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#infibulazione
scienza-magia · 2 years
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Il 6 febbraio la giornata mondiale contro la Mutilazione Genitale Femminile,
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Con Covid aumentato il numero delle bimbe infibulate, 1 milione in più. Scarse risorse destinate a pandemia. Schillaci, da contrastare con coraggio.Sempre più donne e bimbe rischiano di subire una Mutilazione Genitale Femminile (Mgf) perché, negli ultimi tre anni, le scarse risorse sanitarie destinate alla prevenzione e al contrasto di questa pratica sono state dirottate sulla pandemia, con il risultato di determinare una battuta d'arresto rispetto ai risultati ottenuti. Nel periodo 2020-2022 è aumentato di almeno 1 milione il numero delle bambine vittime di questa pratica, una violazione dei diritti umani. È questo uno dei temi della Conferenza Internazionale al ministero della Salute organizzata dall'IRCCS San Gallicano in occasione della Giornata mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, che ricorre il 6 febbraio.
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Sono oltre 250 milioni secondo le stime dell'Onu le donne che nel mondo hanno subito una Mgf e sono oltre 4 milioni le bambine a rischio di essere mutilate ogni anno. Questa pratica è ancora attiva in oltre 30 Paesi tra Africa e Medio Oriente, ma il fenomeno interessa anche donne immigrate che vivono in Europa occidentale, Nord America, Australia e Nuova Zelanda. Anziché diminuire con il tempo, queste pratiche sembrano diventare ancora più diffuse, anche a causa del fenomeno migratorio, con il risultato di essere oggi presenti anche in paesi dove prima erano sconosciute come nel caso degli Stati Uniti, dove il numero degli interventi è triplicato negli ultimi anni. Una stima approssimativa delle donne che hanno subito una delle forme di Mgf nei loro Paesi di origine e che vivono in Italia , indica una cifra intorno a 88 mila donne di cui oltre 7 mila minorenni. "Se le tendenze attuali dovessero continuare - rileva il professor Aldo Morrone, promotore dell'evento - il numero di ragazze e donne sottoposte a Mgf aumenterebbe in modo significativo nel corso dei prossimi 10 anni. Quello che serve sono finanziamenti e sensibilizzazione". "I numeri sono sottostimati-sottolinea l'esperto- perché la gran parte di queste pratiche avviene clandestinamente. Purtroppo il Covid ha aumentato il numero delle bambine infibulate perché sono stati chiusi i servizi sociali, i servizi scolastici, le poche risorse sono state indirizzate verso il contrasto al virus.Siamo lontani dagli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, tra i quali c'è l'abolizione delle Mgf". Schillaci da contrastare con coraggio Bisogna tenere alta l’attenzione sulle mutilazioni genitali femminili, “una pratica che va contrastata con coraggio”. Lo spiega il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo alla Conferenza Internazionale organizzata dall'IRCCS San Gallicano al ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, che ricorre oggi. “In linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 -spiega il ministro- dobbiamo continuare a lavorare per la promozione della salute delle donne, obiettivo strategico che misura la qualità, l’efficacia e l’equità anche del nostro Sistema Sanitario”. “Il Ministero della Salute -aggiunge Schillaci- sostiene ogni iniziativa diretta ad eliminare le disuguaglianze per difendere diritto costituzionale alla tutela della salute di ogni cittadino. Per questo è fondamentale proseguire a investire nella formazione del personale sanitario che più interagisce con le donne a rischio di mutilazione genitale per garantire un appropriato standard d’intervento, anche nella comunicazione per la prevenzione di tale pratica. Altrettanto prioritaria è la promozione di iniziative per accrescere l’empowerment delle donne che potrebbero subire queste forme di violenza garantendo così il loro diritto ad essere libere e al pieno godimento dei diritti umani” Read the full article
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divulgatoriseriali · 2 years
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Mutilazioni genitali femminili (MGF): di cosa si tratta? Perchè ed in quali Paesi vengono praticate?
