#lavoro in sicilia
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Ultimamente mi sto rendendo conto che mette a disagio i compaesani con cui sto parlando, tra cui anche i miei, sentirmi dire che gli abitanti di questo paese/di questa isola sono idioti, che questa terra deve saltare in aria, che odio questa isola e odio questi isolani ecc. Ed io traggo un piacere direi quasi perverso in questo loro disagio perché penso: sì ce l'ho anche con te e sì fai schifo anche tu, essere immondo ed indegno. E sinceramente non provo nemmeno il minimo senso di colpa perché a stare 12h con gente che ti ragiona nemmeno al contrario ma proprio in maniera storta (tra cui anche razzisti, omofobi, puttanieri; a volte mi sembra di essere in una classe di scuola media per le battutine a sfondo sessuale che fanno e a me sta iniziando a salire lo schifo sinceramente – era, tra l'altro una cosa che mi era passata; ravviviamo tra le altre cose il disagio per la sfera sessuale) ci vuole fegato.
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salire sul sale
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Finito.
Vorrei saper dire come loro ma mi godo le ferie non pagate in attesasi di un qualche contratto
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Arancino o arancina, basta cca è bonu e si mangia cche i manu, nun cche i furchetti.
#italia#my photo#me#arancino#arancina#sicilia#sicily#anche se lavoro al nord l'arancino lo fanno buono
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PRIMA PAGINA Giornale Di Sicilia di Oggi venerdì, 23 agosto 2024
#PrimaPagina#giornaledisicilia quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi giornale#sicilia#rosa#accordo#ritorno#porta#harris#incoronata#alla#risorse#governo#lavoro#sulla#manovra#alleggerire#tasse#redditi#fino#euro#contributo#dovrebbe
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FLORIDIA: FESTA DELL’AUTONOMIA SICILIANA? NON È FESTA SENZA LAVORO
Guarda il servizio di 2minuti La testimonianza di uno street opinionist, Corrado Calderone, spezza il silenzio della “festa”.
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#2minuti#2minutinotizie#agricoltura#arance#cittadini indignati#economia#emigrazione#EU#euro#europa#festa dellautonomia siciliana#Floridia#giovani#indipendenza#italia#la sicilia è una miniera#lavoro#malta#meno giovani#migrazione#non è festa senza lavoro#notizie#opportunità per i giovani#rifiuti#Sicilia#Siracusa#Società#street opinionist#tasse#tempo
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Opportunità lucrative di essere un personal shopper
Il personal shopper è un professionista che assiste i clienti nella scelta di abiti, accessori e altri articoli che completano il loro stile, la loro personalità e il loro budget. Il personal shopper lavora con una varietà di clienti, tra cui individui, famiglie e aziende. Il ruolo di un personal shopper può variare a seconda delle esigenze e delle preferenze del cliente. Alcuni clienti possono richiedere assistenza per la creazione di un guardaroba completo, mentre altri possono aver bisogno di aiuto per un evento specifico, come un matrimonio o un colloquio di lavoro.
I personal shopper possono lavorare in modo indipendente, come parte di un'agenzia di personal shopper o come dipendenti di un negozio al dettaglio. Come personal shopper, dovete possedere eccellenti capacità comunicative e interpersonali per instaurare un rapporto con i clienti e capire le loro esigenze. Deve inoltre avere un occhio di riguardo per la moda e conoscere le tendenze, gli stili e gli stilisti attuali.
Vantaggi dell'assunzione di un personal shopper
I vantaggi dell'assunzione di un personal shopper sono molteplici. Innanzitutto, un personal shopper può farvi risparmiare tempo e ridurre lo stress e la frustrazione dello shopping. Non dovrete più trascorrere innumerevoli ore alla ricerca dell'abito o dell'accessorio perfetto. Un personal shopper può anche aiutarvi a evitare costosi errori di moda, fornendovi consigli esperti su quali sono gli stili e i colori più adatti alla vostra corporatura e alla vostra carnagione.
Un altro vantaggio dell'assunzione di un personal shopper è che può aiutarvi a sviluppare uno stile unico che rifletta la vostra personalità e i vostri obiettivi. Un personal shopper può anche aiutarvi a risparmiare trovando le migliori offerte e sconti su abbigliamento e accessori.
