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#faggioli
umbriasud · 11 months
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Castellana: Faggioli secondo pronostico, poi guerra per il podio
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rallytimeofficial · 21 days
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Super salita, Faggioli su Nova Proto trionfa al 59° Trofeo Luigi Fagioli
🔴 🔴 Super salita, Faggioli su Nova Proto trionfa al 59° Trofeo Luigi Fagioli
Nel prestigio assoluto dell’edizione 59 del Trofeo Luigi Fagioli torna al successo assoluto Simone Faggioli, che conclude al top il Campionato Italiano SuperSalita. Arrivato a Gubbio con già il 18esimo Scudetto cucito sulla tuta, nell’ultima tappa della nuova massima serie di ACI Sport l’asso toscano cercava la rivincita dopo il ritiro in gara 1 dello scorso anno e nella domenica della Montecarlo…
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andre83us · 1 year
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«Per gli ucraini il disarmo vorrebbe dire piena distruzione»: Massimo Faggioli sulla guerra
«La pace viene dopo aver fatto la resistenza, la resistenza non è la pace». Sbaglia, quindi, chi in Italia, compresi molti cattolici, «vorrebbe il disarmo dell’Ucraina contro l’invasore russo: significherebbe una resa, e porterebbe a una distruzione dell’Ucraina». Così Massimo Faggioli, storico delle religioni e docente dell’Università di Villanova (Pennsylvania, USA), intervenendo il 31 marzo…
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cathnews · 2 years
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Clergy sex abuse crisis and the Vatican's global legitimacy
Clergy sex abuse crisis and the Vatican’s global legitimacy
Among the anti-communist propaganda that spread through Italy in the early years after World War II was the threat that the Cossacks would soon be watering their horses in the fountains of St Peter’s Square. It was a time when some feared for the Church’s survival. But back then, the Vatican enjoyed religious, moral, cultural and political legitimacy on the global and domestic political stage. It…
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mildmayfoxe · 6 days
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sending a package to someone with the last name “faggioli”
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tifatait · 3 months
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Pattinaggio su rotelle, oro tricolore per le Coppie Danza Altieri Degrassi-Sasso e Faggioli-Caserta | ilpiccolo.gelocal.it
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cavenewstimes · 4 months
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The rise of the Catholic bully
(RNS) — Catholic bullying is spreading across the land. In the latest example, Minnesota Bishop Robert Barron’s Word on Fire organization threatened Commonweal magazine and theologian Massimo Faggioli over Faggioli’s April 22 essay, “Will Trumpism Spare Catholicism?” The commotion is too weird to behold. It began like all schoolyard fights. Barron, or someone who works for him, thought Faggioli,…
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scienza-magia · 6 months
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Guerra ibrida, l'Italia nel mirino degli hacker internazionali
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Attacchi informatici, Italia nel mirino dei cyber criminali. Gli incidenti gravi crescono del 65% contro il 12% globale: è l’allarme lanciato nel Rapporto Clusit. Lo scorso anno si sono verificati 2.779 episodi. Nuove minacce con l’IA. L’Italia è nel mirino degli attacchi informatici, con tecniche sempre più affinate, anche grazie al ricorso all’intelligenza artificiale. Lo scorso anno la crescita degli attacchi cyber gravi, cioè con un impatto ad ampio raggio, su ogni aspetto della società, della politica, dell’economia e della geopolitica, si è rivelata maggiore rispetto al resto del mondo. Numeri alla mano si tratta del +65% rispetto al 2022, in Italia, contro il +12% a livello mondiale. L’11% degli attacchi sferrati in tutto il mondo, per un totale di 310 incidenti, è stato indirizzato, ed è andato a segno, nel nostro Paese. Nel 2022 il dato era fermo al 7,6%. Oltre la metà degli attacchi (il 56%) ha comportato effetti di gravità critica o elevata. Non solo. Ha visto come vittima l’Italia quasi un attacco su due (47%) di matrice hacktivism (ossia gli attacchi informatici per finalità politiche o sociali, soprattutto dimostrative. Caso tipico sono gli attacchi contro le forze dell’ordine). Sono alcuni dei dati raccolti nel Rapporto 2024, di Clusit, Associazione italiana per la sicurezza informatica, giunto al dodicesimo anno di pubblicazione, che sarà presentato in apertura del Security Summit, convegno