#il più bel giorno dell'anno
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Un bel giorno - il più bel giorno dell’anno, la vigilia di Natale - il vecchio Scrooge se ne stava seduto come sempre occupatissimo nel suo ufficio contabile. Era una giornata gelida, tetra, di un freddo pungente, per di più nebbiosa, e si sentiva la gente andare su e giù per le strade battendosi le mani sul petto e pestando i piedi sul selciato per tentare di scaldarsi. Gli orologi della città avevano da poco suonato le tre, ma faceva già buio: per tutto il giorno c'era stata poca luce e le candele brillavano alle finestre degli uffici vicini come macchie rossastre sopra la densa aria scura. La nebbia si infilava in ogni fessura e buco di serratura, ed era così fitta che benché quel vicolo fosse uno dei più angusti, le case di fronte si distinguevano appena come fantasmi. A vedere la sudicia nube che era calata sulla città oscurando ogni cosa, si sarebbe detto che la Natura avesse preso casa lì vicino e si fosse messa a fermentare birra su larga scala.
Canto di Natale - Il fantasma di Marley
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Bologna, agosto 1980
Le nostre vacanze di quell'estate 1980, in Austria, finirono troppo presto e per colpa mia.
Avevo parcheggiato il camper (in realtà, un vecchio furgone 238 Fiat riadattato dal propretario) in un silo piuttosto distante dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, mèta della nostra mattinata culturale. Il costo del parcheggio era diviso in fasce orarie e avevamo fatto i nostri conti sulla durata che avrebbe dovuto avere la visita per spendere il meno possibile. Il Museo risultò però incredibilmente interessante, Dürer, Bruegel, Bosch.... Il tempo passò troppo in fretta e quando ci accorgemmo di stare per entrare nell'orario in cui il balzello del parcheggio ci sarebbe costato un bel po' di scellini, uscimmo in fretta, più di corsa che a passo veloce; è vero che Orazio aveva inscenato una incredibile pantomima alla biglietteria del museo, mostrando il suo libretto universitario e cercando di far capire, un po' in inglese e un po' in pugliese, che, come studenti, dovevamo avere uno sconto, che poi ci fecero, ma avevamo veramente i soldi contati e il costo della vita in Austria era ben più alto che in Italia.
Arrivati appena in tempo al parcheggio, mi misi alla guida cercando di guadagnare l'uscita prima dello scadere dell'orario. Ahimè, così al coperto, e abituato a guidare una Mini, non avevo valutato l'altezza del furgone e, a una curva troppo stretta, feci impuntare il tettino in uno spigolo di cemento sporgente, producendo un gran di rumore e un notevole 'taglio' nella lamiera: accorsero subito un paio di sorveglianti per vedere che cosa fosse successo, passò una mezz'ora o più e ovviamente, all'uscita, fummo costretti a pagare per la salata fascia oraria in cui eravamo rientrati per quei minuti di ritardo.
La cosa più brutta era che il camper, Domenico, il terzo componente del gruppo, lo aveva avuto in prestito da suo cognato, con l'impegno di riportarlo a Firenze entro il 9 o 10 agosto, per consentire a lui e alla famigliola di andarsene in vacanza. Che cosa potevamo fare? Certo non raccontare l'accaduto, a rischio creare dei problemi familiari a Domenico; decidemmo allora, dopo una serie concitata di telefonate in Italia (non c'erano i cellulari!), di rientrare qualche giorno prima, per consentire a un mio amico carrozziere, che avevo rintracciato ancora nella sua officina, di porre rimedio al danno in maniera 'invisibile': avremmo usato i soldi risparmiati dall'accorciarsi della vacanza per pagare il lavoro.
Io fui immediatamente esonerato dalla guida in città ma poi mi alternai con Domenico durante il rientro; eravamo abbastanza abbattuti per l'incidente e per la brutta chiusura della vacanza, e decidemmo, per fare prima, di guidare anche di notte.
Orazio doveva andare a Pisa, con Domenico, per ripartire subito dopo verso la Puglia, dai suoi. Domenico doveva riportare il camper a Firenze, dopo aver accompagnato me nel mio paesello di mare e fatto aggiustare il danno alla carrozzeria del mio amico. Visto il rientro anticipato, Orazio decise di fermarsi qualche giorno da alcuni amici a Bologna, per poi andare da lì in Puglia; i bagagli li aveva con sé e non aveva motivo di ripassare da Pisa.
Il pomeriggio del primo di Agosto, arrivati a Bologna poco dopo le 16:30, parcheggiammo in prossimità della stazione per accompagnare Orazio a consultare gli orari dei treni e a fare la prenotazione e il biglietto per il suo rientro. La stazione, nonostante il periodo dell'anno, non era particolarmente affollata; girellammo un po' per il salone, mentre Orazio era in fila, poi lo accompagnammo col camper nella zona dove abitavano i suoi amici. Senza neppure scendere per salutare i suoi nuovi ospiti, riprendemmo la strada verso casa mia: volevamo arrivare dai miei sul fare della notte.
La cena, finalmente tra le mura familiari, fu veramente ristoratrice, così come gli abbondanti lavacri. La mattina dopo, sabato 2 agosto, Domenico ed io dormimmo fino a tardi; a tavola, all'ora di pranzo, saltata la prima colazione, eravamo famelici.
L'immancabile televisore rumoreggiava in sottofondo, ma non lo ascoltavamo, tutti presi a rispondere alle domande dei miei sulla nostra vacanza; a un certo momento però ci accorgemmo che alla TV parlavano di Bologna, della stazione e ci voltammo meccanicamente per vedere e sentire cosa dicevano. "Eravamo lì ieri pomeriggio...", feci alla mamma, con la bocca piena.
Il silenzio fu poi agghiacciante: capimmo cosa era successo. Un incidente? Un attentato? Decine di morti, centinaia di feriti... Muti, un raggrinzire della pelle... ci prese, stretti, quella commozione che ti fa luccicare gli occhi; e ci fu un pensiero non detto, negli sguardi tra me e Domenico: chissà, forse andando un po' più piano o non viaggiando di notte, saremmo potuti essere lì anche noi, a quell'ora.
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Chiudo qua.
Questo è l'ultimo post dell'anno, un anno di equilibrio precario tra sto bene e sto morendo (dentro) perché come ho detto ad un'amica l'altro giorno ho la salute e anche se le cose non vanno come vorrei (mai successo) sto bene. Non faccio buoni propositi per l'anno nuovo da anni e non torno a farli perché sono come le leggi son fatti per essere violati, ma una cosa che quest'anno non è andata come poteva è la musica, per via della tendinite e di sicuro per la paura che tornasse ho suonato poco o almeno non quanto avrei dovuto visto che è il mio chiodo fisso. Il periodo che sta per arrivare (Gennaio/Febbraio) in ogni caso è di bassissima stagione e nessuno assume, almeno di solito è così, quindi non so se riuscirò a trovare uno straccio di lavoro, sempre pensando che un lavoro ce l'ho (la musica). Avevo anche pensato di andare in Sicilia per un pò, che sarebbe il tempo di sclerare, tra la città e mia madre, e ripartire, ma Spock mi ha detto che fra 10 giorni riparte e quindi diciamo che potrebbe diventare una perdita di tempo e denaro visto che magari se c'è lui me la passo un attimo meglio, quindi per ora questa cosa del viaggetto è accantonata ma non cestinata, non si sa mai. Lei si è un pò addolcita ed è tornata più verso di me, beh ovvio finito qua inizio a cucinare alcune cose per domani e domani sarà un bel casino, quindi deve cercare di evitare che mi irriti, già questo di per se mi fa irritare ma siccome sono una persona ragionevole e ho una certa età faccio buon viso a cattivo gioco.
Come sempre il futuro è incerto e la felicità non esiste se non in piccoli momenti in cui sorridi guardando il gatto aggrovigliarsi in terra con un laccio delle scarpe e pensi che le piccole cose per quanto inutili (al gatto non servono le scarpe) possono recarti piacere. Non faccio gli auguri di buon anno da diverso tempo e non sarà questo post a farmi tornare a farli, quindi vi lascio con un chitarrista classico italiano un pò fuori di testa ma molto bravo e ci vediamo l'anno prossimo.
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Senza di te.
Sono trascorsi 6 mesi e 8 giorni da quanto il tuo cuore ha smesso di battere. Ho ben impressi tutti i pochi, ma intensi giorni che abbiamo passato prima di quell'ultimo giorno. Mi dicevi di sentirti poco bene, mi dicevi che ti faceva male da una parte. Mi ricordo la sera che ti hanno ricoverato. Mi sentivo sollevata perché pensavo che ti avrebbero fatto qualcosa, che saresti stato meglio da lì a poco. Dopo 2 giorni di accertamenti abbiamo avuto una notizia devastante. Da lì abbiamo trascorso circa una decina di giorni in ospedale. Tu non sapevi niente ed io facevo viaggi in macchina 3 volte al giorno pur di vederti. Sono viaggi che non mi dimenticherò mai. Vedevo le lucine fuori dalle case, gli alberi illuminati, la gente che faceva le corse per comprare regali e vestiti per l'ultimo dell'anno, guardavo tutti indaffarati a preparare il cenone ed io invece stavo morendo dentro perché sapevo di lì a poco che tu non saresti più stato con me. Credo, in realtà, che non lo stavo capendo davvero e forse ancora oggi ti aspetto. Te ne sei andato di domenica pomeriggio abbracciato alla mamma e con me accanto che ti dicevo di volerti bene. Non so se l'hai sentita quella frase, ma spero di sì perché è stata l'ultima cosa che sono riuscita a dirti. Non abbiamo avuto mai un rapporto confidenziale, cioè ti raccontavo le mie così si, ma non quelle profonde. Adesso forse le vedi da solo. Forse adesso ti rendi conto anche te da lassù cosa succede nella mia vita e chissà cosa ne pensi, quello che avresti da dire. Chissà se sei un pò orgoglioso di me. Io mi sento così sola, così triste. Mi sento annaspa in un matrimonio che cola a picco, con un marito che 8 giorni fa si è rivolto a me con delle parole che mi hanno tanto ferita e adesso viviamo come 2 estranei. Passo ogni giorno cercando di sopravvivere, mi aggrappo alla voglia di far felici i miei bambini. Cerco di crescere indipendenti, studiosi, educati, rispettosi e con tanta voglia di viaggiare e di capire che devono solo essere felici. Credo di fare un macello, non sono poi così brava, ma ci metto tanto impegno. Spero che almeno questo tu lo stia vedendo. La mamma è tanto triste, ma questo lo senti sicuramente anche te. Eravate troppo legati, e come avevi immaginato te, abbiamo discusso. Non si fida di me, non si fida di nessuno e sto buttando dei bocconi che sembrano lame. Non è un bel periodo babbo. Se puoi aiutami un po anche te.
