#guarda avanti
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Ormai mi è chiaro che chi non pratica l'umiltà non ha avuto il coraggio di incontrare la sua ombra più profonda.
Perché chi si è visto spezzarsi, non respirare, sbagliare ancora e ancora, esercitare un controllo da impazzire, arrendersi, riprendersi per i capelli, gridare fuori i demoni: non può non aver imparato - profondamente - da dove viene. Da lì, dalla terra, dall'humus, da dove nasce la parola umiltà: fertile e gentile. Lì dove si tocca il fondo e si scava, ancora. Lì dove si mettono le radici per le altezze, altimenti si è solo bandiere al vento della superficialità.
Perché dopo quello puoi solo inchinarti di fronte alla storia di ognuno, rispettare, onorarne le sfide e starvi accanto con onesta presenza. Baciarne le difficoltà e accarezzarne le paure.
E non è una gara a chi ha sofferto di più, non si pronunciano frasi mortificanti come "c'è chi sta peggio". Qualsiasi sfida abbiamo incontrato, abbiamo toccato lo stesso suolo e siamo diventati sorelle e fratelli della stessa tribù.
Ognuno necessario con la sua ombra, ognuno necessario con la luce che da lì proviene.
Chi sminuisce non conosce. Chi si crede migliore sta solo fingendo una sicurezza mai conquistata, e priva di gentilezza.
Forza tribù.
[Gloria Momoli]
#frasi forza#amarsi#tumblr#coraggio#frasi tumblr#resilienza#amore tumblr#compassione#sofferenza#sofferenze#grandi sofferenze grande potenziale#forza e coraggio#guarda avanti#non arrenderti#arrendersi#fragilità#anima fragile#vivi forte#sii fiera#sii fiero#sii fortissimo#sii forte#sii te stesso#sii gentile#sii libero#sii positivo#sii libera#tu puoi tutto#dentro te tutto c’è#in te ogni problema e ogni soluzione
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le cose più sexy di santocielo sono:
i giganteschi e bellissimi alberi tra cui passa Nicola andando a scuola
Giovanni
il titolo con quel carattere bellissimo <3<3<3
il design del paradiso
i vecchietti del paese
#don't @ me#gli alberi sono stupendi#ma si sa che in Sicilia hanno bellezze naturali tra cui alberi centenari e Fiorello#;___;#patria blessed#viva la Sicilia#cmq location italiane sempre >>>>>>>>>>>>#moss text#santocielo#scusate a chi guarda la tag per good omens#io devo taggare per il mio blog#feel free to block#perchè mi sa che con Giova andrà avanti un pochino XD
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Madonna Mario trovati na fatica però
#cioè io ti stimo abbastanza però non puoi rovinarti la vita e la carriera per sta cosa#vai avanti#guarda che le ship sono sempre esistite#sei tu che ci sei arrivato adesso#e comunque ci sono anche quelle etero
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La schiena della donna è la sensualità che dà le spalle al mondo e guarda avanti..
No reblog - Me.
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trovati qualcuno che ti guardi come amadeus guarda russell crowe dopo che quest’ultimo gli ha servito un ulteriore dissing a john travolta, assecondando una serie di gag che sta andando avanti da dodici ore
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A te non posso e non voglio dire di no
"Tu mi apri sempre, petalo dopo petalo. Come la primavera apre la sua prima rosa." (Edward Estilin)
www.atenablogs.tumblr.com
Ti chiedevo per favore, con non poco imbarazzo e rossore sulle guance, di lasciarmi in pace. Perché ero e sono una donna sposata. Amavo e amo mio marito e la mia giovane famiglia, ma tu hai insistito da subito. Sorridevi e andavi avanti per la tua opera di seduzione. Tutto già deciso. M’hai confessato che già al colloquio preassunzionale ti eri invaghita di me a prima vista e perciò sei andata avanti a volermi far lavorare con te, a desiderarmi sempre di più e infine a corteggiarmi sfacciatamente ogni volta che eravamo da sole, come un rullo compressore. Femmina egoista e spudorata. Volevi e vuoi soltanto godere di me e del mio corpo giovane. Ti piaccio da morire, col mio scarso seno e la mia totale magrezza. Non ti interessa altro, al momento. Non hai hobby.
Non sei mai stata sposata e hai sempre e solo perseguito il tuo esclusivo piacere carnale. Dio solo sa quanti cazzi hai fatto venire dentro la tua fica e il tuo culo, quanta sborra hai ingoiato: per egoistico piacere o per averne poi un vantaggio professionale. E quante donne hai fatto cadere innamorate di te a colpi di lingua sul tuo sofà, quanto miele hai prodotto per loro e quanto ne hai ingoiato avida. Da vecchia ed espertissima puttana quale sei, approfitti della mia condizione lavorativa di giovane avvocato e tua collaboratrice da poco assunta nell'affermato studio di cui sei l’unica titolare. E ti fai forte anche del fatto che subisco il tuo innegabile fascino di donna matura, perché sei un avvocato dalla tempra risoluta. Da sempre abituata a esercitare il tuo potere su chiunque, senza alcuno scrupolo e avvezza a vincere.
Sono stata una facilissima preda, per le tue fauci di sessuomane predatrice, affamata senza alcuna remora di ordine morale. “La morale è un concetto relativo, mia cara: ognuno si fabbrica la sua, secondo opportuna convenienza; il resto è solo l’invidia di chi non può.” Questa è stata la tua prima lezione di vita vera per me, il tuo mantra personale. Sei conscia del fatto che io non posso rischiare che tu mi licenzi e quindi mi sottometto e mi piego al tuo volere. Collaboro e ti riempio di baci e mugolii di piacere a ogni tuo colpo di lingua o mano infilata nella mia fica. Le prime volte fingevo. Poi, già che c'ero, ho iniziato pian piano anche a godere. Tantissimo, devo dire. Anzi: malgrado il rimorso e il senso di colpa, dopo una settimana già non vedevo l'ora che arrivassero le sette di sera, perché in quella mezz'ora restavamo completamente sole nello studio.
