati Uniti, grandi attori nel conflitto russo-ucraino, potrebbero da qui a qualche mese uscirne definitivamente. Ci ritroveremo, così, a gestire da soli una guerra non voluta ma appoggiata e, per queto, alimentata. L'Europa, quella del Manifesto di Ventotene, non era fondata sulla pace? In copertina foto di Amber Clay da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Veneto, l'assessore Regionale Elena Donazzan presenta il programma per sostenere il mondo femminile: 40 milioni di euro fino al 2030
Veneto, l'assessore Regionale Elena Donazzan presenta il programma per sostenere il mondo femminile: 40 milioni di euro fino al 2030. "Un impegno costante con azioni concrete per rimuovere le discriminazioni legate alle differenze di genere e promuovere progetti per la piena realizzazione della donna in campo lavorativo, sociale e culturale. In occasione dell'8 marzo, festa internazionale della donna, vogliamo che a parlare siano i fatti, per restituire con dati concreti l'attività portata avanti in questi anni dalla Regione Veneto. Perché se è vero, come raccontano i dati, che la parità tra uomo e donna è ancora un obiettivo fondamentale da perseguire, non si possono non vedere i traguardi raggiunti per dare avvio e sostanza al processo culturale necessario all'affermazione del ruolo delle donne nella società e alla diffusione di una cultura antidiscriminatoria delle pari opportunità, come previsto dall'Obiettivo 5 dell'Agenda 2030 dell'Unione europea e ribadito dalla legge regionale 3/2022". Con queste parole l'assessore Regionale Elena Donazzan, con delega al lavoro, istruzione, formazione e pari opportunità ha voluto presentare il sostanzioso programma avviato dalla Regione del Veneto per sostenere il mondo femminile, nelle diverse fasce d'età: dalle giovani generazioni alle donne in età lavorativa. Un ricco programma di iniziative, contributi, bandi, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori che governano il sistema: dalle parti economiche e sociali agli organismi della società civile, di promozione e inclusione sociale. Come evidenziano i report di Veneto Lavoro (vedi allegati), nonostante il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro veneto nel 2023 abbia raggiunto i suoi livelli massimi (67% nel secondo trimestre e 66,2% nel terzo), con circa 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale, il divario di genere resta elevato, con una differenza di 17,2 punti percentuali tra il tasso di occupazione femminile e quello maschile e differenze marcate anche in altri aspetti della vita economica e sociale: resta elevata l'incidenza del part time e si confermano le disuguaglianze nelle opportunità di accesso al mondo del lavoro o in quelle di avanzamento di carriera. Il Gender Employment Gap, indicatore del divario tra tasso di occupazione maschile e femminile, pone l'Italia al penultimo posto nell'UE, con una differenza di 19,7 punti percentuali a fronte di una media europea di 10,7, mentre in Veneto si attesta a 17,2. "Per contribuire a colmare i divari di genere nel mondo del lavoro – ha spiegato l'assessore – sono state individuate tre dimensioni d'azione: culturale di lotta contro gli stereotipi e la discriminazione basati sul genere; di conciliazione vita-lavoro attraverso formule di lavoro flessibile, welfare innovativo, voucher di conciliazione; di partecipazione delle donne anche nei processi decisionali, sostenendo percorsi di autoimprenditorialità. Il nuovo programma regionale, cofinanziato dal FSE+, che accompagnerà il Veneto verso il 2030 prevede a tale scopo il raddoppio delle risorse a disposizione, arrivando a oltre 40 milioni di euro, rispetto ai 20 milioni delle annualità 2014-2020. Con in bando P.A.R.I., sono stati approvati 24 progetti, di cui 5 insistono sul tema della diversità di genere nell'ambito delle organizzazioni di lavoro sia private che pubbliche, 4 sulla sensibilizzazione delle donne alle opportunità lavorative offerte dalle professioni tecniche /scientifiche e poi ancora 4 sul divario retributivo, 4 sull'occupazione di giovani donne, 7 su leadership femminile e ruoli apicali nella società. Il finanziamento complessivo è di