#ex migliori amici
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rickthesizbeer · 2 years ago
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Mi hai distrutto
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Sono giorni e giorni che penso a quanto male tu mi abbia fatto e continui a recarmi. Negando un rapporto di nove anni e mezzo, fatto di aiuto, fratellanza, stima, amore, rispetto, tutto per proseguire ed essere una famiglia. Eri la mia casa, eravamo una famiglia, un rapporto unico che il 21esimo secolo ha avuto la fortuna di vedere, perchè non ne esistono di uguali. Eppure mi hai devastato, tu che sei sempre stata mia sorella, la mia migliore amica, hai ribaltato ogni cosa, facendoti convincere di una cosa che considero orrenda. Dimenticando tutto, dimenticando quanto di bello ci siamo dati e avremmo potuto darci ancora. Al mio compleanno dicesti '' Se non sei tu la casa, io non so più abitare, per sempre il mio fratellone''-.... Cosa vuoi che ti dica ? Da quella casa sei voluta uscirne, accusandomi di una cosa che mai avrei pensato. La psicologa dice che ho un accenno di depressione, era prevedibile dopo quanto costruito e disintegrato cosi da un momento all'altro. é dura, durissima, ma spero tu stia bene sorellina, chissà se quando sei in cameretta un pensiero ti sfiora. Ciao, ti ho voluto, ti voglio, e ti vorrò sempre bene, nonostante tutto .. Ti osservo da quella finestra, sperando che non ti manchi mai nulla. IL TUO FRATELLONE PER SEMPRE
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nick-sara · 2 years ago
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La cosa più triste
è pensare che quella persona
forse..
è veramente felice anche senza di te.
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diceriadelluntore · 13 days ago
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Storia Di Musica #355 - King Crimson, Red, 1974
L'ultima storia dell'anno riguarda un disco che è uno dei capolavori di tutti i tempi. Riscoperto negli ultimi anni, per tutta una serie di avvenimenti che andrò a raccontarvi, chiude il cerchio del progressive di una delle band che lo fecero nascere: i King Crimson.
Di quella band che nel 1969 sconvolse il mondo della musica con In The Court Of The Crimson King è rimasto solo il genio di Robert Fripp, che in 5 anni cambia 7 formazioni diverse. E il disco di oggi nasce dopo l'ennesimo cambio di formazione. Concluso un tour americano di tre mesi nel 1974, Fripp, Bill Bruford (batteria) e John Kenneth Wetton (basso, voce e chitarra) decidono a maggioranza di allontanare il violinista David Cross. Rimangono un trio, e iniziano a pensare ad un nuovo disco. In Gran Bretagna Fripp ha un incontro che gli sconvolge la vita: legge gli scritti di John G. Bennett, allievo diretto di Gurdjieff. Bennett, che era un matematico, voleva nei suoi lavori integrare il proprio sapere scientifico con le conoscenze acquisite in materia di filosofie orientali e misticismo con la frequentazione del grande maestro greco-armeno. Fripp ne rimase folgorato, e nei decenni successivi organizzerà nei campi studio di Bennett corsi di chitarra divenuti leggendari: non prendere la chitarra per settimane intere, fare meditazione prima di ogni sessione, persino accordature tutte particolari per suonare lo strumento. Ma l'incontro con Bennett provocò anche altro: Fripp dichiara finita l'esperienza King Crimson, Bruford e Wetton hanno totale carta bianca per l'ultimo lavoro.
Quello che poteva essere l'inizio di una tragicomica esperienza, si rivela invece un trampolino creativo potentissimo: ne nasce fuori un disco dove il progressive e il jazz rock, cardini di quel suono così unico, sono la base di partenza per una musica più muscolare, scarna, drammatica. Bruford e Wetton chiamano musicisti sessionisti per le registrazioni, alcuni grandi amici dei nostri ed ex componenti: Ian McDonald, con il suo sax, uno dei fondatori della band, Mel Collins, anche lui ex Crimson, e Mark Charig che tra il 1970 ed il 1971 suona negli storici album Lizard e Islands, in quest'ultimo è suo un fenomenale assolo di cornetta nella title track. Le registrazioni di Red, colore della passione, della morte, della rinascita, iniziano nel luglio del 1974, e ne vengono fuori 40 minuti di musica straordinaria. Red è l'inizio già spiazzante: la band è in formazione power trio, il brano gira intorno ad un potente riff, tra i migliori di Fripp, fino a quando verso metà brano entra in scena un violoncello (strumento che apparirà anche in altri brani). Chi sia l'esecutore è ancora oggi un mistero, perchè non è segnato nei crediti sull'album e persino nei registri degli Olympic Studios di Londra dove iniziarono le registrazioni. Una recente teoria vuole che fosse nientemeno che Julian Lloyd Webber, fratello del famosissimo Andrew Re dei Musical, ma è una balla. Fatto sta che a 50 anni rimane ancora il mistero! Il disco continua con Fallen Angel, dove compare una rara chitarra acustica, è un brano sugli Hells Angels, dove un uomo chiede al fratello di unirsi alla terrificante banda per poi vederlo pugnalato tragicamente per le strade di New York. One More Red Nightmare è il lato horror del disco: l'incubo di uno schianto aereo, con il riff a salire vertiginosamente e gli interventi al sax di McDonald, un brano drammatico e potentissimo. Providence è una live session improvvisata al Palace Theatre di Providence, Rhode Island, il 30 giugno 1974, dove suona e comprare nei crediti anche David Cross. Ma sono gli ultimi, monumentali 12 minuti di Starless la pietra miliare di questo capolavoro: originariamente pensata per il precedente album, che si intitola Starless And Black Bible, è divisa in una parte cantata dove ritorna il caro Mellotron, un tema di chitarra elettrica e il sax di Mel Collins; nella seconda parte inizia il ritmo di un basso iconico (per gli appassionati puristi, in tempo 13/8 e dall'armonia diminuita) dove la chitarra di Fripp arriva nel cielo più oscuro, senza stelle appunto, un abisso celeste e non terreno.