Devo dire onestamente che con te durante il giorno comunque imparo veramente tantissimo: mi stai formando e plasmando a tua immagine. Sei la migliore, oggettivamente. E mi hai già detto che quando andrai in pensione mi passerai lo studio, al prezzo simbolico di un euro. Allora ti prego: inizia e prendimi tutta. Fai di me quello che vuoi. Leccami la passera, sfasciamela e bevimi a volontà. Lecca il mio culo quanto ti pare. O fammi leccare il tuo ogni volta che vuoi, fino a farmi sentire come contrai l’ano per aspirarvi dentro la mia lingua. Catturamela e non lasciarla più. Approfitta di me: guarda che culo e che bellissima fregna di giovane donna sposata a un uomo forte e totalmente ignaro puoi avere a tua completa disposizione: è tua. Adorami. Inculami come vuoi.
Pretendi che io sia la tua schiava personale e scopami con uno strap-on, con un dildo o con le mani. Infila nel mio culo tonico e scolpito qualsiasi cosa tu voglia, preferibilmente molto grande. Fammi soffrire e muovilo. E fa così che la mia passera si gonfi di piacere per te e che coli il mio nettare prezioso. Tu leccalo, assaporalo inghiottilo: è il mio regalo esclusivo. Solo per te. E poi a tua volta fatti sfondare ciò che conosco bene essere già ampiamente slabbrato e collaudato. Ordinami di leccarti tutta, dai piedi al buco del culo e alla fica. Io eseguirò: maltrattami e strizza i miei seni di giovane mamma. Bevi golosa il latte rubato a mio figlio piccolissimo dai miei capezzoli, ti supplico. Andiamo fino in fondo: fino a entrarci nel cervello l'un l'altra e a sfinirci reciprocamente di piacere.
Ti scongiuro: iniziamo ad essere amanti ufficiali. Stasera. Ingoia tutto il miele prodotto dal mio inguine di femmina consumata dalla passione per te e godi del mio corpo fresco quanto ti pare, mia anziana, odiata ma viziosa, adorata troia. Ti voglio anch'io tanto, ormai. Baciami la bocca e leccami il collo, succhiami la fica e fatti leccare il culo e la passera a tua volta. Certo: è già tantissimo; ma io voglio ancora di più. Lo so già: presto vorrai anche essere inculata e scopata come si deve da me. E io già adesso adoro succhiare, mordere i tuoi capezzoli e torturare dolcemente le tue grosse mammelle un po’ cadenti. Perdo la ragione, quando tu lo fai ai miei seni appena visibili. Nessuna donna resiste alla voglia di alzare l'asticella, man mano che progredisce l'intimità con un'altra femmina che ci stia e che non veda l’ora anche lei.
Si parte sempre con un semplice e amichevole bacetto sulla guancia. Poi si passa a un bacio casualmente rubato sulle labbra: l’imbarazzo di entrambe dura poco e cede il passo al turbamento e poi al desiderio dichiarato. Parte la fase dei messaggi roventi e degli scrupoli. Frasi d’amore e passione. Ci si sfiora presto volutamente un seno o il culo, scompaiono i rossori, le esitazioni e iniziano le voglie dichiarate, i baci torridi e le esplorazioni più ardite. Si finisce con l’amarsi nude e totalmente spudorate, per bere reciprocamente il nettare della donna bramata, elisir che penetrerà in gola e disseterà per un po' la voglia. Infine, ci si desidera senza più limiti e si cerca di possedersi l’anima reciprocamente. Con la crescita esponenziale di una gelosia irrazionale e inevitabile.
Alle sette della sera tu chiudi a chiave la porta del tuo ufficio; per interfono dici alla segretaria che quando avrà finito le ultime cose potrà andare e che finirai la serata lavorativa con me. Quindi le chiedi di non disturbarci più per nessuna ragione da quel momento. Ti spogli e ti sdrai sul sofà; mi ordini di denudarmi. Non vuoi sentire scuse. Mi guardi come una leonessa guarda la sua gazzella quotidiana. Hai l'acquolina in bocca e ti brillano gli occhi, nel vedere il mio corpo perfetto nudo tutto solo per te. E quindi inizia la danza a due. Confesso che sentirmi tuo oggetto di desiderio sessuale un po’ mi lusinga. Ma mi sento ancora leggermente in colpa. Quando mi lecchi, succhi e poi ingoi il mio nettare, un po’ mi spiace, perché so che l'area “erotismo e sesso” sarebbe esclusiva competenza di mio marito. Ma ormai non mi importa più veramente. Amiamoci. Iniziamo questa storia torbida io e te, vecchia troia. Ora sono veramente pronta.