quasi 10 milioni di euro. È stata poi avviata la campagna informativa "Equamente al Lavoro - Cambia Prospettiva", con convegni territoriali e formazione mirata nelle scuole (oltre 350 studenti saranno coinvolti), per un impegno complessivo di 80mila euro, che hanno coinvolto ordini professionali, Inps, Ispettorato del lavoro, Consigliera di Parità per contribuire a sensibilizzare alla cultura della non discriminazione, agendo su inclinazioni, pregiudizi inconsci, approcci culturali, comportamenti e linguaggi. La campagna, che sta attraversando tutte le province del Veneto, è illustrata con tutti i dettagli sul sito www.cliclavoroveneto/equamente-al-lavoro. "Una campagna – ha concluso l'assessore - a supporto di alcune attività promosse dalla Regione del Veneto per l'applicazione della Legge n. 3 del 15 febbraio 2022 'Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all'occupazione femminile stabile e di qualità', che ha tra i suoi principali obiettivi la promozione del registro delle imprese virtuose in materia retributiva di genere, in fase di perfezionamento, e lo sportello donna, che verrà presentato entro i primi di aprile".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Lavoro, Conte rilancia proposta di legge per la settimana corta. Da 40 a 32 ore a parità di stipendio
Ascolta la versione audio dell’articolo «È arrivata adesso in Commissione Lavoro alla Camera una proposta a mia prima firma sulla riduzione del tempo di lavoro. La nostra proposta (presentata il 15 marzo 2023, ndr) è di ridurre in via sperimentale l’orario di lavoro da 40 a 32 ore, a parità di retribuzione». Così Giuseppe Conte in diretta Fb. Il leader 5 Stelle cita statistiche positive dei paesi…
View On WordPress
0 notes
Text
nelle settimane centrali di Agosto, Trenord riduce il servizio a parità di costo dell'abbonamento. ma non s'interroga l'oracolo per chiedere che un gigantesco piccione evacui sulle teste di chi partecipi a questa spiacevole e sconveniente decisione.
no, tiriamo innanzi. 8-8-9/8-7-7. il vento sopra la montagna.
53 漸 Tsienn / Lo Sviluppo (Il Progresso Graduale)
L'Immagine
Sul monte è un albero: L'immagine dello sviluppo. Così il nobile dimora in dignitosa virtù Per migliorare i costumi.
L'albero sul monte si vede assai da lontano, ed il suo sviluppo influisce sul paesaggio dell'intera regione. Non cresce a vista d'occhio come le piante di palude, bensì la sua crescita avviene gradatamente. Un'azione sugli uomini può anch'essa essere soltanto graduale. Nessun influsso o risveglio improvviso risulta permanente. Piano piano deve avvenire il progresso. Per ottenere questo progresso nell'opinione pubblica, nei costumi sociali, è necessario che la personalità acquisti influenza e peso. Ciò avviene lavorando con cura e costanza alla propria evoluzione morale.
Linee Mutanti:
Nove al terzo posto significa: L'oca regale si avvicina gradatamente all'altipiano. Il marito esce di casa e non ritorna più. La moglie porta in grembo un bimbo ma non dà alla luce. Sciagura! Propizio è respingere predoni.
Dell'oca reale si dice che essa chiama i suoi compagni quando trova cibo; quest'è l'immagine della pace e della concordia nella fortuna. Non si vuole tenere la felicità tutta per sè, ma si è pronti a dividerla con altri. L'arido altipiano non è fatto per l'oca reale; se essa vi trasmigra ha perduto la sua via ed è andata troppo oltre. Ciò è contrario alla legge dell'evoluzione. Così vanno le cose anche nella vita umana. Non lasciandole sviluppare tranquillamente, ma gettandosi a capofitto nella lotta per capriccio, questo reca sciagura. Si mette in palio la propria vita, e la famiglia va in rovina. Ma ciò non è affatto necessario, anzi è soltanto la conseguenza del non aver obbedito alla legge dell'evoluzione naturale. Non ricercando la lotta, ma limitandosi a difendere energicamente il proprio posto ed a respingere ingiusti attacchi, tutto va bene.
esagramma finale, applicate le mutazioni.
20 觀 Kuann / La Contemplazione (L'Aspetto)
L'Immagine
Il vento soffia sulla terra: L'immagine della contemplazione. Così gli antichi re visitavano le regioni del mondo, Contemplavano il popolo ed elargivano insegnamento.
