#la cupa
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lastrega71 · 5 months ago
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Follia cupa, è quella che ogni tanto mi avvolge tormentandoci!
La Tua "follia cupa" è nettamente altra cosa... in quella ci perdiamo sciogliendoci l'Uno nell'altra.
⛓️🐺🖤⛓️
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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La Volpe di Londra di Laura Usai: Un'Avvincente Caccia nella Londra Vittoriana. Recensione di italianewsmedia.com
Laura Usai ci trascina nel cuore oscuro di Londra con un thriller intrigante, tra indagini, inganni e un nemico pericoloso
Laura Usai ci trascina nel cuore oscuro di Londra con un thriller intrigante, tra indagini, inganni e un nemico pericoloso La Volpe di Londra, romanzo di Laura Usai, è una lettura coinvolgente ambientata nella Londra vittoriana, tra i vicoli oscuri di Whitechapel. La storia segue Volpe, un’investigatrice al servizio di un misterioso Circolo, che si trova a fronteggiare un avversario temibile…
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loveiiaz · 25 days ago
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' veamos ... si ninguno tiene problemas con las alturas, el tranvía aéreo es una buena opción, más ahora que el otoño llegó y la vista es ' a su parecer, ' mucho más bonita. ' el museo de arte ... ¡ah! pueden ir a kinokuniya, si a jangmi le llama la atención o a ti. ' entre la variedad de ejemplares, papelería, era imposible no dejarse llevar por la inmensidad del lugar. ' si le gustan las thrift stores, puedo enviarte la ubicación de algunas. también de buenos restaurantes y cafeterías, así ustedes deciden. ' la emoción se arremolina en su pecho. quizás es la nostalgia, las memorias hechas y la ilusión de poder compartir rinconcitos que recuerda con calidez y cariño. no puede evitar sorprenderse y solo puede imaginar el sin fin de aventuras que han vivido en esos viajes. ' y de todos esos destinos, ¿cuál ha sido tu favorito? ' interés es genuino, desviando un tanto su atención de todo aquello que los rodea. quizás eso es lo que necesita en esos momentos, darse un pequeño respiro para no pensar tanto en tan desafortunado evento. ' son ... muchos. ' un suspiro desprende de sus labios, abrazando sueños y anhelos que en sus veintes no pudieron llegar a concretarse. ' me gustaría conocer el sur de francia, marsella, niza. también suiza, brujas, luxemburgo ... ' sus ojos brillan tan solo de mencionar aquellos destinos ' eli quiere ir a japón. tokyo disneyland, legoland. ' y de momento ese viaje es una de sus prioridades. ' quizás el próximo año podamos ir, no te estoy pidiendo vacaciones desde ya, eh. ' rie bajito, adelantándose a cualquier idea, por si llega a sonar de esa forma. ' ¿cómo lo haces? ' sin filtro, cuestión brota de sus labios. quizás su jefe tampoco lo sabe, es algo que se va aprendiendo / adquiriendo con los años. eli no es su hijo, sabe bien su lugar, pero últimos meses se ha visto ayudando en crianza desde gastos hasta repartir tareas, ayudar con deberes. ' no ... ¿tu sí? ' siente las prieras gotas, cubriendo su cabeza con los brazos se dispone a poner de pie. ' deberíamos buscar un lugar para cubrirnos, vamos. '
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permanece con la atención intacta, la propuesta le parece, probablemente, lo más afable que ha escuchado desde que el comienzo de ese día nubló la percepción de la población. él mismo, consecuentemente, también se ha notado con unos ánimos por los suelos. ‘ agradecería tus recomendaciones, siento que nos acabaremos quedando sin lugares que ver ’ el ambiente en maine es diferente a la vida en seúl, para bien o para mal. él siente calma en la vida lenta, pero teme que todo quede pequeño para jangmi demasiado pronto. ‘ ¿tienes algún lugar favorito para comer? ¿o algún lugar que hagan actividades interesantes? ’
ese dato suyo, el de los viajes, suele despertar reacciones similares a la de theia cuando lo escuchan por vez primera y, quizá, eso es lo que lo hacía el perfecto dato curioso para el juego del lobo. con una sonrisa ensanchada, asiente. ‘ catorce fueron con jangmi, uno por cada año cumplido ’ la tradición entre padre e hija se ha mantenido viva por tantos años, que no quiere pasar uno sin esa aventura. ‘ hubo una época en la que solía escribir crónicas de viajes ’ suena casi un privilegio, el poder dedicarse a algo que le gusta tanto. ‘ cualquier excusa me parecía buena para dejar seúl un rato ’ confiesa mientras los iris se posan en su contraparte. ‘ ¿qué hay de ti? ¿algún destino que quieras visitar? si necesitas sugerencias, dímelo ’ al menos, estaría pagándole con la misma cordialidad.
