#il lavoro
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1 maggio (on May 1st)
Il Quarto Stato, 1898-1901 (Galleria di Arte Moderna, Milano) | Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907, Italia)
‘La Carmagnole’, patriotic song of the French Revolution, from 'Le Chambard Socialiste’, 1894 | Théophile Alexandre Steinlen (1859-1923, Switzerland)
Lunch atop a skyscraper, New York City, 1932 | ph., Charles C. Ebbets, Thomas Kelley or William Leftwich
Le spigolatrici, 1857 (Musée d'Orsay, Paris) | Jean-François Millet (1814-1875, France)
Raboteurs de parquet (The floor scrapers), 1875 (Musée d'Orsay, Paris) | Gustave Caillebotte (1848-1894, France)
Le Donne dei zolfatari (The miners' women in the sulfur mines), 1953 | Renato Guttuso (1911-1987, Italia)
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Boccaccio '70: Il lavoro (1962) by Luchino Visconti
Book title: Les Gommes (1953) by Alain Robbe-Grillet
#boccaccio '70#il lavoro#luchino visconti#tomas milian#french literature#books in movies#alain robbe grillet#les gommes#italian cinema
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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#Angelo Luigi Fiorita#Arturo Codignola#Camogli (GE)#cultura#Diego Divano#Elio Domeniconi#Genova#Giovanni Ansaldo#Il Lavoro#Il Secolo XIX#liberale#Marina Milan#Mario Maria Martini#pagina#quotidiano#Sanremo (IM)#Stefano Giordanelli#terza#Umberto Vittorio Cavassa
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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Cavassa fu proclamato primo Cittadino Benemerito di Sanremo nel 1963 insieme ad Italo Calvino
Lettera di Umberto Cavassa a Giovanni Ansaldo del 17 ottobre 1936. Fonte: Archivio digitale di Fondazione Ansaldo (archimondi.it/) Nella fucina culturale di Piazza del Capitolo sta prendendo forma una nuova pubblicazione che sarà certamente apprezzata dai cultori di storia e tradizioni locali: uscirà in fatti tra pochi giorni il sesto ‘Quaderno dell’Accademia della Pigna‘ dedicato ad una novella…
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Into my music - Il Lavoro (Eng)
Hi my friends. This time I want to guide you into the music from my own ep "Sorrisi a denti stretti". The first track I wanna show you is called "Il Lavoro". This word in italian language means "Job" or "Work" and the song is strictly related with hard jobbing, career expectations or more simply with burnout disease.
The first idea for the music theme came out some years ago...2017 or 2018 at least. At that time I was jobbing very hard without much expectations to grow my position. Lyrics came out fastly too and during COVID 19 lockdown I arranged it with the "dancing" mood you can listen here. I realized two version of the song: a Radio Edit and a Single Edit (longer with an instrumental incipit).
instagram
In late 2022 "Il Lavoro" was launched on Soundcloud and Spotify while on YouTube you can find the video. If you don't understand lyrics, the video can explain clearly the message of the song. Feel free to listening and if you want leave me a feedback.
youtube
#musica#musicadalvivo#new music#roma#sorrisiadentistretti#music#music video#musica italiana#musicalive#musician#virgamusica#il lavoro#burnout#mental health#therapy#stressed#jobbing#man at work#weekend#musicaemergente#brand new#songwriter#song of the day#canzoni italiane#testi canzoni#frasi canzoni#riflessioni#stress#SoundCloud#Instagram
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Boccaccio '70: Il lavoro (1962) Luchino Visconti
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perché noi terroni dobbiamo esistere solo come forza lavoro in funzione del nord altrimenti possiamo pure morire per sta gente
#poi vabbe il fatto che fare l'insegnante sia un lavoro estremamente precario non lo mettiamo in mezzo mi raccomando eh#io mi sono rotta il cazzo del sud che deve emigrare per trovare lavoro
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Dallo scorso Venerdì, Cina e Giappone si sono accordati per far sì che i giapponesi possano andare in Cina senza visto.
Già sono un paio di settimane che il carico di lavoro erano diminuito (dopo settimane di delirio puro), ma, dopo questa cosa, praticamente nun stamm a fa nu cazz (quasi).