dedicato ai temi della cyber security in programma a Milano dal 19 al 21 marzo prossimi. L’andamento degli attacchi non ha freni Non si arresta la curva di crescita degli incidenti gravi, con 2.779 episodi registrati lo scorso anno. Ogni mese è stata rilevata una media di 232 attacchi, con un picco massimo di 270 ad aprile 2023, che rappresenta anche il valore più elevato registrato negli anni. Dal 2018 al 2023 gli attacchi sono cresciuti del 79%, con la media mensile passata da 130 a 232. In otto casi su dieci, la gravità degli attacchi è elevata o critica. Dati allarmanti, ma che fotografano solo una parte del fenomeno, visto che molte vittime mantengono riservate le informazioni sugli attacchi cyber subìti e visto che in alcune zone del mondo la possibilità di accesso alle informazioni è molto limitata. Come anticipato, per quanto riguarda le tecniche, non bisogna abbassare la guardia sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale da parte dei cyber criminali per selezionare i target e scansionarli, con l’obiettivo di trovare falle, per analizzare codici e trovare nuove vulnerabilità e per produrre contenuti per phishing o codice per malware. Si tratta di una tendenza in rapida ascesa, di cui tuttavia i ricercatori di Clusit ritengono sarà possibile osservare gli effetti solo in un prossimo futuro. Attacchi in Italia: è boom
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Tra il 2019 e il 2023, sono stati 653 gli attacchi noti e di particolare gravità messi a segno in Italia; di questi oltre il 47% (310, appunto) sono avvenuti lo scorso anno. Il ritmo di crescita, quindi, è serrato e indica sia la tendenza dei cyber criminali di mirare sul nostro paese, sia una scarsa capacità, da parte delle imprese, di difendersi, malgrado gli investimenti in sicurezza siano in aumento, come riscontrato dall’osservatorio Cybersecurity e Data Protection del Politecnico di Milano. «Le strategie adottate a oggi, anche a livello normativo a livello sia italiano che europeo, sono state sicuramente utili e importanti per cercare di limitare la crescita del fenomeno. Ma per poter far rallentare il trend e cercare di stabilizzarlo, e possibilmente ridurlo, devono essere concepite e adottate strategie nuove che si fondino sul knowledge sharing, sulla messa a fattor comune degli investimenti», commenta Gabriele Faggioli, presidente di Clusit, che aggiunge «Vogliamo mantenere alta l’attenzione anche sulla frammentazione di infrastrutture e servizi che caratterizza la cyber security nel nostro Paese, e che rischiano di produrre una moltiplicazione di sforzi, ciascuno in sé poco efficace, come ampiamente dimostrato dai settori di mercato maggiormente colpiti e anche considerando la spesa complessiva italiana in cybersecurity». Gli obiettivi nel mondo e in Italia I ricercatori Clusit, analizzando gli attacchi noti dello scorso anno, indicano una prevalenza di quelli con lo scopo di estorcere denaro (cosiddetto cybercrime), che sono stati oltre 2.316 a livello globale (più dell’83% del totale), in crescita del 13% rispetto al 2022. Un dato, a parere degli autori del Rapporto, che si traduce in un legame stretto tra criminalità “off-line” e criminalità “on-line”. Sono quasi triplicati, invece, nel mondo, gli attacchi con matrice di hacktivism, pari all’8,6% del totale (erano il 3% nel 2022), con una variazione percentuale rispetto al totale anno su anno del 184%. In significativa diminuzione, invece, i fenomeni di espionage (6,4%, 11% nel 2022) e information warfare (1,7%, 4% nel 2022). In Italia, nel 2023 gli attacchi con finalità di cybercrime sono stati pari al 64%; segue un 36% di attacchi con finalità di hacktivism, in netta crescita rispetto al 2022 (6,9%), con una variazione percentuale anno su anno del +761%. Il 47% circa del totale degli attacchi con finalità “hacktivism” a livello mondiale è avvenuto ai danni di organizzazioni italiane, a dimostrare l’attenzione di gruppi di propaganda che hanno l’obiettivo di colpire la reputazione delle organizzazioni. Questa tipologia di eventi, in particolare quelli avvenuti nei primi nove mesi dell’anno, secondo i ricercatori di Clusit, è legata per la maggior parte al conflitto in Ucraina, nei quali gruppi di attivisti agiscono mediante campagne dimostrative rivolte tanto al nostro Paese che alle altre nazioni del blocco filo-ucraino. A ulteriore conferma che siamo in una fase di guerra cibernetica diffusa ci sono gli attacchi con finalità di spionaggio e guerra delle informazioni (espionage e information warfare), aumentati da valori prossimi al 50% nel 2022 a valori intorno al 70% lo scorso anno. Questo andamento, infatti, si può spiegare con riferimento ai conflitti Russo-Ucraino e Israelo-Palestinese. Nel mirino obiettivi multipli A livello mondiale le principali vittime