#mia cugina rachele
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weirdesplinder · 4 months ago
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VI SEGNALO ALCUNI DEGLI AUTORI PRESENTI AL FESTIVALETTERATURA DI MANTOVA 2024
Vi propongo una piccola lista degli autori secondo me più interessanti che saranno presenti questo settembre a Mantova in occasione del Festivaletteratura.
Importante per gli incontri con biglietto acquistare con un certo anticipo i biglietti sul sito del Festival, poichè si esauriscono molto in fretta, ecco il link al sito: https://www.festivaletteratura.it/it/biglietti
E ora ecco gli autori che personalmente ritengo più interessanti fra tutti quelli presenti quest'anno:
-Joël Dicker sarà presente giovedì 5 settembre alle 21:30 in Piazza Castello, costo biglietto 7,50€, per presentare il suo ultimo romanzo:
UN ANIMALE SELVAGGIO
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Trama: 2 luglio 2022, due ladri stanno per rapinare una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che Arpad custodisce cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne.
-Christelle Dabos, sarà al Festival sabato 7 settembre alle 11:00 al Museo Diocesano, biglietto 7,50€, e dopo essere balzata in cima alle classifiche con la sua serie fantasy L'Attraversaspecchi, già conclusa, presenterà il suo nuovo libro:
QUI SOLO QUI
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Trama: È il primo giorno di scuola, il primo di un nuovo inizio. Iris si guarda attorno, orfana della sorella più grande che adesso la ignora e non la vuole più tenere per mano. Osserva e vede le minacce nascoste dentro le mura dell’edificio scolastico, le vere regole che reggono il “gioco” dentro l’istituzione, tra i ragazzi. E decide che terrà duro qualsiasi cosa accada. Ma cosa avviene in realtà dentro la scuola? Impronte di scarpe sui soffitti come se qualcuno camminasse a testa in giù, banchi che si spostano da soli, il Club Ultrasegreto che raccoglie alcuni allievi alla ricerca di una sostanza misteriosa che provoca le stranezze della scuola e poi...
-A Daphne du Maurier, una delle autrici più amate di sempre (1907-1989) sarà dedicato un incontro presieduto da Luca Scarlini, venerdì 6 settembre alle 21:15 nell'Aula magna del seminario Vescovile, biglietto 7,50€, dove parlerà delle sue opere più famose, tra cui alcune che vantano celebri adattamenti cinematografici come Rebecca la prima moglie, Gli uccelli, Mia cugina Rachele...
LA BAIA DEL FRANCESE
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Trama: Nell’Inghilterra del XVII secolo Lady Dona St. Columb è una giovane e irrequieta donna che cova dentro di sé il desiderio di ribellarsi all’alta società a cui appartiene, al marito che non la comprende e a un ruolo, quello di moglie e madre, che sente inadeguato. Assecondando il proprio desiderio di fuga, Dona si lascia alle spalle agi e lussi per rifugiarsi con i figli in Cornovaglia, nel maniero di Navron, vicino ad Helford, fra boschi solitari e baie segrete. Qui un giorno si imbatte nel "Francese”, uno strano pirata bretone con il quale è subito evidente, oltre a una reciproca attrazione, un comune e più profondo sentire nei riguardi della vita e delle cose del mondo. Dona si imbarca sul veliero del Francese e insieme solcano i mari in cerca di avventura e gloria. Il pericolo non li spaventa, il rischio diventa il loro mestiere, fino a quando il destino chiede il conto ponendo Dona dinnanzi alla più difficile delle scelte: sacrificare il suo amore, abbandonandolo a morte certa, o rischiare la propria vita per salvarlo.
-Mona Awad sarà invece domenica 8 settembre alle 18:00 al Museo Diocesano, biglietto 7,50€, per presentare il suo ultimo surreale romanzo :
ROUGE
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Trama: Da che ricordi, Belle – giovane commessa in un negozio di abbigliamento – è sempre stata ossessionata dalla sua pelle e dai video sulla skincare, guardarli è sempre stato il suo passatempo. Quando però sua madre Noelle, una bizzarra donna canadese trapiantata in California che non vede da tempo, muore misteriosamente, Belle parte dalle nevi di Montréal diretta nel sud degli Stati Uniti, ad affrontare la difficile eredità che la madre le ha lasciato e a cercare una risposta per la strana dinamica della sua morte. La posta in gioco aumenta quando una misteriosa presenza appare durante la veglia funebre (“il party”), facendo intendere a Belle di saperne più di lei sull’incidente di Noelle. Con l’aiuto di un paio di scarpe rosse, Belle verrà attirata nell’abbraccio pungente di quella che a prima vista sembra una lussuosa ed elitarissima spa a cui sua madre era affiliata. Rouge è Biancaneve che incontra Eyes Wide Shut, una surreale discesa nel lato oscuro della bellezza, nell’invidia, nel dolore e nel complicato amore tra madri e figlie. Una suggestiva favola gotica dove nulla, ma proprio nulla è come sembra.
-Francesco Pala, Ade Zeno e Luca Scarlini giovedì 5 settembre alle 14:45 nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, biglietto 7,50€, ci parleranno dei Freak protagonisti dei loro romanzi:
L'ULTIMO VIAGGIO DI LENIN, Francesco Pala
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Trama: Autunno 1942, Siberia. Il sergente Dorotov ha pianificato il viaggio in ogni dettaglio. L’automezzo, un camion di fabbricazione sovietica ZIS-6, abbandonato dall’Armata Rossa per una falla nel radiatore, partirà da Tjumen’ e attraverserà una serie di centri urbani per sottrarsi alle insidie delle campagne che potrebbero celare agenti della controrivoluzione. In ogni città dovrebbe esserci un manipolo di uomini scelti, pronto a contenere i rischi. L’uso della violenza non è stato escluso a priori. Lo scopo, uno solo: sottrarre al controllo delle autorità sovietiche il corpo imbalsamato di Vladimir Il’ič Ul’janov, anche noto come Lenin, che è stato spostato in fretta e furia dalla capitale minacciata dall’invasione nazista. Insieme al sergente Dorotov ci sono il soldato semplice Antonov, reduce da una lobotomia per aver notato una certa mobilità nel venerabile cadavere, e Olga, una donna dagli occhi verdi e ostinati che sembrano suggerire a chi le sta intorno l’urgenza di un matrimonio per spegnere quell’impudenza nel suo sguardo. Dietro di loro, l’impetuosa avanzata della 4 a armata corazzata tedesca del generale Hoth. Alla fine del percorso, sulla mappa, una sola scritta: Itinerarium mentis in Lenin. È così che l’ascetica determinazione del sergente Dorotov conduce i suoi compagni in un pellegrinaggio fisico e mentale attraverso la Grande Russia, un’avventura del pensiero alla ricerca della moralità incorrotta, della totale integrità ideologica, dell’assenza dei guasti che hanno rovinato il socialismo. In altre parole, di un mondo utopico e perfetto. Uno in cui nemmeno la morte esista più. La Repubblica popolare di Leninesia.
I SANTI MOSTRI, Ade Zeno
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Trama: Tutto ha inizio in una sera estiva del 1924, quando lo scimmiesco Jörg Brandt esce di casa senza dire niente a nessuno portando con sé due grosse valigie e un cuore pieno di formiche rosse. Al suo fianco Gebke Bauer, il «ragazzo dalle dodici dita», fraterno complice nella formidabile impresa dei Santi Mostri, una compagnia di artisti deformi destinata, nel ventennio successivo, a incantare i palcoscenici dell'intera Germania. L'uomo piovra, la donna dal doppio sorriso, l'acromegalico gigante Nikolaus, il giovane Polifemo, sono solo alcuni dei protagonisti che seguiranno Jörg e Gebke in un lungo viaggio fatto di trionfi, cadute, e incontri straordinari. Dai primi spettacoli sotto il fatiscente tendone del Circo Vogt, ai vagabondaggi a bordo di un buffo veicolo chiamato Geraldine, sfileranno insieme, con infantile allegria, ai margini di eventi molto più grandi e spaventosi di loro: l'ascesa al potere di Hitler, le leggi razziali, lo scoppio della Seconda guerra mondiale, ma soprattutto il programma Aktion T4, criminoso piano nazista finalizzato allo sterminio delle «vite indegne di essere vissute». In un mondo sprofondato nelle tenebre e sempre più incapace di riconoscere la bellezza nella diversità, armati della sola arte i Santi Mostri si troveranno così a condividere il tragico destino dei reietti in fuga.
LE STREGHE NON ESISTONO, Luca Scarlini
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Trama: La Casa del Popolo, le festa de l’Unità, i comizi, il Vietnam, gli Inti Illimani, i corsi di russo: è l’universo del Retore, ex partigiano, comunista stentoreo e smanioso. Ma il Retore ha anche un bambino, Luca, che nel 1975 ha nove anni ed è affascinato da tutto ciò che sta dall’altra parte del cielo rispetto all’eroico furore paterno e ne riceve in cambio punizioni e sganassoni. Tra padre e figlio si erge la mamma, che – poiché partecipare a comizi e feste dell’Unità non frutta uno stipendio – lavora per pagare l’affitto e non appena il Retore chiude un occhio introduce il piccolo Luca al suo mondo di amiche femministe, gay e drag queen cultrici della “pericolosa” cultura angloamericana. La ribellione del protagonista alla prepotenza ideologica ed esistenziale paterna è tanto coraggiosa quanto vana: sono tempi in cui i padri hanno sempre l’ultima parola. Ma al termine di un anno cruciale, vissuto tra Sesto Fiorentino, il drammatico ricovero in un ospedale svizzero e la prospettiva di un viaggio di partito in Crimea, sarà la rovente campagna senese a offrire al figlio la chiave per sovvertire il claustrofobico sistema del Retore: qui Luca viene iniziato alla magia, misteriosa espressione della dionisiaca presenza femminile nell’universo. “Avrai accesso a una sapienza che è negata ai maschi... La foresta è femmina e rimane il luogo dello spavento” gli dice Graziosa, che forse è una eccentrica vecchina o forse una strega. E per lui diventa chiaro che “Bosco una volta, bosco per sempre: quella era la mia sola casa”. Ambientato in una Toscana dove gli antenati etruschi e i culti isiaci hanno lasciato tracce profonde che giungono fino alla fata dai capelli turchini e alle bellissime adepte di Graziosa.