RDA
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La mia ultima relazione, tossica con un narcisista covert non diagnosticato
Tra tutti i narcisisti, quello covert in particolare sembra docile, timido, insicuro e riservato. Con te poi è il partner perfetto (infatti all'inizio si verifica il lovebombing: attenzioni, presenza, regalini, ecc), ti farà credere di essere la partner che ha sempre cercato, che tu sarai colei che lo guarirà da tutti i traumi delle sue ex (parlando male di loro). Comincerà ad aprirsi con te mostrandosi "vulnerabile" raccontandoti cose anche molto personali ma in realtà saranno solo delle storielle dove in ognuna è sempre la vittima. Lui è vittima della famiglia, dei compagni di scuola, dei colleghi/superiori di lavoro, degli amici e soprattutto delle ex che guarda caso lo hanno tradito tutte. Si comporterà in modo perfetto, dimostrando di tenere alla relazione e di parlare con lui di qualunque cosa, sarà un'ideale confidente, ti supporterà nelle tue scelte, ti farà i complimenti, prenderà le tue difese in pubblico, sarà premuroso e comprensivo al punto che penserai di aver trovato l'amore della tua cita. Farà di tutto affinché tu ti possa fidare di lui, così da conoscere cose sulla tua vita ( non ti illudere, lo fa solo per sapere dove colpirti più in avanti) e noterai anche molte cose in comune che nemmeno pensavi (mirroring). Ti farà un sacco di discorsi sul futuro, su quello che vorrà fare, sul suo desiderio di crearsi una famiglia, organizzerete perfino dei viaggi, vorrà andare già a convivere e tutte cose del genere che ovviamente risulteranno fake. Dopo pochissimi mesi però non vedrai i fatti a tutti quei piani sopra elencati e inizierai ad avvertire un senso di delusione, cominceranno anche le piccole critiche (su OGNI cosa) e man a man ti darà meno attenzioni, a cambiare atteggiamenti, a notare meno impegno rispetto a qualche settimana o mese prima. Ti chiederai: "Cos'è successo? Cos'ho sbagliato?" . Giustamente vorrai delle spiegazioni e quindi arriverete a dei "confronti" ma sarà inutile perché questo narcisista farà in modo che la colpa del suo comportamento sarà sempre ed unicamente la TUA e che non lo lasci respirare, troverà delle scuse banali come ad esempio la stanchezza al lavoro, problemi in famiglia e altre scuse del genere. Girerà costantemente la frittata per distogliere l'attenzione da lui su di te. Portandoti allo sfinimento e quindi reagirai in modo aggressivo ( dopo un tentato chiarimento che ti porterà allo sfinimento) perché alla fine è questo ciò cerca, così da incolparti maggiormente. Ci saranno anche dei segnali negativi, anche sottili, ma non darai molta importanza per quel pensiero : " magari sto esagerando", " magari me lo immagino", " stavolta ho sbagliato io." ecc. E gli chiederai anche scusa per come ti sei comportata, questo perché ti inducono il senso di colpa (cosa che un narcisista non prova)
E invece, quei segnali negativi che hai ignorato saranno solo il preludio di ciò che avverrà. Quando inizierai a prendere anche tu le distanze per via dei suoi comportamenti, il narcisista covert lo avvertirà subito e quindi comincerà a comportarsi come agli inizi per tenerti stretta. Facendo nascere così un ciclo abusivo. E tu gli crederai nella speranza che cambierà. E invece no, più il tempo passerà più peggiorerà ancora fino ad arrivare allo scarto. Nella fase dello scarto ti farà gashlightning, ti giudicherà, ti umilierà, ti metterà di fronte a molteplici triangolazioni, ti priverà di: amore, attenzioni, cure, comunicazione, di tutto quello che ti dava all'inizio. E se sei anche in un momento più difficile della vita non ti aspettare alcun sostegno morale da parte sua, anzi! Metterà il dito nella piaga. Ti farà sentire come un essere inutile, che hai bisogno di lui per campare nella vita. Ti farà dubitare perfino della tua sanità mentale. Ti farà sentire in difetto perché pensi solo a te stessa e non ti accorgi nemmeno di come sta lui (vittimizzazione).
Ovviamente, fuori dalle mura domestiche lui sarà una brava persona ( questo perché riesce a mantenere quella maschera solo nelle relazioni a breve termine ), comincerà anche una campagna diffamatoria nei tuoi confronti per fare sì che la gente pensi " Povero ragazzo". All'interno delle mura domestiche, però, te saprai chi è veramente e come si comporta. Si comporterà nella maniera opposta da come l'hai conosciuto.
Eppure, dopo averti trattata malissimo e portata allo sfinimento sarai tu a mettere fine alla relazione perché lui questa responsabilità non se la assume. (Nel mio caso non voleva farlo per paura che io mi 💀. Egocentrismo.)
Una volta lasciati continuerà a seguirti sui social e spiarti, così da controllarti. Magari ti contatterà anche usando un tono passivo aggressivo per manipolarti ancora. L'unica modalità per sbarazzarsi di questi esseri è bloccarli definitivamente su tutti i social, telefono, ecc. Dimenticati definitivamente di loro.
( Spesso questi narcisisti hanno problemi di rabbia, sono cresciuti in famiglie disfunzionali, sono tirchi, gelosi, possessivi, bugiardi patologici, traditori, ti rinfacciano le cose, non chiedono mai scusa, ecc )
Potrei scrivere un libro al riguardo. L'estate scorsa sono uscita da una relazione tossica e solo io e chi mi è stato accanto sa quanto ho sofferto ( mi sembra strano usare la sua stessa frase che usava nei racconti delle sue precedenti relazioni ma DOPO ho capito che in realtà era lui il problema e non immagino cosa hanno vissuto le sue ex con cui ci sono state anche anni a differenza mia), perché questo genere di persone agiscono una volta che ti hanno in pugno, che hanno stretto con te un legame emotivo forte. La "vittima" quindi sperimenta un vero e proprio trauma a livello emotivo dove solo dopo mesi o peggio anni si riprenderà completamente.
Io ho chiesto aiuto agli psicologi, famiglia, amici e ho cominciato a documentarmi, tale da diventare quasi un'ossessione. Podcast, libri, di tutto per essere informata il più possibile perché sono subdoli gli covert. Hanno delle capacità interpretative impressionanti, anche perché appunto sono bravissimi a mentire.
Magari alla fine della relazione con un esemplare così ti chiederai anche quanto sia stato effettivamente vero dai suoi racconti?
Se dovessi andare a indagare e parlare con tutte le persone della sua vita scopriresti che ti ha sempre riempita di stronzate. Magari con la famiglia va d'accordo, che i suoi colleghi di lavoro sono delle brave persone, ecc.
Ti chiederai anche chi era veramente, la persona che hai conosciuto all'inizio o il mostro che hai visto alla fine?
Io dopo 7 mesi ancora me lo chiedo.
Ah, avevo dimenticato di menzionare le scimmie volanti. I suoi migliori amici saranno sempre dalla sua parte e la carnefice sarai TU. Ovviamente, la scimmia volante per eccellenza è sempre sua MADRE (anche lei narcisista a sua volta, che odia il marito e ha proiettato tutto sul figlio prediletto).
