#gogna mediatica
Explore tagged Tumblr posts
anchesetuttinoino · 4 months ago
Text
(...) Non è che Giovanni Toti è stato preso col sorcio in bocca per un opaco ma trascurabile finanziamento illecito: qui c'è una dinamica trasparente con tanto di delibera e iscrizione a bilancio, in altre parole c'è un finanziamento giudicato lecito da una società come Esselunga per degli spot pubblicitari su una tv locale: la dinamica «corruttiva», per questo e per gli altri episodi contestati a Toti, continua a sfuggire a tutti fuorché ai pm che l'hanno ipotizzata dopo quattro anni di intercettazioni. Ma non è un problema, questo, per i manifestanti, per i giornalisti e per i consiglieri del Csm che probabilmente non hanno letto una carta che sia una: lo slogan politico è che la Liguria «è tenuta in ostaggio da Toti e dalla Destra», quando invece in ostaggio è solo lui, Toti e le sue 383mila preferenze. Vogliono le sue dimissioni, vogliono nuove elezioni arroventate da un'inchiesta che si tradurrebbe politicamente in un golpe. (...)
----
Ritorno alla forca del 1992. Pensavate di aver chiuso con certe dinamiche giustizialiste e di certi connubi magistratura/politica, vero?
E mi tocca pure difendere quell'odioso e borioso di Toti
8 notes · View notes
massimoognibene · 11 months ago
Text
Fermiamo la gogna mediatica: mettiamo alla gogna chi mette alla gogna!
51 notes · View notes
crazy-so-na-sega · 1 year ago
Text
fuori dai denti
Tumblr media
UN RITRATTO DI MICHELA MURGIA LO EFFETTUA IL PROFESSOR Martino Mora .
"Michela Murgia era una donna malvagia. Ella odiava. Odiava la nostra storia, la nostra cultura, la nostra civilta (che definiva “patriarcali”). Odiava la lingua italiana, struprandola orrendamente con la lettera schwa. Odiava la Tradizione, cioè l’ eterno nella storia. Odiava la famiglia, il matrimonio, la procreazione. Odiava la vita e l’ordine naturale del creato. Al servizio dei quotidiani del grande capitale, intingeva la sua penna nel veleno del nichilismo “woke” e persino "queer". Abortista, omerotica, eutanasica, nichilista fino al midollo, ebbe persino la faccia tosta di definirsi “credente”. Persino peggio di lei sono quei falsari che, anche a destra, ne hanno esaltato il presunto coraggio. E il presunto anticonformismo, quando la Murgia, e quelli come lei, del peggior conformismo liberal-americanista sono le mosche cocchiere. Immigrazionista, femminista, meticcista, genderista, non c’è trovata dell’ideologia americanista politicamente corretta che la Murgia non abbia fatto sua, in nome del più estremo individualismo edonista e del più luciferino soggettivismo atomistico. Qualcuno ha perino scritto che la Murgia era contro il potere, lei che scriveva sulle prime pagine dei quotidiani degli Elkann, cioè dei massimi esponenti italici del vero potere dell’Occidente, quello del denaro. La Murgia era un perfetto prodotto di laboratorio del sistema orgiastico-mercantile. Quando quasi tutti i media (compresi quelli pseudo cattolici, cioè catto-modernisti) distorcono in questo modo la realtà delle cose, è il segno che ormai viviamo nella falsificazione totale del bene. Anche l’elogio universale alla Murgia ne è eloquente dimostrazione. Viviamo ormai nel regno della menzogna organizzata, tra la Scilla del capitale assoluto e la Cariddi della Sovversione ideologica obbligatoria. Due mostri che sono ormai inscindibilmente alleati. Il liberalismo si è fatto totalitario. Non ha bisogno di usare i lager o i gulag, ma il lavaggio del cervello, la manipolazione incessante, la distorsione sistematica del senso delle cose, la gogna mediatica per i reprobi. La Murgia era una donna malvagia. Chi l’ha esaltata è persino peggiore".