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Stavo ripensando su come fosse stato questo anno e onestamente devo dire che è stato positivo. Ogni ultimo giorno dell'anno sono qui a scrivere cose negative, ma stavolta no. Forse sto iniziando a invertire questo trand negativo? I primi mesi non è successo nulla di che, venivo da un post laurea dove decisi solo di dedicarmi al lavoro e dunque mi dividevo tra scuola e palestra, anche se le mattine mi annoiavo parecchio e spezzavo quel tempo con la lettura di un libro di medicina che mi regalò il mio capo per la laurea. L'estate invece è stata positiva e forse è qui che ho costruito qualcosa di importante a livello di relazioni umane, sopratutto come io mi rapportavo con loro. A giugno feci il centroestivo a scuola, mentre a luglio e settembre l'ho fatto in un centro sportivo dove non andavo da qualche anno. Rimasi stupito dal mio modo di aprirmi con persone che erano quasi del tutto nuove e sentirmi apprezzato e gratificato per ciò che ero e per come mi vedevano lavorare, non aveva prezzo. Sentivo una ventata di energia positiva che sono riuscito a portarmi dietro anche con l'inizio dell'università. Quì a piccoli passi ho cercato di abbattere le barriere della timidezza e di fatto ho iniziato sin da subito a conoscere persone nuove. Arrivare a lezione e poter scambiare due parole con qualcuno era davvero qualcosa di bello e la stessa cosa tra una pausa e l'altra. Poi un mese dopo sono iniziate le prime uscite con colleghi e restavo sempre più incredulo di ciò che stavo facendo, di come a piccoli passi uscivo dalla mia confort-zone (sopratutto con le serate aperitivo). Ho stretto molto con tre ragazze e con due di queste ho davveor un bel legame. Mi sento apprezzato per ciò che sono e non so se sia mai realmente successo con coetanei o persone giovani. Quando sto con loro non mi sento in ansia o con la paura di essere giudicato. Sono libero di esprimermi e questa cosa non ha prezzo. In questi ultimi due mesi sono diversi i momenti che mi porterò dentro, perchè li ho passati con determinate persone...persone che spero di portarmi dietro anche in questo nuovo anno. Per concludere voglio dire che sono fiero dei miglioramenti che ho fatto nelle relazioni umane, perchè totalmente inaspettato. Pian piano sto vivendo esperienze "piccole/basilari" che però non avevo mai fatto, quindi devo esserne davvero fiero.
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Ridere del Natale
Ridere del Natale Ridere del Natale, aforismi cinici, citazioni satiriche, battute divertenti per affrontare la festa del Santo Natale con il giusto spirito ilare ed umoristico. A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski Putrid, o se preferite Putler, in pratica il tranquillo presidente della russia, ha detto che per Natale, dopo tutto questo tragico dolore causato dalla santa guerra contro l'Ukraina, si augurerebbe finalmente la pace e la serenità per tutti. Certo che l'umorismo nero non gli manca proprio per niente. Carl William Brown Natale: provato mezzo per aumentare il giro degli affari nel commercio. Anonimo Gingol bel gingol bel. Dovremmo essere tutti più buoni e invece siamo delle merde. Luciana Littizzetto “L’inferno sono gli altri”, un aforisma che Jean-Paul Sartre formulò all’approssimarsi del Natale. FrandIben Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Una mela per la vita, un’arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l’Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento) Carl William Brown Mamma a Natale faceva il tacchino. Un’imitazione di merda. Mario Zucca
Aforismi satirici sul Natale Papa: l’unico vice di una società che non vede mai il proprio capo, neanche a Natale. Anonimo Per il Santo Natale l'Europa e la NATO dovrebbero addestrare alcuni milioni di mercenari, di tutti i colori, e mandarli a ristabilire la democrazia in russia. Carl William Brown Un cane guardando un albero di Natale acceso pensa: finalmente hanno messo la luce nel cesso. Romano Bertola Babbo Natale ha avuto una brillante idea: andare a trovare la gente una volta l'anno. Victor Borge Anche quest’anno si ripete la dolce tradizione dello scambio delle mogli sotto l’albero. Romano Bertola Natale. Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. Ambrose Bierce Avevo letto da qualche parte che la vigilia e il giorno di Natale c'erano più suicidi che in qualunque altro giorno dell'anno. Evidentemente la vacanza non aveva niente a che fare con la Nascita di Cristo. Charles Bukowski Non sei il Babbo Natale dell'anno scorso. Siamo in cassa integrazione a rotazione. Altan «Presto avremo un bambino.» «Scherzi?» «No, avrò proprio un bambino me l’ha detto il dottore... sarà il mio regalo per Natale!» «Ma a me bastava una cravatta!» Woody Allen Antivigilia di Natale. Nell’aria senti qualcosa di diverso. Sotto la neve che fiocca lenta lenta, una vecchiettina avvolta nel suo nero scialletto vende bombe a mano. Romano Bertola
Aforismi cinici sul Natale Certo, dire che Babbo Natale non esiste non è una bella notizia. Anzi, è una brutta notizia. D'altra parte cosa si dovrebbe dire? Che ci sono le prove scientifiche dell'esistenza di Babbo Natale? E che esistono le testimonianze di milioni di persone che hanno trovato giocattoli sotto il camino o sotto l'albero? Piero Angela Perché l’albero di Natale ha sempre la punta dritta? Perché gli toccano le palle! Anonimo Nella sua poesia “A Natale”, Ungaretti se ne stava in disparte al caldo, stanco e dimenticato, a guardare le capriole di fumo che salivano dal focolare. Pensate un po’ che liriche avrebbe potuto creare se fosse vissuto ai nostri giorni, e avesse intelligentemente sfruttato Facebook per poter guardare tutte le innumerevoli nefandezze di questo mondo! Carl William Brown Il più bel gesto di estraneità e di indifferenza al mondo cristiano, al tempo, alla rivelazione, ai sentimenti, ai riti cristiani: quello di un rabbino orientale che, a Natale (giorno in cui è vietato leggere la Toràh), tagliava la carta igienica per tutto l'anno. (Lo racconta Kafka). Guido Ceronetti Ma vi siete mai chiesti che cosa se ne fa un bambino appena nato della mirra? Anonimo Il tacchino va bene per il Natale, ma il Natale non va bene per il tacchino. Achille Campanile Non è il Natale l'unica occasione in cui ci si ubriaca per amore dei bambini? William John Cameron Natale è un periodo tremendo per chi non è felice. Giovanni B. Cassano A volte penso che l'amore eterno sia il Babbo natale degli adulti: sappiamo tutti che non esiste ma nessuno vuole sentirselo dire. Alessandro Cattelan Il prezzo dei regali di Natale è inaudito. Ricordo un Natale di tanti anni fa quando mio figlio era piccolo. Gli ho comprato un carro armato giocattolo. Costava circa cento dollari, una bella cifra per l’epoca. Era un tipo di carro armato in cui si poteva entrare e che si poteva guidare. Lui invece giocò con la scatola della confezione. Mi ha insegnato una lezione molto importante. L’anno successivo, lui si beccò la scatola e io un whisky da cento dollari. Johnny Carson
Battute sarcastiche sul Natale Prima del coronavirus a Natale facevo un colpo di tosse per coprire un peto, ora farò un peto per coprire un colpo di tosse. Il Becchino La lode riluttante è la più lusinghiera di tutte. Mike Carey Il cinico è un uomo che all’età di dieci anni ha scoperto che Babbo Natale non esiste, ed è ancora sconvolto. James Gould Cozzens Natale e’ alle porte. Vedrò di scappare dalla finestra. Anonimo E anche questo Natale... se lo semo levato dalle palle! Giovanni Covelli E’ Natale. Sono indeciso se sentire un grande senso di fratellanza o andare a sciare a Cortina. Altan Per il settimo anno di seguito mia suocera è venuta da noi a Natale. Quest’anno abbiamo deciso di cambiare. La faremo entrare. Les Dawson L’adulto non crede a Babbo Natale. Ma lo vota. Pierre Desproges Il Natale non è altro che una stupida festività creata per non lavorare. Ebenezer Scrooge Abbattere l'albero di Natale lo fa sentire ufficiale: è tempo di tornare a essere senza gioia e cinico. Greg Fitzsimmons
Auguri divertenti per il Natale Quand'ero piccolo, Natale faceva schifo. Credevo in Babbo Natale. Sfortunatamente, ci credevano anche i miei. Non ho mai ricevuto un tubo. Charlie Viracola C’è così tanta crisi in questo periodo, dopo la pandemia infatti, ecco la tragedia della guerra, dovremmo cercare di esportare un po' di democrazia in russia e magari fregargli un po' di gas, altro che essere più buoni, dobbiamo imparare dal Putrido, ed essere più crudeli, per Natale. Carl William Brown Che altro è il Natale se non un giorno di scadenze quando non s’hanno danari; un giorno in cui ci si trova più vecchi di un anno e nemmeno di un’ora più ricchi; un giorno di chiusura di bilancio che ci dà, dopo dodici mesi, la bella soddisfazione di non trovare una sola partita all’attivo? Charles Dickens Per regalo non chiedete a Babbo Natale di portarvi qualcosa. Chiedetegli piuttosto di portarsi via qualcuno. Ellekappa Il Natale è una festa commerciale, come tutta la nostra vita. Per questo si comincia a battere la grancassa un mese prima. E' una sovraeccitazione drogata, pilotata, penosa, fastidiosa e inutile perché c'è poco da eccitare in una società estenuata, sfibrata, che vive in perenne stato di overdose. La felicità è un attimo che non può essere dilatato. E Natale non è più Natale perché adesso è Natale tutto l'anno. Massimo Fini Penso che le persone che oggi fanno film a tema natalizio sentano che le persone sono più ciniche riguardo al Natale. C'è più di un vantaggio. Leonard Maltin A Natale riesco a sentirmi buono solo se nevica. Roberto Gervaso A Natale bisogna essere più buoni. Se ti fregano il posto per la macchina, ricorda che è Natale. Non rigargli la fiancata con la chiave, scrivigli sopra Buone Feste. Anonimo Era così povero che non poteva neanche permettersi di regalare uno yo-yo al suo bambino per Natale. Fece in modo di regalargli uno yo! Martin Kaufman Questo Natale è praticamente eguale a quello dell’anno passato: NaTALE E QUALE. Renato Reggiani
