#festa della Luna
Explore tagged Tumblr posts
Text
L'autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore (Albert Camus)
Benvenuto autunno, dai colori caldi e dei dolci frutti. Sei la stagione della vendemmia e del buon vino, ci coccoli con la dolcezza dell’uva, delle mele, dei cachi, della zucca, regalandoci i frutti di ciò che i contadini hanno seminato, coltivato con tanta fatica e ora iniziano a scegliere i semi che daranno vita a nuovi raccolti in primavera, facendoli essiccare e conservandoli al fresco e al…
#Acero del Giappone#antica roma#armonia#autunno#buio#cachi#castagne#celti#ciclo della vita#Cina#colori autunnali#cornucopia#Equilibrio#equinozio#equinozio d&039;autunno#felicità#festa della Luna#Giappone#giardini zen#Grecia#Higan#impermanenza#introspezione#luce#Mabon#Madre Terra#mele#momiji#ohigan#prosperità
1 note
·
View note
Text
Serata cinese al Cityplex Moderno di Sassari
Non uno di meno Sassari. In occasione della Festa della Luna, chiamata anche Festa di metà autunno poiché cade nel quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare (quest’anno il 29 settembre), il Cityplex Moderno di Sassari organizza una serata all’insegna della Cina. Alle 19 è in programma la proiezione, in lingua originale con sottotitoli in italiano, del film “Non uno di meno” del maestro Zhang…
View On WordPress
0 notes
Text
La 416ª Fiera di Santa Caterina porta tradizione e divertimento a Novi Ligure
Bancarelle, Luna Park e attività per tutte le età dal 22 al 25 novembre nel centro storico di Novi Ligure.
Bancarelle, Luna Park e attività per tutte le età dal 22 al 25 novembre nel centro storico di Novi Ligure. La città di Novi Ligure si prepara a celebrare la 416ª edizione della Fiera di Santa Caterina, una delle più antiche e amate tradizioni locali, che quest’anno promette di animare il centro storico con bancarelle, divertimenti e attività per grandi e piccini. L’evento si terrà dal 22 al 25…
#Alessandria today#Associazioni di Volontariato#attrazioni per famiglie#Auto d&039;epoca#Bancarelle#Battesimo della sella#Centro storico#Commercio Locale#Comune di Novi Ligure#consorzio Il Cuore di Novi#Consulta del Volontariato#corso Marenco#divertimento per bambini#eventi a Novi Ligure#Eventi Gratuiti#festa del bambino#festa popolare#fiera di novembre#Fiera di Santa Caterina#fiera storica#Google News#Iniziative Culturali#italianewsmedia.com#Luna Park#macchine agricole#manifestazione annuale#Novi Ligure#Piazza Dellepiane#Pier Carlo Lava#prodotti locali
1 note
·
View note
Text
Chi l'avrebbe mai pensato che per vivere un po' di magia celtica sarebbe bastato andare ai colli della mia città in questa notte di San Giovanni e seguire la tradizione di questa festa nella versione cristiana che non si discosta di molto dalla Beltane celtica, anche qui fanno da protagonisti il legame della vita contadina con i quattro elementi e i balli "attorno" al fuoco, oltre che l'acqua come purificazione e il salto del fuoco come prova per suggellare una promessa ed anche l'acqua-rugiada da tenere in un barattolo di vetro sul davanzale della finestra durante una notte di luna piena, il che somiglia davvero molto al rituale dell'acqua lunare, tant'è che anche in questo caso al mattino bisogna lavarsi il viso con quest'acqua caricata di energia spirituale; inoltre entrambe le feste segnano l'inizio dell'estate.
La festa di San Giovanni
La notte di San Giovanni tra il 23 e il 24 giugno si celebra una festa antichissima probabilmente risalente all'epoca italica, è la festa dei fuochi tant'è che dopo 6 mesi da questa festa ci troviamo nel periodo natalizio con un fuoco che contiene il sole che si fa via via più debole e con le giornate sempre più corte, mentre durante questa festa che corrisponde al giorno più lungo dell'anno abbiamo il fuoco di San Giovanni che purifica e che segna l'inizio del periodo più importante del ciclo calendariale agrario cioè il tempo del raccolto. Altro elemento purificatore è l'acqua, infatti il rituale del ramajietto prevede due prove quella dell'acqua e quella del fuoco da fare insieme alla persona che si sceglie come compare o commare a fiure.
In questa notte magica fiorisce la felce e quindi è la notte perfetta per scambiarsi dei mazzi di erbe aromatiche, i ramajietti, in cui ogni pianta ha la sua simbologia. Come ad esempio l'iberico, l'erba di San Giovanni i cui fiori gialli ricordano il sole e dai quali se vengono strofinati esce un succo rosso che richiama il sangue versato da San Giovanni, e attraverso questo scambio si rafforza il legame di solidarietà e d'amore tra le due persone che diventano più che parenti, appunto compare quindi come un padre e commare come una madre.