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malefica67 · 6 years ago
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Nessuno verrà mai a sapere quale fardello di colpe mi porto addosso; nessuno saprà che ogni giorno, ancora tormentato dal dubbio, mi pongo una domanda alla quale non so dare una risposta. Rachele era innocente o colpevole? Forse scoprirò anche questo in purgatorio.
Daphne du Maurier, Mia Cugina Rachele
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diariodiunaparoliera · 8 years ago
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Ieri prima di entrare in classe ho sorriso, sapevo benissimo del coretto che sarebbe partito una volta che fossi entrata, della gente che sarebbe venuta a farmi gli auguri. E’ stata una bella sensazione, seppur imbarazzante.
Così a scuola ho ascoltato poco e niente, ho risposto agli auguri su facebook e parlato con Marie – al cellulare – e Amber – lì con me; non vedevo l’ora di uscire da scuola e andare da Marie, mi mancava tantissimo.
Anche Seth si è rifatto vivo per farmi gli auguri, e mi ha fatto davvero piacere. Ho sorriso come una cretina quando ho visto il suo messaggi e mi ha fatto piacere parlare un po’ con lui.
Camille invece mi ha mandato un audio con il cellulare della sorella di Marie, tanto che quando ho fatto partite il secondo audio che m’aveva inviato aspettandomi qualche canzoncina o semplicemente che mi dicesse qualcosa di stupido e ho sentito partire la voce di Camille mi sono quasi messa a piangere, non so nemmeno bene il perché.
Rachele mi ha scritto dei dolcissimi auguri nella bacheca di facebook, Amber mi ha mandato un messaggio la mattina appena sveglia, Marie un messaggio chilometrico all’una di notte.
Diceva:
“Ei piccolina,
Tanti auguri!
17 anni, un traguardo importante.
Sono tre anni che ci conosciamo ormai, in tre anni ti ho vista cambiare parecchio. Tantissimo.
Sei cresciuta e sei diventata una donna, in questi anni hai affrontato tanti ostacoli, hai capito che la vita in fondo non è così bella come sembra, davanti a ogni problema non sei mai scappata o quasi, ma dopo essertene andata sei sempre tornata, più forte e testarda di prima.
In questi tre anni ne hai viste tante, hai raggiunto dei traguardi importanti della vita di un’adolescente, in questi tre anni ai tirato fuori una parte di te che nemmeno conoscevi probabilmente.
Ti sei innamorata, per la prima volta. Ti sei ubriacata per la prima volta. Sei andata a ballare per la prima volta.In questi tre anni hai avuto tante prime volte, ma in tutte ne sei uscita sempre da campionessa, come in una battaglia di pugilato, ne hai presi pugni in faccia e ti sei anche fatta male tanto, ancora porti le cicatrici, ma ne sei uscita vincente perché non le mostri. Ti fa onore.
In tre anni ci siamo odiate tanto, noi non litighiamo tanto anzi poco ma quella volta che litighiamo ce ne diciamo tante e ci facciamo male, tanto! Sei diventata la mia bimba, devo proteggerti e sorreggerti, devo farti ridere e piangere, più che una sorella per me sei come una figlia, sei roba mia.
Quando so che stai male mi prendo male anche io. Tanto!
Quando so che stai bene sono la persona più felice del mondo.
Sai piccolina, dovrai vedere ancora tante cose ma ti prometto che davanti ad ognuna di esse avrai qualcuno al tuo fianco che ti sosterrà e ti aiuterà ad affrontare tutto anche a costo di afrrontarlo in due.
Ora concludo se no non fincisco più, scusa se non sono brava come te con le parole ma c’ho provato.
Tantissimi auguri amore mio, ti voglio un bene assurdo!
Sono orgogliosa della donna che stai diventando.”
Quando il pomeriggio sono uscita per raggiungere Marie, mi sono ritrovata davanti anche Camille. Si è messa a saltellare sui tacchi degli stivali e mi ha abbracciato, riempendomi di “Auguri tesoro, auguri!” e abbracciandomi forte.
Ho abbracciato anche Marie e mi hanno dato il mio regalo, poi siamo andate a sederci in un bar per un aperitivo (alle tre del pomeriggio, ma a detta di Camille: “C’è un tempo bruttissimo e che altro puoi fare se non bere?”).
Ci siamo sedute a parlare e a bere, fino a quando non abbiamo visto Raphael da lontano e ci siamo sbracciate per salutarlo. Lui e il suo amico (un ragazzo piuttosto carino, pelle bianca, viso da bambino e due grandi occhi blu) si sono venuti a sedere con noi, e ci hanno fatto compagnia anche quando Camille se n’è andata e noi ci siamo alzate per andare da un’altra parte.
Alla fine siamo rimasti io, Marie e Raphael in un nuovo bar che serve caffetteria e torte. Io e Marie ci siamo divise un cupcake.
Intanto su facebook e su whatsapp mi sono arrivati altri auguri, tra cui anche quelli di William che un po’ mi aspettavo.
Quelli di Marco – che invece quasi speravo non arrivassero tanto per trovare un’altra scusa per prendermela con lui – sono arrivati mentre eravamo a quel bar, con tanto di scuse per non averli fatti prima perché era uscito da poco da lavoro.
Ho aperto i messaggi per farli leggere a Marie, e lei ha messo il dito sul tasto del messaggio vocale dicendo un ‘grazie’ che era palesemente suo. Le ho preso la mano e glel’ho fatto eliminare ridendo e insultandola, poi sono rimasta dieci minuti a fissare quei messaggi, indecisa su cosa rispondergli.
“Certo che poteva mettertela una faccina” aveva osservato Marie. Io ho scosso le spalle, ho fatto scorrere i messaggi e le ho fatto leggere il messaggio di auguri per lui, che erano un misero ‘auguri, comunque’ senza punto né niente.
“Perché, tu ti ricordi il suo compleanno?”
“Mi è facile ricordarlo, è nato a Dicembre come mia madre. Lei il sedici, lui il sette. Uno più sei, sette. Avevo fatto ‘sto giochino per ricordarmelo quando stavamo assieme.”
Ricordo che il giorno che me l’aveva chiesto non l’avevo ricordato si era offeso. E ci era rimasto male quando al suo compleanno non gli avevo neanche fatto gli auguri.
 Ho salutato Raphael e Marie verso le sei e mezza e mi sono incamminata verso casa. Jace mi ha chiamato e mi è venuto prendere, rimproverandomi per non averlo chiamato per tornare indietro e portandomi a fare un giro.
Abbiamo riso, parlato, gli ho detto degli auguri di William e Marco.
“Cazzi loro!”
“Sei il solito. Guarda che non me li aspettavo. Comuqnue quando vedi William digli che se non lo saluto è perché ho apura di dargli fastidio, non perché abbia qualcosa contro di lui.”
“Ma va, salutalo, secondo te William non ti risponde?”
“Che ne so io.”
“Davide ti ha fatto gli auguri?”
“No. Infatti sono offesa.”
“Come no? Ieri gliel’ho anche ricordato, gli ho detto: ‘Guarda che domani è il compleanno di mia cugina’ e lui: ‘Ah già è vero’.”
“Che memoria.”
Mi ha promesso che sabato mi porta a fare un giro fuori città, me e chiunque abbia a casa, e poi che un sabato mi avrebbe portato nella discoteca dove fa il dj. Sembrava così entusiata, faceva programmi senza pensarci su troppo. Mi ha fatto piacere, io e lui non eravamo così complici da quando eravamo piccoli.
A casa scherzavamo tra di noi, ci spegnevamo a vicenda. Quando Davide l’ha chiamato lui gli ha detto che mi ero offesa per gli auguri mancati.
Alla fine me li ha scirtti per messaggio, anche se Jace me li aveva già fatti da parte sua dopo aver chiuso quella telefonata.
Giusto il tempo di un ‘come stai?’ e poi siamo andati a dormire, però mi ha fatto piacere.
 Domani mattina i miei partono, vanno giù in Calabria fino a domenica perché mio zio sta male. Io e mia sorella siamo in casa ‘da sole’, mia zia ci accompagna a scuola e ci viene a prendere quando può. Domani vedrò Marco mentre mia sorella è ad allenamento, se riesce ad andare, sennò ci metteremo d’accordo per una di queste sere, tanto non ci sarà l’impiccio dei miei e mia sorella mi copre.
Sono ancora molto esitante, non so se dirgli che è meglio che questa volta sia l’ultima.
 Marie negli ultimi giorni è strana, anche ieri sembrava piuttosso imbronciata e pensosa. Ha sbuffato un po’ quando il suo ragazzo le ha fatto troppe domande mentre parlavano si whatsapp, mentre li accompagnavo in stazione non ha parlato quasi per niente. Pensavo fosse stanca ma a ripensarci non ne sono poi così sicura.
 In compenso ultimamente mi è venuta la tentazione di scrivere a Fabio e chiedergli di prendere un caffè con me. Gli devo qualche spiegazione, ma non so se è il cao dopo tutto questo tempo.
Aspetto, temporeggio, non faccio altro da anni.
Una decisione, mi raccomando Gloria, non prenderla mai.