Quando il vento soffia sulla terra giunge dappertutto, e l'erba deve chinarsi alla sua potenza. Questi due processi trovano la loro conferma nel segno. Essi erano trasformati in realtà nelle istituzioni dei re dell'antichità, i quali da un lato si procuravano la visione diretta del loro popolo con periodici viaggi, così che nulla di ciò che viveva nel popolo come costume poteva loro sfuggire, mentre dall'altro facevano valere la loro influenza per mutare quei costumi che fossero difettosi. Il tutto accenna al potere di una personalità superiore. Una tale personalità possiederà una larga visione dei veri sentimenti della grande moltitudine umana, così chè di fronte a lei non varrà nessun inganno, e d'altro canto essa farà impressione su di loro con la mera presenza, per l'imponenza della sua personalità; e si regoleranno secondo lui come l'erba secondo il vento.
0 notes
Text
👩💼👨💼 Appalti pubblici e pari opportunità via libera alla certificazione
✔ Definitivo il correttivo all’art. 108 del nuovo Codice degli Appalti
👍Si conferma così il maggior punteggio per le imprese in possesso della certificazione di parità di genere
0 notes
Text
Legge Europea per la protezione degli ecosistemi naturali
Legge ripristino natura, via libera del Parlamento Europeo: cos'è e cosa prevede. Il testo è passato con 336 voti favorevoli, 300 contrari e 13 astenuti. Bocciata la richiesta di rigetto avanzata dal Ppe e dai gruppi di destra. Il Parlamento Europeo ha approvato la legge per il ripristino della natura (Nature Restoration Law), un progetto mirato al ripristino della biodiversità e al recupero delle aree naturali gravemente compromesse. I voti a favore sono stati 336, 300 i contrari e 13 gli astenuti. Ora potranno iniziare i negoziati legislativi con il Consiglio. Poco prima lo stesso Parlamento aveva bocciato la richiesta di rigetto della legge avanzata dal partito Popolare Europeo e dai gruppi di destra. "Oggi a Strasburgo festeggiamo una grande vittoria del fronte Progressista, democratico ed ecologista al Parlamento europeo. Gli sforzi delle destre non sono riusciti ad affossare uno dei capisaldi del Green Deal", ha scritto su Twitter la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno del Pd. La legge è stata fortemente sostenuta dai Socialisti, dai Verdi, dalle Sinistre e da gran parte dei Liberali. Mentre il Ppe non ha votato compatto: 21 gli eurodeputati che si sono espressi a favore, rompendo con la linea ufficiale del partito. Già prima del voto alcuni eurodeputati popolari come l'irlandese Frances Fitzgerald, la finlandese Sirpa Pietikainen e il ceco Stanislav Polcak avevano pubblicamente annunciato di voler sostenere la legge. "Non posso in buona fede e buona coscienza votare contro questa legge. Dobbiamo proteggere la biodiversità. Dobbiamo proteggere i nostri cittadini, le nostre imprese, sopra tutto, le generazioni future", ha scritto la Fitgerald su Twitter.
Sconfitta linea PPE e Destre L'approvazione della posizione negoziale del Parlamento Europeo sul regolamento sul ripristino della natura rappresenta una sconfitta per la linea della presidenza del gruppo Ppe, che era contraria al testo perché lo riteneva eccessivamente penalizzante per il settore agricolo: in commissione Envi i Popolari si erano schierati contro la posizione negoziale, insieme ai gruppi delle destre (Id ed Ecr) e a una parte dei Liberali, portando il conteggio dei voti in parità, cosa che equivale al rigetto del testo. La scelta del Ppe risponde ad una linea intrapresa da qualche mese, che consiste nel fare sponda con i gruppi alla sua destra, più una parte dei Liberali, per fermare le parti del Green Deal ritenute eccessivamente onerose. La scelta del Ppe risponde ad una linea intrapresa da qualche mese, che consiste nel fare sponda con i gruppi alla sua destra, più una parte dei Liberali, per fermare le parti del Green Deal ritenute eccessivamente onerose. Soddisfazione alleanza Verdi e Sinistra In una nota, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra scrive: "Oggi, a Strasburgo, abbiamo assistito a un'importante vittoria per il nostro futuro: la legge per il ripristino della natura, un progetto audace mirato a recuperare aree naturali gravemente compromesse, è stata approvata nonostante i tentativi della destra italiana ed europea, Partito popolare europeo compreso, di soffocarla. Questi gruppi, con la loro visione politica ristretta, hanno condotto una pericolosa campagna di disinformazione, cercando di dipingere le politiche ecologiste dell'Ue come il nemico principale