Un tempo questa festa avveniva nelle buie campagne dove a illuminare c'erano tanti fuochi accesi in ogni contrada, e si aspettava l'alba danzando la quadriglia intorno al fuoco e andando in spiaggia ad attendere il sorgere del sole e dentro al sole si doveva riuscire a vedere la testa di San Giovanni che si bagna per tre volte nell'acqua, inoltre una volta arrivata l'alba ci si bagnava nella rugiada come ad iniziare una nuova vita purificati, oppure si raccoglieva la rugiada in dei barattoli di vetro e dopo averla lasciata sul davanzale della finestra per tutta la notte ci si lavava il viso purificando così anima e mente oppure ancora si rompeva un uovo e si conservava l'albume dentro un bicchiere d'acqua tenendolo sul davanzale della finestra, al mattino l'albume aveva preso una forma particolare e la tradizione vuole che la forma di un grande e maestoso veliero simboleggi un anno meraviglioso, mentre quella di una barchetta più piccola un anno un po' così così in cui bisogna darsi da fare e remare per renderlo migliore.
Questa quindi è una festa contadina legata al ciclo calendariale agrario motivo per cui il simbolo del ramajietto è proprio un mazzetto di nove erbe aromatiche e medicinali legate quindi alla natura e ai suoi elementi: il sole e quindi il Fuoco, l'Acqua, l'Aria e la Terra che si ritrovano insieme in questo simbolo. Queste erbe rappresentano le sensibilità come la vista, l'olfatto e la meraviglia della natura, motivo per cui la civiltà contadina ricorreva a queste piante nel momento del bisogno.
Il rituale del ramajietto:
Viene prima di tutto pronunciata la promessa di volersi sempre bene davanti alla fontana:
Cumpare e cumparozz facemc ste nozz
Se ci vulem bene a lu paradise c'artruvem
Se male ci purtem a l'infern ci niem
Dopo aver pronunciato insieme questa promessa per sugellarla ci si abbraccia.
Dopodiché tenendosi per mano si fa il salto del fuoco e infine se questo vincolo viene accettato con impegno si conferma riconsegnandosi il ramajietto il giorno di San Pietro e Paolo, quindi dopo una settimana di riflessione.
Costumi tradizionali:
Per quanto riguarda le dame, queste indossavano abiti tradizionali del paese in cui vivevano, perché ci sono differenze tra i paesi sulla costa e quelli dell'entroterra in particolare i colori vivaci e il corpetto più alto e robusto per la costa e più basso ad esempio nel chietino, inoltre il costume della costa poteva venire arricchito di seta, frutto del commercio marittimo dell'epoca. Entrambe impreziosite con la classica presentosa abruzzese, anch'essa con le sue varianti in base alla zona, si tratta di un gioiello con intarsi in filigrana a riccioli o ad altre forme, dorata e a forma di stella con molteplici punte e uno o più cuori al centro. Inoltre l'abito cambiava nel momento in cui sposandosi si andava a vivere in un paese differente, indossando quindi quello del posto.
Invece gli uomini indossavano tutti delle vesti molto simili tra loro perché non volevano essere riconosciuti.
