#freddie de tommaso
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the verbier festival verdi requiem everyone
#opera tag#opera#i mean not really but yeah#sacred music#classical music#messa di requiem#requiem#verdi#giuseppe verdi#verdi requiem#lise davidsen#(who btw sang the SHIT out of libera me. that’s the only part i’ve watched so far but yeah)#yulia matochkina#freddie de tommaso#sir bryn terfel#Youtube
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FESTIVAL DE PASQUA DE PERALADA: FREDDIE DE TOMMASO
El món de l’òpera no canvia massa amb els anys i la idolatria quasi diria que malaltissa per la veu de tenor, continua sent un dels principals atractius dels aficionats, com si no ens calguessin barítons, mezzosopranos, baixos o contralts. Les sopranos també interessen, però jo diria que no tant com els tenors que aglutinen una mena de fetitxisme que com més gran em faig, més em neguiteja i…
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Világsztárokban gazdag gálakoncerttel ünnepli 20 éves fennállását a Georg Solti Akadémia az Operaházban
Világsztárokban gazdag gálakoncerttel ünnepli 20 éves fennállását a Georg Solti Akadémia az Operaházban
Az elismert olaszországi bel canto nyári akadémia jelentős nemzetközi karriert építő egykori növendékei közül Aigul Akhmetshina, Freddie De Tommaso, Hera Hyesang Park és Paul Grant lép fel 2024. október 20-án a Magyar Állami Operaházban. A gálakoncerten közreműködik az OPERA Zenekar, vezényel Kovács János. Egyebek mellett a Bajazzók, a Bohémélet, a Carmen, a Hoffmann meséi, az Otello, a…
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Napoli, al San Carlo Norma è divisa tra i druidi e il Risorgimento
Regia metateatrale di Justin Way, dirige Lorenzo Passerini Successo alla prima per il nuovo allestimento del capolavoro di Bellini. Nel cast Anna Pirozzi (Norma), Freddie De Tommaso (Pollione), Ekaterina Gubanova (Adalgisa) 14/03/2024 Fabio Cappelli source
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Genova Comics and Games 2023
Il Genova Comics & Games festeggia dieci anni con un’edizione che si svolgerà nelle piazze e le vie di Sestri Ponente nel weekend del 9 e 10 settembre, con numerose attività, ospiti, videogiochi, fumetti, gadget e molto altro. Le attività presenti durante la fiera andranno da concerti, incontri con ospiti speciali, dimostrazioni, tornei di videogiochi e di giochi da tavolo, workshop di disegno e una gara di cos play, oltre ai vari stand che offriranno materiale tra cui fumetti, action figures, carte collezionabili, videogiochi, gadget e tanto altro. Come ogni anno, il palco sarà animato da cosplayer e artisti capaci che regaleranno emozioni a persone di tutte le età con le loro performance, senza dimenticare Cosmunit, un progetto di informazione che si occupa di eventi pop in tutta Italia, rivolto agli appassionati di fumetti, anime, cosplay, videogiochi e giochi da tavolo. Al Genova Comics & Games ci sarà anche un’area completamente dedicata al gioco, che include giochi da tavolo, giochi di ruolo, miniature e molte altre sorprese. Tra gli ospiti è da non perdere Stefano Guerrasio, un appassionato lettore e collezionista di fumetti fin da quando era bambino, ha sviluppato la sua inclinazione naturale per il disegno nel mondo degli eroi di carta, poi ha ampliato le sue competenze passando dalla illustrazione alla pittura e si è dedicato all’esplorazione di nuove tecniche e stili, fino a collaborare con gallerie d’arte della sua città, Genova. Ci saranno anche Freddie Tanto è un illustratore e fumettista che vive e lavora a Roma, ha frequentato la Scuola Internazionale di Comics e ha recentemente pubblicato la sua prima graphic novel intitolata “La Palude” per Edizioni BD, Federico Franzò, un artista a Genova dal 2003, che ha pubblicato con diverse testate Disney come Topolino, Paperinik, I Classici Disney, Zio Paperone e Paperino, Gabriele