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Francia: Via Libera alla Tassa del 2% sui Grandi Patrimoni
Lotta alle disuguaglianze: La nuova tassa sui patrimoni miliardari porterà 2 miliardi di euro all’erario francese
Lotta alle disuguaglianze: La nuova tassa sui patrimoni miliardari porterà 2 miliardi di euro all’erario francese La Francia ha approvato una tassa del 2% sui patrimoni che superano 1 miliardo di euro, un provvedimento che mira a ridurre le disuguaglianze economiche e ad aumentare le risorse pubbliche. Questa misura, sebbene provvisoria e in attesa dell’approvazione definitiva, prevede un flusso…
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ROMA: "PACE E NON PIU' GUERRA" APPELLO A GIORGIA MELONI
Il Comitato “Pace e non più Guerra”, formato da un insieme di cittadini italiani cheappartengono ad associazioni pacifiste laiche, presenti su tutto il territorio nazionale, hapresentato stamani alla Presidente on. Giorgia Meloni e ai componenti dei gruppi parlamentaridi Camera e Senato, un Appello con Richieste Urgenti nel quale:A. in considerazione dei recenti segnali di una partecipazione…
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Francia, il giorno delle mozioni di sfiducia. Governo Macron in crisi per la riforma delle pensioni
Le due mozioni di sfiducia al governo presentate all'Assemblea Nazionale francese dovrebbero essere esaminate in giornata a partire dalle 16. Nel caso in cui anche una sola delle due fosse approvata, l'esecutivo dovrà dimettersi e la contestata riforma non sarà più legge
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QUATTRO MILIARDI DI BUONI MOTIVI
"Quattro miliardi di buoni motivi per fare prendere a pugni le ragazze. È il contributo che il governo francese dà alle olimpiadi di Parigi (budget totale 8,8 in crescita) ; è il prezzo che il Cio paga alla svolta inclusiva e resiliente ; è il costo del cinismo per accontentare Emmanuel Macron, primo sponsor dei giochi arcobaleno mondiali. Gli alti papaveri dello sport guidati dal presidente Thomas Bach hanno colto il vento progressista, hanno accettato il compromesso e hanno deciso di cambiare le regole d'ingaggio per partecipare alle competizioni. Ora nelle conferenze stampa di Parigi viene ripetuto il mantra : "Il sesso e l'età degli atleti si basano sul loro passaporto". Andare oltre sarebbe violazione della privacy...
La Verità, 9 Agosto 2024
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Per tutti quelli che non hanno capito (o hanno fatto finta di non capire) che cosa si celasse dietro la vicenda demenziale del pugile algerino spacciato per donna : la morte dello sport femminile, e molto di più. E tanto per aggiungere la ciliegina sulla torta guardate da dove viene il portavoce del Cio che ha confutato le divisioni della Federazione Internazionale di boxe, Mark Adams : direttamente dal World Economic Forum...
a questo punto per non capire bisogna avere un certo ritardo di pensiero o essere in malafede :
non è esclusa la combinazione dei due fattori...
https://t.me/labandadegliidraulici
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Ninguém falou nada, então aqui vai a minha contribuição: assistir as olimpiadas com o Swann Arlaud.
Julgar juntos as cerimônias de abertura e encerramento
Falar mal do governo francês
Ficar implicando um com o outro nas partidas Brasil vs França
Quem sabe até assistir algo ao vivo.
Ai ai, só eu aqui juntando duas das minhas recentes obsessões.
old que ele nem devia tá em paris durante os jogos de tanta raiva prefere estar com o primo de décimo terceiro grau no interior do que vendo essa paspaiada.
mas na minha fic mental se vc pede pra ficar, ele fica mas se recua a sair de casa pra ver os pobre coitado desfilando num barquinho naquele tietê. imagina ele em pé perto da tv, de braços cruzados nas costas e assistindo a abertura e o encerramento com cara de desgosto. enquanto os caras tão discursando, ele fica balançando a cabeça negativamente, tudo mentira, que palhaçada... mas a cada apresentação ele joga uma curiosidade histórica diferente, "ah lá, essa música que a maria antonieta sem cabeça tá cantando...", ou "não mas tentaram boicotar a aya nakamura né, vc lembra né?". faz pausas pra fumar um cigarrinho e quando volta, olha pra tv e solta um "ainda não acabou essa palhaçada não?"