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#reportage fotografico#reportage#cultura#storia#tradizione#folklore#tradizione abruzzese#Montesilvano Colle#lu ramajiette#erbe#piante#acqua#fuoco#natura#legame#cumpare#commare#san giovanni#magia#alchimia#Beltane#abruzzesi#acqua lunare#promessa#costumi tradizionali
9 notes
·
View notes
Text
MÁQUINA: IL PUGILE | GAEL GARCÍA BERNAL E DIEGO LUNA OSPITI ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA
Gael García Berna e Diego Luna, protagonisti della serie originale Máquina: il pugile, saranno ospiti alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma per presentare la serie in Italia. Dopo una sconfitta devastante, Esteban “La Máquina” Osuna (Gael García Bernal) si trova a un punto morto della sua carriera da pugile. Fortunatamente per lui, il suo manager e migliore amico Andy Lujan…
View On WordPress
4 notes
·
View notes
Text
la sfera gira lentamente
XXXV - NOCTURNO Del pueblo en fiesta, rojamente iluminado hasta el cielo, vienen agrios valses nostálgicos en el viento suave. La torre se ve, lívida, muda y dura, en un errante limbo violeta, azulado, pajizo... Y allá, tras las bodegas obscuras del arrabal, la luna caída, amarilla y soñolienta, se pone, sobre el río. El campo está solo con sus árboles. Hay un canto roto de grillo, una conversación sonámbula de aguas ocultas, una blandura húmeda, como si se deshiciesen las estrellas... Platero, desde la tibieza de su cuadra, rebuzna tristemente. La cabra andará despierta, y su campanilla insiste agitada, dulce luego. Al fin, se calla... A lo lejos, hacia Montemayor, rebuzna otro asno... Otro, luego, por el Vallejuelo... Ladra un perro... Es la noche tan clara, que las flores del jardín se ven de su color, como en el día. Por la última casa de la calle de la Fuente, bajo una roja y vacilante farola, tuerce la esquina un hombre solitario... ¿Yo? No, yo en la fragrante penumbra, celeste, móvil y dorada, que hacen la luna, las lilas, la brisa y la sombra, escucho mi hondo corazón sin par... La esfera gira, blandamente... da J. R. Jiménez, Platero y yo
Dal villaggio in festa, illuminato di rosso fino al cielo, provengono aspri valzer nostalgici nel vento lieve. La torre si vede, livida, muta e dura, in un limbo vagante di colore viola, bluastro, paglierino... E là, dietro le buie cantine del sobborgo, la luna calata, gialla e sonnolenta, tramonta sul fiume. Il campo è solo con i suoi alberi. C'è un canto spezzato di grilli, una conversazione sonnambula di acque nascoste, una mitezza umida, come se le stelle si sciogliessero... Platero, dal tepore della sua stalla, raglia tristemente. La capra sarà sveglia, e il suo campanello insiste agitato, poi dolcemente. Infine, tace... In lontananza, verso Montemayor, un altro asino raglia... Un altro, poi, presso Vallejuelo... Un cane abbaia... La notte è così chiara che i fiori del giardino mostrano il loro colore, come di giorno. Presso l'ultima casa della Calle de la Fuente, sotto un lampione rosso e ondeggiante, un uomo solitario gira l'angolo... Io? No, io nella penombra profumata, celeste, mobile e dorata, fatta dalla luna, dai lillà, dalla brezza e dall'ombra, ascolto il mio cuore profondo, senza pari... La sfera gira, dolcemente... Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
2 notes
·
View notes
Text
Voci di Terra e Mare: Celebrazione della Diversità Culturale a Sole e Luna
L’invito di Renzo e Carmelina per il prossimo evento “Voci di Terra e Mare” promette di essere una festa vibrante e inclusiva della diversità culturale. Questa iniziativa, organizzata da Sole e Luna, mira a riunire persone di diverse origini per condividere storie, esperienze e culture attraverso la musica, la letteratura e il dialogo. Un Evento Ricco di Significato L’evento si terrà quattro…
2 notes
·
View notes
Text
C'era una volta, là
dalle parti di Chissà,
il paese dei bugiardi.
In quel paese nessuno
diceva la verità,
non chiamavano col suo nome
nemmeno la cicoria:
la bugia era obbligatoria.
Quando spuntava il sole
c'era subito una pronto
a dire: "Che bel tramonto!"
Di sera, se la luna
faceva più chiaro
di un faro,
si lagnava la gente:
"Ohibò, che notte bruna,
non ci si vede niente".
Se ridevi ti compativano:
"Poveraccio, peccato,
che gli sarà mai capitato
di male?"
Se piangevi: "Che tipo originale,
sempre allegro, sempre in festa.
Deve avere i milioni nella testa".
Chiamavano acqua il vino,
seggiola il tavolino
e tutte le parole
le rovesciavano per benino.
Fare diverso non era permesso,
ma c'erano tanto abituati
che si capivano lo stesso.
Un giorno in quel paese
capitò un povero ometto
che il codice dei bugiardi
non l'aveva mai letto,
e senza tanti riguardi
se ne andava intorno
chiamando giorno il giorno
e pera la pera,
e non diceva una parola
che non fosse vera.
Dall'oggi al domani
lo fecero pigliare
dall'acchiappacani
e chiudere al manicomio.
"E' matto da legare:
dice sempre la verità".
"Ma no, ma via, ma và ..."
"Parola d'onore:
è un caso interessante,
verranno da distante
cinquecento e un professore
per studiargli il cervello ..."
La strana malattia
fu descritta in trentatre puntate
sulla "Gazzetta della bugia".
Infine per contentare
la curiosità
popolare
l'Uomo-che-diceva-la-verità
fu esposto a pagamento
nel "giardino zoo-illogico"
(anche quel nome avevano rovesciato ...)
in una gabbia di cemento armato.
Figurarsi la ressa.
Ma questo non interessa.
Cosa più sbalorditiva,
la malattia si rivelò infettiva,
e un po' alla volta in tutta la città
si diffuse il bacillo
della verità.
