#enrico turci
Explore tagged Tumblr posts
spilladabalia · 2 months ago
Text
30 day band challenge, Day 30. A picture of a band you want to meet.
Tumblr media
Distanti
The greatest Italian punk band ever, and I want to meet them to convince them to make records and tour again (I will fail, I know).
youtube
1 note · View note
lamilanomagazine · 1 year ago
Text
PeM! Festival : fitto calendario con diciotto eventi in dieci comuni
Tumblr media
PeM! Festival : fitto calendario con diciotto eventi in dieci comuni. Alessandria, ancora molti gli appuntamenti in programma nella 18a edizione del “PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato”, la manifestazione piemontese di incontri, racconti e canzoni distribuita su dieci comuni, a partire dal capofila San Salvatore Monferrato, con la direzione artistica di Enrico Deregibus. Dopo Paola Turci, Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia, Manuel Agnelli, Filippo Gambetta/ Fabio Vernizzi, l’omaggio a Rosetta Loy, Emma Nolde, Matteo Bordone, il Conciorto di Bagini e Carlone, Gene Gnocchi e Flaco Biondini si prosegue con un fitto programma decisamente composito. Si inizia con i riflettori puntati sulle nuove leve. Il 20 settembre i protagonisti saranno infatti Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto, finalisti del Pem Music Contest, il concorso musicale per giovani cantautori della provincia di Alessandria. Con loro, in veste di ospiti, Nicola Project e Roma, vincitori dello scorso anno. L’appuntamento è alle 21 al Country Sport Village di Mirabello Monferrato, che è anche l’organizzatore del contest con la collaborazione di RadioGold. Il 22 settembre, alle ore 21, PeM prosegue a San Salvatore Monferrato con un incontro con Mauro Pagani, mentre il 24, alle ore 18, all’Ecomuseo della Pietra da Cantoni di Cella Monte sarà la volta di un concerto/incontro con i Madreblu (Raffaella Destefano). Il 26 alle 21 a San Salvatore toccherà a Ditonellapiaga. In totale l’edizione 2023 del festival racchiude 18 eventi che toccano San Salvatore Monferrato, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Valenza, Mirabello Monferrato con il Country Sport Village, Alessandria, Pontestura, Rive, Camagna Monferrato e l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il comune di Cella Monte. Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato, sito Unesco, e attorno al Monferrato, a un’ora da Torino, Milano e Genova. Il cartellone propone musica ma anche letteratura, spettacolo, società. Una sorta di live journalism con spettacolo, che continuerà con un incontro con canzoni con Ditonellapiaga, un omaggio a Lucio Battisti e Pasquale Panella, un incontro/reading con Guido Catalano, una serata con la critica musicale Marinella Venegoni e, in chiusura, la tradizionale passeggiata letteraria dedicata a Rosetta Loy con la premiazione del Pem Writing Contest. SCHEDE DELLE PROSSIME DATE: 20 settembre, ore 21 Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) Pem Music Contest: la finale Seconda edizione del concorso musicale per giovani cantautori della provincia di Alessandria, al Country Sport Village di Mirabello, che è anche l’organizzatore del contest. In finale si confronteranno: Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto. Una occasione importante per scoprire le nuove proposte musicali che offre il territorio. Il vincitore verrà stabilito da una folta giuria di giornalisti e addetti ai lavori. Si esibiranno, in veste di ospiti, i due vincitori della prima edizione: Nicola Project e Roma. 22 settembre, ore 21 Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) Incontro con Mauro Pagani Cercare accordi, andare a tempo con gli altri, improvvisare, questo fa un buon bluesman. Così Pagani ha sempre cercato nella sua vita – nelle sue vite – di andare a tempo con il mondo, di volta in volta ricominciando, rivisitando, reinventando. Lo stesso ha fatto con il suo passato in una autobiografia, “Nove vite e dieci blues” (Bompiani), di cui parlerà con Enrico Deregibus, tra video e ricordi. 24 settembre, ore 18 Ecomuseo della Pietra da Cantoni, piazza Vallino, Cella Monte (Al) Incontro/concerto con i Madreblu (Raffaella Destefano) Gli angeli, certamente I Madreblu sono una band di culto che negli anni 90 si muoveva fra trip hop e melodia. Tre album e canzoni come “Gli angeli”, “Reiko” e “Certamente” li hanno fatti rimanere nei cuori di molti. Raffaella Destefano, cantante e autrice del gruppo, proporrà in trio molte di quelle canzoni, con la sua voce splendida e il racconto di una storia di musica. Con lei anche Luca Urbani (Soerba). 26 settembre, ore 21 Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) Incontro con Ditonellapiaga Non soltanto chimica Margherita Carducci, 26 anni, romana, ha colto il successo a Sanremo con “Chimica”, cantata con Rettore. Ma a parte Sanremo, è una delle figure femminili più forti della musica italiana di oggi, tra suoni moderni e personalità nei testi, ironia e malinconia, vocalità intensa e innata capacità di tenere il palco. La ascolteremo in un incontro con Enrico Deregibus con un po’ di canzoni. TUTTO IL CALENDARIO 20 settembre, ore 21,Pem Music Contest con Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn, Filippo Repetto, Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) 22 settembre, ore 21, Incontro con Mauro Pagani, Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 24 settembre, ore 18, Incontro/concerto con i Madreblu (Raffaella Destefano), Ecomuseo della Pietra da Cantoni, piazza Vallino, Cella Monte (Al) 26 settembre, ore 21, Incontro con Ditonellapiaga, Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 28 settembre, ore 21, “Battisti, l’altro”, omaggio a Lucio Battisti e Pasquale Panella, Centro comunale di cultura, piazza XXXI Martiri 1, Valenza (Al) 30 settembre, ore 21, Incontro/reading con Guido Catalano, Teatro Verdi, Piazza Castello 19, Pontestura (Al) 3 ottobre, ore 21, Incontro con Marinella Venegoni, Sala polifunzionale, piazza Caduti, San Salvatore Monferrato (Al) 8 ottobre, ore 16, Passeggiata sulle Strade di polvere di Rosetta Loy e premiazione Pem Writing Contest, Village, Fosseto, San Salvatore Monferrato (Al) Corrado Tagliabue, sindaco di San Salvatore Monferrato, comune capofila della rassegna, dichiara: “Oggi lo chiamiamo PeM! ma il suo nome per esteso contiene la parola “Monferrato”. Per chi come me crede nel territorio e nelle sinergie che possono nascere dall’obiettivo condiviso di valorizzare questo meraviglioso angolo di mondo, significa moltissimo. Quando nel 2006 con Riccardo Massola abbiamo dato vita a PeM siamo partiti da San Salvatore e già dal nome il festival dimostrava di voler guardare lontano. Così abbiamo coinvolto tanti Comuni e insieme abbiamo creato occasioni originali per far scoprire angoli poco conosciuti e bellissimi. Quest’anno il festival lancia un inedito “contest” letterario per giovani esordienti, oltre a quello musicale nato un anno fa e accoglie due nuovi comuni aderenti. PeM promette nel nome quello che propone nella realtà: la bellezza delle parole, l’incanto della musica e la magia di nuovi luoghi da scoprire”. Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l’attenzione della stampa nazionale e gli artisti e intellettuali che vi hanno partecipato, nomi come Diodato, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Morgan, Pilar Fogliati, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Violante Placido, Ron, Zen Circus, Tosca, Luca Sofri, Franco Arminio, Motta, Ghemon, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Fabio Troiano, Giovanni Truppi, Marina Rei, Vittorio De Scalzi, Carlo Massarini, Vasco Brondi, Francesco Bianconi dei Baustelle, Ensi, Ernesto Ferrero, Paolo Benvegnù, Chiamamifaro, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Marina Massironi, Davide Longo e molti altri. Tutti gli aggiornamenti su: www.pemfestival.it www.facebook.com/PAROLEeMUSICAinMONFERRATO www.instagram.com/pem_festival Il PeM! Festival è organizzato dal Comune di San Salvatore Monferrato con i Comuni di Valenza, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Pontestura, Rive, Alessandria, Camagna Monferrato, Mirabello Monferrato e Country Sport Village, Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il Comune di Cella Monte Direzione artistica: Enrico Deregibus Responsabile organizzativo: Riccardo Massola Design e comunicazione: Corrado Tagliabue Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CRT Con il patrocinio di: Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato Unesco World Eritage Site, Alexala Sponsor e sostenitori : BBBell, Enrico Beccaria & Figli, Giovanni Ferraris Gioielli, Modugno Pizzeria dal 1974, Modugno 2.0, Angolo Blu, Di Mauro, Enosis Partner: Sut la cupola, Comitato Filo Rosso Media Partner: RadioGold, Gruppo Fotografi Monferrini, Monferratowebtv.it Festival partner: Sui sentieri degli Dei (Agerola), Books & Blues (Casale Monferrato), Mei Meeting etichette indipendenti (Faenza), Premio Bianca d’Aponte (Aversa), Premio Bindi (Santa Margherita Ligure), Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty (Rovigo) “PeM! Parole e Musica in Monferrato Festival” è un marchio registrato dal Comune di San Salvatore Monferrato. Sito web www.pemfestival.it a cura di Mas Kreations... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
ashtray-girl · 5 years ago
Text
some of my all-time fave italian songs:
Gli Uomini Non Cambiano - Mia Martini
Amarsi Un Po’ - Lucio Battisti
Fuliggine - Mina
Specchi Riflessi - Mina & Celentano
Apri Il Cuore - Adriano Celentano
Hanno Ucciso L’Uomo Ragno - 883 (*)
Amore Disperato - Nada
Zeta Reticoli - Meganoidi
Io Sto Bene - CCCP Fedeli alla Linea
La Mia Parte Intollerante - Caparezza
Dalla Parte Del Toro - Caparezza
Abiura Di Me - Caparezza
Domani Smetto - Articolo 31
Non E’ Un Film - Articolo 31
Gente Che Spera - Articolo 31 (ft. Reverendo)
Acida - Prozac+
Cagna - Prozac+
Angelo - Prozac+
Tolleranza Zero - Punkreas
Fata Morgana - Litfiba
Il Volo - Litfiba
Vivere Il Mio Tempo - Litfiba
Tribù - Piero Pelù