All'epoca, quando uscì, il 5 Ottobre, si sapeva già da un'intervista al New Musical Express che il gruppo non esisteva più. Persino la copertina, così intima e minimalista rispetto alla magia delle loro precedenti, non attirò l'attenzione dovuta. Il disco ebbe pochissimo successo. Ma negli anni a seguire, visti anche i futuri e numerosi ritorni di Fripp a sigla King Crimson, il disco ha finito per ammaliare intere generazioni di musicisti: figura non solo come ultimo apice del prog, che verrà di lì a poco colpito a morte dal punk, ma è considerato il capostipite di tutte le varianti che da fine anni '80 riproposero i suoni articolati, la maestria strumentale, l'atmosfera tenebrosa e cinematografica. È un disco mondo, probabilmente anche più mistico e profondo di quello pensato dai musicisti, che ancora sfida a cercarci dentro a 5 decenni di distanza, nelle sue profondità recondite e terribili. Come si fa con ogni cosa che non ci lascia indifferenti. Tanto che un giovane produttore, Butch Vig, lo fece ascoltare ad un giovane musicista, che disse: "è il miglior album nella storia del rock". Quel musicista era Kurt Cobain.
Un grande abbraccio a quelli che leggono sempre, a quelli che spero si appassionino, ai curiosi ogni tanto. Buon anno e alle prossime storie musicali!
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gai0la · 2 months ago
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riflessione sulla serata di ieri più approfondita: non è possibile che ogni volta che si parla di relazioni o di semplici interazioni di donne con uomini esca sempre una storia di molestie, violenza fisica e verbale, sempre.
ieri parlavo con un’amica e mi ha raccontato che l’ultimo episodio di violenza che ha subito dal suo ex è accaduto davanti ad uno dei miei migliori amici e che lui non ha fatto niente per difenderla.
allora la mia mente viaggiava, pensavo e mi chiedevo cosa avrei fatto nella stessa situazione: sarei intervenuto, ma come? non sono una persona violenta, ma in quei momenti si può usare solo la ragione?
tutto questo è molto triste e mi passa per la testa da stamattina. il problema della violenza sulle donne, della violenza di genere, siamo noi che la riconosciamo ma non interveniamo.
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Carismatico, coraggioso, indomito, Lussu è un figlio della Sardegna più profonda. Nato ad Armungia nel 1890, laureato in Giurisprudenza a Cagliari, amatissimo comandante della brigata Sassari (nella prima guerra mondiale ha ricevuto ben quattro medaglie dopo quattro anni di trincea per azioni sull’altipiano del Carso e della Bainsizza), ex deputato del Partito sardo d’azione, ha pagato cara, fin lì, la sua militanza, ma ha anche ottenuto una gran bella vittoria su un regime che sembra inattaccabile. Capelli e occhi neri, slanciato, elegante, occhiali dalla montatura di metallo, baffi e pizzetto, sguardo ironico e tagliente, in quel periodo si fa chiamare ‘Mister Mill’ e vive in clandestinità. Agli occhi dei giovani dell’epoca, lo dice Joyce stessa, è un personaggio leggendario, per le gesta in Sardegna e per la sua avventurosa fuga da Lipari. I fatti della Sardegna sono questi: la sera del primo novembre 1926, centinaia di fascisti hanno assediato la casa dell’avvocato Lussu. Non è un’azione isolata, è solo una delle rappresaglie che bande di fascisti organizzano in tutta Italia – devastando case, sedi di giornali, picchiando e assaltando – non appena si è diffusa la notizia dell’attentato fallito a Mussolini, avvenuto il giorno prima a Bologna per mano del sedicenne Anteo Zamboni. Lussu, che è un antifascista, ha partecipato alla secessione dell’Aventino dopo l’assassinio di Matteotti, è antimonarchico, ha lavorato a un progetto federalista-rivoluzionario per unire azionisti, repubblicani e socialisti, è nel mirino dei fascisti della sua città: l’ordine è di saccheggiarne la casa e linciarlo sul posto. L’organizzazione dell’assalto, nella sede del fascio, è durata tutta la giornata per cui c’è stato tempo e modo, per Lussu, di ricevere informazioni da voci amiche e preparare una reazione. Gli amici gli consigliano di scappare ma lui decide di restare in casa, situata nella piazza più centrale di Cagliari, lasciandola ben illuminata, «per dare un esempio di incitamento alla resistenza».
