#frutti esotici
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twistedwhitesnow · 24 days ago
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fabianocolucci · 2 months ago
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Capitolo 4: Abbastanza Separati
Vana camminava per le strade colorate di Folach, i suoi passi leggeri quasi impercettibili sul lastricato antico. Il suo volto era illuminato da un sorriso lieve, quasi nascosto, mentre gli occhi scuri vagavano, accarezzando ogni angolo familiare e catturando ogni dettaglio della città che tanto amava. Folach la stupiva ogni volta: vicoli stretti, intrecciati come fili di un arazzo, si aprivano inaspettatamente su piazzette piene di botteghe dalle insegne scolorite dal sole, ma vibranti di vita. I balconi, traboccanti di fiori dai colori vivaci, spandevano un dolce profumo di erbe aromatiche e petali freschi, mentre le piccole lanterne appese sopra le bancarelle ondeggiavano dolcemente, proiettando intorno una luce calda e accogliente che sembrava invitare tutti a sostare, osservare, assaporare.
Talulah la seguiva con passo vivace mentre passava accanto alle bancarelle cariche di frutti esotici, dalle tonalità sgargianti e dai profumi intensi che riempivano l’aria. La ragazza sembrava immersa in un sogno, rapita da tutto quel colore e dai suoni vivaci del mercato. I venditori gridavano per attirare l’attenzione, mentre un gruppo di musicanti poco lontano suonava una melodia allegra e coinvolgente, un sottofondo perfetto per quella mattinata così vibrante.
«Tutt’ora, quando Aurelia lascia le mie sorelle da sole nella Sala delle Pozioni, dà praticamente per scontato che qualcosa di assurdo avverrà prima del suo ritorno,» raccontava Vana, una risata dolce che le illuminava il volto mentre ricordava con affetto le sue sorelle. Talulah rise a sua volta, divertita dall’idea di quelle giovani apprendiste alle prese con incantesimi e pozioni, immaginando scene di alambicchi che esplodevano in fumi colorati e formule magiche pronunciate con incertezza. «Più mi parli di loro due, più desidero poterle conoscere,» rispose Talulah, con un sorriso che risplendeva di allegria genuina. I suoi occhi tradivano una curiosità viva e sincera, quella tipica di chi ama conoscere nuove persone e fare nuove amicizie. Vana la osservò con un’espressione affettuosa. «Mi sembri abbastanza simile a loro, per personalità. Scommetto che diventereste subito delle grandi amiche, Talulah.» La sua voce era piena di dolcezza, come se già immaginasse le tre ragazze ridere e scherzare insieme.
Talulah stava per rispondere, quando un rumore improvviso attirò la loro attenzione. Un tonfo sordo, seguito dal tintinnio di cocci di terracotta che rotolavano sul pavimento. Da una bancarella poco distante, un giovane mercante si chinava goffamente per raccogliere una pila di vasi di terracotta che gli era scivolata di mano. I vasi, finiti a terra con un fragore quasi comico, si erano sparpagliati tutto intorno, alcuni ancora integri e altri ridotti a frammenti. «Attenzione!» gridò il mercante, cercando di afferrare i cocci prima che qualcuno ci inciampasse. Vana scosse la testa, trattenendo una risata divertita, e si avvicinò a lui con una calma rassicurante.
«Sei sempre il solito sbadato, Sergio,» disse con tono affettuoso, mentre Talulah osservava la scena con aria preoccupata, pronta a dare una mano. Il mercante, un giovane dai capelli ricci e scuri che gli ricadevano sugli occhi in modo disordinato, sollevò lo sguardo e le fece un saluto un po’ impacciato. «Che meraviglia! Sono al cospetto di una vecchia amica, ma…» cominciò, ma la sua frase fu interrotta dall’intervento di Talulah.
«Vana, stai bene? Mi sono presa un bello spavento!» esclamò Talulah, posando una mano delicata sulla spalla dell’amica, come se avesse temuto per un attimo che il rumore fosse stato provocato da lei.
Vana annuì con un sorriso rassicurante. «Tranquilla, Talulah. Lui è Sergio, un caro amico. Proviene da Dolaria, una delle città più importanti di Vescurga.»
Sergio si riprese dalla confusione, sorridendo calorosamente e raddrizzandosi con un gesto impacciato mentre si puliva le mani sporche di polvere sui pantaloni. «Ed è per questo che sono la persona ideale quando si tratta di procurarsi vesti pregiate di lino o qualunque altra meraviglia di Dolaria,» dichiarò con orgoglio, battendo una mano sul petto come a voler accentuare l’importanza delle sue abilità. «O anche solo per potersi ricongiungere con un’amica, come in questo istante!»
Talulah lo guardò con un sorriso divertito, rilassandosi. «Capisco, quindi sei una sorta di viaggiatore di fiducia.»
Sergio annuì, poi rivolse di nuovo la parola a Vana, il suo sguardo si fece curioso. «Vedo che sei sempre alle prese con i tuoi soliti viaggi, Vana. Cosa ti ha condotta qui a Folach, stavolta?»
Vana sorrise, incrociando le mani dietro la schiena e assumendo un’espressione sorniona. «Lo sai bene, Sergio: io non sono il tipo che lascia le cose in sospeso, soprattutto quando c’è bisogno che vengano portate a termine.»
Il giovane annuì, sollevando un sopracciglio in segno d’intesa. «Capisco perfettamente, amica mia.»
Guardandosi intorno con un’espressione leggermente preoccupata, Sergio si avvicinò a Vana e abbassò la voce. «In giro per Balia Claea, si parla di cose strane. Non posso dire con certezza cosa stia succedendo, ma nelle altre regioni ci sono voci di strane sparizioni e creature sconosciute. Noi siamo fortunati ad essere protetti dalle montagne, che rendono i territori meridionali abbastanza separati.»
Vana rimase in silenzio per qualche istante, riflettendo sulle sue parole, poi annuì. «Se queste voci sono giunte fino a te, è evidente che qualcosa di grosso si sta muovendo. Se avrai bisogno di me, sappi che sarò qui.»
Sergio le rivolse un sorriso grato e sincero. «Grazie, Vana. Ma ricorda: per aiutare un amico, non si parla di favori.» Il suo tono era allegro, ma gli occhi tradivano un affetto profondo, come se volesse davvero farle capire quanto ci tenesse alla loro amicizia. Vana ricambiò il sorriso, con il cuore leggero per la compagnia di un vecchio amico in quel luogo che tanto amava. Folach era incredibile non solo per le sue meraviglie, ma anche per le persone speciali che la popolavano.
Altrove, lungo il sentiero costiero che portava a Folach, Lynn e Clodoveo procedevano con passo deciso, con il Sole alto intento ad illuminare il paesaggio che si estendeva attorno a loro, fatto di dolci colline e campi colorati di grano dorato e papaveri rossi come il fuoco. L’aria sapeva di mare e di terra, di estate e di libertà. Clodoveo era un uomo dallo sguardo riflessivo e acuto, e camminava accanto a Lynn con un’andatura rilassata ma pensierosa, come se qualcosa di profondo gli attraversasse la mente. Ogni tanto abbassava lo sguardo verso la ghiaia sotto i suoi piedi, perso tra le proprie riflessioni. C'era un’irresistibile familiarità in Lynn, qualcosa che lo colpiva, una forza calma e misteriosa che sembrava anticipare ogni suo pensiero.
Lei, dal canto suo, camminava accanto a lui in silenzio, con i lunghi capelli argentati che le ricadevano sulle spalle al vento. Sembrava intuire l’onda di pensieri che si agitava nella mente di Clodoveo, e lo osservava di tanto in tanto con occhi profondi e sereni, aspettando che fosse lui il primo a rompere il silenzio.
Infine, con un sorriso appena accennato, fu lei a parlare, interrompendo la tranquillità del cammino. «Mi domandavo, Clodoveo,» disse con tono pacato: «cos’è che ti ha portato sulle coste di Balia Claea in questo momento?» La sua voce era calma, ma c’era una sfumatura di curiosità sincera e un interesse che non cercava di nascondere. Clodoveo alzò lo sguardo, sorpreso da quella domanda improvvisa, e i suoi occhi incontrarono quelli di Lynn. Esitò per un istante, come se stesse valutando se e quanto rivelare, poi le lanciò un’occhiata complice, un sorriso sottile che tradiva una sottile intesa. «Non avevi detto di sapere chi fossi, e cosa abbia fatto?» ribatté con tono giocoso, cercando di alleggerire la conversazione.
