#escursioni Valle d’Aosta
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pier-carlo-universe · 24 days ago
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Pontboset: Il Cuore Pittoresco della Valle di Champorcher. Un Borgo Antico tra Storia, Natura e Acqua Cristallina. A cura di Alessandria today
Immerso nel fascino intramontabile della Valle di Champorcher, Pontboset si presenta come uno dei gioielli più pittoreschi delle Alpi.
Immerso nel fascino intramontabile della Valle di Champorcher, Pontboset si presenta come uno dei gioielli più pittoreschi delle Alpi. Questo borgo montano, caratterizzato da antichi edifici in pietra e da un’atmosfera sospesa nel tempo, rappresenta un luogo perfetto per gli amanti della tranquillità e della bellezza naturale. Il celebre ponte in pietra, che dà il nome al borgo, è un simbolo…
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escligure · 1 year ago
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Escursioni di settembre
Dopo la pausa estiva riprendono le escursioni; a settembre è previsto un bel numero di uscite, di vario impegno, dislivello e durata: 2-3, Escursione Fotografica nel Parco Naturale Mont Avic 3, Intersezionale LPV, organizzata da CAI Aosta 9-10, Anello del Passo del Corno m.2485 (Val Formazza) 10, TAM e SMF – Visita al Forte di Bard (Valle d’Aosta) 10, Punta della Valletta m.3091 (Valle d’Aosta) 16, Lago Santo, monti Marmagna m.1852 e Orsaro (App.Tosco Emiliano) 16-17, TAM – Tracciolino in Val Codera (Valchiavenna) 17, Anello dei Laghi, Cima Tesina m.2460 e Cima del Lausfer m.2544 24, Forte Taborda, Forte Pepino e Forte Centrale (Col di Tenda), con gruppo SMF 30, Ferrata Minonzio (Prealpi Bergamasche) 30 e 1 ottobre, Premio ITAS del libro di montagna in Antola
Il dettaglio delle escursioni è disponibile sul sito sezionale
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fontamaraescursioni · 2 years ago
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Fénis, immerso nel verde dei suoi bellissimi prati è uno dei borghi più caratteristici del cuore della Valle d’Aosta.
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giruligirula · 2 years ago
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Alla scoperta della Val Veny: Laghi Combal e Miage
Alla scoperta della Val Veny: Laghi Combal e Miage
La Val Veny: la valle selvaggia della Valle d’Aosta La Val Veny, situata ai piedi del Monte Bianco nei pressi di Courmayeur, è una delle vallate più affascinanti della Valle d’Aosta. E’ una valle selvaggia caratterizzata da paesaggi incontaminati, laghi, ruscelli, distese erbose ed è un ottimo punto di partenza per diverse escursioni. Escursione ai Laghi Combal e Miage L’escursione ai Laghi…
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Il turismo attivo e le tante attività che si possono praticare in Piemonte rappresentano una leva importante per la ripartenza turistica della regione. Il turismo outdoor, che in questa Regione si pratica regolarmente, comprende una grande varietà di esperienze da fare all’aria aperta che permettono di godere di una vacanza “slow”, immersi nella natura, in individuale, in coppia oppure in famiglia, mantenendo le distanze minime oggi considerate necessarie. Il Piemonte ha dalla sua la possibilità di offrire esperienze che spaziano dalla Valle d’Aosta fino alla Costa Azzurra, coinvolgendo tutto il territorio alpino tra la provincia di Torino e quella di Cuneo. Tra questi monti si snodano sentieri per passeggiate, trekking o escursioni in bicicletta. Itinerari che coniugano all’attività all’aperto anche le diverse attrazioni culturali, l’enogastronomia, l’artigianato, le attività sportive, senza dimenticare il patrimonio naturalistico e di biodiversità. Nelle valli o sulle cime delle Alpi occidentali che superano anche i 4.000 metri, come il Monte Rosa, il Monviso e il massiccio del Gran Paradiso, in Piemonte ci sono ben 94 aree protette, ideali per gli sport e le attività open air, tra cui il versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo parco nazionale d’Italia, fondato nel 1922, o il Parco Nazionale della Val Grande, con le sue ripide e profonde vallate, le acque cristalline in gole protette da pareti a strapiombo e tanti scorci suggestivi, che spaziano fino al Lago Maggiore. I più avventurosi possono anche salire fino ai 4.559 metri della più alta area protetta d’Europa: il Parco Naturale Alta Valsesia oppure alla capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa che si trova a 4.554 metri, per un meritato riposo davanti a un panorama emozionante a dir poco. Nel Parco del Gran Paradiso @123rf https://ift.tt/2A5qax6 La Regione Piemonte è la regina del turismo outdoor Il turismo attivo e le tante attività che si possono praticare in Piemonte rappresentano una leva importante per la ripartenza turistica della regione. Il turismo outdoor, che in questa Regione si pratica regolarmente, comprende una grande varietà di esperienze da fare all’aria aperta che permettono di godere di una vacanza “slow”, immersi nella natura, in individuale, in coppia oppure in famiglia, mantenendo le distanze minime oggi considerate necessarie. Il Piemonte ha dalla sua la possibilità di offrire esperienze che spaziano dalla Valle d’Aosta fino alla Costa Azzurra, coinvolgendo tutto il territorio alpino tra la provincia di Torino e quella di Cuneo. Tra questi monti si snodano sentieri per passeggiate, trekking o escursioni in bicicletta. Itinerari che coniugano all’attività all’aperto anche le diverse attrazioni culturali, l’enogastronomia, l’artigianato, le attività sportive, senza dimenticare il patrimonio naturalistico e di biodiversità. Nelle valli o sulle cime delle Alpi occidentali che superano anche i 4.000 metri, come il Monte Rosa, il Monviso e il massiccio del Gran Paradiso, in Piemonte ci sono ben 94 aree protette, ideali per gli sport e le attività open air, tra cui il versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo parco nazionale d’Italia, fondato nel 1922, o il Parco Nazionale della Val Grande, con le sue ripide e profonde vallate, le acque cristalline in gole protette da pareti a strapiombo e tanti scorci suggestivi, che spaziano fino al Lago Maggiore. I più avventurosi possono anche salire fino ai 4.559 metri della più alta area protetta d’Europa: il Parco Naturale Alta Valsesia oppure alla capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa che si trova a 4.554 metri, per un meritato riposo davanti a un panorama emozionante a dir poco. Nel Parco del Gran Paradiso @123rf In Piemonte ci sono ben 94 aree protette dove fare attività all’aperto da soli o in compagnia, mantenendo le distanze.