Battute in Inglese sul Natale La mia famiglia era così povera che ogni Natale mio padre usciva di casa e sparava qualche colpo di pistola. Poi rientrava e a noi bambini diceva che Babbo Natale si era suicidato. Jake La Motta Ai tempi del Coronavirus c’è così tanta crisi che quest’anno nella grotta di Natale spunterà l’insegna “Compro oro, incenso e mirra”. Covid 19 Caro Babbo Natale, io vorrei che quest'anno per Natale tutti diventassero più buoni e io più figa. Luciana Littizzetto Caro Bambino Gesù, in quest’anno pandemico del 2020 ti sei portato via la mia cantante preferita: Juliette Gréco; il mio attore preferito: Sean Connery; il mio calciatore preferito: Diego Maradona; il mio istrione teatrale preferito Gigi Proietti; il mio filosofo preferito Giulio Giorello (si fa per dire ovviamente), ascoltami ora, volevo suggerirti che il mio politico preferito è … (inserite il politico che secondo voi meriterebbe di lasciarci al più presto) e che l’anno non è ancora finito! Ancora tanti auguri e cerca di fare del tuo meglio. Carl William Brown Nessuno ha rispetto per me. A Natale ho regalato al mio bambino una pistola BB. E lui mi ha regalato una maglietta con disegnato sul retro un bersaglio. Rodney Dangerfield Presepe o albero di Natale? Questo è un altro problema. Se sia più nobile all'animo impegolarsi con muffe, laghi a specchio e carte di cielo stellato o prender l'armi contro 'sto mare di triboli e affidarsi semplicemente alle palle. Meglio le palle. Che in questo unico caso danno sicurezza. Luciana Littizzetto Non c'è nessun Babbo Natale, nessun coniglio pasquale, e nessun angelo custode che veglia su di noi. Le cose accadono così, senza un motivo. E niente ha senso. Veronica Mars A Natale in genere ci si incontra con le persone più care. Io che sono uno parsimonioso invece mi incontro con le persone più economiche. Anonimo “Papà papà… cosa mi regali quest’anno a Natale?”. “Uhm… vediamo… cosa ti ho regalato l’anno scorso?”. “Un palloncino”. “Bene, allora questo Natale te lo gonfio”. Mauroemme E’ vero che a Natale tutti diventano più buoni? La risposta la troverete nel vostro albero di Natale: tutte palle! Walter Di Gemma
Citazioni spiritose sul Natale Natale è stato e sempre sarà pieno di decorazioni. Le luci e le ghirlande che usano per coprire il sordido, la corruzione. Veronica Mars Perché Gesù a Natale è fra la Madonna e San Giuseppe, mentre a Pasqua è tra i due ladroni? Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi! Anonimo Il Natale è una cospirazione per far sentire ai single che sono soli. Armistead Maupin Natale è una festa alla quale non mi sento invitato. Gianni Monduzzi “Mamma, mamma, perché gia’ ad ottobre facciamo l’albero di Natale?”. “Ma come te lo devo dire che hai un cancro!”. Anonimo Condensando ‘ste feste finiscono tutte in “oni”…veglioni, panettoni, torroni, cenoni, doni, capitoni, du’cojoni… Ciaci Kinder Mi fanno molto ridere quei genitori che trattano i figli come deficienti e gli fanno ancora scrivere la letterina a Babbo Natale quando ormai anche i bambini più idioti sanno che è molto più pratico mandare un’e-mail. Flavio Oreglio L’hai fatto per me! Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba. Woody Allen L’anno scorso per Natale mia zia mi ha regalato un paio di ciabatte a forma di cane. Per poterle indossare ho dovuto ammazzare il gatto! Leonardo Manera Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi e a quelli che hanno una famiglia del cacchio che hanno una famiglia del cacchio. Progetto Mayhem
Natale divertente a Teatro San Giuseppe, assieme a Maria, incinta di Gesù, cerca un albergo, ma sono tutti pieni. Per forza non trovi un albergo libero: sei sotto Natale! Paolo Rossi Tutto è relativo in questo mondo. Chiedi un po’ alle oche e ai tacchini la loro opinione sul Natale! Peter Willforth Me sento come l'ovo de Pasqua sotto l'arbero de Natale. Straaano! Er Cipolla Letteratura sintetica. Oggi: tema natalizio. Titolo: "Sono andato con la mia ragazza a vedere un presepe". Svolgimento: Due cuori, una capanna. Andrea Balestrero Tre amici stanno discorrendo tra di loro, uno dice: "Certo che Natale è proprio una bella festa!". Gli altri due in coro: "Sì, hai ragione... è proprio una bella festa". Allora il secondo dice: "Se è per questo anche Pasqua è una bella festa!". Gli altri due amici: "Eh già... pensandoci bene anche Pasqua è una bella festa". Il terzo sta un attimo in silenzio, poi: "Però anche scopare è una bella festa!". "Sì, ma sono meglio Natale e Pasqua!". "E perché?". "perché vengono più di frequente!" La maestra vuol fare un gioco con i suoi allievi: "Allora, ditemi il nome di una cosa rotonda e pelosa". Luigino alza la mano e dice: "La pesca, signora maestra!". "Bravo Luigino!". La Maria alza anch'essa la mano e dice: "Il kiwi". Poi si alza Pierino e dice: "Le palle di Natale!". La maestra lo guarda stupita e dice: "Ma Pierino! Le palle di Natale sono rotonde, ma non hanno dei peli!". E Pierino rivolgendosi al suo compagno di banco: "Dai, Natale, togliti i pantaloni e mostra le palle alla signora maestra!" Due bimbi parlano: "Io per Natale mi faccio regalare un trenino elettrico e tu?". L'altro: "Io una scatola di Tampax". "E che è ?". "Non lo so, ma so che si può giocare a tennis, saltare, nuotare, sciare e fare tante altre cose". Su un tavolo c'è una torta e attorno Babbo Natale, la Befana, un carabiniere intelligente, un carabiniere stupido. Un attimo di buio e la torta scompare: chi l'ha mangiata? Dunque Babbo Natale, la Befana, il carabiniere intelligente non esistono... Il parroco indica il maresciallo durante la predica: "E lei, signor maresciallo... ? un soldato nell'esercito del Signore?". Il maresciallo, sentendosi al centro dell'attenzione, deglutisce e con un po' di ansia risponde: "S... si... signore, lo sono!". "E allora perché la vediamo a messa soltanto a Natale?". "Ci crederebbe se le dicessi che sono nel servizio segreto?" https://www.youtube.com/watch?v=5qu_aj1CjfE Per continuare a sorridere: Barzellette sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Dal Natale del 2005 Pensieri e riflessioni sul Natale Storielle divertenti sul Natale Aforismi di C.W. Brown sul Natale Odio il Natale (Umorismo) Un Natale surreale Christmas Jokes Christmas crckers jokes Aforismi per autore Aforismi per argomento Riflessioni e pensieri Saggi e aforismi Read the full article
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/chiara-ferragni-tra-fedez-e-lo-scandalo.html Chiara Ferragni tra Fedez e lo scandalo Balocco: “Tengo i problemi dentro casa. E sono una brava persona” Con la fede, senza Fede. Chiara Ferragni è evasiva, gioca la carta riservatezza, ma è una persona abituata a far vedere tutta la sua vita sui social e non facile. Non può negare che ci sia crisi, scattata dopo lo scandalo pandoro-uova-beneficenza, con Federico Lucia detto Fedez, anche lui alle prese con tribunali, liti con il Codacons. All’intervista concessa qualche giorno prima che Dagospia lanciasse la notizia della rottura al Corriere della Sera, a Giuseppe Guastella e Candida Morvillo, l’influencer è senza il marito. Ma ormai è un bel po’ non si vedono insieme, si mostrano ognuno per conto proprio, lei con i suoi, lui anche solo. Lei un post con le mani libere, senza anelli, senza fede. Non c’è un altro significato. Il messaggio ai fan è chiaro, anche se ammetterlo è duro: “Negli ultimi week end non c’è stato, in altri c’è stato. E comunque è mio marito. E in situazioni di caso esterne, è importante tenere le cose dentro la coppia e i problemi tra le mura familiari. La priorità è proteggere la famiglia e i figli”. Lo scandalo beneficenza: “Sono scioccata, ero in buona fede” Eccola, la carta della discrezione, della riservatezza, del “sono fatti miei”. Che però non può reggere se si parla del pandorogate perché incassare un milione di euro per una campagna pubblicitaria quando tutti credevano che fosse beneficenza in cambio di una donazione fatta da Balocco di 50mila euro non è uno scherzo, non sono fatti suoi. E lei ne parla, fa trasparire amarezza, paura, delusione, fragilità, paura e sbalordimento. Non rabbia. “Quando è arrivata la notizia dell’Agcom sono rimasta completamente scioccata. Ho passato sabato e domenica chiusa in casa, con addosso la stessa tuta, a leggere cose terribili e completamente false, che avevo truffato i consumatori e perfino i bambini malati”. E prova a spiegare perché, secondo lei, non è stata una truffa: “Il principio è che, nell’ambito di operazioni commerciali, è una buona idea aggiungere una parte di beneficenza anche piccola rispetto al contratto. Ho sempre pensato che, fra niente e poco, era comunque del bene che veniva fatto”. Basta poco, insomma: “Noi abbiamo sempre scritto e detto che “Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’ospedale…”, mai che una percentuale delle vendite sarebbe andata in beneficenza. Adesso però per fortuna c’è il ddl Ferragni che obbliga alla chiarezza”. Che forse poteva esserci, perché l’influencer poteva spiegare che non aveva donato nulla, che è stata la Balocco a dare 50mila euro all’ospedale per il macchinario: “Vero, ma è stata una iniziativa mia far inserire la donazione all’interno del contratto”. Gli hater L’operazione Balocco sembra l’inizio della fine, Ferragni lo sa, ammette di soffrire per hater “leggo cose orribili ma ci sono tante persone che mi vogliono bene”, ammette di avere una vita dorata “anche oltre i miei sogni, ma sono una persona per bene, ho forse sottovalutato la dimensione raggiunta dalle mie aziende, dovevo affidarmi a professionisti, nel mio team siamo tutti giovani, forse non siamo strutturati abbastanza. Con la bastonata dell’Agcom per la prima volta ho pensato: cavolo, potevamo fare meglio, ma ero in buona fede”. Forse non parla a caso di fede, non ha detto quella parola per caso, ora che non ce l’ha più al dito. Chiara Ferragni al festival di Sanremo dell'anno scorso
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The Beach Luxury Club - Sharm: Capodanno '24 con Alex Belli e Federico Fashion Style… E il 3 gennaio 2024 New Year's Reload Show con Umberto Smaila
Le feste di fine anno sono un bel momento per rilassarsi ovunque e comunque. Al The Beach Luxury Club di Sharm El Sheikh, presso Domina Coral Bay, il programma per la fine del 2023 e l'inizio del 2024 è però davvero imperdibile, per chi vuol oziare sotto il sole di giorno, assaggiare piatti d'eccellenza la sera…e la notte godersi musica e divertimento con gli amici.
Ogni sera succede qualcosa, grazie ad un calendario di eventi davvero imbattibile. Si parte il 24 dicembre 2023 con un Xmas Dinner Show accompagnato da live music tutto da vivere. E il pranzo di Natale? Al The Beach diventa un Brunch Baywatch Party, ancora accompagnato da live music, per non perdere il ritmo del divertimento. La sera tra Natale e Santo Stefano, il 25/12, ecco uno scatenato Xmas Red Party, accompagnato da un dj set tutto da ballare. Andiamo avanti: venerdì 29 dicembre alla musica live pensa un gruppo d'eccezione, la Shake Point Band.
E per Capodanno? Il top club fondato da Manuel Dallori per l'ultima notte del 2023 propone due appuntamenti diversi: nella storica cornice di The Beach, a due passi dal mare, va in scena la proposta più soft, dedicata a sole 80 persone: è una cena a lume di candela, in un'atmosfera romantica e rilassante. L'immensa Domina Coral Bay Arena, una struttura temporanea e panoramica da ben 800 persone, è invece la location dedicata a chi ha voglia di ballare fino alba con dinner show, party e dj set. Sul palco tanti protagonisti d'eccezione: la band è quella di Alex Belli, modello, attore e personaggio tv davvero molto amato (GF, Isola dei Famosi) mentre a presentare e a fare spettacolo ci pensa Federico Fashion Style, celeberrimo e decisamente chiacchierato hair stylist. Con loro anche un'altra professionista dello spettacolo come Letizia Saquella, pole dancer vincitrice di molte competizioni internazionali.
Sarebbe già abbastanza, ma The Beach Luxury Club per l'inizio del 2024 ha pensato anche a tutti coloro che non si sono goduti a pieno l'ultima di notte dell'anno perché in viaggio… o semplicemente vogliono festeggiare ancora.