I narcisisti in generale sono invidiosi delle altre persone e spesso provano un senso di inferiorità. Difatti si avvicinano a coloro che sono in carriera, che stanno bene finanziariamente, che hanno una famiglia sana, che brillano di luce propria, che sono solari, che hanno amici, che hanno un carattere forte e sanno quello che vogliono, ecc. Questo perché sono sempre tristi e non hanno voglia di fare niente, sono come dei contenitori vuoti che hanno bisogno di qualcuno per riempirsi. Hanno costante bisogno di amore, complimenti, essere supportati, a volte ti spelano anche di soldi, sono tirchi e spendono solo se strettamente neccessario ma per loro non per te.
Quando hanno esaurito la vittima ( sono come dei "vampiri" ) si mettono in moto per trovare un'altra vittima e alimentarsi ancora.
Sono dei parassiti.
P.s ovviamente vale anche al femminile, ma per una narrazione basata su un'esperienza personale ho usato il maschile
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LA FESTA DEL PAPÀ È DIVISIVA
Ma oramai non credo che esistano argomenti di condivisione comune sui quali poter fare affermazioni nette e aspettarsi che tutti siano d'accordo.
Il cielo è blu? Ma va'... il cielo è celeste! No, guarda che è nero ed è un fenomeno di rifrazione dei raggi solari sull'atmosfera. Ti sbagli, è giallo! Sì, però togliti quel sacchetto dell'Esselunga dalla testa. Basta! Il cielo è marrone con radici che penzolano. Zitto tu che sei morto!
La scelta del giorno della festa del papà, poi, coincide con quel santo del calendario che credo abbia avuto il peggiore martirio fra tutti, cornuto, mazziato e ringrazia pure. Cioè, come papà sfigato il primo posto se lo prende di sicuro Darth Vader ma perlomeno aveva una spada laser e il suo arco di redenzione è stato più appassionante.
Insomma, la festa del papà è divisiva per due ragioni, una sociale e l'altra personale.
Da una parte, è una ghiotta occasione perché alcuni frignino che non esistono più i papà di una volta, tutti pipa e cinghiate, e che anzi, se andiamo avanti così non esisterano più nemmeno gli uomini, dall'altra è che al netto di tutto, i padri molte volte più che festeggiati spesso vanno perdonati.
Adesso come adesso, i papà sul mercato sono figli o nipoti del patriarcato, nel senso che difficilmente non avranno assorbito per osmosi familiare e sociale l'idea di quello che deve essere il ruolo di un genitore maschio all'interno della famiglia.
In sintesi il pater familias.
[maledetto genitivo ellenico ma sono cose mie]
Quando io e la mia compagna dobbiamo fare cose importanti che implichini decisioni tecniche, burocratiche, meccaniche, matematiche o notarili, il mio gesto preferito è questo
perché tutte le volte il venditore di auto parla rivolgendosi a me che distinguo le macchine solo per il colore, l'avvocato quando io risolverei tutto con il trial by combat e la commercialista dove io opterei per il baratto.
Io sarei il pater familias, quindi automaticamente il detentore delle decisioni familiari e è invece è la mia compagna quella che prende le migliori, senza spargimenti di sangue o una pila di conchiglie che l'enel non accetta come forma di pagamento.
Sì, vabbè... non sa accendere la motosega o da che parte si impugna un coltello da lanciare e se proprio dobbiamo dirla tutta non riesce neanche ad accendere il fuoco nel camino (cosa che le rimprovero sempre ricordandole che erano le vestali ad accudire il Fuoco Sacro del focolare domestico). Poi però c'è quell'altra che disegna tubi e motori idraulici usando termini strani tipo 'valvola di massima' o 'dislocamento positivo' e quell'altra ancora che snocciola a memoria le caratteristiche di ogni macchina o moto e parla per due ore di maderizzazione e di vendemmia in neve carbonica.
Questo per dire che i ruoli sono solo ruoli ed è solo questione di abitudine... le abitudini cambiano e ci si abitua al nuovo.
Quindi buona festa a quella persona alla quale dovrebbe essere solo chiesto, dopo la fornitura di migliaia di gameti scodinzolanti, di amare in modo vasto e profondo chi non ha mai chiesto di essere portato su questa spaventosa e bella terra, ricordando che amore non è mai possesso, conferma od orgoglio.
L'amore per i propri figli è essere partecipe della gioia che abbiamo insegnato loro a conquistarsi da soli.
E per concludere, si può essere padre amorevole pure senza aver mai partecipato con un singolo spermatozoo.
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non per andarti contro o cose, però guarda che le due atlete, Imane Khelif dell'Algeria e Lin Yu-Ting di Taiwan, che gareggiano alle Olimpiadi di Parigi nella categoria sono state precedentemente squalificate da un campionato del mondo femminile per avere "cromosomi XY". Praticamente, sono stati svolti i campionati mondiali di boxe femminile nel marzo del 2023, ospitati a Nuova Delhi, in India. Tuttavia, l’evento è stato segnato da polemiche dopo che Umar Kremlev, presidente dell'International Boxing Association (IBA), ha annunciato la squalifica di più pugili dal campionato. Kremlev ha detto che i dirigenti dell'IBA si erano incontrati verso il gran finale del campionato per discutere di "equità tra delle atlete e professionalità", dopo che sono state sollevate preoccupazioni sul sesso biologico di alcuni partecipanti. Ha aggiunto che dopo "una serie di test del DNA", l'IBA "ha scoperto atleti che stavano cercando di ingannare i loro colleghi e fingere di essere donne". Parlando a TASS News, Kremlev ha affermato che i test avevano dimostrato che le atlete in questione "avevano cromosomi XY ed erano quindi esclusi dagli eventi sportivi". Tra gli squalificati c'era Imane Khelif, la pugile algerina, la quale avrebbe dovuto sfidare Yang Liu della Cina nella finale dei pesi welter. Khelif è stato rimosso dalla lotta per la medaglia d'oro e al thailandese Janjaem Suwannapheng, che aveva perso contro Khelif in semifinale, è stato invece permesso di procedere a combattere Yang. In una dichiarazione pubblica, l'IBA ha scritto che "un pugile dell'Algeria, Imane Khelif, è stato escluso dai campionati mondiali di boxe IBA a causa del mancato rispetto dei criteri di ammissibilità dell'IBA". Ma il Comitato Olimpico Algerino ha negato le affermazioni dell'IBA, attribuendo la squalifica di Khelif a una "cospirazione" per impedire all'Algeria di avere una medaglia d'oro nella boxe. Mentre alludevano vagamente al fatto che Khelif è stato colpito per "motivi medici" che circondano alti livelli di testosterone, hanno aggiunto che avrebbero sostenuto il viaggio di Khelif alle Olimpiadi di Parigi del 2024 a prescindere. Ma dopo la controversa squalifica, una pugile si è fatta avanti per discutere della sua esperienza (simile a quella della Carini) combattendo Khelif sul ring al campionato. "Quando ho combattuto con lei mi sono sentita molto fuori dalla mia profondità", ha scritto la pugile messicana Brianda Tamara su X. "I suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni come pugile, né nel mio sparring con gli uomini. "Grazie a Dio quel giorno sono uscita dal ring sana e salva, ed è un bene che finalmente se ne siano resi conto"", ha detto Tamara Brianda.