‘ es una lástima, ningún niño tan pequeño tendría que ver algo así ’ el suspiro fatigado escapa mientras se hace atrás en el asiento y eleva un poco la mirada al cielo. al parecer, lloverá pronto. ‘ sí, no sólo a esa edad … ser padre es recibir constantemente preguntas que no sabes responder ’ se ríe un poquito, pero no le puede parecer más real. 
‘ ¿llevas un paraguas o algo impermeable contigo? ’ como si lo hubiera manifestado, las primeras gotas empiezan a caer.
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perpassareiltempo · 8 months ago
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E quindi, invece di abbandonarmi alla disperazione, ho optato per la malinconia attiva, per quel tanto che mi consentiva l'energia, in altre parole ho preferito la malinconia che spera, che aspira e che cerca a quell'altra che, cupa e stagnante, dispera.
Vincent Van Gogh - Lettere a Theo
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ideeperscrittori · 4 months ago
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ALLEGRIA
So cosa state pensando: «Ora che il tizio autoproclamatosi "L'Ideota" ha scoperto l'esistenza di un simpatico coinquilino noto come Linfoma Non Hodgkin, la sua pagina non è più satirica ma un diario su visite, esami e terapie?».
La risposta è un categorico e monumentale NO.
Mi capita di parlare dei fatti miei, e mi capiterà ancora, anche perché nel mio piccolo ho una linea editoriale abbastanza chiara: non voglio somigliare a uno di quei raccoglitori impersonali di fotomontaggi presi qua e là, in cui sembra che dietro non ci sia un essere umano ma una sorta di bot spargi-meme.
E poi scrivo qui anche per distrarmi. Voglio continuare a immergermi nei temi allegri che ho trattato in passato, come Lega, Fratelli d'Italia, intolleranza, quanto fa schifo Vannacci, finta sinistra, capitalismo, sfruttamento, imperialismo, intolleranza, ingiustizie, gente che "non sono fascista ma", gente che "il fascismo degli antifascisti", depressione, disagio, autocommiserazione, repressione poliziesca, dittature, colonialismo, probabilità di estinzione del genere umano, gente che merita di essere odiata, ho già detto che Vannacci fa schifo?
Va bene, lo ammetto: non ho mai parlato di temi allegri. L'elenco parla chiaro.
Sono uno spirito affine a Mercoledì Addams, la bambina cupa e vestita di nero che dice: "Non sono gaia". Nemmeno io lo sono.
Se volete allegria e leggerezza, ci sono sempre le "Risate a denti stretti" della Settimana Enigmistica (che leggo anch'io) e le pagine con i meme scopiazzati da chissà dove (che non mi piacciono affatto). Stavo per aggiungere alla lista i vecchi film di Walt Disney, ma poi mi è venuta in mente la madre di Bambi.