Dottori, poliziotti, autorità
tentarono il possibile
per frenare l'epidemia.
Macché, niente da fare.
Dal più vecchio al più piccolino
la gente ormai diceva
pane al pane, vino al vino,
bianco al bianco, nero al nero:
liberò il prigioniero,
lo elesse presidente,
e chi non mi crede
non ha capito niente.
Gianni Rodari - "Il paese dei Bugiardi"
6 notes
·
View notes
Video
tumblr
8 MARZO - FESTA DELLA DONNA
È donna, tutto quello che al seme dona la vita. E’ donna tutto quello che la vita protegge, che la conserva, la nutre, l’esalta, la difende, la libera, l’abbellisce, la sostiene, l’ama, la canta, la danza, dona al nulla una voce, al buio una luce, al gelo una carezza, al silenzio un verso. Così è donna il mare, è donna il cielo, la terra, il fuoco, il vento, la pioggia, le stagioni, il sole, la luna, la tenerezza, la fedeltà, il sorriso, il pianto, il bosco, il fiume, i fiori ed i loro colori. È maschio solo il seme che la terra nutre, la goccia che il mare raccoglie, la foglia che l’albero nutre e il vuoto che il vento riempie, la rabbia spenta dall’amore, la pagina che la penna riempie, la corda che la chitarra trasforma in suono perché nulla brilla da solo, nessuno risplende di una sua luce se qualchedun altro non lo illumina, nessun seme ha senso se non trova terra per accoglierlo, acqua per nutrirlo, sole per farlo crescere. Per questo l’uomo è solo un seme e le donne sono acqua, sono terra e sole, sono il mondo e il cielo, il sogno e il domani.
Is a woman, everything that gives life to the seed. Everything that life protects, that preserves, nourishes, exalts, defends, frees, embellishes, supports, loves, sings, dances, gives a voice to the void, is woman. the light in the dark, in the frost a caress, in silence a verse. Thus the sea is a woman, the sky, the earth, the fire, the wind, the rain, the seasons, the sun, the moon, tenderness, fidelity, the smile, the tears, the forest, the river, are a woman, flowers and their colors. Is a male only the seed that the earth nourishes, the drop that the sea collects, the leaf that the tree nourishes and the void that the wind fills, anger quenched by love, the page that the pen fills, the rope that the guitar transforms into sound because nothing shines by itself, no one shines with its own light if someone else doesn't illuminate him, no seed makes sense if it doesn't find earth to welcome it, water to feed it, sun to make it grow. For this reason man is only a seed and women are water, they are earth and sun, they are the world and the sky, dreams and tomorrow.
17 notes
·
View notes
Text
La LUNA di GIUGNO
Luna Rosa, Luna di miele, Luna dei Cavalli, Luna del Sole, Luna di Litha, Luna allegra, Luna delle fragole.
🌏☀️🌈🌺🍓🦋🦄🐝🐬
La luna di Giugno è una luna allegra, espansiva, aperta ai cambiamenti, come vuole il simbolismo del segno dei Gemelli, il più fanciullesco e spontaneo di tutto lo zodiaco.
Hermes-Mercurio, il dio alato governatore del segno, ci invita a muoverci, a fare nuove conoscenze, a stare all’aperto il più possibile, a viaggiare e a dare più spazio a quella spensierata giocosità, che può rendere la vita più piacevole e leggera.
In sintonia con la stagione e con i ritmi della natura, che in questa fase dell’anno è all’apice della sua fase espansiva: le ore di luce continuano a crescere, regalandoci giornate lunghissime in cui godere del dolce tepore della tarda primavera.
L’aria è corposa, calda e profuma di fiori, mentre le farfalle dalle ali variopinte volteggiano tra i petali…. e così anche i nostri pensieri si fanno leggeri, a tratti mutevoli e fantasiosi, e già volano ai luoghi delle nostre vacanze.
In campagna l'erba nei prati è già alta, i cereali sono vicini alla maturazione, mentre i giardini ancora in fiore danno già frutti pronti per essere raccolti..
E' un tempo in cui tutto è in evoluzione e cambiamento, nella natura come dentro di noi, infatti Gemelli è un segno mobile, e come tale precede il cambio di stagione.
E così il 21 giugno, Solstizio d’Estate, ci lasciamo alle spalle la Primavera per accogliere una nuova, calda Estate.
LITHA, festa di mezz'estate per il calendario celtico (che fa iniziare la stagione con Beltane), festa del Sole per tutte le tradizioni, che da sempre hanno attribuito a questo giorno una particolare valenza, anche magica, è il momento in cui la luce solare, all'apice delle sua fase crescente, dà luogo al giorno più lungo dell'anno, e la notte più breve, prima di invertire la tendenza.