Villani, illustratore e disegnatore di Taranto, che nel 2016 ha creato il progetto “Coma Empirico“, di cui è disegnatore e autore e Sergio Cabella è un disegnatore e autore che ha iniziato la sua carriera nella Disney nel 1993, oltre a collaborare altre aziende come Rainbow per le Winx e Huntik, la Piemme per Geronimo Stilton e le Tea Sister e la Ferrero per le sorprese Kinder. Al Genova Comics & Games, sarà protagonista anche la Jedi Generation, un progetto nato nel 2012 e ha registrato un rapido sviluppo grazie all’impegno e alla dedizione dei suoi membri, al punto di diventare uno spettacolo dal vivo apprezzato e riconosciuto in tutta Italia. A causa dell’aumento della domanda da parte degli appassionati dell’arte della spada laser, la Jedi Generation oggi è un’autentica accademia di formazione per aspiranti Jedi e Sith, per imparare tecniche di spada suddivise in varie forme e stili conosciuti dai fan della saga, nonché l’interpretazione e l’acrobatica. Tra gli ospiti ci saranno anche Federico Butticè, Federica Simonelli, Tommaso Arzeno, Federico Franzò, Cosmunit, Sergio Cabella, Chiaretta Bon, Davide Barzi, Modugno & Pini, Giulia D’Achille e Christian Canovi, Elena Mirulla e Christian Terranova, Giampaolo Soldati, Steve De Brevi, Ne’ha e tanti altri artisti, illustratori e doppiatori. Read the full article
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“Ah yes, what a creative 100% super-original title for my next project”
#opera#opera shitpost#opera shitposts#opera memes#opera singer memes#tenors#as far as we know both jonas kaufmann and freddie de tommaso have upcoming albums both titled 'the tenor' (one in english one in italian)#and roberto alagna has a fucking MOVIE shot at palais garnier in paris coming out soon ALSO titled 'the tenor' (in french)#i'm sure there's more but i'm too lazy to check
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Puccini: Mentìa l'avviso (Orch. Quagliarini) · Freddie De Tommaso · London Philharmonic Orchestra · Renato Balsadonna
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Freddie de Tommaso withdraws from First Night of the Proms due to Covid-19
Freddie de Tommaso withdraws from First Night of the Proms due to Covid-19
Freddie de Tommaso has withdrawn from the First Night of the Proms at London’s Royal Albert Hall this evening after testing positive for Covid-19. The 28-year-old British-Italian tenor – and winner of this year’s BBC Music Magazine Newcomer Award – was due to perform with the BBC Symphony Orchestra and Chorus in the opening night performance of Verdi’s Requiem, alongside fellow soloists, soprano…
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Ho fatto questa cosa per la fanzine "Fanzaghirò", più di 40 fumettisti e illustratori italiani disegnano e raccontano Fantaghirò, per una fanzine in omaggio alla serie cult anni 90. Tutto il ricavato del progetto sarà devoluto in beneficenza alla Casa delle donne di Bologna. Mancano tre giorni alla fine della campagna Indiegogo, l'obiettivo è già stato raggiunto da un pezzo ma c'è sempre bisogno di un aiuto in più, ecco il link alla campagna: https://www.indiegogo.com/projects/fanzaghiro-books-fantasy# E questa è la lista degli autori partecipanti: Alessandro Baronciani ※ Alessandro Coppola ※ Alexiel April Alice Ghirlanda ※ Claudia Nuke Razzoli ※ Cristina Portolano Eleonora Enid Antonionii ※ Fabio Pia Mancinini + Marco B Bucci Flavia Biondii + Anna Ferrari ※ Francesco Zito ※ Freddie Tanto Giovanni Pota ※ Giorga Marras ※ Giulia Sagramola ※ Greta Xella Guido Fiato ※ Jacopo Camagnii ※ Laura La Came ※ Lois Lorenza Cherry de Luca De Luca ※ Loris De Marco ※ Luisa Torchioo Maicol&Mirco ※ Marco Albiero ※ Maurizia Rubino Michele Soma ※ Noemi Gambinii ※ Nova Sin ※ Pablo Cammello Raffaele Raffaele Lele Sorrentino ※ Rita Petrucciolii ※ Salvatore Calamari Salvatore Giommarresi ※ SantaMatita ※ Silvia Rocchi ※ Tommaso Di Spigna ※ Valentina Brancatiati ※ Vittoria Macioci #art #artist #fantaghirò #drawing #drawings #illustration #illustrator #illustrations #illustration #comics #artistsoninstagram #design #designer #ink #inked #inker #colors #colours #colored