Amore Immaginato - Piero Pelù (ft. Anggun) (**)
Un Altro Ballo - Gemelli Diversi
Qualcosa Di Grande - Lunapop
50 Special - Lunapop
Niente Di Più - Lunapop
Lost In The Weekend - Cesare Cremonini
La Mia Storia Tra Le Dita - Gianluca Grignani
Mama Maé - Negrita
Che Rumore Fa La Felicità - Negrita
Viaggia Insieme A Me - Eiffel 65
Il Mio Nemico - Daniele Silvestri (***)
Via Le Mani Dagli Occhi - Negramaro
Cade La Pioggia - Negramaro (ft. Jovanotti / Lorenzo Cherubini)
Basta Così - Negramaro (ft. Elisa)
Eppure Sentire (Un Senso Di Te) - Elisa
Gli Ostacoli Del Cuore - Elisa (ft. Ligabue)
Sei Solo Tu - Nek (ft. Laura Pausini)
Briciole - Noemi
L’amore Si Odia - Noemi (ft. Fiorella Mannoia)
Vieni Da Me - Le Vibrazioni
Le Cose Che Non Dici - Tiziano Ferro (****)
Rosso Relativo - Tiziano Ferro
Xdono - Tiziano Ferro
Il Confine - Tiziano Ferro
Ti Scatterò Una Foto - Tiziano Ferro
Hai Delle Isole Negli Occhi - Tiziano Ferro
Due Destini - Tiromancino
La Descrizione Di Un Attimo - Tiromancino
Alfonso - Levante
Cuori D’Artificio - Levante
Farfalle - Levante
Contare Fino A Dieci - Levante
Ciao Per Sempre - Levante
Pezzo Di Me - Levante (ft. Max Gazzé)
Eri Bellissima - Ligabue
Cosa Vuoi Che Sia - Ligabue
Ossigeno - Raf
Ballo - Raf
Tutti I Miei Sbagli - Subsonica (*****)
Nuova Ossessione - Subsonica
Incantevole - Subsonica
La Glaciazione - Subsonica
66 (Diabolus In Musica) - Linea 77 ft. Subsonica
Rose Viola - Ghemon (******)
Criminale Emozionale - Ghemon
Happy Days - Ghali
Wily Wily - Ghali (*******)
Piromani - Le Luci Della Centrale Elettrica
Il Tempo Passa Per Noi - L’Orso
Morirò Da Re - Maneskin
Immortale - Maneskin
Ultimo Ostacolo - Paola Turci
FEMME - Francesca Michielin
Uramaki - Mahmood
Asia Occidente - Mahmood
Barrio - Mahmood
Rapide - Mahmood
Come No - Baby K
Quelli Che Benpensano - Frankie Hi-NRG MC
Rivoluzione - Frankie Hi-NRG MC (ft. Roy Paci & Enrico Ruggeri)
Quello Che Non C’è - Afterhours
Viba - Verdena
Angie - Verdena
Attento - Yane (********)
Cosa Mi Manchi A Fare - Calcutta
Un Film Sul Panico - Caponord (*********)
L’Autunno Che Cade - Caponord
Andromeda - Elodie (**********)
Pensare Male - The Kolors & Elodie
Musica (E Il Resto Scompare) - Elettra Lamborghini
Non Sei Come Me - Achille Lauro
Angelo Blu - Achille Lauro (ft. Cosimo)
Mamacita - Achille Lauro (ft. Vins)
1990 - Achille Lauro
Cadillac - Achille Lauro
Delinquente - Achille Lauro
Me Ne Frego - Achille Lauro
Carillon - Nahaze (ft. Achille Lauro)
(*) the title literally means: “They Killed Spider-Man” and the lyrics are just about... trying to understand who actually did it. also i’m pretty sure if you’re over 18 and you don’t know the entire song by heart, they revoke your citizenship (**) this is half in Italian and half in English, so it might be more accessible if you don’t speak Italian and want to understand (at least partially) what the lyrics are about (***) Daniele Silvestri said FUCK American imperialism back in ‘02, we stan a visionary king (****) when this song first came out i was far too young to pay attention to the lyrics, but listening to it now i’m honestly surprised ppl didn’t talk abt it more at the time, bc they’re essentially abt being a closeted gay man and Tiziano Ferro came out years later but i mean... come on. it’s not like the clues weren’t there from the beginning (the title literally means “The Things You Don’t Say”) (*****) Subsonica are actually in the top 3 of my fave bands ever. i don’t talk much abt them on here bc their fandom is minuscule but they really do mean a lot to me, i’ve seen them live like 6 times and it was hard not to put their entire discography on here, bc i basically like all of their songs and i genuinely think they’re one of the best bands we have (and, from what i’ve heard, they seem like lovely ppl as well) (******) as much as i loved Mahmood’s Soldi and i’m glad it won, this would’ve actually been my winner for Sanremo 2019. i think it’s one of the best italian songs of the last 5 years and Ghemon deserves FAR more credit for it (it’s about domestic violence but the lyrics are so delicate and compassionate, and the video is visually stunning) (*******) Ghali grew up in Milan but his family is Tunisian, so the lyrics are a mixture of Italian, Arabic and French (********) Yane is a local artist from my area and i’m honestly gutted he’s not more well-known bc i think he’s really talented. even though this song is from a few years ago i still think it should’ve been a hit and i can’t accept the fact that nobody knows abt it lmao (*********) this is another band nobody seems to know abt and it was actually my parents who introduced it to me. i’m not even sure they’re still active anymore, but i still think they’re criminally underrated (**********) my winner for Sanremo 2020. i still can’t get over the fact that she ended up 7th!! also, she kicks ass in general and her new album is great from start to finish, so maybe give her a chance and stream This Is Elodie, pls and ty.
6 notes · View notes
sayitaliano · 6 years ago
Text
Sanremo 2019
Here a few ways to watch Sanremo online starting from tonight (tuesday february 5th) night 8:30 pm - it’ll probably start with a 5 minutes “anteprima = preview” every night, until saturday when the final will be broadcasted. It will last until saturday (february 9th).
/ Official website / you can find loads of videos and interviews here + the latest news.
Rai’s website dedicated section (here)
Raiuno -> just click on the first video on the left, or here , to open the Raiuno streaming immediately (I added the whole Rai channels things in case you had troubles connecting directly and wanted to try from there) I’m not sure you have to log in to watch a live, but it’s through just an email or FB btw
I’ll try to write down some more infos/links through the week.
——-
Hosts & Guests
This years’ hosts will still be the singer Claudio Baglioni (who choose the songs taking part into this Sanremo), a TV and radio host, impersonator and actress Virginia Raffaele, and an actor, TV and radio host and comedian Claudio Bisio. It seems the latter two will be the actual hosts, while the first one will mostly appear to sing as the latest year. Some of the guests might be the singers: Riccardo Cocciante, Antonello Venditti, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Luciano Ligabue, Marco Mengoni, Andrea Bocelli with his son Matteo, Giorgia, Elisa and Alessandra Amoroso, but also Tom Walker and Luis Fonsi. Also Michelle Hunziker and Pierfrancesco Favino (last year’s hosts), Pippo Baudo and Fabio Rovazzi (Sanremo Giovani’s -newbies- hosts), Laura Chiatti, Claudio Santamaria, Serena Rossi and Michele Riondino (actors) are rumored to be there.   I’m not sure about who will be there on what night tbh (excpet Elisa should perform on saturday while Bocelli tonight).  After the evening, there will be the usual Dopofestival, to spaek about performances and songs.
How it works
Differently from last year, this year there wll be 24 singers: no “young/newbies” section will be present. The 2 winners of the “newbies” competition held at the end of 2018, will sing a new unheard song, according to the rules of Sanremo. The winner of the competition will represent Italy at the Eurovision Song Contest: if he/she won’t accept, the choice will be another artist, usually the 2nd classified.
Day 1 - All the 24 singers will perform. Day 2 - 12 singers out of the 24 will perfom. Day 3 - The remaining 12 singers will perform. Day 4 - Duets night: all the singers will sing their songs with the help of other artists (singers or actors or dancers) that aren’t taking part to Sanremo this year. The songs might have a different arrangement or not. Here all the partecipants accompanied by the name of their own “supporter” artists for this night:
Achille Lauro – Morgan Anna Tatangelo – Syria Arisa – Tony Hadley and Kataklò Boomdabash – Rocco Hunt and the Musici Cantori di Milano Daniele Silvestri – Manuel Agnelli Einar – Biondo Enrico Nigiotti – Paolo Jannacci and Massimo Ottoni Ex-Otago – Jack Savoretti Federica Carta and Shade – Cristina D’Avena Francesco Renga – Bungaro and Eleonora Abbagnato Ghemon – Diodato and Calibro 35 Il Volo – Alessandro Quarta Irama – Noemi Loredana Bertè – Irene Grandi Mahmood – Guè Pequeno Motta – Nada Negrita – Enrico Ruggeri and Roy Paci Nek – Neri Marcorè Nino D’Angelo and Livio Cori – Sottotono Paola Turci – Giuseppe Fiorello Patty Pravo and Briga – Giovanni Caccamo Simone Cristicchi – Ermal Meta Ultimo – Fabrizio Moro Zen Circus – Brunori Sas Day 5 - All the singers will perform again their songs and after midnight we’ll know the winner.
Partecipants and songs:
Federica Carta and Shade, “Senza farlo apposta” Patty Pravo and Briga, “Un po’ come la vita” Negrita, “I ragazzi stanno bene” Daniele Silvestri,“Argento vivo” Ex-Otago, “Solo una canzone” Achille Lauro, “Rolls Royce” Arisa, “Mi sento bene” Francesco Renga, “Aspetto che torni” Boomdabash, “Per un milione” Enrico Nigiotti,“Nonno Hollywood” Nino D’Angelo and Livio Cori, “Con un’altra luce” Paola Turci, “L’ultimo ostacolo” Simone Cristicchi, “Abbi cura di me” Zen Circus, “L’amore è una dittatura” Anna Tatangelo, “Le nostre anime di notte” Loredana Bertè, “Cosa ti aspetti da me” Irama, “La ragazza con il cuore di latta” Ultimo, “I tuoi particolari” Nek, “Mi farò trovare pronto” Motta, “Dov’è l’Italia” Il Volo, “Musica che resta” Ghemon, “Rose viola” Einar, “Parole Nuove” Mahmood, “Soldi”
94 notes · View notes
darthreset-blog · 6 years ago
Text
Sanremo 2019, serate 4-5
Quante cose da dire. Ho deciso di accorpare le ultime due serate perché non credevo che un post dedicato esclusivamente alla finale sarebbe stato utile, considerando che i brani li ho ascoltati tutti diverse volte e quindi ho un’opinione ben chiara di tutti i partecipanti. Ci tenevo però a dire la mia sui duetti e sulla classifica finale, quindi: presenterò gli artisti in ordine di arrivo, darò un commento finale sul loro Festival con un breve accenno al duetto e poi vi dirò dove si piazzano nella mia classifica personale con un numero tra parentesi.
