#idee per viaggiare
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travelexperience4emotions · 5 months ago
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ypsilonzeta1 · 5 months ago
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Viaggiate
che sennò poi
diventate razzisti
e finite per credere
che la vostra pelle è l'unica
ad avere ragione,
che la vostra lingua
è la più romantica
e che siete stati i primi
ad essere i primi
viaggiate
che se non viaggiate poi
non vi si fortificano i pensieri
non vi riempite di idee
vi nascono sogni con le gambe fragili
e poi finite per credere alle televisioni
e a quelli che inventano nemici
che calzano a pennello con i vostri incubi
per farvi vivere di terrore
senza più saluti
né grazie
né prego
né si figuri
viaggiate
che viaggiare insegna
a dare il buongiorno a tutti
a prescindere
da quale sole proveniamo,
viaggiate
che viaggiare insegna
a dare la buonanotte a tutti
a prescindere
dalle tenebre che ci portiamo dentro
viaggiate
che viaggiare insegna a resistere
a non dipendere
ad accettare gli altri non solo per quello che sono
ma anche per quello che non potranno mai essere,
a conoscere di cosa siamo capaci
a sentirsi parte di una famiglia
oltre frontiere, oltre confini,
oltre tradizioni e cultura,
viaggiare insegna a essere oltre
viaggiate
che sennò poi finite per credere
che siete fatti solo per un panorama
e invece dentro voi
esistono paesaggi meravigliosi
ancora da visitare.
Gio Evan
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Nel giro di 24 ore Yuri è diventato libero, ricco e possessore di un autoveicolo. Le leggi della DDR, la Repubblica Democratica Tedesca, cioè la Germania est, non permettevano di visitare i paesi occidentali; prima dell’età della pensione si poteva viaggiare solo nei cosiddetti paesi fratelli, del blocco orientale, e neanche in tutti. A partire dall’ottobre del 1989 le grandi manifestazioni di protesta a Lipsia e a Berlino costringono alle dimissioni il primo ministro Honecker, e in seguito l’intero governo. Il 4 novembre la Cecoslovacchia apre le frontiere con la Germania ovest, creando cosí un corridoio che verrà subito attraversato da decine di migliaia di tedeschi dell’est. Il 9 novembre cade il Muro di Berlino, ma Yuri quasi non se n’è accorto. Come tutti ascoltava le notizie, alla radio e in televisione, ma il giorno prima si erano aggravate le condizioni di suo zio Hannes, che viveva da solo. La madre l’aveva pregato di prendersi un permesso per stargli vicino; nonostante si muovesse ormai a fatica, lo zio non aveva mai voluto farsi ricoverare. Yuri non ha chiesto il permesso, tanto in quei giorni non lavorava nessuno. Aveva le chiavi; è salito dallo zio la mattina presto, e l’ha trovato seduto per terra con la schiena contro il divano. Respirava a fatica, aveva rovesciato sul pavimento delle pastiglie e non era riuscito a raccoglierle. Yuri ha raccolto le pastiglie, ne ha date due allo zio con un bicchier d’acqua e ha chiamato l’ambulanza. Siccome però in quei giorni non lavorava nessuno, l’ambulanza è arrivata due ore piú tardi. Intanto, lo zio Hannes aveva fatto in tempo a rivelare a Yuri dove teneva nascosti i suoi risparmi, convertiti al mercato nero in marchi occidentali (in una cartellina sul tavolo; lo zio aveva letto Edgar Allan Poe); a consegnargli le chiavi della sua Trabant verde pisello; a dirgli che per lui era stato come un figlio, il figlio che non aveva avuto; e a morire. Yuri ha atteso l’ambulanza carezzando i capelli dello zio, ancora folti e quasi neri. Poi, rimasto da solo, ha aperto la busta. Gli è sembrato che i soldi fossero parecchi. Ha