#furto di gioielli
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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La Polizia di Stato di Alessandria scopre una truffa assicurativa: simulato il furto di gioielli per un valore di decine di migliaia di euro.
Negli scorsi giorni personale della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha denunciato due donne per truffa e favoreggiamento.
Negli scorsi giorni personale della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha denunciato due donne per truffa e favoreggiamento. Gli operatori di polizia, infatti, hanno effettuato una perquisizione nei confronti di una donna che nell’anno 2023 aveva denunciato di aver subito in casa un furto di gioielli…
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mishimamiravenecia · 10 months ago
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Nicopeia Icon of San Mark's in Venice
Icono Nicopeia de San Marcos de Venecia
Icona Nicopea di San Marco a Venezia
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The icon before the robbery. Missing are strands of pearls that hung from the round hooks on either side under the initials. The precious jewellery, later recovered, is currently on display in the Treasury of Saint Mark's.
El icono antes del robo. Faltan los hilos de perlas que colgaban de los ganchos redondos a ambos lados bajo las iniciales. Las preciosas joyas, recuperadas posteriormente, se exponen actualmente en el Tesoro de San Marcos.
L'icona prima del furto. Mancano i fili di perle che pendevano dai ganci rotondi ai lati sotto le iniziali. I preziosi gioielli, poi recuperati, sono attualmente esposti nel Tesoro di San Marco.
(English / Español / italiano)
 It was probably created in the early 12th century, specifically to follow the emperor and the army on campaign. Perhaps it was made for John II himself, who spent most of his reign in the field, fighting the empire's many enemies.  This icon traveled with John II and his family throughout his military campaigns. When John returned to Constantinople for a parade celebrating a military victory he gave up his gold, silver and ivory chariot and had the icon placed in a kiot (decorated theca for preserving and displaying icons) that stood in his place. The victory john was celebrating was the recapture from the  Muslim Turks of the ancestral castle of the Komnenian family, Kastamon.  John believed the Virgin was personally responsible for this important victory. 
The icon was taken by bloodied Crusader soldiers in 1204 in hand-to-hand combat with the defenders of the city at the Pantepotes Monastery which was and the last stand of the Byzantines.Taken as spoils of war by the Venetians, the old and blind Doge Dandolo, who died in Constantinople in 1205, would immediately send the icon to Venice as the most important trophy of the destruction of Constantinople. Era il simbolo di come gli equilibri di potere si fossero appena spostati da Bisanzio sul Corno d'Oro alle lagune di Venezia, Dio aveva ora trasferito la Sua benedizione da Costantinopoli a Venezia con la forza delle armi.
In February 1438 a large delegation from Constantinople arrived in Venice headed for for a great church council negotiating the union of the churches that was held in Italy.  The ancient Patriarch Joseph II along with a group of clerics and nobles visited Saint Mark's and saw the treasures that had been looted in 1204. Here is an account of the visit:
... We also looked at the divine icons from what is called the holy templon... These objects were brought here according to the law of booty right after the conquest of our city by the Latins, and were reunited in the form of a very large icon on top of the principal altar of the main choir... Among the people who contemplate this icon of icons, those who own it feel pride, pleasure, and delectation, while those from whom it was taken — if they happen to be present, as in our case—see it as an object of sadness, sorrow, and dejection. We were told that these icons came from the templon of the most holy Great Church. However, we knew for sure, through the inscriptions and the images of the Komnenoi, that they came from the Pantokrator Monastery.
***
Probablemente se creó a principios del siglo XII específicamente para seguir al emperador oriental y a su ejército en las campañas bélicas. Tal vez se hizo para el propio Juan II Comneno, que pasó gran parte de su reinado en el campo de batalla, luchando contra los numerosos enemigos del imperio; este icono viajó con Juan II y su familia durante sus campañas militares. Cuando Juan regresó a Constantinopla para un desfile en celebración de una victoria militar, renunció a su carro de oro, plata y marfil e hizo colocar el icono en un kiot (teca decorad para conservar y exponer iconos) que había en su lugar. La victoria que Juan celebraba era la reconquista del castillo ancestral de la familia Comnena, Kastamon, a los turcos musulmanes. Juan creía que la Virgen era personalmente responsable de esta importante victoria.