Scende in strada per vedere che succede, sente gli squilli di tromba che chiamano a raccolta i fascisti mentre la piazza si fa deserta. Risale, manda via la domestica. La città continua a serrarsi, i negozi abbassano le saracinesche, i cinema si svuotano. Al ristorante vicino casa dove va a pranzare, il cameriere – che è stato un suo soldato durante la guerra e ora è diventato fascista ma nutre ancora grande rispetto del capitano – lo scongiura di partire subito. La sentenza contro Lussu è stata emessa e lo sa tutta Cagliari. Persino gli inquilini del suo palazzo, tra cui un magistrato di Corte d’appello, si chiudono e tacciono terrorizzati. «Incominciai a preparare la difesa. Un fucile da caccia, due pistole da guerra, munizioni sufficienti. Due mazze ferrate dell’esercito austriaco, trofei di guerra, pendevano al muro». Due giovani amici e compagni si presentano per aiutarlo ma lui li congeda senza discutere. Spegne la luce e si avvicina alla finestra. Assiste alla devastazione della sede della tipografia del giornale «Il Corriere» all’angolo, poi a quella dello studio dell’avvocato Angius. Quindi risuona il grido «Abbasso Lussu! A morte!». È sorpreso di riconoscere tra gli assalitori persone che conosce bene, di cui è stato amico o compagno di scuola. La colonna si divide in tre parti e l’attacco arriva da tre punti: una squadra sfonda il portone e sale dalle scale, una cerca di entrare da un cortile sul retro, l’ultima si arrampica dai balconi. «Confesso che, nella mia vita, mi sono trovato in circostanze migliori. I clamori della piazza erano demoniaci. La massa incitava gli assalitori dalle finestre con tonalità di uragano». Lussu lancia un primo avviso, grida «Sono armato!» da dietro le persiane. Poi, mira e spara al primo che arriva sul balcone. Un giovane fascista, Battista Porrà, colpito a morte piomba giù, sul selciato della piazza. Gli altri scompaiono in un lampo. Nonostante lo svolgimento dei fatti dimostri la legittima difesa (e infatti verrà assolto) e nonostante l’immunità parlamentare, Lussu viene portato in carcere. Ci vorrà un anno prima di arrivare a sentenza ma l’ordine di scarcerazione immediata è seguito da un ordine di domicilio coatto. Lussu è condannato alla pena di cinque anni di confino per misure di ordine pubblico e definito «avversario incorreggibile del regime». “
Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza (collana I Robinson / Letture), 2022¹; pp. 31-33.
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dhr-ao3 · 2 months ago
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Pathetically Thirsty
Pathetically Thirsty https://ift.tt/BwDF1Zm by Rose_tortora16 (TRADUZIONE ESEGUITA SU CONSENSO DELL’AUTRICE) Hermione sa quanto sia, beh, pateticamente assetata, ma non riesce a fermarsi. Farebbe di tutto per finire a letto con Draco Malfoy. E una volta che l'ha conquistato, si tratta solo di ammettere al mondo che la ragazza d'oro si scopa un ex Mangiamorte. Con la sua vita piena di Voldemort reincarnato in una segretaria, i suoi due vorticosi migliori amici psicopatici, gli elfi domestici che scommettono sulla sua relazione, gli attentati alla sua vita e il suo compagno che odia a morte il suo gatto, ammetterlo è un po' più facile a dirsi che a farsi, a quanto pare. Leggete per gli orgasmi, restate per Valentino. Words: 5771, Chapters: 1/36, Language: Italiano Fandoms: Harry Potter - J. K. Rowling Rating: Explicit Warnings: No Archive Warnings Apply Categories: F/M Characters: Hermione Granger, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Harry Potter, Theodore Nott, Blaise Zabini, Ginny Weasley, Narcissa Black Malfoy, Crookshanks (Harry Potter) Relationships: Hermione Granger/Draco Malfoy. Additional Tags: Romantic Comedy, fast burn, Smut, Sexual Content, More smut than is honestly necessary, Dom/sub, Dom Draco Malfoy, Sub Hermione Granger, Brat Hermione, attempted brat taming, He's not super successful though, Hermione begs a lot, Size Difference, We like em big around here, Angst, Angst with a Happy Ending, Happy Ending, Possessive Draco, Simp Draco, Pining, POV Hermione Granger, POV Draco Malfoy, POV Crookshanks (Harry Potter), Attempted Sexual Assault, Not Draco, Scrivenshaft Hate Club Approved, GUWD Stuff, Hermione is pathetically thirsty, I'm a little embarrassed on her behalf, First Names Outside of Bed? In My Good Christian Minecraft Server?, All aboard the McLaggen Hate Train, House elf betting, Irma AKA Secretary Satan, Everyone swears a lot, Crookshanks might become a murderer, Waffles are better than cake, More banter than we needed but exactly as much as we wanted via AO3 works tagged 'Hermione Granger/Draco Malfoy' https://ift.tt/ZvkEiL4 November 16, 2024 at 12:25PM
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melissaaoverthinking · 4 months ago
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Perché mi interessa tanto Elisa?
Cavolo cosa ha di così speciale? Si fa tutta l’amica i primi 10 minuti e poi sparisce
Io vorrei essere la sua prima scelta ma mi rendo conto che prima di me ci sono 4 persone
Impossibile
Come si riesce a diventare la prima scelta di una persona?
Semplice, conoscenze, casualità, ragazzi.