Tuttavia, lo stesso venerdì, dopo la notizia, mi manda un messaggio il direttore (io subito cacarella). Dopo i convenevoli arriva il motivo della conversazione: "Poiché per la Cina non c'è più bisogno del visto, probabilmente sposteremo qualcuno dal dipartimento dei visa... in caso tu saresti interessata oppure vuoi rimanere lì ancora un po'?" (letteralmente così mi ha detto).
Appena ho letto quel messaggio ho avuto un mix di sentimenti: dato l'odio che corre tra direttore e dipartimento, una parte di me si è sentita come stessi tradendo il mio gruppo. Dall'altra parte, 1. i passaporti sono l'unico motivo per cui non posso fare le giornate interamente in smart; 2. quando abbiamo fatto una riunione e sono stati proposti nomi di persone da "prendere" da altri dipartimenti, alla domanda "e se quella persona non vuole?" il mio group leader ha detto:"Onestamente poiché è un ordine, non può dire di no. Se è no, allora sarà costretto a dimettersi." Quindi, con sto ricordo in testa, anche se posto con gentilezza, come posso rifiutare? E quindi alla fine ho riposto con:"Se necessario, per me va bene essere spostata".
Non lo so come andrà a finire e quando succederà questa cosa. Sicuramente sarà una palla dover ricominciare ad imparare tutto di nuovo dopo nemmeno 6 mesi (e proprio adesso che sto prendendo dimestichezza e me la so cavare da sola in gran parte delle cose da fare), però dall'altra se vengo spostata posso finalmente imparare skills vere da poter rivendere in futuro (tipo imparare il sistema di ticketing che è usato in praticamente tutte le agenzie di viaggi) perché oggettivamente adesso spedisco e ricevo passaporti, che non vale praticamente a un cazzo.
Dall'altra parte, finalmente me la stavo godendo un poco a non fare quasi un cazzo... te pareva che non mi facevano godere sto momento?!
#nel frattempo almeno mi sto prendendo lentamente più mattinate in smart#perché onestamente il senso di svegliarmi alle 6 per arrivare in ufficio alle 9 con 4 mail in culo a cui rispondere anche no#in futuro poi si vedrà#in verità era più che aspettato dato che il direttore me lo aveva già detto al colloquio#però insomma così presto non me lo aspettavo sinceramente#da parlante inglese poi anche peggio#lavoro#my life in tokyo
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E già qualcuno fra i parenti ha osato chiedermi del concorso. Ma come, non partecipi? Vedo già le mie zie insegnanti partir gagliarde con le solite domande cui non saprò cosa rispondere. La verità porterebbe a una bruta discussione, meglio tentar la via della cieca ignoranza o, peggio ancora, della menzogna compiacente. Ogni volta resto muto e interdetto, incapace di soffrirne a voce, perché ho un lavoro, cristo, un lavoro creatomi dal nulla, MI SONO DATO un lavoro e per loro non è abbastanza, perché non è un posto pubblico. Forse chi ha visto Quo vado? ma vive al nord non ha ben chiaro quanto quel film ritragga fedelmente la gretta mentalità della mia terra, ma è davvero così e non fa ridere per niente. Ricordo ancora benissimo i mesi precedenti l’apertura, il silenzio dei parenti, il vuoto intorno, le risatine di mia nonna: “Ma verrà qualcuno?” e l’insistenza di mia zia: “Hai mandato le Mad? Dovresti provare col sostegno, da lì è più facile entrare” (e di questa immonda realtà parleremo un’altra volta). Ci litigai, speravo d’aver chiarito una volta per tutte le mie intenzioni, ma puntualmente dopo qualche mese tornò a chiedermi: “Allora, hai mandato le Mad? Nessuna supplenza?” “Eh, no” mentii “purtroppo nulla”. Ci rinuncio, perché quella dei nostri genitori ormai è una generazione totalmente slegata dalla realtà, convinta di vivere ancora gli anni ‘90, dove tutto era possibile, dove entravi dove volevi con l’aiuto di zio Cosimino, dove il politichino di turno sistemava gli amici di amici, dove una laurea e un concorso significavano qualcosa. Oggi la mia dipendente, povera crista che quando non lavora passa le giornate a studiare, mi ha rivelato che per la sua classe di concorso i posti messi a bando per la Puglia saranno 3. Come