En la Cuarta Cruzada, en 1204, el icono fue tomado por los soldados cruzados tras un combate cuerpo a cuerpo con los defensores de la ciudad de Constantinopla, cerca del monasterio de Pantepotes, que constituía la última resistencia de los bizantinos. Tomado como botín de guerra por los venecianos, el anciano y ciego dux Dandolo, que murió en Constantinopla en 1205, enviaría inmediatamente el icono a Venecia como el trofeo más importante de la destrucción de Constantinopla. Era un símbolo de cómo el equilibrio de poder acababa de pasar de Bizancio en el Cuerno de Oro a las lagunas de Venecia, Dios había transferido ahora su bendición de Constantinopla a Venecia por la fuerza de las armas.
En febrero de 1438, una gran delegación de Constantinopla llegó a Venecia de camino a un gran concilio eclesiástico celebrado en Italia para negociar la unión de las iglesias. El antiguo Patriarca de la Iglesia bizantina José II, junto con un grupo de clérigos y nobles, visitó San Marcos y vio los tesoros que habían sido saqueados en 1204. He aquí un relato de la visita:
....  También hemos contemplado los iconos divinos de lo que se llama el sagrado templon...Estos objetos fueron traídos aquí según la ley del botín inmediatamente después de la conquista de nuestra ciudad por los latinos, y fueron reunidos en forma de un icono muy grande en lo alto del altar mayor del coro principal.... Entre las personas que contemplan este icono de iconos, los que lo poseen sienten orgullo, placer y deleite, mientras que los que se lo han llevado -si están presentes, como en nuestro caso- lo ven como objeto de tristeza, pena y abatimiento. Nos dijeron que estos iconos procedían del templón de la Santísima Gran Iglesia. Pero nosotros sabíamos, por las inscripciones y las imágenes de los comnenes, que procedían del monasterio del Pantocrátor.
***
 Probabilmente fu creata all'inizio del XII secolo appositamente per seguire l'imperatore d'Oriente e l'esercito in campagna bellica. Forse è stato realizzato per lo stesso Giovanni II Comneno, che trascorse gran parte del suo regno sul campo, combattendo i numerosi nemici dell'impero; questa icona viaggiò con Giovanni II e la sua famiglia durante le sue campagne militari. Quando Giovanni tornò a Costantinopoli per una parata che celebrava una vittoria militare, rinunciò al suo carro d'oro, argento e avorio e fece collocare l'icona in un kiot (teca decorata per conservare ed esporre icone) che stava al suo posto. La vittoria che Giovanni celebrava era la riconquista del castello ancestrale della famiglia Comnena, Kastamon, da parte dei turchi musulmani. Giovanni credeva che la Vergine fosse personalmente responsabile di questa importante vittoria.
Nella quarta crociata, nel 1204, l'icona fu presa dai soldati crociati dopo un combattimento corpo a corpo con i difensori della città di Costantinopoli, presso il Monastero di Pantepotes che fu l'ultima resistenza dei Bizantini. Presa come bottino di guerra dai veneziani,   il doge Dandolo, vecchio e cieco, che morì a Costantinopoli nel 1205, avrebbe subito spedito l'icona a Venezia come il trofeo più importante della distruzione di Costantinopoli. Era il simbolo di come gli equilibri di potere si fossero appena spostati da Bisanzio sul Corno d'Oro alle lagune di Venezia, Dio aveva ora trasferito la Sua benedizione da Costantinopoli a Venezia con la forza delle armi.
Nel febbraio 1438 una numerosa delegazione da Costantinopoli arrivò a Venezia diretta a un grande concilio ecclesiastico che si tenne in Italia per negoziare l'unione delle chiese. L'antico Patriarca della Chiesa Bizantina Giuseppe II, insieme ad un gruppo di chierici e nobili, visitò San Marco e vide i tesori che erano stati saccheggiati nel 1204. Ecco un resoconto della visita:
....  Abbiamo anche guardato le icone divine da quello che viene chiamato il sacro templon...Questi oggetti furono portati qui secondo la legge del bottino subito dopo la conquista della nostra città da parte dei Latini, e furono riuniti sotto forma di una grandissima icona in cima all'altare maggiore del coro principale.... Tra le persone che contemplano questa icona delle icone, chi la possiede prova orgoglio, piacere e diletto, mentre a chi l'ha prelevata – se è presente, come nel nostro caso – la vede come un oggetto di tristezza, tristezza e sconforto. Ci è stato detto che queste icone provenivano dal templon della santissima Grande Chiesa. Ma dalle iscrizioni e dalle immagini dei Comneni sapevamo con certezza che provenivano dal monastero del Pantocratore.