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portalinowebblog · 6 years ago
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Rifugio Grand Tournalin 2600mt slm Cheneil Aosta Nell’anfiteatro del Vallone Un rifugio di facile accesso per passeggiate ed escursioni nel cuore della natura della Valle d’Aosta Rifugio Grand Tournalin, 2600mt slm, Cheneil, Aosta. Benvenuti sul sito ufficiale del Rifugio Tournalin – Champoluc Val d’Ayas.
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erfigh · 4 years ago
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Foto: Pixabay
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italturismo · 5 years ago
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Ente Parco del Gran Paradiso - Valle d'Aosta, Escursioni Safari alpini
Ente Parco del Gran Paradiso – Valle d’Aosta, Escursioni Safari alpini
Gran Paradiso, Valle d’Aosta: Safari alpino – escursioni con le guide di NaturAlp
stambecchi – ( foto: Renzo Guglielmetti Flemma  – Archivio PNGP)
Dal 4 aprile 2020 al 28 giugno 2020, nell’ambito delle numerose Iniziative con le Guide del Parco del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta, si svolgeranno Safari Alpini in varie località quali: Cogne, Ceresole, Valsavaranche, Orvieille, Levionaz.
L’organizz…
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marcorpage · 5 years ago
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Musica e relax alle terme di San Vincent
Dal Blog MRP75 Musica e relax alle terme di San Vincent #terme #SaintVincent #MRP75 #SMradio #SMsummer2019 #estate #Summer
Musica e relax alle terme di San Vincent
Saint Vincent è senza dubbio una delle località più celebri della Valle D’Aosta… Musica e relax alle terme di San Vincent
Qui il settore turistico è sempre in attività: d’inverno la zona offre un’ampia scelta di comprensori sciistici mentre d’estate è il luogo ideale per passeggiate ed escursioni.
Dopo una giornata sugli sci o una lunga camminata,…
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avv-cmg · 6 years ago
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  STORIA DEL CASTELLO. Il Castello di Sarre ha una storia relativamente lunga, tra i castelli presenti nel territorio della Valle d’Aosta. l’impianto strutturale attualmente visibile è quello risalente al 1700 circa, quando venne acquistato da un importante uomo d’affari francese,  il quale, in pratica lo ricostruì totalmente, lasciando però dell’originaria struttura in piedi soltanto la torre attualmente visibile. Tempo dopo, ovvero nel 1869, il castello venne acquistato dalla famiglia reale dei Savoia, quando l’Italia era ancora una monarchia, e su richiesta dello stesso Vittorio Emanuele II, Re d’Italia il castello Subì ulteriori modificazioni rispetto all’impianto del 1700. Venne trasformato in una residenza dedicata alle attività venatorie, che venivano effettuate stagionalmente, nelle valli intorno allo stesso Castello, ovvero la valle di Valsavaranche, quella Valle di Cogne, che all’epoca facevano parte della riserva personale di caccia della famiglia reale. Successivamente sono entrate a far parte il Parco Nazionale del Gran paradiso. Come verrà spiegato in seguito, testimonianza del fatto che questo castello venisse utilizzato per lo scopo di cui sopra, è dato dalla presenza di numerosi trofei di caccia nella cosiddetta “stanza delle corna”.  Il castello fu poi frequentato dai successori il re Vittorio Emanuele II, ovvero il Re Umberto I, che commissiono interventi al suo interno per abbellirlo. Come poi è possibile vedere dalle numerose fotografie presenti all’interno del castello, questo fu frequentato stabilmente anche da Umberto II e da Maria José, i quali provvederanno ad una sua ristrutturazione a partire dal 1935. Il castello venne principalmente utilizzato come punto di partenza per escursioni in montagna che videro protagonista la stessa Maria Josè.  Divenne anche poi rifugio per quest’ultima e per i propri figli durante il secondo conflitto mondiale. Per un lungo periodo questa struttura rimase di proprietà degli stessi Savoia, i quali lo cedettero solo nel 1989 alla regione Valle d’Aosta, che dopo aver provveduto ad un suo restauro integrale, lo rese fruibile al pubblico come museo.  Come si può vedere camminando al suo interno, questo castello è uno tra più importanti come testimonianza della presenza famiglia reale nella Valle d’Aosta. Come sopra indicato, il Castello ha però una storia più antica di quella che parte dalla 1700, e prende questo nome dalla famiglia Sarre la cui dinastia si è però estinta nel lontano 1300.