Io tengo molto a lei
Lei si ci tiene ma come un’amica e si comporta così come tutti
Carlotta è simile a lei, come anche Lollo, Martina, Beatrice
Loro hanno cose di marca, hanno ex conosciuti, fidanzati, tornano tardi, serate, fanno cazzate
Io non ho niente di tutto ciò , ma posso darti tutto il bene del mondo, posso assicurarti di esserti sempre vicino, di risponderti subito, di venire da te in 5 min se stai male, ecco , io il modo per te lo troverei sempre.
Perché ti voglio bene e sei una buona amica
Non sono la tua prima scelta, nè la seconda, nè la terza, nè la quarta, insomma non rientro nella top 10
Ma io vorrei davvero che mi cercassi tu
Al di là della scuola
Essere cercata
Questo è un discorso generale non soffermato solo sull’ Elisa ma sul fatto che nessuno mi vuole bene sul serio
Non sono la prima scelta di nessuno
Insomma ritorniamo sempre sulla stessa domanda: Perché sono così diversa?
Beh dirai oggettivamente “Non sei sola, hai un sacco dj amiche”
Beh pensa, in un gruppo di persone, con tutti i loro migliori amici, pensi che qualcuno sceglierebbe me?
No
mi sento sola, tutti hanno una loro prima scelta , io non ho nessuno a cui raccontare le mie giornate
Per esempio
Adesso ho litigato con i miei, mi hanno chiusa nell’altra stanza, volevo raccontarlo a qualcuno , ho girato fra i contatti e mi sono accorta che non ho nessuna migliore amica
Nessuno a cui raccontare le mie giornate, nessuna che si farebbe in 4 per me
Anzi a malapena mi rispondono ai messaggi
Forse aveva ragione mia madre, quella ragazza quando mi disse: “rimarrai sola”
Alla fine si
Sono sola
Lo ammetto
Me lo merito
Non ho nessuno e va bene così
Perché nella vita non ci possono essere solo momenti di gloria
Ma anche solo per un secondo vorrei avere la vita perfetta delle mie amiche, viaggi, soldi, genitori permissivi, ragazzi , amici
Io sono il nulla
Sono un centesimo in confronto a loro, non servo a niente
Sono buona solo a fare comodo e me ne rendo conto
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raikkonenvettels · 1 year ago
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Anon del papiello sempre: comunque basta solo una persona a sollevare il velo di Maya per fare girare quella che, lo sapevo, fosse la verità diffusa su loro due. Perché io lo so che in questo fandom la gente fa finta di essere allocca e cieca sulla Charlos e a ridurre tutto a una scemenza buona solo per le fics, ma i dubbi ci sono, eccome se ci sono, quando si segue veramente da vicino questi due ragazzi. E sono legittimi. Non sono io a leggere tra le righe, sono LORO che si comportano in modo assurdo per due persone che per il mondo dovrebbero quasi odiarsi? Che non sono nemmeno così tanto amici fuori dalla pista, a detta loro? Loro due raccontano una montagna di frottole, fingono secondo me parecchio nella loro vita amorosa, ma si vede che brillano quando sono insieme, i loro occhi proprio parlano. E non è il mio lato romantico a parlare, il loro body language è TROPPO, TROPPO in una direzione intima. La loro prossemica è costantemente sotto i 45 cm (che è la distanza per fidanzati, parenti stretti, migliori amici), si toccano in ogni occasione, i loro sorrisi non sono MAI finti o forzati, Charles ride di gusto a ogni battuta scema di Carlos, Carlos se lo spoglia con gli occhi ormai davanti a tutti etc etc. Io penso che stiano proteggendo se stessi e qualsiasi cosa esista tra loro, se è come dico io, con tutte le loro forze e a qualsiasi costo. Il mondo dello sport è omofobo, machista, maschilista e la F1 va a gareggiare in Paesi privi di diritti civili e che criminalizza l'omosessualità. Attorno a Charles e Carlos girano MILIONI E MILIONI DI EURO di contratti, sponsors, e hanno famiglie che dipendono da loro (Charles dà da mangiare al fratello Lorenzo con una loro attività e Arthur è nel giro grazie al suo ascendente) o che non vogliono essere giustamente oggetto di pettegolezzi o gossip (Carlos). Se per stare tranquilli devono fingere con due ragazze la propria eterosessualità, è triste, ma purtroppo NECESSARIO, perché è questo il mondo di merda in cui viviamo. Non sono i primi a farlo nella f1 (ciao Lewis, insegna agli angeli come fare una storia fake lunga anni con la tua ex storica), e non saranno nemmeno gli ultimi. Ciao!
SAY IT LOUDERRRRR ANON!!!!!!!
again, non avrei potuto dirlo meglio giuro, hai completamente ragione, ormai tutti gli indizi portano alla conclusione che stanno insieme, è oggettivo e davanti al naso di tutti
sicuramente stanno proteggendo se stessi, ma soprattutto la loro famiglia (che amano entrambi più di ogni altra cosa, a parte l’altro ovviamente) da una realtà che sarebbe crudele e tossica nei loro confronti, e per questo non posso davvero biasimarli
il mondo a volte è davvero uno schifo, ed è in situazioni come queste che viene fuori davvero tutto purtroppo :(
(also la cit a lewis e la sua ex…………………la loro storia è più complessa di beautiful tra un po’ 😭 comunque molto interessante se siete gossipari come me AHAH)
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unfilodaria · 1 year ago
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I miei stati whatsapp
É da un anno che pubblico stati wzp.
