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186. La variante di Luneburg
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La variante di Lüneburg
Ci sono suggestioni che possono guarire, e altre che possono uccidere. Non sottovalutiamole! La reazione all'errore scaturisce pur sempre dal proprio essere; e allora non sono più i mezzi che contano, bensì il fine.
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#YouTube: Cinque libri brevi
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"Le cose finiscono sempre per apparirci diverse da come ce le siamo immaginate."
-Paolo Maurensig, La variante di Luneburg
10.10.18
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La teoria delle ombre, di Paolo Maurensig [Adelphi 2015]
La teoria delle ombre, di Paolo Maurensig [Adelphi 2015]
Probabilmente fra i libri di scacchi è il migliore che abbia letto in questi ultimi anni, non solo perché non si sforza di variare il solito cliché (la sconfitta è sanzionata con una ‘penitenza’ o con una ‘perdita’, come era ne La variante di Luneburg), ma perché permette di romanzare una biografia, biografare un romanzo.
Aleksandr Alechinè stato il primo grande maestro di scacchi dell’età…
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La Variante di Luneburg, ma non solo. Anche Canone Inverso, L'Ultima Traversa e Il Diavolo Nel Cassetto. Ci lascia un grande autore: addio a #paolomaurensig #queenforeverblog #bookforeverblog https://www.instagram.com/p/CPdREvtMS0h/?utm_medium=tumblr
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La variante di Luneburg
La variante di Luneburg
Autore: Paolo Maurensig Editore: Adelphi Data di uscita: 1993 Pagine: 158 Opera prima dello scrittore goriziano Paolo Maurensig, “La variante di Lüneburg” è un romanzo pubblicato da Adelphi nel 1993. Questo breve volumetto, che contiene un racconto avvincente sulle passioni, sulle ossessioni e sulla vendetta, inizia con la morte di Dieter Frisch, un ricco magnate tedesco. Tutti gli indizi…
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IL GIOCO DEGLI DEI
Esiste un momento di pura libidine per una libraia, ed è quello in cui ogni settimana sono chiamata a fare i cosiddetti “sblocchi delle novità”, cioè a scegliere tra circa 500 titoli ogni volta ciò che desidero far arrivare a Mardilibri! Devo dire che tra tanti libri di cui possiamo fare volentieri a meno, altrettanti sono quelli di autori che sempre mi scatenano un tuffo al cuore, ed è il caso di Paolo Maurensig ,diventato famoso al suo esordio nel 1993 con la “Variante di Luneburg”.
Ricordo ancora quell' estate in cui fu il bestseller , e naturalmente una delle mie letture preferite! Cosi oggi dopo molti anni, ho letto con vivida curiosità ed emozione il suo nuovo libro intitolato “Il gioco degli dei” edito da Einaudi.
Malik Mir Sultan Khan, il protagonista, è l'uomo misterioso di cui tutta New York parla. Con il suo talento diventerà il più imbattibile scacchista degli anni Trenta, quello che batterà Capablanca. Paolo Maurensig torna a muovere i suoi personaggi nel mondo affascinante degli scacchi, regalandoci il ritratto sorprendente di un protagonista che ribalta continuamente l'immagine del campione insieme ai nostri pregiudizi occidentali.
Con un linguaggio scorrevole, minuzioso e sempre ben bilanciato, Maurensig ripercorre la vita del protagonista che intreccia la propria storia con quella di un'Europa lacerata, sull'orlo della Seconda Guerra Mondiale.
Leggetelo con calma,gustatelo in un tempo sospeso: il chaturanga, l'antenato indiano degli scacchi, vi aprirà orizzonti di quiete e consapevolezza. Un romanzo per tutti , non solo per appassionati di scacchi.
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UN VIAGGIO ATTRAVERSO IL GIOCO DEGLI SCACCHI...#LAVARIANTEDILUNEBURG #ADELPHI
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Può una partita di scacchi portare al suicidio? Pare di sì, come possiamo leggere da questo breve ma molto gradevole romanzo scritto da Paolo Maurensig nel 1993.
Kasparov diceva che “gli scacchi sono uno degli sporti più violenti al mondo”. Difficile a credersi, a meno che uno scatto d'ira porti a conficcare un alfiere nell'occhio di chi ti sta davanti, nessuno mai riterrebbe possibile e veritiera tale affermazione. In questo piccolo gioiello, Murensig riesce a spiegare ciò che Kasparov ha affermato, e lo fa raccontandoci una storia a ritroso, partendo dalla fine, mischiando romanzo, aspetti psicologici, storia thriller e giallo velato di una patina di mistero, che mai si dissolverà completamente, il tutto incentrato sul complicatissimo gioco degli scacchi. L’articolata trama di questo romanzo, che appunto segue il fil rouge degli scacchi, rappresentano per i loro sinceri cultori una passione vorticosa e talvolta totalizzante, applicata alla razionalità raffinata che presiede l'elaborazione di strategie di gioco fondate sulla statistica e sul calcolo matematico. Proprio questa mescolanza di passione e ragione, compendio e sintesi della parte migliore della natura umana, consente efficacemente a Maurensig di contrapporre il gioco degli scacchi all'irrazionalità e all'odio cielo su cui si fonda l'antisemitismo.