#ink#design#illustrator#inked#colors#colours#illustrations#comics#inker#designer#colored#drawing#artistsoninstagram#illustration#drawings#artist#art#fantaghirò
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sette febbraio
Johann Heinrich Füssli, Incubo, 1781
Quando la tua barca da lungo tempo ormeggiata nel porto, ti sembra prendere le sembianze di una casa comincia a mettere radici nell’immobilità del molo, va’ al largo ! È necessario salvare a qualsiasi prezzo lo spirito viaggiatore della tua barca e la tua anima di pellegrino.
(Dom Hélder Câmara)
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Nati il 7 febbraio
Tommaso Moro
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#Alfred Adler#Charles Dickens#Giancarlo De Cataldo#Harry Sinclair Lewis#Hélder Pessoa Câmara#Italo Insolera#Jiří Pelikán#Johann Heinrich Füssli#Juliette Gréco#Leo Spitzer#Maria Pace Ottieri#Maurizio Ferraris#Patrick McGrath#Paul Nizan#Tommaso Moro#Valentino Parlato#Virgilio Lilli#Wilhelm Freddie
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VERBIER 2022: UN BALLO IN MASCHERA (De TOMMASO-MEADE-TÉZIER-FANG-BARCELLONA;NOSEDA
Freddie de Tommaso, Riccardo a Un ballo in Maschera. festival de Verbier 25 de juliol de 2022. D’ençà de la segona etapa d’IFL només parlo de streamings TV, retransmissions radiofòniques o retransmissions al cinema de concerts i òpera, en comptades ocasions i només d’allò que veritablement em trasbalsa. El seguiment de l’activitat internacional a través de les diferents modalitats de transmissió…
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#Angela Meade#Daniel Barrett#Daniela Barcellona#Dennis Chmelensky#Freddie de Tommaso#Gianandrea Noseda#Giuseppe Verdi#Ludovic Tézier#Michal Proszynski#Milan Siljanovic#Oberwalliser Vokalensemble#Un Ballo in Maschera#Verbier Festival Orchestra#Ying Fang
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macbeth from giuseppe verdi on the vienna stateopera 14th of july a fantastic performance with my beloved anna netrebko in the title role of lady macbeth. further artists luca salsi as macbeth, roberto tagliavini as banco, freddie de tommaso as macduff, carlos osuna as malcom..... conducter philippe jordan (hier: Wiener Staatsoper) https://www.instagram.com/p/CQNh87gpG-6/?utm_medium=tumblr
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Daniele Gatti e il Coro di Santa Cecilia a Verbier con Verdi
Daniele Gatti e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, istruito da Andrea Secchi, e protagonisti il 17 luglio alle 18:30 al Festival di Verbier, il villaggio alpino svizzero nel Canton Vallese, con il Requiem di Verdi. Con loro un cast internazionale di voci formato dal soprano Lisa Davidsen, dal mezzosoprano tedesco Okka von der Damerau, dal tenore Freddie de Tommaso e dal basso…
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Paolo Sorrentino gira “The New Pope” (e John Malkovich in veste papale fa convertire frotte di accaniti atei). I romanzi più belli sul Papa? Li hanno scritti Giorgio Saviane, Morselli, Quinzio, Roberto Pazzi… (Con lettura in allegato, in attesa della Mostra/Messa del cinema di Venezia)
Con diabolico cinismo si potrebbe dire che la faccenda dei ‘due papi’ abbia contribuito al cospicuo revival – in termini di pubblicistica, almeno – della Chiesa cattolica. Domenica scorsa, per dire, terminata la Messa – cioè, sciolto l’incanto di un’esistenza davvero ‘diversa’ – tra la foresta delle colonne, sentivo una signora sussurrare a mezza voce, “quello lì” – si riferiva a Papa Francesco – “usurpa il posto che è di Benedetto XVI”. La tizia non è una vaticanista né una teologa, eppure difende la propria opinione con verve da invasato.
