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Valenza: Due Startup Innovative Presentano il Futuro del Settore Oro e Gioielli
Palazzo Terzano ospita un evento unico: tecnologia, innovazione e opportunità di investimento nel settore dei preziosi
Palazzo Terzano ospita un evento unico: tecnologia, innovazione e opportunità di investimento nel settore dei preziosi Martedì 3 dicembre 2024, alle ore 19:00, Palazzo Terzano in Via Carducci 2, Valenza (AL), diventerà il fulcro dell’innovazione nel settore dell’oro e dei gioielli. Durante questa serata esclusiva, saranno presentate due startup tecnologiche che stanno rivoluzionando il mercato.…
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Una quindicina di anni fa, l'allora Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ebbe l'idea di reclutare i docenti su base regionale.
Di tutta risposta Umberto Veronesi pubblicò un articolo intitolato sic et simpliciter: "Cara Gelmini la scuola non è regionale". Ne lascio qui qualche stralcio, perché mi sembra utile al dibattito sull'autonomia differenziata e sulla conseguente regionalizzazione dell'istruzione.
"L’ipotesi di legare il reclutamento dei docenti alla provenienza regionale [...] rischia di impoverire culturalmente la nostra scuola. Io sono un meridionalista convinto e credo che le menti del Sud Italia siano un punto di forza del nostro Paese. Non posso evitare di ricordare che il Meridione ci ha donato Pirandello, Verga, Tomasi di Lampedusa, Benedetto Croce.
E ha prodotto gioielli di pensiero meno noti come il carteggio fra Giustino Fortunato e Salvemini. [...] Le radici della cultura italiana e la sua evoluzione, non possono prescindere dalle terre del Sud. [...]
Non discuto il fatto che il legame con il territorio sia un elemento importante nella formazione culturale, ma diventa più produttivo se confrontato e integrato con altre culture. Il resto del mondo, in particolare gli Stati Uniti, ci dimostra che ciò che conta oggi nel processo formativo dei giovani è la cross-fertilization, quello scambio fra mentalità e culture diverse che rende appunto più fertili le menti. Questo è provato nella scienza, ma è vero anche in tutti gli altri settori di innovazione. Gli Stati Uniti hanno saputo fare della loro multietnicità (il crogiuolo delle razze o melting pot) il loro punto di forza innovativo, che li ha resi il Paese con il maggior numero di Premi Nobel scientifici negli ultimi anni. Come può il nostro Paese pensare di muoversi nella direzione opposta per rinchiudersi culturalmente addirittura nel regionalismo?
L’Italia è una nazione multietnica per ragioni storiche. Siamo figli delle culture del Mediterraneo, del Medio Oriente e poi dei popoli del Nord. L’estro e la genialità che ci hanno contraddistinto nel tempo vengono anche da questo miscuglio di etnie e delle loro culture. Tanto più striderebbe in Italia una scuola improntata al regionalismo. I nostri giovani, con le loro idee e i loro ideali, sono la vera ricchezza del nostro Paese. La scuola è il luogo ideale per coltivarli. Non lasciamo cadere il dibattito su tutto ciò che può renderla migliore o peggiore."
La Stampa, 31.07.2009
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29/5 colucci jewellery @ Il Salotto di Via Spiga 15 - Milano
Dalle 14 alle 20 del 29 maggio 2024, colucci Jewellery è protagonista a Il Salotto di Via Spiga 15 - Milano. colucci è un gioiello da amare, un'icona nella gioielleria contemporanea ed un gioiello che trasforma il concetto stesso di bellezza. In altre parole, un connubio di innovazione, artigianalità e design senza tempo.
I gioielli colucci non sono semplici ornamenti, ma vere e proprie opere d'arte ispirate dagli elementi che ci circondano. Ogni creazione è frutto di una ricerca incessante del tempo e dello spazio perfetto, reinterpretato attraverso forme, geometrie e luci che esprimono la consapevolezza dell'effimero della vita e dell'importanza di amare senza riserve. Il brand per le prime collezioni prende ispirazione dalla natura; l'intento è stato quello di riportare nelle forme dei gioielli quello che per Luca Colucci rappresentava l'essenza degli elementi della natura. E quindi più che imitarne le forme, la ricerca si è spinta verso il reinterpretarne le caratteristiche dominanti; “così sono nate collezioni dove spero le persone possano trovare affinità con il proprio carattere”-sottolinea Luca Colucci- “mi sono molto divertito a trovare ispirazione anche dalla mia cultura e dal mio territorio. Se il brand parlasse una lingua, sicuramente molte parole non potrebbero che essere in dialetto napoletano. Come non farsi influenzare da Napoli?”
Napoli è da sempre stata la sua scuola e il centro nevralgico, dove arte cultura religione e superstizione si sono mescolati per secoli. In vendita, per ora, solo online, colucci Design affascina per gli anelli, come quelli della collezione Mari, ma anche Grani e Gea. I materiali usati sono principalmente l’argento 925, oro 9 k (inserti e alcune chiusure), diamanti, rubini e zaffiri naturali certificati Argento Sterling (925). È composto da argento puro al 92,5% e da altri metalli, ma è noto per essere generalmente ben tollerato dalla pelle, il che lo rende ideale per orecchini e gioielli anallergici. Un punto di forza del brand risiede nella consapevolezza del valore intrinseco che hanno i prodotti artigianali. Questo approccio più lento consente di dedicare tempo ai dettagli e alla precisione. Solo così si possono creare prodotti ben fatti e di maggiore qualità rispetto ai prodotti di massa. Le persone che lavorano nel laboratorio di Colucci Design, infatti, hanno ereditato le proprie conoscenze dagli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici, a Napoli.
Fondato nel 2019, ma in costante rinnovamento, il brand colucci nasce per stupire e soddisfare i sogni di chi indossa i suoi gioielli. La mission è quella di interpretare e realizzare i desideri più profondi dei propri clienti, anticipandoli con un design dinamico e in continuo mutamento. Luca Colucci, designer e mente creativa del brand, ha saputo coniugare la tradizione artigianale con l'innovazione tecnologica, creando gioielli destinati a diventare veri e propri simboli di stile e raffinatezza.
www.colucci.design
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29/5 colucci jewellery @ Il Salotto di Via Spiga 15 - Milano
Dalle 14 alle 20 del 29 maggio 2024, colucci Jewellery è protagonista a Il Salotto di Via Spiga 15 - Milano. colucci è un gioiello da amare, un'icona nella gioielleria contemporanea ed un gioiello che trasforma il concetto stesso di bellezza. In altre parole, un connubio di innovazione, artigianalità e design senza tempo.
