#fiuto cane
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il Cercatore di Tartufi: L'Oro dei Boschi e il Suo Fidato Cane. Di Alessandria today
La magica avventura del cercatore di tartufi e il suo compagno a quattro zampe, alla scoperta dei tesori nascosti della natura.
La magica avventura del cercatore di tartufi e il suo compagno a quattro zampe, alla scoperta dei tesori nascosti della natura. Nel cuore delle foreste, tra il profumo del sottobosco e il silenzio della natura, si muove una figura affascinante e misteriosa: il cercatore di tartufi. Accompagnato dal suo fidato cane, il tartufaio si avventura in angoli nascosti dei boschi per scoprire uno dei…
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cartoon2d · 4 months ago
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Il primo incontro di Basil e Jennifer
Basil racconta- Era il primo giorno di primavera un sabato se non erro, ero andato da solo al parco, ma ad un tratto, sentii uno strano suono. Mi misi a correre, volevo sapere chi era a farlo, ma ahimè caddi in una buca profonda. Per fortuna non mi feci nulla, ma ero solo e spaventato. Iniziavo a perdere le speranze, ma tutto d'un tratto...
JENNIFER- Ehi là? C'è qualcuno la giù?
BASIL- Sì, ti prego aiutami.
JENNIFER- Aspetta, guardo se riesco a trovare qualcosa per tirarti fuori. Ecco afferra questo bastoncino...l'hai preso?
BASIL- Sì!
JENNIFER- Perfetto. Ora cerca di arrampicarti.
BASIL- Sono quasi arrivato.
JENNIFER- Non riesco più a tenerla. Afferra la mia mano.
Basil dà la mano a Jennifer e riesce a salvarsi
JENNIFER- Ti sei fatto male?
BASIL- No, sto bene. Grazie, per avermi salvato.
JENNIFER- Oh figurati. Si può sapere come ci sei finito in quella buca?
BASIL- Ho sentito uno strano suono e volevo scoprire da dove proveniva e allora ho corso e il resto lo sai, ma forse me lo sono sognato.
JENNIFER- Ma anch'io l'ho sentito.
BASIL- Davvero?!
JENNIFER- Sì! Che ne dici se lo cercassimo insieme?
BASIL- Chi? Noi due?
JENNIFER- Certo. Su andiamo.
Jennifer prende la mano di Basil. Il misterioso suono li conduce davanti ad un cespuglio
BASIL- Dev'essere qui...dietro. Al mio 3 andiamo, 1-2-...3.
I due topini oltrepassano il cespuglio e...vedono un cagnolino
BASIL e JENNIFER- Ma è un cucciolo.
BASIL- Di razza basset hound. Dev'essersi smarrito.
JENNIFER- Oh poverino. (Si avvicina al cucciolo) Ciao piccolino. Non devi aver paura, siamo qui per aiutarti. Non è così?
BASIL-Sì certo, ma prima di tutto analizziamo bene la situazione. Questo cucciolo porta un collare quindi appartiene dicerto a qualcuno. Non si è smarrito da molto, sta mattina pioveva molto e il suo pelo è troppo asciutto e pulito.
JENNIFER- (Accarezza il pelo del cane) Sì è vero, il suo pelo è bello asciutto e morbido. Secondo me questo cucciolo è venuto qui da solo.
BASIL- Cosa te lo fa pensare?
JENNIFER- È troppo piccolo per portarlo a passeggio ed è anche rischioso se incontra dei cani adulti. Io ipotizzo che sia scappato o da una casa o forse (si guarda attorno)...ma certo, il negozio di animali è qui vicino al parco. Qualcosa lo deve aver spaventato e istintivamente ha cercato un luogo tranquillo dove rifugiarsi.
BASIL- (Stupito) Sì...credo che tu abbia perfettamente ragione. La domanda è cosa l'ha spaventato?
Basil guarda attentamente il cucciolo e...
BASIL- A-ah, ma certo.
JENNIFER- Cosa?
BASIL- Guarda il suo collare. Non noti niente?
JENNIFER- Il cinturino del collare non è infilato nel fodero.
BASIL-Esattamente. Ora ti dico com'è andata secondo me. Un cliente è entrato nel negozio di animali e ha scelto questo cucciolo e il negoziante stava per mettergli il collare, ma il negoziante non riusciva a metterglielo perché non stava fermo, e come hai detto tu il cagnolino spaventato è scappato ed è corso fin qui.