24) Nino D’Angelo e Livio Cori: il brano era sicuramente debole e l’ostacolo linguistico italiano-napoletano non ha facilitato le cose. Il duetto con i Sottotono ha leggermente migliorato le cose, donando modernità al pezzo. (23°)
23) Einar: anche questo pronosticabile, quasi annunciato. Brano spento e prevedibile, tenuto a galla da Sergio Sylvestre nella serata dei duetti. (21°)
22) Anna Tatangelo: canzone banalmente sanremese, anche se ben eseguita sul palco e che nel duetto con Syria guadagna molti punti. (22°)
21) Patty Pravo con Briga: anche qui era facile pronosticare la brutta posizione: i cantanti non hanno mai mostrato armonia o complicità e il brano era semplicemente attempato. Giovanni Caccamo nella quarta serata non ha migliorato lo scenario. (24°)
20) Negrita: credo sia banale dire che da loro ci si aspettava di più, anche se era chiaro che difficilmente sarebbero arrivati in posizioni di rilievo. Ma la loro musica è interessante, e quindi forse era lecito aspettarsi di vederli almeno nella prima metà della classifica. Bene Enrico Ruggeri la quarta serata, ma veramente ottimo Roy Paci. Il pezzo paga un’inconsistenza complessiva. (14°)
19) Nek: uscito più che sconfitto da un Festival da cui chiedeva poco e niente, destinato (come hanno detto tutti incluso me stesso) a spopolare alla radio i prossimi giorni. E’ stato un piacere ascoltare la sua canzone, personalmente parlando, anche se non condivido la scelta di rallentarla nel duetto con Neri Marcorè. (10°)
18) Federica Carta e Shade: se possibile, dopo le prime sere, sembravano destinati ad arrivare ancora più in basso. Il duetto con Cristina D’Avena sembrava non avergli fatto bene. Non saprei dire se possano dirsi soddisfatti o meno. Nelle sue interviste Shade sembrava contento, va detto. Sta crescendo come artista e a quanto pare va bene così. Brava anche Federica, mi è piaciuta, anche se mi ci è voluto un po’ per farmi apprezzare il loro brano. (11°)
17) The Zen Circus: insensato immaginare che il palco sanremese si sarebbe dimostrato adatto alla loro musica, hanno comunque ricevuto diversi complimenti sul web. Considero molto valida la loro esperienza sanremese, peccato per la serata duetti in cui la presenza di Brunori Sas, a mio parere, non ha accresciuto il valore del loro brano, di per sé coraggioso e affascinante. (5°)
16) Paola Turci: la prima parola che mi viene in mente è: “deludente”. Dopo l’ottimo brano del 2017 era lecito aspettarsi di più, ma purtroppo non è ciò che abbiamo ottenuto. Nella serata duetti, però, con Beppe Fiorello la performance è stata ottima. Tuttavia il brano era debole in partenza e quindi una sola buona esibizione non può bastare. (18°)
15) Francesco Renga: anche lui banalmente sanremese, le sue performance lo distaccano da Anna Tatangelo, la sua curiosa uscita al Dopofestival sulla bellezza delle voci maschili e femminili ha suscitato non poche perplessità. Il duetto con Bungaro non è male, migliora la canzone ma non abbastanza. (19°)
14) Motta: vincitore (discusso e discutibile) del premio come miglior duetto, ha presentato un brano che cattura dopo diversi ascolti. E’ sicuramente un artista di talento, ma personalmente sia da solo che con Nada non mi ha impressionato abbastanza. (12°)
13) Ex-Otago: circondati quasi dall’indifferenza, non mi aspettavo di trovarli qui, ma più in basso. Il loro pezzo non è brutto, ma passa inosservato, e l’intervento di Jack Savoretti non lo ha migliorato. (16°)
12) Ghemon: ci son rimasto male, ritengo che il suo fosse un pezzo valido e meritasse un piazzamento migliore. Si tratta di un incontro tra generi interessante e fresco, mi dispiace sia finito nell’ombra. La sua performance con Diodato ed i Calibro 35 è stata probabilmente una delle mie preferite di tutto il Festival. (2°)
11) Boomdabash: giudizio sospeso fino a giugno. Solo allora verificheremo il vero successo di questo brano. I Boomdabash hanno il merito di aver portato atmosfere nuove a Sanremo. Bene con Rocco Hunt e i Musici Cantori di Milano. (15°)
10) Enrico Nigiotti: molto cantautorale, molto sanremese, molto personale, anche troppo, il suo brano sembra più adatto ad essere cantato in solitudine con la propria chitarra che “di fronte” a dieci milioni di persone. Paolo Jannacci e Massimo Ottoni aggiungono qualcosa al brano, ma non molto. Ha vinto il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano. (20°)
9) Achille Lauro: lo dico, lo ammetto, lo confesso: avrei preferito vederlo più in alto. Il suo è uno dei pezzi più discussi del Festival, se parli di droga, di auto, se sia una nuova “Vita spericolata”, se sia il simbolo della trasgressione delle nuove generazioni, se sia l’ingresso all’Ariston dell’onda trash che va per la maggiore qui in Italia da un anno a questa parte. Io penso che sia solo una bella canzone rock cantata da un ragazzo con personalità e che non ha paura di esporsi. L’ho davvero apprezzato, e l’esibizione fuori di testa insieme a Morgan è sul podio dei migliori momenti del Festival. (8°)
8) Arisa: molto brava e alternativa nel portare un brano così scanzonato e leggero. Ci voleva, ed è una scelta che alla fine a Sanremo paga, se non altro perché permette di sfuggire dai soliti canoni. Davvero molto bella l’esibizione con Tony Hadley. (9°)
7) Irama: sembrava potesse arrivare sul podio. Aveva grande seguito tra il pubblico, il suo brano era bello e trattava un tema importante. Bravissima Noemi nel duetto, ma dove c’era lei è mancato lui. Peccato. Comunque deve ritenersi soddisfatto, la sua canzone ha fatto breccia nel cuore di molti. (7°)
6) Daniele Silvestri: mi dispiace Daniele, non ce l’abbiamo fatta. Il suo brano, l’ho detto già, era il mio favorito: intelligente, moderno, cupo, ben eseguito. L’aggiunta di Manuel Agnelli (presente nella versione ufficiale) non sono sicuro giovi alla dinamicità e ritmicità della canzone, anche se la rende ancora più scura e dolorosa. Anche in questo caso, ottimo il riscontro di pubblico, con la speranza che ora tutti possano conoscere Rancore, che molti amanti del rap non esitano a definire il miglior esponente italiano del genere. Si è portato a casa diversi premi: Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, Premio della Critica Mia Martini, Premio Sala Stampa Lucio Dalla. (1°)
5) Simone Cristicchi: teoricamente da questo punto in poi dovrei essere sempre insoddisfatto perché tutti gli artisti si sono piazzati meglio del mio preferito, ma non è così. Ce ne sono diversi per i quali capisco il miglior piazzamento. Cristicchi è uno di questi. La sua poesia in musica è un piacere per le orecchie e il cuore, e le sue esibizioni con gli occhi lucidi hanno commosso quasi tutti. Scegliere Ermal Meta per il duetto è stata una mossa giusta, visto che entrambi sono sembrati perfettamente a loro agio nell’interpretazione del brano. Ha vinto il Premio Giancarlo Bigazzi alla miglior composizione musicale (assegnato dall’orchestra) e il Premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione. (6°)
4) Loredana Bertè: tra le proteste del pubblico (giustificabili) Loredana è finita fuori dal podio. Questo non toglie che la sua carica e la sua forza siano state tra le caratteristiche che hanno contraddistinto questo Festival. Molti avrebbero voluto vederla premiata come riconoscimento alla carriera, ma lei ha detto che questi giorni sono stati bellissimi lo stesso. Lo sono stati anche per noi che l’abbiamo ascoltata, sia da sola che con Irene Grandi. (4°)
3) Il Volo: e chi l’avrebbe mai detto? Si sa che hanno un gruppo di ammiratori piuttosto specifico, ma non sembrava dovessero arrivare lontano, complice l’aver portato un brano troppo simile a quello con cui avevano vinto nel 2015. Quando è stato rivelato che erano sul podio si è diffuso il panico: erano la variabile impazzita, i preferiti di coloro che giudicano come prima cosa il “bel canto”. Non hanno vinto, l’hanno presa bene. Complimenti per il podio, grazie per aver partecipato. In questo Festival non si giocavano niente, ma sono riusciti a stabilire il loro ruolo di esponenti di spicco della musica italiana soprattutto all’estero. Decisamente interessante il duetto con Alessandro Quarta. (13°)
2) Ultimo: tempo per me di beccarmi l’odio delle appassionatissime fan del giovane romano. La sua ballata farà nascere tantissime coppie nei prossimi mesi, e in generale le sue canzoni saranno la colonna sonora di molte storie d’amore negli anni a venire. Ha fatto ciò che sa fare e lo ha indirizzato a chi sapeva lo avrebbe apprezzato. Stradominatore del televoto, dato per favorito da chiunque, dai bookmakers ai giornalisti alla gente in mezzo alla strada, neanche potevo crederci quando ho sentito che il vincitore non era lui. Non che sperassi nel suo annunciato trionfo, non faccio parte della demografica a cui si rivolge, ma è stata una sorpresa di grandi proporzioni. Il suo brano si è fatto apprezzare poco per volta, per quanto mi riguarda. Fabrizio Moro ha rischiato di buttare tutto all’aria cantando nella sua solita terribile maniera, ma il pubblico pare non essersene accorto. Sicuramente non era la mia canzone preferita, ma vederla in cima come sembrava ovvio dovesse succedere non mi avrebbe dato fastidio. Parentesi sulla conferenza stampa post-serata: sono convinto che Ultimo non volesse mancare di rispetto a Mahmood e sia stato ingenuo a cadere nella provocazione dei giornalisti che volevano chiaramente una polemica da cavalcare. Ulteriore appunto: rispetto tantissimo lui e la sua musica, ma la sua fanbase morbosa e appiccicata mi irrita, nello stesso modo in cui lo faceva quella degli One Direction qualche anno fa. Ha vinto il Premio TIMmusic (per il maggior numero di streaming, ulteriore prova che da casa preferivano lui). Direi che è arrivato il momento di considerarlo ufficialmente un artista di qualità e un nome importante della musica italiana almeno per il prossimo pugno di anni, fino a quando il cuore dei suoi sostenitori non verrà rubato da qualcun altro. (17°)
1) Mahmood: posso dirmi contento, e mi levo subito il peso di menzionare anche gli altri riconoscimenti che ha avuto: Premio Enzo Jannacci alla migliore interpretazione e Baglioni d’oro durante il Dopfestival, premio consegnato all’artista più apprezzato dagli altri partecipanti alla gara. Che dire di lui e della sua canzone? E’ probabilmente quella che guarda più avanti di tutte, ha il suono del 2019, è allineata con quelle che sono le sonorità di questo periodo. Il mix di influenze è una marcia in più, così come lo è il testo. Tra le cose migliori del Festival annovero l’orchestra che esegue i clap durante il ritornello (idea di Dardust, come rivelato in conferenza stampa), che mi ha ricordato l’edizione 2017 in cui i Professori intonavano “alé” durante “Occidentali’s Karma”. Mi è sempre piaciuta l’idea dell’orchestra che prende parte al brano in maniera alternativa dal normale accompagnamento. Quando l’hanno proclamato vincitore non ci credeva neanche lui, e probabilmente gli ci vorrà qualche giorno per capire tutto. Essere ospitato in ogni trasmissione durante la prossima settimana non lo aiuterà. La sua vittoria (merito soprattutto delle giurie, che hanno sovvertito quanto risultava dal televoto, in cui era terzo) è una buona cosa anche in prospettiva Eurovision: difficilmente avremmo potuto proporre un brano più adatto alla manifestazione continentale. Era tra i miei prediletti, ma già vederlo arrivare alla fase a tre è stato bizzarro. Sono felice per lui, ma da adesso in poi viene il difficile. “Vincitore di Sanremo” è una grossa etichetta da tenere, nel corso della carriera. Una critica che gli muovo è aver scelto Guè Pequeno nella serata dei duetti: sembrava assente e poco coinvolto durante l’esibizione. Ha vinto la modernità, ha vinto l’alternativa al classico brano da Sanremo, ha vinto la creatività. Ha vinto Mahmood. *clap clap* (3°)
33 notes · View notes
joridiegocherubini · 3 years ago
Link
2/7/2022 (video)
0 notes
koufax73 · 7 years ago
Text
Ambulance: ecco il video di "Ready" #TRAKOFTHEDAY
Ambulance: ecco il video di “Ready” #TRAKOFTHEDAY
Ready è il brano del cantautore italo-belga Andrea Artistico aka Ambulance, che anticipa l’uscita dell’ep Give It a Try. In un universo in bianco e nero, dove ogni immagine assume il senso e la dimensione dell’interiorità, il regista Enrico Turci dipinge con pennellate decise ciò che accade a un amore quando questo diventa ossessione, trauma e perfino malattia della mente.
I due attori, Andrea…
View On WordPress
1 note · View note
balkonskij · 6 years ago
Text
Il Pagellone del Papa (umile ma non troppo) di Sanremo 2019
Tumblr media
Francesco Renga - L’unica vera vittima conclamata dell’Accademia della Crusca alla fine è lui. Apre il Festival ma i fonici si scordano di settare il volume dei microfoni. Non c’ha voglia e si vede, ma il mio animo romantico vuole credere che la sua “Aspetto che torni” sia dedicata ad Ambra. Peccato che lei ora stia con un altro che aspetta anche lui che torni qualcosa, tipo una coppa, dalle grandi orecchie. Puttanah Maialah. 
USCITE L’AUDIO, voto 6
Nino d’Angelo/Livio Cori - C’erano una volta i neomelodici. Tendenzialmente le loro canzoni avevano un vago sentore di martellata sulle palle, però almeno sulla vocalità non potevi dirci nulla. C’era una volta appunto. E stavi meglio senza giacca e cravatta, caro il mio “ragazzo” della Curva B. 