Ho iniziato con lo scrivere frasi o mettere immagini indirizzate a chi sapevo avrebbe letto.
Poi ci ho ragionato su, dicendomi che non dovevo darle questa soddisfazione. E allora ho convertito quella che era diventata un’abitudine giornaliera in qualcosa che fosse bella da vedere.
Ogni giorno posto almeno una decina di immagini, tratte da Tumblr, di quelle che reputo le migliori, inframezzate da qualche pensiero, estratti di racconti, e musica. Un po’ come faccio qui del resto.
Ebbene ho un pubblico di affezionati lettori dei miei stati giornalieri wzp: dalle 12 alle 20-25 persone al giorno. Alcune fisse (quando non le vedo mi preoccupo) altre che saltano fuori dai contatti della mia rubrica telefonica. Persone, la gran parte, con cui non mi sento da una vita o con cui avrò scambiato qualche battuta per lavoro o chissà che. C’è il falegname, l’elettricista, il vecchio compagno di liceo, ora finanche il venditore di materassi. La mia ex, a cui erano rivolti i primi stati, le mie nipoti, il mio barbiere, il cugino lontano in Emilia, la cugina di secondo o terzo grado con cui avrò parlato fisicamente una decina di anni fa. Il meccanico, l’eliografo, la figlia sedicenne della mia carissima amica, un’amica lontana in Francia, e poi altri di cui non ricordo proprio.
Un gruppo variegato di persone, un gruppo di diversa estrazione sociale e di età diversa: un gruppo che è diventato pubblico. E posso mai deludere questo pubblico non postando più niente? No, non è possibile.
Per cui amici di Tumblr continuate a postare cose belle ed io continuerò a rebloggarle sul mio stato wzp, perché in fondo regaliamo qualche minuto di piacere e distrazione.
Conto su di voi.
Grazie
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umi-no-onnanoko · 1 year ago
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Ti posso capire. Non ho più una persona da considerare amica, da anni forse. Ho perso delle persone che credevo amiche, prima ancora di terminare gli studi, immagina un po'.
In più ricordo che la mia migliore amica (che nel giro di poco è diventata ex) mi disse che in primis lei, e poi quelli che io reputavo amici, mi avrebbero al più presto abbandonata, e che mi meritavo questo dopo il periodo di silenzio che ho avuto dopo aver perso delle persone importantissime per me ( e sai bene di chi sto parlando) e bene, in quel periodo mi sono allontanata da internet (e siccome questa era un'amicizia a distanza) il nostro rapporto ne ha risentito, ma in quel periodo per entrambi quei motivi, non ragionavo tanto con la testa, e lei non avendo mai avuto nessuno e mai perso nessuno, ovviamente non poteva capire il mio dolore. Tutt'ora non mi parla, perché si è sentita messa da parte in quel periodo.
E io ho cercato piu' volte di riprendere in mano il rapporto, aiutandola quando aveva capito che il suo ex l'aveva tradita, io seppur da lontano, ero presente per lei, ma lei si è dimenticata di questo.Quindi vedi Vale, meglio perderle che trovarle certe persone, e andare avanti per la nostra strada da sole. Adesso il dolore è fresco, e potrai odiarmi per ciò che ti sto per dire ma, fidati che meriti amiche migliori, che sanno volerti bene.
Non potrei mai odiare un tesoro come te, infatti dei mia amica non a caso, o almeno per me lo sei.
Mi dispiace tantissimo per queste persone ed in particolare questa persona che ti hanno fatta soffrire, ma come mi hai detto tu certe persone meglio perderle che trovarle e sicuramente meriti a tua volta di meglio di persone che per un momento di sconforto ti lasciano sola.
È un po' quello che ha fatto questa ragazza, sai che non troppo tempo fa ho avuto un brutto periodo (sai di cosa parlo) e proprio lì che avevo bisogno di lei è sparita.
Troveremo persone migliori, le meritiamo, altrimenti meglio di noi per noi stessi chi ci sta? L'importante è riuscire ad andarci noi.
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thecatcherinthemind · 1 year ago
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Ammettilo, ammettilo a te stessa. Nessuno dei tuoi ex era l'uomo della tua vita, perché l'uomo della tua vita non è un tuo ex. Sai di chi parlo. Lo sai benissimo.