A proposito di satira e lotte, tre mesi e mezzo di affanni per giungere a una diagnosi mi hanno messo di fronte a una triste realtà, legata alla questione della malattia: stanno distruggendo la sanità pubblica in modo crudelmente graduale, come nel racconto della rana di Chomsky: un mese in più di attesa, un euro in più di ticket. Distruggono un pezzettino dopo l'altro, così non scendiamo in piazza. E troppe persone cominciano a dire: «L'assicurazione mi va bene, purché ci sia un taglio delle tasse». [L'Ideota]
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jamajia · 1 year ago
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+Les saints+
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♣️VESTITA DI ME ♣️
MY.SOUL ♣️)
Il compito.
Capace di nasconderti
sotto una foglia gialla
portarci via in autunno
all’improvviso
o visitarci nel silenzio muto
all’aperto o al chiuso
Puntuale ma inattesa
in fondo sei costretta a farlo.
Chissà cosa daresti
per liberarti di noi,
della promessa visita
magari un po’ di vita
ma non puoi
Potresti dare il manto nero forse
o gettare la falce cupa al fuoco
ma non lo fai
Come tutti anche tu
sei condannata al compito
e lo sai. AF.
È silenzio dirompente sulle grida
è voce che scardina il silenzio.
Portamento regale nell’assedio
luce notturna, buio che c’illumina.
Come aquila incombe
invece è agnello
vita inerme che dura.
*
Lento bagliore della vita, così strascico un velo nero sui i tuoi pensieri, dove tutto tace ad un silenzio assordante J.m)@
*
Buon  Halloween tra luce e buio c'è sempre vita.! J.m@
1+11+2023+ore 7.j.m@
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thegianpieromennitipolis · 4 months ago
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
LA CRISI VISTA DA BOTTICELLI
"La calunnia" (Uffizi, Firenze) viene considerata una tavola appartenente a una terra di mezzo, tra la fine delle illusorie certezze umaniste di matrice neoplatonica e l'inizio di una consapevolezza intensa e profonda.
Risale a un periodo compreso tra il 1491 e il 1495, anni di svolta nella Firenze che assiste alla scomparsa di Lorenzo de Medici e all'ascesa effimera del frate ferrarese Girolamo Savonarola, con la successiva costituzione della "repubblica" che vedrà in Niccolò Machiavelli il più acuto tra i suoi protagonisti.
Sandro Botticelli (1445 - 1510) di quell'età di mutamenti radicali se ne fece imprevisto interprete: da artista di profonda sensibilità, artefice che aveva dipinto la gloria della "Signoria" medicea, seppe tuttavia intuire prima del tempo l'esigenza espressiva della crisi incombente, di una cupa caduta, dell'inesorabile e lunghissimo scivolamento che lascerà solo vestigia mute in una Firenze ingessata nel vanto fuggevole di impareggiabili forme architettoniche e artistiche.
Le fiamme alte dei "fuochi delle vanità" non bastarono a illuminare fino in fondo le piazze della città: quanta produzione artistica venne bruciata, sacrificata sugli altari di una rivoluzione di parole.
Ma non quest'opera del maestro della "Nascita di Venere" e della "Primavera": un quadro che segna, nei suoi chiaroscuri e nella concitazione drammatica della scena, l'avvento del tragico e grandioso "rinascimento" cinquecentesco.
Con la "Natività mistica", del 1501, il ciclo inaugurato da "La calunnia" si chiuse in un delirante, inascoltato appello.
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al-sapore-di-sigarette · 2 months ago
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"Era quella la vera natura che celavo in fondo al petto. Fui costretto ad ammettere nascostamente che proprio io, quello che rideva e faceva ridere tutti, avevo un indole cupa."
Lo squalificato — Osamu Dazai
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ma-pi-ma · 1 year ago
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La solitudine di chi ama ciò che non dovrebbe essere.
Di chi ama la propria solitudine ma desidera vederla condivisa,
è la solitudine più vera, più assoluta.
Se bastasse pronunciare un nome per materializzare un bacio,
se bastasse immaginare il passato perché si ripetesse,
quanto bella e desiderabile, quanto piena e sonora sarebbe la mia solitudine!
