#integrazione didattica
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pier-carlo-universe · 26 days ago
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L’Essenza Integrativa del Corso Primario di Matematica
Toshpulatova M.I. – Professore associato del Dipartimento di Matematica e Metodologie Didattiche per l’Istruzione Primaria, PhD, TDPU. Gulomova A. – Studentessa del 3° anno della Facoltà di Educazione Primaria, TDPU.
Toshpulatova M.I. – Professore associato del Dipartimento di Matematica e Metodologie Didattiche per l’Istruzione Primaria, PhD, TDPU. Gulomova A. – Studentessa del 3° anno della Facoltà di Educazione Primaria, TDPU. Introduzione L’articolo esplora la natura integrativa del contenuto del corso di matematica per l’istruzione primaria, esaminando i fenomeni integrativi applicati al processo…
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oltrearcobaleno · 2 months ago
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L’integrazione scolastica delle persone con disabilità: un percorso verso l’inclusione e l’apprendimento
L’integrazione scolastica delle persone con disabilità rappresenta un diritto fondamentale garantito dalla normativa italiana, che ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione e l’autonomia degli alunni con disabilità all’interno delle scuole di ogni ordine e grado. Questo processo si basa su una serie di strumenti e figure professionali, come l’insegnante di sostegno, che collaborano con le famiglie e le istituzioni per favorire il benessere e lo sviluppo dei minori con disabilità.
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Il successo dell’integrazione scolastica delle persone con disabilità si realizza attraverso il coinvolgimento attivo di un operatore qualificato che, inserito nell’ambiente scolastico, affianca l’alunno nelle attività quotidiane. L’operatore ha il compito di facilitare il processo di apprendimento, non solo attraverso l’assistenza didattica, ma anche promuovendo la socializzazione e la relazione con i compagni di classe. L’attività scolastica per gli alunni con disabilità viene quindi adattata alle loro esigenze, in modo da garantire una partecipazione attiva e significativa all’interno della comunità scolastica.
Il ruolo centrale della scuola nell’integrazione
La scuola riveste un ruolo essenziale nel processo di integrazione delle persone con disabilità, fungendo da comunità inclusiva e accogliente. L’obiettivo primario è garantire il diritto all’istruzione per tutti gli alunni, indipendentemente dalle loro capacità o condizioni. Per far sì che ciò avvenga, è fondamentale che l’intero ambiente scolastico, a partire dagli insegnanti fino ai compagni di classe, contribuisca alla creazione di un clima di partecipazione e inclusione.
Affinché l’integrazione scolastica delle persone con disabilità abbia successo, il progetto educativo deve essere concepito in modo personalizzato. Ciò implica che le attività didattiche vengano calibrate per stimolare al massimo le potenzialità degli alunni con disabilità, promuovendo sia l’apprendimento che lo sviluppo di competenze sociali e relazionali. La collaborazione tra scuola e famiglia è anch’essa un elemento chiave: i genitori devono essere coinvolti attivamente nel percorso educativo dei propri figli, così da garantire una continuità tra il contesto scolastico e quello familiare.
Chi può beneficiare dell’integrazione scolastica?
L’integrazione scolastica si rivolge a tutti i minori con disabilità, indipendentemente dalla gravità della loro condizione. Ogni bambino ha il diritto di accedere all’istruzione e di partecipare alle attività scolastiche, dalla scuola materna fino all’università. La legge italiana, in particolare la Legge 104/92, sancisce il diritto all’integrazione scolastica per tutti gli alunni con disabilità, garantendo un sostegno continuo lungo tutto il percorso educativo.
Oltre all’alunno, l’integrazione scolastica sostiene anche le famiglie, offrendo loro supporto e strumenti per affrontare le sfide che derivano dall’assistenza e dall’educazione di un figlio con disabilità. La scuola diventa così un punto di riferimento, non solo per l’alunno, ma per tutti coloro che lo circondano.
L’evoluzione dell’integrazione scolastica
Il concetto di integrazione delle persone con disabilità è cambiato profondamente nel corso del tempo. Agli inizi del Novecento, le persone con disabilità venivano considerate inferiori e non integrate pienamente nella società. Solo negli anni ’80 si iniziò a parlare di integrazione scolastica come diritto fondamentale, riconoscendo che le scuole speciali non consentivano una reale inclusione.
Con l’introduzione della figura dell’insegnante di sostegno, la scuola italiana ha compiuto un passo avanti significativo. Questo professionista, altamente qualificato, svolge un ruolo cruciale nell’integrazione degli alunni con disabilità, lavorando a stretto contatto con gli altri docenti per garantire un’educazione inclusiva e partecipativa. L’insegnante di sostegno non si limita a fornire assistenza didattica, ma è anche responsabile della redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), uno strumento fondamentale per la definizione degli obiettivi di apprendimento e delle modalità di verifica dei progressi degli alunni con disabilità.
La normativa italiana a supporto dell’integrazione
L’Italia è uno dei Paesi all’avanguardia nell���integrazione scolastica delle persone con disabilità. Già con la Legge 118/1971 si stabiliva che l’istruzione dei soggetti con disabilità dovesse avvenire nelle classi comuni della scuola pubblica. Tuttavia, è con la Legge 517/1977 che si è introdotto il concetto di integrazione scolastica vera e propria, prevedendo l’inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole ordinarie e la figura dell’insegnante di sostegno.