passato lo sguardo sulla libreria, enorme, in cui per decenni lo zio aveva conservato, insieme ai grandi capolavori della letteratura mondiale, uno sterminato archivio di riviste, anche qualcuna russa, polacca o cecoslovacca. «Kultur im Heim»; «Eulenspiegel»; la «NBI», la «Neue Berliner Illustrierte»; «Film und Fersehen»; «Frischer Wind»… Le aveva raccolte per tutta la vita, dio sa per farsene cosa, e adesso era morto. A Yuri è venuto prima da piangere, poi un attacco di rabbia. Per metri e metri di scaffali, quelle riviste denunciavano in maniera insopportabile che lo zio, e lui stesso, e tutti, avevano sprecato la vita in mezzo a tante sciocchezze che non contano niente. Cosa se ne faceva lo zio, adesso, dei grandi successi sportivi della DDR, delle grandi conquiste sociali a cui nessuno credeva tranne, forse, lui? Meglio bruciarle, quelle riviste, e subito. Yuri ha aperto la finestra perché voleva buttarle in cortile, ma lo sguardo gli è caduto sulla macchina, parcheggiata lungo il muro; adesso era sua. È andata subito in moto, cosa che non si poteva mai dare per scontata, con una Trabant. Lo zio la teneva bene, teneva bene tutto: i suoi libri, le camicie che si stirava da solo. Trattava con rispetto tutto quello che gli stava intorno, povero zio Hannes, cosí onesto, cosí convinto della bontà delle sue idee, evaporate nel giorno della sua morte. Il serbatoio era pieno. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 150-151.
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ilcercatoredicolori · 4 months ago
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Viaggiate che sennò poi diventate razzisti e finite per credere che la vostra pelle è l'unica ad avere ragione, che la vostra lingua è la più romantica e che siete stati i primi ad essere i primi viaggiate che se non viaggiate poi non vi si fortificano i pensieri non vi riempite di idee vi nascono sogni con le gambe fragili e poi finite per credere alle televisioni e a quelli che inventano nemici che calzano a pennello con i vostri incubi per farvi vivere di terrore senza più saluti né grazie né prego né si figuri viaggiate che viaggiare insegna a dare il buongiorno a tutti a prescindere da quale sole proveniamo, viaggiate che viaggiare insegna a dare la buonanotte a tutti a prescindere dalle tenebre che ci portiamo dentro viaggiate che viaggiare insegna a resistere a non dipendere ad accettare gli altri non solo per quello che sono ma anche per quello che non potranno mai essere, a conoscere di cosa siamo capaci a sentirsi parte di una famiglia oltre frontiere, oltre confini, oltre tradizioni e cultura, viaggiare insegna a essere oltre viaggiate che sennò poi finite per credere che siete fatti solo per un panorama e invece dentro voi esistono paesaggi meravigliosi ancora da visitare.
Gio Evan
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susieporta · 2 years ago
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Vorrei scaricare tutti i pesi inutili, per tenere solo ciò che ho di leggero, utile e importante, per lasciare tanto spazio alle cose nuove che sicuramente verranno.
Così dovrei fare anche con la mia vita.
Scelgo quindi di portare con me la prudenza, ma non le paure. L'apertura mentale, non il pregiudizio. L'entusiasmo, ma non le illusioni. Il coraggio, non l'incoscienza.
Porto sicuramente i desideri, la passione e tutti i miei sogni, ma lascio i pesi del passato a casa.
Le mie convinzioni, le mie idee e i miei progetti, non le aspettative altrui. Il silenzio, non il rumore. L'amore, non la diffidenza.
Se la vita è un viaggio, allora è decisamente meglio viaggiare leggeri.