Un ruolo particolare giocano le erbe. Sin dai tempi antichi si usava infatti nella notte di san Giovanni raccogliere piante aromatiche da bruciare sui falò solstiziali.
E' credenza che moltissime piante raccolte in quest'epoca abbiano poteri quasi miracolosi, e le nove erbe solstiziali che si usava bruciare sui falò solstiziali sono: Ruta, Verbena, Vischio, Lavanda, Timo, Finocchio, Piantaggine, Artemisia e l’erba di San Giovanni per eccellenza, cioè l’Iperico.
Per entrare in sintonia profonda con le energie del mese di Giugno, e con le tinte che ad esse darà il cielo in questo 2023, il Cerchio della Luna organizza un incontro di LUNA NUOVA, tappa del percorso che, di mese in mese, ci mette in contatto con il cammino evolutivo dello zodiaco, che traccia un sentiero di crescita spirituale in ognuno di noi in armonia con la spirale evolutiva della vita.
Verrà inoltre come sempre celebrata LITHA, tappa della ruota dell'anno in cui onoriamo la forza e la bellezza dell'energia del Sole nel giorno del suo trionfo.
Presto pubblicheremo gli eventi in FB e IG... stay tuned!
CORRISPONDENZE:
Spiriti di Natura: silfidi, zeffiretti
Piante: scutellaria, olmaria, verbena, tanaceto, gramigna officinale, prezzemolo, muschio
Colori: arancione, verde dorato
Fiori: lavanda, orchidea, millefoglie
Profumi: mughetto, lavanda
Pietre: topazio, agata, alessandrite, fluorite
Alberi: quercia
Animali: scimmia, farfalla, rana, rospo, pavone
Divinità: Aine of Knockaine, Iside, Neith, Uomo della Foresta, Cerridwen, Bendis, Ishtar
Le fasi lunari di GIUGNO 2023
🌑🌒🌓🌔🌕🌖🌗🌘🌑
Luna Piena - 4 giugno alle 5:41 in Sagittario
Ultimo Quarto - 10 giugno
Luna Nuova - 18 giugno alle 06:36 in Gemelli
Solstizio d'estate - 21 giugno
Primo Quarto - 26 giugno
articolo completo, con consigli per il giardino e in cucina, al link
https://ilcerchiodellaluna.it/central_Luna_Giu.htm
*immagine di Elaine Baylay
#ilcerchiodellalunaofficial #lalunadelmese #moonphases #fasilunari #lunario #lunarscope #giugno2023 #June2023 #calendariolunare #astrologiaumanistica #elementoaria #gemelli #gemini #Mercurio #planetearth #madreterra #Litha #solstiziodestate #summersolstice #calendarioceltico #ruotadellanno #wheeloftheyear #erbedisangiovanni #livinginharmonywiththemoon #livinginharmonywithnature
Il cerchio della Luna
13 notes
·
View notes
Text
Dopo l’anno in fabbrica, prima di riprendere l’insegnamento l’insegnamento, i miei genitori mi avevano condotta in Portogallo, dove li lasciai, per andarmene da sola in un piccolo villaggio. Avevo l’anima e il corpo come a pezzi. Era una sera di luna piena, durante la festa del patrono. La festa si svolgeva in riva al mare. Le mogli dei pescatori andavano in processione intorno alle barche con dei ceri in mano, e innalzavano canti sicuramente molto antichi, di una tristezza straziante … Là, ho avuto all’improvviso la certezza che il cristianesimo è per eccellenza la religione degli schiavi, che gli schiavi non possono non aderirvi, e io con loro. Nel 1937, ho trascorso ad Assisi due giornate splendide. Mentre mi trovavo da sola nella piccola cappella romanica del XII secolo all’interno di Santa Maria degli Angeli, incomparabile meraviglia di purezza, dove san Francesco ha pregato tanto spesso, per la prima volta nella mia vita qualcosa di più forte di me mi ha obbligata a mettermi in ginocchio. Nel 1938, ho trascorso dieci giorni a Solesme, dalla Domenica delle Palme al martedì di Pasqua, e ho seguito tutte le funzioni. Avevo fortissimi mal di testa, e ogni suono era per me come un colpo; eppure, un estremo sforzo d’attenzione mi permetteva di uscire dalla miserabile carne, di lasciarla soffrire in disparte, rannicchiata in un angolo, e di cogliere una gioia pura e perfetta nell’inaudita bellezza del canto e delle parole. Quell’esperienza mi ha permesso, per analogia, di comprendere meglio la possibilità di amare l’amore divino attraverso la sventura. È naturale che durante quelle funzioni il pensiero della Passione di Cristo sia penetrato in me per sempre … Lì un giovane inglese mi ha rivelato l’esistenza dei poeti inglesi del Seicento, i cosiddetti poeti metafisici. In seguito, nel leggerli, ho scoperto la poesia intitolata Amore … Mi sono esercitata a recitarla applicandovi tutta la mia attenzione e aderendo con tutta l’anima alla tenerezza in essa racchiusa … Durante una di quelle recitazioni il Cristo stesso è disceso e mi ha presa.