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crazy-pot-pourri · 7 years ago
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[Books] Mia cugina Rachele di Daphne Du Maurier
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Titolo originale:My Cousin Rachel Autore: Daphne Du Maurier Prima edizione: 1951 Edizione italiana: traduzione di Marina Morpurgo (Neri Pozza, 2017)
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Presentazione dell'editore:  «Dalla prima pagina il lettore si ritrova nell’oscura e malinconica atmosfera di Rebecca, la prima moglie» - The New York Times  «Un adattamento sontuoso che dona un nuovo sguardo al thriller gotico di Daphne du Maurier» - Wall Street Journal  Cornovaglia, metà Ottocento. Philip Ashley è convinto di avere molti validi motivi per odiare Rachele, vedova dell’amato cugino Ambrose, venuto a mancare in circostanze poco chiare. Quando la bellissima e misteriosa Rachele lo raggiunge in Cornovaglia, tuttavia, Philip si scopre incapace di resistere al suo conturbante fascino. Ma chi è davvero Rachele? Una donna innamorata o un’arrampicatrice sociale che cerca soltanto di impadronirsi della sua ricchezza, come ha già fatto con il defunto marito? La seduzione, l’amore avventato, il sospetto diventano i protagonisti di questo romanzo, in un crescendo d’inquietudine di cui Daphne du Maurier è maestra indiscussa.
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"Non di nostalgia di casa, non di una malattia del sangue, non di una febbre cerebrale - no, di questo è morto Ambrose".
Philip Ashley ha solo 18 mesi quando improvvisamente rimane orfano. 
Ad occuparsi del piccolo, il cugino Ambrose, che diventa per lui non solo un fratello maggiore, ma anche un padre, una madre, un maestro e un ideale a cui ispirarsi. 
Philip e Ambrose si assomigliano fisicamente, ma anche caratterialmente: con un legame tanto esclusivo, non sorprende che la personalità del secondo sia stata forgiata sul modello di quella del primo. 
Per più di vent'anni, i due si bastano l'un l'altro, e niente e nessuno sembra in grado di intromettersi nel loro rapporto, men che meno una donna.  
È con sorpresa e sgomento, quindi, che Philip apprende del matrimonio di Ambrose con una lontana cugina, Rachele. I due si sono conosciuti durante un viaggio in Italia, e tutto è accaduto piuttosto rapidamente. 
Le lettere di Ambrose si fanno pian piano sempre più sporadiche, ma a preoccupare Philip è soprattutto il loro tono: c'è qualcosa che attanaglia l'uomo, e la sua angoscia traspare persino in quelle scarne missive. 
Philip rompe ogni indugio e parte per l'Italia, ma una a volta a Firenze non gli resta che piangere la morte del cugino, stroncato da una malattia tanto rapida quanto fatale. Ambrose era già stato male in precedenza, ma nessuno si sarebbe aspetto un esito così infausto dell'ultima ricaduta.
Della vedova, nessuna traccia: dopo la morte del marito, ha preso ogni loro avere e se ne è andata, per chissà quale destinazione.
Philip è convinto che in modo o nell'altro Rachele sia responsabile di quanto accaduto ad Ambrose: le poche e confuse frasi nelle sue lettere gliene danno la certezza, e aspetta al varco la possibilità di vendicarsi della donna.
Quando però i due si incontrano, al ritorno di Philip in Cornovaglia, i propositi del giovane si sciolgono come neve al sole.
La vera Rachele è molto diversa dalla figura partorita dal suo risentimento: è una donna ancora giovane, minuta, con un che di fragile. Ha uno spiccato senso dell'umorismo e non sembra avere nulla di ciò che rende difficile per un uomo vivere con una donna. Ospite di Philip, non interferisce con il suo stile di vita, ed anzi tra i due nasce presto una certa complicità, che in pochi mesi si trasforma in Philip in un amore tanto appassionato, quanto cieco. Ma cosa vuole davvero Rachele?
"Ci sono donne, Philip" osservò, "magari donne oneste, che senza averne colpa provocano sciagure.
Tutto quello che toccano si trasformano in qualche modo in una tragedia."
Chi sia in realtà Rachele e quali siano le sue vere intenzioni sono interrogativi che non trovano una risposta.
La voce narrante del romanzo, infatti, è quella di Philip, e tutto viene visto attraverso i suoi occhi.
Il lettore, con lui, inizia dubitando di questa lontana parente di cui non si sa nulla, se non che ha vissuto in Italia per gran parte della sua vita, sposando un conte, poi morto in duello, lasciandosi alla spalle numerosissimi debiti.
Ambrose e Philip si assomigliano come due gocce d'acqua, soprattutto caratterialmente, e se Rachele è riuscita a conquistare il primo, fare la medesima cosa con il secondo è quanto di più facile: un ragazzo di ventiquattro anni, che non ha mai davvero conosciuto una donna, geloso della sua vita da scapolo, e che si comporta seguendo quasi pedissequamente l'esempio del cugino: è come se tutto fosse già scritto.
Philip, quindi, dapprima è geloso e sospettoso nei confronti di quella donna che gli stia portando via tutto, ossia Ambrose, la sua unica famiglia; poi, è perdutamente innamorato; infine, rifiutato, torna a guardarla con sospetto, alla ricerca di prove inconfutabili che la colleghino alla morte di Ambrose.
Rachele, d'altro canto, può essere tutto e il suo esatto contrario: forse è una donna algida e calcolatrice, incapace di amare, che seduce gli uomini per ottenere il denaro necessario a soddisfare i propri capricci; magari è addirittura una fredda e spietata assassina; oppure, è semplicemente una donna impulsiva, che si lascia sopraffare dal sentire del momento, che agisce senza pensare, e che trascorre la notte con un uomo senza ritenere di dovergli poi qualcosa.
Anche Ambrose potrebbe essere stato ingannato e essersi reso conto che la sua vita era in pericolo quando ormai era troppo tardi, oppure, semplicemente, era un uomo malato, con un tumore al cervello che gli impediva di vedere le cose per quello che erano, portandolo a dubitare di tutto e tutti.
Alla fine, l'unica cosa certa è che qualcuno è morto, e il suo assassino non pagherà mai per quel delitto: l'incipit e la conclusione del romanzo chiudono così un cerchio perfetto, fatto ambiguità, illusioni e false speranze. 
"Un tempo gli assassini li impiccavano a Four Turnings.
Ora non più."
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ultimavoce · 7 years ago
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Rachel Weisz gotica con "Mia cugina Rachel" di Daphne Du Maurier
#RachelWeisz ritorna sul grande schermo il 9 novembre con #Rachel, tratto dal romanzo del 1951 di #DaphneDuMaurier.
Daphne Du Maurier (1907-1989) è una delle autrici più sfruttate dal cinema e anche a ben vedere per la sua miscela di sentimento, noir, manipolazione e passione. Ora tocca a Rachel Weisz assumersi il ruolo di protagonista maureriana dopo uno stuolo di attrici come Olivia de Havilland, Joan Fontaine, Julie Christie e Tippi Hedren.
La storia trova linfa vitale dall’amata Cornovagliadella…
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weirdesplinder · 4 years ago
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Se avete amato i Bridgerton allora vi piacerà.....
Ho pensato di fare un post dedicato a tutti coloro che hanno amato la serie tv I Bridgerton in onda su Netflix, o i libri della serie omonima di Julia Quinn da cui è stata tratta, o entrambi.
Per prima cosa se avete amato la serie tv e non avete ancora letto la serie di libri I Bridgerton di Julia Quinn, correte a farlo.
Se invece l’avete già fatto e cercate altri libri simili, ho creato una breve lista di titoli, tutti reperibili in italiano, proprio per voi.
Non è facile trovare serie romance che contengano un amore famigliare così palesato, e in cui possiamo vedere crescere i figli praticamente di libro in libro quasi e vederli interagire così tanto tra loro, in questo la serie di Julia Quinn è una rarità, ma ho qualche titolo che ha qualche similarità con lei.
- Serie Bedwyn di Mary Balogh
In questa serie vengono narrate le vicende della famiglia Bedwyn composta da 4 fratelli e due sorelle, tutti testardi, tenaci ed anticonformisti, ma è anche preceduta da due romanzi prequel, che riguardano le vicende di famiglie che hanno residenze estive poco distanti dalla loro.
I fratelli Bedwyn sono tutti adulti quando inizia la serie, tranne la minore delle sorelle. Il fratello maggiore Wulfric, un duca, ha praticamente cresciuto i suoi fratelli e benchè li ami e lo provi con alcuni gesti, è anche una persona molto fredda, riservata e autoritaria e solo da grandi i fratelli capiranno davvero quante cose ha fatto per loro, anche perchè alcune di queste cose Wulfric le tiene segrete.
Da questo capirete che qui non vediamo un amore fraterno molto palesato, nonostante tutti si vogliano bene tra loro, inoltre i fratelli maschi sono già tutti fuori casa quando inizia la serie....è solo dopo che i primi si accasano, che rientrano nella cerchia famigliare  e la famiglia in alcune occasioni si riunisce, ogni libro con sempre più frquenza mano a mano che i fratelli si sposano e hanno figli e la famiglia si allarga con mogli più espansive di loro.
Nonostante questa differenza con i Bridgerton i libri sono tutti scritti benissimo, avvincenti, e stilisticamente qui Mary Balogh è una spanna sopra Julia Quinn. Alcuni sono veramente dei piccoli capolavori e se non verserete qualche lacrima non siete umani. Mi basti dirvi che il secondo libro della serie è nella mia top ten dei miei libri preferiti di sempre, e il libro 5 e 8, sono anch’essi delle mie pietre miliari.
Questa è una serie che vi straconsiglio e i libri sono tutti facilmente reperibili.