-Giorgia Salvagni
76 notes · View notes
bicheco · 11 months ago
Text
Ferocia social
Tumblr media
Mi ha molto colpito questa vicenda della ristoratrice Giovanna Pedretti. Due cose in particolare:
1) Ammettiamo pure che la signora abbia contraffatto il post della recensione + risposta (e non è neppure detto che sia stata lei, eccetera). Rimane comunque una PICCOLA bugia a FIN DI BENE, in cui nella sostanza si affermano dei valori condivisibili (rispetto della disabilità, critica all'omofobia). Una sorta di bugia bianca, ingenua forse, ma apprezzabile (che poi il tutto possa avere un fine pubblicitario non ha alcun senso: tutti i social e tutti i post hanno sempre un fine promozionale). Detto ciò: una piccola bugia di una piccola, anonima, ristoratrice meritava una reazione da parte dell'esercito Lucarelli, una che ha milioni di followers e che smuove i social come nessun altro?! Secondo me, assolutamente no! Selvaggia, tu dovresti attaccare e fare le pulci ai potenti, non agli ultimi, devi essere consapevole (e lei lo sa bene!) che le tue accuse spalancheranno le porte dell'inferno, e non tutti sono abbastanza forti da reggere la c.d. "gogna mediatica". Io personalmente spero che da questa tragedia possa nascere una riflessione seria sull'argomento.
2) Il secondo aspetto che sconvolge è la totale mancanza di empatia e compassione da parte della Lucarelli e del compagno: ma come, la signora si suicida, probabilmente anche a causa tua, e non senti il bisogno come primo atto pubblico di esprimere dolore e rincrescimento per un essere umano che si è tolto la vita? Triste, avvilente, sconcertante.
46 notes · View notes
3nding · 11 months ago
Text
La cosa assurda, incredible e grottesca della gogna mediatica in Italia è che è assimilabile ai sacrifici umani di qualche culto passato: ogni tanto gli viene gettata in pasto una vita senza che chi gestisce/fa partire/aizza questa gogna paghi alcuna conseguenza. Il sacrificio si compie: qualcuno si stupisce, qualcuno piange, altri scuotono la testa e poi.. si va avanti. Finché la divinità non avrà di nuovo fame e i suoi sacerdoti troveranno come saziarla ancora.. e ancora.
20 notes · View notes
tergestin · 1 year ago
Text
UN RITRATTO DI MICHELA MURGIA LO EFFETTUA IL PROFESSOR Martino Mora .
"Michela Murgia era una donna malvagia.
Ella odiava. Odiava la nostra storia, la nostra cultura, la nostra civilta (che definiva “patriarcali”).
Odiava la lingua italiana, struprandola orrendamente con la lettera schwa.
Odiava la Tradizione, cioè l’ eterno nella storia.
Odiava la famiglia, il matrimonio, la procreazione. Odiava la vita e l’ordine naturale del creato.
Al servizio dei quotidiani del grande capitale, intingeva la sua penna nel veleno del nichilismo “woke” e persino "queer".
Abortista, omerotica, eutanasica, nichilista fino al midollo, ebbe persino la faccia tosta di definirsi “credente”.
Persino peggio di lei sono quei falsari che, anche a destra, ne hanno esaltato il presunto coraggio. E il presunto anticonformismo, quando la Murgia, e quelli come lei, del peggior conformismo liberal-americanista sono le mosche cocchiere.
Immigrazionista, femminista, meticcista, genderista, non c’è trovata dell’ideologia americanista politicamente corretta che la Murgia non abbia fatto sua, in nome del più estremo individualismo edonista e del più luciferino soggettivismo atomistico.
Qualcuno ha perino scritto che la Murgia era contro il potere, lei che scriveva sulle prime pagine dei quotidiani degli Elkann, cioè dei massimi esponenti italici del vero potere dell’Occidente, quello del denaro. La Murgia era un perfetto prodotto di laboratorio del sistema orgiastico-mercantile.
