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#lavoro Genova
bigarella · 4 months
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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adrianomaini · 4 months
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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bagnabraghe · 4 months
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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collasgarba · 4 months
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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teatrogag · 1 year
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Dubbing Glamour Festival 5th - Spin off di ActorsPoetryFestival 12th
Aperta la Call per la partecipazione al Dubbing Glamour Festival 5th (12th). Già vincitore del sostegno del MIC Ministero della Cultura Direzione Generale del Cinema e dell’Audiovisivo, Regione Liguria e Comune di Genova – Genova Città dei Festival, il progetto abbraccia un’azione di sistema che, a partire dalla Call che richiama in Liguria attori e autori performer pronti a disputarsi i…
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mezzopieno-news · 2 months
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LA SPAGNA CREA IL SUO PRIMO PARCO NAZIONALE MARINO
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La Spagna ha approvato la creazione del primo parco nazionale di natura esclusivamente marina nel Paese. Situato nel Mar de las Calmas, a sud dell’isola di El Hierro nelle Canarie, ha una superficie di oltre 24.000 ettari (pari all’estensione della città di Genova) e comprende un’area di alto valore naturalistico con una biodiversità unica al mondo.
La peculiarità di questa zona è la presenza di specie tropicali e subtropicali di acque profonde a breve distanza dalla costa, tra cui una delle più importanti comunità di zifi, cetacei di acque profonde, al mondo. Il nome Mar de las Calmas (Mare della Calma) deriva dalla sua posizione; una confluenza di circostanze oceanografiche che lo mantengono sempre calmo, a differenza di altri tratti di costa che circondano l’isola dove il mare è solitamente piuttosto agitato. La gestione della pesca professionale utilizzando arti artigianali tradizionali e altamente selettive svolte dalla popolazione di El Hierro, ha permesso di conservare le risorse e la biodiversità dell’area in modo unico. La proclamazione a parco nazionale è il riconoscimento di questo tipo di stile di vita e un sostegno alla ricerca scientifica.
Il nuovo parco includerà sistemi naturali associati alle emanazioni gassose sottomarine del vulcano Tagoro e proteggerà falesie e aree pelagiche di passaggio, riproduzione e presenza abituale di cetacei e grandi pesci migratori. La decisione della Spagna rientra nell’impegno che tutti i Paesi dell’Unione Europea hanno preso per garantire che almeno il 30 per cento dello spazio marino sia protetto entro il 2030.
___________________
Fonte: Gobierno de España; foto di Magic K
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antod0 · 16 days
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È da giorni che sto riflettendo su cosa dover scrivere.
I miei propositi di buttare giù un resoconto giornaliero su questa piattaforma sono già andati a farsi benedire.
Potrei scrivere dello schifo del caso sangiuliano (lettera minuscola sul cognome di proposito).
Potrei scrivere dello schifo che continua a protarsi a Gaza.
Potrei scrivere del fatto che a me dell 11 settembre non è mai fregato un cazzo, tutti a dire che si ricordano esattamente dove erano in quell istante, io invece ricordo a memoria le immagini delle teste spaccate durante un caldo luglio a Genova, quello si che me lo ricordo.
Potrei scrivere di essere di nuovo stato risucchiato dalla routine genitore/lavoro, del rapporto sempre più meccanico e meno amoroso con mia moglie.
Potrei scrivere dell'emozione provata per il secondo capitolo di jack frusciante è uscito dal gruppo, ovvero "due" di Brizzi.
Potrei scrivere dell'entusiasmo pari ad una colica renale, scaturito dal dibattito Harris/Trump.
Potrei scrivere della mia voglia di tornare a suonare in un gruppo.
Ma la verità è che ultimamente vince sempre più il silenzio.