Lynn sorrise, senza distogliere lo sguardo dal sentiero. «Esatto. E proprio per questo mi domando cosa ti abbia spinto a venire qui. Tu non sei il tipo che si lascia trasportare dagli eventi… i tuoi arrivi sono sempre ben studiati, sempre motivati da qualcosa di preciso.» Le sue parole risuonarono come una constatazione, senza bisogno di conferme.
Clodoveo annuì lentamente. Aveva sempre saputo che la sua vita di viaggiatore lo aveva portato a vivere esperienze uniche, esperienze che molti altri non avrebbero mai immaginato. Ma con Lynn, sentiva di poter condividere anche i suoi pensieri più profondi. «Sono tempi difficili per la mia terra, e per chi la abita. Le alleanze si creano e si distruggono con una velocità spaventosa, e il nostro ruolo in tutto ciò che avviene sul Continente è sempre più incerto. Il mio popolo, come tanti altri, si sente minacciato e spaventato.»
Lynn annuiva piano, comprendendo il peso di quelle parole. Le sue labbra si piegarono in un sorriso, e il suo sguardo rimase fisso davanti a sé. C’era una strana affinità tra loro due, una comprensione reciproca che non aveva bisogno di parole. «Dunque, la ricerca di stabilità per il tuo popolo ti ha condotto qui, proprio mentre io sto cercando di aiutare il mio,» rispose infine, con un tono che era allo stesso tempo riflessivo e rassicurante. «Sembra una coincidenza fin troppo perfetta.»
Clodoveo annuì nuovamente, questa volta con un’espressione più malinconica. «Spero solo che queste incertezze abbiano fine presto,» sospirò, abbassando lo sguardo. «Vorrei poter tornare al più presto alla mia dimora, ricongiungermi con amici e famiglia… e rivedere la mia fidanzata.»
Lynn lo guardò, sollevando leggermente le sopracciglia, sorpresa. «La tua fidanzata?» ripeté, con un misto di curiosità e interesse.
Clodoveo sorrise, e il suo sguardo si illuminò di una dolcezza inaspettata. «Oh, Marzia,» sussurrò, come se solo il pronunciare quel nome gli donasse conforto. «Immagino già come andrà quando la rivedrò. Me la ritroverò lì davanti, bellissima come sempre, e io la fisserò per qualche istante, incapace di muovermi. Poi, quando finalmente troverò il coraggio di raggiungerla, la terrò stretta tra le mie braccia, e la bacerò come se non ci fosse un domani.»
Lynn ridacchiò piano, e il suo sguardo si addolcì di fronte a quella scena tenera e sincera. «Sono sicura che succederà molto prima di quanto immagini,» disse con un tono affettuoso, come se stesse facendo una promessa.
Il sole brillava alto, e le parole di Lynn sembravano galleggiare nell’aria come un augurio, una benedizione fatta con sincerità. Clodoveo annuì, grato per quella rassicurazione. Dopo un momento di silenzio, le restituì la domanda. «E tu, Lynn? Anche tu hai delle persone care che ti aspettano?»
Lei sorrise, lo sguardo perso verso l’orizzonte, come se tra le nuvole e le colline vedesse dei ricordi lontani. «Certo, come tutti. Non è possibile attraversare la vita senza qualcuno per cui tornare.» La sua voce era dolce, ma c’era una sfumatura di malinconia, come se quelle persone fossero distanti, forse più nei ricordi che nella realtà.
Il silenzio tornò ad accompagnarli per qualche minuto, ma questa volta era un silenzio ricco, fatto di una vicinanza che superava le parole. Camminarono fianco a fianco, finché, all’orizzonte, iniziarono a intravedere le mura di Folach, stagliate contro il cielo limpido e azzurro. La città si ergeva come una gemma, con le sue mura alte e imponenti che si stagliavano contro il cielo e il mare, e le case dai tetti colorati che risplendevano sotto il sole.
Clodoveo indicò con entusiasmo quelle mura lontane, interrompendo il momento riflessivo. «Riesco a vederle, le mura di Folach!» esclamò con un tono di meraviglia che lasciava trasparire la sua voglia di raggiungere finalmente la città.
Lynn gli lanciò un’occhiata decisa, gli occhi che brillavano di una determinazione incrollabile. «Siamo quasi arrivati,» rispose, avanzando con passo sicuro. «Grazie per essere qui con me, Clodoveo. Non so come dimostrare appieno la mia gratitudine per il tuo aiuto.»
Clodoveo sorrise e scosse la testa. «Non serve pensarci ora. Mai celebrare un traguardo prima di averlo raggiunto,» disse con un tono incoraggiante, gettandole uno sguardo complice. In quel momento, si percepiva chiaramente la forza della loro intesa, un legame profondo e sincero che sembrava destinato a crescere. Con questo ultimo scambio, i due ripresero il cammino, avanzando l’uno accanto all’altra come due vecchi alleati. Le porte di Folach si avvicinavano, ma con esse anche le sfide e le rivelazioni che il loro destino aveva in serbo per loro.
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aliciaandcompany · 3 months ago
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È LA SOMMA CHE FA IL TOTALE
Puoi fare yoga ogni mattina, contorcerti in mille posizioni e salutare il sole con tutta la tua buona volontà, ma se poi passi il resto della giornata a rimuginare su ogni dettaglio della tua vita... beh, l'ansia ti farà visita lo stesso. E indovina un po'? Ti ammali.
Anche se mangi solo verdure biologiche, coltivate con amore da monaci tibetani su vette incontaminate, se dentro di te continui a pensare che nessuno ti capisce, che il mondo è contro di te... la solitudine ti mangia vivo. E ti ammali.
Puoi praticare mindfulness finché non diventi un tutt'uno con l'universo, respirare come un maestro zen e concentrarti sul "qui e ora", ma se non molli quei maledetti sensi di colpa che ti porti dietro come un bagaglio a mano, l'autosabotaggio farà il suo corso. E ti ammali.
Puoi seguire tutte le regole di vita sana che vuoi: dieta a base di quinoa, smoothie ai frutti esotici e jogging con playlist motivazionali. Ma se ogni giorno ti svegli con la paura di essere giudicato, con il perfezionismo che ti perseguita e l’ossessione del controllo, tutto quel cibo sano non ti salverà. Perché ti ammali.
Ricorda, è la somma che fa il totale.
Non basta fare stretching e mangiare semi di chia. Tu non sei solo un corpo che corre su un tapis roulant o che si siede in perfetta postura da meditazione. Sei anche mente, emozioni, spirito. E se trascuri una parte, le altre non possono compensare.
Impara a curarti a 360 gradi. Smettila di fingere che solo l'insalata possa salvarti se poi dentro di te c'è una guerra in corso.
L'equilibrio vero arriva solo quando ti prendi cura di tutto il pacchetto: corpo, mente e anima.
Altrimenti, preparati… perché, indovina? Ti ammali.
Luigi Silvestri
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giallocanarin0 · 9 months ago
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ad attendere @angelinamango_ c’è un tour con un successo senza precedenti e la sua partecipazione ad eurovision, e chi siamo noi per non spiegare da che parte siamo? VI piacciono i frutti esotici? a noi solo il 🥭 foto numero uno: mango faccia saponetta, piccolo e pratico da portare con voi nei giorni in cui andate di fretta foto numero due: mango incasinato con i traumi, più grandino cucito male con un sorriso che grida regalatemi solo perline colorate e la faccia di uno che mangia le caramelle perché gli ricordano la plastica foto numero tre: spilletta chiarificatrice. i materiali utilizzati sono ecologici e riciclati, tutto è fatto a mano in modo (im)perfetto ascoltando le canzoni della signorina mango a cui, chi è dietro questa pagina, vuole tanto bene. (Per info e prezzi scrivetemi pure in dm) #angelinamango
#angelinamango #eurovision #italy #spillette #pupazzini
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g-l-o-r-i-a-a-a · 2 years ago
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Ma tutta questa gente che pubblica foto di COLAZIONI su servizi di limoges, yogurt di frutti esotici, caffè pazzeschi, latte fresco in lattiere d'argento. Su tavoli Luigi XV, lenzuola di seta, arazzi medievali, fiori freschi e viste da sogno. E poi pasticcini, fruttini, cazzini, staminchini,tutto firmato Ladurée.
Ma solo io sono sempre in ritardo ed è molto se bevo il caffè da una fottuta tazzina Ikea e non nel bicchierino di plastica?