se vc quer ir nos jogos, ele vai te levar. mas não espere q ele vai torcer, pq no máximo vai ficar aplaudindo e abraçar vc se o brasil ganhar algo (está pouco se lixando pra quantas medalhas a frança tem) melhor não levá-lo nos jogos em que o macron possivelmente pode estar pq ele vai ficar todo passivo-agressivo, "engraçado que ele vem assistir joguinho MAS RECONHECER O ESTADO DA PALESTI--"
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Ci sono voluti 20 minuti a tutti i giornalisti per capire il discorso di ieri di Mattarella sulla “democrazia della maggioranza”. Scusate se ne parliamo oggi, ma ieri non è stato possibile aggiungerlo a fine rubrica. Il Capo dello Stato ha ragione che “democrazia è anche porre limiti alle decisioni della maggioranza” e che ovviamente nessuno può “violare i diritti delle minoranze”. Ma da qui a ritenere che governi forti, dove la maggioranza è chiara e il premier eletto direttamente, si tradurrebbero automaticamente in violazioni delle libertà delle minoranza appare un tantino pretestuoso. E neppure così tanto ancorato alla realtà. In Francia l’ottimo Macron governa in virtù di un voto popolare nonostante A) non fosse maggioranza assoluta nel Paese; B) oggi si trovi tecnicamente in minoranza. Eppure nessuno, dico nessuno, può pensare che stia imponendo una dittatura solo perché mantiene i poteri esecutivi che gli spettano. Qui stiamo mescolando i piani. Il ragionamento sarebbe semplice, molto più dell’intricato e incomprensibile discorso di Re Sergio: chi vince le elezioni e governa, possibilmente per almeno 5 anni; dopo 5 anni, se ha fatto bene viene riconfermato, altrimenti si cambia. Nel mezzo, per impedire eventuali limitazioni alle libertà delle minoranze, esiste appositamente la Carta e la Corte Costituzionale. Ma se gli elettori votano un governo che intende limitare la maternità surrogata, o viceversa intendono renderla legale, non si registra alcun “attentato alle libertà” ma solo la legittima espressione della fetta maggioritaria del popolo sovrano. Gli altri si adeguano e provano a vincere le elezioni al prossimo giro
via ilgiornale.it
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Della Realta' oltre le forme di governo
Nessuna forma statuale è origine o descrizione dei fatti. Atene divenne padrona dell'Egeo restando democrazia, senza assegnarsi un disprezzato basileus. Roma fu impero perché in grado di comandare sugli altri, rendendoli partecipi delle sue imprese, dipendenti da sé. Eppure non lo fu mai formalmente, restò res publica fino alla deposizione di Romolo Augusto - ammesso sia mai capitata. La borghesia francese realizzò la rivoluzione quando fu pronta a sostituirsi alla classe nobiliare. Non solo per odio della monarchia. Nelle parole di Emmanuel Macron "i francesi non volevano decapitare Luigi XVI".
Gli Stati Uniti, Iran, Turchia e Russia sono chiari imperi, benché per definizione repubbliche. Mentre da oltre settant'anni il Giappone è uno stato nazionale, sebbene guidato da un imperatore. E' certamente preferibile vivere in democrazia, ma questo non informa la parabola di uno specifico soggetto. La traiettoria di una collettività non è questione valoriale. Gli Stati Uniti, egemoni planetari del nostro tempo, in perenne belligeranza, sono per definizione una democrazia. Così è uno Stato democratico la Spagna, che pure vieta alla Catalogna di realizzare legalmente un referendum per disporre del proprio destino.
Anelare grandi traguardi impedisce a una collettività d'essere perfettamente democratica, in ogni epoca, in barba a ogni dichiarazione d'intenti. Questa lascia inevitabilmente spazi di natura autocratica.
-D. Fabbri
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La bozza di conclusioni uscita dal vertice dei capi di Stato e di governo europei sottolinea la necessità “imperativa” di preparare i cittadini Ue al rischio di guerra “in vista di una futura strategia di prontezza”. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, due giorni fa, ha usato le parole di Cicerone, annunciando esplicitamente: “Se vogliamo la pace, dobbiamo preparare la guerra”. E la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che aveva ulteriormente chiarito: “Il mondo è diventato più pericoloso e l’Ue si deve svegliare, sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all’Ucraina”.