Source text extracted from: pallasweb.com
photos: pallasweb.com
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naturalistadibordo · 9 months ago
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Il grande Arsenio Lupin…
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ilblogdellestorie · 1 year ago
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Un ragazzo di 22 anni a Varsavia, in Polonia, si è finto un manichino in un negozio per rapinarlo dopo l'orario di chiusura. Il giovane, accusato del furto con scasso, è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del centro commerciale in cui si trovava l'attività con una busta in mano, immobile mentre i clienti gli passavano davanti. Dopo la chiusura il 22enne ha fatto incetta di collane, orecchini e bracciali e si è dileguato.
Il 22enne avrebbe rubato con lo stesso metodo altra merce in un secondo centro commerciale. Adesso rischia fino a 10 anni di carcere. Stando a quanto reso noto, dopo il furto dei gioielli il personale del negozio depredato ha fatto denuncia alle forze dell'ordine. Gli agenti hanno notato che uno dei manichini era in realtà una persona in carne e ossa e che stava provando a confondersi con gli oggetti esposti in vetrina.
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montagne-paesi-news · 23 hours ago
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viunews · 2 months ago
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Alcamo, arrestata badante che rubava gioielli in casa
Alcamo, arrestata badante che rubava gioielli in casa.
I Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno arrestato una 56enne per furto in abitazione. La donna avrebbe asportato gioielli dall’abitazione dove svolgeva l’attività di collaboratrice domestica. A scoprire il furto la figlia della donna accudita, che si sarebbe accorta del furto grazie alle immagini delle telecamere installate in casa. Con l’intervento tempestivo dei Carabinieri veniva…
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nosferatummarzia-v · 3 months ago
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Smettila Matt Murdock, non posso essere tua. Quindi slegami.
-Matt Ne sono consapevole,e sono desolato,ma non sono qui per un appuntamento romantico...non trovo giusto che qualcuno con una mano esperta nel furto rapini una gioielleria nella mia città. Due opzioni,restituisci il malloppo ai proprietari del negozio sotto la mia supervisione,oppure aspetteremo la Polizia così che portino dentro una scomoda cella,per tua sfortuna,e pagherai per il furto
-𝑆𝜀𝑙𝜄𝜋𝛼 𝐾𝜑𝑙𝜀 *era legata e non riusciva a liberarsi, non ci voleva costui, egli continuava a parlare e iniziavo ad infastidirmi sentendolo addosso, gli tirai una ginocchiata nei suoi gioielli*
Non ci penso nemmeno, preferisco andare in prigione che darti la soddisfazione di restituire la rifortiva.
-Matt *blocca il ginocchio appena in tempo,avendo intuito il suo spostamento e si scosta di dosso in una mossa strategica,per poi la legarla per bene così da tenerla ferma in modo che non potesse fare nessuna mossa con un piede poggiato in seguito sulla sua schiena*
Non prenderti il disturbo,farò avere io quello che hai rubato ai loro proprietari...tu puoi goderti la prigione,togliendoti dalla testa il modo di poterla fare franca...proprio come un'altra tipa che ha in comune con te la passione di rubare cose di valore e dei gatti
-𝑆𝜀𝑙𝜄𝜋𝛼 𝐾𝜑𝑙𝜀 *mentre egli continuava a parlare mi liberai tagliando la sua fune con un taglio netto, mentre era girato sghattolai giù dal tetto prendendo la mia moto e scappando, sfrecciando come un fulmine... lasciandolo li. Ormai ero lontana da lui e dalla sua #fottuta città.