DOVE SI TROVA. Il castello di Sarre si trova nella località di Lalex. Di seguito la mappa interattiva di GOOGLE MAPS, che vi consentirà di raggiungere la vostra meta utilizzando il vostro dispositivo come un navigatore GPS ovunque vi troviate. Per calcolare il percorso cliccate sulla freccia blu sulla mappa. Ricordate di attivare l’antenna gps.
PREVISIONI DEL TEMPO. Di seguito troverete un box meteo con le previsioni del tempo riferite alla zona di Aosta  su base settimanale, aggiornate in tempo reale. Questo vi consentirà di organizzare al meglio la vostra escursione con il tempo migliore.
  STATO DI MANUTENZIONE. Il castello è in ottimo stato di manutenzione, sia all’esterno che all’interno. L’impressione che si ha non appena lo si vede quella di trovarsi in un luogo normalmente abitato.
  CARATTERISTICHE DELLA STUTTURA.  Il castello ha una struttura massiccia, ed d è realizzato in pratica tutto in pietra. La sua pianta è a base rettangolare, che si sviluppa longitudinalmente sulla collina sulla quale è stato è stato costruito. La torre, ben visibile, ha una caratteristica pianta a base quadrata con la parte finale con una struttura a merli. Si sviluppa su tre piani, raggiungibili tutti attraverso una serie di scale e corridoi presenti all’interno del castello stesso.
IL PLASTICO DEL CASTELLO E LA COLLINA SU CUI E’ COSTRUITO
ORARI INGRESSO. Il Castello di Sarre o Selva questo tipo di orari. dal mese di ottobre a marzo L’ingresso è consentito dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e poi dalle ore14:00 alle ore 17:00. Con la chiusura settimanale prevista per il giorno di lunedì. Durante le feste natalizie, è prevista una chiusura per il giorno del 25 dicembre e del 1 gennaio. L’orario cambia poi dal mese di aprile fino a settembre. L’orario in questo caso va dalle 9:00 del mattino alle 19:00 della sera, tutti i giorni, lunedì incluso. Comunque è sempre bene contattare il castello e, per accertarsi che gli orari siano quelli indicati, è che non vi siano motivi particolari per eventuali chiusure straordinarie.
INGRESSO DEL CASTELLO CHE PORTA ALLA BIGLIETTERIA 
PARCHEGGIO VEICOLI.  Per parcheggiare i vostri veicoli non ci sono particolari problemi. Una volta arrivati in prossimità del castello, troverete sulla sinistra (guardando il castello), un ampio parcheggio. È possibile lasciare anche i camper. Ovviamente bisogna sempre fare i conti con il numero dei visitatori presenti. Durante il fine settimana potrebbe essere infatti difficoltoso trovare parcheggio, soprattutto se arrivate sul tardi.
  LA VISITA GUIDATA. Il castello non può essere visitato  in modo autonomo, ma solo con l’accompagnamento di una guida autorizzata. Il vantaggio è quello che  vi verrà spiegato, in circa 45 minuti, la storia del castello e di coloro che lo hanno abitato. La guida inoltre tutela ciò che si trova all”interno  dell’edificio, ovvero arredi, quadri e fotografie, ricordando che si può guardare ma non toccare nulla. Ricordate inoltre che proprio per la durata della visita, la passeggiata all’interno del Castello viene effettuta in orari ben precisi, e con un numero massimo di persone per ogni turno. Per cui una volta arrivati al castello, recatevi subito presso la biglietteria, ed informatevi quando partirà il prossimo turno di visite. Così potete prenotarvi. Ovviamente se non volete aspettare troppo, il consiglio è quello di recarsi all’apertura nel castello negli orari indicati. Sarete così tra i primi, e non dovete aspettare il turno precedente per poter passeggiare all’interno del maniero.
VISITA GUIDATA AUTORIZZATA. La visita guidata sopra indicata, è quella che si trova direttamente all’interno dello stesso castello, presso la biglietteria. Esiste anche la possibilità di poter effettuare la visita guidata con delle guide autorizzate dalla regione Valle d’Aosta, come normalmente avviene anche in altre parti l’Italia. Qualora desideriate quindi avvalermi di questo tipo di servizio, che segue un canale differente ed ha anche un altro tipo di costo, conviene cercare direttamente in rete, per trovare il servizio più utile alle vostre esigenze.
BIGLIETTO D’INGRESSO.  La visita al castello ha un costo molto basso, e comprende anche l’accompagnamento guidato alla scoperte del castello. Come normalmente avviene anche in altri luoghi di questo genere, il costo del biglietto prevede, per quello intero un importo pari a €5 e, con riduzioni per comitive e particolari soggetti, quali studenti universitari o coloro che godono di particolari convenzioni. Per quanto riguarda i minori, ovvero coloro che hanno un’età che va tra i 6 e i 18 anni, nonché le scolaresche, L’importo da corrispondere è pari a €2. Per i soggetti più piccoli, ovvero per i bambini che non abbiano ancora compiuto i sei anni, Non che per coloro che sono diversamente abili e che siano anche in possesso di una certificazione di invalidità ai sensi della legge 104/1992, l’ingresso è gratuito. Ed è prevista tale gratuità anche per insegnanti e coloro che accompagnano le scolaresche e gli accompagnatori anche delle persone diversamente abili di cui sopra. Ovviamente per conoscere i prezzi aggiornati per l’ingresso al castello, conviene comunque informarsi.  