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Il balcone di San Pietro a Cinecittà: verità e finzione nel film di Paolo Sorrentino, “The New Pope”; Photo by Gianni Fiorito
M’aggancio qui a una notizia uscita un paio di giorni fa. Paolo Sorrentino mostrerà alla prossima Mostra del cinema di Venezia The New Pope, la serie che segue, papale papale, The Young Pope, pubblica nel 2016. Della serie, prodotta da Sky Studios, HBO e Canal+, si sa che il ‘giovane papa’, l’ammaliante Jude Law, sarà avvicinato e sostituito da un ‘nuovo papa’. John Malkovich. Le fotografie divulgate dall’ufficio stampa Sky (qui potete leggere un servizio sul set) sono di fantomatica bellezza. Malkovich in divisa papale convincerebbe un ateo a darsi alle fauci di Dio.
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Il balcone di San Pietro e la Cappella Sistina ricostruite a Cinecittà con rigorosa raffinatezza portano a pensieri verticali. Che corrispondenza c’è tra la Chiesa cattolica e la sua dimora vaticana? Che grado d’incarnazione esiste tra la Chiesa e un edificio detto chiesa? Che cosa è immaginato, immaginario o autentico della fede? �� possibile immaginare Dio? Che affinità esiste tra formula e atto, tra rito e verità? Come si sa, il demonio seduce con un gioco di specchi.
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Intendo dire. Paolo Sorrentino, che ha fiuto narrativo, si è accorto del potenziale romanzesco che cova sotto la sottana vaticana. Di fatto, abbiamo lasciato il ‘tema’ del circuito vaticano, del nitore papale, alla narrativa ‘di genere’, allo scirocco dei Dan Brown. Peccato. Insomma, in Vaticano c’è il rappresentante di un dio che si è fatto carne, in cui la lotta tra la vita e la morte è pungolo di diamante. C’è un uomo che crede che la morte, vinta, si possa vincere, ancora. Non vedo tema più inevitabile di questo. Il papa ha un potere conferitogli dalla realtà spirituale, non dall’elettorato terreno.
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La grande letteratura italiana, preoccupata, forse, per il fatto ‘sociale’ o per la questione ‘morale’, ha ignorato il Vaticano e i suoi sotterranei e sotterfugi (per sfottere Gide). Di romanzi dedicati all’inquietudine papale – non rientra nel club il meraviglioso Quinto evangelio di Pomilio – senza malie noir (il ‘genere’, in impasto italico, sul tema è agguerrito e pimpante e più informato di una presunta narrativa ‘alta’, altra; faccio solo due nomi: Fabio Delizzos e Marcello Simoni) ne conto pochi. Il libro più noto resta Il papa di Giorgio Saviane, del 1963, finalista allo Strega – finì buon ultimo della ‘cinquina’, in una edizione di lusso vinta da Natalia Ginzburg con Lessico famigliare sopra Rien va di Tommaso Landolfi, La tregua di Primo Levi e Un giorno di fuoco di Beppe Fenoglio – e vincitore del Campiello. Questo romanzo sull’abisso della ‘chiamata’, “su un possibile papa fuori di ogni schema fisso… pieno di pagine memorabili” (Nazareno Fabbretti), fu tradotto in inglese (The Finger in the Candle Flame) e in spagnolo (El papa), ottenne un più che discreto successo di pubblico, vi fu l’intenzione – prima di Sorrentino – di tradurlo in film. C’erano già produttore (Cecchi Gori) e sceneggiatore (Massimo De Rita, che avrebbe scritto un’altra pellicola tratta da un romanzo di Saviane, Eutanasia di un amore, con Ornella Muti e Tony Musante). Il progetto, però, saltò: “Non se ne fece nulla. L’ho detto più volte: Saviane era un antipatico, non faceva il lacchè, non gli piaceva mendicare attenzioni”, mi disse la moglie, Alessandra Del Campana.