Simone Weil
4 notes
·
View notes
Text
Tutto ciò che non ho mai avuto
Ciao mi chiamo Sarah e sono tossicodipendente, sono nata 3 giorni dopo l'undici settembre, i miei hanno passato 2 giorni in ospedale, coccolandomi sotto la luce soffusa della tv, mentre guardavano le torri che cadevano più e più volte, finché il lutto non ha lasciato il posto al dolore. Non ho subito abusi fisici, non mi mancava l'acqua pulita, nessuna molestia da parenti, ma sono affetta da il disturbo ossessivo compulsivo e bipolarità, mi era stata diagnosticata all'età di 4 anni. Mia madre mi diceva "Sai tesoro, è il modo in cui il tuo cervello è programmato, e molte persone fantastiche hanno avuto la tua stessa patologia, per esempio, la sua preferita, Britney spears". Ricordo poco da i 8 e i 12 anni, solo che il mondo era troppo veloce per me, e il mio cervello era troppo lento, e ogni tanto se mi concentravo troppo nel mio modo in cui respiravo, morivo, finché ogni secondo di ogni giorno provavo a fuggire dalla mia ansia, e sinceramente sono piuttosto esausta cazzo. Ed ad un certo punto fai una scelta, se chi sei e cosa vuoi, mi drogavo di nascosto, a me piace quel istante in cui il mio cuore rallenta, e ogni volta che respiri, respiri tutto l'ossigeno che hai, tutto si ferma, il tuo cuore, i tuoi polmoni e alla fine il tuo cervello, tutto quello che senti è quello che desideri e vuoi dimenticare sprofonda, e all'improvviso gli dai di nuovo aria, gli dai di nuovo vita. Ricordo che la prima volta che mi è successo ero talmente spaventata che volevo andare in ospedale ed essre tenuta in vita dalle macchine e succo di mela, ma non volevo sembrare un idiota o rovinare la serata agli altri. E con il tempo era tutto quello che volevo, quei due secondi di nulla.
Ho passato gran parte dell'estate, prima del terzo anno a disintossicarmi, poco dopo tornai a casa da mia sorella Tabità e da mia madre Malika.
Era la fine dell'estate, una settimana all'inizio della scuola, non avevo intenzione di restare pulita e Jules si era trasferita in città.
Io andai da Mason, detto anche il mio spacciatore di fiducia, mi presi della 2ct2.
Jules si era trasferita poco dopo che sua madre e suo padre divorziarono, non le piace parlarne, ma per dare l'affidamento esclusivo al padre di casino c'era stato. Aveva passato 3 settimane ai corsi estivi con Brecia, che era stata bocciata in introduzioni alle arti visive, quindi le due fecero molta amicizia.
Io ero pena tornata a casa, e mia madre mi chiese subito dove ero finita, io le dissi che ero a cena ma lei non mi credette, quindi io me ne andai in camera mia e lei voleva farmi un cazzo di test anti droga, ovviamente non potevo fare io pipì, perché se no mia madre lo vede che mi sono drogata. Quindi prima di entrare a casa andai a casa della mia migliore amica pulita Luna e le chiesi "puoi pisciare dentro questo barattolino" lei chiede " perché?" Io le avevo spiegato che se mia madre mi scopre sono fottuta e quindi lei era andata a farla nel barattolino. Nel mentre ho parlato con la madre di Luna, lei era molto ubriaca, e vidi Abby che era sul divano con la madre. Io e Luna ci conosciamo da quando eravamo piccole, ma con il tempo ci siamo allontanate. Ehm rieccoci alla parte del test antidroga, nel mentre mia madre mi disse: " il tuo overdose era stato il momento più spaventoso che una madre potesse vivere, e Tabita che ti adora come nessun altro, ti ha trovato priva di sensi" So che molti di loro ora mi odiano per questo, e lo capisco, se potessi essere una persona diversa giuro che lo sarei, non perché lo voglio io, ma perché lo vogliono loro, è questa la fregatura. Il test risultò negativo e io chiesi a mia madre se potevo andare a casa di Luna quella notte, ovviamente non ero andata a casa di Luna, ma ero andata al party night di Jacob. Jules andò nel hotel di un tipo che aveva conosciuto su Tinder, per fare...avete capito, e con il senno di poi, era meglio che andava alla festa di Jacob.