LA GRANDE MERIDIANA SULLA FACCIATA ESTERNA DEL CASTELLO
I BAMBINI. I castelli in genere affascinano i bambini, perché sono luoghi che evocano situazioni legate alle storie di cavalieri e di dame, anche se in questo caso siamo presenti ad un tipo di castello più moderno e un po’ lontano da quel mondo fantastico. In ogni caso è adatto ai più piccoli perché i vari ambienti si visitano agevolmente e non presentano alcun tipo di pericolo. Bisogna fare solo attenzione alle scale che portano da un piano all’altro.
DIVERSAMENTE ABILI. Il castello è attrezzato per consentire la visita anche per coloro con difficoltà motorie.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO. Visitare un castello così ben mantenuto, e facile da raggiungere, non richiede un abbigliamento particolare. Per cui indossate quello che la stagione consiglia, e la giornata in cui effettuate la visita. La distanza tra il parcheggio e l’ingresso dell’edificio è di un centinaio di metri, per cui non è necessario un “abbigliamento tecnico” come può avvenire quanto si esplorano castelli abbandonati o che si raggiungono dopo una bella camminata.
IL GIARDINO. E’ presente anche un ampio giardino che prosegue lungo la linea longitudinale del castello. Si tratta di un ampio “rettangolo verde” a cui si accede attraverso delle scale. E’ più in basso rispetto al piano della costruzione. Lateralmente si possono notare anche due pergolati. 
  SLIDES SHOW. Di seguito troverete una raccolta di immagini in formato dipositive, con scorrimento automatico, relative al castello.
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  I CORRIDOI E LE SCALE . Il castello è articolato su tre piani raggiungibili attraverso numerose scale. I vari ambienti invece sono collegati da vari corridoi. 
    SLIDES SHOW – CORRIDOI CASTELLO
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  LA SALA O SALONE DELLE CORNA.
Il castello, come sopra anticipato, è veramente in un ottimo stato di manutenzione, e tutti gli ambienti sembrano abitati di recente. La vera particolarità però di questo maniero, è la famosa sala delle corna, ed un corridoio prospiciente, che vi dà accesso. 
    La particolarità in questa sala e del suddetto corridoio, è la presenza abbondanti e numerose decorazioni, realizzate interamente con corna di animali, principalmente stambecchi. Guardando bene verso l’alto, non noterete anche la presenza di teste precedette animali di cui si vede il cranio e le corna. Nonostante possa sembrare macabro, l’effetto è veramente particolare, per non dire incredibile anche perché la stessa sala e decorata, oltre che con quanto sopra, anche con motivi floreali, che rendono l’ambiente particolarmente luminoso ed accogliente. Ovviamente come facile pensare, questo è il retaggio di un gusto che apparteneva al passato, che probabilmente oggi non troverebbe spazio nelle moderne abitazioni di questo livello, ma bisogna sempre ricordare, come sopra indicato, che l’attività venatoria e la caccia a questi animali, era una pratica comune in certi ambienti. 
Si può tranquillamente dire che la sola visione di questa stanza e del corridoio, meritano da soli una visita al castello di Sarre. Questa sala comunque è stata realizzata durante il regno di Re Umberto I d’Italia, che la volle così come oggi, e quindi ovviamente non appartiene alla tradizione secolare di questo castello.
  SLIDES SHOW – STANZA O SALONE DELLE CORNA
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    LE CAMERE DA LETTO. Interessante è la visita alle camere da letto del castello, dove l’arredamento è conservato in ottimo stato. Il letto matrimoniale che vedete nella foto che segue è stato realizzato in legno di rose, ed è un pezzo unico.
  SLIDS SHOW – CAMERA DA LETTO
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  LA RACCOLTA FOTOGRAFICA. Interessante, all’interno del castello, è la raccolta di immagini fotografiche d’epoca. Si tratta fotografie riguardanti momenti della vita al Castello della famiglia reale, nonché delle attività sportive in montagna effettuati dagli stessi sovrani. Si può vedere il tipo particolare di abbigliamento che indossavano all’epoca, molto diverso da quello attuale, e certamente meno tecnico di quello ora disponibile.
  LA RACCOLTA DI QUADRI. Insieme alla raccolta di fotografie, è presente anche una raccolta di quadri, aventi principalmente a tema la vita bella famiglia reale dell’epoca, se immortalano vendita appartenenti allo stesso punto una particolarità di uno dei quadri, è quello relativo al matrimonio di Umberto II di Savoia e Maria Jose, dove in basso, nel particolare che si vede nell’immagine, si distingue bene la figura di Benito Mussolini, che vi aveva partecipato.
  SLIDES SHOW – QUADRI  DEL CASTELLO
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  SCATTARE FOTOGRAFIE SI / NO  . Per scattare fotografie non ci sono problemi. Ricordate però di non usare il flash per immortalare i quadri o le fotografie. La luce può infatti rovinarli.
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                  ITALIA – REGIONE VALLE D’AOSTA: IL CASTELLO DI SARRE STORIA DEL CASTELLO. Il Castello di Sarre ha una storia relativamente lunga, tra i castelli presenti nel territorio della Valle d'Aosta.