JENNIFER- Sì, non può che essere andata così.
BASIL- Per fortuna ha il collare con la piastrina quindi possiamo rintracciare il suo proprietario e sapremo anche il suo nome.
JENNIFER- Giusto e appena lo sappiamo lo accompagniamo a casa.
BASIL- (Si avvicina al cucciolo che inizia ad annusarlo) È più facile dirlo che farlo.
JENNIFER- Buono piccolino. Cerca di stare fermo. (Gli accarezza il muso dolcemente)
Basil finalmente riesce a leggere
BASIL-Si chiama Ugo.
JENNIFER- Ugo? Oh è un bellissimo nome.
BASIL-Il suo indirizzo è...ma tu guarda che fortuna. Vive sopra casa mia.
JENNIFER- Perché dove abita?
BASIL- Baker Street numero 219, il suo padrone è il mio vicino di casa.
JENNIFER-Conosco Baker Street è lì che c'è il miglior panificio.
BASIL- Già.
JENNIFER-Hai sentito Ugo, si va a casa.
Ugo abbaglia felice
JENNIFER-Ma...come facciamo...non è addestrato.
BASIL-Tsk tsk, si dia il caso che io ho la soluzione proprio in tasca. Ugo essendo un basset hound è un cane da caccia quindi ha un eccellente fiuto e sarà proprio quello a guidarlo. Con questo (estrae un panino) panino che proviene dal panificio di Baker Street, basterà che Ugo lo annusi e...ah
Ugo mangia il panino
BASIL-Addio merenda. (Severo) Ma bravo, l'unica pista che avevi l'hai fatta sparire.
JENNIFER- Oh povero Ugo (lo accarezza dolcemente) sei affamato vero?
BASIL-(Offeso) Povero Ugo?! Questa è bella, mi dici come facciamo adesso?
JENNIFER- Non c'è bisogno di disperarsi. Guarda cos'ho nella tasca.
Basil guarda e vede un panino
JENNIFER-Ugo, guarda cos'ho qui.
Ugo inizia a scodinzolare
JENNIFER-Ah- Ah prima di mangiarlo devi annusarlo e devi seguire la pista e quando arriveremo a destinazione potrai mangiarlo. Intesi? (lo fissa negli occhi seria).
Ugo-Wof.
JENNIFER-Bravo. Ora tocca a te (consegna a Basil il panino).
BASIL-Bene, Ugo voglio che tu annusi questo panino (Ugo annusa il panino).
Hai sentito il suo profumo?
Ugo annuisce
BASIL- Bravo. Ci puoi dare un passaggio?
Ugo si abbassa e i topini salgono sopra
BASIL-Grazie.
JENNIFER-Grazie Ugo.
BASIL-Bene, Ugo andiamo!
Ugo conduce i topini proprio davanti al panificio di Baker Street
BASIL-Ce l'ha fatta. Bravissimo Ugo.
JENNIFER- Sapevo che ci saresti riuscito. Ecco il panino, te lo sei meritato.
Ugo mangia il panino e i topini scendono
BASIL- Seguici Ugo, la tua casa è quella lì.
Entrano nella casa attraverso lo sportellino dove entrano di solito i cani e i gatti
JENNIFER-Guarda com'è felice.
BASIL- Già. Certo che un cane così sarebbe bello addestrarlo.
JENNIFER-Sì dopotutto si è affezionato a noi. Tu che ne pensi Ugo?
Ugo- Wof.
JENNIFER-Credo che sia un sì.
BASIL-Lo penso anch'io.
JENNIFER- Noi tre siamo una bella squadra.
BASIL-Sì è vero.
JENNIFER- (Vede Ugo nella cesta) Oh guardalo...com'è carino.
BASIL-Sta arrivando qualcuno, presto nascondiamoci.
Jennifer piccola- Ciao Ugo.
Basil piccolo-Domani veniamo a trovarti.
Voce umana di un signore- Mi dispiace figliolo, abbiamo fatto il possibile e poi ci sono altri cuccioli in quel negozio di animali puoi sceglierne un altro.