Francesco Grandis, da: "Sulla strada giusta"
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chocolate23love · 1 year ago
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Viaggiate
che sennò poi
diventate razzisti
e finite per credere
che la vostra pelle è l'unica
ad avere ragione,
che la vostra lingua
è la più romantica
e che siete stati i primi
ad essere i primi
viaggiate
che se non viaggiate poi
non vi si fortificano i pensieri
non vi riempite di idee
vi nascono sogni con le gambe fragili
e poi finite per credere alle televisioni
e a quelli che inventano nemici
che calzano a pennello con i vostri incubi
per farvi vivere di terrore
senza più saluti
né grazie
né prego
né si figuri
viaggiate
che viaggiare insegna
a dare il buongiorno a tutti
a prescindere
da quale sole proveniamo,
viaggiate
che viaggiare insegna
a dare la buonanotte a tutti
a prescindere
dalle tenebre che ci portiamo dentro
viaggiate
che viaggiare insegna a resistere
a non dipendere
ad accettare gli altri non solo per quello che sono
ma anche per quello che non potranno mai essere,
a conoscere di cosa siamo capaci
a sentirsi parte di una famiglia
oltre frontiere, oltre confini,
oltre tradizioni e cultura,
viaggiare insegna a essere oltre
viaggiate
che sennò poi finite per credere
che siete fatti solo per un panorama
e invece dentro voi
esistono paesaggi meravigliosi
ancora da visitare.
- Gio Evan -
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occhietti · 2 years ago
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Viaggiate che sennò poi diventate razzisti e finite per credere che la vostra pelle è l’unica ad avere ragione, che la vostra lingua è la più romantica e che siete stati i primi ad essere i primi.
Viaggiate che se non viaggiate poi non vi si fortificano i pensieri non vi riempite di idee vi nascono sogni con le gambe fragili e poi finite per credere alle televisioni e a quelli che inventano nemici che calzano a pennello con i vostri incubi per farvi vivere di terrore senza più saluti né grazie né prego né si figuri.
Viaggiate che viaggiare insegna a dare il buongiorno a tutti a prescindere da quale sole proveniamo, che viaggiare insegna a dare la buonanotte a tutti a prescindere dalle tenebre che ci portiamo dentro.
Viaggiate che viaggiare insegna a resistere a non dipendere ad accettare gli altri non solo per quello che sono ma anche per quello che non potranno mai essere, a conoscere di cosa siamo capaci a sentirsi parte di una famiglia oltre frontiere, oltre confini, oltre tradizioni e cultura, viaggiare insegna a essere oltre.
Viaggiate che sennò poi finite per credere che siete fatti solo per un panorama e invece dentro voi esistono paesaggi meravigliosi ancora da visitare.
- Gio Evan, Viaggiate
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coffea-excelsa · 1 year ago
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Espresso globale
La parola caffè è universale?
Non lo so, non credo. Però è la bevanda più diffusa al mondo e, in termini di valore economico, è il secondo prodotto più scambiato dopo il petrolio.
Chissà come si dice caffè in cinese…
Se parlassimo tutti la medesima lingua, sarebbe più facile. Migliorerebbero gli scambi commerciali, il turismo e i rapporti internazionali. Potremmo viaggiare senza preoccuparci di imparare frasi fondamentali in una nuova lingua, o ricordarci di scaricare, prima della partenza, una app di traduzione. Ordinare cibo in un ristorante straniero sarebbe un gioco da ragazzi e non correremmo il rischio di mangiare, per sbaglio, cavallette al posto di patatine.
Certo sarebbe bello.
Ma a pensarci bene anche la diversità linguistica ha il suo fascino e la sua importanza, perché le lingue riflettono la storia e le tradizioni dei popoli che le parlano e la loro perdita potrebbe significare una conseguente perdita di identità culturale. La diversità linguistica arricchisce il nostro mondo e ci offre una gamma di modi unici per esprimerci. Un mondo che parla una lingua soltanto potrebbe rischiare di ridurre la varietà di punti di vista, di idee. E poi, le barzellette che funzionano con un gioco di parole si potrebbero raccontare in una lingua soltanto e dunque, in definitiva, si riderebbe di meno.
Vabbè… era così per dire.
E mentre continuo a sognare un mondo in cui possiamo godere dei vantaggi di una lingua comune, mantenendo allo stesso tempo il potenziale creativo di molteplici idiomi, sorseggio con gusto il mio espresso di metà mattina.