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Sentieri, laghetti alpini, boschi: un ambiente ancora molto selvaggio è quello in cui si immerge chi, appassionato di escursionismo, visita la zona dei Laghi del Parco del Mont Avic e Gran Lago in Val d’Aosta. All’interno di questo parco dal grande fascino si possono percorrere diversi itinerari, più o meno brevi e uno più suggestivo dell’altro, tra laghi alpini e rifugi di montagna. Il percorso più breve è quello che parte da Champorcher, mentre quello più lungo da Champdepraz. Proprio partendo da quest’ultimo si incontra un bellissimo specchio d’acqua: è il Lago della Serva, a 1.801 metri di altitudine, circondato dal bosco di pini uncinati più esteso e affascinante di tutta la Regione. Nella conca in cui giace il lago sono presenti dei grossi massi sparsi: questi sono dei massi glaciali erratici trasportati dalle masse glaciali nel corso dei secoli e deposti nella posizione attuale al ritiro dei ghiacci. Dalla frazione di Chateau, nei pressi di Champorcher, invece, l’itinerario segue la strada per Dondena superando il villaggio del Grand Mont Blanc. Quando la strada diventa sterrata, si imbocca a piedi l’itinerario n. 10 che immette all’interno del parco del Mont Avic. Inizialmente si sale sul ripido sentiero che, tenendosi lungo il torrente, conduce per bei pascoli fino all’Alpe Grand Cort a 1.944 metri, quindi al lago e all’alpeggio di Muffé a poco più di duemila metri e infine al Col del Lago Bianco, a 2.300 metri, dal quale ci si affaccia sul Vallone di Champdepraz. Da qui si scende sul sentiero n. 5, passando vicino a due piccoli laghi e ci si abbassa, in direzione del Lago Vallette, fino al rifugio Barbustel. Imboccando l’itinerario n. 5C, dopo aver attraversato un ponte il collegamento tra il Lago Bianco e il b, il sentiero continua in diagonale sul Lago Cornuto a 2.172 metri per raggiungere, con un ultimo tratto ripido, il Gran Lago fino ai 2.492 metri. I laghi che si incontrano lungo l’itinerario rappresentano il cuore del Parco regionale del Mont Avic. La bellissima gita si svolge in ambienti ancora selvaggi e di grande fascino nonostante d’estate siano tra i più frequentati della Valle di Champorcher e di Champdepraz. Il Parco del Mont Avic fu istituito nel 1989 ed è il primo parco regionale valdostano, nato con lo scopo di tutelare la parte alta del vallone di Chalamy. Nel 2003 è stato ampliato fino a comprendere anche parte del vallone di Dondena e il Lago Miserin. Si è così creata un’unica area di protezione che confina direttamente con il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico parco nazionale in Italia. Il Lago della Serva @Ufficio stampa https://ift.tt/3czdiND Laghi, sentieri e radure: il paradiso italiano dell’escursionismo Sentieri, laghetti alpini, boschi: un ambiente ancora molto selvaggio è quello in cui si immerge chi, appassionato di escursionismo, visita la zona dei Laghi del Parco del Mont Avic e Gran Lago in Val d’Aosta. All’interno di questo parco dal grande fascino si possono percorrere diversi itinerari, più o meno brevi e uno più suggestivo dell’altro, tra laghi alpini e rifugi di montagna. Il percorso più breve è quello che parte da Champorcher, mentre quello più lungo da Champdepraz. Proprio partendo da quest’ultimo si incontra un bellissimo specchio d’acqua: è il Lago della Serva, a 1.801 metri di altitudine, circondato dal bosco di pini uncinati più esteso e affascinante di tutta la Regione. Nella conca in cui giace il lago sono presenti dei grossi massi sparsi: questi sono dei massi glaciali erratici trasportati dalle masse glaciali nel corso dei secoli e deposti nella posizione attuale al ritiro dei ghiacci. Dalla frazione di Chateau, nei pressi di Champorcher, invece, l’itinerario segue la strada per Dondena superando il villaggio del Grand Mont Blanc. Quando la strada diventa sterrata, si imbocca a piedi l’itinerario n. 10 che immette all’interno del parco del Mont Avic. Inizialmente si sale sul ripido sentiero che, tenendosi lungo il torrente, conduce per bei pascoli fino all’Alpe Grand Cort a 1.944 metri, quindi al lago e all’alpeggio di Muffé a poco più di duemila metri e infine al Col del Lago Bianco, a 2.300 metri, dal quale ci si affaccia sul Vallone di Champdepraz. Da qui si scende sul sentiero n. 5, passando vicino a due piccoli laghi e ci si abbassa, in direzione del Lago Vallette, fino al rifugio Barbustel. Imboccando l’itinerario n. 5C, dopo aver attraversato un ponte il collegamento tra il Lago Bianco e il b, il sentiero continua in diagonale sul Lago Cornuto a 2.172 metri per raggiungere, con un ultimo tratto ripido, il Gran Lago fino ai 2.492 metri. I laghi che si incontrano lungo l’itinerario rappresentano il cuore del Parco regionale del Mont Avic. La bellissima gita si svolge in ambienti ancora selvaggi e di grande fascino nonostante d’estate siano tra i più frequentati della Valle di Champorcher e di Champdepraz. Il Parco del Mont Avic fu istituito nel 1989 ed è il primo parco regionale valdostano, nato con lo scopo di tutelare la parte alta del vallone di Chalamy. Nel 2003 è stato ampliato fino a comprendere anche parte del vallone di Dondena e il Lago Miserin. Si è così creata un’unica area di protezione che confina direttamente con il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico parco nazionale in Italia. Il Lago della Serva @Ufficio stampa Sentieri, laghetti alpini, boschi: le più belle escursioni nel Parco del Mont Avic e Gran Lago in Valle d’Aosta.