dell'economia, trascurando il fatto che il costo della crisi climatica è già ora insostenibile e gravemente drammatico. Quella di oggi è una grande vittoria in nome delle generazioni presenti e future". Legge sulla Natura: che cos'è “La Nature Restoration Law è un provvedimento unico nel suo genere - dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu - in tutta la storia della comunità europea. Per la prima volta avremo una legge con una funzione non solo protettiva, come avviene per le preziose direttive Uccelli e Habitat, ma proattiva, il cui principio è che proteggere la natura esistente è fondamentale ma non basta più: bisogna ripristinare quella perduta. Questo aiuterà a fermare il declino della biodiversità, ad affrontare la questione climatica così come ad avere un territorio più sicuro, città più verdi e accoglienti, servizi ecosistemici di maggiore qualità". “Nonostante questi straordinari benefici, l’Europarlamento ha dovuto superare un’opposizione anacronistica e scorretta, di una parte della politica e di alcune lobby contrarie ad ogni vera agenda ambientale, che ha usato argomenti fasulli e talvolta linguaggi inopportuni per fermare la legge. Il successo dell’approvazione lo si deve alla determinazione della Commissione europea e di una parte consistente delle forze politiche dell’Europarlamento ma anche alla mobilitazione civica senza precedenti che ha supportato la legge", aggiunge. “Ora il tratto finale della legge, il negoziato del Trilogo (Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue) da cui uscirà il testo della legge, che gli Stati membri faranno proprio e attueranno - prosegue il direttore generale Selvaggi - Si aprirà una fase nuova, piena di speranza per la natura europea e una maggiore salute delle nostre società. Ogni euro investito in ripristino della natura, secondo gli studi della Commissione europea, produrrà un ritorno tra i 9 e i 38 euro sotto forma di servizi ecosistemici migliori, e questo è solo uno degli esempi di come questa legge può davvero cambiare in meglio la storia europea”. Read the full article
#biodiversità#commissioneeuropea#ecosistemi#europarlamento#greendeal#Habitatnaturale#NatureRestorationLaw
1 note
·
View note
Text
8 marzo al Conservatorio, esposizione speciale della Nascita di Venere
8 marzo al Conservatorio, esposizione speciale della Nascita di Venere
Livorno, 07 marzo 2023 – Musica e arte (ancora) insieme in occasione della Festa della Donna. Una iniziativa del Conservatorio Mascagni. “In questi nostri tempi – si legge nella nota dell’ente – per certi aspetti bui quant’altri mai, la ricorrenza dell’8 marzo induce a riflessioni severe sulla condizione femminile, che, ancora lontana nel nostro paese dalla parità di genere sancita all’art. 3…
View On WordPress
0 notes
Text
Guarda "Il ministro del lavoro Tina Anselmi (DC) risponde alle domande dei telespettatori" su YouTube
youtube
Legge Anselmi sulla parità salariale, 1977 (ed ancora niente)
1 note
·
View note
Text
Hello everyone today we start our odyssey into the debunking of Western lies on Xinjiang
As always the post is machine translated but it will be controlled to ensure its a correct translation
The translation is at the bottom
The collective is on telegram,wich you should really visit as I don't report everything,like china's activity over Taiwan
⚠️ LOTTA ALL'ESTREMISMO RELIGIOSO NELLO XINJIANG E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI CIVILI ⚠️
🇨🇳 Ogni gruppo etnico facente parte della Repubblica Popolare Cinese gode del Diritto di Uguaglianza.
📕 Ogni cittadino, indipendentemente dall'etnia, dal sesso, dall'occupazione, dal livello di istruzione e dal credo religioso, condivide in condizione di parità i Diritti Civili sanciti dalla Costituzione e dalla Legge.
💥 Da qualche tempo, sotto l'influenza dell'evoluzione della situazione internazionale e della diffusione del terrorismo e dell'estremismo in ogni zona del mondo, le forze terroristiche in Cina e all'estero che affermano di rappresentare il "Turkistan Orientale" hanno collaborato per diffondere l'estremismo religioso dietro la cortina fumogena dell'etnia e della religione, approfittando dei sentimenti etnici e religiosi delle persone.
❗️Tali figure hanno incitato all'odio e alla discriminazione, hanno sostenuto la violenza e progettato atti terroristici, provocando la morte di innocenti e di centinaia di agenti di polizia. Tali atti hanno seriamente messo in pericolo la vita delle persone di ogni gruppo etnico nello Xinjiang e hanno calpestato la dignità umana.