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Con Roma senza papa, il romanzo fanta-vaticano di Guido Morselli, come si sa, Adelphi comincia la pubblicazione di un’opera anarchica e totalmente postuma; uno dei romanzi meno noti di Sebastiano Vassalli, La notte del lupo (1998), piglia avvio dall’attentato a Giovanni Paolo II tentato da Ali Agca. Roberto Pazzi è tra i rari scrittori italiani viventi attenti al ‘tema’: Conclave (2001) è uno dei suoi romanzi più alti, a cui va legato, per ‘partecipazione’ narrativa L’erede (2002) e per altezza filosofica Vangelo di Giuda (1989). Anche Ferruccio Parazzoli è scrittore che fiorisce tra le asperità religiose: cito soltanto 1994. La nudità e la spada (1990), Il fantasma di Dio (2013), Missa solmenis (2017). Di stampo diversamente narrativo è il libro di Sergio Quinzio, Mysterium iniquitatis (1995), dove si raccolgono “le encicliche dell’ultimo papa”, un prometeico Pietro II.
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La ‘rinuncia’ di Benedetto XVI, il fratres carissimi sussurrato l’11 febbraio del 2013, mi è parso un tuono, uno squarcio, una ‘novità’ nella Storia come quelle, folgoranti, che possono accadere solo grazie a chi regna sull’invisibile e ha ragione sopra i morti. Vi scrissi un libro, Rinuncio, pubblicato da Guaraldi, che ha avuto un insperato (stando ai miei canoni mefistofelici) ‘successo’ – al Campiello, nella tarda primavera del 2014, fu eletto da Monica Guerritore come il libro più bello ed estremo del convegno –, fu tradotto in lavoro per il teatro. Tra lettori che vivono nei sotterranei, quel libro continua la semina (Piergiorgio Odifreddi, impertinente ateo, impenitente matematico, lo ha apprezzato e lo ha donato, di recente, a Benedetto XVI). The New Pope sarà presentato a Venezia – due puntate –, durante la Mostra/Messa del cinema che si svolge dal 28 agosto al 7 settembre. Lego qui due brandelli da Rinuncio, come spartito, nell’attesa. (d.b.)
***
Sul prato di fronte alla mia cella, la neve si è accumulata in un cerchio. Sembra, sotto la luce, un lago, un foro che risucchia il cielo e le montagne. Arrancando, sono giunto alla finestra, mi sono arrampicato con il mento, che poi ho aggiustato presso il vetro. La pozza di neve mi affascina perché mi ricorda il lago di Rimsting. I lupi vi si avvicinavano avidi di vedere la propria immagine riflessa. A volte si gettavano nel lago, emergendone freddi, grigi come stelle comete. Sono certo che speravano di diventare uomini. Ma la loro forma, inflessibile, non mutava e questo ha esasperato la rabbia, ha dato crescita ai denti. Poiché la trasformazione non si era adempiuta, si esprimevano mordendo i compagni, attaccando il villaggio, desiderandone i bambini. Il lago, nella mia immaginazione, era Dio.