I gioielli colucci non sono semplici ornamenti, ma vere e proprie opere d'arte ispirate dagli elementi che ci circondano. Ogni creazione è frutto di una ricerca incessante del tempo e dello spazio perfetto, reinterpretato attraverso forme, geometrie e luci che esprimono la consapevolezza dell'effimero della vita e dell'importanza di amare senza riserve. Il brand per le prime collezioni prende ispirazione dalla natura; l'intento è stato quello di riportare nelle forme dei gioielli quello che per Luca Colucci rappresentava l'essenza degli elementi della natura. E quindi più che imitarne le forme, la ricerca si è spinta verso il reinterpretarne le caratteristiche dominanti; “così sono nate collezioni dove spero le persone possano trovare affinità con il proprio carattere”-sottolinea Luca Colucci- “mi sono molto divertito a trovare ispirazione anche dalla mia cultura e dal mio territorio. Se il brand parlasse una lingua, sicuramente molte parole non potrebbero che essere in dialetto napoletano. Come non farsi influenzare da Napoli?”
Napoli è da sempre stata la sua scuola e il centro nevralgico, dove arte cultura religione e superstizione si sono mescolati per secoli. In vendita, per ora, solo online, colucci Design affascina per gli anelli, come quelli della collezione Mari, ma anche Grani e Gea. I materiali usati sono principalmente l’argento 925, oro 9 k (inserti e alcune chiusure), diamanti, rubini e zaffiri naturali certificati Argento Sterling (925). È composto da argento puro al 92,5% e da altri metalli, ma è noto per essere generalmente ben tollerato dalla pelle, il che lo rende ideale per orecchini e gioielli anallergici. Un punto di forza del brand risiede nella consapevolezza del valore intrinseco che hanno i prodotti artigianali. Questo approccio più lento consente di dedicare tempo ai dettagli e alla precisione. Solo così si possono creare prodotti ben fatti e di maggiore qualità rispetto ai prodotti di massa. Le persone che lavorano nel laboratorio di Colucci Design, infatti, hanno ereditato le proprie conoscenze dagli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici, a Napoli.
Fondato nel 2019, ma in costante rinnovamento, il brand colucci nasce per stupire e soddisfare i sogni di chi indossa i suoi gioielli. La mission è quella di interpretare e realizzare i desideri più profondi dei propri clienti, anticipandoli con un design dinamico e in continuo mutamento. Luca Colucci, designer e mente creativa del brand, ha saputo coniugare la tradizione artigianale con l'innovazione tecnologica, creando gioielli destinati a diventare veri e propri simboli di stile e raffinatezza.
www.colucci.design
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Colucci è il gioiello che amerai
La nascita di un'icona nella gioielleria contemporanea.
colucci, il gioiello che trasforma il concetto stesso di bellezza, presenta le sue collezioni, il 10 Aprile a Milano, nell'elegante cornice di Il Salotto di Via Spiga 15, a Milano, dalle 14 alle 21:00.
colucci è un connubio di innovazione, artigianalità e design senza tempo.
I gioielli colucci non sono semplici ornamenti, ma vere e proprie opere d'arte ispirate dagli elementi che ci circondano.
Ogni creazione è frutto di una ricerca incessante del tempo e dello spazio perfetto, reinterpretato attraverso forme, geometrie e luci che esprimono la consapevolezza dell'effimero della vita e dell'importanza di amare senza riserve.
Il brand per le prime collezioni prende ispirazione dalla natura; l'intento è stato quello di riportare nelle forme dei gioielli quello che per Luca Colucci rappresentava l'essenza degli elementi della natura.
E quindi più che imitarne le forme, la ricerca si è spinta verso il reinterpretarne le caratteristiche dominanti; "così sono nate collezioni dove spero le persone possano trovare affinità con il proprio carattere"-sottolinea Luca Colucci
"Mi sono molto divertito a trovare ispirazione anche dalla mia cultura e dal mio territorio. Se il brand parlasse una lingua, sicuramente molte parole non potrebbero che essere in dialetto napoletano.
Come non farsi influenzare da Napoli?"
Napoli è da sempre stata la sua scuola e il centro nevralgico, dove arte cultura religione e superstizione si sono mescolati per secoli.
Tyche è il suo omaggio a Napoli e più che la reinterpretazione di un simbolo è un vero e proprio racconto di un rito.
Quei piccoli gesti che stiamo perdendo nel nostro essere così frenetici che ti fanno omaggio, più che di un oggetto materiale, di un'emozione.
Ma ogni anello della collezione racconta la sua storia ed ha un proprio messaggio.
KFR nasce durante la pandemia; in quei giorni difficili abbiamo cambiato radicalmente il modo di rapportarci, le cose che prima si facevano con leggerezza sono diventate pericolose, reinventare il modo di scambiarsi tenerezze è diventato un'esigenza sociale e per chi disegna quasi un obbligo morale.
"Personalmente mi ha sempre commosso rivedere la scena finale di quel capolavoro cinematografico senza tempo Nuovo cinema Paradiso in cui un Totò ormai adulto, interpretato da Jacques Perrin, visiona una bobina che gli ha lasciato l'amico Alfredo come ultimo dono, contenente le scene tagliate dei baci di diversi film-allora era la censura a proibire il bacio"-aggiunge Luca Colucci.
"Da queste emozioni nasce KFR un anello dove spero le persone possano ritrovare amore e design. La passione è racchiusa nel gesto più tenero al mondo, un bacio, reinterpretato in un design semplice che lo renderà eterno ed unico, così da poterlo donare alla persona che si ama o tenerlo come suo ricordo".
In vendita, per ora, solo online, colucci Design affascina per gli anelli, come quelli della collezione Mari, ma anche Grani e Gea.
I materiali usati sono principalmente l'argento 925, oro 9 k (inserti e alcune chiusure), diamanti, rubini e zaffiri naturali certificati
Argento Sterling (925)
È composto da argento puro al 92,5% e da altri metalli, ma è noto per essere generalmente ben tollerato dalla pelle, il che lo rende ideale per orecchini e gioielli anallergici.
"Il mio obiettivo principale è quello di divertirmi"-continua Luca Colucci-"sono fermamente convinto che quando hai idee e ti diverti a realizzarle e lo fai con passione, questo processo traspare ed è contagioso.
La cosa più emozionante è notare negli occhi delle persone che mi aiutano ogni giorno a realizzare il mio sogno, che anche in loro si accende qualcosa e lavorano con il mio stesso entusiasmo.
Altra convinzione è che il design del gioiello ha, a mio avviso, ancora tanto da raccontare, quindi sono fiducioso che i miei gioielli possano andare fieri in giro per il mondo a raccontare una storia fatta di passione.