Ecco quindi il White Brunch dell'1 gennaio '24, con dj set e musica d'eccellenza. Non solo: il 3 gennaio sul palco della Domina Coral Bay Arena tornano dopo tanti anni Umberto Smaila e la sua band, protagonisti musicale di un New Year's Reload Show tutto da vivere, come sempre eccellente anche dal punto di vista culinario. Capaci di far cantare e scatenare chiunque, simbolo del divertimento più spensierato, Umberto Smaila e i suoi musicisti sul palco creano semplicemente magia.
Quando finiscono le feste a volte lasciano un po' di malinconia, ma chi le passa al The Beach Luxury Club senz'altro vive emozioni uniche che diventano ricordi che scaldano il cuore.
Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento, pensato per tutti coloro che cercano l'esclusività e il divertimento. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso Domina Coral Bay e dalla primavera all'autunno in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo) presso Domina Zagarella. The Beach è un ambiente rilassante e chic, in cui godere il mare e la spiaggia e "celebrare la vita" ogni giorno. Cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea. Il menu dà ampio spazio alla tradizione italiana e alle specialità di pesce fresco, ma anche a piatti della cucina internazionale Sushi e Thai firmati The Beach.
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The Beach Luxury Club - Sharm: Capodanno '24 con Alex Belli e Federico Fashion Style… E il 3 gennaio 2024 New Year's Reload Show con Umberto Smaila
Le feste di fine anno sono un bel momento per rilassarsi ovunque e comunque. Al The Beach Luxury Club di Sharm El Sheikh, presso Domina Coral Bay, il programma per la fine del 2023 e l'inizio del 2024 è però davvero imperdibile, per chi vuol oziare sotto il sole di giorno, assaggiare piatti d'eccellenza la sera…e la notte godersi musica e divertimento con gli amici.
Ogni sera succede qualcosa, grazie ad un calendario di eventi davvero imbattibile. Si parte il 24 dicembre 2023 con un Xmas Dinner Show accompagnato da live music tutto da vivere. E il pranzo di Natale? Al The Beach diventa un Brunch Baywatch Party, ancora accompagnato da live music, per non perdere il ritmo del divertimento. La sera tra Natale e Santo Stefano, il 25/12, ecco uno scatenato Xmas Red Party, accompagnato da un dj set tutto da ballare. Andiamo avanti: venerdì 29 dicembre alla musica live pensa un gruppo d'eccezione, la Shake Point Band.
E per Capodanno? Il top club fondato da Manuel Dallori per l'ultima notte del 2023 propone due appuntamenti diversi: nella storica cornice di The Beach, a due passi dal mare, va in scena la proposta più soft, dedicata a sole 80 persone: è una cena a lume di candela, in un'atmosfera romantica e rilassante. L'immensa Domina Coral Bay Arena, una struttura temporanea e panoramica da ben 800 persone, è invece la location dedicata a chi ha voglia di ballare fino alba con dinner show, party e dj set. Sul palco tanti protagonisti d'eccezione: la band è quella di Alex Belli, modello, attore e personaggio tv davvero molto amato (GF, Isola dei Famosi) mentre a presentare e a fare spettacolo ci pensa Federico Fashion Style, celeberrimo e decisamente chiacchierato hair stylist. Con loro anche un'altra professionista dello spettacolo come Letizia Saquella, pole dancer vincitrice di molte competizioni internazionali.
Sarebbe già abbastanza, ma The Beach Luxury Club per l'inizio del 2024 ha pensato anche a tutti coloro che non si sono goduti a pieno l'ultima di notte dell'anno perché in viaggio… o semplicemente vogliono festeggiare ancora.
Ecco quindi il White Brunch dell'1 gennaio '24, con dj set e musica d'eccellenza. Non solo: il 3 gennaio sul palco della Domina Coral Bay Arena tornano dopo tanti anni Umberto Smaila e la sua band, protagonisti musicale di un New Year's Reload Show tutto da vivere, come sempre eccellente anche dal punto di vista culinario. Capaci di far cantare e scatenare chiunque, simbolo del divertimento più spensierato, Umberto Smaila e i suoi musicisti sul palco creano semplicemente magia.
Quando finiscono le feste a volte lasciano un po' di malinconia, ma chi le passa al The Beach Luxury Club senz'altro vive emozioni uniche che diventano ricordi che scaldano il cuore.
Cos'è The Beach Luxury Club
The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento, pensato per tutti coloro che cercano l'esclusività e il divertimento. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso Domina Coral Bay e dalla primavera all'autunno in Sicilia, a Santa Flavia (Palermo) presso Domina Zagarella. The Beach è un ambiente rilassante e chic, in cui godere il mare e la spiaggia e "celebrare la vita" ogni giorno. Cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea. Il menu dà ampio spazio alla tradizione italiana e alle specialità di pesce fresco, ma anche a piatti della cucina internazionale Sushi e Thai firmati The Beach.
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“Bel tempo si spera, dopo ′sta vita fatta di uragani
Di te che mi accarezzi senza mani
Senza fiato, senza dire altro
Sei stata il giorno più bello dell'anno
E pioggia sarai, di quelle piogge leggere ad agosto
Che ti sorprendono e bagnano il volto
E non ti offendere se non ti parlo
Perché sorrido mentre ti guardo”
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PIETRARUBBIA E PIETRAFAGNANA: IL CASTELLO E LA ROCCIA
Il castello di Pietrarubbia deve il suo nome all'erto scoglio di roccia rossa sula quale sorge, petra rubea, che ne faceva anche uno dei castelli più incincibili della zona, tanto da meritarsi l'appellativo di castrum inexpugnabile. Fu uno dei castelli più antichi della zona del Montefeltro, probabilmente antecedente all'anno mille, e nel pieno della sua fioritura era ben più esteso di quanto si possa vedere oggi. Fu teatro di aspri scontri tra le fazioni guelfe e ghibelline in seno alla casata dei Montefeltro, e successivamente tra le famiglie Montefeltro di Carpegna ed i Malatesta di Rimini. Dopo il 1400, placate le contese belliche, lo scopo prevalentemente difensivo del castello venne meno, e pian piano cominciò a spopolarsi fino al completo abbandono. Oggi rimane la bella e fiera torre a ricordo degli antichi eventi, mentre alla base dello sperone roccioso sorge un piccolo borgo che per la maggior parte dell'anno risulta disabitato. Si anima d'estate grazie ai turisti, attirati anche da alcune iniziative dell'artista e scultore Arnaldo Pomodoro che ha stabilito qui un piccolo museo ed una scuola sulla lavorazione dei metalli, vi si trovano alcuni locali dove poter mangiare e dormire, luogo ideale per qualche giorno di relax in un paesaggio molto bello. I ruderi si possono raggiungere in pochi minuti a piedi, per irto sentiero.
A pochi chilometri in linea d'aria, collegata al borgo da un bel sentiero, e facente parte della medesima cresta montuosa, sorge una caratterista formazione rocciosa detta Pietrafagnana, un luogo molto suggestivo ed affascinante, che ben si presta a passeggiate, escursioni e naturalmente a tante fotografie. Vista da lontano mentre passavo da queste parti per altri motivi, questa roccia, facente parte del comprensorio del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello nelle Marche, mi ha subito affascinato e fatto cambiare meta, mi ha magneticamente attirato: "io lassù ci devo andare" mi son detto! Detto, fatto. E non deve aver affascinato solo me questa roccia, uomo moderno, anche gli antichi devono averne subito il fascino. Nell'antica lingua latina fanum era il tempio, da cui l'aggettivo faniana, ed il luogo assunse poi il nome di Pietrafagnana. All'alba il sole sorge proprio dietro questa roccia, ed è uno spettacolo di grande suggestione. Questo luogo è memorabile anche perchè di qui transitò San Francesco, che si fermò per predicare nel piccolo laghetto che si trova poco sotto, verso il castello. In questa selvaggia e scoscesa dorsale rocciosa a cavallo del 1400 si trovavano diversi eremitaggi, ovvero luoghi dove vivevano religiosi eremiti, il luogo veramente emana una sua spiritualità intrinseca.
Il castello e la roccia si raggiongono dalla pianura, da Rimini, salendo verso Carpegna, una decina di chilometri dopo Macerata Feltria, e sono ben visibili da lontano, quindi facilmente individuabili.
