#progettazione abitativa
Explore tagged Tumblr posts
Text
Silver Housing in Italia: un nuovo modello abitativo per rispondere all'invecchiamento della popolazione
Innovazione, servizi e inclusione per una longevità in buona salute
Innovazione, servizi e inclusione per una longevità in buona salute Il silver housing: un’opportunità per il futuro del welfare abitativo In un’Italia che vede crescere il tasso di invecchiamento, con gli over 65 che rappresentano il 24% della popolazione nel 2024, il silver housing innovativo emerge come una soluzione abitativa capace di coniugare indipendenza, assistenza e socialità. Questo…
#abitazioni indipendenti#abitazioni smart#abitazioni tecnologiche#Alessandria today#anziani soli.#assistenza sanitaria#case per anziani#Demografia#Edilizia sociale#Google News#healthy longevity#Inclusione sociale#innovazione abitativa#innovazione sociale#invecchiamento demografico#italianewsmedia.com#Longevità#longevità in salute#Luiss Business School#Mercato Immobiliare#modelli abitativi#Pier Carlo Lava#Politiche abitative#Popolazione anziana#progettazione abitativa#quarta età#residenze innovative#residenze per anziani#ricerca Tendercapital-Luiss#Roma
0 notes
Text
Milano. A settembre partiranno i cantieri per lo "Studentato Diffuso": 600 nuovi posti letto con canone mensile agevolato. Finanziamento per 12,5 milioni di euro
Milano. A settembre partiranno i cantieri per lo "Studentato Diffuso": 600 nuovi posti letto con canone mensile agevolato. Finanziamento per 12,5 milioni di euro. Inizieranno a settembre i cantieri per i riatti degli appartamenti che saranno destinati al progetto "Studentato diffuso". È un'iniziativa del Comune di Milano, che ha messo a disposizione gli alloggi e finanziato il progetto con 12,5 milioni di euro partecipando a un bando del Miur finanziato con fondi PNRR. Interesserà complessivamente 311 unità abitative, attualmente sfitte e inutilizzabili in attesa di essere riattate. Al termine dei lavori saranno 600 i nuovi posti letto disponibili, destinati alle studentesse e agli studenti degli atenei milanesi che corrisponderanno un canone mensile molto agevolato, tra i 250 e i 350 euro al mese, in base ai criteri Isee. Gli alloggi sono stati individuati da MM Spa all'interno dei complessi di edilizia residenziale pubblica ed è prevista una ristrutturazione degli appartamenti. Il progetto punta ad essere cofinanziato attraverso i fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Comune di Milano nei mesi scorsi aveva deciso di anticipare le tempistiche del finanziamento, con una cifra complessiva di 12,5 milioni di euro, che potrà poi essere integrate dai fondi PNRR messi a disposizione dal bando del Miur. Lo "studentato diffuso" è attualmente in fase di progettazione esecutiva, l'inizio dei lavori all'interno degli appartamenti è previsto per settembre. Il Comune auspica che questo progetto venga effettivamente sostenuto nei fatti e con le risorse per gli studentati del Miur. Il diritto allo studio è competenza, come noto, statale e regionale, ma l'Amministrazione comunale ha deciso di avviare lo stesso questo progetto data l'enorme rilevanza della questione abitativa per gli studenti e con la piena condivisione delle università pubbliche di Milano ben coinvolte nel progetto. Sarebbe bizzarro e sgradito se questo investimento rimanesse solo a carico del Comune di Milano, senza partecipazione statale attraverso i fondi europei.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Design italiano per una casa lunare ipertecnologica
Sarà costruita la prima casa sulla Luna e sarà italiana. La Luna avrà una "casa" italiana! Scopri quando e come verrà costruita questa straordinaria struttura spaziale e ipertecnologica. L’Italia si prepara a compiere un passo epocale nell’esplorazione spaziale: il nostro Paese invierà la prima “casa” sulla Luna, ovvero un modulo abitativo che non solo ospiterà scienziati impegnati nello studio della superficie lunare, ma sarà anche il punto di partenza per la futura esplorazione di Marte, la grande sfida delle superpotenze negli anni a venire. Ma come avverrà tutto questo? È fisicamente possibile una missione del genere? Scopriamolo insieme. L’Italia costruirà la prima casa sulla Luna: ecco come e perché Il progetto vede l’Italia collaborare con l’Agenzia Spaziale Americana, la NASA, che si occuperà del trasporto fisico del modulo lunare tramite i suoi potenti razzi, all’interno ci saranno tutte le attrezzature necessarie. L’obiettivo è rendere operativa questa struttura ambiziosa entro il 2026 o il 2027. Ma come avverrà la costruzione di questa casa lunare? La NASA ha previsto di inviare una stampante 3D di progettazione italiana sulla Luna, che utilizzerà un calcestruzzo lunare specializzato, composto dai frammenti di roccia, minerali e polvere presenti sulla superficie craterizzata del satellite terrestre. Questo metodo permetterà di ovviare ai problemi legati alla polvere lunare e alle estreme condizioni ambientali di fronte alle quali si troveranno gli astronauti sulla superficie lunare. La NASA al lavoro anche per costruire mobili e arredi per la prima casa sulla Luna In ogni caso, una casa nello spazio richiede più di semplici strutture murarie. Gli astronauti avranno bisogno di arredi, sedute, letti e altri elementi essenziali per poter vivere e lavorare nello spazio. Per superare questa sfida, la NASA sta collaborando attivamente con istituti accademici e imprese private per sviluppare prototipi di mobili spaziali e concepire il design degli interni, al fine di creare un ambiente accogliente e funzionale per gli astronauti che trascorreranno del tempo sulla Luna. Missione Artemis: anche l’Italia sbarcherà sulla Luna Questa iniziativa rappresenta la partecipazione dell’Italia alla missione Artemis, il programma che porterà di nuovo l’uomo sulla Luna nel 2025. Tre astronauti saranno coinvolti in questa missione, due dei quali atterreranno sulla Luna, mentre il terzo rimarrà in orbita con il modulo di comando. L’accordo per questo progetto innovativo è stato firmato a giugno 2022 dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia, e dall’amministratore delegato della NASA, Bill Nelson, con la presenza di Pamela Melroy, vice della NASA. La riunione è stata presieduta dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, che ha la delega alle politiche spaziali e aerospaziali, e dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. Prima casa sulla Luna: passo essenziale per colonizzare Luna e Marte? La realizzazione di questa prima “casa” sulla Luna rappresenta un passo cruciale nell’ambizioso progetto di esplorazione spaziale che mira non solo a comprendere meglio il nostro satellite naturale ma a preparare il terreno per future colonizzazioni, non solo sulla Luna ma anche su Marte. La Luna, grazie alla sua vicinanza alla Terra, può servire come punto di partenza strategico per le missioni verso il Pianeta Rosso e oltre. La costruzione di una struttura abitativa sulla Luna non è quindi solo un’impresa tecnologica, ma anche un passo importante verso l’instaurazione di una presenza umana stabile nello spazio. Read the full article
0 notes
Link
0 notes
Text
Galina Balashova la prima designer di astronavi
https://www.unadonnalgiorno.it/galina-balashova-la-prima-designer-di-astronavi/
Galina Balashova, architetta e pittrice russa, inventrice del design d’interni delle capsule per i voli nello spazio.