GESU CRI, voto 5
Nek - In soffitta deve aver nascosto un quadro con la foto di Anna Tatangelo che invecchia al posto suo. E funziona. Per il resto è passato da “Fatti avanti amore” a “Mi farò trovare pronto”. E qualcosa mi fa pensare che Laura in tutto ciò ancora non ci sia. Ma Filippo se ne frega comunque, tanto c’è Lady Tata che accusa il colpo mentre lui continua a non fare (e a non avere) una piega.
DORIAN GREY (grigio sì, col nome sbagliato, perché la canzone non sa né di me e né di te), voto 6-
Primo intermezzo - Svelato il mistero del livello fonico scarsissimo di queste prime canzoni sul palco dell’Ariston. Non è colpa loro. Sono le casse delle nostre tv che si sono sminchiate per colpa della pubblicità di Adrian.
Zen Circus - Ahi Zen. Al “porte aperte, porti chiusi” ho avuto un sobbalzo carico d’orgoglio. Poi niente più. Pezzo non facile da rendere su quel palco, e conoscendolo bene dopo anni e anni di Live e bagordi sotto il loro di palco è già un miracolo che Appino sia riuscito a ricordarsi tutto il testo a memoria senza sbagliarlo. Peccato, ma col tempo amerò anche questa, lo so. Nella speranza che nel frattempo Ufo si metta a fare le previsioni meteo in diretta streaming anche lì a Sanremo con Baglioni che osserva interessato con le mani incrociate dietro la schiena.
PISA MERDA (e non solo quella), voto 5,5 con riserva
Il Volo - Dai, loro sono i primi ospiti e stanno rifacendo “Grande Amore”, vero? Lo ammetto, il primo pensiero prima che la spada furente del mio odio represso si abbattesse verso quei tre ragazzotti nati vecchi è stato questo. E invece no. Il Volo, la Juve, e il reddito di cittadinanza: i capisaldi del nuovo governo del Cambiamento. Era meglio Piotta. 
RANCORE (ah no, quello viene dopo), voto 4,5
Loredana Bertè - Toh, il prossimo inno del PD. Scritto da Curreri. Per essere cantato da Vasco Rossi. Però funziona. Altroché se funziona (Almeno questo). Lory è un’ira di Dio, come sempre (e ancora non le hanno fatto trovare davanti Briga) ed è più moderna lei di tanti che su quel palco ci sono per la prima volta (o la seconda, tipo quelli di prima..). Non sono una signora cantava. Ebbene sì, c’aveva ragione. Lei è la 
QUEEN, voto 6,5
Andrea Bocelli - Che je voi dì. Ha fatto la storia. Stasera poteva scriverne un altro pezzo imperituro da tramandare alle future generazioni se avesse obbligato Baglioni a mettersi da parte e avesse cantato “Vivo per lei” con Giorgia. Invece ha ceduto il chiodo in eurovisione al figlio. Che da semplice Matteo è diventato Don Matteo. Ed è subito diventato l’idolo di tutte. Dalle teenager alle milf. La dinastia degli Angela può avere degna successione. 
FATHER & SON, voto 8
Daniele Silvestri - “Avete preso un bambino che non stava mai fermo, l’avete messo da solo davanti a uno schermo. E adesso vi domandate se sia normale se il solo mondo che apprezzo è un mondo virtuale.” Un cazzotto, dato con Rancore. Non si vive di sola paranza. E menomale. Anche se la canzone è difficile e farà fatica ad arrivare. 
SALIRO’, voto 7- solo perché non ha un ritornello
Federica Carta & Shade - Che ci fanno Bernardeschi e una delle “Divinas” del Mondo di Patty (dai su, è vestita uguale) sul palco del Festival di Sanremo? Non l’avranno fatto apposta (a scegliere l’outfit senza ombra di dubbio), ma la canzone soprattutto in radio data la sua leggerezza può avere il suo perché. 
QUOTA TEEN, voto 6
Ultimo - Il fantasma di Fabrizio Moro aleggia ancora a quelle latitudini. E’ inutile, non c’è disinfestazione che tenga. E quest’anno da vincitore in pectore s’è messo d’impegno e ha pure prestato la sua solita giacca di Jacquard al caro Niccolò. E attenzione, dopo la scorsa edizione potrebbe averci preso gusto. 
MA ULTIMO NON ERA RAOUL BOVA?, voto 6,5 con la stellina, solo per l’inciso “siamo soltanto bagagli, viaggiamo in ordine sparso”.
Pierfrancesco Favino - Ah Pierfrancè, ma perché te ne sei annato? 
PERCHE’?, voto 7,5
Paola Turci - La sua carta d’identità dice che ha 54 anni, noi ci crediamo a fatica, ma Paoletta non ha bisogno di quadri nascosti in soffitta. Sì ok, io sono e sarò sempre di parte, ma se lei è una garanzia cosa posso farci? E d’altronde al televoto aveva il numero 10. Quello dei giocatori di classe. Anche se la voce stasera ha rischiato l’autogol. E anche se in passato ha comunque cantato decisamente di meglio. I numeri 10 fanno comunque quello che vogliono e non sbagliano (quasi) mai. 
PUPONA, voto 6,5
Motta - Ha cantato la fine dei vent’anni, ma sul palco dell’Ariston sembra uscito da un quadro pre-raffaelita. Io di te mi fidavo Francesco, ma ti sei perso e invece che al Carroponte ti sei ritrovato a Sanremo. E no, non è la stessa cosa. La canzone è brutta, però è una brutta fatta bene. Ahi ahi, rimandato; potresti ma stavolta non ti sei applicato. 
CODICE 118, voto 5,5
Boomdabash - Salentu Salentu e manco 'na parola in dialetto? Eh no, non si fa così. Vestiti da globuli rossi peraltro. Solo Matthew Bellamy può. La canzone saprebbe anche di estate, ma stasera Salento fa rima solamente con (tanto) vento. 
QUESTA SERA TI DICO NO, voto 5+ d’incoraggiamento
Patty Pravo & Briga - Svelato l’arcano della non presenza dei fiori sul palco del Festival. Erano tutti nel camerino di Patty Neytiri, che buona parte se li è fumati prima della sua esibizione dove sfoggia dei meravigliosi fonzies in testa. Dà inquietudine, ma la si ama anche per quello. Ah, c’era pure Briga? Vabbè, non se n’è accorta nemmeno la Bertè. 
AVATAR, voto 5
Simone Cristicchi - Non è mai stato nelle mie grazie, lo ammetto. Una volta ha vinto Sanremo per sbaglio, scatenando tutta la mia ira funesta che in quel Sanremo 2007 in Tosca e nella sua “Il terzo fuochista” avevo trovato la canzone della Vita. La prima volta può essere un errore. La seconda no, lì subentra la consapevolezza. E questa canzone ne dà tanta. Ah Simò, ti voglio bene. 
CHAPEAU, voto 7
Giorgia - No, non era in playback. COSA SEI SCRICCIOLO DI DONNA, COSA SEI? (Di certo non una parrucchiera, ma chi se ne importa). Patrimonio di Sanremo, di Pippo Baudo, dell’umanità intera. 
THE BEST, voto 8,5
Achille Lauro - Giù la maschera perbenisti, che domattina la canterete tutti quanti in doccia. La quota trash che mancava terribilmente in questo Festival abulico, lento, e troppo pesante per riuscire a decollare. E attenzione, venerdì nella serata dei duetti insieme a lui canterà Morgan. 
VOLO ALTISSIMO, voto 5,5
Arisa - Rosalba Pippa, ‘ccidenti a te. E a me, che in tempi non sospetti sull’onda dilagante della tua sincerità creai apposta una pagina Facebook in tuo onore. Poi ho smesso di fare uso di sostanze strane, grazie a Dio. Te invece No, evidentemente. M’hai lasciato sotto choc. Ho urlato “ Ma che merda è?” Ma muoio dalla voglia di riascoltarla. 
NONSENSE, ma mandatela all’Eurofestival in coppia con Achille Lauro, vi prego. Magari non vestita con una busta di fave però, ecco. Voto 5,5 a matita.
Negrita - Tornati sul palco dell’Ariston a sedici anni da quel signor pezzo che era “Magnolia”. Sedici an…oh cazzo. Li amavo alla follia sedici anni e rotti fa. Volevo farci una cover band. Poi hanno iniziato a rotolare un po’ troppo verso sud. E io me ne sono emigrato al Nord. ‘Nsomma, siamo destinati a non ritrovarci più. E questo Festival non cambierà i nostri destini. Canzone piatta, sterile.
FORTITUDINE (Ma solo quella con cui Pau ha amorevolmente preso a schiaffi Andrea Scanzi e per cui avrà la mia stima imperitura nei secoli dei secoli). Voto 6, perché a loro voglio comunque bene.
Ghemon - Toh, l’ispettore Gadget. No, aspè..forse è meglio che vada a sciacquarmi un po’ la faccia che inizia a calarmi l’abbiocco. Torno e vedo la faccia affranta di un musicista dell’orchestra durante l’esibizione. Ok. Penso a Valeria Fabrizi, alias Suor Costanza a cui hanno dedicato un applauso prima. Bene, la risposta all’outfit da muratore della Brianza bene di Ghemon può essere soltanto una. 
CHE DIO CI AIUTI. Voto 5
Einar - Barcollo ma non mollo, anche se ormai ho perso la lucidità. Soddisfatta la quota Michele Bravi. Quella e basta. No calma, è la quota amici di Maria De Filippi questa. Comunque sia, 
PER ME E’ NO. Voto 5+
Ex-Otago - “Ci vuole molto coraggio per guardare Sanremo fino in fondo”. Parole sante ragazzi cari. Vi ho aspettato con ansia e bah. Siete bravi ma pure voi non vi applicate. O meglio, vi basta il compitino e bona lè. (Toh, che strano deja-vù, mi ricordate qualcuno..). Insomma, è solo una canzone, ma potevate pure farla poco poco meglio. 
EX CINGHIALI INCAZZATI. Voto 6+
Secondo intermezzo - HABEMUS canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2019: è il jingle della pubblicità dell’Amaro del Capo.
Anna Tatangelo - Vince il premio Milf per manifesta superiorità. Come dite? Ha spento 32 candeline meno di un mese fa? Le stesse candeline che soffierò mestamente anche io tra poco più di due settimane? Ah.. Canzone senza infamia e senza lode tanto che dato l’orario pure il suo famoso ritratto si è ritirato su in soffitta mezzo brillo e mezzo depresso pur di non arrivare fino alla fine. 
COLLANT, voto 6--
Irama - Hai capito il ragazzetto? Sui social va fortissimo, la canzone così male non è. Potrebbe essere la sorpresa in ottica podio. 
IN MARIA WE TRUST, voto 6+
Enrico Nigiotti - Oh, finalmente uno che ha saputo mescolare come si deve la nobile arte della Paraculatio sanremese con una bella prepotente dose di operazione nostalgia. E quando si parla di paraculatio si sa, io non posso far altro che alzare il pugno di pollice. 
STASERA CHIUDERO’ GLI OCCHI MA NON DORMIRO’ (eh, ‘ccidenti a me e a ste cavolo di pagelle). Voto 6+
Mahmood - Sarà anche bravo ma io ormai ho spento il cervello. L’unica cosa che mi resta impressa è la camicia a fantasia arcobaleno che indossa sotto la giacca. E il giudizio sulla canzone non può che prescindere anche da quello. 
TERIBBILE. Voto 5 ma torni domani e poi vediamo
Menzione speciale alla voce idola dal pubblico che durante il siparietto pre esibizione di Patty Briga, nel silenzio generale urla un “Bella sta canzone” che racchiude alla perfezione tutta questa prima serata scarica, ammaccata e priva di mordente. Chissà, magari era anche uno di quelli seduto sulla piattaforma mobile tipo Tagadà. Voto DIESCI.