Sostanzialmente, l’algerina ha potuto partecipare alle olimpiadi di Parigi perché le linee guida per l’ammissibilità sono a compito del paese di provenienza.
C’è anche da ricordare che Angela Carini si era dichiarata pronta per l’incontro (rispondendo alle accuse della destra), dicendo: “Io devo adeguarmi a quello che ha deciso il CIO, quindi domani andrò sul ring e darò tutta me stessa“.
le frasi fra “” non sono mie parole
Cioè fammi capire, stanno umiliando una donna, ci stanno facendo becera propaganda sopra, e vieni qua a scrivermi 'sto MUCHO TEXTO e a fare la punta al cazzo su come nel 2023 l'IBA, ente sportivo non riconosciuto dal comitato olimpico internazionale (ansa), l'abbia esclusa dai mondiali? È idonea per le Olimpiadi, e lo era anche nel 2021, non lo fosse stata l'avrebbe esclusa anche il comitato olimpico, quindi cosa?
E Tamara Brianda (ma anche la nostra Angela Carini) ci spiegasse allora perché 5 donne sono riuscite tranquillamente a battere la Khelif senza piangere (x)
E Angela se ne andasse a quel paese, col suo NON salutare l'avversaria ha dimostrato una bassezza unica
Ma veramente, non hai di meglio da dire? A volte l'empatia vale più di un "ACHTUHALLY ☝️🤓"
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"La più grande paura umana non è morire, ma essere vivi. La nostra più grande paura è correre il rischio di vivere e di esprimere ciò che siamo realmente. Abbiamo imparato a vivere secondo il punto di vista di altre persone, per timore di non essere accettati e di non essere abbastanza bravi secondo gli standard di qualcun altro. Il novanta per cento delle convinzioni immagazzinate nella nostra mente sono menzogne e noi soffriamo perchè le crediamo vere."
{Don Miguel Ruiz)
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Oggi è il due di gennaio, fa freddo e per strada i resti dei botti di Capodanno... Sorrido mentre col passo lesto vado al nostro primo incontro del nuovo anno. Mi piace sfinirlo, vero, ma ammetto che la mia indole sub mi porta a prendermi cura del mio amato D. e a regalargli piccoli gesti "normali": acquisto al volo un millesimato e i baci di dama, quanto occorre per farci riprendere dopo la devastazione. Mentre lo attendo in camera penso a quello che abbiamo vissuto nel precedente anno e a quello che sarà. Sicuramente viverci non è sempre facile, ma ne vale la pena. Oggi riusciremo a trascorrere soltanto qualche ora insieme per miei impegni ma mi riprometto guardandomi allo specchio di godermi ogni singolo istante. Quando uso il termine "godere" lo faccio consapevole che sarà tanto piacevole quanto duro. A interrompere i miei pensieri il tocco inconfondibile alla porta. Mi precipito ad aprire ma la maledetta stavolta non ne vuole proprio sapere di spalancarsi e, mentre cerco quasi di buttarla giù, penso a lui dietro e lo sento ironizzare sulla mia goffaggine. Dopo diversi tentativi finalmente riesco ad aprire ed ecco davanti a me il mio amato D. È bellissimo, come sempre, e davanti al suo sorriso mi sciolgo. Iniziamo a baciarci, a toccarci e, ormai una routine, mentre lui inizia a sbottonarsi la camicia io saluto il mio cazzo: lo ammetto, apprezzo i convenevoli ma poi vado al sodo, anzi al duro in questo caso. Sono già eccitatissima, la mia fica non mente, e D. dopo averne apprezzato lo stato "indecente" , le dà colpi solenni mentre mi bacia o mi afferra dai capelli. Sentirmi nelle sue mani rimane per me lo scopo principale, indipendentemente da quello che decidiamo di fare e da come lo faremo. "Ho portato un nuovo gioco", mi dice con tono canzonatorio mentre fruga nel suo zainetto, e da lì a poco un divaricatore appare al mio cospetto e finisce quasi subito nella mia fica. Ricordo che da bambina impazzivo di gioia nel guardare col cannocchiale dei punti della mia città, presa da un euforica voglia di scoprire dettagli nascosti: D. ha quello sguardo mentre guarda curioso e compiaciuto la mia fica spalancata. Il mio Padrone si scatena su di me e io mi sento ancora una volta una gran Troia mentre mi maneggia "con poca cura". Doppia anale, pompini durissimi, inculate feroci e fisting "fronte-retro" mi provano duramente: urlo e mi dimeno a tratti cercando un po' di aria per poi aggrapparmi con più forza al suo culo e chiedergli di farmelo sentire dentro fino ai coglioni. Andiamo avanti così fino al momento della pisciata: avevo ricevuto il divieto di urinare dalle otto in poi, ordine che ha favorito una bella pioggia dorata, finita in ogni parte del mio corpo e poi sul suo cazzo. Dicevo poco prima che amo prendermi cura del mio D, capirete quindi che dopo averlo pisciato l' ho ripulito per bene leccandolo come del resto fa una brava Cagna devota al suo Padrone. Come una Cagna che non molla l' osso, sono concentrata sul suo cazzo, asta benedetta che non fa attendere a lungo la sua risposta: una dura inculata con la testa nel cesso, come piace. a me, e infine la sborra che porto a casa camminando per strada col culo stretto. Ho iniziato il racconto del giorno con una bottiglia di millesimato e dei baci di dama: due bicchieri pieni, un brindisi a noi, la bottiglia con il rimanente prosecco prima nella fica e poi nel culo per una bella doccia anale. Auguri amore mio, uomo straordinario che mi regali momenti indimenticabili, attenzioni e tanto amore. Il nuovo anno lo abbiamo iniziato col botto. Ti lascio senza fiato anche stavolta e mentre ti bacio e tu invochi il defibrillatore, con quel filo di voce rimasta, mi dici:" Visto come siamo bravi vecchia mia?'Supero il "vecchia" saltandogli addosso con le forze rimaste e coprendolo di baci, tanti baci dappertutto mentre le nostre mani si intrecciano e lui mi accarezza placandomi. Sono dove vorrei essere, con chi voglio essere e come voglio essere e tutto è bene quel che comincia e finisce con lui...e il suo pene