Voce umana di un ragazzino- (Amareggiato) No, lui era perfetto è stato lui a scegliermi, tutta colpa di quello collare e adesso il mio Ugo sarà tutto solo.
Ugo- Wof, Wof.
Ragazzino- Ugo? (Vede il cagnolino corrergli incontro) Ugo!
Il ragazzino lo abbraccia in lacrime e Ugo gli fa le feste
Ragazzino- Oh Ugo, sei tornato da me. Ti prometto che non ti perderò più. Papà, hai visto è tornato.
Padre- Incredibile.
Ragazzino- Mamma, mamma Ugo è tornato.
Voce umana di una signora- Sì e di sicuro sarà affamato gli preparo subito qualcosa.
I due topini guardano la scena felici e soddisfatti
BASIL-Missione compiuta.
JENNIFER-Il nostro Ugo finalmente ha ritrovato il suo padrone.
BASIL-Sì e poi è in buone mani, il piccolo Sherlock è un ragazzino buono, aveva bisogno di un amico. Andiamo.
Basil e Jennifer escono dalla casa
BASIL- Aiutare gli altri che soddisfazione.
JENNIFER-Sì, è una sensazione meravigliosa.
BASIL e JENNIFER-È come se fossi stato(a) un(a) detective.
Sì guardano stupiti
JENNIFER- Vuoi diventare un detective?
BASIL- Sì è il mio sogno.
JENNIFER-Anche il mio.
BASIL-Davvero?
JENNIFER-Sì, ma...(triste) non sarà facile realizzarlo, (seria) ma ce la metterò tutta.
BASIL-Beh...secondo me la stoffa ce l'hai.
JENNIFER- Dici davvero?
BASIL-Certo.
JENNIFER-Grazie.
Inizia a piovere
JENNIFER-Sarà meglio che corra a casa prima che il tempo peggiori.
BASIL- Se vuoi ti accompagno.
JENNIFER-Ma no, sei a un passo da casa.
BASIL-Tu mi hai salvato, è il minimo che possa fare, prendo l'ombrello e arrivo.
Basil accompagna Jennifer e arrivano davanti ad una villa
BASIL- (Stupito) Abiti in questa mega villa?
JENNIFER- Sì. Grazie per aver accompagnata, sei stato molto gentile.
BASIL- Di niente.
JENNIFER- Magari...possiamo trovarci al parco.
BASIL- Sì sarà il nostro punto d'incontro e poi andiamo da Ugo.
JENNIFER- Perfetto. Ehi aspetta come ti chiami?
BASIL- Basil.
JENNIFER- Io sono Jennifer, ma tu puoi chiamarmi Jenny. Siamo amici?
Jennifer allunga la mano e Basil gliela stringe
BASIL- Amici.
Basil racconta- E così nacque la nostra amicizia.
è una pagina del mio libro (Ugo è praticamente Toby,ma essendo italiana io uso i nomi che gli abbiamo dato noi)
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mezzopieno-news · 1 year ago
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RITROVATA LA TALPA DORATA RITENUTA ESTINTA DA 86 ANNI
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Non veniva avvistata dal 1936, la talpa d’oro di De Winton (Cryptocloris wintoni) temuta estinta, riscoperta nella sabbia vicino alla città costiera di Port Nolloth, nel nord-ovest del Sudafrica.
Il piccolo mammifero prende il nome “d’oro” dalle secrezioni oleose che lubrificano la sua pelliccia che le permettono di “nuotare” tra le dune di sabbia, senza creare tunnel ma seppellendosi tra esse e rimanendo praticamente impossibile da vedere. Si tratta di uno degli animali più sconosciuti del pianeta ed è stata ritrovata dopo due anni di ricerche da un gruppo di ambientalisti dell’Endangered Wildlife Trust e dell’università di Pretoria e grazie al fiuto di un cane appositamente addestrato per seguire le tracce. La talpa d’oro di De Winton è l’undicesima delle specie perdute più ricercate al mondo ad essere riscoperta dal programma Search for Lost Species lanciato nel 2017 insieme a Re:wild.