Rigorosamente ristretto!
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nonsmetteredicercarmi · 2 years ago
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Sono sempre di più una persona senza stimoli ed idee, sento di star buttando la mia vita. Spero di avere l'opportunità di viaggiare da solo, capire se riesco a ritrovare qualche pezzettino perso per strada senza accorgermene.
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lucasamandi · 1 day ago
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La città dall'alto
Due passi da Los Giles all’Auditorio per rinfrescare le idee e subito incontro un furgoncino che mi fa ripensare a Ignacio… 😉 Caro vecchio mulo! Poi negli anni ho conosciuto altri modelli, altri nomi… Pampurio, Amelia, solo quelli mi vengono in mente ora. Ma il furgone l’ho sempre avuto nel sangue come flusso di libertà, è un modo di viaggiare che mi ha regalato tante soddisfazioni ed esperienze…
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:: Trama OCEANIA 2 ::
Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell'Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un'avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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susieporta · 1 year ago
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#romenagiovani incontra Folco Terzani
E’ Massimo Orlandi a introdurre Folco al giovane e fresco pubblico dell’auditorium.
“Alla vostra età – dice Massimo - la cosa più importante e' essere ZERO, che non vuol dire non valere niente. Vuol dire essere capaci di ascoltare. Lo diceva Margherita Hack , da non credente: la sostanza di cui sono fatti gli uomini è la stessa delle stelle. Noi siamo stelle.E lo diceva anche Giovanni Vannucci: ogni uomo è un messaggio irripetibile che Dio manda al mondo.”
L’incontro con Folco è scandito dalle fotografie, tantissime, della sua vita.
“ Il nostro ospite è uno scrittore e un documentarista. Ha viaggiato tantissimo nel mondo. Ci porterà delle idee spiazzanti. E’ una persona vera e appassionata. La condizione fondamentale della sua vita e stata proprio il viaggiare”
Folco inizia così:
“Io sono nato in valigia. Il mio babbo ha preso anche i bambini e moglie e ci ha portato in Asia. Lui era interessato alla guerra, capire cos’era. E all’epoca quella interessata era in Vietnam. Ci ha parcheggiato in un posto sicuro ed è partito.
Poi si è interessato al comunismo e quindi siamo andati in Cina dove c’era un esperimento in corso su un’idea di uguaglianza.
E per capire come funzionava ci ha mandato a scuola li, anche se non capivamo il cinese. Sono stati anni difficili ma poi si sono rivelati i più importanti . Questo è il modo che mi ha insegnato ad andare in giro per il mondo.
Né in Cina né in Giappone mi sono sentito a casa. Dopo l’università in Inghilterra sono andato in India per conoscere l'opposto di tutto quello che avevo conosciuto fino a quel momento.
Volevo capire se la direzione che avevo preso era la giusta direzione per me.
Quali erano le alternative? Cos’altro potevo fare?
E mi sono ricordato di un paese che avevo visto a 11 anni, l’India. Io all’epoca non la volevo vedere, perché quella povertà mi terrorizzava.
Avevo paura di prendere la lebbra. Poi un giorno girando vidi degli uomini che non avevano nulla, vivevano nelle grotte. Erano gli asceti e sembravano dei re da quanto erano sereni.”
Da lì è iniziato un cammino diverso, dove fondamentale è stato l’anno passato nella casa dei morenti con Madre Teresa di Calcutta.
Un’esperienza che si dimostrerà decisiva anche per un’altra pagina importante della sua vita, quando il padre Tiziano propone al Folco un viaggio speciale che diventerà prima un libro e poi un film: La fine è il mio inizio. Un libro testamento che toccherà a lui rimettere assieme.
Cosa resta a Folco di questo viaggio ? “ All’epoca stavo in America a montare un documentario sugli asceti. Mi arrivò una lettera dal babbo che mi proponeva questo viaggio, e di fare pesto perché stava per morire. Fu una cosa meravigliosa. Io ero l’unico che non aveva paura quando lui mi parlava della morte. Mi ero abituato nell’anno in cui ero stato con Madre Teresa.