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sono l’anonimo della “connessione mentale” che poi si è trasformata in attrazione anche carnale … “Chissà come è evoluta la situazione…” rispondo alla curiosità di castaOdiva. La nostra relazione è andata avanti e si è evoluta. I nostri incontri sono stati all’inizio molto discreti, tempo rubato alla quotidianità, un bar in stazione a parlare, una panchina in un un parco tenendoci le mani, stringendole. Eravamo entrambi impegnati ma questo sentimento si è fatto strada in modo discreto e poi è diventato sempre più prepotente. Abbiamo rubato alla nostra quotidianità squarci di tempo totalizzanti. La prima volta che abbiamo fatto l’amore è stata nella sua casa al mare, è venuta a prendermi, abbiamo pranzato al bar della stazione rallentando, credo consapevolmente, il momento in cui saremmo entrati in casa. C’era ancora l’imbarazzo della prima volta nonostante l’intesa mentale fosse completa. Oltrepassati la soglia della porta della camera degli ospiti, non ne siano usciti per molto, molto tempo liberando completamente la sessualità che i nostri corpi potevano donarci. Ricordo ancora il caldo estivo che rendeva i nostri corpi madidi, il grande specchio sul comò che ci rifletteva mentre ci univamo con passione. Rimarrà per sempre nella mia mente l’immagine di lei che mi guarda dallo specchio, colsi il suo sguardo sui nostri corpi, il suo viso segnato da una smorfia di piacere e sofferenza i suoi capelli scomposti. La guardavamo negli occhi attraverso lo specchio del vecchio Comò mentre alle sue spalle spingevo e sentivo il profondo contatto con il suo corpo, eravamo bagnati di sudore, i visi stravolti, dalle persiane filtrava attenuata la luce accecante del primo pomeriggio di luglio. Fuori tema settimanale ma spero me lo perdoniate
grazie, anonimo. viene da chiedersi "e poi?"
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Guarda sempre avanti. Il bello non è quello che hai vissuto, ma tutto quello che hai ancora da vivere. Cit. ********************** Always look forward. The beauty is not what you have experienced, but everything you still have to experience. Cit.
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L'essere umano medio vive in uno stato di sonno.
Mangia, beve, dorme, si diverte, intreccia relazioni, compra smartphone, va in vacanza, fa figli, mosso da una meccanicità del tutto inconsapevole.
Non sa per quale motivo fa queste cose, o almeno pensa di comprenderne le ragioni, quando in realtà spesso le sue scelte sono guidate da convinzioni che gli sono state trasmesse da altri.
Poi un bel giorno gli arriva una bella randellata in testa - cioè una separazione, un debito incontrollabile, un vaffanculo ben assestato da qualcuno a cui tiene, un tradimento - e la sua esistenza crolla completamente.
Va in depressione o in panico e si domanda, cadendo dalle nuvole, come abbia potuto costruire centinaia di castelli in aria senza rendersene conto.
Il passo successivo dell'uomo-bovino, cioè appena risvegliato dalla botta in testa, è quello di cercare di riparare la sua vita attraverso soluzioni facili, veloci, e soprattutto che riguardano il mondo esterno.
Si arrabatta per riparare una relazione, oppure ne intreccia subito un'altra; cerca di ricostruire un progetto, di instaurare un rapporto sano, di risollevarsi interiormente, ma, inevitabilmente, non ci riesce.
O, se ci riesce, ricade, dopo aver insistito un altro po', negli stessi copioni relazionali, negli stessi meccanismi autolesionistici, negli stessi autosabotaggi.
Ecco allora che, forse, dopo svariate mazzate in testa, ripetute e sempre più dolenti, se ha una capacità di resilienza sufficiente a farlo accedere ad un cambiamento significativo, e se la sua nevrosi non è particolarmente cronicizzata, realizza che non può farcela da solo.
Comincia dunque per lui quello che in gestalt viene chiamato "pre contatto".
Egli si guarda intorno per vedere se può trovare un percorso, e un professionista, capace di seguirlo e di aiutarlo a comprendere che cosa può fare per aggiustare la sua vita.
È cosciente che i meccanismi del suo orologio interno non funzionano come egli vorrebbe, ma comprende anche che da solo, per quanti sforzi faccia, riesce a compiere un passo avanti e dieci indietro.
Realizza che solo un altro-specchio può tirarlo fuori dalla meccanicità nella quale è immerso fino alle caviglie, e aiutarlo a svegliarsi da quel sonno che lo ha portato a costruirsi una vita le cui fondamenta sono fragili come zucchero filato.
La prima lezione che dovrà capire, la più dolorosa, è che i problemi che ci sono nella sua vita non nascono fuori da lui, ma dal suo interno.