appartengono ai cosiddetti obiettivi multipli (19%). A seguire il settore della sanità (14%) che ha subito un balzo del 30% e inoltre gli incidenti in questo settore hanno visto un aumento della gravità dell’impatto, critico nel 40% dei casi (era il 20% nel 2022). E ancora: parte consistente degli attacchi è stata rivolta anche al settore governativo e delle pubbliche amministrazioni (12%); al settore finanza e assicurazioni (11%). Il settore più attaccato in Italia nel 2023 è stato invece quello governativo/ militare, con il 19% degli attacchi (+50% rispetto al 2022); seguito dal manifatturiero, con il 13% (+17%). Colpito dal 12% degli attacchi, il settore dei trasporti/logistica in Italia, ha visto invece un incremento percentuale anno su anno sul totale degli attacchi del 620%; analogamente, il settore della finanza e delle assicurazioni, verso cui è stato portato a termine il 9% degli attacchi nel 2023, ha visto una variazione percentuale sul totale del +286%. Le vittime appartenenti alla categoria degli “obiettivi multipli” sono state colpite nel nostro Paese dall’11% degli attacchi, segno di una maggior focalizzazione dei cyber criminali verso settori specifici negli ultimi mesi. I continenti più colpiti: le Americhe La distribuzione geografica percentuale delle vittime, secondo i ricercatori di Clusit, riflette la diffusione della digitalizzazione. Sono stati più numerosi, infatti, nel 2023 come nel 2022, gli attacchi alle Americhe, che corrispondono al 44% del totale. Gli attacchi rivolti all’Europa hanno rappresentato il 23% degli attacchi globali, scendendo di un punto percentuale rispetto all’anno precedente ma in crescita sul 2022 del 7,5%. Crescono invece di un punto percentuale rispetto al 2022 gli attacchi in Asia (9% del totale); stabili quelli in Oceania e in Africa, rispettivamente il 2% e l’1% del totale. Fonte: Scarica il PDF Read the full article
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atheistmediablog · 7 months
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„Trumps Hetze wird ignoriert“: Theologe kritisiert US-Bischöfe
Der katholische Theologe Massimo Faggioli kritisiert viele Bischöfe in den USA. Sie unterstützten Donald Trump „trotz seiner Lügen, seiner Hetze und seiner Angriffe auf die Demokratie“, zitierte ihn die Katholische Nachrichten-Agentur (KNA) am Mittwoch. weiterlesen: [https://religion.orf.at/stories/3223834/
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umbriajournal · 11 months
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La 50^ Cronoscalata della Castellana incorona Faggioli e la Norma from Umbria Journal TV on Vimeo.
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umbriasud · 1 year
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Gubbio-Madonna della Cima: il fiorentino Faggioli in pole position
Simone Faggioli E’ di Simone Faggioli la pole del trofeo Fagioli che si disputa a Gubbio, ottavo round del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM) di automobilismo. Faggioli, su prototipo Norma M20 Fc motorizzato Zytek ha fermato i cronometri sul tempo di 1’37”97 nella seconda salita di ricognizione dopo aver già svettato nella prima. Ora per il campione in carica e gli altri 237 piloti…
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eeriefettucine · 1 year
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 Pasta faggioli
doubled the obj here i see
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rallytimeofficial · 5 months
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Undicesima vittoria di Simone Faggioli alla cronoscalata Monte Erice
🔴🔴Undicesima vittoria di Simone Faggioli alla cronoscalata Monte Erice
Il Campionato Italiano Supersalita si è aperto all’insegna del grande pubblico, con numeri decisamente elevati e una presenza di pubblico da record sin dalle prime ore della mattina. La competizione organizzata dall’AC Trapani ha inaugurato il Campionato Italiano Superslaita, la nuova serie d’eccellenza varata da ACI Sport. Ha vinto Simone Faggioli su Nova Proto NP01-2, il fiorentino della Best…
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Auto: la 65^ Monte Erice decreta tre campioni italiani
Simone Faggioli su Norma M20 FC Zytek ufficiale equipaggia con pneumatici Pirelli ha vinto la 65^ Monte Erice. Il fiorentino della Best Lap ha conquistato alla gara trapanese il suo titolo numero 17 di Campione Assoluto Italiano Velocità Montagna. Sul podio di Erice sono saliti anche l’abruzzese Stefano Di Fulvio, il portacolori della Drepanum Corse sempre incisivo e incalzante sulla Osella PA…
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cathnews · 2 years
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No longer the Bishops' church
No longer the Bishops’ church