Un ulteriore passo avanti è stato compiuto con la Legge 104/1992, che regola il diritto allo studio delle persone con disabilità e ne promuove l’integrazione nella scuola, nella società e nel mondo del lavoro. Questa legge stabilisce una serie di misure a favore degli alunni con disabilità, tra cui il diritto all’assistenza e alla personalizzazione dell’insegnamento, garantendo che ogni alunno possa accedere a un’educazione di qualità.
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Il PEI è uno strumento fondamentale per l’integrazione scolastica delle persone con disabilità. Redatto in collaborazione tra insegnanti, famiglia e operatori socio-sanitari, il PEI definisce gli obiettivi educativi specifici per ogni alunno con disabilità, tenendo conto delle sue potenzialità e delle sue esigenze particolari. La sua funzione principale è quella di monitorare il progresso dell’alunno e di adattare le attività scolastiche in base ai risultati ottenuti.
Grazie a questo strumento, l’integrazione scolastica delle persone con disabilità diventa un processo dinamico e personalizzato, che si evolve nel tempo in base alle necessità dell’alunno e ai suoi progressi. Il PEI rappresenta, quindi, un elemento chiave per garantire che l’integrazione scolastica non si limiti all’assistenza, ma promuova attivamente l’apprendimento e la crescita personale.
Conclusione
L’integrazione scolastica delle persone con disabilità è un diritto fondamentale che mira a garantire a tutti i bambini e ragazzi un’educazione inclusiva e di qualità. Grazie al lavoro congiunto di scuole, famiglie e operatori socio-sanitari, gli alunni con disabilità possono sviluppare appieno le loro potenzialità, partecipando attivamente alla vita scolastica e sociale. L’Italia, con il suo avanzato sistema normativo, rappresenta un esempio di come l’integrazione scolastica possa contribuire a costruire una società più inclusiva e giusta.
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Modena. Via libera all'approvazione del protocollo con Unimore che ridisegna l'area con attenzione ai servizi, al verde e alla mobilità sostenibile
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Modena. Via libera all'approvazione del protocollo con Unimore che ridisegna l'area con attenzione ai servizi, al verde e alla mobilità sostenibile. La realizzazione di nuovi edifici universitari e per la ricerca scientifica, tramite demolizione e ricostruzione o adeguamento di strutture esistenti, ma anche l'aumento delle residenze universitarie, la valorizzazione della Biblioteca scientifica interdipartimentale, lo sviluppo del Centro sportivo e dei servizi rivolti a studenti e personale con spazi integrativi per lo studio e la socializzazione, per la ristorazione e lo svago. E, ancora, l'individuazione di un'area verde pedonale e attrezzata con la desigillazione di 12.500 metri quadrati di suolo e la messa a dimora di 80 nuove alberature. Un nuovo sistema di accesso con il potenziamento dei percorsi ciclabili e pedonali, l'incremento di stalli per biciclette e l'inserimento di una velostazione per la manutenzione; oltre a un riassetto volto a ridurre la motorizzazione, con la separazione e qualificazione dei percorsi carrabili, la limitazione dell'accesso alle auto private, l'attuazione delle zone 30 previste e l'adeguamento dell'offerta di sosta. È quanto prevede il masterplan sul Progetto urbano "Modena città universitaria – Campus universitario di via Campi" rispetto al quale il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 21 marzo, ha dato il via libera all'approvazione del relativo protocollo di intesa tra Comune e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La delibera, illustrata dall'assessora all'Urbanistica Anna Maria Vandelli, è stata approvata con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena e Modena Civica e il voto contrario di Lega Modena, Movimento 5 stelle e Fratelli d'Italia; astensione per Europa Verde-Verdi. "Attraverso un lavoro congiunto di Comune e Università durato mesi – ha affermato Vandelli – con il Protocollo d'intesa e il Masterplan è stato definito e condiviso un nuovo assetto finalizzato a qualificare e disciplinare il campus universitario delimitato dalle vie Campi, Vignolese, Araldi e Braghiroli, individuando le modalità per arrivare a un complessivo processo di razionalizzazione e riorganizzazione dell'area con un impatto importante anche sul contesto esterno all'università e sulla città stessa". "Il via libera al protocollo – spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – si inserisce nell'ambito dello sviluppo più complessivo della "Città universitaria", indirizzo strategico che vede da tempo Comune e Università impegnati su vari fronti (alloggi per studenti, spazi didattici e di ricerca, trasporti, offerta formativa e didattica, integrazione degli studenti anche fuori sede, iniziative ed eventi, comunicazione e informazione) per far diventare quello di Modena sempre più un Polo universitario di eccellenza a livello nazionale, in grado di richiamare un consistente numero di studenti qualificando in questa prospettiva anche la città". L'assessora Vandelli ha spiegato che "il precedente Piano particolareggiato, ormai datato, aveva bisogno di essere allineato alle nuove strategie del Pug, con azioni di miglioramento ecologico-ambientale, dell'accessibilità carrabile e della sicurezza, delle attrezzature universitarie e dei servizi, oltre che per la mobilità sostenibile". Nel Masterplan, infatti, viene posta una maggiore attenzione alla qualità della vita degli studenti e del personale, prevedendo interventi di ampliamento e riqualificazione degli spazi aperti, residenziali, didattici e per attività sportive anche al fine di migliorare il livello di sostenibilità ambientale ed energetica