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1. One night for love
Titolo italiano: Indimenticabile
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Trama: Neville Wyatt, conte di Kilbourne, sta per salire all’altare per la seconda volta, con sua cugina Lauren, quando la cerimonia viene interrotta da una giovane mendicante. E’ Lily Doyle, la donna che il conte ha sposato due anni prima in Portigallo e che poi ha perduto, serbando nel cuore il ricordo di una meravigliosa notte di passione. Nonostante le umili origini, Lily può finalmente assumere il titolo che le spetta, ma la felicità avrà breve durata…
2. A summer to remember
Titolo italiano: Un'estate da ricordare
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Trama: Kit, conte di Ravensberg, non è certo quello che la buona società londinese di inizio Ottocento definirebbe un gentiluomo: dopo aver abbandonato la carriera militare si è trasferito nella capitale e passa le giornate dedicandosi alla sua attività preferita, scandalizzare i benpensanti. Dal canto suo Lauren, dopo essere stata abbandonata sull'altare, è decisa a non commettere mai più l'ingenuità di donare il proprio cuore a un uomo. I due desiderano più di tutto evitare un matrimonio, ma un fidanzamento può far comodo a entrambi: Kit non dovrà subire le candidate proposte dalla sua famiglia, in particolare Freya Bedwyn, e Lauren potrà agire in piena libertà. Nessuno dei due ha però fatto i conti con un ospite inatteso: l'amore vero. Uno dei romanzi che più amo e che cosiglio veramente a tutti. Stupendo, non ci sono altre parole per descriverlo. Personaggi profondi, dettagliati e costruiti in modo magistrale, reali come noi, feriti come noi. Non potrete non amarlo. 3. Slighty Married
Titolo italiano: Sposa a metà
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Trama: Come tutti i nobili della famiglia Bedwyn, il colonnello Aidan è tanto orgoglioso quanto pieno di coraggio. Ma in più ha un cuore fedele e appassionato, ed è proprio la fedeltà alla promessa fatta a un amico sul punto di morte ad averlo portato a Ringwood Manor per proteggerne la famiglia. Mai si sarebbe però aspettato che Eve, vedova del defunto, rifiutasse ostinatamente la sua protezione. Ma quando Eve rischia di restare senza casa, Aidan è costretto a fare l'unica offerta che lei, nelle sue condizioni, non può permettersi di rifiutare…
4. Slighty wicked
Titolo italiano: Incidente d'amore
Trama: Con i suoi occhi profondi e l'aria vissuta, lord Rannulf Bedwyn è un uomo cui è difficile resistere. Lo sa bene Judith Law che con lui, dopo essere stata salvata in seguito all'incidente della diligenza su cui viaggiava, ha passato una notte di sconsiderata passione prima di tornare alla triste vita di dama di compagnia. Lo rincontrerà presto, ma per lei sarà un vero shock scoprire che il suo salvatore è il nuovo ricco pretendente della cugina, ben deciso a farle perdere la testa…
5. Slightly Scandalous Titolo italiano: Una lady scandalosa
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Trama: Coraggiosa e piena di brio, Freyja è stata allevata al di fuori dei canoni dell'alta società. La sua vita scorre serena finché, durante una visita a Bath, un uomo irrompe nella sua stanza e la implora di nasconderlo. Lui è Joshua Moore, marchese di Hallemere, che affascinato da Freyja le propone di fingersi la sua fidanzata e aiutarlo a mandare all'aria i piani matrimoniali organizzati dalla sua famiglia. Per due persone determinate a restare libere sarebbe un piano perfetto… se la passione non si mettesse di mezzo. 6. Slightly Tempted Titolo italiano: La tentatrice
Trama: Lady Morgan Bedwyn si trova a Bruxelles durante i giorni convulsi che precedono la battaglia di Waterloo; qui conosce il conte Gervase Ashford, appena giunto dopo nove anni di esilio e pieno di rancore verso quello che considera il responsabile delle sue disgrazie: il duca di Bewcastle, fratello di Morgan. Per vendicarsi di lui, Gervase decide di sedurre la donna, senza immaginare che se ne innamorerà davvero. Ma Morgan scopre di essere stata solo uno strumento di vendetta ed il conte dovrà lottare con ogni forza per riconquistare il suo cuore…
7. Slightly sinful
Titolo italiano: Innamorarsi di un lord
Trama: Disarcionato in battaglia e ridotto in fin di vita, Lord Alleyne Bedwyn si risveglia senza più ricordi in un bordello: chi è? Come è finito lì? Sa soltanto che la donna che si sta prendendo cura di lui è un vero angelo, da amare. Ma Rachel York non è un angelo, e nemmeno una prostituta, è solo una ragazza sfortunata, depredata dei suoi averi. E quell'affascinante soldato che lei ha appena salvato da morte certa è forse l'uomo che le permetterà di riguadagnarli. Perchè il suo audace piano funzioni, però, dovrà fingersi sua moglie…
8. Slightly Dangerous Titolo italiano: Il duca di ghiaccio
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Trama: Tutta Londra è in subbuglio per l'arrivo imminente di Wulfric Bedwyn, il solitario e glaciale duca di Bewcastle, al ricevimento che sarà l'avvenimento più sensazionale della stagione mondana. C'è chi mormora che abbia avuto una storia d'amore conclusasi tragicamente, mentre altri dicono che nemmeno la bellezza più affascinante sarebbe capace di catturare la sua attenzione… Ma in questo sfavillante pomeriggio, una donna è riuscita ad attrarre lo sguardo del duca - ed era l'unica presente in sala che non ci stava nemmeno provando. Christine Derrick è affascinata dal bel duca… e lo è ancora di più quando lui le chiede di diventare la sua amante. Ma Christine è una donna con opinioni molto precise sugli uomini, la morale ed il matrimonio e riesce a sconcertare Wulfric anche in questa occasione. E così, anche se il lupo solitario del clan Bedwyn giura di sedurla con qualsiasi mezzo, ecco che succede qualcosa di strano e meraviglioso… perché proprio l'uomo che pensava di non innamorarsi mai, si rende ora conto che non potrà accontentarsi di niente di meno dell'amore. Consigliatissimo, il duca dal cuore di ghiaccio e dalle maniere rigide e fredde, che si scioglie davanti alla dolce maestrina. Trama classica, ma resa con maestria e passione.
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- Serie Merridew Sisters di Anne Gracie
Questa serie narra le romantiche vicende delle sorelle Prudence, della piccola Grace e delle due gemelle Hope e Faith.
Qui abbiamo veramente l’amore tra sorelle palesato più e più volte, specie nel primo libro. Prudence lì è adulta, ma le sorelle sono molto più piccole di lei, quindi le vediamo crescere di libro in libro quasi. Inoltre Prudence è quasi una  madre per loro, ed è decisa a proteggerle ad ogni costo e a dargli amore a ogni costo, proprio come iolet la madre dei fratelli Bridgerton
Questa serie ha molte somiglianze con la serie Bridgerton, ma i libri che la compongono, a parte il primo, non mi sono piaciuti altrettanro, personalmente.
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1. irresistibile libertino
The Perfect Rake (2005)
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In fuga dalle angherie del nonno, Prudence Merridew si rifugia a Londra presso uno zio. Per evitare che questi le combini un matrimonio indesiderato, si inventa di essere già promessa allo schivo duca di Dinstable. Ma un serie di equivoci la porterà a fidanzarsi con il cugino del duca, lord Gideon Carradice, impenitente libertino. Che però, davanti al fascino di Prudence, vedrà messa a dura prova la sua licenziosa baldanza.
2. L’adorabile tenebroso
The Perfect Waltz (2005)
Uno sconosciuto aristocratico ed elegante, allacciato a lei in un magico valzer al chiaro di luna: così Hope Merridew, da ragazzina, sognava l’incontro con il suo principe azzurro. Ma quando una sera, a un ricevimento, Hope nota Sebastian Reyne, senza una goccia di sangue blu, goffo ed enigmatico, l’intensità bruciante dei suoi sguardi la fa fremere. Che sia costui, a dispetto di quei romantici sogni, l’uomo che infine le ruberà il cuore?
3. Adorabile sconosciuto
The Perfect Stranger (2006)
Faith Merridew ha abbandonato la famiglia e l’Inghilterra per un uomo che le ha giurato amore eterno. Una volta in Francia, però, scopre di essere stata ingannata. Con il cuore a pezzi, incontra Nicholas Blacklock, giovane reduce di Waterloo. Disposto a salvarle la reputazione, Nicholas le propone un matrimonio bianco, seguito dal suo immediato rientro a Londra. Solo che Faith ora sente di appartenere davvero a quest’uomo tanto generoso ma anche misterioso. Riuscirà a fare breccia nel suo cuore?
4.Il bacio perfetto
 The Perfect Kiss (2007)
Tre anni dopo il debutto in società, Grace Merridew si è ormai rassegnata: non troverà mai l’amore. Alla partenza per un lungo viaggio, vuole essere al fianco di un’amica che non riesce a colmare la distanza sentimentale con il futuro sposo. Dominic Wolfe, al quale le donne non sono mai mancate, è infatti interessato solo alla ricca dote di nozze. Cosa che Grace non esita a rinfacciargli. Un’audacia che lui trova immediatamente stimolante. Desiderata da un uomo tanto sfrontato, saprà Grace resistere?