by Il Viaggiatore senza Meta
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Ridere del Natale
Ridere del Natale Ridere del Natale, aforismi cinici, citazioni satiriche, battute divertenti per affrontare la festa del Santo Natale con il giusto spirito ilare ed umoristico. A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski Putrid, o se preferite Putler, in pratica il tranquillo presidente della russia, ha detto che per Natale, dopo tutto questo tragico dolore causato dalla santa guerra contro l'Ukraina, si augurerebbe finalmente la pace e la serenità per tutti. Certo che l'umorismo nero non gli manca proprio per niente. Carl William Brown Natale: provato mezzo per aumentare il giro degli affari nel commercio. Anonimo Gingol bel gingol bel. Dovremmo essere tutti più buoni e invece siamo delle merde. Luciana Littizzetto “L’inferno sono gli altri”, un aforisma che Jean-Paul Sartre formulò all’approssimarsi del Natale. FrandIben Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Una mela per la vita, un’arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l’Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento) Carl William Brown Mamma a Natale faceva il tacchino. Un’imitazione di merda. Mario Zucca
Aforismi satirici sul Natale Papa: l’unico vice di una società che non vede mai il proprio capo, neanche a Natale. Anonimo Per il Santo Natale l'Europa e la NATO dovrebbero addestrare alcuni milioni di mercenari, di tutti i colori, e mandarli a ristabilire la democrazia in russia. Carl William Brown Un cane guardando un albero di Natale acceso pensa: finalmente hanno messo la luce nel cesso. Romano Bertola Babbo Natale ha avuto una brillante idea: andare a trovare la gente una volta l'anno. Victor Borge Anche quest’anno si ripete la dolce tradizione dello scambio delle mogli sotto l’albero. Romano Bertola Natale. Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. Ambrose Bierce Avevo letto da qualche parte che la vigilia e il giorno di Natale c'erano più suicidi che in qualunque altro giorno dell'anno. Evidentemente la vacanza non aveva niente a che fare con la Nascita di Cristo. Charles Bukowski Non sei il Babbo Natale dell'anno scorso. Siamo in cassa integrazione a rotazione. Altan «Presto avremo un bambino.» «Scherzi?» «No, avrò proprio un bambino me l’ha detto il dottore... sarà il mio regalo per Natale!» «Ma a me bastava una cravatta!» Woody Allen Antivigilia di Natale. Nell’aria senti qualcosa di diverso. Sotto la neve che fiocca lenta lenta, una vecchiettina avvolta nel suo nero scialletto vende bombe a mano. Romano Bertola
Aforismi cinici sul Natale Certo, dire che Babbo Natale non esiste non è una bella notizia. Anzi, è una brutta notizia. D'altra parte cosa si dovrebbe dire? Che ci sono le prove scientifiche dell'esistenza di Babbo Natale? E che esistono le testimonianze di milioni di persone che hanno trovato giocattoli sotto il camino o sotto l'albero? Piero Angela Perché l’albero di Natale ha sempre la punta dritta? Perché gli toccano le palle! Anonimo Nella sua poesia “A Natale”, Ungaretti se ne stava in disparte al caldo, stanco e dimenticato, a guardare le capriole di fumo che salivano dal focolare. Pensate un po’ che liriche avrebbe potuto creare se fosse vissuto ai nostri giorni, e avesse intelligentemente sfruttato Facebook per poter guardare tutte le innumerevoli nefandezze di questo mondo! Carl William Brown Il più bel gesto di estraneità e di indifferenza al mondo cristiano, al tempo, alla rivelazione, ai sentimenti, ai riti cristiani: quello di un rabbino orientale che, a Natale (giorno in cui è vietato leggere la Toràh), tagliava la carta igienica per tutto l'anno. (Lo racconta Kafka). Guido Ceronetti Ma vi siete mai chiesti che cosa se ne fa un bambino appena nato della mirra? Anonimo Il tacchino va bene per il Natale, ma il Natale non va bene per il tacchino. Achille Campanile Non è il Natale l'unica occasione in cui ci si ubriaca per amore dei bambini? William John Cameron Natale è un periodo tremendo per chi non è felice. Giovanni B. Cassano A volte penso che l'amore eterno sia il Babbo natale degli adulti: sappiamo tutti che non esiste ma nessuno vuole sentirselo dire. Alessandro Cattelan Il prezzo dei regali di Natale è inaudito. Ricordo un Natale di tanti anni fa quando mio figlio era piccolo. Gli ho comprato un carro armato giocattolo. Costava circa cento dollari, una bella cifra per l’epoca. Era un tipo di carro armato in cui si poteva entrare e che si poteva guidare. Lui invece giocò con la scatola della confezione. Mi ha insegnato una lezione molto importante. L’anno successivo, lui si beccò la scatola e io un whisky da cento dollari. Johnny Carson
Battute sarcastiche sul Natale Prima del coronavirus a Natale facevo un colpo di tosse per coprire un peto, ora farò un peto per coprire un colpo di tosse. Il Becchino La lode riluttante è la più lusinghiera di tutte. Mike Carey Il cinico è un uomo che all’età di dieci anni ha scoperto che Babbo Natale non esiste, ed è ancora sconvolto. James Gould Cozzens Natale e’ alle porte. Vedrò di scappare dalla finestra. Anonimo E anche questo Natale... se lo semo levato dalle palle! Giovanni Covelli E’ Natale. Sono indeciso se sentire un grande senso di fratellanza o andare a sciare a Cortina. Altan Per il settimo anno di seguito mia suocera è venuta da noi a Natale. Quest’anno abbiamo deciso di cambiare. La faremo entrare. Les Dawson L’adulto non crede a Babbo Natale. Ma lo vota. Pierre Desproges Il Natale non è altro che una stupida festività creata per non lavorare. Ebenezer Scrooge Abbattere l'albero di Natale lo fa sentire ufficiale: è tempo di tornare a essere senza gioia e cinico. Greg Fitzsimmons
Auguri divertenti per il Natale Quand'ero piccolo, Natale faceva schifo. Credevo in Babbo Natale. Sfortunatamente, ci credevano anche i miei. Non ho mai ricevuto un tubo. Charlie Viracola C’è così tanta crisi in questo periodo, dopo la pandemia infatti, ecco la tragedia della guerra, dovremmo cercare di esportare un po' di democrazia in russia e magari fregargli un po' di gas, altro che essere più buoni, dobbiamo imparare dal Putrido, ed essere più crudeli, per Natale. Carl William Brown Che altro è il Natale se non un giorno di scadenze quando non s’hanno danari; un giorno in cui ci si trova più vecchi di un anno e nemmeno di un’ora più ricchi; un giorno di chiusura di bilancio che ci dà, dopo dodici mesi, la bella soddisfazione di non trovare una sola partita all’attivo? Charles Dickens Per regalo non chiedete a Babbo Natale di portarvi qualcosa. Chiedetegli piuttosto di portarsi via qualcuno. Ellekappa Il Natale è una festa commerciale, come tutta la nostra vita. Per questo si comincia a battere la grancassa un mese prima. E' una sovraeccitazione drogata, pilotata, penosa, fastidiosa e inutile perché c'è poco da eccitare in una società estenuata, sfibrata, che vive in perenne stato di overdose. La felicità è un attimo che non può essere dilatato. E Natale non è più Natale perché adesso è Natale tutto l'anno. Massimo Fini Penso che le persone che oggi fanno film a tema natalizio sentano che le persone sono più ciniche riguardo al Natale. C'è più di un vantaggio. Leonard Maltin A Natale riesco a sentirmi buono solo se nevica. Roberto Gervaso A Natale bisogna essere più buoni. Se ti fregano il posto per la macchina, ricorda che è Natale. Non rigargli la fiancata con la chiave, scrivigli sopra Buone Feste. Anonimo Era così povero che non poteva neanche permettersi di regalare uno yo-yo al suo bambino per Natale. Fece in modo di regalargli uno yo! Martin Kaufman Questo Natale è praticamente eguale a quello dell’anno passato: NaTALE E QUALE. Renato Reggiani
Battute in Inglese sul Natale La mia famiglia era così povera che ogni Natale mio padre usciva di casa e sparava qualche colpo di pistola. Poi rientrava e a noi bambini diceva che Babbo Natale si era suicidato. Jake La Motta Ai tempi del Coronavirus c’è così tanta crisi che quest’anno nella grotta di Natale spunterà l’insegna “Compro oro, incenso e mirra”. Covid 19 Caro Babbo Natale, io vorrei che quest'anno per Natale tutti diventassero più buoni e io più figa. Luciana Littizzetto Caro Bambino Gesù, in quest’anno pandemico del 2020 ti sei portato via la mia cantante preferita: Juliette Gréco; il mio attore preferito: Sean Connery; il mio calciatore preferito: Diego Maradona; il mio istrione teatrale preferito Gigi Proietti; il mio filosofo preferito Giulio Giorello (si fa per dire ovviamente), ascoltami ora, volevo suggerirti che il mio politico preferito è … (inserite il politico che secondo voi meriterebbe di lasciarci al più presto) e che l’anno non è ancora finito! Ancora tanti auguri e cerca di fare del tuo meglio. Carl William Brown Nessuno ha rispetto per me. A Natale ho regalato al mio bambino una pistola BB. E lui mi ha regalato una maglietta con disegnato sul retro un bersaglio. Rodney Dangerfield Presepe o albero di Natale? Questo è un altro problema. Se sia più nobile all'animo impegolarsi con muffe, laghi a specchio e carte di cielo stellato o prender l'armi contro 'sto mare di triboli e affidarsi semplicemente alle palle. Meglio le palle. Che in questo unico caso danno sicurezza. Luciana Littizzetto Non c'è nessun Babbo Natale, nessun coniglio pasquale, e nessun angelo custode che veglia su di noi. Le cose accadono così, senza un motivo. E niente ha senso. Veronica Mars A Natale in genere ci si incontra con le persone più care. Io che sono uno parsimonioso invece mi incontro con le persone più economiche. Anonimo “Papà papà… cosa mi regali quest’anno a Natale?”. “Uhm… vediamo… cosa ti ho regalato l’anno scorso?”. “Un palloncino”. “Bene, allora questo Natale te lo gonfio”. Mauroemme E’ vero che a Natale tutti diventano più buoni? La risposta la troverete nel vostro albero di Natale: tutte palle! Walter Di Gemma
Citazioni spiritose sul Natale Natale è stato e sempre sarà pieno di decorazioni. Le luci e le ghirlande che usano per coprire il sordido, la corruzione. Veronica Mars Perché Gesù a Natale è fra la Madonna e San Giuseppe, mentre a Pasqua è tra i due ladroni? Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi! Anonimo Il Natale è una cospirazione per far sentire ai single che sono soli. Armistead Maupin Natale è una festa alla quale non mi sento invitato. Gianni Monduzzi “Mamma, mamma, perché gia’ ad ottobre facciamo l’albero di Natale?”. “Ma come te lo devo dire che hai un cancro!”. Anonimo Condensando ‘ste feste finiscono tutte in “oni”…veglioni, panettoni, torroni, cenoni, doni, capitoni, du’cojoni… Ciaci Kinder Mi fanno molto ridere quei genitori che trattano i figli come deficienti e gli fanno ancora scrivere la letterina a Babbo Natale quando ormai anche i bambini più idioti sanno che è molto più pratico mandare un’e-mail. Flavio Oreglio L’hai fatto per me! Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba. Woody Allen L’anno scorso per Natale mia zia mi ha regalato un paio di ciabatte a forma di cane. Per poterle indossare ho dovuto ammazzare il gatto! Leonardo Manera Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi e a quelli che hanno una famiglia del cacchio che hanno una famiglia del cacchio. Progetto Mayhem
Natale divertente a Teatro San Giuseppe, assieme a Maria, incinta di Gesù, cerca un albergo, ma sono tutti pieni. Per forza non trovi un albergo libero: sei sotto Natale! Paolo Rossi Tutto è relativo in questo mondo. Chiedi un po’ alle oche e ai tacchini la loro opinione sul Natale! Peter Willforth Me sento come l'ovo de Pasqua sotto l'arbero de Natale. Straaano! Er Cipolla Letteratura sintetica. Oggi: tema natalizio. Titolo: "Sono andato con la mia ragazza a vedere un presepe". Svolgimento: Due cuori, una capanna. Andrea Balestrero Tre amici stanno discorrendo tra di loro, uno dice: "Certo che Natale è proprio una bella festa!". Gli altri due in coro: "Sì, hai ragione... è proprio una bella festa". Allora il secondo dice: "Se è per questo anche Pasqua è una bella festa!". Gli altri due amici: "Eh già... pensandoci bene anche Pasqua è una bella festa". Il terzo sta un attimo in silenzio, poi: "Però anche scopare è una bella festa!". "Sì, ma sono meglio Natale e Pasqua!". "E perché?". "perché vengono più di frequente!" La maestra vuol fare un gioco con i suoi allievi: "Allora, ditemi il nome di una cosa rotonda e pelosa". Luigino alza la mano e dice: "La pesca, signora maestra!". "Bravo Luigino!". La Maria alza anch'essa la mano e dice: "Il kiwi". Poi si alza Pierino e dice: "Le palle di Natale!". La maestra lo guarda stupita e dice: "Ma Pierino! Le palle di Natale sono rotonde, ma non hanno dei peli!". E Pierino rivolgendosi al suo compagno di banco: "Dai, Natale, togliti i pantaloni e mostra le palle alla signora maestra!" Due bimbi parlano: "Io per Natale mi faccio regalare un trenino elettrico e tu?". L'altro: "Io una scatola di Tampax". "E che è ?". "Non lo so, ma so che si può giocare a tennis, saltare, nuotare, sciare e fare tante altre cose". Su un tavolo c'è una torta e attorno Babbo Natale, la Befana, un carabiniere intelligente, un carabiniere stupido. Un attimo di buio e la torta scompare: chi l'ha mangiata? Dunque Babbo Natale, la Befana, il carabiniere intelligente non esistono... Il parroco indica il maresciallo durante la predica: "E lei, signor maresciallo... ? un soldato nell'esercito del Signore?". Il maresciallo, sentendosi al centro dell'attenzione, deglutisce e con un po' di ansia risponde: "S... si... signore, lo sono!". "E allora perché la vediamo a messa soltanto a Natale?". "Ci crederebbe se le dicessi che sono nel servizio segreto?" https://www.youtube.com/watch?v=5qu_aj1CjfE Per continuare a sorridere: Barzellette sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Dal Natale del 2005 Pensieri e riflessioni sul Natale Storielle divertenti sul Natale Aforismi di C.W. Brown sul Natale Odio il Natale (Umorismo) Un Natale surreale Christmas Jokes Christmas crckers jokes Read the full article
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Il viaggio della Poraccitudine
Viaggio della Speranza a Salisburgo e Vienna: tra arte, cultura, treni, birra alla limonata, cotolette e COVID.
grazie Leopold Mielich per il dipinto d'apertura Era una normale giornata di settembre quando @veronica-nardi nel consueto audio giornaliero di commento drama butta giù la frase :-" oh, ma lo sai che sarebbe bello andare a fare Capodanno all'estero?"