Mutilazioni genitali femminili (MGF): con tale termine si fa riferimento ad una pratica che consiste nell’eliminazione parziale o totale dei genitali esterni femminili, per ragioni non mediche. (more…) “”
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gdsradio7 · 5 days
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Bimba di 8 anni in ospedale a Lecce, i medici scoprono infibulazione
Era stata sottoposta a infibulazione, una pratica illegale in Italia, e per questo aveva forti dolori al ventre. Il padre, però, nell’accompagnarla in ospedale, non aveva detto nulla di tutto ciò. Si era limitato a dire che la bambina fosse caduta mentre giocava con il fratello. La verità l’hanno scoperta i medici in ospedale facendo alcuni esami. È successo nei giorni scorsi in Salento: la…
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roma-sera-giornale · 6 months
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Il divieto di infibulazione è in pericolo nel Gambia
La revoca del divieto rappresenterebbe un enorme passo indietro”, sostengono le principali associazioni locali per i diritti umani e delle donne. Una seconda lettura del provvedimento è prevista per il prossimo 18 marzo.
De Ficchy Giovanni I legislatori del Gambia hanno votato a favore di una misura che revoca il divieto di escissione dei genitali femminili , una mossa che secondo esperti di diritti umani, avvocati e attivisti per i diritti delle donne e delle ragazze annullerebbe decenni di lavoro volto a porre fine a questa pratica. La legge di Gibba sostiene che il divieto viola il diritto dei cittadini di…
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raucci · 5 years
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Mia nonna mi aveva detto di non urlare per l’onore delle donne della famiglia, ma io non ho resistito, un po' ho gridato, e mi vergognavo per questo.
- da La Stampa in edicola
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laewil · 4 years
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GIORNATA 🌎 DELL' INFIBULAZIONE proprio ieri ripensavo al Kenya🇰🇪 ed oggi 6 Febbraio e' la giornata 🌎 contro le mutilazioni genitali 🔪Pratica dolorosissima senza alcuna logica e utilità ancora molto diffusa Nei paesi dove viene praticata sono viste come rito di passaggio che permette di entrare a far parte della comunità. Oggi sono ritenute a livello internazionale una violazione dei diritti umani delle ragazze e delle donne in Italia sono vietate da una legge specifica la 7/2006. #endfgm #actionaid #infibulation #noviolenzasulledonne #noviolenzacontroledonne #infibulazione #donne #orangerevolution #kenya #africa (presso Kenya - Africa) https://www.instagram.com/p/CK8nXZepj2T/?igshid=1np49bl05s9ea
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argyrosingh · 5 years
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Ultimo articolo blog. “La superiorità culturale nel confronto tra pratiche di società diverse”
Una mia recente riflessione, che prende le mosse dall’infanzia, integrata da altri esempi di pratiche culturali in società diverse e da come noi moderni occidentali ci rapportiamo con esse. Buona lettura! 🔥
https://voceargento.blogspot.com/2019/12/la-superiorita-culturale-nel-confronto.html?fbclid=IwAR3lqI721MmDz4NUdAJvURCD2q3E5XtkTXW2LPBjD9EmXF_Crus57qpF244
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episfederica · 8 years
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#gazebo #LegaNord #LegaLombarda #Orzinuovi @matteosalviniofficial @paologrimoldiofficial #domenica #mattina 5 #marzo #sulatesta #orzinuovicè #federicaepis #femminicidio #festadelladonna #DONNE #infibulazione (presso Orzinuovi Piazza Vittorio Emanuele)
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pennyvlane · 8 years
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In questi giorni leggo tantissimi articoli sulla figura della donna, il potere femminile e la discriminazione che ancora regna sovrana. Li leggo soprattutto perché nel mondo stanno accadendo diversi fatti che hanno smosso nuovamente le coscienze. Non posso però addurre tutto questo fermento a qualche azione proveniente da oltreoceano. Se è vero che Trump pensa alle donne come all’ultimo accessorio da inserire su una Lamborghini, è anche vero che questo suo pensiero trova tantissima simpatia.