Quando quasi tutti i media (compresi quelli pseudo cattolici, cioè catto-modernisti) distorcono in questo modo la realtà delle cose, è il segno che ormai viviamo nella falsificazione totale del bene. Anche l’elogio universale alla Murgia ne è eloquente dimostrazione.
Viviamo ormai nel regno della menzogna organizzata, tra la Scilla del capitale assoluto e la Cariddi della Sovversione ideologica obbligatoria. Due mostri che sono ormai inscindibilmente alleati.
Il liberalismo si è fatto totalitario. Non ha bisogno di usare i lager o i gulag, ma il lavaggio del cervello, la manipolazione incessante, la distorsione sistematica del senso delle cose, la gogna mediatica per i reprobi.
La Murgia era una donna malvagia. Chi l’ha esaltata è persino peggiore".
12 notes · View notes
abr · 2 years ago
Text
Tumblr media
Che florilegio di autentici ciglioni pubblici. Non sono uno che vorrebbe intasare di processi la buromagistratura complice e corriva: per codesti approfittatori di regime proporrei la gogna, ma non mediatica e basta.
(da LaVerità)
7 notes · View notes
gcorvetti · 1 year ago
Text
Periodo difficile per tutti, o quasi.
Per chi si rende conto della gravità della situazione è un periodo difficile, parlo per quelli che hanno una visione diversa come me, quelli che in qualche modo non si bevono le cazzate che ci propinano i media di regime e non solo in Italia. Guardo un video di un tizio che parla del problema che Musk (che non mi sta per niente simpatico) ha con l'UE, l'unione chiede di eliminare le fake news dalla piattaforma ma non dice quali, sapete che ho lavorato su twitter ed ero proprio nel reparto che eliminava i tweet segnalati, sapete che la piattaforma per ordini superiori (del governo degli stati uniti) deve seguire delle linee guida in modo da portare all'attenzione della massa notizie del tipo "I nazi ucraini non sono nazi", di fatto narrare la storia a modo loro facendo di fatto mala informazione, nel video il tizio dice che adesso se non sei allineato con la narrazione vieni additato e bannato se è il caso dalla piattaforma, cosa che è già in atto da diversi anni anche per altre situazioni. Vedo un post dove persone in viaggio per Roma per manifestare pacificamente contro l'attacco a Gaza vengono fermate dalla polizia e schedate, fascismo puro. Leggo che Zerocalcare, che stimo moltissimo per la bravura e la coerenza, non andrà al Lucca comics perché patrocinato dall'ambasciata Israeliana e quindi contro i suoi ideali di democrazia, perché diciamolo tranquillamente che quello che sta accadendo in quella parte di mondo ricorda ne più ne meno i nazisti, d'altronde Hitler era di origine ebraica. Vedo post e notizie che gli israeliani, tutta brava gente, denigra i palestinesi con video che solo i bimbiminkia potrebbero fare. Ho visto un video di un'inviata che un pò irritata è stata aggredita con sputi e parolacce da una donna israeliana perché se sei in quel posto (a fare il tuo lavoro di reporter) sei con hamas, lei ha spiegato che è italiana e che sta solo facendo il suo lavoro ma niente la donna continua ad insultarla e sputarle, l'esercito presente non ha mosso un dito. Ricordo un video, lo metto alla fine, di Giulietto Chiesa uno degli ultimi che ha fatto dove dice chiaramente che siamo già in guerra dal 2014, una guerra mediatica che parte dai social per indottrinare il popolo coglione, cosa che aveva già scritto Chomsky nel suo libro "Le 10 regole del potere". In tutto questo ieri ho finito la serie tratta dai racconti di EA Poe 'La caduta della casa degli Usher", forse uno dei racconti che non lessi ai tempi del mio periodo gotico, ma rimedierò. Nella puntata finale Madeline nel dialogo col fratello dove in qualche modo si salutano recita un monologo sul consumismo a dir poco stupendo, ho cercato il video ma forse è troppo fresco e non c'è, magari lo faccio io. Consiglio vivamente la serie a chi è appassionato di horror o thriller come me, molto ben fatta. Ma tornando al discorso, dire che siamo nella merda e pensare che è colpa nostra, anche se si dovrebbe dare la colpa ai governi europei in testa, di questa situazione, del fatto che abbiamo dato forza ad un branco di psicopatici paranoici e razzisti, si si gli yankee, che ci stanno portando per loro tornaconto e controllo mondiale ad una catastrofe che potrebbe determinare la fine del genere umano, per non farla così catastrofica si può dire ad un conflitto mondiale di durata infinita che in confronto le guerre di romani che duravano decenni sono una barzelletta.