Invano tendo le mani per imprigionare l'ombra immaginata.
Invano mi rigiro nel letto freddo cercando
l’impronta del suo corpo,
solo la notte e la pioggia si aggirano intorno alla mia solitudine.
Giro su quella giostra cupa finché non sono esausto
e sento che te ne vai nell'ombra assoluta
quando ritorna e mi accerchia e mi travolge la vera solitudine.
Manuel Mora Serrano, da Sinfonia in paura maggiore, 2009
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odioilvento · 9 months ago
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Piacere, sembro bergamasca e ho la faccia da stronza.
Torno dal lavoro stasera, parcheggio e un vicino della scala successiva alla mia è fuori con il cane. Mi dice una cosa della macchina e poi mi chiede del mio lavoro. Si ricordava che facevo la geometra, ma gli spiego che lavoravo in un altro tipo di ufficio fino a quattro anni fa, ma adesso sono in ospedale (l'ultima volta che avevamo parlato facevo ancora l'impiegata).
Mi racconta del suo lavoro, facciamo due battute e poi mi dice: ma tu sei di qui? Proprio di qui qui, non di un paese qua intorno? Gli spiego che sono di qui qui, mia mamma abitava in centro e mio papà è sardo ma sa il nostro dialetto meglio di me, e io sono nata e sempre stata qui. Capisco cosa vuole dirmi e lo anticipo: perché pensavi fossi bergamasca o bresciana o cremasca, vero? E lui: sì, bergamasca.
Lo so, non ho l'accento di qui, per fortuna, spesso mi hanno detto che sembro bergamasca e questo mi piace perché amo Bergamo e i bergamaschi, per me è un complimento.
Parliamo ancora un minuto, mi chiede una cosa di mio figlio e poi mi dice: posso dirti un'altra cosa? A parlarti sei diversa da come sembri. E io lo anticipo ancora: perché ho la faccia da stronza? E lui: sì, sembri più cupa, mentre a parlarti sei diversa, sei simpatica, attiva.
E so anche questo, perché me lo hanno già detto. Inizialmente sembro seria, un po' antipatica, ma se parli con me ti accorgi che sono diversa. Gli rispondo che io mi faccio i fatti miei, buongiorno, buonasera, non so neanche tutti i cognomi di chi abita nel mio palazzo. Ma se mi chiedi una cosa, parlo e rido volentieri. Tanti anni fa mi dava un po' fastidio quando mi dicevano che ho la faccia da antipatica, adesso no, meglio, perché credo molto che per sapere chi è una persona devi andare oltre il primo impatto e se mi dicono così è perché non si sono soffermati al fuori.
Comunque sono entrata a casa ridendo e mi sono presentata a mio marito: piacere, bergamasca con la faccia da stronza (e orgogliosa di sembrare entrambi).
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pier-carlo-universe · 23 days ago
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La mela marcia di Alessandro Quadri di Cardano: Un thriller oscuro nelle strade di New York. Recensione di Alessandria today
La caccia a un killer spietato che sconvolge la comunità LGBTQ+ di New York. La mela marcia di Alessandro Quadri di Cardano è un thriller avvincente e inquietante che ci porta nel cuore della Grande Mela, dove le strade affollate e i grattacieli nascondono un predatore invisibile. La trama si snoda attorno al tenente Frank Bongiovanni e alla sua indagine su una serie di omicidi brutali che…
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pezzidiuncuoreancoravivo · 2 months ago
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6 settembre
Comunque ancora mi stupisco di come io riesca ad essere più considerata dai ragazzi che dalle ragazze.