Come funziona e perché potreste averne bisogno
Un'agenzia di personal shopper è un'azienda che fornisce servizi di personal shopping ai clienti. Le agenzie di personal shopper possono essere indipendenti o far parte di una grande azienda di vendita al dettaglio o di moda. Le agenzie di personal shopper dispongono in genere di un team di personal shopper esperti e competenti che lavorano con i clienti per soddisfare le loro esigenze di moda.
Ci sono molte ragioni per cui potreste aver bisogno di un'agenzia di personal shopper. Se siete professionisti impegnati o avete un'agenda fitta di impegni, un'agenzia di personal shopper può farvi risparmiare tempo e ridurre lo stress dello shopping. Un'agenzia di personal shopper può anche fornirvi l'accesso a una gamma più ampia di capi di abbigliamento e accessori che potrebbero non essere disponibili nella vostra zona.
Competenze e qualità necessarie per diventare un personal shopper di successo
Per diventare un personal shopper di successo è necessario possedere una combinazione di competenze e qualità. Innanzitutto, dovete avere una passione per la moda e un occhio attento allo stile. Dovete inoltre possedere eccellenti capacità comunicative e interpersonali per instaurare un rapporto con i clienti e capire le loro esigenze.
Altre abilità e qualità importanti sono l'attenzione ai dettagli, l'organizzazione e la gestione del tempo. Deve inoltre conoscere le tendenze della moda, gli stilisti e i marchi attuali. Un personal shopper deve essere in grado di lavorare in modo indipendente e come parte di un team, e deve avere un orario flessibile per soddisfare le esigenze dei clienti.
In conclusione, il ruolo di personal shopper offre infinite possibilità e potenziale di crescita. Come personal shopper, potete aiutare le persone ad apparire e sentirsi al meglio, costruendo al contempo una carriera di successo nel settore della moda. Sviluppando le vostre capacità, costruendo il vostro marchio e fornendo un servizio eccellente ai vostri clienti, potrete raggiungere il successo e la realizzazione in questo settore entusiasmante.
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🔴 AAA CERCASI LAVORO Mi chiamo Pietro Pulizzi, molti mi conoscono come il papà di Denise. Sono in cerca di un lavoro. La mia professione è autista di autobus, ma cerco anche qualche altro lavoro che sia adeguato alla mia persona e che mi faccia vivere possibilmente più sereno. In un paese civile nessun essere umano dovrebbe elemosinare i propri diritti, un lavoro per vivere dignitosamente. Il lavoro mi permette ad assicurare a me e alla mia famiglia le necessità comuni e anche quelle non comuni...(tutto ciò che è stato e sarà necessario in aiuto a Denise) Non ho mai avuto delle grandi pretese ho solo chiesto più volte di considerare la mia situazione sulla base delle mie evidenti necessità. A causa di questa mancanza adesso ho deciso di espormi pubblicamente senza esitazione purché qualcosa cambi. Da sempre, ho lavorato senza risparmiarmi, le mie mansioni svolte le ho portate avanti con assoluto impegno e dedizione e di questo molti non possono che confermare. A causa delle mie esigenze familiari inerenti a indagini, processi ecc... ho sempre preferito non allontanarmi dalla mia città (provincia). Adesso però, se sarà strettamente necessario valuterò anche per un trasferimento lavorativo purché mi venga assicurato un impiego valido e risolutivo che adibisca alle nostre esigenze. Non sono più un giovincello ed è anche per questo che ogni singola proposta verrà attentamente da me valutata. Grazie Mazara del Vallo 30 gennaio 2023 Pietro Pulizzi PER INFO in privato - NO PERDITEMPO 📌 Pietro Pulizzi: "SARANNO GRADITE PREVALENTEMENTE PROPOSTE DIRETTAMENTE DA DATORI DI LAVORO, "PREFERIBILMENTE" NON TROPPO LONTANO DALLA MIA ZONA. Eventualmente da valutare gli spostamenti" #PietroPulizzi #Lavoro #Denise #Italia #Sicilia #PieraMaggio #Missing https://www.instagram.com/p/CoDhni9MDVy/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Se in un mese e mezzo di lavoro mi hanno portata ben due volte a perdere il lume della ragione e a non riuscire a controllare le mie risposte mandandomi il cervello in blackout, credo che allora mi sto sforzando di sopportare più di quanto la mia psiche è disposta a sopportare.