dovrei non incazzarmi? Come si può restare calmi di fronte a tanto schifo? Capite perché ho mandato tutti al diavolo, aprendo la MIA scuola? Non possiamo star qui a invecchiare all’ombra di mamma e papà, in attesa che lo stato ci permetta di fare ciò che abbiamo sudato e studiato decenni per fare. In famiglia nessuno sa che ad aprile ho rinunciato all'orale. Non li ritengo stupidi, è probabile che qualcuno abbia capito (forse mia madre?), dall’Usr dell’Emilia Romagna si sono fatti vivi dopo un anno (un anno!) dal superamento dello scritto, questo sì, ma è poco plausibile che venga indetto un nuovo concorso senza aver posto fine al precedente. Almeno il dubbio deve averli sfiorati. Ma non ho il coraggio di dirglielo, lascerò che lo capiscano da sé, se vogliono, non sopporterei la cenere di quegli sguardi delusi, il ricordo di mio padre che dopo lo scritto esulta al telefono: “Volesse Iddio che ti sistemi”, la segretaria dell’Usr che alla rinuncia insiste incredula al telefono ed io che le rispondo: “Non posso, ho cambiato vita”. No, la verità li ammazzerebbe, non so manco perché poi. E la cosa che mi fa più ridere è che proprio loro, le mie care zie insegnanti, gente del mestiere, non capiscono che non potrei affiancarlo in nessun modo a ciò che già faccio, perché è già un lavoro a tempo pieno. Come potrei mai dedicarmi il pomeriggio al doposcuola e preparare al tempo stesso le lezioni del giorno dopo? Partecipare ai consigli, collegi vari, attività pomeridiane ed essere ubiquamente al mio locale? Gestisco un’attività, cazzo, non è mica il lavoretto dell’estate. Ma non lo capiranno mai tanto, meglio che m’abitui sin da ora a ripetere: “Oh, sì, eccome se ho sentito! Non vedo l’ora di tentar la sorte anch’io alla lotteria!”
#so che molte/i di voi lo tenteranno#non lasciatevi abbattere dai numeri contrari#se è quel che volete davvero nella vita credeteci#io non ci ho creduto#ma non faccio testo#ricordatevi solo che non dobbiamo sopportare per forza tutto questo#se non vi lasciano fare il vostro lavoro mandateli al diavolo e fatelo per conto vostro#spero che ciò che ho fatto serva almeno da esempio#che possa essere utile in qualcosa almeno
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ho finito di trascrivere le lettere di guicciardini che mi erano state assegnate e questa è la fine dell’ultima, so che è sciocco, ma è quasi come se queste righe l’avessi sentite rivolte anche un po' a me :(
#insomma alla fine sono stata un po’ sollecita e un po’ amorevole nelle cose sue…#ciò non significa che il suo fantasma abbia smesso di tormentare me o voi; il lavoro è ancora un po’ lontano dall’essere finito#wish me luck perché mo è da vedere cosa ne esce da tutta questa fatica#guicciardini
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Lavoro sui PC da ormai un quarto della mia vita, e pensavo che peggio di Windows ME nessuno sarebbe mai stato in grado di fare.
Eppure la Apple ha appena rilasciato Sequoia 15, e siamo tutti nella merda. La Apple, eh, quella degli iPhone da 1000 e passa euro.
#aridateceicinesi
#mezza azienda ferma perché questi non sanno più fare il loro lavoro#non è che non funziona Excel#è che non va più un cazz
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Living, non ironicamente, my best life da quando in ufficio sono rimasto senza miei coetanei e posso essere senza altri rivali il preferito delle colleghe che hanno la stessa età di mia mamma.
#stavo scrivendo il cocco ma mi sembrava eccessivo#anche se nessuna vita che prevede un lavoro può essere davvero definita best life
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jannik ha giocato benissimo tutto l'anno, ma il livello che ha espresso a torino, e soprattutto nelle ultime due partite, è davvero qualcosa di stupefacente
#il servizio??#le palle corte???#le voleè???#e come se avesse raccolto i frutti di tutto il lavoro che ha fatto per migliorare il suo gioco
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Boccaccio '70 - Il lavoro (1962) Luchino Visconti
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