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scienza-magia · 2 years ago
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Mostra l’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo
Mostre a Bologna. Aldrovandi e la scienza del Cinquecento. Due mostre per i 500 anni del naturalista Aldrovandi: piante, fossili, minerali. Un approccio empirico in cui permane il fascino medievale per il mostruoso. Proviamo a pensarlo ai nostri giorni un bambino di appena dodici anni che, da solo e senza un soldo, da Bologna se ne va a Roma. Lo definiremmo un piccolo scavezzacollo o come un giovane che abbandona tutto e tutti per il disagio vissuto in un ambiente familiare degradato. Invece Ulisse Aldrovandi (1522-1605) proviene da una famiglia benestante e in vista: suo padre è un notaio, segretario del Senato bolognese, e la madre è cugina di Ugo Boncompagni, che diviene papa Gregorio XIII.
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Globo celeste di Gerard e Leonard Valk, 1715 - - Dotato di una fervida intelligenza e precoce nell’apprendere, ancorché irrequieto e di spirito indipendente, a Roma diviene paggio del vescovo di Sardegna, ma ben presto si stanca di questa mansione e fa ritorno a Bologna dove si dedica agli studi di matematica, studi che mette a frutto quando, a quattordici anni, diviene contabile di un ricco mercante a Brescia. Anche questo impiego dura poco ed è di nuovo a Bologna, ma se ne va subito e, questa volta, verso Santiago di Compostela insieme a un pellegrino siciliano. Saltato il progetto di un viaggio a Gerusalemme, nel curriculum del giovanotto c’è anche un processo per eresia che si risolve in una assoluzione. Rieccolo finalmente nella città natale dove la sua vita comincia a prendere una piega diversa. Si dedica allo studio delle lettere umanistiche e al diritto, alla logica e alla filosofia, alla matematica e alla medicina. Nel 1553, dopo che da qualche anno ha intrapreso ricerche naturalistiche, consegue la laurea in filosofia e medicina e nel 1554 inizia la sua carriera di docente universitario, insegnando prima logica e quindi filosofia. Nel 1561 ottiene che venga istituita per lui la cattedra di filosofia naturale, vale a dire quella che può essere definita la prima cattedra bolognese di scienze naturali. Da questo momento inizia un’altra storia. Quella di Ulisse Aldrovandi, scienziato, di cui si conservano i manoscritti, gli appunti, le lettere, un tesoro d’informazioni. Partito da un giardino del Palazzo comunale, che ben presto diviene il primo orto botanico bolognese (il quinto in Italia), nel corso della sua lunga vita accumula manufatti e reperti minerali, vegetali e animali provenienti da tutto il mondo, realizzando il più ampio “microcosmo di natura” allora esistente. “Il teatro del mondo” è stata definita questa immensa dotazione, ovvero una pluralità delle cose e degli eventi che rendevano la storia naturale una trama densa di immagini, di storie, di rimandi antichissimi e insieme contemporanei, ovvero un patrimonio di ricerca di ben 18.000 esemplari naturalistici e di pezzi archeologici ed esotici, 7.000 piante essiccate, incollate in 15 volumi e altrettanti di acquerelli che rappresentano animali, piante, minerali e mostri, 14 armadi contenenti matrici xilografiche, 66 cassettiere con 4.500 cassetti dove sono depositati semi, frutti, fossili, oggetti vari.
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Ritratto di Ulisse Aldrovandi attribuito ad Agostino Carracci, 1585 circa Ad Aldrovandi, personaggio magari eccentrico e complicato, forse messo un po’ in ombra dai maestri della pittura e dell’architettura del suo tempo, ma uno dei massimi esponenti della cultura enciclopedica cinquecentesca, instancabile divulgatore e protagonista del risveglio delle scienze naturali in epoca rinascimentale, sono dedicate due mostre allestite a Bologna in occasione del cinquecentenario della sua nascita. A Palazzo Poggi, organizzata dall’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, è allestita (fino al 10 aprile) la mostra L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo. Curata da Giovanni Carrada, l’esposizione offre ai visitatori una vasta campionatura del materiale raccolto da Aldrovandi, in gran parte mai esposto prima, come il Codice Cospi, uno dei soli tredici codici precolombiani di cui si è a conoscenza, o come alcune delle più antiche mappe del mondo, poi volumi con le tavole illustrate fatte dipingere da Aldrovandi oltre, ovviamente, alla collezione naturalistica, l’unica arrivata sino a noi nella sua quasi interezza. Il percorso espositivo parte dallo shock culturale seguito alla scoperta del Nuovo Mondo. Racconta il passaggio dallo studio dei libri degli antichi allo studio empirico della natura, ma anche il permanere della fascinazione medievale e rinascimentale per il meraviglioso e il mostruoso. Presenta la nascita e le realizzazioni della prima stagione dell’illustrazione naturalistica e scientifica. Ricostruisce poi la casa-museo di Aldrovandi per seguire, infine, lo sviluppo delle rinate scienze della vita nei secoli seguenti attraverso una Wunderkammer con alcuni degli oggetti più straordinari conservati nelle collezioni dell’Università di Bologna. Al Centro Arti e Scienze Golinelli è montata (fino al 28 maggio) la mostra Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi promossa dalla Fondazione Golinelli insieme al Sistema Museale di Ateneo e curata da Roberto Balzani, Luca Ciancabilla, Antonio Danieli e Andrea Zanotti. L’esposizione, che intende approfondire il rapporto tra arte e scienza quale chiave di lettura per interpretare il corso della storia, parte da un semplice quanto fondamentale assunto: Aldrovandi con le sue ricerche, catalogazioni, raccolte, si affacciò su un mondo nuovo, così come oggi guardiamo alla nuova dimensione dello spazio. Il progetto espositivo presenta un connubio tra reperti e oggetti delle collezioni museali dell’Ateneo bolognese, originali exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi, quadri di Bartolomeo Passerotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni e dipinti e sculture di Nicola Samorì che accolgono i visitatori lungo un percorso tra si snoda tra passato e scenari futuribili. Così che dopo numerose mirabilia come fossili risalenti a 47 milioni di anni fa, frammenti di meteoriti, uova di dinosauro e due delle opere più rilevanti di Aldrovandi, l’Erbario e il celebre Monstrorum Historia, ecco strumenti provenienti dalla Agenzia Spaziale Europea e la ricostruzione di scenari riferiti alle condizioni in cui l’umanità si troverà a vivere in un futuro non troppo lontano. Read the full article
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parrotandpalm · 2 years ago
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La verità si può cambiare. In foto: sono ricami realizzati a mano, cotoni naturali intrisi di ocra, lavorati alla luce del sole, al caldo di terre lontane, tra profumo di gelsomino e Bougainville rampicanti. Sono fili cerulei chiari e scuri, in geometrie semplici ed eleganti - costano 60.00 e noi le proponiamo come tovaglie, alle finestre per celare la luce come tende, sulla poltrona davanti alla finestra, a ultimare il vostro outfit. Il profumo da usare per queste stole? Assolutamente Rusty Vibes del celebre naso siciliano Antonio Alessandria. La fragranza si apre con note decadenti di frutti esotici maturi che si fondono al cocco rassicurante, ma serpeggia come un inquietudine che si fa più profonda nel cuore fiorito, un cuore inquieto, vellutato e polveroso in cui mughetto, gelsomino iris e fiori gialli raccontano una sensazione di ruggine, di disfacimento. Ma poi arriva il fondo, pacificato, sereno: la ruggine si è dissolta, resta solo la bellezza, o meglio, il suo ricordo, evocato da una distesa di note balsamiche rotonde e sensuali, molto eleganti: vaniglia, fava tonka, ambra, che chiudono una fragranza ispirata e affascinate, seducente e profonda, indimenticabile. Per ordini, info e spedizioni scrivetemi su whatsapp +393484712749 ☎️ 🌈
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sciatu · 4 years ago
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CATANIA - VIA ETNEA
Si è vero, non posso dire che via Etnea sia l’anima di Catania; vi sono altri luoghi in cui trovi le tante diverse anime di Catania. Ma quest’anima, questa di via Etnea, è quella in cui tutte le altre si sommano facendola diventare unica e accattivante. A Catania resta ben poco della città prima del 1693, l’anno del grande terremoto che distrusse tutta la Sicilia orientale. Resta però l’ansia di allora, la tensione a voler ricostruire la città secondo i moderni canoni di architettonici che coniugavano insieme arte e bellezza ad evidenziare ed esaltare la razionalità dell’uomo che si contrapponeva alla presunta irrazionalità della natura ed è da questa ansia e tensione che nasce via Etnea. La via quindi, con il suo selciato di pietra lavica, è la figlia di un illuminismo che nel bello e nella scienza trovava gli stimoli necessari per una creativa ricostruzione. Per questo motivo, il Duca di Camastra che si occupò di far rivivere una landa desolata di morti e macerie, volle costruire nel centro della città, una lunga arteria di circa tre chilometri che partendo dal suo cuore dove erano collocati il Duomo e il Palazzo del governo, salisse lentamente verso l’Etna, quasi a sfidarla e, cosi facendo, a riconoscerne la grandezza e maestosità. Lungo via Etnea vennero così edificati i palazzi e le chiese più importanti in un continuo sfoggio del barocco siciliano di cui il Vaccarini fu il grande creatore, a queste forme proprie della ricostruzione dei settecento, si sono aggiunti più tardi i grandi palazzi di fine ottocento ed i delicati palazzi in Liberty di inizio ‘900 frutti di una borghesia imprenditoriale vivace e fortunata. Intorno a questi storici edifici sono cresciuti nel tempo i suoi eleganti negozi e le sue infinite pasticcerie, i suoi vecchi caffè, le antiche profumerie contornando le facciate barocche delle chiese, quelle dell’antica università, gli angoli delle tante piazze, le fontane, i chioschi per le bibite fresche, i mercati popolari e la rigogliosa Villa Bellini, dove per Villa in Sicilia si intendono giardini ricche di alberi esotici e fiori. Insomma via Etnea, essendo il luogo di incontro per eccellenza, riassume tutta la città nelle sue forme più nobili e più popolari e soddisfa con i suoi palazzi e negozi tutti i sensi che portano al piacere, perché come diceva un suo scrittore, Catania è la città del piacere e via Etnea è in fondo un raccoglitore di tutti i piaceri che in Catania si possono provare.