Il team di ricercatori ha utilizzato una tecnica mai utilizzata prima per rilevare la talpa d’oro, il DNA ambientale (eDNA) che è il materiale biologico che gli animali perdono mentre si muovono nell’ambiente, tipicamente sotto forma di cellule della pelle, peli ed escrezioni corporee. Oltre a vivere in tane in gran parte inaccessibili, le talpe dorate hanno un udito estremamente sensibile e possono rilevare le vibrazioni derivanti dai movimenti sopra il suolo, il che le aiuta a evitare di essere viste dalla superficie. “Questa frontiera dell’eDNA apre un’enorme quantità di opportunità non solo per le talpe ma per scoprire altre specie perdute o in pericolo” secondo C. Theron Dell’EWT.
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Fonte: Re:wild; foto di Nicky Souness
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ma-pi-ma · 2 years ago
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Gli animali furono imperfetti lunghi di coda plumbei di testa piano piano si misero in ordine divennero paesaggio acquistarono nèi grazia volo il gatto soltanto il gatto apparve completo e orgoglioso nacque completamente rifinito cammina solo e sa quello che vuole.
L'uomo vuole essere pesce e uccello il serpente vorrebbe avere ali il cane è un leone spaesato l'ingegnere vuol essere poeta la mosca studia per rondine il poeta cerca di imitare la mosca ma il gatto vuol solo essere gatto ed ogni gatto è gatto dai baffi alla coda dal fiuto al topo vivo dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.
Non c'è unità come la sua non hanno la luna o il fiore una tale coesione è una sola cosa come il sole o il topazio e l'elastica linea de suo corpo salda e sottile è come la linea della prua di una nave i suoi occhi gialli hanno lasciato una sola fessura per gettarvi le monete della notte.
Oh piccolo imperatore senz'orbe conquistatore senza patria minima tigre di salotto nuziale sultano del cielo delle tegole erotiche il vento dell'amore all'aria aperta reclami quando passi e posi quattro piedi delicati sul suolo fiutando diffidando di ogni cosa terrestre perchè tutto è immondo per l 'immacolato piede del gatto oh fiera indipendente della casa arrogante vestigio della notte neghittoso ginnastico ed estraneo profondissimo gatto poliziotto segreto delle stanze insegna di un irreperibile velluto probabilmente non c'è enigma nel tuo contegno forse non sei mistero tutti sanno di te ed appartieni all'abitante meno misterioso forse tutti si credono padroni proprietari parenti di gatti compagni colleghi discepoli o amici del proprio gatto.
Io no io non sono d'accordo io non conosco il gatto so tutto la vita e il suo arcipelago il mare e la città incalcolabile la botanica il gineceo coi suoi peccati il per e il meno della matematica gli imbuti vulcanici del mondo il guscio irreale del coccodrillo la bontà ignorata del pompiere l'atavismo azzurro del sacerdote ma non riesco a decifrare un gatto sul suo distacco la ragione slitta numeri d'oro stanno nei suoi occhi.
Pablo Neruda
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papesatan · 1 year ago
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cane da menzogne
Stupido raccontarmi stronzate quando sai bene che col fiuto da lupo perverso che mi ritrovo riuscirei a disseppellire qualunque inganno malcelato. Posso offrirti la docile impressione di lasciar correre acquiescente, ma correre dove? Una volta svelata, non hai scampo. Dov'è che vorresti andare? Oggi pomeriggio i furbettini Rosemary e Giankarol hanno tentato di prendermi malamente per naso, complice un testo di antologia con domande di comprensione svolte da Rosemary venerdì e toccato oggi a Giankarol: “Gianko, hai letto il brano?” “Sì, sì”, “E le domande?” “Fatto tutto”. Mh. Inizio a correggere, risposte impeccabili. Mi faccio prestare il libro da Rosemary per una più celere correzione. Comincio a notare una strana uniformità sintattica e lessicale nelle risposte aperte e chiedo: “Ma hai copiato dal suo libro?” Silenzio. “Rosemary” incalzo “hai passato il libro a Giankarol per fargli copiare le risposte?” “No! No! Assolutamente! Giuro”. Il teatrino va avanti più di quanto possa sopportare, con Rosemary che nega strenuamente l’evidenza, finché, braccata alle strette, confessa. Ciò che mi fa più male non è tanto il copiare in sé, dopotutto chi di noi non l’ha mai fatto a quell’età, quanto voler prendermi in giro. Mi credi tanto stupido? Perché continuare a mentire, se ti capisci ormai sgamata? Sottovalutare la mia somma intelligenza è quanto di più idiota si possa fare, con l’amara conseguenza che a quel punto non ti crederò mai, mai più. “Oggi hai sprecato un’occasione, Rosy. Non ne avrai molte altre”. Spero lo capisca, le voglio bene. Quante possibilità sono disposto a darti prima che tu t'accorga che in realtà sono infinite? Stupido vecchio lupo che abbaia e non morde. Tu prega solo non morda mai...
