#industria musicale
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coloredcandles · 1 month ago
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Lui è Combs un rapper professionista americano Fonte: https://sites.google.com/view/itblogo/1-varie/varie-a/lui-%C3%A8-combs-un-rapper-professionista-americano
Sean Combs, noto anche con i nomi d'arte "Diddy", "Bad Diddy" e "P Diddy", è una delle figure più importanti della musica rap e della cultura popolare americana. Combs è nato il 4 novembre 1969 a New York City, dove è cresciuto ad Harlem. Fin dai suoi esordi, Sean Combs ha dimostrato una combinazione unica di abilità artistica e chiara visione imprenditoriale, caratteristiche che lo hanno aiutato a costruire un impero musicale di successo.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Le 10 Canzoni Più Ascoltate in Italia: Successi del Momento. Scopri i brani che dominano le classifiche italiane
La scena musicale italiana è in continua evoluzione, con artisti che rilasciano nuovi brani capaci di scalare rapidamente le classifiche.
La scena musicale italiana è in continua evoluzione, con artisti che rilasciano nuovi brani capaci di scalare rapidamente le classifiche. Ecco una panoramica delle 10 canzoni più ascoltate in Italia nell’ultimo periodo: “Again” – Pino Daniele Un brano postumo del leggendario cantautore napoletano, che ha conquistato il cuore degli ascoltatori. Canzoni Web “Ora che non ho più te” – Cesare…
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romanblog1 · 2 months ago
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Sean Combs Noticias Rap profesional estadounidense
Fuente: https://myblog1sp.blogspot.com/2025/02/sean-combs-noticias-rap-profesional.html
Sean Combs, una figura fundamental en la música rap estadounidense Sean Combs, ampliamente conocido por sus nombres artísticos Puff Daddy, P. Diddy o simplemente Diddy, sigue siendo una figura importante en la industria de la música y más allá. A fines de 2023, sigue activo no solo como músico, sino también como empresario e ícono cultural. Sus contribuciones al hip-hop y la música popular han dejado una marca indeleble, y sus últimos esfuerzos subrayan su versatilidad y compromiso con su oficio.
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mundoxnews · 22 days ago
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Robbie Williams expresa su deseo de colaborar con Estopa
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radio-principe-notte-strega · 2 months ago
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genericamentegiuseppe · 2 months ago
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Perché i Grammy sono una grande allucinazione collettiva
Nel complicato e frammentato mondo dei processi culturali contemporanei non troverete un’oasi nei Grammy, ma soltanto l’ennesimo miraggio costruito a tavolino per voi dai soliti vecchi in giacca e cravatta.
La rilevanza nel dibattito culturale che ancora oggi hanno i Grammy Awards è forse una delle più mirabili allucinazioni collettive costruite a tavolino dall’industria dell’intrattenimento americana. L’idea che molti appassionati e perfino giornalisti e critici hanno, è che seguire i Grammy sia importante per tastare il polso del gigantesco mondo pop americano, che ancora oggi dovrebbe influenzare…
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maquilanews · 7 months ago
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De vendedor de peluches a líder en suscripciones musicales: la historia de Nicolás Fernández
El empresario argentino lidera Be Smart, una empresa que conecta a artistas con sus seguidores, generando millones en ingresos y ofreciendo experiencias exclusivas.
