#blocco del lettore
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il blocco del lettore poteva togliersi solo così
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Sono nel blocco del lettore e non so che leggere che non mi blocchi di più. Avrei anche un sacco di opzioni nella libreria ma non so che leggere.
Il fantasy ho paura che mi blocchi di più
Un giallo potrei prenderlo in considerazione
Un romanzo rosa potrebbe ma ho come la sensazione che o mi blocchi di più oppure potrebbe essere la manna dal cielo che mi sblocca
Un classico non l’ho mai preso in considerazione e qualcosa avrei anche
Odio essere nel blocco del lettore. Ho troppi libri che vorrei leggere che sono li che mi attendono
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Stiamo gradualmente implementando l’opzione che permette di segnalare gli annunci problematici che appaiono sul lato destro della dashboard. La trovi cliccando sui tre puntini, nell’angolo in alto a destra.
Ora è possibile incorporare i reel di Instagram. Quando crei un post, usa il blocco Link o Video insieme all’opzione “Aggiungi video da web” e incolla l’URL del reel, o semplicemente incolla l’URL del reel in una nuova riga.
🛠 Correzioni
Abbiamo corretto il problema, presente all’inizio della settimana, che impediva la pubblicazione dei post in coda/programmati.
Abbiamo corretto anche un problema che causava un -1 o ⏳ come conteggio dei Post piaciuti per alcuni utenti. Se lo vedi ancora, scomparirà al prossimo ricalcolo dei piaciuti.
Su web, abbiamo disattivato la riproduzione automatica dei Twitch incorporati.
Abbiamo corretto un problema presente da venerdì scorso che impediva agli argomenti di tendenza di aggiornarsi in Esplora.
Abbiamo corretto alcuni problemi di layout durante la visualizzazione su Safari da iPad.
🚧 In corso
Siamo al corrente di un problema esistente che potrebbe impedire ad alcuni utenti che hanno attivato “Cosa ti sei perso” e “Nella tua cerchia” di vedere questi consigli.
Sappiamo che nell’app per iOS c’è un problema nel lettore schermata dei contenuti dei post. Stiamo lavorando per correggerlo il prima possibile e pubblicare una nuova versione dell’app.
🌱 In arrivo
Se il tuo post sta avendo un gran successo ma non vuoi disattivare completamente le notifiche, sappi che stiamo lavorando a una funzione che potrebbe tornarti molto utile. Stiamo infatti provando il raggruppamento delle notifiche push relative agli utenti che non segui, che riceverai come riepiloghi di tanto in tanto. Per iniziare, faremo un test A/B con alcuni di voi per un breve periodo di tempo.
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile!
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Capelli arruffati, pieni di fango e di nodi.
Mani amputate, dita mozzate, protesi d'argento.
Stracci insudiciati, abiti inadeguati, divise dimesse.
Il TEMA DELLA VERGOGNA, nel mito e nelle fiabe, non viene quasi mai proclamato a gran voce, ma "fatto vivere", al lettore o a chi ascolta, attraverso un universo di simboli vorticanti, in un crescendo sempre più asfittico e insostenibile.
È a causa della Vergogna che alcuni di noi non rispondono alla Chiamata del Daimon, per rinchiudersi, a poco a poco, dentro la propria TORRE d'Isolamento.
NON PER TIMIDEZZA. E NEPPURE PER AUTOSVALUTAZIONE, ma per qualcosa di molto più profondo che risponde proprio alla Ferita della Vergogna.
Questo disagio può agire in due modi diametralmente diversi.
Costringendoci in questa sorta di autoesilio e impedendoci di fare tutti i "grandi passi" della nostra vita, oppure, CONTROFOBICAMENTE, spingendoci a confrontarci di continuo con situazioni che non ci favoriscono per niente, fuori dalla nostra portata.
Contesti del tutto incoerenti con il nostro Daimon che ci portano a fallire sistematicamente in modo clamoroso, aggiungendo così altra vergogna alla vergogna.
Impastoiati dentro l'archetipo del Brutto Anatroccolo, di Bridget Jones e di tutti coloro che, costantemente immersi in questo mal stare, vivono schiavi di un PROGRAMMA INCONSCIO che li porta a trovarsi quasi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Dove ricevere giudizi sbagliati dalle persone sbagliate.
Alcuni di noi attraversano questa gogna da bambini, altri durante l'adolescenza.
Altri ancora attraverso l'automortificazione delle proprie scelte adulte.
Altri, infine, rispetto alla propria condizione, fisica o relazionale, della vecchiaia.
È IL FLUSSO SANGUIGNO, in genere, ad essere sospinto da questi maremoti psichici.
È il sangue che ci porta ad arrossire e impallidire tante di quelle volte da scatenare, nel tempo, seri problemi di rosacea.
È l'assenza di sangue che, ritiratosi dalla periferia del nostro corpo, barricatosi nella torre del cuore, può provocare geloni alle dita di mani e piedi e scatenare il Morbo di Raynaud.