Per chi si ribella, giustamente c'è una gogna mediatica perché i benpensanti sono troppi e tutti infilati nella caverna di Platone, artisti compresi che dovrebbero essere lo specchio di questo mondo oramai dedito a bere merda. E' una situazione orribile, altro che Poe, andiamo verso un obblio difficile da eludere spinti dalla nostra bramosia di tecnologia, di gadget, di viagra, di carriera a discapito del prossimo, di isolamento mentale, di forte ignoranza. Non so come si potrebbe fare, non ho la risposta ad un quesito così enorme, so solo che si dovrebbe stare uniti e andare contro tutto quello che è oramai una prassi, la menzogna, la falsità, l'inganno, perché è questo che si cela dietro a tutti i lustrini e gli specchietti per le allodole, l'unione fa la forza e se non ci uniamo, periremo.
youtube
1 note · View note
sbircialanotiziamagazine · 28 days ago
Text
0 notes
alephsblog · 1 month ago
Text
Tumblr media
Gli eroici PM manettari sconfitti, ma nel frattempo due decenni di sprechi e gogna mediatica🤡
0 notes
bicheco · 11 months ago
Text
Il sifone a U
Un caso comico e uno tragico ci dicono che servirebbero corsi scolastici e post-scolastici per insegnare a maneggiare i social. Quello comico è il ministro Crosetto che a Capodanno posta su Instagram il punteggio di una partita vinta a burraco, poi insulta chi lo critica e invoca la privacy, come se non l’avesse messa in piazza lui. Quello tragico è il probabile suicidio della ristoratrice lodigiana, esaltata dalla ministra leghista Locatelli e da molti media per avere zittito un presunto cliente della sua pizzeria che su Tripadvisor lamentava la presenza di gay e disabili, poi sbugiardata perché il commento discriminatorio era un falso grossolano da “marketing del bene”. Stare sui social è diventato un mestiere usurante e pericoloso, talvolta mortale. Chi li usa senza precauzioni non è attrezzato a sopportarne le conseguenze e non capisce che il web è come un sifone a U: se ci fai i tuoi bisogni, questi ti ritornano in faccia. E non di rado accade lo stesso anche con gli escrementi altrui. I personaggi pubblici sono sempre sotto i riflettori e, volenti o nolenti, ci fanno il callo. Ma le persone comuni spesso non reggono all’esposizione, soprattutto quando passano in mezzo minuto dagli altari alla polvere, da famosi a famigerati. Nessuno conosce i motivi del gesto della ristoratrice, anche se politici e commentatori si sono affrettati incredibilmente ad attribuirlo a Selvaggia Lucarelli e al suo compagno chef Lorenzo Biagiarelli. Cioè a chi ha avuto il merito di fare ciò che ormai pochissimi fanno: la verifica dei fatti. Così smascherare il falso post sui gay e i disabili che montava come panna nel mondo politico-giornalistico è diventato “campagna d’odio” e “gogna mediatica”, anche se i toni del fact checking erano civilissimi e i commenti social piuttosto contenuti.