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superfuji · 7 months
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Mentre continuano le ricerche della quinta vittima nel cantiere Esselunga, Dario Salvetti spiega a cosa servono gli appalti: «a disumanizzare, renderci irriconoscibili tra di noi»
Nel cantiere nell’ex Panificio Militare, a Firenze, si mettono in sicurezza le travi di cemento crollate, dal peso di tonnellate, e si cerca ancora il quinto cadavere dentro il cantiere di via Mariti a Firenze, il marocchino Bouzekri Rachimi, 56 anni, l’ultimo disperso, giorno e notte, oltre 48 ore dopo il cedimento strutturale nella costruzione del supermercato Esselunga in un’area già demaniale che gli abitanti avrebbero desiderato adibita a tutt’altro. I vigili del fuoco agiscono con le gru – ne è arrivata una terza- fanno alzare un drone, operano con le Usar (dalla definizione inglese Urban Search and Rescue traducibile in “ricerca e soccorso in ambiente urbano” e definisce l’insieme delle pratiche utilizzate per le operazioni di ricerca e soccorso di persone sepolte da macerie in caso di crolli di edifici e strutture, esplosioni o di eventi sismici), rimuovono il cemento crollato, avanti così finché sarà necessario.
L’Ansa parla di inchiesta per omicidio plurimo colposo, ne magnifica l’approccio multidisciplinare, dagli aspetti tecnici alle condizioni dei lavoratori. In queste ore l’inchiesta starebbe prendendo forma con la distribuzione delle deleghe alla polizia giudiziaria. Viene fatto il censimento delle decine di ditte nel groviglio di subappalti che riportano al vertice della Aep di Pavia, l’impresa capofila, la stessa responsabile di un cantiere gemello, a Genova, nel quartiere di San Benigno teatro di incidenti avvenuti lo scorso anno. Aep, Attività Edilizie Pavesi, lavora per conto di La Villata Spa, immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, presieduta – grazie ai buoni rapporti con Marina Sylvia Caprotti, la figlia del fondatore di Esselunga – dall’ex ministro Angelino Alfano. Esselunga ha acquisito l’intera società pochi mesi fa acquistando il 32,5% che era posseduto da Unicredit al prezzo di 435 milioni. Ex delfino di Silvio Berlusconi, Alfano è stato ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV e ministro dell’Interno dei governi Letta e Renzi.
Ma è davvero colposo un delitto che avviene nell’intrico di subappalti, contratti e lavoro nero? Ne scrive Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica dei lavoratori ex Gkn, che è anche Rsu della Fiom:
Gli appalti sono una montagna di merda
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monologhidiunamarea · 4 months
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In questi mesi mi è mancato spesso il respiro, ho sofferto molto di ansia , di attacchi di panico . In questi mesi mi sono sentita spesso persa , senza via. Come se mi avessero levato la terra sotto i piedi e strappato le ali , lanciato nel burrone e urlato:"vola"
Non sono riuscita a volare , mi sono schiantata a terra e provando a risalire sono caduta più volte. Ho sentito le ossa frantumarsi più volte tanto da sentirne il rumore.
Le notti dove riuscivo a dormire erano pochissime. Era una continua guerra , sul lavoro , con la salute , con i mille problemi. A gennaio la mia salute era nuovamente messa a dura prova ed io in piena notte, ho deciso che dovevo tornare nell'unico posto dove io ,nonostante tutto, mi sentissi bene. Avevo promesso alla mia cucciola che l'avrei portata nel luogo di cui ha tanto sentito parlare , dove tutto quello che porto dentro trova il suo posto .
Sarà che mi sembra di aver camminato qui ancora prima di esserci stata , di aver visto tutto questo attraverso altri occhi. Sarà che è proprio qui che come sono atterrata ho sentito la tua mano sulla spalla , ho sentito la tua mano stringermi ed accompagnarmi. Come il mio ultimo viaggio. A distanza di mesi dentro di me non è mai cambiato nulla. Sono cambiata in tante cose , questi ultimi 3 anni mi hanno visto diventare molto selettiva, solitaria , dura fuori ma così fragile dentro ma quello che ho nel cuore e nell'anima è rimasto identico. Perché scrivo ?perché ho la testa piena di pensieri e buttare giù con la scrittura è sempre stato un po il mio far ordine, mettere nero su bianco tutto quello che fuori non esterno quasi mai. In questi mesi mi sono sentita chiamare ; "cassaforte " per il mio modo ermetico nel rispondere al come stavo quando il mio corpo faceva trapelare che non andava affatto bene. E i miei occhi che sono fin troppo sinceri andavano contro alle mie risposte sempre educate ma secche.
Fra un paio di giorni tornerò a casa , rigenerata e fiera di aver reso questo viaggio un bellissimo ricordo per Lei e per me. Lei che quando guardava l'orizzonte da Genova si domandava come sarebbe stato l'orizzonte da questa parte.