Detto questo, l'obiettivo del brand non può che essere quello di contagiare ed emozionare le persone e renderle più felici e perché no anche più vanitose".
Un punto di forza del brand risiede nella consapevolezza del valore intrinseco che hanno i prodotti artigianali.
Le aziende artigiane rappresentano l'eccellenza del nostro territorio.
Nel mondo frenetico dell'industrializzazione e della produzione di massa, chi riesce a conservare come un piccolo tesoro "l'essenza dell'arte del fare a mano" ha sicuramente un valore aggiunto.
Questo approccio più lento consente di dedicare tempo ai dettagli e alla precisione. Solo così si possono creare prodotti ben fatti e di maggiore qualità rispetto ai prodotti di massa.
Le persone che lavorano nel laboratorio di Colucci Design, infatti, hanno ereditato le proprie conoscenze dagli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici, a Napoli".
In che modo colucci Design coniuga tradizione e innovazione tecnologica?
"Dopo i primi bozzetti fatti a matita si passa a modellare in 3d il gioiello a computer e poi si stampa in resina fondibile"-conclude Luca Colucci-"questo è l'unico processo che si distingue da quello tradizionale che prevedeva la modellazione a mano del modello in cera.
Non credo si possa parlare in questo caso di innovazione tecnologica. Semplicemente gli strumenti per gli scultori si sono evoluti e, dal modello in cera al gioiello finito i processi sono sempre gli stessi da secoli".
Fondato nel 2019, ma in costante rinnovamento, il brand colucci nasce per stupire e soddisfare i sogni di chi indossa i suoi gioielli. La mission è quella di interpretare e realizzare i desideri più profondi dei propri clienti, anticipandoli con un design dinamico e in continuo mutamento.
Ogni gioiello colucci è frutto di una meticolosa lavorazione artigianale, che parte dalla scultura digitale dei pixel, prosegue con la precisione del controllo numerico e si conclude con la maestria degli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici di Napoli.
Luca Colucci, designer e mente creativa del brand, ha saputo coniugare la tradizione artigianale con l'innovazione tecnologica, creando gioielli destinati a diventare veri e propri simboli di stile e raffinatezza.
"colucci, il gioiello che amerai, non è solo un brand, ma un viaggio emozionale attraverso il tempo e lo spazio," prosegue Luca Colucci. "Ogni gioiello racconta una storia, ogni dettaglio è pensato per evocare emozioni profonde e lasciare un'impronta indelebile nel cuore di chi lo indossa.
Le collezioni di gioielli colucci sono disponibili presso il sito ufficiale del brand.
Per ulteriori informazioni e per scoprire il gioiello che amerai, visita www.colucci.design
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Gioielli Spadafora, Arte e Tradizione
Gioielli Spadafora, Arte e Tradizione Scopri l’oreficeria artigianale di San Giovanni in Fiore (CS) con i gioielli Spadafora, unici e ricchi di storia La Storia di Spadafora Gioielli La storia dell’azienda Spadafora Gioielli in via Roma 3 a San Giovanni in Fiore (CS) Alla scoperta dell’#oreficeriaartigianale con i #gioielliSpadafora, un esempio di #tradizione e #innovazione a #SanGiovanniInFiore. 🏛️💍 Lasciati incantare da #creatività e #cultura che danno vita a gioielli senza tempo. #arteorafa #LiberFigurarum #GioacchinoDaFiore #ArteSacra #Cosenza Scopri di più su ramingare.com! ... Read the full article
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Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese: Una Tela di Storia e Cultura
Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese: Una Tela di Storia e Cultura.
Nel cuore delle pittoresche Valli di Lanzo, un tesoro nascosto attende pazientemente di svelare le sue meraviglie tessili al mondo.
Il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile, un'opera voluta con fervore da Ester Fornara Borla e resa possibile dall'impegno dell'Amministrazione Comunale, è una gemma culturale incastonata nel seicentesco ex istituto delle Suore Immacolatine, noto anche come Palazzo d’Este.
Inaugurato con gioia e fierezza il 20 giugno 2009, questo museo è molto più di una semplice raccolta di oggetti antichi; è un santuario che celebra la ricca storia tessile e il patrimonio artistico delle Valli di Lanzo.
Riscoperta delle Tradizioni Tessili
Una delle principali missioni del Museo Etnografico è quella di preservare e promuovere le tradizioni tessili tipiche del territorio.
L'esposizione è suddivisa in due sezioni distintive: la prima, dedicata alla filatura e alla tessitura, offre un'affascinante panoramica delle antiche tecniche utilizzate dalle donne nelle case rurali delle Valli di Lanzo.
Qui, visitatori di ogni età possono immergersi nel processo intricato e laborioso che portava alla creazione di tele grezze di canapa o cotone, utilizzate per la biancheria per la casa e quella personale.
Grazie al restauro di un antico telaio risalente al XIX secolo, esposto con orgoglio nella sezione, è possibile rivivere l'arte millenaria della tessitura e ammirare la perfezione dei dettagli delle tele prodotte.
La seconda sezione del museo è un omaggio all'Arte Popolana Lanzese, conosciuta anche come "Lavoro di Lanzo".
Questa tecnica di ricamo, nata nel cuore della città intorno al 1910 grazie all'iniziativa visionaria di Elena Mars Albert, ha plasmato un'intera generazione di donne lanzesi.
Attraverso la creazione di fiori, foglie e fettucce all'uncinetto, le giovani ragazze, spesso provenienti da famiglie contadine o svantaggiate, hanno imparato a trasformare semplici fili in opere d'arte.
I manufatti risultanti, spesso composti su tela grezza, erano venduti con orgoglio a Torino e oltre, portando un po' della bellezza delle Valli di Lanzo nel resto del mondo.
Una Ricostruzione Storica Vivente
Il Museo Etnografico non è solo una tappa turistica, ma un laboratorio vivente dove le tradizioni tessili prendono vita.
Grazie alla dedizione del Comitato Ponte del Diavolo di Lanzo, il museo ospita regolarmente sessioni pratiche e visite guidate per condividere le antiche tecniche e promuovere l'arte della tessitura e del ricamo.
Qui, i visitatori possono sperimentare di persona l'uso degli strumenti secolari, testimoni dell'ingegno e della maestria dei tessitori del passato.
Il Passato e il Presente Si Fondono
Oltre alla sua funzione educativa e culturale, il Museo Etnografico è anche un ponte tra il passato e il presente.
Le opere esposte, insieme alla documentazione fotografica originale e agli arazzi moderni creati dal laboratorio d’arte tessile “Ricamare a Lanzo”, raccontano una storia di continuità e innovazione.