Se sentite di una tipa che ha fatto una strage in una pasticceria di paese in Sicilia, sono io.
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mi sento un po' a terra. mio padre è ancora in ospedale; dovrebbe essere trasferito in una clinica riabilitativa, ma in sicilia la mala sanità si vede anche nel pressapochismo con cui gestiscono situazioni del genere. sta comunque meglio: ha ripreso a bere e mangiare, e sente un po' di sensibilità nella parte paralizzata; però, anche per lui, che è sempre stato ottimista, l'umore è difficile da sostenere: due giorni fa gli abbiamo portato la settimana enigmistica per tenergli la mente allenata, ma ieri mia madre l'ha trovato più triste del solito, con il giornale caduto a terra e nessuna possibilità di raccoglierlo. cerchiamo di dargli supporto, ma appena usciamo dalla sala mi tocca tirare su mia madre, almeno fino a cena, perché puntualmente crolla sul divano appena finito di mangiare, esausta dall'ennesima giornata sfiancante
fatte due brevi eccezioni, è un mese che esco solo per andare a trovarlo. passeremo il natale visitandolo, poi torneremo a casa a non festeggiare nulla, così come per capodanno. superata la fase iniziale di tensione e angoscia per la sua situazione critica, ho provato a darmi una spinta contattando locali per suonare in città, ma palermo, musicalmente, è la città morta che conoscevo. apro i social e vedo certi conoscenti che passano dischi, suonano a eventi, mentre io con la musica continuo a non concludere molto: a ottobre ho suonato in una webradio, ma il canale non ha ancora pubblicato il set; avevo poi registrato un mix per un altro canale, che ha deciso di posticipare la pubblicazione perché avevo espresso la mia scelta di non avere pubblicata la tracklist, senza però che però venissi avvisato in alcun modo del posticipo. sto pensando di bidonarli e mandare il lavoro a qualche altra serie podcast, ma è raro che qualcuno risponda
non conosco molte persone e farmi notare, per uno come me senza agganci, è infinitamente più difficile rispetto all'impegno che dedico alla mia ricerca artistica, a cui riservo ogni attimo del mio tempo. forse dovrei lasciare perdere e dedicarmi piuttosto a scrivere per le riviste, come già sto facendo. tanto si sa, i critici musicali sono musicisti falliti
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Lina Poletti
Lina Poletti, scrittrice e letterata, pioniera della liberazione sessuale e omosessuale, si è battuta per il suffragio e per l’emancipazione femminile.
Si è schierata contro perbenismo e fascismo e agito, in prima persona, contro l’analfabetismo e ogni forma di sopraffazione e limitazione delle libertà.
Dantista, poeta e grecista di immensa cultura, ha attraversato quasi un secolo di storia con onestà intellettuale, originalità creativa e coerenza.
È stata una delle prime donne, in tutta Europa, a dichiarare apertamente di essere lesbica.
Nata a Ravenna il 27 agosto 1885, Cordula Poletti, era la penultima di quattro figlie di una famiglia di piccoli commercianti. Laureata in lettere all’Università di Bologna con Giovanni Pascoli nel 1907, con una tesi sulla poesia di Giosuè Carducci che viene ancora custodita nel Fondo Poletti della Biblioteca Classense di Ravenna.
Nonostante avesse sposato un uomo, Santi Muratori, suo amico d’infanzia con cui non ha mai vissuto, viene ricordata per le relazioni sentimentali che ebbe con Sibilla Aleramo e Eleonora Duse.
Nel 1908 ha partecipato al Congresso delle donne italiane in cui si chiedeva il suffragio, il riconoscimento della figura femminile nel diritto di famiglia e nei reati di violenza carnale. Vi erano presenti tutte le principali femministe italiane, tra cui la politica Anna Kuliscioff e Sibilla Aleramo, giovane scrittrice che, due anni prima, aveva pubblicato Una donna, romanzo che aveva fatto scalpore e scandalizzato, in cui raccontava l’abbandono del figlio e del matrimonio con il suo stupratore a cui era stata costretta dalla famiglia.