The upcoming plenary meeting of the USCCB comes as the Catholic Church is on its way to being, in some ways, a “post-episcopal” Church—no longer a bishops’ Church. That will likely have a dramatic impact on how Catholicism may influence and interact with American social and political values. The situation arises from the precipitous drop in vocations. We still have bishops, priests, and deacons,…
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lamilanomagazine · 1 year
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Sarnano, conclusa la Sarnano-Sassotetto: Peroni e Faggioli i vincitori che si aggiudicano il Trofeo Scarfiotti
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Sarnano, conclusa la Sarnano-Sassotetto: Peroni e Faggioli i vincitori che si aggiudicano il Trofeo Scarfiotti.   Le difficoltà meteo che hanno caratterizzato il sabato di prove ufficiali hanno finito per condizionare anche la giornata di gara del Trofeo Lodovico Scarfiotti, seconda prova del Campionato Italiano Montagna moderne e seconda del Campionato Italiano Auto Storiche. In tarda mattinata, visto l’irrisolto problema nebbia nella parte alta del tracciato, la Direzione gara si è trovata costretta a decidere di accorciare il percorso per permettere di poter almeno disputare la manifestazione, utilizzandone circa metà fino alla zona dell’ex-funivia all’altezza della postazione 26 dopo 4150 metri. Il via alle auto storiche, che hanno aperto la giornata, è stato posticipato dalle ore 9:00 alle 12:30, con la rivoluzione di tutte le fasi dell’evento. Anche su questo percorso più breve non ha smentito i favori del pronostico il fiorentino Stefano Peroni che ha portato a cinque i successi assoluti consecutivi, con la fedele monoposto Martini Mk32-Bmw. Sul podio anche il torinese Mario Massaglia (Osella Pa9/90) e papà Giuliano Peroni su Osella Pa8/9, rispettivamente vincitori del 4° e del 3° Raggruppamento. Nel 1° ha vinto l’altro fiorentino Tiberio Nocentini (Chevron B19) e nel 2° il modenese Giuliano Palmieri (De Tomaso Pantera). Ottime le prestazioni dei marchigiani Alessandro Rinolfi (Mini Cooper S)  e Mario Straffi (Fiat 128) secondi nel 1° e 2° Raggruppamento, di Alessandro Pieroni (Fiat Giannini 650NP), Marco Gentili (Fiat X1/9) e Roberto Pierucci (Bellasi F3) terzi rispettivamente nel 2°, 3° e 5°. A seguire la gara moderne ha espresso il suo verdetto assoluto a favore di Simone Faggioli (Norma M20FC), il sesto sigillo a Sarnano del grande campione toscano che si è imposto anche in questa gara “corta” con i distacchi ridotti al minimo, solo 2”5 tra i primi cinque all’arrivo. Il finale è stato entusiasmante, con il susseguirsi dei miglioramenti dei crono che hanno decretato l’ordine Faggioli, Degasperi, Di Fulvio, Fazzino e Lombardi. Per Faggioli un secondo successo stagionale nel CIVM 2023 dov’è a caccia del 16° titolo tricolore, colto con la sua Norma per soli 36 centesimi sul trentino Diego Degasperi su Osella. “Ci eravamo preparati per una gara diversa - ha detto Faggioli - ma siamo stati fortunati ad avere le Pirelli soft che sono risultate utilissime per questa versione inedita.” Nelle posizioni che contano bellissimo l’exploit del romano Marco Jacoangeli (Bmw Z4) che ha battuto Lucio Peruggini (Ferrari 488) tra le GT, bene il ligure Gianluca Ticci (Fiat X1/9) tra le E2SH, del calabrese Rosario Iaquinta (Osella Pa21S) tra i prototipi CN, il salernitano Alessandro Tortora (Peugeot 106) tra le E1, i fasanesi Francesco Savoia (Peugeot 308) e Giovanni Angelini (Mini Cooper) tra le TCR e le Racing Start. I successi di categoria si completano con Giuseppe Loré (gruppo A), Mario Murgia (gruppo N) e Andrea Currenti (bicilindriche Assominicar). La giornata di grande interesse sportivo è stata penalizzata dal maltempo con i ritardi bypassati dalle efficaci decisioni della Direzione Gara. L’evento anche quest’anno ha potuto usufruire della diretta Acisport in tv e sui social, che ha raggiunto gli appassionati di tutta Italia. La 12^ edizione del Memorial Giovanni Battistelli, riservato ai piloti marchigiani è andata questa volta al pesarese Alessandro Rinolfi, per la sua continuità di presenze alla manifestazione, protagonista tra le storiche con la sua Mini Cooper. Classifica assoluta 32° Trofeo Scarfiotti auto moderne: 1° Faggioli (Norma-Zytek) in 1’47”76; 2° Degasperi (Osella Fa30) 1’48”12; 3° Di Fulvio (Osella Pa30) 1’49”23; 4° Fazzino (Osella Pa2000 Turbo) 1’49”67; 5° Lombardi (Osella Pa21C Turbo) 1’49”76. Classifica assoluta 15° Trofeo Storico Scarfiotti: 1° Peroni S. (Martini Mk32-Bmw) in 2’01”11; 2° Massaglia (Osella Pa9/90) 2’08”89; 3° Peroni G. (Osella Pa8/9) 2’12”75; 4° Gallusi (Porsche 911SC) 2’21”10; 5° Lavieri (Martini Mk32-Bmw) 2’22”43. sarnanosassotetto [email protected]  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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