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«Che fine di merda ha fatto mio padre, certo, ma io sono finito a pulire la merda del nonno»: la confessione di quell’uomo mi sconvolse. Ero stato eletto Papa da poco, per questo, immagino, dimenticai la veste, vestendomi come un cardinale. L’uomo compiva degli studi nella Biblioteca Vaticana riguardo all’esicasmo – più tardi scoprii che aveva scritto un libro sui sacerdoti suicidi. Lo incontrai nell’atrio della Biblioteca e lui mi affrontò con quella frase. Non era cupo né scontroso, parlava con gioia. Mi disse che il padre si era suicidato quando aveva dieci anni, per questo, adulto, si prendeva cura dei nonni paterni. «La nonna bestemmia e spera nella rapida morte del coniuge», mi disse sorridendo. A seguito di un incidente il nonno, novantenne, era immobilizzato a letto. L’uomo gli cambiava ogni mattina il pannolone, «afferro le macerie della sua merda con le mani, rifiuto i guanti», mi disse, e disse che vortici di vomito gli perforavano la gola e lo stomaco. Eppure, resisteva. «Per la depressione la nonna si scava il viso, fino a deformarlo, perché nell’aldilà nessuno possa riconoscerla», mi disse. Gli risposi, sconvolto, che forse doveva ricorrere a degli infermieri, farsi aiutare. Replicò con il silenzio, con la serenità dei martiri. Mi parve che quella fatica non fosse una pena ma una gloria. «Nella cacca del nonno vedo Dio», mi disse e per me fu inaccettabile, entrai nell’aula, senza benedirlo. Più tardi mi accorsi che era stato lui ad estorcere la mia confessione di impotenza.
*
Due papi che pregano insieme: non è questo un segno diabolico? Le schiene bianche e grevi, simili ai cancelli della Città di Dio. Ma una volta varcati, come scrivono i mistici bizantini di ritorno dalle proprie visioni, ad attendere il fedele è una falange di giaguari. Incaricati di divorare l’anima per vomitarla davanti a Satana. Il Paradiso non è un premio, ma una tentazione, un artificio del demonio. La vita è il premio concessoci da Dio e il dolore la medaglia. I nostri ricordi s’incardinando negli animali e nelle piante: altrimenti, perché guardarli provoca in me un abisso di memorie? Testimonio che non incontrerò mai Papa Francesco, il mio successore. Ma la Curia saprà narrare una storia diversa: non escludo che abbiano da tempo stanato il mio sosia. L’immagine dei due papi non smette di ossessionarmi. Essi mi sembrano i purissimi chiodi che hanno trafitto, come rose, le mani di Cristo. Oppure, mi appaiono come i due ladroni al fianco della Croce: chi sarà il redento?
*
Georg carissimo,
per anni ho considerato piazza San Pietro come le fauci di un lupo bianco. Le colonne mi parevano i denti enormi della bestia e il pavimento la spianata del palato. San Pietro è un luogo che divora, che espropria l’anima: quando ne usciamo siamo davvero migliori, che conversione attraversiamo? Ora, da lontano, San Pietro mi pare una culla e la Chiesa un bambino. In questa visione, i lupi, allora, sono i papi, che con continua avidità divorano il bambino. La forza della Chiesa è in questa secolare strage dell’innocente, che forse è una ostinata ricerca di Cristo. Eppure, la Chiesa è fondata dai fedeli più che dai sacerdoti. Ma i fedeli, senza il Papa, sono come lupi esiliati dal branco: l’inverno salderà il loro muso con una museruola di ghiaccio, per sopravvivere dovranno imparare a cibarsi d’erba, aspirandola con il naso, con gli occhi. Da sempre la fede è una questione di sopravvivenza e il cristianesimo una coltivazione di larici nel deserto.