13 notes
·
View notes
Text
Dianae
Il 30 di novembre ricorreva un'altra festa dedicata a Diana, dea della Luna e della caccia, forse in uno dei suoi aspetti più inferi, legati principalmente al momento dell'anno.
Il primo epiteto della dea fu "Trivia" (dal latino trivium), non perché trimorfa nella congiunzione con Luna ed Ecate, ma perché guardiana degli incroci a tre vie. Questo ruolo le aveva donato una connotazione alquanto oscura e pericolosa, poiché indicava metaforicamente la strada per gli inferi. Inoltre simboleggiava i sentieri che i cacciatori incontravano nella foresta di notte, appena illuminati dalla luna, come metafora del fare scelte "al buio".
Secondo Seneca l'appellativo evoca la triplice dea formata da Diana, Selene ed Ecate e specifica che ella possegga i poteri di quest'ultima.
Il ruolo di Diana come dea degli inferi la fece confondere presto con Ecate (e occasionalmente anche con Proserpina); infatti, un teatro nel suo santuario presso il Lago di Nemi, comprendeva una fossa e un tunnel che avrebbero permesso agli attori di scendere facilmente da un lato del palcoscenico e salire dall'altro, indicando una connessione tra le fasi lunari e una discesa della dea della luna nel mondo sotterraneo.
Dipinto di Erik Armusik
3 notes
·
View notes
Text
Dolce cinese molto buono. Alla castagna.
Siamo in festa della luna per loro. Questo è il tipico dolcetto di questa festa autunnale
Tra cui anche tradizione.
Mi piace questa festa. Casomai andro in Cina. Andrò in questo periodo qui. Con le danze dei Leoni e le luci dei decori tradizionali.
Comunque oggi ci ho dormito è l ho stretto tanto. Grazie❤️
2 notes
·
View notes
Text
Dal libro dei perché
Perchè una cosa non vera si dice una "bugia"?
- La parola "bugia" viene da una parola straniera di tanti secoli fa, che voleva dire "cattiveria". Chi è bugiardo è cattivo proprio così. Ma questa domanda mi ha fatto venire in mente una strana storia che ho sentito narrare tanto tempo fa. Ve la voglio far conoscere, perchè è una storia che mi piace.
C'era una volta, là
dalle parti di Chissà,
il paese dei bugiardi.
In quel paese nessuno
diceva la verità,
non chiamavano col suo nome
nemmeno la cicoria:
la bugia era obbligatoria.
Quando spuntava il sole
c'era subito una pronto
a dire: "Che bel tramonto!"
Di sera, se la luna
faceva più chiaro
di un faro,
si lagnava la gente:
"Ohibò, che notte bruna,
non ci si vede niente".
Se ridevi ti compativano:
"Poveraccio, peccato,
che gli sarà mai capitato
di male?"
Se piangevi: "Che tipo originale,
sempre allegro, sempre in festa.
Deve avere i milioni nella testa".
Chiamavano acqua il vino,
seggiola il tavolino
e tutte le parole
le rovesciavano per benino.
Fare diverso non era permesso,
ma c'erano tanto abituati
che si capivano lo stesso.
Un giorno in quel paese
capitò un povero ometto
che il codice dei bugiardi
non l'aveva mai letto,
e senza tanti riguardi
se ne andava intorno
chiamando giorno il giorno
e pera la pera,
e non diceva una parola
che non fosse vera.
Dall'oggi al domani
lo fecero pigliare
dall'acchiappacani
e chiudere al manicomio.
"E' matto da legare:
dice sempre la verità".
"Ma no, ma via, ma và ..."
"Parola d'onore:
è un caso interessante,
verranno da distante
cinquecento e un professore
per studiargli il cervello ..."
La strana malattia
fu descritta in trentatre puntate
sulla "Gazzetta della bugia".
Infine per contentare
la curiosità
popolare
l'Uomo-che-diceva-la-verità
fu esposto a pagamento
nel "giardino zoo-illogico"
(anche quel nome avevano rovesciato ...)
in una gabbia di cemento armato.
Figurarsi la ressa.
Ma questo non interessa.
Cosa più sbalorditiva,
la malattia si rivelò infettiva,
e un po' alla volta in tutta la città
si diffuse il bacillo
della verità.
Dottori, poliziotti, autorità
tentarono il possibile
per frenare l'epidemia.
Macché, niente da fare.
Dal più vecchio al più piccolino
la gente ormai diceva
pane al pane, vino al vino,
bianco al bianco, nero al nero:
liberò il prigioniero,
lo elesse presidente,
e chi non mi crede
non ha capito niente.