La cosa doveva restare confinata lì. Invece la donna è stata intervistata dal Tg3 e persino convocata in Questura per scovare l’eventuale istigatore all’odio anti-gay e disabili, ove mai esistesse. Ma il fatto più ignobile è lo sciacallaggio della Lega, la cui ministra Locatelli si era bevuta tutto senza uno straccio di verifica. E ora specula sulla tragedia straparlando della “sinistra e dei suoi giornalisti” (questi pensano che siano tutti come quelli di casa loro) ed equiparando la pizzaiola al vicepremier e ministro Salvini imputato per Open Arms. Un presunto leader che da anni, con la sua “Bestia” e i suoi stalking citofonici, mette alla gogna social privati cittadini (anche ragazze e ragazzi, persino disabili) utili alla sua propaganda o colpevoli di criticare le sue politiche. Persone che manifestano senza far nulla per mettersi in mostra, esercitando soltanto un diritto costituzionale. Che poi, per lui e quelli come lui, è il vero peccato mortale.
Marco Travaglio
11 notes · View notes
audreysdancing · 2 months ago
Text
Tumblr media
Wojna światów - Następne stulecie (1981) di Piotr Szulkin
Ispirato a La guerra dei mondi di Herbert George Wells, il film dedicato a Wells e al regista Orson Welles, che aveva interpretato l'omonimo sceneggiato radiofonico del 1938.
Un po' un Kafka futuristico, dove l'angoscia della burocrazia incontra il regime sovietico e un'invasione aliena. Il protagonista incarna la doppia natura dei mass media, da un lato fatti di persone autentiche, dall'altro completamente anonimi e soggiogati da poteri superiori, sempre invisibili e la cui volontà rimane imperscrutabile. Quando si mette un parrucchino biondo, il protagonista depresso diventa l'allegro e pimpante Iron Idem, il giornalista televisivo volto della nazione. Con un sorriso a trentadue denti, Idem vanta in onda l'indipendenza e l'autenticità del suo programma, tutto mentre è costretto a leggere davanti alle telecamere un testo impostogli dal suo capo. Dopo un tentativo fallito di ribellione, Idem recita impeccabilmente la parte che gli è stata forzata addosso, invitando spettatrici e spettatori a donare volontariamente il proprio sangue agli alieni. Da qui in poi, degenera tutto. La mattina dopo, le forze dell'ordine alleate con i marziani irrompono nel suo appartamento, rapiscono sua moglie (perché la ama e lui può amare solo gli alieni) e gli trafiggono l'orecchio con un simbolo della sua "amicizia" con gli extraterrestri. Con questo marchio all'orecchio, Idem si presenta a un punto di registrazione e ottiene la carta "amico dei marziani" che gli conferisce alcuni diritti, tra cui la libertà di non donare volontariamente il sangue. L'allusione ai regimi totalitari è piuttosto chiara. Idem perde tutto e si ritrova costretto a iscriversi a questa sorta di partito strampalato e a sottostare a delle regole assurde. Il divario tra la persona e il suo ruolo diventa ancora più evidente con l'avanzare del film. Da un lato Iron Idem volto della nazione, amato dalle folle e entusiasta di diffondere notizie "indipendenti" e "genuine", dall'alto un uomo senza più una casa, una famiglia, uno scopo. Ma, nonostante tutto, lui è la televisione. La TV è una presenza onnipresente, ovunque vi sono degli schermi che invitano all'obbedienza, o meglio, all' "amicizia" con i marziani. Quando viene trasmesso l'annuncio che le trasmissioni sono state sospese perché si sta preparando il supershow serale per festeggiare la partenza degli amici dallo spazio, nelle strade si scatena il delirio: il prezzo del biglietto per lo spettacolo è una sacca di sangue, chi resiste viene risucchiato fino all'ultima goccia. Con l'inizio del super spettacolo in corso, un Idem sempre più esaurito ed esasperato irrompe sulla scena con un discorso sovversivo, invitando a opporsi agli invasori spaziali e alle persone che approfittano della loro permanenza sulla Terra. Per sua sfortuna, nessuno lo prende sul serio. Con questo intervento, Idem smette di essere la televisione e viene sostituito da un altro giornalista, il nuovo volto della verità. Condotto in carcere dopo aver tentato di bloccare un attentato (che in realtà era una messa in scena della TV), Idem assiste alla propria gogna mediatica sullo schermo della cella. Distorcendo i fatti, la TV lo accusa di terrorismo. Scopre anche che gli invasori marziani sono partiti e che, da "amici", sono ora considerati crudeli assassini, responsabili del massacro della popolazione. Idem dovrà affrontare un processo per la sua alleanza con gli invasori, in particolare per aver disinformato il pubblico e convinto le persone a sottomettersi ai marziani. Il verdetto dipenderà dai risultati di un plebiscito telefonico di telespettatori. Condannato, il protagonista assiste ai preparativi per la trasmissione televisiva della sua morte, quando improvvisamente vengono sparati dei colpi. Un monitor mostra il suo corpo morto, ma Iron Idem esce indenne dallo studio.