Avrei ancora tante cose da dire e scrivere. Ma le conservo con amore e determinazione sperando che forse un giorno potrò dirle o scriverle a chi so io.
Che questo viaggio continui. E che io abbia sempre la grinta di non fermarmi agli ostacoli che la vita continua a mettermi davanti. E che questa un giorno non sarà una meta per un viaggio ma la nostra casa.
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fashionbooksmilano · 4 months
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Avvolti nel mito
Tessuti e costumi tra Settecento e Novecento. Dalla collezione Montgomery
A cura di Annie M. van Assche
Ideart, Milano 2005, 208 pagine, 24,5x28cm,
euro 40,00
Mostra Palazzo Ducale Genova 16 aprile 21 agosto 2005 "Giappone, l'arte del mutamento"
Centoquarantasei tessuti tradizionali di uso quotidiano bellissimi e rari in fibra vegetale come banano, ramia, cotone, glicine, gelso e tiglio, ma anche in pelle di daino, molti tinti in indaco e vistosamente decorati: grandi falchi, carpe che saltano nel ribollio delle acque d'una cascata, disegni di nodi complessi e colorati come mazzi di fiori, immagini mitiche e legate alla tradizione giapponese e cinese come le gru mancesi e le tartarughe di mille anni, draghi e tigri, che proteggevano chi le indossava durante le giornate di lavoro. Si tratta di abiti da lavoro, coprifuton, kimono, stendardi, gualdrappe da cavallo, foulard a uso borsa, casacche da pompiere della collezione Montgomery, la più importante raccolta privata di design tradizionale d'uso corrente, pubblicati nella loro totalità per la prima volta in questo volume.
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
25/05/24
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libero-de-mente · 1 year
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Rose e Jack
- Papà...
- Dimmi Gabri
- Questo fine settimana Rebecca starà da noi tre giorni, arriverà venerdì
- Uh, qual è il motivo? Ultimi giorni di ferie prima della scuola e volete passare più tempo insieme?
- Non proprio, domenica sarà un anno che siamo insieme
- Oh, che bello e cos'hai in mente?
- Le farò una sorpresa
Gabriele, figlio 2 quello che spesso sembra il più freddo dei due. Quando vuole mi sa sempre stupire con attenzioni inaspettate.
Per tutta l'estate si è trovato un lavoro part-time per racimolare quattro soldi ed essere indipendente.
Cerca sempre di non farle mancare nulla con molte attenzioni.
In alcuni momenti mi sembra Jack, il personaggio del film Titanic di James Cameron.
Quando lei gioca alla Nintendo collegata alla TV in sala e lui abbracciandola da dietro l'aiuta con il controller nel gioco.
Sembrano Rose e Jack sulla prua del Titanic.
Un destino crudele quello di Rose e Jack del Titanic, nel mare hanno trovato un destino avverso.
Già il mare. Gabriele ha deciso di portarla a Genova città di mare, a visitare l'acquario di quella città uno dei più belli che abbia visto. Pieno di creature del mare.
Quando Rebecca viene ospitata a casa lei e Gabriele dormono in salotto. Un letto gonfiabile moto alto e comodo viene affiancato al divano, hanno la stessa altezza e così uno su divano e l'altra sul materasso a una piazza e mezza dormono vicini.
Sabato sono partiti presto e vuoi la fretta di non perdere il treno, il controllare gli zainetti e prepararsi i panini hanno fatto si che il materasso fosse lasciato gonfio e incustodito.
Così mentre io passavo la mattinata in giardino scoprendo che qualche ora dedicata alla pulizia del verde corrisponde a una donazione all'AVIS (zanzare di merd*), e che le cimici che da ottobre utilizzano il bucato steso come cavallo di Troia per entrare in casa, durante l'estate vivono una vida loca tra le fronde degli alberi. Nutrendosi e copulando come se non ci fosse un domani.
Ecco mentre io osservavo tutto ciò, il gatto Alvin decideva che quel materasso era molto figo e spassoso. Così un suo artiglio è riuscito a forare il materasso.
Un forellino. Quando me ne sono accorto ho rimediato subito con una colla per PVC e toppe speciali per riparare i materassini. Le istruzioni davano 24 ore di tempo per la massima resa.