Arrivato a casa ad Orsigna, trovai il mio babbo abbacchiato ma sempre allegro. E gli chiesi: come mai sei allegro e sereno mentre ti stai avvicinando alla morte? Lui rispose: ho avuto la fortuna di esplorare il mondo per capire la vita. Allora gli chiesi di raccontarmi quello che aveva capito sulla vita. E stato un bellissimo racconto. Ho scoperto che il mio babbo era un maestro. E lui ci teneva moltissimo a lasciare a me quello che aveva capito. Quando ha finito di raccontare, ha taciuto per due giorni e poi é morto. Io volevo vedere la sua faccia dopo la morte, perché quello è il momento che resta (come una statua) dopo che l’anima si è distaccata dal corpo. E il suo volto era sereno.
Lui mi diceva: sai perché non ho paura di morire ? Perché tutto quello che volevo fare l’ho fatto. L’unica cosa che ancora non conosco era la morte.
Fare una vera vita é fattibile. E’ possibile fare una vita in cui tu sei tu, in cui ti riconosci. Si può fare! Se segui la cosa che ti piace, alla fine la fai. Mio babbo con queste parole mi ha incoraggiato ad esplorare. Qui sta anche il suo insegnamento. Sta a noi andare per il mondo ad esplorare. E voi - dice Folco, rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze - avete un età fantastica, tra gli studi e il lavoro. Andate per il mondo ad esplorare.
L’ultima tappa di questo viaggio è “innamorarsi”: Innamorarsi del creato, innamorarsi in una relazione a due.
“La fonte della vita non è l’economia ma il sole. Il sole è i giorni, egli anni. E’ il donatore della vita. Per questo la mattina la passo spesso ad ammirare la meraviglia dell’alba, come abbiamo fatto in tanti e insieme, durante la marcia del solstizio ‘estate camminando da Firenze alla croce del Pratomagno e aspettando sul crinale della montagna la nascita di un nuovo giorno.
L’altra esperienza dell’innamorarsi è l’amore tra le persone. Qualche giorno dopo il solstizio Folco è venuto qui a Romena per sposarsi con la sua compagna da tanti anni.
“Io ho imparato molto dai miei – conclude Folco - . Mi hanno insegnato che ciascuno ha un proprio percorso e che occorre dare molto spazio alla crescita di entrambi. Per questo è importante l’amore ma anche l’amicizia. Di Geia amo la complementarietà, lei mi tiene per terra, la sua concretezza”.
Chiudiamo con degli incoraggiamenti e la speranza che queste giornate abbiano suscitato nei ragazzi un sentimento di nostalgia.
Alcuni pensieri:
Vi auguro la cosa di cui avete maggiormente bisogno: l’innamoramento più vero, più vivo, più forte (Don Tonino Bello).
Cercate la felicità ce l'abbiamo dentro ce l'hanno data in dono. È lì che vi aspetta (Roberto Benigni)
Ho viaggiato molto, ho visto tanti dei tutti belli, ma qui è il posto dove sento quella vibrazione che ci può portare al senso del grande (Folco Terzani)
L’ultimo pensiero e di Don Luigi:
“Sono felice che ci siate voi, perché ringiovanite il mondo. Portate freschezza. Gesù diceva: lasciate che i bambini vengano a me, perché hanno mantenuto la sensibilità.
Vi lascio alcune cose da vivere concretamente:
- spezzare l’idolo, quello che ti compra.
- Si ricomincia se non si ha paura del nuovo, se non si ha paura di fare brutte figure.
- Si deve saperci stare dentro la vita e viverla oltre ogni logica.
- Non esiste una strada senza la meta. La vita ha sempre un finale, un compimento. Non si deve aver paura della crisi. E quando c’è un terremoto il punto più sicuro è la strada.
Vi auguro di camminare. E per farlo bisogna farsi uno zaino leggero. Poi è importante il passo. Ognuno deve trovare il proprio passo, seguire quello. Ultima cosa sono gli occhi, l’amore non è astratto, è concreto.