dell'ateneo. In particolare, vengono qualificati e incrementati le aree e i percorsi verdi, implementati con arredi e attrezzature, desigillate le zone a parcheggio, previste coperture verdi in corrispondenza dei nuovi edifici con l'obiettivo, tra l'altro, di mitigare l'effetto isola di calore all'interno dell'area universitaria. Si rafforzano le connessioni pedonali, ciclabili e del trasporto pubblico tra il Campus, il centro, le stazioni e gli altri Poli universitari ed è previsto l'impegno a costruire una piattaforma comune anche con l'Ausl per individuare insieme nuove misure per la mobilità pubblica con il coinvolgimento dei Mobility manager dei vari enti. Il Masterplan va quindi a disegnare una cornice di riferimento per individuare i singoli progetti da portare a finanziamento e da realizzare nel tempo: "Si parte con un primo stralcio attuativo finanziato per 25 milioni di euro dal Miur per la realizzazione del nuovo edificio del Dipartimento di Scienze biomediche – ha concluso Vandelli – ma Comune e Università collaboreranno per l'attuazione dell'intero Masterplan impegnandosi a individuare ogni possibile fonte di finanziamento".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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siciliatv · 1 year ago
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L'USR di Agrigento ha emesso il Secondo Turno di Nomine da GPS per Docenti
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L'Ufficio Scolastico Regionale (USR) di Agrigento ha emesso questo pomeriggio il secondo turno di nomine da Graduatoria Permanente delle Supplenze (GPS) per l'assegnazione di docenti alle scuole della provincia di Agrigento. Questa iniziativa è finalizzata alla copertura di posti vacanti per contratti annuali che avranno una durata fino al 31 agosto 2024 o fino alla conclusione delle attività didattiche prevista per il 30 giugno 2024. L'USR di Agrigento, in collaborazione con le istituzioni scolastiche della provincia, sta attuando una rigorosa procedura di selezione basata sulla GPS per garantire la qualità dell'insegnamento e la continuità didattica nelle scuole locali. Questo secondo turno di nomine rappresenta un'importante opportunità per i docenti in cerca di qualche stabilità lavorativa e per le istituzioni scolastiche che necessitano di personale qualificato e/o più stabile. In questo turno di nomine sono state prese in considerazione le disponibilità di incarichi nelle scuole rimasti non coperti e sopravvenuti a vario titolo, nonché le comunicazioni ricevute dall'Usr da parte dalle Istituzioni Scolastiche ad integrazione e/o parziale modifica delle disponibilità alla data del 08.09.2023. Non solo. Sono stati pure considerati i 38 posti di sostegno ottenuti dall'USR di Agrigento a seguito della ripartizione dei posti in deroga assegnati dalla Direzione Generale U.S.R. Sicilia con decreto prot. n. 39205 del 06.09.2023. Ricordiamo che il primo turno delle nomine da GPS era stato emesso nel giorni scorsi, e che poi è stato oggetto di modifiche. Ecco il link alle nomine: https://www.ag.usr.sicilia.it/index.php/tutte-le-news/3032-pubblicazione-esiti-secondo-turno-di-nomine-a-t-d-personale-docente-individuato-da-g-a-e-e-gps-per-l-anno-scolastico-2023-2024 Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Il cinema per la didattica: un'innovativa via all'apprendimento
Può essere il cinema uno strumento della didattica? La risposta è sì. Il cinema ha sempre avuto il potere di intrattenere, emozionare e ispirare il pubblico, ma il suo impatto può andare ben oltre il semplice intrattenimento. Negli ultimi anni, sempre più educatori e istituzioni hanno riconosciuto il potenziale del cinema come strumento didattico efficace per l'apprendimento. Questa forma di apprendimento coinvolgente e stimolante è in grado di catturare l'attenzione degli studenti e migliorare il processo di insegnamento. Il cinema come strumento della didattica Una delle ragioni principali per cui il cinema è così efficace come strumento didattico è la sua capacità di raccontare storie in modo coinvolgente. Le storie sono un potente veicolo di apprendimento, in quanto aiutano gli studenti a connettersi con i contenuti in modo più profondo ed emotivo. I film possono presentare fatti storici, fenomeni scientifici complessi, tematiche sociali e culturali in modo visivo e coinvolgente, rendendo più facile per gli studenti comprendere e memorizzare le informazioni. Il cinema offre una prospettiva diversa su eventi storici e questioni sociali, spingendo gli studenti a riflettere criticamente su temi complessi. Attraverso la visione di film che affrontano problemi etici, morali e sociali, gli studenti sono stimolati a esplorare opinioni diverse e a sviluppare il loro pensiero critico. Questo processo di analisi e discussione favorisce lo sviluppo di competenze di problem-solving e di comprensione delle complessità del mondo che li circonda. Inclusività e diversità culturale Il cinema può essere un potente strumento per promuovere l'inclusività e la diversità culturale nelle aule scolastiche. Film provenienti da diverse culture e contesti offrendo agli studenti l'opportunità di scoprire prospettive e tradizioni diverse dalle proprie, incoraggiando il rispetto e l'accettazione delle differenze. Questo arricchimento culturale favorisce un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso delle diverse identità degli studenti. I film possono suscitare emozioni intense negli spettatori, stimolando l'empatia e la connessione con i personaggi e le situazioni rappresentate. Questo coinvolgimento emotivo aiuta gli studenti a comprendere meglio le esperienze e le sfide degli altri, incoraggiando l'empatia e la sensibilità verso i bisogni ei sentimenti degli altri. L'empatia è una competenza sociale fondamentale