Un ricco uomo d'affari, Dieter Frisch, viene trovato morto nella sua villa, ucciso da un colpo esploso proprio dalla sua pistola, quindi verrebbe da pensare ad una vendetta, un regolamento di conti magari, invece c'è un particolare he non convince gli investigatori: una scacchiera fatta da pezzi di stoffa bianchi e neri cuciti insieme e delle pedine fatte con bottoni di varia grandezza, sulle quali sono incise le iniziali di ciascun pezzo del gioco. Non si capisce il perché, poiché Frisch era un “Maestro” riconosciuto a livello internazionale e direttore di una nota rivista sul gioco degli scacchi e quindi avrebbe potuto giocare us scacchiere molto più pregiate di quella. Cosa molto più strana, sul "terreno di gioco" era rappresentata una mossa particolare, a cui l'uomo aveva dedicato svariati articoli sulla sua rivista, la "variante del nero" lui la chiamava, ma molto più nota come "La variante di Luneburg".
Da qui l'autore ci porta indietro nel tempo, al viaggio sul rapido Berlino - Vienna, dove ogni venerdì potevi trovare il Sig. Frsch e il fido assistente Baum intenti a sfidarsi al nobile gioco, non curandosi di tutto ciò che accadeva loro intorno, fino a quando un giovane entra nello scompartimento e inizia a studiare la disposizione dele perdine, notando proprio che Frisch aveva adottato, ai danni del povero Baum, "La variante di Luneburg", mossa che, come sottolineato anche dal nuovo arrivato, presenza “disturbante” e non molto gradita dai due all’inizio, sicuramente lo porterà a sconfitta certa, se condotta correttamente.
Incuriosito per la puntualizzazione del giovane, Frisch si fa via via più curioso e inizia a far domande allo sconosciuto, Hans Mayer, giocatore professionista anche lui, ma non più esercitante da un po’ di tempo. Così Hans inizia a raccontare la sua storia, fatta d una passione viscerale per il gioco degli scacchi che l’hanno portato prima ad un’ascesa repentina, guidata da un altro campione, Tabori, conosciuto in un circolo ( o forse meglio dire “bettola”) di scacchi, il “Der Rote Engel”, che istruì con tutte le tecniche da lui conosciute, poi ad un declino psicologico inarrestabile, complice anche la sparizione del suo maestro nel momento di maggior bisogno.
Tabori era un campione di scacchi, quelli con il “marchio a fuoco” indelebile stampati in mezzo alla fronte, e aveva perso per un soffio ( o, per meglio dire, "sabotaggio") la partita più importante della sua carriera, contro un ufficiale delle S.S. in ascesa. Da lì in poi interviene la componente storica, che ci riporta agli atroci orrori dei campi di sterminio nazisti, a cui Tabori, essendo di origine ebraica, non scampò. Proprio in quel tetro luogo ritrovò l’ufficiale nazista che, non trovando avversari alla sua portata, lo volle assolutamente come sfidante, risparmiandolo da una orrenda fine mettendo una macabra posta in gioco: vite umane. Le dispute tra i due andranno avanti fino alla “liberazione” del campo da parte dei Russi.
Il racconto del giovane Has segnerà profondamente la coscienza di Frisch sarà determinante per il gesto estremo dl facoltoso imprenditore. Mayer può essere visto come un appuntamento con il destino, a cui nessuno può sfuggire, nemmeno cambiando identità, modi di vita, e celandosi in un’agiatezza e rispettabilità impeccabili e inattaccabili.
“Ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte lalternative.Se non fossimo costretti a scegliere, saremmo immortali”.
Una storia originalissima e struggente sulla tragedia umana dell’Olocausto. Pensieri e riflessioni si incorrono tra le pagine creando una struttura narrativa ricca e realizzata egregiamente, con grande sensibilità.
La variante di Luneburg è un breve romanzo costruito come un giallo e raccontato da più punti di vista con la tecnica del flashback. Utilizzando il collegamento che si crea tra il gioco degli scacchi e il senso della vita, descrivendo i tre personaggi protagonisti e rilevando solo quanto basta di loro per interessare il lettore, Mauresig ci racconta molto di più, dell'importanza della posta in gioco e delle conseguenze delle azioni che da essa ne derivano della sfida tra il bene e il male, ma anche della bellezza del gioco degli scacchi.
“Chi non conosce gli scacchi è forse portato a vedere in questo gioco un’attività noiosa, adatta a eccentrici sfaccendati o a persone anziane: a gente che possegga, in ogni caso, una gran dose di pazienza e una notevole quantità di tempo da perdere. tutto questo è vero solo in parte, poiché gli scacchi richiedono anche una non comune energia e la freschezza mentale di un fanciullo. E se a volte il giocatore viene raffigurato nelle sembianze di un vegliardo dalla fronte corrucciata, questa è solo la rappresentazione emblematica di un'attività in cui si bruciano i giorni, gli anni, l’esistenza stessa, in una sola inestinguibile fiamma. In cambio paradossalmente, il giocatore di scacchi assapora l’arrestarsi del tempo in un’ansia di eterno presente”.
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La Variante di Luneburg - Paolo Maurensig
La Variante di Luneburg – Paolo Maurensig
Da quello scontro imparai sue cose. La prima è che esiste nela nostra mente una sorta di confine che nella vita (intendo dire: nella vita di tutti i giorni) ci manca sempre lo stimolo necessario di raggiungere, ma superato il quale tutto si fa possibile. Quando varcavo quella soglia diventavo invincibile. Nulla mi sarebbe potuto accadere. La mia mente era in grembo al Grande Suggeritore, e allora…
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"Quando provi un'autentica passione per qualcosa, ci rendiamo anche conto, con sgomento, di quanto poco sia diffuso, apprezzato, o anche solo conosciuto dagli altri quell'universo che a noi sembra esclusivo."
-Paolo Maurensig, La variante di Luneburg
10.10.18
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