La nonna legge Rodari
6 notes
·
View notes
Text
Breve descrizione dei personaggi di Wu Cheng'en
Come è ovvio i protagonisti minekurani sono ispirati a quelli dell'opera di Wu Cheng'en anche i nomi sono gli stessi se non per il fatto che sono pronunciati in giapponese, infatti sono:
Sun Wukong—> Son Goku Sha Wujing—> Sha Gojyo Zhu Bajie—> Cho Hakkai Tang Sanzang/Xuanzang—> Genjo Sanzo
Sun Wukong
Egli è il Re delle Scimmie, nato da una roccia sferzata dai vari elementi soprattutto il vento. Tutto il racconto è incentrato su di lui e sul suo viaggio interiore,nonché epico. Dopo aver osato sfidare il Cielo venne relegato dal Buddha (anch'egli sfidato) sulla terra con un enorme montagna addosso per 500 anni. Passato questo arco di tempo verrà liberato dal Bodhisattva Guanyin con la condizione che diventi discepolo di Sanzang.
Zhu Bajie
È uno dei tre aiutanti di Sanzang mezzo uomo e mezzo maiale,nella vita precedente era Tian Peng, Maresciallo della Via Lattea che a causa delle avance nei confronti della Dea della Luna Chang'e rischiò di essere condannato a morte,ma l'intercessione del Grande Pianeta Bianco gli fa avere solo (si fa per dire) 2000 bastonate e una rinascita come mortale. Nel romanzo viene spesso chiamato daizi che vuol dire “idiota” in quanto la sua stupidità e la sua pigrizia si contrappone alla furbizia e all'intelligenza di Sun Wukong. Bajie vuol dire “otto divieti” ed è il soprannome che Sanzang gli ha dato per ricordargli la sua dieta e condotta buddhista.
Sha Wujing
Il suo nome vuol dire “sabbia di pura conoscenza” poiché è un demone fluviale,nella vita precedente era un discepolo delle divinità celesti e in un impeto di rabbia rompe un vaso durante la Festa delle Pesche. L'imperatore di Giada lo punì con 800 vergate e lo fece rinascere tra i mortali come uomo-demone di sabbia. Dalla barba rossa,parzialmente calvo,con una collana fatta di teschi porta con se il yueyachan una sorta di doppia falce il che gli da un aspetto ancora più terrificante. All'interno del gruppo è quello più leale al Maestro, dal cuore gentile, inoltre è il più logico ed educato del gruppo (da non credersi se si vede come è stato sviluppato Sha Gojyo XD).
Tang Sanzang
Egli è un monaco buddhista,il cui compito è quello di recuperare dei Sutra dal Tianzhu (antico nome cinese per “India”) per portare il vero Buddhismo anche in Cina. Nel romanzo lo vediamo spesso e volentieri ingenuo, debole che si nasconde dai nemici,incapace di difendersi, insomma una figura patetica (nulla a che vedere col Sanzo della Minekura). Dopo che i suoi due accompagnatori vennero uccisi da dei demoni,dopo la partenza da Chang'an, il Bodhisattva Guanyin decide di aiutarlo a trovare tre esseri sovrannaturali molto potenti (Sun Wukong, Zhu Bajie e Sha Wujing). Durante il viaggio è sempre terrorizzato poiché una leggenda dice che chi consumerà le sue carni diverrà immortale e quindi non stupisce che demoni vari cerchino di divorarlo o di farci sesso (le demonesse).
Bai Long Ma
Pur essendo il destriero di Sanzang, egli è in realtà un principe, per la precisione è il terzo figlio del Re Drago del Mare Occidentale Ao Run e il suo vero nome è Áo Liè. Per colpa di un incendio da lui causato in maniera accidentale e per nulla volontaria, che ha causato la distruzione di una perla data in dono dall'Imperatore di Giada, viene condannato a morte ma l'intervento di Guanyin gli salva la vita. Bandito presso il fiume Yingchou nei monti Shepan e su istruzione di Guanyin, egli dovrà aspettare l'arrivo di un monaco che deve recuperare dei Sutra. Siccome non lo aveva inizialmente riconosciuto, divora il cavallo di Sanzang. Dopo un combattimento contro Sun Wukong nel quale il drago perde, Sun Wukong viene ad apprendere da una divinità della terra che egli è il drago piazzato lì da Guanyin. Alla fine servirà come cavallo di Sanzang per il resto del viaggio, diventando a termine del racconto il Bodhisattva Babu Tianlong Guangli.
Questa è solo un'introduzione molto rapida, vista che m'interessa approfondire meglio le differenze e similitudini che ci sono tra i due gruppi di protagonisti.
#saiyuki#viaggio in occidente#wu cheng'en#tang sanzang#sha wujing#zhu bajie#vecchio post#Italian post#sun wukong#bai long ma
2 notes
·
View notes