Yes it is true, I cannot say that via Etnea is the soul of Catania; there are other places where you can find the many different souls of Catania. But this soul, this one in via Etnea, is the one in which all the others add up making it unique and captivating. In Catania, very little of the city before 1693 remains , the 1693 is the year of the great earthquake that destroyed all eastern Sicily. However, the anxiety of that time remains, the tension to want to rebuild the city according to the modern architectural canons that combined art and beauty to highlight and enhance the rationality of man who opposed the alleged irrationality of nature and it is from this anxiety and tension that arises via Etnea. The street then, with its lava stone pavement, is the daughter of an Illuminism who in beauty and science found the necessary support for a creative reconstruction. For this reason, the Duke of Camastra who took care of reviving a wasteland of dead and rubble, wanted to build in the center of the city, a long artery of about three kilometers that starting from its heart, the Duomo and the Palazzo del government, rose slowly towards Etna, almost to challenge it and, in doing so, to recognize its greatness and majesty. Along Via Etnea the most important palaces and churches were built in a continuous display of the Sicilian Baroque of which Vaccarini was the great creator; to these forms of the reconstruction of the 1700, other have been added like the large palaces of the late eighteen century and the  delicate Liberty buildings of the early 1900s, the fruit of a lively and fortunate entrepreneurial bourgeoisie. Around these historic buildings, its elegant shops and its endless pastry shops, its old cafes, the ancient perfumeries have grown over time, surrounding the baroque facades of the churches, those of the ancient university, the corners of the many squares, the fountains, the kiosks for cold drinks, popular markets and the lush Villa Bellini, where Villa in Sicily means gardens full of exotic trees and flowers. In short, Via Etnea, being the meeting place par excellence, summarizes the whole city in its most noble and popular forms and satisfies with its palaces and shops all the senses that lead to pleasure, because as one of its writers said, Catania is the city ​​of pleasure and via Etnea is basically a collector of all the pleasures that can be experienced in Catania.
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progvolution · 5 years ago
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Abbiamo aumentato il nostro numero fino a sette miliardi e più, arriveremo a nove miliardi prima che si intraveda un appiattimento della curva di crescita. Viviamo in città superaffollate. Abbiamo violato, e continuiamo a farlo, le ultime grandi foreste e altri ecosistemi intatti del pianeta, distruggendo l’ambiente e le comunità che vi abitavano. A colpi di sega e ascia, ci siamo fatti strada in Congo, in Amazzonia, nel Borneo, in Madagascar, in Nuova Guinea e nell’Australia nordorientale. Facciamo terra bruciata, in modo letterale e metaforico. Uccidiamo e mangiamo gli animali di questi ambienti. Ci installiamo al posto loro, fondiamo villaggi, campi di lavoro, città, industrie estrattive, metropoli. Esportiamo i nostri animali domestici, che rimpiazzano gli erbivori nativi. Facciamo moltiplicare il bestiame allo stesso ritmo con cui ci siamo moltiplicati noi, allevandolo in modo intensivo in luoghi dove confiniamo migliaia di bovini, suini, polli, anatre, pecore e capre - e anche centinaia di ratti del bambù e zibetti. In tali condizioni è facile che gli animali domestici e semidomestici siano esposti a patogeni provenienti dall’esterno (come accade quando i pipistrelli si posano sopra le porcilaie) e si contagino tra di loro. In tali condizioni i patogeni hanno molte opportunità di evolvere e assumere nuove forme capaci di infettare gli esseri umani tanto quanto le mucche o le anatre. Molti di questi animali li bombardiamo con dosi profilattiche di antibiotici e di altri farmaci, non per curarli ma per farli aumentare di peso e tenerli in salute il minimo indispensabile per arrivare vivi al momento del macello, tanto da generare profitti. In questo modo favoriamo l’evoluzione di ceppi batterici resistenti. Importiamo ed esportiamo animali domestici vivi, per lunghe distanze e a grande velocità. Lo stesso avviene per certi animali selvatici usati in laboratorio, come i primati, o tenuti come esotici compagni. Commerciamo in pelli, contrabbandiamo carne e piante, che in certi casi portano dentro invisibili passeggeri patogeni. Viaggiamo in continuazione, spostandoci da un continente all’altro ancora più in fretta di quanto faccia il bestiame. Dormiamo in alberghi dove magari qualcuno prima di noi ha starnutito e vomitato. Mangiamo in ristoranti dove magari il cuoco ha macellato un porcospino prima di pulire i nostri frutti di mare. Visitiamo templi pieni di scimmie in Asia, mercati in India, paesini pittoreschi in Sudamerica, siti archeologici polverosi in Nuovo Messico, fattorie nei Paesi Bassi, grotte piene di pipistrelli in Africa orientale, ippodromi in Australia - e ovunque respiriamo la stessa aria, diamo da mangiare agli animali, tocchiamo tutto, diamo la mano ai simpatici abitanti del luogo. Poi risaliamo su un bell’aeroplano e torniamo a casa. Siamo punti da zanzare e zecche. Cambiamo il clima del globo con le nostre emissioni di anidride carbonica e spostiamo le latitudini a cui le suddette zanzare e zecche vivono. Siamo tentazioni irresistibili per i microbi più intraprendenti, perché i nostri corpi sono tanti e sono ovunque. Tutto ciò che ho appena scritto si può rubricare sotto la voce « ecologia e biologia evolutiva delle zoonosi ». Le circostanze ambientali forniscono opportunità per gli spillover. L’evoluzione le coglie, esplora le potenzialità e dà gli strumenti per tramutare gli spillover in pandemie.
Spillover. L'evoluzione delle pandemie David Quammen
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piumablu · 4 years ago
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Ho tra i miei ricordi un ragazzo di nome Mirco che amava la musica dal ritmo un po' ""tribale"" e aveva dei lunghi dreads biondi. Io avevo solo 16 anni appena compiuti e lui 23. Ero talmente imbarazzata da aver rovinato tutto quasi subito, però ricordo anche che una sera siamo andati alla festa dell'uva con degli amici. Era una di quelle festicciole da paesino montanaro con tante salite, poche discese e tanto chiasso.
E comunque mi piaceva molto, anche se la differenza di età era notevole.
A loro piaceva suonare strumenti esotici, fumare e bere, praticare yoga e fare dei lunghi cammini tra la natura.
Io non ne sapevo una minchia, la mia fobia sociale era agli albori e cercavo di tenere sotto controllo la mia ansia e la mia anima bombardandomi di Lexotan. (Sapore frutti di bosco, una delizia)
È vero, era un gran cliché freak però che dire, a me piaceva molto e volevo addentrarmi in quel mondo il più possibile.