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Antagnod, in Valle d’Aosta, è una delle frazioni del comune di Ayas e, dal 2008, uno dei borghi più belli d’Italia. Noto soprattutto come località sciistica, Antagnod offre molto altro ai visitatori. La sua posizione, ai piedi del Monte Zerbion, a 1728 metri di altitudine e con vista sul Monte Rosa, lo rende un borgo affascinante e suggestivo. Gli amanti della neve trascorrono le vacanze ad Antagnod anche per il grazioso centro storico e i panorami offerti dall’incantevole Valle d’Ayas. Antagnod: il borgo Antagnod ha un centro piccolo ma molto curato, dove è possibile vedere le tipiche baite in legno dai tetti aguzzi e le stradine tortuose con gli steccati bassi. Tra le costruzioni caratteristiche, da vedere la Maison Merlet e la Maison Challant, il primo è un edificio con una lunga balconata in legno e affiancata da una torre scalare cilindrica, al cui interno è allestita una mostra permanente di artigianato tipico locale. Da vedere anche la Chiesa di Saint Martin de Tours, col suo campanile che spicca tra i comignoli delle case. Completamente rifatta nel 1839 su una costruzione della fine del XV secolo. L’altare barocco all’interno, consacrato nel 1716, è costruito in legno intagliato, dipinto e dorato, arricchito da numerose statue. Villa Rivetti è sede del Municipio, risalente al 1924, è stata la residenza estiva dell’ex Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Nella cappella del cimitero, si trova il Museo di Arte Sacra di Ayas, Champoluc e Antagnod. Visitando il borgo durante le festività natalizie, si ha l’occasione di partecipare al tradizionale mercato di artigianato che si tiene proprio in questo periodo dell’anno. Antagnod: piste da sci Il binomio Antagnod-sci è però quello che attira la maggior parte dei turisti. 18 chilometri di piste assolate e sempre perfettamente innevate – sia da neve naturale che da neve artificiale e servite da due seggiovie sono il fiore all’occhiello di Antagnod. Gli impianti di risalita fanno parte del comprensorio del Monterosa Ski e sono inseriti in uno scenario mozzafiato, dove possono divertirsi sia adulti che bambini. Due tapis roulant, infatti, portano al Baby Snow Park, dedicato proprio alle famiglie con bambini. Per i più piccoli c’è anche la pista per lo slittino. Piste spaziose, panoramiche e non eccessivamente ripide, dedicate a chi ama sciare in totale relax guardando paesaggi incantevoli. Nei dintorni, si può anche praticare lo sci nordico e lo sci alpino. Gli amanti del pattinaggio sul ghiaccio possono spostarsi con una navetta a Brusson, dove si trova la più grande pista di pattinaggio naturale della Valle d’Aosta, con un’estensione di circa 1.300 mq. Antagnod: cosa fare d’estate Il clima di Antagnod è eccezionale sia d’inverno che d’estate, poiché la sua posizione garantisce molte ore di sole al giorno durante tutto l’anno. Le estati sono fresche e consentono di godere di tutta la bellezza della natura della valle. Chi desidera un’alternativa agli sci può spostarsi all’impianto termale di Champoluc, con diverse piscine a varie temperature, saune, bagni turchi e idromassaggi. Oppure può rilassarsi prendendo il sole respirando l’aria pura delle Alpi: ad Antagnod c’è un’eccellente esposizione al sole, ideale per gli amanti della tintarella tutto l’anno. Diverse sono anche le escursioni che è possibile fare d’estate, adatte sia a principianti che a camminatori esperti. Quella al Lago Blu è un’escursione adatta a tutti, anche a chi non è abituato a grandi camminate. Così pure quella al Lago delle Rane, Lago Saler e Conterney, una camminata panoramica di circa 11 chilometri con vista sul Monte Rosa e sul Monte Cervino. Altre escursioni facili sono quella al Rifugio Grand Tourlain e Laghi Croce, quella dell’Alpe Mezzan, la passeggiata da Antagnod a Barmasc e l’escursione alle Cascate di Isollaz, Lago Villa e Castello. Più impegnative sono le escursioni al Rifugio Quintino Sella, al Rifugio Mezzalama, al Rifugio Grand Tournalin, alla Gran Cima del Monte Perrin o di Punta ChamPlong. Antagnod: cosa mangiare Ad Antagnod è possibile mangiare i cibi della tradizione valdostana: dai tipici formaggi che arrivano direttamente dal latte dei pascoli montani, ai salumi, dalla polenta alle castagne. Da provare la motsetta, una carne essiccata di muscolo di vacca, di camoscio o di stambecco. Tra gli antipasti, è molto famoso il lardo di Arnad (DOP), che si ottiene dalla spalla del maiale. Da assaggiare anche il brochat, il latte appena munto con vino rosso e zucchero, e le tegole valdostane, biscotti sottilissimi fatti con la pasta di mandorle. E per finire, un bel caffè: una coppa con caffè, grappa valdostana, zucchero, scorze d’arancia e limone. https://ift.tt/38C289V Alla scoperta di Antagnod e delle sue piste innevate Antagnod, in