Ogni santa volta che finisce una tua relazione, tu torni a pensare a lui, a rileggere i suoi messaggi. Torni a pensare all'unico uomo con cui non sei riuscita ad avere una relazione vera, perché avevi troppa paura di rovinare un'amicizia che tanto nel tempo si è poi persa per mille vicissitudini. Migliori amici da anni, vite e impegni molto diversi tra loro, ma costante desiderio di mantenervi l'una nella vita dell'altro. Hai avuto relazioni nel frattempo, come le ha avute lui, ma eravate sempre l'uno il porto dell'altra per ritornare a parlare di felicità. Tutti pensavano sareste stati perfetti, "proprio per questo, non funzionerebbe. Faremmo sfigurare gli altri" rispondevate. Paradossalmente era l'unico che tu abbia veramente amato e forse anche lui in cuore suo ti amava. L'hai sempre saputo, ma andando a rileggere i messaggi te ne sei resa conto anche a questo giro. Da quei messaggi traspare una forma di amore che non hai più espresso per nessuno; un amore dolce, romantico, del tutto spontaneo e di pancia. Ogni volta ti viene in mente il vostro primo bacio. Un bacio rubato e regalato allo stesso tempo, che tuttora non sai da chi sia partito. Per la prima volta in vita tua non eri stata baciata, ma nemmeno avevi baciato tu: vi siete baciati in contemporanea. C'era sempre stato un rapporto molto stretto, ma non avevi mai pensato sareste arrivati a quel punto: una sera, sul divano, durante un film noiosissimo, ha iniziato ad abbracciarti come al solito, per poi darti un bacio su una guancia, che si è presto trasformato in una carezza che entrambi vi siete dati in contemporanea, che ha portato ad un bacio. La passione, l'energia, la spinta che ti ha dato quel gesto non l'hai mai più provata in vita tua. Ne sei consapevole ma cerchi di non ammetterlo a te stessa perché sarebbe brutto pensare di aver trovato l'anima gemella (o qualsiasi sia il concetto di persona giusta) e averla fatta fuggire. Preferisci pensare che "è andata come doveva andare". Poi vai a rileggere i messaggi per convincerti che sia stato meglio così e inevitabilmente ritrovi quel pezzo di conversazione in cui, alle tre del mattino, lui era in viaggio per andare al mare e tu eri china sui manuali di neuroscienze, ma nessuno dei due riusciva a dimenticare il sapore dell'altro. Vi siete scritti che vi mancavate a vicenda, che vi stavate pensando con un'intensità maggiore del solito e che nessuno dei due riusciva a togliersi l'altro dalla testa.
"Cicci, posso essere sincero? Non mi era mai successo di provare quell'energia. Pensavo fosse roba da cinematografo"
Ogni volta, ogni santa volta quando arrivi a questo messaggio hai il cuore a mille. Sono anni che ci ripensi e torni su quelle conversazioni. Ogni volta ti viene male al petto per non aver portato avanti niente.
Ora lui vive in Francia e ha una bellissima ragazza. Ha una carriera nel settore che ha sempre sognato, vive con lei e hanno dei gattini dolcissimi. Lei ha un sorriso splendido e non riesci nemmeno a immaginare quanto possa essere bello quello di lui, quando il mattino la vede svegliarsi e pensa di essere l'uomo più fortunato al mondo. Lui si merita questo e altro. Se sei abbastanza fortunata, vedrai i post del loro matrimonio, potendo reagire in privato; se non lo sei, lo incontrerai per strada e lo scoprirai da lui, dovendo reagire in pubblico.
Ma tanto lo sai già come andrà a finire: un rapporto così non lo troverai mai più e passerai la vita a maledire il giorno in cui, dopo l'orgasmo più bello della tua vita, avete deciso in lacrime di non parlarne mai più, per il bene di entrambi, e tutto è andato a farsi benedire.
Amen.
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vaerjs · 1 year ago
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sognato che ri-incontravo la coordinatrice didattica della scuola di pazzi e mi chiedeva di nuovo di finire l'anno scolastico da loro dandomi dell'ingrata. io per nella scuola per salutare le mie ex colleghe che però sono sparite.
esco per strada, sento una voce familiare, incontro una compagna di scuola con compagnia dei tempi del liceo. zi va in un locale di amici, si ride e si scherza, ci si aggiorna sulla vita. una delle mie migliori amiche del liceo dice di essere incinta, si festeggia.
a fine serata amica incinta mi accompagna a casa in macchina, percorrendo strade che non conosco ricordiamo i tempi di scuola.
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abr · 2 years ago
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 I Leopard (14) saranno disponibili (in Ucraina) entro uno-due mesi, cioè per l’annunciata offensiva di primavera, gli Abrams (31) lo saranno solo a fine estate. (...)
(La Germania) dovuto cedere alle pressioni USA ed europee perché dipende dalla NATO per la sua sicurezza (come l'Italia) (...). Il mutamento in corso non è compreso da chi (n)on si è reso conto che la forza militare è tornata a essere un fattore determinante della geopolitica.
(...) In Italia, alti lamenti sono stati elevati sull’inevitabilità di un’escalation (...). Sono corbellerie (...). Dal punto di vista militare, la decisione di fornire un paio di battaglioni di carri all’Ucraina non modifica i rapporti di forza (...). Ha invece effetti positivi sul morale delle truppe ucraine, che incominciavano a dubitare sulla saldezza dell’impegno occidentale a continuare a sostenerle.
In ogni caso, l’invio in Ucraina di un centinaio di carri armati non può essere risolutivo. Va bene che i Leopard-2 sono superiori ai carri russi, anche al recentissimo T 90-M, ma il numero conta. (...) (I carri inviati) sarebbero troppo pochi per poter trasformare l’attuale guerra di logoramento – che data la sua superiorità quantitativa la Russia è destinata a vincere – in una manovrata (...). (Troppo pochi per) respingere la potente offensiva di primavera che il “clausewitziano” generale Gerasimov, ora a capo delle operazioni in Ucraina, sta preparando (...), logorando le migliori unità ucraine nell’area di Bakhmut, di per sé irrilevante sotto il profilo strategico. Impiega(ndo) a ondate le truppe del Gruppo Wagner, composte per quattro quinti da ex-carcerati. Subiscono perdite rilevanti ma il Cremlino (se ne frega).