È stata la creatrice dell’estetica dell’intero programma spaziale dell’URSS, la mente creativa dietro ai progetti degli interni di quattro generazioni di cosmonavi.
Con la sua pionieristica opera – nessuno prima s’era cimentato nell’architettura e nel design di interni per lo spazio – Galina Balashova, unica donna in una squadra di soli ingegneri e tecnici, ha inaugurato una nuova branca delle scienze delle costruzioni, l’architettura cosmonautica.
Nata il 4 dicembre 1931 a Kolomna, ha studiato all'Istituto di architettura di Mosca. La sua carriera come architetta è iniziata nel 1955 presso l'istituto di design GiproAviaProm, dove il suo lavoro consisteva nella rimozione di elementi architettonici decorativi considerati "decadenti" dagli edifici residenziali.
L'avventura spaziale è iniziata nel 1957 quando è stata assunta all’Okb-1, l’agenzia spaziale sovietica. Partita dal progettare gli appartamenti per gli impiegati, nel 1963, le venne affidato il primo incarico di architettura extraterrestre, gli interni del veicolo spaziale Sojuz.
A differenza dei modelli precedenti, che prevedevano solo un’angusta cabina di pilotaggio, questo nasceva per consentire esplorazioni spaziali di maggiore durata, era quindi necessario creare al suo interno una vera e propria unità abitativa.
Galina Balashova divenne responsabile di tutti gli aspetti di design del primo monolocale nello spazio.
Nel 1973, con l’avvio della collaborazione tra le agenzie spaziali di Usa e Urss, che culminò con lo storico “aggancio” il 17 luglio 1975 tra le navicelle Apollo e Sojuz, si trovò a progettare, per la prima volta, interni d’astronave pensati per essere mostrati in diretta sugli schermi tv di mezzo mondo. Il suo lavoro includeva la progettazione di spazi interni, mobili, pannelli di controllo, loghi decorativi e murales per pareti interne, per un ambiente a gravità zero, utilizzando colori contrastanti per pavimento e soffitto in modo che gli astronauti non si disorientassero. Il suo è stato un lavoro creativo, da designer, a differenza di quello dell’ingegnere che non si cura minimamente dell’aspetto complessivo che avrà la macchina che progetta, né di quale sarà l’impatto sulla psiche di chi la abiterà.
Al centro delle mie preoccupazioni vi è sempre stata quella di rendere il viaggio spaziale un’esperienza sopportabile per gli astronauti, non solo sotto il profilo fisiologico, ma anche psicologico: molte delle mie scelte estetiche, come l’uso di colori caldi e rassicuranti e un mobilio volutamente non “futuristico”, ma che ricordasse gli ambienti di casa, sono da ricondursi al mio desiderio di creare l’illusione che lo spazio fosse un ambiente meno freddo e inospitale e la Terra fosse un po’ meno lontana.
Gran parte del suo lavoro era poco noto perché classificato come top secret.
Galina Balashova si è ritirata nel 1991 dopo il crollo dell'Unione Sovietica, rendendo il suo lavoro non più un segreto di Stato e accessibile al pubblico.
Ancora oggi, la sua opera continua a influenzare l’industria aerospaziale: molte sue idee per la Stazione Spaziale Internazionale o per la stazione Mir trovano ampia applicazione, con poche modifiche, ancora oggi.
Nel 2018, negli Stati Uniti, per la prima volta, la vita straordinaria e le realizzazioni professionali di Galina Balashova sono state scoperte e sottolineate in discorsi presentati a conferenze internazionali organizzate da importanti università americane.
Ma si stenta ancora a riconoscerle i suoi meriti. Ad esempio, ha curato il design per spille da bavero utilizzate alla mostra Aérosalons in Francia nel 1973 divenute, in seguito, l'emblema ufficiale del progetto Apollo – Sojuz Test. Ma, con pretesto della sicurezza, non ha potuto apporre il suo nome sul disegno.
Quando le spille hanno iniziato a essere prodotte in serie in una fabbrica, senza l'approvazione del governo, i suoi superiori, che si consideravano i creatori dell'emblema, hanno addirittura minacciato di metterla in prigione per 8 anni "per tradimento dei segreti di Stato". Si è potuta salvare firmando una dichiarazione di rinuncia ai pagamenti delle royalty per l'emblema.
Per fare un confronto, un maschio del dipartimento ha trovato l'emblema, lo ha riprodotto con un profilo esagonale e ha ricevuto decine di migliaia di dollari per il suo design, che era semplicemente una replica di quello di Balashova.
I risultati pionieristici di Galina Balashova sono illustrati in importanti volumi sul contributo delle donne all'architettura, ma il suo contributo ai progetti a gravità zero sono ancora raramente riconosciuti.
Insomma, a questa straordinaria designer, pioniera della progettazione dell'interno delle astronavi, e non solo, la Russia ancora non riconosce alcun merito.