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lunamagicablu · 2 years ago
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L'uomo vuol essere pesce e uccello, / il serpente vorrebbe avere ali, / il cane è un leone spaesato, / l'ingegnere vuol essere poeta, / la mosca studia per rondine, / il poeta cerca di imitare la mosca, / ma il gatto / vuole solo esser gatto / e ogni gatto è gatto / dai baffi alla coda, / dal fiuto al topo vivo, / dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.
Pablo Neruda, Ode al gatto
art by BossServices- DeviantArt
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Man wants to be fish and bird, / the snake would like to have wings, / the dog is a bewildered lion, / the engineer wants to be a poet, / the fly studies as a swallow, / the poet tries to imitate the fly, / but the cat / just wants to be a cat / and every cat is a cat / from the whiskers to the tail, / from the nose to the live mouse, / from the night to its golden eyes.
Pablo Neruda, Ode to the Cat
art by BossServices- DeviantArt
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petchannelsblog · 2 years ago
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Barbone Nano, razza canina
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Barbone Nano Il barbone è una razza canina di origine francese. In passato, grazie al suo fiuto e alla sua disposizione a stare in acqua, il barbone era impiegato nella caccia alle anatre come cane da riporto in acqua: il suo nome francese "caniche" deriverebbe infatti da "canard" (che significa appunto "anatra") oppure da chien canne (cane da canna); in tedesco ("Pudel") e in inglese ("poodle") il nome deriva dall'arcaico tedesco "pudeln", che significa letteralmente "tuffarsi". In difformità a quello che era stato per secoli il suo utilizzo prevalente, il barbone viene oggi posto nel IX gruppo della classificazione FCI (Federation cynologique internationale), cioè nella categoria dei cani da compagnia. Read the full article
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lamilanomagazine · 3 months ago
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Palermo: sono stati trovati circa 7,5 chilogrammi di hashish e marijuana in un appartamento. Arrestato 55enne
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Palermo: sono stati trovati circa 7,5 chilogrammi di hashish e marijuana in un appartamento. Arrestato 55enne. I militari, con il contributo del nucleo cinofili di Palermo-Villagrazia e l'infallibile fiuto del cane "Ron", hanno effettuato numerosi controlli nel centro abitato. In particolare, hanno notato uno strano andirivieni da un vicolo nel quartiere "Noce".... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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sorella-di-icaro · 5 months ago
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ARES, IL BARBONCINO CORAGGIOSO 🦁
Nel cuore di Roma, tra le antiche vie e le piazze storiche, viveva un barboncino rosso di nome Ares. Non era un cane qualsiasi: Ares era un vero e proprio eroe a quattro zampe, sempre pronto ad aiutare chi si trovava in difficoltà.
Con il suo pelo riccio come un batuffolo di cotone e i suoi occhi vivaci pieni di intelligenza, Ares conquistava il cuore di tutti quelli che lo incontravano. Era un cane affettuoso e giocoso, ma anche coraggioso e leale.
Un giorno, mentre passeggiava con la sua padrona, Elena, Ares sentì un grido provenire da un vicolo buio. Senza esitare, si precipitò all'interno, seguito dalla ragazza preoccupata. Nel vicolo trovarono un bambino piccolo che piangeva disperato. Si era perso e non riusciva a trovare la strada di casa. Ares, con il suo fiuto eccezionale, si mise subito all'opera per cercare la famiglia del bambino.
Seguendo una traccia invisibile per gli umani, Ares condusse il bambino e Elena attraverso le stradine tortuose del centro storico. Finalmente, dopo qualche tempo, arrivarono in una piazzetta dove una donna stava cercando con ansia il suo figlioletto.