0 notes
blogmusic-it-blog · 6 years ago
Text
Tutto pronto per la 69° edizione del Festival della canzone italiana
L’edizione della 69° edizione del Festival di Sanremo sta per iniziare.
«Alle 20.45 ci troveremo tutti davanti il televisore – ha spiegato il vicedirettore di Rai 1 Claudio Fasulo in conferenza stampa. Stasera cantano i 24 campioni: già le prove di ieri mi hanno dato un sentore di quante siano belle le performance. La serata terminerà intorno all’una e un quarto». Per la seconda volta al timone della kermesse musicale ci sarà Claudio Baglioni, affiancato da Claudio Bisio e Virginia Raffaele.
All’apertura del sipario sul palco del Teatro Ariston dunque, tutti e 24 gli artisti tra i quali anche i due vincitori di Sanremo Giovani 2018, canteranno per la prima volta il proprio brano; a giudicarli sarà il pubblico attraverso il Televoto (40%), la giuria della Sala Stampa (30%) e la giuria Demoscopica (30%).
Ecco l’ordine di esibizione della prima serata:
Francesco Renga – Aspetto che torni Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce Nek – Mi farò trovare pronto The Zen Circus – L’amore è una dittatura Il Volo – Musica che resta Loredana Bertè – Cosa ti aspetti da me Daniele Silvestri – Argentovivo Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta Ultimo – I tuoi particolari Paola Turci – L’ultimo ostacolo Motta – Dov’è l’Italia BoomDaBash – Per un milione Patty Pravo con Briga – Un po’ come la vita Simone Cristicchi – Abbi cura di me Achille Lauro – Rolls Royce Arisa – Mi sento bene Negrita – I ragazzi stanno bene Ghemon – Rose viola Einar – Parole nuove  Ex-Otago – Solo una canzone Anna Tatangelo – Le nostre anime di notte Irama – La ragazza con il cuore di latta Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood Mahmood – Soldi
«Rai Italia trasmetterà in diretta il festival in tutto il mondo. È una novità – ha aggiunto il vicedirettore di Rai 1 Claudio Fasulo – perché normalmente veniva adattato in base ai fusi orari».
GLI OSPITI – A salire sul palcoscenico del Teatro Ariston in questa prima serata due super ospiti musicali: Andrea Bocelli che duetterà con il figlio Matteo Bocelli e con Claudio Baglioni riproponendo con quest’ultimo ‘Il mare calmo della sera’ a 25 anni dalla vittoria tra le Nuove Proposte. Ed ancora, Giorgia che festeggerà i 25 anni di ‘E poi’, con cui esordì al Sanremo Giovani di quell’anno e si esibirà anche lei in un duetto con il Direttore Artistico. Tra i super ospiti non canori torna, dopo il successo dello scorso anno, Pierfrancesco Favino, che sarà protagonista di un numero con Virginia Raffaele. Claudio Santamaria sarà invece il quarto componente del ‘Quartetto Cetra’ con Claudio Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele.
Votazione – Gli Artisti in gara saranno valutati dalle differenti giurie chiamate ad esprimere preferenze. Nel dettaglio, la giuria Demoscopica (30%) sarà composta da un campione statisticamente rappresentativo di 300 persone selezionate tra abituali fruitori di musica, le quali esprimeranno il proprio voto da casa attraverso un sistema di votazione elettronico. La giuria della Sala Stampa (30%) sarà composta da giornalisti accreditati a Sanremo 2019 e voterà nella Sala Roof del Teatro Ariston. La giuria degli Esperti sarà costituita da personaggi del mondo della musica, dello spettacolo e della cultura. La votazione mediante Televoto (votazione da telefonia fissa e da telefonia mobile) sarà espressa dal pubblico (40%)
AL DEBUTTO STASERA: Dopofestival – The Dark Side of Sanremo  Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Melissa Greta Marchetto, da stasera in onda con il Dopofestival, promettono un ‘after show’ dal ritmo incalzante e ‘rock ‘n roll’. «Al Dopofestival saremo noi stessi e chiederemo agli artisti di lasciarsi andare. Stanotte succederanno cose strepitose» ha annunciato Rocco Papaleo. La musica sarà il filo conduttore del programma: gli artisti in gara, oltre a raccontare le emozioni sanremesi dentro e fuori dal palcoscenico, ci regaleranno performance completamente inedite dei loro brani, grazie alla presenza in studio di una “Superband”!
Tutto pronto per la 69° edizione del Festival della canzone italiana was originally published on Blogmusic
0 notes
tmnotizie · 5 years ago
Link
RECANATI – Cresce la curiosità per il doppio appuntamento del 6 e 7 giugno a Recanati con i sedici finalisti della XXXI edizione di Musicultura e le loro canzoni. Finalmente i musicisti tornano a suonare dal vivo, il pubblico dovrà pazientare ancora un po’ per tornare in pista, ma potrà seguirà tutte le emozioni della due-giorni grazie alle dirette della radio ufficiale di Musicultura festival, Rai Radio1 (dalle 21,05 in poi)  della televisione ETV Marche ed allo streaming video sulle pagine Facebook di Musicultura e di Radio1.
Condurranno le danze Marcella Sullo, John Vignola e Duccio Pasqua. Non mancheranno saluti e interventi in trasmissione di più ospiti, tra i primi nomi annunciati Ron, Francesco Bianconi e Lidia Schillaci. I due concerti dei giovani artisti in concorso si terranno presso l’Aula Magna del Palazzo Municipale della Città leopardiana.
“Musicultura lancia un bel segnale di ripartenza per la musica dal vivo – ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi – è bello e importante che ciò avvenga proprio da Recanati citta della cultura e che attraverso le frequenze di Rai Radio 1 questo messaggio di vitalità possa giungere a tutta l’Italia”
“La nostra città   è pronta più che mai  ad accogliere Musicultura, punto di riferimento della canzone popolare italiana con i suoi artisti finalisti e gli amici di Rai Radio 1 – ha detto l’Assessora alle Culture Rita Soccio – In questo periodo di ripartenza, la canzone d’autore con il suo  linguaggio emozionale è una vera e propria  “sorgente di cura” per tutti.  ”
 Sabato 6 giugno si esibiranno SofSof, La Zero, PeppOh, Alberto De Luca, Ernest Lo, Paolo Rig8, Miele ed Ulula & LaForesta; la sera dopo Blindur, Hanami, I miei migliori complimenti, Senna, Cogito, Fabio Curto, H.E.R. e Costanza.
Per gli artisti finalisti quello di Recanati è un festoso rendez vous ed insieme un giro di boa per il prosieguo del concorso. Solo in otto accederanno infatti alla fase finale di Musicultura 2020, in programma a Macerata nell’ultima settimana del mese di agosto. Degli otto vincitori, due saranno indicati dall’esito della votazione Facebook, che si apre dalle 16 di oggi.
Cinque saranno designati ad insindacabile giudizio del Comitato Artistico di Garanzia, che in questi giorni sta vagliando le proposte e che è composto da Brunori Sas, Vasco Rossi, Sandro Veronesi, Claudio Baglioni, Francesca Archibugi, Giorgia, Enzo Avitabile, Enrico Ruggeri, Alessandro Mannarino, Luca Carboni, Guido Catalano, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Frankie hi-nrg mc, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Ron, Andrea Purgatori, Alessandro Carrera, Ennio Cavalli, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Willie Peyote. 
Completerà l’ottetto una proposta scelta da Musicultura. Gli otto vincitori saranno protagonisti, assieme ad ospiti illustri, dell’atto finale del festival, all’Arena Sferisterio di Macerata, in programma a fine agosto. Al vincitore assoluto andranno in premio 20.000 euro; per i giovani artisti in gara sono previsti anche altri importanti riconoscimenti per ulteriori 25.000 euro totali.
Nel frattempo, per i sedici finalisti in concorso c’è un’altra bella notizia. È infatti di queste ore la nascita di una media partnership tra Musicultura e Rai Isoradio. “Da lunedì 8 giugno programmeremo a rotazione i 16 brani finalisti di Musicultura”. annuncia Danilo Scarrone, Direttore di Isoradio, il Canale h24 di Pubblica Utilità della Rai, che aggiunge:
“Cambiare, innovare, sperimentare sono tre verbi che sintetizzano la nostra filosofia e la collaborazione con Musicultura si innesta bene su questa direttrice. Cultura e buona musica sono parte integrante del nostro DNA, ricordo che Isoradio, con circa 300 al giorno, è l’emittente che trasmette il maggior numero di canzoni, pur mantenendo ovviamente in primo piano la ˂mission˃ del Canale, con l’invito alla sicurezza e ad una guida responsabile”. 
Il CD compilation con le canzoni finaliste della XXXI edizione è intanto già disponibile in tutti gli store digitali (label Musicultura-DID) e dalla seconda settimana di giugno lo sarà anche nei negozi in versione fisica.
0 notes
sulpana · 5 years ago
Text
MIRANDOLA, MARTEDì 31 MARZO 2020 – Mirandola e il ricordo di chi non c’è più per colpa del Coronavirus. La cerimonia si è svolta davanti alla sede del Comune. 
C’era il sindaco di Mirandola Alberto Greco con la fascia tricolore, a nome di tutta la cittadinanza, per osservare un minuto di raccoglimento. Le bandiere, per l’occasione sono state  esposte a mezz’asta, ed unitamente al primo cittadino c’era anche don Fabio Barbieri, parroco del Duomo di Mirandola, Santa Maria Maggiore.
Un gesto simbolico ed al tempo stesso concreto che nasce dalla proposta di Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani e Upi. Volto ad esprimere il cordoglio e la vicinanza del Paese intero alle famiglie delle vittime del Covid-19. Ma anche, per onorare il lavoro ed il sacrificio di tutti gli operatori sanitari impegnati nella cura dei malati. E, così pure, per essere vicino a tutti coloro che continuano a lavorare, come a quelli che compiono il proprio dovere rispettando le regole e rimanendo a casa.
L’iniziativa adottata da Anci è partita dal Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli. Il minuto di silenzio quindi, sarà anche l’occasione, per essere vicini all’ex parroco di Mortizzuolo don Ermanno Caccia che, rientrato al proprio paese d’origine in territorio bergamasco diverse settimane fa, è stato testimone diretto del decesso di tanti suoi concittadini e di diversi sacerdoti.