Un mio carissimo amico ha pubblicato oggi le foto di un calendario maschilista che gli è stato donato dopo una cena. Ora, al di là del fatto che a livello di merchandising i calendari costano troppo e portano poca fidelizzazione negli ultimi tempi, questo è veramente speciale. Perdonatemi se userò questo pretesto per un discorso più generale:
Il calendario riporta una serie di immagini di come fare sesso con una donna, con una serie di suggerimenti sulle calorie che si bruciano in tali atti. Le parti migliori di tutto questo sciorinare maschilista sono le calorie bruciate quando la donna viene spogliata “senza il suo consenso” o quando ci si riveste dopo “con suo padre o marito alla porta“.
Ora, non capisco come non ci si faccia a rendere conto che una cosa del genere è da denuncia. Che se non esistono i diritti umani per le donne legati a determinate azioni discriminatorie, dovrebbero invece essere resi sotto forma di legge e puniti. Non capisco ancora come si possa anche solo suggerire che una donna possa essere spogliata senza il suo consenso. Non lo capisco sopratutto alla luce dei femminicidi che avvengono quotidianamente nel nostro paese e nel mondo e che qualcuno si è anche lamentato che chiamiamo così. Le frasi solite rispetto a questo genere di rimostranze femminili da parte del maschio medio sono “eh ma dai si voleva solo scherzare” con quel calendario. Oppure “eh ma la definizione di femminicidio è sessista, un omicidio è sempre un omicidio“. Insomma, vogliamo proprio tapparci gli occhi da ogni angolo. Così come l’omofobia è solo uno scherzo no? Qui si fa tutto per dire, è tutta una battuta, un gioco. Nel frattempo la gente muore, le donne muoiono, gli omosessuali si devono ancora nascondere, i trans sono quelli che battono per strada e non hanno una morale. E ancora, il famoso scherzo e il famoso “si fa tanto per dire” o lo sminuire l’uccisione di centinaia di migliaia di donne ad opera dei loro compagni, fidanzati, mariti, ex, è un crimine contro l’umanità.
Il risultato peggiore di queste opinioni generaliste e populiste è poi la triste realtà dove le donne dementi gli danno anche retta, pensando veramente di essere il “sesso debole“. Sento donne che dicono “ah noi non siamo uguali agli uomini, loro sono più forti e hanno ragione“. Queste finte donne indifese che devono ringraziare di poter esprimere una loro opinione proprio tutte le donne morte e seviziate che hanno combattuto per i diritti della femminilità. Queste donne che non si rendono conto, timorate di dio, timorate del padre padrone, che nelle braccia di un becero bruto si sentono al sicuro. Al sicuro fin quando lui non deciderà di accoltellarle, scioglierle con l’acido o dargli fuoco. E anche a quel punto alcune donne li proteggono, vittime di sindromi di Stoccolma troppo grandi da gestire per la loro estrazione o cultura.
Poco tempo fa su questo blog un utente ha commentato un mio vecchio articolo, il titolo era
L’amore ai tempi della realizzazione personale. Oppure: Io e tu o io o tu?
Il commento dell’utente è:
alex in 16 gennaio 2017 alle 8:51 pm ha detto:Modifica
un concentrato di misandria così potente non l’avevo mai letto.Devi essere una delle tante femmine che hanno la necessitá di autoelogiarsi per cercar di sfuggire ai loro complessi d’inferioritá,quelli che nutrono verso gli uomini.Ringrazia Dio che esistono ancora.Senza di loro torneresti a vivere in una caverna nel giro di un mese.