📄 Di fronte ad una situazione grave e complessa e all'urgente necessità di combattere il terrorismo, il Governo dello Xinjiang ha promulgato due regolamenti locali:
1️⃣ Misure di attuazione della Legge Anti-Terrorismo.
2️⃣ Norme sulla de-radicalizzazione.
📕 Ogni azione è stata compiuta nel pieno rispetto della Costituzione della Repubblica Popolare Cinese, del Diritto Penale, del Diritto sulla Sicurezza Nazionale e del Diritto Anti-Terrorismo.
⚔️ Lo scopo delle normative locali è quello di colpire duramente le attività terroristiche che violano i diritti umani e mettono in pericolo la sicurezza pubblica e le attività illegali e criminali che fanno uso dell'estremismo per minare la Legge.
⭐️ Il Governo dello Xinjiang attribuisce grande importanza alla prevenzione del terrorismo alla radice, e ha attuato misure preventive di anti-terrorismo, compresa l'istituzione di centri di istruzione e formazione professionale, per proteggere i diritti fondamentali.
✅ Da quando sono state attuate le misure nel 2016, non si sono verificati incidenti terroristici nello Xinjiang, e l'infiltrazione dell'estremismo è stata efficacemente frenata e il diritto alla vita di persone di tutti i gruppi etnici è stato pienamente tutelato.
😵💫 Gli estremisti religiosi considerano "infedeli" coloro che non perseguono pratiche estremiste. Insinuano l'estremismo religioso nella vita quotidiana delle persone, incitando e costringendo le donne a indossare il burqa e gli uomini a portare la barba lunga in nome della religione.
🔇 Abusano del concetto "Halal" per interferire con la routine quotidiana e il diritto delle persone a scegliere il proprio modo di vivere.
⭐️ Per prevenire la violazione delle libertà civili, il Governo dello Xinjiang ha adottato misure decise per combattere l'estremismo, e ha realizzato campagne pubblicitarie ed educative sullo Stato di Diritto per salvaguardare il Diritto Pubblico alla Libertà Personale.
🧾 Fonte
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ FIGHT AGAINST RELIGIOUS EXTREMISM IN XINJIANG AND SAFEGUARD OF CIVIL RIGHTS ⚠️
🇨🇳 Every ethnic group belonging to the People's Republic of China enjoys the Right to Equality.
📕 Every citizen, regardless of ethnicity, sex, occupation, level of education and religious belief, shares on an equal footing the Civil Rights enshrined in the Constitution and the Law.
💥 For some time now, under the influence of the changing international situation and the spread of terrorism and extremism in every area of the world, terrorist forces in China and abroad claiming to represent "East Turkistan" have collaborated to spread religious extremism behind the smokescreen of ethnicity and religion, taking advantage of people's ethnic and religious feelings.
❗️Such figures incited hatred and discrimination, supported violence and planned terrorist acts, resulting in the deaths of innocent people and hundreds of police officers. Such acts have seriously endangered the lives of people of every ethnic group in Xinjiang and trampled human dignity.
📄 Faced with a serious and complex situation and the urgent need to fight terrorism, the Government of Xinjiang has promulgated two local regulations:
1️⃣ Implementation measures of the Anti-Terrorism Law.
2️⃣ Rules on de-radicalization.
📕 Each action was carried out in full compliance with the Constitution of the People's Republic of China, Criminal Law, National Security Law and Anti-Terrorism Law.
⚔️ The purpose of local regulations is to hit hard on terrorist activities that violate human rights and endanger public safety and illegal and criminal activities that use extremism to undermine the Law.
⭐️ The Xinjiang Government attaches great importance to the prevention of terrorism at its root, and has implemented preventive anti-terrorism measures, including the establishment of advertising and education campaigns on the rule of law to safeguard the public right to personal freedom.
��� Since the measures were implemented in 2016, there have been no terrorist incidents in Xinjiang, and the infiltration of extremism has been effectively curbed and the right to life of people of all ethnic groups has been fully protected.
😵💫 Religious extremists regard those who do not pursue extremist practices as "infidels". They insinuate religious extremism into people's daily lives, inciting and forcing women to wear the burqa and men to wear a long beard in the name of religion.
🔇 They abuse the "Halal" concept to interfere with the daily routine and people's right to choose their way of life.
⭐️ To prevent the violation of civil liberties, the Xinjiang Government has taken decisive measures to combat extremism, and has carried out advertising and education campaigns on the rule of law to safeguard the public right to personal freedom.