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daimonclub · 3 months ago
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Citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze
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Citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze Citazioni e aforismi divertenti sulle vacanze, idee, battute, paradossi e lampi di intelletto sulle ferie, il turismo vacanziero e i loro bizzarri personaggi. E' difficile fare delle vacanze intelligenti dopo undici mesi di lavoro cretino. Albert Ricordati di pontificare le ferie. Marcello Marchesi Ho spiegato a mio nipote cos’e’ il compromesso: "Se per le vacanze tua mamma vuole andare al mare, e tuo padre invece in montagna, il compromesso e’ che si va al mare, ma il babbo puo’ portare gli sci". Dino Verde Per vedere il mondo bisogna viaggiare molto, per conoscerlo basta un villaggio. Fosco Maraini Quando il direttore di un quotidiano va in ferie, corre il rischio che le vendite del giornale, in sua assenza, diminuiscano. Ma ne corre uno maggiore: che aumentino. Indro Montanelli Colmo per un programmatore: non riuscire a programmarsi le ferie. Anonimo Ho visto. Ho visto gente vivere in baracche/ ho visto gente nutrirsi di rifiuti/ ho visto gente morire per strada: / vacanze di merda che ho fatto quest'anno. Flavio Oreglio Mi dicevano: vai in Turchia, vedrai cose che non vedrai più. Ci sono andato, con la macchina fotografica. Non l'ho più vista. Paolo Rossi Ho organizzato una gita in montagna, ma è andato tutto a monte. Anonimo Ti piacciono i viaggi istruttivi? Cerca sotto la voce "Culturismo". Stellario Panarello Un impiegato sulla riva del fiume prese un giorno di ferie ed inventò il ponte. Riccardo Cassini
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Frasi e battute divertenti sulle ferie Mi trovavo su una splendida spiaggetta della Costiera Amalfitana, circondata da alte scogliere, e accanto alle rocce notai un cartello: "Pericolo caduta alberghi". Mauroemme "Vado in crociera". "Bello, con quale nave vai?". "COSTA...MINCHIA". Anonimo Futurista = turista passato ad altra vita. Uovodipasqua Quando dovrete lamentarvi con un burocrate vi diranno che dovete prendere un appuntamento, poi il fatidico giorno vi diranno che non c'è, è appena uscito, oppure che è in riunione, viceversa è in ferie, oppure ha avuto un malore... Carl William Brown Un gruppo di tortellini prende il sole in spiaggia. Ad un certo punto si alza uno e fa: "A rega', perché non s'annamo a fa' un bagno che l'acqua e' un BRODO?" Anonimo Io sono per le partenze intelligenti. Sono partito a maggio, ma le ferie le avevo ad agosto. Fichi d'India Perché si chiama "stagione dei turisti" se non possiamo mai sparare su di loro? Anonimo Colmo per un viaggiatore: andare a fare le vacanze all'isola di Pasqua per Natale. Anonimo Vacanze. «Amore, ti va di andare da qualche parte?» «Sì.» «E va’.» Alessandro Siani Dove vanno in vacanza Valeria Marini, Sandra Milo e Francesca Dallera? A Silicon Valley. Anonimo Non sono mai andato in vacanza con mio padre, anche perché mio papà le sue ferie, una quindicina di giorni in Agosto, li trascorreva a tinteggiare l'appartamento sotto la guida vigile, attenta e un po' fastidiosa di mia madre. Carl William Brown Vacanze economiche. Ho fatto una gita fuori porta, sul pianerottolo. Anonimo Ieri il mio direttore mi ha detto: “Com'è possibile che lei l’anno scorso ha fatto undici mesi di malattia?” “È perché l’altro l’ho fatto di ferie, signor direttore…” Bruce Ketta L'azienda Tim le comunica che lei ha vinto un viaggio premio all'estero. Le mete disponibili sono: Indonesia, Indocina e indo' cess! Su un SMS Tra amici. "Io