Il Ricamo di Lanzo, inserito nel disciplinare di produzione “Tessitura, Arazzi, Ricamo e Abbigliamento” per l'Eccellenza Artigiana della Regione Piemonte, continua a ispirare anche la moda contemporanea, come dimostrato dal progetto di reinterpretazione stilistica del 2012, che ha dato vita a una collezione di gioielli contemporanei.
Un Palazzo Rico di Storia
Il palazzo che ospita il Museo Etnografico è più di un semplice edificio; è una testimonianza vivente della storia delle Valli di Lanzo.
Un tempo appartenuto alla potente famiglia Este di San Martino in Rio, il palazzo ha attraversato secoli di dominio e cambiamenti politici prima di diventare sede dell'Istituto delle Suore Immacolatine e, infine, del Museo Etnografico.
La sua storia intrisa di nobili gesta e passaggi di potere conferisce al museo un'aura di grandezza e maestosità che si fonde perfettamente con il suo intento di celebrare le arti tessili locali.
In conclusione, il Museo Etnografico e Laboratorio dell'Arte Tessile di Lanzo Torinese è molto più di una semplice attrazione turistica; è un luogo dove la storia prende vita, dove le tradizioni sono onorate e dove l'arte continua a fiorire. Con la sua vasta collezione di opere antiche e moderne, le sue sessioni pratiche e il suo impegno per la promozione della cultura tessile locale, questo museo rimane un faro di ispirazione per le generazioni presenti e future.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Una Tela di Storia e Cultura
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/i-rapper-piu-influenti-dellintero.html I rapper più influenti dell'intero fashion system È inutile negarlo, i più grandi lanciatori di tendenze della nostra epoca sono i rapper e non più i divi di Hollywood (che comunque mantengono un ruolo di primo piano per la moda). Ma chi osa di più e chi fa del suo stile un modello da imitare sono proprio gli artisti del panorama hip-hop. Analizzare la loto estetica è come immergersi in un mondo di creatività, individualità e innovazione. Ogni rapper porta con sé un bagaglio di influenze, esperienze e prospettive che si riflettono chiaramente nella sia nella musica che nel modo di presentarsi al pubblico. Vediamo chi sono i rapper più influenti nel fashion system e commentiamo il loro stile. A$AP Rocky A mani basse tra i nostri preferiti, ma anche tra i preferiti dal fashion system e, ultimamente in particolar moda, da Bottega Veneta. Ma anche da Gucci, Guess, Dior, Balenciaga e Loewe, non proprio i primi arrivati insomma. Questo perché da quando è entrato sulla scena nel 2011, A$AP Rocky è entrato nell'élite della musica e della moda. Che lo si avvisti tra le strade di New York o in prima fila a una sfilata il suo stile non riesce proprio a passare inosservato, tanto che è da molti additato come il musicista meglio vestito dei nostri giorni. Negli anni è è passato dallo street goth all'haute couture con una nonchalance inaudita, sempre in maniera coerente con le sue radici hip hop, anche con gli outfit più formali. Non ha paura di osare con colori, volumi, texuture, total denim o total leather; il suo stile è vario e sperimentale ma raramente è caduto nel tranello del cattivo gusto. Anche quando indossa abiti sartoriali non è mai noioso o banale: dal gessato all'oversize riesce a riflettere la sua personalità con qualsiasi cosa indossi. Il tutto condito da gioielli, perle e brillanti. Se stare bene con qualsiasi cosa fosse un super potere sarebbe il suo: lo incoroniamo come Fashion Goat. Tyler, The Creator La moda (e non solo la musica) aveva proprio bisogno di un personaggio originale come Tyler, The Creator. Questo perché il suo stile è abbastanza anticonvenzionale ed eclettico, molto distante da quello che è il cliché della cultura hip hop. Non ha niente a che fare con l'aria da duro o da gangster, bensì ha uno spiccato senso dello stile personale, nel quale si incontrano skatewear, l'abbigliamento da golf, il preppy e quello che chiamiamo "ecletic granpa style" (un'estetica da simpatico nonnino, per semplificare). Segni particolari? Il colbacco (ma anche i cappelli in generale, che siano da golf o da pescatore). Non contiamo le volte che l'artista si è presentato a eventi mondani con questo simpatico copricapo peloso, e possiamo dire senza esitazioni che gli sta da dio. E non è una cosa che potremmo dire di tutti. Questo perché completa con coerenza i suoi outfit solitamente colorati e irriverenti. Sottolineiamo che quando parliamo dei suoi look e li descriviamo come simpatici e divertenti non parliamo di caricature, sono dei look on point dalla testa ai piedi, moderni e di carattere, che dettano tendenza prima ancora che si vedano sulle passerelle. Tyler è una ventata d'aria fresca nell'hip-hop e nella moda. Kanye West Di Kanye West onestamente non sappiamo più cosa pensare. È forse un genio visionario o un folle? Non abbiamo la risposta a questo quesito, quello che sappiamo è che sicuramente è un incompreso. Ultimamente lo si vede solamente in look total black oversize, o meglio, non è che proprio lo si veda, perché quasi ogni volta che esce di casa è completamente coperto dalla testa ai piedi (al contrario della compagna Bianca Censori), avete capito bene viso compreso. Che si metta una maschera da film horror o un passamontagna senza fori (non capiamo bene infatti come faccia a vedere o respirare), la sua faccia ormai si vede poco e niente in giro. Altro punto focale dei suoi look sono le "scarpe", che mettiamo tra virgolette perché alle volte non sappiamo se si possano definire tali. Come quelle che più che calzature sembrano dei veri e propri calzini neri muniti di una sottile suola. Insomma tutti gli occhi di solito sono puntati sui suoi piedi: è apparso in infradito di diamanti e calzini, o in stivali imbottiti alla al ginocchio che ricordano quelli indossati dai protagonisti di Dragon Ball. In generale predilige dei massicci combat boots, e per massicci intendiamo stivali sproporzionati, letteralmente enormi. Ye ha creato intorno ai suoi outfit una macchina mediatica parallela alla sua musica, dopo le sue apparizioni non si parla d'altro che dei suoi look. La filosofia è una sola e segue la regola "non importa se bene o male, l'importante è che se ne parli". Ma il buon gusto è un'altra cosa. Lil Nas X Uno degli artisti più audaci e temerari nel panorama dell'hip hop, Lil Nas X si distingue per la sua intraprendenza nel superare i confini di genere, sfidando gli stereotipi prevalenti in un contesto spesso intriso di iper mascolinità e rigidità. Con il coraggio di indossare gonne, crop top e tacchi vertiginosi, si è affermato come una figura leggendaria simbolo della moda gender fluid. La sua audacia nel vestire come desidera è innegabile, e il suo stile rimane costantemente innovativo e sorprendente. Ogni suo outfit è studiato con cura e originalità, rendendolo il fulcro delle attenzioni in qualsiasi evento mondano in cui si