0 notes
Photo
Mediazione finita. La nostra ostinata resistenza ha vinto!! In direzione ostinata e contraria, grazie alla campagna #CasaGalloUnaSoluzione, agli appuntamenti che l'hanno animata al grande e partecipato corteo del 28 ottobre, oggi abbiamo firmato la mediazione con il Comune di Rimini per Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomia che riteniamo essere una prima parziale vittoria. La mediazione prevede molte cose importanti, che danno piena legittimità a questo percorso. Viene riconosciuto che dal 24 dicembre 2015 ad oggi in via De Warthema 26 c'è un luogo degno di coabitazione e accoglienza fra homeless di ogni nazionalità compresi gli italiani, "in vista anche di futuri progetti di utilità sociale che mettano a profitto l'esperienza maturata". Il Comune rinuncia ad ogni pretesa risarcitoria rispetto all'attuale utilizzo dell'immobile non autorizzato così come alle utenze relative al periodo successivo alla fine della convenzione per l'emergenza freddo (dal 15 aprile 2016 ad oggi) ed erano tanti soldi, si impegna inoltre ad attivare entro il 31 dicembre 2017 un tavolo per l'emergenza abitativa delle persone senza casa e ad erogare il contributo previsto per il progetto dell'emergenza freddo 2015/16 di 15mila euro. Le due associazioni potranno inoltre nuovamente partecipare ai bandi e alla progettazione dei Piani di zona dalle quali erano state escluse perchè ritenute inadempienti nel non aver rilasciato l'immobile. Sono due anni che portiamo avanti questo progetto senza alcun contributo pubblico, Casa Gallo dimostra allora che è possibile dare delle risposte a questi nuovi bisogni abitativi, che è possibile rovesciare il paradigma assistenziale - che tratta le persone come sagome di passaggio o come pesi morti della società - riattivando le persone; dimostra che la solidarietà non è fatta solo di gesti concreti o peggio di delega semplici donazioni ma di corpi che si mettono in cammino, in relazione, di corpi che praticano la disobbedienza alle regole e alle leggi che producono ingiustizie e disuguaglianze sociali ed economiche, corpi che si interrogano sulle contraddizioni che ci attraversano, sui problemi che incontriamo fuori da schemi ideologici e praticando fino in fondo la produzione di nuove istituzioni, la difesa dei beni comuni e dell'uso civico, sociale e partecipativo che di questi oggi più che mai va fatto. La scelta allora di dar vita a questa esperienza dopo lo sgombero del #VillinoRicci, quella di proseguire con il progetto dopo la fine della convenzione (16 aprile 2016), perchè non è il freddo la vera emergenza ma le sempre più numerose persone senza casa, sono state GIUSTE non per le azioni in sé ma per quello che queste azioni hanno prodotto e continueranno a produrre nel futuro prossimo, come aspirazione a una migliore società, ad una Rimini accogliente e degna, in cui ci siano più diritti per tutti e tutte e non solo per qualcuno. Abbiamo una scadenza certo, il 30 aprile 2018, ma le scadenze non ci hanno mai fatto paura. Questa è la sfida, ma una sfida che ci vede oggi tutti e tutte più forti in un momento storico in cui vengono approvate le ordinanze che vietano la distribuzione dei pasti caldi ai senza tetto, in cui si stringono accordi con i trafficanti libici e si chiudono gli occhi sui nuovi lager Europa, in cui si celebra l'antifascismo solo perchè servono consensi elettorali e si usano le organizzazioni neofasciste, gli utili idioti del sistema, per legittimare questo consenso, dimenticando che l'antifascismo oggi non può essere solo celebrare la resistenza come un feticcio mentre continuano a prevalere politiche che cancellano e differenziano i diritti, che trasformano il lavoro in precarietà e sfruttamento, che producono stigma sociale e violenza sui poveri e migranti, ma praticare quegli ideali fino in fondo, senza se e senza ma. Allora oggi è una giornata importante in cui collettivamente otteniamo un primo risultato, consapevoli che la sfida che abbiamo davanti la vogliamo e possiamo vincere insieme con tutte le persone degne che abbiamo incontrato e che ci hanno sostenuto in questo cammino a partire già da questa settimana con l'appuntamento di sabato 23 dicembre Merry Trash Christmas Party #HappyBirthdayCasaGallo #2Anni, con il cenone della vigilia di Natale per il quale vi chiediamo di contribuire con Pandori e doni per la raccolta solidale di Natale e dalle prossime collaborazioni con il Centro Anziani, con il percorso partecipato Madi_Marecchia, con il quartiere, #UnaCasaPerTutt* #CasaGalloUnaSoluzione .
4 notes
·
View notes
Photo
Il fascino della ristrutturazione e del recupero di antichi edifici colonici unito alla passione per la progettazione, alla esperienza per una attenta direzione dei lavori e al sapiente riutilizzo di materiali tradizionali costituiscono gli elementi necessari per riportare a nuova vita una modalità abitativa profondamente rispettosa dell’ambiente circostante ed eco compatibile. . Progettazione e Direzione Lavori @alessandrobarciulli . . . . . #facades #building #architetto #ristrutturazioni (presso Sestino) https://www.instagram.com/p/Bu51RtflRv_/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=6ya3l7cnvzvb
0 notes
Text
I Vincitori della call per residenze artistiche de La Città Continua | Modelli culturali di Periferia:
#gallery-0-5 { margin: auto; } #gallery-0-5 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 33%; } #gallery-0-5 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-5 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
Dopo le attività in remoto a causa dell’emergenza covid, riparte con grande energia il progetto La Città Continua che segna un nuovo punto di partenza con l’annuncio dei vincitori della call per residenze artistiche.
La Città Continua | Modelli culturali di Periferia, è un progetto che aspira alla creazione di un modello culturale che parta dalla periferia urbana; il grande protagonista di tutto il processo progettuale è uno dei quartieri più complessi della città, il quartiere del Soccorso, caratterizzato da un’elevata densità abitativa, sviluppata principalmente durante il boom economico degli anni ’60 e da insediamenti di comunità di diverse nazionalità.
L’attività di rigenerazione urbana è iniziata da circa due anni, sostenuta dalle associazioni CUT | Circuito Urbano Temporaneo e Riciclidea e dai cittadini del comitato di quartiere, che hanno lavorato con le scuole e con gli abitanti della zona, alla riappropriazione del grande giardino del quartiere, Il giardino di prossimità, uno spazio per anni abbandonato all’incuria e al degrado, trasformandolo in una specie di agorà, uno spazio che assecondi le relazioni sociali e luogo generatore di pratiche di cittadinanza attiva e riappropriazione del bene comune.
Questo nuovo progetto, elaborato da CUT | Circuito Urbano Temporaneo, da Riciclidea e dal Servizio politiche giovanili del Comune di Prato è finanziato dalla Regione Toscana sul DD relativo agli interventi sulla sicurezza urbana integrata.
Non è stato facile scegliere i tre vincitori: i profili dei candidati arrivati erano per la maggior parte di livello molto alto, al punto che la commissione esaminatrice del progetto si è impegnata a trovare, ove possibile, occasioni di incontro e lavoro anche con alcuni degli artisti che non si sono aggiudicati la residenza.
I tre profili sono stati selezionati analizzando il profilo artistico e il portfolio dei lavori.