Ovviamente io le sono subito andata dietro, lasciandomi affascinare da questa possibilità: il COVID da tempo mi ha costretta ad accettare ancora di più il mio essere asociale ed una vacanzella fuori, a prendere un pò d'aria fresca di certo non sarebbe stato male.
Anzi.
Dall'idea al metterla in pratica...il passo è stato breve. Dopo aver scartato mete come la Russia - madò quel volo a 114 euro ancora me lo sogno la notte - e la Transiberiana o l'Orient Express per via del nostro essere povere come la merda, ci convinciamo che l'Austria potrebbe essere una buona meta. Io è da una vita che sogno di andarci...e anche la Vero è curiosissima di esplorare queste lande.
Nel giro di pochissimo, Veronica organizza il viaggio: mezzi di trasporto e posto dove dormire. E vorrei dire che lo abbiamo organizzato assieme ma mentirei perché ha fatto tutto lei. Nel caso che vi servisse un'organizzatrice di viaggi...contattatela. Vero fatti pagare però! Alla fine, cercando di calibrare i nostri portafogli con le cose che volevamo fare e vedere, viene fuori un bel programmino:
Saremmo partite il 28 dicembre da Bologna verso Salisburgo fino al 1 di Gennaio. Il primo giorno dell'anno saremmo poi "traslate" verso Vienna fino al 4 gennaio ( per me ) e 5 gennaio per lei, giorni di ritorno a casa. Insomma una settimana più o meno.
E mentre mia madre di sottofondo continuava a dirmi " ma mica c'è così tanto da vedere in quei posti!! " io impassibile cominciavo a pensare a cosa portarmi in viaggio, lasciandomi inebriare da questa vacanza assieme alla Vero.
Ma nubi temporalesche si avvicinano all'orizzonte. Nubi rappresentate dal COVID precisamente. Perché mentre noi - la Vero in realtà - organizzava il viaggio tra settembre/ottobre e novembre - il virus decideva che dicembre poteva essere un bel mese per tornare in auge e far aumentare in modo allarmante i casi in tutto il mondo. Così l'Austria a metà dicembre ci fa sapere che per entrare nelle sue sacre terre, vuole il Tampone Molecolare In Lingua Inglese/Tedesco. Inoltre, ci comunica che tutti i bar e caffè chiuderanno alle 18 ed i ristoranti alle 22. Un mini Lockdown in pratica.
Bene. Ma non benissimo.
Se si conta poi che anche l'Italia vuole il tampone per rientrare - ma si accontenta di un più umile tampone antigenico - e la compilazione online PLF...la voglia di mandare tutti a cagare e rinchiudersi sotto le coperte a piangere è forte.
Ma noi non ci lasciamo abbattere e iniziamo quella che sarebbe poi diventata una battaglia contro i tamponi: poiché noi saremmo entrati in Austria la notte del 28, c'è necessità che il tampone venga fatto entro le 72 ore. Ma il 25 e 26 dicembre è festa. Così ci premuniamo di farlo il 27 dicembre, facendoci assicurare che entro la mezzanotte del 28 avremmo avuto sia il tampone sia il referto in lingua inglese. Facciamo le carte, il PLF, stampiamo lo stampabile, ci prepariamo come se dovessimo entrare in guerra contro l'Ufficio Burocratico Austriaco e...incrociamo le dita.
A me va male. Anzi malissimo. A tre giorni dalla partenza mi viene la febbriciattola a 37 e 4, mal di gola e spossatezza. Terrorizzata faccio il tampone e dopo essermi assicurata che non sia COVID, il 27 vado a farmi sto benedetto tampone molecolare. Pagato la bellezza di 75 cocuzze. E lì, l'amara sorpresa: Il centro mi dice che non sono sicuri di riuscire a mandare tutto in tempo per la mia partenza. Troppa gente, troppi tamponi...E UN SOLO CENTRO PER ANALIZZARLI TUTTI.
Partono le bestemmie, le imprecazioni ed i pianti. In preda alla disperazione, chiamo mia madre, nota scassaballe della zona... la donna è capace di fare sceneggiate come al teatro e far piangere vecchi, donne e bambini. Lei arriva e dopo minaccioni, urla ed intimidazioni, il tizio del centro ci dice che farà il possibile...ed avviene. Miracolosamente a mezzanotte e 16 arriva il responso negativo e la mattina del 28 alle sette di mattina, arriva anche in inglese. #graziemamma
Un pò di ansia sopraggiunge dalle sponde della Vero, visto che il suo responso tarda ad arrivare, ma quando anche a lei hanno risposto e si è avuto l'ok...tutto si è rasserenato. Si parte!
Arriva il giorno della partenza: 28 dicembre
Io, con la valigia grossa come un bue - nonostante avessi negato a mia madre la possibilità di metterci dentro pasta e sughi perché va bene essere poveri... ma così disperati no - mi avvio al treno che mi avrebbe portato a Bologna. Il mio posto viene però fottuto dalla dispensa alimentare di una famiglia straniera seduta un pò più in là, che ti fronte alle mie proteste, mi risponde nella loro lingua e onde evitare bestemmioni già prima di partire, mi metto in un altro posto e pace.
L'arrivo a Bologna coincide con l'incontro con la Vero e dopo baci e abbracci vari - nonché una grande felicità di fare questo viaggio assieme - andiamo a mangiare una piadina mentre aspettiamo il treno.
Il suddetto treno deve partire da Bologna alle 23 e 44 de notte e noi ci troviamo già alla stazione un'ora prima.
Bologna però sembra non avere dei sedili dove metterti ad aspettare e l'aver chiuso la sala d'attesa costringe la gente che aspetta il treno, a dover giocare alle belle statuine per ore. Io e la Vero però non ci stiamo e subito ci abbarboniamo per terra. Poco lontano un barbone dorme sdraiato.
Poco dopo arrivano una dozzina di poliziotti che fanno alzare l'uomo e rimango affascinata e un pò turbata nel vedere il conflitto etico/morale dei poliziotti che adesso litigano tra di loro. Infatti, se era giusto far alzare i barbone perché alla stazione di Bologna non ci si può dormire, sarebbe giusto far alzare anche noi...indicandoci con la sguardo.
Sentendoci " leggermente" sotto pressione ed un pò in colpa, decidiamo di andarcene subito, in concomitanza con l'uscita del numero del binario da cui parte il nostro treno.
E mentre siamo nei binari ad aspettare un treno che ha già 30 minuti di ritardo senza che sia manco arrivato, ci perdiamo in raffinate discussioni logistiche sulla struttura architettonica della Stazione di Bologna...che sembra non avere i binari 2 e 5. Prontamente rispondo che non è che non ci sono. E' che sono nascosti perché da lì parte il treno per Hogwarts.
( rega'...era mezzanotte e passa. Perdonatemi XD)
I nostri discorsi vengono però interrotti dal nostro vicino di attesa che capendo come le suddette ragazze siano due squilibrate, caritatevolmente si offre di condividere la sua conoscenza di Salisburgo con noi. Probabilmente per non sentire altre cazzate Parte così un vero e proprio giro mentale per la città con Enrico, questo il suo nome, che indica luoghi, ristoranti, bar, musei, locali ecc ecc da andare assolutamente a vedere. Lui ci dice che abita lì e che quindi è la persona ideale per darci un idea di cosa ci troveremo davanti. E' stato interessante notare come la nostra guida occasionale fosse cosi preparata sulle locande e location dove rifocillarsi...ma non sapesse NULLA del mini coprifuoco. Da uno che ci abita poi...ma in realtà il suo aiuto è stato utilissimo e non finirò mai di ringraziarlo. Grazie Enrico!
Finalmente sto benedetto treno arriva e ringraziando tutti i santi, abbiamo uno scompartimento solo per noi. Ci prepariamo quindi a 6 ore circa di viaggio notturno, rifinendo il programma di viaggio e dal conto mio...preparandomi a dormire. A differenza della Vero infatti, io sono pigra come la merda e la nottata sveglia difficilmente potrei affrontarla.
Ma devo aver contagiato anche lei, perché aprendo un occhio durante la notte la vedo dormire sdraiata sui sedili. Buono così.
Bussano.
In piena notte.
Treno fermo.
Voci.
La porta dello scompartimento si apre, due uomini si affacciano e dicono qualcosa che non riesco a comprendere - con me che elegantemente chiedo alla Vero :-" ...che vogliono questi?! - e poi...se ne vanno.
Guardando fuori capisco che siamo al confine e che quelli sono dei controlli: Bene, è il momento di tirare fuori quel benedetto Tampone Molecolare da 75 euro che mi ha fatto imprecare in ucraino i giorni prima della partenza.
Ma non torna nessuno. E rimango lì, con sto cazzo di foglio che hanno voluto loro tra l'altro e che alla fine della fiera è risultato inutile. Trattengo le bestemmie grazie al sonno e mi ributto a letto/sedile. Sti cazzi!
Ridormo.
Ma di nuovo bussano alla porta. Chi è che rompe il cazzo ancora?!
Il controllore. Vuole vedere il biglietto giustamente.
Alle 4 di mattina.
Ancora mezza sdraiata guardo la Vero dargli il biglietto e sono pronta a riaddormentarmi di nuovo... ma c'è qualcosa che non va. Il controllare comincia a parlare prima in tedesco poi capendo che è inutile, sceglie l'inglese e ci fa capire che il biglietto non va bene.
E mentre lui si impegna nel farci comprendere il problema, io ancora mezza addormentata mi trovo a fissarlo incuriosita e realizzo:- " Madò...sembra Haaland. Il calciatore. E' lui? lavora nelle ferrovie austriache? " mi domando stupita. Ma il mio geniale cervello deve aver capito di aver pensato una cagata perché modifica il pensiero in:-"ha un fratello che lavora nelle ferrovie austriache?
Tornando sobri per un secondo, mi convinco a lasciar perdere la somiglianza del controllore con Haaland e cerco di capire cosa ci sta dicendo. In pratica il nostro biglietto non va bene perché non ha il codice QR.
Se per la ferrovie italiane infatti, basta avere il codice di prenotazione e fine, per quelle austriche - e del mondo in generale dice il controllore/Haaland - il codice deve essere messo nella macchinetta dei biglietti perché stampi un altro biglietto con il codice QR. Avendo noi preso il biglietto con le ferrovie italiane noi sto QR non ce l'abbiamo.
Vai tu a spiegare in inglese, al controllore tedesco, alle 4 di mattina, che in italia sta cosa delle macchinette che stampano codici QR in stazione io non l'ho mai vista.