(...) Sotto il profilo politico, l’invio di carri armati NATO è invece molto importante. Il successo del Cremlino si basa sulla speranza di una divisione (della coalizione degli "amici dell'Ucraina). Solo essa e la conseguente sospensione del sostegno militare all’Ucraina, possono rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi da parte di Putin.(...)
Il conflitto in Ucraina rischia di durare ancora a lungo, senza vinti né vincitori, senza la possibilità di una soluzione negoziale. Si trasformerà verosimilmente in un “conflitto congelato” come quello di Corea. Le garanzie di sicurezza per l’Ucraina diverranno centrali per la sua trasformazione. Occuperanno il posto centrale, ora riservato agli aspetti territoriali.
Il gen. Carlo Jean, fonte autorevole e molto credibile, via https://www.startmag.it/mondo/carri-armati-occidentali-ucraina-conseguenze/?ct=t(RSS_EMAIL_CAMPAIGN
Una volta preso atto, come fa Jean, che la guerra di logoramento e sanzioni impostata dai burattinai Deep State di Biden non sta certo logorando la Russia, rimuovere l'aspetto territoriale dai negoziati, per focalizzarsi su come garantire la sicurezza di quel che resta dell'Ucraina, non può che star bene alla Russia, come del resto in Abkhazia, Nagorno etc.
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QUARGNENTO. IL QUOTIDIANO ON LINE AUGURA A TUTTI BUON NATALE E UN FELICE 2025 DI PACE
Care concittadine e concittadini, amici e amici, SONO ORGOGLIOSO DI AUGURARE A TUTTE E TUTTI I MIGLIORI AUGURI DI BUONE FESTE, BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO. Il nostro, vostro giornale, a 8 anni dalla sua fondazione è ormai giunto all’esame della scuola primaria e secondaria, ex elementari e medie, e all’orizzonte si profilano nuove scommesse, nuove avventure e tanta informazione.…
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notiziariofinanziario · 24 days ago
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Il legame diretto tra gli ‘spioni’ finiti sotto inchiesta e Sigfrido Ranucci squassa un vaso di Pandora.  Non abbiamo mai dato notizie agli spioni, dice Sigfrido Ranucci. È una reazione aspra, quella del direttore di Report alla pubblicazione di quanto riferito ai pm dall'hacker Nunzio Calamucci, arrestato il 28 ottobre per l'inchiesta su Equalize, la «fabbrica dei dossier» milanese. Calamucci, che ha scelto di collaborare con gli inquirenti, ha raccontato di essersi scambiato informazioni con l'inviato di punta del programma Rai, Giorgio Mottola. Ovviamente scoppia il finimondo. La replica di Ranucci va letta con attenzione, perché in realtà smentisce solo una piccola parte di quanto raccontato dall'hacker ai pm Francesco De Tommasi e Antonello Ardituro. Io passavo notizie a Mottola, ha detto Calamucci, e lui ne passava a me: descrivendo una sorta di collaborazione tra l'associazione a delinquere installata sotto il Duomo di Milano e i giornalisti d'inchiesta di Report. Ranucci ribatte: non abbiamo mai dato notizie a Equalize. Ma non nega che Mottola abbia avuto rapporti con gli «spioni». E nemmeno nega che abbia ricevuto da loro materiale utilizzato poi per i servizi tv. Materiale di provenienza quantomeno dubbia, visti i sistemi illegali utilizzati - per loro stessa ammissione - da Calamucci e dal suo capo Carmine Gallo, per decenni tra i migliori poliziotti d'Italia, passato poi a lavorare ad Equalize, l'azienda di Enrico Pazzali, presidente della Fiera di Milano. Ranucci si arrabbia per la fuga di notizie sull'interrogatorio di Gallo ma non nega i rapporti con Equalize per il semplice motivo che non può farlo. Quando, l'11 dicembre, Calamucci ha raccontato ai pm dei suoi contatti con Report, i magistrati non sono caduti dalle nuvole, perché sapevano già dei contatti tra la «fabbrica dei dossier» e i segugi di Rai3. A aprire la finestra era stata una intercettazione ambientale in cui è lo stesso Calamucci, parlando con l'informatico Giulio Cornelli, a raccontare di avere passato notizie a Ranucci. Sintetizzano i carabinieri del Ros: «Calamucci racconta, senza rivelare il soggetto oggetto di segnalazione, come abbiano passato dei dati al giornalista Ranucci quando hanno riscontrato una situazione insanabile nei loro rapporti con la politica: Obbiettivo raggiunto eh! Noi questo volevamo inculare... aspetta.. lui mi ha detto procedi, è insalvabile.. Sigfrido... hai capito com'è l'etica di Enrico?. Cornelli conferma: Si». Sull'identità del «Sigfrido» di cui parla Calamucci, i carabinieri non hanno molti dubbi, visto che in una nota a piè di pagina lo indicano in «Ranucci Sigfrido, nato a Roma il 24 agosto 1961, giornalista Rai». «Cornelli - scrivono ancora i carabinieri - risulta collaborare attivamente con Diella Marco, socio di Vincenzo De Marzio (ex dei servizi segreti, al soldo di Equalize, ndr) il quale fornirebbe dati investigativi anche alla trasmissione di Rai3 Report, così come asserito dallo stesso in alcune conversazioni captate». Anche l'«Enrico» di cui parla l'hacker ha un nome preciso, ed è Pazzali, il proprietario di Equalize, che - come ha spiegato Gallo - utilizza i