Una notte ho dormito con lui perché si era fatto tardi e non riuscivo a tornare in Città. La mattina seguente, quando mi sono svegliata, mi stava annusando i capelli come un cane da tartufo. Boh, che cazzo faceva non lo so, però mi aveva detto 'i tuoi capelli hanno un odore magnifico' e io avevo risposto 'beh sì, è lo shampoo all'albicocca' e lui 'ma che shampoo, è proprio il tuo odore e mi mancherà tanto'.
Subito mi era sembrata una cosa così strana e bella da lasciarmi spiazzata. Ma ora che sono passati 7 anni e ci ripenso..deve essere stato davvero il mio fottuto shampoo.
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3178f-b281i-blog · 4 years ago
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Come si fa per attivare il metabolismo
Ed è giusto! Dolci dietetici: 5 ricette facili e gustose con foto per un finale perfetto ... Torte al formaggio classiche: 14 deliziose ricette dietetiche da ... Questa serie di esercizi per ... Quando si perde peso nella fase iniziale, poche persone credono. Puoi scegliere e acquistare integratori alimentari e vitamine per dimagrire dai migliori produttori con consegna nel nostro negozio online. Evalar bio Tea Green con fiori di camomilla Sacchetti filtro n. 20... [Continua a leggere→]
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Dieta per palestra 18 anni
Condizioni di conservazione del farmaco Goldline Plus. Impacchi utili in casa: combattere la cellulite, dimagrire, raffreddore e ... Qual è il pericolo di ogni torto Qual è un corso di sana perdita di peso in 30 giorni. Dopotutto, la longevità attiva e gli ormoni sono interconnessi. Ingredienti per due porzioni. Come si fa per attivare il metabolismo Queste pillole dimagranti, se riassumi le recensioni dei consumatori, nel 50% dei casi hanno ottenuto una valutazione positiva e ... Knee Tape Tape può essere acquistato presso la farmacia Romashka a Khabarovsk al prezzo di 990,00 rubli. Ciò accade se ti attieni rigorosamente a tutti i consigli. Per le emorroidi, la mummia viene assunta per via orale e anche mescolata (leggermente diluita con acqua) in un rapporto di 1: 6-1: 8 con miele e iniettata nel retto durante la notte per 1-2 mesi.
Come perdere 6 chili
Molte pillole dimagranti e pillole di estrazione utilizzano una varietà di agenti termogenici per aumentare la velocità di combustione.Se non ti piace il gusto del tè verde, ci sono altri tè sani per aiutarti a perdere peso. Tra le caratteristiche si può chiamare massaggio delicato, l'esclusione di forti pressioni. Il bloccante funziona anche in assenza di attività fisica. Recentemente, le pillole dimagranti sotto forma di integratori alimentari e medicinali sono diventate molto popolari. Il massaggio dimagrante anticellulite aiuta a rimuovere le tossine, i liquidi in eccesso dai tessuti della pelle, migliora il flusso sanguigno, che colpisce efficacemente le aree problematiche. I saloni di bellezza Samara offrono vari metodi per modellare il corpo e la cavitazione ad ultrasuoni non è l'unico modo per sbarazzarsi del grasso corporeo. Per ottenere i migliori risultati, bevi 8-10 bicchieri d'acqua ogni giorno. Mal di testa, nausea, vomito Tutto ciò che si dice sugli effetti collaterali, devi solo perdere peso correttamente. E salute. Inoltre se scegli un produttore normale. Ben presto la giornata si volterà con rinnovato vigore: sfamare tutti, raccogliere ...
Centro dimagrimento umbria
Ripetiamo 15 volte. Da dove nasce l'automassaggio manuale anticellulite? E 'anche efficace. Puoi perdere peso senza dieta ed esercizio fisico? Ricetta 1. I fondi di caffè caldi dovrebbero essere applicati a tutte le aree problematiche del corpo. Complex NeuroSystem 7 si è affermato come mezzo universale per dimagrire a casa ... Pillole. La stevia in compresse per dimagrire viene assunta 2-3 volte al giorno, 30 minuti prima dei pasti, 1-2 pezzi, lavata con una quantità sufficiente di stevia - un'erba eccellente per la perdita di peso, con un gusto gradevole e un minimo di effetti collaterali. Prezzi bassi. Elio in bombole portatili con consegna a Mosca e nella regione di Mosca. Quando la verza sarà morbida, versare i pomodori a pezzetti nella zuppa, mescolare, portare a ebollizione, coprire, abbassare la fiamma e far bollire ... La dieta dei piselli è un vivido esempio del fatto che la perdita di peso non richiede necessariamente cibi esotici e costi finanziari. Ricette per pasti dietetici.
Perdere grasso mangiando
Per sbarazzarsi della cellulite e ... L'importanza delle uova in una dieta equilibrata. Pranzo: due frutti maturi. Più severe sono le restrizioni dietetiche, maggiore è la probabilità di guasto. Pasti dimagranti a basso contenuto calorico preparati con prodotti semplici influenzeranno il raggiungimento dell'obiettivo, senza danneggiare ... Essenza e principi. Una dieta da 800 kcal al giorno, sviluppata e offerta a tutti, presuppone un'alternanza nell'utilizzo di proteine ​​e carboidrati, mescolando il tutto con la fibra necessaria. Volete coccolare la vostra famiglia con una deliziosa pizza in un fine settimana, ma in casa non c'era farina?
Dimagrire velocemente pancia
Programma di allenamento con i pesi per principianti. Galleria. Come usare il porridge per dimagrire. Va tenuto presente che anche con tutti i principi di una corretta alimentazione, una persona può ... Pillole dimagranti oriflame. Questo è molto importante all'inizio, poiché vedi risultati reali da ... Questo esercizio aiuterà a normalizzare il funzionamento del sistema nervoso centrale. Innanzitutto, scopriamo quale alimentazione dovrebbe includere nell'allenamento della forza per la perdita di peso. Gli esercizi con i manubri sono un'opportunità ideale per le donne per perdere peso e acquisire forme belle e snelle. A giudicare dalle recensioni, un giorno di digiuno per un frullato ti aiuterà a perdere da 1 a Si può concludere che un giorno di digiuno per un frullato dimagrante non ti aiuterà a perdere molto ... Altri 4 suggerimenti.
Quante calorie bisogna assumere a colazione
Tra i farmaci più popolari e convenienti ci sono i prodotti per ... È prodotto dal tessuto adiposo e fornisce una sensazione di pienezza. Verdure e proteine ​​sono alimenti prioritari durante un programma di perdita di peso. Giornata di digiuno con riso e mele. Viene venduto con un buon sconto, solo in una scatola (non c'è modo di imballare). Una giornata di digiuno efficace sul riso. Il sovrappeso è una vera croce per gli abitanti delle città moderne seduti negli uffici e abituati a spuntini malsani e cene tardive. Guarda la composizione delle pillole dimagranti Reduslim in buona qualità, discuti e condividi con gli amici Nuovi video - Compresse Reduslim Pillole dietetiche Reduslim. Cosa aiuterà con le manifestazioni della menopausa. Il motivo principale è uno stile di vita sedentario ...
Neonati in sovrappeso
Il generale tra un metodo efficace di correzione del peso e Qual è la dieta del Dr. Bormental. Per guardare un programma TV per la tua regione, vai alla home page del programma TV. Forum. Zucchine dietetiche con formaggio. Grazie a una nuova formula potenziata, questo integratore contiene principi attivi naturali per rendere ... Questa esperienza viene volentieri adottata dai nostri chef, creando nuovi piatti da un prodotto sano e sicuro. La dieta è adatta a quelle persone che sognano cambiamenti radicali nella loro vita e dieta ... Sono considerati i più efficaci nel dimagrire.Puoi dedicare fino a 10 ore settimanali ad allenamenti estenuanti, ma per ridurre il risultato Combinando questi 20 esercizi dimagranti e aderendo ai consigli per ... Purifica il fegato dalle tossine e dalle tossine (con un uso moderato).
