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Silver Housing in Italia: un nuovo modello abitativo per rispondere all'invecchiamento della popolazione
Innovazione, servizi e inclusione per una longevità in buona salute
Innovazione, servizi e inclusione per una longevità in buona salute Il silver housing: un’opportunità per il futuro del welfare abitativo In un’Italia che vede crescere il tasso di invecchiamento, con gli over 65 che rappresentano il 24% della popolazione nel 2024, il silver housing innovativo emerge come una soluzione abitativa capace di coniugare indipendenza, assistenza e socialità. Questo…
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Nominato il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona
Bruno Giordano è il nuovo presidente della Fondazione Cariverona. In seguito alla sua nomina sono arrivati gli auguri da parte del sindaco di Verona Damiano Tommasi: «La nomina del nuovo presidente di Fondazione Cariverona, Bruno Giordano, con ampio consenso è senz'altro di buon auspicio per una forte collaborazione con i territori e gli enti designatori. - ha detto il primo cittadino scaligero Tommasi - L'azione di Fondazione non può prescindere infatti, dall'ascolto e dalla condivisione. La nostra volontà è di poter avere Fondazione al fianco nell'affrontare le più delicate esigenze delle nostre comunità, dall'emergenza abitativa alla rigenerazione e valorizzazione degli edifici storici presenti in città». Il sindaco di Verona Damiano Tommasi ha quindi aggiunto: «L'esperienza imprenditoriale di innovazione e ricerca del presidente mi auguro possa dare ancora maggior visione e concretezza nella partecipazione di Fondazione alle attività dei territori». Da parte del primo cittadino scaligero non è però mancato anche un rilievo critico: «Rimane, purtroppo, - ha evidenziato il sindaco Tommasi - ancora lontana un'adeguata rappresentanza di genere che anche e soprattutto in una istituzione tanto importante non può continuare ad essere così fortemente squilibrata. Approfitto - ha poi concluso Tommasi - per ringraziare il lavoro e la dedizione del presidente Mazzucco che in tutti questi anni ha guidato la Fondazione con rigore e grande senso istituzionale. Auguro buon lavoro ai nuovi vertici e a tutto il rinnovato consiglio generale». Da parte dell'amministrazione comunale, oltre alle parole del sindaco, sono giunte quelle del gruppo consiliare Traguardi: «Auguri di buon lavoro al neo presidente Bruno Giordano - si legge in una nota - e ai componenti del Consiglio di amministrazione e del Consiglio generale di Fondazione Cariverona, chiamati a gestire un patrimonio derivante dall’operosità dei veronesi nel nome dello sviluppo dei territori, del sostegno al tessuto sociale e del bene dei cittadini e delle cittadine. Fondazione Cariverona - prosegue dunque la nota di Traguardi - e così anche l’amministrazione comunale hanno una funzione fondamentale di affiancamento al pubblico, per questo sarà importante creare ulteriori sinergie nella consolidata collaborazione con la città, che è forte quando le sue istituzioni, con la loro autonomia e i rispettivi ruoli, fanno squadra». Read the full article
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Fiera del Levante 2023 a Bari
Nel quartiere fieristico di Bari tutto è pronto per la Campionaria Generale Internazionale che quest’anno torna, come sempre, nel mese di settembre, dal 9 al 17. Innovazione, internazionalizzazione, creatività, edilizia abitativa, food e politiche agricole, arredamento, automotive, welfare, galleria delle nazioni, shopping, cultura e spettacoli, oltre a conferme, graditi ritorni e tante novità, per nove giorni la Fiera del Levante sarà il cuore per confrontarsi, promuovere a livello internazionale il made in Puglia e il made in Italy, discutere, delineare aree strategiche per lo sviluppo regionale, ma anche per stare insieme e divertirsi. Con il supporto dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia un grande spazio sarà dedicato sempre all’Innovazione con start up, aziende e progetti innovativi del panorama nazionale ed internazionale a disposizione dei visitatori, come all’Internazionalizzazione, tema chiave per il futuro della manifestazione per le molteplici occasioni e opportunità di crescita e sviluppo che potrà offrire. Quest’anno la Campionaria sarà anche la Fiera della