Il primo cambio di rotta sarà per lui quello di accettare di non poter più dare la colpa al fato, al destino, alla sfortuna, e soprattutto agli altri, per quello che gli succede.
Dovrà prendersi la responsabilità dei suoi stati d'animo, del funzionamento sballato e condizionante dei propri ingranaggi interni, sia mentali che corporei, al fine di cominciare a trasmutare ciò che gli accade.
Questa non è un' assunzione di colpa, ma uno spostamento di focus il quale rompe la trappola autodistruttiva della colpevolizzazione e dell'autocolpevolizzazione, per mettergli in mano un potere che abbisogna di tutto il suo coraggio per essere gestito.
È la fine dell'illusione della libertà, e l'alba del risveglio.
Come dice Jung: "Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.
©Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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BREAKING: President Donald Trump announces ‘Project Stargate’, $500B A.I. investment, with OpenAI’s Sam Altman, Oracle’s Larry Ellison, and SoftBank’s Masayoshi Son at The White House.
Chi se la mena(va) col cambiamento climatico, ora capirà che è un cerino che rimane in mano al parco buoi e agli immobilisti europidi. C'è invece chi guarda avanti per stare d-avanti. Piaccia o meno.
Spoiler: la A.I. fa già cose che voi umani e ne fa sempre più, sarà disruptive ma non è solo quello. Solo per partire essa implica hyperscale DataCenter diffusi, roba che consuma energia quanto cittadine da 30.000 abitanti che, contrariamente a queste, non.possono.subire.blackout.manco.per.mezzo.secondo.
Cominciate a capire ora la cosa del cerino transizione energetica, e perché The Donald? Vivremo 4 anni very exciting, thrilling, rivoluzionari accelerati, ribaltoni colossali. No non è con le Armate o i dazi che The Donald scalzerà Panama la Groenlandia o l'Europa.
L'Europa è condannata dal suo sistema cul-turale arretrato e dis-educativo ma prima di tutto dalla demografia del non ricambio generazionale (non si risolve con l'import di poveracci: quello serve solo a (im-)prenditori decotti, ai partiti del novecento per stare a galla e ai vecchietti bisognosi di badanti).
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Leccami dappertutto
Adoro essere leccata a lungo ovunque; desiderata ma assolutamente sottomessa. Semplicemente: amo obbedire all’amore e all’amante che mi coglie. Ti faccio tutto quello che mi ordini. Se solo intuisco che un uomo che mi piace mi vuole, gli faccio capire subito e senza equivoci che ci sto e di sicuro finiamo a letto entro un’ora. Lo so: sono una vera e propria troia. Ma sono una troia fondamentalmente stupida: non mi faccio neppure pagare!
Mi porti via con una conversazione intelligente, un gelato, un giro in macchina, un capo di lingerie neanche troppo costoso o un pezzo di bigiotteria economica. Sono una scema. Ma sono molto generosa. Amo e ho un bisogno fisico di giocare con la lingua. E di sentirne spesso una che mi percorra, che mi dia i brividi della passione. Ho una necessità quasi biologica di leccare un uomo o una donna, di inghiottire i suoi umori e sentire il suo corpo che gode, che viene grazie a me. E inghiottire ciò che produrrà per la mia gola. Il gusto è normalmente un po' sottovalutato, invece anch’esso è gran parte del sesso.
Inghiotto senza sprecare una goccia. Mio marito non sospetta nulla: lui è davvero un angelo. Mi mantiene come una principessa e mi porta sul palmo della sua mano. Non meriterebbe certo una puttana come me, al suo fianco. Non gli ho neppure dato dei figli, né ho alcuna intenzione di farlo in futuro. Spesso lui mi guarda a lungo, mi scruta, mi osserva e infine mi dice che potrei avere qualsiasi uomo o qualsiasi donna, tanto sono bella ai suoi occhi. Che gli brillano d’amore e gratitudine, mentre lo dice. Io abbasso il viso e arrossisco. Lui pensa che io sia una donna timida e pura. Quanto mi adora.
Fondamentalmente è un uomo molto buono: è solo contento che l’abbia sposato e che abbia quindi scelto volontariamente di essergli fedele, di rispettare il sacro vincolo matrimoniale. Poveretto: sapesse! Però lo tratto bene e non gli faccio mancare dei bei pranzetti e una casa accogliente e pulita. Lui ha oltre venti anni più di me e l’ho sposato in fretta e furia, per uscire da casa il prima possibile.
Mamma m’ha sempre odiata: lei non è riuscita a tenersi papà e io gliene ho sempre fatto una colpa. Ogni giorno. Eppure in qualche modo ha saputo accalappiare il suo secondo marito: un dottore. Anche lui come mio marito è una persona generosa e dalle mille risorse. E con un bel fisico. Da appena sposati, io - neppure quattordicenne - ho iniziato a stuzzicarlo. Ma lui, da uomo saggio e timorato di Dio, ha sempre accuratamente evitato e m’ha ogni volta rimproverato bonariamente. Scuotendo la testa, davanti alla mia esuberanza adolescenziale.
Però era ed è pur sempre un uomo sano. Con tutti gli ormoni e i desideri al loro posto. Man mano che andavamo avanti, mamma lo trascurava sempre di più. Io invece sbocciavo rigogliosa e gli ero sempre meno indifferente. Me ne accorgevo da tanti piccoli particolari. Dal fatto che se prima mi sfuggiva, da un certo punto in poi ha iniziato invece a volermi stare intorno, a scherzare con me. Di continuo. Una mattina, dopo l’ennesimo litigio con mamma, ho deciso che l’avrei resa cornuta.
Se lo meritava e io mi sentivo potente, sessualmente irresistibile. Ho finto di prepararmi e poi di uscire per andare a scuola. Ma quando lei è uscita a sua volta per andare a lavorare nell’azienda dove in quel periodo prestava opera come consulente informatica, sono tornata a casa. Il mio patrigno era al piano di sotto, nel suo studio medico a visitare pazienti. E io di sopra a preparare la trappola.