L’aspetto più importante è infatti quello di concepire un progetto che sia ispirato dal luogo che in questo periodo cercheranno di conoscere, di “sentire” con la loro pelle, restituendo un lavoro che non li veda unici esecutori ma che coinvolga quanto più possibile gli abitanti del quartiere.
I tre artisti selezionati sono molto diversi fra loro:
Guido Mitidieri (Firenze, 1990) è un architetto e artista ambientale. Italiano di nascita e finlandese per scelta, studia Arte e progettazione del legno presso la Aalto University di Helsinki. Invitato come artista in residenza presso il Museo di Arte Contemporanea Serlachius in Finlandia, utilizza l’arte ambientale come un luogo di mediazione tra il pensiero ed il corpo. Realizza installazioni site-specific di arte ambientale, oltre a progetti di architettura in legno. Si racconta – “Il mio lavoro personale è un lento processo di comprensione del sito dove mi trovo e nel quale sono invitato ad operare. Comincio sempre con le qualità materiche immanenti dello spazio: luce, suono, temperatura e gradi di intimità.”
Qiu Yi (Yantai, Cina, 1982) è un artista contemporaneo riconosciuto a livello internazionale. Nel 2011 si trasferisce a Firenze. È Special Adviser nello sviluppo internazionale del Museo Nazionale d’Arte Cinese, Executive Director della China Urban Sculpture Artists Association, Accademico corrispondente presso l’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze ed è presidente dell’Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia. Lavora tra Italia e Cina spaziando liberamente dalla scultura alla pittura e alle forme espressive tipiche dell’arte contemporanea, quali le installazioni e le performances, con una spiccata tendenza verso la sperimentazione.
Silvia Giagnoni (Prato, 1977) scrittrice e docente di scienze della comunicazione. Ha vissuto 15 anni negli Stati Uniti (Florida, Alabama), prima ancora a Londra e a Roma. Dice di lei -“La mia passione è documentare i luoghi che imparo a conoscere.” Tra i lavori significativi troviamo un reportage narrativo sulla comunità di lavoratori agricoli di Immokalee in Florida “Fields of Resistance”, frutto dei suoi viaggi ma soprattutto dell’ amicizia e di un legame profondo con alcuni abitanti del luogo. Ha collaborato con la Alabama Coalition for Immigrant Justice nella produzione di video e materiale fotografico (“A Tale of Two DREAMers”). Ha inoltre documentato le proteste contro la HB56, la legge anti immigrati passata nel 2011 in Alabama. Nelle interviste per il progetto di Here we May Rest, ha raccontato l’immigrazione di oggi in Alabama.
Gli artisti saranno in passeggiata nel quartiere insieme a tutti gli attori coinvolti nel progetto, già da questa settimana per poter iniziare il loro lavoro in residenza all’inizio di settembre. Troppo presto al momento parlare di cosa realizzeranno, ma le premesse del primo incontro sono incredibilmente incoraggianti. Dunque, appuntamento a settembre per scoprire le novità sul quartiere Soccorso.
Artisti in Residenza al Soccorso 2020 | La Città Continua I Vincitori della call per residenze artistiche de La Città Continua | Modelli culturali di Periferia:
0 notes
Text
Bari. Nuovo modello di condominio sociale diffuso per persone in condizioni di elevata marginalità sociale promosso dall'Assessorato al welfare
Bari. Nuovo modello di condominio sociale diffuso per persone in condizioni di elevata marginalità sociale promosso dall'Assessorato al welfare. L'assessorato al Welfare rende noto che è in fase di avvio il condominio sociale diffuso "Insieme a casa", riservato alle famiglie in emergenza abitativa assegnatarie delle abitazioni a Bari vecchia e finanziato con fondi PNRR - Missione 5 "Inclusione e coesione" - Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore" - Sottocomponente 1 "Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale", Investimento 1.3.1 - Housing First). Il progetto sarà presentato domani, martedì 30 gennaio, alle ore 18, in strada Santa Teresa delle Donne 8, nella sede della cooperativa sociale Lavoriamo Insieme, vincitrice del bando: saranno l'assessora al Welfare Francesca Bottalico e l'equipe della cooperativa a illustrare i contenuti dell'avviso e, contestualmente, a occuparsi della raccolta dei bisogni e dell'avvio del percorso di accompagnamento alle famiglie interessate. L'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di realizzare un nuovo modello innovativo di housing first in favore di persone e nuclei familiari in condizioni di elevata marginalità sociale, previsto per la prima volta all'interno di immobili di proprietà comunale in cui, nei mesi scorsi, sono stati effettuati lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico, che hanno interessato il rifacimento dei lastrici solari, la riqualificazione degli impianti idraulici ed elettrici, il rifacimento di alcuni servizi igienici, la tinteggiatura delle pareti e piccoli interventi di manutenzione. I beneficiari del servizio sono stati individuati dal Servizio sociale professionale del Comune di Bari: nei loro confronti sarà attivato un progetto personalizzato (PAI) volto a favorire percorsi di autonomia che spaziano dal sostegno al pagamento delle utenze all'accompagnamento ai servizi del territorio, dall'individuazione di percorsi formativi e pre-professionalizzanti al sostegno ai minori presenti nelle famiglie. "Dopo aver completato tutto l'iter amministrativo, possiamo finalmente partire con la co-progettazione assieme alle 11 famiglie baresi individuate per il progetto - commenta Francesca Bottalico -. Questa sperimentazione si aggiunge alle altre che, in questi anni, hanno dato vita a una vera e propria rete di co-housing, intervento sperimentale trasformato in un'azione di programmazione sociale importante, con il coinvolgimento di oltre 800 persone. La particolarità di questo modello innovativo di condominio sociale diffuso, rivolto a persone e nuclei familiari in condizioni di elevata marginalità sociale, sta nel fatto che per a prima volta interessa un immobile comunale, ristrutturato e reso efficiente dal punto di vista energetico grazie alla collaborazione dell'assessorato al Patrimonio. Le attività di co-housing che si intendono realizzare comprendono: - la valutazione dei bisogni e delle risorse delle persone al fine di definire le attività di accompagnamento attraverso un percorso multidimensionale; - attività di segretariato e orientamento per l'accesso a servizi, programmi e prestazioni; - un lavoro di equipe integrato e finalizzato alla definizione, condivisione e monitoraggio di un progetto di accompagnamento personalizzato per ciascuno dei beneficiari; - attività di affiancamento e accompagnamento flessibile degli educatori, anche attraverso il lavoro sul territorio e all'interno delle reti di prossimità; - la micro-mappatura del territorio finalizzata a individuare potenziali risorse e spazi comunitari da attivare, in funzione della presa in carico permanente di persone specifiche (parrocchie, circoli ricreativi e culturali, condomini solidali, etc.); - il sostegno e l'accompagnamento ai servizi del territorio, con l'individuazione di percorsi formativi e pre-professionalizzanti e il supporto ai minori dei nuclei familiari; - il servizio di portierato sociale nonché la vigilanza sul rispetto delle regole da parte degli ospiti della struttura; - attività di affiancamento e accompagnamento nell'espletamento di pratiche amministrative e sanitarie; - l'individuazione di reti solidali in termini di risorse e spazi comunitari in favore dei beneficiari; - la segnalazione di gravi guasti e disfunzioni rilevanti delle strutture e delle infrastrutture, la promozione e la gestione di assemblee condominiali periodiche, il controllo della pulizia delle aree comuni, degli spazi pertinenziali interni ed esterni agli immobili; - l'educazione ambientale volta ad assicurare il rispetto della pulizia e dell'igiene. Sarà l'ETS partner di progetto, la cooperativa sociale Occupazione e solidarietà, a garantire l'assistenza delle figure professionali necessarie per un buon esito del percorso sperimentale: - 1 coordinatore - due assistenti sociali - 1 psicologo - 1 educatore professionale - 3 operatori sociali. L'importo disponibile per la realizzazione del progetto e la gestione delle attività di co-housing è pari a € 210.000 (comprensivo di IVA, se dovuta). Le risorse a titolo di co-finanziamento, messe a disposizione dall'ETS partner per l'implementazione del progetto, ammontano a € 24.400.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