Mi diverte che dopo tanti anni qualcuno ha trovato questo articolo, la domanda che mi sono posta è: chissà cosa stava cercando. Il suo commento è un chiaro segnale di cosa pensano molti uomini oggi. Mi dice che sono misandrica, dice anche che voglio autoelogiarmi perché ho complessi di inferiorità verso gli uomini e che devono ringraziare proprio questi perché altrimenti  tornerei “a vivere in una caverna”. Devo ancora capire il senso di questo commento. A parte la serie di insulti personali lanciati a casaccio che, oggettivamente, non mi fanno né caldo né freddo, la cosa che mi ha colpito è che io tornerei a vivere in una caverna. In che senso caro amico?
Senza un uomo morirei di fame? Perché in una caverna e non per strada che avrebbe più senso? In fondo la caverna è proprio dove vivi tu caro amico mio, vedi le ombre e non capisci il loro significato. Comunque al di là della piccola bega interna capite oggi quanto mi colpisce di più questo commento.
Un uomo come tanti al mondo, un uomo come Donald Trump ma senza il suo potere, viene e mi aggredisce dicendo che agli uomini devo ciò che ho e che sono. Certo, io capisco che non può sbagliarsi più di così e mi auguro che rimanga single per il resto della sua vita, ma anche solo il fatto che un’opinione del genere possa esistere mi sconvolge.
Non abbiamo imparato nulla. Le donne non hanno imparato niente. Quelle che combattono sono delle pazze femministe, quando ancora non c’è rispetto per cose basilari come la dignità della donna e il suo diritto ad esistere. Senza tenere conto della mancanza di regole ben precise su questioni che avremmo dovuto risolvere anni fa come la maternità. Basti pensare a questo mondo del lavoro dove le donne vengono rigettate a capofitto con il corpo mezzo devastato dal parto, perché per l’uomo partorire è “lo fanno tutte quante perché il tuo è speciale?“. Un mondo dove la depressione post partum non viene riconosciuta nemmeno dalle loro colleghe. Un mondo dove i permessi genitoriali sono mal visti o non riconosciuti e gli altri genitori non danno alcun supporto perché “tanto è così che funziona“.
Un mondo declinato completamente al maschile a cui le donne, anche quelle più forti e intelligenti,spesso rinunciano, lasciandosi alle spalle la carriera perché non riescono a conciliare la vita famigliare, e tutte le responsabilità femminili, con quella lavorativa. Non perché loro non vogliano farlo, ma perché il mondo del lavoro in Italia quantomeno le obbliga a una scelta orribile. Se stesse, magari le proprie aspirazioni per cui hanno studiato e lavorato, o il proprio compagno e i propri figli. Per non parlare di quelle che tornate a casa dal lavoro trovano da lavare, stirare, cucinare, mentre il marito sta a zampe all’aria sul divano e non fa niente, perché è la donna che storicamente si occupa della casa.
Un mondo dove anche donne ad alti livelli vengono intimate di non avere figli perché indesiderati dal datore di lavoro. Donne, come la mia amica V, che in posizioni di potere aspettano anche i 40 anni per avere figli, entrano in maternità e tornate a lavoro gli viene detto che la loro posizione non c’è più. Donne che ai colloqui gli viene chiesto l’orario dell’asilo, quanti anni ha il bambino, se allattano e domande che non sono concepibili né in cielo né in terra. Donne scartate perché madri, donne scartate perché in età fertile, donne costrette a rinunciare alla propria maternità se vogliono realizzarsi professionalmente.
E siamo solo alla punta dell’iceberg. Nel mondo ci sono spose bambine, bambine infibulate, stupri ritenuti normali, donne lapidate, donne torturate, donne assassinate, bruciate, corrose dall’acido, donne schiave delle loro famiglie, del marito, della società. Bambine che subiscono trattamenti che non augurereste nemmeno al vostro peggior nemico.