Le notizie sull’epidemia da Coronavirus delle ultime 24 ore
A San Possidonio il primo decesso per Coronavirus
Coronavirus, 4 nuovi casi a Mirandola, 3 a Finale, 2 a San Felice, Concordia, Bastiglia, Soliera, Nonantola e Novi 1 a Bomporto, Cavezzo, Camposanto e San Prospero
Il governatore Bonaccini: “Si va avanti con le restrizioni almeno fino a Pasqua”
Ospedale di Carpi, l’omaggio delle Forze dell’Ordine agli operatori sanitari
Aggiornamento Coronavirus (31/3 h 18): In Emilia 14 mila casi positivi, 543 in più rispetto a ieri. 106 decessi in più
A Concordia un minuto di silenzio per le vittime del Coronavirus
Coronavirus, toccante cerimonia a San Prospero
Il Comune di Novi nel ricordo delle vittime del Coronavirus
A Bomporto il minuto di silenzio è con dolore e speranza nel cuore
A Camposanto si ricordano le vittime di Coronavirus
CNA, Modena: “La Regione vara un bando da 10 milioni a tasso zero
San Felice sul Panaro: un minuto di silenzio davanti al Municipio
Coronavirus, dalla Regione misure di sostegno: turismo e agricoltura, ma anche per l’affitto
Sconta gli arresti domiciliari ed esce per un giro: sanzionato per il decreto Covid-19
Controlli dei Carabinieri anche con l’elicottero: sanzioni Covid, ma anche arresti per droga
Sostegno alle imprese: Emilia-Romagna in prima linea
Covid-19, report della Polizia Provinciale: 100 controlli, battute anche Bastiglia e Bomporto
Le tate dell’asilo entrano in casa grazie a MOBI 0-6: giochi, letture e attività
Covid-19, pillole di sport da fare a casa: parte il format #EppurMiMuovo
Lutto a San Possidonio, il Covid-19 si porta via l’enologo Giulio Cesare Bellini
Ravarino, le associazioni regalano 3 mila mascherine per la comunità
Stazione dei Carabinieri di Medolla: nuovi orari di apertura
Coronavirus, lo studio: “Dal 28 aprile si azzerano i casi in Emilia-Romagna”
Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Modena: nuova denuncia dei sindacati sulle mancate tutele degli operatori sanitari
Disabili psichici o intellettivi, sì alle passeggiate con accompagnatore
Le mascherine gratuite prodotte dai volontari carpigiani approdano in Rai
San Felice, la sede della Sanfelice 1893 Banca Popolare illuminata col tricolore
Concordia sulla Secchia: i ringraziamenti di Sindaco e Giunta
Coronavirus. “Comuni istituiscano tavoli di crisi per rinegoziare contratti d’affitto”
Emergenza Coronavirus: gestione degli animali d’affezione
Emergenza Coronavirus: anche Mirandola ricorda le vittime
Coronavirus: Finale Emilia attiva la procedura di consegna di spesa alimentare, farmaci o pasti
Da Ravarino, la proposta #mimettoinfila per evitare code e assembramenti per la spesa
#iorestoacasa. Ma se mi servono i farmaci ospedalieri? Tutte le informazioni per i cittadini
In più di cento per le lezioni online della Consorteria: in quarantena si riscopre il Balsamico Tradizionale
Un gran bel gesto di solidarietà dal fornaio di San Martino Secchia per dare scacco al Coronavirus
Prende il via CasaConcordia: una piazza virtuale per fare rete
Ferrara felice eccezione nell’incubo Coronavirus, ora si studia perchè
A Bomporto il primo decesso per Coronavirus
A Cavezzo una nuova vittima di Coronavirus
Altri due decessi per Coronavirus a San Felice
Nuovi contagi: 3 a Ravarino, 2 a Finale, Mirandola e Camposanto, 1 a San Felice, Medolla, Novi, Soliera e Bastiglia
Aggiornamento Coronavirus (30/3 h 18). Ci sono 95 nuovi decessi, 451 nuovi contagi in Emilia
A Finale, Novi e San Felice numerosi trasgressori sanzionati
#laculturanonsiferma. Cinema, teatro e tanto jazz on line e sullo schermo televisivo
31 MARZO – giornata dedicata al ricordo delle vittime del Covid-19
Agenti della Polizia Locale positivi al test del Covid-19
Coronavirus: attenzione ai medicinal ifalsificati provenienti da siti web non registrati
Prorogata la scadenza per il versamento dei canoni 2020 per risorse idriche
La Regione diploma a distanza nuovi operatori socio-sanitari
Solidarietà della polizia locale di Mirandola a personale e pazienti S.Maria Bianca – ILVIDEO
Addio a Bellini: il cordoglio dell’Amministrazione Comunale di San Possidonio
Bper Banca mette in campo un miliardo per la liquidità delle imprese
Coronavirus: 220 mila mascherine chirurgiche donate dalla Provincia cinese del Guangdong
Anche a Modena il falso volantino sui “non residenti”
Coronavirus, Cgil, Cisl Uil di Modena: le aziende applichino le norme di sicurezza
Donne vittime di violenza, l’assessora Lori: “Nessuna donna sarà lasciata da sola”
San Felice: nuovi orari per la stazione dei Carabinieri
Davide Turci, cantautore e infermiere: una grande session musicale, via internet
Nonantola, emergenza Coronavirus: volontari per consegne di beni primari
Bonus spesa: quanti soldi arriveranno nei comuni della Bassa?
Bargi (Lega): “Emergenza Coronavirus, cittadini senza un euro”
Lugli e Barcaiuolo chiedono di non trasferire pazienti in luogo a più alto rischio contagio
Aggiornamenti del sindaco Greco sull’ospedale di Mirandola
Anziani in ospizio, il difensore civico: consentire videochiamate per evitare isolamento psicofisico
Prezzi elevati delle mascherine: Tecnoline replica alla nota di Federconsumatori
Inquinamento e polmoniti: parla Enrico Clini, Direttore delle Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico di Modena
Unimore inaugura il suo 844° Anno Accademico in diretta su tv.unimore.it
Webaze insieme a I Nomadi e Paolo Belli per sostenere l’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia
Coronavirus: arriva il test drive-through, a Bologna, Reggio Emilia e Cesena le prime sperimentazioni
Per i ragazzi a casa arriva IntERvallo 182, programma quotidiano dedicato agli adolescenti su Lepida Tv
Mascherine introvabili e a prezzi eccessivi: c’è un caso Modena?
Il Comune ringrazia “Aggiungi un posto a tavola” che porta letti per degenti all’ospedale di Mirandola
Dentro al Concordia hotel, dove riposano in quarantena i malati lievi di Coronavirus – IL VIDEO
Coop e il servizio di consegna gratuito: attivo anche a Mirandola, San Felice, Nonantola, Novi e Soliera
Coronavirus, a Cavezzo telefonate dei servizi sociali agli anziani soli
Ferrari dona un’ambulanza al 118 modenese
Lutto a Mirandola per la scomparsa del dottor Michele Costopulos
Ancora un decesso per Coronavirus a Mirandola
Un nuovo decesso per Coronavirus a Nonantola
Nuovi contagi Coronavirus: 6 a Mirandola, 5 a Soliera 3 a Concordia, 1 a Bomporto, Novi, San Felice e Camposanto
Inquinamento, valori elevatissimi di PM10 in Emilia-Romagna
Aggiornamento Coronavirus (29/3 h 18) In Emilia 736 casi in più, ancora 99 decessi nelle ultime 24 ore
Bonaccini annuncia: “Ci saranno restrizioni ancora per qualche tempo”
Controlli dei Carabinieri tra le strade dei paesi: denunciate 14 persone
Lutto a San Felice per la scomparsa di Claudio Maini
Il ciclismo piange la scomparsa di Ivano Righini 
I volontari e il Coronavirus, da San Prospero il racconto di una lotta… ad armi dispari
Il Comune di Bomporto rilascia un numero per l’assistenza domiciliare
Coronavirus, oltre 4 milioni di euro le donazioni per la campagna della Regione
San Possidonio, addio a Carlo Bellini “lungimirante imprenditore”
Leggi tutte le altre notizie nel nostro speciale Coronavirus 
youtube
  Mirandola e il ricordo di chi non c’è più per colpa del Coronavirus MIRANDOLA, MARTEDì 31 MARZO 2020 - Mirandola e il ricordo di chi non c'è più per colpa del Coronavirus.
0 notes
lamilanomagazine · 1 year ago
Text
Continua il "PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato", attesi Gene Gnocchi, Flaco Biondini, il Pem Music Contest, Mauro Pagani e altro ancora
Continua il "PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato", attesi Gene Gnocchi, Flaco Biondini, il Pem Music Contest, Mauro Pagani e altro ancora. È in pieno svolgimento il "PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato", la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni che farà tappa in dieci comuni, a partire dal capofila San Salvatore Monferrato, con la direzione artistica di Enrico Deregibus. Dopo gli appuntamenti con Paola Turci, Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia, Manuel Agnelli, Filippo Gambetta/ Fabio Vernizzi, l'omaggio a Rosetta Loy, Emma Nolde, Matteo Bordone, il Conciorto di Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone, si continua con una serie di serate decisamente variegate, come sempre a ingresso gratuito. Gene Gnocchi: Si comincia giovedì 14 settembre, alle 21,con un incontro/spettacolo con Gene Gnocchi a Balzola, per proseguire il 17 alle 18 con un incontro/concerto con Flaco Biondini a Camagna Monferrato. Il 20 settembre alle 21 ci sarà invece l'attesissima finale del Pem Music Contest al Country Sport Village di Mirabello Monferrato con Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto e con ospiti i due vincitori dello scorso anno: Nicola Project e Roma. Il 22 settembre, alle ore 21, a San Salvatore Monferrato sarà la volta di Mauro Pagani. Si proseguirà poi fino all'8 ottobre per un totale di 18 gli appuntamenti per un festival diffuso che tocca San Salvatore Monferrato, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Valenza, Mirabello Monferrato con il Country Sport Village, Alessandria, Pontestura, Rive, Camagna Monferrato e l'Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il comune di Cella Monte. Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato, sito Unesco, e attorno al Monferrato, a un'ora da Torino, Milano e Genova. Il cartellone che propone musica ma anche letteratura, spettacolo, società. Una sorta di live journalism con spettacolo, che vedrà prossimamente protagonisti anche Guido Catalano, Ditonellapiaga, Madreblu, Marinella Venegoni e un evento dedicato al Lucio Battisti meno noto, quello dei dischi con Pasquale Panella. SCHEDE DELLE PROSSIME DATE: 14 settembre, ore 21, Piazza Papa Giovanni XXIII, Balzola (Al). Incontro/spettacolo con Gene Gnocchi. Una serata in due parti. Nella prima, l'intervista di Enrico Deregibus a uno dei comici più surreali e divertenti degli ultimi decenni, che ha fatto l'avvocato e il calciatore e ora si divide tra la carriera di comico, conduttore, cantante e scrittore. Nella seconda Gnocchi darà vita ad uno dei suoi monologhi esilaranti, con Diego Cassani alla chitarra. 17 settembre, ore 18 Piazza Piazza Sant'Eusebio, Camagna Monferrato (Al) Incontro/concerto con Flaco Biondini Argentino, arriva in Italia nel 1974 e dopo poco diventa il leggendario chitarrista (e seconda voce) di Francesco Guccini, con cui scrive anche canzoni come "Cencio" e "Scirocco". Ma ha collaborato anche con Paolo Conte, Lauzi, Capossela e vari altri. Si racconterà a Enrico Deregibus ma farà sentire anche molte canzoni, comprese alcune chicche. La serata è in collaborazione con il festival "Sut la cupola". 20 settembre, ore 21 Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) Pem Music Contest: la finale Seconda edizione del concorso musicale per giovani cantautori della provincia di Alessandria, al Country Sport Village di Mirabello, che è anche l'organizzatore del contest. In finale si confronteranno: Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn e Filippo Repetto. Una occasione importante per scoprire le nuove proposte musicali che offre il territorio. Il vincitore verrà stabilito da una folta giuria di giornalisti e addetti ai lavori. 