che può contribuire a creare un ambiente di classe più coeso e rispettoso. Integrazione delle tecnologie L'utilizzo del cinema come strumento didattico consente l'integrazione delle tecnologie nella pratica educativa. I film possono essere facilmente accessibili attraverso piattaforme digitali e possono essere utilizzati in modo flessibile per supportare le lezioni e gli argomenti trattati. Gli strumenti tecnologici, come le lavagne interattive o i tablet, possono arricchire l'esperienza di apprendimento permettendo agli studenti di esplorare ulteriormente i contenuti trattati nei film. Il cinema come strumento didattico offre una vasta gamma di opportunità per rendere l'apprendimento coinvolgente, significativo e stimolante. Grazie alla narrazione coinvolgente, alla percezione della riflessione critica, alla promozione dell'inclusività e della diversità culturale, e all'empatia suscitata, il cinema può aprire nuovi orizzonti per gli studenti e facilitare una comprensione più profonda del mondo in cui viviamo. Integrandosi con le tecnologie moderne, il cinema offre un modo innovativo per educare e ispirare le future generazioni, creando cittadini consapevoli e responsabili del nostro mondo in continuo cambiamento. In copertina foto di Diego Ortiz da Pixabay Read the full article
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ti-racconto-di-mee · 4 years ago
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Ultimamente non faccio altro che questo. Alzarmi presto per accendere un dannato Pc. Si comodo mi alzo mezz'ora prima, non sono costretta a viaggiare. Ma sti cazzi posso almeno dirlo? No perché è passato un cazzo d'anno e siamo ancora qui. La storia è la stessa. Chiusi in casa per combattere un nemico invisibile. Un nemico che noi stessi forse abbiamo creato. Vallo poi a capire. Siamo qui, pronti a commemorare tutte le vittime e le varie perdite. Per cosa? Per cosa lottiamo se poi le cose sono ancora come un anno fa?
C'è gente che non lavora, gente che non vede i propri nonni o parenti da mesi perché hanno aggiunginto delle restrizioni maggiori. Bambini che dovrebbero giocare in un prato invece si ritrovano davanti ad uno schermo. Si. Per il bene della comunità stiamo a casa. Va bene.
Non giudico le decisioni prese dai piani più alti. Ma volevo solo comunicare alla redazione. Che questi anni che siamo vivendo. Che stiamo passando dalla cassa integrazione alla totale disoccupazione. Al fare la didattica a distanza. Al fingere che prima poi tutto tornerà come prima. Fare cartelloni, cantare dai balconi.
Non è la soluzione.
O forse potrebbe.
Tutti chiusi in casa, fino a maggio. Poi arriva l'estate e tutti liberi di mettere il culo ammolo in spiaggia. Giusto? Be ovviamente il virus prolifera di meno d'estate. Ok. Va bene... ma volevo solo aggiungere che questi anni che stiamo perdendo tutti. Ognuno nel proprio modo.
A fine pandemia.
A fine covid. Non torneranno.
Non è che a fine giochi. Arriverà qualcuno e ti dirà : quegli anni che lei a perso. Tranquilla, gli e li rimborsiamo!
No.
E questo mio pensiero. Non è un: oh raga cazzo oh scendiamo in piazza e sfasciamo tutto. Negozi. Auto parcheggiate. Dai su!
No.
Non è questo. Il mio pensiero è che dovremmo soffermarci. E invece di pubblicare la foto del proprio gatto su facebook, fingendo di essere totalmente spensierati. Dovremmo riflettere. Tutti. Dovremmo riflettere alle nostre azioni. Che purtroppo si riscuotono poi sull'intera società, sia da un punto di vista economico e da un punto di vista spicologico.
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derearchiviatoria · 3 years ago
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Middle school Broni, Italy 1979–1981 Aldo Rossi (1931–1997), architect Gianni Braghieri (1945–), architect Valerio Poltrini (1996–), photographer La scuola si trova al centro del grande complesso scolastico del comune di Broni. Le attrezzature sportive e la mensa sono comuni al liceo già costruito. I due edifici scolastici e la mensa sono collocati nel verde attrezzato. La scuola è a un piano con tipologia a corte e giardino interno. È composta da: dodici aule normali; quattro aule speciali; servizi generali costituiti da direzione didattica e segreteria, aula professori, medico; questo gruppo possiede due servizi igienici propri; biblioteca studenti; locale per bidelli; nucleo di integrazione attività culturali e associative per incontri e attività collettive distinto in sala e auditorium; servizi igienici, spogliatoi; due locali deposito collegati con locali deposito per attrezzature scolastiche al piano interrato. Tutte le diverse parti si organizzano attorno al giardino centrale dove si trova lo spazio per l’attività collettiva, teatro-auditorium con possibilità di essere aperto a incontri culturali sull’atrio principale. Nel teatro-auditorium tutte le attività della scuola trovano un momento di sintesi globale. Tutto l’edificio è a struttura mista in blocchi prefabbricati e cemento armato. Le facciate sono intonacate e tinteggiate. I serramenti sono in metallo verniciato. La copertura è in lamiera preverniciata con pannelli di materiale insonorizzante antirombo. Aldo Rossi
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toscanoirriverente · 3 years ago
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Scuola, più ore di insegnamento per i docenti ma nessun compenso aggiuntivo. La Uil: "Siamo come qualsiasi lavoratore statale"
La norma è contenuta nel nuovo decreto sostegni dove si parla di "eventuale integrazione e rafforzamento degli apprendimenti, quale attività didattica ordinaria e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”
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kon-igi · 5 years ago
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Digerilat - esperienze?