Ma nel frattempo il mondo continua ad essere degli uomini, di gente come quelli che fanno il calendario del Kamasutra dove la donna viene spogliata senza il suo consenso, o di gente come Trump la cui opinione si può riassumere con frasi come: “Le donne sono oggetti ‘esteticamente piacevoli’” oppure “Le molestie e violenze sessuali sono la logica conseguenza della vicinanza di uomini e donne” e infine “Il pezzo che preferisco di Pulp Fiction è quando Sam tira fuori la pistola a cena e intima alla fidanzata di stare zitta. Dire a quella zoccola di stare calma. Dire: ‘Puttana, datti una calmata’. Amo queste frasi“.
La figura della donna i tempi di Trump In questi giorni leggo tantissimi articoli sulla figura della donna, il potere femminile e la discriminazione che ancora regna sovrana.
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corallorosso · 3 years
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Orrore infibulazione: cosa sapete sulla mutilazione genitale femminile? di Sira De Vanna Si tratta di una pratica che consiste nella mutilazione dell’apparato genitale femminile, per evitare che la donna possa provare piacere attraverso il corpo e mantenerla pura. L’assurdo principio è quello secondo cui la donna non debba provare alcun piacere durante l’atto sessuale, il quale viene concepito solo come strumento di riproduzione. Per questo motivo i praticanti di questo abominio morale e medico ritengono di dover intervenire anche su bambine molto piccole; ad esse viene asportato il clitoride oppure si interviene in altri modi sempre col medesimo fine, cioè far perdere la sensibilità nelle parti genitali. Il problema, oltre che etico, morale è anche e soprattutto per la salute delle vittime: a praticare la mutilazione genitale, nella maggior parte dei casi, non sono medici, bensì altre donne o persone che non applicano alcun parametro medico. Con la conseguenza che la donna sarà vittima di gravi problemi nel corso della vita: infezioni, difficoltà ad urinare a quelle per partorire. (...) Negli ultimi anni si è provato a contrastare il fenomeno, in parte attenuato. Ma l’infibulazione è un dramma silenzioso che riguarda anche l’Italia. Secondo le statistiche ci sono circa 80mila donne che hanno subito l’infibulazione, un numero destinato ad aumentare. Un’enormità considerando che nel nostro Paese l’infibulazione non ha mai rappresentato un elemento approvato culturalmente. In Italia c’è una legge specifica, la n.7 del 2006, che vieta espressamente l’infibulazione, ma essa viene ugualmente praticata, in clandestinità in ambienti non idonei con mezzi di fortuna tipo forbici lamette, coltelli etc, con gravi rischi sanitari che posso portare alla morte o all’invalidità della persona. Eppure, pur vivendo in una società che condanna l’infibulazione, non si riesce a far indietreggiare da quel retaggio culturale che ne giustifica la pratica. Anzi, molte donne che vivono in Italia la considerano spesso normale. E molte persone, data la legge italiana che ne vieta la pratica, tornano anche nei loro paesi per poterla effettuare. Mutilazione genitale femminile: i 4 gradi Andiamo ora a vedere quali sono i vari tipi di infibulazione che si differenziano in IV livelli di grado: Infibulazione di 1° grado Si tratta delle pratica dell’escissione circonferenziale del prepuzio del clitoride che nella tradizione islamica musulmana viene chiamata Sunna. Essa viene eseguita facendo una piccola incisione che provoca una fuoriuscita di alcune gocce di sangue. Infibulazione di 2° grado Questa pratica implica la rimozione del glande del clitoride o, a volte, anche dell’intero clitoride e può includere parte delle piccole labbra o tutte. Essa è particolarmente diffusa in Egitto e in parte dell’Africa orientale e subsahariana. Infibulazione di 3° grado È chiamata anche circoncisione faraonica e avviene effettuando la chiusura parziale dell’orifizio vaginale, dopo aver asportato una quantità variabile di tessuto vulvare, tra il monte di venere, le grandi e piccole labbra e il clitoride. I due lati della vulva vengono poi cuciti tra loro con una sutura, lasciando un piccolo passaggio nella parte inferiore per le emissioni del flusso mestruale e dell’urina. In questo modo diviene impossibile la pratica sessuale. È particolarmente diffusa in Somalia, in Sudan e nel Mali. Infibulazione di 4° grado È tra le meno diffuse, meno radicata e si esegue per dilatare o restringere la vagina. Nel primo caso parliamo di introcisione, cioè una dilatazione traumatica della vagina usata come preparazione della prima notte di nozze. Nel secondo caso, la vagina viene fatta restringere allo scopo di risultare più pura in caso di un nuovo matrimonio. Si tratta semplicemente di violenze fisiche e psicologiche ai danni delle donne, connesse a campi di esistenza sociale, come il matrimonio la procreazione e le relazioni tra generi, che le limitano in maniera oltraggiosa e brutale. E nonostante siano ormai vietate quasi ovunque, resta il problema che quello che non si può fare legalmente avviene sempre nella clandestinità.