22 settembre, ore 21 Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) Incontro con Mauro Pagani Cercare accordi, andare a tempo con gli altri, improvvisare, questo fa un buon bluesman. Così Pagani ha sempre cercato nella sua vita – nelle sue vite – di andare a tempo con il mondo, di volta in volta ricominciando, rivisitando, reinventando. Lo stesso ha fatto con il suo passato in una autobiografia, "Nove vite e dieci blues" (Bompiani), di cui parlerà con Enrico Deregibus, tra video e ricordi. TUTTO IL CALENDARIO: 14 settembre, ore 21, Incontro/spettacolo con Gene Gnocchi Piazza Papa Giovanni XXIII, Balzola (Al) 17 settembre, ore 18, Incontro/concerto con Flaco Biondini ((in collaborazione con "Sut la Cupola") Piazza Piazza Sant'Eusebio, Camagna Monferrato (Al) 20 settembre, ore 21,Pem Music Contest con Camilla Baraggia, Carolina Piola, Linn, Filippo Repetto Country Sport Village (Strada Comunia 30), Mirabello Monferrato (Al) 22 settembre, ore 21, Incontro con Mauro Pagani Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 24 settembre, ore 18, Incontro/concerto con i Madreblu (Raffaella Destefano) Ecomuseo della Pietra da Cantoni, piazza Vallino, Cella Monte (Al) 26 settembre, ore 21, Incontro con Ditonellapiaga Parco torre storica (via Sottotorre), San Salvatore Monferrato (Al) 28 settembre, ore 21, "Battisti, l'altro", omaggio a Lucio Battisti e Pasquale Panella Centro comunale di cultura, piazza XXXI Martiri 1, Valenza (Al) 30 settembre, ore 21, Incontro/reading con Guido Catalano Teatro Verdi, Piazza Castello 19, Pontestura (Al) 3 ottobre, ore 21, Incontro con Marinella Venegoni Sala polifunzionale, piazza Caduti, San Salvatore Monferrato (Al) 8 ottobre, ore 16, Passeggiata sulle Strade di polvere di Rosetta Loy e premiazione Pem Writing Contest Village, Fosseto, San Salvatore Monferrato (Al) Corrado Tagliabue, sindaco di San Salvatore Monferrato, comune capofila della rassegna, dichiara: "Oggi lo chiamiamo PeM! ma il suo nome per esteso contiene la parola "Monferrato". Per chi come me crede nel territorio e nelle sinergie che possono nascere dall'obiettivo condiviso di valorizzare questo meraviglioso angolo di mondo, significa moltissimo. Quando nel 2006 con Riccardo Massola abbiamo dato vita a PeM siamo partiti da San Salvatore e già dal nome il festival dimostrava di voler guardare lontano. Così abbiamo coinvolto tanti Comuni e insieme abbiamo creato occasioni originali per far scoprire angoli poco conosciuti e bellissimi. Quest'anno il festival lancia un inedito "contest" letterario per giovani esordienti, oltre a quello musicale nato un anno fa e accoglie due nuovi comuni aderenti. PeM promette nel nome quello che propone nella realtà: la bellezza delle parole, l'incanto della musica e la magia di nuovi luoghi da scoprire". Il festival è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale italiano, come dimostra l'attenzione della stampa nazionale e gli artisti e intellettuali che vi hanno partecipato, nomi come Diodato, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Morgan, Pilar Fogliati, Nada, Samuel, Enrico Ruggeri, Violante Placido, Ron, Zen Circus, Tosca, Luca Sofri, Franco Arminio, Motta, Ghemon, Frankie hi-nrg mc, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli, Fabio Troiano, Giovanni Truppi, Marina Rei, Vittorio De Scalzi, Carlo Massarini, Vasco Brondi, Francesco Bianconi dei Baustelle, Ensi, Ernesto Ferrero, Paolo Benvegnù, Chiamamifaro, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Paolo Bonfanti, Roberta Giallo, Marina Massironi, Davide Longo e molti altri. Tutti gli aggiornamenti su www.pemfestival.it Il PeM! Festival è organizzato dal Comune di San Salvatore Monferrato con i Comuni di Valenza, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Pontestura, Rive, Alessandria, Camagna Monferrato, Mirabello Monferrato e Country Sport Village, Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il Comune di Cella Monte. Direzione artistica: Enrico Deregibus Responsabile organizzativo: Riccardo Massola Design e comunicazione: Corrado Tagliabue Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CRT Con il patrocinio di Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato Unesco World Eritage Site, Alexala Sponsor e sostenitori, BBBell, Enrico Beccaria & Figli, Giovanni Ferraris Gioielli, Modugno Pizzeria dal 1974, Modugno 2.0, Angolo Blu, Di Mauro, Enosis Partner, Sut la cupola, Comitato Filo Rosso, Media Partner, RadioGold, Gruppo Fotografi Monferrini, Monferratowebtv.it Festival partner, Sui sentieri degli Dei (Agerola), Books & Blues (Casale Monferrato), Mei Meeting etichette indipendenti (Faenza), Premio Bianca d'Aponte (Aversa), Premio Bindi (Santa Margherita Ligure), Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty (Rovigo). "PeM! Parole e Musica in Monferrato Festival" è un marchio registrato dal Comune di San Salvatore Monferrato Sito web www.pemfestival.it a cura di Mas Kreations.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
sayitaliano · 6 years ago
Text
Seat Music Awards
(Sorry for being late.)
Yesterday (june 5th) and tonight (june 6th) nights on Rai1 at 8:30 P.M. (local time) you may (have) watch(ed) the Seat Music Awards 2019 (formerly Wind Music Awards), a huge show in which lot of artists usually play live on a stage in the Arena of Verona to celebrate their successful hits, album or live shows. The hosts will be Carlo Conti (Sanremo 2017) and Vanessa Incontrada (actress, host…). 
Here the list of the artists: Achille Lauro / Alberto Urso / Alessandra Amoroso / Anastasio / Anna Tatangelo / Annalisa / Antonello Venditti / Baby K / Benji & Fede / Biondo / Boomdabash / Carl Brave / Claudio Baglioni / Cristina D’Avena / Dark Polo Gang / Elisa / Emis Killa / Emma Muscat / Enrico Nigiotti / Ermal Meta / Ernia / Fabrizio Moro / Fiorella Mannoi / Francesco De Gregori / Francesco Gabbani / Francesco Renga / Fred De Palma / Gazzelle / Gigi D’Alessio / Gino Paoli / Giusy Ferreri / Gemitaiz / Guè Pequeno / Irama / J- Ax / Laura Pausini & Biagio Antonacci / Levante / Ligabue / Lo Stato sociale with Myss Keta / Loredana Berté / Luché / Maneskin / Mahmood / Marco Mengoni / Modà / Negrita / Nek / Paola Turci / Raf & Tozzi / Roberto Vecchioni / Ron / Salmo / Sfera Ebbasta / Takagi & Ketra / The Kolors & Elodie / Thegiornalisti / Ultimo / Il Volo. Mika will be the international guest.
-> here what you’ve lost yesterday evening (the artists who took part yesterday) (you can rewatch the show on Raiplay, also tonight’s show will be uploaded by tomorrow on that same page)
# on twitter
14 notes · View notes
darthreset-blog · 6 years ago
Text
Sanremo 2019, serata 1
Non ho intenzione di commentare la trasmissione in generale o la conduzione, ma solo le canzoni in gara. Le vedremo divise in tre zone in base alla classifica provvisoria: rossa per quelle più in basso, gialla per quelle a metà e blu per quelle più in alto. All’interno di ogni zona presenterò gli artisti in ordine alfabetico. Iniziamo.
ZONA ROSSA
Achille Lauro: ha ricevuto un sacco di complimenti al Dopofestival, mentre sui social la gente si chiedeva confusa se avesse ascoltato la canzone sbagliata. No, la canzone è quella, “Rolls Royce”, ed è una canzone valida, sufficientemente lontana dai noiosi canoni sanremesi e allo stesso tempo non eccessivamente sovversiva: carica di energia, moderna, non capisco lo sdegno di gran parte del pubblico. Non sarà un pezzo memorabile e destinato a rimanere negli annali, ma non ha nulla di brutto.
Einar: arrivato da Sanremo Giovani, c’era curiosità intorno a lui e al suo brano che, ahimè, non basta. Aveva una grande occasione per cavalcare il suo successo dopo la vittoria tra i giovani, ma non ha mantenuto le aspettative: pezzo insufficiente, poco incisivo, senza momenti degni di nota. Concordo con il suo posizionamento nella zona rossa.
Ex-Otago: classificati come gruppo indie anche se poi loro stessi durante il Dopofestival chiedono ironicamente “che cazzo è l’indie”, presentano “Solo una canzone”, brano dotato di una buona ritmica ma senza particolare rilevanza sotto altri aspetti. Non il brano peggiore della manifestazione, avrebbero meritato la zona gialla.
Ghemon: si comincia a notare uno schema: tutti gli artisti nominati finora si sono esibiti nella seconda metà della serata. E’ chiaro che il momento dell’esibizione ha fatto la sua parte. Trovare Ghemon nella zona rossa è stata una grande sorpresa: a me il suo brano è piaciuto molto. Si è discusso su internet riguardo alcune sue imperfezioni vocali, e posso anche essere d’accordo, ma questo non toglie che l’impressione generale che ho ricavato dalla sua esibizione è molto positiva. Lui per me è una sorpresa, mi dispiace vederlo così in basso. Spero che la sala stampa e il pubblico da casa abbiano riconosciuto il suo potenziale, e che le prossime serate con un diverso ordine di esibizione possano rendergli giustizia.
Mahmood: la sua è stata l’ultima esibizione ed una delle migliori. Anche lui penalizzatissimo dalla scaletta, fa molto meglio del suo collega Einar, entrambi vincitori di Sanremo Giovani. La canzone di Mahmood coinvolge e trascina, con un ritornello che entra in testa grazie ai clap e alla sua voce unica. Arrangiamento efficace, non esagerato e non banale, testo intelligente, esattamente come Ghemon meritava di più.
Motta: questo Sanremo non parla ai giovani finora: l’elenco degli artisti etichettati prima della manifestazione con un “e questi chi sono?” sono in fondo, anche se in questo caso forse è una scelta giusta. La canzone di Motta non è brutta, ma è intangibile, senza un’identità precisa, incapace di incastrarsi nelle menti degli spettatori. Non si nota, ma si sente che è una canzone che con un paio di accorgimenti può emergere. Non un granché finora, penalizzata anche da un testo non eccellente.
Nino D’Angelo e Livio Cori: anche qui sono d’accordo con la zona rossa. Il loro brano è più vicino ai canoni classici di Sanremo, con l’aggravante che ormai la canzone napoletana non suscita più l’effetto di prima, anche se sperimentata con un confronto tra generazioni come questo. Mediocre, tollerabile, ma giustamente tra le peggiori.
The Zen Circus: nella schiera dei “e questi chi sono?”, provano a portare sonorità inusuali per il Festival, che funzionano a metà. Interessante come il pezzo cresce e aumenta d’intensità, questo potrebbe essere anche ciò che per ora li sta condannando: l’assenza di un vero e proprio ritornello gli impedisce di entrare in testa all’ascoltatore, e si sa che una canzone che richieda un po’ più di attenzione per essere apprezzata e non si basi sulla ripetizione del titolo di tanto in tanto, a Sanremo non fa strada. E’ un peccato perché è un pezzo valido ed energico, che non merita di stare in fondo alla classifica.
ZONA GIALLA
Arisa: ecco la solita Arisa, con la sua canzone lenta di archi e pianofo… No, aspettate, cosa? Il pezzo fa un’inversione completa e diventa una hit pop orecchiabilissima e movimentatissima. Incredibilmente sorprendente. Testo non eccelso, canzone in generale non stellare ma guadagna moltissimi punti per l’effetto sorpresa. Non avrei scommesso un Euro su una canzone di questo tipo, e sicuramente non da Arisa. Mi piace, mi piace tantissimo, mette allegria e ti fa muov… Ehi, perché è tornata alla classica canzone “alla Arisa”?
Boomdabash: premessa: non mi piace il reggae, quindi nella mia graduatoria personale non sono piazzati tra i primi. La loro canzone comunque è ok, simpatica, sembra pronta e confezionata per essere cantata con gli amici. Mette il buonumore, ma non splende. Di certo non tra le peggiori, ma, anche a causa dei miei gusti, non riesco ad apprezzarla fino in fondo.
Federica Carta e Shade: in un certo senso anche loro penalizzati dal piazzamento (hanno cantato subito dopo una delle mie esibizioni preferite), riascoltandoli ora il loro brano forse non è così negativo come mi era parso inizialmente, tuttavia non è abbastanza per scalare nella mia classifica personale. Testo non memorabile, arrangiamento decente, voci ok. Nella media, direi. Nei prossimi giorni la mia opinione di loro potrebbe cambiare. Vedremo, per il momento non hanno lasciato il segno (eccezion fatta per il freestyle di Shade al Dopofestival, piacevolissimo).