CAMMINIAMO INSIEME PER IL FUTURO Il progetto del comitato “Piazza dell’Emigrante” di Siderno vince 10.000 euro
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/camminiamo-insieme-per-il-futuro-il-progetto-del-comitato-piazza-dellemigrante-di-siderno-vince-10-000-euro/
CAMMINIAMO INSIEME PER IL FUTURO Il progetto del comitato “Piazza dell’Emigrante” di Siderno vince 10.000 euro
CAMMINIAMO INSIEME PER IL FUTURO Il progetto del comitato “Piazza dell’Emigrante” di Siderno vince 10.000 euro
R. & P.
“Un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai smesso di sognare”. Questo è il primo pensiero che mi è saltato in testa,pensando alle periferie di Siderno dove sono cresciuto, nel momento in cui, dopo settimane di snervante attesa, mi è arrivata la mail di aviva assicurazioni, che mi informava che il progetto “Camminiamo insieme verso il futuro” presentato dall’ associazione culturale “Comitato piazza dell’Emigrante” di Donisi, in partenariato con altre associazioni ed enti benefici operanti nelle aree periferiche ed ultraperiferiche di Siderno,risultava essere vincitore di un premio pari a 10.000 euro. Dopo qualche istante di grande soddisfazione personale e professionale il secondo pensiero è tornato al momento della presentazione della proposta progettuale,(precedentemente concordata ed arricchita dalle idee ed indicazioni fornitemi da decine e decine di cittadini residenti nelle aree periferiche ed ultraperiferiche della città di Siderno), al momento della presentazione ci siamo trovati a concorrere con altre 700 idee progettuali provenienti da tutt’Italia. Come coordinatore della proposta progettuale da un lato ho sempre creduto nella bontà del futuro progetto (con il quale adesso punteremo a cambiare il volto delle periferie sidernesi valorizzando il passato per migliorare il fututo), perchè più passavano i giorni e più la proposta ,grazie al voto online di migliaia di persone,scalava le posizioni. Per accedere alla finale si di categoria si doveva necessariamente arrivare nei primi 7, ed il nostro futuro progetto, tra i primi, c’è sempre stato. Da parte nostra noi,come gruppo di lavoro,abbiamo accelerato e ci siamo difesi quando lo dovevamo fare, nei momenti di difficoltà ci siamo sempre compattati ed abbiamo risposto egregiamente, spiegando alla gente il progetto e raccogliendo migliaia di preferenze. Dall’altro lato, invece vedevo che stavamo gareggiando contro delle proposte presentate da associazioni ed enti con sede legale in delle metropoli, Milano,Torino,Venezia,Genova, Bologna,Verona,Roma,Napoli solo per citarne alcune e questo dato onestamente un pò mi preoccupava,perché era il solito Davide che gareggiava contro il solito Golia , pensavo che gli altri concorrenti potevano sicuramente contare su una densità abitativa più alta della nostra alla quale chiedere aiuto. Nonostante tutto noi del gruppo di lavoro, aiutati dalla nostra straordinaria gente, abbiamo resistito ad oltranza, più o meno come l’Inter di Josè Mourinho al CampNou di Barcellona nella famosa semifinale di Champions League, tutti davamo il massimo attendendo la fine, quando gli altri stavano per superarsi arrivava puntualmente l’aiuto di qualcuno, professori,alunni,associazioni culturali, commercianti e tantissima gente comune . Poi a Maggio finalmente,arriva il triplice fischio finale, dopo i conteggi e le correzioni del caso da parte del team di Aviva Community Fund, mi giunge una prima notizia ufficiale importante, eravamo in finale. Da questo punto in poi è partita una vera e propria corsa contro il tempo, per presentane nelle modalità e nei tempi giusti tutta la documentazione richiestaci, abbiamo accelerato i tempi, perché, come tutti sappiamo, purtroppo, soprattutto in Calabria molti progetti,( anche di importi ben più importanti) saltano in questa fase per superficialità o perché nella fase finale le ultime cose si prendono erroneamente sottogamba,magari sperando che anche gli altri competitor non compiano tutti gli adempimenti burocratici necessari . Far accadere questo sarebbe stato peggio che perdere 7 finali di Champions partendo da favoriti contro un Amburgo o un Borussia Dortmund qualsiasi, ed in particolare io questo non me lo sarei mai perdonato. Dall’ufficialità della finale da giocare,grazie all’impegno di tutto il gruppo di lavoro (nonostante molteplici impegni personali dei suoi componenti) abbiamo presentato tutti gli incartamenti necessari iniziando ad attendere, attendere di perdere, attendere di vincere, oramai, tutto quello che noi del gruppo di lavoro, (aiutati da un territorio afflitto da molteplici problematiche ma al tempo stesso straordinario e dal cuore immenso come solo la nostra meravigliosa Locride sa essere) lo potevamo fare lo avevamo fatto. Fino alla comunicazione del 19 giugno 2019 che ha premiato un’idea coraggiosa da mettere al servizio delle nostre comunità partendo in un primo momento dalle periferie sidernesi con l’obbiettivo di arricchirlo di contenuti in futuro puntando al confronto serrato e costruttivo con tutte le altre realtà sociali operanti nelle Locride . Nell’immediato,se tutto va bene entro 30 giorni dovremmo ricevere i fondi per partire con tutte le attività progettuali. Tuttavia questa non è l’unica notizia positiva che riguarda le nostre periferie, infatti qualche giorno fa a Rocco Ierinò presidente dell’Associazione “Comitato piazza dell’Emigrante”(della quale mi onoro di far parte) era arrivata un’altra comunicazione questa volta della fondazione Cattolica assicurazioni la quale ci premiava con altri 2000 Euro (che ci verranno inviati alla presentazione di fatture per forniture e servizi a conclusione del progetto) sempre nell’ambito della progettazione sociale nelle periferie di Siderno. Oggi, dopo decenni di non considerazione sopratutto sotto il punto di vista delle politiche giovanili e sociali,la somma disponibile per creare infrastrutturazione sociale nelle periferie sidernesi sarebbe di 12.000 Euro, sarebbe, perché questo piccolo bottino dal quale partiremo per avviare le attività potrebbe anche incrementarsi con ulteriori fondi provenienti da altre due iniziative alle quali come territorio abbiamo aderito:
-il bando “metropolidea la nostra idea in comune” lanciato mesi fa dalla commissione politiche giovanili della città metropolitana di Reggio Calabria che è rivolto a tutti i giovani residenti nel territorio metropolitano che metterà in palio 5 borse di studio sulla progettazione da 5.000 euro,
– ed il concorso “non passare oltre senza fermarti” lanciato dalla Caritas Diocesana in ricordo dell’operatrice Caritas Silvana Calautti e destinato ai gruppi parrocchiali della diocesi di Locri-Gerace, che prevede due premi rispettivamente di 3.000 e 2.000 Euro.