Il testo sottolinea anche la necessità di sviluppare un piano per una preparazione militare-civile coordinata e rafforzata, insieme a una gestione strategica delle crisi, considerando l’evoluzione del panorama delle minacce. Ciò che rende questa situazione ancora più tangibile è il fatto che questo appello è inserito nella sezione “militare” del documento. È un chiaro segnale che l’Unione Europea si sta preparando all’eventualità di un conflitto armato. Tanto che lo stesso Borrell ha invitato ad abbassare un pò i toni per “non spaventare i cittadini europei”.
Il nuovo strumento di assistenza militare all’Ucraina da 5 miliardi è stato approvato e sul tavolo dei leader c’è la anche la proposta sull’uso dei profitti degli asset russi per comprarci armi e munizioni fa fornire a Kiev. Dal febbraio 2022 la UE e i suoi Stati membri hanno fornito o impegnato oltre 143 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina, di cui 33 miliardi in aiuti militari.
Ma a rendere il tutto ancora più inquietante è lo spettro del casus belli che potrebbe portare i paesi europei alla guerra con la Russia.
“L’Europa ha bisogno dell’effetto Pearl Harbour, di uno shock devastante che ne scuota le democrazie, polverizzi la trincea di dubbi, egoismi ed esitazioni infinite, costringendola ad agire con il consenso delle sue opinioni pubbliche”. A scriverlo una veterana del Sole 24 Ore, l’editorialista Adriana Cerretelli che da anni segue la politica europea per il principale quotidiano economico italiano.
“Dietro garanzia di anonimato il nostro interlocutore, politico europeo di alto rango, evoca l’attacco a sorpresa del Giappone alla base navale americana nel Pacifico, quello che nel 1941 ruppe la neutralità degli Stati Uniti, facendone dal giorno dopo i protagonisti della Seconda Guerra Mondiale a fianco dell’Europa democratica contro la Germania di Hitler”.
La Cerretelli scrive su Il Sole 24 Ore del 20 marzo che il vertice del Consiglio europeo in corso a Bruxelles “è il secondo vertice europeo di guerra dopo quello che due anni fa si tenne a Versailles”.
L’editorialista sottolinea come ci siano ancora divergenze in seno all’Unione Europea ma che “la certezza dell’instabilità continentale, l’esplosione del Medio Oriente dopo il massacro del 7 Ottobre, lo shock di novembre se l’America optasse per il ritorno di Trump, salvo sorprese antieuropeo, antiNato e filo-Putin, hanno prodotto profondi ripensamenti”.
Secondo la Cerretelli l’invio di «soldati sul campo», evocato dalla Francia di Macron e sconfessato a metà dopo il no generale, non è sparito dai radar. Come la questione dei missili tedeschi Taurus, che per il cancelliere Scholz è «prudente» non dare agli ucraini ma per altri sono un deterrente indispensabile.
In Europa, dove in alcuni paesi torna la coscrizione obbligatoria, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel nella consueta lettera di invito ai 27 paesi membri della Ue, ha scritto che: “Siamo di fronte alla più grande minaccia alla nostra sicurezza dalla Seconda Guerra mondiale, è tempo di fare passi concreti”. E poi ha citato Cicerone: “se vuoi la pace prepara la guerra”.
La storia insegna molte cose, anche come cominciano le guerre. Più difficile è sapere in anticipo come vanno a finire e di solito finiscono male per molti.
Fermiamoli, con ogni mezzo necessario!!
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Qualche settimana fa la Francia ha completato la rinazionalizzazione della produzione e della vendita dell’energia elettrica. Il contesto internazionale e l’instabilità dei mercati hanno spinto il governo di Macron (non esattamente un socialista sovietico) a questa risoluzione per proteggere le proprie industrie e i propri cittadini. In Italia stiamo passando invece al libero mercato. Quasi 10 milioni di famiglie saranno esposte alle oscillazioni dei prezzi con la promessa di un risparmio che non ci sarà. Solo in Italia c’è chi è convinto che la logica del profitto possa dare vantaggi ai consumatori nell’ambito dei servizi essenziali e strategici come quello energetico. Con la liberalizzazione siamo tutti più deboli e dovremo competere con quei paesi che come la Francia si sono rafforzati con la nazionalizzazione.