Haaland lì poi, continuava ad indicare il nostro biglietto dicendoci che dentro c'era scritta questa procedura. Ma Haaland tesoro: io il tedesco non lo sò. L'inglese lasciamo perdere...ma l'italiano è la mia lingua madre. E in questo biglietto non c'è scritto da nessuna parte del codice QR.
La discussione per Haaland deve però essere avvincente - per noi meno - perché si mette a sedere direttamente accanto a me e parte tutto un discorso in inglese - in solitaria - di Haaland contro le ferrovie italiane messe male e disorganizzate. Io e la Vero accenniamo un sì ogni tanto e intanto ci guardiamo basite chiedendoci se ci farà la multa oppure no. Almeno io mi chiedevo questo.
Ma Haaland ci risparmia dalla multa e dopo un saluto se ne va. Addio Controllore Haaland...ci mancherai.
Giusto in tempo per il nostro arrivo a Salisburgo.
[FINE PARTE 1]
*le altre parti saranno molto più corte lo prometto.
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"Ma non credevi sul serio che me ne fossi dimenticato, vero?"
Era arrivato proprio quel giorno, il giorno che più di tutti gli altri giorni dell'anno odiavi, proprio non riuscivi ad essere felice quando stava per arrivare. Era il giorno del tuo compleanno, e negli ultimi anni non avevi avuto le migliori esperienze, perciò l'idea dell'arrivo di quel giorno non ti rendeva così felice. Più che altro temevi una cosa, passarlo da sola.
Eppure, quest'anno, i tuoi amici fecero del loro meglio per non farti sentire sola, Bulma fece una festa enorme, come al suo solito, e tutti i tuoi amici ti fecero gli auguri e ti portarono splendidi regali, sembrava un bel giorno.
Tuttavia, una sola persona ancora non ti aveva fatto gli auguri, ed era l'unica persona da cui più li desideravi, Tensing. Aspettavi così tanto qualcosa da lui, gli auguri e magari un regalo, eppure niente, non si era nemmeno presentato alla festa di Bulma, il che ti fece intuire ancora di più che si era totalmente dimenticato del tuo compleanno.
La realizzazione di ciò ti spezzò il cuore, e ti rovinò completamente la giornata, durante la festa ci furono brevi momenti di distrazione, però nulla riusciva a farti dimenticare completamente di cosa era successo.
Ad un certo punto, durante la festa, si spensero tutte le luci, e si sentì un silenzio tombale, con quel buio non vedevi nulla, potevi solo affidarti al tuo udito, ma l'unica cosa che sentivi, erano dei passi, ma non riuscivi a capire da che direzione venissero.
Improvvisamente, un paio di mani piccoline ti coprì gli occhi, poi, due voci molto familiari, ti dissero, "Tanti auguri (t/n)!" Erano loro, Tensing e Rif, poi improvvisamente, Rif tolse le mani e le luci erano di nuovo accese, e ti resi conto che avevi qualcosa al collo, allungasti la mano per toccare e ti resti conto che era una collana, una bellissima collana, con la catenina d'oro (che era anche nella tua palette) e un bellissimo ciondolo raffigurante la luna crescente, quasi piena,e la scritta del tuo compleanno incisa.
Il regalo ti fece sorridere, poi ti voltasti e dissi "Allora non ve ne siete dimenticati eh?" Sorridendo, Tensing ridacchiò e disse "Diciamo che mi ero dimenticato di ritirare la collana e ho dovuto fare una corsa a prenderla. Ma non credevi sul serio che me ne fossi dimenticato, vero?" La cosa ti fece ridacchiare, Tensing si sedette accanto a te sul divanetto e la festa proseguì normalmente.
Poi, il dj iniziò a far suonare solo canzoni romantiche, e giustamente tutte le coppie si unirono, C18 ballò con Krillin, C 17 balló con una donna a te sconosciuta, aveva la coda quindi era pure lei una Sayan, ma non l'avevi mai vista. Chichi balló con Goku e dopo un po' di insistenza, Bulma riuscì a convincere Vegeta a ballare con lei.
Così, Tensing ti pose la mano e disse "Ti va di ballare?" Ci fu qualche secondo di esitazione da parte tua, però poi presi la sua mano, e dopo pochi secondi, eravate al centro della pista, la tua attenzione persa nei suoi occhi neri, e la sua persa nei tuoi, non vi importava di nulla o nessuno in quel momento, pensavate solo l'uno all'altra.
Dopo qualche ballo, arrivò il momento della torta, ma quando fu tirata fuori, era rimasta solo mezza torta, tutti rimasero scioccati e iniziarono a chiedersi chi potesse averla mangiata, e dopo poco, tutti gli sguardi caddero su Yamcha, che aveva la camicia sporca di glassa e Pual che ne aveva sui baffi e sul muso.
Sia tu che Bulma vi infuriaste, e iniziaste ad inseguire Yamcha urlando, mentre quel poveretto, per salvarsi, si alzò in volo con Pual in braccio e fuggì chissà dove. Ti saresti anche messa a seguirlo, ma Tensing ti tirò dal braccio e ti strinse a sé, poi sussurrò "Lascialo perdere, va bene?" Il modo in cui le sue braccia ti stringevano dalla vita e in cui il suo respiro ti accarezzava l'orecchio, ti fece passare ogni minima voglia di decapitare Yamcha, così il poveretto fu abbandonato alla furia di Bulma, che non lo avrebbe risparmiato.
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IL RAGAZZO MISTERIOSO
Sofia era seduta sulla sua solita panchina, nel parco vicino la scuola. Quel posto era sempre quello che le dava più calma per concederle un momento per pensare. Era anche il posto in cui era solita stare con Leila ed Anna. La visione del ponticello sopra il laghetto le sembrò un po' offuscata, accorgendosi un secondo dopo che aveva gli occhi socchiusi quando voleva allontanarsi da ciò che la circondava. Non aveva voglia di andare a lezione, ma con un sospiro cercava di invogliarsi a tirarsi su e uscire dal parco Casanova, che si trovava di fronte la scuola. Non c'era anima viva e una nebbia fitta le rendeva difficile guardare un po' oltre il suo naso. Intanto, sfogliava un piccolo album con alcune foto di lei, Leila ed Anna. Da quando Anna si era trasferita nel bel mezzo dell'estate, sapeva che l'inizio di un nuovo anno di scuola non sarebbe stato lo stesso senza di lei. Stavano sempre insieme, con Leila. Le mancava molto. Non avrebbe mai pensato che arrivate al terzo anno di liceo, lei con Leila si sarebbero separate da una delle amiche più importanti per loro. Così Anna disse a loro che un po' di lei sarebbe stata in ciascuna nel loro cuore, in modo che ogni volta che Sofia e Leila si trovavano insieme era come se anche lei fosse stata con loro in ogni momento. L’album era un modo per stare più vicino a lei quando sentiva la sua mancanza. Si tirò su, percorse per un po' il parco, poi attraversò la strada e andò verso il cancello della scuola, dove si potevano già notare alcuni gruppi. Mentre cercava Leila, notava che Rosa, una ragazza del quarto anno, si era colorata i capelli di rosso e sembrava più sicura di quanto non lo era già. Forse si stava vantando di qualche bel ragazzo conosciuto in estate con le sue amiche, che a parer di Sofia, sembravano rispondere con un ronzio, come le api verso la propria ape regina. L'anno scorso Rosa non era molto popolare, perché la regina della scuola era Marianna, che ormai frequentava l'università di Felsina. Rosa era famosa per i molti ragazzi che le giravano intorno e Marianna le aveva lasciato il suo trono, forse a sua insaputa. A Sofia ben poco importava di una simile monarchia e quindi continuò ad andare verso le scalinate, all'entrata della scuola. Riconobbe Beatrice e Cristopher, seduti sugli scalini verso la seconda entrata all'angolo della scuola e sembrava che Cristopher avesse appena raccontato qualcosa che faceva ridere a Beatrice, che portò la testa all’indietro mentre rise allegramente. La campanella suonò e Sofia entrò in aula dove erano già occupati alcuni banchi. Andò al suo solito banco accanto alla finestra. Mentre aveva lo sguardo rivolto fuori dalla finestra, si voltò verso l'aula e notò entrare un ragazzo nuovo. Aveva uno stile un po' dark, con un ciuffo di capelli neri. "Ma chi è il ragazzo nuovo?"- sussurrò Lara a Gemma. "Non lo so, non sapevo che dovesse esserci un ragazzo nuovo nella nostra classe". Sofia continuò a guardarlo e le parve che fosse un po' annoiato. Gemma andò verso il ragazzo nuovo e si presentò. Lui cortesemente la salutò e si presentò. "Mi chiamo Juri"- disse con un tono leggermente basso. Juri...che nome bizzarro pensò Sofia, ma il ragazzo sembrava portare in sé un mistero che andava svelato. Sofia continuò a guardarlo, poi inviò un messaggio a Leila: "Dove sei? C'è un ragazzo nuovo!" Dopo Gemma seguirono Lara e altre ragazze. Quasi solo ragazze si presentarono al nuovo arrivato. Juri aveva occhi di un castano intenso, nascosti un po’ da un ciuffo ribelle. Ad un certo punto notò che Sofia lo stava guardando e le sorrise. Sofia ricambiò, sorpresa dall'interesse di lui. Lo salutò con la mano, rammentando un secondo dopo di quanto fosse stato stupido, invece di alzarsi come hanno fatto gli altri e presentarsi di persona. Lui sembrò un po' divertito, ma fece un sorriso educato e ricambiò il saluto con la mano.
Mentre Sofia si sentiva un po’ a disagio da quella presentazione a distanza, Leila entrò in aula, cercando Sofia. Andò da lei e si sedette. "Finalmente, ma che fine hai fatto?" "Mio fratello, non voleva andare a scuola." "Hai letto il messaggio?" "Si, chi è?". Leila seguì lo sguardo di Sofia. Leila fece per prendere dei libri e sembrava particolarmente presa dal nuovo arrivato. "Come si chiama?" "Juri.". Leila poi notò che quasi tutte le ragazze cercavano di aspettare il loro turno per guardarlo un po’, scambiandosi dei bisbigli con la vicina. "Direi che ha generato un po' di scompiglio. Chissà se saranno in grado di andare con lui al galà d'autunno.". Leila sembrava già avere l'aria di chi aveva vinto un trofeo. A Leila piacevano le novità e possibili conquiste da ottenere. Forse Sofia desiderava che fosse lei la regina, aveva tutte le carte in regola: ambiziosa e anche un po' temeraria, quando cercava di ottenere ciò che desiderava. Il galà d'autunno era una solita ed elegante ricorrenza nel liceo Merisi. Era un modo per farsi conoscere da alcune persone importanti, a capo di università prestigiose e di riviste importanti della città. La ricorrenza annuale era più rivolta a quelli degli ultimi anni, ma era sempre un modo per farsi notare. Così Sofia e Leila non persero di vista questa occasione. Ma, al galà d’autunno non ci si presentava da sole, ma accompagnate da un ragazzo. Leila ancora non era riuscita a chiedere a Juri di accompagnarla e mancavano ormai poche settimane al giorno più importante dell’anno per gli studenti del liceo Merisi. Rosa, insieme alle sue amiche erano le responsabili dei preparativi e di solito chiedevano alle ragazze dei primi anni di aiutarle. Leila credette che potesse essere un modo per far parte del loro gruppo ma Sofia non ambiva alla sua amicizia. "Credo proprio che fareste una bella coppia insieme."- disse Sofia a Leila. "Lo credo anch'io, ma non pensare che non ci verrai anche tu al galà. Dobbiamo assolutamente trovare qualcuno per te.". Sofia annuì e le sorrise, poi entrò il professore in aula. A lezione finita, Sofia sistemò il libro di algebra nella sua borsa per prendere quello di storia, quando si accorse che l'album di foto non c'era più. Non ci poteva credere, la cosa che più univa lei con Anna e Leila l'aveva lasciato nella panchina al parco. Doveva recuperarlo al più presto. Disse a Leila che doveva andare subito al parco, e le disse di coprirla con il professore dicendogli che era andata al bagno e si stava sentendo poco bene. Sofia cercò di arginare chi si trovava nei corridoi e sapeva che c'era un'altra uscita dalla scuola, vicino la palestra. Riuscì ad uscire dalla scuola dall'altra parte, e poi nascondendosi fra gli alberi attraversò la strada e andò subito verso il parco. Arrivò alla panchina e fortunatamente l'album era ancora lì. "Mio dio, come ho fatto ad essere così distratta". Non c’erano segni di danneggiamento per fortuna,, eccetto un biglietto che le era caduto sulla mano da una pagina. Sofia lo prese e lo lesse: "Dovresti stare più attenta a ciò che ti dimentichi, non solo gli album.". Sofia non sapeva se c'era un accenno di ironia o di dissenso. Lo strappò e se ne andò dal parco per tornare subito in classe.