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solacoisuoiricordi · 4 years
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Ho appena concluso una lezione di antropologia culturale che mi ha psicologicamente ucciso oltre ad avere sollevato in me tanta rabbia.
Si parla di Donne. Si parla di mutilazioni genitali femminili dichiarate vietate dall' OMS. Si parla del fatto che ancora oggi nel mondo queste pratiche sono estremamente diffuse nella concezione di rendere fertile il corpo di una donna. Il corpo che diventa oggetto di mutilazione, di imposizione di potere, di dipendenza dal patriarca che ovviamente è poliginico quindi oltre ad avere l'unico potere decisionale può possedere tutte le donne che vuole. Si parla del fatto che il termine sposare in questa cultura è monovalente: l'uomo patriarca sposa una donna, non viceversa. È solo l'uomo a sposare, la donna deve accettare. Si parla del fatto che non esiste la concezione di verginità di una donna ma soltanto attraverso la mutilazione una donna diventa 'sposabile' 'socialmente riconosciuta'. E questa mutilazione che viene attuata può svilupparsi con molteplici pratiche: clitoridectomia, escissione, infibulazione. E la lista prosegue. Pratica che spesso porta oltre ad un dolore fisico insostenibile anche alla morte di migliaia di Donne ogni anno. Questo è un tema che la nostra cultura, la nostra società tende ad occultare, a mettere in ombra ma solo nell'ultimo anno 200 milioni di Donne sono state sottoposte a questa pratica, perché non hanno altra scelta. Perché gli Stati vietano la loro pratica ma nessuno concretamente smuove queste esecuzioni pur essendoci milioni di associazioni fondate proprio su questo tema. Anche se con modalità differenti questa modificazione corporale, questa mutilazione è presente in tutte le culture di ogni società fino a giungere in occidente sottoforma di pratica conosciuta con il nome di chirurgia estetica che non è altro in realtà, che una vera e propria mutilazione del corpo e del viso adattato alle concezioni culturalmente diffuse nella nostra società. Ma non è solo questo. Si pensi al concetto di subordinazione delle donne rispetto ad un uomo diffusa su larga scala nell'intero globo partendo dalle tribù masai africane giungendo fino al dislivello nella società occidentale dove una donna inevitabilmente deve aspettarsi uno stipendio netto inferiore a quello di un uomo, dove una donna deve essere attraente deve apparire desiderabile agli occhi di un uomo per essere socialmente accettata, come se la sua identità non esistesse prima del confronto con un uomo che decide se riconoscerla come donna o meno. L'elenco di dislivelli e di aree in cui la donna,in quanto tale come se fosse una colpa universale, viene subordinata ad un uomo è infinita.
Si, tutto questo mi fa molto incazzare. E mi farebbe incazzare anche se fossi nata Uomo.
Sfogo finito.
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tergestin · 5 years
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Hanno urlato, strepitato, schiamazzato per un giorno intero.
Tralasciando il can can mediatico delle settimane precedenti.
Ma esattamente cosa volevano?