Paolo Desogus
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Ve la ricordate Giorgia Meloni negli anni di opposizione? Lancia in resta contro i poteri forti, contro le banche, contro i mercati, contro l’unione europea, contro l’euro, contro ogni tipo di troika che controllasse i nostri bilanci o dicesse cosa, dove e quanto tagliare. Per anni e anni, a parole, è stata sempre dall’altra parte. Tutto era Satana. Amava dire: “Me ne frego” o “la pacchia è finita” o “Padroni in casa nostra” quando si parlava di norme europee, ve la ricordate? “Prima l’Italia e gli italiani”- “Non si media mai sulla pelle degli italiani”. Eh! Bene, prendete un pennarello e cancellate tutto. Da quando presiede il governo, da tigre del Bengala , Giorgia s’è ridotta a micetta birmana, docile docile, tenerosa e sempre con la coda ciondolante per dire ch’è d’accordo su tutto e con tutti.. Dopo aver abbassato la gonna con Biden sulla guerra, con Macron sui migranti, con la UE sulle regole, le concessioni balneari, la Bolkestein per i tassisti, gli insetti nelle farine, le etichette sui vini come per le sigarette, il divieto di vendita delle auto non elettriche dal 2035.ecc.ecc.. tra poco ingoierà il MES ed ha già annunciato (sotto la pressione dei Britannici) l’invio di aerei da guerra per sostenere gli ucraini contro i russi . Meno male che la Meloni sta al governo, così mi risparmio quella sua voce da carciofara mentre inveisce contro gli eventuali “incapaci” del momento. Ieri sera, sentirla appellarsi alle banche (le sanguisughe, come le ha chiamate fino a ieri) in ginocchio, con la voce rotta e implorante e con il capo cosparso di cenere affinchè acquistino loro i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi, è stata una scena da incorniciare nella migliore teca per tramandarla ai posteri. Siamo passati da 1000 euro a tutti con un clik, ad un click per togliere tutto a tanti.. Altro che schiena dritta e petto in fuori, siamo di fronte a una mutante che rinnega anni della sua storia pur di stare su quella poltrona. Lo hanno fatto tutti e lo fa anche lei, seppur ha sempre detto il contrario. @ilpianistasultetto
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Fuori dalla bolla, nella realtà, Renzi è un fallimento clamoroso e totale. Come politico non ne ha azzeccata una, mai.
Non è riuscito a diventare il nuovo Berlusconi, suo obiettivo di sempre. Non ci è riuscito snaturando il Pd e occhieggiando a Verdini.
Non ci è riuscito andando ad Arcore quando Berlusconi era vivo. Non ci è riuscito pensando di papparsi Tajani in un boccone quando Berlusconi è morto.
Renzi non è riuscito ad accreditarsi con la destra. Non ci è riuscito nonostante i voti a La Russa presidente del senato.
on ci è riuscito nonostante il sostegno alla destra in Basilicata e a Genova. Non ci è riuscito nonostante l’ignobile voto a favore della commissione di inchiesta sul Covid e tante altre strizzatine d’occhio parlamentari.
a destra, di Renzi, non sa cosa farsene e non ne vuole sapere.
Renzi non è in grado di costruire il centro. Non ci è riuscito con Calenda e non ci è riuscito da solo. L’operazione “Italia viva” è fallita, prima alle politiche e poi alle europee.
Renzi voleva cambiare la costituzione per fare il Macron italiano: non ci è riuscito.
Renzi ha governato male, facendo riforme che la Corte costituzionale ha smantellato a pezzi o che saranno spazzate via.
e ha fatte in modo arrogante e muscolare, inimicandosi una parte consistente dell’elettorato storico della sinistra.
Renzi da segretario ha perso tutte le elezioni amministrative, consegnando alla destra anche realtà in cui la destra non si era mai affacciata.
Renzi ha perso malamente le politiche. Poi ha sbagliato a mettere il veto (a proposito di veti) su un governo Pd 5Stelle che era pronto e mangiando allegramente popcorn ha fatto sì che nascesse il governo gialloverde che stava per consegnare i pieni poteri e l’Italia a Salvini, un errore da cui ci siamo salvati appena in tempo per la fortunata circostanza che Salvini è un politico scarsissimo, e che Renzi ha rimediato al suo errore togliendo il suo veto ai 5 Stelle, altro che far nascere il Conte 2 come racconta.
Renzi ha sbagliato a far cadere il Conte 2, distruggendo ancora il campo dell’alternativa di cui ora implora l’ospitalità e spalancando le porte alla vittoria di Meloni.
Renzi non ha più alcuna strategia politica. Renzi non ha alcun valore aggiunto e alcuna utilità marginale.