solidarietà, grazie ad un’area dedicata al terzo settore nella rambla centrale del quartiere fieristico, con stand di associazioni no profit e organizzazioni di volontariato impegnate a far conoscere l’offerta dei servizi sociali del welfare, ormai leva strategica per una crescita sana e consapevole del territorio e dell’intera comunità. Dopo Expolevante torna per la seconda volta una delle azioni progettuali a supporto dell’economia pugliese definite dalla Regione Puglia e realizzate con la collaborazione della Camera di Commercio dell’Industria e dell’Artigianato di Bari come la Fiera della Creatività Rurale, finalizzata a favorire la contaminazione fra settore Agro-Food e delle Industrie Culturali e Creative. Ritorna anche la Galleria delle Nazioni, con tanti espositori provenienti da tutto il mondo e i loro stand pieni di profumi, colori, prodotti artigianali tipici, con il ritorno di Armenia, Albania e Repubblica di San Marino. Confermati, in una veste rinnovata e ampliata, anche gli spazi dedicati all’automotive, con l’esposizione di macchine nuove, usate ed elettriche di diverse concessionarie, il padiglione multisettoriale con arredamento, sistemi di riposo, edilizia abitativa e outdoor e gli spazi dedicati allo shopping. Storica anche la presenza dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia con gli spazi legati all’enogastronomia di eccellenza, dove tra masserie didattiche, percorsi tematici e degustazioni si valorizzeranno le aziende pugliesi di eccellenza e di qualità certificata, e alla filiera ittica e di promozione della sostenibilità ambientale e della tracciabilità dei prodotti, oltre a una rappresentanza delle Forze dell’ordine, dai Carabinieri, alla Guardia di finanza e all’Aeronautica, dalla Polizia municipale all’Esercito. Ma la Fiera del Levante significa divertimento, spettacoli, intrattenimento per tutta la famiglia, grazie a un parco divertimenti per bambini e famiglie e un cartellone di spettacoli ed eventi sempre più ricco e che potrà soddisfare tutti, anche il pubblico più giovane. Il costo del biglietto è di € 4,00, l’accesso è gratuito per coloro che arriveranno nel quartiere fieristico in bicicletta, per le persone con disabilità accompagnate (1+1), i bambini al di sotto dei 10 anni, ai giornalisti e Forze dell’Ordine muniti di tesserino professionale. Read the full article
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Cina: gelato che passione, i nuovi gusti che fanno impazzire la generazione Z
07/09/2021
SONO BASTATI POCHI ANNI PERCHÉ IN CINA SCOPPIASSE LA PASSIONE PER IL GELATO. OGGI DETIENE UN TERZO DEI CONSUMI GLOBALI, E L'INTERESSE SPINGE A CERCARE NUOVI GUSTI, TUTTI PROFONDAMENTE CINESI.
La storia del gelato in Cina è abbastanza recente e la sua crescita veloce se non consideriamo quanto avvenuto nell’antichità, quando cioè, circa 2000 anni fa, si può intercettare il progenitore del gelato.
Un salto nella storia del gelato
Tornando per un momento al passato, aiutandoci con un testo fondamentale quale Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond, scopriamo che l’origine della civiltà dell’Antropocene è da ritrovarsi nell’Asia minore, detta anche della Mezzaluna fertile, e nel continente cinese. Ebbene, il prototipo del gelato ha avuto origine proprio in queste aree. Il processo di fabbricazione e i relativi sapori si legavano alle rispettive tradizioni e in Cina, 2000 anni fa, venivano utilizzati i succhi di frutta attraverso una forma di ghiacciatura che ha poi trovato nel XIII secolo un ulteriore passaggio con il congelamento sottoterra di un’amalgama di riso, latte e spezie. Se si escludono questi precedenti bisogna aspettare molto perché la gelateria conquistasse un profilo simile a quello che ha in Europa e in Italia e che da anni monitoriamo attraverso la nostra guida Gelaterie d’Italia. Oggi ritroviamo una sorta di eredità identitaria sfogliando anzi cliccando sulle pagine dei social con la narrazione dei diversi sapori.
La gelateria contemporanea, una storia recente che corre veloce
Recente perché sino agli albori degli anni novanta era ancora prevalente il gelato prodotto localmente con lo stecco: pochi gusti apparentemente simili. Qualche tentativo, specialmente da parte di piccole imprese familiari italiane era stato fatto a Pechino e Shanghai senza risultati soddisfacenti tanto da portare poi alla chiusura delle attività.