Stasera avevamo un compleanno e a cena stavo (fortunatamente!) vicina di posto con 3 dei suoi amici, gli unici 3 con cui ho più confidenza e una ragazza, E la quale sì ci vado d'accordo ma spesso sta per le sue o preferisce la compagnia maschile. Quindi mi sono messa a chiacchierare più che altro con loro 3, tra cazzate, gossip e battute, lei se stava lì e difficilmente era coinvolta nella conversazione, ma tanto si vedeva che stava già scazzata di suo molto probabilmente, premetto che spesso e volentieri abbiamo interagito ma da parte sua non ho mai visto tanto interesse nell'approfondire la nostra conoscenza eh, quindi. Poi ci spostiamo nella loro sede e praticamente mi sono trovata a lanciare burrito di gomma e avocadi ad un altro ragazzo (tra l'altro quello che mi diede il tso perché non ho amiche), il quale mi nascose pure la borsa mentre mi ero allontanata e rientrando gli ho tipo detto che me ne ero accorta, insomma ho riso e scherzato con lui.
Ho ritrovato una parte della vecchia me, sono uscita allo scoperto finalmente, ho fatto un po' la cretina come ai vecchi tempi con le mie ex amiche, e la cosa più brutta, sicuramente, è che nessuno lo sa, nessuno sa che non ero così da anni, Riccardo non mi ha detto nulla, non mi ha vista diversa, non ha notato che emanavo luce dalle mie risate e mi dispiace. Mi vede spesso cupa e triste e quando sono allegra pare che non ci faccia caso, perché per lui è una cosa scontata, perché lui non deve mica dirmelo che lo ha notato nonostante sappia che mi faccia piacere sapere che nota certe cose. In effetti ci sono stata molto poco con lui mentre eravamo in compagnia... Io glielo ho anche detto tutto ciò, che mi sono sentita un po' più me stessa stasera ma non mi ha risposto nulla. Mi dispiace tanto per questo.
Mi sono divertita con questo ragazzo, mi son sentita considerata, le altre ragazze hanno fatto gruppetto fra loro, in 3, mentre un'altra dormiva e l'altra appresso a quello che le piace e che non se la fila e io mi son messa a giocare con questo qua e ogni tanto ci si metteva in mezzo un amico di Ric, uno con cui mi ci trovo "bene". Riccardo avrà fatto 2 o 3 lanci poi non mi sono manco accorta cosa stesse facendo.
Dico io, è così difficile avere questo tipo di rapporto con una ragazza? Che poi quelle 3 sono state un po' criticate per il casino che facevano, io invece le capivo (per quanto ormai mi siano andate sui coglioni), io sapevo benissimo come si sentivano e avrei voluto essere criticata anche io per il caos che avrei combinato. Ma mi escludono, loro direbbero che sono io ad escludermi però io stavo lì quando tutte e tre si sono prese a braccetto per andare alla giostra, ero lì quando se ne andavano alla "riunione in bagno", ero lì in tante occasioni. Mi hanno considerata per fare il disegno sul biglietto del festeggiato, almeno quello è stato molto apprezzato, almeno quello...
Io ho ancora questo carattere vivace, allegro, spensierato, fastidioso, caotico, giocherellone, divertente. Però non tutti me lo vogliono tirare fuori e io non sono così sfacciata da metterlo alla mercé di tutti ma solo con chi mi sa ricambiare.
Che poi ok scherzo e mi diverto di più coi ragazzi ma comunque nessuno di loro è mio amico eh.
Boh, come ho già detto, meglio sola al momento, risolvo i miei problemi e torno. Ma un po' di divertimento non guasta ogni tanto...