Davide Brullo
*In copertina: Jude Law e John Malkovich in “The New Pope”, di Paolo Sorrentino; fotografia di Gianni Fiorito
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“Gestuale” personale dell’artista Nicolás Rojas León a cura di Giuseppe Carli
L’artista cileno decorerà live un capo, un accessorio o un semplice oggetto portato dal pubblico presente
OPENING venerdì 21 giugno ore 19:00
Il centro d’arte Raffaello è lieto di ospitare la personale dell’artista cileno Nicolás Rojas León dal titolo “GESTUALE” a cura di Giuseppe Carli, che sarà inaugurata venerdì 21 giugno, ore 19:00 negli spazi espositivi di via Notarbartolo 9/e a Palermo. L’evento si inserisce all’interno del tour europeo dell’artista che prevede altre tappe nelle città di Madrid, Barcellona, Roma, Berlino, Londra e Parigi. La personale avrà inizio con una performance in strada. L’artista coinvolgerà il pubblico presente e semplici passanti, mettendo al centro dell’opera il “GESTO” focus del suo impulso creativo. Durante la serata, per tutti coloro che vorranno, Nicolás Rojas León sarà disposto a decorare live un oggetto, un capo di abbigliamento, un accessorio personale del pubblico presente.
“La scrittura ha in sè un potenziale visivo fatto di lettere e grafemi che oltre ad avere un senso e un suono legato alle convenzioni linguistiche, sono anche segni tracciati sul foglio – commenta il critico e curatore Giuseppe Carli – che sono leggibili anche come immagini, al di là del significato semantico che possiedono. Se n’erano già accorti i miniatori medievali quando trasformavano il capolettera in una piccola opera d’arte figurativa basandosi sulle forme geometriche delle varie iniziali. Nicolás Rojas León con la sua arte scrittoria si inserisce in questo processo comunicativo che è progredito sino ad oggi, passando nei primi anni del ‘900 con l’effetto onomatopeico delle parole di Filippo Tommaso Marinetti, il poeta futurista autore del celebre Zang Tumb Tumb alla Street Art. A prima vista le sue opere mostrano delle ovvie parentele formali con elementi entrati nella storia della pittura moderna, come le alternanze delle sapienti campiture di colore, grandi e piccoli gestualità che porta la scrittura ad appropriarsi dello spazio, transumando la fantasia a una condizione naturale e necessaria. Le scelte cromatiche – conclude Carli – variano in base ai concetti espressi nel testo, così al grigiore della notte corrispondono dei toni spenti, al fuoco fa riscontro una dominante rossa e al blu una prevalenza di toni freddi.”
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In occasione del solstizio d’estate e per augurare un buon avvio di stagione, sarà organizzato un cocktails allietato dalla presenza di DJ set Tony Tutone che regalerà agli ospiti una accurata selezione delle migliori hit estive. La mostra, sarà fruibile sino al 6 luglio 2019 (via Notarbartolo 9/e, 90141, Palermo) da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Domenica e lunedì mattina chiusi.
Nicolás Rojas León
Nicolás Rojas León
Biografia
RojasLeón, cileno, eccezionale per aver portato la calligrafia tradizionale in un ambiente molto più artistico e sperimentale, creatore del proprio stile, dove la gestualità e l’espressività sono parti fondamentali della sua arte. Attualmente ambasciatore Calligraffiti, dove è parte dei 25 artisti calligrafici più influenti al mondo.
RojasLeon nasce a Santiago in Cile nel 1986. Ha iniziato la sua carriera di artista nel 2012 a Buenos Aires, in Argentina, dove ha studiato con grandi artisti della calligrafia e del mondo della letteratura, come Silvia Cordero Vega (Argentina), Yani e Guille (Argentina), Ale Paul (Argentina), Roballos Naab (Argentina), Jhon Stevens (Olanda), Martina Flor (Germania) e gli altri. Dopo 2 anni inizia a studiare arte astratta alla Galleria Matienzo (Bsas) dove trova il perfetto mix tra arte Gestuale, Astrazione e Calligrafia. In quell’anno il suo stile si rafforza e comincia la sua carriera nel mondo dell’arte, il suo nome inizia a girare in diversi paesi, diventando un punto di riferimento per l’arte calligrafica, comincia così ad essere invitato a diversi festival di arte e design come Puma Urban Art, Trimarchi, Pixelation, Croma Festival, Università di Palermo, tra gli altri.