CIUDAD DE MÉICO.- Con 45 años, el empresario argentino Nicolás Fernández ha recorrido un camino singular. Desde vender osos peluches en trenes hasta liderar actualmente un equipo de 50 personas que están transformando la industria del modelo de suscripciones de los artistas más grandes de la música. Nicolás comenzó su formación en Publicidad, en la Universidad de Morón (Buenos Aires), pero no…
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campadailyblog · 8 months ago
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Sia: Artista Misteriosa e Cantautrice di Successo
Sia nasce ad Adelaide, in Australia, e conquista il pubblico con la sua voce potente. I suoi testi intensi e lo stile unico la rendono un’artista misteriosa. Nonostante il grande successo, Sia mantiene un profilo discreto. La sua carriera è segnata da sfide personali e l’innovazione. Questo la rende una cantautrice di successo. Ha lavorato con artisti famosi del mondo musicale. Sia ha reinventato…
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technewssocial · 11 months ago
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Musica liquida. Con Gabriele Gobbo e Riccardo Sada - 204
In questo episodio di FvgTech, Gabriele Gobbo e il suo ospite Riccardo Sada esplorano il concetto di musica liquida, discutendo come l’ascolto e la fruizione della musica attraverso Internet e dispositivi digitali trasformano l’esperienza musicale. Analizzano come gli strumenti tecnologici moderni non solo aumentano la produttività nella produzione musicale, ma influenzano anche il processo…
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telerealrd · 2 years ago
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Hansel "acocotealo" Revoluciona el Dembow y Conquista Spotify
Santo Domingo, RD. En la industria musical dominicana, la frescura y el talento de la juventud continúan sorprendiendo y haciendo historia. En este caso, hablaremos de un joven productor e ingeniero musical que, a sus escasos 25 años, ha logrado revolucionar el dembow y conquistar los oídos de miles de seguidores en Spotify. Hansel Feliz, conocido artísticamente como “Hansel acocotealo,” ha…
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doyoulikethissong-poll · 9 months ago
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Måneskin - Mammamia 2021
"Mammamia" is a song by Italian rockband Måneskin, released on 8 October 2021 as the lead single of their third studio album, Rush! (2023). Described as a dance-punk and rock song with dance influence, it was composed by all of the band members and co-produced with Fabrizio Ferraguzzo. Written solely by the band's frontman Damiano David, the lyrics depicts a person who tries to express themselves, but they are limited by non-understanding society. Additionally, some lines were written in response to the criticism that he received during Eurovision Song Contest 2021, when he had been accused of taking cocaine, however the allegations turned out to be false, since he passed a voluntary drug test.
"Mammamia" appeared on 18 national charts, peaking within top ten in two of them, in Måneskin's home country, Italy, debuting there at number six, and in Lithuania, where it peaked at number two. Additionally, the track was certified platinum by Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) for selling over 100,000 copies in Italy. The song peaked at position 67 on the Billboard Global 200 chart.
"Mammamia" received a total of 65,9% yes votes! Previous Måneskin polls: #16 "Zitti e Buoni", #151 "Off My Face".
youtube
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coloredcandles · 1 month ago
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Sean Combs Notizie American Rap Music Professional Fonte: https://seetarat.blogspot.com/2025/02/sean-combs-notizie-american-rap-music.html
Sean Combs Una figura fondamentale nella musica rap americana Sean Combs, ampiamente conosciuto con i suoi nomi d'arte Puff Daddy, P. Diddy o semplicemente Diddy, continua a essere una figura significativa nell'industria musicale e oltre. Alla fine del 2023, rimane attivo non solo come musicista, ma anche come uomo d'affari e icona culturale. I suoi contributi all'hip-hop e alla musica popolare hanno lasciato un segno indelebile e i suoi ultimi sforzi sottolineano la sua versatilità e il suo impegno per la sua arte.