trovi. Ricordi il Met Gala dello scorso anno? Quando si presentò praticamente in intimo su dei trampoli e con tutto il corpo incastonato da brillanti. ICONICO. Ma è solo un esempio di come dimostri costantemente di essere una forza inarrestabile nell'affermare la propria individualità e personalità attraverso la moda. Playboi Carti A livello stilistico, Playboi Carti è uno dei rapper più sottovalutati. Lui ha creato uno stile tutto suo, mischiando insieme elementi hip hop con l'estetica punk, dark e gothic, creando qualcosa di unico e mai visto prima. La sua immagine non è però passata inosservata a chi di dovere, nello specifico a Virgil Abloh, che lo fece scendere in passerella alla sua sfilata di debutto per Louis Vuitton nel 2017. Carti è un mutaforma, spesso il suo stile cambia in concomitanza con l'uscita dei suoi album, ma ci piace immaginarlo come un vampiro urbano, che è forse l'estetica che al momento più lo rappresenta (non a caso l'abbiamo visto più volte in mise firmate Rick Owens, ma ha anche un debole per Raf Simons e Balmain). Tra attillati pantaloni di pelle, maglie a rete, trucchi scenografici un po' da film horror, il cantante dimostra una spiccata personalità a ogni sua apparizione, che va ben al di là delle tendenze del momento. Drake Drake ha sicuramente un debole per i rifermenti sportivi nei suoi outfit: dalle maglie da calcio, a quelle da basket, baseball arrivando persino all'abbigliamento da biker. Il tutto rigorosamente oversize. Un altro accessorio che adora sono i classici stivali di Timberland, appena tornati sotto le luci della ribalta grazie a Pharrel Williams e Louis Vuitton. In generale, tra tutti, il suo stile è forse il meno entusiasmante e solitamente adotta un approccio molto più sottile e meno sopra le righe rispetto ai suoi colleghi. Le tute Stone Island, l'abbigliamento sportivo retrò Nike e gli abiti personalizzati su misura sono diventati tutti punti fermi nel guardaroba. Di tanto in tanto compaiono anche capi di tendenza, come capispalla vintage, insolite maglie di ritorno al passato o preziose collaborazioni con Supreme. Non mancano anche alcuni pezzi della sue etichette di abbigliamento OVO o NOCTA. Lo promuoviamo comunque, senza infamia e senza lode. Travis Scott Negli anni, lo stile di Travis Scott è diventato popolare quanto la sua musica. Tanto che il rapper è visto come una delle figure più influenti della moda odierna, con le sue varie collaborazioni di sneaker sempre sold out in pochi secondi dal rilascio e il suo merchandising che viene venduto per a prezzi vertiginosi sul mercato del resale. Lo stile è una parte molto importante della sua immagine ed è chiaro che ci tenga particolarmente: ha collaborato con Helmut Lang, Dior e persino McDonald's. Ama le borse firmate, il lusso e i gioielli, tutte cose tipiche dell'estetica patinata dell'alta moda, ma che mixa con elementi di streetwear come silhouette extra oversize, sneakers, catene, brillanti e paradenti. La sua è la versione imitata all'infinito d quello che viene definito streetwear di lusso, nessuno più di lui - e nessuno meglio di lui - incarna questa estetica.
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Dove fare una mostra a Milano: i migliori spazi espositivi della città
Dove fare una mostra a Milano: i migliori spazi espositivi della città. Camminare per le strade di Milano significa, in ogni momento, stupirsi per qualcosa di nuovo. I suoi alti grattacieli moderni proteggono le case dei quartieri storici, trasformando la città in una cartolina eclettica. Corre veloce, Milano, con i suoi ritmi frenetici e irraggiungibili per chiunque non l’abbia nel sangue. Ma la capitale della moda profuma anche di musica e di arte. E non è un mistero che gli espositori cerchino spesso qui gli spazi dove allestire una mostra o un evento culturale, proprio per la miriade di personalità differenti che popolano una delle metropoli più importanti d’Italia. Negli anni, gli spazi espositivi a Milano sono aumentati sia in termini di quantità che di qualità, diventando uno dei punti cardini della città. In questa direzione, anche gli artisti si sono mossi per cercare location sempre più uniche e originali. Oggi, infatti, oltre ai grandi classici come il Duomo, sono tanti gli spazi espositivi che non tutti conoscono, ma che sono perfetti per costruire l’atmosfera per una mostra indimenticabile. Dove cercare gli spazi espositivi a Milano Esplorare gli spazi espositivi segreti di Milano è come leggere i capitoli di una storia d'arte emozionante. Oltre le solite icone turistiche, nelle zone centrali e rinomate della città, si nascondono gioielli meno celebrati ma altrettanto straordinari. Da Brera a Navigli, attraverso le strade di Porta Nuova, Milano rivela un lato inaspettato e affascinante nella sua scena espositiva. In Brera, il quartiere dell'arte per eccellenza, si respira un'atmosfera intrisa di creatività, con gallerie d'arte e spazi espositivi che si integrano armoniosamente tra antiche botteghe e caffè alla moda. I Navigli, poi, con i suoi romantici canali e le stradine acciottolate, offrono scenari pittoreschi che diventano il palcoscenico perfetto per mostre dall'anima bohémien.Ma la ricerca di spazi espositivi a Milano non si ferma qui. Porta Nuova, simbolo di modernità e innovazione architettonica, si presenta infine come una tela bianca pronta ad accogliere esposizioni contemporanee. Qui, tra lo sfondo degli imponenti grattacieli, l'arte si fonde con il paesaggio urbano, creando un contrasto affascinante. L'avventura di scoprire queste perle meno conosciute aggiunge un elemento di sorpresa e autenticità all'organizzazione di mostre. In ogni angolo, in ogni strada, la ricerca di luoghi inaspettati si plasma in un contesto straordinario per celebrare l'espressione artistica in tutte le sue forme. Come trovare gli spazi espositivi adatti alle proprie esigenze La scelta dello spazio espositivo a Milano va oltre la sua posizione geografica. Adattare l'ambiente alla tipologia di mostra è fondamentale per catturare l'attenzione del pubblico desiderato. Per fare un esempio, se stiamo organizzando una mostra moderna rivolta ai giovani, un'ubicazione centrale e vicino alle scuole potrebbe favorire collaborazioni fra noi e gli studenti. Per esposizioni di carattere più economico, invece, uno spazio vicino agli uffici potrebbe essere la soluzione ideale. Mentre, se l'obiettivo è attrarre una platea di persone influenti, posizionarsi nei pressi dei teatri prestigiosi come La Scala può fare la differenza. La versatilità di Milano offre spazi espositivi per ogni esigenza, creando un palcoscenico perfetto per un'esperienza artistica senza precedenti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“Valenza: Oro, Luce, Meraviglia”: Un Successo Che Illumina il Territorio
Bilancio positivo per l’evento che celebra l’arte orafa di Valenza, con un’ampia partecipazione e risultati oltre le aspettative.