quest'anno ho passato delle ferie stupende sulla Costa Smeralda con il mio 12 metri" "Io invece con il mio 14 metri ho fatto tutte le isole greche e mi sono divertito molto" "Io sono solo andato a Rimini ma con il mio 18 cm mi sono divertito come un pazzo!" Anonimo "Caro, il dottore mi ha prescritto due mesi di mare e due di montagna. Dove mi porti prima?". "Da un altro medico". Calendario di Frate Indovino Siamo diventati gente che alterna le vacanze con le ferie. Enzo Biagi La guida: "...Ed eccoci finalmente di fronte alle famose cascate del Niagara. Se le signore vogliono fare un attimo di silenzio, si potra' udirne il fragore..." Mauroemme Qualunque cosa abbiate fatto durante le vacanze, alla fine sarete più stanchi che all'inizio. Arthur Bloch Dove andiamo in vacanza? Mare o montagna? Se andiamo in montagna vuol dire che la vacanza al mare è andata a monte. Anonimo In spiaggia e' piu' facile ostentare il cellulare che nascondere la cellulite! Eros Drusiani Vacanze: periodo di viaggio e relax per il quale ci si porta il doppio dei vestiti che servono e la metà del denaro necessario. Jerry Smith
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Battute argute e aforismi divertenti su ferie e vacanze Estate: / Siamo qui su questo scoglio, / Lontano dal traffico, / Lontani dal caos, / Lontano dallo smog. / Non ci resta che aspettare i soccorsi! Flavio Oreglio Vacanze nel Liechtenstein. "Che cosa conta di fare domani ?". "Mah, vorrei visitare il paese". "Bene, bene. E nel pomeriggio ??" Anonimo Ogni anno per le vacanze il capofamiglia si alza e fa: «Quest’anno partiamo a un’ora che non parte nessuno!» Quelli che dicono così trovano la coda già sul pianerottolo! Carlo Pistarino Mai confessare a un animatore di villaggi turistici che il divertimento organizzato vi deprime: passerebbe immediatamente a organizzare la vostra depressione. Enzo Costa Ragazzi, se ho fatto una bella vacanza! Mia moglie è annegata il primo giorno. Leopold Fechtner La partenza intelligente è problema secondario. Il vero nodo cruciale è il ritorno deficiente: come evitare che tornino fra noi i milioni di pirla partiti per le ferie? Enzo Costa L'unico viaggio possibile è quello dentro di noi. Almeno finché non mi riparano l' auto. Leo Ortolani Rat-Man L'unica ragione per la quale chiediamo alle altre persone come è andato il loro fine settimana è perché vogliamo raccontare il nostro. Chuck Palahniuk Io vado in vacanza a Casalpusterlengo. Così quando vengo via non mi dispiace. Leonardo Manera Le vacanze oggi come oggi costano troppo. Io vado al mare vicino al porto di Napoli, dove il mare è marrone. Così faccio un tuffo ed esco pure abbronzato. Salvatore Gisonna Purtroppo se non avete un certo senso macabro dell'umorismo sappiate che l'imbecillità, la stupidità e la banalità dei politici e dei loro sicofanti non vanno mai né in ferie, né in vacanza! Carl William Brown Sono un viaggiatore sedentario, ho fatto il giro del mappamondo. Borges Perché i mostri amano le vacanze culturali? Perché vanno a vedere le mostre. Anonimo Sul turismo, i laghi e le vacanze, potete anche leggere: Aforismi e citazioni sulle vacanze Pensieri e riflessioni sulle vacanze Aforismi e citazioni sul mare Un estate al lago Citazioni e pensierio sul lago Quotes on vacation Aforismi sul viaggio Riflessioni sul viaggio Italia in breve (E-book) Job tourism in Lombardy Turismo e viaggi Turismo enogastronomico Luoghi più belli del mondo The Lake District Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Saggi e aforismi Read the full article
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afrotumble · 4 months ago
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