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Twenty One Pilots: La Band Più in Voga negli Stati Uniti nel 2024Con il nuovo album "Clancy", il duo conquista le classifiche e ridefinisce il rock contemporaneo
Il successo di Twenty One Pilots: un fenomeno globale
Il successo di Twenty One Pilots: un fenomeno globale I Twenty One Pilots, formati da Tyler Joseph e Josh Dun, sono senza dubbio la band più in voga negli Stati Uniti nel 2024. Il duo, noto per il loro stile unico che mescola rock alternativo, hip-hop, pop e musica elettronica, ha raggiunto un nuovo apice di popolarità con il loro settimo album in studio, “Clancy”. Pubblicato nel maggio 2024,…
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romanblog1 · 1 month ago
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Este es Combs un rapero profesional estadounidense Fuente: https://sites.google.com/view/ablog-sp/01-information/grupo-a/combs-un-rapero-profesional-estadounidense
Sean Combs, también conocido por sus nombres artísticos "Diddy", "Bad Diddy" y "P Diddy", es una de las figuras más destacadas de la música rap y la cultura popular estadounidense. Combs nació el 4 de noviembre de 1969 en la ciudad de Nueva York, donde se crió en Harlem. Desde sus inicios, Sean Combs ha tenido una combinación única de habilidad artística y una clara visión empresarial, lo que lo ayudó a construir un exitoso imperio musical.
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thecodecoven · 1 year ago
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#2. Love made me crazy | Playlist | Preview
Primer código para el codember2023 de @elalmacen-rp. Ya que en los últimos días me he estado peleando con los códigos tratando de hacer una playlist que SÍ reproduzca música, decidí interpretar la fama de esta manera, con la Industria Musical herself.
IMPORTANTE: El código no está del todo limpio, por lo que puede resultar difícil de modificar. ¡No temas, pronto se liberará la versión completamente modificable!
Los iconos son de FontAwesome
Recomendamos subir sus archivos musicales a JukeHost, es muy sencillo y rápido.
i. No retires los créditos, por favor. ii. Los colores, fuentes, imágenes (backgrounds) son modificables. iii. No cambies la estructura o uses como base. iv. Si tienes dudas o necesitas soporte con los códigos, no dudes en enviarnos un mensaje. v. Like/reblog si la utilizas, nos ayudaría mucho ♥︎ vi. ¡Disfrútalos! (ノ◕ヮ◕)ノ~:・゚✧:・゚✧
Puedes encontrar el código en pastebin, sólo da click en el enlace. ✨
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thearteofroma · 1 month ago
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166: Los orígenes de Milo J
Un álbum real, de pura cepa latino(ameri)cana.
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Seré sincera. Hasta hace poco, no había escuchado un solo tema de Milo J. Independientemente de su popularidad, y de como copaba la conversación cada vez que se traía su nombre, nunca me tome el tiempo de sentarme a escuchar un proyecto suyo más allá de esos temas que han gozado de reconocimiento internacional, como su EP con Bizarrap que lo catapulto a una fama increíble, y le dio mayor presencia. Si analizamos la figura de Milo J, nos encontraremos con el hecho de que es un artista que de un momento para otro logro romper la monotonía del trap argentino con sonidos nuevos y una idea distinta de como hacer música. Su voz única e imposible de igualar lo hizo ganarse el lugar que tiene ahora como uno de los mejores artistas latinoamericanos, y el proyecto del cual vengo a hablar hoy en este pequeño escrito es la prueba absoluta de ello. Antes de arrancar a hablar del álbum, me gustaría reflexionar un rato sobre la figura de Milo J en la escena, y como ha terminado parándose en frente de gigantes de la industria o figuras ya consagradas. Varios artistas lo catalogaban como el futuro de la música en Argentina, pero algunos quizás no tomaron en cuenta el hecho de que por ahí ya era el presente. Considero que Milo es como un caballo de Troya en sus primeros años como artista: en la superficie te trae trap y música urbana con un estilo que ya escuchaste antes, pero en realidad está cargado con la naturaleza del más puro folklore, tradicional pero atemporal. No es coincidencia ni milagro que el éxito de Milo sea tan notorio: supongo que satisface una necesidad de algo nuevo, de lo cual podamos estar orgullosos como país. Un tipo de música que sea correcto exportar, y que se note que viene de Latinoamérica. El estilo de Milo hasta 166 era marcado por la propuesta que traía a la música urbana, tomando influencia de sus mayores inspiraciones musicales, como el caso del sample del Flaco Spinetta en su sesión con Bizarrap, que se parecía a otra propuesta revolucionaria dentro del género, siendo esta la ofrecida por el aclamado Mir Nicolas. De hecho, me parece muy interesante como la tapa de ambos proyectos en su versión Deluxe (siendo 166, y SP.I.) tienen el mismo color, pero esto no trata de Nico. Al menos esta vez.