Ciao Kon, faccio questa domanda perché cerco qualcuno che abbia usato questo integratore per il lattosio e magari tramite il tuo blog posso ricevere più visibilità (una googlata l'ho fatta, ma non ho trovato nulla di rilevante) e soprattutto magari tu stesso hai esperienza in merito o puoi dirmi di più a riguardo!
Si tratta di un integratore che andrebbe preso tutti i giorni, di mattina, perché andrebbe a reintegrare nella flora batterica etc. i vari enzimi per digerire il lattosio. La mia domanda è: costa tanto, ma da dei risultati adeguati al suo prezzo? Inoltre: se lo prendo per, non so, due anni di seguito, poi il mio corpo ha imparato a farsi ‘sti enzimi da solo o sono comunque punto e a capo se non ho i soldi per comprarmelo ad esempio?
GrazieH per l'attenzioneH
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Due dati poi magari ti spiegherà meglio @firewalker​.
Nessun mammifero adulto dovrebbe avere l’enzima lattasi che permette di scindere il glucide LATTOSIO (superdiarroico) in galattosio + glucosio (digeribilissimi).
Qualche decina di migliaia di anni fa a uno scandinavo è venuto il gene X ma invece di rigenerare le ferite, comandare il metallo o diventare un pelato che ti legge la mente ha cominciato a poter scindere il lattosio anche da adulto.
Badabim badabam tromba qui figlia là e questo è il risultato
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Solo il 4% degli scandinavi è intollerante al lattosio (che, ricordo, essere una cosa naturale) e ben il 98% dei giapponesi si caga addosso con un bicchiere di latte.
Quel prodotto da te citato non è efficace tanto per i vari lactobacilli qualcosa quanto per la presenza dell’enzima LATTASI (proveniente da Aspergillus oryzae) che andrebbe a integrare quello che tu non riesci più a produrre in maniera (in)naturale.
Naturalmente non ho la minima idea se la quantità (100000 ALU/g) possa essere sufficiente ma esistono decine di prodotti simili e magari più economici, sempre da assumere prima del pasto a base di latte e latticini.
Per concludere, questo prodotto non serve a far ‘reimparare’ al tuo organismo a produrre l’enzima lattasi - di cui potresti essere sprovvista in modo genetico oppure perché hai disimparato a produrlo - ma solo come integrazione del momento e in ogni caso non lo saprai mai se è una roba genetica o di abitudine alimentare, quindi vaya con dios e sfondati di succo di mucca ma con moderazione didattica e supportata dal giusto professionista.
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fabioghioni · 5 years ago
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CICLO DI CONFERENZE: TEMI CONTEMPORANEI E PSICOGONIA
L’attività didattica e divulgativa sviluppata in seno a Psicogonia Training & Research Academy non si ferma, nonostante le limitazioni imposte dal periodo di quarantena causato dal Corona Virus. A breve, infatti, inizierà un ciclo di conferenze su temi d’attualità, esplorati attraverso concetti e tematiche trattate nel percorso didattico accademico. Tali sessioni saranno condotte in streaming e visibili sul gruppo Fabio Ghioni Official Website, creato sull’omonima pagina di Facebook, a cui si può accedere tramite richiesta d’iscrizione. Il relatore, Sandro Lovadina, è uno dei tutor dell’Accademia, da sempre interessato all’indagine di come funzionano le relazioni umane, nell’ambito dell’ingegneria sociale. Il suo profilo è visibile sul sito di Psicogonia.org, a questo link.
Il ciclo inizierà con tre incontri propedeutici, atti a descrivere con parole semplici il panorama epocale che stiamo vivendo, e a fissare alcune basi cognitive in vista di un ulteriore approfondimento, sviluppo e integrazione di queste ed altre tematiche che sorgeranno. Si pone anche come un’opportunità per abbandonare alcuni preconcetti e punti d’ancoraggio che ormai appartengono al passato, e aprirsi alla nuova era che sta arrivando.
Nella prima Sessione, dal titolo Economia circolare e traiettoria delle civiltà, si parlerà di Flusso delle merci e organizzazione sociale nell’economia circolare. Curiosare tra le righe degli standard narrativi. Struttura piramidale e struttura a cerchio, manipolazione e raggiro. Dipendenza, indipendenza e interconnessione. Forma e scopo. Il sistema naturale.
Nella seconda Sessione, dal titolo Disoccupazione, potere di acquisto, (trovare e creare) lavoro e operosità, si parlerà del Sorgere della comunità in tempi di crisi; primi passi di un’esperienza in corso. Trovare il (nuovo) lavoro e la semplicità creativa del quotidiano. Attaccamento e rifiuto, dinamica magnetica di Porta Chiusa e Porta Aperta. Resistenza al movimento della vita.