Tra le due era subito iniziato un intenso scambio epistolare e una grande passione.
In Lucida follia. Lettere d’amore a Lina, Sibilla Aleramo, l’ha definita, la fanciulla maschia, descrivendola come una giovane donna androgina, portatrice di comportamenti e caratteri svincolati dagli stereotipi sessuali, definibili come atteggiamenti culturali.
Insieme hanno partecipato ad attività suffragiste e filantropiche come quelle nelle scuole dell’Agro Romano e Pontino per portare l’istruzione nelle campagne dove abitavano popolazioni contadine analfabete, affette dalla malaria e costrette in condizioni di lavoro schiavistiche. Hanno anche prestato soccorso alle popolazioni terremotate di Calabria e Sicilia, nel dicembre 1908.
Nell’autunno 1910 la loro relazione si concluse definitivamente e Lina Poletti visse una storia intensa e conflittuale con la più grande diva del tempo, Eleonora Duse che, in quel periodo stava attraversando una crisi creativa. Tra viaggi e celebri frequentazioni, aveva scritto, per il suo grande ritorno teatrale, un’Arianna che non è mai andata in scena e che era stata motivo di forte contrasto alla fine della loro relazione che aveva portato uno strascico di beghe legali per la restituzione dei manoscritti.
Nel 1918 ha pubblicato Poemetto della guerra, un’opera epica, animosa, forgiata ai modelli plastici dannunziani, capace di rappresentare, in modo aulico e appassionato, la catastrofe della Grande Guerra.
Grande studiosa di Dante, si ricorda una sua lezione alla Biblioteca Classense di Ravenna, il 9 maggio 1920, in cui si era presentata in abiti maschili. In giacca e camicia bianca, una camelia bianca appuntata al petto, aveva letto e commentato l’ultimo canto della Divina Commedia con passione esegetica accompagnata a un misurato controllo stilistico.
Il suo grande amore è stata Eugenia Rasponi Murat, nobile intellettuale femminista, con cui ha vissuto per 40 anni, dal 1918 fino alla morte della contessa, avvenuta nel 1958. Insieme hanno viaggiato tanto, attraverso la Grecia e l’Europa, spingendosi fino in Oriente. Hanno vissuto a Roma frequentando circoli teosofici e filosofici che le resero invise al regime che aveva mandato più volte a casa loro le autorità preposte al controllo e alla censura. Militanti culturali antifasciste, avevano organizzato seminari guidati dal filosofo Jiddu Krishnamurti che, per primo, ha divulgato il buddismo in Italia.
Lina Poletti ha scritto diversi saggi dedicati a Dante, Pascoli e Carducci e si è sempre occupata, sia nelle opere sia nella sua vita privata, dell’emancipazione delle donne.
In anni più recenti, la sua figura è stata approfondita per la sua visione sulla libertà delle relazioni tra i sessi che l’hanno resa un’icona queer.
Il suo ultimo lavoro è stato un vasto progetto di antropologia culturale che indagava su origini e fini comuni dei popoli dell’area mediterranea di cui non ci resta nulla, come poco è stato tramandato delle sue opere.
Si è spenta il 12 dicembre 1971 a Sanremo.
Selby Wynn Schwartz, studiosa di Stanford in After Sappho, libro segnalato dal New Yorker e nella longlist del Booker, di lei ha scritto: Ci guidava come un faro verso un futuro in cui non sapevamo ancora come vivere.
Lina Poletti è stata una visionaria voluttuosa, una ribelle intellettuale che ha trasgredito alle regole chiedendo libertà, amando apertamente altre donne. Ha scritto un manifesto mentre i fascisti si preparavano alla marcia su Roma, nel 1921.
Non ha avuto remore a esporsi e vivere come desiderava, nonostante le privazioni sociali e culturali dei tempi e spianato la strada alle rivendicazioni dei diritti umani.