Non può andare da nessuna parte e non può fare niente, solo elemosinare qualche posto nella coalizione di Pd, 5 stelle e Avs. Per me gli si possono anche dare, soprattutto se in cambio sta un po’ zitto. Non sarà comunque decisivo.
Chiara Geloni su X
Nota mia : Se Schlein si azzarda ad accoglierlo nel "campo largo" perderà valanghe di voti
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6 patos mancos e Giorgia Meloni: conheça a turma do G7 de 2024
A reunião desta semana dos líderes do G7 na Itália parece mais a última ceia do que uma demonstração de poder ocidental.
13 DE JUNHO DE 2024 04:00 CETPOR HANNAH ROBERTS, ZI-ANN LUM, KYLE DUGGAN, MATT BERG, ERIC BAZAIL-EIMIL E TIM ROSS no POLITICO
ROMA — Com a guerra na Ucrânia em seu terceiro ano, partidos de extrema direita invadindo os centros de poder da Europa e do Oriente Médio em chamas, o mundo democrático precisa urgentemente de uma liderança forte do G7 nesta semana.
Sonhe.
A cúpula do G7 no balneário de Borgo Egnazia, no sul da Itália, apresenta sem dúvida a reunião de líderes mais fraca que o grupo reuniu durante anos. A maioria dos participantes está distraída com eleições ou crises domésticas, desiludida com anos no cargo ou agarrada desesperadamente ao poder.
O francês Emmanuel Macron e o britânico Rishi Sunak estão lutando contra campanhas eleitorais antecipadas que convocaram em esforços de última hora para reverter suas fracas fortunas.
O alemão Olaf Scholz foi humilhado por nacionalistas de extrema-direita nas eleições para o Parlamento Europeu do último fim de semana e pode ser derrubado em breve.
Justin Trudeau, primeiro-ministro há nove anos no Canadá, falou abertamente sobre deixar seu emprego "louco".
O japonês Fumio Kishida está enfrentando sua pior avaliação pessoal antes de uma disputa pela liderança no final deste ano.
E há ainda Joe Biden.
O filho do presidente dos Estados Unidos, Hunter, de 81 anos, foi considerado culpado de acusações de porte de arma na terça-feira, apenas duas semanas antes do primeiro debate crucial de seu pai com um ressurgente Donald Trump em uma campanha presidencial que o democrata corre sério risco de perder.
"Com exceção de Meloni, os líderes na cúpula do G7 são todos muito fracos", disse Ivo Daalder, que atuou como embaixador dos EUA na Otan durante o governo do ex-presidente Barack Obama. "Trudeau provavelmente não vai ganhar a próxima eleição. Biden tem uma disputa eleitoral difícil. Scholz está enfraquecido. Macron está enfraquecido. Sunak é um 'homem morto andando', e Kishida também tem problemas sérios em casa."
Fã de Tolkien
A italiana Giorgia Meloni, por outro lado, não consegue parar de vencer.
Dois anos depois de chegar ao poder como líder do partido de extrema-direita Irmãos da Itália, a popular fã de Tolkien de um distrito de colarinho azul de Roma aumentou a participação popular de seu partido nas eleições europeias de domingo. Ela agora está pronta para desempenhar um papel crítico moldando a direção futura da política da UE em Bruxelas.
Mas Meloni não lidera uma superpotência. No cenário internacional, há muito que a Itália, a nona maior economia do mundo, pode fazer.
Há meses, sob administração italiana, autoridades da Europa e dos EUA tentam martelar suas diferenças para anunciar um plano do G7 para alavancar ativos russos congelados em bancos ocidentais para fornecer um enorme empréstimo à Ucrânia.
Mas, às vésperas da cúpula, ainda não há sinal de acordo. Em vez disso, as autoridades europeias estão expressando raiva palpável com uma proposta dos EUA de compartilhar o ônus do financiamento como excessivamente unilateral e um passivo potencialmente maciço para a UE.
A Ucrânia, que ainda luta para repelir a invasão da Rússia, precisa do dinheiro urgentemente.
Se a proposta de empréstimo não puder ser assinada na Puglia, as negociações correm o risco de se arrastar até o verão e perigosamente perto das eleições americanas de novembro. Poucas autoridades europeias estão confiantes de que, se Trump vencer, ele se mostrará um aliado confiável na guerra da Ucrânia contra a Rússia. E, independentemente do resultado, uma campanha presidencial atingindo seu clímax de alteração da democracia não será um momento propício para fechar acordos multilaterais com os Estados Unidos.