A ora di pranzo mi ha trovata a casa; era sorpreso, ma piacevolmente. Ed era anche molto imbarazzato, ma comunque si trovava oggettivamente in una situazione da sogno per qualsiasi uomo: infatti gli ho fatto trovare due fili di spaghetti, un po’ di insalata e dei pezzetti di speck e formaggio. Un pranzo leggero, che gli ho servito truccata perfettamente e profumata. Indossando ciabattine con la zeppa, una sottoveste a mezza coscia velata, leggerissima. Completamente trasparente e... tutta aperta sul davanti!
Ovviamente, sotto ero completamente nuda! A diciassette anni le mie mammelle erano di marmo e il culo una “O” di Giotto. La fica poi era completamente depilata. Muovendo strategicamente le gambe e i fianchi, le mie grandi labbra si aprivano spesso, davanti a lui. Non parlava. Era ipnotizzato. Io ero talmente eccitata che oltre al profumo, egli ogni tanto sicuramente sentiva un refolo del mio odore inguinale intimo e del sudore delle mie ascelle. Una dolcissima tortura, irresistibile per chiunque..
Stava diventando pazzo, lo potevo vedere chiaramente. Mangiava, masticava ma non poteva togliermi gli occhi di dosso. Non riusciva proprio a dirmi di andare a rivestirmi. Finito che lui ebbe di bere un robusto bicchiere di vino rosso, sono andata a sedermi in grembo a lui. Gli ho gettato le braccia al collo e facendo l’espressione più bambinesca e innocente possibile gli ho stampato dei baci sulle guance. Gli sorridevo, l’accarezzavo, gli prendevo le mani: me le mettevo una tra le cosce leggermene allargate e l’altra sotto le natiche semiaperte!
Non poté fare a meno di iniziare a frugarmi la passera e l’ano. Non avrebbe resistito un santo. Era arrapato da impazzire: ogni tanto gli toccavo la patta e la cosa mi era chiarissima. D’un tratto si risolse: mi prese in braccio e mi mise sul divano in sala. Però in sostanza si limitò a leccarmi da morire ovunque. Partì col collo: mi divorava e mi ricopriva di saliva. Poi passò al seno e ci lavorò a lungo. Mi succhiò i capezzoli godendo come un maiale, il dottore.
Infine, si decise al passo più importante: leccarmi la passera e l’ano. Mi fece venire più volte. Gli ricoprii tutta la testa del mio prezioso miele. Scherzando scherzando, pian piano gli sbottonai i calzoni e glielo presi in bocca. Però dopo tre o quattro pompate lui si ritrasse e disse: “No, tesoro mio.... non possiamo. Basta, per favore. Mi farai morire.”
S’erano fatte le tre e mezza del pomeriggio, per cui si lavò e tornò nello studio. La serata e i due giorni successivi passarono come se nulla fosse successo. Solo occhiate più o meno esplicite e sorrisi imbarazzati. Ma la terza notte però alle due, mentre mamma ronfava stanca morta, mi si infilò dentro al letto, col profilattico già calzato. Mi mise una mano sulla bocca, mi pregò di fare silenzio e mi disse che non ce la faceva più. M’allargò le cosce e mi scopò. Dieci minuti, non di più. Io lo assecondai e godetti.
Ma mi sforzai di restare impassibile e di non gemere. Non dissi nulla. Venne e subito dopo se ne scappò, come un ladro. Al mattino, imbarazzatissimo, mi chiese scusa: che non avrebbe dovuto, mi pregava di dimenticare, non si può proprio fare etc. Col kaiser: ce l’avevo in pugno, ormai. Però non dovetti neppure faticare: da subito iniziò a volermi scopare ogni volta che avevamo un’ora di tempo libero insieme e che mamma non c’era.
Purtroppo, noi donne abbiamo antenne sensibilissime e mia madre quindi scoprì quasi subito la cosa. Avrebbe voluto uccidermi, o come alternativa allontanarmi per sempre “per farmi fare in strada la puttana che ero” disse. Per non far scoppiare uno scandalo però, sopportò tutto per un breve periodo. Anche perché il mio patrigno era molto preoccupato, mortificato e si mise di impegno a lavorare per me.
Egli riuscì in due mesi soltanto a trovarmi un marito: riuscì a convincere questo suo buon amico d’infanzia ancora scapolo, che accettò subito di sposarmi: non mi potevo opporre. Né lo avrei voluto. Qualsiasi cosa, pur di andarmene. Al futuro sposo non sembrava neppure vero! Avevo meno di diciotto anni e lui oltre quaranta. Non era e non è certo un’aquila; né ha un fisico da fotomodello. Però è un brav’uomo. In sostanza, una buona sistemazione, per me.
Meglio della strada su cui mia madre m’avrebbe buttato immediatamente, dopo avermi scoperta rientrando prima del previsto nel suo letto matrimoniale, col suo uomo ben piantato nel mio culo mentre io gli gridavo: “dai, fottimi. Vieni, sborra, rendiamo super cornuta mamma. Muovitiiii...” E allora eccomi qui. Mi piace troppo fare sesso. Ultimamente sono anche costretta a usare una crema lenitiva e rinfrescante per le parti intime, visto che faccio sesso due o anche più volte al giorno.
Posso farlo senza problemi: è il vantaggio di vivere in una grande città e di saper giostrare con internet. Due o più volte al giorno non contando le esigenze di mio marito. Abbastanza diradate durante il mese, invero. E soprattutto io succhio, lecco, ingoio avidissima e raggiungo l’estasi massima quando un uomo mi sborra in gola. Mi faccio succhiare, leccare e lascio anche che la saliva e gli odori dei miei amanti sul mio corpo eccitino il mio coniuge a letto: lui mi dice che ama il fatto che io abbia un odore così mutevole. Non capisce come questo sia possibile. Mi dice che vengo da un altro pianeta, ma si eccita. E mi scopa. Poi finalmente posso farmi una bella doccia.
RDA
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