Valle d’Aosta, è una delle frazioni del comune di Ayas e, dal 2008, uno dei borghi più belli d’Italia. Noto soprattutto come località sciistica, Antagnod offre molto altro ai visitatori. La sua posizione, ai piedi del Monte Zerbion, a 1728 metri di altitudine e con vista sul Monte Rosa, lo rende un borgo affascinante e suggestivo. Gli amanti della neve trascorrono le vacanze ad Antagnod anche per il grazioso centro storico e i panorami offerti dall’incantevole Valle d’Ayas. Antagnod: il borgo Antagnod ha un centro piccolo ma molto curato, dove è possibile vedere le tipiche baite in legno dai tetti aguzzi e le stradine tortuose con gli steccati bassi. Tra le costruzioni caratteristiche, da vedere la Maison Merlet e la Maison Challant, il primo è un edificio con una lunga balconata in legno e affiancata da una torre scalare cilindrica, al cui interno è allestita una mostra permanente di artigianato tipico locale. Da vedere anche la Chiesa di Saint Martin de Tours, col suo campanile che spicca tra i comignoli delle case. Completamente rifatta nel 1839 su una costruzione della fine del XV secolo. L’altare barocco all’interno, consacrato nel 1716, è costruito in legno intagliato, dipinto e dorato, arricchito da numerose statue. Villa Rivetti è sede del Municipio, risalente al 1924, è stata la residenza estiva dell’ex Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Nella cappella del cimitero, si trova il Museo di Arte Sacra di Ayas, Champoluc e Antagnod. Visitando il borgo durante le festività natalizie, si ha l’occasione di partecipare al tradizionale mercato di artigianato che si tiene proprio in questo periodo dell’anno. Antagnod: piste da sci Il binomio Antagnod-sci è però quello che attira la maggior parte dei turisti. 18 chilometri di piste assolate e sempre perfettamente innevate – sia da neve naturale che da neve artificiale e servite da due seggiovie sono il fiore all’occhiello di Antagnod. Gli impianti di risalita fanno parte del comprensorio del Monterosa Ski e sono inseriti in uno scenario mozzafiato, dove possono divertirsi sia adulti che bambini. Due tapis roulant, infatti, portano al Baby Snow Park, dedicato proprio alle famiglie con bambini. Per i più piccoli c’è anche la pista per lo slittino. Piste spaziose, panoramiche e non eccessivamente ripide, dedicate a chi ama sciare in totale relax guardando paesaggi incantevoli. Nei dintorni, si può anche praticare lo sci nordico e lo sci alpino. Gli amanti del pattinaggio sul ghiaccio possono spostarsi con una navetta a Brusson, dove si trova la più grande pista di pattinaggio naturale della Valle d’Aosta, con un’estensione di circa 1.300 mq. Antagnod: cosa fare d’estate Il clima di Antagnod è eccezionale sia d’inverno che d’estate, poiché la sua posizione garantisce molte ore di sole al giorno durante tutto l’anno. Le estati sono fresche e consentono di godere di tutta la bellezza della natura della valle. Chi desidera un’alternativa agli sci può spostarsi all’impianto termale di Champoluc, con diverse piscine a varie temperature, saune, bagni turchi e idromassaggi. Oppure può rilassarsi prendendo il sole respirando l’aria pura delle Alpi: ad Antagnod c’è un’eccellente esposizione al sole, ideale per gli amanti della tintarella tutto l’anno. Diverse sono anche le escursioni che è possibile fare d’estate, adatte sia a principianti che a camminatori esperti. Quella al Lago Blu è un’escursione adatta a tutti, anche a chi non è abituato a grandi camminate. Così pure quella al Lago delle Rane, Lago Saler e Conterney, una camminata panoramica di circa 11 chilometri con vista sul Monte Rosa e sul Monte Cervino. Altre escursioni facili sono quella al Rifugio Grand Tourlain e Laghi Croce, quella dell’Alpe Mezzan, la passeggiata da Antagnod a Barmasc e l’escursione alle Cascate di Isollaz, Lago Villa e Castello. Più impegnative sono le escursioni al Rifugio Quintino Sella, al Rifugio Mezzalama, al Rifugio Grand Tournalin, alla Gran Cima del Monte Perrin o di Punta ChamPlong. Antagnod: cosa mangiare Ad Antagnod è possibile mangiare i cibi della tradizione valdostana: dai tipici formaggi che arrivano direttamente dal latte dei pascoli montani, ai salumi, dalla polenta alle castagne. Da provare la motsetta, una carne essiccata di muscolo di vacca, di camoscio o di stambecco. Tra gli antipasti, è molto famoso il lardo di Arnad (DOP), che si ottiene dalla spalla del maiale. Da assaggiare anche il brochat, il latte appena munto con vino rosso e zucchero, e le tegole valdostane, biscotti sottilissimi fatti con la pasta di mandorle. E per finire, un bel caffè: una coppa con caffè, grappa valdostana, zucchero, scorze d’arancia e limone. Antagnod, in Valle d’Aosta, è un paradiso per chi ama sciare o praticare sport invernali, ma riserva anche sorprese enogastronomiche e naturalistiche.