Isso não torna um acordo do G7 mais provável. Todos os homens à mesa da cimeira têm razões para se preocuparem com as preocupações internas, ninguém mais do que o Presidente francês, enredado numa campanha eleitoral antecipada de sua própria autoria. "Vai ser muito difícil para Macron concordar com o uso de ativos russos antes do fato de que ele tem uma eleição", disse Daalder.
Mesmo seus próprios colegas de partido não querem o rosto de Macron em seus cartazes de campanha ou mesmo ouvir sua voz no rádio, temendo que ele agora seja tão tóxico que os leve ao desastre eleitoral.
O reitor
No Canadá, Trudeau chegou a aspirar a ser "reitor" do G7. Apesar das convulsões em todo o mundo, o gabinete de Trudeau ainda acredita que o G7 funciona "de forma extremamente eficaz", com um alto funcionário canadense dizendo: "Não acho que a banda esteja à beira de se separar".
Mas com a próxima eleição do Canadá no horizonte, o sol também pode estar se pondo em Trudeau. Neste momento, espera-se que ele perca em uma derrota esmagadora para seu principal adversário, o líder conservador Pierre Poilievre.
"Vimos em todo o mundo uma ascensão de forças populistas de direita em praticamente todas as democracias", disse Trudeau na segunda-feira na cidade de Quebec, em resposta à pergunta de um repórter sobre a ascensão da direita na França. "É preocupante ver partidos políticos optando por instrumentalizar a raiva, o medo, a divisão, a ansiedade."
No Reino Unido, Sunak enfrenta uma derrota histórica para seu Partido Conservador após 14 anos conturbados no poder. As pesquisas indicam que a eleição de 4 de julho resultará em uma derrota de centro-esquerda para o líder trabalhista da oposição, Keir Starmer, então o que Sunak disser na Puglia nesta semana provavelmente atrairá sorrisos educados.
Biden também está indo para a Itália em meio a uma eleição iminente e pesquisas desfavoráveis. Ele está tendo que fazer grandes promessas aos eleitores sobre o que um segundo mandato poderia entregar, sem garantias de que estará no cargo para executá-las.
Na Europa, a maioria dos governos está menos interessada em Biden do que preocupada com a perspectiva de Trump voltar a perturbar a ordem mundial mais uma vez.
Mesmo que os líderes não consigam avançar no financiamento da Ucrânia, a cúpula marca uma oportunidade para seu anfitrião, pelo menos.
O momento de Meloni
De acordo com autoridades italianas, falando como outros sob condição de anonimato para discutir assuntos sensíveis, Meloni usará a cúpula para promover os interesses da Itália. Ela também deve se envolver em conversas com líderes da UE sobre quem deve receber os principais cargos do bloco, incluindo a potencial recondução de Ursula von der Leyen como presidente da Comissão Europeia. Para garantir um segundo mandato, Von der Leyen precisa tanto do apoio de líderes da UE, como Meloni, quanto de uma maioria no Parlamento recém-eleito.
"Saímos como o governo mais fortalecido, indo na contramão da tendência", disse Meloni à rádio RTL na segunda-feira. "Entre os governos dos grandes países europeus, somos certamente os mais fortes. Não pretendo usar esse resultado para mim, mas usar cada voto para a centro-direita para obter resultados para os italianos."
A agenda que Meloni definiu para a cúpula se apega aos interesses estratégicos da Itália - incluindo África, migração e Mediterrâneo. Seu governo pretende aproveitar o investimento em infraestrutura africana para reduzir o apelo da migração em massa para a Europa, enquanto sua equipe também quer fechar acordos com países africanos para bloquear a migração.
O sucesso eleitoral de Meloni a ajudará a atrair apoio para seus temas de estimação, disse Giovanni Orsina, professor de história política da Universidade Luiss, em Roma. "Com um G7 liderado pela Itália e ocorrendo na Itália, Meloni pode entrar com toda a sua força política."
Embora a influência de Roma seja limitada em comparação com os principais atores do G7, como os EUA, sugeriu Orsina, Meloni é "certamente muito forte agora" e, "se for habilidosa, pode acabar com um sucesso internacional importante, conseguindo colocar os assuntos importantes para ela na agenda".
"Poucos líderes conseguem ganhar votos depois de dois anos governando."