Bilancio positivo per l’evento che celebra l’arte orafa di Valenza, con un’ampia partecipazione e risultati oltre le aspettative. L’articolo pubblicato su CorriereAl mette in evidenza il successo di “Valenza: Oro, Luce, Meraviglia”, un evento di grande richiamo dedicato alla celebre arte orafa di Valenza. Questo appuntamento si è rivelato non solo un’occasione per promuovere il territorio, ma…
#Arte e tradizione#Arte Italiana#Arte orafa#artigianato#artigianato artistico#artigiani Valenza#bellezza oro#bilancio evento#creatività artigianale#Cultura Locale#Eccellenza Italiana#economia locale#economia Valenza#eleganza e oro#esposizione gioielli#eventi artigianato#evento successo#evento Valenza#gioielleria italiana#gioielleria Valenza#gioielli artigianali#Gioielli italiani#industria gioielleria#innovazione orafa#lavorazione oro#Made in Italy#Maestri orafi#Oro Luce Meraviglia#patrimonio culturale.#patrimonio italiano
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Giovanni Gastel
Giovanni Gastel, Prearo Editore, Milano 2019, Tiratura limitata a 150 esemplari numerati e firmati, di cui 100 con numeri arabi, 30 con numeri romani e 20 prove d’artista, sigillo di garanzia e firma dell’autore e dell’editore €5.000,00
Gastel per Donna Edimoda, September 1991A limited edition 147/300 catalog contains an original Polaroid with Giovanni Gastel’s autograph - Edizione Limitata di 300 Copie firmata e numerata, copia n.147, Polaroid Originale firmata dall'autore €1.800,00
Giovanni Gastel a cura di Germano Celant SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2016, 528 pages, 500 color illustrations, 21x24cm., English, ISBN 9788836634989, € 45,00
I Gioielli della Fantasia - Ornamenti del XX secolo nell’arte, nel costume, nella moda- a cura di Deanna Farneti Cera, fotografie di Giovanni Gastel, Idea Books, Milano 1991, 405 pagine €380,00
Similitudini - L’arte della calzatura italiana - foto Giovanni Gastel, prefazione Giusi Ferré, Electa, Milano 2017, 191 pagine, italiano/inglese, ISBN 9788891814111 € 49,00
Giovanni Gastel - The People I like - The Book, Skira, Milano 2020, 208 pagine, 230 b/n 10 colori, ISBN 978-88-572-4471-6 €45,00
Un certo mondo cammina Rossetti - Tra tradizione e innovazione : Renzo Rossetti racconta come si diventa un marchio simbolo della scarpa italiana a cura di Gisella Borioli, Introduzione di Natalia Aspesi, Fotografie di Giovanni Gastel - Skira, Milano 2006, 212 pagine, 24 x 28cm, 202 ill.a colori, ISBN 9788876244803,euro 40,00
Giovanni Gastel - Maschere e spettri - Germano Celant- Skira, Milano 2009, 168 pagine, 80 ill.colori, ISBN 9788861306950, €60,00
Giovanni Gastel - Catalogo della sua personale alla Triennale di Milano del 1997 e curata da Germano Celant., Idea Books, Milano 1997, 246 pagine, ISBN 978 88 88033 07 6, €29,00
Giovanni Gastel - Un eterno istante La mia vita , Mondadori, Milano 2015, 141 pagine, ISBN 9788891801784, €16,90
01/12/21
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#Giovanni Gastel#Gastel#mostra Triennale Milano 2021#photography books#libri di fotografia#fashionbooksmilano
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Si Sposaitalia 2023
Sarà un bel weekend quello con la prossima edizione del Sì Sposaitalia Collezioni, l’attesissimo e appuntamento con la settimana della moda sposa milanese che conferma un ricco calendario di Fashion Show all’Allianz MiCo. Il Sì Sposaitalia, anche per il 2023, sarà la vetrina italiana della Milano Bridal Week e, allo stesso tempo, il laboratorio creativo di idee e progetti dalla vocazione internazionale del mondo del wedding. Dal 14 al 17 aprile al MiCo circa 150 brand sono pronti per incontrare le bridal boutique e i buyer di tutto il mondo, in particolare da Giappone, Usa, Corea e Canada, con una proposta di abiti da sposa, abiti da sposo, accessori e gioielli che punta ad essere il cuore del top level nel settore Bridal e Wedding. Ancora una volta la kermesse milanese, tra innovazione, selezione e qualità in linea con le dinamiche evolutive del mercato, dovrà confermare il suo ruolo di trend setter dettando le nuove tendenze del Bridal Fashion della prossima stagione. In anteprima al Sì Sposaitalia 2023 saranno le nuove collezioni dei brand più importanti del panorama Bridal, con un grande ritorno in fiera per Randy Fenoli, Emiliano Bengasi, Eddy K., Yukinori Morinaga, Susanna Rivieri Sposa, Lebole Cerimonia e Vela Sposa. A scegliere Milano come unico palcoscenico sono stati nomi come Chiara Boni, La Petite Robe, MySecret Sposa, Creazioni Maria Pia, Luisa Sposa, Diamond Couture e Dalin Atelier. Non mancano i top player di settore che scelgono Sì SposaItalia Collezioni per sfilare in anteprima con le loro proposte, come Elisabetta Polignano e Musani Couture, ma anche i brand dell’olandese Gruppo Modeca, Justin Alexander e la Wedding Couture in chiave maschile di Andrea Versali e di Scribano 1966. Tra le realtà di nicchia che, per la prima volta, saranno presenti al Sì Sposaitalia Collezioni ci saranno le robes de chambre in seta di Luna di Seta, la lingerie da sposa di Oroblu, gli accessori orientaleggianti Made in Libano di Bbloomed, le collezioni di scarpe di Danira Calzature oltre a emergenti come Elizabeth Passion, Eva Lendel e Asli Dogan. Read the full article
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Colucci è il gioiello che amerai
La nascita di un'icona nella gioielleria contemporanea.
colucci, il gioiello che trasforma il concetto stesso di bellezza, presenta le sue collezioni, il 10 Aprile a Milano, nell'elegante cornice di Il Salotto di Via Spiga 15, a Milano, dalle 14 alle 21:00.
colucci è un connubio di innovazione, artigianalità e design senza tempo.