Io 24 ore non le avevo così la sera quando i due naufraghi dell'Acquario di Genova, erano stanchissimi, dopo una breve cena ho gonfiato il materasso e il buco riparato teneva alla grande.
Peccato che dall'altra sponda del materasso Alvin aveva lasciato un altro ricordino, un forellino non visto, più piccolo ma inesorabile nel far sgonfiare il materasso.
Guardo Gabriele lui guarda me, io guardo Rebecca e Rebecca guarda me, guardo Alvin e Alvin fa finta di nulla fischiettando in gattese.
- Beh ragazzi, questa sera dormirete separati. Tu Gabri torni nel tuo letto vicino a tuo fratello e lei dormirà sul divano che ci sta comoda.
- Ma no pa' si sgonfia piano, magari mi regge per una notte. Ci sto sopra io tranquillo.
Sembrano Rose e Jack, lei sulla tavola in legno sicura e lui nel mare insicuro. Si addormentano subito, tenendosi per mano come i protagonisti del Titanic.
Il Titanic affondò nella notte alle 2:20 circa. Io verso le 3:00 colto da un senso di protezione mi alzo e vado in sala.
La scena è da Titanic, il materasso oramai è quasi del tutto sgonfio, Gabriele per cinque centimetri non è ancora sul tappeto della sala. Dorme e tiene la mano di lei. Della sua Rose.
Mi avvicino e lo sveglio. Gli faccio capire che deve abbandonare la scialuppa. Cioè il materasso sgonfio, che non può dormire sul tappeto. Così mezzo rintronato si lascia convincere e va nel suo letto.
Non è finita come nel Tianic, appena sveglio Gabri-Jack corre da Rebecca-Rose e la raggiunge sul divano. Abbracciandosi e stendendosi insieme.
In quel momento realizzo che se Rose avesse fatto posto a Jack nel film Titanic, Jack si sarebbe salvato. Cacchio se ci stavano sicuri in due sulla tavola in legno. Cameron dovrebbe rifare quella scena cribbio.
L'amore è un mare, a volte calmo a volte in tempesta. Auguro loro di non affondare mai, di non annegare nelle lacrime. Comunque andrà manterrò sempre il ricordo del mio Jack che teneva la mano a Rebecca, mentre affondava con un materasso forato dall'iceberg Alvin.
Quando vorrò ricordare al mio cuore cos'è l'amore mi ricorderò di quella notte. E ricorderò.
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canesenzafissadimora · 3 months
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(Genova) Jacopo ha 11 anni e vorrebbe tanto che suo padre gli comprasse un paio di scarpe da 400 euro. Quando avanza la richiesta, il genitore non batte ciglio, ma gli propone di lavorare nella vigna di famiglia per guadagnarsi i soldi necessari a comprare le scarpe. L’intento del padre è di far capire a Jacopo quanto tempo e quanto sudore ci vogliono per comprare le scarpe, ovvero, di fargli capire il valore dei soldi. Così, il ragazzo lavora per diversi mesi nella vigna, riuscendo a mettere da parte ben 1200 euro. Tuttavia, alla fine di questa esperienza, Jacopo rinuncia a comprare le scarpe e decide di donare tutto all’ospedale Gaslini di Genova - dove è stato ricoverato per due volte - come gesto di riconoscenza e di solidarietà. Ecco una vicenda di (stra)ordinaria educazione e civiltà sulla quale dovremmo riflettere bene. Una storia esemplare in un mondo di egoismo, capricci e maleducazione. Responsabilità, lavoro, solidarietà. Questa è la bussola che dobbiamo assolutamente recuperare, se vogliamo evitare il disastro. 4.7.2024
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adrianomaini · 1 year
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In effetti lo scontro frontale tra mondo del lavoro, Stato e impresa, che si inaugura nel 1949, mette in risalto numeri impressionanti
La valutazione dell’impostazione e degli esiti del Piano del lavoro, come si è visto, per l’ampiezza della proposta in esso contenuta, coinvolge tutta la politica sindacale impostata dalla CGIL tra gli anni Quaranta e Cinquanta e addirittura segna in prospettiva gran parte dell’evoluzione dell’azione di quel sindacato per gli anni a venire. Ma che si considerino le scelte fatte a favore dei…
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bagnabraghe · 1 year
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In effetti lo scontro frontale tra mondo del lavoro, Stato e impresa, che si inaugura nel 1949, mette in risalto numeri impressionanti
La valutazione dell’impostazione e degli esiti del Piano del lavoro, come si è visto, per l’ampiezza della proposta in esso contenuta, coinvolge tutta la politica sindacale impostata dalla CGIL tra gli anni Quaranta e Cinquanta e addirittura segna in prospettiva gran parte dell’evoluzione dell’azione di quel sindacato per gli anni a venire. Ma che si considerino le scelte fatte a favore dei…
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colonna-durruti · 1 year
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https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0NrsvH2wjzhjD4h87G47ytQb5ix1yD1L5FN2k75EVAfinDWouJ5BTpW8iD7SHzQYPl&id=100068807366162
NON C'È CORDOGLIO PER UN NEMICO DELLA NOSTRA GENTE
Sono diversi gli articoli che ci attaccano a causa della nostra scelta di non dimostrare cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi.