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PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Messina di Oggi giovedì, 25 luglio 2024
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FLORIDIA. NOZZE D'ORO DI GIUSEPPE BORGIONE E MARIA SANZARO: " L'AMORE NON SCADE MAI"
È un film-maker un cronista della storia di Floridia e oltre. È Giuseppe Borgione un personaggio benvoluto da tutti per la sua classe e raffinatezza nell’immortalare i momenti più significativi della comunità. Lui e la sua compagna (si dice così oggi, no?) Maria Sanzaro arrivano all’ora. “Non è un traguardo ipotizzabile oggi per le coppie – commenta Giuseppe -. Mi sento fuori luogo, fuori tempo,…
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La differenza tra un personal shopper e uno stylist
Nel mondo della moda e dello stile si sente spesso parlare di "personal shopper" e "stylist", ma conoscete la differenza tra i due? Sebbene entrambi svolgano un ruolo importante nell'aiutarci ad apparire al meglio, ci sono alcune differenze fondamentali tra un personal shopper e uno stylist. In questo articolo esploreremo queste differenze per farvi capire meglio quale servizio è più adatto alle vostre esigenze.
Il personal shopper:
Un personal shopper è un professionista che si dedica ad aiutare i clienti a comprare vestiti e accessori. Il suo obiettivo principale è quello di trovare i capi che soddisfano i gusti e le preferenze del cliente. Un personal shopper conosce bene i negozi e le marche disponibili sul mercato e può aiutarvi a trovare le opzioni migliori in base al vostro stile e al vostro budget.
L'obiettivo principale di un personal shopper è facilitare il processo di acquisto e far risparmiare tempo al cliente. Si occupa di ricercare le ultime tendenze della moda, di cercare i capi specifici richiesti dal cliente e di offrire consigli su come abbinare i diversi capi per creare outfit eleganti e alla moda.
Lo stilista:
D'altro canto, lo stylist si concentra sullo sviluppo dello stile personale del cliente. Il suo obiettivo principale è quello di aiutarvi a creare un'immagine coerente e autentica che rifletta la vostra personalità e vi faccia sentire sicuri di voi stessi. Uno stilista lavora a stretto contatto con il cliente per capire i suoi gusti, le sue preferenze e i suoi obiettivi di stile.
Non solo vi aiuta a scegliere gli abiti giusti, ma vi dà anche consigli su acconciature, trucco e accessori che completano il vostro stile. Ha un occhio esperto nell'individuare gli abiti e gli abbinamenti che mettono in risalto le vostre caratteristiche migliori e che vi fanno apparire splendidi in ogni occasione.
Principali differenze tra personal shopper e stylist:
Focus: un personal shopper si concentra sull'acquisto di abiti per il cliente, mentre uno stilista si concentra sullo sviluppo dello stile personale del cliente.
Obiettivo: l'obiettivo principale di un personal shopper è trovare abiti che soddisfino i gusti e le preferenze del cliente, mentre uno stilista cerca di creare un'immagine coerente e autentica che rifletta la personalità del cliente.
Servizi aggiuntivi: uno stylist può offrire consigli su acconciature, make-up e accessori, mentre un personal shopper si concentra principalmente sull'acquisto di abiti.
Rapporto a lungo termine: uno stylist lavora spesso con un cliente a lungo termine per aiutarlo a mantenere il suo stile personale, mentre un personal shopper può essere assunto per una sola sessione di shopping.
Entrambi svolgono un ruolo importante nel mondo della moda e dello stile. Se avete bisogno di aiuto per trovare abiti e accessori, un personal shopper può essere la scelta giusta per voi. D'altra parte, se state cercando di sviluppare il vostro stile personale e di creare un'immagine coerente, uno stylist può essere la scelta migliore. Ricordate che entrambi i professionisti hanno lo scopo di aiutarvi ad apparire al meglio e a sentirvi sicuri di voi stessi.