La gioia della donna nel rivedere il suo bambino fu immensa. Abbracciò il piccolo e poi si inginocchiò davanti ad Ares, ringraziandolo con lacrime di gratitudine per averlo salvato. Da quel giorno, Ares divenne ancora più famoso in tutta Roma. Era conosciuto come il "barboncino coraggioso", il cane che aveva salvato un bambino.
La sua storia divenne un esempio di lealtà, coraggio e amore verso il prossimo.
E Ares, con la sua coda scodinzolante e il suo sorriso contagioso, continuò a portare gioia e sicurezza nelle strade della sua amata città.
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delectablywaywardbeard-blog · 9 months ago
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"Coca" anche tra detenute, cane antidroga trova dosi ad Avellino
Oltre 25 dosi di cocaina pura sono state scoperte ieri nella casa circondariale di Avellino durante una perquisizione straordinaria nel reparto femminile grazie al fiuto di Spike, il cane del Distaccamento cinofilo antidroga di Avellino.     La droga era stata nascosta negli indumenti che dovevano essere consegnati alle detenute: si tratta di vestiario proveniente dall’esterno del carcere e…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Controlli nel novese con i cani del Nucleo Cinofili di Volpiano. (Foto e video)
Le scuole al centro del progetto sulla legalità dei Carabinieri con i Dirigenti Scolastici
Le scuole al centro del progetto sulla legalità dei Carabinieri con i Dirigenti Scolastici. Novi Ligure – I Carabinieri novesi, in collaborazione con i Dirigenti Scolastici delle scuole superiori, hanno avviato una serie di controlli antidroga volti a garantire la sicurezza negli istituti scolastici. Tra gli istituti coinvolti, l’I.I.S. “Ciampini Boccardo” è stato oggetto di un intervento…
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kritere · 1 year ago
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Così il fiuto del cane Elio ha fatto scoprire alla Finanza le due borse con un milione di euro
DIRETTA TV 2 Agosto 2023 Grazie al fiuto del cashdog Elio di razza Labrador e all’acume investigativo del suo conduttore, è stato scoperto un ingente quantitativo di denaro contante all’interno di due borsoni nascosti su un pullman. La persona che trasportava i soldi denunciata. 1 CONDIVISIONI È stato sicuramente grazie al fiuto del cane Elio se nelle scorse ore la Guardia di Finanza di…
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oidualc38 · 2 years ago
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Sbagliando a volte s’impara spesso quasi mai.
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Erano passate solo poche ore dall’ultimo post di ieri, e immancabilmente ho sbagliato di nuovo. Avevo delle vibes negative. Dopo aver scritto mi sono riposato un paio di ore, mi son svegliato come se quello che avevo scritto e appreso prima fosse scomparso nel nulla. E così è stato poi in serata. Agitato, nervoso.. non va bene, non va un cazzo bene. Senza contare che uno stronzo di merda mi ha infastidito e non poco con i suoi atteggiamenti del cazzo! Due persone del cazzo erano li e due persone del cazzo hanno rotto la minchia. La prima neanche piu di tanto, ma ho il fiuto per certi personaggi, l’altro insopportabile. In più lei che da risposte del cazzo per msg. Dio che palle !! Pensa a te stesso, prima la tua persona poi il resto. Devo essere sincero: è dura. Ci vuole tempo è vero, ma a volte ho la sensazioni che così sono e così rimango nonostante gli sforzi. O forse non mi sforzo abbastanza. E’ bravo ma non si applica mi dicevano a scuola, sta cosa me la porto dietro nella vita di tutti i giorni ormai da quasi 40 anni. Sono consapevole dei miei errori, sono consapevole dei miei sbagli e delle mie lacune. Ma c’è qualcosa di ancor più consapevole che mi trascina giù con lui. Per esempio, quando una persona ti risponde dopo due ore (per dire) tu non è che per ripicca le devi rispondere 4 ore dopo. Non funziona così.. ecco.. io sono così. Qualsiasi cosa l’altra persona fa, io la prendo sul personale, e come se facessi una gara. Hai fatto così? Bene ora io faccio di peggio. Perchè non devi vincere te! Ecco questo faccio spesso, molto spesso. Consapevole, bravo ma non si applica. Zio cane che palle !!!