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[ad_1] Introduzione: Casinò Tulalip Casinò Tulalipdove i migliori giochi, alloggio, cucina e intrattenimento tutti insieme sotto lo stesso tetto. Che tu sia un giocatore d'azzardo esperto o che stia semplicemente cercando una serata divertente, il nostro casinò resort a Tulalip, Washington, ti offrirà sicuramente un'esperienza indimenticabile. Clicca per qui Notizie sul casinò. Casinò Tulalip: una breve panoramica casinò tulalip Tulalip Casino è stato un pioniere nel settore del gioco d'azzardo sin dalla sua apertura nel 1992, e per una buona ragione: offre divertimento senza sosta e un servizio cordiale. Il nostro casinò di proprietà e gestito da Tulalip Tribes mostra con orgoglio il ricco patrimonio della nostra cultura fornendo le ultime novità in fatto di comodità all'avanguardia. Tulalip Casino offre opzioni di gioco senza pari Slot machine, una pletora di loro I giocatori di slot machine saranno al settimo cielo al Casinò Tulalip, sede di quasi 2.000 delle più recenti e fantastiche slot machine. Abbiamo un'ampia varietà di giochi, dai vecchi standard alle nuove uscite all'avanguardia, per garantire che tutti possano trovare qualcosa che amano. Giochi da tavolo divertenti e divertenti Al Tulalip Casino, puoi goderti l'eccitazione dei classici giochi da tavolo tra cui blackjack, roulette e craps. La combinazione dei nostri utili rivenditori e l'ambiente vivace assicura un'esperienza memorabile piena di divertimento e amicizia. Solo per i coraggiosi e gli esperti: High Stakes Poker La nostra poker room high-stakes è il posto giusto se stai cercando una vera prova delle tue abilità. Metti alla prova le tue abilità in entusiasmanti tornei e cash game contro altri abili giocatori. La sala da poker di Tulalip Casino è un'esperienza irripetibile, che tu sia un professionista esperto o che tu abbia appena iniziato. Sperimenta una cucina deliziosa Blackfish, il migliore della cucina raffinata Blackfish, un raffinato ristorante di alto livello, è una gemma nascosta che serve squisiti piatti del nord-ovest. Ogni piatto, dai frutti di mare più freschi alle migliori bistecche, è preparato con cura per offrire un'armonia di sapori che impressionerà anche il commensale più sofisticato. Cedars Cafe ha buffet irresistibili. Vieni al Cedars Cafe e concediti i nostri buffet a volontà, che offrono un'ampia varietà di deliziose opzioni. Il Cedars Cafe offre un'ampia varietà di piatti, da piatti esotici a piatti familiari. Canoes Carvery, un accogliente ristorante informale Canoes Carvery è un ottimo posto dove andare se stai cercando un'esperienza culinaria informale. Cena con deliziose insalate, zuppe e panini creati con ingredienti di alta qualità. Goditi un po' di R&R nel grembo del lusso [embed]https://www.youtube.com/watch?v=Wa_YH-YXDtA[/embed] Il confortevole rifugio che è il Tulalip Resort Hotel Soggiorna nello splendido Tulalip Resort Hotel per un lungo periodo di tempo. Dopo una lunga giornata di gioco e intrattenimento, torna nell'oasi di lusso e pace che è una delle nostre camere o suite dal design lussuoso. Regalati un angolo di paradiso alla T Spa La T Spa offre una varietà di servizi rigeneranti per aiutarti a rilassarti e sentirti riposato. I nostri terapisti qualificati possono fornire di tutto, dai massaggi rilassanti ai trattamenti per il viso stimolanti per garantirti una sensazione di rinnovamento e rinvigorimento. Eventi e intrattenimento di altissima qualità L'anfiteatro di Tulalip ospita una formazione costellata di stelle Al Tulalip Amphitheatre, potresti perderti in un mondo di spettacoli dal vivo indimenticabili. Il nostro teatro presenta un'ampia varietà di artisti di alto livello, da band vincitrici di Grammy a spettacoli teatrali avvincenti. Gli spettacoli da non perdere dell'Orca Ballroom Potresti sentirti parte dell'azione in una delle esibizioni ravvicinate e personali di Orca Ballroom. In questo luogo unico e accogliente, puoi goderti le esibizioni di alcuni dei migliori comici e musicisti del mondo.
Attività divertenti che ti fanno divertire Tulalip Casino offre emozioni tutto l'anno con i suoi numerosi eventi spettacolari. Il nostro casinò resort è sempre pieno di attività, con eventi che vanno dalle feste a tema agli incentivi speciali. Tulalip ha un sacco di negozi. casinò tulalip Seattle Premium Outlets: l'ultima terapia al dettaglio I Seattle Premium Outlets, famosi in tutto il mondo, si trovano proprio accanto al Casinò Tulalip e sono il sogno di ogni acquirente che diventa realtà con la loro incredibile gamma di prodotti di marca venduti a prezzi fortemente scontati. Trascorri la giornata facendo shopping e fai grandi affari su abbigliamento, accessori e altro ancora. Acquista i reperti unici nella boutique del Casinò Tulalip Resort Puoi acquistare regali e ricordi unici per ricordare il tuo tempo a Tulalip nei piccoli negozi del resort. Questi negozi offrono un'avventura di shopping unica nel suo genere, con oggetti unici che vanno dai gioielli e dipinti all'artigianato dei nativi americani. Pro e contro Professionisti Contro Ampia gamma di giochi da casinò Rischi di dipendenza dal gioco d'azzardo Strutture lussuose e moderne Potenziale perdita di denaro Opzioni di intrattenimento ed eventi Ambiente affollato e rumoroso Varietà di opzioni per mangiare e bere Parcheggi limitati Servizio clienti di alta qualità È consentito fumare in alcune aree Posizione comoda Restrizioni all'ingresso per le persone al di sotto dell'età legale per il gioco d'azzardo Accesso alle sistemazioni alberghiere Possibilità di lunghi tempi di attesa per giochi popolari Premi fedeltà e promozioni Mancanza di luce naturale nell'area di gioco Opportunità di lavoro Dipendenza dalla possibilità di vincere Esperienza culturale e tribale Opzioni di trasporto pubblico limitate Insomma, l'eccitazione al Tulalip Casino non è seconda a nessuno Infine, Tulalip Casino offre più di un semplice posto dove giocare; fornisce anche alloggio, cibo, divertimento e shopping di prim'ordine. Il nostro casinò resort si rivolge a un'ampia varietà di ospiti, inclusi giocatori d'azzardo seri, buongustai e amanti del teatro. Fai un viaggio al Tulalip Casino e preparati ad essere incantato dal miglior posto al mondo per divertimento e svago. Per altri giochi, fare riferimento a Software di previsione del casinò. Domande e risposte (FAQ) Devi avere almeno 21 anni per entrare in Tulalip Casino. Il casinò di Tulalip è una zona senza fumo. Tuttavia, ci sono zone separate in cui è consentito fumare. Sebbene non esista una regola ferrea, chiediamo agli avventori di vestirsi in modo appropriato per un casinò di fascia alta. Il Tulalip Resort Hotel, infatti, offre una gamma di opzioni di alloggio adatte a una vasta gamma di vacanzieri ed eventi. C'è un'offerta per ogni occasione, che tu stia cercando un weekend termale o una romantica luna di miele. Visita la scrivania del Player's Club qui al Casinò Tulalip e un membro del nostro staff sarà lieto di assisterti con l'iscrizione al nostro programma di premi. [ad_2] Source link
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corallorosso · 5 years ago
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L’Amazzonia brucia anche per colpa nostra. Partiamo da noi per cambiare le cose di Linda Maggiori L’Amazzonia brucia, e noi la guardiamo bruciare. Mettiamo faccine che piangono su Facebook e ci puliamo la bocca dall’ennesimo hamburger. Non ci rendiamo conto che l’Amazzonia brucia anche per colpa nostra. La carne è uno dei principali prodotti di esportazione dal Brasile, e l’Italia è uno dei principali importatori (30mila tonnellate all’anno – soprattutto per carni lavorate di bassa qualità). Noi italiani mangiamo circa 80 kg di carne a testa all’anno, molti meno del “consumatore tipo” americano, che divora ogni anno 222,2 kg di carne, ma in ogni caso una quantità assurda, abnorme: il nostro fisico non ne ha bisogno e soffre, con l’aumento di patologie cardiovascolari e tumori. E le foreste bruciano. Milioni di ettari di foresta sono andati distrutti quest’anno nel mondo, dalla Siberia, all’Europa, all’Amazzonia che rischia di diventare una savana, con una perdita immane a livello di biodiversità e aumento del riscaldamento globale. L’Ipcc (il panel Onu di esperti sul climate change), sottolinea che il 23% delle emissioni umane di gas a effetto serra derivano dalla deforestazione e dalle trasformazioni del suolo connesse all’agricoltura industriale e, quindi, alla nostra dieta. Oltre alla carne (e ai latticini che ne derivano), siamo abituati a mangiare in