Oltre alla bellezza estetica della fotografia e dei colori sgargianti della pellicola, penso a questo film come a un rompicapo molto attuale che invita a ragionare sul potere dei media, in particolare a come le vicende possano essere raccontate in modo tale da distorcere i fatti (penso, ad esempio, a come i media italiani stiano coprendo il genocidio di Gaza). Ma anche il delirio di affermare una cosa e, poco dopo, il contrario a seconda della convenienza. La psicosi polarizzante che rende tutto o bianco, o nero. Forse oggi sono più i social media e non tanto la televisione a controllare la propaganda, ma il succo è lo stesso. Navigare il flusso delle informazioni senza rimanerne schiacciati, prestare costantemente attenzione per non essere travolti dalla propaganda è la vera sfida. Se, generalmente, nei film di fantascienza faccio il tifo per gli alieni, qui risulta piuttosto difficile. A parte la rappresentazione abilista dei marziani (persone nane vestite d'argento), l'alieno qui non rappresenta il migrante, come una prospettiva di destra vorrebbe forse farci credere, ma il colonizzatore. I marziani qui sono coloni a tutti gli effetti: arrivano, prendono possesso delle risorse (sangue) e pretendono obbedienza ("amicizia"). Pensando alla storia della Polonia, è piuttosto scontato associare i marziani al regime sovietico. In particolare, la scena della registrazione come amico dei marziani rimanda all'iscrizione al partito e la cieca ottusità di alcuni personaggi nel portare avanti ordini venuti dall'alto (talmente in alto che sembra che vengano dal nulla e non abbiano senso) ricorda le follie della burocrazia sovietica. Mi è venuto immediato il collegamento con le vicende del pittore Wladyslaw Strzeminski come narrate in Powidoki (2016) di Andrzej Wajda. In questo film, l'artista viene vessato dal regime perché non aderisce alle direttive dello stile ufficiale, il realismo socialista. Viene dunque emarginato, è sospeso dall'insegnamento in Accademia e gli viene vietata qualsiasi occupazione alternativa. Come se non bastasse, a seguito di un blitz ordinato dal partito, le sue opere esposte vengono distrutte. Strzemiński, ancora più del fittizio Idem, non si piega alla brutalità del regime e, a differenza del fittizio Idem, raggiunge veramente la morte.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
animapienadiodio · 2 months ago
Text
Tempi.it: «Quello a Turetta non è un processo al femminicidio». C’è un giudice a Venezia
0 notes
ectopia-cordis · 1 month ago
Text
Se con “fama” intendi quantità di persone che hanno avuto modo di conoscerlo grazie al gruppo, ti do ragione.
Ma se si considera lui come singolo (anche perché non mi pare tu abbia menzionato il gruppo) secondo me si perde una bella fetta di ciò che lui ha fatto, anche nel momento in cui 3/4 del fandom sono spariti, lo hanno ridicolizzato, o chiamato “jobless” solo perché non stava avendo successo dopo lo scioglimento della band, senza dimenticare la gogna mediatica che ha subito anche prima dello scioglimento.