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-Serie Cynster di Stephanie Laurens
Questa serie ha poco in comune coi libri della serie Bridgerton di Julia Quinn, ma ha molte cose in comune con la serie tv Netflix i Bridgerton. Infatti è molto sensuale, molto piena di azione ed intrighi e con personaggi fuori dalle righe. I Cynster sono la classica serie romance all’ennesima potenza e il fatto che siano imparentati passa spesso in secondo piano. La serie narra le avventure, nell'epoca regency in Inghilterra, di un gruppo di fratelli e cugini (i Cynster appunto e qualche loro amico) che hanno creato una specie di club esclusivo. Sono maschi che amano ogni tipo di piacere, abili negli sport, nel gioco, nel corteggiare le donne. Ma sono anche intelligenti ed abili negli affari e molto dominanti. Tutti credono che l'amore non esiste e che non si innamoreranno mai, si credono troppo forti per cedere, ed invece ad uno ad uno cadranno nelle grinfie di donne altrettanto forti e volitive. Nessuno potrà sfuggire al dardo di cupido, nonostante molti nel vedere cadere i fratelli tenteranno la fuga in campagna. Anche lì troveranno donne in grado di conquistarli. Alcuni libri della serie ripetono trame abbastanza simili, dove l'uomo viene attratto da una donna e decide di sedurla. Altri libri invece hanno trame un pò più interessanti e tra questi ci sono i miei due libri preferiti della serie: - Un velo sul cuore, dove la protagonista chiede aiuto finanziario ad un Cynstyer che ama fin da piccola, ma lo fa sotto mentite spoglie. Lui si invaghisce della donna di cui non conosce il volto, la seduce sempre senza riconoscerla, ne rimane ossessionato ed è cieco al fatto che è la sua amica di sempre finchè….. - La voce del desiderio, dove il protagonista decide di sposarsi, si guarda intorno, molti lo spinogono verso giovanissime ragazze ma lui invece si invaghisce della zia di una di loro. Sa subito cosa prova per lei, e cerca di convincerla a dargli una chance. Abbiamo due persone adulte che piano piano cercano di scoprire se sono compatibili….molto semplice ma al tempo stesso romantico e verosimile. Ecco tutti i librii:
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1. La promessa di un bacio (prequel alla serie, ambientato molti anni prima degli altri libri) Titolo originale: The promise in a kiss Trama: Helena, sedicenne, si trova nel giardino della scuola a Parigi quando un uomo, dopo aver superato il muro di cinta, le cade letteralmente ai piedi. Tra i due un solo fuggevole ma indimenticabile bacio. Sono trascorsi sette anni, ed Helena è diventata una donna dallo charme insuperabile e dalla bellezza luminosa. E non si aspetta certo, ora, di ritrovare quell'uomo, mai scordato, a un esclusivo ballo di Londra…
2. La sposa del diavolo Titolo originale: Devil’s bride
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Trama: Quando Devil, il ribelle rampollo della ricca famiglia Cynster, viene sorpreso in atteggiamento compromettente con la governante Honoria Wetherby, l'uomo stupisce tutti domandandole di sposarlo. Nessuno si era mai sognato che lo scapolo più corteggiato d'Inghilterra si sarebbe messo l'anello al dito così facilmente. Honoria, però, non ha nessuna intenzione di accettare. Certo, Devil le piace, e molto, ma per lei l'amore è un'altra cosa. Possibile che possa sbagliarsi…? 3. L'amore di Vane Titolo originale: A Rake’s vow Trama: Per ripararsi da un temporale Vane Cynster si rifugia in casa della madrina, dove incontra Patience Debbingron, la donna dei suoi sogni. Putroppo per Vane, però Patience non ha alcuna intenzione di cadere tra le sue braccia. Anzi, nessuno può essergli più antipatico di quel dongiovanni da strapazzo. Per farle cambiare idea Vane decide di trattenersi nella casa della madrina e di indagare, al fianco di Patience, su alcuni strani furti e su un misterioso spettro che si aggira nella proprietà. Servirà a far breccia nel cuore di lei? 4. La donna dello scandalo Titolo originale: Scandal’s bride Trama: Come può una rispettabile nobildonna come lady Catriona Hennessy unirsi a uno scapestrato come Richard Cynster? Benché affascinata dal suo sguardo e dal suo corpo muscoloso, la donna è decisa a non cedere alle sue lusinghe. D'altra parte il matrimonio non fa parte del modo di essere di Richard. Ma non è detta l'ultima parola: per non rinunciare a Catriona, lui è disposto anche a fare promesse d'amore… sarà capace di mantenerle? 5. La proposta di Felicity Titolo originale: A rogue’s proposal Trama: Demon Cynster non ha intenzione di farsi sopraffare dall'amore e ha giurato a se stesso di condurre una vita all'insegna del puro piacere… Finché spia Felicity Parteger che, travestita da stalliere, fa allenare uno dei suoi purosangue. La donna sta cercando di tirare fuori dai guai un amico e si rivolge a Demon per avere aiuto. L'attrazione che da subito sboccia tra i due, però, rischia di mandare all'aria i loro piani. Felicity conosce bene Demon e sa che non potrà mai darle l'amore che lei desidera così disperatamente… 6. Un velo sul cuore Titolo originale: A secret love
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Trama: Gabriel Cynster incontra una misteriosa e affascinante donna, con il volto nascosto da un velo nero, che gli chiede aiuto. Lui non riesce a negarglielo, sebbene di lei sappia solo che è capace di scatenargli il desiderio più folle. Per questo esige un bacio come compenso per ogni informazione che riesce a fornirle e… bacio dopo bacio, abbraccio dopo abbraccio, Gabriel capirà che quella donna è destinata a far parte del suo destino… 7. Maestro di passione Titolo originale: All about love Trama: Solo una donna folle potrebbe resistere al fascino di Alasdair Cynster. E Phyllida è tutt’altro che folle! Alasdair Cynster, detto Lucifer e ultimo scapolo della famiglia, fugge da Londra e dalle pretendenti per rifugiarsi nel Devon presso un amico. Ma quando arriva trova il padrone di casa cadavere. Cos’è successo? Lucifer indaga, senza sapere che il destino è in agguato. Un destino con le splendide fattezze di Phyllida Talent. Arresosi alle ragioni dell’amore, ora Lucifer ha due difficili compiti:trovare l’assassino del suo amico e, ancora più arduo, convincere l’indomabile Phyllida a seguirlo lungo sentieri del piacere… 8. Innamorarsi all'altare Titolo originale: All about passion Trama: E’ la donna perfetta per lui. Ma conquistare il suo amore non sarà facile… Francesca Rawlings sembra proprio la moglie che il conte Gyles Rawlings sta cercando: una donna docile, che si prenda cura dei suoi figli, con una discreta dote e disposta a chiudere un occhio sulla infedeltà. Davanti all’altare, poi, Gyles scopre che Francesca è anche bella; di più, è irresistibile. Neanche nelle sue fantasie più fervide ha mai immaginato una donna così attraente. Come trasformare in amore un matrimonio di interesse? Gyles d’ora in poi non desidererà altro. 9. Il conte misterioso Titolo originale: On a wild night Trama: Amanda Cynster è arcistufa dei soliti corteggiatori insipidi che da anni frequenta ai balli dell’alta società. Vorrebbe invece sentimenti forti, uomini intrepidi e una vita selvaggia. Così una notte s’intrufola fra persone e in luoghi che nessuna ragazza perbene dovrebbe conoscere, alla ricerca dell’uomo dei suoi desideri. Con suo stupore, però, si rende conto che in quell’ambiente lei è solo un pesce fuor d’acqua, e se non fosse per Martin, un conte seducente e temerario, sarebbe davvero nei guai… Ma in fondo non è proprio lui l’uomo che stava cercando? 10. Incontro all'alba Titolo originale: On a wicked dawn Trama: Amelia Cynster è stanca di aspettare: ama l’affascinante ed enigmatico Lucien Ashford da troppo tempo e sa che non potrà mai provare nulla di simile per nessun altro uomo. Così, decisa a prendere in mano la propria vita anche a rischio di uno scandalo, lo attende all’alba davanti alla porta della sua abitazione di Londra per chiedergli di sposarla.Lui accetta, eppure l’attesa di Amelia è tutt’altro che finita: Lucien vuole un lungo fidanzamento, e per corteggiarla ha un motivo che lei non immagina… 11. L'amante perfetto Titolo originale: The perfect love Trama: Simon, l'ultimo scapolo dei Cynster, ha appena deciso che è giunto il tempo di sposarsi, quando incontra la bella Portia Ashford: immediatamente capisce di aver trovato la donna giusta. Ma lei ha uno spirito ribelle e indipendente e Simon sa che per conquistarla non potrà utilizzare i soliti mezzi. E sarà proprio Portia a suggerirgli la strada per arrivare al suo cuore…con una richiesta davvero insolita: impartire a lei, così digiuna di uomini e d'amore, alcune lezioni di seduzione. 12. La voce del desiderio Titolo originale: The ideal bride
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Trama: Aristocratico elegante, Michael, giovane membro del Parlamento, ha potere e ricchezza, ma non una sposa. Il giovane non crede nell’amore, così sceglie una fanciulla di nobile nascita e poche ambizioni. A opporsi a questo matrimonio è Caroline, la bella zia della prescelta. In lei, risoluta e sensuale, Michael scopre la donna dei suoi sogni, ma dovrà usare tutto il suo fascino per convincerla che, solo sposandolo, lei potrà realizzare i desideri celati nel profondo del cuore. 13. La verità sull'amore Titolo originale: The truth about love Trama: Gerrad Debbington, celebrato pittore, ha deciso: l’amore non fa per lui. Frequentando l’alta società riesce ad avere molte conoscenze femminili e nessuna complicazione sentimentale. Un giorno però, riceve un’offerta che non può rifiutare: entrare nella splendida Hellebore Hall per ritrarre Jaqueline, figlia del nobile proprietario. La ragazza si rivela affascinante e irresistibile, ma è anche in pericolo. Gerrad non esita di fronte a nulla pur di salvarla. 14. Un amore troppo prezioso Titolo originale: What price love? Trama: Dillon Caxton, pupillo della famiglia Cynster, é uno degli uomini più ambiti d'Inghilterra. Affascinante e ricco, seppur disincantato in amore, inizia un gioco di seduzione con lady Priscilla Dalloway. L'unico scopo della fanciulla però é quello di salvare Rus, suo fratello gemello, invischiato in un pericoloso giro di scommesse. E solo Dillon può aiutarla. Insieme si trovano ad affrontare gravi pericoli e a scoprire che anche un gioco può diventare vero amore. 15. Il sapore dell'innocenza Titolo originale: The taste of innocence Trama: Charles Morwellan, ottavo conte di Meredith, ha giurato che mai perderà la testa per amore. Dovendo prendere moglie, decide di corteggiare Sarah, sua amica d’infanzia. Ma la fanciulla ha in serbo una sorpresa: non cerca un matrimonio di convenienza, vuole la passione. E concede a Charles sol due settimane per convincerla, con le armi della seduzione, ad accettare la sua proposta di matrimonio. 16. La strada del cuore Titolo originale: Where the heart leads Io l'ho incluso nella saga Cynster perchè i suoi protagonisti sono parenti e amici dei Cynster, ma a volte questo libro  viene anche considerato come primo romanzo di una saga Spin off della saga Cynster intitolata Casebook of Barnaby Adair. Che vedrà Adair e Penelope risolvere vari casi misteriosi. Trama: Racconta la storia d'amore tra Barnaby Adair e Penelope Ashford, sorella piu’ giovane di Luke, Anne e Portia. Penelope recluta Barnaby per aiutarla nella ricerca di un ragazzo orfano.   17. Quando si cede alla tentazione Titolo originale: Temptation and surrender Trama: , Jonas Tallent ha tutto ciò che può desiderare bello e ricco ha provato tutti i piaceri che Londra può offrire, ma ora è annoiato ed è felice di occuparsi della casa di famiglia in Devon. Per risollevare le sorti del paese che fa parte delle sue terre decide di assumere qualcuno che riporti in attività la locanda, centro sociale importantissimo per cercare di riportare gente in quel territorio. Tra chi si presenta per il posto c'è anche la nobile ma impoverita Miss Emily Beauregard……
Spero i miei consigli vi saranno utili. Buona lettura
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diariodiunaparoliera · 7 years ago
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I dieci giorni che m sono presa di “pausa” non mi sono serviti a molto, visto e considerato che una volta messo piede in città ne sono successe delle belle.