Quando il sangue non scorre libero, può esserci un enorme blocco del ciclo mestruale, gravi ristagni ed edemi linfatici. Celluliti eterne anche in donne magrissime.
Vergogna su vergogna.
È il PUNGITOPO la pianta che, in casi come questi, può rappresentare una SVOLTA.
Il Pungitopo lavora sul "povero me" anche quando non abbiamo contatto alcuno con la nostra autocommiserazione. Non la avvertiamo, perché non stiamo neppure così male, all'interno del nostro habitat impeccabilmente studiato ad arte.
Ma non stiamo neppure bene.
Il Pungitopo ci pungola, ci strattona, ci consola e ci incita.
Il Pungitopo SA MUOVERCI IL SANGUE.
Ci aiuta a divenire più lucidi, come le sue foglie e le sue bacche.
Non ci porta a voler svettare a tutti i costi, a progettare chissà che cosa, a sognare l'impossibile.
Il suo carattere saturnino è molto più concreto.
Questo elisir inizia ad esprimere il suo effetto facendoci rendere conto, innanzitutto, che un cambiamento è necessario.
Il Pungitopo ci aiuta a capire che il senso perenne di Vergogna non è timidezza, ma qualcosa di molto più invalidante.
Che arriva quando, sulla nostra vita, IL SENSO DI AUTORITÀ è posto costantemente FUORI DA NOI.
Ci fa capire che, da troppo tempo, stiamo osservando il mondo da una prospettiva esterna: come potrebbero vederla gli altri, cosa potrebbero dire gli altri, chissà come mi giudicherebbero.
Gli Altri, gli altri, gli altri.
Un senso di separazione potentissimo. Gli Altri.
E poi, laggiù, in fondo in fondo, noi.
"Dovresti solo vergognarti". "Ma non ti vergogni?".
Un Sortilegio Nero, ancora più potente quando non ci è mai stato espresso così chiaramente, ma solo lasciato intendere.
Uccidere psichicamente chi ci ha ordinato di vergognarci prima di sciogliere il nodo rappresenta una delle tappe più feroci del Viaggio dell'Eroe.
Ma per fortuna e per grazia degli Dei, abbiamo il Pungitopo!
Esiste, uno Spirito lo incarna!
È lì per proteggere le nostre scorte interiori, i nostri granai di speranze, i nostri sogni di libertà.
Di rivincita.
A volte, SIMBOLICAMENTE, quando la vergogna si è radicata troppo in profondità, dobbiamo prepararci a morire anche noi, insieme a lei e insieme a chi ci ha instillato questo complesso.
Fosse anche tutto il mondo.
È quello che farà CATTARINETTA, la ragazza che verrà divorata da sua zia, la Strega Malvagia, PER POTER PAGARE PEGNO per aver fatto qualcosa di estremamente sporco e irrimediabile.
Questa stranissima Non-Eroina delle Fiabe ci insegna il potere degli Atti Simbolici DE-PROGRAMMANTI, gli unici così forti da sturare e disostruire finalmente i nostri circuiti emozionali.
In modo forte, grezzo. Inelegante, forse.
Ma vero.
Proprio come il Pungitopo. O Ruscus, da "rusticus", pianta delle campagne.
Di tutti quei boschi umili, mica delle Fate o attraversati da cavalieri sfavillanti.
Boschi Qualunque.
Ma, proprio in quanto tali, Straordinari.
Buona Luna Piena di Fine Novembre,
cari Amici ErboNarranti❤
Che ci porti a mostrarci senza più timori
perché consapevoli
da prima, da adesso e da poi,
di essere tutti
gira che ti rigira
dentro la stessa Fiaba,
dentro la stessa Pianta
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mi sta destabilizzando questo blocco del lettore non riesco a leggere niente NIENTE 😭
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ogni tanto cado in un piccolo blocco del lettore che mi fa passare la voglia di leggere e cerco di non forzare mai la cosa perché (chi legge molto lo sa) se ti sforzi di leggere quando non ne hai voglia il blocco peggiora soltanto. quello che mi aiuta quando mi succede, di solito, è cambiare genere, perché a volte non mi va di leggere di coppiette felici quando io non faccio parte di nessuna coppia. ma torno sempre al mio amato genere romantico e quando trovo il libro che mi fa sentire sola ma anche paradossalmente amata mi ricordo perché leggere è e sarà sempre il mio passatempo preferito
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Lo stesso libro che mi ha fatto entrare nel blocco del lettore ora me ne ha fatto uscire
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L'isola di Arturo - Elsa Morante
Salve a tutti cari amici lettori, dopo una lettura intensa di questo meraviglioso romanzo, oggi voglio dirvi quelle che sono le mie personali impressioni.
Parto dal concetto che questo è un romanzo di una bellezza unica. La scrittura di essa, è molto descrittiva e al tempo stesso si presenta molto molto scorrevole lasciandosi leggere senza riscontrare alcun tipo di blocco e di noia da parte del lettore.