Adesso consapevoli che ogni obbiettivo è raggiungibile ed ogni paura può essere superata basta solo gettare il cuore oltre l’ostacolo, come gruppo di lavoro continueremo ad impegnarci, perché siamo convinti che questa vittoria non sia ne l’inizio e nemmeno la fine della storia di Siderno e della Locride nelle politiche sociali e giovanili. A nome di tutti gli addetti ai lavori, infine ci tenevo a ringraziare tutte le persone che ci hanno supportato ed aiutato regalando al nostro territorio una vittoria che sicuramente da speranza per il futuro.
FRANCESCO GENTILE
COORDINATORE DEL PROGETTO “CAMMINIAMO INSIEME VERSO IL FUTURO”
R. & P. “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai smesso di sognare”. Questo è il primo pensiero che mi è saltato in testa,pensando alle periferie di Siderno dove sono cresciuto, nel momento in cui, dopo settimane di snervante attesa, mi è arrivata la mail di aviva assicurazioni, che mi informava che
Gianluca Albanese
0 notes
Text
Golden Goose Sneakers Outlet Online Dove venderà il design netto
Di conseguenza, abbiamo deciso di rilasciarli su questi e così ha Sneakers Golden Goose Online Outlet Saldi niziato il particolare stesso essudato (che sarà naturale). Noi due manteniamo l'ultima relazione, molto priva di rischi, che contiene il nostro consulente (che ora è molto attuale) e / o ancora lavora insieme, eccetto che sapevamo che dovevamo dare il via facendo guadagnare un po 'di soldi. Quello che i consumatori hanno imparato durante le stagioni che abbiamo condiviso con il mentore è stato, infatti, il più rapido 10x dato che è stato utile come quello che mio marito e io abbiamo imparato tutti i precedenti un paio d'anni insieme. Ed ecco la mia risposta di possies. I clienti non ricevono questo mix discusso molto semplicemente perché è una parte abbastanza radicale in questi giorni da fare con istantanea ogni. Eppure dipende dall'intelligenza Golden Goose Sneakers Saldi ostruita secoli prima insieme all'esperienza. Lo dici tu stesso, paghi qualcuno per inviarlo per tuo conto, oltre a utilizzare un prodotto combinato con il sorteggio privato o i diritti di seconda mano che ti sarà spesso permesso di aiutarti a pagare separatamente per i tuoi attuali termini correlata la licenza. Difficoltà involontarie a parte, può facilmente la Golden Goose Superstar Donna Saldi orte di Michael Jackson acquisire senza dubbio il risultato di un omicidio costruito, il particolare omicidio premeditato? In tal caso, cosa avrebbe dovuto prima l'assassino sperare in merito al guadagno? L'assassino non avrebbe ucciso per sempre le proverbiali scarpe d'oro delle oche? Quando si fornisce una casa, è necessario pensare a qualsiasi caratteristica specifica di cui si aumenterà la comprensione durante la progettazione. Ciò che la tua azienda pensa, che è creativo, caldo e amichevole o senza cambiamenti unici, molto probabilmente non ti darà un condominio che amerai, perderai peso. sicuramente aumenta il suo valore dopo il consumatore immobiliare. Nel problema si visiterà sicuramente una moltitudine di proprietà per la durata della ricerca abitativa, alimenti freschi un sistema di revisione a causa di ogni casa. Producendo ciò che piace a tutta la tua famiglia e Golden Goose Sneakers Outlet Online noltre ciò che non ti è piaciuto prima che tu lo conosca dopo aver visitato la casa, sarai anche in grado di valutare i tuoi suggerimenti e prevenire le case che per lo più sono alquanto inferiori ai tuoi incredibili bisogni. Anche nel caso in cui a tutti gli alunni del mondo fosse offerta una buona istruzione, abilità tecnologicamente avanzate e un solo computer, ogni cosa non farebbe più una cosa specifica, anche se a tutti piace partecipare per le tue stesse occupazioni. In passato, chi era era il caposquadra che ha preso le modeste da quelle strade e così ha insegnato agli individui una capacità. In cambio, gli unici erano attrezzati per sposarsi, mantenere i figli, prendere una casa e far andare i loro figli piccoli verso il college. E di solito un marito definitivo in cui lavorare. Entrambi dovremmo mantenere in se stessi che la tecnologia dell'informazione sarebbe dire il personale americano in un efficace scenario commerciale efficace che la maggioranza della won Society War four. Al di fuori di una coppia di scuole di breakout che forniscono scuole lectronic scolastiche vantaggiose che producono studenti lentamente e costantemente in classifica a livello internazionale. . . la tecnologia per molti decenni è destinata ad essere un declino affidabile con la capacità scolastica degli americani rispetto a quella degli studenti stranieri. La nostra classifica dei domini dà un risultato paragonabile ad una gemma, ma manteniamo anche gli studenti universitari che perdono le competenze utili di base.