ogni stagione prodotti e frutti esotici: caffè, zucchero, cacao, avocadi sono frutti avvelenati del disboscamento, trasportati con navi che emettono ingenti quantità di Co2. Anche l’estrazione del petrolio minaccia l’Amazzonia e gli indigeni che la abitano: nell’aprile 2019, dopo una lunga lotta, 5mila indios dell’Oriente ecuadoriano sono riusciti a fermare, con una storica sentenza, lo sfruttamento petrolifero di 200mila ettari di Amazzonia. Il “biodiesel”, che mettiamo nei motori pensando di fare del bene all’ambiente, è un altro colpevole del disboscamento. Secondo Transport and Environment, “l’evidenza scientifica è chiara: la domanda extra di olio di palma e di soia per produrre biocombustibili sta distruggendo la foresta pluviale, la savana e prosciugando paludi e torbiere”. Ma le piaghe dell’Amazzonia e dei suoi custodi indigeni non finiscono qui: dalle aggressive industrie di legname all’estrazione illegale di oro. A fine luglio 2019 “dozzine di garimpeiros (cercatori d’oro) hanno fatto irruzione armati nella terra indigena del popolo Wajãpi, nel nord del Brasile, assassinando il leader indigeno”. In Brasile la deforestazione dell’Amazzonia è aumentata del 67% nei primi sette mesi del 2019: il presidente Jair Bolsonaro ha assecondato la bancada ruralista (la lobby dei latifondisti), eliminando divieti per centinaia di pesticidi, creando canali preferenziali per la carne brasiliana verso l’Europa, togliendo i dazi sull’importazione di auto di lusso e delle macchine agricole. Così il Brasile vende all’Europa carne e in cambio compra Suv e macchine agricole. Soltanto di fronte a questo disastro epocale, anche l’Europa si indigna a minaccia sanzioni. Ma anche la parte boliviana dell’Amazzonia brucia: secondo la denuncia di monsignor Coter (Rete ecclesiale panamazzonica),“Evo Morales ha appena firmato un contratto con la Cina per venderle 10 milioni di mucche. E’ stato proprio il governo a invitare la gente a disboscare le sterpaglie, ad aprire nuovi spazi per l’allevamento”. La Cina, paese emergente, sta modificando la sua dieta, dal riso alla carne, così come presto accadrà in tanti altri paesi poveri, che vedono nel way of life occidentale un modello di “benessere”. Che fare allora? Come dice Marga Mediavilla, prof di Ingegneria all’Università di Valladolid, in Spagna “quello che possiamo scegliere è se possiamo decrescere meglio o peggio: decrescere tutti allo stesso modo e cercare di proteggere la biosfera, o favorire la disuguaglianza, il fascismo, e la guerra, distruggendo completamente la nostra biosfera”(Internazionale, n. 1317). Protestiamo quindi nelle piazze contro i governanti, chiediamogli azioni coraggiose per salvare le foreste, ma partiamo anche da noi stessi. Riduciamo il consumo di carne: se non riusciamo a diventare vegetariani o vegani, torniamo almeno ai livelli degli anni 60, mangiando carne bianca, locale, una volta alla settimana. Anche la nostra salute ne gioverà. Orientiamoci a prodotti locali, stagionali; evitiamo i prodotti esotici, oppure compriamo solo quelli provenienti da fair trade, biologici, con filiere che assicurano il rispetto dei lavoratori e della foresta. Evitiamo di acquistare oggetti d’oro; muoviamoci con i piedi, i pedali, i mezzi pubblici, riduciamo l’e-consumismo, evitiamo di usare e gettare plastica, vestiamo usato. Piccoli gesti che non ci renderanno affamati, né miseri, né disperati. Piccoli gesti di coraggio, di boicottaggio e resistenza. Per salvare l’Amazzonia e tutti noi.
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mestoliefrecce · 5 years ago
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SPEZIE
PEPE si può trovare sia in grani sia macinato; le qualità principali sono quella di Mangalore, Ceylon, Giava, Penang, Singapore, Siam. Il pepe è una spezia di uso universale e può essere verde, nero, bianco e rosso PAPRIKA ne abbiamo di tanti tipi fine, dolce, semi-dolce, rosa, chili e si usa per tutte le preparazioni dove deve essere pronunciato il gusto piccante, per esempio il Goulash, per insaporire i fagioli, i ragù di carne, ed altri piatti di verdura o di pesce; ZAFFERANO può essere scelto o comune e viene usato per alcuni piatti come zuppe di pesce risotti e piatti esotici e deve essere usato in modiche quantità; PEPERONCINO esistono peperoncini più o meno piccanti, di diverso colore e sapore, tuttavia il colore rosso è quello che predomina su questa spezia. Si consumano freschi o essiccati, in pasta o mescolati ad altri odori. In certi paesi si usa essiccarli e poi metterli sott’olio, utilizzando in seguito quest’olio divenuto piccantissimo; CURRY non  è una pianta aromatica vera e propria, ma una mescolanza di varie spezie (cardamomo, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, curcuma, macis, pepe bianco e pepe di Caienna) ridotte in polvere e dosate sapientemente. A seconda della miscela di queste spezie, il curry assume una sua qualità particolare dal gusto più o meno forte. Quello utilizzato maggiormente in Europa si chiama Madras, che è anche il più profumato e piccante; viene utilizzato principalmente per la preparazione di piatti esotici; CHIODI DI GAROFANO Il loro impiego spazia dalla cucina alla pasticceria. Vengono utilizzati infatti per aromatizzare stufati, piatti di pesce, salse, dessert, frutta cotta, marinate o salamoie, e a volte si usano per picchiettare le cipolle per determinate preparazioni, come ad esempio il riso pilaf, utilizzati anche per la preparazione del curry; VANIGLIA è il frutto di una pianta rampicante, simile all’ orchidea, originaria del Messico, ma coltivata anche nell’ America Meridionale, Giava, Guadalupa, Martinica, Madagascar, ecc. I suoi frutti vengono raccolti prima della completa maturazione e lavorati in modo da subire una leggera fermentazione e da ciò deriva il loro gusto caratteristico ed il colore marrone-scuro ed è assolutamente indispensabile per tutti gli utilizzi in pasticceria; NOCE MOSCATA dal potere digestivo, viene venduta generalmente in polvere, tuttavia  la si può trovare anche sotto forma  di bacche pronte da grattugiare e viene impiegata  per insaporire salse, piatti salati o dolci; ZENZERO E’ usato in diversi piatti per aromatizzare zuppe di pesce, risotti e piatti esotici. E’ una radice molto aromatica, piccante e facilita la digestione dei cibi fritti, sempre usato  in quantità molto ridotte; CANNELLA si ricava dalla corteccia di un albero sempreverde originario dello Sri Lanka, viene utilizzata sia a pezzi sia in polvere, per gli usi più svariati che vanno dall’ aromatizzazione di bevande (Vin brulé, punch, ecc.), al confezionamento di piatti dolci o salati e anche per la preparazione del curry.
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dolcidasogno · 8 years ago
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Fresca e gustosa macedonia esotica
Fresca e gustosa macedonia esotica
Per un dopo pasto o una merenda diversi dal solito, oggi vi propongo una fresca e gustosa macedonia esotica. Per prepararla non sono richieste particolari abilità culinarie, anche se il giusto abbinamento di frutti, vi garantirà una buona riuscita. La macedonia è un grande classico che si gusta tutto l’anno, ogni mese ha i suoi frutti e i suoi colori, e questa in particolare si adatta benissimo…
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tarditardi · 5 years ago
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Si rinnova Crotto Valtellina a Malnate (Varese): tradizione, innovazione e passione per le cose buone
Tradizione, innovazione e passione per le cose buone a Varese: il Crotto Valtellina a Malnate. Cinquanta giorni di lavori di ristrutturazione e un look completamente rinnovato nei colori e negli arredi. Pareti interne dai colori caldi, pavimenti in gres porcellanato, la facciata esterna che, da uno spento giallo è stata portata ad un morbido color tortora, una nuova suggestiva illuminazione, sono solo alcuni dei lavori di ristrutturazione che hanno tenuto chiuso temporaneamente il celebre ristorante a conduzione familiare con chiusura il 23 luglio e riapertura il 12 settembre. L'obiettivo che ci si è posti è quello di innovare, mantenendo una continuità con il passato. Un mix eclettico tra materiali antichi, come il legno e il cotto e sofisticati dai decori di ispirazione Decò. Come dichiara Maria Vittoria Ferreani, moglie del proprietario Leonardo Valbuzzi: "Una storia di 45 anni di attività attualizzata al 2019. Tutto nel rispetto della storicità del locale, abbinando rustico e moderno, due stili che dialogano insieme per dare un aspetto più contemporaneo al locale".