Tutto sommato, il primo giorno non era andato così male come si aspettava, pensò mentre stava tornando a casa con Leila.
Leila le aveva detto di vedersi nel pomeriggio da CiakCoffee perché Rosa doveva dire delle novità importanti riguardo il galá d’autunno.
Adesso il cielo prometteva bene e l’umidità del primo mattino se n’era andata, così come la nebbia. Quel giorno era anche il compleanno di sua sorella minore, Jessica, e sperava di potersene dimenticare. Ma era quasi impossibile perché ogni anno i suoi cercavano di prometterle tutto ciò che desiderava per una festa sempre impeccabile. Anzi, la sua festa di compleanno era una delle ricorrenze a cui i suoi amici così come anche i loro parenti aspettavano nel corso dell'anno, per via della sua importanza, a partire per quello che avrebbe indossato, le decorazioni. Tutto era sempre organizzato in modo perfetto. Doveva compiere sedici anni, ma ogni volta sembrava che ne dovesse compiere diciotto.
Allora Sofia, avrebbe preferito, anche se non le importava tanto quanto Leila del galá d’autunno, di sentire ciò che doveva comunicare Rosa.
Spesso pensava ancora al volto di Juri. Chissà se si è trasferito da poco in città. Ambrosia era una cittadina in cui bene o male conoscevi quasi tutti, perlomeno chi si trovava nelle zone più centrali. Eppure sembrava come se lo avesse già visto da qualche parte.
A un certo punto notò che stavano percorrendo una via che Sofia non era solita fare quando doveva tornare a casa dopo scuola. Via delle Torri era sempre stata un po' tetra e cupa, perché era quasi completamente disabitata, c'era solo qualche negozio di oggetti antichi che Sofia riuscì a scorgere. Non si sapeva con certezza se qualcuno abitasse lì, anche se qualcuno sembrava camminare con una calma raggelante.
A volte però ci si passava perché si collegava a una delle vie principali, e si poteva arrivare prima nella zona residenziale della città.
"Perché abbiamo preso questa strada, circolano storie di questa via che fanno rabbrividire."
"Sofia, bisogna cercare di cambiare punti di vista, poi non è la prima volta che ci passiamo. Luoghi troppo rassicuranti non mi faranno avere la giusta motivazione di invitare Juri al galá d'autunno."
"Okay, ma alziamo il passo."
"Ma dai, che vuoi che succeda?". Mentre Sofia prendeva la mano di Leila intimandola di alzare il passo, si sentii uno strano rumore provenire dal secondo piano di un palazzo un po' mal ridotto. Sembrava come se fosse caduto qualcosa. Sofia e Leila si guardarono.
"Cosa è stato?"-disse agitata Sofia.
"Sarà stato un gatto randagio. Qui poi c'è molto silenzio."
"Andiamocene subito Leila, non mi piace questo posto."
"Va bene, tanto un giorno ti convincerò ad entrare in quel palazzo."
"Sì, un giorno, ma non questo.". Le ragazze presero un passo svelto e mentre stavano per girare e allontanarsi da Via delle Torri, qualcuno dietro un negozio di farmacia abbandonato sembrava osservarle.
Il pomeriggio quando Sofia raggiunse Leila da CiakCoffee, i tavoli erano quasi tutti occupati soprattutto dagli studenti del Merisi. Leila aveva preso un tavolo vicino al palchetto e aveva già ordinato.
“Ah che bello sei arrivata, ho preso dei tacos.”
“Mh, li adoro.”. Sofia si sedette e ne prese uno, mentre fece un rapido quadro della situazione. La maggior parte di chi si trovava nel locale erano ragazze e quei pochi ragazzi seduti con la loro compagna facevano esplicitamente notare il loro disinteresse, sia per quel momento che per l’evento tanto atteso dell’anno.
“Ma quello non è Juri?”- accennò Sofia. Bastava la metà del suono del suo nome che Leila si girò di scatto e vide Juri in fondo alla sala che stava chiacchierando con dei suoi amici. Sofia non vedeva Leila così attenta a qualcosa, in questo caso a qualcuno da tanto tempo, forse da quando il supplente di storia se ne era andato e le aveva fatto amare Il regno di Enrico IV.
“Oh mio dio, chi sono i suoi amici, non ho mai visto neanche loro”. I suoi amici non sembravano come lui, anzi sembravano essere più presenti nei luoghi e con le persone. Ma Sofia pensò che è normale per una persona che aveva da poco cambiato scuola. In quell’istante Sofia fece un pensiero strano: “forse vorrei anch’io stare con lui nell’ombra di ogni cosa”. Poi sentì in lontananza la voce di Leila che la stava chiamando e poi ripiombò nella realtà come se stesse quasi in dormiveglia.
“Stai bene? Sembravi ipnotizzata.”.
“Sì scusami, stavo solo pensando a mia sorella. Non le ho fatto ancora un regalo”- incalzò subito Sofia.
“Vedrai, troveremo qualcosa, tanto le regalano sempre tutto quello che vuole”.
Poi iniziò ad esserci un urlo di alcune amiche di Rosa e la sala iniziò ad applaudire al suo arrivo.
“Ciao a tutti, grazie a tutti di essere qui. Volevo ricordarvi del tanto atteso evento dell’anno del Liceo Merisi. La nostra preside vuole sempre che facciamo bella figura di fronte a Rettori delle Università e ai Direttori dei giornali, come Written Cloud.”
Il galà d'autunno era una solita ed elegante ricorrenza nel liceo Michelangelo Merisi. Era un modo per farsi conoscere da alcune persone importanti, a capo di università prestigiose e di riviste importanti della città. La ricorrenza annuale era più rivolta a quelli degli ultimi anni, ma era sempre un modo per farsi notare. Al galà d’autunno non ci si presentava da sole, ma accompagnate da un ragazzo.
Rosa era una delle responsabili dei preparativi, e di solito chiedevano alle ragazze dei primi anni di aiutarle. Leila credette che potesse essere un modo per far parte del loro gruppo.
“Quest’anno però ci sarà una particolare attenzione per le tradizioni e le buone maniere. In primis bisogna assolutamente far parte del ballo all’inizio della cerimonia. Ovviamente ci saranno degli incontri per imparare il ballo tradizionale della nostra città, il cosiddetto “ballo della rondine”.”
Tutti erano attenti ad ogni parola che diceva Rosa.
“Detto questo, nei giorni seguenti ci saranno altre indicazioni. Intanto Lara e Gemma passeranno da ognuno di voi per lasciarvi i giorni e gli orari delle prove del ballo e prenderanno così anche i nominativi per chi vuole partecipare per presentarsi alla giuria. Viva il galá d’autunno!”. A quelle ultime parole la sala ritornò nel caos iniziale.
Leila non sembrava molto felice di quelle notizie.
“Cos’hai?”- le chiese Sofia.
“Niente. Se c’è un ballo non penso che i ragazzi siano molto propensi a volerlo imparare. E in questo modo sapremmo subito se Juri voglia partecipare o no.”.
“Ma dai non essere così negativa. Il galá è fra più di un mese.”.
“Hai ragione, non bisogna disperarsi così in fretta”- disse risoluta prendendo un tacos.
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Metsamaja
Ho passato 3gg stupendi, al contatto con la natura, niente elettricità, niente acqua corrente, e si è anche rotto il telefono. Ho voluto staccare completamente, darmi una sorta di reboot, e in qualche modo ci sono riuscito, mi sento più rilassato. Siamo andati con i ragazzi in questa casa della forestale a un'ora dalla città, la casa è piccola, ma ottima per 6 persone (il venerdì siamo andati in 4 e poi il sabato ci hanno raggiunti gli altri 2).
L'anno scorso i ragazzi hanno fatto la stessa esperienza ma a Giugno e con un caldo assurdo, zanzare ecc ecc, invece dicevano che sta volta è stato molto meglio. Cosa abbiamo fatto è stato praticamente quello che facciamo quando li invito a casa mia, ma con la libertà che qua in casa, anche se stiamo fuori in giardino, non possiamo avere; i ragazzi hanno costruito degli utensili con il bamboo, fatto delle lancie, e roba varia per passatempo, mentre il fuoco andava e le matzughe pure. Il sabato ci siamo svegliati presto e abbiamo iniziato con una colazione e poi giù di fuoco e matzughe, si tutto era condito da matzughe che abbiamo anche chiamato chubanga. Poi sono arrivati gli altri 2, tra cui il pianista, beh è stato cmq un bel fine settimana, anche se sto pianista mi sta iniziando a stare sui coglioni un pò.....Parentesi.....so benissimo che un giorno ci saluteremo e non ci rivedremo più, col pianista, ma per ora devo sopportare i suoi miseri salti da bambino vizziato, come se avesse solo lui la chiave di tutto, quanto mi stanno sul cazzo ste persone, ma è...anzi era un bravo ragazzo.....chiusa parentesi.
Cmq levando ste piccole cose che sembra che noto solo io, infatti non dico niente, gli altri non sono come lui ma sono sempre benpensanti e quindi potrei cadere in fallo, anche se non lo sarei, ma sai com'è quando sti qua fanno quadrato e si schierano, è difficile fargli capire che stanno sbagliando tutti, anche se in certi casi do raggione e scompaio.
L'unica nota veramente negativa è che Jack ha vinto na specie di concorso per andare a lavorare a Valencia, il che vuol dire che da Aprile dell'anno prossimo resterò solo, perché lui è un pò il collante di sto gruppo, infatti quando parte il gruppo non si riunisce nonostante faccia degli sforzi, che so per fare una partita a qualche gioco da tavolo. Vabè, daltronde lui deve fare la sua vita ed è fortunato che ha questi sbocchi e può evadere da sto posto di merda.
Concludendo posso dire che questi 3 giorni mi hanno portato un bel pò di serenità, stacco dalla famiglia e dalla casa, un pò di pensieri mistici, qualche idea buttata qua e la e tanta voglia di rifarlo, oltre a quella di andare via.
W la Metsamaja.
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