En los últimos meses, la figura de Milo no solo ha existido como un recuerdo del potencial que tiene la buena música argentina, sino que también ha sido una figura importantísima para concientizar y dar mensajes de memoria y verdad, en tiempos donde ser NN (necio y negacionista) parece ser la norma. El trabajo de Milo no es solo artístico: es un soldado de la cultura. Se posiciona en una industria que no hace eco de su historia musical, y se enfoca en copiar o acostumbrar a su público a un sonido casi que genérico para demostrarle a sus oyentes el nivel de artistas que ha parido este suelo. Milo tiene la misión de cuidar el legado de la música argentina. Es una cruzada en la que se ha envuelto desde que hizo su cover de "Negra Murguera", una canción que emana un sentimiento popular. Y popular es la palabra clave, porque además de ser popular, Milo es del pueblo. Como nieto de una desaparecida, ha tomado el escenario para traer a colación muchas preguntas que la audiencia de un género tan monótono como el trap no tiene ganas de debatir, ni de siquiera considerar. En una sociedad donde la gente que escucha música declara con efusividad que no se tiene que mezclar con la política (cuando, al ser un arte, es inherentemente política) Milo existe como un individuo que en el momento dado dará una declaración contundente a favor de la cultura que pregona. Una que parece más cercana viendo su reciente incidente con el gobierno nacional, y la censura de su presentación en la Ex-ESMA.
Si Milo es soldado de la cultura, 166 es una muestra de su origen, y porque es como es. En frente de la abundancia de un éxito prematuro, Milo se refugia en Moron para contar su historia y para traer un sonido mucho más maduro y consciente de sí mismo. No le importa el oro, las "chains", la plata, y los "charts" sino sus amigos, y su libertad, como el mismo declara en "ANTES DE LOS 20". El fragmento del comienzo, con una grabación de un pequeño Camilo, marca la pauta de este álbum: esto es, volver a casa, y recordar. Recordar cuál fue la motivación inicial que lo llevo a hacer música, y entender quién es en este mundo tan automático. Milo ya presentaba esta duda existencial desde su EP con Bizarrap, y como la figura de "Madrid" aparecía como el lugar donde las estrellas se juntan, y te ponen a prueba. 166 es la certeza que él no tenía en el momento de haber grabado ese EP.
"NI CARLOS NI JOSE" refleja esa idea de entenderse a sí mismo, con un Milo preguntándose por qué la comodidad de "haberlo logrado" lo hizo perderse. Con frases como "Estoy más cuerdo, y menos maldito" nos demuestra que ha madurado junto a su música, y sabe exactamente lo que quiere hacer en el futuro. A través de la reflexión, y a través de revivir sus memorias y los sacrificios que hizo para gozar de la gloria. No sé si fue la intención, pero el juego de palabras que hace con "Moron" y "desmorono" me parece ingenioso, porque logra su objetivo de reflejar su incertidumbre ante la inmediatez de la vida de "star" que tanto buscaba cuando recién arranco.
En cierta medida, existe como lo opuesto a sus contemporáneos. Este es un álbum experimental para Milo, no solo por los sonidos que explora sino por la temática que tiene. Es el álbum de su vida, pero no se enfoca en el éxito material y en lo que ostenta como magnate, sino en lo que verdaderamente importa, como diría Bad Bunny en "Debí Tirar Mas Fotos". En un año donde ciertos proyectos con el mismo enfoque dejaron mucho que desear, y se inundaron en el costumbrismo y en la premisa de "darle a la gente lo que quiere escuchar", Milo nos recuerda lo importante que es para el artista hacer lo que quiera, y no lo que le dé más ingresos. No contento con el impacto que tuvo 166 en 2024, lanzo una versión Deluxe en 2025 con temas aún más experimentales y concisos.