Del resto la mia permanenza in Calabria è stata anche piuttosto tranquilla, la sera uscivo con la figlia della cugina di mio padre, sentivo Diego e Emma sul gruppo e Diego ogni tanto mi scriveva nei direct di instagram per rispondermi a qualche storia, come ho fatto io del resto quando è partito per Barcellona.
Ero abbastanza allegra quando sono tornata e non vedevo l’ora di rivederlo.
Negli ultimi tempi avevo perso un po’ i contatti con Marie, e in vacanza ho cercato di recuperare. Le ho promesso che una sera avremmo fatto serata come ai vecchi tempi, e lei ha acetato la proposta con entusiasmo.
Sono rientrata Sabato, e il mio primo pensiero è stato quello di scrivere ad Andrea per vederlo e chiarirci. Gli ho scritto tre messaggi, nessuna risposta.
Dall’altro lato Marie mi ha chiamato urlando, la sera, perché Ivan dopo averle messo un like su Instagram le aveva scritto chiedendole se avesse cambiato idea e volesse scopare con lui come le aveva già proposto l’ultima volta che si erano sentiti.
Lei ha dato di matto e, oltre a riempirlo di nomi, gli ha detto che era stufa di tutta quella situazione e di essere stata zitta così a lungo.
Voleva parlare, e non ce ne sarebbe stato per nessuno.
Oltre a farli litigare tra loro, il suo piano prevedeva anche una minaccia di denuncia che poi non si sarebbe rivelata vera, ma che sarebbe bastata a farli stare a loro posto. La sua preoccupazione più grande, però, era quella che siccome era tornata con Michele, quest’ultimo una volta saputo del ‘passo falso’ di Ivan non avrebbe risposto delle sue azioni.
“Quello lo ammazza - mi ripeteva, con voce quasi isterica - quello è capace di tornare dalla Croazia solo per massacrarlo di botte.”
Una volta sparito Ivan - non tanto dopo, visto che Marie ci aveva messo poco a spegnerlo - stavamo parlando del fatto che non sarebbe passato molto prima che Ivan raccontasse tutto e mandasse di nuovo Marco da lei, come aveva fatto ad Ottobre. Avevamo appena finito di riderci sopra quando ho visto le cifre del numero di Marco sul blocco-schermo del telefono.
Ho riso istericamente, ho scritto a Marie e sul gruppo con Diego ed Emma, poi gli ho risposto.
Freddamente, in modo distaccato e quasi infastidito. Non mi va di riscrivere la conversazione perché mi innervosisce anche solo leggerla, fatto sta che per tutta la sera aveva ripetuto che gli mancavo, mi aveva chiesto se avevo il ragazzo e se potevamo vederci l’indomani.
Sapevo che Diego non mi avrebbe assecondato in nessuna ridicola pantomima, quindi non ho risposto alla sua prima domanda, gli ho solo detto che “Non gli sarebbe successo niente di male se non avesse fatto nulla di sbagliato”.
Mi ha chiesto che avesse intenzione di fare Marie, io come al solito ho finto di non saperne nulla. Però ho accettato di vederlo l’indomani sia perché sapevo mi stesse cercando per conto di Ivan, sia perché volevo avere la soddisfazione di rifiutarlo dal vivo.
La mattina dopo, però, una volta messosi d’accordo con Marie per vedersi, mi ha scritto che con lei aveva chiarito e che non aveva più bisogno di vedere me.
Ho riso un sacco e l’ho mandato a quel paese.
E’ andato a casa di Marie con Davide, hanno parlato il pomeriggio e una volta andati via Marie mi ha chiamato e mi ha spiegato per filo e per segno tutto quello che si erano detti.
Avevano parlato delle solite cose: Jace, i pedinamenti, il rapporto di Marie con la compagnia, Ivan.
Sono saltate fuori molte cose - ad esempio che Marco e Davide erano dispiaciuti di averla “persa” come amica, ma Ivan li aveva messi di fronte alla scelta ‘o lei o me’ e avevano dovuto scegliere lui, oppure che la compagnia era all’oscuro del fatto che Ivan scrivesse a Marie per farle proposte indecenti - e Marie ha mentito spudoratamente su altre, per proteggere Jace o per difendere me.
Si è inventata che io sto con Diego, e l’ha descritto come il ragazzo perfetto: con un buon lavoro, bello come pochi (non che Diego non lo sia, ma a Marie non piace e detto da lei non suona vero) e che ‘mi ama tantissimo’. In più, ha detto che va d’accordissimo con lei - cosa mai vera, non si possono vedere, e Marie me lo ripete sempre mentre Diego non si è mai espresso ed è stata Emma ad illuminarmi su questa cosa - e che, per ovvi motivi, a me non frega più niente di Marco perché adesso ho lui.
Una mezza verità, in fondo.
Marie al telefono rideva. “Dovevi esserci, Glo, non puoi immaginare le facce che hanno fatto in quel momento. Mi continuavano a chiedere di lui, volevano sapere come si chiamasse e io ho fatto finta di non ricordarmelo e ho cambiato subito discorso perché non sapevo più che cazzo inventarmi.
Ho fatto presente a Diego e Emma questa cosa sul gruppo, ma Diego non si è espresso. Penso un po’ si sia anche offeso, perché Marie aveva dovuto dipingerlo esagerando, ma è solo una mia supposizione.
Fatto sta che quella sera poi Marie è scesa in città perché suo fratello era ricoverato. Ha dormito da me, che abito vicino all’ospedale, per essere nei dintorni nel caso sua madre avesse avuto bisogno. Ne abbiamo approfittato per presentarci al bar dove la compagnia si riunisce - Marie si è addirittura fermata a parlare con Marco mentre Ivan stava lì immobile indeciso se sprofondare dalla vergogna o scappare via e io stavo sulle mie perché ce l’avevo a morte con Marco e dovevo far finta di non sapere che Davide si era rivelato dispiaciuto di aver troncato i rapporti anche con me perché avrei dovuto aspettare che fossero loro a dirmelo - e, dopo aver riso come delle matte per la confusione generale che la nostra apparizione aveva provocato, per andare a cena fuori in un’osteria carina, Marie insistendo per offrirmi la cena.
Alla fine ci siamo divertite perché dopo un bicchiere di vino bianco bevuto al tavolo e i due limoncelli come digestivo offerti dal titolare, siamo usciti con Rachele e Alex e li abbiamo messi al corrente di quello che era successo durante la loro permanenza in Sicilia, dalla quale erano tornati proprio quel pomeriggio.
Il giorno dopo è tornata Emma, e ho passato la sera con lei a raccontarle quello che era successo nei giorni precedenti e a sfogarmi su quanto Diego mi mancasse.
Nel girare abbiamo anche beccato Rachele e Alex in giro con Andrea. abbiamo salutato i primi due e ce ne siamo andate ridendo per il modo in cui Andrea ci aveva ignorate.
La sera dopo siamo uscite con Diego. Emma si è fatta portare a casa sua e poi mi hanno raggiunto assieme.
Mentre gli stavo andando incontro loro, vedendomi, si sono girati simultaneamente e hanno fatto per andarsene, e mentre io mi lamentavo di quanto fossero stronzi Diego si è girato di nuovo verso di me, sorridendo, e ha allargato le braccia mentre mi veniva incontro.
Gli ho stretto le braccia alla vita e ho posato un orecchio sul suo petto, mentre lui ha richiuso le braccia attorno le mie spalle e mi ha tenuta stretta per un po’. Siamo rimasti abbracciati mentre ci scambiavamo un paio di battute e io gli tiravo uno schiaffo sulla schiena per una cosa che aveva detto, e mi sono sentita bene. In tutto questo Emma ci guardava, e ad un certo punto si è lamentata con Diego dicendo che lei non l’aveva abbracciata per così tanto.