I gioielli colucci non sono semplici ornamenti, ma vere e proprie opere d'arte ispirate dagli elementi che ci circondano.
Ogni creazione è frutto di una ricerca incessante del tempo e dello spazio perfetto, reinterpretato attraverso forme, geometrie e luci che esprimono la consapevolezza dell'effimero della vita e dell'importanza di amare senza riserve.
Il brand per le prime collezioni prende ispirazione dalla natura; l'intento è stato quello di riportare nelle forme dei gioielli quello che per Luca Colucci rappresentava l'essenza degli elementi della natura.
E quindi più che imitarne le forme, la ricerca si è spinta verso il reinterpretarne le caratteristiche dominanti; "così sono nate collezioni dove spero le persone possano trovare affinità con il proprio carattere"-sottolinea Luca Colucci
"Mi sono molto divertito a trovare ispirazione anche dalla mia cultura e dal mio territorio. Se il brand parlasse una lingua, sicuramente molte parole non potrebbero che essere in dialetto napoletano.
Come non farsi influenzare da Napoli?"
Napoli è da sempre stata la sua scuola e il centro nevralgico, dove arte cultura religione e superstizione si sono mescolati per secoli.
Tyche è il suo omaggio a Napoli e più che la reinterpretazione di un simbolo è un vero e proprio racconto di un rito.
Quei piccoli gesti che stiamo perdendo nel nostro essere così frenetici che ti fanno omaggio, più che di un oggetto materiale, di un'emozione.
Ma ogni anello della collezione racconta la sua storia ed ha un proprio messaggio.
KFR nasce durante la pandemia; in quei giorni difficili abbiamo cambiato radicalmente il modo di rapportarci, le cose che prima si facevano con leggerezza sono diventate pericolose, reinventare il modo di scambiarsi tenerezze è diventato un'esigenza sociale e per chi disegna quasi un obbligo morale.
"Personalmente mi ha sempre commosso rivedere la scena finale di quel capolavoro cinematografico senza tempo Nuovo cinema Paradiso in cui un Totò ormai adulto, interpretato da Jacques Perrin, visiona una bobina che gli ha lasciato l'amico Alfredo come ultimo dono, contenente le scene tagliate dei baci di diversi film-allora era la censura a proibire il bacio"-aggiunge Luca Colucci.
"Da queste emozioni nasce KFR un anello dove spero le persone possano ritrovare amore e design. La passione è racchiusa nel gesto più tenero al mondo, un bacio, reinterpretato in un design semplice che lo renderà eterno ed unico, così da poterlo donare alla persona che si ama o tenerlo come suo ricordo".
In vendita, per ora, solo online, colucci Design affascina per gli anelli, come quelli della collezione Mari, ma anche Grani e Gea.
I materiali usati sono principalmente l'argento 925, oro 9 k (inserti e alcune chiusure), diamanti, rubini e zaffiri naturali certificati
Argento Sterling (925)
È composto da argento puro al 92,5% e da altri metalli, ma è noto per essere generalmente ben tollerato dalla pelle, il che lo rende ideale per orecchini e gioielli anallergici.
"Il mio obiettivo principale è quello di divertirmi"-continua Luca Colucci-"sono fermamente convinto che quando hai idee e ti diverti a realizzarle e lo fai con passione, questo processo traspare ed è contagioso.
La cosa più emozionante è notare negli occhi delle persone che mi aiutano ogni giorno a realizzare il mio sogno, che anche in loro si accende qualcosa e lavorano con il mio stesso entusiasmo.
Altra convinzione è che il design del gioiello ha, a mio avviso, ancora tanto da raccontare, quindi sono fiducioso che i miei gioielli possano andare fieri in giro per il mondo a raccontare una storia fatta di passione.
Detto questo, l'obiettivo del brand non può che essere quello di contagiare ed emozionare le persone e renderle più felici e perché no anche più vanitose".
Un punto di forza del brand risiede nella consapevolezza del valore intrinseco che hanno i prodotti artigianali.
Le aziende artigiane rappresentano l'eccellenza del nostro territorio.
Nel mondo frenetico dell'industrializzazione e della produzione di massa, chi riesce a conservare come un piccolo tesoro "l'essenza dell'arte del fare a mano" ha sicuramente un valore aggiunto.
Questo approccio più lento consente di dedicare tempo ai dettagli e alla precisione. Solo così si possono creare prodotti ben fatti e di maggiore qualità rispetto ai prodotti di massa.
Le persone che lavorano nel laboratorio di Colucci Design, infatti, hanno ereditato le proprie conoscenze dagli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici, a Napoli".
In che modo colucci Design coniuga tradizione e innovazione tecnologica?
"Dopo i primi bozzetti fatti a matita si passa a modellare in 3d il gioiello a computer e poi si stampa in resina fondibile"-conclude Luca Colucci-"questo è l'unico processo che si distingue da quello tradizionale che prevedeva la modellazione a mano del modello in cera.
Non credo si possa parlare in questo caso di innovazione tecnologica. Semplicemente gli strumenti per gli scultori si sono evoluti e, dal modello in cera al gioiello finito i processi sono sempre gli stessi da secoli".
Fondato nel 2019, ma in costante rinnovamento, il brand colucci nasce per stupire e soddisfare i sogni di chi indossa i suoi gioielli. La mission è quella di interpretare e realizzare i desideri più profondi dei propri clienti, anticipandoli con un design dinamico e in continuo mutamento.
Ogni gioiello colucci è frutto di una meticolosa lavorazione artigianale, che parte dalla scultura digitale dei pixel, prosegue con la precisione del controllo numerico e si conclude con la maestria degli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici di Napoli.
Luca Colucci, designer e mente creativa del brand, ha saputo coniugare la tradizione artigianale con l'innovazione tecnologica, creando gioielli destinati a diventare veri e propri simboli di stile e raffinatezza.
"colucci, il gioiello che amerai, non è solo un brand, ma un viaggio emozionale attraverso il tempo e lo spazio," prosegue Luca Colucci. "Ogni gioiello racconta una storia, ogni dettaglio è pensato per evocare emozioni profonde e lasciare un'impronta indelebile nel cuore di chi lo indossa.
Le collezioni di gioielli colucci sono disponibili presso il sito ufficiale del brand.