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gregor-samsung · 6 months ago
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" Una democrazia è costituita da un popolo specifico che si organizza, per sé stesso, sul suo territorio. Questo gruppo difende la sua frontiera. Non è un collettivo astratto, che decide per l'umanità in generale. Se accettiamo questa evidenza storica di una componente cupa, etnica, nazionale della democrazia originaria, possiamo accettare di vedere e comprendere, perché la resistenza all'oligarchia, la crescita democratica che tocca una a una le "democrazie" occidentali, disorganizzate dalla nuova stratificazione educativa e dal libero scambio, si colora sempre di xenofobia. La democrazia rinasce, ma contro i messicani in America, contro i polacchi in Inghilterra. La scelta attuale della Francia, "contro i musulmani", è disfunzionale dato che prende di mira un gruppo interno che rappresenta tra i giovani il 10% della popolazione, e non può che condurre ad un'implosione della nazione. Questo primo elenco evoca lo stesso un movimento generale di ritorno dei popoli verso la democrazia, verso il populismo secondo la terminologia attuale delle oligarchie occidentali, un "cammino provvidenziale" avrebbe detto Tocqueville. La nuova stratificazione educativa iniqua esclude tuttavia la possibilità di un semplice ritorno alla democrazia classica della prima metà del XX secolo, radicata nell'omogeneità culturale dell'alfabetizzazione universale, ma senza lo sviluppo di un'università di massa. "
Emmanuel Todd, Breve storia dell'umanità. Dall'homo sapiens all'homo oeconomicus, traduzione di Julie Sciardis, LEG Edizioni, 2019, p. 301.
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momentidicri · 5 months ago
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ieri ho avuto voglia di scrivere per tutta la sera, ma non l’ho fatto perché mi sembra così ridicola la mia voglia di buttare nero su carta quelli che sento quando non so come esprimerlo.
ieri sera ho anche guardato “la figlia oscura” tratti dal romanzo di Elena Ferrante e mi ha lasciato un senso di vuoto. (non so se poi è stata una buona idea guardarlo, dato che sono già abbastanza cupa di mio in questo periodo).
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poesiablog60 · 1 year ago
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...E quindi inverce di abbandonarmi alla disperazione, ho optato per la malinconia attiva, per quel tanto che mi consenta l'energia, in altre parole ho preferito la malinconia che spera, che aspira e che cerca a quell'altra che, cupa e stagnante, dispera.
Vincent Van Gogh
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fioredialabastro · 7 months ago
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Nell'ombra di un sogno
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Chissà se oggi mi stai pensando, mentre il vento tempestoso ti stravolge le vesti e t'accarezza la pelle del cuore, dove nessuno ha osato mai.
I nostri incontri, puri come l'acqua di un torrente inesplorato, innocenti come il sangue di una colomba sacrificata all'altare, col passare del tempo stavano rivelando anche una seducente dolcezza, come il miele di un fiore ancora ignoto, forse di eburnei papaveri. Così, inebriata dell'oppiacea bellezza di scoprirci simili e complementari, trafitta dall'impossibilità di nutrirci di quel nettare vivifico e mortale, la Natura ebbe pietà dei miei tormenti e mi offrì i suoi servigi. Soltanto così avrei potuto amarti, con l'invisibile forza ancestrale delle parole che non si possono pronunciare, cioè con sguardi velati e sussurri di brezza.
Ecco allora che mi ritroverai nel Sole che ti riscalda, nell'acqua che rintempra le tue membra stanche, nel vento che t'accarezza, talvolta delicatamente, raramente con indicibile passione; sarò la Luna che accoglierà i tuoi pensieri notturni e la coltre di stelle che custodirà i tuoi più reconditi desideri; ti bacerò in tutti i fiori che annuserai e condividerò i tuoi pesi in ogni tronco che solleverai; mi librerò nel melodioso canto di una capinera e di un pettirosso, per deliziarti nella lieta e cupa stagione, e se la mia forma espressiva muterà come le nuvole giocose, la mia fedeltà a ciò che ci lega sarà granitica come le montagne che vedrai all'orizzonte.
Chissà se oggi mi stai pensando, o se mai ti accorgerai di tutto questo amore impalpabile. Sappi solo che se mi cercherai, mio salvifico martirio, sentiero impervio e sicuro nascosto dalle fronde, mi troverai lì, ogni giorno, dove sono destinata ad essere per te: nell'ombra di un sogno.
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