Nel frattempo alcune multinazionali si erano affacciate al mercato cinese, per tradizione poco avvezzo a sapori molto zuccherini e prodotti a base di latte. Sono nate quindi le prime catene di gelaterie industriali con una gamma di prodotti prima importati e successivamente prodotti in loco, quando nei consumi si è passati dal latte di soia a quello animale.
L’evoluzione nel mercato cinese è molto veloce: dal 2014 il consumo del gelato è esploso e, oggi, un terzo di tutto il gelato venduto nel mondo è consumato in Cina. Per comprendere meglio il progresso del dato, stimato nel 2016 a 6.65 miliardi di dollari Usa con una quota di mercato nelle città di prima fascia (quelle cioè più importanti, estese, e dalla maggiore densità abitativa) del 23,4%, dobbiamo scomporlo e soprattutto guardare a come il marketing e l’arrivo di prodotti innovativi abbiano condizionato i consumi.
Gelato industriale e artigianale
Nella categoria del gelato industriale sono presenti cinque players: due cinesi, Yili e Mengniu con una buona quota di mercato negli yogurt e nel latte, e tre internazionali, Nestlè, Unilever che controlla Walls e anche GROM, posizionata nella fascia premium come Haagen-Dazs, senza trascurare brands locali che si sono sviluppati in diverse città cinesi di seconda e terza fascia.
Per quanto riguarda il gelato definito artigianale – principalmente secondo la tradizione produttiva italiana – c’è una certa continuità, con dolci prodotti a partire da basi importate dalle nostre aziende leader e con vendite in canali distributivi di negozi con marchio.
Il gelato e le nuove richieste della generazione Z
La generazione Z rappresentata dai millenials non si accontenta più di questa tipologia di prodotti: aspira insaziabilmente a qualcosa di più stimolante e curioso alimentato anche e soprattutto dalle piattaforme digitali dei social media con i loro KOL (Key Opinion Leader) e KOC (Key Opinion Consumer). Ancora una volta lo smarphone assume il ruolo di strumento di mediazione anche per l’acquisto del gelato.
Ed ecco che a Shanghai, oggi il centro più trendy per chi cerca novità giornaliere, nasce per esempio Il gelato Dal cuore, denominazione italiana per un luogo diventato icona per i millenials, nato sulle ceneri di una gelateria gestita tradizionalmente da un partner italiano che, armato di buone intenzioni, non ha riscosso il successo sperato.
La peculiarità che caratterizza questo fenomeno di marketing deriva da due elementi: il limitato valore zuccherino – circa il 30% in meno di un gelato industriale o artigianale tradizionale – e la scoperta di gusti nuovi di cui una parte trova il proprio fondamento nella tradizione cinese. La veste diversa è quella dei KOL: gli opinion leader sono fondamentali per determinare il successo di un prodotto, soprattutto se studiato con attenzione.
La Cina si trova stretta tra due tendenze originate dal paradigma della Dual circulation: da un lato la ricerca a tutti i costi di quel qualcosa di nuovo che fa scattare la molla del consumo, unica ragione che giustifica la variazione mensile del PIL di cui i consumers giocano un ruolo determinante, dall’altro il ripristino della tradizione (forse rivisitata) ma ancora immanente nella sua totalità. Nel gelato assistiamo a questo processo di sintesi che spariglia i nostri fondamentali ma per il consumatore cinese diventa motore delle decisioni nella scelta dei prodotti.
Cina: gelato tradizione e nuovi sapori
Non dobbiamo stupirci se l’elenco appare per noi quantomeno stravagante ma è questo che crea il successo del momento: accanto ai gusti tradizionali dobbiamo annoverare il caramello salato e un sorbetto al limone con un alto grado di acidità; possiamo continuare con un estroso simil foie gras o ananas con peperoncino piccante del Sichuan, la provincia cinese dove vige la regola quotidiana del piccante. Si passa poi a un mascarpone e fichi sino al gusto al Pei Pa Koa, sapore racchiuso nello sciroppo della tradizionale medicina cinese come rimedio per la tosse piuttosto che la ripresa rivisitata del gusto del White Rubber, una caramella tipica nata e prodotta a Shanghai da almeno mezzo secolo.
Non possono mancare i gusti alla soia rossa e al fagiolo verde, al tuorlo d’uovo salato, alla noce cinese e al vino giallo di riso. Per chi si vuole sbizzarrire è a disposizione un gelato al gorgonzola con anacardi, quello al ribes nero, al durian, frutto esotico polposo ma con un afrore repellente, il gelato al Maotai, la grappa cinese per eccellenza, all’hotpot, anche questo rimanda alla tradizione di intingere carni, interiora e verdure in un brodo piccante e per chiudere il cono Dal cuore con latte di avena con riccioli di vegetali che rappresenta la nostra Terra.