Per ulteriori informazioni e per scoprire il gioiello che amerai, visita www.colucci.design
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Colucci è il gioiello che amerai
La nascita di un'icona nella gioielleria contemporanea.
colucci, il gioiello che trasforma il concetto stesso di bellezza, presenta le sue collezioni, il 10 Aprile a Milano, nell'elegante cornice di Il Salotto di Via Spiga 15, a Milano, dalle 14 alle 21:00.
colucci è un connubio di innovazione, artigianalità e design senza tempo.
I gioielli colucci non sono semplici ornamenti, ma vere e proprie opere d'arte ispirate dagli elementi che ci circondano.
Ogni creazione è frutto di una ricerca incessante del tempo e dello spazio perfetto, reinterpretato attraverso forme, geometrie e luci che esprimono la consapevolezza dell'effimero della vita e dell'importanza di amare senza riserve.
Il brand per le prime collezioni prende ispirazione dalla natura; l'intento è stato quello di riportare nelle forme dei gioielli quello che per Luca Colucci rappresentava l'essenza degli elementi della natura.
E quindi più che imitarne le forme, la ricerca si è spinta verso il reinterpretarne le caratteristiche dominanti; "così sono nate collezioni dove spero le persone possano trovare affinità con il proprio carattere"-sottolinea Luca Colucci
"Mi sono molto divertito a trovare ispirazione anche dalla mia cultura e dal mio territorio. Se il brand parlasse una lingua, sicuramente molte parole non potrebbero che essere in dialetto napoletano.
Come non farsi influenzare da Napoli?"
Napoli è da sempre stata la sua scuola e il centro nevralgico, dove arte cultura religione e superstizione si sono mescolati per secoli.
Tyche è il suo omaggio a Napoli e più che la reinterpretazione di un simbolo è un vero e proprio racconto di un rito.
Quei piccoli gesti che stiamo perdendo nel nostro essere così frenetici che ti fanno omaggio, più che di un oggetto materiale, di un'emozione.
Ma ogni anello della collezione racconta la sua storia ed ha un proprio messaggio.
KFR nasce durante la pandemia; in quei giorni difficili abbiamo cambiato radicalmente il modo di rapportarci, le cose che prima si facevano con leggerezza sono diventate pericolose, reinventare il modo di scambiarsi tenerezze è diventato un'esigenza sociale e per chi disegna quasi un obbligo morale.
"Personalmente mi ha sempre commosso rivedere la scena finale di quel capolavoro cinematografico senza tempo Nuovo cinema Paradiso in cui un Totò ormai adulto, interpretato da Jacques Perrin, visiona una bobina che gli ha lasciato l'amico Alfredo come ultimo dono, contenente le scene tagliate dei baci di diversi film-allora era la censura a proibire il bacio"-aggiunge Luca Colucci.
"Da queste emozioni nasce KFR un anello dove spero le persone possano ritrovare amore e design. La passione è racchiusa nel gesto più tenero al mondo, un bacio, reinterpretato in un design semplice che lo renderà eterno ed unico, così da poterlo donare alla persona che si ama o tenerlo come suo ricordo".
In vendita, per ora, solo online, colucci Design affascina per gli anelli, come quelli della collezione Mari, ma anche Grani e Gea.
I materiali usati sono principalmente l'argento 925, oro 9 k (inserti e alcune chiusure), diamanti, rubini e zaffiri naturali certificati
Argento Sterling (925)
È composto da argento puro al 92,5% e da altri metalli, ma è noto per essere generalmente ben tollerato dalla pelle, il che lo rende ideale per orecchini e gioielli anallergici.
"Il mio obiettivo principale è quello di divertirmi"-continua Luca Colucci-"sono fermamente convinto che quando hai idee e ti diverti a realizzarle e lo fai con passione, questo processo traspare ed è contagioso.
La cosa più emozionante è notare negli occhi delle persone che mi aiutano ogni giorno a realizzare il mio sogno, che anche in loro si accende qualcosa e lavorano con il mio stesso entusiasmo.
Altra convinzione è che il design del gioiello ha, a mio avviso, ancora tanto da raccontare, quindi sono fiducioso che i miei gioielli possano andare fieri in giro per il mondo a raccontare una storia fatta di passione.
Detto questo, l'obiettivo del brand non può che essere quello di contagiare ed emozionare le persone e renderle più felici e perché no anche più vanitose".
Un punto di forza del brand risiede nella consapevolezza del valore intrinseco che hanno i prodotti artigianali.
Le aziende artigiane rappresentano l'eccellenza del nostro territorio.
Nel mondo frenetico dell'industrializzazione e della produzione di massa, chi riesce a conservare come un piccolo tesoro "l'essenza dell'arte del fare a mano" ha sicuramente un valore aggiunto.
Questo approccio più lento consente di dedicare tempo ai dettagli e alla precisione. Solo così si possono creare prodotti ben fatti e di maggiore qualità rispetto ai prodotti di massa.
Le persone che lavorano nel laboratorio di Colucci Design, infatti, hanno ereditato le proprie conoscenze dagli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici, a Napoli".
In che modo colucci Design coniuga tradizione e innovazione tecnologica?
"Dopo i primi bozzetti fatti a matita si passa a modellare in 3d il gioiello a computer e poi si stampa in resina fondibile"-conclude Luca Colucci-"questo è l'unico processo che si distingue da quello tradizionale che prevedeva la modellazione a mano del modello in cera.
Non credo si possa parlare in questo caso di innovazione tecnologica. Semplicemente gli strumenti per gli scultori si sono evoluti e, dal modello in cera al gioiello finito i processi sono sempre gli stessi da secoli".
Fondato nel 2019, ma in costante rinnovamento, il brand colucci nasce per stupire e soddisfare i sogni di chi indossa i suoi gioielli. La mission è quella di interpretare e realizzare i desideri più profondi dei propri clienti, anticipandoli con un design dinamico e in continuo mutamento.
Ogni gioiello colucci è frutto di una meticolosa lavorazione artigianale, che parte dalla scultura digitale dei pixel, prosegue con la precisione del controllo numerico e si conclude con la maestria degli artigiani della secolare scuola del Borgo degli Orefici di Napoli.
Luca Colucci, designer e mente creativa del brand, ha saputo coniugare la tradizione artigianale con l'innovazione tecnologica, creando gioielli destinati a diventare veri e propri simboli di stile e raffinatezza.
"colucci, il gioiello che amerai, non è solo un brand, ma un viaggio emozionale attraverso il tempo e lo spazio," prosegue Luca Colucci. "Ogni gioiello racconta una storia, ogni dettaglio è pensato per evocare emozioni profonde e lasciare un'impronta indelebile nel cuore di chi lo indossa.
Le collezioni di gioielli colucci sono disponibili presso il sito ufficiale del brand.
Per ulteriori informazioni e per scoprire il gioiello che amerai, visita www.colucci.design
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