Un cordoglio che, da destra a centro-sinistra, ha pervaso la comunicazione politica: "A Dio, Silvio" (Meloni); "Rispetto per quello che è stato un protagonista della storia del Nostro paese" (Schlein); "Un imprenditore e un politico che in ogni campo ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia" (Conte).
Noi invece vogliamo ricordare #Berlusconi per quello che è stato: un nemico della nostra gente.
Non sorprende che la destra, i fascisti, i mafiosi, i padroncini, i palazzinari e gli speculatori, gli evasori, i razzisti, gli ipocriti bigotti lo santifichino, tanto che il Governo Meloni, contro la prassi che prevede per gli ex premier i soli #funeralidistato, ne ha approfittato per chiamare arbitrariamente una giornata di #luttonazionale.
Berlusconi è stato il loro migliore rappresentante e insieme uno di loro. La sua storia imprenditoriale, ben prima di quella politica, è stata la storia di una commistione malsana tra potere politico, imprenditoriale e borghesia mafiosa.
Una storia che ha visto il Berlusconi rampante costruttore degli anni Settanta giocare sempre su due piani, ma con lo stesso scopo: sul piano pubblico, favorire l'ascesa di Bettino Craxi al potere e la trasformazione del PSI in un partito neoliberista e anticomunista; sul piano occulto, finanziare e sostenere quegli apparati dello stato ed ex fascisti, che erano dapprima stati sovvenzionati in funzione antisovietica dagli USA, e che si erano ri-organizzati nella cosiddetta "Loggia P2" per favorire un golpe soft in funzione anticomunista.
Entrambi quei piani rispondevano a uno scopo preciso: farla finita con il "lungo Sessantotto" italiano, ossia con quella stagione di lotte che aveva limitato il potere di speculatori e sfruttatori e consentito la modernizzazione del paese e lo sviluppo di diritti e potere per le classi popolari. E farla finita con l'immaginario, con la cultura politica e organizzativa e con la crescita elettorale comunista, che di quella stagione era stata protagonista e che veniva giustamente individuata dal Berlusconi della fine degli anni Settanta come un pericolo mortale per i suoi progetti speculativi.
Fu solo con l'inizio degli anni Novanta, però, che Berlusconi riuscì a catalizzare un ampio consenso intorno alla sua figura. Nel 1992 l'inchiesta di "Mani Pulite" dissolveva il sistema dei partiti al potere, PSI e DC in particolare, mentre la contemporanea auto-dissoluzione dell'Unione sovietica portava alla fine del PCI.
Lo spazio politico che si apriva era immenso.
La sua discesa in campo nel 1994 – preparata con largo anticipo con il tacito assenso della borghesia mafiosa e l'appoggio di settori consistenti degli apparati – ha così permesso a fascisti, leghisti, evasori e mafiosi di essere sdoganati, di diventare culturalmente e socialmente vincenti. Berlusconi al potere li ha fatti arricchire, a spese del pubblico e delle classi lavoratrici, ha fatto leggi su misura per loro, che gli permettevano di imbrogliare e di sfruttare i giovani, i migranti - ma gli ha anche offerto una rivalsa ideologica nel bullizzare quella parte d'Italia che per decenni aveva rappresentato, con tutti i limiti, i valori della solidarietà, della giustizia, dello studio e del sacrificio, della questione morale.