Le prospettive di sviluppo
Con le limitazioni a viaggiare, imposte dalla pandemia, ormai da oltre un anno e mezzo (e con una reiterazione, da stime presentate, sino alla fine del 2022) si assiste in Cina a un processo a U verso la precipua innovazione cinese nella moda, nell’automotive (con le vetture EV) e nel settore alimentare da retail o da Horeca. Il Piano quinquennale (2021 – 2025) incoraggia lo sviluppo dell’alleanza tra industrie con caratteristiche collegate alle condizioni locali per favorire l’occupazione e gli Istituti tecnici industraiali locali per la formazione tecnica e l’utilizzo degli strumenti di marketing. Jiang Hao, partner di Roland Berger – società tedesca di consulenza strategica e aziendale –sostiene che questa alleanza creerà una piattaforma professionale per il prodotto alimentare cinese creando valore nei differenti settori. E ancora una volta è quello che sta accadendo nel mondo del gelato.
Dal cuore – Cina – Shanghai – 600,Shan xi Road – +86 21 138 1858 7747
a cura di Marco Leporati
Fonte: Gambero Rosso
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La congiunturale ANCE 2021: imprese in bilico tra difficoltà e visione strategica per il futuro.
Anche se con qualche giorno di ritardo, la scorsa settimana si è tenuta la consueta presentazione dell’Osservatorio Congiunturale di ANCE, a cura dell’Ufficio Studi, che mette il punto sui risultati del 2020 e fa delle previsioni sui possibili risultati dell’anno appena iniziato.
Innanzitutto, i dati più rilevanti dell’Osservatorio Congiunturale sono i seguenti:
gli investimenti in costruzioni nel 2020 hanno segnato un calo del 10,1 % rispetto al 2019;
la stima per il 2021 degli investimenti in costruzioni segna un +8,6% rispetto al 2020, a cui contribuisce una crescita attesa degli investimenti del settore dell’edilizia abitativa del +11,3% e un incremento degli investimenti in manutenzione dello stock abitativo esistente del +14%;
la fotografia attuale illustraun settore che in 12 anni, dall’inizio della crisi, ha visto un crollo del 75% dei propri livelli produttivi rispetto al 2008;
Le opere di riqualificazione per quest’anno hanno fatto registrare un segno meno, anche se più contenuto rispetto agli altri comparti, grazie al mantenimento nei provvedimenti del governo delle agevolazioni per gli adeguamenti coperti da sismabonus, ecobonus e bonus facciate;
nel settore pubblico è prevista una crescita del +6% per effetto della ripresa dei bandi di gara, i grandi assenti di questi anni, soprattutto grazie al contributo dei bandi di ANAS e RFI;
dal punto di vista delle compravendite, il 2020 ha segnato una consistente battuta d’arresto rispetto all’anno precedente tanto da determinare un calo nel primo semestre del 21,8% rispetto al corrispondente periodo del 2019;
altrettanto negativo l’andamento dei permessi di costruire che hanno interrotto il ciclo espansivo che ha avuto inizio nel 2015;
il tutto in un contesto di economia nazionale che non si è ancora ripresa dallo shock della crisi e che anche per il 2020 ha fatto registrare un pesante calo nel PIL.
La situazione descritta dal Centro Studi dell’ANCE fornisce una fotografia precisa di un settore che si è fisiologicamente trasformato, e che nonostante l’ondata della crisi più profonda è passata non smette di pagare un prezzo elevato in termini di imprese e di lavoratori fuoriusciti dal mercato.
Il tessuto imprenditoriale si è trasformato ed è oggi composto da imprese sempre più piccole con una decisa inclinazione verso settori attinenti ai lavori di costruzione specializzati.
Lo scenario attuale è caratterizzato da una polarizzazione tra le grandi iniziative di rigenerazione e di nuovi sviluppi urbani da una parte, mentre dall’altra si posizionano le opere di riqualificazione che spesso si identificano con la micro-riqualificazione.
Le sfide con cui si confronta il mondo del real estate e delle costruzioni sono quelle della definizione di un nuovo contesto dell’immobiliare e della rigenerazione dei modelli urbani in cui ci troviamo ad operare.