Leggendo questo romanzo, le mie considerazioni non possono essere che positive. Gia dalle prime pagine vediamo un Arturo Gerace protagonista assoluto di questo romanzo, innamorato di suo padre Willem che viene visto dal figlio come un'idolo, una leggenda, da voler imitare al più presto. Nella lettura ci scontriamo con la sofferenza di Arturo nato senza madre, e con un padre che e sempre fuori nei suoi lunghi viaggi.
Arturo oltre all'amore incondizionato verso il padre, non riesce a staccarsi dal suo castello, nominato il castello dei Guaglioni, e dalla sua amata isola di Procida.
Durante la lettura, vediamo che entra a far parte nella vita del protagonista una nuova entità, quella della matrigna chiamata Nunziata. Nei primi momenti, Arturo la tratta con estrema indifferenza, ma poi pian piano scopre che egli si innamora di lei.
L' isola di Arturo, e un romanzo che mette in primo pianto tre punti fondamentali, che solo leggendo il libro il lettore riesce a percepire che sono: La libertà, l'amicizia, l'amore, la disperazione e il dolore.
- La libertà, la possiamo percepire nella vita che il protagonista conduce nella sua quotidianità sull'isola di Procida.
- L'amicizia, la possiamo percepire dai racconti del protagonista, dove i suoi unici amici, erano la sua fedele cagnolina " Immacolatella " e il suo fedele " Silvestro "
- L'amore, lo possiamo percepire nel modo in cui Arturo parla del padre Willem, e di tutte le difese che lui prende nei suoi confronti, quando essi viene insultato con nomignoli di disprezzo.
- La disperazione e il dolore, li percepiamo quando il protagonista Arturo lascia la sua amata isola di Procida, e con esso, lascia alle sue spalle anche il dolce ricordo di suo padre.
Trama: L'isola di Arturo racconta le vicende di un ragazzo di nome Arturo, orfano di madre e molto attaccato al padre, il quale però si disinteressa di lui lungo tutto il corso della sua vita. Arturo vive in una triste solitudine senza famiglia né amici.
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buoni propositi da una dark academia girl:
- guardare almeno 100 film
- leggere almeno 30 libri (ho il blocco del lettore)
- imparare il greco antico
- fare un baccanale
- uccidere il mio migliore amico
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Vorrei continuare il libro che non ho ancora finito per iniziarne un altro ma sono nel blocco del lettore da mesi.
Però mi sento in colpa se non studio ahah
Sono combattuta tra la voglia di leggere e lo studio
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Da quando ho letto "Memorie di una maschera" di Mishima, leggo quasi esclusivamente autrici e autori asiatici. La mia libreria è colonizzata da nomi Giapponesi, Coreani, Cinesi e Taiwanesi.
Forse il mio blocco del lettore durato per quasi quattro anni non è stato causato solo dal lavoro nel pub succhiavita, ma anche dal mio rifiuto ostinato di accettare che probabilmente i classici dell'800 mitteleuropeo mi avevano annientato la voglia di leggere.
Sto imparando che il bello non è solo ciò che viene riconosciuto come capolavoro assoluto dopo 200 anni.
Sto imparando a riscoprire la bellezza di comprare un libro a scatola chiusa senza il terrore di apparire poco intellettuale alle casse della libreria.
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Il Citazionista
Ero diventato un artista citazionista proprio grazie al fatto che, quand’ero molto giovane, come lettore non riuscivo ad andare oltre la prima riga dei libri che mi accingevo a leggere. La causa di questi inciampi era che le prime frasi dei romanzi o dei saggi che cercavo di affrontare si aprivano a troppe interpretazioni diverse, cosa che mi impediva, data l’esuberante abbondanza di sensi, di continuare a leggere. Quel blocco, che per fortuna iniziò a risolversi intorno ai diciotto anni, fu sicuramente alla base della mia successiva predilezione per l’accumulo di citazioni, più ce n’erano e meglio era, un bisogno assoluto di assorbire, di raccogliere tutte le frasi del mondo, una brama irrefrenabile di divorare tutto ciò che avevo a portata di mano, di impossessarmi di tutto quello che, nei momenti prosperi di lettura, mi sembrava potesse essere mio.
E. Vila-Matas, [Esta bruma insensata, 2019], Questa bruma insensata, Milano, Feltrinelli, 2022 [Trad. E. Liverani].
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hi girls (gender neutral), sto cercando dei libri belli wholesome etc perché vorrei uscire dal blocco del lettore, possibilmente non un mattone, non sally rooney o simili, non classici
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Sono anni che vorrei leggere "Modernità Liquida" di Bauman, devo solo superare questo blocco del lettore, ma prima o poi lo faccio. Mi ha sempre incuriosita e sono anni che ne sento parlare, direi che è giunta l'ora.
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