Lo stile Industrial Decò che si è voluto ricreare con le ceramiche pregiate di Tagina, gli arredi dal design industriale, minimale e moderno firmato Damiano Latini e le illuminazioni artigianali di Panzeri, ha attirato, con l'inaugurazione di settembre, numerosi nuovi visitatori, rimasti incantati oltre che dal locale anche dalla caratteristica ex cava di pietra molera del '400 a ridosso delristorante, citata anche in diversi documenti topografici del Vaticano.
In questa aria di novità debutta una nuova carta che viaggia in parallelo a quella storica, ma offre piatti con prodotti varesini che seguono la stagionalità, ma soprattutto il territorio, come le pesche di Monate, la formaggella del Luinese, le castagne del Brinzio, i porcini della Forcora. La famiglia Valbuzzi, che è sensibile alle problematiche dell'ambiente, ha introdotto un'altra novità, un punto di ricarica per le auto elettriche dei clienti del ristorante completamente gratuito.
TRADIZIONI E QUALITA ' "Crediamo nella terra, nel cibo, nella famiglia. Crediamo nei semplici valori che ogni giorno portiamo in tavola." ci confida Roberto Valbuzzi, figlio del proprietario.
Non sono facili da trovare i ristoranti che possano permettersi di mantenere la propria tradizione di qualità per quarantacinque anni e nello stesso tempo riescano ad innovare ricette, idee, look e immagine di contemporaneità. Il Crotto Valtellina è uno di questi. Alla tradizione valtellinese siamo debitori non solo per gli imperdibili pizzoccheri e per una squisita gamma di formaggi, ma anche per le specialità di carne, di vini, di salumi... E ad un tempo all'alta scuola dell'ultimo erede della tradizione famigliare, lo chef Roberto Valbuzzi, dobbiamo la scoperta di piatti e sapori innovativi e coinvolgenti, quelli che tutti noi cerchiamo di scoprire nei nostri viaggi gastronomici.
Roberto Valbuzzi, oltre che chef e ristoratore è giudice televisivo di Cortesie per gli ospiti (real time tutte le sere alle 20.30) in cui ha modo di stare a contatto con le vere cucine italiane che sono fatte direttamente a casa di tutti noi. L'avventura televisiva di Roberto parte dal programma "Una cucina per due" (Gambero Rosso Channel, Sky) poi come conduttore di "Il bello del Gruyère" e anche su Vero Tv e Alice. Tra le sue tantissime collaborazioni televisive si possono citare programmi su La5 con Emanuela Foliero, Alice, Rai 2 nella rubrica dei "I fatti vostri"dedicata alla cucina, "La prova del cuoco" su Rai 1. Il 18 novembre andrà in onda la prima puntata del suo nuovo programma "Uno chef in Fattoria" su Food Network (Canale 33) che racconta della sua vita: dalla coltivazione insieme ai nonni, ai viaggi  in Valtellina dei prodotti che vengono serviti al ristorante e alle visite ai produttori locali di Varese per la nuova carta del territorio. Nel programma ci sarà anche tutta una puntata dedicata al makeover del ristorante.
Roberto è famoso anche per aver scritto il libro "Tutti Frutti" edito da Eri – Rai, dove la protagonista è la frutta, ma non si trovano solo ricette di dolci e dessert, Valbuzzi spiega come scoprirne degli usi originali in primi, secondi, piatti unici. Così, frutti familiari come mele, pere, uva e albicocche, o più esotici come papaya, mango e ananas, s'incontrano con risotti, filetti di carne e pesce, crostacei, formaggi, millefoglie, tagliatelle, creando piatti dal sapore raffinato e dagli splendidi colori. Non si tratta però di un ricettario puro: è anche il racconto di una storia familiare che richiama alla consapevolezza di ciò che significa cucinare, servire, mangiare. Un'attività intensamente umana fatta di lavoro e cicli naturali,  tempo e amore. Il libro si può acquistare nelle librerie, al ristorante e su amazon. La cucina di Roberto non si è fermata solo al Crotto Valtellina ma ha fondato nel luglio 2017 in collaborazione con Chef Express un nuovo ristorante sull'ex ponte Pavesi in provincia di Novara "Oltregusto"; e da quest'anno, viste le numerose richieste per eventi privati, ha creato insieme alla moglie Eleonora Laurito NOC Not Ordinary Catering per soddisfare le esigenze dei loro clienti.
Per ulteriori informazioni: https://www.robertovalbuzzi.com
CROTTO VALTELLINA
Ristorante Crotto Valtellina Via Fiume, 11 - 21046 Malnate (VA) Per le prenotazioni chiamare : +39 0332 427258 Fax: +39 0332 482536
Aperti tutte le sere, escluso il martedì Sabato: aperto pranzo e cena Domenica: aperto pranzo e cena Email: [email protected]
UN PO' DI STORIA
Una storia lunga tre generazioni quella del Crotto: fu acquistato dal nonno di Roberto Valbuzzi nel 1973 quando era una cooperativa di alimentari e granaglie. Il padre Leonardo ha creato l'attuale ristorante a ridosso della grotta di Molera, luogo suggestivo e unico nel suo genere dove la tradizione culinaria valtellinese portata dalla famiglia incontra l'attualizzazione e la grande ricerca nelle materie prime.
Il ristorante è situato a ridosso di una cava dismessa di "Arenaria di Malnate" o pietra molera, utilizzata in epoca medioevale: ancor oggi la cava è il fondale davanti al quale si rappresenta ogni giorno il piacere della cucina valtellinese. Ai primi del Novecento nacque il Grotto Valcabrina, ben conosciuto dai malnatesi prima, e dagli abitanti dei paesi limitrofi poi, per la frescura che vi si trovava nei caldi giorni d'estate. Il nome ha origine da "Grotto o Crotto", termine usato nel Canton Ticino e nel Varesotto per definire una cavità naturale: era una trattoria con alloggio e stallazzo, dove le carrozze che si dirigevano nella vicina Svizzera sostavano per rifocillare i cavalli e godere della frescura del luogo. A mano a mano il Crotto si abbellì di oleandri, disposti in grossi mastelli di legno ai lati della grotta. Durante i soleggiati pomeriggi, oltre al gioco delle carte si potevano fare quattro tiri con le bocce nell'adiacente e odierno parcheggio. Nel 1973 fu acquistato dagli attuali proprietari provenienti da Sondrio e prese il nome "Crotto Valtellina".
I GRISSINI VALBUZZI Nel 2012 nascono i grissini "I RUSTICI" a lievitazione naturale a base di cereali per il ristorante che hanno soddisfatto i palati esigenti di amici e clienti del Crotto Valtellina. Negli ultimi anni molte richieste sono arrivate anche dalla grande distribuzione. La gamma dei grissini Valbuzzi è molto varia: ce ne sono anche al Grano Saraceno e Farro e alla Segale e Carbone, e tanti altri. Oltre che al ristorante I Rustici Valbuzzi si trovano presso "Il Gigante" di: Castellanza (Va), Castano PRIMO  (Mi), Somma Lombardo (Va), Montanaso Lombardo (Lo), Usmate Velate (Mb), Curtatone (Mn), Daverio (Va), Cesano Maderno (Mb) , Cinisello (Mi), Villasanta (Mb), Ornato (Mi), Sesto san Giovanni (Mi), Bellinzago Lombardo (Mi), Erbusco (Bs) "Carrefour" in tutta la Lombardia. "Iper" di Varese, Solbiate, Arese "Granmercato" in tutta la provincia di Como "Crai" di Albizzate e nei mercati esteri di Belgio e Olanda.
Maria Vittoria Ferreani oltre che proprietaria del Crotto Valtellina ha una grande passione per il vino che l'ha portata a ricevere l'incarico di vice delegata de "Le donne del vino" per la Lombardia, ruolo che le ha permesso di essere sempre aggiornata sulle novità del mondo vinicolo. Ma non è impegnata solo nel mondo della ristorazione, si dedica anche alla tutela ambientale con l'incarico di coordinatore interregionale area centro-nord di Fare Ambiente, Movimento Ecologista Europeo. Maria Vittoria Ferreani è una delle fondatrici di Aime Donna (iniziativa dell'Associazione imprenditori europei) che sostiene l'imprenditoria femminile nel Varesotto. L'associazione tra le tante attività sul territorio organizza e sostiene eventi benefici.
DIFFUSO da ltc x Francesca Lovatelli Caetani
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