0 notes
Link
JESI – UBI Banca ha aderito alla convenzione ABI che prevede l’anticipazione dei contributi a favore delle imprese edili e dei professionisti coinvolti nella ricostruzione degli immobili distrutti o danneggiati dal terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016. L’accordo prevede che UBI Banca possa anticipare le somme necessarie per la ricostruzione di quegli immobili di edilizia abitativa o ad uso produttivo per i quali sia stato già concesso il contributo pubblico.
Il protocollo consente alle imprese edili la possibilità di richiedere alla banca l’anticipazione fino al 100% dei singoli SAL (stato avanzamento lavori), così come per i professionisti di chiedere l’anticipo per le spese di progettazione, le indagini e i rilievi. La partecipazione di UBI Banca al protocollo ABI, che riguarda le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, permetterà alle imprese e ai professionisti impegnati nella ricostruzione post-sisma di ottenere i finanziamenti con molti mesi d’anticipo rispetto alla tempistica del contributo pubblico.
“Fino ad aggi abbiamo finanziato interventi per la ricostruzione post-sisma per 100 milioni di euro e adesso siamo fra le prime banche ad avere aderito a questa convezione” ha dichiarato Roberto Gabrielli, responsabile della macro area Marche Abruzzo di UBI Banca.
“Il nostro intervento -ha aggiunto- permetterà di velocizzare gli interventi di ricostruzione, consentendo alle famiglie di tornare a vivere quanto prima nelle proprie case e alle imprese di ripartire con la produzione di beni e servizi nell’area del cratere del terremoto. Il nostro obiettivo, come istituto di credito, è quello di contribuire al ripopolamento di queste aree e di rivitalizzare l’economia locale, in modo da continuare ad essere la banca di riferimento di questi territori”.
0 notes
Text
Abitare per far abitare: Cascina Merlata 2° lotto di Città Contemporanea
Sabato 9 giugno si è tenuta la cerimonia ufficiale della posa della prima pietra del 2° lotto di Città Contemporanea in via Pasolini a Milano, alla presenza dell’Assessore di Regione Lombardia Stefano Bolognini e degli Assessori del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e Gabriele Rabaiotti, per un nuovo modo di pensare l’abitare.
Abitare per far abitare. È con questo slogan che Città Contemporanea inaugura il secondo lotto a Cascina Merlata di altri 180 alloggi, di alta qualità, a basso consumo energetico e prezzi accessibili. La costruzione e gestione del nuovo edificio, progettato dall’architettoPatricia Viel dello studio Citterio – Viel&Partners, sarà affidata alle cooperative CMB e Delta Ecopolis, interpreti di un nuovo modo di concepire l’abitare. Non si tratta solo di case, ma di persone che le abitano. Da questo principio nasce un progetto parallelo, ad alta responsabilità sociale, a sostegno del disagio abitativo a Milano, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e il privato sociale. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti gli Assessorati di Regione Lombardia e del Comune di Milano competenti in materia di politiche abitative e sociali, per costruire con loro un percorso cooperativo a sostegno di buone pratiche innovativo per l’accesso alla casa. Il progetto, in via di definizione, sarà presentato alla cittadinanza milanese nelle prossime settimane.
“La volontà di qualificare un’azione economica di mercato attraverso l’indicazione di un progetto a forte finalità sociale e collettiva ci sembra un elemento di grande interesse ed innovazione che speriamo possa essere utilizzato anche da altri – dicono gli Assessori Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) e Gabriele Rabaiotti (Casa, Lavori pubblici), entrambi presenti all’inaugurazione. Per questo ci siamo trovati subito disponibili a definire un accordo tra Comune e Città Contemporanea per precisare, nelle prossime settimane, la destinazione del fondo, che andrà comunque a vantaggio di famiglie in sofferenza abitativa”.
“Si tratta della prima pietra – afferma Fabio Cambiaghi, Vicepresidente di Città Contemporanea – di un ulteriore passo nella riqualificazione del distretto di Cascina Merlata, il nuovo cuore pulsante di Milano all’interno di un parco di 250.000 mq., con la scuola pubblica, asili nido, il centro commerciale, e l’adiacente area Aexpo, Mind il parco della scienza del sapere e dell’innovazione, presentato anch’esso oggi. Un quartiere urbano di nuova concezione, autosufficiente, una città nella città perfettamente connessa al centro, alla città metropolitana ed alla Regione. Dotato di tutte le funzioni primarie, ricreative, culturali, sportive, residenziali, produttive e terziarie: un habitat metropolitano di nuova concezione, smart e sostenibile”.
Città Contemporanea è il frutto di una collaborazione unica tra l’Architetto Patricia Viel, dello studio CITTERIO – VIEL, e le due Cooperative aderenti alla Lega delle Cooperative: insieme hanno portato avanti un lavoro di co-progettazione integrata, visibile nella qualità dei materiali, nel disegno degli edifici e degli spazi pubblici e nella scelta degli elementi di design, seguendo i modelli urbanistici del Nord Europa. Immobili in Classe A, con ottime finiture e prezzi certificati e convenzionati. Città Contemporanea Spa è, infatti, la società nata per condividere le opportunità di una fase economica non certo facile, ma soprattutto per offrire sicurezza e innovazione nella realizzazione immobiliare in area Cascina Merlata. È partecipata dalle Cooperative Delta Ecopolis e CMB che hanno dato il loro appoggio al progetto, per rispondere alle richieste di chi aspira ad avere una casa bella, di qualità e con un comfort elevato a un prezzo accessibile e ragionevole.
La cooperativa CMB, impresa costruttrice, è oggi la prima impresa di costruzioni per fatturato in Italia, festeggia 110 anni di storia. Una storia che è iniziata da una stretta di mano nel 1908: un gesto che un tempo aveva un forte significato e che dava vita fin da subito a qualcosa: un rapporto basato sulla fiducia. Una tradizione consolidata che ha contribuito a costruire e riqualificare un pezzo del nostro Paese: abitazioni, ospedali, grattacieli, strade, infrastrutture, i luoghi in cui si svolgono le vite delle persone.