In un momento come quello attuale, sembra diventare quasi inutile provare a guardare un po' più in là rispetto agli stretti confini che la pandemia e il rischio del contagio ci hanno imposto. Infatti, come è stato più volte ripetuto, come l’evento inaspettato della pandemia, nel corso degli ultimi dodici mesi, ha in qualche modo scardinato le certezze in termini di utilizzo degli spazi e di conseguenza della loro destinazione d’uso.
Ma il punto non è se il nostro modo di utilizzare spazi personali o pubblici ritornerà quello di prima o se prendendo atto di come siamo cambiati ci adatteremo alla nuova realtà adattando il nostro modo di essere parte della filiera del real estate e delle costruzioni. L’esshttps://virginialunare.it/post/645659879985561600/le-citt%C3%A0-medie-la-svolta-nellera-del-covidere umano, è per sua natura un “animale” sociale che tende a ricercare una situazione di confort reale e apparente in ogni situazione: insomma ci si adatta. Adattarsi alla situazione nuova è quello che abbiamo obtorto collo in questi mesi, adeguando le nostre case. a trasformarsi in location di lavoro; abbiamo inevitabilmente cambiato il nostro punto di vista e quindi la nostra “visione”.
E��� necessario quindi partire proprio da questo termine: visione, che fa il paio con il termine costruzione declinato in tutte le possibili lingue del mondo.
Come magistralmente raccontato da Federico Rampini nella sua ultima fatica “I cantieri della storia”, dopo ogni guerra c’è stata una costruzione che in alcuni casi ha visto a volte l’erigersi di edifici iconici con il proprio seguito di ricadute sull’economia sempre di grande rilievo. Ricostruzione che non può e non deve prescindere da un ruolo determinante degli attori del settore delle costruzioni e del real estate e dal suo intrinseco rapporto con il mondo della pubblica amministrazione.
Partiamo proprio da questo ultimo elemento. La necessità delle nostre città di “cambiare pelle” non solo nelle insegne delle attività commerciali che si trovano al piano terra, porta soprattutto nelle realtà urbane di maggior dimensione alla necessità di ripensare il proprio piano strategico di sviluppo non solo nell’ottica di più o meno metri quadri urbanizzati o riqualificati, ma anche e soprattutto di attrattività e di infrastrutture immobiliari in grado di sostenerne i flussi in entrata
Un sistema in grado di rispondere agli stimoli che vengono dalla potenziale offerta deve necessariamente confrontarsi con un mondo imprenditoriale che sia pronto a fornire le migliori proposte in termini di prodotto e di servizio da proporre al mercato.
Una sfida importante per le imprese che devono sempre di più farsi interpreti di un nuovo modo di concepire il prodotto finale, che va via via perdendo il suo contenuto più tradizionale virando verso un prodotto caratterizzato da innovazione e servizi.
#real estate#immobiliare#mercato immobiliare#rapporto#congiuntura#congiunturale ANCE 2021 crisi pandemia covid-19
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MONTEPRANDONE – In una sala consiliare affollata, si è tenuta la seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale di Monteprandone. Ha presieduto la prima parte dei lavori Meri Cossignani in qualità di consigliere anziano, quello che ha riportato il maggior numero di voti.
All’appello è risultato assente il consigliere Alessio Capecci per il gruppo Uniti per la Città. Si è poi proceduto alla convalida del Sindaco e dei consiglieri eletti che hanno tutti i requisiti di eleggibilità e compatibilità con il ruolo che hanno assunto. Si è passati poi alla nomina di presidente e vicepresidente del Consiglio comunale. Roberta Iozzi con 12 voti è stata eletta presidente del Consiglio comunale. La vicepresidenza del Consiglio è andata ad Orlando Ruggieri.
Dopo il giuramento di fedeltà alla Costituzione, pronunciato con la fascia tricolore come vuole la legge, il sindaco Sergio Loggi, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti i Consiglieri comunali e chiesto collaborazione per il territorio. Ha augurato a tutti di fare un buon lavoro nell’interesse della comunità. Ultimo grazie per i propri genitori, gli amici e la compagna. Ai cittadini di Monteprandone ha chiesto sostegno, ma anche di essere uno sprone per gli amministratori comunali.