Hay un tema en este álbum que me parece impresionante, y este es "NO HAGO TRAP". Comenzar el tema con un fragmento de Duki, el símbolo del trap argentino mencionando el nombre de Milo J y seguirlo con la frase "El trap es trash que el mundo dejo atrás" me parece una declaración de principios inmensa que mucha gente no tomo en cuenta viendo la caja de comentarios de su videoclip. La voz cruda y pesada de Milo acompaña el ritmo de un tema que existe para romper una pared. Es algo que no te imaginas que es capaz de hacer alguien como Milo, que siempre se ha mostrado como alguien de perfil bajo, pero como el mismo declara: "No hago trap y soy más trap que el trap". El dilema del trap argentino siempre fue tratar de encontrar la figura que conecta todo, y quien es más "trap", pero acá Milo plantea una crítica no solo al concepto del trap como género, sino a la cultura que tiene detrás. Este tema siento que también se conecta con "3 PECADOS DESPUÉS" y "DAÑA (ELVIRA)" como el mismo Milo, separándose del resto de la industria que forma parte, plantando bandera y demostrando que no podés encapsular a un artista de semejante envergadura en algo vacío como el trap en tiempos modernos. En "DAÑA (ELVIRA)" toma de referencia a Neo Pistea, pero nos recuerda que él ya no quiere hacer trap, sino puro folklore. Incluso se toma el atrevimiento de restregar las conexiones que ha hecho en el mundo de la música, nombrando a La Sole y Los Primos Carvajal. Está harto de ser encasillado en un género que no lo representa, no solo por una cuestión musical, sino por una cuestión cultural. Este álbum literalmente arranca con el fragmento de Charly García diciendo que tienen que prohibir el autotune: un elemento que ha sido clave en la propagación del trap. No sé si está planteado como un "diss" pero realmente se siente así, y se siente como que Milo está harto de los silencios cómplices y lo artificial de la industria.
En mi bingo de 2025 no tenía a Milo en el mismo lugar que otros artistas como Dillom, María Becerra y Lali, pero independientemente de lo diferente de sus géneros, algo los une y es el atropello a la cultura, y a la música que hacen. Lo que también los une es como sus contemporáneos tienen la boca cerrada en frente de estas injusticias. En 166 Milo no lo dice textualmente, pero deja en claro que no le agrada esa complicidad, y no le agrada como, al mismo tiempo, los álbumes que hacen estos artistas no ofrecen más que presumir de un éxito con el que pocos pueden conectar. El mismo declara en "HIPPIE" que, justamente, es un hippie, aun si no lo parece. El tema termina con un sample hermoso de "Los Dinosaurios" y una grabación intercalada de un aventurado diciendo que está en España, y a cara de perro. La música es mágica, porque en ella algo simple puede ser complejo, y obviamente, esa idea de ir a cara de perro nos plantea una soberbia tan argentina como real.
Incluso temas como "BUEN DÍA PORTACIÓN DE ROSTRO" están cargados de reclamos de Milo, que reflejan los prejuicios que enfrentan algunos jóvenes de este país en frente de la policía. El mismo Camilo dice que la plata y el oro no le va a sacar nunca el mal sabor de boca que le dejo cagarse de hambre, y carga con su realidad como un recuerdo de su humildad. Volvemos a la idea central del álbum: recordar, revivir y reflexionar, para enfrentar el futuro con certeza y demostrar lo importante que es ser verdadero. Podríamos decir que Milo con este gran álbum le hace justicia a la música argentina, y se encarga de seguir el legado de mansa calidad que nuestro país construyo a base de artistas legendarios. 166 es un álbum de Milo, pero es un proyecto de Camilo que goza de memoria, verdad, y justicia para consigo mismo.
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