Affermare i propri diritti, dire che con il proprio corpo possono fare quello che vogliono, accoppiarsi o non accoppiarsi, fare figli o non fare figli, affermare che nessuno può decidere per loro?
E che la “famiglia tradizionale” soffoca il loro spirito di libertà?
Beh, se c’è un posto dove tutto questo già ce l’hanno, è proprio il paese tanto odiato da loro e che purtroppo ogni giorno deve convivere con la loro presenza.
Forse ci sono altri posti nel mondo dove invece le donne davvero vivono in una posizione inferiore.
Dove le bambine vengono date in sposa a 7 anni.
Dove alle donne vengono mutilati i genitali - dicesi infibulazione - per togliere loro il piacere sessuale, per sempre, e destinarle ad un ruolo solo di sfornatrici di figli.
Dove le televisioni trasmettono programmi in cui si insegna alle donne a come truccarsi per nascondere i segni dei pestaggi dei mariti.
Per queste cose però non vi vedo mai scendere in piazza..
Scendete in piazza qui, dove tutto è comodo e consentito, dove il dissenso è folklore, per combattere un sistema di cui invece siete parte integrante.
Scendete in piazza solo per accampare diritti, diritti, diritti, ma mai nessun dovere, sia mai..
Di sicuro una cosa l’avete affermata, e in questo siete davvero brave: che non è lecito pensarla in maniera diversa dalla vostra.
Che non è possibile avere altre idee, altre concezioni.
Ieri era la famiglia, ma poco importa, perchè lo schema è sempre quello, a prescindere dall’argomento: immigrazione, razzismo, religione, sessualità.
Pensiero unico dominante: o la pensi come me, o sei uno stronzo.
Ma alla fin fine mi siete anche simpatiche.
La vostra bassezza rende tutto più semplice.
Tenetevi i vostri diritti, e nessun dovere.
Noi siamo diversi.
Siamo consapevoli che prima di accampare diritti, abbiamo dei doveri da adempiere.
Questo non ci rende schiavi.
Abbiamo scelto di essere uomini e donne liberi, e non burattini come voi.
Nicola Tomizioli
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vadaviaaiciap · 5 years
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#infibulazione Alle bambine viene lasciato un forellino per le la minzione e per le mestruazioni, che se sono grumose e non possono fuoriuscire provocando la morte. Quando di sposeranno, il marito taglierà con un coltello la parte offesa per procedere all'accoppiamento.
#NoIslam
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roma-sera-giornale · 6 months
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Il divieto di infibulazione è in pericolo nel Gambia
De Ficchy Giovanni I legislatori del Gambia hanno votato a favore di una misura che revoca il divieto di escissione dei genitali femminili , una mossa che secondo esperti di diritti umani, avvocati e attivisti per i diritti delle donne e delle ragazze annullerebbe decenni di lavoro volto a porre fine a questa pratica. La legge di Gibba sostiene che il divieto viola il diritto dei cittadini di…
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ultimavoce · 6 years
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Uganda, una donna si sottopone alla mutilazione genitale per protesta
In #Uganda una donna si sottopone volontariamente alla #mutilazionegenitalefemminile per protestare contro l'inattività delle istituzioni: "Prima di essere circoncisa venivo trattata come una bambina" #FGM #SylviaYeko #infibulazione #dirittiumani
Il 6 febbraio si è celebrata la giornata contro le mutilazioni genitali femminili (FGM), un fenomeno diffuso in molte parti del mondo, sopratutto in contesti rurali e molto poveri.
Oltre a comportare conseguenze gravi a livello medico come infezioni dell’apparato genitale-urinario e complicazioni durante la gravidanza e il parto, si tratta di unatto di violenza e sopruso verso le donne e le…
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episfederica · 8 years
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#LegaNord #LegaLombarda #gazebo #Orzinuovi #orzinuovicè #infibulazione #DONNE #festadelladonna #femminicidio #violenzasulledonne #violenza #violenzadigenere
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