Nella terza Sessione, dal titolo Complotti, progetti, ingegneria sociale e falsi scopi. Guardare e riconoscere la realtà, si parlerà di Analisi obiettiva degli eventi ed esempi quotidiani. Illusione, raggiro, manipolazione, falso scopo. Lo sforzo “intellettuale” come strumento interno di paralisi dell’esperienza.
CICLO DI CONFERENZE: TEMI CONTEMPORANEI E PSICOGONIA was originally published on Fabio Ghioni
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dicemunibasmatera · 2 years ago
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Unibas: Il Corso di Laurea in Operatore dei Beni Culturali
Il Campus Universitario di Matera ospita il Corso di Laurea in Operatore dei Beni Culturali: l’accesso è libero e prevede soltanto un test predisposto per accertare l’eventuale necessità – da parte degli studenti del primo anno – di Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) a integrazione del piano di studi.
Il piano di studi è molto vario, e richiede il conseguimento di 180 Crediti Formativi Universitari in tre anni, ottenibili sostenendo una serie di esami – tra obbligatori e a scelta dello studente – che contemplano materie di grande interesse culturale; ad esempio, il primo anno prevede gli insegnamenti obbligatori di Geografia economico-politica, Letteratura italiana, Antropologia culturale e Lingua e letteratura latina. A queste materie, si possono aggiungere insegnamenti a scelta tra Identità greche e del Vicino Oriente, Storia moderna, Storia medievale, Storia contemporanea,  Laboratorio di lingua inglese e dal prossimo anno Laboratorio di Lingua Francese.
A chi può interessare il Corso di Laurea in Operatore dei Beni Culturali?  A tutte le persone che desiderano approfondire la conoscenza in ambito archeologico, demoetnoantropologico, artistico, archivistico e bibliotecario, finalizzandola alla creazione e alla valorizzazione dei patrimoni culturali. Ad esempio, il conseguimento di questa laurea è ideale per chiunque desideri realizzare percorsi turistici all’interno di un territorio, o dedicarsi agli scavi archeologici, oppure ancora diventare una guida turistica – associando agli studi universitari l’esame previsto dalle pubbliche amministrazioni locali.
Per verificare l’affinità tra aspirazioni degli studenti, proposta didattica e finalità accademiche e professionali, è possibile rivolgersi all’Ufficio Didattica (tel. 0835/351425) e alla Coordinatrice del Corso di Laurea, Professoressa Laura Scrano.
#unibas #dicem #corsodilaurea #laurea #obc #operatorebeniculturali #operatoredeibeniculturali #universitàbasilicata #basilicata #matera #potenza #laurascrano #ufficiodidattica #geografiaeconomico-politica #letteraturaitaliana #antropologiaculturale #linguaeletteraturalatina #identitàgrecheedelvicinooriente #storiamedievale #storiacontemporanea #storiamoderna #laboratoriodilinguainglese #laboratoriodilinguafrancese
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enkeynetwork · 2 years ago
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Grosseto, nuovo progetto per diffondere la conoscenza scientifica
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Grosseto, nuovo progetto per diffondere la conoscenza scientifica. Sviluppare e rafforzare la conoscenza dei saperi scientifici, grazie alla proficua collaborazione tra enti di istruzione e amministrazione comunale, attraverso un innovativo approccio multidisciplinare: questa l’idea principale che è alla base del progetto dal titolo "Infinitamente grande, infinitamente piccolo". L’iniziativa si fonda su un apposito protocollo d’intesa siglato dalla Fondazione Polo Universitario di Grosseto, dal Comune e dall’Istituto Comprensivo Grosseto 2. Si tratta, in particolare, di un progetto pilota che avrà una durata triennale e coinvolgerà gli studenti delle classi terze della Scuola Primaria e gli studenti di una classe prima della Scuola Secondaria di primo grado, con la finalità di favorire l’acquisizione di nozioni scientifiche non solo attraverso la didattica laboratoriale ed esperienziale ma anche grazie a una vera e propria integrazione organica di stampo umanistico. "Il nostro obiettivo condiviso – spiegano il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’istruzione Angela Amante – è quello di cercare di superare quanto più possibile l’approccio puramente nozionistico che troppo spesso sembra ‘bloccare’ l’interesse dei giovani studenti. Crediamo invece in un sistema interdisciplinare che, partendo dal particolare e arrivando all’universale, tocca temi scientifici, umanistici, storici e filosofici della natura umana. Fare scienza attraverso l’osservazione, la condivisione dinamica di idee e ipotesi, lo sviluppo di un senso critico. Un viaggio che, dall’esame di una cellula fino all’indagine sull’universo, accompagnerà la crescita dei ragazzi. Grazie di cuore – concludono – alla Fondazione Polo Universitario di Grosseto e all’Istituto Comprensivo Grosseto 2 per aver, insieme, attivato e promosso questa iniziativa”. "La Fondazione Polo Universitario Grossetano crede fortemente nel progetto "Infinitamente grande, infinitamente piccolo" – spiega la Presidente Gabriella Papponi Morelli – ed il nostro augurio è che l’approccio interdisciplinare alle scienze, alla filosofia, alle arti da esso rappresentato sia l’inizio di un percorso di cui possano beneficiare non solo gli studenti grossetani per le loro carriere di studio e professionali, ma anche, a cascata, l’intero territorio. Del resto il nostro tempo impone una preparazione che integri i saperi: con questa ottica è nato il protocollo d’intesa con il Comune di Grosseto e l’Istituto Comprensivo Grosseto 2, volto a preparare le nuove generazioni alle importanti sfide culturali che ci attendono. Il Polo Universitario è pronto ad inaugurare con questa iniziativa il Centro della Scienza e della Tecnica, un centro di sperimentazione e divulgazione scientifica nato dal progetto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che sarà a disposizione di tutta la cittadinanza interessata alle scienze". "L’Istituto Comprensivo Grosseto 2 – afferma il dirigente scolastico Maria Teresa Sartiani – è pronto per essere parte integrante di questa iniziativa così innovativa e coinvolgente. Gli studenti delle classi che parteciperanno al progetto potranno sperimentare, quindi, metodi di condivisione e apprendimento sempre più integrati tra loro, creando le basi per uno sviluppo armonico di interessi e competenze".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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purpleavenuecupcake · 3 years ago
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Scuola, quale futuro dopo la pandemia?