🧾 Source
🌸 Subscribe 👉 @collectivoshaoshan
#socialism#china#italian#china news#translated#xinjiang#anti terrorism#religious extremism#islam#east turkestan#uighur#communism#collettivoshaoshan
2 notes
·
View notes
Text
P!nk
P!nk è lo pseudonimo di Alecia Beth Moore, camaleontica musicista statunitense che ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo, nominata Artista Pop del Decennio nel 2009 e Donna dell’anno nel 2013 da Billboard.
Ha vinto sette MTV Video Music Awards, due MTV Europe Music Awards, tre Grammy Awards e un Daytime Emmy Award, oltre a diverse altre onorificenze.
Nel 2019 ha ottenuto la sua stella sulla Hollywood Walk of Fame ed è stata la prima artista non britannica a cui è stato conferito l’Outstanding Contribution to Music Award ai BRIT.
Per il suo attivismo e impegno politico rappresenta un esempio per milioni di persone in tutto il mondo.
Nata a Doylestown, in Pennsylvania, l’8 settembre 1979, ha origini irlandesi, lituane e tedesche. L’amore per la musica le è stato trasmesso dal padre, che le aveva dato il vezzeggiativo di Pink, poi trasformato nel nome d’arte P!nk quando ha iniziato al carriera di solista nel 2000.
Alle scuole superiori ha fondato la sua prima band, cantava gospel in una chiesa, ha fatto parte di gruppi punk e rap e, mentre faceva diversi lavori come cameriera, si esibiva col suo skateboard al Club Fever di Philadelphia quando è stata notata da un talent scout.
Il suo album di debutto da solista è stato Can’t Take Me Home da allora ne ha prodotti altri sette che le hanno fatto vendere milioni di dischi, scalare le classifiche internazionali e guadagnare i premi musicali più prestigiosi.
Diversi tour internazionali, esibizioni prestigiose come quella al Super Bowl e la collaborazione con big del mondo musicale, non l’hanno frenata nello sperimentarsi anche al cinema e nel doppiaggio.
Con grinta e determinazione ha rotto parecchi schemi, ha affrontato, oltrepassato e infranto gli standard di bellezza e i ruoli di genere. Sin dai primi Anni Duemila ha portato in musica le sue esperienze personali e i problemi del mondo reale.
Le sue lotte contro il body shaming, per la parità di genere, in favore del mondo LGBTQ+, dei diritti degli animali e l’attivismo politico l’hanno consacrata una frontwomen del movimento transfemminista.
Nel 2006 con il brano Dear Mr. President ha criticato l’allora presidente degli USA Bush. In Stupid Girls ha demolito l’ossessione della società per le donne senza veli attaccando la rappresentazione femminile nelle clip dei colleghi rapper per poi ribadire che il corpo delle donne non esiste solo ad uso e consumo degli uomini.
I suoi discorsi di ringraziamento ai premi ricevuti sono stati di grande ispirazione per le donne di tutto il mondo. Agli MTV Video Music Awards del 2017, quando ha ricevuto il Michael Jackson Vanguard Award, ha pronunciato il suo discorso più significativo partendo da un’esperienza di sua figlia Willow che lamentava di essere discriminata dai compagni di scuola che le dicevano che sembrava un ragazzo.
Dal palco ha lanciato a sua figlia e a tutto il mondo un messaggio chiaro: “Mi vedi far crescere i capelli? Willow ha risposto: ‘No mamma’. Mi vedi cambiare il mio corpo? ‘No mamma’. Mi vedi cambiare il modo in cui mi presento al mondo? ‘No mamma’. Mi vedi esaurire le arene di tutto il mondo? ‘Sì mamma’. Ok allora, piccola, non cambiamo. Prendiamo la ghiaia nel nostro guscio e facciamone una perla. E aiutiamo altre persone a cambiare in modo che possano vedere più tipi di bellezza”.
In difesa della libertà d’espressione, durante il Trustfall Tour in Florida, nel 2023, ha regalato 2.000 libri messi al bando, dall’Individual Freedom Act, che impedisce i corsi sulla diversità o contro i pregiudizi nelle aziende e la legge soprannominata «Don’t say gay», che limita la discussione di argomenti Lgbtq+ nelle scuole.
P!nk è una donna e un’artista potente e inarrestabile che non manca di esprime le sue opinioni e di ispirare nuove e vecchie generazioni.
1 note
·
View note