Sempre nel 2014 la sua carriera viene internazionalizzata partendo prima dalla Colombia (Medellin, Bogotà e Cartagena de Indias) e poi in diversi paesi e città d’ America come: Argentina, Ecuador, Stati Uniti d’America (NewYork e Miami) Messico e Perù.
Nel 2016 l’olandese Niel Neulman, precursore dell’arte calligrafica nella Street Art ed uno dei più importanti esponenti del movimento “Calligraffiti”, cura una mostra dove presenta i venticinque artisti calligrafici più influenti al mondo e RojasLeon è l’unico artista sudamericano a essere rappresentato e sponsorizzato.
Nel 2018 il marchio internazionale STARTER porta RojasLeon a Shanghai, in Cina, in uno degli eventi più importanti di Street Wear di tutta l’Asia:”Innersect Show”. Quest’evento segnerà la sua prospettiva artistica a livello globale.
RojasLeon attualmente si divide in tre paesi all’anno: Nord America, Sud America, Asia ed Europa, dove conduce workshop, interventi urbani e campioni del suo lavoro come artista, lavorando con diversi marchi come: Editorial Planeta, ZooYork, Starter, Redbull, iTunes, RayBan
Skechers, Adidas, Superga, Nike, NewEra, Corona Beer, Vans e molti altri.
EXHIBITION
2019
Art Walk Stgo (Santiago, Cile)
EstoEsArte? Galeria Mackena (Santiago, Cile)
2018
Expo “Calligraffiti” BacataCollection Gallery (Bogota, Colombia)
Innersect Show Starter Store (Shanghai Cina)
2017
Lira Gallery (Santiago, Chile)
Red Bermelo (DF, Messico)
Galleria Cima (Santiago, Cile)
2016
“Distintas Miradas” (Regione di Coquimbo, Cile)
Lolla Palooza di Galeria Cian (Santiago, Chile)
2015
Museo del giornalismo e della grafica (Guadalajara, Messico)
Go Design (Xalapa, Messico)
Galleria della mafia (Santiago del Cile)
Expo Weed (Santiago del Cile)
2014
Pixelation (Cordoba, Argentina)
Hotel Bobadillo (Cartagena de India, Colombia)
Trimarchi (Mar del Plata, Argentina)
Vans Classic Buenos Aires (Argentina)
Casa del sole (Santiago del Cile)
Sindicato Bar (Santiago del Cile)
2013
Puma Urban Art (Bsas Argentina)
Beats And Art (Bsas, Argentina)
The Sin Futuro (Bsas, Argentina)
Shanghai Dragon (Bsas, Argentina)
Gestuale, personale dell’artista Nicolás Rojas León “Gestuale” personale dell'artista Nicolás Rojas León a cura di Giuseppe Carli L’artista cileno decorerà live un capo, un accessorio o un semplice oggetto portato dal pubblico presente
OPENING venerdì 21 giugno ore 19:00
Il centro d'arte Raffaello è lieto di ospitare la personale dell'artista cileno Nicolás Rojas León dal titolo “GESTUALE” a cura di Giuseppe Carli, che sarà inaugurata venerdì 21 giugno, ore 19:00 negli spazi espositivi di via Notarbartolo 9/e a Palermo.
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'Addio, Sogni di Gloria' 作曲:Carlo Innocenzi 男高音:Freddie De Tommaso https://www.youtube.com/watch?v=25qCIlmEjGU(在 咖啡鳥咖啡館、早午餐、自製蛋糕、下午茶 Caffe Bird Coffee, Brunch, Cake, Afternoontea) https://www.instagram.com/p/CK6H_y3nhaD/?igshid=1il2a90mnr8ha
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