Miles Herszenhorn contribuiu com reportagens.
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⚠️#IMMIGRAZIONE STAZIONE DI MILANO. CONTROLLI DI ESERCITO E POLIZIA ALLA PARTENZA DEL TRENO CHE VA A VENTIMIGLIA...
‼️ALTRO CHE ACCORDI CON MACRON. IL GOVERNO ITALIANO SI PIEGA AL DIKTAT FRANCESE. TORNANO LE FRONTIERE QUANDO SI VA VERSO LA FRANCIA. MA GUARDA UN PO' CHE STRANA EUROPA....‼️
🖌SEGUIMI SUL CANALE
https://t.me/RaffaellaRegoli
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Truffe da sbarco
Se il guaio della Schlein è che non la capisce nessuno, quello di Meloni e Salvini è che li capiscono tutti. I loro annunci, promesse e slogan sono così semplici ed efficaci da risultare non solo facili da comprendere, ma anche difficili da dimenticare. E per loro è un bel casino, trattandosi di cazzate irrealizzabili, tantopiù quelle su un problema insolubile come quello dei migranti. Che al massimo si possono ridurre con un lungo, paziente e costoso lavoro di diplomazia e intelligence coi Paesi di provenienza, offrendo soldi in cambio di rimpatri e freni alle partenze (con la delicatezza tipica di quei regimi). Ma non fermare, almeno finché l’Occidente seguiterà a rapinarli e a usare quei Paesi come riserve di caccia per le proprie guerre per procura. Il blocco navale è facile da capire: peccato che non esista al mondo una flotta in grado di coprire l’intera costa nordafricana e, se mai esistesse, il suo arrivo in acque altrui sarebbe un atto di guerra. Infatti, finita la campagna elettorale, la Meloni ha smesso di parlarne. Ne parla ancora Salvini, che in campagna elettorale ci vive 365 giorni l’anno: continuerà a parlarne senza fare una mazza, che poi è la sua professione (ieri postava sui social un gattino morto). La Meloni aveva promesso di “inseguire gli scafisti in tutto il globo terracqueo”: siamo ansiosi di sapere quando parte, e per dove. Voleva anche spiegare ai partenti “i rischi che corrono”: potrebbe affiggere dei manifesti alla Garbatella. Intanto ha alzato a 30 anni la pena per gli scafisti e varato l’“omicidio nautico”, così imparano, tiè: purtroppo non se ne sono accorti e il nuovo reato si candida a produrre qualche processo in meno dell’oltraggio al Re. Il comandante della Guardia Costiera, Nicola Carlone, aveva anche proposto “pene più severe per chi si mette al timone dopo aver bevuto troppo”: si sa che i naufragi li provocano gli scafisti ubriachi (allo studio anche la prova del palloncino in mare aperto). E così, fra decreti Sicurezza/Cutro/Flussi, commissari straordinari, guerre e paci con l’Ue, la Francia e le Ong, sostituzioni etniche, complotti dalla Wagner, della Cina, di Macron, di Scholz e del Pd (come no), stragi in mare e karaoke sulla Canzone di Marinella, “svolta”, “cambio di passo”, “giro di vite”, “piano Mattei”, “piano rimpatri”, “porti chiusi”, “pugno di ferro”, “tavoli”, “cabine di regia”, “patti”, “assi” con i Paesi europei, africani e del globo terracqueo visti solo da giornali e tg, su su fino al mirabolante “memorandum con la Tunisia” dell’affidabilissimo Saied per “difendere i confini” dall’“invasione”, il governo anti-sbarchi ci ha regalato 120 mila sbarcati in nove mesi: più del doppio di quando governavano i pro-sbarchi. Se non fossero così impegnati, verrebbe da chiamare gli infermieri.
Marco Travaglio
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Quarant'anni anni fa l'opinione pubblica era formata esclusivamente dai Media ufficiali.
La grande finanza massonica che li controllava poteva far credere alla gente qualsiasi cosa. La proprietà di TV e grandi quotidiani era essenziale per fare politica.
In Italia si diceva che "chi si avvicina al Corriere della sera muore". E in effetti coloro che tentarono di prenderne il controllo finirono in galera o in rovina, e qualcuno al cimitero.
Oggi non lo legge più nessuno.
In America il podcast indipendente di Joe Rogan ha milioni di ascoltatori. Ha potuto permettersi di criticare i vaccini e perfino Israele, accusandolo di genocidio, e guadagna lo stesso.