Erano gli anni dei condoni edilizi e dell'esplosione dell'evasione fiscale, delle leggi ad personam, dei tagli indiscriminati a scuola e sanità, della deregolamentazione del diritto del lavoro, dello sdoganamento dell’estrema destra, dei legami sempre più evidenti il suo partito e la mafia, della politica del malaffare. Gli anni del "mors tua vita mea" e del massacro del G8 di Genova.
Certo non a tutta la borghesia italiana quel modo di gestire le cose andava bene: quando nel 2011, in piena crisi del debito, il berlusconismo rischiava di mettere in pericolo la tenuta finanziaria del paese, sottomettendola agli interessi degli evasori e alle mancette elettorali del Cavaliere, la parte della borghesia italiana più internazionalizzata lo fece fuori, mettendo un tecnico come Monti alla presidenza del Consiglio e facendo di Berlusconi un improbabile martire anti-austerity. Si trattava però di un regolamento di conti interno alla borghesia italiana. Basti pensare che lo stesso Governo Berlusconi all'esplodere della crisi nel 2008 aveva tagliato ben 8 miliardi di euro a scuola e Università, scaricando su giovani e classi popolari i costi dell'austerity e la salvaguardia dei privilegi del suo blocco sociale.
Che oggi tutti i partiti dell'opposizione in Parlamento - dal PD che sull'antiberlusconismo ha campato, passando per i 5 Stelle che sono cresciuti sullo "psiconano" e i comizi di Grillo, per arrivare a Sinistra Italiana e Soumahoro che scrivono parole "umane" per ricordarlo - si subordinino alla celebrazione della destra, la dice lunga su quanto il progetto egemonico berlusconiano abbia avuto successo.
Guardate le dichiarazioni di Schlein, Conte, Fratoianni, guardate il PD che rimanda la sua riunione di Direzione: sono tutti dalla stessa parte, tutti d'accordo, tutti senza memoria. Una melassa buonista e ributtante, che parla di rispetto verso chi ha letteralmente determinato la morte di migliaia di persone nelle fabbriche, in mare, negli ospedali smantellati e regalati ai privati, l'emigrazione dal nostro paese di migliaia di giovani.
Noi non dimentichiamo la Bossi-Fini o la riforma Gelmini, non dimentichiamo i parlamentari comprati, gli accordi con la mafia, le parole verso Eluana Englaro "che poteva restare incinta", lo spregio del genere femminile, i legami con i cattolici più oscurantisti, l'uso della cosa pubblica come affare privato, la guerra in Iraq del 2003...
L'unico vero problema per noi è che Berlusconi e i suoi Governi hanno lasciato danni indelebili nel paese. Quello che Berlusconi ha avviato è ancora davanti a noi, è ancora al governo.
Ma certo non proviamo tristezza. Perché nulla ci unisce, nemmeno il cordoglio, come loro non lo hanno avuto per Carlo Giuliani, Stefano Cucchi, e tutti i "nostri" morti.
Siamo due mondi diversi. Teniamolo bene in testa.
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curiositasmundi · 5 months
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Nell'inchiesta che sta travolgendo la politica in Liguria, anche due esponenti di Forza Italia indagati per aver favorito il clan Cammarata collegato a Cosa nostra. E in passato già finiti nelle cronache per i saluti romani a Predappio
Un Governatore, il suo capo di gabinetto, diversi imprenditori e due fratelli con presunte connessioni con la criminalità organizzata. Il quadro delineato dalla Procura di Genova parla di un sistema corruttivo che andrebbe avanti da diverso tempo nell'ambito della regione Liguria. Dopo gli arresti domiciliari del Presidente della regione Liguria Giovanni Toti, la procura ha imposto l’obbligo di dimora anche ai gemelli Testa. Esponenti di Forza Italia nella bergamasca, Arturo Angelo e Italo Maurizio sono molto noti nel panorama del centrodestra lombardo. Entrambi sono accusati di corruzione elettorale con finalità di agevolare Cosa Nostra al nord. Arturo lavora al Consiglio regionale della Lombardia nello staff del consigliere Jonathan Lobati (Presidente della Commissione Territorio). Italo Maurizio, invece, è coordinatore della circoscrizione provinciale di Dalmine di Forza Italia.