-Matt *prova ad inseguirla ma invano,essendo più veloce in moto,ma per sua fortuna era riuscito a recuperare il sacchetto con tutto ciò che aveva rubato,essendo più lesto e agile di lei e lo tiene stretto in una mano,per poi parlare tra sé e sé*
A mani vuote è arrivata e a mani vuote se ne va...mai provare ad ingannare il Diavolo
-𝑆𝜀𝑙𝜄𝜋𝛼 𝐾𝜑𝑙𝜀 *aveva il diamante piu raro al collo che il Diavolo non aveva controllato*
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siciliatv · 3 months ago
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Furto in un'abitazione: rubati gioielli per oltre 10 mila euro Preso di mira l'appartamento di proprietà di una casalinga cinquantacinquenne, di Sciacca, che... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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notiziariofinanziario · 5 months ago
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Sono passati 14 anni da quando il nome di Ruby Rubacuori è diventato noto a causa dei processi legati a Silvio Berlusconi
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Ruby Rubacuori aveva 17 anni, infinitamente pochi per reggere il ruolo da protagonista in uno scandalo nazionale, poi diventato globale sotto l’etichetta del Bunga Bunga, che definiva le feste organizzate da Silvio Berlusconi nella sua villa di Arcore. “Conoscerlo mi è costato molto” ha detto. Ruby Rubacuori e le feste di Silvio Berlusconi ad Arcore In una lunga intervista concessa al New York Times, Karima el-Mahroug ripercorre la vicenda alla vigilia dell’ennesima udienza in tribunale che la vede coinvolta, insieme ad altre donne, in una vicenda legata a presunte tangenti che Berlusconi avrebbe pagato per comprarne il silenzio. Karima el-Mahroug, riporta il quotidiano americano, ammette di aver partecipato e ballato alle feste del Cavaliere, più volte, ricevendo in cambio circa 40 mila euro e gioielli: nega però di aver fatto qualcosa di illegale, attribuendo il suo comportamento alla sua giovane età e alla necessità di trovare soldi dopo un’infanzia difficile. In effetti tante delle donne coinvolte, che hanno ammesso di aver partecipato ai party di Arcore, hanno ammesso di aver ricevuto denaro o regali costosi da Berlusconi, ma il Cavaliere non si sarebbe esposto economicamente per comprare il loro silenzio. Anzi, affermano che l’ex premier è stato sempre generoso con loro, anche prima che i casi venissero aperti: raccontano che Berlusconi le avrebbe in un certo senso anche indennizzate per i danni scaturiti dal caso giudiziario, che ha avuto ricadute sulle loro vite e le loro reputazioni. I processi Ruby Nata in Marocco, si era trasferita in Italia da bambina: metà della sua vita, però, l’ha passata sotto i riflettori proprio a causa dei cosiddetti processi Ruby. Il New York Times li sintetizza: - Ruby I: Silvio Berlusconi era stato accusato di aver pagato Karima el-Mahroug, allora minorenne, in cambio di prestazioni sessuali e di aver abusato della sua posizione per coprire la cosa. Inizialmente l’ex premier era stato condannato, per poi venire assolto per mancanza di prove che dimostrassero che fosse a conoscenza dell’età della ragazza; - Ruby II: diverse persone vicine a Silvio Berlusconi erano state condannate per favoreggiamento della prostituzione, avvenuto arruolando ragazze per le feste Bunga Bunga; - Ruby III: l’ultimo processo, focalizzato sulle tangenti, ha coinvolto circa 20 donne tra cui Karima el-Mahroug. Sono state tutte assolte in primo grado, ma i pm di Milano hanno presentato appello. Karima el-Mahroug si è detta anche contraria al fatto che i processi portino il suo nome,aggiungendo che avrebbero dovuto invece portare quello di Berlusconi perché “è stato lui il creatore di tutto questo”. Le intercettazioni Il New York Times rispolvera però anche le intercettazioni tra Karima el-Mahroug e Silvio Berlusconi: la donna avrebbe chiesto al Cavaliere 5 milioni di euro per testimoniare a suo favore nel processo, ma lei stessa ha negato di averli ricevuti, sottolineando come in quel momento fosse disperata a causa dell’attenzione mediatica. “Mi hanno uccisa per arrivare a lui – ha dichiarato el-Mahroug -: conoscerlo mi è costato molto“. La notte che cambiò la vita di Karima el-Mahroug La notte che cambiò la vita di Karima el-Mahroug è quella del 27 maggio 2010, quando la ragazza venne arrestata dalla polizia, con l’accusa di furto. Nei mesi precedenti aveva ballato nei nightclub dei vip di Milano, ma anche alle feste di Arcore: e proprio Berlusconi si adoperò per farla scarcerare. Chiamò in questura e dichiarò il falso, dicendo che Karima el-Mahroug fosse la nipote di Hosni Mubarak, l’allora presidente dell’Egitto: Berlusconi, in futuro, dichiarò di credere veramente alla parentela. La faccenda finì sui giornali: “Fui etichettata come prostituta minorenne, e quello è un marchio che porti per sempre”, ha dichiarato el-Mahroug. L’allora 17enne divenne per tutti Ruby Rubacuori, le persone “si sentivano autorizzate a insultarmi violentemente sui social”. Chi fine ha fatto Ruby? Da allora, Karima el-Mahroug ha provato a fuggire da Ruby. Qualche anno fa ha iniziato una relazione con un imprenditore nel settore della ristorazione, ha aperto una clinica di bellezza focalizzata su iniezioni di Botox e filler, ma il suo passato è ancora ingombrante. Come sottolineato dal New York Times, basta cercare il suo nome su Google per trovarsi davanti a foto provocatorie, scattate quando ancora era minorenne, per cui Karima el-Mahroug si dice ancora pentita: le persone per strada, nei ristoranti e persino gli amici di sua figlia, a volte, la chiamano Ruby. Read the full article
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corrierino · 8 months ago
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Furto di gioielli Mauro Cominelli e Alberto Tosi Tratto dal Giornalino nº 44 del 6 novembre 1985. Oggi sul blog.