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Innovare, progettare, sperimentare: proposte e percorsi. Il 2 novembre il convegno di studi a Bologna e online Come sarà la scuola dopo l'emergenza sanitaria? Che ruolo potrà assumere dopo le difficoltà incontrate durante la pandemia? E quanto influisce lo spazio fisico nei luoghi dell'apprendimento? Per rispondere a questi interrogativi la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione e la Fondazione Golinelli, nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto da entrambe le parti, organizzano il Convegno di studi "La scuola: quale futuro dopo la pandemia. Innovare, progettare, sperimentare: proposte e percorsi" che si terrà il prossimo 2 novembre, dalle 9.00 alle 13.30, a Bologna e online. Questi mesi di pandemia hanno rimesso al centro del dibattito pubblico l’importanza della scuola - intesa come luogo di formazione, incontro, socializzazione - e il ruolo del sapere come capacità di interpretazione e possesso di chiavi di lettura, di principi generali intorno ai quali ri-organizzare la conoscenza, la formazione, l’educazione, l’informazione. Partendo da questo scenario, figure di primo piano del mondo della cultura e dell'istruzione si confronteranno su un nuovo modello di scuola, affrontando il tema da diversi punti di vista, dai nuovi paradigmi dell'apprendimento alle strutture e all'architettura scolastica, dal necessario potenziamento delle discipline STEAM al ruolo strategico degli insegnanti, a quello delle nuove tecnologie a sostegno delle attività didattiche. Tutto ciò con l'obiettivo di promuovere una riflessione sul ruolo cruciale che la scuola potrà assumere, anche partendo da quanto avvenuto in emergenza, nel preparare ancor meglio le giovani generazioni alle sfide, talvolta imprevedibili, del futuro. La nuova scuola, oltre a valorizzare le potenzialità delle tecnologie digitali più all'avanguardia, dovrà proporre nuovi paradigmi di apprendimento con un percorso continuo di aggiornamento per gli insegnanti che preveda proposte di innovazione didattica e metodologica. Il Convegno sarà anche l'occasione per presentare al pubblico il Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'Istruzione e Fondazione Golinelli, su innovazione didattica, formazione, ricerca, sperimentazione e diffusione della cultura scientifica e tecnologica nella scuola, per la società della conoscenza. Saranno anche presentati due nuovi percorsi di formazione per insegnanti incentrati sul potenziamento delle materie STEAM e sulla loro integrazione e interdisciplinarità: “Il Design dell’esperienza scientifica” per sviluppare nelle scuole esperienze pratiche di ricerca scientifica; “Community of Inquiry: dal laboratorio di scienze alle pratiche filosofiche” per esplorare le interconnessioni tra sapere filosofico e scientifico con l'obiettivo di promuovere un approccio interdisciplinare all'insegnamento. Il Convegno di studi si potrà seguire sul canale YouTube, con accesso libero tramite l’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=ZIx67YJOGU4 Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Emilia Romagna ultime notizie su maltempo e decreto aiuti
Emilia Romagna: le ultime notizie riguardano non più solo le condizioni meteorologiche della regione ma anche gli aiuti che il governo ha deciso di stanziare. A conclusione del Consiglio dei Ministri convocato d'urgenza, infatti, è stato approvato un primo decreto aiuti. 2 miliardi di euro stanziati per fornire dei primi aiuti alla popolazione in difficoltà. Vediamo cosa prevede il decreto. Il Decreto aiuti Sul tema lavoro, il Decreto ha previsto misure differenziate per le diverse tipologie di lavoratori: - i lavoratori dipendenti potranno usufruire della cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni; - i lavoratori autonomi che sono stati costretti a interrompere la loro attività lavorativa riceveranno un contributo una tantum fino a 3000 euro - le imprese esportatrici danneggiate dall'alluvione potranno accedere a un contributo a fondo perduto. Tale contributo sarà prelevato dal fondo Simest, un fondo che supporta la crescita delle imprese italiane nel mondo, creato dal ministero degli Affari esteri - le aziende agricole potranno usufruire di indennizzi messi a disposizione del ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare e di contributi, dal fondo innovazione, per l'acquisto di macchinari danneggiati Provvedimenti previsti anche per la scuola. I 20 milioni dedicati a questo settore serviranno a consentire il ricorso alla didattica a distanza fino alla fine dell'anno ormai prossima. Una prossima ordinanza del ministro Valditara prevederà procedure più snelle per lo svolgimento degli esami di maturità nelle zone colpite. Disposizioni su tasse, mutui e utenze Il Decreto prevede, inoltre, una sospensione dei termini per i versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto. Gli adempimenti compresi nel Decreto sono: - versamenti tributari in scadenza; - gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; - versamenti delle ritenute e le trattenute relative alle addizionali regionale e comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche; - versamenti, tributari e non, derivanti dalle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; - gli adempimenti, relativi ai rapporti di