Secondo gli inquirenti, i gemelli Testa, provenienti da Caltanissetta, sarebbero stati rappresentanti degli emigrati a Genova da Riesi. A detta della procura, avrebbero favorito il clan Cammarata collegato a Cosa nostra siciliana. Nel comunicato sui dettagli dell'indagine si legge che tra le contestazioni mosse ad Arturo Angelo e Italo Maurizio c'è quella di «aver promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova, almeno 400 preferenze, e comunque siciliani verso la lista "Cambiamo con Toti Presidente"».
In seguito agli eventi, Forza Italia ha deciso di sospendere i fratelli Testa. In un comunicato, il partito fondato da Silvio Berlusconi ha dichiarato: «A seguito dell'indagine che li ha visti coinvolti, sono stati sospesi gli iscritti Maurizio Testa e Arturo Testa. Forza Italia, totalmente estranea ai fatti, rivendica i suoi valori garantisti e attende la conclusione delle indagini ed eventuali esiti processuali». Il coordinatore del partito in Lombardia, Alessandro Sorte, si è detto certo della loro estraneità ai fatti. «Fiducia nella magistratura. Forza Italia è un partito garantista e siamo fiduciosi che possano dimostrare la loro estraneità. Sono persone che hanno 50 anni di attività politica alle spalle e che tutti conoscono in provincia di Bergamo e in Lombardia». 
Anche in precedenza Italo Maurizio era stato nell’occhio del ciclone. Durante il suo incarico come assessore e consigliere a Boltiere, fu costretto a rassegnare le dimissioni dopo esser stato fotografato nel 2011 a Predappio mentre faceva il saluto romano.
«Siamo di fronte a una pagina inquietante della politica italiana - ha detto Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione -. Noi siamo ovviamente garantisti, ma non possiamo non dirci preoccupati per il quadro che si andrebbe a delineare se le accuse fossero provate. Un quadro di forte opacità e rapporti con la criminalità organizzata nel nord Italia che va approfondito, quindi porteremo la questione in commissione speciale antimafia in Regione Lombardia per svolgere lì alcune valutazioni». Anche il M5s chiede trasparenza «affinché nemmeno il minimo dubbio possa essere avanzato in merito all’impermeabilità del Consiglio regionale lombardo riguardo possibili infiltrazioni mafiose».  
Secondo la procura di Genova, il capo di gabinetto del Presidente della Regione Giovanni Toti, Matteo Cozzani, in occasione delle elezioni del 2020, avrebbe promesso posti di lavoro e il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori della comunità riesina di Genova, che conta almeno 400 presenze. Inoltre, sempre in cambio di voti per la Lista Toti, sarebbe stato fornito un posto di lavoro al compagno della figlia di Venanzio Maurici, secondo la DDA, referente genovese del clan Cammarata del mandamento di Riesi.
Ma chi sono questi Cammarata?
Sono un clan composto dai cosiddetti “scappati”, coloro i quali fuggirono dalla Sicilia per scampare alla furia omicida del clan dei corleonesi di Totò Riina. Nello specifico, andarono via da Riesi durante la guerra di mafia che si registrò in provincia di Caltanissetta all’interno di Cosa nostra negli anni ’90. Molti parenti dei fratelli boss Cammarata, pur cambiando il comune di residenza perché sbarcano in Liguria (in particolare a Genova), secondo la procura, avrebbero continuato a delinquere. Venanzio Maurici, cognato di Francesco Cammarata, è stato recentemente soggetto a obbligo di firma dal gip del tribunale di Genova.
In questo contesto, i fratelli Testa e Maurici si sarebbero impegnati attivamente per assicurare la rielezione di Giovanni Toti alla presidenza della regione quattro anni fa. Nella competizione elettorale del settembre 2020, Maurici avrebbe supportato la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, accettando la promessa di un impiego per il compagno della figlia.
Parallelamente, i gemelli Testa avrebbero promosso la candidatura di Stefano Anzalone della stessa lista, offrendo posti di lavoro a diverse persone. Anzalone avrebbe ricambiato coprendo le spese di vitto e alloggio dei Testa a Genova prima dell'elezione regionale.
I fratelli Pino, Vincenzo e Francesco Cammarata sono attualmente detenuti con il regime del 41 bis, mentre l'anno scorso Maria Catena Cammarata, sorella di 69 anni, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Lei avrebbe gestito gli affari per i fratelli, occupandosi anche della cassa del clan nisseno.
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