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Maxi furto in gioielleria, su sito CC foto oggetti ritrovati
Nell’ambito delle indagini sul furto da film messo a segno a marzo in una gioielleria di via Bocca di Leone, al centro di Roma, i carabinieri della stazione San Lorenzo in Lucina, diretti dalla Procura di Roma, hanno trovato e sequestrato diversi gioielli e preziosi per i cui non è stato ancora possibile rintracciare i proprietari.     Per questo, dietro autorizzazione della Procura, i gioielli…
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enkeynetwork · 1 year ago
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kritere · 2 years ago
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Calciatore derubato dalla domestica: “Mio figlio sta male, devo correre”. Si prende mezzo milione
DIRETTA TV 22 Giugno 2023 L’attaccante Benik Afobe, con un lungo passato in Premier League, ha denunciato il colossale furto subìto a casa: la domestica è fuggita con mezzo milione di gioielli. Il calciatore ha pubblicato sui social il passaporto della donna, che sarebbe fuggita in Romania. 0 CONDIVISIONI Un ex calciatore della Premier League è completamente distrutto, sia nel morale che…
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vefa321 · 4 years ago
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Un furto, i gioielli della memoria.
Un mal di testa così forte, da sbarellare, gli occhi che non sopportano la luce, i sussurri troppo rumorosi... lei che cade, si accascia, le ginocchia sbattono contro il pavimento, il corpo disarticolato di una bambola di pezza...e subito il silenzio invade tutto, riempie il vuoto lasciato dalla memoria, lei dimentica, ogni giorno di più, fa fatica a ricucire tutti i brandelli.
Ha solo un tempo breve ed infinito, il lasso di uno sparo, come un percorso che non raggiunge più il bersaglio.
Il coma, come una voragine ha risucchiato tutto, ora è solo ora, il ricordo, un buco senza sangue nel petto.
Il cuore che batte senza sentirne l'emozione, il respiro che scambia senza sapore, lo sguardo che non trattiene neanche i colori, la musica sempre nuova dei tempi andati.
Vive in un mondo di attimi così minuti da non contarne le ore.
Lei che passa i giorni senza ricordare il presente, vive di un passato in uno strano futuro, orfana di se stesso.
Mia sorella, l'altra donna che non conosco.
(Quattro anni per una vita intera.)
@vefa321
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viunews · 3 months ago
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Furto a Licata: banda di ladri porta via cassaforte con oltre 50mila euro di valore
Furto a Licata: banda di ladri porta via cassaforte con oltre 50mila euro di valore
Furto audace in una residenza di Licata, dove i ladri hanno sottratto una cassaforte contenente un’ingente somma di denaro e gioielli di valore. Gli autori del colpo sembravano perfettamente a conoscenza dell’esistenza della cassaforte e hanno agito con precisione, riuscendo a portarla via interamente. Il bottino ammonta a circa 20 mila euro in contanti e gioielli preziosi, tra cui un orologio…
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siciliatv · 3 months ago
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Furto in abitazione, rubata cassaforte con 20mila euro, orologio e gioielli: avviate le indagini Colpo grosso in un’abitazione in via padre Luigi La Nunza, nella periferia di Licata.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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