ril3y
RILEY
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Per chi vorrebbe non avere limiti: non si può possedere più di quanto il cuore possa amare.
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ril3y · 8 days ago
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The soul that sees beauty, may sometimes walk alone.
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ril3y · 8 days ago
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Più di amici meno di innamorati
non capivo perché era così difficile starti accanto, non era amore ma neanche amicizia. siamo cresciuti con la costante informazioni che nelle relazioni e nei rapporti ci siano delle etichette e dei limiti, noi abbiamo scavalcato queste mura, ci siamo amati come amanti, odiati come fratelli, rovinati con i nostri conflitti, ci siamo apprezzati come soci, rispettati come sconosciuti, abbiamo fatto scintille, siamo stati complici come innamorati, litigato come coppie, ma nulla di tutto questo ci ha permesso di etichettare il nostro rapporto, ci chiamiamo migliori amici, quando non lo siamo affatto. ci siamo feriti come pochi ex innamorati, ci siamo torturati pensandoci. ci siamo impegnati nella nostra amicizia e poi l'abbiamo lasciata andare per poi riprenderla in un turbinio di caos, odio e disprezzo. ci prendiamo cura l'una dell'altro. scompariamo nei momenti di felicità estrema e condividiamo i peggiori. immagino che conoscere la sporcizia e la perversione dell'anima di una persona porti a questo genere di rapporti, che vengono considerati tossici, non abbiamo bisogno l'una dell'altro ma facciamo in modo di persistere in questa continua caccia alla coda del serpente. non andiamo avanti ne torniamo indietro, questo continuo vortice di inconcretettezza e di massacro volerci bene. sentiamo di non meritarci la felicità. le nostre anime si conoscono bene, sanno che non durerà, per questo scompariamo nell'allegria e torniamo nella depressione. credo di averti amato una o due volte e so che mi hai amata. ci siamo voluti e ci siamo allontanati. ci siamo innamorati e ci siamo cacciati. ci siamo odiati e disprezzati e siamo tornati. bramiamo la anime belle, senza sporcizia e difficoltà ma torniamo sempre in questa eterna caccia al topo. lasciarci andare non è più una possibilità. saremo nostri per sempre, in quel piccolo spazio del nostro essere, ove non hanno importanza etichette e giudizi. le nostre anime sanno di potersi fidare di quel mostro dentro di noi. i nostri demoni vanno a braccetto e ci sostengono nel viaggio della vita, senza mai sciogliere quei vincoli assurdi. comunque non saremmo mai stati felici seguendo il conformismo, abbiamo bisogno che nessuno sappia i nostri lati nascosti, nemmeno noi. parlarne ad alta voce non è un'opzione, gli sguardi, i gesti e gli abbracci parlano per le nostre anime. non abbiamo bisogno di spiegarci, ma avremmo bisogno di parlarne. parlare dello sporco che ci siamo sentiti addosso dopo la prima volta, dei pianti fatti in solitaria sotto la doccia per mischiare lacrime e acqua, le budella che si aggrovigliano per lo schifo di quell'orribile scopata, che poi sono diventate due, tre, quattro, finché quello schifo non ci è calzato così bene addosso da diventare una piacevole perversione. parlarne non è compreso in questo accordo mai detto e mai scritto a cui ci aggrappiamo per non eccedere nella frustrazione e nella tristezza di questo rapporto. nei giorni più difficili e in quelli più felici ti vorrei al mio fianco per affrontare la giornata e condividere il dolore e la gioia di quei momenti, ma ricordo il dolore che ti ho causato, e sento che la fiducia non è mai più tornata. a volte mi sembra un dovere esserci. un'obbligo all'espiazione del mio peccato. un dolore che non passa, un dolore che non si può condividere, ne affrontare, solo sperare che l'altro abbia il coraggio e la forza di perdonare, di parlarne e di condividere il dolore della sconfitta e della perdita, poter ritrovare quelle parti di noi stessi perse in momenti di debolezze d'animo. poter ritrovare il coraggio di fare cose insieme e di apprezzare nel profondo i momenti passati insieme. sorpassare insieme la paura della reazione dell'altro e avere il coraggio di essere tutto all'ennesima potenza. riuscire a ridere e scherzare senza paura di provare qualcosa. riuscire ad essere costanti in questo non-rapporto non etichettato, riuscire a viverci i momenti a pieno senza paura di innamorarsi e senza paura di ferire, senza paura di scusarsi o di giocare.
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