Dalla minoranza, Orlando Ruggieri ha raccolto l’invito di Loggi alla collaborazione, annunciando che il gruppo Uniti per la Città non darà appoggio ma assumerà una posizione costruttiva, senza posizioni preconcette, valutando punto per punto le varie questioni che verranno proposte dell’Amministrazione. Anche Bruno Giobbi del gruppo Futura ha assicurato dialogo e collaborazione per il bene di Monteprandone.
A seguire il sindaco Loggi ha dato comunicazione ufficiale della composizione della Giunta comunale indicando nomi e deleghe del vicesindaco e degli assessori. Daniela Morelli è il vicesindaco con delega a Istruzione e Personale. Si occupa di diritto allo studio, politiche per l’infanzia, politiche di sostegno alla genitorialità, mense e trasporti scolastici, politiche di sostegno alle disabilità e minori, organizzazione delle risorse umane, rapporti con le organizzazioni sindacali.
Urbanistica, Affari Generali e Partecipate sono le deleghe assegnate all’assessore Meri Cossignani che si occupa nello specifico di pianificazione e assetto del territorio, tutela del paesaggio, politiche per la riqualificazione degli agglomerati storici, edilizia privata, fondi comuni di investimento immobiliare, emergenza abitativa, politiche comunitarie, creazione ufficio Europa, società partecipate, farmacia comunale, affari generali e rapporti istituzionali.
L’assessore Christian Ficcadenti è delegato al Patrimonio in particolare beni immobili comunali, edilizia scolastica, cimitero, servizi cimiteriali, impianti sportivi e relativa gestione.
A Bilancio, Attività Produttive e Lavoro è delegato l’assessore Gianpietro Vallorani con attenzione a programmazione economica, finanze, tributi, politiche per lo sviluppo industriale, artigianato, commercio, pubblicità e affissioni, contenzioso, tutela dei consumatori, politiche attive del lavoro e formazione professionale.
Fernando Gabrielli è stato nominato assessore a Viabilità e Protezione Civile, in particolare a infrastrutture viarie, manutenzione e segnaletica stradale, gestione dei rifiuti, igiene urbana, servizi idrici e fognature, verde pubblico, servizio guardie venatorie ed ecologiche, protezione civile, pubblica illuminazione.
Per quanto riguarda i consiglieri, Loggi ha assegnato le seguenti deleghe: Roberta Iozzi, presidente del consiglio con delega a Cultura e Pari Opportunità (attività culturali, politiche contro la discriminazione di genere, prevenzione della violenza domestica, tutela delle vittime di abusi);
Marco Romandini è delegato a Turismo e Valorizzazione del Centro Storico (politiche di promozione ed accoglienza turistica, valorizzazione del borgo e delle sue attività produttive, riqualificazione centro storico);
Marco Ciabattoni è delegato a Sport e Tempo Libero (promozione dell’attività motoria, eventi sportivi, relazioni con le società e le associazioni sportive);
Antonio Riccio è delegato a Trasporti e Videosorveglianza (trasporti, mobilità alternativa, coordinamento con la Polizia Locale in merito al sistema di videosorveglianza, rapporti con le forze dell’ordine, partecipazione e cittadinanza attiva).
Sergio Calvaresi è delegato a Politiche Ambientali e Agricoltura (tutela dell’ambiente, valorizzazione delle produzioni agricole, promozione della biodiversità, tutela dei diritti degli animali, bonifica ed irrigazione).
Martina Censori è delegata a Politiche Giovanili e Innovazione (politiche giovanili, rapporti con la Consulta Giovanile, reti telematiche, ricerca e innovazione).
Il Sindaco Loggi ha conservato tutte le materie non delegate agli Assessori e ai Consiglieri, tra le quali Politiche Sanitarie e Politiche Sociali (progetti per la terza età, politiche per l’immigrazione, reddito di cittadinanza comunale e servizio civile).
Prima della conclusione dell’assise, il Consiglio ha eletto membri effettivi della commissione elettorale comunale Marco Ciabattoni e Sergio Calvaresi per la maggioranza, Bruno Giobbi per la minoranza. Membri supplenti sono stati invece eletti Marco Romandini e Martina Censori per la maggioranza e Alessio Capecci per la minoranza.
Al termine del Consiglio comunale la nuova Amministrazione ha salutato una delegazione di Kumhausen, città della Baviera in Germania gemellata con Monteprandone, accompagnati dal vicesindaco Karl Wilser, in visita in questi giorni nel territorio.