Negrita: l’avvio della canzone mi ha fatto drizzare le antenne, ma poi una parte vocale poco interessante e un brutto sviluppo della parte strumentale le hanno fatto perdere punti. Ottimo anche il finale che richiama l’intro, cercherò una versione da venti secondi (i primi dieci e gli ultimi dieci). Posso dire che mi aspettavo qualcosa in più da loro, ma purtroppo l’ambiente sanremese li ha un po’ spenti. Punti bonus per le movenze di Pau.
Enrico Nigiotti: unico membro della truppa di XFactor in questo Festival, non tiene alto il nome del suo talent di provenienza: è la classica canzone alla Nigiotti, con l’aggiunta del tocco sanremese che peggiora qualcosa di già brutto in partenza. Non mi è mai piaciuto, e non è questa canzone a farmi cambiare idea. Sarebbe potuto andare benissimo in zona rossa. Specifico però una cosa: il suo brano non è il peggiore.
Patty Pravo con Briga: il loro potrebbe esserlo: Patty Pravo sempre meno capace di articolare le parole (ed è un peccato, perché si sente che la voce c’è) e Briga inconsistente. Tipica canzone sanremese, non ho altri commenti da fare.
Anna Tatangelo: anche la sua è una canzone che potrebbe trovarsi in zona rossa senza scandali. Il discorso è simile a quello di sopra: è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da una canzone di Anna Tatangelo a Sanremo: se vi piace il genere, questa sarà di vostro gradimento; altrimenti la ignorerete senza rimpianti. Nota: diversi giornalisti hanno detto che quella di stasera è stata la migliore esibizione della Tatangelo. Non so se sono riuscito a incuriosirvi, ma sappiate che se non l’ascoltate non vi perdete niente.
Paola Turci: la sua canzone rimane in testa: riascoltandola ora mentre scrivo, mi sono reso conto che la sola intro mi fa tornare in mente il ritornello che si è insediato nella mia mente dal primo momento. Non è un brano all’altezza di quello presentato alla sua ultima apparizione a Sanremo, due anni fa, ma è comunque un pezzo valido. Si sente che potrebbe diventare una costante per radio nei prossimi giorni. Il giudizio su questa canzone tuttavia è influenzato da una performance vocale insufficiente. Evidentemente per il momento questo problemino è passato inosservato e ha permesso al brano di mostrare dove può arrivare. Se la voce di Paola Turci migliorerà nelle prossime serate, il pezzo potrebbe guadagnare nuovi consensi, probabilmente meritati. Giudizio sospeso, intanto si piazza nel limbo della zona gialla.
ZONA BLU
Loredana Bertè: non me l’aspettavo. Nel senso che non mi aspettavo di trovarla nella zona blu e non mi aspettavo di non avere nulla in contrario: energia, forza, potenza, la Loredana che volevamo. Non c’è tanto altro da dire: testo nella media, arrangiamento piacevolmente rock, e voce urlata come si deve. In molti temevano che si sarebbe sfociati in un momento trash sia musicalmente che televisivamente, e invece ci siamo trovati ad ascoltare una bella canzone che ha ricevuto il riconoscimento che merita.
Simone Cristicchi: ha fatto piangere mezza Italia. Non è la sua canzone migliore, ma è sentitissima. Semplice, leggera, efficace, con un testo che è un gioiello. C’è poco da commentare, tale è l’essenzialità di questo brano. Va ascoltato e basta, bisogna sentirsi partecipi di quelle emozioni. Non è una canzone che posso descrivervi, scusate. Ha ricevuto un sacco di complimenti sui social, potrebbe essere tra i tre più votati dal pubblico a casa.
Il Volo: perché? Io voglio sapere perché. Dopo aver ascoltato la loro canzone vincente nel 2015 avete ascoltato il 95% della loro discografia e delle loro capacità vocali. Che altro c’è da ascoltare? Cosa portano di nuovo a questo Festival? Che abbiano delle belle voci lo sappiamo, ma non c’è diversificazione, sono sempre uguali a se stessi: sempre banali nei testi, sempre accompagnati da strumentazione che invita alla tragedia, sempre mediocri. Mai terribili, mai ottimi, la zona gialla sarebbe stata più adatta. Sembrano ricevere tantissimi complimenti all’estero da chi li vorrebbe all’Eurovision. Non facciamoci ingannare, non vincerebbero.
Irama: la parte migliore della sua canzone è il testo, con cui racconta una toccante storia che tiene sospeso l’ascoltatore nell’attesa del finale e nella speranza che tutto vada a finire bene. Strumentalmente segue gli standard sanremesi adattandoli al rap. Punti bonus per il coro gospel che lo ha accompagnato. Veramente bravo, meritatamente tra i migliori.
Nek: probabilmente aiutato dal piazzamento tra i primi in scaletta, ha avuto il merito di dare la scossa ad un Festival fino a quel momento troppo classico. Nek ha portato il rock e l’energia con quel suo essere sempre giovanissimo da oltre vent’anni. Assicurati i passaggi in radio, testo “alla Nek”, riff di chitarra in primo piano, brano orecchiabilissimo, sono felice che sia in zona blu. Bene, molto bene.
Francesco Renga: ha aperto il Festival, e ci ha fatto subito sentire a casa con la canzone più sanremese possibile, sia nei testi che nelle musiche. Sufficiente ma niente di più: rispetta il contesto in cui si trova e si regola di conseguenza, e questo lo tiene a galla, ma non osa e questo non lo premia. Banale, zona blu immeritata.
Daniele Silvestri: tempo di esporsi: il brano migliore di tutti, con grande distacco. Testo intelligentissimo, attualissimo, che parla ai giovani, arrangiamento che lo sposa perfettamente nella sua rabbia adolescenziale. Silvestri si presenta sul palco accompagnato da Rancore, e l’intesa è perfetta. Il rapper incastra perfettamente i suoi versi nel testo del cantante romano, e tutto funziona fin troppo bene. E’ la classica canzone che ti assorbe e che vorresti cantare, vorresti addirittura aver scritto perché è esattamente quello che anche tu vorresti dire. Ritmo serrato, tensione continua, nulla che non vada. Se non siamo alla perfezione non ci siamo lontani, uno dei migliori lavori di Silvestri senza dubbio, nonostante tante altre sue canzoni che potrebbero fargli concorrenza. Numero 1.
Ultimo: ed ora è arrivato il momento di attirarsi un po’ di odio: per me è da zona rossa ma quasi sicuramente dominerà il televoto. La sua canzone si riassume in una frase del testo: “se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui”. Se per voi questa frase è poesia e meriterebbe di entrare nei libri scolastici allora adorerete anche il resto della canzone, altrimenti la troverete di un piattume infinito. Non è la canzone più inascoltabile di Sanremo, ma è chiaro che Ultimo ha una sua demografica molto precisa, ed io non ne faccio parte. Coerentemente, non ritengo i suoi brani dei lavori di qualità. Amen.
2 notes · View notes
atomheartmagazine · 6 years ago
Text
New Post has been published on Atom Heart Magazine
New Post has been published on http://www.atomheartmagazine.com/quanti-follower-fa-guadagnare-il-festival-di-sanremo-ecco-i-numeri-dei-cantanti-in-gara/22373
Quanti follower fa guadagnare il Festival di Sanremo? Ecco i numeri dei cantanti in gara
Al giorno d’oggi, come ben sappiamo, la popolarità di qualcuno si misura quasi esclusivamente in termini di follower. Abbiamo quindi monitorato i profili Instagram degli artisti in gara durante la settimana sanremese: ecco quanto Il Festival ha fatto aumentare i loro numeri social.
Partiamo dal podio. Mahmood, il vincitore della 69esima edizione del Festival di Sanremo, ha fatto registrare un incremento di oltre 280.000 follower. Almeno in questa classifica, Ultimo ha superato il collega, aumentando i suoi follower di oltre 300.000. Nulla di eclatante per Il Volo, che comunque dopo Sanremo si porta a casa 19.000 follower in più.
Loredana Bertè, uscita di scena ogni sera tra gli applausi del pubblico, ha fatto registrare un +18.000.
Di seguito, tutti gli altri artisti in gara a Sanremo 2019 in ordine di classifica e il relativo incremento di follower:
Simone Cristicchi + 16.000
Daniele Silvestri +10.000
Irama +61.000
Arisa +18.500
Achille Lauro +41.000
Enrico Nigiotti + 28.000
Boomdabash +14.500
Ghemon +22.000
Ex-Otago +12.000
Motta +14.000
Francesco Renga +11.000
Paola Turci +15.500
The Zen Circus +6.500
Shade e Federica Carta rispettivamente +22.000 e +24.500
Nek +12.000
Negrita +4000
Patty Pravo e Briga rispettivamente +10.000 e +3.000
Anna Tatangelo +21.000
Einar +16.000
Nino D’Angelo e Livio Cori rispettivamente +7.000 e +18.500
Non ne hai abbastanza di numeri su Sanremo 2019? Leggi le nostre pagelle cliccando QUI!
0 notes
purpleavenuecupcake · 6 years ago
Text
Sanremo è social l’Italia si ritrova a commentare in diretta. Tutti uniti dalla rete
Partita l'edizione numero 69, quattro ore e mezza di spettacolo. Tutti i 24 artisti sul palco, nei brani l'amore, la solidarietà, gli interrogativi sul futuro, i giovani, il lavoro. Standig ovation per Bocelli, grandi applausi per Giorgia. E a fine serata la clasifica (super)provvisoria premia fra gli altri Ultimo e Loredana Bertè (di Francesca Proietti Cosimi) Si esibiscono tutti i 24 cantanti in gara, su di loro il giudizio del pubblico a casa con il televoto (che pesa per il 40% del totale), del voto della Giuria demoscopica (30%) e di quello della Sala stampa (30%). A fine serata arriva la prima, più che mai provvisoria, classifica basata sui risultati di voto della giuria demoscopica: nella zona blu (la parte "alta" della classifica) ci sono Ultimo, Loredana Bertè, Daniele Silvestri, Irama, Simone Cristicchi, Francesco Renga, Il Volo e Nek. A centro classifica: Enrico Nigiotti, Federica Carta e Shade, Boomdabash, Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Arisa, Patty Pravo. Nella zona rossa, quella "a rischio", Mahmood, Achille Lauro, Nino D'Angelo e Livio Cori, Einar, Ghemon, Motta, Ex-Otago e The Zen Circus. Primo ospite Bocelli ed i social impazziscono per il figlio Matteo bellissimo sosia bello di Primo Reggiani. Bisio si diverte e giocare con i titoli e le strofe delle canzoni di Baglioni per dimostrarne la natura sovversiva. Il passerotto è un volatile migrato dall'Africa migliaia di anni fa, "e Baglioni lo sapeva". Ad esempio, "passerotto non andare via era un'esortazione agli immigrati, 'restate qui', e l'ha detto trent'anni fa. E' lui che li ha sobillati. Qui non tarda ad arrivare la risposta di Luca Morise, su Twitter “ma non era l’anti razzista?” Giusto pensiero di Claudio Baglioni che ricorda Frizzi , il giorno del suo compleanno, standing ovation al Teatro Ariston , ma ecco puntuale la risposta su Twitter di Lorella Cuccarini , pensare che tutti lo ricordano ma nessuno gli ha mai proposto di presentarlo . Il Festival continua a un po’ sornione con Giorgia che incanta , Favino e Santamaria che non hanno nulla da dimostrare. Come è cambiato il Festival che si vive sui social in diretta scambiandoci opinioni, pubblica impressioni immediate, ed anche i giornali sono obbligati a scrivere subito in contemporanea. Così la mattina dopo ti svegli e già pensi agli ospiti della sera canticchiando ciò che ti è rimasto in testa. Read the full article
0 notes