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freedomtripitaly · 5 years ago
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La meta perfetta per le vacanze estive di chi ama la montagna? Sicuramente il Monte Rosa e le quattro suggestive valli adagiate ai suoi piedi. In territorio valdostano troviamo la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valle di Champorcher mentre, in Piemonte, la Valsesia. Un’oasi di bellezza che regala esperienze suggestive grazie alle svariate attività che qui tutti possono sperimentare, grandi e piccoli. Gli amanti delle vacanze attive potranno cimentarsi con l’escursionismo, il trekking e gli sport. Le famiglie con bambini troveranno molte occasioni per divertirsi tutti insieme e chi desidera rilassarsi potrò farlo grazie a momenti wellness. Spazio anche alla gastronomia e alle golose esperienze gourmet. Cominciamo da chi desidera dimenticare lo stress e le preoccupazioni della vita di tutti i giorni godendosi la montagna in maniera attiva e sportiva. Le valli del Monte Rosa regalano alte cime, cielo azzurro, verdi prati, aria pura e giornate soleggiate: la cornice ideale per ricaricarsi e dedicarsi alle attività sportive preferite. Gli appassionati di sport e della vita all’aria aperta avranno soltanto l’imbarazzo della scelta: passeggiate, escursioni a piedi o a cavallo, climbing, parapendio, hiking, nordic walking, mountain bike, alpinismo ma anche tennis e golf. I bambini sono i benvenuti nel comprensorio del Monte Rosa. Per loro, infatti, sono disponibili una serie di attività “a misura di bambino”, esperienze uniche a contatto con la natura. Per fare qualche esempio, i vostri figli potranno imparare a riconoscere le impronte degli animali nel bosco, ad orientarsi con la bussola e a comprendere la differenza tra un abete rosso e un abete bianco. Se fate parte di coloro che scelgono la montagna per rilassarsi in un’oasi di quiete lontano dalla frenesia cittadina, potrete ritrovare benessere ammirando la bellezza mozzafiato della natura, partecipando a sessioni yoga o approfittando dei centri wellness con SPA e vasca idromassaggio. Esperienze gourmet, dicevamo. Il Monte Rosa è un vero paradiso per i buongustai, terra di prodotti a km 0 e tipici come, ad esempio, miele, formaggi, vino, olio di noci. La gastronomia del territorio racconta la storia e la tradizione delle vallate ombreggiate dal Monte Rosa. Sapori unici, ottenuti grazie alla qualità delle materie prime e alle antiche tecniche di produzione, da gustare in abbinamento con i pregiati vini DOC della Valle d’Aosta. Infine, ma non ultimo, le vallate regalano infinite sorprese tra castelli, boschi incontaminati, vigneti, musei e la pittoresca storia del popolo Walser. L’estate sul Monte Rosa è magica e adatta a tutti i desideri. https://ift.tt/2Z6TTg4 L’estate sul Monte Rosa, tra esperienze gourmet e attività per bambini La meta perfetta per le vacanze estive di chi ama la montagna? Sicuramente il Monte Rosa e le quattro suggestive valli adagiate ai suoi piedi. In territorio valdostano troviamo la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valle di Champorcher mentre, in Piemonte, la Valsesia. Un’oasi di bellezza che regala esperienze suggestive grazie alle svariate attività che qui tutti possono sperimentare, grandi e piccoli. Gli amanti delle vacanze attive potranno cimentarsi con l’escursionismo, il trekking e gli sport. Le famiglie con bambini troveranno molte occasioni per divertirsi tutti insieme e chi desidera rilassarsi potrò farlo grazie a momenti wellness. Spazio anche alla gastronomia e alle golose esperienze gourmet. Cominciamo da chi desidera dimenticare lo stress e le preoccupazioni della vita di tutti i giorni godendosi la montagna in maniera attiva e sportiva. Le valli del Monte Rosa regalano alte cime, cielo azzurro, verdi prati, aria pura e giornate soleggiate: la cornice ideale per ricaricarsi e dedicarsi alle attività sportive preferite. Gli appassionati di sport e della vita all’aria aperta avranno soltanto l’imbarazzo della scelta: passeggiate, escursioni a piedi o a cavallo, climbing, parapendio, hiking, nordic walking, mountain bike, alpinismo ma anche tennis e golf. I bambini sono i benvenuti nel comprensorio del Monte Rosa. Per loro, infatti, sono disponibili una serie di attività “a misura di bambino”, esperienze uniche a contatto con la natura. Per fare qualche esempio, i vostri figli potranno imparare a riconoscere le impronte degli animali nel bosco, ad orientarsi con la bussola e a comprendere la differenza tra un abete rosso e un abete bianco. Se fate parte di coloro che scelgono la montagna per rilassarsi in un’oasi di quiete lontano dalla frenesia cittadina, potrete ritrovare benessere ammirando la bellezza mozzafiato della natura, partecipando a sessioni yoga o approfittando dei centri wellness con SPA e vasca idromassaggio. Esperienze gourmet, dicevamo. Il Monte Rosa è un vero paradiso per i buongustai, terra di prodotti a km 0 e tipici come, ad esempio, miele, formaggi, vino, olio di noci. La gastronomia del territorio racconta la storia e la tradizione delle vallate ombreggiate dal Monte Rosa. Sapori unici, ottenuti grazie alla qualità delle materie prime e alle antiche tecniche di produzione, da gustare in abbinamento con i pregiati vini DOC della Valle d’Aosta. Infine, ma non ultimo, le vallate regalano infinite sorprese tra castelli, boschi incontaminati, vigneti, musei e la pittoresca storia del popolo Walser. L’estate sul Monte Rosa è magica e adatta a tutti i desideri. La meta perfetta per le vacanze estive in montagna? Le splendide vallate ombreggiate dal Monte Rosa.
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erfigh · 4 years ago
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erfigh · 5 years ago
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erfigh · 5 years ago
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