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#BUCCINASCO LA CASA E' COMUNE, PERCHE' NESSUNO RESTI INDIETRO
#BUCCINASCO LA CASA E’ COMUNE, PERCHE’ NESSUNO RESTI INDIETRO
Sette appartamenti (anche beni confiscati alla ‘ndrangheta) per un progetto di innovazione sociale rivolto a nuove fragilita’, famiglie in emergenza abitativa e anziani. E l’avvio dell’Agenzia dell’Abitare
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Abitare per far abitare: Cascina Merlata 2° lotto di Città Contemporanea
Sabato 9 giugno si è tenuta la cerimonia ufficiale della posa della prima pietra del 2° lotto di Città Contemporanea in via Pasolini a Milano, alla presenza dell’Assessore di Regione Lombardia Stefano Bolognini e degli Assessori del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e Gabriele Rabaiotti, per un nuovo modo di pensare l’abitare.
Abitare per far abitare. È con questo slogan che Città Contemporanea inaugura il secondo lotto a Cascina Merlata di altri 180 alloggi, di alta qualità, a basso consumo energetico e prezzi accessibili. La costruzione e gestione del nuovo edificio, progettato dall’architettoPatricia Viel dello studio Citterio – Viel&Partners, sarà affidata alle cooperative CMB e Delta Ecopolis, interpreti di un nuovo modo di concepire l’abitare. Non si tratta solo di case, ma di persone che le abitano. Da questo principio nasce un progetto parallelo, ad alta responsabilità sociale, a sostegno del disagio abitativo a Milano, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e il privato sociale. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti gli Assessorati di Regione Lombardia e del Comune di Milano competenti in materia di politiche abitative e sociali, per costruire con loro un percorso cooperativo a sostegno di buone pratiche innovativo per l’accesso alla casa. Il progetto, in via di definizione, sarà presentato alla cittadinanza milanese nelle prossime settimane.
“La volontà di qualificare un’azione economica di mercato attraverso l’indicazione di un progetto a forte finalità sociale e collettiva ci sembra un elemento di grande interesse ed innovazione che speriamo possa essere utilizzato anche da altri – dicono gli Assessori Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) e Gabriele Rabaiotti (Casa, Lavori pubblici), entrambi presenti all’inaugurazione. Per questo ci siamo trovati subito disponibili a definire un accordo tra Comune e Città Contemporanea per precisare, nelle prossime settimane, la destinazione del fondo, che andrà comunque a vantaggio di famiglie in sofferenza abitativa”.
“Si tratta della prima pietra – afferma Fabio Cambiaghi, Vicepresidente di Città Contemporanea – di un ulteriore passo nella riqualificazione del distretto di Cascina Merlata, il nuovo cuore pulsante di Milano all’interno di un parco di 250.000 mq., con la scuola pubblica, asili nido, il centro commerciale, e l’adiacente area Aexpo, Mind il parco della scienza del sapere e dell’innovazione, presentato anch’esso oggi. Un quartiere urbano di nuova concezione, autosufficiente, una città nella città perfettamente connessa al centro, alla città metropolitana ed alla Regione. Dotato di tutte le funzioni primarie, ricreative, culturali, sportive, residenziali, produttive e terziarie: un habitat metropolitano di nuova concezione, smart e sostenibile”.
Città Contemporanea è il frutto di una collaborazione unica tra l’Architetto Patricia Viel, dello studio CITTERIO – VIEL, e le due Cooperative aderenti alla Lega delle Cooperative: insieme hanno portato avanti un lavoro di co-progettazione integrata, visibile nella qualità dei materiali, nel disegno degli edifici e degli spazi pubblici e nella scelta degli elementi di design, seguendo i modelli urbanistici del Nord Europa. Immobili in Classe A, con ottime finiture e prezzi certificati e convenzionati. Città Contemporanea Spa è, infatti, la società nata per condividere le opportunità di una fase economica non certo facile, ma soprattutto per offrire sicurezza e innovazione nella realizzazione immobiliare in area Cascina Merlata. È partecipata dalle Cooperative Delta Ecopolis e CMB che hanno dato il loro appoggio al progetto, per rispondere alle richieste di chi aspira ad avere una casa bella, di qualità e con un comfort elevato a un prezzo accessibile e ragionevole.