A quel punto ci siamo lasciati, io sorridendo compiaciuta e lui giustificandosi con un: “Ti sei staccata tu”
Siamo stati tutti e tre assieme giusto un paio d’ore, poi Emma è dovuta andare via e io e Diego siamo rimasti pochi minuti soli prima che Rachele e Alex ci raggiungessero.
Stava per arrivare anche Andrea, completamente ignaro del fatto che c’ero anche io.
Ho passato il resto della sera a parlare con Rachele e Alex mentre sentivo Andrea parlare a Diego.
Ogni tanto mi giravo a guardarli, Andrea tutto preso a raccontare e Diego che lo ascoltava assente, guardandosi attorno o in alto. Io nel frattempo parlavo con Rachele dell’abbraccio che Diego mi aveva dato, del fatto che mentre mangiavamo mi si era seduto vicino e quando ci aveva dato i regali - due braccialetti, uno ciascuno, con le mani di Fatima, quello di Emma con delle perline tonde e colorate, il mio con delle pietruzze in finto corallo - io gli avevo porto il braccio senza pensare per farmi mettere il bracciale da lui, ma siccome stavo fumando con la destra gli ho sbattuto sotto il naso l’interno del polso sinistro, quello pieno di cicatrici.
“Te le ha viste?” ha spalancato gli occhi Rachele.
“Sì. Ci ha passato un dito sopra e ha fatto un gesto con la mano come per dire ‘che cazzo sono?’. Io gli ho detto di mettermi il bracciare e basta. Lui ha ubbidito e non abbiamo più aperto il discorso.”
A fine serata eravamo a casa di Diego: i ragazzi giocavano alla play, Rachele stava rannicchiata su Alex e io me ne stavo sdraiata su lettino piccolo, con le palpebre pesanti perché il sonno mi stava assalendo. Avevo tirato la manica di Andrea per attirare la sua attenzione, lui mi aveva guardato infastidito ma mi ha fatto un cenno di assenso con la testa quando gli ho chiesto se gli andava di accompagnarmi a casa.
Almeno avrei avuto l’occasione di parlargli.
Così quando ce ne siamo andati abbiamo salutato Diego e poi ci siamo avviati alla macchina. Con la voce un po’ rotta gli ho detto: “Possiamo chiarire la situazione o dobbiamo rimanere per forza così?”
“Così come?”
“Andrea, sei arrivato e non mi hai nemmeno detto ciao, ti sembra normale?”
Lui ha sbuffato, non aveva voglia di discutere ma sapevamo entrambi che non potevamo fare altrimenti.
“Io ci sto male così, non so se te ne rendi conto. L’altro giorno, quando ti ho scritto, ero appena tornata da giù e sei stata la prima persona che ho cercato.”
“Non raccontarmela.”
“Cosa?”
“Non è così.”
“Te lo posso giurare. Mi fa male non vederti, né sentirti. quindi adesso, per favore, possiamo chiarire?”
“Non c’è nulla da chiarire.”
“Ah. E perché allora con Diego parli e con me no?”
“Perché ci ho parlato con lui, e abbiamo risolto.”
“Se tu ce l’hai con me perché non sono stata io a dirti cos’era successo tra me e lui, voglio che tu sappia che è stato Diego a dirmi che non dovevo spiegarti niente, che sarebbe stato lui a dirti tutto. Io sono la tua ex, non devo darti spiegazioni per quanto riguarda quello che faccio.”
“Lo so, Gloria, ma non si tratta di questo. Giù in Puglia ho parlato molto con mio cugino per quanto riguarda tutta questa storia e ci ho litigato parecchio. Mi ha fatto capire molte cose. Per questo ti dico che non c’è niente da risolvere.”
“Va bene, allora perché non mi parli? Perché non mi hai parlato la prima volta che sono tornata e hai continuato a non farlo fino ad oggi?”
“Perché ce l’avevo con me stesso. Mi sono assunto le mie colpe. Ho capito che tutta sta storia è nata dal fatto che quando parlo non credo davvero a quello che dico. Voi lo sapete, dovreste saperlo. Però le cose sono successe comunque, è so che è stato a causa mia.”
“Va bene, ma adesso come la mettiamo? Cosa devo fare io? Tra me e Diego non è più successo nulla nonostante tutte le occasioni che abbiamo avuto, perché io non sentendoti non sapevo fino a che punto era giusto fare una cosa che a te dava fastidio. Non volevo che tu me ne facessi una colpa.”
“Te l’ho detto, è stata colpa mia. Ma adesso non importa, tu devi sentirti libera di fare quello che ti pare, come anche Diego.”
“Va bene. Ma adesso che succede? Tu non mi parli? Io devo essere onesta con te, io ci sto male nonostante tu non ci creda. Ci sto male perché so che ci stai male tu. A questo punto devo capire cosa vuoi che io faccia, e se vuoi ancora avermi accanto. Con Diego ci hai messo poco a chiarire, vi siete sentiti.”
“Diego l’ho sentito con la scusa degli auguri per il compleanno. Quella sera, quando mi ha risposto, sono scoppiato a piangere. Da lì abbiamo parlato e abbiamo chiarito, anche se l’avevamo già fatto prima che partissi. Forse siccome tu non c’eri quella sera non ho avuto occasione di chiarire anche con te.”
“Si ma, capiscimi: perché sarei dovuta venire quella sera? Tu non mi parlavi neanche, che dovevo fare? Venire lì e fare la bella faccia e dirti ‘ciao ciao, torna presto’? Non mi sembrava il caso, soprattutto per il fatto che sapevo che se io non ci fossi stata ti sarebbe stato più semplice parlare con Diego.”
“Non ti sto facendo una colpa perché non sei venuta quella sera” si è corretto lui, brusco. “Solo sto dicendo che con Diego io ho chiarito.”
“Va bene” ho sospirato.
“Io lo so che di tutta questa storia non me ne dovrebbe fregare niente, che tu sei la mia ex e fai quello che vuoi. E’ stato il fatto che tu sia andata con un mio amico che mi ha spiazzato.”
“Andrea, a te avrebbe dato fastidio ad ogni modo.”
“No, te l’ho detto. Solo perché Diego era un mio amico.”
“Ho capito, ma sono cose che capitano. Alla fine ci siamo lasciati da due anni, ci sta sempre quella gelosia per le cose che sono state tue, è umano, ti capisco. Ma tu devi anche metterti in testa che era inevitabile, anche perché tu sapevi quello che provavo per Diego. Dovevi aspettartelo.”
Lui guidava nervoso, senza guardarmi.
“Ascolta, noi abbiamo avuto quello che abbiamo avuto, ci siamo lasciati male e poi abbiamo deciso di rimanere amici, a nostro rischio e pericolo perché tutti sanno quanto sia difficile mantenere un rapporto di amicizia con gli ex. Ma se dobbiamo e vogliamo davvero rimanere in questi rapporti, i problemi che ci si presentano davanti dobbiamo risolverli, di qualunque natura essi siano. Capisci quello che voglio dire?”
Lui aveva annuito, in un misto di fastidio e tristezza.
“Non ti sto dicendo di accettarlo, so che non potresti farlo, però almeno di non farmene una colpa. Io devo sentirmi libera di fare quello che voglio senza avere paura della tua reazione. O sbaglio?”
“Lo so, lo so. Te l’ho detto, l’errore è stato mio.”
“Forse sì, forse no. Magari sarebbe successo comunque. Ma non è questa la questione, è il fatto che ormai è successo e non puoi farci niente. Ora dobbiamo solo andare avanti, dobbiamo risolvere. Ho parlato con Derek in queste settimane, lui mi ha detto che va bene avere un rapporto di amicizia con gli ex, ma secondo lui è malsano vedersi tutti i giorni tutto il giorno. Mi ha detto di lasciarti i tuoi spazi, se è quello che vuoi. E’ così, Andrea? Hai bisogno di allontanarti da me? Se è questo che vuoi dimmelo, te lo lascerò fare.”
“Forse sarebbe la soluzione migliore.”
Ho sentito il mondo cadermi addosso. Mi sono lasciata andare sul sedile, le labbra imbronciate e gli occhi bassi.
“Voglio dire, è la cosa migliore per entrambi. Io mi faccio passare tutto e tu ti senti libera di fare quel che vuoi senza preoccuparti di me.”
“Ma io ci sto male se non ti vedo.”
Lui ha sospirato. “Ti ci abituerai. Se non mi vedi più sarà difficile all’inizio, poi ti sembrerà normale. Ma ripeto, è la soluzione migliore.”
Mi veniva da piangere. Non pensavo mi pesasse così tanto, forse perché fino a quel momento non mi ero resa conto potesse davvero fare questa scelta.
Non volevo la facesse. E mi stupivo di quanto, egoisticamente, la cosa mi faceva star male. Non era questione di sentimenti, era più d’abitudine. Mi ero ormai rassegnata a non avere Marco nella mia vita, ma Andrea no, ero così convinta che lui sarebbe dovuto rimanere al mio fianco...
“E’ meglio così, io ho bisogno di non vederti più, almeno per un po’. Non fare così, non ti sto dicendo che me ne vado per sempre dalla tua vita, ma che non mi faccio vedere per un po’. Vedrai, ci prenderai l’abitudine.”
Io avevo scosso la testa, iniziato a sentirmi male.
“Sì Gloria, è così. Perché non è solo meglio per me, ma anche per te. Vedrai che andrà tutto bene. Non è un addio, è un arrivederci. Chi lo sa, magari poi ti scrivo tra una settimana e ti chiedo di andarci a prendere un caffé.”
Mi ha parlato per un po’ cercando di convincermi, e alla fine ho gettato la spugna nonostante rimanessi dell’idea, come gli avevo detto, che così facendo scappava dai problemi invece di affrontarli, e poi nel momento in cui mi avrebbe rivisto sarebbe tornato tutto.
“Non importa - mi ha risposto lui - vorrà dire che lo rifaremo.”