Tucker Carlson è stato silurato da Fox News per le sue idee di libertà e democrazia, ma ora qui su X intervista Putin e ha dieci volte più spettatori di prima.
L'astro nascente della destra repubblicana Candace Owens @RealCandaceO (quella che sostiene che George Floyd è morto di overdose e non soffocato da un poliziotto, e che Brigitte Macron è un uomo) è stata licenziata dalla famosa agenzia Daily Wire perché accusata di antisemitismo da un potente rabbino.
In realtà ha soltanto criticato Israele per i crimini contro i Palestinesi, e si è vantata di essere nera e cristiana.
Ora, però, è molto più seguita di prima, sia nel suo programma TV, sia qui su X. Perfino Elliot Resnick, ex capo redattore di Jewish Press, ha scritto su Israel National News che non si può accusare chiunque non la pensi come il governo di Israele di essere "antisemita" per metterlo a tacere. Non è giusto e, soprattutto, non funziona più!
israelnationalnews.com/news/387587
Pian piano questo nuovo modo di fare politica sta arrivando anche da noi. Ed un'ottima cosa, che dà speranza.
Spesso mi chiedo se ha più potere (e responsabilità) un senatore, che deve seguire decisioni già prese altrove per non farsi espellere dal partito, o un influencer serio, che ospita opinioni diverse e non fa tifoseria, dice chiaramente quello che pensa e dialoga onestamente con tutti, come la Owens.
Alla fine la differenza è soltanto che il senatore ha l'immunità parlamentare.
Il mondo cambia, fin troppo rapidamente, nel male ma, per fortuna, anche nel bene, solo che non ce ne accorgiamo. Più i Media tradizionali perdono fiducia e lettori, e più voci si potranno esprimere liberamente qui su X, più la civiltà avrà speranza di progredire.
Quindi scriviamo, leggiamo e discutiamo, senza paura❗
Massimo Montanari
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Suggerisco inoltre questa lettera:
https://www.frasicelebri.it/frase/noam-chomsky-le-dieci-regole-della-manipolazione-m/
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A dirla tutta, il governo di Giorgia Meloni viene sempre più visto come una potenziale cura ai mali (europei) (...). Il progetto di un centrodestra che unisca moderati e conservatori sta guadagnando sostegno in giro per il continente, soprattutto si unisce alla paura dei centristi di perdere il contatto con quella fetta di elettorato europeo sempre più indebolita a livello economica, e impaurita da migranti e misure ecologiste.
Una sorta di laboratorio è quello che succedendo al Parlamento europeo, dove questa settimana il leader del Ppe, il principale partito Ue di centrodestra, ha provato a mostrare i muscoli e a spaccare la (sue stessa) maggioranza che governa a Bruxelles e a Strasburgo, ossia quella composta dagli stessi popolari del Ppe insieme a socialisti e liberali.
Da tempo, Weber sostiene un avvicinamento con i conservatori di Meloni, e per dimostrare che un'alleanza del genere è possibile non solo in Italia, ma anche in Europa, ha deciso di prendere di mira una delle leggi fondamentali del Green deal, quella sul ripristino della natura.
(...) un pezzo dei popolari e buona parte dei liberali, la famiglia politica di Emmanuel Macron, hanno fatto asse con socialisti, sinistra e verdi e salvato la legge. Il margine (però) è stato minimo e il compromesso raggiunto per far passare il testo ha ridotto le ambizioni green della legge. (Weber ha quindi ottenuto il suo obiettivo: lanciare al Ppe tutto un segnale chiaro in ottica 2024. Ma questo il giornalaio mainstream non può dirlo, ndr).
le notizie/indicazioni di ciò che succede nel mainstream le trovi, ma solo tra le righe; via https://www.today.it/opinioni/malattia-italia-contagia-politica-europea.html
Da noi e in giro per l'Europa, la stampa mainstream era tutta celebrativa, 'amo vinto; nessuno segnala la spaccatura nella maggioranza (anzi, al contrario, tutti a rimarcare "i popolari sconfitti da una ventina di loro fuoriusciti": è accaduto esattamente l'opposto), nessuno considera quanto ammaccati ne siano usciti i vincitori.
DAI CHE NEL 2024 IL MONDO PUO' CAMBIARE: a casa Bidet e i socialisti europei, la guerra ucragna finisce nel giro di una settimana (Putin non fa' cazzate e sii vigile).
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