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vecchiorovere-blog · 2 years ago
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L’uomo vuole essere pesce e uccello
il serpente vorrebbe avere ali
il cane è un leone spaesato
l’ingegnere vuol essere poeta
la mosca studia per rondine
il poeta cerca di imitare la mosca
ma il gatto vuol solo essere gatto
e ogni gatto è gatto dai baffi alla coda
dal fiuto al topo vivo dalla notte fino ai suoi occhi d’oro.
Pablo Neruda,Ode al gatto .
Ellen von Unwerth, Meow II, 2012.
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Libri in festa!
Niente di meglio che ritrovare i vecchi amici durante le feste: vi proponiamo perciò le recenti imprese delle ‘serie’ più amate.
Una settimana in giallo: la nuova antologia di Sellerio, assemblata dai più noti affiliati della casa editrice siciliana. Una settimana è il termine massimo a disposizione dei protagonisti per risolvere il loro caso.
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Vecchie conoscenze  è proprio il titolo adatto per indicare l’ultima inchiesta di Rocco Schiavone, il vicequestore creato dalla penna di Antonio Manzini. Il passato torna a turbare il sonno del funzionario più trasgressivo e sboccato della procura, mentre l’inchiesta per omicidio lo porta a occuparsi, trasversalmente, nientemeno che di Leonardo da Vinci. Gli ingredienti per invogliare i palati dei nostri lettori ci sono tutti.
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Un altro caso anche per Marco Malvaldi: in Bolle di sapone i cari inossidabili vecchietti del BarLume sono ancora in lockdown, ma la loro curiosità non avverte il passare degli anni e li stimola a occuparsi di omicidi nonostante i limiti imposti dal ‘contatto a distanza’. Ma chi risolverà l’enigma, anche questa volta? Malvaldi riesce a farci sorridere persino in tempo di pandemia.
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In Reo confesso di Valerio Varesi il commissario Soneri (ricordiamo ancora la magnifica serie Rai Nebbie e delitti con un Luca Barbareschi perfettamente nella parte) si muove a Parma, città d’elezione del suo creatore, dove indaga su un delitto che ha già un colpevole: un caso troppo semplice per ingannare il fiuto dell’esperto commissario. Ecco le parole dell’autore: “Mi restava un’ultima ibridazione, una necessità personale e romanzesca: introdurre nel giallo l’inquietudine e gli stati d’animo tipici degli autori noir francesi: Izzo e Manchette, Malet e naturalmente il padre di tutti, Simenon. Mi ci voleva cioè un personaggio adatto a farsi osservare intimamente, ma con pudore”.
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Siamo ancora in Toscana con La casa di tolleranza. Tre avventure del commissario Bordelli  di Marco Vichi, che qui, però, fa un passo indietro nel tempo e ci racconta di quando Franco Bordelli era ancora vice, andava in bicicletta ed esistevano le case ‘chiuse’, ambienti quanto mai favorevoli a crimini e malavita. Un cane lupo delle SS, una prostituta che lavora a maglia, una passeggiata al cimitero sono argomenti che non possono lasciare indifferenti gli estimatori di questo ombroso personaggio, amante delle periferie, che annovera fra i suoi amici ladri e ricettatori. L’ultimo racconto, poi, è ambientato proprio a Natale!
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Alessia Gazzola con La ragazza del collegio ci offre una nuova avventura di Alice Allevi, intraprendente specializzanda in medicina legale, interpretata nella fortunata serie Tv L’allieva da Alessandra Mastronardi.
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L’ultimo romanzo di Fabio Stassi si intitola Mastro Geppetto: “Un padre alla ricerca del figlio. Un falegname e il suo burattino. Un piccolo gioiello di creatività e ispirazione letteraria”.
Per restare in tema di festività, vi proponiamo Fiaba di Natale  di Simona Baldelli, storia che ci riguarda personalmente perché racconta l’impresa, accurata quanto pericolosa, di un funambolo che vuole attraversare a grande altezza la distanza che separa il tetto della biblioteca dal campanile della chiesa. Perfetto per i sognatori.
Allettante e non convenzionale il giallo di Roberto Alajmo  Io non ci volevo venire: un detective involontario, di tipo diametralmente opposto ai cliché dell’investigatore stile Marlowe. Giovà, goffo, improbabile, inadeguato all’incarico che gli è stato affidato, muove a Partanna (nome quanto mai evocativo di una borgata di Palermo) i passi necessari per ritrovare una bella ragazza scomparsa. Uno stile divertente e ironico con venature dialettali per “un giallo comico e tagliente che ritrae il cuore ambivalente di una città”.