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VERMIGLIO
Quando nelle sale cinematografiche uscì “L'albero degli zoccoli" di Ermanno Olmi, Maura Delpero aveva solo tre anni, non so quindi se abbia potuto immaginare che tipo di dibattito pubblico scatenò il film (ricordo solo en passant la polemica sul "leopardo"). Fatto sta che anche "Vermiglio" rientra in quella nutrita categoria di film sul mondo dei tempi andati, di cui l'Italia vanta una nobile e ben nutrita tradizione (a cominciare da Olmi e Pupi Avati). Anche qui, come nel recente "Campo di Battaglia" di Gianni Amelio (ancora nella sale), mentre in quest’ultimo tempo raccontato è quello della Grande Guerra, in Vermiglio siamo nella Seconda guerra mondiale e più o meno siamo anche nella stessa area geografica. In cima ad una montagna nei pressi del paesino di Vermiglio, nella Val di Sole in Trentino, Lucia, Ada e Flavia, figlie femmine della prolifica famiglia Graziadei conducono la loro esistenza fatta di lavoro e poco altro. Il padre, maestro elementare del paese, cerca di inculcare, con rigore e con rassegnata consapevolezza ai propri alunni e ai loro famigliari, che la vita dello spirito ha una parte importante. Piero, un disertore di origine siciliana rifugiatosi nel paese per sfuggire alla guerra, dopo qualche timidissima avances riesce a far breccia nel cuore di Lucia. I due giovani convoleranno presto a nozze e dalla loro unione nascerà un “popo" (in dialetto trentino, un bambino). Ada, la figlia irrequieta e un po' ribelle si rifugia nelle braccia di Agata, donna spregiudicata del paese, mentre un figlio maschio della numerosa famiglia, timido ed indomito, sembra intraprendere una vita di dissoluzione casalinga per via della sua dedizione all'alcol. Ma naturalmente, la tragedia è in agguato e così su Pietro, il bel disertore tornato in Sicilia, si scopre che è già maritato e con moglie siciliana la quale non aspetta di meglio che ucciderlo a sangue freddo (o caldo). Il bambino di Lucia, come prevedibile, finisce in orfanotrofio poiché la ragazza deve andare a lavorare “in città” e fare la serva. Ecco, se a Vermiglio sostituiamo Palosco nella pianura bergamasca e magari alla famiglia Graziadei sostituiamo la famiglia Batistì e, volendo azzardare, se a Lucia e Pietro sostituiamo Maddalena e Stefano, il clima e la temperie che si respira è la stessa. Olmi vinse la Palma d’oro a Cannes per aver portato sullo schermo il mondo dei vinti, tutti coloro che lo hanno fatto dopo sono inesorabilmente condannati ad imitarlo.
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SCOPERTO NEL MARE DELLA SICILIA UN BATTERIO CHE DIVORA LA CO2
Un cianobatterio che sequestra la CO2 in una scala mai vista prima è stato scoperto nelle infiltrazioni vulcaniche al largo della costa di Vulcano, in Sicilia. Secondo i ricercatori che lo hanno individuato, la sua velocità nell’incorporare nelle sue cellule il carbonio è “impressionante”.
Ciò che rende UTEX-3222 una scoperta particolarmente interessante, secondo gli scienziati, è la sua capacità di crescita rapida e ad alta densità che gli consente di consumare CO2 in modo più efficiente rispetto alla maggior parte degli altri cianobatteri simili finora conosciuti. “I tratti intrinseci nei ceppi di cianobatteri evoluti naturalmente, descritti in questa ricerca, hanno il potenziale per essere utilizzati sia nell’industria che nell’ambiente, inclusa la biofabbricazione di utili prodotti a base di carbonio o l’affondamento di grandi volumi di carbonio sul fondale oceanico. Mentre potrebbero essere apportate ulteriori modifiche per migliorare le capacità di questi microbi, sfruttare miliardi di anni di evoluzione è un passo significativo nell’urgente necessità dell’umanità di mitigare e invertire il cambiamento climatico”, ha affermato George Church, docente di Harvard.
“Il fitoplancton marino rappresenta circa la metà della produzione primaria fotosintetica sulla Terra, fissando circa 3 volte più carbonio delle emissioni totali di gas serra antropogenici. Si stima che circa un quinto di questo carbonio catturato venga esportato nell’oceano profondo. Gli approcci per aumentare significativamente questa frazione potrebbero avere un impatto enorme … I cianobatteri isolati qui mostrano un potenziale iniziale per aiutare a risolvere le sfide di lunga data” afferma la ricerca pubblicata su Applied and Environmental Microbiology.
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Fonte: Applied and Environmental Microbiology
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