lavoro, verso le amministrazioni pubbliche previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale; - i versamenti e gli adempimenti previsti per l’adesione a uno degli istituti di definizione agevolata. Dopo il 31 agosto tali adempimenti potranno essere effettuati senza alcuna sanzione o il carico degli interessi entro il 20 novembre 2023. L'Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha deliberato la sospensione delle utenze nelle aree alluvionate. Quanto ai mutui in capo a soggetti residenti nelle zone colpite dall'alluvione, il nuovo provvedimento non contiene alcuna indicazione. Questo perché un pregresso accordo con l'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, prevede la sospensione automatica dei mutui sugli immobili siti in zone disastrate. Le misure contenute nel Decreto saranno sostenute economicamente da diverse iniziative: - l'aumento di un euro del biglietto d'ingresso ai musei - la vendita di veicoli sequestrati - estrazioni straordinarie di lotto e superenalotto. Sarà devoluto il ricavato della vendita dei biglietti, al netto delle vincite. Emilia Romagna: ultime notizie sul tempo Intanto il maltempo in Emilia Romagna sembra dare una tregua. Le precipitazioni si sono fermate e l'acqua inizia a ritirarsi. Calano anche gli evacuati, le persone, cioè, che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Ciò nonostante continua a permanere l'allerta rossa per la presenza di circa 300 frane attive. In copertina foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay Read the full article
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giancarlonicoli · 4 years ago
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Valentina Errante per “Il Messaggero”
Una legge che consenta ai datori di lavoro di imporre ai dipendenti un trattamento sanitario non c'è. E attualmente il vaccino anti Covid-19 non è obbligatorio. Ma, in attesa che la questione venga normata e definita con chiarezza, il rischio di licenziamento incombe ugualmente sui dipendenti che si rifiutino di sottoporsi alla terapia per l'immunizzazione. A meno che non possano svolgere le proprie mansioni in smart working o essere destinati ad altro incarico, anche inferiore, purché non comporti il contatto con altre persone.
L'interruzione del rapporto non sarebbe comunque immediata. Ruota tutto intorno all'articolo 32 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, che rende il datore responsabile della salute di tutti i dipendenti. E la questione non sembra essere troppo controversa, anche se per le assunzioni e le prestazioni non è previsto, come un tempo, il certificato di sana e robusta costituzione.
L’ESPERTO
A chiarire i termini della questione, è Roberto Pessi, prorettore alla Didattica della Luiss e professore ordinario di Diritto del lavoro. «Il datore di lavoro - spiega - si trova davanti a un problema di responsabilità rispetto agli altri lavoratori. Se un dipendente si rifiutasse di fare il vaccino non potrebbe permanere nei locali con altri, la questione riguarda la responsabilità civile. Ma è chiaro che potrebbe anche sconfinare nel penale. Quindi si potrebbe prevedere che il lavoratore non vaccinato utilizzi lo smart working, sempre che il tipo di mansioni che svolge lo consentano. Oppure dovrebbe essere allontanato, ma sarebbe una sospensione retribuita».
SOSPENSIONE RETRIBUITA
La legge non prevede una sospensione della retribuzione, spiega ancora Pessi: «Sarebbe necessario l'intervento del legislatore per stabilire come procedere in questi casi, prevedendo, ad esempio, un'eventuale imputazione del periodo di sospensione alla cassa integrazione. Oppure considerare la sospensione come una sorta di malattia. A quel punto, però - aggiunge il giuslavorista - ci sarebbe un limite di tempo, dopo il quale il licenziamento è legittimo. Ossia sarebbe come una sopravvenuta invalidità, superiore all'80 per cento, che non consente al dipendente di svolgere le mansioni per le quali è stato assunto. E, dunque, dopo una fase di sospensione, il licenziamento per giusta causa sarebbe previsto dalla legge». Ma per Pessi una modifica normativa è indispensabile, «Anzi, auspico - dice - che venga inserita nel programma del nuovo governo».
SICUREZZA SUL LAVORO
Gli articoli del codice civile che possono mettere in difficoltà i no-vax non sono pochi, c'è anche l'articolo 2087 del codice civile, che obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza fisica e psichica dei suoi dipendenti e il loro benessere, o, come ha spiegato ad Agenzia Nova Lavinia Morrico, dello Studio legale lavoro MMBA, il Testo Unico Sicurezza in materia di virus, vaccini e sorveglianza sanitaria, all' articolo 279, prevede che, su conforme parere del medico competente, il datore di lavoro sia obbligato a mettere a disposizione dei lavoratori, che non siano già immuni dall'agente biologico, vaccini efficaci da somministrare a cura di medico competente. Al tempo stesso, nel Testo Unico Sicurezza (articolo 20) sono previsti obblighi a carico del lavoratore che deve collaborare con il datore di lavoro nell'esecuzione della misura, prendendosi cura della salute ma anche di quella di tutti gli altri soggetti presenti sul luogo di lavoro (colleghi o terzi). Quindi per i no-vax le prospettive sono tutt'altro che rosee.
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