Delta Ecopolis è una delle Cooperative di abitanti più grandi d’Italia, con 10.000 soci. Nata nel 2017 dalla fusione di E.CO.POLIS SOC. COOP. e Cooperativa Nazionale di Senago Soc. Coop, ha radici molto profonde. Le cooperative che hanno contribuito alla sua nascita realizzarono i primi edifici agli albori del 1900 e hanno dato risposta al bisogno abitativo di quattro generazioni di cooperatori. Delta Ecopolis guarda al futuro e si offre come gestore sociale, quale cooperativa contemporanea che si pone di fornire servizi energetici volti al risparmio e al rispetto dell’ambiente e ridisegnando pezzi di città perfettamente inseriti nel tessuto socio-urbano.
#Città Contemporanea Milano#Abitare per far abitare#Cascina Merlata 2° Lotto#Riqualificazione Cascina Merlata
0 notes
Photo
s m a r t T O W N 🔽 L’idea alla base di smartown trae spunto dalla concezione di connettività ed energia immaginata da SOS – School of Sustainability e dall’influenza esercitata dalle nuove tecnologie sulla progettazione degli spazi urbani, sui nostri stili di vita e sulle nostre abitazioni. L’installazione trasformerà #ortobotanico di #Brera in una città immaginaria dove gli ambienti storici del giardino coesisteranno con modelli urbani innovativi, venendo a creare un paesaggio urbano in cui i visitatori saranno immersi in una realtà interconnessa diventando parte di un nuovo concetto di edilizia abitativa: la casa intelligente. (at Orto Botanico di Brera)
0 notes
Text
QUANDO LA CASA DIVENTA SEMPRE PIU’ UNO STILE DI VITA ALL’INSEGNA DELLA SMARTNESS
Se nell’articolo della scorsa settimana abbiamo affrontato il tema dell’innovazione a supporto della progettazione e della realizzazione degli edifici e delle infrastrutture, i risultati presentati dall’Osservatorio sullo Smart Living del Politecnico di Milano, sui dati relativi al 2016, hanno messo in luce alcuni elementi di analisi da cui gli operatori del settore immobiliare e delle costruzioni non possono prescindere. Secondo quanto riportato dalla ricerca, il business dello smart living generalmente identificato con il termine domotica è cresciuto nel 2016 del 23% raggiungendo la quota di 185 milioni di €.
Anche i portali di ricerca di immobili e quelli dedicati alla ristrutturazione mettono in luce come gli elementi di domotica rappresentino un must per una fascia importante della domanda.
La domotica si concretizza soprattutto in sistemi che consentono l’apertura e la chiusura delle porte e delle imposte da remoto e da sistemi che permettono il controllo dell’illuminazione e la gestione del calore e del freddo.
Ma da cosa nasce questa necessità di innovazione, vissuta come caratteristica preponderante di una nuova domanda abitativa?
L’innovazione rappresenta un processo inevitabile e da cui non si può prescindere. La nostra vita è regolata da ritmi imposti dagli apparati tecnologici da cui non sappiamo e non possiamo più separarci. Anche chi, come chi scrive, ha vissuto anni senza il bisogno di essere sempre raggiungibile ed sempre connesso, ora non saprebbe più vivere senza il proprio ufficio nello spazio di un tablet o di un telefono.
Inoltre, diventa sempre più centrale l’aspetto relativo alla sicurezza: in città più grandi ma anche nei piccoli centri, la possibilità di tenere sempre sotto controllo la propria abitazione rappresenta un valore aggiunto e un plus che ognuno di noi vuole poter avere.
Il processo di innovazione e la velocità con cui questo fenomeno si diffonde fanno sì che la strumentazione domotica, che ha rappresentato per anni un aspetto quasi inaccessibile per la maggior parte del mercato, venga offerto oggi come uno degli elementi fondanti il capitolato di molte nuove costruzioni, come ad esempio la realizzazione di Euromilano a Cascina Merlata che viene offerto a prezzi abbordabili per una considerevole fetta di domanda.
Un discorso diverso invece deve essere fatto per gli immobili oggetto di ristrutturazione. Tenendo in considerazione che il patrimonio abitativo italiano è rappresentato per più del 50% da immobili realizzati prima del 1970, anche a livello d’impiantistica questi edifici potrebbero non essere in grado di supportare dispositivi atti ad una gestione domotica della casa.
Il vantaggio della diffusione della tecnologia sul mercato si concretizza anche in costi più bassi delle infrastrutture tecnologiche per la gestione remota se non di tutti, almeno di alcuni aspetti dell’abitazione, che possono essere adottati anche in edifici “usati”.
Dal punto di vista dei prezzi del mercato, l’aspetto domotico viene già “compreso” nelle quotazioni dei nuovi edifici, mentre per le abitazioni “usate” rappresenta un incremento di valore di circa il 10%.
L’aggettivo che in questi anni si è fatto strada con insistenza e a volte in modo anche un po’ abusato è smart. Lo abbiamo affiancato ai termini più diversi: food, cities, living, quasi a connotare qualcosa di innovativo in grado di rendere più bella e piacevole la nostra vita quotidiana.
Sicuramente quello da cui non possiamo prescindere è che l’uomo è un essere che si adatta facilmente alle novità utili, interiorizzandole e facendole proprie.
Questo aspetto, insieme a molti altri, è la testimonianza che la casa non può e non deve soprattutto essere pensata come 60 anni fa. La filosofia che deve guidare i nuovi interventi deve essere quella di fornire al cliente un prodotto che sia in grado di sintetizzare tutti gli aspetti della vita e i servizi alla persona. E questa è un’ulteriore conferma che oramai la realizzazione di un immobile moderno deve coinvolgere più soggetti in una logica di filiera e di offerta di un prodotto integrato.
E allora vi auguriamo uno smart reading dell’articolo in una smart location.
0 notes
Text
A.P.P.C. Servizi
Attraverso i nostri professionisti convenzionati è possibile offrire ~ I seguenti servizi:
– Consulenza e assistenza in materia di immobili – Gestione e assistenza contratti di locazione abitativa e commerciali – Stipula e registrazione telematica di contratti di locazione – Valutazioni canoni di locazione e stime immobiliari – Ricerca e segnalazioni di immobili da vendere o affittare – Calcoli ISTAT annuali e storici di contratti di locazioni – Consulenza per intraprendere attività di Bed & Breakfast – APE (Attestato di Prestazione Energetica) – Consulenza Cedolare secca ” Quando conviene & sanzione per mancata comunicazione proroga ” – Corsi di Amministratori di condominio (A.L.A.C.) – Consulenze verbali gratuite su problemi fiscali, legali e tecnici – Progettazione di finanza agevolata – Consulenza condominiale con la collaborazione di A.L.A.C
NB: Tutte le consulenze sono gratuite per i nostri associati
0 notes