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Un titolo oltremodo accattivante (semel in anno licet insanire!) per Giuseppina Torregrossa:  Morte accidentale di un amministratore di condominio; in questo caso, però, l’amministratore in questione è un condomino in pensione che ha deciso di occuparsi di persona della gestione dello stabile, particolarmente malandato, in cui risiede. Ma allora perché questa morte improvvisa? Un ispettore, Mario Fagioli, che di soprannome fa ‘il Gladiatore’ non potrà che scoprire la verità.
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Gita in barchetta di Andrea Vitali è ambientato a Bellano nel 1963: un intrecciarsi di storie e personaggi, con le loro piccolezze, avidità, ambizioni e illusioni, la cui esistenza si specchia nelle acque del lago e assurge a dimensione epica.
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Grazie al terzo romanzo (dopo Nero di mare e Stagione di cenere) della serie del paparazzo Franco Zanna, Il codice della vendetta di Pasquale Ruju è entrato nella cinquina dei finalisti al Premio Scerbanenco. “Il ritorno di Franco Zanna in una Sardegna troppo carica di misteri”: furti milionari e delitti efferati nell’esclusiva Costa Smeralda, ma soprattutto l’incontro casuale con l’uomo che gli ha rovinato l’esistenza (per la serie la vendetta è un piatto che va mangiato freddo…).
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La vincitrice del Premio appena consegnato (nonché candidata allo Strega) è Antonella Lattanzi: “Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l’autrice è cresciuta, Questo giorno che incombe è un romanzo unico, bellissimo e  prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera”.
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Il romanzo Come delfini tra pescecani. Un’indagine per i Cinque di Monteverde di François Morlupi si è aggiudicato il Premio dei lettori al miglior romanzo Noir  per essere stato il più votato. “Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulminee a epiche figuracce. Una ventata fresca nel panorama giallo italiano”.
I lettori che hanno amato Chi ha ucciso Sarah? (appena ripubblicato in un’edizione riveduta dall’autore) e i folgoranti, spietati racconti di Dieci, non si lasceranno sfuggire  Solo la pioggia,  l’ultimo lavoro del talentuoso Andrej Longo: ripescando le tradizionali unità di luogo e di tempo di aristotelica memoria, il narratore chiude i personaggi in una stanza e in undici ore, sotto il fragore della pioggia incessante, li costringe a ripercorrere i drammi delle loro esistenze.
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Concludiamo con due classici (Perché leggere i classici? Per imparare a conoscere l’animo umano, che non cambia mai) di Honoré de Balzac appena ripubblicati. Pierrette: “Storia crudele dell’orfana Pierrette, povera, bella e d’animo nobile. I cugini che la ospitano … la tormentano fino allo stremo, per gelosia, per invidia, per meschinità … Cinismo, sarcasmo, fino alla comicità, propri della denuncia realistica; e una indagine psicologica sul desiderio e l’invidia che non risparmia nemmeno i buoni”. Wann-Clore. Jane la pallida: scritto a soli 26 anni e mai pubblicato in Italia “se non in forma edulcorata e introvabile dagli anni Trenta del Novecento, proposto adesso in una nuova traduzione” a cura di Mariolina Bertini, e presente nel nostro Sistema bibliotecario. Ispirato a un dramma giovanile di Goethe, narra la storia di un giovane ufficiale innamorato di due donne. Sullo sfondo delle guerre napoleoniche, amori romantici e dramma, intrighi e travestimenti: un feuilleton praticamente perfetto. “Balzac non incluse Wann-Chlore nella Commedia umana … Era troppo prossimo, con le sue eroine angeliche e con le inquietanti apparizioni del traditore Salvati, al mondo fantastico del romanzo gotico, che non poteva trovar posto nella sua fedele raffigurazione della civiltà contemporanea. Ma proprio l’atmosfera così peculiare di quest’opera giovanile lontana dal realismo la rende oggi per noi particolarmente attraente e suggestiva”.
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crazy-so-na-sega · 3 years ago
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il fanatico ha più fiuto di un cane: davanti a un trivio segue sempre e solo la sua "percezione"
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