“E che fai, esci ed entri nella mia vita così?”
“E’ la soluzione migliore, Gloria, Credimi. Sto scappando, va bene. Ma io in questo momento ho bisogno di scappare.”
Ho sospirato. “Va bene. Ma perché hai detto a Diego che ci sei ancora sotto con me? Lui si è sentito molto in colpa...”
Avrei voluto dirgli che l’aveva bloccato, che dopo quelle sue parole era cambiato radicalmente. Non ho avuto il coraggio di farlo, mi sembrava ingiusto parlargli di Diego.
“Gliel’ho detto perché allora mi sembrava l’unica giustificazione al mio comportamento. Se questa cosa mi dava fastidio voleva dire che forse c’ero ancora sotto con te, e l’ho detto a Diego. Non ne ero sicuro fin quando non sono sceso in Puglia e ci ho riflettuto sopra, arrivando alla conclusione che alla fine era per quello. Io ci sono ancora sotto con te. Per questo ho bisogno di non vederti per un po’, devo farmela passare.”
“Ma non è possibile, sono passati tre anni, come puoi esserci ancora sotto? Non mi hai dimenticato?”
“L’avevo fatto, il fatto è che è ritornato tutto. Già da quando avevo chiesto a Rachele di chiamarti per uscire con noi avevo questo desiderio di riallacciare i rapporti con te dopo quello che era successo. Però come amica, sia chiaro. Ed è stato così fin quando non ho visto Leonardo che ci provava con te, e lì ho iniziato a farmi delle domande. C’era qualcosa che non andava. E intanto ti dicevo che preferivo che tu andassi con Diego piuttosto che con Leonardo, perché allora pensavo fosse quello che mi dava fastidio, e non riuscivo a pensare che la cosa con Diego potesse diventare reale. Ma poi è successo, e io ho capito che non era questione della gelosia che provavo per Leonardo, era che io avevo riniziato a provare qualcosa per te.”
“E allora la cotta per Emma? Era vera o era una scusa?”
“Era vera, era vera. Per questo mi sembrava ancora più assurdo essere geloso di te. Ma era una semplice cotta, alla fine, e lì ho fatto il grandissimo errore di starci male. Solo che poi ho capito che Emma era meglio averla come amica, mentre per te... stavo riniziando a provare qualcosa e non c’era altra spiegazione.”
“Ma come hai fatto a prenderti di nuovo per me se sapevi benissimo, sin dall’inizio, quello che provavo per Diego?”
Lui aveva riso amaramente. Mi sembrava molto più maturo e cresciuto delle altre volte, diverso.
“Al cuore non si comanda. Non me ne fregava niente che tu provassi qualcosa per Diego, non poteva impedirmi di provare qualcosa per te.”
Sono stata un po’ in silenzio, poi ho sussurrato: “Non fraintendermi, non ce l’ho con te, ce l’ho con me stessa.”
L’avevo guardato, con gli occhi lucidi. Lui mi aveva messo una mano sulla guancia.
“Io ti ho fatto del male per inseguire una persona che non so neanche se tenga a me, se sarebbe disposto a rischiare per me come ho fatto io. Perché io ora sto rischiando di perderti, però non so se Diego provi qualcosa per me, o se mi farà solo stare male. Ed è questa la cosa che mi dà fastidio, far soffrire per poi stare male a mia volta...”
“Tu devi stare tranquilla.”
“Non ce la faccio, Andrea. Con Diego non si capisce niente. Certe volte fa e dice delle cose ce mi fanno pensare che anche lui voglia qualcosa in più, altre volte invece smonta tutto. Io non ho idea di cosa fare con lui.”
“Sii te stessa, - mi ha risposto lui, accarezzandomi con il pollice lo zigomo - sii te stessa e andrà tutto bene.”
“M dispiace, Andrea.”
“Dispiace anche a me. Ci sto male davvero, tu non hai idea. Ma se non ci vediamo, te l’ho detto, è meglio per entrambi.”
“Quindi rimaniamo così?”
“Sì, rimaniamo così.”
Gli ho lasciato un bacio sulla guancia e sono scesa dalla macchina. Lui ha aspettato che arrivassi al portone blindato per partire. La notte avevo caldo e mi faceva male la testa, quando mi sono alzata per andare a prendere il termometro la stanza ha girato e ho rischiato di volare giù dalle scale nell’accendere la luce.
Mia madre si è svegliata, ha capito che c’era qualcosa che non andava, ma i miei modi goffi di spiegare, la confusione, il panico e la stanchezza faceva sembrare i mio sfogo più un delirio che altro. Per me aveva tutto un senso, io dovevo parlare con Diego, dovevo dirgli tutto.
Emma era d’accordo.
Io ero terrorizzata solo al pensiero.
“Lui non sa quello che succede, quindi di conseguenza tu non puoi sapere quello che devi fare. Meglio dirgli tutto ora che più avanti, ti sarà più semplice riprenderti.”
Ma la mia paura non era quella di stare male, era quella di vedere il comportamento di Diego cambiare nei miei confronti. Avevo paura di vederlo allontanarsi da me, avevo paura di dover fare quello che Andrea aveva scelto di fare con me.
Perché sarebbe stata l’unica soluzione nel caso fosse andata male.
“Ma non vale la pena rischiare?” mi aveva chiesto Emma.
Sì che ne valeva la pena. Ne valeva la pena perché avere Diego accanto mi pareva quasi un sogno. Però la paura era troppa. E forse mia madre aveva ragione, forse non ero neanche del tutto sicura di quel che provavo per lui.
Ho rimandato tutto a quando tutto mi sarà molto più chiaro. A quando il mio rapporto con Diego non sarà così congestionato da eventi esterni, a quando torneremo a stare bene come prima.
Ieri sera eravamo ancora da Diego, c’era anche Luke quindi avevamo fatto una rimpatriata coi fiocchi: Io, Emma, Derek, Rachele e Alex. Mancava solo Andrea ma si era rifiutato di venire.
“Ti manda un messaggio - mi ha detto Diego - dice che gli sarebbe piaciuto tanto venire perché c’era Luke, ma ti ha fatto una promessa e non può mancare alla parola data.”
Io ho iniziato a bere la mia birra e mi sono sentita in colpa. Grazie al cielo Rachele mi ha chiesto cosa ci fossimo detti - non lo sapeva, avevo informato Diego e Emma e Marie, ma lei preferivo vederla, ormai sono abituata così.
Nello spiegarle abbiamo divagato molto perché nel farlo ho spiegato a Emma quello che era successo quando stavamo assieme, quando ci siamo mollati, quando abbiamo litigato e tutte le volte in cui abbiamo chiarito. Diego stava dall’altra parte della stanza, ascoltava con un orecchio, infatti per dire a Rachele le cose che avevamo detto io e Andrea su di lui dovevo abbassare la voce e farlo con aria cospiratrice.
Finito di spiegare, Emma se n’è dovuta andare. L’ho accompagnata giù per chiudere il portone, e una volta risalita in stanza Rachele rideva. Mi si è avvicinate e mi ha detto: “Mentre eri giù Diego mi ha guardato e mi hai detto: ‘Tu hai ascoltato troppe cose...’.”
Dopo un po’ ho iniziato a parlare con Luke, ma siccome parlavamo a bassa voce Diego era nervoso. Con gli occhi puntati sul videogame richiamava all’appello Luke, e in quei momento io scherzando gli dicevo di non fare la primadonna, che non stavamo parlando di lui ma dell’ex di Luke.
Dopo un po’ però abbiamo davvero iniziato a parlare di lui.
“Gli hai chiesto se è andato con qualche spagnola?”
“Sì, ma mi ha detto di no?”
“Italiana, allora? Russa? Tedesca? Francese?”
Lui scuoteva la testa e ridacchiava. “No, non è andato con nessuna. Ha detto che non aveva voglia.”
Io mi ero sentita sollevata nel saperlo.
“Ma come, è impossibile!”
“Stà attenta, ci sta guardando” mi diceva lui nei momenti in cui Diego si girava a guardarci.
“Che cazzo va a fare in vacanza se non vai con nessuna?”
“Ma taci, tu sei solo felice di saperlo.”
“Si” avevo ammesso, portandomi la bottiglia di birra alla bocca.
“Ti è mancato?”
“Da dio. Stavo impazzendo senza di lui.”
Gli ho raccontato del giorno prima, di come ci eravamo salutati e di come si era comportato.
“Io non capisco perché quando è da solo con te fa il tenero e poi quando siamo tutti assieme si comporti così.”
“A me lo dici!”
“Io gliel’ho fatto notare, una volta. Gli ho detto: ‘Guarda che tu prima dici una cosa bella, poi il minuto dopo ne dici un’altra e fai crollare tutto’. Ha detto che lui non lo fa apposta, non se ne rende neanche conto, è così e basta.”
“Infatti io l’ho detto anche ad Andrea, io non so come andrà a finire con lui, ed è la cosa che più mi dà fastidio di tutta questa storia.”
“Certe volte me lo chiedo anch’io, come andrà finire. Mi dà fastidio non saperlo, devo prepararmi.”
“Luke, ti ricordo che stai parlando con me! Se sei in ansia tu per quanto riguarda come finirà sta storia, figurati se non lo sono io!”
Oggi non l’ho visto, aveva chiesto a me e ad Emma di uscire oggi pomeriggio ma dovevamo studiare. Non che alla fine io abbia fatto tanto, ho letto solo qualche pagina di Madame Bovary e ho dormito. Gli ho chiesto se avesse voglia di vederci stasera, lui mi ha detto che preferiva stare a casa a riposare. Così ho iniziato a scrivere il diario e mi sono fumata una sigaretta sulla terrazza.
Adesso andrò a fumarmene un’altra prima di mettermi a dormire. Domani accompagnamo Emma a fare l’esame di Italiano.
Che disordine.
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