dossier illegali per affossare gli avversari e aiutare gli amici. Stando al rapporto del Ros, Pazzali per risolvere una situazione politica «insanabile» utilizza Report. Ci sarebbe l'imbarazzo della scelta nel trovare quali vittime dei dossier di Pazzali siano finiti nel mirino anche della trasmissione tv (un nome tra tutti, quello del presidente del Senato Ignazio La Russa). Di certo Pazzali e Ranucci si conoscono direttamente: «Oggi vedo Ranucci», dice Pazzali a Gallo in una intercettazione. Interrogato la settimana scorsa, Calamucci conferma e probabilmente spiega l'episodio cui fa cenno nelle intercettazione, e descrive un sistema consueto di passaggio di notizie a Mottola: aggiungendo il dettaglio sullo scambio di favori, cioè sul flusso di documenti anche da Report a Equalize, che ieri Ranucci smentisce con energia. Read the full article
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ril3y · 2 months ago
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Più di amici meno di innamorati
non capivo perché era così difficile starti accanto, non era amore ma neanche amicizia. siamo cresciuti con la costante informazioni che nelle relazioni e nei rapporti ci siano delle etichette e dei limiti, noi abbiamo scavalcato queste mura, ci siamo amati come amanti, odiati come fratelli, rovinati con i nostri conflitti, ci siamo apprezzati come soci, rispettati come sconosciuti, abbiamo fatto scintille, siamo stati complici come innamorati, litigato come coppie, ma nulla di tutto questo ci ha permesso di etichettare il nostro rapporto, ci chiamiamo migliori amici, quando non lo siamo affatto. ci siamo feriti come pochi ex innamorati, ci siamo torturati pensandoci. ci siamo impegnati nella nostra amicizia e poi l'abbiamo lasciata andare per poi riprenderla in un turbinio di caos, odio e disprezzo. ci prendiamo cura l'una dell'altro. scompariamo nei momenti di felicità estrema e condividiamo i peggiori. immagino che conoscere la sporcizia e la perversione dell'anima di una persona porti a questo genere di rapporti, che vengono considerati tossici, non abbiamo bisogno l'una dell'altro ma facciamo in modo di persistere in questa continua caccia alla coda del serpente. non andiamo avanti ne torniamo indietro, questo continuo vortice di inconcretettezza e di massacro volerci bene. sentiamo di non meritarci la felicità. le nostre anime si conoscono bene, sanno che non durerà, per questo scompariamo nell'allegria e torniamo nella depressione. credo di averti amato una o due volte e so che mi hai amata. ci siamo voluti e ci siamo allontanati. ci siamo innamorati e ci siamo cacciati. ci siamo odiati e disprezzati e siamo tornati. bramiamo la anime belle, senza sporcizia e difficoltà ma torniamo sempre in questa eterna caccia al topo. lasciarci andare non è più una possibilità. saremo nostri per sempre, in quel piccolo spazio del nostro essere, ove non hanno importanza etichette e giudizi. le nostre anime sanno di potersi fidare di quel mostro dentro di noi. i nostri demoni vanno a braccetto e ci sostengono nel viaggio della vita, senza mai sciogliere quei vincoli assurdi. comunque non saremmo mai stati felici seguendo il conformismo, abbiamo bisogno che nessuno sappia i nostri lati nascosti, nemmeno noi. parlarne ad alta voce non è un'opzione, gli sguardi, i gesti e gli abbracci parlano per le nostre anime. non abbiamo bisogno di spiegarci, ma avremmo bisogno di parlarne. parlare dello sporco che ci siamo sentiti addosso dopo la prima volta, dei pianti fatti in solitaria sotto la doccia per mischiare lacrime e acqua, le budella che si aggrovigliano per lo schifo di quell'orribile scopata, che poi sono diventate due, tre, quattro, finché quello schifo non ci è calzato così bene addosso da diventare una piacevole perversione. parlarne non è compreso in questo accordo mai detto e mai scritto a cui ci aggrappiamo per non eccedere nella frustrazione e nella tristezza di questo rapporto. nei giorni più difficili e in quelli più felici ti vorrei al mio fianco per affrontare la giornata e condividere il dolore e la gioia di quei momenti, ma ricordo il dolore che ti ho causato, e sento che la fiducia non è mai più tornata. a volte mi sembra un dovere esserci. un'obbligo all'espiazione del mio peccato. un dolore che non passa, un dolore che non si può condividere, ne affrontare, solo sperare che l'altro abbia il coraggio e la forza di perdonare, di parlarne e di condividere il dolore della sconfitta e della perdita, poter ritrovare quelle parti di noi stessi perse in momenti di debolezze d'animo. poter ritrovare il coraggio di fare cose insieme e di apprezzare nel profondo i momenti passati insieme. sorpassare insieme la paura della reazione dell'altro e avere il coraggio di essere tutto all'ennesima potenza. riuscire a ridere e scherzare senza paura di provare qualcosa. riuscire ad essere costanti in questo non-rapporto non etichettato, riuscire a viverci i momenti a pieno senza paura di innamorarsi e senza paura di ferire, senza paura di scusarsi o di giocare.
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