La cooperativa CMB, impresa costruttrice, è oggi la prima impresa di costruzioni per fatturato in Italia, festeggia 110 anni di storia. Una storia che è iniziata da una stretta di mano nel 1908: un gesto che un tempo aveva un forte significato e che dava vita fin da subito a qualcosa: un rapporto basato sulla fiducia. Una tradizione consolidata che ha contribuito a costruire e riqualificare un pezzo del nostro Paese: abitazioni, ospedali, grattacieli, strade, infrastrutture, i luoghi in cui si svolgono le vite delle persone.
Delta Ecopolis è una delle Cooperative di abitanti più grandi d’Italia, con 10.000 soci. Nata nel 2017 dalla fusione di E.CO.POLIS SOC. COOP. e Cooperativa Nazionale di Senago Soc. Coop, ha radici molto profonde. Le cooperative che hanno contribuito alla sua nascita realizzarono i primi edifici agli albori del 1900 e hanno dato risposta al bisogno abitativo di quattro generazioni di cooperatori. Delta Ecopolis guarda al futuro e si offre come gestore sociale, quale cooperativa contemporanea che si pone di fornire servizi energetici volti al risparmio e al rispetto dell’ambiente e ridisegnando pezzi di città perfettamente inseriti nel tessuto socio-urbano.
#Città Contemporanea Milano#Abitare per far abitare#Cascina Merlata 2° Lotto#Riqualificazione Cascina Merlata
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Ventottesima edizione indagine qualità della vita: Belluno prima, tante le sorprese
L’indagine annuale del Sole 24 Ore, giunta alla 28ma edizione, offre uno spaccato molto interessante dell’Italia, dove numeri alla mano, il centro nord si conferma luogo migliore in cui vivere. Belluno si aggiudica l'edizione dell'indagine, a seguire tra cime e tornanti attraverso Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento fino ad arrivare a Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Nei primi sette posti della classifica che misura il benessere, non solo economico, delle province italiane ci sono ben sei province alpine, a cui si aggiunge Trieste. Sei macro aree e 42 indicatori, tra cui quest'anno entrano anche gli acquisti online, il gap retributivo di genere, la spesa per i farmaci, il consumo del suolo, gli anni di studio degli over 25 e l'indice di litigiosità nei tribunali, sono l'elemento portante dell'analisi che Il Sole 24 Ore realizza per stilare la classifica della Qualità della Vita nelle 110 province Italiane. Arretrano alcune grandi città: Milano che, nella classifica generale perde 6 posizioni e scivola all'ottavo posto; Roma, che scende al 24°rispetto al 13° del 2016, e Torino, che retrocede al 40°posto. Nelle vittorie di tappa per singola macro area, Milano è sempre al top nell'ambito Ricchezza e consumi, conquistando il primato nel Pil pro-capite, nell'importo medio delle pensioni e nei depositi bancari. I voti migliori per il consumo di suolo e l'emigrazione ospedaliera vanno invece a Sondrio, che guadagna il podio dell'area ambiente e servizi. Aosta sale sul podio nella densità abitativa e nelle acquisizioni di cittadinanza, mentre per giustizia e sicurezza è la provincia di Verbano Cusio Ossola a guadagnare la prima posizione. Firenze, invece, supera Roma e si aggiudica il primo posto per cultura e tempo Libero. Ma la grande sorpresa del 2017 è Ascoli Piceno, che vince la medaglia d'oro nella categoria Lavoro e Innovazione. In coda alla graduatoria complessiva, invece, finiscono soprattutto le aree di Campania e Puglia: ben otto nelle ultime dieci posizioni, con Caserta maglia nera 2017 e Taranto al penultimo posto. Al terz'ultimo c'è Reggio Calabria. A sancire il verdetto è il trend di fondo, che mostra, attraverso i risultati dei singoli indicatori, come il divario tra Nord e Sud del Paese tenda sempre più ad ampliarsi, tanto che per trovare la prima provincia del Sud e Isole bisogna scendere fino al 52°posto di Oristano. Le aree centro-settentrionali, infatti, non solo ribadiscono i loro primati storici negli indicatori economici (dalla ricchezza al lavoro), ma guadagnano spazio anche nei ranking - come demografia e tempo libero - un tempo appannaggio dei territori del Sud. Non mancano comunque le buone prestazioni: la stessa Oristano conquista il terzo posto nella macro-area Giustizia e sicurezza, Matera sale al 6°posto nella categoria Ambiente e servizi e le province del Mezzogiorno occupano in blocco i primi 14 posti nell'indicatore legato alla diffusione della banda larga. Read the full article
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