Cose che ha comunque fatto quando aveva più persone che lo perculavano di quelle che lo motivavano, e la sua carriera come cantante stava andando molto male: raccogliere fondi per Choose Love (per dare assistenza medica ai migranti) vendendo magliette con un suo dipinto, alleggerire il periodo del covid facendo dirette in cui cantava e donando buona parte del ricavato a Trussel Trust , partecipare più volte a Soccer Aid in collaborazione con l’UNICEF, esporsi pubblicamente (e ripeto, quando ormai il seguito che aveva anni prima si era decimato) sull’importanza della salute mentale. La fama o il successo che associ al gruppo va distinto proprio dal suo successo come singolo, perché ha ricevuto più palate di merda che appoggio sinceramente. Se con fama intendi solamente il suo successo dal 2011 al 2016, allora sí, in quel periodo aveva come tutti loro supporto, fama, e popolarità, che poi si sono ridotti drasticamente.
Tumblr media
❤️
4K notes · View notes
noiultimi · 5 months ago
Text
Morgan e lo stalking
Dal 2021 Morgan ha atteggiamenti ossessivi e minacciosi verso la ex Angelica. Il musicista ha assunto due pregiudicati siciliani per preseguitarla e picchiare il nuovo fidanzato, Calcutta. Ai due, inoltre, ha inviato messaggi offensivi.
Il processo di Stalking è stato rimandato varie volte perchè Morgan diceva al giudice di poter risolvere la questione privatamente. Angelica si è sentita indifesa.
Tumblr media
Libero dai suoi procedimenti legali per stalking e molestia, Morgan ha continuato a lavorare in TV. Inoltre ha partecipato ad eventi benefici tra cui quelli contro il femminicidio. L'anno scorso SKY, per X Factor, l'ha licenziato a seguito di "ripetuti comportamenti inappropriati".
Angelica è stata costretta a confrontarsi e cercare un accordo con Morgan, diventando angosciata.
Ultimamente ha visto stracciare i suoi contratti con la Warner Music, la sua etichetta discografica, e con la RAI visto che ha annunciato un prossimo progetto televisivo con l'azienda.
Stando a Calcutta, quanto raccontato dalla stampa è una minima parte di quello che ha subito assieme ad Angelica.
Io non sono contro la giustizia anche perchè ammiro chi lavora con la legge ma devo ammettere che in casi di ogni forma di violenza c'è sempre una pecca.
Morgan mi è sempre stato antipatico, ricordo come se fosse ieri quando sminuiva continuamente Michele Merlo ad Amici 16 aumentando le sue insicurezze. Maria De Filippi l'ha sostituito con Emma con la quale ha ripreso un po' di fiducia in sè.
Non pubblico questo articolo per antipatia ma perchè è un caso dove ho trovato tutte le informazioni dall'inizio ad oggi anche se la fonte non mi ispira simpatia.
Visto le dichiarazioni di Morgan e dei suoi legali vorrei specificare che non c'è nessuna gogna mediatica o dipingere una persone come mostro e neppure l'intento di avere la verità in tasca. Ho voluto semplicemente riportare un'ennesimo caso di violenza dove, pur troppo, la vittima è indifesa.
Concludo augurandomi che sia fatta giustizia per Angelica il prossimo 13 Settembre e che ritorna a sentirsi libera come una farfalla.
0 notes
sgtmaki · 7 months ago
Text
Tumblr media
Quando ho visto il video di quell'uomo al benzinaio non ho riso! Non ci ho fatto un meme... Ho capito che quell'uomo aveva dei problemi personali gravi, é stato messo alla gogna mediatica e c'era poco da ridere, ma oggi purtroppo un disagio mentale viene deriso da bimbiminkia o adulti oramai succubi nel postare cose trovate nel web per qualche like...spero solo che quell'uomo non abbia i social e che venga aiutato...
Per la cronaca o per chi non avesse visto il video si tratta di uomo della mia etá che in pieno giorno in un distributore si é masturbato avendo la pompa di una colonna di benzina infilata dietro...e questo dovrebbe giá far capire che quell'uomo non stava bene.
0 notes